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RICHIESTA DI APERTURA DI UN DIBATTITO PUBBLICO SULLENTE CARTA MELONI LETTERA APERTA A TUTTI GLI AMMINISTRATORI COMUNALI

27/07/2010

Con questa lettera aperta intendo portare allattenzione del nuovo Consiglio Comunale e di tutti i cittadini di Santulussurgiu i problemi dellEnte Carta Meloni. La ragione per cui ho scelto di utilizzare questo strumento quella di far chiarezza sui rapporti tra Commissario e vecchia Amministrazione Comunale. Considerato che la maggior parte dei componenti il Consiglio Comunale di nuova nomina e quindi totalmente estraneo alle vicende passate, ho ritenuto doveroso ricordare a tutti che ci sono problemi pregressi che attendono soluzione e riassumere per chi non abbia sufficienti informazioni sullargomento, in un breve resoconto, gli eventi che hanno caratterizzato il rapporto tra Comune e Commissario dellEnte in questi ultimi quattro anni. Con decreto della giunta regionale n. 44, del 19 maggio 2006, emesso dallAssessorato dellIgiene e Sanit e dellAssistenza sociale della Regione Sardegna in data 1 giugno 2006, Prot. 19293/5, sono stato nominato, dal Presidente della Giunta Regionale, su proposta dell Amministrazione Comunale di Santulussurgiu, commissario straordinario della IPAB (Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza) Ente Legati Carta Meloni. Qualche mese prima (vedi articolo Unione Sarda 19 aprile 2006), il Sindaco di Santulussurgiu, ritenendo che non vi fossero pi le condizioni per indire nuove elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione dellEnte, in regime di prorogatio da diversi anni, aveva suggerito allallora assessore alla sanit Nerina Dirindin di procedere al suo commisariamento. Allinizio del mandato i rapporti con lamministrazione comunale furono ottimi ed in data 9 agosto 2006 fu sottoscritta la dichiarazione di cessione al comune dellarea ex alloggio suore di cui utile riportare due brani integrali del testo per meglio comprendere lorigine di uno dei successivi dissidi (1) il sottoscritto Antonio Gavino Sanna, commissario straordinario, si dichiara disposto a concedere in piena disponibilit, al Comune Di Santulussurgiu quella porzione di immobile denominata Residenza San Francesco, il cortile interno e le tettoie, il tutto meglio evidenziato nellallegata planimetria , perch venga ristrutturato e reso idoneo a struttura residenziale e/o semiresidenziale ad alta intenzionalit terapeutica, con sostegno continuativo (24h) destinata ad ospitare persone con disturbo mentale per il tempo stabilito dal Bando POR sopra citato- (2) Il Sindaco di Santu Lussurgiu ed il Commissario Straordinario regolamenteranno in modo stabile, con successivo atto e con apposito contratto le modalit di cessione da parte dellIPAB e di fruizione da parte del Comune, della porzione di immobile concessa. Nei primi mesi del 2007, verificata, con non poche difficolt e resistenze, la situazione patrimoniale dellEnte, (i bilanci degli ultimi quattro anni, scritti a mano su fogli in bianco, mi furono consegnati, solo dopo aver fatto richiesta scritta, tre mesi dopo linsediamento), ebbi modo di constatare che la collaborazione dellamministrazione comunale per agevolare il mio insediamento e nello scontro subito apertosi con la Cooperativa Culturale Carta Meloni non era stata quella attesa. La Cooperativa Culturale Carta Meloni, inattiva dal 2003, continuava ad occupare con i propri arredi le sale del Collegio nonostante che, gi dal 2005, (e dunque prima della mia nomina), lIng. Pinna, Presidente dellEnte, avesse provveduto a rescindere la Convenzione tra Ente e Cooperativa Culturale. Nel momento in cui avevo preso possesso degli immobili (evento filmato a futura memoria), avevo rinnovato linvito allo sgombro suscitando le ire dei soci superstiti per laffronto subito in quanto qualcuno pensava ancora che si potesse riprendere lattivit . Constatai in seguito che sarebbe stato necessario avviare un confronto pi stretto anche con lAmministrazione Comunale in quanto la maggior parte dei problemi da risolvere, per una corretta amministrazione dellEnte, erano legati al rapporto distorto, consolidatosi nel tempo, tra amministrazione dellEnte e comune di Santu Lussurgiu. Cercai quindi, pi volte, per tutto il 2007, di coinvolgere il Sindaco, gli assessori ed i consiglieri comunali, sia di maggioranza sia di minoranza in un ragionamento sullEnte Carta Meloni; consegnai a tutti gli interlocutori i documenti dai quali emergeva palese lesigenza di una assunzione di responsabilit per le azioni da compiere in base ai disposti della Legge Regionale 23 dicembre 2005 n. 23, dalla quale era nata lesigenza stessa del commisariamento, che allart. 44 di seguito riportato,per opportuna conoscenza, evidenzia le Disposizioni in materia di Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB) 1. Le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) che operano prevalentemente nel campo socioassistenziale, anche mediante il finanziamento di attivit ed interventi sociali realizzati da altri enti con le rendite derivanti dalla gestione del loro patrimonio, sono inserite nel sistema integrato di cui allarticolo 2, nel rispetto delle loro finalit e specificit statutarie. 