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Isolamento acustico degli impianti,

pompe ed autoclavi, dai rumori aerei


pag. 73
Le soluzioni e i prodotti per lisolamento acustico dei pavimenti, delle pareti, dei soffitti e
dei tetti (DPCM 5/12/97) e verifica termoacustica di pareti e coperture (DLgs 311/06)
GUIDA ALLISOLAMENTO
ACUSTICO E TERMICO DEI FABBRICATI
Ed. 2008-4
Isolamento acustico dei pavimenti
dai rumori di calpestio
pag. 11
Isolamento termico e acustico delle
terrazze dai rumori di calpestio
pag. 36
Isolamento acustico dei pavimenti
riscaldati dai rumori di calpestio
pag. 28
Isolamento acustico dei solai
in legno dai rumori di calpestio
pag. 32
Isolamento acustico dei pavimenti
in legno dai rumori di calpestio
pag. 34
Isolamento termico e acustico dei
softti dai rumori aerei e di calpestio
pag. 67
Isolamento termico e acustico dei
tetti listellari dai rumori aerei
pag. 70
Isolamento acustico del vano
ascensore dai rumori aerei
pag. 72
Isolamento acustico degli impianti di
condizionamento dai rumori aerei
pag. 77
Isolamento termico e acustico delle
pareti interne dai rumori aerei
pag. 38
Isolamento termico e acustico delle
pareti esterne dai rumori aerei
pag. 38
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Struttura e organizzazione
Ricerca, Innovazione e Formazione sono le basi su cui si concentrato limpegno della INDEX n dallinizio della sua
attivit.
Fondata nel 1978, in breve tempo diventa una delle Aziende pi importanti al mondo per la produzione di materiali im-
permeabilizzanti tecnologicamente avanzati destinati alla protezione di Edici Residenziali, Commerciali, Industriali,
Grandi Opere e Ingegneria Civile. Agli inizi degli anni 90 diversica questa produzione introducendo nel mercato nuovi
sistemi e prodotti come isolanti termici, isolanti acustici, deumidicanti e adesivi per piastrelle.
INDEX presente in tutte le regioni italiane ed allestero con liali in Gran Bretagna ed in Francia e con oltre 100 distri-
butori nei principali Paesi dei cinque continenti. Collabora con unAzienda in America, la Bitec e con la UBE in Giappone.
Ha venduto tramite il proprio settore Engeneering linee di produzione e Know-How negli Stati Uniti, Giappone e Cina.
INDEX strutturata in cinque Divisioni che producono Sistemi e Materiali avanzati per il mercato edile:
1 Divisione. Membrane impermeabilizzanti speciali, multifunzionali speciali anche per la protezione delluomo e
dellambiente. Membrane impermeabilizzanti superadesive: autoadesive, autotermoadesive e termoadesive. Fogli im-
permeabili e traspiranti per sottotegola. Tegole tipo canadese.
2 Divisione. Isolanti termici in rotoli e pannelli accoppiati a membrane impermeabilizzanti. Isolanti acustici per pavi-
menti, pareti, softti e tetti.
3 Divisione. Impermeabilizzanti liquidi. Pitture. Mastici. Sigillanti. Primer. Prodotti per la bonica delle lastre in
cemento-amianto.
4 Divisione. Intonaci deumidicanti. Finiture per il restauro. Risanamento di edici storici e moderni. Cementi imper-
meabilizzanti. Malte a ritiro compensato. Protettivi. Additivi. Resine speciali per calcestruzzi e murature.
5 Divisione. Adesivi e accessori per la posa di pavimenti e rivestimenti con piastrelle in ceramica, pietre naturali,
pietre composite, mosaico e legno.
Centro di formazione
Ricerca
e innovazione
INDEX investe continuamente nella Ricerca di sistemi
e prodotti innovativi nei propri laboratori, in collabora-
zione con Istituti Universitari e con Istituti di Controllo
Italiani e Stranieri, per fornire al Mercato prodotti di alta
qualit e lunga durata.
INDEX nasce dalla ricerca e nella ricerca trova il suo fu-
turo.
Nel Centro Ricerca e Sviluppo levoluzione e il perfezio-
namento dei prodotti sono continui e costantemente
perseguiti. Vi lavorano tecnici esperti dotati di strumenti
sosticati, spesso di brevetto esclusivo INDEX.
Grazie ai propri laboratori, INDEX pu continuamente te-
stare le prestazioni dei prodotti ed investire molte risor-
se per lo sviluppo e la progettazione di nuovi materiali
altamente tecnologici e facili da usare.
Non da meno linnovazione dei processi produttivi che
devono andare di pari passo con la Ricerca di laborato-
rio.
Formazione
e Auditorium
INDEX crede fermamente nella formazione perch le ri-
sorse umane, qualsiasi livello ricoprano nelle Aziende, ri-
vestono di giorno in giorno una importanza sempre mag-
giore. Per questo vanno continuamente formate al ne di
ottenere da loro il massimo rendimento, professionalit
ed adattamento costante al cambiamento del mercato,
vale a dire innovazione e miglioramento continuo.
Seguendo questi principi abbiamo realizzato un AUDI-
TORIUM caratterizzato da una moderna, razionale ed
accogliente struttura, composta da unAula Magna, che
pu ospitare oltre 250 persone, da unAula Training con
40 posti, unAula Meeting con 20 posti, e da un Centro
di Formazione e Aggiornamento Tecnico dove maestri
italiani e stranieri insegnano la corretta applicazione dei
sistemi e prodotti. LAuditorium, ha ospitato dal 1997,
anno di inizio della sua attivit, decine di migliaia di per-
sone.
Veduta esterna - External view
Centro di formazione
Aula Training
Aula Meeting Aula Magna
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI pag. 38
Le pareti in |aterizio pag. 40
Iso|amento acustico di facciata pag. 55
Verifica termoacustica de||e pareti pag. 57
Le contropareti in gessorivestito pag. 61
IL RUMORE pag. 9
INDICE
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN PRESENZA
DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
DAI RUMORI DI CALPESTIO pag. 28
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO
DAI RUMORI DI CALPESTIO pag. 32
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN LEGNO FLOTTATI
DAI RUMORI DI CALPESTIO pag. 34
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE TERRAZZE
DAI RUMORI DI CALPESTIO pag. 36
ATTENUAZIONE DEI RUMORI DI CALPESTIO
CON LIMPIEGO DI MALTA ELASTICA FONOPLAST pag. 37
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DEI SOFFITTI
DAI RUMORI AEREI E DI CALPESTIO pag. 67
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DEL TETTO
DAI RUMORI AEREI pag. 70
ISOLAMENTO ACUSTICO
DEGLI IMPIANTI pag. 72
G|i ascensori, pag. 72
L'impianto idrau|ico. rubinetteria, tubazioni, pompe ed autoc|avi, apparecchi sanitari, scarichi pag. 73
G|i impianti e|ettrici pag. 77
G|i impianti di risca|damento, condizionamento e areazione pag. 77
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI
DAI RUMORI DI CALPESTIO pag. 11

VOCI DI CAPITOLATO pag. 79
MISURE DI LABORATORIO pag. 88
MISURE IN OPERA pag. 94
MISURE DI LABORATORIO - ANDIL pag. 100
LA GAMMA PRODOTTI. SCHEDE TECNICHE pag. 102
FONOSTOPDuo pag. 107
FONOSTOPTrio pag. 107
FONOSTOPAct pag. 111
FONOSTOPBar pag. 113
FONOSTOPStrato pag. 115
FONOSTOPCell pag. 117
FONOSTOPLegno pag. 119
TOPSILENTBitex pag. 121
TOPSILENTDuo pag. 121
TOPSILENTAdhesiv pag. 121
TOPSILENTEco pag. 123
TOPSILENTRock pag. 125
SILENTEco pag. 127
SILENTRock pag. 129
SILENTGlass pag. 131
TOPSILENTGips pag. 133
TOPSILENTDuogips pag. 135
SILENTGipsalu pag. 137
SILENTGips pag. 137
FONOSTRIP pag. 139
FONOCELL pag. 141
FONOCELL ROLL pag. 141
FONOCELL ANGLE pag. 141
FONOPLAST pag. 143
FONOCOLL pag. 145
GIPSCOLL pag. 146
NASTROGIPS pag. 147
STUCCOJOINT pag. 147
CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI pag. 148
IL COLLAUDO IN OPERA DEI REQUISITI PASSIVI DELLE STRUTTURE pag. 154
I REQUISITI ACUSTICI DEI FABBRICATI IN ALCUNI PAESI EUROPEI pag. 156
DIFETTI DI POSA DA EVITARE NELLISOLAMENTO ACUSTICO
DI PAVIMENTI E PARETI pag. 158
GLOSSARIO ESSENZIALE pag. 166
DPCM 5 dicembre 1997 pag. 169
nota: Le immagini dei prodotti rappresentati nella Guida sono realizzate in scala.
Isolamento acustico
dei pavimenti
Isolamento termico e acustico
delle pareti esterne
Isolamento termico e acustico
delle pareti interne
Isolamento termico e acustico
dei softti
Isolamento termico e acustico
dei tetti
Isolamento acustico
del vano ascensore
Isolamento acustico
delle scale
Isolamento acustico
degli impianti
POTERE
FONOISOLANTE
APPARENTE DI
ELEMENTI DI
SEPARAZIONE
TRA DUE
DIVERSE UNIT
ABITATIVE
R
w
50
50
50
55
50
50
50
ISOLAMENTO
ACUSTICO
DELLA
FACCIATA
DELLEDIFICIO
D
2m,nT,w
40
42
40
45
48
42
42
LIVELLO DI
CALPESTIO
DEI SOLAI
NORMALIZZATI
L
nw
63
55
63
58
58
55
55
LIVELLI DI
PRESSIONE
SONORA DEGLI
IMPIANTI O
SERVIZI A
FUNZIONAMENTO
DISCONTINUO
L
ASmax
35
35
35
35
35
35
35
LIVELLI DI
PRESSIONE
SONORA DEGLI
IMPIANTI O
SERVIZI A
FUNZIONAMENTO
CONTINUO
L
Aeq
35
35
35
25
25
35
35
Il DPCM 5 dicembre 1997 impone i
seguenti valori limite delle grandezze che
determinano i requisiti acustici passivi degli
edifici e dei loro componenti in opera e delle
sorgenti sonore interne
Il Decreto classifica gli edifici in funzione della loro destinazione duso e poi fissa:
L'isolamento acustico della facciata dell'edificio: D
2m, nT, w
ll potere fonoisolante apparente delle pareti che separano due diverse unit abitative: R
w
ll livello di calpestio dei solai normalizzato: L
n w
l livelli di pressione sonora degli impianti o servizi a
- funzionamento discontinuo: L
ASmax
- funzionamento continuo: L
Aeq
nota: attenzione al fatto che il potere fonoisolante R
w
pi elevato, pi alto l'isolamento.
Al contrario nel caso del livello di calpestio L
nw
, pi basso, pi elevato l'isolamento ottenuto
o che si vuole raggiungere
Le classificazioni, i limiti e le grandezze fissati dal DPCM del 05/12/97
A Edifici adibiti a Residenza o assimi|abi|i
B Edifici adibiti a Uffici e assimi|abi|i
C Edifici adibiti ad A|berghi, pensioni, ed assimi|abi|i
D Edif. adibiti ad Ospeda|i, c|iniche, case di cura e ass.
E Edif. adibiti ad Attivit sco|astiche a tutti i |ive||i e ass.
F Edif. adibiti ad attivit ricreative o di cu|to o ass.
G Edifici adibiti ad attivit commercia|i o assimi|abi|i
CATEGORIE
Il DPCM del 5 dicembre 1997 allart. 2
distingue per ambienti abitativi, di cui
allart. 2, comma 1, lettera b), della legge
26 ottobre 1995, n. 447, nelle categorie
indicate dalla seguente tabella
Il testo completo del DPCM 5 dicembre 1997
riportato a pag. 170.
D.P.C.M. 5 dicembre 1997
DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI
9
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
IL RUMORE
ll rumore un suono sgradevole, disar-
monico, che se di intensit elevata pu
causare alterazioni permanenti della
fisiologia umana, ma anche se di inten-
sit pi bassa, causa di stress e di
disturbi dell'equilibrio nervoso.
Sempre di pi i rumori caratterizzano la
vita moderna, e la tabella sottostante
ne un esempio. Si va dai 20 dB dello
stormir di foglie mosse da una brezza
in un paesaggio bucolico, fino ai 200
dB misurati alla partenza del missile
Saturno.
I RUMORI NELLEDIFICIO
ln funzione della loro origine, nell'edificio
si distinguono:
rumori aerei;
rumori d'urto o di percussione;
rumori degli impianti tecnici.
ll rumore aereo fa vibrare una parete
attraverso le onde di pressione dell'aria
mentre il rumore di percussione gene-
rato dallurto diretto di un corpo sulla
parete o sul pavimento.
ll rumore aereo provoca il disturbo dei
locali contigui mentre il rumore di per-
cussione si traduce in vibrazioni che
si propagano attraverso i materiali con
velocit molto pi alta di quella di propa-
gazione nell'aria e si trasmettono in tutto
l'immobile, lo stesso per i rumori genera-
ti dagli impianti tecnici che corrono lungo
le tubazioni.
Le pareti sono, in genere, sollecitate dai
rumori aerei (voci, televisioni, ecc.j che
generano nell'aria onde di pressione che
le fanno vibrare, la vibrazione si trasmet-
te nell'aria dei locali vicini trasmettendo
il suono.
Le pareti sono sollecitate dagli urti solo
casualmente mentre i solai, oltre che
dalle vibrazioni dell'aria, sono solleci-
tati principalmente dagli urti (calpestio,
trascinamento dei mobili, ecc.j. ln que-
sto caso l'energia d'urto che si traduce
in vibrazione del solaio viene trasmes-
sa direttamente allo stesso ed molto
pi grande di quella che pu essere
trasmessa per via aerea da una fonte
sonora. Per cui contrariamente all'isola-
mento dei rumori aerei, che si pu otte-
nere aumentando il peso della parete
divisoria, il problema dell'isolamento dei
rumori d'urto non risolvibile aumentan-
do il peso del solaio.
LA PROTEZIONE ACUSTICA
DEGLI EDIFICI
La protezione acustica va progettata ed
eseguita assieme all'isolamento termico
e, come avviene gi in alcuni paesi euro-
pei il valore di un immobile dipender,
oltre che dal grado di isolamento termi-
co, anche dal grado di isolamento acu-
stico dai rumori provenienti dall'esterno,
fra appartamenti dello stesso edificio, fra
ambienti dello stesso appartamento.
LA LEGISLAZIONE PER LA PROTEZIONE
DALLINQUINAMENTO ACUSTICO
ll legislatore si preoccupato di emanare una
serie di leggi volte a limitare il problema del
rumore, e a partire dalla legge quadro 447 del
26/10/95 si definiscono le competenze degli
enti pubblici deputati a regolamentare, piani-
ficare e controllare soggetti sia pubblici che
privati che possono causare inquinamento
acustico.
La legge si occupa dell'inquinamento acu-
stico, sia dell'ambiente esterno sia delle abi-
tazioni, tale da provocare fastidio o disturbo
al riposo e alle attivit umane, pericolo per
la salute umana, deterioramento dell'ecosi-
stema, ecc. Da questa legge gi scaturita,
e altra ne verr ancora, una serie di decreti
attuativi e leggi regionali che ne consentono
l'applicazione.
200 Missi|e Saturno a||a partenza
a 1 mt di distanza
140 Quadrigetto a| deco||o a
25 m di distanza
130 Perforatrice automatica
su pietra
130 Pressa idrau|ica di grande
potenza a 1 mt di dist.
125 Motore d'aviazione a 7 mt
di distanza
Soglia del dolore
120 Marte||o pneumatico
110 Avvisatore acustico di auto
a 1 mt di distanza
102 Passaggio di treno in
stazione sotterranea
100 Esterno di un treno su soprae|evata
Radio ad a|to vo|ume
97 Pressa rotativa
93 Traffico pesante in una
strada di citt
90 Tornio automatico a 1 mt di distanza
Cantiere rumoroso
84 Camion diese| a 60 km/h
a 15 mt di distanza
80 Interno di automobi|e uti|itaria a 80 km/h
Traffico intenso
79 Pressa per stampare
77 Automobi|e a 100 km/h
a 7,5 mt di distanza
75 Autostrada urbana a 15 mt
da| bordo
72 Rumore di fondo di un ufficio
70 Te|evisore a vo|ume medio
60 Conversazione a 1 mt di distanza
Ufficio rumoroso
44 New York a mezzanotte
42 Rumore di fondo di |oca|i
con aria condizionata
30 Live||o sonoro di una sa|a
di |ettura
25 Bisbig|io a 2 mt
15 Limite di udibi|it media
0 Limite di udibi|it per |'acuto
(Da The noise primer riportate in Il mondo della tecnica -
UTET 1962 - vol. 2 - pag. 43 da Branch - 1970 pag. 2
e J.C. Migneron - Acoustique Urbaine -
1980 - pag. 12-13).
SCALA INDICATIVA DEI LIVELLI
DI INTENSIT DEI RUMORI (DB A)
Materiale Velocit di propagazione
Acciaio 5000 m/sec.
Ca|cestruzzo 3000 m/sec.
Legno duro 1500 m/sec.
Acqua 1000 m/sec.
Aria 340 m/sec.
VELOCIT DI PROPAGAZIONE DELLE
VIBRAZIONI NEI MATERIALI
Svenimento
Disturbo de| sonno
Insonnia
Re|ax
Danni a||'udito
10
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
La nuova normativa acustica si occupa di
rumore aeroportuale, delle sorgenti sonore
nei luoghi di intrattenimento danzante, della
definizione della figura del tecnico competen-
te in acustica e si identificano le competenze
dei Comuni, ecc.
Fra questi non poteva essere trascurata l'acu-
stica degli edifici, per la quale stato emana-
to il decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri del 05/12/97, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 297 del 22/12/97, inti-
tolato Deter minazione dei requisiti acu-
stici passivi degli edifici dove non solo
si identificano le grandezze da misurare,
ma se ne prescrivono i metodi di prova e i
limiti in funzione delle diverse destinazione
duso delledificio.
LE NOVIT INTRODOTTE DAL DPCM
DEL 05/12/97 SUL LIVELLO DI
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLEDIFICIO
Come disposto dalla legge quadro 447
del 26/10/95, il DPCM del 05/12/97, fissa i
requisiti acustici passivi dei componenti del-
l'edificio in opera. Prima del decreto, la nor-
mativa italiana prescriveva alcuni valori solo
per l'edilizia sovvenzionata e per l'edilizia
scolastica. Ora il nuovo impianto normativo
introduce delle novit importanti e fra tutte
si distingue, per le conseguenze che ne
derivano, la misura in opera dei requisiti.
Tutto ci obbliga ad una pi attenta posa
dei materiali isolanti, ad una pi scrupolo-
sa cura dei dettagli costruttivi preceduti da
una pianificazione certosina del progetto
acustico delledificio con lausilio del tecni-
co acustico specializzato. Poich pu risul-
tare estremamente oneroso l'intervento di
isolamento a costruzione ultimata o anche
in corso d'opera, quando il progetto non
stato verificato dal punto di vista acustico
e non si dispone pi delle quote necessa-
rie per comprendere gli spessori isolanti,
opportuno richiamare l'attenzione su alcuni
punti fondamentali.
Le prove di laboratorio sui componenti edi-
lizi e/o sui materiali isolanti devono essere
eseguite da lstituti qualificati, nel pi rigoro-
so rispetto delle norme tecniche, per ema-
nare certificati valevoli per il calcolo previ-
sionale, conforme le norme europee vigen-
ti, che l'esperto in acustica utilizza per la
verifica del progetto della costruzione indi-
viduando le migliori soluzioni di isolamen-
to e di riduzione delle trasmissioni latera-
li, in collaborazione con il progettista ed il
costruttore.
In fase di presentazione del progetto della
costruzione alcuni regolamenti regionali e/
o comunali prescrivono di produrre una
documentazione adeguata che dimostri la
rispondenza al DPCM 5/12/97 in alcuni casi
individuando anche alcune soluzioni con-
formi "esentabili" dal collaudo. Da qui l'im-
portanza del controllo dellesecuzione della
posa in opera non solo degli isolanti acu-
stici, ma di tutti i diversi materiali che com-
pongono gli elementi edilizi e che comun-
que insieme contribuiscono a determinare
la prestazione acustica evitando improvvi-
sazioni di cantiere difformi dal progetto.
Per ottenere i requisiti acustici previsti dalla
legge, riteniamo sia utile:
verificare e/o redigere il progetto della
costruzione in collaborazione con un tec-
nico acustico.
lmpiegare materiali e/o componenti certi-
ficati da laboratori qualificati controllando
che i metodi di prova siano quelli previsti
dalle norme di calcolo previsionali nazio-
nali ed europee, senza alcuna deviazio-
ne o scostamento dal metodo di prova
originale.
Controllare in cantiere la corretta posa in
opera dei diversi materiali che compon-
gono la stratigrafia dell'elemento edilizio
di cui richiesto uno specifico requisito
acustico.
Pu essere conveniente anche individuare
delle "soluzioni tipo" di partizioni orizzonta-
li e verticali sulle quali condurre in cantiere
delle misure acustiche utili per il prosieguo
dei lavori e/o come esperienza per future
realizzazioni.
Di conseguenza, con un ridotto incremen-
to di costo, l'obbligo normativo pu diveni-
re anche una risorsa e sul mercato iniziano
ad apparire costruzioni che vengono pub-
blicizzate come isolate dal rumore in manie-
ra superiore ai requisiti minimi di legge che
vengono vendute con la certificazione della
misura acustica in opera.
R
w
D
2m, nT, W
L
n, W
L
ASmax
L
Aeq
50 40 63 35 35
50 42 55 35 35
50 40 63 35 35
55 45 58 35 25
50 48 58 35 25
50 42 55 35 35
50 42 55 35 35
Il DPCM 5 dicembre 1997 impone i seguenti
valori limite delle grandezze che determinano
i requisiti acustici passivi degli edifici e
dei loro componenti in opera e delle sorgenti
sonore interne
Il Decreto classifica gli edifici in funzione della loro destinazione duso e poi fissa:
L'isolamento acustico della facciata dell'edificio: D
2m, nT, w
ll potere fonoisolante apparente delle pareti che separano due diverse unit abitative: R
w
ll livello di calpestio dei solai normalizzato: L
n w
l livelli di pressione sonora degli impianti o servizi a
- funzionamento discontinuo: L
ASmax
- funzionamento continuo: L
Aeq
nota: attenzione al fatto che il potere fonoisolante R
w
pi elevato, pi alto l'isolamento.
Al contrario nel caso del livello di calpestio L
nw
, pi basso, pi elevato l'isolamento ottenuto
o che si vuole raggiungere
Le classificazioni, i limiti e le grandezze fissati dal DPCM del 05/12/97
Categorie
A Edifici adibiti a Residenza o assimi|abi|i
B Edifici adibiti a Uffici e assimi|abi|i
C Edifici adibiti ad A|berghi, pensioni, ed assimi|abi|i
D Edif. adibiti ad Ospeda|i, c|iniche, case di cura e ass.
E Edif. adibiti ad Attivit sco|astiche a tutti i |ive||i e ass.
F Edif. adibiti ad attivit ricreative o di cu|to o ass.
G Edifici adibiti ad attivit commercia|i o assimi|abi|i
Il DPCM del 5 dicembre 1997 allart. 2
distingue per ambienti abitativi, di cui
allart. 2, comma 1, lettera b), della legge
26 ottobre 1995, n. 447, nelle categorie
indicate dalla seguente tabella
Il testo completo
del DPCM
5 dicembre 1997
riportato a pag. 170
IL RUMORE
INDEX COLLABORA CON IMPRESE
E PROGETTISTI
per l'ottenimento dei requisiti di legge e
crede fermamente che solo attraverso
la formazione del personale sia possi-
bile raggiungere tale scopo, per questo
istituisce periodicamente e su richiesta,
nella Aula Magna dell'AUDlTORlUM di
cui si dotata, dei corsi di Aggiorna-
mento Tecnico e Meeting sui diversi
aspetti dell'isolamento acustico rivolti ad
imprese, progettisti, tecnici acustici ed
operatori del settore.
Nella stessa struttura ha anche realizzato
una Scuola di Posa dove si insegna ad
applicare correttamente i diversi materiali
isolanti con particolare attenzione alla
cura dei dettagli.
11
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Come gi accennato nell'introduzione, i
rumori generati dagli urti diretti sulla struttura
edile si propagano in tutto ledificio con una
velocit estremamente elevata.
vengono identificati con la denominazione di
"rumori di calpestio" perch la tipologia di
rumore che si ripete con maggior frequenza e
interessa di continuo i solai dell'edificio.
Se un solaio in genere una struttura suffi-
cientemente pesante da offrire una protezio-
ne soddisfacente dal rumore aereo, le struttu-
re pi usate nelledilizia nazionale offrono un
potere fonoisolante R
w
che va da 47,5 a 53,5
dB (vedi campagna di misure promossa da
ANDlLj, altrettanto non si pu ottenere quan-
do gli stessi sono sollecitati da rumori d'urto.
Questi infatti mettono in gioco quote d'ener-
gia molto pi elevate del rumore aereo e, sol-
lecitando direttamente la struttura, la fanno
vibrare e trasmettere un rumore pi elevato.
Alla prova normalizzata di calpestio, normal-
mente i solai sopracitati trasmettono all'am-
biente confinante livelli di rumore di calpestio
L
nw
dell'ordine di 7080 dB. Aumentare il
peso del solaio per ridurre il disturbo, come si
fa per l'isolamento dei rumori aerei, una via
impraticabile nell'ambito dei rumori d'urto, e
le sole soluzioni possibili sono:
SISTEMI PER ISOLARE IL RUMORE
DA CALPESTIO
Ri durre l 'energi a d'urto al momento
dell'impatto interponendo tra corpo con-
tundente e solaio un pavimento resiliente.
Le moquette, tanto usate negli alberghi,
offrono un'ottima riduzione del rumore
d'urto unita ad un elevato assorbimento
acustico.
lnterrompere la continuit della struttura
con un materiale morbido ed elastico che
blocchi la vibrazione. E il caso del "pavi-
mento galleggiante" su materiali elastici
come FONOSTOP, dove si costruisce un
massetto isolato dalla struttura che pu
essere pavimentato con qualsiasi tipo di
materiale sul quale si localizza e si contie-
ne il rumore di calpestio.
Foderare il locale "disturbato" dal rumo-
re con un controsoffitto di adeguato peso
sospeso con ganci antivibranti e contropa-
reti leggere in gesso rivestito e lana mine-
rale o sintetica. E la soluzione riservata
al caso dell'ambiente gi abitato quando
non sono possibili altre tipologie d'inter-
vento e non pi possibile intervenire sul
pavimento del vicino. Nei primi due casi si
blocca il rumore alla radice, impedendone
la trasmissione alla struttura dell'edificio.
Nell'ultimo caso si interviene solo sugli
ambienti disturbati e le vibrazioni sono
libere di propagarsi in tutta la struttura.
ISOLAMENTO DEL RUMORE DI CALPESTIO
Con il CONTROSOFFlTTO si isola solamente la stanza
controsoffittata
Con il PAvlMENTO GALLEGGlANTE non si trasmette la
vibrazione e isola tutto l'edificio
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI
DAI RUMORI DI CALPESTIO
RUMORI DI CALPESTIO
SOLUZIONE: PAVIMENTO GALLEGGIANTE
Solaio
FONOSTOP
RUMORI DI CALPESTIO
SOLUZIONE: CONTROSOFFITTO
Solaio
RUMORI DI CALPESTIO
SOLUZIONE: MOQUETTE
Solaio
12
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
LA MISURA DEL RUMORE DI
CALPESTIO DEL SOLAIO
ll DPCM 05/12/97 ha stabilito sia i livelli mas-
simi ammessi del rumore di calpestio in fun-
zione della destinazione duso degli edifici
sia il metodo della misura che va eseguita in
opera. ll test consiste nel rilevare il livello del
rumore che si produce nel vano sottostante/
adiacente quando sul solaio in esame batte
una macchina a martelli normalizzata (vedi
schema di prova e apparecchiature nelle
immagini seguentij. Dallo schema di prova ne
consegue che pi elevato lisolamento del
solaio pi basso sar il livello del rumore
misurato nella stanza sottostante.
L'indice del livello del rumore misurato in
opera, come richiesto dalla legge, si esprime
con il simbolo Lnw e si misura in dB lineari,
rappresenta il rumore trasmesso per via diret-
ta e per via indiretta che si misura nell'am-
biente ricevente.
L'indice dell'attenuazione del livello del rumo-
re di calpestio Lw espresso sempre in dB
lineari si usa per fare il progetto dell'isolamen-
to dei solai rigidi cementizi di massa areica
100600 kg/m
2
j e rappresenta il contributo di
isolamento caratteristico apportato al solaio
nudo cementizio da un massetto di massa
areica (peso a m
2
j nota galleggiante su di un
isolante resiliente specifico che stato misu-
rato con una prova di laboratorio oppure
stato determinato per calcolo conoscendo la
rigidit dinamica del materiale isolante.
Gli lstituti di ricerca devono ancora appronta-
re modelli di calcolo per solai elastici in legno
e similari, per cui, nell'attesa che la sperimen-
tazione ricavi un apposito modello previsio-
nale, il Lw in oggetto non pu essere appli-
cato a questi tal quale come nei solai rigidi ma
dovr essere ridotto di un fattore ampiamente
cautelativo.
La legge quadro 447/95 prevede che le misu-
re in opera debbano essere eseguite da un
tecnico acustico regionale competente il cui
nominativo sia compreso nell'albo regionale
pubblicato da ogni singola regione.
Le prove eseguite da un tecnico non rico-
nosciuto o dal fornitore del materiale isolan-
te possono essere indicative per guidare e
correggere la posa dell'isolante quando si
in fase di costruzione ma non hanno alcuna
valenza legale per l'approvazione da parte
delle Autorit competenti. La prova in genere
eseguita misurando il livello del rumore cau-
sato dalla macchina a martelli posta sul solaio
sovrastante il vano disturbato ma pu essere
anche eseguita in un locale di una unit abi-
tativa diversa posta sullo stesso piano. La
misura va eseguita quando sono stati mon-
tati tutti gli infissi, rispettando le distanze e
i volumi minimi previsti nel metodo UNl EN
140 p7e nei luoghi destinati al soggiorno degli
abitanti.
Un accorgimento per limitare problematiche
di misura quello di dividere fisicamente la
cucina dal soggiorno, in pratica per la mag-
gior parte delle soluzioni abitative si escludo-
no bagni e cucine e si misura nei soggiorni e
nel reparto notte.
NIL PAVIMENTO GALLEGGIANTE
CON I SISTEMI FONOSTOP
Per impedire la trasmissione dei rumori
durto nei solai necessario interpor-
re un materiale morbido ed elastico o
direttamente tra il corpo contundente
ed il solaio, come ad esempio nel caso
della moquette, oppure nella stratigra-
fia del solaio. Questa seconda possi-
bilit quella che viene comunemente
definita "pavimento galleggiante", che
lndex propone con l'utilizzo combina-
to di FONOSTOPDuo, FONOSTOPTrio,
FONOCELL e FONOCELL ROLL.
Rispetto agli altri sistemi, l'isolamento con il
sistema del pavimento galleggiante comporta
ulteriori vantaggi perch interponendo l'isolan-
te al calpestio si separa la massa del massetto
da quella del solaio realizzando una "doppia
parete orizzontale" come si fa normalmen-
te quando si isolano le pareti (vedi il relativo
capitoloj per cui il pavimento galleggiante non
isola solo i rumori del calpestio ma anche:
riduce |a trasmissione |atera|e de| rumore
aereo de||e pareti che attraversa i| so|aio
riduce |a trasmissione diretta de| rumore
aereo de| so|aio
Si deve inoltre tener presente che non sem-
pre gradita una pavimentazione tessile, e
Dimensioni
1,05 8 m
FONOSTOPTrio
ONOSTOPDuo
Dimensioni
1,05 10 m
FONOSTOPDuo
10 cm
5 cm
20 cm
Dimensioni
0,15 50,0 m
FONOCELL ROLL
FONOSTOPDuo |'|so|ante ad a|t|ss|ma
efficienza che consente di rispettare i requisiti
acustici previsti per i rumori di calpestio dal
decreto DPCM del 05/12/97 attuativo della
legge 447/95. La legge stabilisce che il livello
sia misurato in opera a costruzione ultimata per
cui il risultato dipende anche dalla qualit della
posa in opera e non solo dai materiali impiegati.
Certamente un materiale isolante robusto e
sicuro resistente alla foratura che non si sposta
quando si stende il massetto d pi certezza del
risultato.
Iso|a || rumore d| ca|pest|o con uno spessore
ridotto.
FONOSTOPDuo |'|so|ante de| pav|ment|
antiforatura che resiste al traffico del cantiere.
FONOSTOPDuo cost|tu|to da f|bre s|ntet|che
resistenti ed elastiche che non si spezzano e
non si schiacciano quando vengono piegate o
compresse.
FONOSTOPDuo pur essendo un |so|ante sott||e
e leggero contrariamente ai fogli di materiale
plastico espanso, non si sposta quando si stende
il massetto grazie alleffetto velcro della faccia
inferiore che gli impedisce di muoversi evitando
la formazione di ponti acustici che potrebbero
vanificare le operazioni di isolamento.
Non cont|ene sostanze noc|ve.
Res|ste a||a pedonab|||t e a|||a perforaz|one.
E|ast|co, f|ess|b||e e d| fac||e stesura.
|mpermeab||e, |mputresc|b||e e |nattaccab||e
da microrganismi.
S|curo durante |a posa, durante |'eserc|z|o non
emette fibre, polveri e gas.
OmoIogazione ministeriaIe per Ia
classificazione di reazione al fuoco: Classe 1
VANTAGGI DI FONOSTOPDuo
FONOSTOPDuo ha
conseguito senza
far rumore un
prestigioso
riconoscimento
Iso|a s|a da| rumor| d| ca|pest|o s|a da|
rumori aerei
B|occa || rumore a||a rad|ce e |mped|sce
la trasmissione delle vibrazioni in tutto il
fabbricato
I| massetto ga||egg|ante s| pu
pavimentare con tutte le tipologie di
pavimentazioni
VANTAGGI DELLISOLAMENTO ACUSTICO
TRAMITE PAVIMENTO GALLEGGIANTE
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
MACCHINA DEL CALPESTIO
FONOMETRO RILEVATORE
L'
nw
=40 dB
fonometro
macchina
a martelli
solaio
Ln,w - COLLAUDO DELLINDICE DEL LIVELLO DI
CALPESTIO NORMALIZZATO DEI SOLAI
10 cm
5 cm
200 cm Dimensioni
0,15 2,0 m
FONOCELL
13
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
altri tipi di pavimenti resilienti non raggiungo-
no il grado di isolamento della moquette.
lnoltre va considerato che in questi casi non
poi pi possibile cambiare tipo di pavimento
se non realizzando un massetto galleggiante.
La soluzione "a pavimento galleggiante" nel
caso di una nuova costruzione o ristruttura-
zione totale assimilabile ad essa la solu-
zione che offre la pi ampia libert di scelta
dei materiali di pavimentazione, impedisce la
trasmissione delle vibrazioni alla struttura e
offre un naturale contributo all'isolamento dal
rumore aereo.
FONOSTOPDuo l'isolante acustico dei
rumori di calpestio costituito da una lamina
fonoresiliente accoppiata ad un tessuto non
tessuto elastico in fibra poliestere.
L'isolante prodotto in rotoli da 101,05 m
ed munito di una aletta di sormonto di 5 cm
priva del non tessuto di poliestere.
FONOSTOPTrio l'isolante acustico dei solai
dai rumori di calpestio tristrato, costituito da
una lamina fonoimpedente accoppiata su
entrambe le facce ad un tessuto non tessuto
di poliestere fonoresiliente. FONOSTOPTrio
l'isolante acustico dei pavimenti che in asso-
ciazione a FONOSTOPDuo consente di otte-
nere prestazioni di isolamento estremamen-
te elevate.
Associando tra loro i materiali sono possibili
interventi di isolamento del calpestio modulari
che possono soddisfare qualsiasi esigenza.
FONOSTOPTrio dotato di due cimose con-
trapposte che consentono di realizzare la
continut del non tessuto su entrambe la
facce del foglio durante la posa dei teli.
Dalla tabella si deduce che per i solai rigidi in cls e laterocemento, tenendo conto dei coefficienti di sicurezza del caso, FONOSTOPDuo
monostrato soddisfa l'esigenza di 63 dB nella quasi totalit dei casi. Si consiglia il sistema B, FONOSTOPDuo in doppio strato contrap-
posto, quando il livello massimo richiesto di 55 dB mentre il sistema C va riservato a casi particolari dove richiesto un isolamento
superiore.
ISOLAMENTO ACUSTICO AL CALPESTIO MODULARE
lNDEX ha progettato e certificato tre sistemi di isolamento con rigidit dinamica compresa tra 21 e 9 MN/m
3
.
ll primo, quello a 21 MN/m
3
basato sulla posa di uno strato di FONOSTOPDuo, ed in grado di risolvere i problemi di isolamento dei solai pi
diffusi nell'edilizia residenziale.
Posando due strati di FONOSTOPDuo invece che uno solo si pu ottenere un livello di isolamento superiore.
Aumentando lo spessore del materiale fonoresiliente diminuisce la rigidit dinamica dello strato isolante che passa a 11 MN/m
3
e di conseguenza
aumenta il grado di isolamento acustico. ln tal caso il primo strato va posato con la faccia azzurra rivolta verso il piano di posa mentre il secondo
viene steso a cavallo delle linee di accostamento del primo con la faccia azzurra verso l'alto in modo da contrapporre i due tessuti non tessuti
bianchi che rappresentano le molle del sistema isolante. Per incrementare ulteriormente l'isolamento si dovr impiegare FONOSTOPTrio, l'isolante
acustico al calpestio che in associazione a FONOSTOPDuo consente di realizzare sistemi di isolamento di prestazioni elevate con rigidit dinamica
di 9 MN/m
3
che garantisce livelli di confort acustico ancora superiori.
Nella tabella seguente sono riportati i livelli del rumore di calpestio L
nw
e l'incremento del potere fonoisolante R
w
per un solaio 20+4 in lateroce-
mento da 237 Kg/m
2
con 7 cm di sottofondo alleggerito a densit 800 Kg/m
3
che parte da un livello del rumore di calpestio L
nw,eq
=77,66 dB e potere
fonoisolante R
w
=48,74 dB (massetto compresoj isolato con massetto galleggiante da 5 cm (d:2000Kg/m
3
j su i tre sistemi sopradescritti calcolabili
con il metodo previsionale semplificato previsto dalla norma EN 12354-2.
Sistema Rigidit Lw Lnw solaio isolato Rw
dinamica (K=3 dB)
A FONOSTOPDuo 21 MN/m
3
28,0 dB 53 dB 7,63 dB
B FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo 11 MN/m
3
32,0 dB 48 dB 10,63 dB
C FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo 9 MN/m
3
33,5 dB 47 dB 10,63 dB
Si vuo|e sotto|ineare i| fatto che i| DPCM 05/12/1997 prescrive che i| |ive||o de| rumo-
re sia misurato in opera per cui non sufficiente sceg|iere un buon materia|e iso|ante
e fare eseguire i| ca|co|o previsiona|e da| tecnico acustico ma |'ottenimento de| risu|-
tato subordinato a||'attenta cura che verr posta durante |a posa in opera.
Pi avanti verranno i||ustrate |e moda|it di app|icazione e g|i accorgimenti pi
comuni per ottenere un buon risu|tato che vengono riassunti ne||e "6x3 rego|e d'oro"
racco|te in un dep|iant che viene anche a||egato ai banca|i di FONOSTOP.
Partico|ari di esecuzione apparentemente insignificanti fanno decadere drammatica-
mente |e capacit iso|anti de| sistema ga||eggiante che deve risu|tare perfettamente
|ibero da ogni vinco|o che ne |imita |a possibi|it di osci||are su| materia|e resi|iente.
ISOLANTI ACUSTICI DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DA CALPESTIO
ISTRUZIONI PER IL CORRETTO
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI
DAI RUMORI DI CALPESTIO
INSERTO DA STACCARE
FONOCELL
FONOSTRIP
FONOSTOP
FONOSTOPDuo FONOSTOPTrio
FONOSTOPStrato
FONOSTOPAct FONOSTOPBar
FONOSTOPCell
Prodotti
complementari
FONOSTRIP
FONOCELL
FONOCELL ROLL
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
Come possibile rilevare dal certificato
in figura, redatto dal Politecnico di Torino
a seguito di una misurazione in opera in
un edificio civile di Cumiana (TOj isolato
con uno strato di FONOSTOPDuo, se si
applica correttamente l'isolante curando
con attenzione i particolari i risultati in
opera sono molto vicini a quelli ottenu-
ti con il calcolo previsionale, in merito a
ci si confronti le misure di 52 dB e 53
dB con i 52 dB calcolati nella tabella pre-
cedente per un solaio 20+4 isolato con
FONOSTOPDuo monostrato.
Misure in opera - Certificato Politecnico di Torino
1
2
3
4
14
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
1. FONOSTRIP
Solaio interpiano
Pannello
SILENTEco - Index o
SILENTGlass - Index o
SILENTRock - Index
2. Sottofondo di
riempimento
4. FONOCELL
5-6. Massetto armato
galleggiante
QUICKCEM - Index
3. FONOSTOP
7. Pavimento (ceramica)
posato con FLEXBOND - Index
Fugatura
realizzata con FUGOCOLOR - Index
Isolamento acustico realizzato mediante pavimento galleggiante
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 79
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
ESEMPIO DI ISOLAMENTO ACUSTICO DI GRADO SUPERIORE
REALIZZATO CON DOPPIO STRATO DI FONOSTOPDuo OPPURE
FONOSTOPDuo+FONOSTOPTrio
FONOSTOPDuo o
FONOSTOPTrio
FONOSTOPDuo
15
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MODALITA DI POSA
Posa di FONOSTRIP
I| so|aio che costituisce l'elemento por-
tante in genere costituito da latero-ce-
mento. Su di esso verranno predisposte le
strisce isolanti sulle quali verranno elevate
le pareti divisorie. FONOSTRlP l'isolante
elastomerico, fornito in strisce di diversa
altezza, in grado di smorzare le vibrazioni
delle pareti.
Sottofondo di riempimento
Nel sottofondo di riempimento verran-
no annegate le tubazioni in precedenza
posate sul solaio e raccordate con malta
cementizia. ll riempimento pu essere fatto
con cls alleggerito o con sabbia stabilizza-
ta con calce o cemento (dosaggio 50100
kg/m
3
j ed preferibile isolarlo dalle pareti
per mezzo di strisce di polietilene espanso
di 23 mm di spessore e di 12 cm pi alta
del sottofondo.
Posa di FONOSTOPDuo in
monostrato
Lo strato isolante dovr sopportare il traffico
di cantiere, dovr essere costituito da mate-
riali durevoli e imputrescibili.
FONOSTOPDuo l'isolante acustico dei
rumori di calpestio che soddisfa le esi-
genze sopradescritte e, con uno spessore
ridotto, dotato di elevatissime prestazio-
ni. FONOSTOPDuo dotato di aletta di sor-
monto incorporata di 5 cm, che andr succes-
sivamente sigillato con il nastro SlGlLTAPE.
Sottofondo
Polietilene
espanso
Fonostrip
Fonostop
1
2
3
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo
Nel caso di FONOSTOPDuo in doppio strato il primo strato verr posato
"alla rovescia", con la faccia bianca rivolta verso l'alto sormontando longi-
tudinalmente i fogli lungo l'apposita fascia di sormonto e accostando accu-
ratamente le teste dei teli evitando di sovrapporle.
Le linee di accostamento e sormonto non vanno sigillate e i teli verranno
riflati al piede delle parti verticali.
I fogli del secondo strato verranno posati con la faccia bianca rivolta ver-
so il basso parallelamente ai fogli del primo strato e a cavallo delle linee
di accostamento di questi. l teli, sormontati longitudinalmente lungo l'ap-
posita fascia di sormonto, nel senso trasversale verranno accuratamente
accoppiati testa a testa senza sormonti e verranno riflati al piede delle delle
parti verticali. Successivamente si sigillano le sovrapposizioni e le linee di
accostamento con l'apposito nastro adesivo. Le successive fasi operative
sono le stesse indicate per la posa in monostrato.
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo
Nel caso di posa combinata con FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo il pri-
mo strato sar costituito da FONOSTOPTrio dotato di tessuto non tessuto
bianco su entrambe le facce e provvisto di due cimose di sormonto con-
trapposte. l teli verranno posati sul piano di posa somontandoli longitudi-
nalmente lungo le apposite fasce di sovrapposizione mentre le teste dei teli
verranno accostate con cura evitando di sovrapporle. l teli verranno riflati al
piede delle parti verticali e le linee di sormonto e accostamento non vanno
sigillate.
Il secondo strato costituito da teli di FONOSTOPDuo posati a cavallo dei
sormonti del primo strato e parallelamente a questo. l fogli verranno sovrappo-
sti nel senso longitudinale lungo la fascia di sormonto predisposto sui teli e ac-
costati con cura nel senso trasversale evitando di sovrapporre le teste. l fogli
vanno riflati al piede delle parti verticali e le linee di sormonto e accostamento
vanno accuratamente sigillate con l'apposito nasro adesivo. Le successive
fasi operative sono le stesse indicate per la posa in monostrato.
FONOSTOPDuo
(1 stratoj
FONOSTOPDuo
(2 stratoj
FONOSTOPTrio
(1 stratoj
FONOSTOPDuo
(2 stratoj
Posa in doppio strato
SIGILTAPE
16
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
MODALITA DI POSA
Posa dellarmatura metallica
L'armatura del massetto sar costituita da
una rete metallica elettrosaldata zincata
con maglia di 55 cm circa, o da armature
di prestazioni analoghe.
Stesura del massetto
ll massetto armato galleggiante formato
da un massetto di allettamento in calce-
struzzo armato di minimo 4 cm di spessore
(Quickcem - lndexj.
Non dovr avere alcun collegamento rigido
con il solaio o con le pareti, anche un solo
collegamento rigido in grado di ridur-
re notevolmente l'efficacia acustica del
sistema. E pertanto importante che non vi
siano annegate tubazioni che potrebbero
costituire "ponte acustico".
Posa della pavimentazione
Dopo stagionatura, sul massetto verr
posato il pavimento per il quale, a secon-
da del tipo (ceramica, pietra, legnoj, verr
adottato il collante e il prodotto per le
fugature pi idoneo secondo le indicazioni
lNDEX.
Rifilo di FONOCELL in ecceden-
za e posa del battiscopa
L'eccedenza di FONOCELL dovr essere
eliminato solo dopo la posa della pavi-
mentazione.
ll battiscopa non dovr toccare il pavimen-
to e se si reputa necessaria la chiusura
dell'interstizio battiscopa-pavimento potr
essere ottenuta disponendo un cordolo di
sigillatura elastico.
5
6
7
8
Massetto
armato
Pavimento
Battiscopa
Posa di FONOCELL
Previa intonacatura delle murature, la
desolidarizzazione del massetto arma-
to galleggiante dai muri in rilievo sar
realizzata con una fascia autoadesiva di
polietilene espanso disponibile nelle due
versioni FONOCELL e FONOCELL ROLL.
4
Fonocell
Armatura in
acciaio
17
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
FONOSTOP
Singolo strato
Doppio strato
Doppio strato
FONOSTOPTrio+FONOSTOP
Massetti alleggeriti
Densit compresa tra
1.100 e 1.500 kg/m
3
Spessore minimo 6 cm
(spessore consigliato 7 cm)
Spessore minimo 7 cm
(spessore consigliato 8 cm)
Spessore minimo 8 cm
(spessore consigliato 9 cm)
Massetti sabbia cemento
Densit compresa tra
1.600 e 1.800 kg/m
3
Spessore minimo 4 cm
(spessore consigliato 5 cm)
Spessore minimo 5 cm
(spessore consigliato 6 cm)
Spessore minimo 6 cm
(spessore consigliato 7 cm)
Massetti autolivellanti
Densit non inferiore a
2.000 kg/m
3
Spessore minimo 3,5 cm
(spessore consigliato 4 cm)
Spessore minimo 4,5 cm
(spessore consigliato 5 cm)
Spessore minimo 5,5 cm
(spessore consigliato 6 cm)
SPESSORI MINIMI E CONSIGLIATI PER TIPOLOGIA E DENSIT DEL MASSETTO
Su FONOSTOP possono essere impiegati sia massetti in anidrite sia massetti cementizi. I| massetto in
anidrite non richiede |'armatura. I| massetto cementizio viene norma|mente confezionato a consistenza
"umida" (classe s1)* o "p|astica (classe s2)*. Ne| caso siano previsti impasti a consistenza "semif|uida"
(classe s3)*, "f|uida" (classe s4)* o superf|uida (classe s5)*. In a|ternativa a||a sigi||atura dei sormonti con
nastro SIGILTAPE su tutta |a superficie pu esser steso un fog|io di po|ieti|ene da 0,01 mm di spessore
che verr risvo|tato su||e pareti per a|meno 10 cm.
SIGILTAPE verr anche
usato per sigi||are |e
tubazioni fasciate con
FONOCELL. Ci eviter
|a formazione di ponti
acustici derivanti da|
possibi|e perco|amento
attraverso |e
sovrapposizioni
de||'iso|ante acustico
de||e parti pi fini
de||'impasto.
(*j Normativa UNl 9417
Consistenza
dei massetti
CONSISTENZA
SEMIFLUIDA,
FLUIDA O SUPERFLUIDA
CONSISTENZA
UMIDA
O PLASTICA
FILM
DI POLIETILENE
NASTRO ADESIVO
SIGILTAPE
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
Se neg|i
ango|i
FONOCELL
non posato
aderente a||e
murature, |a
stesura de|
massetto |o
pu fessurare
Dettagli della
posa di
FONOCELL
negli angoli
PARTICOLARI DI POSA
I massetti
si possono
fessurare.
Prevedere
sempre
un'armatura
meta||ica o
simi|ari
Il massetto
MASSETTO NON ARMATO MASSETTO ARMATO
Dopo |a posa
de| pavimento i|
FONOCELL risu|ter
essere in eccedenza.
I| surp|us potr essere
faci|mente e|iminato
con una tag|ierina.
Eliminazione di
FONOCELL in
eccesso
FONOCELL
in eccedenza
ANGOLO INTERNO realizzato con FONOCELL FONOCELL ANGLE
Linea di piegatura
versione angolo
interno
Linea di
piegatura
ANGOLO ESTERNO realizzato con FONOCELL FONOCELL ANGLE
Linea di incisione
1
Linea di incisione
2
1 2
versione angolo
esterno
18
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
PARTICOLARI DI POSA
Posa del
battiscopa
Il contatto rigido
tra il battiscopa ed
il pavimento pu
causare un ponte
acustico. di seguito
vengono mostrate
tre possibili modalit
di collegamento
elastico dei
battiscopa in grado
di mantenere
svincolato il
galleggiamento del
massetto.
CUNEI DISTANZIATORI E SIGILLATURA ELASTICA
BANDELLA ADESIVA DISTANZIATRICE E SIGILLATURA ELASTICA
PROFILO DISTANZIATORE
Isolamento al
calpestio dei
bagni
L'isolamento acustico
dai rumori di calpestio
dei bagni deve essere
eseguito, come nel
resto degli alloggi,
andando a creare un
massetto galleggiante;
il massetto in questione
sar quindi mantenuto
distaccato da
qualunque tubazione in
affioramento dal solaio
e dai piatti doccia o
vasche presenti al
momento della posa
degli isolanti della linea
FONOSTOP.
DISTACCO DEI MASSETTI DEL PIATTO DOCCIA ATTRAVERSO LINTERPOSIZIONE DI FONOCELL
DESOLIDARIZZAZIONE DELLO SCARICO IDRICO
VERSO IL MASSETTO DI ALLETTAMENTO
DISTACCO DEI MASSETTI DELLA VASCA
ATTRAVERSO LINTERPOSIZIONE DI FONOCELL
19
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
FONOCELL
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
PARTICOLARI DI POSA
3
Fascietta
desolidarizzante
(polietilene
espanso)
FONOSTOP
B 4
Giunto
B
Fasi per la
realizzazione di un
giunto pavimento-
massetto in
corrispondenza della
soglia di una porta.
Giunto
pavimento-
massetto
(situazione B)
2
Allontanamento
della tavoletta
FONOSTOP
Massetto
armato
B 1
FONOCELL
FONOSTOP
Tavoletta di
contenimento
del massetto
B
Isolamento
acustico
degli impianti
Particolare del
rivestimento
degli impianti
nel passaggio
attraverso i solai con
FONOSTOP
Per la buona riuscita delle pavimentazioni piastrellate, assume grande importanza il controllo delle tensioni indotte dalle
dilatazioni sulle superfici dei pavimenti e dei rivestimenti.
Per quanto riguarda le pavimentazioni e i massetti, essi dovranno:
essere deso|idarizzati dag|i e|ementi fissi de||a costruzione (pareti, co|onne, spa||e di porte, ecc.},
essere provvisti di giunti di dimensioni adeguate.
Il risvolto verticale di FONOCELL realizza il giunto perimetrale in corrispondenza delle pareti,
delle colonne, delle spalle delle porte.
Nelle zone continue del pavimento a seconda del tipo di pavimento, della sua dimensione o della
composizione della struttura portante, i giunti normalmente previsti fanno riferimento ad uno dei
seguenti schemi.
Giunti di
dilatazione
Profilo
per giunto
C A Solo pavimento
FONOSTOP
Profilato
per giunto
Pavimento-massetto B
FONOSTOP
Fascetta
desolidarizzante
(polietilene espanso)
Profilato
per giunto
Pavimento massetto-struttura
FONOSTOP
Fascetta
desolidarizzante
(polietilene espanso)
Profilato
per giunto
Particolare rivestimento di vano tecnico
20
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
Quanto riportato vuole essere un valido
ausilio alla posa in opera delle soluzio-
ni indicate in questa guida, in relazione
agli errori di posa pi frequentemente
riscontrati nel quotidiano approfondi-
mento delle tematiche legate all'isola-
mento passivo degli edifici ed in partico-
lare, della posa in opera dell'isolamento
dei solai.
Pur considerando possibili ulteriori errori
di posa del sistema a "massetto galleg-
giante", si ritengono ad oggi maggior-
mente pericolosi ai fini dell'ottenimento
del corretto livello di confort acustico
degli occupanti, gli errori di posa ascri-
vibili a:
Errato od insufficiente livellamento
dello spessore adibito al passaggio
delle tubazioni relative agli impianti
elettrico ed idraulico;
lncidenza dei contatti rigidi imputabile
alla presenza di collegamenti tra l'ele-
mento galleggiante (massetto e pavi-
mentoj e le partizioni di contenimento
(solaio e pareti lateralij;
Premessa
Ad oggi, dopo aver eseguito ed aver
presenziato ad a|cune decine di ri|ievi
fonometrici di cantiere e presupponen-
do la corretta e attenta progettazione
del pacchetto di isolamento al cal-
pestio, Index s.p.a. ne||e condizioni
di poter asserire che ogniqualvolta il
valore dellindice si avvicina o supera
il limiti imposto dal DPCM 5/12/97, la
causa direttamente imputabile alla
presenza di contatti o collegamenti
rigidi tra i| massetto e |e partizioni di
contenimento (caso estremo dovuto
a||'assenza di parti di iso|ante a| ca|pe-
stio FONOSTOP o di parti di fascetta
perimetra|e FONOCELL} o tra |a pavi-
mentazione (fughe cementizie} e |e
pareti a| perimetro (ivi inc|use eventua|i
sog|ie di porte o porte finestre}.
A tale titolo riteniamo opportuno ribadire
la bont delle soluzioni tecniche da noi
proposte e l'assoluta garanzia che tali
soluzioni possono fornire, se corretta-
mente portate a termine con una corretta
posa in opera di tutto il sistema (soprat-
tutto della giusta accuratezza da parte
degli operatori adibiti alla pavimentazio-
ne dei localij come mostrato dall'elenco
di collaudi eseguiti in cantiere a pag. 76
e disponibili su richiesta.
ERRATO OD INSUFFICIENTE
LIVELLAMENTO DELLO SPESSORE
ADIBITO AL PASSAGGIO DELLE
TUBAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI
ELETTRICO ED IDRAULICO
Anche se auspicato da tempo, ad oggi non
ancora sufficientemente entrata in itinere la
progettazione dei requisiti passivi degli edi-
fici integrata con le altre tematiche relative
alla progettazione dei fabbricati; nonostante
le problematiche espresse dai requisiti pas-
sivi abbiamo fatto velocemente aumentare
la soglia di attenzione dei vari "attori" impe-
gnati nel procedimento di progettazione ed
edificazione, non ancora di uso comune
"progettare con sensibilit acustica".
Tale situazione porta con s una serie di
problemi esecutivi che spesso rischiano di
modificare o penalizzare fortemente fino a
compromettere del tutto, gli interventi di iso-
lamento acustico di elementi di fabbricato.
Un caso tipico problematica che si riscon-
tra nelle ristrutturazioni (dove in quel caso
la progettazione ha vincoli imposti da quote
prestabilitej ma che purtroppo spesso si
riscontra anche sulle nuove costruzioni,
inerente alla mancanza di spessore suffi-
ciente per poter costituire il "doppio mas-
setto", cio porre l'isolamento al calpestio
al di sopra dello strato di livellamento adibito
alla copertura degli impianti.
La mancanza dello spessore sufficiente e la
scarsa sensibilit o competenza per proble-
matiche annesse all'isolamento al calpestio
dei solai, pu causare forti penalizzazioni
in relazione agli indici acustici richiesti per
Legge (L
n,w
j e creare ulteriori lamentele in
relazione alla resistenza meccanica fornita
del massetto di allettamento (per questo
viene ritenuto opportuno l'inserimento di
una rete di armaturaj galleggiante ed avente
spessori differenti in concomitanza di avval-
lamenti o sporgenze dello strato di ricopri-
mento delle tubazioni.
Situazioni come quelle di seguito riportate
possono causare problemi relativamente a:
Sollecitazioni differenziate sullo stra-
to resiliente e quindi penalizzazioni sui
requisiti di Legge: la non uniformit degli
spessori del massetto a contatto con lo
strato resiliente pu essere causa di com-
portamenti anomali del sistema di isola-
mento al calpestio, la sollecitazione cau-
sata dalla macchina a martelli posta su
un assottigliamento del massetto farebbe
riscontrare un comportamento certamente
pi penalizzato rispetto alla stessa solleci-
tazione praticata su una sezione di mas-
setto del giusto peso e spessore;
Resistenze meccaniche compromes-
se e quindi possibili fessurazioni del
massetto e rotture della pavimenta-
zione: la stesura dello strato resiliente
su una superficie scarsamente planare
ed incoerente causa la creazioni di pic-
cole intercapedini d'aria tra il materiale
isolante ed il sottofondo (negli incroci tra
le tubazioni non possibile considera-
re una perfetta adesione del materialej.
ln concomitanza di queste intercapedini il
materiale ha uno spessore limitato di mas-
setto (e quindi poco caricoj e questo fa si
che un'eventuale seguente carico d'eser-
cizio cospicuo (ad esempio grandi armadij
possa far diminuire lo spessore del mate-
riale causando la fessurazione del mas-
setto di allettamento fino alla rottura della
pavimentazione.
Possibili soluzioni
Considerando l'impossibilit di avere uno
spessore sufficiente in sede di progetto,
si ritiene molto importante suggerire per le
casistiche appena presentate, un ulteriore
possibilit di ripristino delle corrette con-
dizioni di posa, attraverso la creazioni di
guscie in malta aventi elevato raggio curva-
ture per fare in modo che lo strato isolan-
te sia appoggiato stabilmente sul supporto
costituito dal sottofondo. Fatto questo sar
importante armare il massetto di allettamen-
to ponendo maggior cura (eventuale inseri-
mento di un ulteriore "ponte di armatura"j
dove la sezione del massetto stesso, tende-
r ad assumere spessori preoccupanti (al di
sotto dei 3 cmj.
PENALIZZAZIONI DEI LIVELLI DI CALPESTIO NORMALIZZATO
DEI SOLAI RICONDUCIBILI AD ERRORI DI POSA
21
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
INCIDENZA DEI CONTATTI RIGIDI
IMPUTABILI ALLA PRESENZA DI
COLLEGAMENTI TRA LELEMENTO
GALLEGGIANTE E LE PARTIZIONI
DI CONTENIMENTO
Quanto di seguito riportato il riassunto
dell'approfondita campagna di sperimen-
tazioni di cantiere da lndex s.p.a. condot-
ta, al fine di caratterizzare le prestazioni
dei massetti galleggianti isolati con i nostri
sistemi e di individuare e se possibile quan-
tificare, i rischi annessi alla non corretta
posa in opera del sistema di isolamento
acustico al calpestio, andando a valutare
e misurare le penalizzazioni conseguenti.
Prima di addentrarci nelle sperimentazioni
di cantiere ci sia concesso un approfondi-
mento inerente la discussione dei dati spe-
rimentali, non tanto come euristico sfoggio
di competenze, ma pi come valido ausilio
nellinterpretazione delle rispondenze lega-
te ai rapporti di prova seguente i collaudi
strumentali di cantiere.
Analisi dei dati relativi al collaudo
ll rapporto di prova fornito a seguito del
rilievo strumentale di cantiere, se letto con
attenzione, pu dare notevoli indicazio-
ni sullo stato della posa in opera relativa
all'intervento in sede di discussione.
All'interno del rapporto di prova possi-
bile visionare il grafico relativo alle misu-
re effettuate per tutte le frequenze inte-
ressate dalle Norme UNl (da 100 a 3150
Hzj; la curva prevista secondo Norma
lSO (curva blu immagine seguentej ha
un andamento che riproduce fedelmen-
te il comportamento atteso da un siste-
ma perfettamente galleggiante, esente
da collegamenti rigidi e punti di con-
tatto, la curva tipo che garantisce
il corretto funzionamento dellisola-
mento con la tecnica del massetto
galleggiante.
La curva speri mental e (curva rossa
immagine seguentej ricavata a seguito
del rilievo in cantiere raffigura invece l'ef-
fettivo stato di funzionamento del siste-
ma galleggiante; se il sistema stato
costituito con i dovuti accorgimenti
(come quello rappresentato in figura)
le due curve hanno andamento molto
simile e il coefficiente di adattamento
spettrale riportato molto contenuto
(nel caso in figura pari a zero).
Di seguito collaudo in opera su solaio
in latero cemento (sp. cm 20 + 4) iso-
lato con FONOSTOPDuo in unico strato
e massetto sabbia cemento dello spes-
sore minimo di cm 4, con pavimento in
ceramica (collaudo eseguito dallo STU-
DIO PELUCCHI di Perugia):
Nellintervallo di frequenze conside-
rato, riveste grande importanza lan-
damento della curva sperimentale (da
confrontare con quella normata)
soprattutto alle alte frequenze (verso
destra nel grafico): pi le curve si
distanziano maggiori sono le proba-
bilit che esistano punti di contatto
rigidi che inibiscano il funzionamento
del massetto galleggiante.
L'esempio di seguito riportato rela-
tivo ad un collaudo di cantiere che ha
dato esiti completamente diversi dal
precedente, pur mantenendo costanti
materiali isolanti e stratigrafia del sola-
io (medesimi spessori di sottofondo di
livellamento impianti e medesimi spes-
sori del massettoj.
In tale situazione sicura la presenza
di contatti rigidi che hanno certamente
penalizzato il funzionamento del siste-
ma galleggiante; le fotografie di seguito
riportate avvalorano quanto dichiarato.
Sono ampiamente visibili i contatti rigidi
presenti in corrispondenza delle soglie e
tra pavimento e rivestimento dellangolo
cottura ricavato nel soggiorno sede del
rilievo fonometrico
Il coefficiente di adattamento spettrale C
I
un termine in grado di valutare lo scostamento
tra la prestazione di un massetto correttamente
galleggiante (C
I
molto piccoli 2/3 o tendenti a
zero) ed un massetto galleggiante con punti di
contatto rigidi (C
I
pi elevato 10/11)
Ln,w= 52 dB CI= 0 dB
Come si vede le curve si discostano nellulti-
mo tratto (alte frequenze) ed il coefficiente di
adattamento spettrale C
I
maggiore a quello
calcolato nellesempio precedente.
Ln,w= 65 dB CI= 3,6 dB
22
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
PENALIZZAZIONI CAUSATE DA ERRORI COMUNI
La posa dello zocco|ino in |egno in perfetta aderenza a| pavimento, pu essere causa di penaliz-
zazioni anche di 34 dB. Se poi lo zoccolino viene sigillato con malta le perdite possono assumere
proporzioni maggiori.
La mancanza di un giunto e|astico tra |a sog|ia de||a porta di ingresso e |a pavimentazione interna
de||'a||oggio, (allo stesso modo per l'eventuale porta finestra verso la terrazzaj crea un ponte acusti-
co che pu causare penalizzazioni di anche 8 dB.
Il rivestimento de||'ango|o cottura de| soggiorno rigidamente connesso con i| pavimento, pu
comportare penalizzazioni dipendenti dalla superficie del contatto, tali penalizzazioni sull'indice L
n,w