2. Con la presente legge la Regione dispone la trasformazione della forma giuridica delle IPAB in aziende pubbliche di servizi alla persona o in enti morali di diritto privato, al fine di garantire lobiettivo di una efficace ed efficiente gestione, assicurando autonomia statutaria, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica compatibile con il mantenimento dei vincoli posti dalle tavole di fondazione e dagli statuti. 3. Le IPAB che dimostrano la capacit finanziaria per poter proseguire nellattuazione degli scopi statutari, possono essere trasformate in aziende pubbliche di servizi alla persona o in associazioni o fondazioni di diritto privato. 4, 5, 6, 7,(omissis) 8. Le IPAB che non sono pi in grado di funzionare o hanno espresso la volont di non sussistere sono soppresse con decreto del Presidente della Regione e beni e funzioni sono trasferiti al comune ove le stesse hanno sede legale. 9, omissis 10. Per quanto riguarda gli organi di governo, il funzionamento, la gestione, il patrimonio e gli aspetti statutari, si fa rinvio al regolamento di attuazione della presente legge. Mi ero sforzato di far comprendere che mentre un Consiglio di Amministrazione regolarmente eletto e pienamente legittimato avrebbe potuto, in totale autonomia, decidere se tenere in vita lEnte, adottando tutti i provvedimenti necessari, nel rispetto delle disposizioni di legge, a cominciare dalle modifiche statutarie, o se decretarne la soppressione, la stessa cosa non poteva essere fatta con pari legittimazione, da un commissario straordinario nominato dallesterno. Diverso sarebbe stato se lamministrazione comunale, chiamata dalle tavole di fondazione ad essere custode delle volont testamentarie e che non poteva esimersi dallavere una propria posizione, si fosse assunta le sue responsabilit decidendo pubblicamente per la sopravvivenza o per la morte dellEnte.

Solo dopo ripetute richieste verbali e scritte perch venisse fissato almeno un incontro con la giunta riuscii a strappare al Sindaco la promessa che sarebbe stato dato incarico ad un assessore di incontrarmi per esaminare largomento (ho maturato lopinione, col senno del poi, che nessun rappresentante dellamministrazione comunale avesse molta voglia di affrontare largomento in sede ufficiale perch se fosse prevalsa lopinione pi diffusa, di cui liberamente si parlava nelle sedi informali vendita dei terreni per usare il ricavato nella ristrutturazione del Collegio il rischio sarebbe stato quello di essere ricordati dai cittadini lussurgesi come quelli che si sono venduti i beni dellEnte Carta Meloni. Poich di farsi cucire addosso questa medaglia nessuno aveva chiaramente voglia sarebbe stato sicuramente pi comodo per lamministrazione se lonere della decisione fosse ricaduto solo sulle spalle di un Commissario Straordinario le cui scelte si sarebbero potute sempre sconfessare). Qualche giorno prima della data entro la quale si doveva obbligatoriamente dare una risposta alla Regione in base ai disposti del Regolamento di Attuazione della gi citata Legge Regionale 23 del 2005, nel frattempo messo a punto dallassessorato regionale alla sanit (maggio-giugno 2008) ottenni un incontro col vice sindaco prof.ssa Mariella Pani e trovai la sua disponibilit ad esaminare largomento valutando le uniche due opzioni possibili e le conseguenze che ne sarebbero derivate sia in un caso che nellaltro. Il ragionamento fu approfondito in un secondo incontro e si convenne che la cosa migliore da fare per lamministrazione era quella di esprimere consenso alla proposta da me messa a punto, (sulla quale avevo gi ricevuto il sostegno di alcune personalit che erano state contattate perch ritenevo potessero dare un forte contributo a risolvere molti problemi), di trasformare lEnte in una Fondazione di Partecipazione di diritto privato ONLUS quale unica alternativa al suo scioglimento. La considerazione decisiva era stata quella che, in caso di scioglimento, lamministrazione dei beni dellEnte, terreni locati e sfitti e fabbricati fatiscenti, sarebbe andata ad aggravare e complicare la gi pesante gestione amministrativa dei beni immobili di propriet comunale con una nuova e aggiuntiva contabilit separata e questo, era considerato, al momento, inopportuno e non consigliabile. Questo iniziale tiepido consenso si tradusse nella Delibera di Giunta n. 76 del 22 luglio 2008, assunta allunanimit dei presenti (assente il Sindaco) con la quale si esprimeva parere favorevole alla trasformazione dellEnte Carta Meloni in Fondazione Carta Meloni di diritto privato e in data 24 ottobre 2008 venne presentata in Regione la richiesta di trasformazione dellEnte. Al raggiungimento di questo insperato traguardo ritenni, inopportunamente, che i problemi si sarebbero presto risolti e iniziai a sollecitare gli amministratori perch tutte le altre situazioni ingarbugliate trovassero soluzione e perch venisse costituito un gruppo di lavoro sul nuovo statuto e sulla composizione del nuovo consiglio di amministrazione col coinvolgimento delle associazioni presenti in paese. Partivo dallassunto che fosse interesse comune condiviso chiudere partite vecchie, non dovute a responsabilit attribuibili allamministrazione in carica e ritenevo perfettamente logico e comprensibile che se lEnte, pur sotto diversa veste, doveva continuare a svolgere il suo compito nel sociale aveva necessit di poter far conto su tutte le entrate derivanti da una libera e corretta amministrazione dei suoi beni. Il primo passo da fare era quindi quello di chiudere tutti gli elementi di contenzioso aperti col comune perch il nuovo Ente, la Fondazione Carta Meloni, potesse iniziare la sua attivit libera da qualunque vincolo. Era infatti necessario prospettare al costituendo gruppo di lavoro le disponibilit economiche sulle quali avrebbe potuto far conto il nuovo consiglio di amministrazione. Questo ragionamento venne, pi volte, esposto al Sindaco, che lo ritenne corretto e condivisibile, ma ogni volta che spingevo perch i ragionamenti condivisibili si traducessero in impegni precisi e scadenzati nel tempo ricevevo risposte vaghe e promesse di un imminente interessamento che mai si concretizzava. Iniziai perci a presentare richieste scritte e a chiedere risposte ma anche questo non serv a nulla;continuavano per ad arrivare richieste di utilizzo permanente dei locali,a costo zero, per esigenze del comune:Alloggio squadra 118 della Croce Rossa (senza servizi igienici e senza corrente elettrica), Installazione di un ripetitore dei bandi pubblici sul terrazzo del Collegio la cui messa in opera, in economia, senza progetto e manutenzione successiva a cura degli operai comunali, avrebbe reso lintero edificio, (nel quale erano e sono custoditi gli arredi inventariati della Cooperativa Culturale, nel frattempo cessata per decreto ministeriale e soggetti a liquidazione coatta) accessibile a imprese esterne e manutentori. Per buona parte del 2008, per tutto il 2009 ed anche per questo avvio di 2010, il rapporto col comune stato solo di carattere epistolare; ho continuato a chiedere al comune un impegno per la risoluzione dei vari problemi e posso in ogni momento citare data e numero di protocollo delle lettere inviate, molte delle quali indirizzate, per conoscenza, anche allassessorato alla Sanite NON HO MAI RICEVUTO RISPOSTA ALCUNA. ANCHE QUANDO, PER SUE NECESSITA, IL COMUNE HA DOVUTO SCRIVERE AL COMMISSARIO DELLENTE, NON HA MAI FATTO RIFERIMENTO ALLE LETTERE CHE SULLO STESSO ARGOMENTO AVEVA RICEVUTO NONOSTANTE FOSSERO IN STRETTA RELAZIONE A CIO CHE IN QUEL MOMENTO INTERESSAVA. Un esempio per capire: il Commissario scrive al comune la lettera datata 15 maggio 2008, prot. 2371, avente per oggetto Richiesta pagamento canoni locazione terreno Pilieri e Richiesta rinnovo Convenzione non riceve risposta alcuna alla richiesta di rinnovo della convenzione ed il Comune scrive al commissario, il 19 febbraio 2009, prot. 914, una sua lettera nella quale sollecita al Commissario lurgente rinnovo della stessa convenzione in quanto lavvocato Miscali, del foro di Oristano, al quale il comune si rivolto per avere un parere (pagando una lauta parcella!!!) ha risposto al quesito postogli (SE IL COMUNE POTEVA SUBAFFITTARE, per 8.000,00 lanno, UNA PARTE DEL TERRENO DELLENTE,per il quale ne paga, quando capita, 250,00) in questi termini: il comune potr concedere in affitto larea in questione solo ed esclusivamente previo consenso scritto anche in ordine alle modifiche di destinazione duso del terreno, da parte del Legale Rappresentante dellEnte proprietario dello stesso,,, Era proprio necessario rivolgersi ad un legale per avere un parere su una questione tanto semplice e banale??? A cosa servono i Segretari Comunali??? Come mai i soldi per consulenze legali superflue si trovano e per ladeguamento del canone di locazione di Pilieri(il terreno in questione) non ci sono??? Escludendo un caso di temporanea schizofrenia collettiva che, in questo caso, avrebbe coinvolto la Giunta, lUfficio Tecnico ed il Segretario Comunale c ununica spiegazione a questo pervicace atteggiamento di rifiuto di dialogo: lamministrazione comunale era abituata da troppo tempo a disporre dei beni dellEnte a suo piacimento e qualunque osservazione veniva fatta per ricordare che questi beni erano affidati alla responsabilit di un altro amministratore pubblico, a questo compito specificamente preposto, veniva considerata un fastidio ed una illegittima intromissione. E anche probabile (altra mia opinione) che le intese che portarono allapprovazione della delibera n. 76 del 22 luglio 2008 che diede via libera alla trasformazione dellEnte fossero state mal digerite e che si sperasse, con questo atteggiamento ostruzionistico, di stancare un interlocutore sgradito spingendolo a rinunciare al mandato, per trovare poi una giustificazione allavvalersi delle previsioni del comma 8 art. 44 della Legge Regionale 23/2005.