possono arrivare anche a 12 dB.
Il battiscopa rigidamente connesso con i| pavimento o i| pavimento rigidamente connesso a||e
pareti, pu comportare penalizzazioni dipendenti dalla superficie del contatto, tali penalizzazioni
sullindice L
n,w
possono arrivare a superare i 20 dB.
PENALIZZAZIONI SULLINDICE
DI ISOLAMENTO AL CALPESTIO
ASCRIVIBILI A CONTATTI RIGIDI
DELLA PAVIMENTAZIONE
Prendendo spunto da quanto pubblicato
negli Atti del 32 Convegno nazionale AlA
di Ancona del 2005, in relazione all'inciden-
za dei contatti rigidi nel sistema di massetto
galleggiante, anche se si ritiene difficilmen-
te esportabile a tutti i casi possibili, risulta di
grande interesse approfondire la conoscenza
delle penalizzazioni e quantificare (anche se
non in modo assolutoj l'entit di tali possibi-
li peggioramenti. ln tale relazione viene con-
siderato un solaio latero cemento (travetti e
pignatte dello spessore di cm 24j isolato con
la tecnica del massetto galleggiante secondo
le modalit di sotto elencate:
Ripercorrendo a ritroso quanto sperimentato,
alla ricerca di un complesso legame risultato
acustico-contatto rigido, potremmo riassu-
mere la brillante esperienza mostrata attra-
verso penalizzazioni numeriche che devono
essere considerate puramente orientative:
contatti rigidi in ragione de| 2 possono
portare a pena|izzazioni di anche 8 dB!
contatti rigidi in ragione de| 50 possono
portare a pena|izzazioni anche superiori a
20 dB!
+34 dB
+8 dB
+1012 dB
+20 dB
Descrizione Indice di livello
sonoro al calpestio
Co||audo so|aio "nudo" (so|o travetti,
pignatte e cappa di conso|idamento} 87 dB
Co||audo so|aio iso|ato perfett. e connesso
rigidamente (da| pavimento} su 2 |ati 71 dB
Co||audo so|aio iso|ato perfettamente
e connesso rigidamente
(da| pavimento} su un so|o |ato 68 dB
Co||audo so|aio iso|ato perfettamente e
connesso rigidamente (da| pavimento}
su una |unghezza di m 2,60 65 dB
Co||audo so|aio iso|ato perfettamente e
connesso rigidamente (da| pavimento}
su una |unghezza di m 0,90 60 dB
Co||audo so|aio iso|ato perfettamente e
connesso rigidamente (da| pavimento}
su una |unghezza di m 0,30 56 dB
Co||audo L'n,w so|aio iso|ato
perfettamente senza contatti rigidi 48 dB
23
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
NLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE
DELLISOLANTE ACUSTICO
DEI PAVIMENTI GALLEGGIANTI
LA RIGIDIT DINAMICA E
LISOLAMENTO ACUSTICO AL
CALPESTIO MODULARE
La rigidit dinamica la caratteristica che
determina le propriet isolanti dei materiali
per il pavimento galleggiante e definisce la
capacit del materiale di deformarsi elastica-
mente e smorzare la sollecitazione dinamica
,il calpestio, a cui sottoposto quando pre-
caricato dal peso del massetto.
La rigidit dinamica diminuisce con l'aumen-
tare dello spessore del materiale.
Nell'ambito dell'isolamento al calpestio in
edilizia si ritiene che la rigidit dinamica di
un materiale isolante di buona qualit debba
essere compresa tra 35 e 7 MN/m
3
e lat-
tenuazione acustica pi alta quanto pi
bassa la rigidit dinamica (vedi grafico C1j.
Una rigidit pi alta significa che il materiale
troppo rigido sotto la sollecitazione prevista
nei pavimenti e non si deforma elasticamente,
magari adatto per smorzare le vibrazioni di
un macchinario pesante o quelle di un bina-
rio ferroviario quando passa il treno ma non
adatto per smorzare una sollecitazione "debo-
le" come quella del calpestio. Ad esempio,
un materiale elastico come comunemente si
ritiene lo sia la gomma ha una rigidit troppo
alta per essere usato nell'isolamento dei pavi-
menti e perch funzioni la si deve alleggerire o
fare in modo che aumenti il precarico unitario
magari diminuendo con opportuni accorgi-
menti la superficie di appoggio.
La rigidit dinamica non deve essere comun-
que eccessivamente bassa altrimenti vuol
dire che il materiale troppo compressibile
e si schiaccia.
lNDEX ha progettato e certificato pres-
sol'l.T.C.-CNR di San Giuliano Milanese, tre
sistemi di isolamento con rigidit dinamica
compresa tra 21 e 9 MN/m
3
.
ll primo, quello a 21 MN/mc basato sulla
posa di uno strato di FONOSTOPDuo come
gi descritto precedentemente.Aumentando
lo spessore del materiale fonoresiliente dimi-
nuisce la rigidit dinamica dello strato isolan-
te che passa a 11MN/m
3
e di conseguenza
aumenta il grado di isolamento acustico, per
cui posando due strati di FONOSTOPDuo
invece che uno solo si pu ottenere un livello
di isolamento superiore.
ln tal caso il primo strato va posato con la
faccia azzurra rivolta verso il piano di posa
mentre il secondo viene steso a cavallo delle
linee di accostamento del primo con la faccia
azzurra verso l'alto in modo da contrapporre
i due tessuti non tessuti bianchi che rappre-
sentano le molle del sistema isolante.
Per incrementare ulteriormente l'isolamento
stato poi messo a punto un nuovo materiale
isolante denominato FONOSTOPTrio.
FONOSTOPTrio l'isolante acustico al cal-
pestio che in associazione a FONOSTOPDuo
consente di realizzare sistemi di isolamento di
prestazioni elevate con rigidit dinamica di 9
MN/m
3
che garantisce livelli di confort acusti-
co ancora superiori.
Con l'introduzione di quest'ultimo prodot-
to sono ora possibili soluzioni di isolamen-
to modulari in grado di soddisfare qualsiasi
esigenza a partire dal sistema monostrato di
FONOSTOPDuo.
Nella tabella seguente sono riportati i livelli
del rumore di calpestio Lnw e l'incremento
del potere fonoisolante Rw per un solaio
20+4 in laterocemento da 237 Kg/m
2
con 7
cm di sottofondo alleggerito a densit 800
Kg/m
3
che parte da un livello del rumore di
calpestio Lnw,eq=77,66 dB e potere fonoi-
solante Rw=48,74 dB (massetto compresoj
isolato con massetto galleggiante da 5 cm
(d:2000Kg/m
3
j su i tre sistemi sopradescritti
calcolabili con il metodo previsionale sempli-
ficato previsto dalla norma EN 12354-2.
lndex nel proprio laboratorio di Acustica con-
trolla costantemente le caratteristiche di rigi-
dit dinamica e di resistenza al flusso d'aria
sia sulle materie prime che sui prodotti finiti
ed pertanto in grado di garantire un eleva-
to standard di costanza della qualit confor-
me i canoni stabiliti dalla norma UNl EN lSO
9001.
SISTEMA A
FONOSTOPDuo
SISTEMA B
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo
SISTEMA C
FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
RIGIDIT DINAMICA
RESISTIVIT AL FLUSSO DARIA
Sistema Certificato I.T.C. Rigidit Lw L
n,w
solaio isolato Rw
n. dinamica (K=3 dB)
A FONOSTOPDuo 3402/RP/01 21 MN/m
3
28 dB 53 dB 7,63 dB
B FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo 3403/RP/01 11 MN/m
3
32 dB 48 dB 10,63 dB
C FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo 3404/RP/01 9 MN/m
3
33,5 dB 47 dB 10,63 dB
Caratteristiche misurate in laboratorio Prestazioni calcolate conforme EN 12354-2
24
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
COMPRIMIBILIT E MANTENIMENTO DELLE PRESTAZIONI
Un'altra importante caratteristica del materiale isolante per pavimenti galleggianti quella della
resistenza allo schiacciamento sotto i carichi a cui soggetto.
E evidente che se il materiale si schiaccia sotto il peso del massetto e dei sovraccarichi previsti
non pi in grado di svolgere le funzioni isolanti.
Per valutare questa caratteristica esistono dei metodi di prova specifici:
UNl EN 12431. Determinazione dello spessore sotto compressione degli isolanti per pavimenti
galleggianti, dove lo spessore determinato dopo una serie di cicli di compressione sotto
carico di 2 kPa e 50 kPa
UNl EN 1606. Determinazione dello scorrimento viscoso a compressione dove lo spessore
misurato dopo che il materiale stato mantenuto sotto un carico costante di 2 kPa per 122
giorni.
La Comprimibilit stata misurata secon-
do UNl EN 12431 sia su FONOSTOPDuo in
monostrato sia in doppio strato:
Lo schiacciamento sotto carico costante di
200 Kg/m
2
conforme UNl EN 1606 stata
misurata su tutti i sistemi sopradescritti:
E stato misurato anche il mantenimento della prestazione acustica di FONOSTOPDuo al calpe-
stio su solaio di riferimento (metodo interno lNDEXj misurando il Lw del campione posto sotto
una piastra in cls da 50x70 cm per un carico
di 200 Kg/m
2
.
l risultati ottenuti dimostrano l'ottima stabi-
lit nel tempo dei sistemi FONOSTOPDuo
sia come resistenza allo schiacciamento sia
come mantenimento delle capacit isolanti.
LA RESISTENZA AL
PUNZONAMENTO
La resistenza del materiale isolante alle
forature causate da urti e sollecitazioni
accidentali una caratteristica non meno
importante della comprimibilit.
L'esperienza insegna che materiali con
caratteristiche ottimali di elasticit e com-
primibilit una volta che sono stati messi
in opera non danno il risultato previsto
perch sono stati lesionati prima ancora di
entrare in esercizio.
La realt del cantiere edile impietosa
verso quei materiali leggeri e delicati trop-
po sensibili al traffico di cantiere e solo i
materiali resistenti al punzonamento sia
statico, per resistere alle asperit dei sot-
tofondi irregolari sotto il carico del mas-
setto, sia dinamico, per resistere agli urti
causati dalla caduta di oggetti e al traffico
dei mezzi di cantiere, sono in grado di for-
nire la prestazione di isolamento acustico
prevista dal progetto.
Per valutare la resistenza al punzonamen-
to statico e dinamico di FONOSTOPDuo
abbiamo usato rispettivamente i metodi
di prova EN 12730 e EN 12691 usati per
valutare la resistenza delle membrane
per l'impermeabilizzazione che subiscono
sollecitazioni analoghe sia quando poste
sotto pavimentazione sia quando traffica-
te durante le operazioni di posa e succes-
sivamente in esercizio ed i risultati sono
riportati nella tabella seguente:
PUNZONAMENTO STATlCO EN 12730:
resiste sotto un carico di 35 kg posto per
24 h su di un punzone sferico di 10 mm
di diametro appoggiato sul materiale.
PUNZONAMENTO DlNAMlCO EN 12691:
resiste alla caduta di una massa battente
di 1 kg da una altezza di 200 mm muni-
ta di un punzone sferico di 12,7 mm di
diametro.
l valori di resistenza ottenuti superano i
livelli minimi previsti dalle normative per le
membrane impermeabilizzanti conferman-
do l'attitudine all'uso di FONOSTOPDUO
in un ambiente aggressivo come quello del
cantiere edile.
50
2,0
0,25
0
120 120 120 120 o 300
0 120 240 360 480 o 660
Y
X
Z
dL dr dD
X = intervalli di tempo in secondi
Y = Carico in kPa
Z = Tempo totale in secondi
dL, dr, dD = Spessori
MISURA DEGLI SPESSORI IN FUNZIONE DEL TEMPO E DEL CARICO (UNI-EN 12431)
Comprimibilit Livello
FONOSTOPDuo 2 mm CP2
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo 3 mm CP3
COMPRIMIBILIT DI FONOSTOPDuo
FONOSTOPDuo Tempo Lw
Nuovo 27 dB
30 giorni 29 dB
90 giorni 29 dB
270 giorni 30 dB
MANTENIMENTO DELLA PRESTAZIONE ACUSTICA
Schiacciamento
FONOSTOPDuo 0,25 mm
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo 0,53 mm
FONOSTOPDuo+FONOSTOPTrio 0,61 mm
SCHIACCIAMENTO SOTTO CARICO COSTANTE
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
S
c
h
i
a
c
c
i
a
m
e
n
t
o

(
m
m
j
Giorni
0 25 50 75 100 122
FONOSTOP DUO 0,25 mm
FONOSTOP DUO+
FONOSTOP DUO 0,53 mm
FONOSTOP TRIO+
FONOSTOP DUO 0,61 mm
COMPRIMIBILIT
PUNZONAMENTO STATICO
PUNZONAMENTO DINAMICO
25
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
NLIVELLO DEL RUMORE
DI CALPESTIO Lnw,
LA MISURA IN OPERA
E IL CALCOLO PREVISIONALE
Come si visto nel precedente capito-
lo conoscendo la rigidit dinamica del
materiale isolante possibile calcolare
preventivamente il livello del rumore al
calpestio dei solai di cui si deve cono-
scere: la tipologia , la massa areica dei
vari strati che lo compongono,massetto
galleggiante compreso, e il peso delle
pareti del vano disturbato.
Di seguito verr illustrato il metodo di cal-
colo previsto dalla norma EN 12354-2 ed
in commercio possibile trovare diversi
software di calcolo dotati di banca dati
sulle tipologie pi comuni.
CALCOLO PREVISIONALE
DELLISOLAMENTO Di calpestio
DEI SOLAI IN CALCESTRUZZO
E IN LATEROCEMENTO CONFORME
IL MODELLO SEMPLIFICATO
PREVISTO IN NORMA EN 12354-2
E NELLA VERSIONE DI FEBBRAIO
2004 DELLE LINEE GUIDA PER
IL CALCOLO E LA VERIFICA DI
PROGETTO (EX UNI-U20000780)
l test di laboratorio eseguiti interponendo
il materiale isolante sotto piastra rigida di
piccole dimensioni servono per confronta-
re le prestazioni di diversi materiali isolanti
misurati nello stesso modo ma non sono
rappresentative per prevedere il livello di
isolamento di solai a dimensioni reali che
si dovranno poi misurare in opera.
E possibile invece prevedere con suffi-
ciente approssimazione il livello di prote-
zione acustica offerta dal solaio in opera e
valutare quanto esso debba essere isolato
per riportarlo entro i limiti fissati dal DPCM
5/12/97 seguendo il modello di calcolo
semplificato previsto dalla norma europea
EN 12354-2 conoscendo la rigidit dina-
mica del materiale isolante che si vuole
impiegare.
ll calcolo valevole unicamente per i solai
rigidi in calcestruzzo e in laterocemento di
massa areica (peso al m
2
j compresa tra
100 e 600 kg/m
2
e non pu essere esteso
ad altre tipologie di solaio come ad esem-
pio ai solai in legno.
Non essendo quantificabile il grado di
difettosit della posa in opera il modello di
calcolo non ne pu tenere conto per cui si
suppone che la posa sia stata eseguita a
regola d'arte evitando ponti acustici e che
il pavimento "galleggi" sull'isolante senza
alcun vincolo.
L'indice del livello del rumore di calpestio
di solai normalizzato L
n,w
calcolabile con
la formula:
dove "L
n,w,eq
" l'indice di valutazione del
livello equivalente di pressione sonora di
calpestio normalizzato del solaio privo di
isolamento e del pavimento galleggiante,
calcolabile con la formula seguente cono-
scendo il peso al m
2
del solaio nudo:

dove "m" la massa areica del solaio
espressa in Kg/m
2
"K" il fattore correttivo che rappresenta le
trasmissioni laterali del rumore che vanno a
sommarsi alla trasmissione diretta dello stes-
so, dipende dal rapporto fra la massa super-
ficiale del solaio nudo rispetto alla massa
superficiale delle pareti dell'ambiente distur-
bato non rivestite da isolamenti acustici.
La tabella sottostante riporta l'entit in dB
del fattore correttivo K (versione aggiornata
a febbraio 2004j.
Dalla tabella si ricava la perdita in dB in fun-
zione del rapporto fra massa del solaio e
massa areica media delle pareti dell'ambiente
"disturbato". Si veda come un solaio pesante
che insiste su pareti leggere procuri una tra-
smissione laterale elevata (fino a 4 dBj; se lo
stesso insiste su pareti di peso superiore, la
trasmissione laterale si riduce anche a 0.
"L
w
" l'indice di valutazione della riduzio-
ne dei rumori di calpestio del sistema galleg-
giante "massetto + strato elastico" deducibile
dal grafico C1, previsto dal modello di calcolo
semplificato descritto in norma UNl EN 12354-
2:2002, conoscendo la rigidit dinamica dello
strato resiliente (FONOSTOPDuoj, misurata
conforme la norma europea UNl EN 29052/1,
e la massa areica del massetto galleggiante.
La rigidit dinamica di FONOSTOPDuo stata
certificata dall'lClTE (ora lTC-CNRj con:
Certificato n. 3402/RP/01 per 1 strato di
FONOSTOPDuo s=21 MN/m
3
Certificato n. 3403/RP/01 per 2 strati(*j di
FONOSTOPDuo s=11 MN/m
3
(*) Posati contrapposti, faccia bianca contro
faccia bianca.
"A" = L
w
in dB
"B" = massa areica del massetto galleggian-
te in kg/m
2
"C" = rigidit dinamica s in MN/m
3
dello
strato isolante (UNl EN 29052/1j
s = 21 di uno strato di FONOSTOPDuo
s = 11 di un doppio strato di FONO-
STOPDuo
Esempio. Un massetto da 100 kg/m
2

galleggiante su di uno strato di FONO-
STOPDuo determina un indice di valutazio-
ne della riduzione dei rumori di calpestio
L
w
28 dB e nel caso di isolamento
in doppio strato dello stesso massetto L
w

32 dB.
L
n,w
= L
n,w,eq
+ K - L
w
L
n,w,eq
= 164-35 logm
Massa Massa superficiale media delle pareti
superficiale non coperte da rivestimento isolante
del solaio di

separazione 100 150 200 250 300 350 400 450 500
(kg/m
2
)
150 2 1 1 1 1 0 0 0 0
200 2 1 1 1 1 0 0 0 0
250 3 2 2 1 1 1 1 1 1
300 3 2 2 1 1 1 1 1 1
350 3 2 2 2 1 1 1 1 1
400 3 3 2 2 2 1 1 1 1
450 3 3 2 2 2 2 1 1 1
500 3 3 2 2 2 2 1 1 1
550 4 3 3 3 2 2 2 2 2
600 4 3 3 3 2 2 2 2 2
FATTORE CORRETTIVO K
40
45
35
30
25
20
15
4 6 8 10 15 20 30 40 50
11 21
C
(MN/m
3
)
A
(dB)
B
(kg/m
2
)
160
120
100
80
60
140
9 35 7
GRAFICO C1 - UNI 12354 - 2:2002

FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo = 9
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo = 11
FONOSTOPDuo =21
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
26
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ESEMPIO DI CALCOLO DI L
n,w
Nel caso di un solaio in laterocemento
20+4 con faccia inferiore intonacata per
1,5 cm con travetti a traliccio ad interesse
50 cm e massa areica m=340 kg/m
2
L
n,w,eq
= 164-35 log 340 = 75dB
Supponendo che il solaio insista su pareti
da 150 kg/m
2
conforme la tabella prece-
dente K=2dB.
Sovrapponendo sul solaio un massetto
galleggiante di 100 kg/m
2
per
1 strato di FONOSTOPDuo L
w
= 28 dB
2 strati di FONOSTOPDuo L
w
= 32 dB
Per cui il livello del rumore di calpestio del
solaio isolato:
con 1 strato di FONOSTOPDuo: sar
L
n,w
= 75+2-28 = 49 dB
con 2 strati di FONOSTOPDuo: sar
L
n,w
= 75+2-32 + = 45 dB
Entrambi i valori sono ampiamente al di
sotto del livello previsto dalla legge che
per l'edilizia residenziale richiede un livello
massimo di 63 dB ma la sovrabbondanza
di isolamento determinata dal calcolo
spesso apparente, perch in opera i deci-
bel vanno persi per errori di posa come
i tubi che erroneamente attraversano il
massetto galleggiante o punti di contatto
tra lo stesso e il battiscopa.
E quindi importante usare materiali con
una certa "riserva" di isolamento per non
incorrere in brutte sorprese, a seguito di un
eventuale controllo, a lavori ultimati.
AVVERTENZA
Il beneficio acustico fornito dai materiali
isolanti per il pavimento galleggiante varia
in funzione del tipo di solaio isolato.
Il livello di isolamento raggiungibile su di un
solaio cementizio, in cls e laterocemento
non paragonabile a quello ottenuto su di
un solaio in legno che risulta sensibilmente
inferiore e per il quale la verifica esegui-
ta con la macchina del calpestio non
sufficentemente rappresentativa delleffet-
to disturbante caratteristico del solaio in
legno soggetto a pedonamento.
Travetti a traliccio, interasse 50, 21,5
270 49,0
laterizio tipo A 16+4, con intonaco all'intradosso 1,5+16+4,0
Travetti a traliccio, interasse 50, 25,5
340 50,0
laterizio tipo A 20+4, con intonaco all'intradosso 1,5+20+4,0
Travetti in cls precompresso, interasse 50, 21,5
269 48,5
laterizio tipo A 16+4, con intonaco all'intradosso 1,5+16+4,0
Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5
284 47,5
laterizio tipo A 20+4, con intonaco all'intradosso 1,5+20+4,0
Travetti in cls precompresso, interasse 50, 22,0
273 47,5
laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all'intradosso 1,5+16,5+4,0
Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5
362 50,0
laterizio tipo B 20+4, con intonaco all'intradosso 1,5+20+4,0
Solai a pannelli ad armatura lenta, 22,0
321 48,5
laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco all'intradosso 1,5+16,5+4,0
Solai a panellli ad armatura lenta, 25,5
369 52,5
laterizio tipo B 20+4, con intonaco all'intradosso 1,5+20+4,0
Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0
261 50,5
e polistirolo 4,0+16+4,0
Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5
296 53,5
e polistirolo 4,0+20,5+4,0
Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0
419 51,5
laterizio tipo B 4,0+4,0+12+4,0
Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5
458 53,5
laterizio tipo B 4,0+4,0+16,5+4,0
Spessore
(cm)
Densit
superficiale
(kg/m
2
)
Indice
di valutazione
R
w
(dB)
Nella tabella seguente con il metodo sopraesposto stato calcolato il livello del rumore di calpestio dei solai pi
comuni di cui l'ANDlL, in via sperimentale, ha determinato l'indice di valutazione del rumore aereo R
w
.
Di seguito sono stati calcolati i livelli di rumore di calpestio considerando che il solaio insista sul locale disturbato
dove il peso medio delle pareti di 100 e 150 kg/m
2
e che su questo sia stato posato un massetto da 100 e
140 kg/m
2
, galleggiante su uno e due strati di FONOSTOPDuo. A partire dal valore di R
w
sperimentale ANDlL del
solaio si anche calcolato seguendo le "Linee guida per il calcolo di progetto e verifica delle prestazioni acusti-
che degli edifici" progetto di norma UNl U 20000780 - versione Febbraio 2004, l'incremento del potere fonoiso-
lante dovuto alla stesura di un massetto da 100 e 140 kg/m
2
galleggiante sui tre sistemi isolanti FONOSTOP.
SOLAI
Descrizione materiali impiegati
Con la tabella seguente puoi calcolare il livello di isolamento al calpestio L
n,w
e lincremento di isolamento
dei rumori aerei R
w
dei solai pi comuni sui quali viene posato un massetto galleggiante su:
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
27
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
54 50 48 53 49 47 51 47 46 50 46 45 +7,50 +10,50 +10,50 +10,50 +10,50 +10,50
50 46 45 49 45 44 48 44 42 47 43 41 +7,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00
54 50 48 53 49 47 51 47 46 50 46 45 +7,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75
53 49 48 52 48 47 51 47 45 50 46 44 +8,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25
54 50 48 53 49 47 51 47 46 50 46 45 +8,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25 +11,25
49 45 44 48 44 43 47 43 41 46 42 40 +7,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00 +10,00
51 47 46 50 46 45 49 45 43 48 44 42 +7,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75 +10,75
49 45 44 48 44 43 47 43 41 46 42 40 +5,75 +8,75 +8,75 +8,75 +8,75 +8,75
54 50 49 53 49 48 52 48 46 51 47 45 +6,75 +9,75 +9,75 +9,75 +9,75 +9,75
52,5 48,5 47 51,5 47,5 46 50 46 44 49 45 43 +5,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25
47 43 42 47 43 42 45 41 39 45 41 39 +6,25 +9,25 +9,25 +9,25 +9,25 +9,25
46 42 40 46 42 40 43 39 38 43 39 38 +5,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25 +8,25
PARETI PARETI MASSETTO GALLEGGIANTE
100 kg/m
2
140 kg/m
2
100 kg/m
2
MASSETTO GALLEGGIANTE
Calcolo dellindice del livello del rumore
di calpestio normalizzato
L
n,w
(dB)
Calcolo dellincremento del potere
fonoisolante dovuto alla presenza
del pavimento galleggiante
R
w
(dB)
140 kg/m
2
100 kg/m
2
150 kg/m
2
100 kg/m
2
150 kg/m
2
Esempio
(vedi nella tabella le caselle cerchiate in rossoj
Si vuol sapere il livello del rumore di calpestio di un solaio "Tipo A" 20+4 da 340 kg/m
2
che insiste su di un
ambiente con pareti di massa areica pari a 150 kg/m
2
, che stato isolato con 1 strato di FONOSTOPDuo su cui
stato posato un massetto da 100 kg/m
2
.
Dalla tabella sar L
n,w
=49 dB e il miglioramento previsto del potere fonoisolante R
w
sar R
w
= +7 dB.
F
O
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S
T
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D
u
o
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
ELEMENTI DA CONSIDERARE PER IL CALCOLO PREVISIONALE DI L
n,w
P
arete da 150 kg/m
2 Parete da 150 kg/m
2
L
n,w
= 49 dB
Massetto galleggiante da 100 kg/m
2
Solaio tipo da 340 kg/m
2
1 strato di FONOSTOPDuo
R
w
=+7
28
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI
CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
La diffusione del riscaldamento degli
ambienti abitativi con il sistema del "riscal-
damento a pavimento" dopo la battuta
d'arresto iniziale che aveva subito con le
prime applicazioni degli anni '60 basate
sul ricircolo di acqua ad alta temperatura,
senza regolazione, che provocava danni
fisiologici agli occupanti, ha trovato rinno-
vato vigore con l'avvento di nuote caldaie
e tecnologie basate su ricircolo di acqua a
bassa temperatura che non ha controindi-
cazioni iginico-sanitarie.
La stratigrafia del sistema costituita da
un reticolo di tubi riscaldanti, in genere
di polietilene, distesi e fissati su pannelli
di isolamento termico lisci o sagomati
posati sul solaio, che vengono ricoperti
da un massetto su cui si realizza poi il
pavimento.
Spesso il pannello isolante impiegato
dotato solo di propriet di isolamento
termico e quasi nullo invece l'apporto
di isolamento acustico dei rumori di cal-
pestio.
Per consentire la dilatazione termica del
massetto al perimetro questo viene isolato
dalla parete con delle strisce di materiale
comprimibile (polietilene espansoj con una
procedura analoga a quella utilizzata per
i "pavimenti galleggianti" isolati acustica-
mente.
Pertanto la tecnologia di isolamento acu-
stico con FONOSTOPDuo si integra per-
fettamente con la tecnologia del riscalda-
mento a pavimento.
FONOSTOPDuo viene gi largamente
impiegato anche sotto i pannelli di isola-
mento termico in materiale espanso su cui
viene posato l'impianto del riscaldamento
a pavimento tradizionale.
FONOSTOPDuo compatibile con il siste-
ma di riscaldamento a pavimento e viene
posato prima dell'isolamento termico.
Come gi previsto da questa tecnologia
di riscaldamento, le dilatazioni del pavi-
mento a pavimento al perimetro verranno
assorbite da FONOCELL che sar stato
risvoltato sulle pareti.
SISTEMA TRADIZIONALE
Pavimento
Massetto cementizio armato
Impianto di risca|damento a pavimento
Iso|amento termico
FONOSTOPDuo
Riempimento
6. Tubazioni per
limpianto di
riscaldamento
1. FONOSTRIP
Pannello
SILENTEco - Index o
SILENTGlass - Index o
SILENTRock - Index
7-8. Massetto armato
galleggiante
QUICKCEM - Index
4. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPDuo
9. Pavimento (ceramica)
posato con FLEXBOND - Index
Fugatura
realizzata con FUGOCOLOR - Index
2. Sottofondo di
riempimento
5. Pannelli
portatubi
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 80
29
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Sottofondo di riempimento
Nel sottofondo di riempimento verran-
no annegate le tubazioni in precedenza
posate sul solaio e raccordate con malta
cementizia. ll riempimento pu essere
fatto con cls alleggerito o con sabbia sta-
bilizzata con calce o cemento (50100 kg/
m
3
j ed preferibile isolarlo dalle pareti per
mezzo di strisce di polietilene espanso di
23 mm di spessore e di 12 cm pi alta
del sottofondo.
Sottofondo
Polietilene
espanso
Posa di FONOSTRIP
I| so|aio che costituisce l'elemento por-
tante in genere costituito da latero-ce-
mento. Su di esso verranno predisposte le
strisce isolanti sulle quali verranno elevate
le pareti divisorie. FONOSTRlP l'isolante
elastomerico, fornito in strisce di diversa
altezza, in grado di smorzare le vibrazioni
delle pareti.
Fonostrip
1
2
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
Posa di FONOSTOPDuo
Lo strato isolante dovr sopportare il traf-
fico di cantiere, dovr essere costituito da
materiali durevoli e imputrescibili.
FONOSTOPDuo l'isolante acustico dei
rumori di calpestio che soddisfa le esi-
genze sopradescritte e, con uno spessore
ridotto, dotato di elevatissime prestazio-
ni. FONOSTOPDuo dotato di aletta di
sormonto incorporata di 5 cm.
Fonostop
3
Posa di FONOCELL ROLL
Previa intonacatura delle murature, la
desolidarizzazione del massetto armato
galleggiante dai muri in rilievo sar realiz-
zata con una fascia autoadesiva di polie-
tilene espanso munita, al piede, di una
lingua sempre di polietilene in film.
4
Fonocell Roll
30
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Posa dei pannelli portatubi e
inserimento delle tubazioni
Le tubazioni vanno inserite nelle apposite sedi
conforme il progetto del riscaldamento.
Posa dellarmatura metallica
e stesura del massetto
L'armatura del massetto sar costituita da
una rete metallica elettrosaldata zincata con
maglia di 55 cm circa. ll massetto armato
galleggiante formato da un massetto di
allettamento in calcestruzzo armato di 4 cm
di spessore (Quickcem - lndexj. Non dovr
avere alcun collegamento rigido con il solaio
o con le pareti, anche un solo collegamento
rigido in grado di ridurre notevolmente l'effi-
cacia acustica del sistema. E pertanto impor-
tante che non vi siano annegate tubazioni che
potrebbero costituire "ponte acustico".
Posa della pavimentazione
Dopo stagionatura, sul massetto verr
posato il pavimento per il quale, a secon-
da del tipo (ceramica, pietra, legnoj, verr
adottato il collante e il prodotto per le
fugature pi idoneo secondo le indicazioni
lNDEX.
5
6
7
Massetto
armato
Pavimento
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
Posa del battiscopa
ll battiscopa non dovr toccare il pavimen-
to e se si reputa necessaria la chiusura
dell'interstizio battiscopa-pavimento potr
essere ottenuta disponendo un cordolo di
sigillatura elastico.
8 Battiscopa
31
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Le immagini illustrano un esempio tipico di realizzazione di riscal-
damento a pavimento direttamente su FONOSTOPDuo.
Nel Nord Europa questa tipologia di applicazione ha trovato larga
diffusione perch si coniuga facilmente con le tecniche di realiz-
zazione dei massetti, costituiti da anidrite, gi largamente in uso
da anni in questi paesi.
l tempi di realizzazione sono estremamente ridotti e la prepara-
zione e la posa del massetto in anidrite completamente mecca-
nizzata.
ll massetto in anidrite autolivellante e avvolge completamente il
tubo riscaldante, leggero, non richiede l'armatura, e una squa-
dra di 3 operai in grado di posare 1.500 m
2
/giorno, lo spessore
medio impiegato di 50 mm.
Si tratta di sostituire i pannelli isolanti reggitubo con delle barre
modulari in plastica nelle quali sono ricavate le sedi dei tubi di
riscaldamento ogni 5 cm.
Le barre vengono incollate con estrema rapidit direttamente sul
FONOSTOPDuo con un filo di colla a caldo steso con l'apposita
pistola elettrica.
Successivamente si possono stendere i tubi del riscaldamento e
la posa risulter pi veloce, pi facile e pi sicura grazie allef-
fetto velcro di FONOSTOPDuo, che una volta steso, per mezzo
delle fibre che ne rivestono la faccia inferiore si aggrappa cosi
tenacemente al sottofondo che non si sposta durante le opera-
zioni di posa delle tubazioni e nemmeno durante la stesura del
massetto sovrastante.
Posa di FONOSTOPDuo Sigillatura dei sormonti con nastro SIGILTAPE Fissaggio delle barre portatubi
Disposizione delle barre Inserimento delle tubazioni Stesura del massetto in anidrite
Lesperienza olandese
TUBAZIONI SU BARRE MODULARI
PARTICOLARI DI POSA
32
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ln genere si tratta di vecchi solai che
devono essere ristrutturati, che sono costi-
tuiti da una struttura portante fatta di travi
tamponata con assi di legno. Questo tipo
di solaio quasi sempre troppo leggero ed
afflitto sia da problemi di rumore aereo
sia di calpestio. lnoltre molto spesso non
completamente stagno ed il rumore ha
modo di passare anche da buchi, fessure,
porosit. ln questo caso non possibile
riferirsi alla legge di massa ed bene chie-
dere caso per caso la consulenza di un
esperto in acustica, che potr conciliare le
diverse esigenze, dato che in questo caso
le soluzioni di isolamento acustico si scon-
trano spesso con le esigenze estetiche dei
committenti, a cui si rizzano i capelli in
testa se il tecnico propone un controsoffit-
to o un tamponamento delle travi a vista.
Per i rumori di calpestio un'altra compli-
cazione data dal fatto che sia i materiali
isolanti dei pavimenti galleggianti, sia le
pavimentazione resilienti non hanno la
stessa efficacia che manifestano su solai
cementizi, che sono pesanti e rigidi con
differenze notevoli di L
w
anche di 1020
dB. ll problema si manifesta in particolare
alle basse frequenze, dove il solaio in
legno, leggero ed elastico, ha un grosso
difetto acustico e in un campo di frequen-
ze dove i materiali isolanti non sono molto
efficaci. Le linee guida per l'isolamento del
solaio in legno si possono riassumere in:
assicurare l'impermeabilit all'aria del
solaio. Materiali come TOPSlLENTBitex
e TOPSlLENTDuo possono svolgere tale
funzione
aumentare per quanto possibile la massa
e la rigidit del solaio.
Quando possibile eseguire una contro-
soffittatura, questa sar del tipo pi perfor-
mante, con l'intercapedine isolata con lane
minerali o sintetiche come SlLENTGlass o
SlLENTEco e con l'elemento di tampona-
mento appeso costituito da pi strati di
gesso rivestito, meglio se a sandwich con
lamina fonoimpedente TOPSlLENTBitex.
Sicuramente quest'ultima tipologia di inter-
vento procurer anche un buon isolamento
dai rumori aerei.
A lato rappresentata una stratigrafia su
solaio in legno con isolamento costituito
dalla soluzione B, FONOSTOPDuo posato
in doppio strato e facce contrapposte che
stata misurata in opera e si ottenuto un
Lnw = 58 dB.
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO
DAI RUMORI DI CALPESTIO
1. TOPSlLENTDuo
2. FONOSTOPDuo
3. Massetto armato
4. Pavimento
UNA CAPPA CEMENTIZIA GALLEGGIANTE SU FONOSTOPDuo
PU ESSERE UNA SOLUZIONE
Dimensioni
0,60 8,5 m
Dimensioni
0,60 11,5 m
1,20 11,5 m
0,60 8,5 m
1,20 8,5 m
TOPSILENTBitex
TOPSILENTDuo
ONOSTOPDuo
Dimensioni
1,05 10 m
FONOSTOPDuo
33
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
6. Pavimento
5. Massetto
armato
galleggiante
sabbia/cemento
spessore 7 cm
3-4. FONOSTOPDuo
bistrato
2. Cemento cellulare
spessore 9 cm
1. Cappa collaborante
spessore 6 cm
Travetti in legno
spessore 24 cm
interasse 75 mm
Assito
spessore 22 mm
SOLUZIONE CERTIFICATA DA UNA MISURA IN OPERA
DELLO STUDIO 360 DI ROVIGO
L
nw
= 58 dB
(misura in operaj
Travetti in legno
spessore 24 cm
interasse 75 mm
1. Cappa collaborante
spessore 6 cm
2. Cemento cellulare
spessore 9 cm
6. Pavimento
5. Massetto
armato
galleggiante
sabbia/cemento
spessore 7 cm
3. FONOSTOPTrio
Assito
spessore 22 mm
4. Pannelli per
riscaldamento a pavimento
SOLUZIONE COLLAUDATA
IN OPERA
L
nw
= 59 dB
(misura in operaj
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO DAI RUMORI DI CALPESTIO
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 80
34
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
UN RIMEDIO PER IL RIPRISTINO
ll sistema di isolamento analogo a quello
gi visto in precedenza con la differenza che
in questo caso non si prevede un massetto
galleggiante ma il pavimento stesso a gal-
leggiare direttamente sul materiale isolante.
E un sistema praticabile in edifici di nuova
costruzione ma pu anche risultare molto
conveniente nel caso di ristrutturazioni, posato
direttamente sul vecchio pavimento,evitando
cosi la demolizione. Poich porta via poco
spessore pu anche servire in quei casi
disperati quando nel caso di nuova costru-
zione mancano le quote per il massetto o per
errori progettuali e/o di posa non si raggiun-
to il risultato previsto.
Come materiale isolante pu essere usato lo
stesso FONOSTOPDuo che deve per essere
richiesto nella versione priva di aletta di sor-
monto, altrimenti stato messo a punto un
prodotto specifico, FONOSTOPLegno, adat-
to per pavimentazioni in legno ad incastro
che di prestazioni acustiche leggermente
inferiori ma che occupa uno spessore inferio-
re ed dotato di una comprimibilit pi bassa
sia per evitare il danneggiamento delle giun-
zioni ad incastro dei listoni di legno sia quella
sensazione sgradevole di eccessiva cedevo-
lezza del pavimento durante il pedonamento.
FONOSTOPLegno costituito da una lamina
fonoresiliente accoppiata ad un tessuto non
tessuto elastico ad alta densit. L'isolante
prodotto in rotoli da 101 m.
FONOSTOPLegno dotato di un elevato
coefficiente di attrito con i piani di posa
cementizi ed sufficientemente pesante da
non spostarsi durante le operazioni di posa
del pavimento in legno garantendo in tal
modo la continuit e la stabilit dell'isolamen-
to. FONOSTOPLegno resistente al traffico di
cantiere ed dotato di un tessuto non tessuto
di polipropilene ad alta densit di elevata resi-
stenza allo schiacciamento che mantiene le
sue prestazioni nel tempo. FONOSTOPLegno
ha una resistenza alla compressione 5 volte
pi elevata di FONOSTOPDuo.
FONOSTOPLegno svolge anche una funzio-
ne protettiva della pavimentazione in legno
sovrastante perch la lamina che costituisce
la parte superiore del prodotto impermeabile
e resistente al passaggio del vapore acqueo
che potrebbe provenire dal sottofondo.
La posa dell'isolante e della pavimentazione
avviene completamente a secco ed meno
problematica di quella sotto massetto cemen-
tizio galleggiante. l rotoli di FONOSTOPLegno
vanno svolti su di sottofondo liscio, pulito ed
asciutto, privo di asperit ed avvallamenti.
FONOSTOPLegno va posato con la faccia
ricoperta dal non tessuto rivolta verso il solaio
da isolare.
FONOSTOPLegno usato anche sotto mas-
setti cementizi in quei casi particolari dove
richiesta una elevatissima resistenza alla
compressione.
Nel caso di posa sopra una pavimentazio-
ne ceramica esistente preferibile stendere
preventivamente su di questa una mano
dell'adesivo FONOCOLL al fine di evitare lo
spostamento di FONOSTOPLegno durante la
posa del pavimento sovrastante.
Le linee di accostamento vanno sigillate con
l'apposito nastro super adesivo SlGlLTAPE
incollato a cavallo delle stesse.
L'isolante va fermato e rifilato al piede delle
murature e dei corpi emergenti dal piano del
solaio. Durante la posa del pavimento,per
evitare ponti acustici, si dovr evitare di
addossarlo alle murature, per precauzione
pu essere impiegata una striscia di politene
espanso autoadesivo da incollare perimetral-
mente solo al piede dei muri che garantisca la
desolidarizzazione fra questi ed il pavimento
e che verr rifilata a conclusione della posa
in opera.
Si dovr poi porre attenzione anche alla
sucessiva posa del battiscopa che per lo
stesso motivo dovr essere posto in opera
leggermente staccato dal pavimento.
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN
LEGNO FLOTTANTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
FONOSTOPLegno
Listoni in legno
ad incastro
FONOCELL ROLL
vecchia
pavimentazione
FONOSTOPLegno
FONOCOLL
Solaio
TEST DI ISOLAMENTO ACUSTICO Di calpestio (*) COMPARATO CON IL SISTEMA FONOSTOPDuo SOTTO
MASSETTO GALLEGGIANTE (metodo interno INDEX su campioni da 8040 cm)
FONOSTOPDuo FONOSTOPDuo FONOSTOPLegno
su so|aio di riferimento (71 dB} su so|aio di riferimento (71 dB} su so|aio di riferimento (71 dB}
sotto piastra in c|s sotto panne||o in |egno mu|tistrato sotto panne||o in |egno mu|tistrato
spessore 5 cm spessore 19 mm spessore 19 mm
Lw = 28 dB Lw = 16 dB Lw = 14 dB
Lnw = 43 dB Lnw = 55 dB Lnw = 57 dB
SCHIACCIAMENTO 1 mm 2 mm
FONOSTOPDuo 0,86 KPa 2,40 KPa
FONOSTOPLegno 5,87 KPa 62,40 KPa
TEST DI RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE COMPARATO CON FONOSTOPDuo
SOLUZIONI A CONFRONTO
ll grado di attenuazione dei rumori di calpestio di FONOSTOPLegno stato valutato in
prima analisi in via teorica per confronto con le prestazioni di FONOSTOPDuo su un sola-
io di riferimento (attraverso metodo interno lNDEXj che presenta un livello del rumore di
calpestio di 71 dB.
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 81
Dimensioni
1,00 10 m
FONOSTOPLegno
35
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Di seguito si proceduto ad un approfondi-
mento relativo alle prestazioni in opera attra-
verso il collaudo di due differenti soluzioni con
FONOSTOPLegno su uno stesso solaio in
laterocemento e con le medesime condizioni al
contorno, in modo da poter rendere confronta-
bili tra loro i risultati ottenuti. ll solaio campione
stato testato in due condizioni diverse:
condizione A: solaio originale con pavi-
mento in legno non isolato;
condizione B: solaio originale con pavimen-
to in legno isolato con FONOSTOPLegno
non incollato.
La stratigrafia dell'elemento solaio oggetto
di test descritta come segue a partire
dall'intradosso.
Nella condizione B il materiale FONOSTOP-
Legno non stato incollato al massetto affinch
la parte di tessuto non tessuto che aderisce al
massetto si trovi nelle condizioni di potere
svolgere al meglio l'azione di galleggiamento
del pavimento.
l risultati delle misure sperimentali sono
riportati in forma sintetica nella Tabella che
segue.
A seguito di analisi in frequenza dei dati rile-
vati, risulta evidente il miglioramento appor-
tato dall'inserimento di FONOSTOPLegno;
dal grafico, in cui l'analisi in frequenza dello
spettro sonoro stata riportata in forma
grafica, si evince come la riduzione del
livello sonoro del rumore trasmesso abbia
cambiato l'andamento della curva fino
all'ottenimento di una curva molto prossi-
ma a quella di riferimento.
La messa in opera di FONOSTOPLegno
sempre consigliata senza uso di collanti
ed in corrispondenza di pavimentazioni in
legno flottanti posate a secco.
Nel caso in cui la posa di FONOSTOPLegno
voglia essere effettuata a colla, si ritiene
importante indicare di applicare spessori di
colla strettamente necessari al fabbisogno,
evitando di eccedere per evitare di impre-
gnare e quindi irrigidire le fibre tessili della
faccia inferiore del foglio.
Misure in opera
Certificato Studio di Acustica
Applicata - Verona
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN LEGNO FLOTTANTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
Condizione A
lntonaco a base gesso 1,5
Soletta in latero cemento 20+4
Cemento alleggerito di livellamento
(polistirolo + sabbiaj 5,0
Massetto in sabbia
e cemento di finitura 3,5
Pavimento (parquet di legno
incollato su massettoj 1,5
Totale solaio circa 35,5

RUMORI DI CALPESTIO - INDICE DI VALUTAZIONE L
n,w
Condizione B
lntonaco a base gesso 1,5
Soletta in latero cemento 20+4
Cemento alleggerito di livellamento
(polistirolo + sabbiaj 5,0
Massetto in sabbia e
cemento di finitura 3,5
Pannello FONOSTOPLegno
non incollato su massetto 0,5
Pavimento (parquet di legno
su FONOSTOPLegnoj 1,5
Totale solaio circa 36,0
78,0 dB
59,0 dB
Descrizione Spessore
(cmj
valore sperimentale
(dBj
SPETTRI SONORI A CONFRONTO
90,0
85,0
80,0
75,0
70,0
65,0
40,0
S
P
L

d
B

(
L
i
n
)
Frequenza (Hz)
100 3.150
Condizione B
Condizione A
60,0
55,0
50,0
45,0
125 160 200 250 315 400 500 630 800 1.000 1.250 1.600 2.500 2.000
FONOSTOPLegno
Listoni in legno
ad incastro
FONOCELL ROLL
36
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
La struttura portante delle terrazze in
genere costituita da solai suffcientemente
pesanti da garantire il rispetto dei limiti im-
posti dalla legge per l'isolamento acustico
dai rumori aerei.
l limiti per l'isolamento dai rumori di cal-
pestio vengono invece soddisfatti con
opportune stratigrafe isolanti basate sia
sulla scelta oculata di un isolante termico
dotato anche di propriet di isolamento
acustico, come ad esempio i pannelli di
perlite espansa e fbre cellulosiche e i pan-
nelli di fbra minerale ad alta densit, sia
posando la pavimentazione della terrazza
su massetto galleggiante isolato dal man-
to impermeabile con FONOSTOPDuo, lo
stesso materiale usato per gli interni, che
in molti casi pu essere vantaggiosamente
sostituito dallo strato di protezione mec-
canica dell'impermeabilizzazione FONO-
STOPStrato.
ll sistema galleggiante disaccoppiando gli
strati del solaio incrementa ulteriormente il
potere fonoisolante R
W
dello stesso.
FONOSTOPStrato lo strato di separazio-
ne multifunzionale pronto all'uso che viene
steso a protezione del manto impermeabile
che deve essere pavimentato ed costitu-
ito da una lamina impermeabile protettiva
in T.N.T. di poliestere termofssato accop-
piato ad uno strato resiliente di tessuto
non tessuto di poliestere ad "agugliatura
elastica".
La lamina che riveste la faccia superiore
ha la funzione di impedire che la boiacca
cementizia durante la gettata inglobi le
fbre del tessuto annullandone le propriet
isolanti. FONOSTOPStrato resistente alla
perforazione ed suffcentemente spesso
da ridurre l'attrito fra massetto e manto im-
permeabile evitando la trasmissione delle
fessurazioni.
La particolare "agugliatura elastica", pro-
getto esclusivo lNDEX del tessuto non
tessuto,unitamente ad una corretta posa
di FONOSTOPStrato conforme il principio
del "massetto galleggiante", assolve anche
l'altra importante funzione di isolamento
acustico,contribuendo al rispetto dei requi-
siti acustici passivi degli edifci.
Le modalit di posa di FONOSTOPStrato
sono le stesse di quelle usate per le pa-
vimentazioni interne su FONOSTOPDuo.
Per il corretto comportamento acustico
del "massetto galleggiante" necessario
prevedere gi in fase di progettazione la
pi completa desolidarizzazione di questo
dal piano, dai muri perimetrali e da qual-
sivoglia corpo o tubazione che attraversa
verticalmente la terrazza eseguendo poi
con cura certosina i particolari.
ll massetto che avr uno spessore minimo
di 4 cm e sar armato con una rete me-
tallica elettrosaldata dovr essere privo di
qualsiasi vincolo rigido che ne riduca la ca-
pacit di oscillare sul materassino isolante
e pertanto si dovr evitare di annegarvi
dentro delle tubazioni.
l rotoli di FONOSTOPStrato vanno svolti
e stesi a secco sul manto impermeabile
sormontando l'aletta di sormonto che de-
borda dal telo sul foglio viciniore. Di testa
invece i fogli non vanno sormontati ma ac-
curatamente accostati fra loro. l fogli copri-
ranno tutta la parte piana della terrazza e
verranno riflati al piede delle parti verticali.
Sia i sormonti longitudinali sia le linee di
accostamento trasversali saranno accu-
ratamente sigillate con l'apposito nastro
super adesivo SlGlLTAPE steso a cavallo
degli stessi.
Per consentire la separazione del mas-
setto dalle parti verticali, queste verranno
rivestite con gli appositi elementi autoa-
desivi angolari in polietilene espanso FO-
NOCELL, disponibile anche in rotoli, che
scenderanno a ricoprire FONOSTOPStrato
precedentemente steso sul piano (vedi
disegnoj. Si dovr porre attenzione che
FONOCELL venga posato solo dopo che
il manto impermeabile stato protetto da
uno strato di malta da intonaco armato con
rete metallica. Si procede poi alla stesura
del massetto evitando di danneggiare le
sovrapposizioni dei teli. Solo sucessiva-
mente alla posa del pavimento verr riflata
la parte debordante del rivestimento verti-
cale e per evitare ponti acustici il battisco-
pa verr montato leggermente staccato
dalla pavimentazione.
Le prestazioni acustiche di FONOSTOP-
Strato sono inferiori a quelle di FONO-
STOPDuo ma a favore del primo va il fatto
che quasi sempre associato all'isolamen-
to termico, che se opportunamente scelto
pu contribuire all'isolamento acustico
del sistema, unito ad un minor costo del
prodotto.
Di seguito riportato il calcolo previsio-
nale dellattenuazione L
w
dei rumori di
calpestio.
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO
DELLE TERRAZZE DAI RUMORI DI CALPESTIO
STIMA TEORICA DEL LIVELLO DI ATTENUAZIONE AL CALPESTIO
Metodo di calcolo semplificato TR UNl 11175
(Guida alle Norme della serie UNl EN 12354 per la
previsione delle prestazioni acustiche degli edificij per
MASSETTl Dl DENSlT SUPERFlClALE 100 kg/m
2
Calcolo delle frequenze di ricorrenza fo del sistema
massetto galleggiante, strato resiliente:
L
w
= 30 Log ( j +3 = 21 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimentoj
fo = 160 = 160 = 120 Hz
s
m
57
100
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 82
Dimensioni
1,00 15 m
FONOSTOPStrato
ISOLAMENTO ACUSTICO DI UNA TERRAZZA
ATTENZIONE. FONOCELL dovr essere posato solo dopo che il manto impermeabile stato protetto da
uno strato di malta da intonaco armato con rete metallica.
3. lSOLANTE TERMlCO
(Perlite espansa
e fibre cellulosichej
8. FONOCELL
2. Barriera al vapore
10. Pavimento
6. FONOSTOPStrato
1. Primer
9. Massetto armato
galleggiante
4-5. TESTUDO o
HELASTA
7. Malta cementizia
37
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURA IN OPERA DELLATTENUAZIONE DEI RUMORI DI CALPESTIO DEI GRADINI DI UNA SCALA
ll test stato condotto su di una scala fissata alla parete divisoria del vano scale della stanza ricevente.
ln origine la scala era stata rivestita con lastre in granito incollate ai gradini con malta cementizia.
ll volume della sala ricevente era di 225 m
3
.
La prova con la macchina del calpestio posta sui gradini ha interessato:
il gradino centrale alla parete con il rivestimento in granito originale per il quale nella sala ricevente si misurato un livello acustico
L
nw
= 72 dB
il gradino immediatamente inferiore rivestito come sopra sul quale era stato incollato un rivestimento ceramico in piastrelle su di una strato di
FONOPLAST da 4,5 g/m
2
per il quale nella sala ricevente si misurato un livello acustico L
nw
= 62 dB
FONOPLAST una malta cementizia elastica
vibrosmorzante, a base di polimeri elastomeri-
ci, che costituisce una guarnizione perimetrale
elastica di elevata adesione, superiore alle
malte cementizie standard. Grazie alle sue
capacit resilienti, FONOPLAST pu essere
impiegato anche come valido ausilio nella
posa dei massetti galleggianti e come pos-
sibile soluzione per la limitazione dei rumori
strutturali delle scale di C.A., riproducendo la
tecnica del massetto galleggiante e creando
quindi una "vasca resiliente" dove andranno
poi costituiti il massetto e la pavimentazione di
finitura degli scalini (e l'eventuale battiscopaj.
FONOPLAST IMPIEGATO SULLE SCALE
ATTENUAZIONE DEI RUMORI DI CALPESTIO
CON LIMPIEGO DI MALTA ELASTICA FONOPLAST
LIVELLO GRADINO LIVELLO GRADINO E FONOPLAST
38
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO
DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
ll rumore aereo che si propaga nell'aria quando trova un osta-
colo come la parete o un solaio, lo fa vibrare, e una parte del
rumore viene trasmesso mentre un'altra parte viene riflessa e
assorbita.
Con l'isolamento acustico si vuol ridurre il rumore trasmesso
attraverso pareti e solai ad un ambiente diverso da quello in
cui si prodotto il suono. ll rumore riflesso e assorbito riguar-
da invece la correzione acustica dell'ambiente stesso in cui si
prodotto, ed un aspetto importante dell'acustica edilizia
principalmente per le sale da spettacolo, i teatri, ecc., ma non
viene trattato nelle seguenti pagine.
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE
PARETI DAI RUMORI AEREI
L'entit della riduzione del rumore tra-
smesso da una parte all'altra della parete,
viene chiamato potere fonoisolante Rw
se viene misurata in laboratorio su di una
parete che separa due vani perfettamente
scollegati tra loro; rappresenta la differen-
za di livello del rumore, misurata in dB line-
ari, che la parete in grado di determinare
fra la camera dove si genera il rumore e
quella ricevente o disturbata. Pu essere
ottenuto anche per calcolo conforme algo-
ritmi derivati da esperienze di laboratorio e
serve per il calcolo previsionale di progetto
dell'isolamento acustico dei rumori aerei.
Si definisce isolamento acustico Rw (pote-
re fonoisolante apparentej se la riduzione
del rumore determinato dalla parete viene
misurato in opera a costruzione ultimata,
come richiesto dal DPCM 5/12/97, dove la
trasmissione del rumore non avviene solo
per via diretta attraverso la parete di sepa-
razione fra i due vani, come in laboratorio,
ma anche per via indiretta (trasmissione
lateralej attraverso le pareti confinanti.
Le trasmissioni laterali del rumore fanno
si che l'isolamento acustico di una parete
in opera sar sempre inferiore al potere
fonoisolante della stessa misurato in labo-
ratorio (R
w
< R
w
j.
L'isolamento acustico dei rumori aerei delle
pareti va distinto fra isolamento delle pareti
perimetrali esterne, il cui requisito iden-
tificato nel DPCM 5/12/97 dall'isolamento
acustico di facciata D
2m,nT,w
, e isolamento
delle pareti divisorie interne fra unit abi-
tative diverse il cui requisito nel DPCM
rappresentato dal potere fonoisolante
apparente R
w
che riguarda anche i solai
fra unit abitative diverse.
6
.4
0
0
H
z
1
.6
0
0
H
z
5
2
0
H
z
4
0
0
H
z
1
0
0
H
z
70
2
60
50
40
30
20
10
3 4 5 6 7 10 8 9 20 30 40 50
60
70
80
90
100 200
300
400
500
1.000
l
s
o
l
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m
e
n
t
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i
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d
B
v
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2
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m
m
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1
5

m
m

s
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d
u
e

f
a
c
c
e
Peso in kg/m
2
GRAFICO DELLA LEGGE DI MASSA
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in opera)
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in laboratorio)
L
2
=55 dB L
1
=100 dB
sorgente
fonometro fonometro
COLLAUDO DELLINDICE
DI ISOLAMENTO DI FACCIATA
ISOLAMENTO E ASSORBIMENTO
RlFLESSlONE
TRASMlSSlONE
ISOLAMENTO
ACUSTICO
l materiali assorbenti usati per la correzione acustica rivestono le pareti dell'ambiente
stesso in cui si produce il suono.
L'isolamento acustico riduce il suono trasmesso attraverso la parete.
La correzione acustica riduce il suono riflesso nell'ambiente in cui si produce.
ASSORBlMENTO
ASSORBlMENTO
TRASMlSSlONE
RlFLESSlONE
AUMENTO
DELL'ASSORBlMENTO
39
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Nel primo caso si tratta di ridurre il rumo-
re proveniente dall'esterno dell'edificio
la prestazione viene misurata con un
test specifico e il potere fonoisolante
della muratura, la parte opaca della
parete di facciata, influenza solo par-
zialmente l'isolamento che fortemen-
te condizionato dalle parti trasparenti,
finestre, e da altri elementi di cui verr
trattato nello specifico capitolo.
Nel secondo caso invece si tratta di
ridurre il rumore generato all'interno
dell'edificio in unit abitative diverse,
l'isolamento del rumore fornito esclu-
sivamente dalla muratura sia verticale
che orizzontale e la prestazione misu-
rata con un metodo diverso dal prece-
dente che viene illustrato di seguito.
LA MISURA DEL RUMORE AEREO DI
PARETI E SOLAI DIVISORI INTERNI
ll DPCM 05/12/97 ha stabilito sia i livelli
minimi di isolamento in funzione della
destinazione duso degli edifici sia il
metodo della misura che va eseguita in
opera.
La prova consiste nel misurare la dif-
ferenza di livello del rumore R
w
che la
parete o il solaio in esame sono in grado
di determinare quando in una stanza si
misura con il fonometro il rumore gene-
rato con una apparecchiatura apposi-
ta (dodecaedroj e nell'altra stanza, la
ricevente si misura il livello del rumore
trasmesso sia per via diretta che per via
indiretta.