Quindi.preso atto del fallito tentativo del Commissario Straordinario, il Comune sarebbe stato costretto a subire lo scioglimento dellEnte disposto dufficio dallAssessorato alla Sanit, non per scelta ma per necessit.. Finite le intromissioni, finiti i problemi. Questa ipotesi spiegherebbe anche il perch altre due proposte da me presentate: la prima per la soluzione del pasticcio di Pilieri e la seconda per la cessione, a prezzo simbolico, degli altri terreni occupati abusivamente, giacciono inevase ormai da parecchi mesi nei cassetti del comune nonostante il solito parere positivo verbale espresso su di esse dal sindaco e dal segretario comunale. Con la rinuncia del commissario e/o con la nomina di qualcuno pi malleabile si risolverebbero tutti i problemi dellamministrazione comunale: nessun fastidio per gli abusi di Pilieri e nessun canone da pagare, nessun problema per Zagadennaghe, Su Murischeddu e Santu Miale , nessuna richiesta di indennizzo e di ripristino per larea ex alloggio suore demolito, nessun problema per la nuova area da concedere nel campo sportivo grande del Collegio e nessuna intromissione sulla chiesa Don Bosco. Se non fosse per il fatto che nel progetto di trasformazione io ci ho creduto e continuo a crederci, se non fossi convinto che anche altri problemi che hanno colpito la sfera dei miei interessi personali sono derivati dallessere commissario straordinario dellEnte (e questo mi da molto fastidio), se non fosse che le furbate non mi sono mai piaciute e se non fosse che non ho alcuna intenzione di rendere la vita pi facile, a chi ha forse pensato di potermi usare, (altra mia opinione), questa soluzione andrebbe bene anche a me. Ma non sarebbe giusto e non vivrei certo pi tranquillo posto che ho deciso di trascorrere gli anni che mi restano in questo paese a cui sono molto legato, perci, cortesemente, vi invito, come nuovi amministratori, a farvi unopinione vostra sullintera questione e sulle possibili soluzioni ed a renderla pubblica: ritenete possa essere ancora valido limpegno assunto con la delibera di giunta n. 76 del 2008 oppure preferite che i beni dellEnte entrino a far parte del patrimonio immobiliare del comune? Entrambe le scelte sono possibili e qualsiasi decisione verr presa sar legittima a patto che sia il risultato di una discussione pubblica chiara ed aperta e non lesito di ambigue manovre sotterranee. Per il rispetto istituzionale dovuto a tutti i cittadini lussurgesi che hanno il diritto di sapere come stanno le cose e di decidere con la loro testa, in piena libert, chiedo pertanto una risposta a questo quesito ricordando che solo essi erano e rimangono, anche in caso di scioglimento dellEnte, i beneficiari dei lasciti. Per consentire a tutti i cittadini di avere maggiori elementi di conoscenza sulle disposizioni di legge e sulle normative che regolano le IPAB ho ritenuto opportuno organizzare, in collaborazione con lASSOCIAZIONE SOCIO CULTURALE DELLE TRE ETA un convegno pubblico sullargomento, la cui data, modalit di svolgimento e nominativi dei relatori verranno comunicate successivamente. Santu Lussurgiu 23 Luglio 2010 Cordiali saluti Nino Sanna

La storia dei materassi

25/07/2010

Anche i materassi diventano un elemento di dissidio tra Sindaco e Commissario dellEnte; sembra assurdo ma la pura, tragica (ridicola?..) verit. Chi ha letto i precedenti articoli gi al corrente che i beni della disciolta Cooperativa Culturale Carta Meloni sono custoditi nei locali del Collegio sotto la responsabilit del Commissario Liquidatore che ha le sue chiavi dellimmobile e che, dopo aver espletato tutte le necessarie formalit sta provvedendo alla loro vendita per Lotti. Vedi di seguito un estratto della disposizione di vendita. Cooperativa Carta Meloni arl in liquidazione coatta amministrativa c/o il Comm. Liquidatore Boe Maria Rita Via Masones n.30 Oristano Il Commissario Liquidatore vende mediante gara informale i seguenti beni divisi per lotti al prezzo indicato oltre IVA 20%: Lotto 1 .. Lotto 2 Arredi Stanze da letto e mensa armadi letti materassi comodini credenze etc. Lotto 3 298 sedie Lotto 4.. Lotto 5 . Lotto 6.. Le offerte dovranno pervenire al domicilio del Commissario Liquidatore Dott.ssa Maria Rita Boe Via Masones n.30 entro il . Tel 0783/303000 Fax 0783/777767 Due di questi :Lotto n.2 e Lotto n.3 sono stati acquistati da un eminente personaggio del paese che ha ha affidato a persone di sua fiducia il compito di caricarli sui mezzi e di trasportarli a destinazione; tutto questo sotto la vigilanza del Commissario Liquidatore e di una sua incaricata. Al termine delle operazioni sono rimasti in campo, appoggiati al muro del Collegio, i materassi ricompresi nel Lotto n. 2 di cui qualcuno si voleva chiaramente disfare. Due giorni dopo, mentre mi trovavo a Cagliari, ho ricevuto alcune telefonate dalle guardie comunali che mi chiedevano conto dellabbandono dei materassi perch alcuni cittadini avevano protestato e perch il titolare del servizio di raccolta rifiuti urbani si rifiutava di provvedere al loro smaltimento. Risposi spiegando che ero il commissario dellEnte, che la mia responsabilit era limitata agli immobili e non agli arredi in essi custoditi e che pertanto, per trovare soluzione al problema, dovevano essere interpellati il commissario liquidatore e leminente acquirente. Convinto che il problema fosse risolto anche perch alcuni giorni dopo ebbi modo di verificare la scomparsa dei materassi dal luogo indicato, mi dimenticai della vicenda fino a quando incontrai il Sindaco che mi rimprover per la mia negligenza e mi confid, sorridendo sotto i baffi, che aveva dato disposizione di rimuovere i materassi e.di nasconderli .alla vista dei cittadini facendoli buttare dentro larea del campo piccolo di propriet della IPAB.

E cos che si risolvono i problemi: i cittadini non vedono pi i materassi e non si lamentano, leminente acquirente ed il Comissario Liquidatore non sono stati disturbati, le guardie comunali hanno ricevuto una esemplare lezione sulla rigidit e fermezza con cui si applica la legge, il Sindaco continua a ridere sotto i baffi ed il commissario della IPAB .continua ad essere negligente e rompiballe.

Nuova Amministrazione Comunalestessi problemi. 24/07/2010 Lamministrazione comunale in carica formalmente nuova per il 69,22% dei suoi membri; solo tre consiglieri, (due di maggioranza ed uno di minoranza), oltre al Sindaco, erano presenti in quella precedente. Questo marcato rinnovamento mi aveva fatto sperare che il clima dei rapporti tra Comune ed Ente potesse cambiare. In questo senso mi ero espresso quando mi ero recato dal Sindaco per fargli gli auguri per la rielezione ed avevo ricevuto rassicurazioni di maggior snellezza anche per lessere venuti a mancare alcuni intoppi (parole sue) che avevano rallentato prima, loperativit della Giunta. Aspettavo quindi, fiducioso, almeno la convocazione di un incontro per fare il punto sulle cose in sospeso e per trovare una via duscita dai garbugli precedenti. La convocazione non venne ma arriv puntuale una nuova richiesta disponibilit struttura per il rifacimento del tetto della chiesa Don Bosco, argomento di vecchia discussione, per il quale avevo gi, pi volte, mesi prima, richiesto delucidazioni, verbalmente e per iscritto, (senza ricevere risposta alcuna) e contestato lillegalit, prima, della avvenuta pubblicazione del bando di gara per lappalto dei lavori e dopo per la sua stessa assegnazione in virt del fatto che il commitente era privo del consenso scritto del proprietario dellimmobile interessato. Chiamai il Sindaco, gli chiesi se quello appena inaugurato era il nuovo modo di intendere i rapporti, mi rispose che non sapeva della lettera e che comunque i lavori andavano fatti e che io non facevo altro che frapporre ostacoli. Gli spiegai, per lennesima volta, che la legalit ed il rispetto delle regole non prevedono scorciatoie e che i passaggi burocratici vanno fatti anche quando risultano sgraditi ma mi resi conto che gli intoppi non erano affatto venuti meno e che .non era cambiato nulla. Andai a parlare col Segretario Comunale, gli chiesi se anche lui condivideva questo modo di procedere e per tutta risposta sollev le spalle facendomi capire che voleva vivere tranquillo. Mi misi in contatto col SERVIZIO TERRITORIALE ENTI LOCALI DI ORISTANO, li misi al corrente della vicenda, convennero sulla fondatezza delle mie osservazioni e li pregai di cercare loro di far ragionare il comune di Santu Lussurgiu posto che io, ancora una volta, non ci riuscivo e che si stava avvicinando il momento in cui sarei stato costretto a ricorrere ad interventi di natura risolutiva. Dopo questo chiarmento del Servizio Territoriale nei confronti dellAmministrazione