Si noti che rispetto alla prova del cal-
pestio in questo caso si misura con due
fonometri una differenza di livello per
cui contrariamente al caso suddetto pi
elevato l'isolamento del divisorio pi
elevata sar la differenza del rumore fra
le due stanze e quindi pi alto il potere
fonoisolante di questo.
PARETI PESANTI
O PARETI LEGGERE?
L'isolamento acustico delle pareti pu
essere realizzato in diversi modi e la scelta
dipende da una serie di fattori spesso non
dipendenti esclusivamente da questo.
Le pareti in muratura
(la soluzione pesante)
L'isolamento delle pareti in muratura
dipende principalmente dal peso delle
stesse, pi sono pesanti maggiormente
elevato l'isolamento, si dice che seguo-
no la legge di massa descritta nel relativo
capitolo. Un trucco per ridurre il peso pur
mantenendo un isolamento adeguato
quello di dividere la massa della parete in
due edificando pareti doppie separate da
una intercapedine.
Le pareti leggere in gesso rivestito
(la soluzione leggera)
L'isolamento acustico delle pareti in gesso
rivestito (cartongessoj non si basa solo sul
peso ma principalmente su di un isolamen-
to "dinamico" dipendente dagli effetti della
risonanza.
Le pareti in gesso rivestito sono sempre
doppie e costituite da due o pi lastre
separate da una intercapedine riempita
con isolanti fibrosi. ll comportamento del
sistema rappresentabile con un model-
lo meccanico dove le vibrazioni di due
masse, le due pareti in gesso, sono smor-
zate da una molla (l'aria dell'intercapedinej
posta fra di queste.
Come possibile rilevare dalle misure di
laboratorio presso l'istituto lEN G. Ferraris
di Torino riportate pi avanti, sono in grado
di fornire isolamenti molto elevati con pesi
e spessori molto pi bassi delle pareti tra-
dizionali in muratura.
Naturalmente non sono impiegabili per la
parete di facciata ma si usano per i divisori
interni comprese le pareti di separazio-
ne fra unit abitative diverse, si tratta di
un sistema di costruzione molto diffuso
all'estero, nel Nord Europa e negli USA,
molto usato anche nell'edilizia alberghiera,
ospedaliera e negli edifici adibiti ad attivit
commerciali e ad uffici.
Le pareti miste
(la soluzione mista)
Si tratta dell'accoppiamento fra una parete
in muratura ed una parete in gesso rivesti-
to, una scelta spesso imposta a posteriori
per isolare pareti esistenti o per correggere
in fase di costruzione una muratura ina-
deguata quando non si dispone di spazio
sufficiente per costruire un'altra muratura
pesante.
Sempre pi spesso vengono costruite
pareti del genere sia per rispondere alle
esigenze imposte dalla legge sulle nuove
costruzioni sia per aumentare l'isolamento
di pareti esistenti costruite prima dell'av-
vento del DPCM 5/12/97. Nei capitoli
successivi ne verranno descritte le diverse
tipologie
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
dodecaedro
SORGENTE SONORA OMNIDIREZIONALE
L
2
=55 dB
sorgente fonometro fonometro
L
1
=100 dB
COLLAUDO DELLINDICE DI POTERE
FONOISOLANTE APPARENTE DI UN ELEMENTO
DI SEPARAZIONE VERTICALE TRA UNIT
ABITATIVE DI DIFFERENTE PROPRIET
PARETE IN MURATURA
PARETE MISTA
PARETE LEGGERE IN GESSO RIVESTITO
40
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
NLE PARETI SEMPLICI IN LATERIZIO
Pi la parete pesante e stagna, maggiore
l'isolamento acustico che offre.
Le pareti omogenee e rigide "seguono
la legge di massa sperimentale", per la
quale una parete del peso di 100 Kg/m
2

a 500 Hz ha un potere fonoisolante di 40
dB e raddoppiandone il peso, l'isolamento
aumenta di 4 dB o invece diminuisce della
stessa entit se si dimezza il peso. Le
pareti omogenee e rigide isolano meglio i
rumori ad alta frequenza che non quelli a
bassa frequenza.
Si dice anche che "seguono la legge di
frequenza sperimentale" e cio che se,
conforme la legge di massa, a 500 Hz una
parete del peso di 100 Kg/m
2
offre un iso-
lamento di 40 dB, misurando l'isolamento
a frequenza doppia o dimezzata, l'isola-
mento della parete pi alto o pi basso
di 4 dB (nel grafico sono riportati i valori di
isolamento alle diverse frequenze di diversi
paramenti in funzione del loro pesoj.
Accade per che ad una data frequenza,
detta "critica", la parete omogenea abbia
un "buco" d'isolamento.
Se il buco nel campo delle frequenze
che l'orecchio umano capta meglio, come
quelle tipiche della conversazione, della
radio, ecc. esso molto fastidioso.
La frequenza critica dipende dal peso e
dalla natura della parete (vedi tabellaj. l
materiali da costruzione tradizionali (cal-
cestruzzo, laterizi, ecc.j alla frequenza cri-
tica hanno delle cadute di isolamento che
vanno da 6 a 10 dB, mentre altri materiali
a forte capacit dissipativa interna come
il piombo, la gomma o il composto base
del TOPSlLENTBitex, non hanno "buchi
acustici" nel campo delle frequenze udibili
dall'orecchio umano e seguono fedelmen-
te la legge di massa; per questo vengono
spesso usati per migliorare le prestazioni
acustiche di altri materiali a cui vengono
accoppiati, nel caso delle pareti multistrato
leggere.
Non ha senso invece usarli per miglio-
rare l'isolamento di una parete pesante
in laterizio, se non per curarne i difetti di
"continuit".
ll loro limitato peso infatti non pu incide-
re significativamente sul risultato finale:
sarebbe come pretendere di rallentare la
corsa di un elefante mettendogli sul dorso
una formica. ln pratica per ridurre l'effetto
della frequenza critica nei muri tradizionali
occorre aumentare la massa della parete
semplice oppure dividerla in due e costrui-
re una parete doppia fatta da due pareti di
massa diversa divisa da un'intercapedine
di modo che non entrino in risonanza.
ln tal modo la parete doppia avr due
punti deboli (frequenze critichej, ma che
si presentano a due frequenze diverse e
di minore entit, producendo un difetto
inferiore di quello ottenibile da una parete
semplice di pari peso e natura e pertanto il
comportamento acustico sar migliore.
Il peso necessario per raggiungere liso-
lamento acustico R
w
50 dB nel caso di
una parete semplice superiore a 500 Kg/
m
2
, mentre come vedremo pi avanti con
la parete doppia sufficiente una massa di
250300 Kg/m
2
.
Materiale Massa Frequenza critica per
(kg/m
3
) spessori di 1 cm (Hz)
TOPSILENTBitex 1.250 85.000
Gomma 1.000 80.000
Sughero 250 18.000
Po|istiro|o espanso 14 14.000
Acciaio 7.800 1.000
A||uminio 2.700 1.300
Piombo 10.600 8.000
Vetro 2.500 1.200
Mattone pieno 2.0002.500 2.5005.000
Ca|cestruzzo 2.300 1.800
Gesso 1.000 4.000
Legno (abete} 600 6.00018.000
VALORI DELLE FREQUENZE CRITICHE
DI ALCUNI MATERIALI COMUNI
250 HZ 500 HZ 1.000 HZ
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Peso
parete
Potere isolante
32 dB
Potere isolante
36 dB
Potere isolante
40 dB
Potere isolante
36 dB
Potere isolante
40 dB
Potere isolante
44 dB
Potere isolante
40 dB
Potere isolante
44 dB
Potere isolante
48 dB
50
kg/
m
2
50
kg/
m
2
50
kg/
m
2
100
kg/m
2
100
kg/m
2
100
kg/m
2
200
kg/m
2
200
kg/m
2
200
kg/m
2
POTERE ISOLANTE DELLE PARETI SEMPLICI
(Legge sperimentale di massa e della frequenza)
LE PARETI IN LATERIZIO
dB
Hz
Fc
Difetto grave
8w10 dB
dB
Hz
Fc1
2 difetti leggeri
Fc2
PARETE SINGOLA E PARETE DOPPIA
PARETE SINGOLA
PARETE DOPPIA
Fc: Frequenza critica
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
41
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
NLE PARETI DOPPIE IN LATERIZIO
Nel capitolo precedente abbiamo visto
come sia importante che le due pareti che
costituiscono la parete doppia abbiano
massa diversa, ma per migliorare ulterior-
mente l'isolamento possibile agire anche
sull'intercapedine d'aria che le separa
e che costituisce la molla del sistema
massa-molla-massa fatto dalla parete 1 -
strato d'aria - parete 2.
La parete doppia normalmente usata per
le pareti perimetrali delle unit abitative e
per ragioni di convenienza economica
lintercapedine per pareti tradizionali non
supera i 6 cm, e generalmente compresa
tra i 3 e i 5 cm.
Se poi l'intercapedine riempita con un
materiale assorbente, (in genere si usano
materiali fibrosij, si migliora ancora di pi
l'isolamento acustico, perch si riduce la
caduta di isolamento alle frequenze criti-
che delle due pareti per l'effetto dissipa-
tivo del materiale fibroso che trasforma in
calore l'energia sonora che lo attraversa.
Si calcola che nell'ambito suddetto, per
ogni centimetro di intercapedine riem-
pita con isolante fibroso corrisponda un
miglioramento isolamento di 1 dB rispetto
alla stessa intercapedine vuota.
I MATERIALI ISOLANTI
PER LINTERCAPEDINE
Nelle intercapedini si devono impiegare
materiali porosi permeabili all'aria.
Gli isolanti cellulari comunemente usati
per l'isolamento termico che sono dotati
di cellule chiuse non servono, in alcuni
casi possono addirittura peggiorare le
prestazioni acustiche della stratigrafia.
Per ottenere il miglior risultato oppor-
tuno riempire totalmente lo spesso-
re dellintercapedine con un isolante
fibroso, vedi i particolari di posa relativi
agli isolanti fibrosi SlLENTEco, SlLEN-
TGlass e SlLENTRock.
SlLENTGlass un isolante termoa-
custico in lana di vetro di densit 30
kg/m
3
fornito in pannelli di dimensioni
0,601,35 m tali da renderlo impiega-
bile sia nell'intercapedine delle mura-
ture doppie sia nei telai metallici delle
pareti e contropareti leggere in gesso
rivestito.
SlLENTRock un isolante termoacu-
stico in lana di roccia di densit 40
kg/m
3
fornito in pannelli di dimensioni
0,601,00 m da renderlo utilizzabile,
come nel caso precedente, sia per l'iso-
lamento di pareti in muratura sia per
l'isolamento di pareti leggere in gesso
rivestito su telaio metallico.
SlLENTEco un isolante termoacustico
in fibra sintetica di poliestere atossi-
ca di densit 20 kg/m
3
, ricavata dal
recupero e dalla rigenerazione delle
bottiglie di acqua minerale e bevande
gassate in PET (Polietilene Tereftala-
toj separate nella raccolta differen-
ziata dei rifiuti urbani (RSUj. Le fibre
di SlLENTEco non sono irritanti ed
i pannelli possono essere maneggiati
senza indossare guanti e maschere
per cui meglio si presta ai lavori con-
dotti in ambienti gi abitati. Come nei
casi precedenti SlLENTEco prodotto
in pannelli di dimensioni 0,601,42 m
adatte sia all'isolamento delle murature
che all'isolamento delle pareti in gesso
rivestito su telaio metallico.
POROSIT DELLA PARETE
Finora si parlato di pareti costituite
da materiali omogenei e perfettamente
stagne; in realt le pareti in laterizio sono
caratterizzate da molte eterogeneit e
vuoti e in genere il muratore non riempie
di malta i giunti verticali dei mattoni, ma
alletta solo i corsi di mattoni orizzontali.
Ecco perch spesso delle pareti che
dovrebbero dare un sufficiente grado di
isolamento in funzione del loro peso,
invece difettano di 10 dB o addirittura di
30 dB!
E come se avessimo fatto un muro perfet-
tamente isolato nel quale abbiamo lascia-
to una finestra aperta!
Da qui l'importanza della stesura di un
intonaco che impermeabilizzi la parete.
Nel caso della parete doppia dovr essere
intonacata anche la faccia interna dell'in-
tercapine oppure l'intonaco pu essere
vantaggiosamente sostituito con la lamina
fonoimpedente TOPSlLENT che note-
volmente pi impermeabile di un intonaco
e rende possibile la realizzazione di un'in-
tercapedine a tenuta stagna.
TOPSILENT una |amina che si com-
porta acusticamente come una |amina di
Piombo di pari peso, ma non contiene
Piombo. Iso|a come i| Piombo ma
esente da||e prob|ematiche tossico|ogi-
che tipiche di questo meta||o.
Ne esistono tre versioni:
TOPSlLENTBitex: con entrambe le facce
rivestite con un TNT di polipropilene
verde;
TOPSlLENTDuo: con una faccia rivestita
da un TNT di polipropilene verde e l'altra
da un TNT spesso di poliestere bianco;
TOPSlLENTAdhesiv: con una faccia rive-
stita da un TNT di polipropilene verde e
l'altra da un film siliconato che protegge
una massa autoadesiva spalmata sulla
faccia della lamina.
Quando viene usato nelle intercapedini
delle murature in laterizio, TOPSlLENT
serve per stagnare la porosit della parete
e a riportarla al comportamento acustico
teorico calcolato con la legge di massa,
ma nulla aggiunge all'isolamento della
parete perch l'apporto in peso insignifi-
cante rispetto alla massa della parete.
Quando invece TOPSlLENT accoppiato
a pareti leggere in cartongesso o in legno,
incrementa anche l'isolamento acustico
sia perch smorza le vibrazioni delle pareti
leggere, sia perch apprezzabile l'ap-
porto in peso.
12 4 8
48 dB
PARETE DOPPIA NON ISOLATA
Intercapedine
PARETE DOPPIA CON INTERCAPEDINE ISOLATA
Materiale
assorbente
12 4 8
48+4=
52 dB
PARETE SINGOLA
Malta di
allettamento
Commessure verticali
non riempite di malta
PARETE DOPPIA CON INTONACO
Intonaco
Dimensioni
0,60 1,42 m
Dimensioni
0,60 1,35 m
Dimensioni
0,60 1,00 m
SILENTEco SILENTGlass SILENTRock
Dimensioni
0,60 11,5 m - 1,20 11,5 m
0,60 8,5 m - 1,20 8,5 m
Dimensioni
0,60 8,5 m
TOPSILENTBitex
Dimensioni
1,00 8,5 m
TOPSILENTAdhesiv
TOPSILENTDuo
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
42
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
TOPSlLENTBitex e TOPSlLENTDuo sono
dotati di una elevata tenuta al vapore
acqueo e possono sostituire la lamina
metallica di barriera al vapore normalmen-
te usata per proteggere l'isolamento ter-
moacustico delle pareti perimetrali esterne
e in tal caso verranno applicati sulla faccia
calda dell'isolamento.
Nel caso di tramezze interne invece TOPSl-
LENTBitex o TOPSlLENTDuo verr posato
prima dell'isolante.
ln questo modo si pu ottenere un iso-
lamento acustico vicino a quello teorico
calcolabile in funzione del peso e della sua
geometria. Naturalmente e per gli stessi
motivi anche la presenza di tracce per gli
impianti elettrici o idraulici, attraversamen-
ti, scatole elettriche e derivazioni, ha le
stesse conseguenze negative che tuttavia
possono essere notevolmente ridotte nel
caso di pareti doppie.
I PANNELLI ISOLANTI
PREACCOPPIATI
l pannelli preaccoppiati TOPSlLENTEco e
TOPSlLENTRock sono costituiti dall'unio-
ne fra un isolante fibroso in fibra di polie-
stere, tipo SlLENTEco, o in fibra minerale,
tipo SlLENTRock, con la lamina fonoim-
pedente ad alta densit ed elevatissima
tenuta all'aria e al vapore acqueo TOP-
SlLENTBitex e assolvono sia la funzione
di isolamento acustico sia la funzione di
isolamento termico.
Per quanto riguarda l'isolamento acustico,
la fibra del materiale composito ha un
effetto dissipativo dell'energia sonora che
attraversa l'intercapedine della muratura
doppia mentre la lamina, stagna all'aria,
ottura la porosit della parete sostituendo
loperazione di intonacatura della faccia
interna dell'intercapedine.
Per quanto riguarda l'isolamento termi-
co, la fibra costituisce anche un ottimo
coibente termico la cui funzionalit viene
mantenuta nel tempo dalla lamina, che va
rivolta sempre verso l'interno del vano da
isolare, quest'ultima infatti, nell'isolamento
delle murature perimetrali esterne, assolve
anche la funzione di barriera al vapore
mantenendo asciutto e inalterato l'isola-
mento termico ottenuto dalle fibre.
Per entrambe le tipologie l'accoppiamen-
to fra isolante e lamina riduce i tempi di
applicazione e agevola la posa, specie, nel
tipo TOPSlLENTEco, prodotto in grandi
dimensioni.
TOPSlLENTEco un isolante termoacu-
stico la cui parte fibrosa costituita da
una lana di poliestere atossica ricavata
dal recupero e dalla rigenerazione del PET
delle bottiglie delle bevande gassate e
delle acque minerali separate nella raccol-
ta differenziata dei rifiuti urbani.
La fibra cosi ottenuta va considerata come
un materiale doppiamente ecologico, sia
perch sottrae all'ambiente un volume ele-
vato di rifiuti sia perch il prodotto ottenuto
attraverso un processo termico esente da
collanti non irrita la pelle e non punge.
lnoltre il ciclo produttivo delle fibre di
TOPSlLENTEco, essendo un processo di
riciclo, ha un impatto ambientale ed un
consumo energetico estremamente ridotto
rispetto a quello di altri materiali isolanti
che derivano da materie prime vergini.
Le fibre di TOPSlLENTEco non irritano la
pelle degli operatori nemmeno durante il
taglio dei pannelli, per questo, contraria-
mente al tipo TOPSlLENTRock a base di
lana di roccia, i pannelli non sono imbustati
in sacchi di plastica.
TOPSlLENTEco per le ragioni suddette
meglio si presta ai lavori in ambienti abitati
e dove non tollerata la dispersione di
fibre irritanti nemmeno durante le opera-
zioni di taglio.
TOPSlLENTEco idoneo per l'isolamen-
to termoacustico delle intercapedini delle
murature perimetrali esterne e delle mura-
ture divisorie interne fra unit immobiliari
diverse. l vantaggi dell'accoppiamento fra
isolante e lamina, nel tipo TOPSlLENTEco,
vengono ulteriormente esaltati dalla parti-
colare configurazione dei pannelli unita alle
grandi dimensioni in cui vengono prodotti
(100142cm, 100285 cmj.
La posa e semplice e veloce, TOPSlLEN-
TEco si incolla alla muratura con la faccia
rivestita con la lamina rivolta verso l'ope-
ratore, sufficiente stendere sulla faccia
fibrosa una striscia di colla GlPSCOLL
larga 15 cm ca. sull'estremit superiore
per sostenere il pannello 100 x 142 cm
mentre ne servir un'altra nel mezzo per
sostenere i pannelli da 100 x 285 o da 100
x 300 cm.
L'operazione dura pochi minuti, il pannello
su cui si steso l'adesivo viene appog-
giato e leggermente pressato sulla parete,
si regge subito da solo e l'operatore pu
procedere con la posa del pannello suc-
cessivo, infine, per garantire una migliore
tenuta all'aria e al vapore acqueo, le linee
di accostamento dei pannelli vengono
sigillate con il nastro adesivo SlGlLTAPE.
La colla si prepara mescolando la polvere
GlPSCOLL con acqua, ne servono 600g
per striscia, fino ad ottenere una pasta
densa, da stendere con la cazzuola o la
spatola dentata, che avr una consistenza
e una adesivit tale da sostenere imme-
diatamente, ancora allo stato umido, il
pannello sul muro senza dover attenderne
la presa e senza dover prevedere l'uso di
sostegni.
PARETE INTERNA
SlLENTEco o SlLENTGlass o SlLENTRock
TOPSlLENTBitex
o TOPSlLENTDuo
giunti verticali
vuoti
In alternativa: TOPSILENTRock o TOPSILENTEco
PARETE DOPPIA RIVESTITA CON TOPSILENT
TOPSlLENTBitex
o TOPSlLENTDuo
PARETE ESTERNA
SlLENTEco o
SlLENTGlass o
SlLENTRock
TOPSlLENTBitex
o TOPSlLENTDuo
Parete da isolare
Controparete
TOPSILENTEco
PARETE ESTERNA E PARETE INTERNA
TOPSILENTEco
Dimensioni
1,00 2,85 m
Dimensioni
1,00 1,42 m
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
43
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
TOPSlLENTRock un isolante termoacustico
costituito da un pannello rigido incombustibile
in lana di roccia ad alta densit trattata con
resine termoindurenti accoppiato alla lamina
fonoimpedente TOPSlLENT che per evitare il
contatto diretto con la fibra minerale viene rac-
chiuso in una busta di polietilene sulla quale la
scritta: "Lato A- lato rivolto verso l'utilizzatore"
indica il corretto posizionamento del prodotto
in opera, con la lamina rivolta verso l'interno
del vano da isolare. E disponibile anche la
versione pi economica non imbustata che
comunque mantiene le stesse caratteristiche
termoacustiche. TOPSlLENTRock dotato di
una elevata resistenza termica che lo rendono
particolarmente indicato per l'isolamento ter-
moacustico delle intercapedini delle murature
perimetrali esterne ma pu essere usato con
ottimi risultati anche per l'isolamento delle
intercapedini delle murature divisorie interne
fra unit immobiliari diverse. Le dimensioni in
cui viene prodotto il pannello, 100 x 60 cm, ne
rendono agevole la posa anche nell'isolamen-
to delle intercapedini delle pareti e contropareti
leggere in gesso rivestito montate su telaio
metallico. La posa di TOPSlLENTRock nelle
intercapedini delle murature doppie avviene
appoggiando semplicemente il pannello man
mano che si eleva la seconda muratura, il
pannello viene mantenuto in posizione dalla
corsa dei laterizi che si stanno posando. Nel
caso delle intercapedini delle pareti in gesso
rivestito i pannelli vengono infilati e trattenuti
nell'apposita sede predisposta nei montanti
metallici del telaio.
I PONTI ACUSTICI
NELLA PARETE DOPPIA
Se fra le due pareti che costituiscono la tra-
mezza doppia ci sono dei collegamenti rigidi
(ponti acusticij come ad esempio per sbavatu-
re della malta o addirittura dei mattoni disposti
in modo tale da toccare entrambe le pareti, si
annulla il beneficio acustico dato dalla parete
doppia ed avremo invece costruito una parete
singola con ben due frequenze critiche non
attenuate invece che una sola. Ecco come
la buona abitudine di riempire l'intercapedine
con l'isolante fibroso serva anche ad evitare
questi punti di contatto rigido che riducono
l'isolamento teoricamente raggiungibile.
LA DESOLIDARIZZAZIONE
DELLE PARETI
Le pareti collegate rigidamente al perimetro
trasmettono i rumori anche per via indiretta
attraverso i solai e le pareti laterali; se invece
sono scollegate, il rumore verr intercettato.
E buona norma, quindi, separare la parete
almeno dal solaio con una striscia di materia-
le isolante. ll beneficio acustico di 24 dB.
Naturalmente tale accorgimento dovr essere
attentamente verificato nel caso di costruzio-
ne antisismica. Se poi anche i pavimenti dei
due locali separati dalla parete sono costruiti
con il sistema del "pavimento galleggiante",
il passaggio del rumore sar ulteriormente
ridotto. edi i particolari di posa delle strisce
desolidarizzanti FONOSTRlP e FONOCELL
e il sistema del pavimento galleggiante su
FONOSTOP.
Per la desolidarizzazione perimetrale del
resto della parete, del soffitto e delle pareti
adiacenti, ora disponibile una innovativa
malta cementizia elastica vibrosmorzante a
due componenti, pronta all'uso, frutto della
ricerca lndex, denominata FONOPLAST, a
base di polimeri elastomerici, che costituisce
una guarnizione perimetrale elastica di eleva-
ta adesione, superiore alle malte cementizie
standard usate in cantiere. FONOPLAST
possiede una forza di adesione al calce-
struzzo 1 N/mm
2
, mentre l'adesione di una
malta cementizia standard di 0,5 N/mm
2
.
La malta FONOPLAST stata collaudata
come guarnizione delle pareti sottoposte ai
test di isolamento acustico condotti presso
il laboratorio dell'lTC-CNR di San Giulia-
no Milanese (vedi "Campagna di misure di
laboratorio" e relative certificazioni riportate
a pag. 74-75j.
LA DESOLIDARIZZAZIONE
PERIMETRALE CON LUTILIZZO
DI MALTA ELASTICA
La propagazione delle vibrazioni indotte da
sollecitazioni dirette sugli elementi strutturali
o indirette derivate dall'esposizione a fonti
sonore disturbanti di tipo aereo, in parte
avviene attraverso trasmissioni laterali o di
fiancheggiamento delle murature; la limita-
zione di questa propagazione viene ad oggi
eseguita con l'inserimento di fascie (come
FONOSTRlPj desolidarizzanti da porre al di
sotto delle pareti (non portantij. Con questa
modalit rimangono escluse le possibili vie
di trasmissione attraverso i collegamenti
rigidi (eseguiti con malta cementiziaj che tali
pareti hanno con le murature laterali e con i
solai a soffitto. Per limitare o attenuare tali
possibili fonti di dispersione di isolamento,
considerando non percorribile l'inserimento
di fascie smorzanti su tutto il perimetro delle
murature a causa dei possibili cedimenti
strutturali delle murature stesse, senza valu-
tare la probabilit di cavillature sulla finitura in
intonaco (la diversa costituzione dei materiali
potrebbe causare fessurazionij, pu essere
intrapresa con la nuova malta fonosmorzan-
te FONOPLAST.
FONOPLAST una malta bicomponente
elastica a base di cemento-polimero, sabbie
di quarzo selezionate e additivi che miglio-
rano l'elasticit e l'adesione. La miscela dei
due componenti produce un impasto facil-
mente lavorabile con ottima adesione al sup-
porto. Ad indurimento avvenuto si realizza
un rivestimento elastico sul perimetro delle
pareti, in grado di ridurre le vibrazioni delle
onde di pressione sonora che si trasmetto-
no lateralmente alla struttura (trasmissioni
lateralij. FONOPLAST viene utilizzato per
eseguire rasature su tutti i supporti comuni
in calcestruzzo, malta bastarda o cemen-
tizia, cemento espanso, intonaco, laterizio
ecc. in interni ed esterni. FONOPLAST viene
utilizzato per realizzare guarnizioni perime-
trali elastiche con buone caratteristiche di
resistenza alla compressione e di adesione
a tutti i tipi di supporto, mantenendo nel
tempo le doti di elasticit. L'adesione fornita
da FONOPLAST nettamente superiore a
quella di una comune malta di cantiere.
DESOLIDARIZZAZIONE DELLE PARETI
Striscia
materiale
isolante
Beneficio acustico
24 dB
TOPSlLENTRock
PARETE ESTERNA E PARETE INTERNA
Dimensioni
0,14 10,0 m
0,20 10,0 m
0,25 10,0 m
0,33 10,0 m
FONOSTRIP
FONOPLAST E FONOSTRIP MANTENGONO
DESOLIDARIZZATA LA MURATURA
SU TUTTO IL PERIMETRO
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Dimensioni
0,60 1,00 m
TOPSILENTRock
44
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
VALUTAZIONE PREVISIONALE
DELLISOLAMENTO ACUSTICO
DELLA PARETE SEMPLICE
Per prevedere le prestazioni acustiche di
una parete singola monostrato del tipo
rigido costruita con materiali tradizionali
(calcestruzzo, laterizi, materiali cementizi
in generej fino ad un peso di 700 Kg/m
2
,
pu essere usata l'espressione empirica
della legge di massa:
R
w
= 15,4 logm +8,0 che per pareti in
laterizio alleggerito in massa del peso
100<m500 Kg/m
2
, diventa:
R
w
= 16,9 logm +3,6.
Nel caso dei solai (per la valutazione del
solo potere fonisolante ai rumori aerei,
non dei rumori di calpestioj, invece,
applicabile R
w
= 22,4 logm -6,5.
Le espressioni sopra citate sono empiri-
che e derivano da estrapolazioni di misu-
re di laboratorio promosse dall'ANDlL
(Associazione Nazionale degli lndustriali
del Laterizio. vedi tabella pag. 86-87j.
Di seguito si riporta il metodo per una
valutazione approssimata conforme il
progetto di norma UNl TR 11175.
"R
w
" il potere fonoisolante di laboratorio
ed "m" il peso della parete in Kg/m
2
.
Pu essere usato anche il grafico della
legge di massa riportato in precedenza
leggendo il dato nella curva a 500 Hz. Si
tratta di un valore teorico di laboratorio,
e si deve considerare che poi il potere
fonoisolante in opera R
w
sar diminuito
dall'effetto delle trasmissioni laterali, dei
difetti di posa, degli impianti elettrici,
ecc.
Nella figura si pu notare la differenza tra
R
w
ed R
w
. ln laboratorio la parete in prova
completamente scollegata dalla sala rice-
vente e al contorno, pertanto il rumore passa
solo direttamente attraverso di essa, mentre
nella misura in opera il rumore passa anche
lateralmente attraverso i muri adiacenti alla
parete, per cui:
dove "a" rappresenta
l'entit delle trasmis-
sioni laterali.
per trasmissioni late-
rali forti, caso di una
parete pesante fian-
cheggiata da pareti
leggere
trasmissioni laterali
medie, caso delle
pareti di peso simile
tra loro
trasmissione debole,
il caso di una pare-
te leggera confinante
con pareti pesanti
o di una parete ben
scollegata dalle pareti
laterali
Applicando la formula o leggendo il gra-
fico, si pu notare come una parete sin-
gola debba pesare almeno 500 Kg/m
2

per superare il limite di 50 dB previsto
dal DPCM 05/12/97 come potere isolante
R
w
delle pareti degli edifici di categoria
A, B, C, E, F, G. l risultati della campagna
sperimentale condotta in laboratorio per
diverse tipologie di pareti sono riportati
nelle tabelle in ultima pagina.
R
w
= R
w
a
a 5 dB
2 a 5 dB
a 2 dB
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in opera)
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in laboratorio)
REQUISITI DI UNA PARETE PER OTTENERE UN POTERE FONOISOLANTE R
w
SUPERIORE A 50 dB
PARETE
SINGOLA
Deve superare i 500 kg/m
2
PARETE DOPPIA
CON LANA MINERALE
Sono sufficienti
250 kg/m
2
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
45
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
VALUTAZIONE PREVISIONALE DI
MASSIMA DELLISOLAMENTO
ACUSTICO DELLA PARETE DOPPIA
Nel caso delle pareti doppie divise da
intercapedini di basso spessore (<3 cmj
la previsione pi difficile e non esistono
metodi di calcolo standardizzati, ma solo
diversi metodi semiempirici.
Si parte dalla considerazione che l'isola-
mento acustico di una parete doppia
pi elevato rispetto a quello di una parete
singola di pari peso. Si considera che nel
campo delle frequenze comprese fra 100
e 3.200 Hz il beneficio possa essere di 49
dB quando l'intercapedine spessa 510
cm ed completamente riempita con iso-
lante fibroso SlLENTRock ed SlLENTEco o
con i pannelli preaccoppiati.
ll riempimento dell'intercapedine con iso-
lante fibroso, oltre ad innalzare l'isolamento
elimina la risonanza della camera d'aria.
Con lespressione
dove m
1
e m
2
rappre-
sentano il peso delle
pareti,
si pu calcolare lo spessore minimo dell'in-
tercapedine affinch non sia sede di riso-
nanza nel campo delle frequenze udibili.
A partire da spessori dellintercapedine di
almeno 4 cm riempiti con SlLENTEco o
SlLENTRock si pu calcolare un miglio-
ramento di 1 dB per cm di intercapedine
rispetto quello previsto dalla legge di massa
per la parete singola (alcuni autori propon-
gono 0,5 dB per cmj.
ln sintesi, un sistema empirico per preve-
dere il potere fonoisolante R
w
di una parete
doppia pu essere quello di calcolare
il potere fonoisolante come indicato nel
paragrafo precedente, come fosse una
parete semplice usando il peso totale delle
due pareti a cui poi vanno aggiunti i bene-
fici precedentemente indicati. Di seguito
riportato il metodo di valutazione di mas-
sima semplificata conforme il progetto di
norma UNl TR 11175.
Nota: A conferma della sufficiente appro-
simazione della succitata valutazione si
veda il risultato sperimentale ottenuto
presso lIEN G. Ferraris di Torino ripor-
tato in fondo alla presente Guida dove
per una doppia parete da 260 kg/m
2

con intercapedine da 4 cm isolato con
un pannello di SILENTEco e un foglio di
TOPSILENTBitex si misurato un potere
fonoisolante R
w
=52,3 dB.
Si tenga presente che la misura del
potere fonoisolante in laboratorio della
tramezza in esame avviene misurando
i livelli sonori fra due ambienti comple-
tamente desolidarizzati per annullare le
trasmissioni laterali.
La desolidarizzazione delle pareti con
le strisce elastomeriche fonosmorzanti
FONOSTRlP poste sul solaio, pu avvi-
cinare il valore del potere fonoisolante
misurato in opera a quello sperimentale
di laboratorio, perch si tende ad annul-
lare della trasmissione laterale.
Lo stesso effetto ottenibile se i pavi-
menti dei due ambienti divisi dalla parete
sono del tipo galleggiante su FONO-
STOPDuo.
ln conclusione, nel caso di costruzioni
nuove tradizionali con murature in lateri-
zio, importante usare la "REGOLA DEI
3 LAVORI".
1. Desolidarizzare le pareti elevandole
sulle strisce insonorizzanti
FONOSTRIP o meglio isolando
con FONOSTOPDuo i pavimenti
galleggianti dei locali adiacenti
divisi dalla parete.
2. Costruire pareti doppie con
tramezze di diverso peso/spessore
considerando che per pareti
leggere lintercapedine deve essere
pi grande.
3. Rivestire una delle facce
dellintercapedine con
TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo
e riempirla completamente con
SILENTRock o SILENTEco oppure
impiegare i pannelli preaccopiati
TOPSILENTRock o TOPSILENTEco.
Nota. Le semplificazioni sopra riportate
si riferiscono al contesto costruttivo tra-
dizionale nazionale, che si basa sulledi-
ficazione di pareti in muratura di laterizio
doppie o semplici con una massa areica
variabile da 100 a 500 Kg/m
2
, solai in
laterocemento da 250400 Kg/m
2
e strut-
ture portanti a travi e pilastri in cemento
armato. Le informazioni contenute nel
presente articolo non devono essere
usate come documento di progettazione
o verifica dei risultati e non esimono chi
deputato per legge alla verifica e alla
progettazione delle prestazioni acustiche
dei componenti delledificio. La respon-
sabilit delle soluzioni tecniche basate
sullutilizzo e la posa di materiali diversi
ricade su di esso.

d < 110
( )
+
1
m
1
1
m
2
IL PAVIMENTO GALLEGGIANTE CONTRIBUISCE ALLISOLAMENTO
DAI RUMORI AEREI DELLA PARETE
A
A = Passaggio diretto del rumore
B e C = Trasmissione indiretta
C
B
Rw = 20log(mj, dove m
la massa areica della parete
singola o la somma delle masse
areiche delle pareti doppie
ricavabile anche graficamente
dal diagramma. (vedi progetto
di norma UNi-U20000780 -
versione Febbraio 2004j.
Si consiglia poi di utilizzare un fattore cautelativo di -2 dB.
Esempio. (vedi nel grafico i valori indicati in rossoj
Per una parete doppia del peso di 250 kg/m
2
con una intercapedine di 4 cm circa isolata
con SlLENTEco da 4 cm e TOPSlLENT, con una delle tramezze isolata con FONOSTRlP
sar:
R
w
= 20log 250 = 48 dB
- si sottrae il fattore cautelativo 2 dB
R
w
= 48-2 = 46 dB
- si somma 1 dB per centimetro di intercapedine isolata
R
w
= 46+4 = 50 dB
- si sommano 2 dB dovuti al beneficio dell'isolamento di base FONOSTRlP
R
w
= 50+2 = 52 dB
VALUTAZIONE DI MASSIMA SEMPLIFICATA DEL POTERE FONOISOLANTE R
w

DI PARETI TRADIZIONALI ITALIANE SINGOLE O DOPPIE DI TIPO MASSIVO
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
46
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PARETE ESTERNA
3 4
3
Isolamento termoacustico di pareti esterne realizzato mediante
doppia parete intercalata da unintercapedine riempita da un pannello
termoacustico preaccoppiato ad una lamina fonoimpedente
4
Isolamento termoacustico di pareti esterne realizzato mediante doppia
parete intercalata da unintercapedine intonacata riempita da un pannello
fonoisolante
1. FONOSTRIP 1. FONOSTRIP
Sistema FONOSTOP
- FONOSTOP
- FONOCELL
- Massetto armato galleggiante
- Pavimento
Sistema FONOSTOP
- FONOSTOP
- FONOCELL
- Massetto armato galleggiante
- Pavimento
4. TOPSILENTEco o
TOPSILENTRock
4. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
5. TOPSILENTDuo
o TOPSILENTBitex
o TOPSILENTAdhesiv
5. Seconda muratura
della parete doppia
6. Seconda muratura
della parete doppia
2. FONOPLAST
2. FONOPLAST
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 83
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 82
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
NEI FABBRICATI NUOVI
PARETE INTERNA
1 2
1
Isolamento acustico di pareti interne realizzato mediante doppia parete
intercalata da unintercapedine rivestita e riempita da un pannello
termoacustico preaccoppiato ad una lamina fonoimpedente
1. FONOSTRIP
3. TOPSILENTEco
o TOPSILENTRock
4. Seconda muratura
della parete doppia
Sistema FONOSTOP
- FONOSTOP
- FONOCELL
- Massetto armato galleggiante
- Pavimento
2. FONOPLAST
1
Isolamento acustico di pareti interne realizzato mediante doppia parete
intercalata da unintercapedine rivestita e riempita da un pannello
fonoisolante e da un foglio fonoimpedente
1. FONOSTRIP
3. TOPSILENTDuo
o TOPSILENTBitex
o TOPSILENTAdhesiv
4. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
5. Seconda muratura
della parete doppia
Sistema FONOSTOP
- FONOSTOP
- FONOCELL
- Massetto armato galleggiante
- Pavimento
2. FONOPLAST
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
3. Intonacatura
antipioggia
3. Intonacatura
antipioggia
47
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
POSA DI
TOPSILENTEco
Le murature in |aterizio che convenziona|mente per i| ca|co|o previsiona|e de||'iso|amento acustico vengono considerate
omogenee, ma in rea|t non |o sono, specie in corrispondenza de||e fughe vertica|i fra i forati che non vengono sigi||ate con
ma|ta, per cui in mo|ti punti |a doppia muratura costituita so|o da due strati di intonaco e si discosta notevo|mente da|
comportamento acustico previsto con |a |egge di massa. Da qui |'importanza di ripristinare |a continuit de||a parete con
opportuni strati di e|evata tenuta a||'aria che unitamente a| riempimento de||'intercapedine con un iso|ante fibroso possano
riportare |a parete a||'iso|amento acustico previsto.
I panne||i preaccoppiati TOPSILENTEco e TOPSILENTRock presentano |'indubbio vantaggio di svo|gere entrambe |e funzioni
richieste, sia |a tenuta a||'aria che |'assorbimento acustico, |a prima de|egata a||a |amina fonoimpedente accoppiata su di una
faccia de| panne||o, |a seconda svo|ta da||e fibre di po|iestere o di |ana di roccia di cui sono rispettivamente costituiti i due
materia|i sopracitati.
I| preaccoppiamento de| materia|e iso|ante si traduce poi in opera ne||a riduzione de||e operazioni di posa e di conseguenza
in un vantaggio economico che ne| caso di TOPSILENTEco u|teriormente incrementato da||e dimensioni di fornitura de|
panne||o che quando fornito ne||e misure di 1,00x2,85 m consente di rivestire tutta |'a|tezza di una parete convenziona|e
con un so|o panne||o e di cui di seguito sono i||ustrate |e operazioni di posa.
L'inco||aggio de| panne||o TOPSILENTEco si ottiene con una semp|ice procedura, usando acqua, co||a di gesso in po|vere
GIPSCOLL e una spato|a dentata o una cazzuo|a per stendere |'impasto cos ottenuto. Non sono necessari n trapani n
pisto|e sparachiodi e i| panne||o addossato a||a parete con |'ausi|io di un ru||o da pittura si autosostiene subito senza dover
attendere |a presa de||a co||a. U|teriore vantaggio. pu essere posato da un so|o operatore che pu procedere a||a posa
indipendentemente da||a costruzione de| contromuro, operazione invece necessaria ne| caso di TOPSILENTRock che non
viene inco||ato a||a parete ma viene introdotto ne||'intercapedine man mano che si erige i| contromuro.
POSA IN OPERA DI TOPSILENTEco
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
1. Si mesco|a |'adesivo in po|vere GIPSCOLL con acqua. 2. Si stende con |a spato|a su||a |ana di TOPSILENTEco.
3. Si app|icano due strisce per panne||o (consumo
GIPSCOLL. 600 g circa per striscia}.
4. Si appoggia poi i| panne||o a||a parete.
5. Pressare i| panne||o con un ru||o da pittura. 6. La posa terminata.
48
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
In a|ternativa |a |amina fonoimpedente TOPSILENTBitex pu essere
inco||ata a||a muratura con |a co||a GIPSCOLL, stesa con |a spato|a
dentata.
I te|i di TOPSILENT verranno sovrapposti di qua|che centimetro o
accostati con cura e sigi||ati con nastro adesivo.
Per |a |amina TOPSILENTDuo |'app|icazione consig|iata a co||a.
Successivamente procedendo con |'e|evazione de| secondo
paramento si riempir mano a mano |'intercapedine con i panne||i
di materia|e fibroso. L'iso|ante fibroso potr anche essere
fissato preventivamente a||a |amine de||a |inea TOPSILENT
prima de||'e|evazione de| secondo muro, con striscie di sigi||ante
po|iuretanico in cartucce SUPEFLEX PUR o di co||a a ca|do estrusa
con |a pisto|a e|ettrica.
TOPSILENTBitex
GIPSCOLL
POSA DI
TOPSILENTBitex
E TOPSILENTDuo
POSA DI
TOPSILENTRock
In genere i| muratore ne||a costituzione de||e murature, non riempie
i giunti vertica|i e si |imita a stendere |a ma|ta di a||ettamento so|o
in orizzonta|e.
Per ta|e ragione diventa indispensabi|e posizionare
TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo su una de||e facce
de||'intercapedine.
La |amina fonoimpedente TOPSILENTBitex verr fissata uti|izzando
tasse||i in Tef|on su||a parte a|ta de||a muratura (previa foratura
con i| trapano} e su||e sovrapposizioni |atera|i (che si consig|iano
di minimo cm 5}, rifi|ando poi i| te|o a||a base de||a parete stessa
(in a|ternativa, nota |'a|tezza de||a parete, sar anche possibi|e
approntare i te|i tag|iando|i a misura}.
giunti verticali
vuoti
SlLENTEco
o SlLENTGlass
o SlLENTRock
TOPSlLENTBitex
o TOPSlLENTDuo
o TOPSlLENTAdhesiv
In alternativa: TOPSILENTEco o TOPSILENTRock
3. Parete comp|etamente rivestita e pronta per |a posa de|
materia|e fibroso tipo SILENTRock, SILENTG|ass o SILENTEco.
4. Successivo fissaggio meccanico dei panne||i con |a stesa
moda|it
Sigi||atura dei panne||i (versione imbustata} Posa dei panne||i (versione non imbustata} E|evazione de||a 2 parete de||a muratura
2. Fissaggio dei te|i di TOPSILENTBitex su||a testa de||a
muratura, previa foratura ed inserimento di tasse||i in
Tef|on (que||i usati per |a posa dei "cappotti" adibiti ad
iso|amento termico}
1. Riempimento ed eventua|e sigi||atura de||'u|timo
corso di mattoni e di u|teriori grosse brecce (mattoni
rotti o tracce} nei paramenti murari.
POSA IN OPERA DI TOPSILENTBitex e TOPSILENTDuo
49
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Ne| caso de||a parete esterna, prima si proceder con |'inco||aggio
de||'iso|ante fibroso a| primo muro de||a parete doppia, con strisce
di sigi||ante SUPERFLEX PUR oppure di co||a a ca|do estrusa
oppure si fisser per semp|ice chiodatura.
SlLENTEco
SlLENTRock
TOPSlLENTBitex o TOPSlLENTDuo
In alternativa: TOPSILENTEco o TOPSILENTRock
PARETE
ESTERNA
PARETE
INERNA ED
ESTERNA
Se non viene previsto |'impiego di TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo,
sar necessario intonacare una faccia de||'intercapedine prima de|
posizionamento de||'iso|amento con panne||i SILENTRock, SILENTEco
o SILENTG|ass.
intonaco
giunti verticali
vuoti
Successivamente vi verranno poste sopra |e |amine TOPSILENTBitex
o TOPSILENTDuo che verranno chiodate su un |iste||o di |egno di base
pari a||o spessore de||'iso|ante fibroso e a|tezza sufficiente a garantire
|a tenuta de||a chiodatura (23 cm}, preventivamente fissato su| soffitto
de||'intercapedine de||a doppia parete.
TOPSILENTBitex
chiodato su
listello in legno
Fascetta
desolidarizzante
Listello di legno
Nastro adesivo
TOPSILENTBitex
chiodato su
listello in legno
Fascetta
desolidarizzante
Listello
di legno
REGOLA DEI TRE LAVORI
1
DESOLIDARIZZARE SEMPRE LE PARETI
Deso|idarizzare |e pareti e|evando|e su||e strisce insonorizzanti
FONOSTRIP e iso|ando con FONOSTOPDuo i pavimenti ga||eggianti dei
|oca|i adiacenti divisi da||a parete.
Striscia
materiale isolante
COSTRUIRE SEMPRE PARETI DOPPIE
Costruire pareti doppie con tramezze di diverso peso/spessore
considerando che per pareti |eggere |'intercapedine deve essere pi
grande.
Intercapedine
12 4 8
2
TOPSlLENTBitex
o TOPSlLENTDuo
12 4 8
SlLENTEco o SlLENTRock
3
RIVESTIRE SEMPRE UNA FACCIA
DELLINTERCAPEDINE E RIEMPIRLA
COMPLETAMENTE
Rivestire una de||e due facce con
TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo e riempir|a
comp|etamente con SILENTRock o SILENTEco.
In alternativa applicare in ununica soluzione
il pannello preaccoppiato TOPSILENTRock o
TOPSILENTEco.
50
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Ad un decennio dall'entrata in vigore
del Decreto sui requisiti acustici passi-
vi (DPCM 5/12/97j, nonostante l'offerta di
soluzioni tecniche sul panorama nazionale
sia particolarmente rilevante, le esperienze
di collaudo effettuate in cantiere dai nostri
tecnici e le pubblicazioni disponibili in let-
teratura tecnica, riportano valori degli indi-
ci di potere fonoisolante R
w
decisamen-
te poco confortanti in relazione ai requisiti
imposti.
Di seguito si riporta l'esperienza dell'Uni-
versit di Firenze (TADj pubblicata negli atti
del 35 Convegno nazionale dell'Associa-
zione ltaliana di Acustica (AlAj nel giugno
del 2008; in tale lavoro sono stati presenta-
ti i risultati della campagna di collaudi con-
dotti da tecnici del TAD di Firenze e relati-
vi a murature divisorie tra alloggi attigui di
differente tipologia: su 150 casi collaudati
il 48% erano pareti monoblocco in lateri-
zio, il 40% erano pareti doppie in laterizio
ed il rimanente 12% erano placcaggi in
gesso rivestito.
Considerando la linea rossa che rappre-
senta il valore minimo consentito per il
superamento delle richieste del DPCM
5/12/97, immediatamente possibile
avere un quadro chiaro della situazione
attuale: so|o i| 28 de||e pareti doppie in
|aterizio ed i| 50 de||e pareti monob|oc-
co in |aterizio hanno superato |e richieste,
molto meglio si sono comportate le solu-
zioni miste in laterizio con controparti in
gesso rivestito.
Le possibili, anche se difficilmente indi-
viduabili ragioni legate all'esigua percen-
tuale di superamento delle richieste di
Legge possono essere molteplici. Qualche
anno addietro si poteva immaginare che
la sensibilit alle problematiche acustiche
applicate all'edilizia, non fosse certamente
di livello elevato e quindi esiste la probabi-
lit che in molti casi collaudati a cavallo del
2000, la non rispondenza ai requisiti relativi
alla pareti divisorie tra alloggi attigui, possa
essere ascrivibili ad una non corretta o
sommaria scelta delle soluzioni tecniche
(pi orientata all'abitudine costruttiva che
ad una vera e propria ricerca della soluzio-
ne necessaria al problema rumorej abbi-
nata ad un esecuzione non propriamente
a "regola d'arte".
La notevole espansione in materia di acu-
stica edilizia registrata negli ultimi anni,
contrariamente a quanto auspicabile, non
ha purtroppo sortito evidenti effetti (ne
dimostrazione il grafico sopra riporta-
toj, risulta quindi fondamentale chiedersi
quale possa essere il motivo o i motivi
che ancora oggi impediscono agli ope-
ratori del settore, di standardizzare le
prestazioni dei divisori tra alloggi al fine di
garantire il corretto livello di confort agli
occupanti ed il superamento dei requisiti
acustici passivi.
Da quanto potuto apprendere con l'in-
cessante attivit di collaudo strumentale
in opera ed in laboratorio, riteniamo le
cause dei "fallimenti" di molte soluzioni
tecniche, facenti capo ai seguenti proble-
mi che abbracciano trasversalmente le
competenze in ambito di progettazione ed
esecuzione:
Sopravva|utazione de||e so|uzioni certi-
ficate in |aboratorio,
Progettazione poco accurata,
Errori esecutivi,
ATTENZIONE AI CERTIFICATI DI
LABORATORIO
l collaudi eseguiti in laboratorio di soluzioni
per l'isolamento dei divisori tra alloggi,
devono essere considerati indicativi ma
non certamente esaustivi ai fini dell'indi-
viduazione della soluzione sufficiente al
superamento delle richieste di Legge.
Le differenze esistenti tra quanto possibile
collaudare in laboratorio ed in opera pos-
sono essere divise in tre categorie legate
all'ambiente di prova, alle tempistiche di
prova e all'esecuzione del manufatto.
L'ambiente di prova del laboratorio stato
ideato in modo da poter garantire la possi-
bilit di determinare la prestazione acusti-
ca di un elemento che separa due camere
(ricevente ed emittentej; affinch ci sia
possibile necessario che la parete in
sede di collaudo sia perfettamente scolle-
gata dalle altre pareti e solai, solo in questo
modo sar possibile misurare il valore R
w

riferito alla parete in esame (il contatto con
altri elementi porterebbe all'amplificazione
delle perdite definite di fiancheggiamento
e inficerebbe il valore misurato rendendo
vano il certificato seguentej.
I| va|ore de||'indice di potere fonoiso|an-
te fornito quindi da| |aboratorio R
w
, dovr
essere pena|izzato per tenere in conside-
razione de||e sicure dispersioni dovute ag|i
imprescindibi|i vinco|i a cui devono sotto-
stare |e pareti costruite in cantiere.
I| noccio|o o prob|ema st proprio qui, di
quanto dobbiamo pena|izzare ta|i va|ori?
Oltre a quanto appena valutato opportuno
considerare anche un'ulteriore problematica
relativa all'esecuzione dell'opera. Le pareti
edificate all'interno delle camere di prova dei
laboratori, nella stragrande maggioranza dei
casi, non hanno tubazioni passanti o altre
discontinuit che possano penalizzare la pre-
stazione della parete, vengono costruite con
tutti gli accorgimenti del caso, sono dei proto-
tipi piuttosto distanti da quanto poi possibi-
le riscontrare nei cantieri, dove le tempistiche
per l'esecuzione sono molto pi serrate e l'in-
cidenza dell'impiantistica da tenere in seria
considerazione. Tornando quindi alla doman-
da ancora in sospeso, a causa dell'estrema
variabilit nell'esecuzione di tali manufatti,
purtroppo molto difficile dare un valore
costante che consideri l'incidenza negativa
delle trasmissioni laterali e della non corretta
esecuzione, volendo abbozzare un valore
potremmo esporci nel dichiarare circa 35
dB, che potrebbero essere sufficientemente
caute|ativi ne| caso |e trasmissioni |atera|i
fossero contenute e preventivate e |'esecu-
zione accurata ma decisamente insufficienti
ne| caso di esecuzioni sommarie o notevo|e
presenza di impiantistica.
SUGGERIMENTI PER I DIVISORI TRA ALLOGGI IN LATERIZIO
P
e
r
c
e
n
t
u
a
l
e
R
w
(dBj
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
42 44 46 48 50 52 54 56 58 60
Pareti placcaggio
Monoblocco
Pareti doppie
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in opera)
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in laboratorio)
51
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ATTENZIONE ALLE TRASMISSIONI
LATERALI
Da una sorgente sonora i rumori si pro-
pagano attraverso l'aria sollecitando le
molecole di cui l'aria stessa composta,
tale variazione di pressione si ripercuote
in misura differente in dipendenza degli
ostacoli che incontrer lungo il suo cammi-
no. Risulta quindi evidente che la corretta
progettazione di un elemento divisorio tra
alloggi di differenti unit abitative o pro-
duttive, dovr forzatamente considerare
l'incidenza negativa delle trasmissioni di
fiancheggiamento dovute alla connessione
della parete divisoria con le altre partizioni
che delimiteranno i locali ed inoltre dovr
valutare la risposta alle sollecitazioni, oltre
che della parete in sede di valutazione,
anche di tutti gli altri elementi che com-
pongono la stanza. Cercando di esem-
plificare in modo pi chiaro il problema,
sarebbe poco vantaggioso provvedere alla
progettazione di una parete divisoria di
prestazione eccezionale (con indice di
potere fonoisolante superiore a 60 dBj
nel sottotetto abitato di una edificio con
alloggi affiancati e disposti al di sotto della
medesima falda di un tetto in legno venti-
lato; la ventilazione in questo caso, sareb-
be estremamente dannosa sotto l'aspetto
della tenuta del rumore e complicherebbe
decisamente la rispondenza ai requisiti.
Sarebbe altresi auspicabile individuare una
soluzione non sovrastimata per il divisorio
e provvedere a "fermare" il rumore che
transita sopra le teste degli occupanti,
operando ad esempio come di seguito
riportato nei disegni esemplificativi.
La progettazione dovr tener conto di tutte |e possibi|i vie di propagazione de|
rumore, considerando i| prob|ema ne||a sua interezza e non |imitandosi ad indivi-
duare |a so|uzione su||a carta pi prestaziona|e, |'inserimento de||a pareti divisorie
ne||e pareti perimetra|i, |'orientamento dei so|ai in |atero cemento, |a presenza di
discontinuit (pi|astri o setti in C.A.} potrebbero essere tutte situazioni critiche se
non preventivamente va|utate e trattate. Per quanto riguarda le possibili penalizza-
zioni dovute alla presenza di pilastri o setti in C.A. all'interno delle murature diviso-
rie, si ritiene opportuno affrontare tale problematica dividendo il problema in due.
Da un punto di vista di isolamento
dai rumori impattivi e quindi derivanti
dalla percussione diretta di un elemento
strutturale, la presenza di un pilastri in
C.A. potrebbe diventare un ponte acu-
stico tra due ambienti differenti e creare
disconfort abitativi penalizzando il livello
di isolamento della parete.
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
TRASMISSIONE DEL RUMORE
SEZIONE ORIZZONTALE DI MURATURA VERTICALE
INTERVENTO DI ISOLAMENTO
Tamponamento
con lana di vetro
9 cm
29-30 cm
16-17 cm
15 cm
Esistente
(tetto ventilatoj
Esistente
(tetto ventilatoj
Cartongesso
Pannelli di
lana di vetro
Spess. 5 cm/cad.
Muro divisorio
esistente
NODO PARETE DIVISORIA E SOLAIO SUPERIORE
Percorsi preferenziali per il rumore si possono formare anche nel caso di pareti divisorie poste al di sotto di
solai con "pignatte" forate aventi travetti ortogonali rispetto alla parete fonoisolante (solaio passante tra i due
localij. l fori delle pignatte sono allineati e, se non interrotti, formano un percorso preferenziale per il rumore.
E necessario interrompere il percorso con, ad esempio, un cordolo in calcestruzzo.
NO
NO
SI
SI
52
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Un classico esempio di elementi in C.A. che
creanno problematiche legate a rumori inde-
siderati relativo al vano scala in C.A. con
scale in calcestruzzo direttamente a contatto
con le pareti degli alloggi limitrofi o identica-
mente un vano ascensore in C.A. dove non
stato correttamente desolidarizzata la guida
in acciao su cui scorre il carrello della cabina
dell'ascensore, casi riscontrabili diffusamente
e ascrivibili alla grande velocit di propaga-
zione delle vibrazioni all'interno di elementi
rigidi (la velocit del suono nel C.A. si aggira
attorno a 4, 5 Km/sj.
Una valida soluzione disponibile per limitare
la propagazione delle vibrazioni attraverso
strutture rigidamente collegate (tipo scale in
C.A. o altroj la malta smorzante FONO-
PLAST di cui riportiamo di seguito alcune
applicazioni.
volendo ora valutare la possibile penalizzazio-
ne sulla prestazione di un divisorio dovuta alla
presenza di un pilastro in C.A., nei confronti
dei rumori di tipo aereo, dovremmo ragio-
nare considerando che i pilastri sono dotati
di notevole massa areica e quindi, volendo
stimarne la prestazione secondo la legge di
massa, di notevole capacit isolante.
Sembrerebbe quindi superfluo concentrare i
nostri sforzi sulla ricerca di soluzioni tecniche
in grado di arrestare la propagazione di rumo-
ri attraverso un elemento di massa areica
almeno doppia alle pareti che vi andranno
contro. In definitiva, riteniamo effettivamente
|a dispersione di iso|amento, a patto che ve
ne sia, dovuta a||a presenza di pi|astri e setti
in C.A. trascurabi|e sotto questo |'aspetto
re|ativo a||a propagazione dei rumori per via
aerea tra a||oggi confinanti posti su||o stes-
so piano. Riteniamo a|tres possibi|e una
propagazione preferenzia|e ne| senso |ongi-
tudina|e che potrebbe causare trasmissioni
tra piani sovrapposti, a ta| tito|o suggeriamo
di deso|idarizzare |e pareti dai pi|astri attra-
verso |a costituzione di un sotti|e strato di
ma|ta FONOPLAST (bastano pochi 45 mm}
come mostrato ne||a fotografie di seguito
esposta.
LA PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE
La progettazione in ambito edilizio
ed sempre stata considerata molto
importante per l'ottenimento di un edi-
ficio di qualit; per |e prob|ematiche
annesse a||'acustica edi|izia |a proget-
tazione svo|ge un ruo|o nevra|gico, a||a
pari de||'esecuzione, per i| raggiungi-
mento de| corretto |ive||o di confort ag|i
occupanti.
Un'attenta progettazione acustica pre-
viene qua|unque prob|ema e favorisce
|o svo|gimento de||e operazioni di posa
in modo |ineare e sicuro, una corretta
previsione deg|i spessori necessari ai
propri scopi, sia per |e pareti che per i
so|ai, un'attenta distribuzione de||'im-
pianto di scarico, de||'impianto e|et-
trico e di quant'a|tro fino ad oggi sia
stato fatto passare sotto traccia neg|i
e|ementi divisori tra a||oggi, i| cor-
retto orientamento dei so|ai in |atero
cemento, |a costituzione di un cavedio
tecnico per |e tubazioni pi rumorose
e vo|uminose, sono tutti accorgimenti
progettua|i che riso|verebbero senza
Soluzione errata Soluzione corretta
Soluzione corretta
Blocco pesante
in cls
prefabbricato
Tubi rivestiti con
materiale
fonoassorbente
CAVEDI PASSANTI EDIFICI MULTIPIANO
CAVEDI PASSANTI ALLOGGI A SCHIERA
DIVISORIO TRA APPARTAMENTI CON VANO TECNICO PER IL PASSAGGIO DELLA CANNA
E assolutamente preferibile la costituzione di un cavedio tecnico passante dove alloggiare le tubazioni, tale
cavedio non dovr essere ricavato all'interno delle murature di separazione tra differenti unit immobiliari.
RIEMPIMENTO INCOMPLETO DELLINTERCAPEDINE
NO
Sezione orizzontale delle pareti
SCATOLE ELETTRICHE CONTRAPPOSTE
NO
Sezione orizzontale delle pareti
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
53
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PRINCIPALI DIFETTI ESECUTIVI
DA EVITARE
L'u|tima prob|ematica che rimane da
affrontare re|ativa a||e moda|it di ese-
cuzione dei manufatti in edi|izia e ne||o
specifico de||e pareti in |aterizio divisorie
tra a||oggi.
Considerando quanto detto fino ad ora ed
ipotizzando che tutto sia stato portato a
compimento ne| mig|iore dei modi, rimane
da trasformare |a teoria in pratica e quindi
mettere in opera quanto progettato.
Ta|e passo mo|to probabi|mente i| pi
importante per |a riuscita dei propositi
espressi a |ive||o progettua|e, |'accuratez-
za o meno de||'esecuzione de||'opera far
decisamente |a differenza tra una parete
che consenta un corretto |ive||o di confort
acustico ed una parete insufficiente, pur
partendo da| medesimo progetto, in estre-
ma sintesi non esiste una parete ben pro-
gettata in grado di rispettare |e previsione
se messa in opera senza |a necessaria
accuratezza.
La corretta edificazione di una parete
divisoria non dovrebbe quindi prescindere
da||a costituzione di giunti di ma|ta sia in
vertica|e che in orizzonta|e, non dovrebbe
presentare eventua|i tracce ma| sigi||ate o
porzioni di |aterizi mancanti e dovrebbe
sempre fornire |a massima resistenza a|
passaggio de||'aria, so|o |a perfetta inte-
grit de||e pareti |egata ad una corretta
e attenta va|utazione preventiva potr
garantire |a rispondenza ai requisiti di
confort e di Legge.
costi aggiuntivi partico|armente e|eva-
ti, mo|ti de||e "endemiche pato|ogie" di
cui soffrono i nostri edifici.
Situazioni come que||e di seguito ripor-
tate non potranno garantire una pre-
stazione in |inea con |e aspettative
in quanto |e murature divisorie non
saranno in grado di co|mare g|i errori
di progettazione a||a base de||'insuc-
cesso.
Sarebbe in conc|usione buona norma
de| progettista trattare |e pareti divi-
sorie tra a||oggi con |a necessaria
caute|a, vanno considerate a parte,
dovranno essere a||oggiati impianti
e|ettrici in quantit mo|to |imitata (|o
stretto necessario} e |e tracce andran-
no perfettamente sigi||ate con ma|ta,
non dovranno essere presenti impianti
di scarico primario, che o|tre a dan-
neggiare |a resistenza a| passaggio
de| rumore de||a parete stessa amp|i-
ficheranno i| prob|ema di rumorosit
deg|i impianti o, in a|ternativa si dovr
prevedere una parete partico|are per
co|mare |e possibi|i criticit (se sar
necessario prevedere una parete divi-
soria camera-bagno, ta|e parete non
potr essere considerata a||a stregua
de||e a|tre in quanto partico|armente
critica}.
E preferibile evitare di alloggiare impianti di grandi dimensioni nei divisori tra appartamenti. ln alternativa pre-
vedere partei di spessori maggiorati oconsiderare la possibilit di costituire un'ulteriore parete davanti a quelle
esistenti (parete che potremo considerare di "sacrificio"j
DIVISORIO TRA APPARTAMENTI CON BAGNI O CUCINE CORRISPONDENTI
Evitare scassi particolarmente invasivi nelle murature divisorie, nel caso in cui questi fossero necessari, pre-
vedere un'abbondante fugatura delle tracce con malta cementizia (in taluni casi si potuto testimoniare un
miglioramento di pareti ben fugate con malta rispetto a uguali pareti integrej.
Situazioni come quelle indicate nella fotografia,
penalizzeranno notevolmente la prestazione acusti-
ca della parete, portandolo quasi sicuramente al di
sotto delle richieste di Legge.
FUMARIA O ALTRE TUBAZIONI
RIEMPIMENTO COMPLETO DELLINTERCAPEDINE
SI
Sezione orizzontale delle pareti
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
54
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
CALCOLO PREVISIONALE
DELLINDICE DI VALUTAZIONE
DEL POTERE FONOISOLANTE
APPARENTE R
W
IN OPERA
Come abbiamo visto il potere fonoiso-
lante R
w
della parete pu essere cal-
colato ma meglio ancora pu essere
disponibile una specifica prova di labo-
ratorio che certifica la misura di R
w
di
una intera parete gi prevista di adegua-
to isolamento.
Naturalmente la prova dovr essere
stata rigorosamente eseguita secondo
la normativa vigente (UNl-EN lSO 140j
senza alcuna variante (vedi certificati
lEN G. Ferraris di Torino in fondo alla
presente Guidaj, descrivendo nel rap-
porto di prova la tipologia dei materiali
impiegati, la tecnica di posa, il peso e le
dimensioni del divisorio.
ln tal caso la scrupolosa osservanza
delle stesse modalit esecutive e l'im-
piego degli stessi materiali il metodo
pi attendibile che ha un minor margine
di errore rispetto al semplice calcolo
previsionale.
In opera poi il potere fonoisolante della
parete non avr lo stesso valore perch
sar diminuito delle trasmissioni laterali
che corrono lungo gli elementi adiacen-
ti, pareti, soffitti e solai.
Ne deriva che il potere fonoisolante R
w

della stessa parete dar luogo a valori
di R
w
(potere fonoisolante apparente
misurato in operaj diversi in funzio-
ne delle diverse situazioni al contorno.
Anche l'entit della trasmissione laterale
pu essere calcolata conforme il meto-
do normalizzato (UNl-EN lSO 12354 -
parte 1j e sono disponibili dei software
di calcolo contenenti anche una banca
dati sul potere fonoisolante R
w
di diver-
se tipologie costruttive.
Trascurare la valutazione della trasmis-
sionne laterale o sottovalutarla appli-
cando dei semplici coefficienti correttivi
medi pu indurre in grossolani errori
come ad esempio il caso rappresentato
nei disegni, dove in una mansarda divisa
in due unit immobiliari da una parete
con un potere fonoisolante R
w
>50 dB si
trascurato di considerare che il soffitto
in comune era costituito da un tetto in
legno con intercapedine ventilata isolato
con un pannello di polistirene espanso
da cui era udibile distintamente la con-
versazione dei due ambienti.
Nel caso specifico il divisorio fra le
due unit immobiliari posizionato tra-
sveralmente alla direzione del flusso
di ventilazione ha complicato ulterior-
mente il problema perch il tecnico ha
dovuto affrontare il dilemma di isolare
acusticamente l'intercapedine con un
riempimento in lana minerale che avreb-
be occluso l'intercapedine fra i due
tavolarti impedendone la ventilazione
(vedi soluzioni di intervento a pag. 60 -
"lsolamento acustico del tetto"j. Da qui
l'importanza della verifica del progetto
da parte di un esperto in acustica.
Avvertenza
Non confondere R
w
con R
w
R
w
: indice di valutazione del potere
fonoisolante della singola struttura
(parete e solaio) calcolato o misurato
in laboratorio.
Ordine di attendibilit:
- certificato di laboratorio (UNI-EN ISO
140-3)
- correlazione specifiche da prove di
laboratorio su elementi simili
- relazioni generali da algoritmi mate-
matici in funzione della massa areica
e da eventuali altri parametri aggiun-
tivi.
R
w
: indice di valutazione del potere
fonoisolante apparente di una par-
tizione interna in opera (requisito di
legge), tiene conto oltre che del potere
fonoisolante R
w
dellelemento diviso-
rio anche delle trasmissioni sonore
laterali.
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
55
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Mentre il potere fonoisolante delle pare-
ti divisorie interne misurato in opera,
richiamato dal DPCM del 5/12/97,
identificato dal simbolo R
W
, per le pare-
ti perimetrali di facciata la legge prevede
che l'isolamento acustico sia identifica-
to dalla grandezza D
2m,nTW
che si misura
con un indice diverso da quello usato
per le pareti interne.
Il potere fonoisolante R
W
(misurato in
laboratorio o calcolatoj della muratura,
la parte "opaca" della facciata, influisce
solo parzialmente sull'isolamento D
2m,nTW