Comunale ricevetti una telefonata dal Sindaco che mi convoc in comune per un incontro, finalizzato a chiudere la questione, in presenza del Segretario Comunale, per il luned 21 giugno alle ore 18. Mi recai puntuale allappuntamento e. constatai lassenza, sia del sindaco, che, a dire degli impiegati, non si era visto in tutta la sera, sia del segretario, che, mi venne riferito, era andato via mezzora prima del mio arrivo. Trasformai in lettera formale allAmministrazione un foglio di appunti che avevo preparato per lincontro e lo consegnai alla costernata segretaria perch provvedesse a protocollarlo. Per vedere la lettera cliccare sotto lettera scanner don bosco del 21 giugno Dopo questo episodio ricevetti ben tre bozze differenti di proposta di convenzione, sempre carenti di qualche elemento essenziale e quindi respinte, contenenti per, tutte, una richiesta del comune di acquisizione del possesso della chiesa che non veniva giustificata da alcuna ragione apparente. Respinte queste pretese assurde e dopo aver minacciato, in via ultimativa, una mia richiesta di intervento al Prefetto e allAutorit per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture, che spinse il comune a pi miti consigli, venne sottoscritta una Convenzione per la concessione temporanea della disponibilit della chiesa di San Giovanni Bosco contenente tutti quegli elementi di garanzia, richiesti mesi prima, e sempre ignorati dallamministrazione comunale. Tutto finito???? Assolutamente no. la storia continua Lascia un commento 20/05/2010 Ultimo omaggio dellAmministrazione Comunale Filed under: Uncategorized ipabcartameloni @ 12:05 Dopo le opere abusive a Pilieri ed il mancato pagamento dei canoni, - dopo loccupazione di consistenti porzioni di terreno in localit Su Murischeddu, Zagadennaghe e Santu Miale, - dopo aver rifiutato di assumere qualsiasi impegno per la sistemazione dellarea liberatasi a seguito della demolizione dell ex alloggio suore, - dopo aver perso oltre sei mesi di tempo prima di chiedere per iscritto una nuova area dove collocare il nuovo centro per la cura dellautismo, - dopo aver esercitato fortissime pressioni dellultimora perch venisse concessa - senza contropartita alcuna(ovviamente)- una porzione di campo sportivo, incurante del fatto che si trattava di una zona verde D3 destinata a servizi di quartiere, - dopo aver ignorato concrete proposte verbali e scritte presentate dal commissario dellEnte per la risoluzione dei problemi elencati, - dopo aver deliberato lapprovazione del progetto definitivo per il rifacimento del tetto della chiesa Don Bosco ed aver indetto la gara per lappalto pubblico senza la necessaria autorizzazione dellEnte che aveva manifestato anche lintenzione di contribuire alle spese - dopo aver ignorato le stesse indicazioni della Regione che ha imposto il rispetto assoluto di tutti i passaggi formali. arrivato come omaggio finale allEnte: un avviso di pagamento di 1.631,00 per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani del Collegio per lanno 2009 ogni commento superfluo voglio solo precisare che gli unici rifiuti da smaltire sono quelli accumulati provvisoriamente nel cortile delledificio a seguito dellinterruzione dei lavori e quelli che si accumulano nel campo sportivo, accessibile da tutti i lati grazie alla

demolizione dei muri perimetrali eseguita dallamministrazione comunale; rifiuti prodotti dallEnte non ce ne sono in quanto neppure gli arredi custoditi allinterno delledificio, che si sono salvati dalle ripetute incursioni vandaliche, sono di sua propriet. Nino Sanna 14/04/2010 INCONTRO CON DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE SOCIALI IPAB Ente Legati Carta Meloni c/o Commissario Straordinario vico E. dArborea n. 2 09075 Santu Lussurgiu Al signor Sindaco Comune di Santu Lussurgiu Al signor Segretario Comunale Al Responsabile Ufficio Tecnico Ai signori Assessori Ai signori Consiglieri Comunali Cagliari 13 Aprile 2010 OGGETTO : Incontro con Direttore Generale delle Politiche Sociali, Assessorato della Sanit. Si svolto, il giorno 13 aprile 2010, il previsto incontro tra la Direzione Generale delle Politiche Sociali dellAssessorato alla Sanit, Regione Sardegna ed il Commissario Straordinario della IPAB Ente Legati Carta Meloni per cercare di dirimere i problemi sorti a seguito della richiesta del Comune di Santu Lussurgiu di spostamento in altra area, di propriet IPAB, delledificando Centro per la cura di persone con disabilit mentale di elevata dipendenza quale lAutismo. In rappresentanza dellAssessorato alla Sanit erano presenti : lIng. Roberto Abis, Direttore Generale delle Politiche Sociali, la Dottoressa Paola Pau, Direttrice del Servizio Affari Generali, il Dr. Giangiacomo Serra, Responsabile Settore Affari Generali, Il Dr. Demuru e la Dottoressa Corrias del Settore Attuazione Programmi Comunitari, Nazionali e Regionali. Dopo una rapida esposizione dei fatti e la risposta ad alcune richieste di chiarimento ho ribadito ci che vado ripetendo fin dallinizio di questa vicenda: il problema non mai stato il fare (il concedere larea) ma il come fare (a concedere larea) e si convenuto che tutti i passaggi formali vanno eseguiti, nel rispetto delle normative vigenti , della distinzione dei ruoli e dellautonomia amministrativa di due Enti Pubblici tra i quali non esiste alcun rapporto di subordinazione. LIng. Abis, chiamato ad altri impegni, invitava i presenti ad approfondire meglio tutte le questioni e suggeriva di chiedere preventivamente un parere allAutorit di Gestione sullo spostamento delledificio. La discussione proseguita sugli altri aspetti ed emersa, dal Servizio Attuazione Programmi Comunitari, lesigenza di chiedere allAmministrazione Comunale ulteriori delucidazioni. E stato infine chiarito che nulla pu essere fatto senza il consenso della IPAB, non solo in quanto proprietaria delle aree ma in quanto Partner del Comune nella partecipazione al Bando POR. Distinti Saluti Antonio Gavino Sanna 10/04/2010 Incontro 23 Marzo Su richiesta del Sindaco di Santulussurgiu si svolto, il 23 marzo u.s., un nuovo incontro tra Giunta Comunale, Direttore dei Lavori, Responsabile del Procedimento, Impresa Appaltatrice e Commissario IPAB a seguito Nota prot.3463 del 15/03/2010 emessa dalla Sovrintendenza per i beni architettonici nella quale si esprimeva parere negativo alla realizzazione della nuova struttura sanitaria nel sito inizialmente previsto. In precedenza, con lettera del 25/02/2010, prot. 935, il Sindaco, gi informato dellimminente arrivo della Nota aveva chiesto alla IPAB lutilizzo di una nuova area della superficie di circa 550 mq ubicata presso lex campo di calcio dellarea IPAB, tra la via San Giuseppe e la S.P. n.15 si evidenziava inoltre che verranno attivate tutte le procedure per la sistemazione dellattuale area per garantirne un aspetto decoroso. Nel corso del dibattito, di cui lo scrivente Commissario ha chiesto la stesura di un verbale, (gli interessati, presumo, possono chiederne copia allamministrazione comunale) veniva ribadita la richiesta verbale della messa a disposizione dellarea senza specificare la collocazione in pianta del nuovo edificio e senza chiarire, in concreto, quali fossero le procedure da mettere in atto per la sistemazione dellattuale area. La mia osservazione che il concetto di attivazione delle procedure non poteva rimanere una enunciazione astratta riportata su una lettera di convocazione e ribadita verbalmente ma andava tradotto in una convenzione sottoscritta nella quale figurassero, in dettaglio, gli obblighi delle parti e che essendo poi, uno dei contraenti, lamministrazione comunale, andavano assunti, a mio giudizio, anche i relativi impegni di spesa, veniva accolta con un misto di scetticismo e disappunto dagli assessori presenti e dallo stesso Sindaco il cui intento, ancora una volta, si dimostrato essere quello di avere dallEnte unulteriore concessione senza definire alcuna contropartita. A niente valso ricordare che tra Ente e Comune sono aperte altre questioni per le quali il Commissario ha presentato allAmministrazione Comunale concrete proposte di risoluzione senza trovare, ad oggi, nessun riscontro e che non si pu ragionevolmente pensare di trovare accordo con una parte destinata in anticipo a soccombere e con unamministrazione commissariale che lunica preposta ad assumersi tutti i rischi. Ho ribadito pertanto che senza un Nulla Osta preventivo sottoscritto dalla Direzione Generale delle Politiche Sociali dellAssessorato alla Sanit, che lOrgano che esercita la Vigilanza ed il Controllo sulle IPAB, non avrei sottoscritto nessuna ulteriore concessione e che mi riservavo di richiedere un incontro urgente col Direttore Generale Ing. Abis.