che condizionato principalmente dalle
parti trasparenti, le finestre, e dalla pre-
senza di quelli che sono definiti "piccoli
elementi", prese d'aria, cassonetti delle
tapparelle, ecc.
E opinione comune, fra i tecnici acustici,
che la parte opaca, la muratura, dotata
di un potere fonoisolante, stimato o
misurato, R
W
>50 dB sia sufficiente a
garantire il rispetto dei limiti imposti
dalla legge per D
2m,nTW
di 40 e 42 dB
(edifici di categoria A, C, B, F, Gj e che
tutta l'attenzione vada rivolta sulla scel-
ta oculata di finestrature e serramenti
ad isolamento elevato, sulla predispo-
sizione di prese d'aria opportunamen-
te isolate esistenti in commercio, ecc.
che dovranno poi essere montate con
particolare cura per evitare di lasciare
fessure aperte da cui possa passare il
rumore.
L'indice di valutazione dell'isolamento
acustico della facciata (D
2m,nTW
j identifi-
ca la resistenza al passaggio del rumore
proveniente dall'esterno della porzio-
ne di facciata relativo ad ogni singola
stanza. Tale requisito dipende anche da
molteplici fattori legati alla forma ed alle
dimensioni dell'edificio.
Un'approfondita analisi della direziona-
lit delle sorgenti sonore a cui l'edificio
sar esposto ed una conseguente valu-
tazione relativa allo sviluppo dimen-
sionale dell'edificio stesso, dovrebbero
essere il primo elemento discriminan-
te delle scelte dei progettisti; anche
senza approfondire tale tematica con
valutazioni di impatto acustico o studi
sul clima acustico, richiesti per lo pi
in sede di indagine preventiva per la
futura edificazione di scuole, ospedali
o alberghi, si ritengono fondamentali ai
fini dell'ottenimento di un buon livello di
confort, semplici accorgimenti quali la
distribuzione dei locali interni secondo
una "logica del rumore" per cui le stanze
da letto non saranno certamente fron-
te strada, la presa d'aria della cucina
sar possibilmente posizionata in una
rientranza o quanto meno non esposta
alla fonte di rumore pi persistente (se
non addirittura confinata in un cucinotto
di servizioj e quant'altro possa ridurre
il livello di esposizione al rumore degli
inquilini.
Per quanto riguarda le scelte progettuali
inerenti le parti opache, la presente
trattazione esula da approfondimenti
legati alla scelta dei vetri e degli infissi,
si dovranno armonizzare le richieste
relative ai requisiti acustici passivi con
le nuove richieste di Legge sui requisiti
termici, relative al Decreto Legislativo
n. 311 del 29 dicembre 2006, entrato in
vigore il 2 febbraio 2007.
ELEMENTI COSTITUENTI LA FACCIATA
Parte opaca
Piccoli elementi
Parte trasparente
Piccoli elementi
ISOLAMENTO ACUSTICO DI FACCIATA
56
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Come ulteriore aiuto e sostegno alla
progettazione edilizia "acusticamente
consapevole", si riportano di seguito
due tabelle riassuntive delle sperimen-
tazioni teoriche pubblicate sugli Atti
del 31 Convegno Nazionale dell'AlA
(Associazione ltaliana di Acusticaj tenu-
tosi a venezia nell'anno 2004, in relazio-
ne alle capacit isolanti che devono for-
nire gli elementi trasparenti (comprensivi
dei vetri, degli infissij in corrispondenza
di determinate caratteristiche isolanti
delle parti opache (murature perime-
tralij.
La determinazione dei requisiti mini-
mi richiesti per gli elementi trasparenti
posti nella facciata, stata condotta
imponendo un determinato numero di
soluzioni possibili per le parti opache
(differenti tipologia di murature perime-
tralij a cui seguito il calcolo teorico
dellindice di potere fonoisolante Rw e
valutando il potere isolante minimo delle
parti finestrate secondo la geometria a
lato riportata.
AMBIENTE IN SEDE DI STIMA
Dimensioni locale: altezza 2,70 m, larghezza 3,50 m, profondit 4,50 m con volume
pari a 42,5 m
3
;
Condizione: pareti interne intonacate, pavimentazione in ceramica, tutti i coefficientei
di assorbimento acustico sono stati considerati minori di 0,3;
Dimensioni finestre: le verifiche sono state eseguite secondo due ipotesi, presenza
di un'unica finestra avente superficie 1,5 m
2
; presenza di due finestre di superficie
complessiva 3 m
2
.
Come si pu vedere dalle valutazioni teoriche espresse nelle tabelle soprastanti,
l'aumento della superficie dell'elemento maggiormente critico comporta anche un
aumento delle capacit isolanti dell'elemento stesso; considerando poi l'incidenza
negativa dovuta alla presenza dei cassonetti degli avvolgibili si considera buona
norma prevedere quanto di seguito suggerito:
Per richieste di facciata delle categorie A,B,C,F,G considerare un potere isolante
del pacchetto finestra infisso pari a quanto richiesto per Legge e porre attenzio-
ne alle dispersioni possibili attraverso il cassonetto dell'avvolgibile, tali finestre
dovranno avere vetri stratificati.
Considerare infissi con buona classe di tenuta all'aria, al minimo la classe 3
secondo Norma UNl EN 12202 (vecchia classe A3 secondo Norma UNl 7979j, le
finestre andranno registrate in modo che l'apertura e la chiusura sia ottenibile con
un minimo di resitenza.
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Doppia forato da 8 e doppio UNI da 12 e 12 cm intercapedine d'aria
Doppia |aterizi forati da 8-12 e 5 cm intercapedine d'aria
Doppia forato da 8 e doppio UNI da 12 e 5 cm intercapedine d'aria
B|occo semipieno a|veo|ato spessore 45 cm e 2 int.
Doppia |aterizi forati da 8 e 5 cm intercapedine d'aria
B|occo forato a|veo|ato spessore 30 cm e 2 int.
B|occo semipieno a|veo|ato spessore 25 cm e 2 int.
Parete Rw parte Rw parte
opaca trasparente
45,2 dB 36 dB
45,1 dB 37 dB
48,6 dB 35 dB
47,2 dB 36 dB
48,2 dB 35 dB
49,6 dB 35 dB
61,2 dB 34 dB
VALORI TEORICI CON UNA FINESTRA (area 1,5 m
2
)
Doppia forato da 8 e doppio UNI da 12 e 12 cm intercapedine d'aria
Doppia |aterizi forati da 8-12 e 5 cm intercapedine d'aria
Doppia forato da 8 e doppio UNI da 12 e 5 cm intercapedine d'aria
B|occo semipieno a|veo|ato spessore 45 cm e 2 int.
Doppia |aterizi forati da 8 e 5 cm intercapedine d'aria
B|occo forato a|veo|ato spessore 30 cm e 2 int.
B|occo semipieno a|veo|ato spessore 25 cm e 2 int.
Parete Rw parte Rw parte
opaca trasparente
45,2 dB 39 dB
45,1 dB 39 dB
48,6 dB 38 dB
47,2 dB 38 dB
48,2 dB 38 dB
49,6 dB 38 dB
61,2 dB 37 dB
VALORI TEORICI CON DUE FINESTRE (area totale 3 m
2
)
57
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ZONA F
da| 1/1/2010 (
1
} K
0,3300
W/m
2
K
spessore 50 mm
0,2968 W/m
2
K
spessore 50 mm
0,3280 W/m
2
K
Le murature in genere, essendo costitu-
ite con elementi pi pesanti dei divisori
tra unit immobiliari diverse, si possono
ritenere gi predisposte ad ottenere un
indice di valutazione del potere fonoi-
solante superiore a 40 dB (richiesta per
gli edifici di categoria Aj. L'isolamento
acustico della facciata dipender princi-
palmente dalle scelte relative alla parte
trasparente e lattenzione del proget-
tista andr ad essa rivolta: in conclu-
sione, situazioni in cui la parte opaca
dotata di un indice di valutazione R
w
>50
dB, il rispetto dei limiti di Legge da
considerarsi esclusivamente dipenden-
te dagli altri componenti facenti parte
dell'elemento di facciata. Sar quindi
sufficiente riempire l'intercapedine con
i pannelli autoportanti TOPSlLENTRock
(lana minerale accoppiata con la lamina
fonoimpedente TOPSlLENTBitexj o in
alternativa con TOPSlLENTEco (lana
sintetica di poliestere accoppiata con
TOPSlLENTBitexj per ottenere quanto
sopra indicato.
ll pannello TOPSlLENTRock viene fornito
in buste di polietilene recanti l'indicazione
relativa alla posa della lamina fonoim-
pedente TOPSlLENTBitex sulla "faccia
calda" dell'isolante, per evitare problemi
di condensa interstiziale (il lato in que-
stione dovr rimanere a vista dell'opera-
tore durante le fasi di posa dei pannellij; il
pannello TOPSlLENTEco non imbustato
e andr sempre con la lamina fonoimpe-
dente TOPSlLENTBitex sulla faccia calda
(a vista dall'operatorej.
Le soluzioni da lNDEX valutate e pro-
poste per l'ottenimento di pareti di
facciata aventi una buona corrispon-
denza acustica e termica, di seguito
rappresentate. sono state calcolate per
le condizioni climatiche pi severe e
prendono in considerazione le richieste
del Dlgs 311/06 relativo all'isolamento
termico secondo quanto stabilito a par-
tire dal 1 gennaio 2008 e dal 1 gennaio
2010 nelle zone climatiche maggior-
mente restrittive, relative alla zona F;
per altre tipologie costruttive e nelle
diverse condizioni climatiche, dovranno
corrispondere altrettante valutazioni di
professionisti in merito ai nuovi valori
del coefficiente di trasmittanza U e
dell'indice di valutazione previsionale
del potere fonoisolante R
w
.
VERIFICA TERMOACUSTICA DELLE PARETI
Pareti perimetrali esterne
ZONA F
da| 1/1/2010 (
1
} K
0,3300
W/m
2
K
spessore 60 mm
0,3146 W/m
2
K
spessore 60 mm
0,3300 W/m
2
K
PARETE DOPPIA PERIMETRALE IN LATERIZIO FORATO STANDARD 30+8
1 30 4w6 8 1
Trasmittanza
DLgs
311/06
TOPSILENTRock TOPSILENTEco
ZONA F
da| 1/1/2008 K
0,3500
W/m
2
K
spessore 60 mm
0,3290 W/m
2
K
spessore 60 mm
0,3452 W/m
2
K
Potere
fonoisolante
DPCM
5/12/97
TOPSILENTEco TOPSILENTRock
D
2m,nT,w
40
dB
spessore 4060 mm
(
2
) R
w
>50 dB
Nota. Quando il potere fonoisolante Rw della parete opaca della facciata supera i 50
dB, lisolamento della facciata dipende esclusivamente dalle parti trasparenti e dei
piccoli elementi (nestre, cassonettie, fori di areazione, ecc.)
Nota. Dalla verica termoigrometrica non si forma condensa.
(
1
} Come intonaco esterno stato utilizzato THERMOCAPPOTTO ( = 0,088) - Index.
(
2
} Dal calcolo previsionale.
ISOLAMENTO TERMICO
ISOLAMENTO ACUSTICO
Sezione verticale delle pareti
PARETE DOPPIA PERIMETRALE IN LATERIZIO FORATO ALVEOLARE 30+8
1 30 4 8 1
Trasmittanza
DLgs
311/06
TOPSILENTRock TOPSILENTEco
ZONA F
da| 1/1/2008 K
0,3500
W/m
2
K
spessore 40 mm
0,3369 W/m
2
K
spessore 40 mm
0,3482 W/m
2
K
Potere
fonoisolante
DPCM
5/12/97
TOPSILENTEco TOPSILENTRock
D
2m,nT,w
40
dB
spessore 40 mm
(
2
) R
w
>50 dB
Nota. Quando il potere fonoisolante Rw della parete opaca della facciata supera i 50
dB, lisolamento della facciata dipende esclusivamente dalle parti trasparenti e dei
piccoli elementi (nestre, cassonettie, fori di areazione, ecc.).
Nota. Dalla verica termoigrometrica non si forma condensa.
(
1
} Come intonaco esterno stato utilizzato THERMOCAPPOTTO ( = 0,088) - Index.
(
2
} Dal calcolo previsionale.
ISOLAMENTO TERMICO
ISOLAMENTO ACUSTICO
Sezione verticale delle pareti
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
R = 0,86
cod. 1.1.17
UNl 10355
R = 1,376
(da scheda tecnica
produttorej
R = 0,2
cod. 1.1.19
UNl 10355
R = 0,2
cod. 1.1.19
UNl 10355
58
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PARETE DOPPIA DIVISORIA IN LATERIZIO FORATO 8+8 PARETE DOPPIA DIVISORIA IN LATERIZIO FORATO 12+8 PAR PAR PAR PAR PAR PAR PARETE ETE ETE ETE ETE ETE ETE O DO DO DO DO DO DO DOPPI PPI PPI PPI PPI PPI PPIA D A D A D A D A D A D A DIVI IVI IVI IVI IVI IVI IVISO SOR SOR SOR SOR SOR SOR SORIA IA IA IA IA IA IA IN IN IN IN IN IN IN LAT LAT LAT LAT LAT LAT LATERI ERI ERI ERI ERI ERI ERI O ZIO ZIO ZIO ZIO ZIO ZIO ZIO O FO FO FO FO FO FO FORAT RAT RAT RAT RAT RAT RATOO 8 O 8 O 8 O 8 O 8 O 8 O 8 8888 +8 +8 +8 PAR PAR PAR PAR PAR PAR PARETE ETE ETE ETE ETE ETE ETE O DO DO DO DO DO DO DOPPI PPI PPI PPI PPI PPI PPIA D A D A D A D A D A D A DIVI IVI IVI IVI IVI IVI IVISO SOR SOR SOR SOR SOR SOR SORIA IA IA IA IA IA IA IN IN IN IN IN IN IN LAT LAT LAT LAT LAT LAT LATERI ERI ERI ERI ERI ERI ERI O ZIO ZIO ZIO ZIO ZIO ZIO ZIO O FO FO FO FO FO FO FORAT RAT RAT RAT RAT RAT RATOO 1 O 1 O 1 O 1 O 1 O 1 O 12 8 2 8 2 8 2 8 2+8 2+8 2+8
Pareti divisorie interne
Per tutti i casi previsti la verifica igro-
metrica volta a valutare le probabilit
di condensa superficiale e interstiziale,
nella stratigrafia delle murature isolate,
in virt delle elevate doti di barriera al
vapore della lamina TOPSlLENT accop-
piata ai pannelli che va sempre rivolta
verso la superficie calda della parete
perimetrale, ha dato sempre esito nega-
tivo anche per la zona climatica pi
fredda.
CONCLUSIONI
l pannelli TOPSlLENTRock e TOPSl-
LENTEco negli spessori abitualmente
usati per l'isolamento acustico delle
pareti doppie in laterizio divisorie tra
unit immobiliari diverse dello stesso
edificio, come pure per le pareti peri-
metrali, hanno mostrato di soddisfare il
DLgs 311 sull'isolamento termico senza
che sia necessario integrare |'iso|a-
mento termico con panne||i iso|anti
diversi.
Per tutte le categorie di edifici, cosi come classificati in base alle destinazioni d'uso all'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica
26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione della categoria E.8, da realizzarsi in zona climatica C, D, E ed F, il valore della trasmittanza (Uj delle
strutture edilizie di separazione tra edifici o unit immobilizari confinanti, fatto salvo il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 5 dicembre 1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici", deve essere inferiore o uguale a 0,8 W/m
2
K nel
caso di pareti divisorie verticali e orizzontali. ll medesimo limite deve essere rispettato per tutte le strutture opache, verticali, orizzontali e
inclinate, che delimitano verso l'ambiente esterno gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento.
Metodo P.ISOLO
ll metodo si basa sull'uso di tre tabelle con
le quali, senza fare calcoli, si pu eseguire
una prima verifica termoacustica di massi-
ma di pareti doppie perimetrali in laterizio
isolate con TOPSlLENTRock ed TOPSl-
LENTEco secondo il DLgs 311/06, che ha
fissato i parametri minimi di trasmittanza
termica, e DPCM 5/12/97 che fissa i re-
quisiti acustici. Guida alla scelta dei tre
spessori di isolante disponibili e identifica
la tipologia della parete esterna da utilizza-
re, fra quelle normate UNl, tenendo fissa la
controparete interna da 8 cm.
Considerando nota la resistenza termica di
una stratigrafia di parete dove si mantie-
ne fissa la muratura interna da 8 cm, e la
presenza di un intonaco al civile per interni
e di uno per esterni, la pi usata, i cui pa-
rametri termici sono stati calcolati con le
stesse modalit degli esempi precedenti,
si considerato che possa essere isolata
con tre livelli di isolamento, da 4, 5, 6 cm
lasciando come incognita da stabilire la
muratura esterna.
Nella tabella 1, definita come "Debito ter-
mico", su tre colonne relative ai tre spes-
sori in produzione, per ogni zona climatica
individuata dalla 311/06, si legge la resi-
stenza termica mancante per rispettare il
limite prescritto.
Nella tabella 2, quella dove sono elencati i
pesi e la resistenza termica delle murature
in laterizio normate UNl, si sceglie la pare-
te che ha una resistenza termica pi alta di
quella mancante letta nella prima tabella.
Infine nella tabella 3, denominata "Debito
acustico in peso", si precalcolato il potere
fonoisolante della parete interna e delliso-
lante e si controlla solo che la parete esterna
scelta dal punto di vista termico sia dotata di
peso sufficiente a garantire un potere fonoi-
solante R
w
della muratura di 50-52 dB nella
maggior parte dei casi sufficienti per garan-
tire un isolamento acustico di facciata D
2m,nTw

di 40-42 dB purch le finestre di dimensioni
1 8 6 8 1
Trasmittanza
DLgs
311/06
TOPSILENTRock TOPSILENTEco
ZONA F
da| 1/1/2010 K
0,8000
W/m
2
K
spessore 60 mm
0,4036 W/m
2
K
spessore 60 mm
0,4285 W/m
2
K
Potere
fonoisolante
DPCM
5/12/97
TOPSILENTRock TOPSILENTEco
R'
w
50 dB
(*}
spessore 60 mm
R
w
=55 dB (
1
)
(
1
) Valore certicato presso il laboratorio ITC (ex ICITE) di San Giuliano Milanese
- Milano.
(
2
) Valore presunto a seguito di misure presso lo stesso laboratorio della stessa
muratura con intercapedine da 60 mm riempito con TOPSILENTEco da 50 mm.
(*) Categorie A, B, C, E, F, G
ISOLAMENTO TERMICO
ISOLAMENTO ACUSTICO
spessore 60 mm
R
w
- 56 dB (
2
)

Sezione verticale delle pareti


1 12 5 8 1
Trasmittanza
DLgs
311/06
TOPSILENTRock TOPSILENTEco
ZONA F
da| 1/1/2010 K
0,8000
W/m
2
K
spessore 50 mm
0,4498 W/m
2
K
spessore 50 mm
0,4753 W/m
2
K
Potere
fonoisolante
DPCM
5/12/97
TOPSILENTRock TOPSILENTEco
R'
w
50 dB
(*}
spessore 50 mm
R
w
=57 dB (
1
)
(
1
) Valore certicato presso il laboratorio ITC (ex ICITE) di San Giuliano Milanese
- Milano.
(
2
) Valore stimato a seguito della campagna di misure eseguita presso lo stesso
laboratorio.
(*) Categorie A, B, C, E, F, G
ISOLAMENTO TERMICO
ISOLAMENTO ACUSTICO
spessore 50 mm
R
w
- 57 dB (
2
)

Sezione verticale delle pareti


ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
R = 0,2
cod. 1.1.19
UNl 10355
R = 0,24
cod. 1.1.04
UNl 10355
R = 0,2
cod. 1.1.19
UNl 10355
R = 0,2
cod. 1.1.19
UNl 10355
59
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
consuete abbiano un potere fonoisolante
38 dB. Se ci non fosse si dovr scegliere
una parete esterna che soddisfi comunque
l'esigenza di isolamento termico ma sia di
peso superiore a quanto precalcolato per ri-
spondere anche all'esigenza acustica.
Pu accadere, specie nelle zone climatiche
calde, che la parete interna assieme allo
spessore isolante soddisfi da sola lisola-
mento termico e in tal caso nella relativa
casella del debito termico non appare alcun
valore. ln tal caso, poich non possibile
lasciare la parete senza protezione ester-
na, si dovr comunque scegliere la parete
esterna nella relativa tabella delle murature
UNl che sar poi verificata solo dal punto di
vista acustico con le stesse modalit.
ll metodo pu essere usato in vari modi:
verificare ad esempio che spessore di
isolante lNDEX devo usare se ho pre-
stabilito la parete interna, fissata dal
metodo,ma anche la parete esterna, gi
decisa dal lettore.
il lettore ha modo di scegliere se usare
una parete pi pesante o se conviene
aumentare l'isolamento.
Nota 1: per le pareti interne il metodo non
v utilizzato perch il calcolo termico inu-
tile in quanto lesigenza di U=0,800 W/m
2
K
sempre soddisfatta dalla parete da 8 cm
+4 cm di isolante e non conviene riferirsi al
metodo di valutazione acustica di massima
UNI ma alle nostre prove fatte in laborato-
rio presso listituto G. Ferraris e ITC-ICITE.
Nota 2: il metodo non considera linerzia
termica che v valutata successivamente.
Nota 3: il metodo costituisce esclusiva-
mente un sistema semplificato per una
previsione approssimativa che non sosti-
tuisce la valutazione del termotecnico n
quella del tecnico competente in acustica.
PREMESSA DI CALCOLO
Nel presente metodo si considera che:
parete interna di 8 cm di spessore, mas-
sa areica 62 Kg/m
2
e resistenza termica
R=0,2 m
2
K/W.
gli intonaci interno ed esterno spes-
si 1 cm, massa areica 36 Kg/m
2
e ri-
spettivamente una resistenza termica di
R=0,0143 m
2
K/W e R=0,0071 m
2
K/W.
le resistenze termiche liminari interna ed
esterna di R=0,1300 m
2
K/W e R=0,0400
m
2
K/W.
la resistenza termica totale degli strati che
rimangono costanti nel calcolo, sommato-
ria degli elementi sopra considerati, risulta
R=0,2+0,0143+0,0071+0,1300+0,04
=0,3914 m
2
K/W.
l'intercapedine fra le due murature sia
completamente riempita con pannelli
isolanti e il cui spessore sar coinciden-
te con quello del pannello.
l'ipotesi di calcolo riferita a tre spes-
sori di isolante TOPSlLENTRock ed
TOPSlLENTEco: 40, 50 e 60 mm. En-
trambi isolanti protetti sulla faccia rivol-
ta all'interno da una lamina di TOPSl-
LENTBitex facente funzione di barriera
al vapore e di tenuta all'aria/rumore.
TOPSlLENTEco R
40
= 1,4959
R
50
= 1,7659
R
60
= 2,0359
TOPSlLENTRock R
40
= 1,5917
R
50
= 1,8862
R
60
= 2,1804
per il calcolo del debito acustico in via
precauzionale come somma della masse
areiche della muratura interna, dei due
intonaci e dell'isolamento si tenuto il
peso di 104 Kg/m
2
.
TABELLE DEL DEBITO TERMICO,
ISTRUZIONI PER LA VALUTAZIONE
DELLA PRESTAZIONE TERMICA
Nella prima colonna delle due tabelle del
debito termico relative alle due tipologie
di isolante, sono riportate le zone clima-
tiche previste dal DLgs 311/2006. Ogni
tabella poi divisa in due parti relative ai
limiti richiesti a partire da gennaio 2008
e da gennaio 2010 in ognuna delle quali,
nella prima colonna, sono riportati i diversi
livelli di trasmittanza U previsti dalla legge
e nella seconda il loro inverso R che ne co-
stituisce la resistenza termica, grandezza
pi comoda da usare e per la quale sono
disponibili in letteratura UNl i valori delle
diverse pareti.
Le altre tre colonne di entrambe le sezioni
sono riservate al "debito termico" espresso
come R tenendo conto che parte della re-
sistenza termica stata precalcolato e viene
fornita dalla parete interna, dai due intonaci
e dallo spessore del pannello prescelto.
R rappresenta la resistenza termica man-
cante per raggiungere il limite stabilito dal-
la legge per la trasmittanza U che dovr
essere apportata dalla parete esterna e
che andr ricercata sull'elenco delle mura-
ture previste da norma UNl 10355 (Mura-
ture e solai valori della resistenza termica
e metodo di calcoloj allegata, alla quale ci
si dovr attenere anche come modalit di
esecuzione dei giunti (12 mmj e disposizio-
ne dei fori. ll lettore ha cosi modo di sta-
bilire il tipo di muratura da impiegare per
rispettare i valori di trasmittanza richiesti
dal DLgs 311/2006 scegliendo quelle con
resistenza termica pi alta del valore di R
riportato nelle caselle della tabella.
Per alcune zone climatiche la relativa ca-
sella di R appare vuota perch il valore
di R precalcolato con lo spessore isolante
minimo di 4 cm soddisfa gi da solo il valo-
re di legge e in tal caso verr verificata solo
il requisito di isolamento acustico.
TABELLE DEL DEBITO ACUSTICO,
IN PESO, ISTRUZIONI PER LA
VALUTAZIONE
DELLA PRESTAZIONE ACUSTICA
La doppia muratura perimetrale che soddi-
sfa la prestazione termica deve poi essere
valutata dal punto di vista dell'isolamento
acustico per soddisfare i limiti previsti dal
DPCM 05/12/1997 per l'isolamento di fac-
ciata D
2m,nTw
.
Nella tabella ,denominata "Debito acustico
in peso", si precalcolato il potere fonoi-
solante della parete interna e dellisolante
e si controlla solo che la parete esterna
scelta dal punto di vista termico sia dota-
ta di peso sufficiente a garantire un potere
fonoisolante R
w
della muratura di 50-52 dB
nella maggior parte dei casi sufficienti per
garantire un isolamento acustico di faccia-
ta D
2m,nTw
previsto in 40 dB minimo per gli
edifici di categoria A e C e 42 dB minimo
per gli edifici di categoria B, F, G purch
le finestre di dimensioni consuete abbiano
un potere fonoisolante 38 dB. Se ci non
fosse si dovr scegliere una parete esterna
che soddisfi comunque l'esigenza di isola-
mento termico ma sia di peso superiore a
quanto precalcolato per rispondere anche
all'esigenza acustica.
La tabella prevede ulteriori livelli per scalini di
2 dB fino a 56 dB Nel caso che sotto la pare-
te non si preveda l'impiego di FONOSTRlP si
dovranno usare i valori di 2 dB pi elevati.
Se il peso e quindi l'isolamento acustico
risulta insufficiente, cosa che pu acca-
dere con maggior frequenza per le zone
climatiche pi calde dove per l'isolamento
termico sono gi sufficienti pareti sottili e
leggere, il lettore ha due opzioni:
potr scegliere una parete pi pesante
nella tabella che raggruppa le tipologie
UNl di pareti verificando che presenti co-
munque la resistenza termica necessaria
oppure secondo la propria convenienza
pu scegliere di aumentare lo spessore
dell'isolamento termoacustico sempre
usando la stessa tabella e in tal caso
l'esigenza termica risulter sempre auto-
maticamente soddisfatta.
Nota: dalle campagne di misura di labora-
torio sul potere fonoisolante di pareti dop-
pie in laterizio riportate nella nostra Guida si
pu notare che i risultati di laboratorio sono
superiori a quanto prevedibile con il meto-
do di calcolo TR UNl 11175 e ci dovuto
alla scarsit di misure disponibili spesso ob-
solete di cui pecca il settore che non con-
sentono ancora la definizione di algoritmi
pi precisi,comunque ci involontariamente
costituisce margine di sicurezza superiore
al metodo proposto salvo in futuro affinare
la metodica quando si potr disporre di un
numero di misure superiore.
VALUTAZIONE TERMOIGROMETRICA
ll rispetto dei limiti stabiliti dal DLgs 311/06
unito alla corretta struttura dei pannelli
isolanti TOPSlLENTRock ed TOPSlLEN-
TEco che sono rivestiti sulla faccia che
v rivolta verso l'interno dell'edificio dal-
la lamina TOPSlLENTBitex che possiede
una elevatissima resistenza al passaggio
del vapore acqueo con un valore di per-
meabilit (EN1931j Sd=400 m impedisce
la formazione di condensa e nell'ambito
di murature con finiture esterne standard,
sufficientemente permeabili al vapore, la
verifica della possibilit di condensazione
sempre automaticamente soddisfatta per-
ch la stratigrafia che ne risulta presenta
resistenza al passaggio del vapore decre-
scente dall'interno verso l'esterno. Finitu-
re della faccia esterna della muratura non
permeabili al vapore richiedono la verifica
del termotecnico.
Esempio 1
Nella zona C nel periodo dal 1/1/2008 fino
al 1/1/2010 vediamo nella tabella come al
muro da 8 cm isolato con 40 mm di TOPSl-
LENTRock servano ancora 0,5823 m
2
K/W
per rispettare il limite di legge se invece lo
stesso muro isolato con 60mm di TOPSl-
LENTRock per assurdo non servirebbe nes-
sun muro aggiuntivo.
Nel primo caso scorrendo la tabella delle
murature UNl si scelgono quelle che pos-
siedono una resistenza termica immedia-
tamente superiore al valore di 0,5823 "co-
dice 1.1.15": blocco forato da 200 mm del
peso di 153 Kg/m
2
.
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
60
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Se invece si preferisce aumentare lo spesso-
re del pannello isolante portandolo a 60 mm
verr scelto per risparmiare un muro da 80
mm "codice 1.1.19" del peso di 62 Kg/m
2
.
Entrambe le murature, edificate su Fono-
strip, vengono ora verificate dal punto di
vista acustico.
Dalla tabella relativa al peso da aggiun-
gere per il rispetto dei limiti di isolamento
acustico si rileva che sia la parete A che la
parete B raggiungono un potere fonoiso-
lante Rw di 50 dB perch alla parete A iso-
lata con 4 cm serviva un peso aggiuntivo
di almeno 100 Kg mentre alla parete B ne
servivano 60 Kg
Il risultato finale il seguente:
muratura doppia A = 8+15+4
SlLENTRock pesa 106+114=220 Kg/m
2
muratura doppia B = 8+8+6
SlLENTRock pesa 106+ 62 =168 Kg/m
2
Entrambe soddisfano i limiti fissati dalla
legge per l'isolamento termoacustico.
Esempio 2
Nella zona B nel periodo dal 1/1/2008 fino
al 1/1/2010 vediamo nella tabella come al
muro da 8 cm isolato con 50 mm di TOP-
SlLENTEco servano ancora 0,0861 m
2
K/W
per rispettare il limite di legge se invece lo
stesso muro isolato con 60 mm di TOP-
SlLENTEco non servirebbe nessun muro
aggiuntivo.
Nel primo caso scorrendo la tabella del-
le murature UNl si scelgono quelle che
possiedono una resistenza termica imme-
diatamente superiore al valore di 0,0861
che viene soddisfatto ampiamente da una
parete di 8 cm "codice 1.1.19" che pre-
senta una R = 0,20 m
2
K/W ed un peso di
62 Kg/m
2
.
La stessa scelta viene mantenuta anche
nel caso di isolamento di 60 mm dove per
assurdo non sarebbe nemmeno necessa-
ria la parete esterna.
Le murature, edificate su FONOSTRlP,
vengono ora verificate dal punto di vista
acustico.
Dalla tabella relativa al peso da aggiun-
gere per il rispetto dei limiti di isolamento
acustico si rileva che l'isolamento insuffi-
ciente per la prima soluzione dove con iso-
lamento da 4 cm serviva un peso aggiunti-
vo di almeno 100 Kg mentre ne sono stati
aggiunti solo 62 Kg, lo stesso nel caso di
isolamento di 5 cm dove servono 80 Kg e
solo nel caso di isolamento da 6 cm i limiti
di legge possono essere rispettati.
Per la parete con isolante da 4 cm e 5 cm
possiamo anche scegliere di aumentare il
peso della parete esterna invece di isolare
con 6 cm e in tal caso le soluzioni potreb-
bero essere rispettivamente:
con 4 cm di isolante aggiungo una pare-
te di blocchi forati spessa 15 cm "codice
1.1.11" da 114 Kg
con 5 cm di isolante aggiungo una pare-
te di mattoni forati spessa 10 cm "codice
1.1.20" da 78 Kg
Il risultato finale il seguente:
muratura doppia A = 8+15+4
SlLENTRock pesa 106+114=220 Kg/m
2
muratura doppia B = 8+10+5
SlLENTRock pesa 106+78=184 Kg/m
2
muratura doppia C = 8+8+6
SlLENTRock pesa 106+62=168 Kg/m
2
Tutte soddisfano i limiti fissati dalla legge
per l'isolamento termoacustico.
Tabella 1 - DEBITO TERMICO
(R=1/U) (R=debito termico)
TOPSILENTEco
A 0,72 1,389 - - - 0,62 1,613 0,1171 - -
B 0,54 1,852 0,3561 0,0861 - 0,48 2,083 0,5871 0,3171 0,0471
C 0,46 2,174 0,6781 0,4081 0,1381 0,40 2,500 1,0041 0,7341 0,4641
D 0,40 2,500 1,0041 0,7341 0,4641 0,36 2,777 1,2811 1,0111 0,7411
E 0,37 2,703 1,2071 0,9371 0,6671 0,34 2,941 1,4451 1,1751 0,9051
F 0,35 2,857 1,3611 1,0911 0,8211 0,33 3,030 1,5341 1,2641 0,9941
TOPSILENTRock
A 0,72 1,389 - - - 0,62 1,613 0,0213 - -
B 0,54 1,852 0,2630 - - 0,48 2,083 0,4913 0,1968 -
C 0,46 2,174 0,5823 0,2873 - 0,40 2,500 0,9083 0,6138 0,3196
D 0,40 2,500 0,9083 0,6138 0,3196 0,36 2,777 1,1853 0,8908 0,5966
E 0,37 2,703 1,1113 0,8168 0,5226 0,34 2,941 1,3493 1,0548 0,7606
F 0,35 2,857 1,2653 0,9708 0,6766 0,33 3,030 1,4383 1,1438 0,8496
Zona
c|ima-
tica
U
(W/m
2
K}
R
(m
2
K/W}
R 40 mm
(m
2
K/W}
R 50 mm
(m
2
K/W}
R 60 mm
(m
2
K/W}
U
(W/m
2
K}
R
(m
2
K/W}
R 40 mm
(m
2
K/W}
R 50 mm
(m
2
K/W}
R 60 mm
(m
2
K/W}
Da||'1 gennaio 2008 Da||'1 gennaio 2010
Tabella 3 - DEBITO ACUSTICO
R
w
50 dB +100 Kg/m
2
+80 Kg/m
2
+60 Kg/m
2
R
w
52 dB +150 Kg/m
2
+120 Kg/m
2
+100 Kg/m
2
R
w
54 dB +220 Kg/m
2
+180 Kg/m
2
+150 Kg/m
2
R
w
56 dB +300 Kg/m
2
+260 Kg/m
2
+220 Kg/m
2
Spessore iso|ante
(TOPSILENTRock - TOPSILENTEco}
40 mm 50 mm 60 mm
Rw
Potere fonoiso|ante de||a parte opaca
de||a parete perimetra|e doppia per
garantire un iso|amento acustico di
facciata D=4042 dB
Tabella 2 - RESISTENZA TERMICA E MASSA SUPERFICIALE DI MURATURE IN LATERIZIO
(giunti da 12 mm) CONFORME UNI 10355

Tavellone per divisori interni 1200250 - sp. 40 mm (cod. 1.1.27ij 34 0.11
Tavellone per divisori interni 1200250 - sp. 60 mm (cod. 1.1.28ij 40 0.13
Mattone forato 250250 - sp. 80 mm (cod. 1.1.19j 62 0.20
Mattone forato 250250 - sp. 100 mm (cod. 1.1.20j 78 0.27
Mattone semipieno 25050 - sp. 120 mm (cod. 1.1.03j 181 0.19
Mattone semipieno doppiato 25050 - sp. 250 mm (cod. 1.1.03j 379 0.37
Mattone semipieno 250120 - sp. 120 mm (cod. 1.1.04j 140 0.24
Mattone semipieno doppiato 250120 - sp. 250 mm (cod. 1.1.04j 297 0.47
Mattone semipieno 25060 - sp. 140 mm (cod. 1.1.05j 192 0.24
Mattone semipieno doppiato 25060 - sp. 280 mm (cod. 1.1.05j 385 0.46
Blocco semipieno 165250 - sp. 350 mm (cod. 1.1.06j 306 1.05
Blocco semipieno 300250 - sp. 200 mm (cod. 1.1.07j 164 0.47
Blocco semipieno spigolato 250245 - sp. 300 mm (cod. 1.1.08j
CM - giunti verticali con malta 260 0.77
SM - giunti verticali senza malta 232 0.85
Blocco semipieno 250250 - sp. 300 mm (cod. 1.1.09j 241 0.89
Blocco semipieno 250300 - sp. 450 mm (cod. 1.1.10j 419 1.44
Blocco forato 250250 - sp. 150 mm (cod. 1.1.11j 114 0.45
Blocco semipieno 250190 - sp. 400 mm (cod. 1.1.12j 322 1.19
Blocco forato 250250 - sp. 250 mm (cod. 1.1.13j
46% foratura 199 0.80
54% foratura 180 0.83
Blocco forato 250250 - sp. 300 mm (cod. 1.1.14j 208 0.94
Blocco forato 250250 - sp. 200 mm (cod. 1.1.15j 153 0.60
Blocco forato 250250 - sp. 250 mm (cod. 1.1.16j 187 0.77
Blocco forato 250250 - sp. 300 mm (cod. 1.1.17j 206 0.86
Blocco forato 250250 - sp. 370 mm (cod. 1.1.18j 248 1.06
Mattone forato 250250 - sp. 120 mm (cod. 1.1.21j 86 0.31
Mattone forato 250250 - sp. 150 mm (cod. 1.1.22j 114 0.45
Blocco forato 250250 - sp. 200 mm (cod. 1.1.23j 153 0.61
Blocco forato 250250 - sp. 250 mm (cod. 1.1.24j 187 0.77
Blocco forato 250250 - sp. 300 mm (cod. 1.1.25j 206 0.86
Blocco forato 250250 - sp. 370 mm (cod. 1.1.26j 248 1.07
M (kg/m
2
) R (m
2
K/W} Dimensioni e codice Denominazione
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
61
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
il sistema pi usato per correggere i
difetti acustici delle pareti esistenti.
Ha il grande pregio di essere una costru-
zione a secco e non richiedere per il
montaggio luso di materiali sporchevoli
come sabbia, cemento, ecc. Inoltre si
ottengono elevati risultati di isolamento
con spessori e pesi notevolmente ridotti
rispetto ad un contromuro tradizionale in
laterizio.
Per questi motivi di gran lunga il siste-
ma preferito per il ripristino del comfort
acustico di ambienti gi abitati.
Il sistema isolante non si basa sulla
legge della massa come nel caso delle
pareti tradizionali in laterizio, rigide e
pesanti, dove pi peso uguale pi isola-
mento, bens sullisolamento dinamico
di pannelli estremamente leggeri, come
lo sono le lastre di cartongesso, alter-
nate ad una o pi intercapedini prefe-
ribilmente riempite di lana minerale o
sintetica.
INCREMENTO DELLISOLAMENTO
ACUSTICO DI PARETI GI ESISTENTI
Accade spesso che lisolamento acustico
delle tramezze gi esistenti non garanti-
sca una protezione sufficiente e allora i
sistemi correttivi dintervento possono
essere scelti fra:
edificare un contromuro in laterizio di
peso sufficiente, distanziato da una
intercapedine riempita con lana mine-
rale o sintetica e desolidarizzato al
contorno;
applicare verso la parete da isolare
una controparete leggera in pannelli di
cartongesso o legno, separata da una
intercapedine riempita con lana mine-
rale o sintetica.
Come gi accennato, il secondo sistema
il preferito in ambienti gi abitati, men-
tre il primo rientra nella categoria pre-
cedentemente descritta nel caso delle
doppie pareti tradizionali in laterizio.
Il miglioramento apportato dalla contro-
parete leggera ad isolamento dinamico
tanto pi elevato quanto pi la parete da
isolare leggera.
Se invece la vecchia parete pesante, il
beneficio risulta inferiore, anche se sem-
pre importante in valore assoluto.
Si prevedono incrementi di 1520 dB per
pareti leggere (80100 Kg/m
2
) e di 712
dB per pareti pesanti (250300 Kg/m
2
).
Dalla figura a lato si pu anche notare
come lisolamento, a parit di spessore
dellintercapedine, aumenti con il numero
delle lastre di cartongesso della contro-
parete.
Un ulteriore beneficio ottenibile aumen-
tando lo spessore dellintercapedine riem-
pita con la lana, maggiormente consiglia-
bile quando si deve isolare una parete
pesante, come si rileva dal grafico, dove
le tre curve del potere fonoisolante distin-
guono tre spessori di intercapedine isola-
ta da 30, 50, 70 mm protetti dalla stessa
lastra di cartongesso da 13 mm.
Nel caso di pareti pesanti, per incre-
mentare ulteriormente lisolamento, pu
essere conveniente isolare entrambe i
lati della parete con la controparete leg-
gera.
In tal caso il beneficio totale sar rap-
presentato dalla somma degli incrementi
delle due contropareti.
Ad esempio nel caso raffigurato nella
figura precedente, dove sulla parete
pesante si ottiene un incremento di iso-
lamento di 10 dB foderando una faccia
della parete con 4 cm di lana minerale
e due lastre di cartongesso, possibi-
le ottenere un incremento di 20 dB se
si raddoppia lintervento sullaltra faccia
della stessa parete.
R (dB)
P kg/m
2
70
60
50
40
30
40 -50 60 70 80 90100 150 200 300 400 500
70+13
50+13
30+13
le
g
g
e

d
e
lla

m
a
s
s
a

INCREMENTO DEL POTERE FONOISOLANTE


APPORTATO DA UNA PARETE IN CARTONGESSO
DA 13 mm, CON TRE DIVERSI SPESSORI DI
INTERCAPEDINE ISOLATA, IN FUNZIONE DEL
PESO DELLA PARETE ESISTENTE
PARETE SINGOLA PESANTE
Placcaggio semplice
1520 kg/m
2
R = +10 dB (A)
Placcaggio doppio
3040 kg/m
2
R = +20 dB (A)
VALORI ORIENTATIVI DI MIGLIORAMENTO
DELLA PROTEZIONE ACUSTICA (R) AL
VARIARE DEL PESO DELLA PARETE E DEL
PLACCAGGIO AVENDO APPLICATO UN
PANNELLO FIBROSO DI 4 CM DI SPESSORE
(Da La realizzazione di murature in laterizio
Norberto Tubi - Ed. Laterconsult
MURATURA 300 kg/m
2
dimensioni in cm
14 4
Placcaggio
2 lastre di cartongesso
1520 kg/m
2
R = +10 dB (A)
Placcaggio
3 lastre di cartongesso
2530 kg/m
2
R = +12 dB (A)
Placcaggio
1 lastra di cartongesso
812 kg/m
2
R = +7 dB (A)
Lana Minerale
MURATURA 70 kg/m
2
Placcaggio
2 lastre di cartongesso
1520 kg/m
2
R = +19 dB (A)
Placcaggio
3 lastre di cartongesso
2530 kg/m
2
R = +21 dB (A)
dimensioni in cm
8 4
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
LE CONTROPARETI IN GESSO RIVESTITO
Placcaggio
1 lastra di cartongesso
812 kg/m
2
R = +16 dB (A)
Lana Minerale
62
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
METODI DI CALCOLO PREVISIONALE
DELLINCREMENTO DEL POTERE
FONOISOLANTE R
W
OTTENUTO CON
CONTROPARETI IN GESSO RIVESTITO
Per prevedere lincremento del potere fonoi-
solante R
w
di una parete che sar rivesti-
ta con una controparete in cartongesso
necessario calcolare la frequenza di risonan-
za (fo) del sistema parete-controparete.
Nel caso di lastre di gesso preaccoppiate a
lana minerale tipo SILENTGips che verranno
incollate alla parete si usa la formula
dove:
s = rigidit dinamica della lana minerale o
sintetica (MN/m
3
)
m
1
= massa areica della parete da rivestire
(kg/m
2
)
m
2
= massa areica della controparete (kg/
m
2
)
Nel caso invece della controparete o del
controsoffitto su telaio metallico con interca-
pedine riempita di lana minerale o sintetica
avente una resistenza al flusso daria >5
KPas/m
2
, desolidarizzato dalla parete da
trattare, si user la formula
dove:
d = spessore dellintercapedine (m)
m
1
= massa areica della parete da rivestire
(kg/m
2
)
m
2
= massa areica della controparete (kg/
m
2
)
Successivamente conoscendo o dopo aver
calcolato il potere fonoisolante R
w
della
parete da trattare si ricava lincremento
del potere fonoisolante R
w
della seguente
tabella.
METODO DI CALCOLO PREVISIONALE
DEL POTERE FONOISOLANTE R
W

DI UNA PARETE NON TRADIZIONALE
SU TELAIO METALLICO COSTITUITA
DI SOLO GESSO RIVESTITO E LANA
MINERALE O SINTETICA
Nel caso di pareti realizzate con una singo-
la struttura metallica:
R
w
= 20log(m)+10log(d)+e+5
Nel caso di pareti realizzate con doppia
struttura metallica:
R
w
= 20log(m)+10log(d)+e+10
dove:
m = massa areica della parete (kg/m
2
)
d = spessore dellintercapedine (cm)
e = spessore dellisolante fibroso (cm)
I SISTEMI DI MONTAGGIO
DELLE CONTROPARETI LEGGERE
Il miglioramento dellisolamento indica-
to nei capitoli precedenti raggiungibile
in pratica quanto pi la controparete
leggera scollegata dalla parete da
trattare e dalle pareti laterali lungo il
proprio perimetro, ci al fine di evita-
re ponti acustici che vanificherebbero
lintervento. Sono disponibili due tipi di
intervento:
La controparete prefabbricata incolla-
ta SILENTGips e TOPSILENTDuogips.
La controparete assemblata in opera su
orditura metallica dove lintercapedine
fra lastra di gesso e muro esistente va
riempita con lana di vetro SILENTGlass
o lana di poliestere SILENTEco.













In alternativa possono essere impiegati
anche SILENTRock o gli isolanti preac-
coppiati TOPSILENTRock ed TOPSI-
LENTEco che vanno inseriti nellapposi-
ta sede dei montanti metallici con la fac-
cia ricoperta da TOPSILENTBitex rivol-
ta verso lesterno della controparete.
La prestazione della lastra di gesso
pu essere migliorata incollando-
vi sopra con FONOCOLL la mem-
brana TOPSILENTBitex, che ne
correggono la frequenza critica
spostandola verso le alte frequen-
ze, al di fuori del campo delludibile.
Per ridurre i tempi di montaggio con-
veniente impiegare la lastra in gesso
rivestito TOPSILENTGips preaccop-
piata a TOPSILENTBitex.
TOPSILENTGips ottenuto per accoppia-
mento in fabbrica di una lastra in gesso
rivestito con la lamina TOPSILENTBitex
pertanto si eliminano le operazioni di posa
che in precedenza erano eseguite a pi
dopera.
TOPSILENTGips una lastra prefabbrica-
ta che fornisce prestazioni di isolamento
acustico superiori alla lastra semplice in
cartongesso grazie allaccoppiamento con
TOPSILENTBitex, una lamina elastomerica
ad alta densit che possiede un potere
fonoisolante equivalente ad una lamina di
piombo di pari peso senza avere le pro-
priet tossiche di questo.
TOPSILENTGips infatti esente da
piombo.
Le prestazioni di isolamento acustico di
TOPSILENTGips, sia inserita in contropareti
realizzate su telaio metallico a ridosso di
una parete in laterizio sia in pareti costituite
interamente in gesso rivestito su orditura
metallica, sono state certificate dal labora-
torio I.E.N. Galileo FERRARIS di Torino con
lastre di cartongesso da 13 mm ed TOPSI-
LENTBitex da 5 Kg/m
2
preaccoppiati a pi
dopera con la colla FONOCOLL.
La lastra TOPSILENTGips viene usata in
edilizia per la realizzazione di pareti con
elevate propriet di isolamento acustico
e data lelevata resistenza alla migrazione
del vapore che detiene TOPSILENTBitex
pu anche fungere da barriera al vapo-
re dellisolante termoacustico nelle pareti
perimetrali confinanti con lesterno.
TOPSILENTGips pu essere usata sia per
realizzare contropareti isolanti di murature
esistenti sia pareti nuove totalmente costi-
tuite da lastre in gesso rivestito.
Le lastre TOPSILENTGips vanno montate
su di una orditura metallica sulla quale
vengono fissate con viti.
In genere vengono montate come primo
strato di pareti costituite da due lastre di
gesso e possono essere posizionate sia
con la faccia rivestita rivolta verso il telaio
sia al contrario, con la faccia rivestita com-
presa fra le due lastre.
Nel caso di posa di lastra singola la faccia
ricoperta da TOPSILENTBitex va rivolta
verso il telaio metallico.
Le linee di accostamento fra le lastre
vengono poi sigillate con il nastro copri-
giunto.
Frequenza di risonanza fo R
w

fo80 35-R
w
/2
80<fo125 32-R
w
/2
125<fo200 28-R
w
/2
200<fo250 -2
250<fo315 -4
315<fo400 -6
400<fo500 -8
500<fo1.600 -10
fo>1.600 -5
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Dimensioni
1,20 2,00 m
Dimensioni
0,60 1,42 m
Dimensioni
0,60 1,35 m
Dimensioni
0,60 1,00 m
SILENTEco SILENTGlass SILENTRock
TOPSILENTGips
fo =160 s
( )
+
1
m
1
1
m
2
fo = 160
0,111
d
( )
+
1
m
1
1
m
2

63
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
LA CONTROPARETE
LEGGERA INCOLLATA
Il sistema si basa sullimpiego di lastre di
gesso accoppiate a lana minerale SILENT-
Gips che vanno incollate alla parete da
isolare con adesivi a base di leganti idrau-
lici operando in modo da non farle toccare
il pavimento, le pareti laterali ed il soffitto
per non generare trasmissioni laterali del
rumore. Il tipo SILENTGipsalu dotato di
schermo metallico al vapore, si impiega nel
caso si debba isolare la parete perimetrale
che d sullesterno.
TOPSILENTDuogips impiegabile sui divi-
sori fino ad una massa areica minima di
140 kg/m
2
e costituisce la soluzione mini-
male in quei casi dove si dispone di poco
spazio per lisolamento. Come da certifi-
cato IEN G. Ferraris n. 35561/08, la lastra
TOPSILENTDuogips ottenuta incollando a
pi dopera la lamina TOPSILENTDuo su
di una lastra di gessorivesito, il tutto poi
incollato su di una parete intonacata in
forati da 252512 cm ne ha incrementato
il potere fonoisolante di R
w
= 7 dB.
Sulle lastre da fissare viene distribuita la
colla GIPSCOLL a punti o a strisce e poi la
lastra viene appoggiata al muro tenendola
staccata dal pavimento con delle picco-
le zeppe che verranno tolte a presa della
colla avvenuta.
Successivamente la fessura verr riempita
con una guarnizione isolante in politene
espanso e la linea di accostamento delle
lastre va stuccata con lapposito sigillante
per le fughe STUCCOJOINT armato con la
rete NASTROGIPS.
LA CONTROPARETE LEGGERA
SU ORDITURA METALLICA
Consente una maggior libert proget-
tuale perch si pu variare la distanza
dalla parete e montare pi strati di lastre
alternate a materiali antivibranti, incre-
mentando progressivamente il grado di
isolamento.
Inoltre il fissaggio meccanico delle lastre
in prossimit del giunto fra le stesse offre
maggiori garanzie di stabilit rispetto alla
soluzione solo incollata.
anche pi agevole linserimento dellim-
piantistica. In pratica si usa una tecnica
similare a quella usata per realizzare le
pareti divisorie in solo cartongesso.
Esistono varie tipologie di orditura metalli-
ca, con una comune misura dinterasse di
fissaggio a 60 cm, che in casi particolari
pu essere portata a 40 cm.
Il maggior grado di libert dato dal telaio
metallico autoportante che non necessita
di fissaggi alla parete da isolare ma solo
dei binari perimetrali avvitati al soffitto e
al pavimento, opportunamento isolati con
guarnizioni autoadesive, che ne garanti-
scono il disaccoppiamento e riducono le
trasmissioni laterali.
Lintercapedine fra lastre e muro viene
riempita totalmente o parzialmente con
lana di vetro SILENTGlass o lana di polie-
stere SILENTEco oppure con i pannelli
SILENTRock, TOPSILENTRock ed TOPSI-
LENTEco, che vengono infilati nellapposi-
ta sede dei montanti verticali.
Successivamente vengono avvitate le
lastre di cartongesso in uno o pi strati.
Nel caso di posa in
monostrato oppor-
tuno che la lastra
venga preventiva-
mente accoppiata
alla lamina fonoimpe-
dente TOPSILENTBi-
tex che ne migliora le
propriet acustiche
e funge da barrie-
ra vapore nel caso
di isolamento della
parete perimetrale
esterna.
Nel caso di posa in
doppio strato, fra
le lastre pu esse-
re inserita la lamina
TOPSILENTDuo che
integra lazione di
spostamento della
frequenza di risonan-
za della lastra.
In entrambi i casi per sveltire le operazioni
di posa pu essere vantaggioso usare le
lastre TOPSILENTGips gi preaccoppiata
a TOPSILENTBitex.
Le lastre vengono posate sfalsate tra loro e
la sede delle viti e i giunti di accostamento
vanno appositamente stuccati.
1. FASCIA
DESOLIDARIZZANTE
2. SILENTGips
o
SILENTGipsalu
PARETE
ESISTENTE
CONTROPARETI LEGGERE INCOLLATE
Forato
25x25x12
3. TOPSILENTDuogips
1. Fascia
desolidarizzante
2. Colla
CONTROPARETI LEGGERE INCOLLATE
1. FASCIA
DESOLIDARIZZANTE
5. CARTONGESSO
4. TOPSILENTGips
3. SILENTEco
o
SILENTGlass
o
SILENTRock 2. TELAIO
METALLICO
PARETE
ESISTENTE
CONTROPARETI LEGGERE SU ORDITURA METALLICA
In alternativa a TOPSILENTGips: TOPSILENT + Cartongesso
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Dimensioni
1,20 3,00 m
SILENTGips e SILENTGipsalu
TOPSILENTDuogips
Dimensioni
1,20 2,80 m
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/08
64
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PARETE ESTERNA
1 2
1 2
PARETE INTERNA
3 4
4 5
Isolamento acustico realizzato mediante una parete in
cartongesso montata su telaio metallico autoportante
Isolamento acustico realizzato mediante incollaggio di
un pannello in lana minerale accoppiata a lastra di gesso
SILENTGipsalu
Isolamento acustico mediante
incollaggio di un pannello in lana
minerale accoppiata a lastra di gesso
Isolamento acustico a spessore
minmale (valido solo per pareti di
massa areica 140 kg/m
2
)
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock o
TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di
carongesso
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 84-85
In alternativa 4 : TOPSILENTBitex e cartongesso
3
Isolamento acustico realizzato
mediante una parete in cartongesso
su telaio metallico autoportante
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio
metallico
3. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock o
TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di
carongesso
In alternativa 4:
TOPSILENTBitex e cartongesso
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
NEI FABBRICATI ESISTENTI
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
1. Striscia di
guarnizione
3. SILENTGipsalu
2. GIPSCOLL
applicato con spatola
1. Striscia di
guarnizione
1. Striscia di
guarnizione
2. GIPSCOLL
3. TOPSILENTDuogips
3. SILENTGips
2. GIPSCOLL
5
65
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MODALITA DI POSA
TECNICA DI
POSA PER
CONTROPARETI
SU TELAIO
METALLICO
1. Montaggio del telaio metallico 2. Posa di SILENTEco
3. Primo strato di cartongesso 4. Posa di TOPSILENTDuo
5. Posa e sigillatura del cartongesso
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
1. Distribuzione della colla GIPSCOLL 2. Posizionamento della fascia di guarnizione
3. Posizionamento della lastra di SILENTGips
TECNICA DI
POSA PER
CONTROPARETI
LEGGERE
INCOLLATE
SILENTGips
66
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PARTICOLARI DI POSA
Spessore al piede dei pannelli
Posizionamento della fascia
PARTICOLARI
DI POSA
CONTROPARETI
LEGGERE
INCOLLATE
Posizionamento della fascia
di guarnizione prima della posa
del telaio
PARTICOLARI
DI POSA
CONTROPARETI
SU TELAIO
METALLICO
Telaio metallico
Fascia di guarnizione
Fascia di guarnizione
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
1. Distribuzione della colla GIPSCOLL 2. Stesura della colla GIPSCOLL sul pannello
3. Posizionamento del panello di TOPSILENTDuogips
5. Sigillatura tra i pannelli di TOPSILENTDuogips
TECNICA DI
POSA PER
CONTROPARETI
LEGGERE
INCOLLATE
TOPSILENTDuogips
4. Posizionamento di un altro pannello di TOPSILENTDuogips
MODALITA DI POSA
67
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DEI
SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DI CALPESTIO
un sistema di isolamento che si basa sullo
stesso principio di quello delle pareti in gesso
rivestito gi usato per i rumori aerei.
Come per le pareti, offre un isolamento sia
dai rumori aerei, sia dai rumori di percussione,
anche se per questi ultimi non ha la stessa effi-
cacia del sistema a pavimento galleggiante,
se non a scapito di unelevata riduzione del
volume del locale disturbato, e conseguente
riempimento isolante raramente realizzabile.
Non si devono poi confondere i materiali per
controsoffitti usati per la correzione acustica
delle sale pubbliche, uffici, ecc., con quelli per
lisolamento acustico.
I primi sono troppo leggeri e non sono stagni
anzi, spesso sono forati, mentre per un con-
trosoffitto isolante si deve operare come per
le pareti: si deve realizzare una controparete,
in questo caso orizzontale, completamente
impermeabile alle onde sonore e di un certo
peso. Il sistema basato sul fissaggio al soffitto
di lastre in gesso rivestito gi accoppiate a lane
minerali non risulta cos efficace come per le
pareti dove lo stesso pannello prefabbricato
solo incollato perch la presenza, nel caso del
soffitto, delle inevitabili viti di fissaggio deter-
mina un legame rigido che riduce il beneficio
acustico a soli 34 dB.
Come per le pareti, i migliori risultati si otten-
gono con le lastre in gesso rivestito montate
su telaio metallico. Il telaio pu essere montato
a ridosso del soffitto per contenere al minimo
il ribassamento oppure distanziato dal soffitto
e sostenuto con appositi agganci metallici in
sospensione, il secondo il sistema pi effi-
cace. Le ditte fornitrici di lastre di cartongesso
forniscono in proposito una gamma completa
di agganci e telai metallici.
In generale (A) un tipo di intervento riservato
ai locali gi abitati delledificio esistente con
isolamento insufficiente.
Spesso va associata allisolamento delle pareti
(B) rivestite con la stessa tecnica, altrimenti
le trasmissioni laterali del rumore di calpestio
sarebbero cos importanti da vanificare lisola-
mento del solo soffitto. Essendo una tipologia
di intervento invasiva che riduce lo spazio abi-
tabile, viene riservata ad alcuni locali dellunit
abitativa, in genere le camere da letto.
In pratica, per un intervento efficace si deve
costruire una stanza dentro la stanza, nei casi
pi gravi si arriva ad isolare anche il pavimento.
Una soluzione del genere efficace anche per
isolare i suoni che si producono allinterno di
essa, ed infatti con la stessa tecnica si isolano
le discoteche ed i locali di spettacolo (C).
Anche nel controsoffitto lincremento del peso
della controparete apporta un beneficio acu-
stico per cui importante, come nelle pareti,
doppiare le lastre in cartongesso del controsof-
fitto. Linserimento fra le due lastre della lamina
TOPSILENTBitex migliorer ulteriormente la
prestazione acustica, oppure in alternativa pu
essere usata TOPSILENTGips, la lastra pre-
accoppiata a TOPSILENTBitex, che riduce le
operazioni di posa e la cui facilit di posa in
opera meglio si apprezza nella posa in con-
trosoffitto. Per un solaio di 300 Kg/m
2
ca., tipo
un laterocemento 20+4 o 16+4, lincremento
di isolamento Ln
w
prevedibile con i sistemi
proposti di 12 dB ca. per il controsoffitto a
telaio addossato con intercapedine riempita
con lana minerale o sintetica di 4045 mm e
doppia lastra di cartongesso di 12,5 mm cad.
a sandwich su una lamina di TOPSILENTBitex
o TOPSILENTDuo di 5 Kg/m
2
. Il beneficio
apprezzabile solo se associato anche alliso-
lamento delle pareti, altrimenti le trasmissioni
laterali vanificano il risultato. Talvolta il ribassa-
mento consentito maggiore, come nel caso di
ristrutturazione di vecchi edifici, e ci consente
di realizzare un isolamento pi efficace dove
lintercapedine determinata da un ribassamen-
to di 20 cm circa, delimitato sempre da due
lastre di cartongesso comprendenti la lamina
TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo, avvitate
su telaio metallico, viene isolata doppiamente
con lana minerale o sintetica di 4045 mm di
spessore posata sia sopra le lastre, sia fissata
al soffitto. Nel caso si usi la lastra preaccoppia-
ta TOPSILENTGips questa verr applicata per
prima. Il sistema descritto con intercapedine a
doppio isolamento pu arrivare ad abbattere
18 dB ca., ma va associato necessariamente
allisolamento delle pareti.
CORREZIONE ACUSTICA
A
C
B
68
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
1
3
5
0
Congiunzione
a muro con
controparete
Isolamento
della parete
SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
0
1
2
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
4
1
3
Congiunzione
a muro senza
controparete
SILENTEco o
SILENTGlass
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
1
2
CONTROSOFFITTO SU TELAIO METALLICO SOSPESO
2. telaio
metallico 3. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
1. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
5. Lastra
di cartongesso
4. TOPSILENTGips
Isolamento acustico realizzato mediante un controsoffitto su telaio metallico sospeso
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 86
3
4
5
2
5
3
4
5
2
4
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DI CALPESTIO
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
69
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI E DI CALPESTIO
2
3
0
Congiunzione
a muro con
controparete
2
1
Congiunzione
a muro senza
controparete
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
1
2
CONTROSOFFITTO
SU TELAIO METALLICO IN ADERENZA
1. telaio
metallico
3. TOPSILENTGips
4. Lastra
di cartongesso
Isolamento acustico realizzato mediante un controsoffitto su telaio metallico in aderenza
Le voci di capitolato sono riportate a pag. 87
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
2. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
3
4
3
4
Isolamento
della parete
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
0
1
2
3
4
1
4
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
70
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
La recente normativa sui requisiti acu-
stici passivi degli edifici non ha imposto
limiti per il rumore proveniente dal-
lesterno attraverso la copertura, ma
solo della facciata.
Se possiamo considerare come asso-
dato che una stratigrafia di copertura
tradizionale in calcestruzzo o in late-
rocemento sia quasi sempre sufficien-
temente pesante da garantire livelli di
D
w2m,nTw
superiori a 45 dB e nel caso
delle terrazze, perch maggiormente
pesanti, anche di 55 dB, ci non risulta
cos scontato quando la copertura pi
leggera come nel caso delle coperture
in legno o derivati del legno come i pan-
nelli OSB o altro.
Il sempre pi spinto utilizzo del sottotet-
to al fine abitativo e la diffusione nelle
ristrutturazioni del tetto in legno venti-
lato uniti alla dimenticanza legislativa,
possono portare allassurdo di costruire
mansarde magari confortevoli e a norma
dal punto di vista termico, ma carenti
sotto laspetto relativo allisolamento
acustico.
Le problematiche acustiche da cui le
coperture lignee possono essere affette
sono fondamentalmente due e sono
riconducibili alle scelte effettuate dal
progettista ed alla natura stessa del
materiale, ed essenziale lapporto
del tecnico competente in acustica che
affianchi il progettista in fase proget-
tuale.
In primo luogo si deve considerare che
se da un lato, la leggerezza, i costi
contenuti, la flessibilit di destinazione
duso e la notevole resa estetica del
legno, ne fanno un materiale partico-
larmente gradito a progettisti e utenza
finale, dallaltro tali ottimi requisiti gene-
rici non hanno purtroppo corrisponden-
za con quanto richiesto dalla legisla-
zione corrente in ambito di isolamento
acustico.
Leccessiva leggerazza del materiale, in
contrasto con lesigenza di una massa
adeguata per lisolamento acustico, unita
alla presenza di innumerevoli discon-
tinuit nei piani di copertura, costituiti
dalle linee di accostamento delle tavole
o dei pannelli, rende le coperture lignee
potenzialmente inadeguate a garantire
un buon livello di confort acustico.
La progettazione sar quindi rivolta ad:
appesantire quanto pi possibile la
stratigrafia;
sigillare le discontinuit dei tavolati;
usare materiali isolanti di natura e
spessore adeguati alle esigenze sia
termiche che acustiche.
Laccorgimento di appesantire o di rad-
doppiare il primo tavolato confinante
con lambiente abitato tende a soddisfa-
re la prima esigenza e limpiego di uno
strato aggiuntivo di TOPSILENTBitex
chiodato al tavolato con chiodi da tego-
la canadese prima della posa della bar-
riera al vapore contribuisce a sigillare le
discontinuit.
Nel caso di doppio tavolato ventilato
non necessita di chiodatura.
Allo stesso scopo, nel caso di doppio
tavolato ventilato, anche la posa di una
membrana ardesiata sul secondo tavo-
lato che regge il manto in tegole, contri-
buisce a sigillare le discontinuit.
La scelta del materiale di isolamento
termoacustico per soddisfare entram-
be le esigenze dovr necessariamente
cadere su isolanti di natura fibrosa (gli
isolanti a cellule chiuse normalmente
usati, in pratica forniscono esclusiva-
mente prestazioni termiche) di spesso-
re sufficiente a soddisfare le esigenze
termiche e comunque non inferiore a
60 mm e densit non inferiore a 70 kg/
m
3
come ad esempio il pannello in lana
minerale SILENTRock.
La seconda problematica nel caso del
tetto in legno ventilato relativa alle tra-
smissioni laterali del rumore aereo, par-
ticolarmente gravi specialmente quando
si usato un pannello isolante non
idoneo.
La presenza della camera di ventilazio-
ne, necessaria per questioni termiche,
crea un corridoio di comunicazione
tra ambienti abitati sotto la medesima
copertura, e nel caso in cui la direzione
di ventilazione del tetto corra perpendi-
colarmente alle partizioni di separazione
tra ambienti attigui di differente proprie-
t, la bonifica a posteriori del problema
acustico risulta particolarmente com-
plicata ed intrusiva, perch il tampona-
mento acustico, ottenuto riempiendo
completamente lintercapedine con lana
minerale o sintetica, impedisce la venti-
lazione della stessa.

ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO
DEL TETTO DAI RUMORI AEREI
6. Membrana ardesiata
5. Tavolato
3. Barriera al vapore
2. TOPSILENTDuo o
TOPSILENTBitex o
TOPSILENTAdhesiv
1. Tavolato
Ventilazione
4. SILENTEco
o SILENTGlass
o SILENTRock
Struttura portante
STRATIGRAFIA DI COPERTURA IN LEGNO VENTILATA
TRASMISSIONE DEL RUMORE
INTERVENTO DI ISOLAMENTO
Tamponamento
con lana di vetro
9 cm
29-30 cm
16-17 cm
15 cm
Esistente
(tetto ventilato)
Esistente
(tetto ventilato)
Cartongesso
Pannelli di
lana di vetro
Spess. 5 cm/cad.
Muro divisorio
esistente
71
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Limpiego di materiali isolanti fibrosi
unito alla preventiva progettazione di
coperture aventi direzione di ventilazio-
ne parallela allo sviluppo delle partizioni
di separazione consente la possibilit di
intercettare buona parte della trasmis-
sione laterale del rumore aereo.
In tal caso, il taglio acustico ottenuto
per riempimento completo con isolan-
te fibroso della intercapedine di ven-
tilazione in corrispondenza della linea
di sviluppo della sottostante muratura
divisoria, gi preventivamente disposta
parallelamente al senso di ventilazione,
non interferir con il corretto funziona-
mento della stessa.
Leventuale presenza di lucernari in seno
alla copertura, come per le facciate, se
non opportunamente valutata penalizza
lisolamento acustico complessivo del
sistema; anche in questi casi andran-
no quindi preferiti elementi trasparenti
(infisso+vetro) aventi sufficiente valore
dellindice di potere fonoisolante.
TAGLIO ACUSTICO
riempimento con
materiale fibroso
Muro divisorio
delle unit abitative
Ventilazione
TAGLIO ACUSTICO
ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO DEL TETTO DAI RUMORI AEREI
72
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Il DPCM 05/12/97 nella tabella B dellalle-
gato A prescrive per le diverse categorie
di edifici classificati nella tabella A dello
stesso allegato i livelli massimi del rumore
generati dagli impianti installati nelledificio
e li suddivide in:
Rumori generati da impianti a funziona-
mento discontinuo
Rumori generati da impianti a funziona-
mento continuo
Il rumore viene misurato con il fonometro
munito di filtro ed espresso in dB(A) perch si
misura un disturbo e non una prestazione
come nel caso delle misure di isolamento di
pareti e solai che invece vengono espressi in
dB lineari. La misura viene eseguita nellam-
biente maggiormente disturbato dal rumore
dellimpianto considerato conforme la norma
UNI EN ISO 16032:2005 ma comunque in
ambiente diverso da quello in cui il rumore
viene generato.
Si noti anche che nello stesso allegato A
alla voce: Rumore prodotto dagli impian-
ti tecnologici, il decreto prescrive che la
rumorosit prodotta dagli impianti tecno-
logici (a prescindere dalla destinazione
delledificio in cui installato) non deve
superare i seguenti limiti:
a) 35 dB(A)L
Amax
con costante di tempo slow
per i servizi a funzionamento discontinuo.
b) 25 dB(A)L
Aeq
per i servizi a funzionamen-
to continuo
Si considerano impianti a funzionamento
continuo RCA:
Gli impianti di riscaldamento
Gli impianti di condizionamento
Gli impianti di aerazione
Si considerano impianti a funzionamento
discontinuo:
Gli ascensori
l bagni
Gli scarichi idraulici
La rubinetteria
l servizi igienici
ISOLAMENTO ACUSTICO
DEGLI IMPIANTI
Fonometro
Colonna di
scarico
COME AVVIENE LA PROVA DI RUMOROSIT
GLI ASCENSORI
Si possono distinguere due tipologie:
gli ascensori idraulici a pistone
gli ascensori elettrici a fune
La prima tipologia la pi silenziosa e il
compressore idraulico che lo comanda
va montato in un apposito locale isola-
to su supporti antivibranti, costa di pi
dellaltra tipologia ed hanno una corsa ri-
dotta che ne limita limpiego negli edici
pi alti.
Gli ascensori a fune sono trainati da un
motore elettrico che posto sopra il vano
ascensore e le cui vibrazioni vanno isola-
te con supporti antivibranti.
Tutta la pavimentazione della sala sar
posta su massetto galleggiante su 2 stra-
ti di FONOSTOPDuo stesi a facce con-
trapposte. Anche le pareti ed il softto
del vano tecnico in cui posta la mac-
china vanno isolate con le tecniche illu-
strate per le centrali termiche descritte
pi avanti.
La muratura del vano i n cui scorre
lascensore dovr essere pi pesante,
almeno 250 kg/m
2
a cui, allinterno degli
appartamenti connanti, verr addossato
un contromuro in laterizio di almeno 8 cm
con una intercapedine di 6 cm isolata con
almeno 5 cm di TOPSILENTEco.
In alternativa il contromuro potr essere
costituito da una parete leggera in ges-
so rivestito su telaio metallico da 4,9 cm
con intercapedine isolata con SILENTEco
da 5 cm.
Sul telaio verr avvitata una prima lastra
di TOPSILENTGips ricoperta da una se-
conda in cartongesso da 13 mm.
Per limitare ulteriormente la trasmissione
di rumori laterali in fase di progetto op-
portuno prevedere il vano tecnico in cui
scorre lascensore e su cui appoggia il
motore opportunamente isolato dal resto
del fabbricato come da schema indicato
in gura.
NRUMORE DEGLI IMPIANTI A FUNZIONAMENTO DISCONTINUO
Vano ascensore
FONOSTOPDuo
in doppio strato
a facce contrapposte
TOPSILENTEco
Controparete
TOPSILENTEco
Controparete
Supporti
antivibranti
Materiali
antivibranti
VANO ASCENSORE ISOLATO DAL FABBRICATO
Supporti
antivibranti
Struttura
appesa
73
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
LIMPIANTO IDRAULICO
La rumorosit dellimpianto idrico-sani-
tario proviene dalle tubazioni, dalla rubi-
netteria e dagli apparecchi sanitari che
lo costituiscono durante le fasi di:
alimentazione dell'acqua ai rubinetti e
agli apparecchi sanitari:
funzionamento degli apparecchi stessi;
scarico delle acque.
La rete delle tubazioni, ssata alle ope-
re murarie, collegata ai rubinetti e agli
apparecchi sanitari ed soggetta alle
vibrazioni generate dalle pompe e dalle
variazioni di pressione dellacqua che si
trasmettono alle partizioni edili generan-
do rumore in tutti gli ambienti del fabbri-
cato che attraversano.
La rubinetteria
La rumorosit della rubinetteria in fase
di apertura aumenta con laumentare
della velocit e della pressione dellac-
qua per cui opportuna linstallazione
di un riduttore di pressione allentrata di
ogni unit abitativa ma anche la brusca
chiusura pu generare un colpo darie-
te rumoroso che pu essere ridotto con
opportuni ammortizzatori installati sui
tratti lunghi delle tubazioni.
Linserimento di un manicotto elastico
fra tubazione e rubinetto associato ad
un rompigetto aeratore installato sul ru-
binetto come pure un opportuno dise-
gno della sezione del rubinetto, priva di
spigoli vivi, unita ad una chiusura pro-
gressiva, pi efcace degli ammortizza-
tori, contribuiscono a ridurre entrambi i
problemi.
Le tubazioni
Le tubazioni trasmettono velocemente e
a distanza le vibrazioni generate dai ru-
binetti e dalle pompe che vanno ridotte
intervenendo:
sulla morfologia delle tubazioni
sui collegamenti e attraversamenti del-
le opere murarie
sulla natura della tubazione
Linterruzione della lunghezza delle tu-
bazioni in metallo con manicotti elasti-
ci ogni 6 metri riduce lenergia vibratoria
che la attraversa, linterruzione periodi-
ca serve per smorzare la vibrazione del
tubo metallico che la vibrazione della
colonna dacqua vi rigenera ogni 6 metri
ed in pratica opportuno disporre sulla
colonna montante un manicotto elastico
ogni piano allingresso di ogni singolo
appartamento. inoltre opportuno pre-
vedere un apposito cavedio tecnico in
cui passare le tubazioni che non vanno
incassate nelle murature divisorie.
Per evitare schi e ronzii delle tubazio-
ni e delle valvole la velocit dellacqua
deve essere contenuta come indicato da
tabella sottostante.
Anche le curve a gomito possono gene-
rare turbolenze dellacqua e quindi ru-
mori per cui queste dovranno essere di
raggio adeguato.
I collari degli ancoraggi metallici alle mu-
rature che si stringono attorno alle tuba-
zioni devono essere guarniti con mate-
riali elastici, in mancanza di dispositivi
gi predisposti, lavvolgimento del tubo
con FONOCELL o con FONOSTOPDuo
in corrispondenza del collare di ssag-
gio o dellattraversamento della mura-
tura pu servire alla bisogna. Il foro di
pareti o solai in cui passano le tubazio-
ni verr poi accuratamente sigillato per
evitare che il rumore si propaghi attra-
verso la fessura.
In funzione della natura dei materiali di
cui sono costituite, le tubazioni possono
emettere rumori di diversa intensit.
Indicativamente per tubazioni non isola-
te ad una velocit dellacqua di 3,4 m/s:
il rame emette un suono di 46 dB(Aj
la plastica emette un suono di 41
dB(A)
il piombo emette un suono di 39 dB(Aj
l'acciaio emette un suono di 38 dB(Aj
il rame rivestito con plastica emette un
suono di 29 dB(A)
RUBINETTO CON PROFILO PRIVO DI SPIGOLI VIVI
Tratto lungo di tubo
AMMORTIZZATORE DEI COLPI DI ARIETE
Ammortizzatore
FONOCELL o
FONOSTOPDuo
FONOCELL
RIVESTIMENTO DEL VANO TECNICO
RIVESTIMENTO DEGLI IMPIANTI NEL PASSAGGIO
ATTRAVERSO I SOLAI
Diametro del tubo (mm)
25 50 80 100 125 150 200 250 300
0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 2,9 3,0
Velocit massima (m/s)
MASSIME VELOCIT CONSIGLIABILI PER
LACQUA NELLE TUBAZIONI
Soluzione errata Soluzione corretta
Soluzione corretta
Blocco pesante
in cls
prefabbricato
Tubi rivestiti con
materiale
fonoassorbente
CAVEDI PASSANTI EDIFICI MULTIPIANO
CAVEDI PASSANTI ALLOGGI A SCHIERA
DIVISORIO TRA APPARTAMENTI CON VANO
TECNICO
NO!
74
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
DETTAGLI ESECUTIVI
NELLISOLAMENTO ACUSTICO DI UNA TUBAZIONE
ISOLAMENTO ACUSTICO DI UNA TUBAZIONE DI SCARICO CON TOPSILENTBitex
ISOLAMENTO ACUSTICO DI UNA TUBAZIONE DI SCARICO CON TOPSILENTAdhesiv
FASI PER LISOLAMENTO ACUSTICO DI UNA CURVA DI UNA TUBAZIONE DI SCARICO CON TOPSILENTDuo
75
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MODALITA E PARTICOLARI DI POSA
NELLISOLAMENTO ACUSTICO DI UNA TUBAZIONE
76
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Pompe ed autoclavi
Anche per queste macchine che sono generatrici di vibrazioni che causano rumore
valgono le precauzioni descritte pi avanti per gli impianti di riscaldamento e con-
dizionamento. Le pompe dovranno essere dotate di supporti antivibranti e collegate
alle tubazioni attraverso un manicotto di raccordo in gomma.
Sia la pompa che lautoclave verranno posate su di un basamento di calcestruzzo
posto sopra un materiale resiliente, no ad un carico di 1.000 kg/m
2
possibile usa-
re un doppio strato di FONOSTOPDuo posato con facce contrapposte, altrimenti si
useranno appositi materiali antivibranti. I macchinari saranno situati in vani riservati
e opportunamente isolati come indicato per il vano che contiene la centrale di riscal-
damento.
Gli apparecchi sanitari
Sono sede di rumore sia in fase di alimentazione che di scarico a cui si aggiunge la
rumorosit causata dallurto di oggetti su di essi, per questo importante che i ru-
binetti siano isolati dalle tubazioni come indicato in precedenza e che gli apparecchi
siano isolati dalle murature a cui sono ssati per mezzo di guarnizioni in gomma
Anche le vasche da bagno vanno isolate dalla muratura appoggiandole su appoggi
elastici oppure sopra un massetto isolato dal solaio e dalle murature circostanti con
due strati di FONOSTOPDuo stesi a facce contrapposte che a sua volta sar scolle-
gato dalle murature perimetrali per mezzo di fasce di FONOCELL.
Il bordo superiore della vasca non dovr essere collegato rigidamente al muro ma iso-
lato con guarnizioni o sigillanti a tenuta stagna che evitino il passaggio dellacqua.
Lo scarico delle acque usate
La rumorosit dei lavelli in acciaio delle
cucine va ridotta con pannelli antirombo
incollati sul retro degli stessi, per questo
scopo pu essere impiegato TOPSILEN-
TAdhesiv in pezzi sagomati allo scopo.
Le cassette di scarico dei WC incassate
nella muratura sono fonte di rumori fa-
stidiosi ed opportuno sostituirle con
cassette esterne meno rumorose im-
piegando apparecchiature insonorizzate
esistenti in commercio.
La colonna di scarico verr inserita in un
cavedio apposito con pareti pesanti pre-
vedendo luso di attacchi alle pareti, iso-
lati con collari di gomma o con fasce di
TOPSILENTDuo, evitando di posizionarli
sui muri connanti con camere da letto
o di soggiorno.
Si dovranno sempre prevedere le tuba-
zioni di sato e curve con raggio ade-
guato.
Le tubazioni saranno isolate e costituite
da materiali multistrato sufcientemente
pesanti.
Per migliorare lisolamento delle tuba-
zioni non isolate si pu intervenire fa-
sci andol e con TOPSI LENTAdhesi v,
TOPSILENTBitex o meglio ancora TOP-
SILENTDuo con la faccia ricoperta con il
non tessuto bianco rivolta verso il tubo
che verranno ssati con il nastro adesivo
SIGILTAPE.
Quando la portata dellacqua resta al di
sotto dei limiti indicati in gura lo scarico
non rumoroso.
Curva con
raggio adeguato
Attacco a
parete
con materiali
elastici
Tubo di sfiato
Cavedio
Sigillatura
Giunto
elastico
Sigillatura
Giunto
elastico
Giunti elastici
Supporti elastici
Manicotto
elastico
Supporti
antivibranti
FONOSTOPDuo
PORTATE DI SCARICO CONSIGLIATE
DEGLI APPARATI SANITARI (sempre <2,5 l/s)
0,5 l/s
1,0 l/s
2,0 l/s
77
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
GLI IMPIANTI ELETTRICI
Gli impianti elettrici degli edici residenziali
in genere non producono una rumorosit
signicativa da imporre particolari precau-
zioni di isolamento ed in genere sufcien-
te avere laccortezza, gi citata nelle pagi-
ne relative ai ponti acustici delle pareti, di
evitare di contrapporre le scatole elettriche
e gli interruttori elettrici nella stessa parete
in modo da non avvertire il clickdi accen-
sione o spegnimento degli stessi.
Per quanto riguarda linstallazione ssa di
apparecchi particolari suscettibile di tra-
sferire vibrazioni ci si rifar ai principi illu-
strati nelle pagine precedenti montandoli
su appoggi elastici.
La rumorosit degli impianti RCA (Riscalda-
mento, Condizionamento, Aerazione) con lo
sviluppo di crescenti esigenze di controllo ter-
moigrometrico di involucri edilizi sempre pi
stagni una problematica sempre pi impor-
tante che va controllata allorigine in fase pro-
gettuale con una attenta scelta di macchine
e materiali con caratteristiche acustiche cer-
ticate, denendo poi, in funzione della desti-
nazione duso delledicio, lubicazione delle
macchine, il lay-out dellimpianto e le relative
condizioni operative, uniti, ad una scrupolosa
descrizione delle modalit di installazione e
di collegamento alle parti murarie, speciche
capitolari che dovranno poi in fase esecutiva
essere sottoposte ad accurato controllo.
La procedura di calcolo previsionale a cui pu
riferirsi il progettista quella riportata nel pro-
getto di norma prEN 12354-5 (agosto 2006)
che considera le sorgenti principali del rumo-
re dellimpianto che possono trasmetterlo sia
per via aerea, attraverso le componenti stesse
dellimpianto: canalizzazioni, canne fumarie e
tubazioni, per la stessa via attraverso le par-
tizioni delledicio: pareti e solai, sia per via
strutturale attraverso le partizioni stesse.
Si tratta di un compito da afdare a progettisti
ed aziende di montaggio specializzati altri-
menti gli interventi a posteriori su edici gi
costruiti sono pi difcili, pi onerosi e non
sempre sono risolutivi.
Le vie di trasmissione dei rumori di queste
tipologie di impianti avvengono sia per via ae-
rea che per via solida attraverso le vibrazioni
che gli impianti trasmettono direttamente alle
partizioni edili su cui appoggiano o a cui sono
collegati e alle vibrazioni trasmesse alla rete
delle tubazioni. A titolo di esempio nello sche-
ma di impianto di condizionamento sotto ri-
portato, le sorgenti del rumore S1 ed S2 sono
rispettivamente: il ventilatore, i punti singolari
dellimpianto di distribuzione dellaria come
le griglie, le curve, le serrande, le variazioni di
sezione ecc. a cui va aggiunta anche la vibra-
zione S3 che il passaggio dellaria causa nei
condotti di una certa lunghezza.
NRUMORE DEGLI IMPIANTI A FUNZIONAMENTO CONTINUO
Analoghe sono le vie di trasmissione del ru-
more degli impianti di riscaldamento dove le
sorgenti sono costituite dal bruciatore, dalla
caldaia, dalla pompa e dai collegamenti alla
struttura muraria dellimpianto di distribuzione
dove si generano vibrazioni che si trasmet-
tono direttamente a pareti e solai mentre per
via aerea si trasmette il rumore causato dal
bruciatore allinnesco e durante lesercizio e il
rumore degli organi della pompa in rotazione.
Le vibrazioni della caldaia e della pompa si
trasmettono velocemente e a distanza anche
lungo le tubazioni dellimpianto che si dirama
in tutto il fabbricato per cui dovranno ap-
poggiare su appositi supporti antivibranti. Le
pompe e i camini saranno collegati alle tuba-
zioni e alla canna fumaria con appositi mani-
cotti elastici e la canna fumaria sar alloggiata
in un apposito cavedio tecnico.
Sono da evitare tracce scatole elettriche con-
trapposte che comporterebbero ponti acustici di
notevole entit.
Il completo riempimento dellintercapedine pu in
parte eliminare tali penalizzazioni.
RIEMPIMENTO INCOMPLETO
DELLINTERCAPEDINE
NO
Sezione orizzontale delle pareti
RIEMPIMENTO COMPLETO
DELLINTERCAPEDINE
S
Sezione orizzontale delle pareti
SCATOLE ELETTRICHE CONTRAPPOSTE
NO
Sezione orizzontale delle pareti
TRACCE DEGLI IMPIANTI E SCATOLE
ELETTRICHE
L1
L2
L3
L4
S2 S3
S1
SCHEMA DI IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
Campana metallica
di protezione
Elastomero antivibrante
SUPPORTO ANTIVIBRAZIONE
Manicotti di gomma
DETTAGLIO DEI GIUNTI SUL TUBO DI
COLLEGAMENTO CON IL VASO DI ESPANSIONE
I percorsi L1, L2, L3 ed L4 attraverso cui si propaga il rumore sono rispettivamente:
L1 - per via aerea attraverso pareti e solai del locale dove situata la macchina
L2 - per via solida si trasmettono le vibrazioni del macchinario attraverso il solaio su cui installato e le
vibrazioni di tutti i componenti dellimpianto che sono collegate alle strutture murarie
L3 - per via aerea per le vibrazioni generate dalla turbolenza dell'aria nei condotti
L4 - propagazione del rumore delle sorgenti per via aerea lungo i condotti dell'aria, rumorosit che vie-
ne immessa direttamente nei diversi ambienti condizionati attraverso le diverse aperture dei condotti.
78
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI
1. FONOSTRIP
2+3. FONOSTOPDuo
4. FONOCELL
1. Cartongesso
Spessore: 13 mm
6-7. Cartongesso
Spessore: 13 mm
4. Fibra Minerale
Spessore: 60 mm
5. TOPSILENTBitex
Spessore: 4 mm
2. TOPSILENTBitex
Spessore: 4 mm
3. Telaio metallico
Spessore: 75 mm
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 59,2 dB
Alternativa:
TOPSILENTBitex+Cartongesso = TOPSILENTGips
CERTIFICAZIONE IEN G. Ferraris
n. 35561/03
CERTIFICAZIONE REI120
Tipo Gas Gasolio Condensazione
di bruciatore di rete
Potenza 520 kW 230 kW 350 kW
(450.000 kcal/h) (200.000 kcal/h) (300.000 kcal/h)
Anno di
costruzione 1983 1996 2002
Livello sonoro
a 1 m (db) 99,5 88,6 74,0
In alternativa, la struttura sotto indicata
costituita prevalentemente da gesso ri-
vestito stata classicata REI 120 con
certicazione del 22/06/2007.
Per rinforzare lisolamento del contro-
softto della sala che contiene la calda-
ia conveniente che anche la pavimen-
tazione dellappartamento sovrastante
sia del tipo a massetto galleggiante su
doppio strato di FONOSTOPDuo posato
a facce contrapposte che aumenta ulte-
riormente il potere fonoisolante Rw del
solaio.
NISOLAMENTO ACUSTICO DELLA
SALA DELLIMPIANTO RCA
Il vano in cui installata la caldaia o lapparecchiatura del condizionamento deve es-
sere delimitato da pareti e solai dotati di una alta resistenza al passaggio del rumore
aereo, si consiglia un isolamento Rw superiore a 60 dB, e conviene anche rivestire
internamente le pareti ed il softto con materiali fonoassorbenti resistenti al fuoco
come i pannelli ligneomagnesiaci.
La tabella sovrastante indica il livello sonoro rilevato nella centrale termica ad
1 m di distanza da bruciatori di diversa potenza e anno di costruzione alimenta-
ti in modi differenti. In fase di costruzione conviene prevedere delle pareti del peso
superiore a 250 kg/m
2
poste su strisce di FONOSTRIP ma sia che si tratti di un
edicio in costruzione sia di un edicio esistente, per ottenere con peso e spes-
sore contenuti il valore del potere fonoisolante Rw sopra indicato, conviene rive-
stire il vano dallinterno con contropareti e controsoftti in gesso rivestito isolate
con SILENTRock montati su telaio metallico come da esempio indicato in gura.
Per completare lisolamento, la pavimentazione della sala pogger su di un massetto
galleggiante su un doppio strato di FONOSTOPDuo steso a facce contrapposte.
ISOLAMENTO ACUSTICO DALLINTERNO
CON CONTROSOFFITTO E CONTROPARETI
1. SILENTRock
3. SILENTRock
2. Telaio metallico
5. Lastra di
cartongesso
4. TOPSILENTGips
2. Laterizio
1. FONOSTRIP
6. SILENTRock
4. Fascia perimetrale
per massetti
8. Cartongesso
3. INTOPLAN
7. TOPSILENTGips
5. Telaio metallico
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 69,0 dB
CERTIFICAZIONE ITC-CNR
n. 4213/RP/06
79
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
VOCI DI CAPITOLATO
Isolamento sotto massetto galleggiante
FONOSTOPDuo monostrato (metodo A)
Lisolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sar realizzato con la tecnica del pavimento galleggiante su di un isolante acustico dei rumori di calpestio,
costituito da una lamina fonoresiliente, accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere, tipo FONOSTOPDuo dotato di una rigidit dinamica s=21 MN/m
3
misurata
conforme norma UNI-EN 29052 parte 1 e certificata da ITC-CNR (ex ICITE). Lisolante verr fornito in rotoli alti 105 cm con aletta di sormonto di 5 cm. I teli verranno
stesi sul piano di posa privo di asperit, sovrapponendoli di 5 cm ed i sormonti verranno poi sigillati con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. Le teste dei teli non
verranno sormontate ma contrapposte e sigillate con lo stesso nastro adesivo. La desolidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sar realizzata
con una fascia autoadesiva di polietilene espanso denominato FONOCELL. Successivamente sullisolante verr gettato un massetto che dovr essere armato con una
rete elettrosaldata e sul quale verr poi realizzata la pavimentazione prevista. Leccedenza del materiale isolante risbordante perimetralmente verr rifilata e verr posato
il battiscopa che dovr risultare staccato dal pavimento al fine di non determinare ponti acustici. Le pareti divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di
un materiale elastomerico fonosmorzante con rigidit dinamica sotto un carico di 200 kg/m
2
s=449 MN/m
3
e sotto carico di 400 kg/m
2
s=937 MN/m
3
, tipo FONOSTRIP
di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm pi largo dello spessore delle pareti che verr interposto fra solaio e parete.
Per un isolamento di grado superiore:
FONOSTOPDuo doppio strato (metodo B)
Lisolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sar realizzato con la tecnica del pavimento galleggiante su di un sistema di isolamento acustico dei rumori di
calpestio dotato di una rigidit dinamica s=11 MN/m
3
misurata conforme norma UNI-EN 29052 parte 1 e certificata da ITC-CNR (ex ICITE), costituito da una lamina
fonoresiliente, accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere, tipo FONOSTOPDuo posato in doppio strato contrapposto. Lisolante verr fornito in rotoli alti 105
cm con aletta di sormonto di 5 cm. I teli del primo strato verranno stesi sul piano di posa privo di asperit, sovrapponendoli di 5 cm con la faccia ricoperta di fibra di
poliestere rivolta verso lalto mentre il secondo strato posato parallelamente al primo verr steso a cavallo delle linee di accostamento del primo con la faccia ricoperta
di fibra di poliestere rivolta verso il basso e con sormonti di 5 cm sigillati con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. Le teste dei teli non verranno sormontate ma con-
trapposte e sigillate con lo stesso nastro adesivo. La desolidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sar realizzata con una fascia autoadesiva
di polietilene espanso denominato FONOCELL. Successivamente sullisolante verr gettato un massetto che dovr essere armato con una rete elettrosaldata e sul
quale verr poi realizzata la pavimentazione prevista. Leccedenza del materiale isolante risbordante perimetralmente verr rifilata e verr posato il battiscopa che dovr
risultare staccato dal pavimento al fine di non determinare ponti acustici. Le pareti divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di un materiale elastomerico
fonosmorzante con rigidit dinamica sotto un carico di 200 kg/m
2
s=449 MN/m
3
e sotto carico di 400 kg/m
2
s=937 MN/m
3
, tipo FONOSTRIP di 4 mm di spessore e
di almeno 4 cm pi largo dello spessore delle pareti che verr interposto fra solaio e parete.
FONOSTOPDuo + FONOSTOPTrio (metodo C)
Lisolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sar realizzato con la tecnica del pavimento galleggiante su di un sistema di isolamento acustico dei rumori
di calpestio in doppio strato dotato di una rigidit dinamica s=9 MN/m
3
misurata conforme norma UNI-EN 29052 parte 1 e certificata da ITC-CNR (ex ICITE) costi-
tuito da una lamina fonoresiliente, accoppiata su entrambi le facce a due tessuti non tessuti di poliestere, tipo FONOSTOPTrio e da unulteriore lamina fonoresiliente
accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere tipo FONOSTOPDuo. Il primo strato costituito da FONOSTOPTrio verr steso sul piano di posa privo di asperit e
corpi estranei sovrapponendo i teli per 5 cm lungo le due cimose contrapposte predisposte sul foglio mentre di testa i teli non verranno sormontati ma solo accostati.
Successivamente verr posato in opera il secondo strato costituito da FONOSTOPDuo steso parallelamente al primo e a cavallo dei sormonti di questo. I teli verranno
sormontati per 5 cm lungo lapposita aletta di sormonto predisposta sul telo mentre di testa saranno solo accuratamente accostati. Infine sia i sormonti longitudinali che
le linee di accostamento trasversali verranno sigillati con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. La desolidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo
sar realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso denominato FONOCELL. Successivamente sullisolante verr gettato un massetto che dovr essere
armato con una rete elettrosaldata e sul quale verr poi realizzata la pavimentazione prevista. Leccedenza del materiale isolante risbordante perimetralmente verr rifilata
e verr posato il battiscopa che dovr risultare staccato dal pavimento al fine di non determinare ponti acustici. Le pareti divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo
di strisce di un materiale elastomerico fonosmorzante con rigidit dinamica sotto un carico di 200 kg/m
2
s=449 MN/m
3
e sotto carico di 400 kg/m
2
s=937 MN/m
3
, tipo
FONOSTRIP di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm pi largo dello spessore delle pareti che verr interposto fra solaio e parete.
1. FONOSTRIP
3. FONOCELL
4. Massetto armato
galleggiante
2. FONOSTOPDuo
FONOSTOPDuo o
FONOSTOPTrio
FONOSTOPDuo
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI
DAI RUMORI DI CALPESTIO
5. Pavimento
80
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Isolamento dei solai in legno
Lisolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sar realizzato con la tecnica del pavimento galleggiante su di un sistema di isolamento acustico dei rumori di calpestio
dotato di una rigidit dinamica s=11 MN/m
3
misurata conforme norma UNI-EN 29052 parte 1 e certificata da ITC-CNR (ex ICITE), costituito da una lamina fonoresiliente,
accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere, tipo FONOSTOPDuo posato in doppio strato contrapposto. Lisolante verr fornito in rotoli alti 105 cm con aletta di sormon-
to di 5 cm. I teli del primo strato verranno stesi sul piano di posa privo di asperit, sovrapponendoli di 5 cm con la faccia ricoperta di fibra di poliestere rivolta verso lalto mentre il
secondo strato posato parallelamente al primo verr steso a cavallo delle linee di accostamento del primo con la faccia ricoperta di fibra di poliestere rivolta verso il basso e con
sormonti di 5 cm sigillati con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. Le teste dei teli non verranno sormontate ma contrapposte e sigillate con lo stesso nastro adesivo. La deso-
lidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sar realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso denominato FONOCELL. Successivamente
sullisolante verr gettato un massetto che dovr essere armato con una rete elettrosaldata e sul quale verr poi realizzata la pavimentazione prevista. Leccedenza del materiale
isolante risbordante perimetralmente verr rifilata e verr posato il battiscopa che dovr risultare staccato dal pavimento al fine di non determinare ponti acustici. Le pareti
divisorie saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di un materiale elastomerico fonosmorzante con rigidit dinamica sotto un carico di 200 kg/m
2
s=449 MN/m
3
e sotto
carico di 400 kg/m
2
s=937 MN/m
3
, tipo FONOSTRIP di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm pi largo dello spessore delle pareti che verr interposto fra solaio e parete.
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI IN LEGNO
DAI RUMORI DI CALPESTIO
3. Pavimento
2. Massetto
armato
galleggiante
sabbia/cemento
1. FONOSTOPDuo
bistrato
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
IN PRESENZA DI RISCALDAMENTO
5. Tubazioni per
limpianto di
riscaldamento
4. Pannelli per
il fissaggio
dei tubi
1. FONOSTRIP
6. Massetto
3. FONOCELL
2 FONOSTOPDuo
Isolamento sotto massetto galleggiante in presenza di riscaldamento a pavimento
Lisolamento acustico dei solai dai rumori di calpestio sar realizzato con la tecnica del pavimento galleggiante su di un isolante acustico dei rumori di calpestio, costituito
da una lamina fonoresiliente, accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere, tipo FONOSTOPDuo dotata di una rigidit dinamica s=21 MN/m
3
misurata conforme norma
UNI-EN 29052 parte 1 e certificata da ITC-CNR (ex ICITE). Lisolante verr fornito in rotoli alti 105 cm con aletta di sormonto di 5 cm. I teli verranno stesi sul piano di posa
privo di asperit, sovrapponendoli di 5 cm ed i sormonti verranno sigillati con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. Le teste dei teli non verranno sormontate ma contrapposte e
sigillate con lo stesso nastro adesivo. La desolidarizzazione del massetto armato galleggiante dai muri in rilievo sar realizzata con una fascia autoadesiva di polietilene espanso
denominato FONOCELL. Successivamente su FONOSTOPDuo verranno posati i pannelli isolanti e le tubazioni del riscaldamento a pavimento che verranno ricoperte da
un massetto conforme le indicazioni del fornitore dellimpianto di riscaldamento e sul quale verr poi realizzata la pavimentazione prevista. Leccedenza del materiale isolante
risbordante perimetralmente verr rifilata e verr posato il battiscopa che dovr risultare staccato dal pavimento al fine di non determinare ponti acustici. Le pareti divisorie
saranno isolate dal solaio per mezzo di strisce di un materiale elastomerico fonosmorzante con rigidit dinamica sotto un carico di 200 kg/m
2
s=449 MN/m
3
e sotto carico di
400 kg/m
2
s=937 MN/m
3
, tipo FONOSTRIP di 4 mm di spessore e di almeno 4 cm pi largo dello spessore delle pareti che verr interposto fra solaio e parete.
VOCI DI CAPITOLATO
81
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI IN LEGNO FLOTTANTI
DAI RUMORI DI CALPESTIO
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE TERRAZZE
DAI RUMORI DI CALPESTIO
Isolamento sotto pavimenti in legno flottanti
Lisolamento acustico di pavimenti in legno flottanti ad incastro sar realizzato con un isolante acustico dai rumori di calpestio tipo FONOSTOPLegno, costi-
tuito da una lamina fonoresiliente accoppiata ad un tessuto non tessuto ad alta densit con resistenza allo schiacciamento sotto carico costante di 2 KPa per
122 giorni conforme EN 1606 inferiore a 0,2 mm.
I teli verranno svolti a secco sul sottofondo liscio e asciutto con la faccia ricoperta dal tessuto non tessuto rivolto verso il solaio accostando con cura i teli
ma evitando di sovrapporli.
I fogli verranno fermati e rifilati al piede delle murature e dei corpi emergenti dal piano del solaio e le linee di accostamento dei teli verrano sigillate con lap-
posito nastro adesivo.
La pavimentazione in legno sovrastante verr poi posata a secco sullisolamento acustico badando di mantenerla leggermente staccata dalle murature.
La stessa precauzione verr seguita per la posa del battiscopa che non dovr toccare il pavimento.
Isolamento delle terrazze sotto massetto galleggiante
Lisolamento acustico delle terrazze dai rumori di calpestio sar realizzato con la tecnica del pavimento galleggiante su di un isolante acustico tipo
FONOSTOPStrato costituito da un tessuto non tessuto termofissato accoppiato ad un tessuto non tessuto di poliestere ad agugliatura elastica, dotato di
un carico di rottura L/T=550/350 N/50 mm e allungamento a rottura L/T=100/200% fornito in rotoli alti 100 cm con aletta di sormonto di 5 cm.
I teli verranno stesi sul manto impermeabile sovrapponendoli per 5 cm nel senso longitudinale lungo lapposita fascia di sormonto, mentre di testa verranno
solo accuratamente accostati. I fogli verranno fermati e rifilati al piede dei muri perimetrali e di tutti i corpi fuoriscenti dal piano del solaio. Tutti i sormonti e
le linee di accostamento verranno sigillate con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. Dopo aver realizzato la protezione delle parti verticali del manto imper-
meabile su di queste verr incollato la fascia isolante in polietilene espanso FONOCELLche scender a rivestire i teli di FONOSTOPStrato precedentemente
posato sulla parte piana. Successivamente sullo strato isolante verr gettato un massetto cementizio armato con rete elettrosaldata di spessore superiore a
4 cm. Dopo la posa del pavimento verr rifilato la fascia di FONOCELL che risborder dal pavimento e verr posato il battiscopa che dovr risultare staccato
dalla pavimentazione.
3. Listoni in legno
ad incastro
1. FONOCELL
2. FONOSTOPLegno
4. FONOCELL
5. Massetto armato
galleggiante
1. Manto impermeabile
3. Malta cementizia
2. FONOSTOPStrato
VOCI DI CAPITOLATO
82
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI INTERNE DAI RUMORI AEREI
NEI FABBRICATI DI NUOVA COSTRUZIONE
Pareti doppie in muratura interne nuove
Le pareti doppie perimetrali interne verranno desolidarizzate dal solaio edifi-
candole su di una striscia elastomerica fonosmorzante di spessore s=4 mm,
dotata di una rigidit dinamica sotto un carico di 400 Kg/m
2
= 937 MN/m
3
, di
larghezza superiore di almeno 4 cm rispetto alla doppia parete.
Lisolamento acustico delle pareti doppie divisorie fra unit abitative diver-
se, separate da una intercapedine di spessore non inferiore a 4 cm, verr
realizzato per intonacatura stagna alle onde sonore della faccia interna di
uno dei due muri:
in pannelli autoportanti costituiti da fibra di poliestere con densit di 30
kg/m
3
, atossica, termolegata ed esente da collanti, dotata di resistivit
al flusso daria r=3,90 KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,037 W/mK
accoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit impermeabile
allaria e al vapore, tipo TOPSILENTEco di spessore s= cm.
Oppure, in alternativa
in pannelli autoportanti in busta di polietilene costituiti da lana di roccia
con densit di 40 kg/m
3
dotata di resistivit al flusso daria r=14,9 KPa/
sm
2
e conducibilit termica =0,035 W/mK di spessore s= cm accop-
piata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit impermeabile allaria
e al vapore che verr rivolta verso linterno tipo TOPSILENTRock di
spessore s= cm.
1. FONOSTRIP
3. TOPSILENTDuo
o TOPSILENTBitex
4. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
5. Seconda muratura
della parete doppia
2. FONOPLAST
1. FONOSTRIP
3. TOPSILENTEco
o TOPSILENTRock
5. Seconda muratura
della parete doppia
2. FONOPLAST
Pareti doppie in muratura interne nuove
Le pareti doppie perimetrali interne verranno desolidarizzate dal solaio edifi-
candole su di una striscia elastomerica fonosmorzante di spessore s=4 mm,
dotata di una rigidit dinamica sotto un carico di 400 Kg/m
2
= 937 MN/m
3
, di
larghezza superiore di almeno 4 cm rispetto alla doppia parete.
Lisolamento acustico delle pareti doppie divisorie fra unit abitative diver-
se, separate da una intercapedine di spessore non inferiore a 4 cm, verr
realizzato per intonacatura stagna alle onde sonore della faccia interna di
uno dei due muri:
con una lamina fonoimpedente ad alta densit, di massa areica di 4 Kg/m
2
,
a base di un composto con frequenza critica superiore ad 85.000 Hz, tipo
TOPSILENTBitex.
Oppure, in alternativa:
con una lamina fonoimpedente ad alta densit a base di un composto con fre-
quenza critica superiore ad 85.000 Hz accoppiata con un tessuto non tessuto
di poliestere dotato di una rigidit dinamica (UNI EN 29052/1) s=21 MN/m
3
e
una massa areica totale di 5 Kg/m
2
, tipo TOPSILENTDuo posato con la faccia
ricoperta dal non tessuto rivolto verso il muro.
Lo spazio compreso tra i due muri verr poi riempito con un isolante termoa-
custico:
in pannelli a base di fibra di poliestere termolegata con densit di 20 kg/m
3
,
esente da collanti ed atossica, dotata di una resistivit al flusso daria r=2,26
KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,040 W/mK tipo SILENTEco di spessore
s= cm.
Oppure, in alternativa:
in pannelli di lana di roccia autoportanti con densit di 40 kg/m
3
e resistivit
al flusso daria r=14,9 KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,035 W/mK, tipo
SILENTRock di spessore s= cm.
Oppure, in alternativa:
in panneli a base di fibra di vetro con densit di 30 kg/m
3
di resistivit al
flusso daria r=19,5 KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,032 W/mK tipo
SILENTGlass di spessore s=... cm.
VOCI DI CAPITOLATO
83
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI ESTERNE DAI RUMORI AEREI
NEI FABBRICATI DI NUOVA COSTRUZIONE
Pareti doppie in muratura esterne nuove
Lisolamento termoacustico delle pareti doppie perimetrali esterne, separate
da unintercapedine, previa intonacatura della faccia interna dellinterca-
pedinedella prima muratura con funzione di protezione dalle infiltrazioni
meteoriche, verr realizzato per foderatura dello spazio compreso tra i due
muri con un isolante termoacustico:
in pannelli autoportanti costituiti da fibra di poliestere con densit di 30
kg/m
3
, atossica, termolegata ed esente da collanti, dotata di resistivit
al flusso daria r=3,90 KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,037 W/mK
accoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit impermeabile
allaria e al vapore, tipo TOPSILENTEco di spessore s= cm.
Oppure, in alternativa
in pannelli autoportanti in busta di polietilene costituiti da lana di roccia
con densit di 40 kg/m
3
dotata di resistivit al flusso daria r=14,9 KPa/
sm
2
e conducibilit termica =0,035 W/mK di spessore s= cm accop-
piata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit impermeabile allaria
e al vapore che verr rivolta verso linterno tipo TOPSILENTRock di
spessore s= cm.
La parete interna verr costruita su di una striscia elastomerica fonosmor-
zante di spessore s=4 mm, di larghezza superiore di almeno 4 cm rispetto
al muro in elevazione, dotata di una rigidit dinamica sotto un carico di 400
Kg/m
2
= 937 MN/m
3
.
Pareti doppie in muratura esterne nuove
Lisolamento termoacustico delle pareti doppie perimetrali esterne, separate
da unintercapedine, previa intonacatura della faccia interna dellinterca-
pedinedella prima muratura con funzione di protezione dalle infiltrazioni
meteoriche, verr realizzato per foderatura dello spazio compreso tra i due
muri con un isolante termoacustico:
in pannelli a base di fibra di poliestere termolegata con densit di 20 kg/m
3
,
esente da collanti ed atossica, dotata di una resistivit al flusso daria r=2,26
KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,040 W/mK tipo SILENTEco di spessore
s= cm.
Oppure, in alternativa:
in pannelli di lana di roccia autoportanti con densit di 40 kg/m
3
e resistivit
al flusso daria r=14,9 KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,035 W/mK, tipo
SILENTRock di spessore s= cm.
Oppure, in alternativa:
in panneli a base di fibra di vetro con densit di 30 kg/m
3
di resistivit al
flusso daria r=19,5 KPa/sm
2
e conducibilit termica =0,032 W/mK tipo
SILENTGlass di spessore s=... cm.
che verr rivestito con una intonacatura stagna alle onde sonore ed al
vapore acqueo realizzata:
con una lamina fonoimpedente ad alta densit, di massa areica di 4 Kg/m
2
,
a base di un composto con frequenza critica superiore ad 85.000 Hz, tipo
TOPSILENTBitex.
Oppure, in alternativa:
con una lamina fonoimpedente ad alta densit a base di un composto con fre-
quenza critica superiore ad 85.000 Hz accoppiata con un tessuto non tessuto
di poliestere dotato di una rigidit dinamica (UNI EN 29052/1) s=21 MN/m
3
e
una massa areica totale di 5 Kg/m
2
, tipo TOPSILENTDuo posato con la faccia
ricoperta dal non tessuto rivolto verso il muro.
1. FONOSTRIP
4. TOPSILENTEco o
TOPSILENTRock
5. Seconda muratura
della parete doppia
2. FONOPLAST
1. FONOSTRIP
4. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
5. TOPSILENTDuo
o TOPSILENTBitex
o TOPSILENTAdhesiv
6. Seconda muratura
della parete doppia
2. FONOPLAST
3. Intonacatura
antipioggia
3. Intonacatura
antipioggia
VOCI DI CAPITOLATO
84
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI NEI
FABBRICATI ESISTENTI CON CONTROPARETE SU TELAIO METALLICO
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock o
TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di
carongesso
In alternativa 4 : TOPSILENTBitex e cartongesso
Pareti esistenti perimetrali esterne ed interne con controparete su telaio metallico
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali esistenti dellunit abitativa verr realizzato con un contromuro in gesso rivestito di spessore s = cm montato
su telaio metallico autoportante che delimita unintercapedine riempita:

A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti,
che sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
Oppure
in alternativa:
Il tamponamento della controparete sar realizzato da un doppio
strato di lastre in gesso rivestito avvitate sui montanti metallici
verticali distanziati 60 cm con interposto uno strato smorzante
costituito da:
con una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una
lamina fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima frequenza
critica di spessore s=16,5 mm e massa areica di 15 kg/m
2
tipo
TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in
gesso rivestito di spessore >12mm entrambe avvitate sui mon-
tanti metallici verticali distanziati di 60 cm.
in pannelli a base di fibra di poliestere ter-
molegata con densit di 20 kg/m
3
, esente
da collanti ed atossica, dotata di una
resistivit al flusso daria r=2,26 KPa/sm
2
e
conducibilit termica =0,040 W/mK tipo
SILENTEco di spessore s= cm.
Oppure
in
alternativa:
in panneli a base di fibra di vetro con
densit di 30 kg/m
3
di resistivit al
flusso daria r=19,5 KPa/sm
2
e con-
ducibilit termica =0,032 W/mK tipo
SILENTGlass di spessore s=... cm.
Oppure
in
alternativa:
in pannelli di lana di roccia autoportanti con
densit di 40 kg/m
3
e resistivit al flusso
daria r=14,9 KPa/sm
2
e conducibilit ter-
mica =0,035 W/mK, tipo SILENTRock di
spessore s= cm.
una lamina fonoimpedente ad alta densit, di massa areica di 4
Kg/m
2
, a base di un composto con frequenza critica superiore ad
85.000 Hz, tipo TOPSILENTBitex che verr incollata alla lastra di
cartongesso con la colla FONOCOLL.
Il tamponamento della controparete sar realizzato:
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock o
TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di
carongesso
In alternativa 4 : TOPSILENTBitex e cartongesso
VOCI DI CAPITOLATO
85
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI NEI
FABBRICATI ESISTENTI CON ISOLAMENTO INCOLLATO
ISOLAMENTO ACUSTICO A SPESSORE MINIMALE
1. Striscia di
guarnizione
3. SILENTGipsalu
2. GIPSCOLL
applicato con spatola
1. Striscia di
guarnizione
2. GIPSCOLL
3. SILENTGips
Pareti esistenti perimetrali esterne con
isolamento incollato
Lisolamento acustico delle pareti esistenti perimetrali esterne verr realizzato per
placcaggio delle stesse con lastre prefabbricate di spessore s = cm, costi-
tuite da un cartongesso di spessore s=9,5 mm e permeabilit al vapore =8,4,
accoppiato ad una lana di vetro di densit pari a 85 Kg/m
3
con una permeabilit
al vapore acqueo =1,3 e una rigidit dinamica s=2,2 MN/m
3
, protetta da una
barriera al vapore incorporata costituita da una lamina di alluminio di spessore
s=15 e permeabilit al vapore acqueo =600.000, tipo SILENTGipsalu. Le
lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo
GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accostamento degli elementi verr posta una
rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura
dei giunti, eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
Pareti esistenti perimetrali interne
con isolamento incollato
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali interne divisorie tra unit abitative
diverse verr realizzato per placcaggio delle stesse con lastre prefabbricate di
spessore s= cm costituite da un cartongesso di spessore s=9,5 mm e permea-
bilit al vapore acqueo =8,4 accoppiato ad una lana di vetro di densit pari a 85
Kg/m
3
con una permeabilit al vapore acqueo =1,3 e una rigidit dinamica s=2,2
MN/m
3
tipo SILENTGips. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnoc-
chi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accostamento verr
posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS, con la funzione di armatura della
sigillatura dei giunti, che sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
1. Striscia di
guarnizione
2. GIPSCOLL
3. TOPSILENTDuogips
(valido solo per pareti esistenti di massa areica 140 kg/m
2
)
Lisolamento acustico a spessore minimale delle pareti (massa areica 140
kg/m
2
) verr realizzato per placcaggio delle stesse con lastre prefabbricate di
spessore s=21 mm e massa areica di 15 kg/m
2
, costituite da un cartongesso di
spessore s=12,5 mm e permeabilit al vapore =8,4, accoppiato ad una lamina
fonoimpedente con una permeabilit al vapore acqueo =100.000 rivestita con
un tessuto non tessuto di poliestere dotato di una rigidit dinamica s=21 MN/
m
3
, tipo TOPSILENTDUOgips. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire
con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accosta-
mento degli elementi verr posta una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con
la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, eseguita con uno stucco tipo
STUCCOJOINT.
VOCI DI CAPITOLATO
86
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI
E DI CALPESTIO SU TELAIO METALLICO SOSPESO
2. telaio
metallico 2. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
1. SILENTEco o
SILENTGlass
5. Lastra
di cartongesso
4. TOPSILENTGips
Solaio esistente con controsoffitto su telaio metallico sospeso
Lisolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sullunit abitativa verr realizzato con un controsoffitto ribassato per cm in
gesso rivestito che delimita una intercapedine con doppio isolamento costituito da:
Il primo strato di cm di spessore verr incollato o fissato meccanicamente al soffitto mentre il secondo strato di cm di spessore verr steso sulle lastre
in gesso rivestito che costituiscono il tamponamento del controsoffitto. Questo sar realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto
uno strato smorzante che sar avvitato sui profili di una orditura metallica appesa ad appositi agganci di sospensione per lisolamento acustico.
ll tamponamento sar costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima frequenza
critica di spessore s=16,5 mm e massa areica di 15 kg/m
2
tipo TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito di spessore >12mm.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti,
che sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.
in pannelli a base di fibra di poliestere ter-
molegata con densit di 20 kg/m
3
, esente
da collanti ed atossica, dotata di una
resistivit al flusso daria r=2,26 KPa/sm
2
e
conducibilit termica =0,040 W/mK tipo
SILENTEco di spessore s= cm.
Oppure
in
alternativa:
in panneli a base di fibra di vetro con
densit di 30 kg/m
3
di resistivit al
flusso daria r=19,5 KPa/sm
2
e con-
ducibilit termica =0,032 W/mK tipo
SILENTGlass di spessore s=... cm.
Oppure
in
alternativa:
in pannelli di lana di roccia autoportanti con
densit di 40 kg/m
3
e resistivit al flusso
daria r=14,9 KPa/sm
2
e conducibilit ter-
mica =0,035 W/mK, tipo SILENTRock di
spessore s= cm.
VOCI DI CAPITOLATO
87
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOFFITTI DAI RUMORI AEREI
E DI CALPESTIO SU TELAIO METALLICO IN ADERENZA
1. telaio
metallico
3. TOPSILENTGips
4. Lastra
di cartongesso
2. SILENTEco o
SILENTGlass o
SILENTRock
Solaio esistente con controsoffitto su telaio metallico in aderenza
Lisolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sullunit abitativa verr realizzato con un controsoffitto di cm di spessore in
gesso rivestito che delimita una intercapedine riempita:
Il tamponamento del controsoffitto sar realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante avvitato su profili
metallici di una orditura adiacente al soffitto ma da esso isolata con una guarnizione adesiva in polimero espanso.
ll tamponamento sar costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima frequenza
critica di spessore s=16,5 mm e massa areica di 15 kg/m
2
tipo TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito di spessore >12mm.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti,
che sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.
in pannelli a base di fibra di poliestere ter-
molegata con densit di 20 kg/m
3
, esente
da collanti ed atossica, dotata di una
resistivit al flusso daria r=2,26 KPa/sm
2
e
conducibilit termica =0,040 W/mK tipo
SILENTEco di spessore s= cm.
Oppure
in
alternativa:
in panneli a base di fibra di vetro con
densit di 30 kg/m
3
di resistivit al
flusso daria r=19,5 KPa/sm
2
e con-
ducibilit termica =0,032 W/mK tipo
SILENTGlass di spessore s=... cm.
Oppure
in
alternativa:
in pannelli di lana di roccia autoportanti con
densit di 40 kg/m
3
e resistivit al flusso
daria r=14,9 KPa/sm
2
e conducibilit ter-
mica =0,035 W/mK, tipo SILENTRock di
spessore s= cm.
VOCI DI CAPITOLATO
88
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURE DI LABORATORIO
RIGIDIT DINAMICA PER IL CALCOLO PREVISIONALE DELLISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI - ITC-CNR
SISTEMA A
FONOSTOPDuo
CERTIFICAZIONE
ITC-CNR
n. 3403/RP/01
s = 11 MN/m
3
CERTIFICAZIONE
ITC-CNR
n. 3402/RP/01
s = 21 MN/m
3
CERTIFICAZIONE
ITC-CNR
n. 3404/RP/01
s = 9 MN/m
3
SISTEMA C
FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo
SISTEMA B
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo
89
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURE DI LABORATORIO
MISURA DELLISOLAMENTO AL CALPESTIO NORMALIZZATO (Ln) - CSI
CERTIFICAZIONE
CSI
n. ME06/060/98
(*) Nota Bene. Il miglioramento dellisolamento al calpestio risultato del rapporto di prova soprariportato ha solamente valore
indicativo per raffronti fra test condotti con le medesime modalit ma non utilizzabile per una previsione acustica, n per
un calcolo previsionale dellisolamento acustico del calpestio di un solaio in opera.
(*)
90
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURE DI LABORATORIO
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI - IEN G. FERRARIS
Forato
25x25x12
PARETE SEMPLICE DA 12
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 15 cm
Peso 153 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 44,9 dB
TRASMITTANZA
U = 1,9126 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/04
Forato
25x25x12
3. Cartongesso
Spessore: 13 mm
2. TOPSILENTDuo
5 kg/m
2
Spessore: 9 mm
4. Fascia
desolidarizzante
1. Colla
Spessore: circa 8 mm
CONTROPARETE SOTTILE IN CARTONGESSO INCOLLATA
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 18 cm
Peso 167 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 51,9 d B
TRASMITTANZA
U = 1,3425 W/m
2
K (*)
Alternativa:
TOPSILENTDuo+Cartongesso = TOPSILENTDuogips
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/08
Forato
25x25x12
4. Forato
25x25x8
1. TOPSILENTBitex
5 kg/m
2
Spessore: 4 mm
3. FONOSTRIP
2. SILENTEco
Spessore: 40 mm
DOPPIO MURO ISOLATO 128
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 29 cm
Peso 260 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 52,3 dB
TRASMITTANZA
U = 0,5365 W/m
2
K (*)
Alternativa:
SILENTEco+TOPSILENTBitex = TOPSILENTEco
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/09
(*) Valori calcolati relativi alla sola parete
91
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Forato
25x25x12
4. Cartongesso
Spessore: 13 mm
1. Fibra
minerale
3. TOPSILENTBitex
5 kg/m
2
Spessore: 5 mm
2. Telaio metallico
Spessore: 49 mm
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/05
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 26 cm
Peso 180 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 61,1 dB
TRASMITTANZA
U = 0,4958 W/m
2
K (*)
Alternativa:
TOPSILENTBitex+Cartongesso = TOPSILENTGips
Forato
25x25x12
4. Cartongesso
Spessore: 13 mm
3. SILENTEco
Spessore: 40 mm
5. TOPSILENTBitex
5 kg/m
2
Spessore: 4 mm
1. Fascia
desolidarizzante
2. Telaio metallico
Spessore: 49 mm
6. Cartongesso
Spessore: 13 mm
CONTROPARETE ADDOSSATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/07
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 23 cm
Peso 178 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 61,3 dB
TRASMITTANZA
U = 0,5033 W/m
2
K (*)
Alternativa:
TOPSILENTBitex+Cartongesso = TOPSILENTGips
1. Cartongesso
Spessore: 13 mm
6-7. Cartongesso
Spessore: 13 mm
4. Fibra Minerale
Spessore: 60 mm
5. TOPSILENTBitex
Spessore: 4 mm
2. TOPSILENTBitex
Spessore: 4 mm
3. Telaio metallico
Spessore: 75 mm
PARETE IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO
CERTIFICAZIONE
IEN G. Ferraris
n. 35561/03
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 13,5 cm
Peso 54 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 59,2 dB
TRASMITTANZA
U = 0,4202 W/m
2
K (*)
Alternativa:
TOPSILENTBitex+Cartongesso = TOPSILENTGips
MISURE DI LABORATORIO
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI - IEN G. FERRARIS
(*) Valori calcolati relativi alla sola parete
92
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30 4. TOPSILENTRock
spessore: cm 6,0
1. FONOPLAST
5. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
DOPPIA PARETE DA 8
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
04. TOPSILENTEco
spessore: cm 5,0
(intercapedine: cm 6,0)
1. FONOPLAST
5. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
DOPPIA PARETE DA 8
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
12x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30 4. TOPSILENTRock
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
DOPPIA PARETE DA 128
MISURE DI LABORATORIO
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI - ITC-CNR
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 25 cm
Peso 245 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 55,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3016 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE
n. 4165/RP/06
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 25 cm
Peso 243 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 56,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3249 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE
n. 4166/RP/06
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 28 cm
Peso 288 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 57,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3204 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE
n. 4167/RP/06
(*) Valori calcolati relativi alla sola parete
93
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
25x50x19
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
7. SILENTRock
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
25x50x19
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
7. SILENTEco
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25
1. FONOPLAST
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
25x50x19
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30 4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
PARETE SEMPLICE DA 25
MISURE DI LABORATORIO
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI - ITC-CNR
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 28 cm
Peso 202 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 53,0 dB
TRASMITTANZA
U = 1,0230 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE

n. 4215/RP/06
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 37 cm
Peso 228 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 69,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3656 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE
n. 4213/RP/06
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 37 cm
Peso 228 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 68,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3784 W/m
2
K (*)
CERTIFICAZIONE
n. 4214/RP/06
(*) Valori calcolati relativi alla sola parete
94
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURE IN OPERA
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
Ln,w SP. MASSETTO (cm) STRATI E MATERIALE FINITURA
54 5 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo ceramica
54 5 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo ceramica
53 5 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo ceramica

Ln,w SP. MASSETTO (cm) STRATI E MATERIALE FINITURA
49 5 FONOSTOPDuo ceramica
53 5 FONOSTOPDuo ceramica
55 6 FONOSTOPDuo ceramica
56 5 FONOSTOPDuo legno
56 4 FONOSTOPDuo Ceramica
55 4 FONOSTOPDuo Ceramica
57 4 FONOSTOPDuo Ceramica
58 4 FONOSTOPDuo Ceramica
53 5 FONOSTOPDuo ceramica
52 5 FONOSTOPDuo ceramica
40 6 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo legno
52 4 FONOSTOPDuo legno
54 4 FONOSTOPDuo legno
56 5 FONOSTOPDuo assente
52 5 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo assente
55 5 FONOSTOPDuo Ceramica
58 5 FONOSTOPDuo Ceramica
55 5 FONOSTOPDuo Ceramica
55 5 FONOSTOPDuo Ceramica
57 5 FONOSTOPDuo Ceramica
56 5 FONOSTOPDuo Legno
58 5 FONOSTOPDuo Legno
58 5 FONOSTOPDuo Ceramica
51 4 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo Legno
55 5 FONOSTOPDuo Ceramica
55 5 FONOSTOPDuo Legno
42 5 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo Legno
54 5 FONOSTOPDuo Assente
50 5 FONOSTOPBar Ceramica
52 5 FONOSTOPBar Ceramica
58 5 FONOSTOPBar Ceramica
58 5 FONOSTOPBar Ceramica
56 5 FONOSTOPBar Ceramica
58 5 FONOSTOPBar Ceramica
54 5 FONOSTOPDuo Ceramica
50 4 FONOSTOPDuo Legno
54 4 FONOSTOPDuo Legno
57 4 FONOSTOPDuo Assente
56 5 FONOSTOPDuo Ceramica
53 5 FONOSTOPDuo Legno
54 5 FONOSTOPDuo Ceramica
52 6 FONOSTOPDuo Ceramica
51 6 FONOSTOPDuo Ceramica

Ln,w SP. MASSETTO (cm) STRATI E MATERIALE FINITURA
55 5 FONOSTOPDuo Ceramica
58 4 FONOSTOPDuo Ceramica
59 5 FONOSTOPBar Ceramica
60 5 FONOSTOPBar Assente

Ln,w SP. MASSETTO (cm) STRATI E MATERIALE FINITURA
58 7 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo Ceramica
55 5 FONOSTOPDuo+FONOSTOPTrio Ceramica
58 6 FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo Legno
59 6 FONOSTOPTrio Ceramica

Ln,w SP. MASSETTO (cm) STRATI E MATERIALE FINITURA
56 5 FONOSTOPDuo Ceramica
58 5 FONOSTOPDuo Ceramica
54 5 FONOSTOPDuo assente
52 5 FONOSTOPDuo assente
ELENCO COLLAUDI IN OPERA ESEGUITI DA STUDI E LABORATORI SPECIALIZZATI IN ACUSTICA
LATERO CEMENTO
cm 16 + 4
(TRAVETTI E PIGNATTE)
LATERO CEMENTO
cm 20 + 4
(TRAVETTI E PIGNATTE)
LATERO CEMENTO
cm 24 + 4
(TRAVETTI E PIGNATTE)
LEGNO
cm 2
+ CAPPA COLLABORANTE C.A.
cm 6
PREFABBRICATI A LASTRE CON PSE
(tipo Predalle)
95
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Calcestruzzo alleggerito 68 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 53 dB
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Calcestruzzo alleggerito 7 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 49 dB
Latero cemento cm 16+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in
gres porcellanato 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Cemento alleggerito 6-7 cm
- Solaio in laterocemento 20 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 53 dB
96
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento 1 cm
- Massetto 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 10 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 53 dB
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in legno 2 cm
- Massetto 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 8 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 53 dB
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento 1 cm
- Massetto 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 10 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 52 dB
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 8 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 54 dB
97
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte) Latero cemento cm 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in legno 2 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 4 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Riempimento 10 cm
- Solaio in laterocemento 25 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 40 dB
Stratigraa
- Pavimento in legno 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 4 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 6 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 54 dB
Latero cemento 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in parquet 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 4 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Cemento alleggerito 6 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 52 dB
Latero cemento 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Cemento alleggerito 8 cm
- Solaio in laterocemento
(tipo UNISOL KS) 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 56 dB
98
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Latero cemento 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in parquet 1,5 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 6 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 55 dB
Latero cemento 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in legno 1,5 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 4 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Calcestruzzo alleggerito 6 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 50 dB
Latero cemento 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 6 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 10 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 52 dB
Latero cemento 20+4 (travetti e pignatte)
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 6 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito 10 cm
- Solaio in laterocemento 24 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 51 dB
99
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Legno cm 2 + Cappa collaborante C.A. cm 6
Stratigraa
- Pavimento in ceramica 1 cm
- Massetto sabbia/cemento armato 7 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto alleggerito in cls cellulare 9 cm
- Cappa collaborante 5 cm
- Assito 2,2 cm
- Travetti in legno 24x16 cm
L
nw
= 58 dB
Prefabbricati a lastre con PSE
Stratigraa
- Massetto sabbia/cemento armato 5 cm
- FONOSTOPDuo 0,8 cm
- Massetto allegerito 8 cm
- Solaio alleggerito (tipo UNISOL) 32 cm
- Intonaco civile 1,5 cm
L
nw
= 52 dB
100
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURE IN OPERA
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DAI RUMORI AEREI
Parete doppia cm 12+8
R
w
= 52 dB
R
w
= 50 dB
Parete doppia in laterizio forato cm 12+8
e TOPSILENTRock
101
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Di seguito si riporta il riassunto della sperimentazione di cantiere da INDEX s.p.a. condotta con la collaborazione dello STUDIO ECOSERVICE e relativa
al collaudo in opera di una soluzione di controparete volta allincremento del potere fonoisolante di due differenti tipologie di murature divisorie tra alloggi
attigui, che avevano dato rispondenza negativa ai requisiti acustici passivi, a seguito di collaudo strumentale eseguito dallo studio sopra indicato.
Le due pareti divisorie avevano allepoca del collaudo, fatto rilevare un indice di potere fonoisolante apparente pari a:
Stante la situazione testimoniata con i collaudi sopra esposti, la proposta di incremento del potere fonoi-
solante stata relativa alla costituzione di una controparete su struttura metallica dello spessore di mm
75 con parziale riempimento di SILENTRock spessore cm 6.
Alla struttura stato poi applicato un primo rivestimento in lastre di gesso rivestito ed un secondo rivesti-
mento (a giunti sfalsati) di lastre TOPSILENTGIPS.
A titolo di esempio si riporta il disegno relativo alla controparete sopra indicata per il blocco in laterizio
da cm 25.
Tale soluzione, collaudata in laboratorio (vedi pag. 75 Rapporto di Prova n 4213 RP06) e progettata
secondo i metodi di calcolo inseriti nel TR UNI 11175 e riportati a pag. 38, ha dato, a seguito di ulteriore
indagine strumentale un indice di potere fonoisolante pari a:
Blocco in laterizio spessore cm 25 e due intonaci
R
w
= 46 dB
PARETE 2
R
w
= 56 dB
PARETE 2
Doppio laterizio forato spessore cm 8, con interposti cm 6 di lana di
vetro e due intonaci
R
w
= 43 dB
PARETE 1
R
w
= 53 dB
PARETE 1
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
25x50x19
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
7. SILENTRock
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
Bonifica acustica: incremento del potere fonoisolante di pareti divisorie tra alloggi in laterizio
con contropareti in gesso rivestito
102
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
MISURE DI LABORATORIO
ANDIL
1 4 Tramezza 82525, 10 fori, F/A=60% 11 136 42,5
fori orizzontali, con intonaco, ultimata da 12 giorni 1,5+8+1,5 (nom. 105)
2 8 Blocco semipieno alveolato 253019, F/A=45% 28 285 51,5
fori verticali, appena intonacata 1,5+25+1,5
3 10 Mattone pieno UNI 12255,5, F/A=15% 28 477 51,0
montata di punta (2 teste) 1,5+25+1,5
4 11 Mattone pieno UNI 12255,5, F/A=15% 41 682 52,5
montante a 3 teste+intonaco 1,5+38+1,5
5 12 Mattone semipieno UNI 12255,5, F/A=32% 28 440 51,0
fori verticali, montato di punta (a 2 teste), con intonaco 1,5+25+1,5
6 13 Blocco semipieno alveolato 253019, F/A=45% 33 330 46,5
fori verticali, montato di testa, con intonaco 1,5+30+1,5
7 15 Laterizio normale forato 122525, 15 fori, F/A=60% 15 149 42,5
fori orizzontali, intonaco 1,5+12+1,5
8 18 Mattone semipieno alveolato 453019, F/A=45% 15 176 40,0
montato di testa, fori verticali, con intonaco 1,5+12+1,5 (nom. 203)
9 22 Blocco semipieno alveolato 453019, F/A=45% 48 428 49,0
montato di testa, fori verticali, con intonaco 1,5+45+1,5
10 23 Blocco forato alveolato 302519, F/A=55% 33 285 44,5
montato di testa, fori verticali, con intonaco 1,5+30+1,5
11 24 Blocco forato in laterizio normale 302516, F/A=50% 33 301 45,0
fori verticali, con intonaco 1,5+30+1,5
12 26 Foratino in laterizio normale 81224, 4 fori, F/A=60% 11 96 37,0
fori orizzontali, con intonaco 1,5+8+1,5
13 27 Tramezza alveolata 84522,5, F/A=45% 11 112 38,5
fori verticali, con intonaco 1,5+8+1,5
14 28 Tramezza alveolata 124522,5, F/A=45% 15 164 41,5
fori verticali, con intonaco 1,5+12+1,5
15 29 Forato alveolato 301922,5, F/A=60% 33 268 43,0
fori orizzontali, con intonaco 1,5+30+1,5
16 42 Forato in laterizio normale 82412, 6 fori, F/A=60% 11 118 42,5
fori orizzontali, intonaco 1,5+8+1,5
17 43 Forato laterizio normale 122525, 10 fori, F/A=60% 15 125 42,0
fori orizzontali, intonaco 1,5+12+1,5
18 44 Forato in laterizio normale 122525, 10 fori, F/A=60% 15 129 42,5
fori orizzontali, con intonaco + lisciatura con scagliola 1,5+12+1,5
19 15/92 Forato in laterizio normale 83015, 6 fori, F/A=60% 11 124 42,0
fori orizzontali, intonaco 1,5+8+1,5
Parete
tipo
Certif.
n.
Spessore
(cm)
Densit
superficiale (kg/m
2
)
Indice
di valutazione
R
w
(dB)
PARETI SEMPLICI
Descrizione materiali impiegati
1 14 Forato 122525, 15 fori orizzontali, F/A=60% intonaco su due lati. 28,5 287 47,5
Intercapedine aria 4 cm. Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5 (nom. 205)
F/A=60%, intonaco esterno
2 17 Forato 122525, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 30,5 268 47,5
Intercapedine aria 2 cm. Forato 122525, 15 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+2+12+1,5 (nom. 225)
F/A=60%, intonaco esterno
3 19 Doppio UNI 122512, F/A=40%, fori verticali, intonaco su due lati. 27,0 241 48,5
Intercapedine aria 4 cm. con lana di vetro 100 kg/mc. 1,5+12+1,5+4+8+1,5 (nom. 285)
Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno
4 20 Doppio UNI 122512, F/A=40%, fori verticali, intonaco su due lati. 27,0 257 48,0
Intercapedine aria 4 cm. Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5 (nom. 281)
F/A=60%, intonaco esterno
5 21 Semipieno alveolato 253019, F/A=45%, fori verticali, intonaco su 41,5 302 49,0
due lati. Intercapedine aria 4 cm. con lana di vetro 100 kg/mc. 1,5+25+1,5+4+8+1,5
Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno
6 25 Blocco svizzero 251813, F/A=55%, fori verticali intonaco su due lati. 41,5 360 52,0
Intercapedine aria 4 cm con lana di vetro 100 kg/mc. 1,5+25+1,5+4+8+1,5
Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno
7 10/92 Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 25,5 198 47,0
Intercapedine aria 5 cm. Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, 1,5+8+1,5+5+8+1,5
F/A=60%, intonaco esterno
8 11/92 Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 25,5 222 49,5
Intercapedine 5 cm con argilla espansa fusa. 1,5+8+1,5+5+8+1,5
Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco esterno
9 12/92 Tramezza 122525, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 28,5 241 47,5
Intercapedine aria 4 cm Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5
F/A=60%, intonaco esterno
10 13/92 Forato 122525, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 28,5 260 50,0
Intercapedine aria 4 cm con argilla espansa sfusa. 1,5+12+1,5+4+8+1,5
Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco eterno
12 14/92 Tramezza 122525, 15 fori orizzontali, F/A=60% intonaco su due lati. 28,5 241 51,5
Intercapedine aria 4 cm. Tramezza 82525, 10 fori orizzontali, 1,5+12+1,5+4+8+1,5
F/A=60%, svincolata con Sylomer, intonaco eterno
11 16/92 Tramezza 122525, 15 fori orizzontali, F/A=60%, intonaco su due lati. 28,5 244 48,0
Intercapedine aria 4 cm, vermiculite tipo M. 1,5+12+1,5+4+8+1,5
Tramezza 82525, 10 fori orizzontali
Parete
tipo
Certif.
n.
Spessore
(cm)
Densit
superficiale (kg/m
2
)
Indice
di valutazione
R
w
(dB)
PARETI DOPPIE
Descrizione materiali impiegati
ANDIL ASSOLATERIZI lassociazione italiana dei produttori di elementi in laterizio destinati prevalentemente alledilizia residenziale.
Qui di seguito sono riportati i risultati di pi campagne di misure di laboratorio del potere fonoisolante R
w
di pareti semplici, doppie e solai
in laterizio condotte dallANDIL sulle tipologie pi diffuse in Italia.
103
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
1 30 Travetti a traliccio, interasse 50, 21,5 270 49,0
laterizio tipo A 16+4, con intonaco allintradosso 1,5+16+4,0
2 31 Travetti a traliccio, interasse 50, 25,5 340 50,0
laterizio tipo A 20+4, con intonaco allintradosso 1,5+20+4,0
3 32 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 21,5 269 48,5
laterizio tipo A 16+4, con intonaco allintradosso 1,5+16+4,0
4 33 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 284 47,5
laterizio tipo A 20+4, con intonaco allintradosso 1,5+20+4,0
5 34 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 22,0 273 47,5
laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco allintradosso 1,5+16,5+4,0
6 35 Travetti in cls precompresso, interasse 50, 25,5 362 50,0
laterizio tipo B 20+4, con intonaco allintradosso 1,5+20+4,0
7 36 Solai a pannelli ad armatura lenta, 22,0 321 48,5
laterizio tipo B 16,5+4, con intonaco allintradosso 1,5+16,5+4,0
8 37 Solai a panellli ad armatura lenta, 25,5 369 52,5
laterizio tipo B 20+4, con intonaco allintradosso 1,5+20+4,0
11 38 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 261 50,5
e polistirolo 4,0+16+4,0
12 39 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 296 53,5
e polistirolo 4,0+20,5+4,0
9 40 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 24,0 419 51,5
laterizio tipo B 4,0+4,0+12+4,0
10 41 Lastre in cls precompresso, interasse 120, 28,5 458 53,5
laterizio tipo B 4,0+4,0+16,5+4,0
Parete
tipo
Certif.
n.
Spessore
(cm)
Densit
superficiale (kg/m
2
)
Indice
di valutazione
R
w
(dB)
SOLAI
Descrizione materiali impiegati
A03 Monostrato
21,0 Rw = 54

360 C = -1
Ctr = -4
A04 Monostrato
28,0 Rw = 52
300 C = -1
Ctr = -3
Parete realizzata con blocchi ad incastro, alleggeriti in pasta, a 3 fori verticali (185020 cm) con fori riempiti di malta, intonacata ambo i
lati (spessore intonaco 1,5 cm)
Parete realizzata con blocchi ad H, alleggeriti in pasta, (253019 cm), intonacata ambo i lati
(spessore intonaco 1,5 cm)
A05 Monostrato
28,0 Rw = 53
340 C = -1
Ctr = -4
Parete realizzata con blocchi ad H, alleggeriti in pasta, con fori riempiti di malta (253019 cm),
intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)
A06 Monostrato
33,0 Rw = 56
390 C = 0
Ctr = -3
Parete realizzata con blocchi ad H, alleggeriti in pasta, con fori riempiti di malta (302517 cm),
intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)
A07 Monostrato
38,0 Rw = 48
380 C = -1
Ctr = -2
Parete realizzata con blocchi semipieni ad incastro, alleggeriti in pasta (352524,5 cm),
intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)
A08 Monostrato
41,0 Rw = 49
420 C = -1
Ctr = -2
Parete realizzata con blocchi semipieni ad incastro, alleggeriti in pasta (382524,5 cm),
intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)
A09 Monostrato
45,0 Rw = 50
470 C = -1
Ctr = -2
Parete realizzata con blocchi ad incastro, alleggeriti in pasta, (422524,5 cm),
intonacata ambo i lati (spessore intonaco 1,5 cm)
Codice
parete
Spessore (cm)
Massa sup. (kg/m
2
)
Indice
di valutazione
R
w
(dB)
PARETI MONOSTRATO
Descrizione materiali impiegati
29,0 Rw = 50
B01 Multistrato 190 C = -1
Ctr = -4
29,0 Rw = 53
B02 Multistrato 300 C = 0
Ctr = -3
31,0 Rw = 53
B03 Multistrato 260 C = 0
Ctr = -4
33,0 Rw = 49
B04 Multistrato 250 C = -1
Ctr = -5
19,0 Rw = 46
C02 Sperimentale 160 C = -1
Ctr = -5
31,0 Rw = 52
C03 Sperimentale 320 C = -1
Ctr = -4
31,0 Rw = 54
C04 Sperimentale 320 C = -1
Ctr = -4
Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 10 fori 82525 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno;
intercapedine di 10 cm con lana di roccia da 5 cm (50 kg/m
3
) appoggiata al tavolato; tavolato in tramezze
normali a 10 fori (82525 cm) ed intonaco sul lato esterno.
Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 15 fori 122525 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno;
intercapedine di 6 cm con lana di roccia da 5 cm (50 kg/m
3
); tavolato in tramezze semipiane ad incastro, alleggerite in pasta (85024,5
cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno.
Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 10 fori 82525 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno;
intercapedine di 12 cm; tavolato in tramezze semipiane ad incastro, alleggerite in pasta (85024,5 cm)
ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno.
Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 15 fori 122525 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno;
intercapedine di 6 cm con lana di roccia da 5 cm (50 kg/m
3
); tavolato in tramezze normali a 15 fori
(122525 cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno.
Parete realizzata con tavolato in tramezze normali a 10 fori 85025 cm ed intonaco (1,5 cm) lato esterno;
intercapedine di 2 cm con fibra di poliestere compressa (spessore originario 2,5 cm, massa 0,2 kg/m
2
);
tavolato in tavelle a 4 fori (68025 cm) ed intonaco sul lato esterno
Parete realizzata con blocchi a T 173324,5 cm alleggeriti in pasta, con tagli verticali, montati sfalsati ed intonaco (1,5 cm) lato ester-
no; intercapedine di 3 cm; tavolato in tramezze semipiene ad incastro, alleggerite in pasta (85024,5 cm) ed intonaco sul lato esterno
Parete realizzata con blocchi a T 173324,5 cm alleggeriti in pasta, montati sfalsati ed intonaco (1,5 cm) lato esterno; intercapedine di
3 cm; tavolato in tramezze semipiene ad incastro, alleggerite in pasta (85024,5 cm) ed intonaco (1,5 cm) sul lato esterno
Codice
parete
Spessore (cm)
Massa sup. (kg/m
2
)
Indice
di valutazione
R
w
(dB)
PARETI MULTISTRATO E SPERIMENTALI
Descrizione materiali impiegati
MISURE DI LABORATORIO
ANDIL
104
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
FONOSTOPTrio
Isolante acustico dei rumori di calpestio tristrato costituito
da una lamina fonoimpedente accoppiata su entrambe le
facce ad un tessuto non tessuto di poliestere fonoresiliente
per lisolamento acustico di grado superiore dei solai con
pavimento galleggiante
FONOSTOPAct
Isolante acustico dei rumori di calpestio bistrato ad
elevata resilienza ed alto grip, costituito da una lamina
fonoimpedente, impermeabile allacqua e allaria, accoppiata
ad un tessuto non tessuto di poliestere ad agugliatura
elastica, per lisolamento acustico dei solai con pavimento
galleggiante sia interni che esterni
LA GAMMA PRODOTTI
FONOSTOPDuo
Isolante acustico dei rumori di calpestio bistrato
di elevatissima efficienza, costituito da una lamina
fonoimpedente rivestita con un velo di fibre polipropileniche,
impermeabile allacqua e allaria, accoppiata ad un
tessuto non tessuto di poliestere fonoresiliente ad effetto
velcro, per lisolamento acustico dei solai con pavimento
galleggiante sia interni che esterni
ONOSTOPDuo
Dimensioni
1,05 10 m
Dimensioni
1,05 8 m
Dimensioni
1,05 10 m
FONOSTOPBar
Isolante acustico dei rumori di calpestio bistrato,
impermeabile e multifunzionale, ad elevata resilienza e
resistenza al punzonamento, costituito da un tessuto non
tessuto di poliestere ad agugliatura elastica accoppiato ad
un tessuto non tessuto termofissato resistente al traffico di
cantiere, per lisolamento acustico dei solai con pavimento
galleggiante sia interni che esterni e per la protezione e
separazione del manto impermeabile delle terrazze
FONOSTOPStrato
Isolante acustico dei rumori di calpestio bistrato,
impermeabile e multifunzionale, ad elevata resistenza al
punzonamento, costituito da un tessuto non tessuto di
poliestere ad agugliatura elastica accoppiato ad un tessuto
non tessuto termossato resistente al trafco di cantiere, per
lisolamento acustico dei solai con pavimento galleggiante
sia interni che esterni e per la protezione e separazione del
manto impermeabile delle terrazze
FONOSTOPCell
Isolante acustico dei rumori di calpestio per lisolamento
acustico dei solai con pavimento galleggiante sia interni
che esterni, costituito da una lamina di polietilene espanso
estruso, a celle chiuse, impermeabile e resistente allacqua
Dimensioni
1,00 15 m
Dimensioni
1,00 15 m
Dimensioni
1,50 100 m
FONOSTOPLegno
Isolante acustico dei rumori di calpestio bistrato impermeabile allacqua e al vapore acqueo
costituito da una lamina fonoimpedente accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere
fonoresiliente ad alta densit e resistente alla compresione per lisolamento acustico delle
pavimentazioni in legno flottanti ad incastro
Le immagini dei prodotti sono realizzate in scala.
Dimensioni
1,00 10 m
ISOLANTI ACUSTICI DEI PAVIMENTI DAI RUMORI DI CALPESTIO
105
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
LA GAMMA PRODOTTI
TOPSILENTBitex
Isolante acustico costituito da una lamina
fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima
frequenza critica per lintonacatura acustica
stagna dellintercapedine di pareti in muratura e il
miglioramento acustico delle pareti di cartongesso,
con entrambe le facce rivestite con finitura tessile in
polipropilene
TOPSILENTEco
Isolante termoacustico in pannelli autoportanti a base di fibra di poliestere atossica
termolegata esente da collanti preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta
densit, impermeabile allaria e al vapore per lisolamento termoacustico delle pareti
doppie tradizionali.
TOPSILENTAdhesiv
Isolante acustico costituito da una lamina
fonoimpedente autoadesiva ad alta densit ed
elevatissima frequenza critica per lintonacatura
acustica stagna dellintercapedine di pareti in muratura,
il miglioramento acustico delle pareti di cartongesso e
il rivestimento antivibrante di lamiere metalliche, con
la faccia autoadesiva protetta da un film siliconato di
polietilene e laltra rivestita con una finitura tessile in
polipropilene
TOPSILENTDuo
Isolante acustico costituito da una lamina
fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima
frequenza critica per lintonacatura acustica stagna
dellintercapedine di pareti in muratura, il miglioramento
acustico delle pareti di cartongesso, e lisolamento dei
cassonetti delle tapparelle con una faccia accoppiata
ad uno spesso feltro isolante in tessuto non tessuto di
poliestere e laltra rivestita con una finitura tessile in
polipropilene
TOPSILENTRock
Isolante termoacustico in pannelli autoportanti a base di lana di roccia preaccoppiata
ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, impermeabile allaria e al vapore per
lisolamento termoacustico delle intercapedini delle pareti doppie tradizionali e delle
pareti e contropareti su telaio metallico in gesso rivestito.
Pu essere fornito in versione imbustata in in busta di polietilene o in versione non
imbustata.
Le immagini dei prodotti sono realizzate in scala.
ISOLANTI ACUSTICI DAI RUMORI AEREI
Dimensioni
0,60 11,5 m - 0,60 8,5 m
1,20 11,5 m - 1,20 8,5 m
Dimensioni
1,00 8,5 m
Dimensioni
0,60 8,5 m
Dimensioni
0,60 1,00 m
Dimensioni
1,00 2,85 m
Dimensioni
1,00 1,42 m
106
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
LA GAMMA PRODOTTI
SILENTEco
Isolante termoacustico in pannelli autoportanti, a
base di fibra di poliestere termolegate, esente da
collanti, atossico, per il riempimento e la riduzione
della risonanza nellintercapedine di pareti doppie in
muratura o di contropareti e controsoffitti su telaio
metallico in gesso rivestito
SILENTGlass
Isolante termoacustico semirigido in pannelli a base
di fibre di vetro per il riempimento e la riduzione
della risonanza nellintercapedine di pareti doppie in
muratura o di contropareti e controsoffitti su telaio
metallico in gesso rivestito
SILENTRock
Isolante termoacustico in pannelli autoportanti di
lana di roccia per lisolamento termoacustico delle
intercapedini delle pareti doppie tradizionali e delle
pareti e contropareti su telaio metallico in gesso
rivestito
ISOLANTI ACUSTICI DAI RUMORI AEREI
Dimensioni
0,60 1,42 m
Dimensioni
0,60 1,35 m
Dimensioni
0,60 1,00 m
TOPSILENTGips
Isolante termoacustico costituito da
una lastra in gesso rivestito per pareti
e controsoffitti fonoisolanti di grado
superiore preaccoppiata alla lamina
fonoimpedente TOPSILENTBitex ad alta
densit ed elevatissima frequenza critica
TOPSILENTDuogips
Isolante termoacustico costituito da
una lastra in gesso rivestito per pareti
e controsoffitti fonoisolanti di grado
superiore preaccoppiata alla lamina
fonoimpedente TOPSILENTDuo ad alta
densit ed elevatissima frequenza critica
SILENTGips
Isolante termoacustico in lastra in
gesso rivestito preaccoppiata a lana di
vetro per le contropareti di isolamento
termoacustiche di pareti divisorie interne.
SILENTGipsalu
Isolante termoacustico in lastra in
gesso rivestito preaccoppiata a lana di
vetro con barriera al vapore in lamina di
alluminio per le contropareti di isolamento
termoacustico di pareti perimetrali
esterne.
Dimensioni
1,20 3,00 m
Dimensioni
1,20 3,00 m
Dimensioni
1,20 2,80 m
Dimensioni
1,20 2,00 m
Le immagini dei prodotti sono realizzate in scala.
107
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
FONOPLAST
Malta cementizia bicomponente elastica, vibrosmorzante ad elevata
adesione per la desolidarizzazione delle pareti.
Dimensioni
Sacco da 20 kg + Tanica da 6,5 kg
LA GAMMA PRODOTTI
FONOSTRIP
Striscia elastomerica fonosmorzante rivestita da entrambi i lati con un velo di fibre
polipropileniche di 4 mm di spessore che, posta sotto le pareti divisorie, impedisce la
trasmissione di urti e vibrazioni al solaio
FONOCOLL
Adesivo allacqua per lincollaggio di TOPSILENTBitex e TOPSILENTDuo su pannelli in
cartongesso o legno.
GIPSCOLL
Gesso adesivo per il controplaccaggio di pareti con lastre SILENTGips, SILENTGipsalu e
TOPSILENTDuogips. Applicazione pannelli brosi nellintercapedine di murature doppie in
laterizio: TOPSILENTEco o eventualmente SILENTEco, SILENTGlass e SILENTRock.
NASTROGIPS
Nastro per la sigillatura di lastre SILENTGips,
SILENTGipsalu, TOPSILENTDuogips e TOPSILENTGips.
Il nastro ha unaltezza di 5 cm.
STUCCOJOINT
Stucco per la nitura dei giunti tra lastre SILENTGips,
SILENTGipsalu, TOPSILENTDuogips e TOPSILENTGips.
SIGILTAPE e DISPENSER
Nastro superadesivo telato per la sigillatura delle
sovrapposizioni e delle linee di accostamento di
FONOSTOPDuo, FONOSTOPAct, FONOSTOPBar,
FONOSTROPStrato, FONOSTOPCell, FONOSTOPLegno
e FONOCELL.
PRODOTTI COMPLEMENTARI E ACCESSORI
Dimensioni
0,14 10,0 m
0,20 10,0 m
0,25 10,0 m
0,33 10,0 m
FONOCELL
Striscia desolidarizzante presagomata di forma
angolare in polietilene espanso autoadesiva
di raccordo con lisolamento al calpestio
orizzontale per lisolamento perimetrale del
massetto galleggiante dalle murature e delle
parti emergenti dal pavimento che evita i punti
acustici dovuti a punti di contatto del massetto
10 cm
5 cm
200 cm
Dimensioni
0,15 2,0 m
FONOCELL ROLL
Striscia desolidarizzante in polietilene espanso
preinciso autoadesiva accoppiata con bandella
in polietilene di raccordo con lisolamento al
calpestio orizzontale per lisolamento perimetrale
del massetto galleggiante anche con impianto di
riscaldamento a pavimento, dalle murature e delle
parti emergenti dal pavimento che evita i punti
acustici dovuti a punti di contatto del massetto
FONOCELL ANGLE
Angolo interno ed esterno preformato e
presaldato in polietilene espanso autoadesivo
di raccordo con lisolamento al calpestio
orizzontale per lisolamento perimetrale del
massetto galleggiante, dalle murature e dalle
parti emergenti dal pavimento che evita i ponti
acustici dovuti a punti di contatto del massetto.
Vesione Angolo interno ed Angolo esterno.
10 cm
5 cm
20 cm
Dimensioni
0,15 50,0 m
Dimensioni
altezza 10 cm
STUCCOJOINT
GI PSCOLL
Dimensioni
5 kg - 20 kg
Dimensioni
20 kg
Dimensioni
0,05 90,0 m
Dimensioni
20 kg
Dimensioni
0,05 25,0 m
10 cm
5 cm
11 cm
10 cm
5 cm
17 cm
108
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
LA GAMMA PRODOTTI
109
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Linterposizione di un materiale resiliente fra
un massetto galleggiante, su cui si pu posa-
re qualsiasi tipo di pavimento, e il solaio por-
tante, determina lattenuazione L
w
della pro-
pagazione dei rumori durto o calpestio ed un
incremento R
w
dellisolamento dei rumori aerei
e costituisce la tecnica di isolamento pi flessi-
bile ed efficace disponibile.
Il DPCM 05/12/1997 prescrive livelli di isolamen-
to diversi in funzione della destinazione duso
delledificio, da qui lesigenza di poter disporre
di materiali di isolamento modulari che consen-
tano di assemblare sia sistemi proporzionati ai
diversi livelli di isolamento prescritti dal decre-
to sia sistemi di isolamento di grado superio-
re per un confort assoluto. I livelli di isolamen-
to dei rumori di calpestio prescritti dal decre-
to determinano lesigenza di disporre di mate-
riali isolanti di massima efficienza ma di basso
spessore compatibile con le quote usualmente
previste dal progetto delledificio e, dato che il
requisito acustico va misurato in opera, siano
anche compatibili con la realt del cantiere, sia-
no cio resistenti al traffico di uomini e di mez-
zi e che non si spostino durante la posa delle
pavimentazioni.
Per risolvere i problemi sopraccitati INDEX ha
realizzato gli isolanti FONOSTOPDuo e FONO-
STOPTrio che da soli o in associazione tra loro
possono soddisfare qualsiasi esigenza di isola-
mento dei rumori di calpestio.
FONOSTOPDuo e FONOSTOPTrio sono stati
progettati per lisolamento in edilizia non sono
costituiti da prodotti di recupero n derivano da
altri settori applicativi. FONOSTOPDuo liso-
lante acustico dei rumori di calpestio sottile e
di elevatissima efficacia, rappresenta lisolan-
te del calpestio pi performante della gamma
prodotta da INDEX. costituito da una lamina
fonoimpedente accoppiata ad un tessuto non
tessuto fonoresiliente in fibra poliestere ottenu-
to con un particolare procedimento di agu-
gliatura elastica, progetto esclusivo Index. La
lamina fonoimpedente un elemento continuo,
impermeabile allacqua e allaria, che assolve la
funzione di ottimizzare la prestazione acustica
otturando le porosit di cui un manufatto edi-
lizio pu difettare, attraverso le quali il rumore
aereo avrebbe modo di diffondere, ristabilen-
done la continuit, caratteristica apprezzabile
specie su piani di posa discontinui. La lamina
ha anche il compito di impedire che la pasta
fresca cementizia stesa sul materiale isolante
in fase di realizzazione del massetto impregni
le fibre del tessuto non tessuto annullandone
le propriet elastiche. Il tessuto non tessuto
uno strato di separazione elastico fra elemen-
ti rigidi, massetto e solaio, che attenua, sia la
trasmissione delle vibrazioni provocate dal cal-
pestio degli occupanti sul massetto galleggian-
te pavimentato, sia le vibrazioni del massetto
indotte dal rumore aereo derivante dalle diver-
se sorgenti sonore come le voci, gli apparec-
chi radio, televisivi, ecc. La natura fibrosa del
tessuto non tessuto, seppure di spessore ridot-
to, rappresenta un ulteriore elemento a favore
delle capacit isolanti del materiale anche per
il rumore aereo che i materiali isolanti a cel-
le chiuse non posseggono. Le fibre sintetiche
non sono irritanti, sono elastiche e non si fran-
tumano quando vengono compresse o piegate
e la particolare tessitura del tessuto non tes-
suto determina una naturale aderenza a secco
delle fibre ai piani di posa cementizi o legger-
mente scabrosi su cui in genere appoggiano,
simile ad un effetto velcro, che impedisce al
foglio di muoversi durante le successive fasi di
stesura della pavimentazione, per cui, FONO-
STOPDuo, pur essendo un prodotto relativa-
mente leggero, una volta posato si incolla al
sottofondo e non si sposta.
FONOSTOPDuo, inoltre, resistente al punzo-
namento sia statico che dinamico per cui resi-
ste sia al traffico di cantiere in fase di posa, sia,
in esercizio, allazione perforante delle asperit
dei sottofondi irregolari sotto il carico del mas-
setto galleggiante. Il tessuto non tessuto fono-
resiliente funge da molla nel modello di sistema
fisico molla massa in cui una massa, costi-
tuita dal massetto galleggiante, caricata su di
una molla, il tessuto fonoresiliente, appoggia-
ta su di un supporto rigido, il solaio portante.
Il carico unitario relativamente basso del mas-
setto galleggiante (0,0080,012 kg/cm
2
) fa s
che materiali comunemente definiti come ela-
stici, come lo pu essere un foglio di gomma,
nel caso specifico hanno una rigidit dinami-
ca troppo elevata che li rendono inadeguati ad
ammortizzare le vibrazioni generate dal calpe-
stio dei massetti, mentre , entro limiti ben defi-
niti di non eccessiva comprimibilit, materia-
li come FONOSTOPDuo possiedono la giusta
rigidit dinamica che proporzionata al basso
carico unitario del massetto determina un iso-
lamento ottimale.
FONOSTOPDuo dotato della migliore rigi-
dit dinamica della serie degli isolanti acusti-
ci dei rumori di calpestio prodotta da INDEX.
FONOSTOPDuo prodotto in rotoli da 101,05
m e la lamina fonoimpedente della faccia supe-
riore, che rivestita con una finitura tessile in
TNT di polipropilene azzurra, sporge di 5 cm
rispetto al tessuto non tessuto fonoresiliente
bianco della faccia inferiore, al fine di costitu-
ire una aletta di sormonto che protegga la linea
di accostamento laterale dei fogli dallintrusione
di malta cementizia del massetto che altrimen-
ti, una volta indurita, determinerebbe un pon-
te acustico.
FONOSTOPTrio un isolante tristrato costi-
tuito dagli stessi elementi che compongono
FONOSTOPDuo ma in questo caso la lami-
na fonoimpedente rivestita anche sulla fac-
cia superiore dallo stesso tessuto non tessuto
che riveste la faccia inferiore. FONOSTOPTrio
completa le prestazioni dellisolante da cui deri-
va perch in associazione con FONOSTOPDuo
consente di ottenere una rigidit dinamica del
sistema ulteriormente superiore tale da soddi-
sfare le esigenze di isolamento di solai leggeri
o esigenze particolari superiori ai limiti di legge.
FONOSTOPTrio prodotto in rotoli da 81,05
m e, per ottenere la continuit del tessuto non
tessuto dopo la posa, dotato di due fasce di
sormonto contrapposte larghe 5 cm poste su
entrambe le facce del telo.
INDEX ha progettato e certificato tre sistemi
di isolamento basati sullimpiego combinato di
FONOSTOPDuo e FONOSTOPTrio che consen-
tono di risolvere i problemi di isolamento dei solai
pi comuni.
SOLUZIONE
PROBLEMA
FONOSTOPDuo
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DA CALPESTIO BISTRATO AD ELEVATA FONORESILIENZA PER
SISTEMI DI ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI CON PAVIMENTO GALLEGGIANTE INTERNI ED ESTERNI
FONOSTOPTrio
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DA CALPESTIO TRISTRATO AD ELEVATA FONORESILIENZA PER
SISTEMI DI ISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI CON PAVIMENTO GALLEGGIANTE INTERNI ED ESTERNI
ONOSTOPDuo
FONOSTOPDuo FONOSTOPTrio
110
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SISTEMA A. I rotoli di FONOSTOPDuo vanno
svolti conforme il naturale senso di svolgimen-
to del rotolo con la faccia superiore azzurra a
vista, rivolta verso lalto, e vanno sormonta-
ti lateralmente fra loro sovrapponendo laletta
di sormonto sul foglio adiacente e accostan-
do con cura il tessuto non tessuto delle facce
sottostanti.
Sul lato corto i teli non vanno sovrapposti ma
accostati accuratamente testa a testa.
I fogli copriranno tutto il solaio e verranno fer-
mati e rifilati al piede delle murature perimetrali
del locale da isolare.
Successivamente tutte le linee di sovrapposi-
zione longitudinale e le linee di accostamen-
to trasversale dei teli saranno accuratamente
sigillate con lapposito nastro adesivo SIGILTA-
PE incollato a cavallo delle stesse. Per isolare il
massetto galleggiante dai muri perimetrali que-
sti verranno rivestiti per 10 cm con la striscia in
polietilene espanso, desolidarizzante, autoade-
siva FONOCELL, a contenere lo spessore del
massetto, che verr risvoltata ed incollata per
5cm sul materiale isolante steso sul piano del
solaio dove verr ulteriormente fissata con il
nastro adesivo SIGILTAPE.
Nota. Nelle terrazze si dovr porre attenzione che
FONOCELL venga posato solo dopo che il manto
impermeabile sia stato protetto da uno strato di mal-
ta da intonaco armato con una rete metallica e si
avr cura di sigillare la fessura fra pavimento e batti-
scopa con un sigillante elastico.
SISTEMA B. Nel caso di posa di FONO-
STOPDuo in doppio strato, il primo verr posto
in opera al contrario rispetto al naturale senso
di svolgimento del rotolo, con la faccia superio-
re azzurra rivolta verso il solaio e la faccia bian-
ca a vista, sormontando i fogli nel senso lon-
gitudinale lungo la fascia di sormonto e acco-
stando le teste dei teli evitando di sovrapporle
i teli del primo strato copriranno tutto il solaio e
verranno fermati e rifilati al piede delle muratu-
re perimetrali del locale da isolare e non verran-
no sigillati. Successivamente il secondo strato
verr svolto parallelamente al primo, conforme
il senso naturale di svolgimento, con la faccia
superiore azzurra rivolta verso lalto, badan-
do di sfalsarlo per posarlo a cavallo delle linee
di accostamento del primo strato. Le modalit
di posa e sigillatura del secondo telo saranno
quelle gi indicate per il sistema A posato in
monostrato.
SISTEMA C. Nel sistema costituito da FONO-
STOPTrio + FONOSTOPDuo verr posato
come primo strato il tipo TRIO i cui rotoli ver-
ranno svolti sul piano di posa sormontando-
li longitudinalmente lungo le apposite fasce di
sovrapposizione mentre le teste dei teli verran-
no accostate con cura evitando di sovrapporle,
i teli del primo strato copriranno tutto il solaio e
verranno fermati e rifilati al piede delle muratu-
re perimetrali del locale da isolare e non verran-
no sigillati. Successivamente il secondo strato,
costituito dal tipo DUO verr svolto parallela-
mente al primo, conforme il senso naturale di
svolgimento, con la faccia superiore azzur-
ra rivolta verso lalto, badando di sfalsarlo per
posarlo a cavallo delle linee di accostamento
del primo strato. Le modalit di posa e sigillatu-
ra del secondo telo saranno quelle gi indicate
per il sistema A posato in monostrato.
SISTEMA A
FONOSTOPDuo
SISTEMA B
FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo
SISTEMA C
FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
Nella tabella seguente sono riportati i livelli del rumore di calpestio Lnw e lincremento del potere fonoisolante Rw per un solaio 20+4 in laterocemento da 237
Kg/m
2
con 7 cm di sottofondo alleggerito a densit 800 Kg/m
3
che parte da un livello del rumore di calpestio Lnw,eq=77,66 dB e potere fonoisolante Rw=48,74
dB (massetto compreso) isolato con massetto galleggiante da 5 cm (d:2000Kg/m
3
) su i tre sistemi sopradescritti calcolabili con il metodo previsionale semplificato
previsto dalla norma EN 12354-2.
ISOLAMENTO ACUSTICO MODULARE DEI RUMORI DI CALPESTIO
Sistema Certificato I.T.C. Rigidit L
w
L
n,w
solaio isolato R
w

n. dinamica (K=3 dB)
A FONOSTOPDuo 3402/RP/01 21 MN/m
3
28 dB 53 dB 7,63 dB
B FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo 3403/RP/01 11 MN/m
3
32 dB 48 dB 10,63 dB
C FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo 3404/RP/01 9 MN/m
3
33,5 dB 47 dB 10,63 dB
Caratteristiche misurate in laboratorio Prestazioni calcolate conforme EN 12354-2
SCHEDE TECNICHE
111
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SOLUZIONI TECNICHE DINTERVENTO
ISOLAMENTO ACUSTICO DEI RUMORI DA CALPESTIO DEI PAVIMENTI
ISOLAMENTO ACUSTICO DI GRADO SUPERIORE DEI RUMORI DA CALPESTIO DEI PAVIMENTI
REALIZZATO CON FONOSTOPTrio + FONOSTOPDuo
1. FONOSTRIP
Solaio interpiano
Pannello
SILENTEco - Index o
SILENTGlass - Index o
SILENTRock - Index
2. Sottofondo di
riempimento
4. FONOCELL
5-6. Massetto armato
galleggiante
QUICKCEM - Index
3. FONOSTOPDuo
7. Pavimento (ceramica)
posato con FLEXBOND - Index
Fugatura
realizzata con FUGOCOLOR - Index
1. FONOSTRIP
3. FONOSTOPTrio
4. FONOSTOPDuo
5. FONOCELL
6-7. Massetto armato
galleggiante
QUICKCEM - Index
2. Sottofondo di
riempimento
SCHEDE TECNICHE
112
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
l| NOSTRO FFlOlO TEONlOO
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Spessore 7,5 mm ca. 11 mm ca.
Dimensione rotoli 1,0510,0 m 1,058,0 m
Larghezza
lamina fonoresiliente 1,05 m 1,05 m
tessuto non tessuto 1,00 m 1,00 m
cimosa 0,05 m 0,05 m (doppia contrappostaj
Massa areica 1,6 kg/m
2
2,2 kg/m
2
Impermeabilit allacqua Impermeabile
Coefficiete diffusione al vapore
acqueo (lamina fonoresiliente) 100.000 100.000
Conducibilit termica
lamina fonoresiliente 0,170 W/m K -
tessuto non tessuto 0,045 W/m K -
Isolamento acustico del rumore di calpestio (ISO 717/82, UNI 8270/7)
Indice valutazione ISO a 500 Hz,
solaio nudo (spess. 240 mm) I:74.0 dB
Indice valutazione ISO a 500 Hz,
solaio con pavimento galleggiante I
i
:40.5 dB
Miglioramento come differenza fra
gli indici (
6
) I
r
:33.5 dB
Rigidit dinamica (certificazione ITC
conforme UNI EN 29052 p. 1)
carico 200 kg/m
2
Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica
FONOSTOPDuo monostrato s
t
= 4 MN/m
3
s = 21 MN/m
3
(
1
)
FONOSTOPDuo doppio strato (
4
) s
t
= 2 MN/m
3
s = 11 MN/m
3
(
2
)
FONOSTOPTrio monostrato s = 14 MN/m
3

FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo s
t
= 2 MN/m
3
s = 9 MN/m
3
(
3
)
Prove di compressione sotto carico
costante 200 kg/m
2
(EN 1606) Riduzione dello spessore Riduzione dello spessore
FONOSTOPDuo monostrato 1 mm
FONOSTOPDuo doppio strato (
4
) 1 mm
FONOSTOPTrio+FONOSTOPDuo - 1 mm
Comprimibilit (EN 12431:2000 -
Determinazione dello spessore)
FONOSTOPDuo monostrato 2 mm
FONOSTOPDuo doppio strato (
4
) 3 mm
Classe di reazione al fuoco Classe 1 (
5
)
Certificazioni
FONOSTOPDuo FONOSTOPTrio
(
1
} Oert|f|oato lTO-ONR n. 3402/RP/01. (
2
} Oert|f|oato lTO-ONR n. 3403/RP/01. (
3
} Oert|f|oato lTO-ONR n. 3404/RP/01.
(
4
} FONOSTOPDuo posato |n dopp|o strato oon faoo|e b|anohe oontrapposte.
(
5
} Omo|ogaz|one de| M|n|stero de||'lnterno n. vR2172B41O100002. - (
6
} Oert|f|oato OSl n. ME06/060/98.
AVVERTENZA: so|o | va|or| d| r|g|d|t d|nam|oa s segnat| |n rosso sono | va|or| ut||| per || oa|oo|o prev|s|ona|e oonforme norma EN 12354-2.
Istituto Giordano
STIMA TEORICA DEL LIVELLO DI ATTENUAZIONE AL CALPESTIO
Esempio di calcolo previsionale semplificato
TR UNI 11175 - (Guida alle Norme della serie UNI EN
12354 per la previsione delle prestazioni acustiche
degli edifici) per
SOLAIO 20+4 IN LATEROCEMENTO DA 300 kg/m
2

SOTTOFONDO ALLEGGERITO A DENSIT 300 kg/m
3

spessore 10 cm
Massa areica totale m=330 kg/m
2
L
n,w,eq
= 164 - 35 log m = 76 dB
MASSETTI DI DENSIT SUPERFICIALE m=100 kg/m
2
Calcolo delle frequenze di risonanza fo del sistema
massetto galleggiante, strato resiliente:
FONOSTOPDuo in monostrato
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 28 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 73 Hz
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 51 dB
dove K = 3
FONOSTOPDuo in doppio strato
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 32 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 53 Hz
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 47 dB
dove K = 3
FONOSTOPDuo+FONOSTOPTrio
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 33,5 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 48 Hz
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 45,5 dB
dove K = 3
113
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Linterposizione di un materiale resiliente fra un mas-
setto galleggiante, su cui si pu posare qualsiasi tipo
di pavimento, e il solaio portante, determina latte-
nuazione Lw della propagazione dei rumori durto
o calpestio ed un incremento Rw dellisolamento
dei rumori aerei e costituisce la tecnica di isolamen-
to pi flessibile ed efficace disponibile. I livelli di iso-
lamento dei rumori di calpestio prescritti dal DPCM
05/12/1997 determinano lesigenza di disporre di
materiali isolanti di massima efficienza ma di basso
spessore compatibile con le quote usualmente pre-
viste dal progetto delledificio e, dato che il requisito
acustico va misurato in opera, siano anche compa-
tibili con la realt del cantiere, siano cio resistenti
al traffico di uomini e di mezzi e che non si spostino
durante la posa delle pavimentazioni.
FONOSTOPAct lisolante acustico dei rumori di
calpestio costituito da una lamina fonoimpedente
accoppiata ad un tessuto non tessuto fonoresiliente
in fibra poliestere ottenuto con un particolare proce-
dimento di agugliatura elastica, progetto esclusivo
Index.
La lamina fonoimpedente un elemento continuo,
impermeabile allacqua e allaria, che assolve la
funzione di ottimizzare la prestazione acustica ottu-
rando le porosit di cui un manufatto edilizio pu
difettare, attraverso le quali il rumore aereo avrebbe
modo di diffondere, ristabilendone la continuit,
caratteristica apprezzabile specie su piani di posa
discontinui. La lamina ha anche il compito di impedi-
re che la pasta fresca cementizia stesa sul materiale
isolante in fase di realizzazione del massetto impre-
gni le fibre del tessuto non tessuto annullandone le
propriet elastiche.
Il tessuto non tessuto uno strato di separazione
elastico fra elementi rigidi, massetto e solaio, che
attenua sia la trasmissione delle vibrazioni provocate
dal calpestio degli occupanti sul massetto galleg-
giante pavimentato sia le vibrazioni del massetto
indotte dal rumore aereo derivante dalle diverse
sorgenti sonore come le voci, gli apparecchi radio,
televisivi, ecc. La natura fibrosa del tessuto non
tessuto, seppure di spessore ridotto, costituisce un
ulteriore elemento a favore delle capacit isolanti del
materiale anche per il rumore aereo che i materiali
isolanti a celle chiuse non posseggono. Le fibre non
sono irritanti, sono elastiche e non si frantumano
quando vengono compresse o piegate. Il tessuto
non tessuto fonoresiliente funge da molla nel model-
lo di sistema fisico molla massa in cui una mas-
sa, costituita dal massetto galleggiante, caricata su
di una molla, il tessuto fonoresiliente, appoggiata su
di un supporto rigido, il solaio portante.
Il carico unitario relativamente basso del massetto
galleggiante (0,0080,012 kg/cm
2
) fa s che materiali
comunemente definiti come elastici, come lo pu
essere un foglio di gomma, nel caso specifico hanno
una rigidit dinamica troppo elevata che li rendono
inadeguati ad ammortizzare le vibrazioni generate
dal calpestio dei massetti, mentre , entro limiti ben
definiti di non eccessiva comprimibilit, materiali
pi soffici come FONOSTOPAct possiedono una
rigidit dinamica proporzionata al basso carico uni-
tario del massetto. FONOSTOPAct resiste sia al
traffico di cantiere in fase di posa, sia, in esercizio,
allazione perforante delle asperit dei sottofondi
irregolari sotto il carico del massetto galleggiante e
pur essendo un materiale leggero, possiede un peso
sufficiente ed dotato di un grip (aderenza alle
superfici di posa) cos elevato che non si sposta con
il traffico di cantiere. FONOSTOPAct il frutto della
ricerca Index nel campo dellisolamento acustico,
un materiale accuratamente progettato per lo scopo
specifico a cui destinato e non deriva da scarti di
altri cicli produttivi n dalladattamento di materiali
nati per altre applicazioni. Limpermeabilit allacqua
e allaria della lamina fonoimpedente, lelasticit
del tessuto non tessuto fonoresiliente calibrata in
funzione del peso del massetto, la massa areica del
giusto peso, il grip del tessuto sulle superfici di posa,
unite ad una buona resistenza al punzonamento
statico e dinamico, sono tutte caratteristiche di
FONOSTOPAct che congiuntamente ad una cor-
retta posa in opera concorrono a soddisfare i limiti
imposti dal decreto DPCM 05/12/1997.
FONOSTOPAct prodotto in rotoli da 101,05 m e
la lamina fonoimpedente della faccia superiore, che
rivestita con una finitura tessile verde, sporge di
5 cm rispetto al tessuto non tessuto fonoresiliente
bianco della faccia inferiore, al fine di costituire una
aletta di sormonto che protegga la linea di acco-
stamento laterale dei fogli dallintrusione di malta
cementizia del massetto che altrimenti, una volta
indurita, determinerebbe un ponte acustico.
SOLUZIONE
PROBLEMA
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DI CALPESTIO BISTRATO AD
ELEVATA FONORESILIENZA PER L ISOLAMENTO DEI SOLAI CON
PAVIMENTO GALLEGGIANTE INTERNI ED ESTERNI
FONOSTOPAct
SISTEMA MONOSTRATO. I rotoli di FONOSTOPAct vanno svolti conforme il naturale senso di
svolgimento del rotolo con la faccia superiore verde a vista, rivolta verso lalto, e vanno sormon-
tati lateralmente fra loro sovrapponendo laletta di sormonto sul foglio adiacente e accostando
con cura il tessuto non tessuto delle facce sottostanti. Sul lato corto i teli non vanno sovrapposti
ma accostati accuratamente testa a testa. I fogli copriranno tutto il solaio e verranno fermati e
rifilati al piede delle murature perimetrali del locale da isolare. Successivamente tutte le linee
di sovrapposizione longitudinale e le linee di accostamento trasversale dei teli saranno accu-
ratamente sigillate con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE incollato a cavallo delle stesse.
Per isolare il massetto galleggiante dai muri perimetrali questi verranno rivestiti per 10 cm con
la striscia in polietilene espanso, desolidarizzante, autoadesiva FONOCELL, a contenere lo
spessore del massetto, che verr risvoltata ed incollata per 5cm sul materiale isolante steso sul
piano del solaio dove verr ulteriormente fissata con il nastro adesivo SIGILTAPE.
Nota. Nelle terrazze si dovr porre attenzione che FONOCELL venga posato solo dopo che il man-
to impermeabile sia stato protetto da uno strato di malta da intonaco armato con una rete metallica
e si avr cura di sigillare la fessura fra pavimento e battiscopa con un sigillante elastico.
SISTEMA DOPPIO STRATO. Nel caso di posa di
FONOSTOPAct in doppio strato, il primo verr posto in opera
al contrario rispetto al naturale senso di svolgimento del rotolo,
con la faccia superiore verde rivolta verso il solaio e la faccia
bianca a vista sormontando i fogli nel senso longitudinale lungo
la fascia di sormonto e accostando le teste dei teli evitando di
sovrapporle, i teli del primo strato copriranno tutto il solaio e
verranno fermati e rifilati al piede delle murature perimetrali del
locale da isolare e non verranno sigillati. Successivamente il
secondo strato verr svolto parallelamente al primo, conforme
il senso naturale di svolgimento, con la faccia superiore verde
rivolta verso lalto, badando di sfalsarlo per posarlo a cavallo
delle linee di accostamento del primo strato. Le modalit di
posa e sigillatura del secondo telo saranno quelle gi indicate
per il sistema A posato in monostrato.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
FONOCELL
Pavimento
FONOSTOPAct
Pavimentazioni di terrazze
FONOSTOPAct
Pavimentazioni di interni
FONOCELL
FONOSTRIP
114
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
I
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
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PARTlOO|ARl OONS|TARE
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e-mail Inform. Tecniche Commerciali: tecom@indexspa.it
e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
(
1
} FONOSTOPAot posato |n dopp|o strato oon faoo|e b|anohe oontrapposte. (
2
) Metodo d| oa|oo|o semp||f|oato TR Nl 11175. (Gu|da a||e Norme de||a ser|e Nl EN 12354 per |a prev|s|one de||e
prestaz|on| aoust|ohe deg|| ed|f|o|} per massett| d| dens|t superf|o|a|e 100 kg/m
2
AVVERTENZA: so|o | va|or| d| r|g|d|t d|nam|oa s segnat| |n rosso sono | va|or| ut||| per || oa|oo|o prev|s|ona|e oonforme norma EN 12354-2.
|a r|g|d|t d|nam|oa e stata oa|oo|ata ne| |aborator|o d| Aoust|oa app||oata de||a lNDE S.p.A. dopo |a m|sura de||a r|g|d|t d|nam|oa e de||a permeab|||t a||'ar|a.
FONOSTOPAct
Spessore 7,5 mm circa
Dimensioni rotoli 1,0510,00 m
Massa areica 1,5 kg/m
2
ca.
Rigidit dinamica Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica
FONOSTOPAct monostrato s
t
= 7 MN/m
3
s = 27 MN/m
3
FONOSTOPAct doppio strato (
1
) s
t
= 4 MN/m
3
s = 14,5 MN/m
3
Stima teorica del livello di
attenuazione al calpestio (
2
)
FONOSTOPAct monostrato Lw = 26 dB
FONOSTOPAct doppio strato Lw = 30 dB
Prove di compressione sotto carico
costante 200 kg/m
2
(EN 1606) Riduzione dello spessore
FONOSTOPAct monostrato 1 mm ca.
FONOSTOPAct doppio strato (
1
) 1 mm ca.
Comprimibilit (EN 12431:2000 -
Determinazione dello spessore)
FONOSTOPAct monostrato 2 mm
FONOSTOPAct doppio strato (
1
) 3 mm
Resistenza al punzonamento
statico (EN 12730j 35 kg
dinamico (EN 12691j 20 cm
Impermeabilit allacqua (EN 1928) 1 KPa
Coefficiente di diffusione
al vapore acqueo = 80.000
Coefficiente di conducibilit
termica
tessuto non tesstuo 0,170 W/mK
lamina fonoresiliente 0,045 W/mK
Con solai cementizi rigidi nei casi pi comuni un solo strato di FONOSTOPAct sufficiente per rispettare i limiti imposti dal decreto per gli
edifici residenziali e gli alberghi mentre per esigenze superiori si pu aumentare lefficacia dellisolamento posandolo in doppio strato.
ISOLAMENTO ACUSTICO MODULARE DEI RUMORI DI CALPESTIO
STIMA TEORICA DEL LIVELLO DI ATTENUAZIONE AL CALPESTIO
Esempio di calcolo previsionale semplificato
TR UNI 11175 - (Guida alle Norme della serie UNI EN
12354 per la previsione delle prestazioni acustiche
degli edifici) per
SOLAIO 20+4 IN LATEROCEMENTO DA 300 kg/m
2

SOTTOFONDO ALLEGGERITO A DENSIT 300 kg/m
3

spessore 10 cm
Massa areica totale m=330 kg/m
2
L
n,w,eq
= 164 - 35 log m = 76 dB
MASSETTI DI DENSIT SUPERFICIALE m=100 kg/m
2
Calcolo delle frequenze di risonanza fo del sistema
massetto galleggiante, strato resiliente:
FONOSTOPAct in monostrato FONOSTOPAct in doppio strato
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 26 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 160 = 83 Hz
27
100
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 53 dB
dove K = 3
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 30 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 160 = 61 Hz
14,5
100
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 49 dB
dove K = 3
115
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
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DIVISIONE
2
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LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Linterposizione di un materiale resiliente fra
un massetto galleggiante, su cui si pu posare
qualsiasi tipo di pavimento, e il solaio portante,
determina lattenuazione Lw della propaga-
zione dei rumori durto o calpestio ed un incre-
mento Rw dellisolamento dei rumori aerei e
costituisce la tecnica di isolamento pi flessibi-
le ed efficace disponibile.
I livelli di isolamento dei rumori di calpestio
prescritti dal DPCM 05/12/1997 determinano
lesigenza di disporre sia di materiali isolan-
ti di massima efficienza ma di basso spessore,
compatibile con le quote usualmente previste
dal progetto delledificio, e, dato che il requi-
sito acustico va misurato in opera, sia di iso-
lanti che non si spostino durante la posa delle
pavimentazioni e se questi sono posati su sup-
porti scabrosi o su sottofondi alleggeriti cede-
voli che siano anche particolarmente resisten-
ti nelle situazioni tipiche dei cantieri dei gran-
di lavori dove il materiale pu essere trafficato
con scarsa attenzione da maestranze di impre-
se diverse.
Lesigenza di incrementare la resistenza alla
perforazione dei materiali per lisolamento dei
rumori di calpestio dei solai con la tecnica
del pavimento galleggiante particolarmente
avvertita nei grandi lavori ma spesso si traduce
in un eccessivo aumento della rigidit dinami-
ca del materiale e conseguente riduzione delle
propriet isolanti.
INDEX ha progettato un nuovo isolante dei rumo-
ri di calpestio denominato FONOSTOPBar, leg-
gero (1 kg/m
2
ca.) ma ad alta resistenza mec-
canica, privilegiando la resistenza al punzona-
mento, e poich, oltre ad incrementare la resi-
stenza al punzonamento statico, per aumenta-
re anche la resistenza al punzonamento dinami-
co si dovuto innalzare lelasticit del materia-
le, si ottenuto contemporaneamente il bene-
fico effetto di conseguire una rigidit dinamica
ottimale, tale da ottenere anche elevate presta-
zioni di isolamento acustico, superiori alla gran
parte dei materiali concorrenti di pari fascia di
mercato.
FONOSTOPBar il nuovo isolante acustico al
calpestio INDEX, fornito in rotoli, la cui faccia
superiore costituita da una sottile lamina pro-
tettiva in T.N.T. di poliestere termofissato che
costituisce sia una barriera protettiva alle solle-
citazioni dovute al traffico di cantiere e alle ope-
razioni di posa dei massetti su sottofondi alleg-
geriti cedevoli, sia uno scudo difficilmente per-
forabile dalle asperit del solaio specie nel caso
di posa in doppio strato contrapposto.
Lo strato inferiore costituito da uno strato
fonoresiliente in tessuto non tessuto di polie-
stere dotato di una particolare agugliatura ela-
stica, progetto esclusivo INDEX, che garanti-
sce il mantenimento dello spessore sotto cari-
co ed una ottima risposta elastica.
Le fibre non sono irritanti, sono elastiche e non
si frantumano quando vengono compresse o
piegate. FONOSTOPBar dotato anche di un
elevato allungamento a rottura che gli consen-
te di adattarsi senza rompersi ai piani di posa
irregolari.
FONOSTOPBar fornito in rotoli da 115m,
il rivestimento della faccia superiore del pro-
dotto ha la funzione di impedire che la boiac-
ca cementizia durante la gettata del massetto
inglobi le fibre del tessuto non tessuto elastico
sottostante annullandone le propriet isolanti
mentre le fibre libere di questultimo aderisco-
no al sottofondo e impediscono al foglio di spo-
starsi durante le operazioni di posa degli strati
sovrastanti garantendo la certezza della corret-
ta posa in opera.
SOLUZIONE
PROBLEMA
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DI CALPESTIO, BISTRATO E
MULTIFUNZIONALE, AD ELEVATA FONORESILIENZA ED ALTA RESISTENZA
MECCANICA, PER LISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI CON PAVIMENTO
GALLEGGIANTE INTERNI ED ESTERNI E PER LA PROTEZIONE E
SEPARAZIONE DEL MANTO IMPERMEABILE DELLE TERRAZZE
FONOSTOPBar
FONOCELL
Pavimento
FONOSTOPBar
Pavimentazioni di terrazze
FONOSTOPBar
Pavimentazioni di interni
FONOCELL
FONOSTRIP
SISTEMA DOPPIO STRATO. Nel caso di posa di
FONOSTOPBar in doppio strato, il primo verr posto in
opera al contrario rispetto al naturale senso di svolgimento
del rotolo, con la faccia inferiore ricoperta dal TNT pi
morbido, rivolta verso lalto.
I fogli di FONOSTOPBar non vanno sovrapposti ma solo
ben accostati fra loro, i teli del primo strato copriranno
tutto il solaio e verranno fermati e rifilati al piede delle
murature perimetrali del locale da isolare e non verranno
sigillati. Successivamente il secondo strato verr svolto
parallelamente al primo, conforme il senso naturale di svol-
gimento del rotolo, badando di sfalsarlo e porlo a cavallo
delle linee di accostamento del primo strato. Le modalit
di posa e sigillatura del secondo telo saranno quelle gi
indicate per il sistema posato in monostrato.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
SISTEMA MONOSTRATO. I rotoli di FONOSTOPBar vanno svolti conforme il naturale
senso di svolgimento del rotolo con la faccia inferiore ricoperta dal TNT pi morbido,
rivolta verso il piano di posa. I fogli di FONOSTOPBar non vanno sovrapposti ma solo
ben accostati fra loro e le linee di accostamento devono sempre essere sigillate con
lapposito nastro adesivo SIGILTAPE. I fogli copriranno tutto il solaio e verranno fermati
e rifilati al piede delle murature perimetrali del locale da isolare.
Per isolare il massetto galleggiante dai muri perimetrali questi verranno rivestiti per 10 cm
con la striscia in polietilene espanso, desolidarizzante, autoadesiva FONOCELL, a con-
tenere lo spessore del massetto, che verr risvoltata ed incollata per 5cm sul materiale
isolante steso sul piano del solaio dove verr ulteriormente fissata con il nastro adesivo
SIGILTAPE.
Nota. Nelle terrazze si dovr porre attenzione che FONOCELL venga posato solo dopo
che il manto impermeabile sia stato protetto da uno strato di malta da intonaco arma-
to con una rete metallica e si avr cura di sigillare la fessura fra pavimento e battiscopa
con un sigillante elastico.
116
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
l| NOSTRO FFlOlO TEONlOO
Internet: www.indexspa.it
e-mail Inform. Tecniche Commerciali: tecom@indexspa.it
e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
(
1
} FONOSTOPBar posato |n dopp|o strato oon faoo|e b|anohe oontrapposte.
AVVERTENZA: so|o | va|or| d| r|g|d|t d|nam|oa s segnat| |n rosso sono | va|or| ut||| per || oa|oo|o prev|s|ona|e oonforme norma EN 12354-2.
(
2
) Metodo d| oa|oo|o semp||f|oato TR Nl 11175. (Gu|da a||e Norme de||a ser|e Nl EN 12354 per |a prev|s|one de||e prestaz|on| aoust|ohe deg|| ed|f|o|} per massett| d| dens|t superf|o|a|e 100 kg/m
2
|a r|g|d|t d|nam|oa e stata oa|oo|ata ne| |aborator|o d| Aoust|oa app||oata de||a lNDE S.p.A. dopo |a m|sura de||a r|g|d|t d|nam|oa e de||a permeab|||t a||'ar|a.
FONOSTOPBar
Spessore totale 6,5 mm circa
Dimensioni rotoli 1,0015,00 m
Massa areica 1,0 kg/m
2
ca.
Rigidit dinamica Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica
FONOSTOPBar monostrato s
t
= 9 MN/m
3
s = 29 MN/m
3
FONOSTOPBar doppio strato
contrapposto s
t
= 5 MN/m
3
s = 18 MN/m
3
Stima teorica del livello di
attenuazione al calpestio (
2
)
FONOSTOPBar monostrato Lw = 26 dB
FONOSTOPBar doppio strato Lw = 29 dB
Prove di compressione sotto carico
costante 200 kg/m
2
(EN 1606) Riduzione dello spessore
FONOSTOPBar monostrato 1 mm ca.
FONOSTOPBar doppio strato (
1
) 1 mm ca.
Comprimibilit (EN 12431:2000 -
Determinazione dello spessore)
FONOSTOPBar monostrato 2 mm
FONOSTOPBar doppio strato (
1
) 3 mm
Resistenza al punzonamento
statico (EN 12730j 35 kg
dinamico (EN 12691j 20 cm
Impermeabilit allacqua (UNI-EN 13111) Supera la prova
Coefficiente di diffusione al vapore acqueo = 8.000
Coefficiente di conducibilit termica 0,045 W/m K
Con solai cementizi rigidi nei casi pi comuni un solo strato di FONOSTOPBar sufficiente per rispettare i limiti imposti dal decreto per gli
edifici residenziali e gli alberghi mentre per esigenze superiori si pu aumentare lefficacia dellisolamento posandolo in doppio strato.
ISOLAMENTO ACUSTICO MODULARE DEI RUMORI DI CALPESTIO
STIMA TEORICA DEL LIVELLO DI ATTENUAZIONE AL CALPESTIO
Esempio di calcolo previsionale semplificato
TR UNI 11175 - (Guida alle Norme della serie UNI EN
12354 per la previsione delle prestazioni acustiche
degli edifici) per
SOLAIO 20+4 IN LATEROCEMENTO DA 300 kg/m
2

SOTTOFONDO ALLEGGERITO A DENSIT 300 kg/m
3

spessore 10 cm
Massa areica totale m=330 kg/m
2
L
n,w,eq
= 164 - 35 log m = 76 dB
MASSETTI DI DENSIT SUPERFICIALE m=100 kg/m
2
Calcolo delle frequenze di risonanza fo del sistema
massetto galleggiante, strato resiliente:
FONOSTOPBar in monostrato FONOSTOPBar in doppio strato
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 26 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 160 = 86 Hz
29
100
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 53 dB
dove K = 3
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 29 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 160 = 68 Hz
18
100
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 50 dB
dove K = 3
117
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Linterposizione di un materiale resiliente fra un
massetto galleggiante, su cui si pu posare qual-
siasi tipo di pavimento, e il solaio portante, deter-
mina lattenuazione Lw della propagazione dei
rumori durto o calpestio ed un incremento Rw
dellisolamento dei rumori aerei e costituisce la tec-
nica di isolamento pi flessibile ed efficace dispo-
nibile. I livelli di isolamento dei rumori di calpestio
prescritti dal DPCM 05/12/1997 sono applicabili
anche al solaio delle terrazze dove spesso lassen-
za di uno strato di isolamento del calpestio posto
tra massetto di pavimentazione e la stratigrafia di
isolamento termico ed impermeabilizzazione
veicola la trasmissione dei rumori direttamente agli
ambienti abitati sottostanti. Inoltre se il massetto
del pavimento stato gettato direttamente sul
manto impermeabile le crepe che si formano sui
pavimenti delle terrazze possono lesionare il manto
impermeabile sottostante.
Nelle terrazze luso di isolanti acustici economici
ma troppo leggeri, che si forano su sottofondi o su
isolanti termici cedevoli o si spostano sotto il traffi-
co di cantiere, vanifica il risparmio che si riteneva di
ottenere a causa della formazione di numerosi pon-
ti acustici. Per questo specifico campo di impiego
INDEX ha progettato un isolante dei rumori da cal-
pestio denominato FONOSTOPStrato, leggero (1
kg/m
2
ca.) ma ad alta resistenza meccanica, privi-
legiando la resistenza al punzonamento, e poich,
oltre ad incrementare la resistenza al punzona-
mento statico, per aumentare anche la resistenza
al punzonamento dinamico si dovuto innalzare
lelasticit del materiale, si ottenuto contempora-
neamente il benefico effetto di conseguire una rigi-
dit dinamica in linea con la gran parte dei materiali
concorrenti di pari fascia di mercato.
FONOSTOPStrato un isolante acustico dei
rumori di calpestio fornito in rotoli da 115 m, la
cui faccia superiore costituita da una sottile lami-
na protettiva in T.N.T. di poliestere termofissato che
costituisce sia una barriera protettiva alle solleci-
tazioni dovute al traffico di cantiere e alle opera-
zioni di posa dei massetti su sottofondi alleggeriti
cedevoli, sia uno scudo difficilmente perforabile
dalle asperit del solaio anche nel caso di posa in
doppio strato contrapposto. La lamina della faccia
superiore sporge di 5 cm rispetto al tessuto non
tessuto fonoresiliente bianco della faccia inferio-
re, al fine di costituire una aletta di sormonto che
protegga la linea di accostamento laterale dei fogli
dallintrusione di malta cementizia del massetto
che altrimenti, una volta indurita, determinerebbe
un ponte acustico. Lo strato inferiore costituito
da uno strato resiliente in tessuto non tessuto. di
poliestere, dotato di una particolare agugliatura
elastica, progetto esclusivo INDEX, che garanti-
sce il mantenimento dello spessore sotto carico ed
una buona risposta elastica. Le fibre non sono irri-
tanti, sono elastiche e non si frantumano quando
vengono compresse o piegate. FONOSTOPStrato
dotato anche di un elevato allungamento a rottu-
ra che gli consente di adattarsi senza rompersi ai
piani di posa irregolari. Il rivestimento della faccia
superiore del prodotto ha la funzione di impedire
che la boiacca cementizia durante la gettata del
massetto inglobi le fibre del tessuto non tessuto
elastico sottostante annullandone le propriet
isolanti mentre le fibre libere di questultimo ade-
riscono al sottofondo e impediscono al foglio di
spostarsi durante le operazioni di posa degli strati
sovrastanti. FONOSTOPStrato lisolante acusti-
co multifunzionale che viene usato per isolare sia i
pavimenti interni sia i pavimenti delle terrazze per
le quali costituisce anche un ottimo strato protetti-
vo del manto impermeabile sia durante la posa del
massetto sia in caso di demolizione dello stesso,
impedendo la rottura del manto e facilitando le
operazioni di riparazione. FONOSTOPStrato, inol-
tre, protegge il manto impermeabile dalla trasmis-
sione delle crepe generate dalle variazioni dimen-
sionali della cappa cementizia sovrastante.
SOLUZIONE
PROBLEMA
FONOSTOPStrato
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DI CALPESTIO, BISTRATO E
MULTIFUNZIONALE, AD ELEVATA RESISTENZA MECCANICA,
PER LISOLAMENTO ACUSTICO DEI SOLAI CON PAVIMENTO
GALLEGGIANTE INTERNI ED ESTERNI E PER LA PROTEZIONE E
SEPARAZIONE DEL MANTO IMPERMEABILE DELLE TERRAZZE
FONOCELL
Pavimento
FONOSTOPStrato
Pavimentazioni di terrazze
FONOSTOPStrato
Pavimentazioni di interni
FONOCELL
FONOSTRIP
SISTEMA DOPPIO STRATO. Nel caso di posa di
FONOSTOPStrato in doppio strato, il primo verr
posto in opera al contrario rispetto al naturale senso
di svolgimento del rotolo, con la faccia inferiore rico-
perta dal TNT pi morbido, rivolta verso lalto sormon-
tando i fogli nel senso longitudinale lungo la fascia
di sormonto e accostando le teste dei teli evitando
di sovrapporle, i teli del primo strato copriranno tut-
to il solaio e verranno fermati e rifilati al piede delle
murature perimetrali del locale da isolare e non ver-
ranno sigillati. Successivamente il secondo strato ver-
r svolto parallelamente al primo, conforme il senso
naturale di svolgimento del rotolo, badando di sfal-
sarlo per posarlo a cavallo delle linee di accostamento
del primo strato. Le modalit di posa e sigillatura del
secondo telo saranno quelle gi indicate per il sistema
posato in monostrato.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
SISTEMA MONOSTRATO. I rotoli di FONOSTOPStrato vanno svolti conforme il naturale
senso di svolgimento del rotolo con la faccia inferiore ricoperta dal TNT pi morbido, rivolta
verso il piano di posa e vanno sormontati lateralmente fra loro sovrapponendo laletta di sor-
monto sul foglio adiacente e accostando con cura il tessuto non tessuto delle facce sotto-
stanti. Sul lato corto i teli non vanno sovrapposti ma accostati accuratamente testa a testa.
I fogli copriranno tutto il solaio e verranno fermati e rifilati al piede delle murature perimetra-
li. Successivamente tutte le linee di sovrapposizione longitudinale e le linee di accostamento
trasversale dei teli saranno accuratamente sigillate con lapposito nastro adesivo SIGILTAPE
incollato a cavallo delle stesse. Per isolare il massetto galleggiante dai muri perimetrali questi
verranno rivestiti per 10 cm con la striscia in polietilene espanso, desolidarizzante, autoade-
siva FONOCELL, a contenere lo spessore del massetto, che verr risvoltata ed incollata per
5 cm sul materiale isolante steso sul piano del solaio dove verr ulteriormente fissata con il
nastro adesivo SIGILTAPE.
Nota. Nelle terrazze si dovr porre attenzione che FONOCELL venga posato solo dopo che
il manto impermeabile sia stato protetto da uno strato di malta da intonaco armato con una
rete metallica e si avr cura di sigillare la fessura fra pavimento e battiscopa con un sigillan-
te elastico.
118
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
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AVVERTENZA: so|o | va|or| d| r|g|d|t d|nam|oa s segnat| |n rosso sono | va|or| ut||| per || oa|oo|o prev|s|ona|e oonforme norma EN 12354-2.
(
1
) Metodo d| oa|oo|o semp||f|oato TR Nl 11175. (Gu|da a||e Norme de||a ser|e Nl EN 12354 per |a prev|s|one de||e prestaz|on| aoust|ohe deg|| ed|f|o|} per massett| d| dens|t superf|o|a|e 100 kg/m
2
|a r|g|d|t d|nam|oa e stata oa|oo|ata ne| |aborator|o d| Aoust|oa app||oata de||a lNDE S.p.A. dopo |a m|sura de||a r|g|d|t d|nam|oa apparente e de||a permeab|||t a||'ar|a.
FONOSTOPStrato
Spessore 4,0 mm circa
Dimensioni rotoli 1,0015,00 m
Massa areica 1,0 kg/m
2
ca.
Rigidit dinamica Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica
FONOSTOPStrato monostrato s
t
= 20 MN/m
3
s = 57 MN/m
3
Stima teorica del livello di
attenuazione al calpestio (
1
) Lw = 21 dB
Resistenza a trazione (UNI-EN 12311-1)
carico massimo 500/500 N/50 mm
allungamento a rottura 50/100%
Impermeabilit allacqua (UNI-EN 13111) Supera la prova
Coefficiente di diffusione al vapore
acqueo = 8.000
Coefficiente di conducibilit termica 0,045 W/m K
ISOLAMENTO ACUSTICO MODULARE DEI RUMORI DI CALPESTIO
STIMA TEORICA DEL LIVELLO DI ATTENUAZIONE AL CALPESTIO
Esempio di calcolo previsionale semplificato
TR UNI 11175 - (Guida alle Norme della serie UNI EN
12354 per la previsione delle prestazioni acustiche
degli edifici) per
SOLAIO 20+4 IN LATEROCEMENTO DA 300 kg/m
2