Nino Sanna Di sotto viene riportata la richiesta di incontro spedita in data 24 marzo 2010 IPAB Ente Legati Carta Meloni c/o commissario straordinario via E. dArborea 7 09075 Santulussurgiu Spettabile Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dellIgiene e Sanit e dellAssistenza Sociale Direzione Generale delle Politiche Sociali Via Roma 253 Cagliari Santulussurgiu 24 marzo 2010 Egregio Signor Direttore Generale Ing. Roberto Abis. OGGETTO: Ristrutturazione di parte delledificio IPAB Carta-Meloni al fine di destinarlo a servizio residenziale di qualit, destinato a persone con disabilit mentale di elevata dipendenza quale lautismo. Richiesta incontro. Da diversi mesi, lAmministrazione Comunale di Santu Lussurgiu, beneficiaria di un finanziamento ex Bando POR 5.2 per la realizzazione della struttura in oggetto, ha avviato trattative con il suo assessorato, con lassessorato alla programmazione, con i signori progettisti facenti capo allo studio Architettura e Pianificazione, con lImpresa Assegnataria dellappalto e con lo scrivente Commissario della IPAB Carta Meloni perch venisse valutata la possibilit di una traslazione dellopera in altra area contigua, sempre di propriet della IPAB. Ci a seguito di una petizione avanzata da un gruppo di cittadini il 20 aprile 2009, di un sopraggiunto primo intervento del MIBAC Sardegna datato 23 dicembre 2009 prot.4330 e di un secondo intervento del MIBAC Sardegna datato 15 marzo 2010 prot.3464. Fin dallinsorgere della vicenda, lo scrivente commissario, rivolse alla Direzione Generale delle Politiche Sociali nella sua veste di organo di vigilanza e di controllo sulloperato delle IPAB, una richiesta di assistenza tecnico giuridica per poter gestire al meglio i problemi che ne sarebbero derivati allamministrazione dellEnte. Era stato infatti demolito un immobile di propriet, al quale, in sede di perizia giurata, era stato attribuito un valore di circa 300.000 euro e che sarebbe stato sostituto, ai sensi della apposita convenzione stipulata tra Ente e Comune, nellelenco dei beni di propriet dellEnte, dalledificando nuovo edificio di valore certamente maggiore. Questo presupposto, fondante la stipula della convenzione stessa, per ragioni non dipendenti dallamministrazione della IPAB, vennne improvvisamente a mancare e lamministrazione comunale in risposta alle manifeste dichiarazioni di buona volont espresse dal commissario sulla possibilit di concedere una nuova area a patto che si assumessero impegni formali sulla sistemazione dellarea demolita e sulla riparazione dei danni causati alla facciata di un altro edificio di propriet dellEnte, contrappose generiche promesse di un intervento risanatore da effettuarsi in tempi non determinati e sollecit comunque la messa a disposizione di una nuova area di superficie equivalente. Il tutto per via verbale e senza peraltro fornire precise indicazioni in pianta sullubicazione precisa delledificio da traslare. La richiesta scritta, con analoghe caratteristiche di genericit, f inviata soltanto in data 25 febbraio 2010. Comprender, spero, le mie perplessit e le mie remore a dare avvallo ad una operazione cos concepita che mi esporrebbe (per un incarico espletato a gratis e per puro senso civico, su proposta della stessa amministrazione comunale) a seri rischi di natura giuridico penale. Nonostante tutto e bench la gestione dellintera vicenda non sia stata da me condivisa anche per altre considerazioni che mi astengo dallesporre, ribadisco la mia disponibilit a ricercare una soluzione legalmente percorribile perch la vicenda trovi una conclusione nel senso auspicato dall amministrazione comunale. A tal fine propongo la stipula di una convenzione, allinterno della quale possono trovare soluzione anche altre partite aperte tra Ente e Comune, che contenga un assenso ed un nulla-osta formale dellorganismo di vigilanza, in attesa di una regolarizzazione giuridica delle questioni, da mettere a punto con la collaborazione dellapparato legale dellAssessorato. Per le ragioni esposte si ritiene necessario un incontro operativo e concludente con qualche funzionario di sua fiducia, esperto della materia che possa fornire indicazioni risolutive. La risoluzione dei problemi resa pi urgente dallapprossimarsi della scadenza elettorale cui anche il comune di Santulussurgiu interessato; non detto infatti che una possibile nuova giunta comunale condivida le scelte finora fatte. Il Sindaco di Santulussurgiu mi ha pregato di informarla, qualora fosse possibile con cos breve preavviso organizzare lincontro, che il prossimo venerd sar a Cagliari per un incontro col Governatore Cappellacci. In attesa di sue comunicazioni, porgo Distinti saluti Antonio Gavino Sanna Per completezza di informazione allego: cinque documenti che evidenziano le varie fasi della vicenda; il parere dei progettisti sullo spostamento.

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