SOTTOFONDO ALLEGGERITO A DENSIT 300 kg/m
3

spessore 10 cm
Massa areica totale m=330 kg/m
2
L
n,w,eq
= 164 - 35 log m = 76 dB
MASSETTI DI DENSIT SUPERFICIALE m=100 kg/m
2
Calcolo delle frequenze di risonanza fo del sistema
massetto galleggiante, strato resiliente:
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 21 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 160 = 120 Hz
57
100
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 58 dB
dove K = 3
119
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Linterposizione di un materiale resiliente
fra un massetto galleggiante, su cui si pu
posare qualsiasi tipo di pavimento, e il solaio
portante, determina lattenuazione Lw della
propagazione dei rumori durto o calpestio
ed un incremento Rw dellisolamento dei
rumori aerei e costituisce la tecnica di isola-
mento pi flessibile ed efficace disponibile.
Quando le risorse economiche sono limitate
diventa problematico il rispetto dei livelli di
isolamento dei rumori di calpestio prescritti
dal DPCM 05/12/1997.
FONOSTOPCell foglio di isolamento acu-
stico dei rumori di calpestio per i pavimenti
galleggianti interni costituito da polietilene
espanso estruso a celle chiuse impermeabile
e resistente allacqua, agli idrocarburi, agli
alcali e agli acidi.
Quando la posa viene eseguita con cura,
prendendo le opportune precauzioni,
FONOSTOPCell consente di ottenere un
isolamento adeguato anche nel caso si
disponga di risorse economiche limitate.
FONOSTOPCell impermeabile e la boiacca
cementizia durante la gettata del massetto
non impregna il foglio garantendo la certezza
del risultato preventivato. FONOSTOPCell
destinato principalmente allisolamento
acustico dei massetti galleggianti interni ma
poich si modella facilmente nei punti singo-
lari e attorno alle tubazioni pu essere anche
usato per fasciare le tubazioni che attraver-
sano le partizioni edilizie al fine di evitare la
trasmissione delle vibrazioni.
FONOSTOPCell isolante dotato di una
rigidit dinamica adeguata allisolamento dei
rumori di calpestio sotto massetto galleg-
giante ma un foglio molto leggero (150g/
m
2
) per cui una cura particolare dovr essere
usata per non dislocare i fogli isolanti duran-
te la posa del massetto cementizio evitando
di forare il materiale isolante e di danneggia-
re le giunzioni dei teli, altrimenti, i ponti acu-
stici, creati dai collegamenti rigidi al solaio
sottostante dovuti allimpasto cementizio
che dovesse trafilare attraverso il materiale
collegandosi al solaio sottostante ridurreb-
bero notevolmente lisolamento acustico del
materiale. Per lo stesso motivo, sar inoltre
buona norma provvedere quanto prima alla
stesura del massetto per evitare di esporre il
materiale al traffico di cantiere che potrebbe
danneggiarlo.
SOLUZIONE PROBLEMA
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DI CALPESTIO IN POLIETILENE
ESPANSO ESTRUSO A CELLE CHIUSE PER LISOLAMENTO
ACUSTICO DEI SOLAI INTERNI CON PAVIMENTO GALLEGGIANTE
FONOSTOPCell
I rotoli di FONOSTOPCell vanno svolti confor-
me il naturale senso di svolgimento del rotolo,
i fogli di non vanno sovrapposti ma solo ben
accostati fra loro e le linee di accostamento
devono sempre essere sigillate con lapposito
nastro adesivo SIGILTAPE.
I fogli copriranno tutto il solaio e verranno fer-
mati e rifilati al piede delle murature perimetrali
del locale da isolare.
Per isolare il massetto galleggiante dai muri
perimetrali questi verranno rivestiti per 10 cm
con la striscia in polietilene espanso, desolida-
rizzante, autoadesiva FONOCELL, a contenere
lo spessore del massetto, che verr risvoltata
ed incollata per 5cm sul materiale isolante
steso sul piano del solaio dove verr ulterior-
mente fissata con il nastro adesivo SIGILTAPE.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
FONOSTOPCell
Pavimentazioni di interni
FONOCELL
FONOSTRIP
120
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
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|a r|g|d|t d|nam|oa e stata oa|oo|ata ne| |aborator|o d| Aoust|oa app||oata de||a lNDE S.p.A. dopo |a m|sura de||a r|g|d|t d|nam|oa e de||a permeab|||t a||'ar|a.
(
1
) Metodo d| oa|oo|o semp||f|oato TR Nl 11175. (Gu|da a||e Norme de||a ser|e Nl EN 12354 per |a prev|s|one de||e prestaz|on| aoust|ohe deg|| ed|f|o|} per massett| d| dens|t superf|o|a|e 100 kg/m
2
FONOSTOPCell
Spessore 5,0 mm circa
Dimensioni rotolo 1,25100 m
Densit 30,0 kg/m
3
Rigidit dinamica Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica
FONOSTOPCell s
t
= 32 MN/m
3
s = 32 MN/m
3
Stima teorica del livello di
attenuazione al calpestio (
1
) Lw = 25,5 dB
Resistenza a trazione (UNI-EN 12311-1)
carico massimo 23/32 N/50 mm
allungamento a rottura 65/70%
Impermeabilit allacqua (UNI-EN 13111) Supera la prova
Coefficiente di diffusione al vapore acqueo = 2.000
Coefficiente di conducibilit termica 0,044 W/m K
ISOLAMENTO ACUSTICO MODULARE DEI RUMORI DI CALPESTIO
STIMA TEORICA DEL LIVELLO DI ATTENUAZIONE AL CALPESTIO
Esempio di calcolo previsionale semplificato
TR UNI 11175 - (Guida alle Norme della serie UNI EN
12354 per la previsione delle prestazioni acustiche
degli edifici) per
SOLAIO 20+4 IN LATEROCEMENTO DA 300 kg/m
2

SOTTOFONDO ALLEGGERITO A DENSIT 300 kg/m
3

spessore 10 cm
Massa areica totale m=330 kg/m
2
L
n,w,eq
= 164 - 35 log m = 76 dB
MASSETTI DI DENSIT SUPERFICIALE m=100 kg/m
2
Calcolo delle frequenze di risonanza fo del sistema
massetto galleggiante, strato resiliente:
L
w
= 30 Log ( ) +3 = 25,5 dB
f
fo
dove f = 500 Hz (di riferimento)
fo = 160 = 160 = 90,5 Hz
32
100
s
m
L
n,w
= L
n,w,eq
L
w
+ K
L
n,w
= 54 dB
dove K = 3
121
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
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LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
I sottili fogli isolanti normalmente usati sot-
to le pavimentazioni in legno flottanti servo-
no per ridurre il rumore del calpestio allinterno
del locale dove si genera e non sono sufficien-
temente efficaci per impedire la trasmissione,
attraverso il solaio, del rumore di calpestio agli
ambienti viciniori.
FONOSTOPLegno lisolante acustico dei
rumori da calpestio specifico per le pavimenta-
zioni in legno flottanti costituito da una lamina
fonoresiliente, ricoperta da una finitura tessile
in TNT di polipropilene verde, accoppiata ad un
tessuto non tessuto elastico di fibre poliestere
ad alta densit. Le fibre non sono irritanti, sono
elastiche e non si frantumano quando vengono
compresse o piegate.
FONOSTOPLegno dotato di un elevato coeffi-
ciente di attrito con i piani di posa cementizi ed
sufficientemente pesante da non spostarsi duran-
te le operazioni di posa del pavimento in legno
garantendo in tal modo la continuit e la stabilit
dellisolamento. Solo nel caso di applicazione su
di una vecchia pavimentazione liscia preferibi-
le preparare la superficie di posa con una mano
di adesivo FONOCOLL da 80-100 g/m
2
che fissa
lisolante mentre si posano i listoni di legno.
FONOSTOPLegno resistente al traffico di
cantiere ed dotato di un tessuto non tessu-
to di poliestere ad alta densit di elevata resi-
stenza allo schiacciamento che mantiene le sue
prestazioni nel tempo.
FONOSTOPLegno un materiale che viene
applicato direttamente sotto la pavimentazio-
ne senza interposizione di un massetto la cui
rigidit dinamica calibrata per la destinazione
duso del prodotto.
Per evitare rotture o problemi lungo le giunzio-
ni del pavimento la rigidit dinamica scelta
il frutto del compromesso fra elasticit e resi-
stenza allo schiacciamento. FONOSTOPLegno
ha una resistenza alla compressione 5 volte pi
elevata di FONOSTOPDuo.
FONOSTOPLegno svolge anche una funzione
protettiva della pavimentazione in legno sovra-
stante perch la lamina che costituisce la par-
te superiore del prodotto impermeabile e
resistente al passaggio del vapore acqueo che
potrebbe provenire dal sottofondo.
FONOSTOPLegno, con uno spessore conte-
nuto, in grado di isolare la trasmissione dei
rumori da calpestio quando interposto fra
solaio e pavimentazioni in legno flottanti usa-
te nell edilizia civile e pu essere usato sia nei
nuovi lavori sia per il ripristino dellisolamento
acustico su pavimentazioni esistenti.
Viene usato anche sotto massetti cementizi in
quei casi particolari dove richiesta una eleva-
tissima resistenza alla compressione.
I rotoli di FONOSTOPLegno vanno svolti con-
forme il naturale senso di svolgimento del roto-
lo, con la faccia superiore verde a vista, su di
sottofondo liscio, pulito ed asciutto, privo di
asperit ed avvallamenti.
I fogli non verranno sormontati ma solo accu-
ratamente accostati e le linee di accostamen-
to vanno sigillate con lapposito nastro adesivo
SIGILTAPE incollato a cavallo delle stesse.
Lisolante va fermato e rifilato al piede delle mura-
ture e dei corpi emergenti dal piano del solaio.
Durante la posa del pavimento, per evitare ponti
acustici, si dovr evitare di addossarlo alle mura-
ture, per precauzione pu essere impiegata una
striscia di politene espanso autoadesivo da incol-
lare solo al piede dei muri che garantisca la deso-
lidarizzazione fra questi ed il pavimento e che
verr rifilata a conclusione della posa in opera.
SOLUZIONE
PROBLEMA
4. Listoni in legno
ad incastro
FONOCELL ROLL
FONOSTOPLegno
FONOSTOPLegno
ISOLANTE ACUSTICO DEI RUMORI DA CALPESTIO BISTRATO
PER LISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PAVIMENTAZIONI
IN LEGNO FLOTTANTI AD INCASTRO
RUMORE DA CALPESTIO - INDICE DI VALUTAZIONE L
nw
(Misura in opera)
Condizione A
Intonaco a base gesso 1,5
Soletta in latero cemento 20+4
Cemento alleggerito di livellamento
(polistirolo + sabbia) 5,0
Massetto in sabbia e cemento di finitura 3,5
Pavimento (parquet di legno
incollato su massetto) 1,5
Totale solaio circa 35,5
VALORE SPERIMENTALE 78,0 db

Condizione B
Intonaco a base gesso 1,5
Soletta in latero cemento 20+4
Cemento alleggerito di livellamento
(polistirolo + sabbia) 5,0
Massetto in sabbia e cemento di finitura 3,5
FONOSTOPLegno non incollato su massetto 0,5
Pavimento (parquet di legno
incollato su FONOSTOPLegno) 1,5
Totale solaio circa 36,0
VALORE SPERIMENTALE 59,0 db
Descrizione Spessore (cm) Descrizione Spessore (cm) SPETTRI SONORI A CONFRONTO
90,0
85,0
80,0
75,0
70,0
65,0
40,0
S
P
L
d
B
(L
in
)
Frequenza (Hz)
100 3.150
Condizione B
Condizione A
60,0
55,0
50,0
45,0
125 160 200 250 315 400 500 630 800 1.000 1.250 1.600 2.500 2.000
MISURE IN OPERA
Certificato Studio di
Acustica Applicata
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
122
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
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FONOSTOPLegno
Massa areica 1,8 kg/m
2
Dimensioni rotolo 1,0010 m
Spessore 5,0 mm circa
Rigidit dinamica Rigidit dinamica apparente Rigidit dinamica
FONOSTOPLegno s
t
= 43 MN/m
3
s = 72 MN/m
3
Larghezza lamina fonoresiliente 100 cm
Larghezza tessuto non tessuto 100 cm
Coefficiente diffusione al vapore
acqueo (lamina fonoresiliente) 100.000
Impermeabilit
(1 m di colonna dacqua) impermeabile
Coefficiente di conducibilit termica
lamina fonoresiliente 0,170 W/m K
tessuto non tessuto 0,045 W/m K
Schiacciamento sotto carico
costante (2 KPa122 giorni) (EN 1606) 0,2 mm
Resistenza alla compressione
schiacciamento 1 mm 5,87 kPa
schiacciamento 2 mm 62,40 kPa
Classe di reazione al fuoco (UNI 9177) Classe 1 (*)
Classe di reazione al fuoco (EN 13501-1) Euroclasse C
fl
-s1 (**)
Certificazioni
(*) Oert|f|oato |APl n. 5935. (**) Oert|f|oato |APl n. 085.0DO0050/08.
123
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Forato
25x25x12
4. Cartongesso
Spessore: 13 mm
3. SILENTEco
Spessore: 40 mm
5. TOPSILENTBitex
5 kg/m
2
Spessore: 4 mm
1. Fascia
desolidarizzante
2. Telaio metallico
Spessore: 49 mm
6. Cartongesso
Spessore: 13 mm
Forato
25x25x12
3. Cartongesso
Spessore: 13 mm
2. TOPSILENTDuo
5 kg/m
2
Spessore: 9 mm
4. Fascia
desolidarizzante
1. Colla
Spessore: circa 8 mm
Isolare acusticamente le intercapedini delle
pareti in muratura o migliorare le prestazioni
acustiche di pareti in cartongesso con lami-
ne fonoimpedenti prive di piombo ritenuto
tossico.
TOPSILENT una lamina ad alta densit
che possiede le propriet acustiche della
lamina di piombo, pur essendone completa-
mente esente.
Isola acusticamente come una lamina di
piombo di pari peso, ma esente dalle pro-
blematiche tossicologiche tipiche di questo
metallo. TOPSILENTBitex, la versione base,
la lamina con rivestimento tessile in poli-
propilene su entrambe le facce, che risulta-
no pertanto particolarmente aggrappanti a
molteplici adesivi sia sintetici sia a base di
leganti idraulici.
TOPSILENTDuo la versione dove su una
delle facce la finitura in polipropilene
sostituita da un feltro spesso in tessuto
non tessuto di poliestere dotato di una rigi-
dit dinamica =21 MN/m
3
, che contribui-
sce ulteriormente allisolamento acustico. In
TOPSILENTAdhesiv su una delle facce la
finitura in polipropilene sostituita da una
spalmatura autoadesiva protetta da un film
siliconato.
Le lamine TOPSILENTBitex, TOPSILENT-
Adhesiv e TOPSILENTDuo vengono usate in
edilizia per migliorare le propriet acustiche
delle lastre in cartongesso delle contropareti
e dei controsoffitti isolanti. Possono esse-
re usate anche come rivestimento interno
dei cassonetti in legno delle tapparelle per
migliorare lisolamento acustico di facciata,
oppure come antivibranti su lamiere metal-
liche. TOPSILENTDuo pu essere impie-
gato con successo anche nellisolamento
dei solai leggeri in legno, dove apporta sia
un elevato isolamento dal rumore di calpe-
stio sia un contributo dovuto alla massa.
TOPSILENTBitex, TOPSILENTAdhesiv e
TOPSILETDuo possono vantaggiosamen-
te sostituire lintonaco ed il rinzaffo interno
allintercapedine delle doppie pareti tradi-
zionali. TOPSILENTDuo verr posato con la
faccia ricoperta dal feltro in tessuto non tes-
suto rivolta verso la parete. Essendo dotate
di una elevata resistenza al passaggio del
vapor acqueo, nel caso di parete esterna
verranno posati sulla faccia calda delliso-
lante fibroso con la funzione di Barriera
Vapore.
Le lamine possono essere incollate alle lastre
di cartongesso o di legno con FONOCOLL
dalla parte del tessuto in polipropilene colo-
rato. mentre per lincollaggio alle pareti in
laterizio e in calcestruzzo verr usata la colla
a base di gesso GIPSCOLL (per il fissaggio
alle pareti in laterizio o calcestruzzo si consi-
glia lapplicazione della lamina TOPSILENT
mediante lutilizzo di tasselli in polipropi-
lene). Possono essere avvitate allorditura
metallica o fissate con punti metallici ad una
lastra preesistente.
FONOCOLL un collante in emulsione acquo-
sa per lincollaggio rapido di TOPSILENTBitex
e TOPSILENTDuo su pannelli di cartonges-
so e legno nei sistemi di isolamento acusti-
co. La colla va stesa sulle lastre in ragione di
150200 g/m
2
.
TOPSILENTDuo va applicato nei cassonetti
con la faccia ricoperta dal feltro verso lester-
no, mentre se usato come isolante acustico
nei solai, la faccia va rivolta verso il basso.
La larghezza da 120 cm va usata per accop-
piamenti su lastre di cartongesso, mentre
anche disponibile la larghezza da 100 cm per
gli altri impieghi.
TOPSILENTAdhesiv riduce i tempi di posa e
non necessita i chiodi, sufficiente togliere il
film siliconato e premere il foglio sulla super-
ficie da isolare. La posa in semplice autoa-
desione va sospesa con temperature infe-
riori a +5C e/o aiutata con apparecchiature
ad aria calda o con fiamma per temperature
inferiori a +10C e/o in particolari condizioni
di umidit ambiente.
SOLUZIONE
TOPSILENTBitex
TOPSILENTAdhesiv
TOPSILENTDuo
ISOLANTE ACUSTICO COSTITUITO DA UNA LAMINA FONOIMPEDENTE AD ALTA DENSIT ED ELEVATISSIMA FREQUENZA CRITICA PER LINTONACATURA
ACUSTICA STAGNA DELLINTERCAPEDINE DI PARETI IN MURATURA E IL MIGLIORAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI DI CARTONGESSO
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
CAMPI DIMPIEGO
CERTIFICAZIONE

IEN G. Ferraris
n. 35561/07
CERTIFICAZIONE

IEN G. Ferraris
n. 35561/08
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO
SU TELAIO METALLICO
CONTROPARETE SOTTILE
IN CARTONGESSO INCOLLATA
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 23 cm
Peso 178 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 61,3 dB
TRASMITTANZA
U = 0,5365 W/m
2
K
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 18 cm
Peso 167 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 51,9 dB
TRASMITTANZA
U = 1,3425 W/m
2
K
124
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
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Massa areica 5 kg/m
2
4 kg/m
2
5 kg/m
2
5 kg/m
2
Dimensioni rotoli 0,608,50 m 0,6011,50 m 0,608,50 m 1,008,50 m
1,2011,50 m 1,208,50 m
Spessore
totale 9 mm 3 mm 4 mm 4 mm
lamina fonoresiliente 4 mm 3 mm 4 mm 4 mm
tessuto non tessuto 5 mm - - -
Calore specifico 1,70 KJ/Kg K 1,70 KJ/Kg K 1,70 KJ/Kg K 1,70 KJ/Kg K
Coefficiente di diffusione
del vapore acqueo = 100.000 = 100.000 = 100.000 = 100.000
Conducibilit termica
lamina fonoimpedente 0,170 W/m K 0,170 W/m K 0,170 W/m K 0,170 W/m K
tessuto non tessuto 0,045 W/m K - - -
Frequenza critica
(spess. 10 mm, dens. 1.250 kg/m
3
) >85.000 Hz >85.000 Hz >85.000 Hz >85.000 Hz
Rigidit dinamica (UNI EN 29052/1) s = 21 MN/m
3
- - -
Potere fonoisolante (valore calcolato) 27 dB 24 dB 27 dB 27 dB
Classe di reazione
al fuoco (UNI 9177) Classe 1 (
1
) Classe 1 (
2
) Classe 1 (
2
) -
Certificazioni
TOPSILENTDuo TOPSILENTBitex TOPSILENTAdhesiv

(
1
} Oert|f|oato lst|tuto G|ordano n. 171105/RF3601. Omo|ogaz|one de| M|n|stero de||'lnterno n. vR2172B10D100003.
(
2
} Oert|f|oato lst|tuto G|ordano n. 171105/RF3602. Omo|ogaz|one de| M|n|stero de||'lnterno n. vR2172B10D100003.
Istituto Giordano Istituto Giordano
ANALISI PER FREQUENZA DEL POTERE FONOISOLANTE
Per stimare il potere fonoisolante della lamina
fonoimpedente TOPSILENTBitex possibile
teoricamente considerare una parete co-
stituita dal solo materiale (anche le prove di
laboratorio in tal senso percorrono la stessa
strada: viene misurato il potere fonoisolante
del provino di materiale 1 m 1 m) e sfruttare
le indicazioni contenute in letteratura tecnica
per valutarne il potere fonoisolante.
Consideriamo quindi la nostra parete omo-
genea costituita del solo TOPSILENTBitex
avente le seguenti caratteristiche siche:
MASSA AREICA m = 5 Kg/m
2
DENSIT = 1.250 Kg/m
3
e valutiamone il potere fonoisolante in fre-
quenza secondo quanto riportato nellequa-
zione di seguito indicata rappresentativa della
Legge di Massa:
R = 20 log ( f j - 42,5
Da quanto espresso attraverso lapplicazione di
questa legge si evince che il potere fonoisolante
non da considerarsi costante per tutte le fre-
quenze ma cresce di 6 dB per ottava.
In realt tale andamento si verica nella pratica
solo in concomitanza delle frequenze interme-
die, nella zona a basse frequenze ci si espone
alle problematiche annesse al fatto che le pareti
entrano in risonanza con il suono, queste fre-
quenze dipendono dalle condizioni al contorno
(caratteristiche geometriche delle pareti e mo-
dalit di vincolo). Spostandosi ora verso le alte
frequenze si incontra unaltra zona dove la curva
non pi lineare, ad una ben precisa frequenza
detta frequenza di coincidenza, la parete si met-
te a vibrare (vibrazione essionale) riducendo il
suo potere fonoisolante R; questo fenomeno av-
viene solo se le onde sonore hanno unincidenza
diversa dalla direzione normale alla parete.
60
50
40
30
20
10
0
100 600 1100 1600 2100 2600 3100
R
w

(
d
B
)
f (Hz)
5 100 11,4794
5 125 13,4176
5 160 15,5618
5 200 17,5
5 250 19,4382
5 315 21,44561
5 400 23,5206
5 500 25,4588
5 630 27,46621
5 800 29,5412
5 1000 31,4794
5 1250 33,4176
5 1600 35,5618
5 2000 37,5
5 2500 39,4382
5 3150 41,44561
[Kg/m
2
] f [Hz] R [dB]
125
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
SOLUZIONE
TOPSILENTEco
ISOLANTE TERMOACUSTICO IN PANNELLI AUTOPORTANTI A BASE
DI FIBRE DI POLIESTERE, ATOSSICHE, TERMOLEGATE, ESENTI DA
COLLANTI, PREACCOPPIATE AD UNA LAMINA FONOIMPEDENTE AD ALTA
DENSIT, IMPERMEABILE ALLARIA E AL VAPORE, PER LISOLAMENTO
TERMOACUSTICO DELLE PARETI DOPPIE IN MURATURA
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
CAMPI DIMPIEGO
Molti isolanti termici usati nel riempimento
delle intercapedini delle murature non iso-
lano dai rumori, sono permeabili allaria e al
vapore, sono di piccole dimensioni per cui la
posa necessariamente legata alla costru-
zione contemporanea del contromuro.
TOPSILENTEco un pannello preaccop-
piato costituito dallunione fra un isolante
fibroso in fibra di poliestere con una lamina
fonoimpedente ad alta densit ed elevatis-
sima tenuta allaria e al vapore acqueo e
assolve sia la funzione di isolamento acusti-
co sia la funzione di isolamento termico.
Per quanto riguarda lisolamento acustico,
la fibra del materiale composito ha un effet-
to dissipativo dellenergia sonora che attra-
versa lintercapedine della muratura doppia
mentre la lamina, stagna allaria, ottura la
porosit della parete sostituendo lopera-
zione di intonacatura della faccia interna
dellintercapedine.
Per quanto riguarda lisolamento termico,
la fibra costituisce anche un ottimo coiben-
te termico la cui funzionalit viene mante-
nuta nel tempo dalla lamina, che va rivolta
sempre verso linterno del vano da isola-
re, questultima infatti, nellisolamento delle
murature perimetrali esterne, assolve anche
la funzione di barriera al vapore mantenen-
do asciutto e inalterato lisolamento termico
ottenuto dalle fibre.
TOPSILENTEco un isolante termoacustico
la cui parte fibrosa costituita da una lana di
poliestere atossica ricavata dal recupero e dal-
la rigenerazione del PET delle bottiglie delle
bevande gassate e delle acque minerali separa-
te nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
La fibra cos ottenuta va considerata come
un materiale doppiamente ecologico, sia
perch sottrae allambiente un volume ele-
vato di rifiuti sia perch il prodotto ottenuto
attraverso un processo termico esente da
collanti non irrita la pelle e non punge.
Inoltre il ciclo produttivo delle fibre di TOP-
SILENTEco, essendo un processo di riciclo,
ha un impatto ambientale ed un consumo
energetico estremamente ridotto rispetto a
quello di altri materiali isolanti che derivano
da materie prime vergini.
Le fibre di TOPSILENTEco non irritano la pelle
degli operatori nemmeno durante il taglio dei
pannelli, per questo i pannelli non sono imbu-
stati in sacchi di plastica.
TOPSILENTEco idoneo per lisolamento ter-
moacustico delle intercapedini delle muratu-
re perimetrali esterne e delle murature divi-
sorie interne fra unit immobiliari diverse.
Laccoppiamento fra isolante e lamina riduce i
tempi di applicazione e agevola la posa. I van-
taggi dellaccoppiamento fra isolante e lamina
vengono ulteriormente esaltati dalla particola-
re configurazione dei pannelli unita alle grandi
dimensioni in cui vengono prodotti (100142cm,
100285 cm). Le dimensioni di fornitura ne ren-
dono conveniente luso in associazione a pareti
e contropareti in gesso rivestito solo come isola-
mento preventivo della parete da trattare al quale
poi si addossa il telaio metallico su cui si avvitano
le lastre di cartongesso.
La posa e semplice e veloce e pu essere ese-
guita da un solo operatore senza che sia neces-
sario erigere contemporaneamente il contromuro
e senza impiegare attrezzature particolari.
TOPSILENTEco si incolla alla muratura con la
faccia rivestita con la lamina rivolta verso lope-
ratore, sufficiente stendere sulla faccia fibrosa
una striscia di colla GIPSCOLL larga 15 cm ca.
sullestremit superiore per sostenere il pannello
100142 cm mentre ne servir unaltra nel mezzo
per sostenere i pannelli da 100285 cm. Lope-
razione dura pochi minuti, il pannello su cui si
steso ladesivo viene appoggiato e leggermente
pressato sulla parete con un rullo da pittura, si
regge subito da solo e loperatore pu procedere
con la posa del pannello successivo, infine, per
garantire una migliore tenuta allaria e al vapore
acqueo, le linee di accostamento dei pannelli ven-
gono sigillate con il nastro adesivo SIGILTAPE.
La colla si prepara mescolando la polvere GIP-
SCOLL con acqua, ne servono 600 g per striscia,
fino ad ottenere una pasta densa, da stendere
con la cazzuola o la spatola dentata, che avr
una consistenza e una adesivit tale da sostenere
immediatamente, ancora allo stato umido, il pan-
nello sul muro senza dover attenderne la presa ed
evitando luso di sostegni. Il contromuro che sar
edificato successivamente verr mantenuto leg-
germente staccato dallisolante per evitare che,
in fase di presa della malta, la reazione elastica
dello strato isolante lo possa deformare od abbat-
tere. Nel caso sia necessario tagliare il materiale si
dovr prima incidere la lamina con un cutter e poi
tagliare la lana di poliestere con un cutter a lama
lunga o con un seghetto alternativo a lama liscia,
non sono idonee le lame seghettate.
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
DOPPIA PARETE DA 8
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
04. TOPSILENTEco
spessore: cm 5,0
(intercapedine: cm 6,0)
1. FONOPLAST
5. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4166RP06
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 25 cm
Peso 243 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 56,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3249 W/m
2
K
126
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
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TOPSILENTEco
Spessore fibra di poliestere 40 mm 50 mm 60 mm
Dimensione pannelli 1,001,42 m 1,001,42 m 1,001,42 m
1,002,85 m 1,002,85 m 1,002,85 m
Densit fibra di poliestere 30 kg/m
3
30 kg/m
3
30 kg/m
3
Spessore lamina fonoimpendente 2 mm circa 2 mm circa 2 mm circa
Massa areica lamina fonoimpedente 2,5 kg/m
2
2,5 kg/m
2
2,5 kg/m
2
Rigidit dinamica apparente s
t
30 MN/m
3
s
t
30 MN/m
3
s
t
30 MN/m
3
Calore specifico
fibra di poliestere 1,200 KJ/kg K 1,200 KJ/kg K 1,200 KJ/kg K
lamina fonoimpedente 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg K
Coefficiete diffusione al vapore
acqueo
fibra di poliestere 1 1 1
lamina fonoimpedente 100.000 100.000 100.000
Conducibilit termica
fibra di poliestere 0,037 W/m K 0,037 W/m K 0,037 W/m K
lamina fonoimpedente 0,170 W/m K 0,170 W/m K 0,170 W/m K
Resistenza termica 1,093 m
2
K/W 1,363 m
2
K/W 1,633 m
2
K/W
Resistivit al flusso daria r 3,90 KPa/sm
2
3,90 KPa/sm
2
3,90 KPa/sm
2
Classificazione di reazione
al fuoco (UNI 9177)
fibra di poliestere Classe 1 (non gocciola) Classe 1 (non gocciola) Classe 1 (non gocciola)
lamina fonoimpedente (*) Classe 1 Classe 1 Classe 1
Certificazioni
(*} Prova esegu|ta oon |am|na fono|mpedente da 5 kg/m
2
.
NOTA. TOPSl|ENTEoo e un panne||o per |so|amento termoaoust|oo, |mp|egab||e anohe per |'|so|amento term|oo |n ed|||z|a oome g|| a|tr| |so|ant| term|o|. Ouesto prodotto non e attua|mente
soggetto a maroatura OE perohe |a normat|va europea EN speo|f|oa e |n fase d| def|n|z|one.
127
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Molti isolanti termici usati nel riempimento
delle intercapedini delle murature non isola-
no dai rumori e sono permeabili allaria e al
vapore.
TOPSILENTRock un pannello isolante
termoacustico, accoppiato ad una lamina
fonoimpedente che funge anche da barriera
al vapore, idoneo per lisolamento delle inter-
capedini delle murature divisorie interne fra
unit immobiliari diverse e per lisolamento
delle murature perimetrali esterne.
costituito da un pannello rigido incombu-
stibile in lana di roccia ad alta densit trat-
tata con resine termoindurenti dotato di una
reazione al fuoco di euroclasse B-s1,d0. Una
faccia del pannello rivestita la lamina ad alta
densit TOPSILENTBitex, che possiede le
propriet di isolamento acustico della lamina
di piombo pur essendone completamente
esente. TOPSILENTBitex funziona come un
intonaco isolante impermeabile allaria, al
vapore e ai rumori.
Nella versione imbustata ogni pannello pro-
tetto da una busta in polietilene che lo man-
tiene al riparo dallumidit ed evita il contatto
e la dispersione delle fibre nellambiente. La
scritta Lato A - Lato rivolto verso lutilizza-
tore identifica la faccia su cui incollata la
lamina TOPSILENTBitex.
TOPSILENTRock riduce le operazioni di can-
tiere, posando un unico prodotto si applica
sia lisolamento termoacustico sia lo strato di
tenuta allaria e al vapore. Con TOPSILEN-
TRock non pi necessaria lintonacatura
della faccia interna dellintercapedine.
TOPSILENTRock viene usato in edilizia per
lisolamento acustico delle murature interne
e per lisolamento acustico e termico delle
murature perimetrali esterne.
Viene usato come riempimento delle inter-
capedini nelle doppie pareti dove la parte
fibrosa riduce le vibrazioni ed i moti connettivi
dellaria mentre la lamina fonoimpedente sta-
gna le porosit delle murature.
Pu essere usato anche per lisolamento del-
le pareti di cartongesso.
Il pannello TOPSILENTRock viene inserito
nellintercapedine man mano che si eleva la
seconda parete della muratura doppia.
Con la versione imbustata dopo aver posa-
to la prima corsa dei laterizi della seconda
parete si inseriscono i pannelli appoggiandoli
alla parete esistente con la scritta Lato A -
Lato rivolto verso lutilizzatore rivolta verso
il posatore.
Si continua ad elevare il muro badando
di non comprimere lisolante ma tenendolo
leggermente staccato dal pannello altrimenti
la parete in elevazione, prima che la malta
abbia tempo di far presa, potrebbe essere
deformata o abbattuta dalla reazione elastica
dellisolante.
La seconda fila dei pannelli verr appoggia-
ta sulla prima dopo che la quota raggiunta
dalla muratura avr superato la prima corsa
di pannelli. Nelle pareti e contropareti in
cartongesso su telaio lisolante va inserito
nellapposita sede dei montanti metallici con
la scritta Lato A - Lato rivolto verso lutiliz-
zatore rivolto verso il posatore, lo stesso nel
caso di controparete, mentre con la versione
non imbustata la faccia del pannello rivolta
verso loperatore sar quella rivestita con il
tessuto verde.
Per il taglio del pannello si dovr prima inci-
dere la lamina con un cutter e poi tagliare la
lana con un segaccio da legno.
SOLUZIONE
TOPSILENTRock
ISOLANTE TERMOACUSTICO IN PANNELLI AUTOPORTANTI A BASE DI
LANA DI ROCCIA PREACCOPPIATA AD UNA LAMINA FONOIMPEDENTE AD
ALTA DENSIT IMPERMEABILE ALLARIA E AL VAPORE PER LISOLAMENTO
TERMOACUSTICO DELLE INTERCAPEDINI DELLE PARETI DOPPIE
TRADIZIONALI E DELLE PARETI E CONTROPARETI SU TELAIO METALLICO IN
GESSO RIVESTITO. PU ESSERE FORNITO :
VERSIONE IN BUSTA DI POLIETILENE VERSIONE NON IMBUSTATA
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
DOPPIA PARETE DA 8
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
4. TOPSILENTRock
spessore: cm 6,0
1. FONOPLAST
5. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
DOPPIA PARETE DA 128
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
12x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30 4. TOPSILENTRock
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
6. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 28 cm
Peso 288 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 57,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3204 W/m
2
K
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4167RP06
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 25 cm
Peso 245 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 55,0 dB
TRASMITTANZA
U = 0,3016 W/m
2
K
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4165RP06
CAMPI DIMPIEGO
TOPSILENTRock versione non imbustata
Faccia rivolta verso loperatore in fase di
montaggio
1 muratura
2 muratura
128
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
l| NOSTRO FFlOlO TEONlOO
Internet: www.indexspa.it
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Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
TOPSILENTRock
Spessore lana di roccia 40 mm 50 mm 60 mm
Dimensione pannelli 0,601,00 m 0,601,00 m 0,601,00 m
Densit lana di roccia 40 kg/m
3
40 kg/m
3
40 kg/m
3
Spessore lamina fonoimpendente 2,5 mm 2,5 mm 2,5 mm
Massa areica lamina fonoimpedente 2,5 kg/m
2
2,5 kg/m
2
2,5 kg/m
2
Calore specifico
lana di roccia 1,030 KJ/kg K 1,030 KJ/kg K 1,030 KJ/kg K
lamina fonoimpedente 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg K 1,700 KJ/kg K
Coefficiete diffusione al vapore
acqueo (lamina fonoimpedente) 100.000 100.000 100.000
Conducibilit termica
lana di roccia 0,035 W/m K 0,035 W/m K 0,035 W/m K
lamina fonoimpedente 0,170 W/m K 0,170 W/m K 0,170 W/m K
Resistenza termica 1,11 m
2
K/W 1,41 m
2
K/W 1,71 m
2
K/W
Resistivit al flusso daria r 14,9 KPa/sm
2
14,9 KPa/sm
2
14,9 KPa/sm
2
Classe di reazione
al fuoco (EN 13501-1) Euroclasse B, s1-d0 (*) Euroclasse B, s1-d0 (*) Euroclasse B, s1-d0 (*)
Codice di designazione
CE per lisolamento
termico
(EN 13162) MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS
Certificazioni
Marcatura
Norma di riferimento
EN13162
(*) Oert|f|oato |APl n. 730.0DO0050/06.
129
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
La posa in ambienti abitati suggerisce luso
di un materiale che pu essere maneggiato
senza particolari precauzioni.
SILENTEco un isolante in pannelli a base
di fibra di poliestere legata esclusivamente
con procedimento termico senza limpiego
di collanti. La fibra deriva dalla rigenerazione
del PET da bottiglie delle bevande gassate e
delle acque minerali separate nella raccolta
differenziata dei rifiuti urbani. Pu pertanto
essere considerato un prodotto ecologico
sia perch si sottrae allambiente un elevato
volume di rifiuti, e si recuperano considere-
voli risorse energetiche e di materie prime
sia per le doti di atossicit del pannello
fabbricato con un processo fisico esente da
colle e resine inquinanti, inoltre non contiene
fibre minerali, non irritante e non punge.
un pannello estremamente elastico e pu
essere maneggiato senza particolari precau-
zioni dato che la fibra, non si spezza quando
viene piegata.
Si usa come riempimento isolante sia delle
intercapedini delle pareti tradizionali in late-
rizio, sia dellintercapedini delle contropareti
e controsoffitti in cartongesso.
Per la sua atossicit particolarmente apprez-
zato nei rifacimenti di ambienti abitati.
Nelle intercapedini di murature in laterizio si
monta mano a mano che prosegue ledificazio-
ne della controparete in mattoni, mentre nelle
orditure metalliche su cui si fissa il cartongesso,
di inserisce nellapposita sede. I pannelli vanno
conservati al coperto al riparo dallumidit.
Il pannello pu essere tagliato con un cutter
a lama lunga o un seghetto alternativo a lama
liscia, non sono idonee le lame seghettate.
SOLUZIONE
PROBLEMA
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 29 cm
Peso 260 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 52,3 dB
DOPPIO MURO ISOLATO 128
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA IEN G. FERRARIS
CONTROPARETE ADDOSSATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO
Forato
25x25x12
4. Forato
25x25x8
1. TOPSILENTBitex
5 kg/m
2
Spessore: 4 mm
3. FONOSTRIP
2. SILENTEco
Spessore: 40 mm
CERTIFICAZIONE

IEN G. Ferraris
n. 35561/09
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 23 cm
Peso 178 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 61,3 dB
Forato
25x25x12
4. Cartongesso
Spessore: 13 mm
3. SILENTEco
Spessore: 40 mm
5. TOPSILENTBitex
5 kg/m
2
Spessore: 4 mm
1. Fascia
desolidarizzante
2. Telaio metallico
Spessore: 49 mm
6. Cartongesso
Spessore: 13 mm
CERTIFICAZIONE

IEN G. Ferraris
n. 35561/07
DOPPIA PARETE DA 88
7. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
4. SILENTEco
spessore: cm 5,0
(intercapedine: cm 6,0)
1. FONOPLAST
6. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
7. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
5. TOPSILENTBitex
spessore: mm 4,0
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 25 cm
Peso 243 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 56,0 dB
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4166RP06
Alternativa: SILENTEco + TOPSILENTBitex = TOPSILENTEco
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO
SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 37 cm
Peso 228 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 68,0 dB
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4214RP06
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
25x50x19
7. SILENTEco
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia
perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
CAMPI DIMPIEGO
SILENTEco
ISOLANTE TERMOACUSTICO IN PANNELLI AUTOPORTANTI, A BASE DI FIBRE
DI POLIESTERE TERMOLEGATE, ESENTE DA COLLANTI, ATOSSICO, PER IL
RIEMPIMENTO E LA RIDUZIONE DELLA RISONANZA NELLINTERCAPEDINE
DI PARETI DOPPIE IN MURATURA O DI CONTROPARETI E CONTROSOFFITTI
SU TELAIO METALLICO IN GESSORIVESTITO
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
130
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
l| NOSTRO FFlOlO TEONlOO
Internet: www.indexspa.it
e-mail Inform. Tecniche Commerciali: tecom@indexspa.it
e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
Spessore totale 40 mm 50 mm 60 mm
Dimensione pannello 0,601,42 m 0,601,42 m 0,601,42 m
Densit 20 kg/m
3
20 kg/m
3
20 kg/m
3
Diametro delle fibre 17,928 m 17,928 m 17,928 m
Rigidit dinamica apparente s
t
30 MN/m
3
s
t
30 MN/m
3
s
t
30 MN/m
3
Calore specifico 1,200 KJ/kg K 1,200 KJ/kg K 1,200 KJ/kg K
Coefficiete diffusione al vapore
acqueo 1 1 1
lntervallo di temperatura di utilizzo -40C +110C -40C +110C -40C +110C
Conducibilit termica 0,040 W/m K 0,040 W/m K 0,040 W/mK
Resistenza termica 1,00 m
2
K/W 1,25 m
2
K/W 1,50 m
2
K/W
Potere calorifico inferiore 21.600 W/mK 21.600 W/mK 21.600 W/mK
Resistivit al flusso daria r 2,26 KPa/sm
2
2,26 KPa/sm
2
2,26 KPa/sm
2
Classe di reazione
al fuoco (EN 9177) Classe 1 (non gocciola) Classe 1 (non gocciola) Classe 1 (non gocciola)
Certificazioni
SILENTEco
COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO ACUSTICO
131
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Molti isolanti termici usati nel riempimento
delle intercapedini delle murature non isola-
no dai rumori.
SILENTRock un pannello isolante termo-
acustico idoneo per lisolamento delle inter-
capedini delle murature divisorie interne fra
unit immobiliari diverse e per lisolamento
delle murature perimetrali esterne.
costituito da un pannello rigido incombu-
stibile in lana di roccia ad alta densit tratta-
ta con resine termoindurenti.
SILENTRock resistente al fuoco ed clas-
sificato A1 conforme la norma EN 13501-1 e
classe 0 conforme la norma italiana.
La fibra di roccia di SILENTRock insensi-
bile allumidit e il pannello rimane stabile al
variare della temperatura.
SILENTRock viene usato in edilizia per
lisolamento acustico delle murature interne
e per lisolamento acustico e termico delle
murature perimetrali esterne. Viene usato
come riempimento delle intercapedini nelle
doppie pareti dove la parte fibrosa riduce le
vibrazioni ed i moti connettivi dellaria.
Pu essere usato anche per lisolamento
delle pareti e contropareti in gesso rivestito
montate su telaio metallico.
Il pannello SILENTRock viene inserito
nellintercapedine man mano che si eleva
la seconda parete della muratura doppia.
Dopo aver posato la prima corsa dei laterizi
della seconda parete si inseriscono i pannelli
appoggiandoli alla parete esistente.
Si continua ad elevare il secondo muro
badando di non comprimere lisolante ma
tenendolo leggermente staccato dal pan-
nello altrimenti la parete in elevazione, pri-
ma che la malta abbia tempo di far presa,
potrebbe essere deformata o abbattuta dalla
reazione elastica dellisolante.La seconda
fila dei pannelli verr appoggiata sulla prima
dopo che la quota raggiunta dalla muratura
avr superato la prima corsa di pannelli.
I pannelli possono anche essere incollati alla
muratura esistente con la colla GIPSCOLL
distribuita sul pannello.
Nelle pareti e contropareti in cartongesso su
telaio lisolante va inserito, forzandolo leg-
germente, nellapposita sede dei montanti
metallici, lo stesso nel caso di controparete.
Per il taglio del pannello si dovr impiegare
un segaccio da legno.
SOLUZIONE
CAMPI DIMPIEGO
SILENTRock
ISOLANTE TERMACUSTICO IN PANNELLI AUTOPORTANTI DI LANA DI
ROCCIA PER LISOLAMENTO TERMOACUSTICO DELLE INTERCAPEDINI
DELLE PARETI DOPPIE TRADIZIONALI E DELLE PARETI E CONTROPARETI SU
TELAIO METALLICO IN GESSO RIVESTITO
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
DOPPIA PARETE DA 128
7. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
12x50x24,5
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
5. TOPSILENTBitex
spessore: mm 4,0
1. FONOPLAST
6. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
8x50x24,5
7. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
4. SILENTRock
spessore: cm 5,0
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 28 cm
Peso 288 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 57,0 dB
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4167RP06
Alternativa: SILENTRock + TOPSlLENTBitex = TOPSlLENTRock
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO
SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 37 cm
Peso 228 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 69,0 dB
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4213RP06
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
25x50x19
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
7. SILENTRock
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia
perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
132
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
l| NOSTRO FFlOlO TEONlOO
Internet: www.indexspa.it
e-mail Inform. Tecniche Commerciali: tecom@indexspa.it
e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
Spessore totale 40 mm 50 mm 60 mm
Dimensione pannelli 0,601,00 m 0,601,00 m 0,601,00 m
Densit 40 kg/m
3
40 kg/m
3
40 kg/m
3
Assorbimento acustico (a 1000 Hz) 0,85
w
0,96
w
1,00
w
Calore specifico 1,030 KJ/kg K 1,030 KJ/kg K 1,030 KJ/kg K
Coefficiente diffusione al
vapore acqueo = 1 = 1 = 1
Conducibilit termica 0,035 W/m K 0,035 W/m K 0,035 W/m K
Resistenza termica 1,10 m
2
K/W 1,40 m
2
K/W 1,70 m
2
K/W
Resistivit al flusso daria r 14,9 KPa/sm
2
14,9 KPa/sm
2
14,9 KPa/sm
2
Classe di reazione
al fuoco (EN 13501-1) Euroclasse A1 Euroclasse A1 Euroclasse A1
Codice di designazione
CE per lisolamento
termico
(EN 13162) MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1 MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1 MW-EN13162-T4-DS(TH)-WS-MU1
Certificazioni
SILENTRock
Marcatura
Norma di riferimento
EN13162
133
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Molti isolanti termici usati nelle intercapedini
non isolano dai rumori.
SILENTGlass un isolante termoacustico
semirigido a base di fibra di vetro idrorepel-
lente. un pannello sufficientemente rigido da
essere maneggiato senza problemi. incom-
bustibile e traspirante e pu essere tagliato con
facilit. trattato con resine termoindurenti che
ne mantengono la rigidit nel tempo, evitando
linsaccamento nellintercapedine.
Viene usato nellisolamento termoacustico di
pareti, contropareti e controsoffitti in carton-
gesso su telaio metallico. impiegato come
riempimento delle intercapedini, dove riduce i
moti convettivi dellaria e migliora ulteriormente
le propriet termoacustiche delle stesse.
Il pannello SILENTGlass viene inserito nellin-
tercapedine man mano che si eleva la secon-
da parete della muratura doppia. Dopo aver
posato la prima corsa dei laterizi della seconda
parete si inseriscono i pannelli appoggiandoli
alla parete esistente.
Si continua ad elevare il secondo muro badan-
do di non comprimere lisolante ma tenendolo
leggermente staccato dal pannello altrimenti
la parete in elevazione, prima che la malta
abbia tempo di far presa, potrebbe essere
deformata o abbattuta dalla reazione elastica
dellisolante.
La seconda fila dei pannelli verr appoggiata
sulla prima dopo che la quota raggiunta dalla
muratura avr superato la prima corsa di pan-
nelli. I pannelli possono anche essere incollati
alla muratura esistente con la colla GIPSCOLL
distribuita sul pannello.
Nelle pareti e contropareti in cartongesso su
telaio lisolante va inserito, forzandolo legger-
mente, nellapposita sede dei montanti metalli-
ci, lo stesso nel caso di controparete.
I pannelli devono essere immagazzinati al
coperto in ambiente asciutto.
SOLUZIONE
CAMPI DIMPIEGO
SILENTGlass
ISOLANTE TERMOACUSTICO SEMIRIGIDO IN PANNELLI
A BASE DI FIBRE DI VETRO PER IL RIEMPIMENTO E LA RIDUZIONE DELLA
RISONANZA NELLINTERCAPEDINE DI PARETI DOPPIE IN MURATURA E DI
CONTROPARETI E CONTROSOFFITTI IN GESSO RIVESTITO
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI
NEI FABBRICATI ESISTENTI
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI
NEI FABBRICATI NUOVI
PARETE ESTERNA
DOPPIA PARETE 128
PARETE INTERNA
CONTROPARETE ADDOSSATA IN CARTONGESSO SU TELAIO METALLICO
1. Striscia di
Guarnizione
3. SILENTGlass
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di
Carongesso
2. Telaio metallico
1. FONOSTRIP
3. TOPSILENT BITEX
2. SILENTGlass
4. Seconda muratura
della parete doppia
134
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
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PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
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e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
SILENTGlass
Spessore totale 40 mm 50 mm 60 mm
Dimensione pannello 0,601,35 m 0,601,35 m 0,601,35 m
Densit 30 kg/m
3
30 kg/m
3
30 kg/m
3
Calore specifico 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K
Resistenza alla diffusione
del vapore =1 =1 =1
Conducibilit termica
D
0,032 W/m K 0,032 W/m K 0,032 W/m K
Resistenza termica 1,25 m
2
K/W 1,55 m
2
K/W 1,85 m
2
K/W
Resistivit al flusso daria r 19,5 KPa/sm
2
19,5 KPa/sm
2
19,5 KPa/sm
2
Comportamento
al fuoco (EN 13501-1) Euroclasse A1 Euroclasse A1 Euroclasse A1
Codice di designazione
CE per lisolamento
termico
(EN 13162) MW-EN13162-T4-WS-WL(P)-AF5 MW-EN13162-T4-WS-WL(P)-AF5 MW-EN13162-T4-WS-WL(P)-AF5
Marcatura
Norma di riferimento
EN13162
135
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Per aumentare lisolamento acustico delle pare-
ti, delle contropareti e dei controsoffitti in gesso
rivestito fissati su telaio metallico si costruisco-
no sistemi costituiti da pi lastre sovrapposte
allungando i tempi di montaggio.

Laumento della massa della parete in gesso
rivestito incrementa lisolamento acustico e per
questo si montano pi lastre sovrapposte o si
accoppiano a pi dopera le lastre di carton-
gesso con materiali pesanti come quelli della
gamma TOPSILENT con elevata frequenza cri-
tica che smorzino le vibrazioni della lastra.
TOPSILENTGips ottenuto per accoppiamen-
to in fabbrica di una lastra in gesso rivestito
con la lamina TOPSILENTBitex pertanto si eli-
minano le operazioni di posa che in precedenza
erano eseguite a pi dopera.
TOPSILENTGips una lastra prefabbricata
che fornisce prestazioni di isolamento acustico
superiori alla lastra semplice in cartongesso
grazie allaccoppiamento con TOPSILENTBitex,
una lamina elastomerica ad alta densit che
possiede un potere fonoisolante equivalente ad
una lamina di piombo di pari peso senza avere le
propriet tossiche di questo. TOPSILENTGips
infatti esente da piombo.
Le prestazioni di isolamento acustico di
TOPSILENTGips, sia inserita in contropareti
realizzate su telaio metallico a ridosso di una
parete in laterizio sia in pareti costituite intera-
mente in gesso rivestito su orditura metallica,
sono state certificate dal laboratorio ITC-CNR
di Milano con lastre di cartongesso da 13 mm
e TOPSILENTBitex da 5 Kg/m
2
preaccoppiati a
pi dopera con la colla FONOCOLL.
La lastra TOPSILENTGips viene usata in edi-
lizia per la realizzazione di pareti con elevate
propriet di isolamento acustico e data lele-
vata resistenza alla migrazione del vapore che
detiene TOPSILENTBitex pu anche fungere da
barriera al vapore dellisolante termoacustico
nelle pareti perimetrali confinanti con lesterno.
TOPSILENTGips pu essere usata sia per rea-
lizzare contropareti isolanti di murature esistenti
sia pareti nuove totalmente costituite da lastre
in gesso rivestito.
Le lastre TOPSILENTGips vanno montate su
di una orditura metallica sulla quale vengono
fissate con viti e vanno ricoperte da unal-
tra lastra di cartongesso, meglio se a giun-
ti sfalsati. Nelle pareti costituite da doppia
lastra, TOPSILENTGips pu essere montata
sia con la faccia rivestita verso il telaio sia con
TOPSILENTBitex compreso fra le due lastre.
Le linee di accostamento fra le lastre ven-
gono poi sigillate con il nastro coprigiunto
NASTROGIPS e stuccate con lo stucco di fini-
tura STUCCOJOINT.
Le lastre vanno immagazzinate al coperto.
Nel caso di rivestimento di murature in laterizio
o in calcestruzzo le lastre vengono incollate con
la colla GIPSCOLL.
SOLUZIONE
CAMPI DIMPIEGO
TOPSILENTGips
ISOLANTE TERMOACUSTICO IN LASTRA IN GESSO RIVESTITO
PREACCOPPIATA AD UNA LAMINA FONOIMPEDENTE AD
ALTA DENSIT ED ELEVATISSIMA FREQUENZA CRITICA PER
PARETI, CONTROPARETI E CONTROSOFFITTI DI ISOLAMENTO
TERMOACUSTICO SU TELAIO METALLICO
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO
SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
25x50x19
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
7. SILENTRock
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia
perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
CONTROPARETE STACCATA IN CARTONGESSO
SU TELAIO METALLICO SU BLOCCO DA 25
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
3. Laterizio
alveolato (F/A=45%)
25x50x19
7. SILENTEco
spessore: cm 5,0
1. FONOPLAST
5. Fascia
perimetrale
per massetti
9. Cartongesso
spessore: cm 1,3
4. INTOPLAN
spessore: cm 1,5
6. Telaio metallico
spessore: cm 4,9
8. TOPSILENTGips
spessore: cm 1,65
2. FONOSTRIP
larghezza: cm 30
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 37 cm
Peso 228 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 68,0 dB
CARATTERISTICHE
DELLA PARETE
Spessore totale 37 cm
Peso 228 kg/m
2
POTERE
FONOISOLANTE
R
w
= 69,0 dB
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4213RP06
CERTIFICAZIONE

ITC-CNR
n. 4214RP06
136
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
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Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
Spessore totale 16,5 mm
Dimensioni pannelli 1,202,00 m
Massa areica 15 kg/m
2
Calore specifico
lastra di cartongesso 0,837 KJ/kg K
lamina fonoimpedente 1,700 KJ/kg K
Coefficiente di diffusione al vapore
acqueo (lamina fonoimpedente) = 100.000
Classe di reazione
al fuoco (UNI 9177)
lamina fonoimpedente Classe 1
Certificazioni
TOPSILENTGips
137
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Per lisolamento acustico delle pareti esistenti
spesso non si dispone dello spazio sufficiente
per una controparete in gesso rivestito su telaio
metallico e nemmeno per le usuali contropareti
incollate in gesso rivestito preaccoppiato a lana
minerale.

TOPSILENTDuogips consente di ottenere
un isolamento acustico seppur minimale ma
apprezzabile delle pareti esistenti con il minimo
spessore.
TOPSILENTDuogips ottenuto per accoppia-
mento fra una lastra in gesso rivestito e la lami-
na TOPSILENTDuo che a sua volta costituita
da una lamina fonoimpedente ad alta densit
rivestita con un tessuto non tessuto di polie-
stere ottenuto con un particolare procedimen-
to di agugliatura elastica progetto esclusivo
INDEX.
La lamina accoppiata al cartongesso ne incre-
menta la massa ed essendo di natura elastica
ne modifica la frequenza critica mentre il tes-
suto non tessuto, seppure di spessore ridotto,
dotato di una rigidit dinamica s= 21MN/m
3
,
frutto del compromesso fra elasticit e suffi-
ciente resistenza allo schiacciamento, tale da
funzionare come la molla di un ammortizzatore
che smorza le vibrazioni delle due masse in cui
inserita, vecchia parete e lastra di gesso rive-
stita con la lamina, e di conseguenza ridurre la
trasmissione del rumore.
Le fibre non sono irritanti, sono elastiche e non
si frantumano quando vengono compresse o
piegate e ci le rende particolarmente idonee
ad interventi anche in ambienti gi abitati.
Lisolamento di TOPSILENTDuogips appli-
cabile a pareti esistenti di massa areica supe-
riore a 140 kg/m
2
ed maggiormente efficace
nell'intervallo compreso fra 140 e 200 kg/m
2
.
Al di sotto dellintervallo si rischia di ridurre
invece che incrementare le propriet isolanti
della parete esistente anche se per pareti fino
ad una massa areica di 100 kg/m
2
in opera si
sono comunque sempre misurati incrementi
dellisolamento dellordine di 3-4dB.
Per pareti di massa superiore ai 200 kg/m
2
lin-
cremento si riduce progressivamente fino a ren-
dere lintervento praticamente inutile.
Come da certificato IEN G. Ferraris n. 35561/08,
la lastra TOPSILENTDuogips, ottenuta incol-
lando a pi dopera la lamina TOPSILENTDuo
su di una lastra di gesso rivestito, il tutto poi
incollato su di una parete intonacata in forati da
252512 cm di massa areica pari a 153 kg/m
2
,
ne ha incrementato lo spessore di soli 3 cm ca.
e il potere fonoisolante di Rw = 7 dB.
Si consideri che un incremento del potere fonoi-
solante Rw di 6 dB costituisce una riduzione del
75% della energia sonora trasmessa e del 35%
del rumore percepito.
TOPSILENTDuogips viene usata per liso-
lamento delle pareti esistenti di massa areica
superiore a 140 kg/m
2
con la tecnica della con-
troparete incollata quando non si dispone dello
spazio sufficiente per gli altri sistemi.
Sulle lastre da fissare viene distribuita la colla
GIPSCOLL a punti o a strisce sul lato rivestito
con il tessuto non tessuto e poi la lastra vie-
ne appoggiata al muro tenendola staccata dal
pavimento con delle piccole zeppe che verran-
no tolte a presa della colla avvenuta.
Successivamente la fessura verr riempita con
una guarnizione isolante in politene espanso e
la linea di accostamento delle lastre va stucca-
ta con lapposito sigillante per le fughe STUC-
COJOINT armato con la rete NASTROGIPS.
Le lastre vanno maneggiate con cura e imma-
gazzinate al coperto.
SOLUZIONE
CAMPI DIMPIEGO
TOPSILENTDuogips
ISOLANTE TERMOACUSTICO IN LASTRA DI GESSO RIVESTITO
PREACCOPPIATA AD UNA LAMINA FONOIMPEDENTE AD ALTA
DENSIT ED ELEVATISSIMA FREQUENZA CRITICA RIVESTITA CON
UN TESSUTO NON TESSUTO DI POLIESTERE AD AGUGLIATURA
ELASTICA ELASTICA PER CONTROPARETI DI ISOLAMENTO
ACUSTICO INCOLLATE A SPESSORE MINIMALE
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI CERTIFICATO DA ITC-CNR
CONTROPARETE SOTTILE IN CARTONGESSO INCOLLATA
Forato
25x25x12
2. TOPSILENTDuo
Spessore: 25 mm
4. Fascia
desolidarizzante
1. Colla
Spessore: circa 8 mm
CERTIFICAZIONE

IEN G. Ferraris
n. 35561/08
CARATTERISTICHE DELLA PARETE
Spessore totale 18 cm
Peso 167 kg/m
2
POTERE FONOISOLANTE
R
w
= 51,9 dB
TRASMITTANZA
U = 1,3425 W/m
2
K (*)
Alternativa:
TOPSILENTDuogips = TOPSILENTDuo+Cartongesso
138
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
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Spessore totale 21,0 mm
Dimensioni pannelli 1,202,80 m
Massa areica 15 kg/m
2
Rigidit dinamica (UNI EN 29052/1) s = 21 MN/m
3
Calore specifico
lastra di cartongesso 0,837 KJ/kg K
lamina fonoimpedente 1,700 KJ/kg K
Coefficiente di diffusione al vapore
acqueo (lamina fonoimpedente) = 100.000
Classe di reazione
al fuoco (UNI 9177)
lamina fonoimpedente Classe 1
Certificazioni
TOPSILENTDuogips
139
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
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LINEA
2
a
DIVISIONE
Molto spesso lo spazio disponibile per isolare
una parete esistente ridotto allosso.
SILENTGips e SILENTGipsalu sono dei pan-
nelli prefabbricati per la realizzazione di contro-
pareti di pareti che necessitano di unintegra-
zione dellisolamento termoacustico.
Sono costituiti da una lastra di gesso rivestito
spessa 9,5 mm accoppiata ad un pannello di
fibra di vetro di densit pari a 85 Kg/m
3
prodot-
to in vari spessori scelti conforme le esigenze
di isolamento.
SILENTGipsalu dotata di una barriera al
vapore metallica in lamina di alluminio interpo-
sta tra lastra e lana minerale, al fine di impedire
la condensazione del vapore acqueo nello
strato isolante. Una volta montate, le lastre non
necessitano di intonaco e costituiscono gi
parete finita da pitturare o rivestire.
Le lastre SILENTGips vengono usate in edi-
lizia principalmente per lisolamento acustico
delle pareti interne ed in considerazione delle
propriet di isolamento termico della fibra di
vetro, vengono anche usate per lisolamento
delle pareti perimetrali rivolte allesterno che
necessitano sia di isolamento acustico, sia di
isolamento termico.
Generalmente le lastre vanno incollate al muro
con lapposito adesivo GIPSCOLL applicato
a tamponi e le fughe fra le lastre vengono
adeguatamente sigillate con NASTROGIPS e
stuccate con STUCCOJOINT, entrambi a base
di gesso. Per un buon isolamento acustico le
lastre vanno incollate al muro tenendole sepa-
rate dal pavimento montandole su degli spes-
sori che vanno tolti dopo la presa della colla.
Lo spazio fra parete e pavimento potr essere
successivamente riempito con una fascia di
polietilene espanso o un feltro di fibra di vetro
e sar poi possibile montare il battiscopa. La
superficie della lastra sostituisce lintonaco e
pu essere pitturata direttamente.
SOLUZIONE
CAMPI DIMPIEGO
SILENTGips
SILENTGipsalu
ISOLANTE TERMOACUSTICO COSTITUITO DA LASTRA IN GESSO RIVESTITO
PREACCOPPIATA A LANA DI VETRO PER CONTROPARETI DI ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
INCOLLATO A PARETI PERIMETRALI ESTERNE E PARETI DIVISORIE INTERNE
PROBLEMA
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
PARETE ESTERNA PARETE INTERNA
2. Striscia di
guarnizione
1. SILENTGips
2. Striscia di
guarnizione
1. SILENTGipsalu
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLE PARETI NEI FABBRICATI ESISTENTI
140
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
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Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
Spessore totale 29,5 mm 39,5 mm 29,5 mm 39,5 mm 49,5 mm
Dimensioni pannelli 1,203,00 m 1,203,00 m 1,203,00 m 1,203,00 m 1,203,00 m
Spessore
lana di vetro 20,0 mm 30,0 mm 20,0 mm 30,0 mm 40,0 mm
lastra di cartongesso 9,5 mm 9,5 mm 9,5 mm 9,5 mm 9,5 mm
lamina di alluminio 15 15 - - -
Peso (tolleranza -10%j 9,5 kg/m
2
10 kg/m
2
9,5 kg/m
2
10 kg/m
2
10,5 kg/m
2
Calore specifico
lastra di cartongesso 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K 0,837 KJ/kg K
lana di vetro 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K 0,850 KJ/kg K
Coefficiete diffusione al vapore
acqueo
lastra di cartongesso = 8,4 = 8,4 = 8,4 = 8,4 = 8,4
lana di vetro = 1,3 = 1,3 = 1,3 = 1,3 = 1,3
lamina di alluminio = 600.000 = 600.000 - - -
Resistenza termica lana di vetro 0,571 m
2
K/W 0,834 m
2
K/W 0,571 m
2
K/W 0,834 m
2
K/W 1,097 m
2
K/W
Rigidit dinamica (UNI EN 29052/1) s = 2,2 MN/m
3
s = 2,2 MN/m
3
s = 2,2 MN/m
3
s = 2,2 MN/m
3
s = 2,2 MN/m
3
SILENTGipsalu SILENTGips
141
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Le pareti collegate rigidamente al solaio tra-
smettono i rumori anche per via indiretta attra-
verso i solai e le pareti laterali.
buona norma separare la parete almeno dal
solaio con una striscia di materiale isolante.
Il beneficio acustico di 24 dB.
Naturalmente tale accorgimento dovr essere
attentamente verificato nel caso di costruzione
in zona sismica.
Limpiego di materiali plastici o troppo com-
pressibili pu causare la formazione di crepe
fra parete e soffitto.
FONOSTRIP la striscia elastomerica fono-
smorzante rivestita da entrambi i lati con un
velo di fibre polipropileniche di 4 mm di spesso-
re che, posta sotto le pareti divisorie, impedisce
la trasmissione di urti e vibrazioni al solaio.
FONOSTRIP costituito da una particolare
lega di elastomeri armata, di elevata elasticit
permanente, che smorza le vibrazioni della
parete che vi appoggia sopra.
Larmatura in tessuto non tessuto di poliestere
impedisce la deformazione sotto carico della
lega elastomerica evitando la formazione di
crepe fra parete e soffitto.
La finitura tessile superficiale di FONOSTRIP
assicura una buona adesione alla malta cemen-
tizia.
Se poi anche i pavimenti dei due locali sepa-
rati dalla parete sono costruiti con il sistema
del pavimento galleggiante, il passaggio del
rumore sar ulteriormente ridotto.
FONOSTRIP viene usato sotto i divisori interni,
le pareti divisorie tra appartamenti e le contro-
pareti delle murature perimetrali esterne.
FONOSTRIP viene fornito in fasce di diversa
altezza e verr scelta una misura di almeno
12 cm pi larga dello spessore della parete
da isolare.
La fascia di FONOSTRIP verr posata a secco
su di un piano di posa sufficientemente liscio e
la parete vi verr centrata sopra badando che
FONOSTRIP risbordi da entrambi i lati della stes-
sa al fine di evitare collegamenti rigidi al solaio
che determinerebbero dei ponti acustici.
La malta che dovesse debordare dalla fascia
isolante dovr essere asportata.
Per garantire la continuit dellisolamen-
to le linee di accostamento delle fasce di
FONOSTRIP vanno accuratamente sigillate
con il nastro superadesivo SIGILTAPE.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE SOLUZIONE
FONOSTRIP
STRISCIA ELASTOMERICA FONOSMORZANTE
PROBLEMA
FONOSTRIP
Beneficio acustico
24 dB
CAMPI DIMPIEGO
142
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
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e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
Spessore 4,0 mm 4,0 mm 4,0 mm 4,0 mm
Dimensioni rotolo 0,1410 m 0,2010 m 0,2510 m 0,3010 m
Larghezza lamina fonoresiliente 14 cm 20 cm 25 cm 30 cm
Impermeabilit allacqua Impermeabile Impermeabile Impermeabile Impermeabile
Coefficiente diffusione al vapore
acqueo (lamina fonoresiliente) 100.000 100.000 100.000 100.000
Coefficiente di conducibilit termica
lamina fonoresiliente 0,170 W/m K 0,170 W/m K 0,170 W/m K 0,170 W/m K
Rigidit dinamica (certificazione ITC
conforme UNI EN 29052 p. 1)
carico 200 kg/m
2
s
t
= s = 449 MN/m
3
s
t
= s = 449 MN/m
3
s
t
= s = 449 MN/m
3
s
t
= s = 449 MN/m
3
carico 400 kg/m
2
s
t
= s = 937 MN/m
3
s
t
= s = 937 MN/m
3
s
t
= s = 937 MN/m
3
s
t
= s = 937 MN/m
3
Certificazioni
FONOSTRIP
143
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
La tecnica del massetto galleggiante per lisola-
mento acustico dei rumori di calpestio presup-
pone la completa desolidarizzazione della cap-
pa cementizia anche dai muri perimetrali ma
spesso il risvolto verticale dello stesso materia-
le isolante steso sul piano problematico.
FONOCELL una fascia isolante in polietilene
espanso adesivizzata flessibile e modellabile
che si adegua con facilit alla geometria delle
murature; resistente ed elastica, quando viene
incollata per autoadesione sul muro e risvoltata
sul materiale resiliente della parte piana garan-
tisce lisolamento perimetrale del massetto gal-
leggiante ed evita i ponti acustici.
Viene fornita in due versioni: FONOCELL in
barre preformate ad L e FONOCELL ROLL
sotto forma di fascia preincisa accoppiata ad
un film di polietilene che risborda da un lato
avvolta in rotoli.
FONOCELL ROLL viene anche usato per fa-
sciare ed isolare le tubazioni che attraversano
murature e solai.
FONOCELL ANGLE un preformato isolante
di polietilene autoadesivo presaldato a forma di
angolo interno ed angolo esterno, accessorio di
posa di FONOCELL per il veloce e corretto iso-
lamento degli angoli per la desolidarizzazione
perimetrale dei massetti galleggianti.

La muratura precedentemente intonacata vie-
ne rivestita con il lato di FONOCELL largo 10
cm mentre si risvolta il lato largo 5 cm sul foglio
isolante della parte piana dove si fisser ulte-
riormente con il nastro SIGILTAPE. Lo stesso
nastro verr usato per giuntare fra loro gli ele-
menti di FONOCELL e per fissare le fasciature
delle tubazioni.
Avvertenza. Leccedenza di FONOCELL che
risborda dal massetto verr rifilata con un cutter
solamente dopo la posa del pavimento.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
SOLUZIONE
PROBLEMA
FONOCELL
FONOCELL ROLL
FONOCELL ANGLE
FASCIA AUTOADESIVA DI POLIETILENE ESPANSO PER LA
DESOLIDARIZZAZIONE PERIMETRALE DEI MASSETTI GALLEGGIANTI
Realizzazione degli angoli esterni ed interni utilizzando FONOCELL
Rivestimento degli impianti con FONOCELL
FONOCELL ROLL
144
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
Associati ANIT
PER N OORRETTO SO DEl NOSTRl
PRODOTTl OONS|TARE l OAPlTO|ATl
TEONlOl lNDE
PER |TERlORl lNFORMAZlONl O Sl
PARTlOO|ARl OONS|TARE
l| NOSTRO FFlOlO TEONlOO
Internet: www.indexspa.it
e-mail Inform. Tecniche Commerciali: tecom@indexspa.it
e-mail Amministrazione e Segreteria: index@indexspa.it
e-mail Index Export Dept.: index.export@indexspa.it
Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel DAzzano (VR) - Italy - C.P.67 - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390
Spessore 5,0 mm ca.
Dimensioni preformato a L 0,152,0 m
altezza parte verticale 10 cm
lunghezza parte orizzontale 5 cm
lunghezza 200 cm
FONOCELL
Spessore 6,0 mm ca.
Dimensioni preformato a L 0,152,0 m
altezza parte verticale 10 cm
lunghezza parte orizzontale 5 cm
lunghezza lato 15 cm
FONOCELL ANGLE
Spessore 6,0 mm ca.
Dimensioni rotolo 0,1550,0 m
altezza PE espanso 15 cm
altezza bandella accoppiata 20 cm
altezza pre-incisione 5 cm
FONOCELL ROLL
10 cm
5 cm
200 cm
10 cm
5 cm
20 cm
10 cm
5 cm
17 cm
10 cm
5 cm
11 cm
Angolo interno Angolo esterno
145
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
a
DIVISIONE
2
a
LINEA 2
a
LINEA
2
a
DIVISIONE
Il collegamento con comune malta cementizia del
perimetro della muratura divisoria fra unit abita-
tive diverse con il soffitto e le pareti adiacenti de-
termina un legame rigido e di scarsa adesione che
favorisce le trasmissioni laterali dei rumori e riduce
la stabilit della stessa.
FONOPLAST una malta bicomponente elasti-
ca a base di cemento-polimero, sabbie di quarzo
selezionate e additivi che migliorano lelasticit e
ladesione. La miscela dei due componenti pro-
duce un impasto facilmente lavorabile con ottima
adesione al supporto. Ad indurimento avvenuto si
realizza un rivestimento elastico sul perimetro delle
pareti, in grado di ridurre le vibrazioni delle onde di
pressione sonora che si trasmettono lateralmente
alla struttura (trasmissioni laterali).

FONOPLAST viene utilizzato per eseguire rasatu-
re su tutti i supporti comuni in calcestruzzo, malta
bastarda o cementizia, cemento espanso, intonaco,
laterizio ecc. in interni ed esterni. FONOPLAST viene
utilizzato per realizzare guarnizioni perimetrali elasti-
che con buone caratteristiche di resistenza alla com-
pressione e di adesione a tutti i tipi di supporto, man-
tenendo nel tempo le doti di elasticit. Ladesione
fornita da FONOPLAST nettamente superiore a
quella di una comune malta di cantiere.
Preparazione del piano di posa.
Il supporto deve essere compatto e ben pulito,
privo di polvere, parti incoerenti, oli e sporco in
genere. Le superfici devono essere prive di ristagni
dacqua. Eventuali irregolarit vanno preventiva-
mente stuccate con malte idonee a seconda del
tipo di supporto. Le superfici da trattare devono
essere il pi planari possibili per evitare spessori e
quindi consumi elevati di materiale.
Preparazione dellimpasto.
versare il componente B (6 kg latticej nell'apposito
recipiente e aggiungere gradualmente il compo-
nente A (25 kg polverej, mescolando con un tra-
pano con frusta a basso numero di giri evitando
di prolungare oltre il necessario questa operazione
per non inglobare aria nellimpasto.
Applicazione.
La stesura viene eseguita con spatola inox rasan-
do uniformemente. Si possono applicare una o pi
mani successivamente.
Lo spessore di applicazione di 3-4 mm.
1,5 kg/m
2
mm di spessore.
Temperatura minima di applicazione +5C.
Non aggiungere acqua quando l'impasto inizia
a far presa.
Evitare l'applicazione in spessori elevati.
Proteggere dalla pioggia in fase di presa.
Lavare gli attrezzi con acqua dopo l'uso.
Non aggiungere altri materiali all'impasto.
MODALIT DIMPIEGO E AVVERTENZE
SOLUZIONE
FONOPLAST
MALTA CEMENTIZIA ELASTICA VIBROSMORZANTE BICOMPONENTE
A BASE DI ELASTOMERI
PROBLEMA
CAMPI DIMPIEGO
CONSUMO
AVVERTENZE
FONOPLAST pu essere utilizzato su tutto
il perimetro della muratura
FONOPLAST e FONOSTRIP mantengono desolidarizzata la muratura su tutto il perimetro
FONOPLAST impiegato sulle scale
FONOPLAST, impiegato come strato
desolidarizzante, garantisce un livello di
attenuazione ai rumori impattivi delle parti
comuni: scale condominiali e corridoi.
146
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
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SCHEDE TECNICHE
INDEX S.p.A.
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio
o rilevazioni di cantiere, non garantiscono la ripetitivit
dei risultati per sistemi equivalenti
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FONOPLAST
Componente A Componente B
Aspetto Polvere Liquido lattiginoso
Peso specifico 1,48 kg/dm
3
1,05 kg/dm
3
Infiammabilit No No
Stoccaggio 12 mesi 12 mesi
Impasto FONOPLAST. Rapporto 25:6.
Peso specifico 1,580,05 kg/dm
3
Temperatura di applicazione +5C+35C
Tempo di lavorabilit 30 minuti
Flessibilit a freddo -30C
Adesione al supporto >1 N/mm
2
Impermeabilit (1 m colonna dacqua) Impermeabile
Resistenza alla diffusione del vapore >1.500
Rigidit dinamica con carico di 200 kg/m
2
900 MN/m
3
MISURA IN OPERA DELLATTENUAZIONE DEI RUMORI DI CALPESTIO DEI GRADINI DI UNA SCALA
Il test stato condotto su di una scala fissata alla parete divisoria del vano scale della stanza ricevente.
In origine la scala era stata rivestita con lastre in granito incollate ai gradini con malta cementizia.
Il volume della sala ricevente era di 225 m
3
.
La prova con la macchina del calpestio posta sui gradini ha interessato:
il gradino centrale alla parete con il rivestimento in granito originale per il quale nella sala ricevente si misurato un livello acustico
L
nw
= 72 dB
il gradino immediatamente inferiore rivestito come sopra sul quale era stato incollato un rivestimento ceramico in piastrelle su di una strato
di FONOPLAST da 4,5 kg/m
2
per il quale nella sala ricevente si misurato un livello acustico L
nw
= 62 dB
LIVELLO GRADINO LIVELLO GRADINO E FONOPLAST
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Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
5
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DIVISIONE
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LINEA 2
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DIVISIONE
FONOCOLL
ADESIVO ALLACQUA PER LINCOLLAGGIO DI TOPSILENTBitex E
topsilentDUO SU PANNELLI IN GESSO RIVESTITO O LEGNO
Aspetto liquido lattiginoso
lmballo Secchielli 5 kg e 10 kg
Peso specifico 1,040,05 kg/litro
Residuo secco (5 ore @ 165C) 50%1%
viscosit Brookfield
(RVT5 - vel 20 @ 25C) 5.000-10.000 cps
Punto di infiammabilit Non infiammabile
Stabilit nei vasi originali 12 mesi
FONOCOLL
In alcuni casi pu essere conveniente preaccoppiare la lamina TOPSILENTBitex alle lastre di cartongesso senza usare chiodi o punti metal-
lici.
FONOCOLL un collante a base di resine acriliche in dispersione acquosa e speciali additivi impiegato per lincollaggio rapido delle lamine
fono impedenti TOPSILENTBitex e TOPSILENTDUO su pannelli di cartongesso e legno, in sistemi di isolamento acustico.
FONOCOLL facilita le operazioni di posa in opera anche quando la prima lastra di cartongesso di un isolamento a doppia lastra gi montata
sul telaio. Ladesivo verr steso sulla lastra in posizione verticale e ne verr saggiata periodicamente lessiccazione con il dito.
In genere dopo 1520 minuti FONOCOLL sufficientemente asciutto ma ancora adesivo da incollare e sostenere, per il tempo necessario al
montaggio della seconda lastra di cartongesso, la lamina di TOPSILENTBitex che vi viene pressata sopra.
SCHEDE TECNICHE
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DIVISIONE
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DIVISIONE
GIPSCOLL
GESSO ADESIVO SPECIALE
GI PSCOLL
GIPSCOLL un adesivo ottenuto con laggiunta di additivi nella fase di produzione del gesso stucco.
GIPSCOLL si utilizza per lincollaggio di lastre preaccoppiate in gesso rivestito su murature e calcestruzzo, quali SILENTGips, SILENTIGipsalu
e TOPSILENTDuogips, come pure per incollare i pannelli di TOPSILENTEco.
Limpasto di GIPSCOLL si pu applicare con cazzuola, a punti o strisce, sulle murature o sui materiali da incollare. Nel posizionamento dei
pannelli si deve provvedere ad esercitare unadeguata pressione verso la parete, in modo da schiacciare ladesivo, cos che ci possa essere
unadeguata superficie di incollaggio.
149
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SCHEDE TECNICHE
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NASTROGIPS
STUCCOJOINT
NASTRO E STUCCO PER LA SIGILLATURA E LA FINITURA DEI
GIUNTI DI LASTRE IN GESSO RIVESTITO
STUCCOJOINT
NASTROGIPS un nastro in rete per coprigiunto. Viene impie-
gato per la sigillatura delle lastre SILENTGips, SILENTGipsalu,
TOPSILENTGips e TOPSILENTDuogips nei sistemi di isolamento
acustico.
Lintervento effettuato con NASTROGIPS deve poi essere rifinito con
lo stucco STUCCOJOINT per la rasatura delle lastre.
STUCCOJOINT uno stucco per la finitura di lastre in lana di vetro
preaccoppiate a cartongesso, quali SILENTGips, SILENTGipsalu, e
delle lastre TOPSILENTGips e TOPSILENTDuogips.
Pu anche essere impiegato per la rasatura completa delle sopra citate
lastre o per la riparazione di quelle danneggiate.
Le stuccature dei giunti devono essere preventivamente armate e sigil-
late con NASTROGIPS.
Come rasante consigliabile lapplicazione di due mani di
STUCCOJOINT.
150
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
CERTIFICAZIONI DEI PRODOTTI PER LISOLAMENTO
ACUSTICO DAI RUMORI DI CALPESTIO
FONOSTOPDuo
Sistema: FONOSTOPDuo+FONOSTOPDuo Sistema: FONOSTOPDuo+FONOSTOPTrio
Certificazione ITC-CNR n. 3402/RP/01
Determinazione della
RIGIDIT DINAMICA
di FONOSTOPDuo UNI EN 29052
per il calcolo dellisolamento del solaio
con pavimento galleggiante.
P/01
aio
Certificazione ITC-CNR n. 3403/RP/01
Determinazione
della RIGIDIT DINAMICA di
FONOSTOPDuo in doppio strato
UNI EN 29052 per il calcolo
dellisolamento del solaio
con pavimento galleggiante.
Certificazione ITC-CNR n. 3404/RP/01
Determinazione
della RIGIDIT DINAMICA di
FONOSTOPDuo in abbinata a
FONOSTOPTrio UNI EN 29052
per il calcolo dellisolamento del
solaio con pavimento galleggiante.
P/01 P/01
.
Certificazione ISTITUTO GIORDANO
n. 171472/RF3612
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Certificazione CSI n. ME06/060/98
Isolamento acustico da calpestio
di FONOSTOPDuo
ISO 717/82 UNI 8270/7.
0/98
tio
Omologazione
del MINISTERO DELLINTERNO
n. VR2172B41C100002
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
NO
151
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
CERTIFICAZIONI DEI PRODOTTI PER LISOLAMENTO
ACUSTICO DAI RUMORI DI CALPESTIO
FONOSTOPLegno
FONOSTRIP
Certificazione LAPI
n. 5935
Certificato di
REAZIONE AL FUOCO
(Classificazione italiana)
Certificazione LAPI
n. 085.0DC0050/08
Rapporto di CLASSIFICAZIONE
DI REAZIONE AL FUOCO
(Classificazione europea)
Certificazione ITC-CNR n. 3453/RT/02
Determinazione della RIGIDIT
DINAMICA di FONOSTRIP
per il calcolo dellisolamento del
solaio con pavimento galleggiante.
T/02
.
152
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
CERTIFICAZIONI DEI PRODOTTI PER LISOLAMENTO
ACUSTICO DAI RUMORI AEREI
TOPSILENTBitex
Certificazione IEN G. FERRARIS
n. 35561/05
n. 35561/07
n. 35561/09
Certificazione ISTITUTO GIORDANO
n. 171105/RF3602
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Certificazione n. 092.2007.22.06
Determinazione della
RESISTENZA AL FUOCO
DEGLI ELEMENTI REI 120
Omologazione
del MINISTERO DELLINTERNO
n. VR2172B10D100001
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
SILE TOPS
TOPSILENTDuo
Certificazione ISTITUTO GIORDANO
n. 171105/RF3601
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Omologazione
del MINISTERO DELLINTERNO
n. VR2172B10D100003
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Certificazione IEN G. FERRARIS
n. 35561/03
n. 35561/08
TOPSILENTEco
Certificazione ITC-CNR
n. 4166/RP/06
153
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
SILENTRock
Certificazione ITC-CNR
n. 4213/RP/06
ck
SILENTEco
Certificazione ITC-CNR
n. 4214/RP/06
SI
Certificazione IEN G. FERRARIS
n. 35561/07
n. 35561/09
CERTIFICAZIONI DEI PRODOTTI PER LISOLAMENTO
ACUSTICO DAI RUMORI AEREI
TOPSILENTRock
n. 06 44 266 i - 2
Certificazione di CONFORMIT
PER LA MARCATURA CE
Certificazione ITC-CNR
n. 4165/RP/06
n. 4167/RP/06
Certificazione LAPI
n. 730.0DC0050/06
Rapporto di CLASSIFICAZIONE
DI REAZIONE AL FUOCO
(Classificazione europea)
TOPSILENTGips
Certificazione ITC-CNR
n. 4213/RP/06
n. 4214/RP/06
ips
154
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
CERTIFICAZIONI
RESISTENZA AL FUOCO
FONOSTOPDuo
Certificazione ISTITUTO GIORDANO
n. 171472/RF3612
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Omologazione
del MINISTERO DELLINTERNO
n. VR2172B41C100002
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
FONOSTOPLegno TOPSILENTRock
TOPSILENTBitex
Certificazione ISTITUTO GIORDANO
n. 171105/RF3602
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Omologazione
del MINISTERO DELLINTERNO
n. VR2172B10D100001
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
TOPSILENTDuo
Certificazione ISTITUTO GIORDANO
n. 171105/RF3601
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Omologazione
del MINISTERO DELLINTERNO
n. VR2172B10D100003
Determinazione della CLASSE
DI REAZIONE AL FUOCO
O
Certificazione LAPI
n. 730.0DC0050/06
Rapporto di classificazione
di reazione al fuoco
Classe B, s1-d0
Classe 1
Classe 1
Euroclasse C

-s1
Classe 1
Classe 1
Certificazione LAPI
n. 5935
Certificato di REAZIONE AL FUOCO
(Classificazione italiana)
n. 085.0DC0050/08
Rapporto di CLASSIFICAZIONE
DI REAZIONE AL FUOCO
(Classificazione europea)
155
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Quanto di seguito riportato vuole essere un
ausilio alla conoscenza delle tematiche ri-
chieste dal DPCM 5/12/97, per tale carat-
teristica non possiamo ritenere esaustivo il
contenuto di questo capitolo ma indicativo
ai fini divulgavi. Per maggiori informazioni
inerenti i procedimenti di misura dei requisiti
passivi si esorta il lettore a prendere visione
dei contenuti delle Norme tecniche collegate
ed elencate di seguito o ad afdarsi ad un
tecnico competente in acustica ambientale
(gura professionale adibita a questa tipologia
di misura iscritta ad un elenco regionale che
fa riferimento alle A.R.P.A. regionali).
Per ragioni di pertinenza merceologica non
sono stati considerati i requisiti di Legge
riguardanti il livello di rumore prodotto da
impianti a funzionamento continuo e discon-
tinuo.
NPARAMETRI ACUSTICI COLLEGATI
ALLE STRUTTURE
I parametri acustici richiesti dal DPCM 5 Di-
cembre 1997, relativi agli elementi strutturali
del fabbricato, sono i seguenti:
indice del potere fonoisolante apparente di
partizioni fra ambienti (R
w
)
indice dell'isolamento acustico normalizzato
di facciata (D
2m,nT,w
)
indice del livello di rumore di calpestio di
solai normalizzato (L
n,w
)
NRIFERIMENTI NORMATIVI
COLLEGATI
UNl 10708-1 "Misurazione dellisolamento
acustico in edifici e di elementi di edifi-
cio - Misurazioni in opera dellisolamento
acustico per via aerea tra ambienti, ora
sostituita dalla norma UNI EN ISO 140-4
dicembre 2000.
UNl 10708-2 "Misurazione dellisolamento
acustico in edici e di elementi di edicio
- Misurazioni in opera dellisolamento acu-
stico per via aerea degli elementi di facciata
e delle facciate, ora sostituita dalla norma
UNI EN ISO 140-5 dicembre 2000.
UNl 10708-3 "Misurazione dellisolamento
acustico in edici e di elementi di edicio -
Misurazioni in opera dal rumore di calpestio
di solai, ora sostituita dalla norma UNI EN
ISO 140-7 dicembre 2000.
La misura del tempo di riverberazione viene
denita secondo la norma ISO 3382 1975,
aggiornata nel 1997, con riferimento alla
UNI EN 20354.
NSTRUMENTAZIONE
La strumentazione necessaria per effettuare
rilievi fonometrici consta dei seguenti ele-
menti:
sorgente sonora omnidirezionale (dode-
caedro);
fonometro rilevatore;
macchina del calpestio (tapping machinej;
foglio di calcolo per elaborazione dei dati;
eventuali altri accessori quali cavalletti o
cufe.
Di seguito sintetica descrizione degli elementi
elencati.
Macchina del calpestio
Per quanto concerne la misura dellindice di
livello normalizzato di calpestio, non sar pi
necessaria lemissione sonora attraverso il
dodecaedro (quindi sorgente di rumori aerei)
bens dovremmo indurre delle sollecitazione
meccaniche al solaio in modo da testare il suo
livello di attenuazione dei rumori causati per
urto diretto delle strutture che si propagano
per via solida. Tale sollecitazione consen-
tita dalluso di una macchina a martelli (di
varie fogge ma con caratteristiche pressate
secondo Norma) dotata di cinque cilindri di
acciaio pesanti gr 500 12 che cadono per-
pendicolarmente al piano per gravit (attra-
verso la rotazione di un albero a camme) da
un altezza di cm 4 con una tolleranza di 5%,
mettendo in vibrazione il pacchetto di cui
composto il solaio.
Fonometro rilevatore
Lo strumento deputato alla misura del livello
di pressione sonora costituito da una catena
di misura composta da un microfono, un ltro
ed un indicatore di livello.
La presenza del ltro di ponderazione (esisto-
no varie tipologie di ltri, per ledilizia si usa il
tipo A, per altre situazioni, come ad esempio
lindustria o altro, esistono ltri denominati B
o C) necessaria per trasformare il livello mi-
surato in dB, secondo una scala relativa alla
modalit di percezione del nostro apparato
uditivo (lorecchio umano percepisce uguali
livelli di pressione sonora in modo differente
a seconda della frequenza dellemissione
sonora).
Sorgente sonora omnidirezionale
La sorgente sonora viene usata per le misure
in opera relative a tutti i requisiti del DPCM
5/12/97, in occasione del rilievo del tempo
di riverberazione T30 (tempo misurato in se-
condi [s] relativo alla diminuzione del livello di
pressione sonora di 30 dB poi trasformato in
T60 durante lelaborazione dei dati), indispen-
sabile per le correzione relative allassorbi-
mento acustico dei locali riceventi (il livello di
assorbimento acustico dei locali riceventi
una variabile che se non correttamente valu-
tata pu distorcere i valori in fase di elabora-
zione dei dati). Viene poi usata come sorgente
rumorosa (rumore rosa) per effettuare i rilievi
dellindice di potere fonoisolante apparente
di elementi di separazione interni R
w
(solai
e pareti divisorie tra alloggi di differente pro-
priet) e dellindice di isolamento di facciata
D
2m,nT,w
. In tali circostanze la sorgente posta
nellambiente emittente emana un livello di
pressione sonora sufciente a garantire un
livello di pressione sonora nellambiente rice-
vente, facilmente rilevabile dal fonometro (tali
strumenti faticano a rilevare pressioni sonore
prossime o inferiori a 20 dB), tale livello soli-
tamente compreso tra 90 dB e 105 dB (a se-
conda delle pareti in sede di collaudo e della
tipologia di misura, in interno o in esterno).
Foglio di calcolo
Effettuati i rilievi strumentali in opera, i dati
memorizzati dal fonometro dovranno essere
inseriti ed elaborati con un foglio di calcolo in
grado di implementare i livelli misurati dando
un indice di valutazione (rappresentativo della
prestazione di un elemento inserito in un de-
terminato contesto, ma non esaustivo dellef-
fettiva bont o meno del potere fonoisolante).
COME VENGONO ESEGUITI
I COLLAUDI IN OPERA
R
w
- Collaudo dellindice di potere
fonoisolante apparente di un elemento
di separazione verticale tra unit
abitative di differente propriet.
Determinata la parete in sede di collaudo, la
sorgente sonora verr posta in uno dei due
locali (appartenenti a diverse unit abitative)
divisi dalla parete. Tale sorgente rumorosa
emaner un livello di pressione sonora (come
si diceva attorno a 100 dB) ed un fonometro
nello stesso locale emittente testimonier tale
valore; nel medesimo istante, nel caso in cui
i tecnici siano in possesso di due fonometri,
IL COLLAUDO IN OPERA DEI REQUISITI PASSIVI
DELLE STRUTTURE
L
2
=55 dB
sorgente fonometro fonometro
L
1
=100 dB
dodecaedro
156
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
o nellistante seguente con un fonometro
solo (la sorgente rimarr logicamente in fun-
zione), rilever il livello di pressione sonora
nellambiente ricevente in pi posizioni di
misura. Oltre alla misura dellisolamento della
partizione dovranno essere rilevati i tempi di
riverberazione (si porr nuovamente in fun-
zione la sorgente sonora che attraverso emis-
sioni sonore ad impulso, render possibile la
misura del tempo di decadimento del livello
di pressione sonora) ed il rumore di fondo
(misura del rumore effettivamente presente
in sito con sorgente sonora spenta). Ottenuti
questi necessari dati di rilievo si operer lela-
borazione dei dati al ne di ottenere lindice
di potere fonoisolante apparente R
w
relativo
alla parete in sede di collaudo (logicamente
comprensivo delle condizioni al contorno
relative agli ancoraggi della parete con il re-
sto delle murature) per differenza di livelli tra
ambiente disturbato ed ambiente disturbante
(testimonia la prestazione dellelemento). Il
medesimo procedimento di prova pu essere
eseguito invertendo gli ambienti emittente
e ricevente. Al termine verranno misurati i
volumi dei locali riceventi per implementare il
calcolo dellassorbimento acustico.
D
2m,nT,w
- Collaudo dellindice di
isolamento di facciata
Come per il caso precedente, anche per le
pareti perimetrali verr eseguita una misura
in grado di determinare un indice relativo
alla prestazione di un elemento, la facciata
delledicio. Tali indagini strumentali, nel caso
in cui si dovesse compiutamente caratteriz-
zare lintero edicio, si dovrebbero eseguire
su tutte le facciate ed eventualmente piano
per piano, appartamento per appartamento,
stanza per stanza (con conseguenti forti in-
vestimenti). Le operazioni di misura si rispec-
chiano fedelmente
a quanto gi analiz-
zato per le pareti in-
terne, con le uniche
variazione relative al
fatto che la sorgente
verr posta in ester-
no (a circa m 56
dalla facciata in sede
di collaudo) e cos il
fonometro che atte-
ster il livello della
sorgente rumorosa (il fonometro sar posto
a m 2 dalla facciata). Terminato il rilievo in
esterno la sorgente sonora verr spostata
allinterno dei locali riceventi per effettuare le
misure relative ai tempi di riverberazione ed al
rumore di fondo con sorgente spenta.
Al termine verranno misurati i volumi dei locali
riceventi per implementare il calcolo dellas-
sorbimento acustico.
L

n,w
- Collaudo dellindice del livello di
calpestio normalizzato dei solai
In questo caso non verr pi rilevata la pre-
stazione di elemento di separazione, bens
un livello massimo di disturbo nellambiente
ricevente. La macchina del calpestio verr
posta sul solaio in sede di misura e verr
azionata per sollecitare meccanicamente
la partizione in almeno 4 posizioni diverse
che dovranno essere a cm 50 dalle pareti,
avendo cura di porre la macchina a 45 nei
confronti dellorditura dei solai.
Nellambiente ricevente (sottoposto alla mac-
china nella stragrande maggioranza dei casi,
ma anche afancato o addirittura soprastan-
te; la Legge non specica nessuna delle tre
ipotesi) verr misurato il livello di pressione
sonora con un unico fonometro rilevatore,
muovendosi attorno alle 4 posizioni di mi-
sura al ne di garantire un rilievo minimo di
16 valori. Verranno poi eseguite le misure dei
tempi di riverberazione e del rumore di fondo
per caratterizzare come sempre la condizio-
ne di misura e poter cos operare le correzio-
ni imposte dalle Norme al ne di esprimere
un indice di valutazione comprensivo dei ri-
svolti collegati allas-
sorbimento acustico
dellambiente rice-
vente o dei tempi
di riverberazione.
Al termine verran-
no misurati i volumi
dei locali riceventi
per implementare il
calcolo dellassorbi-
mento acustico.
NELABORAZIONE DEI DATI
Scaricati i dati rilevati in opera attraverso il
fonometro, sar possibile elaborare quanto
ottenuto con un foglio di calcolo.
Lintervallo di frequenze richiesto dalla Norme
va da 100 Hz a 3150 Hz (suddividendo tale
intervallo per bande di terzi dottava).
Dopo aver considerato lincidenza dei rumori
di fondo (correzioni) e dei tempi di riverbe-
razione T, secondo formule presenti nelle
Norme UNI, i valori rilevati per frequenza an-
dranno raccolti in una tabella e quindi riportati
su un graco come quelli di seguito riportati,
al fine di disegnare le curve sperimentali.
Disegnate tali curve, per ottenere lindice di
valutazione a 500 Hz, si dovr procedere allo
spostamento (in su e gi) della curva ISO nota
(quella indicata in blu) no a garantire uno
scarto negativo massimo di 32 dB (frequenza
per frequenza si effettua la differenza tra la
curva ISO e quella sperimentale no a quando
si ottiene uno scarto massimo minore di 32
dB), a questo punto si blocca la curva ISO e
si intercetta con 2 rette il valore in dB in corri-
spondenza della frequenza di 500 Hz. Lindice
di valutazione dei tre parametri in sede di ana-
lisi si otterr (nei tre differenti casi) dal valore in
dB relativo a 500 Hz.
Come di seguito indicato nelle gure, ad ogni
richiesta corrisponde una curva ISO che sar
uguale per la valutazione degli indici di po-
tere fonoisolante apparente e di isolamento
di facciata, diversa per lindice di calpestio
normalizzato.
Tali curva riproducono landamento corretto
degli elementi nei confronti dellisolamento
acustico secondo Norma e tracciano quindi
la retta via che ogni partizione correttamen-
te isolata dovrebbe seguire:
per le pareti dovremmo sempre avere un
incremento del livello di isolamento cre-
scendo sullasse delle frequenze;
per i solai, al contrario dovremmo avere una
diminuzione dei livelli allaumentare delle
frequenze.
R
w
- Calcolo dellindice di potere
fonoisolante apparente di un elemento di
separazione verticale tra unit abitative
di differente propriet.
D
2m,nT,w
- Calcolo dellindice di isolamento
di facciata
L
n,w
- Calcolo dellindice di livello di
calpestio dei solai
L
2
=55 dB L
1
=100 dB
sorgente
fonometro fonometro
L
nw
=40 dB
fonometro
macchina
a martelli
solaio
partizione orrizontale part. verticale
IL COLLAUDO IN OPERA DEI REQUISITI PASSIVI DELLE STRUTTURE
157
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ANALISI DELLE LEGISLAZIONI
STRANIERE IN MATERIA
DI ISOLAMENTO ACUSTICO
Come per lItalia, con lentrata in vigore
del DPCM 5-12-1997 (ricadono in tale
Legge tutte le concessioni a costruire
rilasciate dopo il 20 febbraio 1998) am-
piamente analizzato nelle pagine prece-
denti, anche per molti altri paesi europei
tra i quali abbiamo preso in considera-
zione Francia, Germania, Portogallo e
Regno Unito, esistono Normative nazio-
nali o Leggi speciche volte al conteni-
mento del livello di rumore allinterno dei
fabbricati.
Pur considerando le differenze in merito
agli indici di valutazione richiesti (ad
esempio in Francia vengono valutati gli
indici di isolamento delle partizioni D
e non gli indici di potere fonoisolante
Rw come in Italia), alle unit di misura
ritenute opportune (in Italia in dB, in altri
paesi tra cui la Spagna e la Francia in
dB(A)) e alle modalit costruttive relative
al territorio; da unapprofondita analisi di
quanto disponibile in letteratura, possia-
mo ritenere le richieste relative al DPCM
5-12-1997, in linea, se non in qualche
caso leggermente pi morbide rispet-
to altre realt a noi vicine.
Prima ancora di addentrarci nella disa-
mina e nei raffronti dei requisiti richiesti
dal nostro Decreto rispetto alle altre
Normative nazionali, ci preme esaminare
soprattutto come sono state strutturate
le Legislazioni in materia di acustica da
paesi come Francia, Germania, Porto-
gallo e Regno Unito.
Ad una prima lettura appare chiaro per
tutte le Normative considerate, una sud-
divisione secondo categorie di destina-
zione duso del fabbricato; in altri paesi,
diversamente da quanto riportato nel
DPCM 5-12-97, appare chiaro come
abbiano ritenuto opportuno diversicare
anche le tipologie di destinazione duso
dei locali interni agli alloggi e come
abbiano considerato e richiesto un dif-
ferente atteggiamento in relazione agli
edici ad uso misto o i requisiti relativi
alle parti comuni di un fabbricato.
Se ad esempio consideriamo quanto
inserito in merito agli edici ad uso re-
sidenziale nel Decreto francese (Arret
du juin 1999 relatif aux caractristiques
acoustiques des batiments dhabitation)
o quanto riportato nello stralcio della
Norma tedesca DIN 4109 (sostitutivo
del nostro Decreto), possiamo imme-
diatamente notare come vengano di-
versamente trattate le situazioni relative
alle richieste di isolamento delle pareti
divisorie tra alloggi attigui in dipendenza
della destinazione dei locali interni.
Nella Normativa francese viene con-
siderato il limite di Legge in modo di-
versicato a seconda che si tratti di un
divisorio con locale ricevente cucina o
bagno (richiesta minima di 50 dB) o di un
divisorio con locale ricevente soggior-
no o camere (richiesta minima 53 dB),
con la stesa losoa vanno considerati
i divisori verso parti comuni (corridoi
o pianerottoli) o verso zone adibite ad
autorimessa.
La stessa losoa adottata anche in
Germania (dove la Norma DIN 4109
propone oltre che dei limiti minimi di
Legge anche una proposta di maggior
isolamento degli elementi del fabbrica-
to volta allottenimento di un livello di
confort superiore) dove vengono anche
considerati i livelli minimi di isolamento
per le porte siano esse porte che danno
su vani abitati (richiesta minima 27 dB) o
porte che danno su vani adibiti ad auto-
rimessa (richiesta minima 37 dB).
Tali requisiti e molti altri riguardanti gli
indici di isolamento dei solai, sia da
rumori aerei che da rumori derivanti urto
diretto della struttura (in Italia unanime-
mente noti come rumori di calpestio),
degli impianti a funzionamento conti-
nuo e discontinuo, delle coperture (non
espressamente menzionate allinterno
del DPCM 5-12-1997), rendono tali Nor-
mative ampiamente esaustive e chiare
agli attori del processo produttivo del
bene immobile con il ne di ottenere il
corretto livello di confort acustico inter-
no dei fabbricati e diversicare lofferta
di immobili anche secondo caratteristi-
che acustiche certicate di maggior pre-
gio (caso dellIstituto Qualitel francese o
della normativa islandese Sound classi-
cation of dwellings IST 45:2003 nati per
portare a termine un procedimento di
certicazione volto allottenimento della
classicazione della qualit acustica
di un fabbricato).
Vorremmo concludere questo capitolo
con una breve e sintetica analisi dei re-
quisiti passivi confrontando le richieste
del DPCM 5-12-1997, con quelle dei
paritetici Decreti o Norme Tecniche dei
paesi di seguito elencati:
- Germania
- Francia
- Portogallo
- Regno Unito
Prima di fare questo, ci sia concesso
di premettere una serie di valutazioni in
merito agli scostamenti riscontrati con-
frontando i dati di seguito riportati.
Riteniamo opportuno, per poter meglio
paragonare i valori contenuti nelle tabel-
le delle varie Legislazioni, considerare
le deviazioni nei dati inerenti le unit di
misura o la tipologia di indice rappre-
sentato.
Per quanto riguarda lunit di misura
importante considerare la differenza tra
un livello di pressione sonora rilevato in
dB (indicativo del rumore prodotto) ed
un livello indicato e richiesto in dB(A),
cio con valori che tengono in con-
siderazione la percezione umana alle
varie frequenze (esistono delle tabelle
che raggruppano i fattori correttivi. Vedi
tabella 2.2 pag. 29 - Ettore Cirillo, Acu-
stica Applicata).
In merito alle tipologie di indici adottati,
la differenza sostanziale sta nel modo
di raccogliere informazioni in merito
allindice di potere fonoisolante o liso-
lamento acustico standardizzato pon-
derato (ad esempio per la Legislazione
francese) degli elementi di separazione
verticale ed orizzontale, entrambi me-
todi descrittivi della prestazione della
parete, ma con leggere differenze nelle
formule di calcolo.
Di seguito il confronto dei dati relativi
alla categoria italiana A (edici adibiti
ad uso residenziale o assimilabili) e con-
tenuti alle sole richieste in merito ai solai
ed alle pareti, divisorie e perimetrali.
In conclusione, come anticipato, le ri-
chieste degli altri paesi censiti collima-
no in buona percentuale con quanto
imposto dal DPCM 5-12-1997; luni-
ca effettiva macroscopica discordanza
sembrerebbe essere inerente i requisiti
delle pareti perimetrali.
La Legislazione italiana in questo caso,
richiede un indice di potere fonoisolante
di facciata non inferiore a 40 dB (si arriva
a punte di 48 dB per gli edici adibiti ad
uso scolastico a tutti i livelli) che con-
siderando gli obblighi legati alle Leggi
antincendio ed alla ventilazione for-
zata, pu essere ritenuto di difcile rag-
giungimento e decisamente pi restritti-
vo rispetto alle nazioni confrontate.
I REQUISITI ACUSTICI DEI FABBRICATI
IN ALCUNI PAESI EUROPEI

ITALIA FRANCIA GERMANIA PORTOGALLO
REGNO
UNITO
C
L
A
S
S
I
F
I
C
A
Z
I
O
N
I

D
P
C
M

5
-
1
2
-
1
9
9
7
L
n,w

max
63
58
(L
nT,w
)
60
62
(L
nT,w
)
R
w

min (solai)
50
53-50
(D
nTA
)
54
50
(D
nw
)
45
(D
nT,w+Ctr
)
R
w

min (pareti)
50
53-50
(D
nTA
)
53 50
45
(D
nT,w+Ctr
)
D
2m,nt,w

min
40
30
(D
nTA,tr
)
33
(D
2m,n,w
)
158
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
NUOVE FRONTIERE:
IL PROCESSO DI CLASSIFICAZIONE
ACUSTICA DEGLI EDIFICI
Come menzionato nel paragrafo prece-
dente, oltre a quanto esposto relativa-
mente alle richieste di Legge in materia
di requisiti acustici passivi dei fabbricati,
qualche nazione ha implementato e reso
percorribile (chi facoltativamente come il
Qualitel francese e chi integrandolo con
le richieste di Legge come il documento
islandese IST 45:2003 Sound classica-
tion of dwellings) un processo virtuo-
so avente come oggetto e ne ultimo la
classicazione acustica degli edici.
In tali processi, diversamente da quanto
stabilito come requisito minimo, vengo-
no considerati e classicati gli immobili
che si distinguono per gli alti livelli di
confort acustico.
Prendendo ad esempio quanto indicato
nel documento islandese (allo stesso
modo si procede anche per il Qualitel
francese), appare chiara la distinzione
tra quanto stabilito come requisito mi-
nimo (rapportato ai soli requisiti acustici
passivi delledicio) e quanto conside-
rato come Livello di confort in corri-
spondenza anche del Clima acustico
esterno al locale in sede di valutazione
(dove con esterno al locale si intende
sia le sorgenti di rumore esterne che le
sorgenti di rumore adiacenti nel caso di
locali adibiti ad uso residenziale afan-
cati ad attivit rumorose).
fondamentalmente questa la grande
differenza tra quanto possiamo consi-
derare un immobile correttamente iso-
lato ed un immobile ad alto confort
acustico.
Se prendiamo in considerazione un ap-
partamento sito in una palazzina ad uso
residenziale e ci concentriamo sullin-
dice di isolamento acustico di facciata
(D
2m,nT,w
40 dB), potremo trovarci in
situazioni decisamente antitetiche in
dipendenza dellubicazione della palaz-
zina stessa: in prossimit di un parco
lappartamento sarebbe da considerarsi
ad alto confort acustico interno, in vici-
nanza ad un passaggio ferroviario (ad
esempio a 1520m dalle rotaie) decisa-
mente al contrario.
In denitiva quanto contenuto nella nor-
ma islandese parte da questo irrinun-
ciabile assunto: il confort acustico in-
terno di un locale adibito a permanenza
di persone deve essere forzatamente
legato al clima acustico della zona limi-
trofa (interna od esterna che sia) ed su
questa base che vengono poi indicate
classi di qualit acustica dalla A alla
C (corrispondenza alla minima richie-
sta) per i fabbricati nuovi, con laggiunta
della classe D per i fabbricati esistenti
(con richieste meno restrittive).
Di notevole interesse e spunto (con
laugurio che da noi si possa un domani
stabilire un procedimento paritetico
che tenga comunque in considerazio-
ne delle differenze legate alle tipologie
costruttive) sono anche le indicazioni
relative agli indici di valutazione per
ottenere il confort richiesto, indici che
considerano le prestazioni degli ele-
menti sempre in rapporto alle destina-
zioni duso dei locali connanti, siano
essi attivit considerate rumorose (ad
esempio un elemento di separazione
tra unabitazione ed un locale adibito ad
attivit produttive o commerciali come
un bar od un ristorante) o vani comuni
dello stesso fabbricato (quali vani auto-
rimessa o porticati).
Rimane da valutare forse lunica pro-
blematica particolarmente delicata in
seno a questi percorsi di classicazio-
ne, problematica relativa al numero ed
alla tipologia di indagini da eseguire in
opera per attestare la classicazione
delledificio, senza dover procedere
obbligatoriamente al collaudo di tutti
gli elementi, operazione che porterebbe
enormi investimenti di tempo e denaro
e che potrebbe causare il naufragio del
percorso di qualicazione acustica.
I REQUISITI ACUSTICI DEI FABBRICATI IN ALCUNI PAESI EUROPEI
159
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
DIFETTI DI POSA DA EVITARE NELLISOLAMENTO ACUSTICO DI PAVIMENTI E PARETI
Quanto riportato vuole essere un valido
ausilio alla posa in opera delle soluzio-
ni indicate in questa guida, in relazione
agli errori di posa pi frequentemente
riscontrati nel quotidiano approfondi-
mento delle tematiche legate allisola-
mento passivo degli edifici ed in partico-
lare, della posa in opera dellisolamento
dei solai.
Pur considerando possibili ulteriori errori
di posa del sistema a massetto galleg-
giante, si ritengono ad oggi maggior-
mente pericolosi ai fini dellottenimento
del corretto livello di confort acustico
degli occupanti, gli errori di posa ascri-
vibili a:
Errato od insufficiente livellamento
dello spessore adibito al passaggio
delle tubazioni relative agli impianti
elettrico ed idraulico;
lncidenza dei contatti rigidi imputabile
alla presenza di collegamenti tra lele-
mento galleggiante (massetto e pavi-
mento) e le partizioni di contenimento
(solaio e pareti laterali);
Premessa
Ad oggi, dopo aver eseguito ed aver
presenziato ad alcune decine di rilievi
fonometrici di cantiere e presupponen-
do la corretta e attenta progettazione
del pacchetto di isolamento al cal-
pestio, Index s.p.a. nelle condizioni
di poter asserire che ogniqualvolta il
valore dellindice si avvicina o supera
il limiti imposto dal DPCM 5/12/97, la
causa direttamente imputabile alla
presenza di contatti o collegamenti
rigidi tra il massetto e le partizioni di
contenimento (caso estremo dovuto
allassenza di parti di isolante al calpe-
stio FONOSTOP o di parti di fascetta
perimetrale FONOCELL) o tra la pavi-
mentazione (fughe cementizie) e le
pareti al perimetro (ivi incluse eventuali
soglie di porte o porte finestre).
A tale titolo riteniamo opportuno ribadire
la bont delle soluzioni tecniche da noi
proposte e lassoluta garanzia che tali
soluzioni possono fornire, se corretta-
mente portate a termine con una corretta
posa in opera di tutto il sistema (soprat-
tutto della giusta accuratezza da parte
degli operatori adibiti alla pavimentazio-
ne dei locali) come mostrato dallelenco
di collaudi eseguiti in cantiere a pag. 76
e disponibili su richiesta.
ERRATO OD INSUFFICIENTE
LIVELLAMENTO DELLO SPESSORE
ADIBITO AL PASSAGGIO DELLE
TUBAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI
ELETTRICO ED IDRAULICO
Anche se auspicato da tempo, ad oggi non
ancora sufficientemente entrata in itinere la
progettazione dei requisiti passivi degli edi-
fici integrata con le altre tematiche relative
alla progettazione dei fabbricati; nonostante
le problematiche espresse dai requisiti pas-
sivi abbiamo fatto velocemente aumentare
la soglia di attenzione dei vari attori impe-
gnati nel procedimento di progettazione ed
edificazione, non ancora di uso comune
progettare con sensibilit acustica.
Tale situazione porta con s una serie di
problemi esecutivi che spesso rischiano di
modificare o penalizzare fortemente fino a
compromettere del tutto, gli interventi di iso-
lamento acustico di elementi di fabbricato.
Un caso tipico problematica che si riscon-
tra nelle ristrutturazioni (dove in quel caso
la progettazione ha vincoli imposti da quote
prestabilite) ma che purtroppo spesso si
riscontra anche sulle nuove costruzioni,
inerente alla mancanza di spessore suffi-
ciente per poter costituire il doppio mas-
setto, cio porre lisolamento al calpestio
al di sopra dello strato di livellamento adibito
alla copertura degli impianti.
La mancanza dello spessore sufficiente e la
scarsa sensibilit o competenza per proble-
matiche annesse allisolamento al calpestio
dei solai, pu causare forti penalizzazioni
in relazione agli indici acustici richiesti per
Legge (L
n,w
) e creare ulteriori lamentele in
relazione alla resistenza meccanica fornita
del massetto di allettamento (per questo
viene ritenuto opportuno linserimento di
una rete di armatura) galleggiante ed avente
spessori differenti in concomitanza di avval-
lamenti o sporgenze dello strato di ricopri-
mento delle tubazioni.
Situazioni come quelle di seguito riportate
possono causare problemi relativamente a:
Sollecitazioni differenziate sullo stra-
to resiliente e quindi penalizzazioni sui
requisiti di Legge: la non uniformit degli
spessori del massetto a contatto con lo
strato resiliente pu essere causa di com-
portamenti anomali del sistema di isola-
mento al calpestio, la sollecitazione cau-
sata dalla macchina a martelli posta su
un assottigliamento del massetto farebbe
riscontrare un comportamento certamente
pi penalizzato rispetto alla stessa solleci-
tazione praticata su una sezione di mas-
setto del giusto peso e spessore;
Resistenze meccaniche compromes-
se e quindi possibili fessurazioni del
massetto e rotture della pavimenta-
zione: la stesura dello strato resiliente
su una superficie scarsamente planare
ed incoerente causa la creazioni di pic-
cole intercapedini daria tra il materiale
isolante ed il sottofondo (negli incroci tra
le tubazioni non possibile considera-
re una perfetta adesione del materiale).
In concomitanza di queste intercapedini il
materiale ha uno spessore limitato di mas-
setto (e quindi poco carico) e questo fa s
che uneventuale seguente carico deser-
cizio cospicuo (ad esempio grandi armadi)
possa far diminuire lo spessore del mate-
riale causando la fessurazione del mas-
setto di allettamento fino alla rottura della
pavimentazione.
Possibili soluzioni
Considerando limpossibilit di avere uno
spessore sufficiente in sede di progetto,
si ritiene molto importante suggerire per le
casistiche appena presentate, un ulteriore
possibilit di ripristino delle corrette con-
dizioni di posa, attraverso la creazioni di
guscie in malta aventi elevato raggio curva-
ture per fare in modo che lo strato isolan-
te sia appoggiato stabilmente sul supporto
costituito dal sottofondo. Fatto questo sar
importante armare il massetto di allettamen-
to ponendo maggior cura (eventuale inseri-
mento di un ulteriore ponte di armatura)
dove la sezione del massetto stesso, tende-
r ad assumere spessori preoccupanti (al di
sotto dei 3 cm).
PENALIZZAZIONI DEI LIVELLI DI CALPESTIO NORMALIZZATO
DEI SOLAI RICONDUCIBILI AD ERRORI DI POSA
160
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
INCIDENZA DEI CONTATTI RIGIDI
IMPUTABILI ALLA PRESENZA DI
COLLEGAMENTI TRA LELEMENTO
GALLEGGIANTE E LE PARTIZIONI
DI CONTENIMENTO
Quanto di seguito riportato il riassunto
dellapprofondita campagna di sperimen-
tazioni di cantiere da Index s.p.a. condot-
ta, al fine di caratterizzare le prestazioni
dei massetti galleggianti isolati con i nostri
sistemi e di individuare e se possibile quan-
tificare, i rischi annessi alla non corretta
posa in opera del sistema di isolamento
acustico al calpestio, andando a valutare
e misurare le penalizzazioni conseguenti.
Prima di addentrarci nelle sperimentazioni
di cantiere ci sia concesso un approfondi-
mento inerente la discussione dei dati spe-
rimentali, non tanto come euristico sfoggio
di competenze, ma pi come valido ausilio
nellinterpretazione delle rispondenze lega-
te ai rapporti di prova seguente i collaudi
strumentali di cantiere.
Analisi dei dati relativi al collaudo
Il rapporto di prova fornito a seguito del
rilievo strumentale di cantiere, se letto con
attenzione, pu dare notevoli indicazio-
ni sullo stato della posa in opera relativa
allintervento in sede di discussione.
Allinterno del rapporto di prova possi-
bile visionare il grafico relativo alle misu-
re effettuate per tutte le frequenze inte-
ressate dalle Norme UNI (da 100 a 3150
Hz); la curva prevista secondo Norma
ISO (curva blu immagine seguente) ha
un andamento che riproduce fedelmen-
te il comportamento atteso da un siste-
ma perfettamente galleggiante, esente
da collegamenti rigidi e punti di con-
tatto, la curva tipo che garantisce
il corretto funzionamento dellisola-
mento con la tecnica del massetto
galleggiante.
La curva speri mental e (curva rossa
immagine seguente) ricavata a seguito
del rilievo in cantiere raffigura invece lef-
fettivo stato di funzionamento del siste-
ma galleggiante; se il sistema stato
costituito con i dovuti accorgimenti
(come quello rappresentato in figura)
le due curve hanno andamento molto
simile e il coefficiente di adattamento
spettrale riportato molto contenuto
(nel caso in figura pari a zero).
Di seguito collaudo in opera su solaio
in latero cemento (sp. cm 20 + 4) iso-
lato con FONOSTOPDuo in unico strato
e massetto sabbia cemento dello spes-
sore minimo di cm 4, con pavimento in
ceramica (collaudo eseguito dallo STU-
DIO PELUCCHI di Perugia):
Nellintervallo di frequenze conside-
rato, riveste grande importanza lan-
damento della curva sperimentale (da
confrontare con quella normata)
soprattutto alle alte frequenze (verso
destra nel grafico): pi le curve si
distanziano maggiori sono le proba-
bilit che esistano punti di contatto
rigidi che inibiscano il funzionamento
del massetto galleggiante.
Lesempio di seguito riportato rela-
tivo ad un collaudo di cantiere che ha
dato esiti completamente diversi dal
precedente, pur mantenendo costanti
materiali isolanti e stratigrafia del sola-
io (medesimi spessori di sottofondo di
livellamento impianti e medesimi spes-
sori del massetto).
In tale situazione sicura la presenza
di contatti rigidi che hanno certamente
penalizzato il funzionamento del siste-
ma galleggiante; le fotografie di seguito
riportate avvalorano quanto dichiarato.
Sono ampiamente visibili i contatti rigidi
presenti in corrispondenza delle soglie e
tra pavimento e rivestimento dellangolo
cottura ricavato nel soggiorno sede del
rilievo fonometrico
Il coefficiente di adattamento spettrale C
I
un termine in grado di valutare lo scostamento
tra la prestazione di un massetto correttamente
galleggiante (C
I
molto piccoli 2/3 o tendenti a
zero) ed un massetto galleggiante con punti di
contatto rigidi (C
I
pi elevato 10/11)
Ln,w= 52 dB CI= 0 dB
Come si vede le curve si discostano nellulti-
mo tratto (alte frequenze) ed il coefficiente di
adattamento spettrale C
I
maggiore a quello
calcolato nellesempio precedente.
Ln,w= 65 dB CI= 3,6 dB
DIFETTI DI POSA DA EVITARE NELLISOLAM
161
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PENALIZZAZIONI CAUSATE DA ERRORI COMUNI
La posa dello zoccolino in legno in perfetta aderenza al pavimento, pu essere causa di penaliz-
zazioni anche di 34 dB. Se poi lo zoccolino viene sigillato con malta le perdite possono assumere
proporzioni maggiori.
La mancanza di un giunto elastico tra la soglia della porta di ingresso e la pavimentazione interna
dellalloggio, (allo stesso modo per leventuale porta finestra verso la terrazza) crea un ponte acusti-
co che pu causare penalizzazioni di anche 8 dB.
Il rivestimento dellangolo cottura del soggiorno rigidamente connesso con il pavimento, pu
comportare penalizzazioni dipendenti dalla superficie del contatto, tali penalizzazioni sullindice L
n,w

possono arrivare anche a 12 dB.
Il battiscopa rigidamente connesso con il pavimento o il pavimento rigidamente connesso alle
pareti, pu comportare penalizzazioni dipendenti dalla superficie del contatto, tali penalizzazioni
sullindice L
n,w
possono arrivare a superare i 20 dB.
PENALIZZAZIONI SULLINDICE
DI ISOLAMENTO AL CALPESTIO
ASCRIVIBILI A CONTATTI RIGIDI
DELLA PAVIMENTAZIONE
Prendendo spunto da quanto pubblicato
negli Atti del 32 Convegno nazionale AIA
di Ancona del 2005, in relazione allinciden-
za dei contatti rigidi nel sistema di massetto
galleggiante, anche se si ritiene difficilmen-
te esportabile a tutti i casi possibili, risulta di
grande interesse approfondire la conoscenza
delle penalizzazioni e quantificare (anche se
non in modo assoluto) lentit di tali possibi-
li peggioramenti. In tale relazione viene con-
siderato un solaio latero cemento (travetti e
pignatte dello spessore di cm 24) isolato con
la tecnica del massetto galleggiante secondo
le modalit di sotto elencate:
Ripercorrendo a ritroso quanto sperimentato,
alla ricerca di un complesso legame risultato
acustico-contatto rigido, potremmo riassu-
mere la brillante esperienza mostrata attra-
verso penalizzazioni numeriche che devono
essere considerate puramente orientative:
contatti rigidi in ragione de| 2 possono
portare a penalizzazioni di anche 8 dB!
contatti rigidi in ragione de| 50 possono
portare a penalizzazioni anche superiori a
20 dB!
+34 dB
+8 dB
+1012 dB
+20 dB
Descrizione Indice di livello
sonoro al calpestio
Collaudo solaio nudo (solo travetti,
pignatte e cappa di consolidamento) 87 dB
Collaudo solaio isolato perfett. e connesso
rigidamente (dal pavimento) su 2 lati 71 dB
Collaudo solaio isolato perfettamente
e connesso rigidamente
(dal pavimento) su un solo lato 68 dB
Collaudo solaio isolato perfettamente e
connesso rigidamente (dal pavimento)
su una lunghezza di m 2,60 65 dB
Collaudo solaio isolato perfettamente e
connesso rigidamente (dal pavimento)
su una lunghezza di m 0,90 60 dB
Collaudo solaio isolato perfettamente e
connesso rigidamente (dal pavimento)
su una lunghezza di m 0,30 56 dB
Collaudo Ln,w solaio isolato
perfettamente senza contatti rigidi 48 dB
MENTO ACUSTICO DI PAVIMENTI E PARETI
162
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Ad un decennio dallentrata in vigore
del Decreto sui requisiti acustici passi-
vi (DPCM 5/12/97), nonostante lofferta di
soluzioni tecniche sul panorama nazionale
sia particolarmente rilevante, le esperienze
di collaudo effettuate in cantiere dai nostri
tecnici e le pubblicazioni disponibili in let-
teratura tecnica, riportano valori degli indi-
ci di potere fonoisolante R
w
decisamen-
te poco confortanti in relazione ai requisiti
imposti.
Di seguito si riporta lesperienza dellUni-
versit di Firenze (TAD) pubblicata negli atti
del 35 Convegno nazionale dellAssocia-
zione Italiana di Acustica (AIA) nel giugno
del 2008; in tale lavoro sono stati presenta-
ti i risultati della campagna di collaudi con-
dotti da tecnici del TAD di Firenze e relati-
vi a murature divisorie tra alloggi attigui di
differente tipologia: su 150 casi collaudati
il 48% erano pareti monoblocco in lateri-
zio, il 40% erano pareti doppie in laterizio
ed il rimanente 12% erano placcaggi in
gesso rivestito.
Considerando la linea rossa che rappre-
senta il valore minimo consentito per il
superamento delle richieste del DPCM
5/12/97, immediatamente possibile
avere un quadro chiaro della situazione
attuale: solo il 28% delle pareti doppie in
laterizio ed il 50% delle pareti monobloc-
co in laterizio hanno superato le richieste,
molto meglio si sono comportate le solu-
zioni miste in laterizio con controparti in
gesso rivestito.
Le possibili, anche se difficilmente indi-
viduabili ragioni legate allesigua percen-
tuale di superamento delle richieste di
Legge possono essere molteplici. Qualche
anno addietro si poteva immaginare che
la sensibilit alle problematiche acustiche
applicate alledilizia, non fosse certamente
di livello elevato e quindi esiste la probabi-
lit che in molti casi collaudati a cavallo del
2000, la non rispondenza ai requisiti relativi
alla pareti divisorie tra alloggi attigui, possa
essere ascrivibili ad una non corretta o
sommaria scelta delle soluzioni tecniche
(pi orientata allabitudine costruttiva che
ad una vera e propria ricerca della soluzio-
ne necessaria al problema rumore) abbi-
nata ad un esecuzione non propriamente
a regola darte.
La notevole espansione in materia di acu-
stica edilizia registrata negli ultimi anni,
contrariamente a quanto auspicabile, non
ha purtroppo sortito evidenti effetti (ne
dimostrazione il grafico sopra riporta-
to), risulta quindi fondamentale chiedersi
quale possa essere il motivo o i motivi
che ancora oggi impediscono agli ope-
ratori del settore, di standardizzare le
prestazioni dei divisori tra alloggi al fine di
garantire il corretto livello di confort agli
occupanti ed il superamento dei requisiti
acustici passivi.
Da quanto potuto apprendere con lin-
cessante attivit di collaudo strumentale
in opera ed in laboratorio, riteniamo le
cause dei fallimenti di molte soluzioni
tecniche, facenti capo ai seguenti proble-
mi che abbracciano trasversalmente le
competenze in ambito di progettazione ed
esecuzione:
Sopravva|utazione de||e so|uzioni certi-
ficate in laboratorio;
Progettazione poco accurata,
Errori esecutivi,
ATTENZIONE AI CERTIFICATI DI
LABORATORIO
I collaudi eseguiti in laboratorio di soluzioni
per lisolamento dei divisori tra alloggi,
devono essere considerati indicativi ma
non certamente esaustivi ai fini dellindi-
viduazione della soluzione sufficiente al
superamento delle richieste di Legge.
Le differenze esistenti tra quanto possibile
collaudare in laboratorio ed in opera pos-
sono essere divise in tre categorie legate
allambiente di prova, alle tempistiche di
prova e allesecuzione del manufatto.
Lambiente di prova del laboratorio stato
ideato in modo da poter garantire la possi-
bilit di determinare la prestazione acusti-
ca di un elemento che separa due camere
(ricevente ed emittente); affinch ci sia
possibile necessario che la parete in
sede di collaudo sia perfettamente scolle-
gata dalle altre pareti e solai, solo in questo
modo sar possibile misurare il valore R
w

riferito alla parete in esame (il contatto con
altri elementi porterebbe allamplificazione
delle perdite definite di fiancheggiamento
e inficerebbe il valore misurato rendendo
vano il certificato seguente).
Il valore dellindice di potere fonoisolan-
te fornito quindi dal laboratorio R
w
, dovr
essere penalizzato per tenere in conside-
razione delle sicure dispersioni dovute agli
imprescindibili vincoli a cui devono sotto-
stare le pareti costruite in cantiere.
Il nocciolo o problema st proprio qui, di
quanto dobbiamo penalizzare tali valori?
Oltre a quanto appena valutato opportuno
considerare anche unulteriore problematica
relativa allesecuzione dellopera. Le pareti
edificate allinterno delle camere di prova dei
laboratori, nella stragrande maggioranza dei
casi, non hanno tubazioni passanti o altre
discontinuit che possano penalizzare la pre-
stazione della parete, vengono costruite con
tutti gli accorgimenti del caso, sono dei proto-
tipi piuttosto distanti da quanto poi possibi-
le riscontrare nei cantieri, dove le tempistiche
per lesecuzione sono molto pi serrate e lin-
cidenza dellimpiantistica da tenere in seria
considerazione. Tornando quindi alla doman-
da ancora in sospeso, a causa dellestrema
variabilit nellesecuzione di tali manufatti,
purtroppo molto difficile dare un valore
costante che consideri lincidenza negativa
delle trasmissioni laterali e della non corretta
esecuzione, volendo abbozzare un valore
potremmo esporci nel dichiarare circa 35
dB, che potrebbero essere sufficientemente
cautelativi nel caso le trasmissioni laterali
fossero contenute e preventivate e lesecu-
zione accurata ma decisamente insufficienti
nel caso di esecuzioni sommarie o notevole
presenza di impiantistica.
SUGGERIMENTI PER I DIVISORI TRA ALLOGGI IN LATERIZIO
P
e
r
c
e
n
t
u
a
l
e
R
w
(dB)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
42 44 46 48 50 52 54 56 58 60
Pareti placcaggio
Monoblocco
Pareti doppie
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in opera)
L
1
L
2
POTERE FONOISOLANTE APPARENTE R
w
(misura in laboratorio)
DIFETTI DI POSA DA EVITARE NELLISOLAM
163
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
ATTENZIONE ALLE TRASMISSIONI
LATERALI
Da una sorgente sonora i rumori si pro-
pagano attraverso laria sollecitando le
molecole di cui laria stessa composta,
tale variazione di pressione si ripercuote
in misura differente in dipendenza degli
ostacoli che incontrer lungo il suo cammi-
no. Risulta quindi evidente che la corretta
progettazione di un elemento divisorio tra
alloggi di differenti unit abitative o pro-
duttive, dovr forzatamente considerare
lincidenza negativa delle trasmissioni di
fiancheggiamento dovute alla connessione
della parete divisoria con le altre partizioni
che delimiteranno i locali ed inoltre dovr
valutare la risposta alle sollecitazioni, oltre
che della parete in sede di valutazione,
anche di tutti gli altri elementi che com-
pongono la stanza. Cercando di esem-
plificare in modo pi chiaro il problema,
sarebbe poco vantaggioso provvedere alla
progettazione di una parete divisoria di
prestazione eccezionale (con indice di
potere fonoisolante superiore a 60 dB)
nel sottotetto abitato di una edificio con
alloggi affiancati e disposti al di sotto della
medesima falda di un tetto in legno venti-
lato; la ventilazione in questo caso, sareb-
be estremamente dannosa sotto laspetto
della tenuta del rumore e complicherebbe
decisamente la rispondenza ai requisiti.
Sarebbe altres auspicabile individuare una
soluzione non sovrastimata per il divisorio
e provvedere a fermare il rumore che
transita sopra le teste degli occupanti,
operando ad esempio come di seguito
riportato nei disegni esemplificativi.
La progettazione dovr tener conto di tutte le possibili vie di propagazione del
rumore, considerando il problema nella sua interezza e non limitandosi ad indivi-
duare la soluzione sulla carta pi prestazionale, linserimento della pareti divisorie
nelle pareti perimetrali, lorientamento dei solai in latero cemento, la presenza di
discontinuit (pilastri o setti in C.A.) potrebbero essere tutte situazioni critiche se
non preventivamente valutate e trattate. Per quanto riguarda le possibili penalizza-
zioni dovute alla presenza di pilastri o setti in C.A. allinterno delle murature diviso-
rie, si ritiene opportuno affrontare tale problematica dividendo il problema in due.
Da un punto di vista di isolamento
dai rumori impattivi e quindi derivanti
dalla percussione diretta di un elemento
strutturale, la presenza di un pilastri in
C.A. potrebbe diventare un ponte acu-
stico tra due ambienti differenti e creare
disconfort abitativi penalizzando il livello
di isolamento della parete.
TRASMISSIONE DEL RUMORE
INTERVENTO DI ISOLAMENTO
Tamponamento
con lana di vetro
9 cm
29-30 cm
16-17 cm
15 cm
Esistente
(tetto ventilato)
Esistente
(tetto ventilato)
Cartongesso
Pannelli di
lana di vetro
Spess. 5 cm/cad.
Muro divisorio
esistente
MENTO ACUSTICO DI PAVIMENTI E PARETI
SEZIONE ORIZZONTALE DI MURATURA VERTICALE
NODO PARETE DIVISORIA E SOLAIO SUPERIORE
Percorsi preferenziali per il rumore si possono formare anche nel caso di pareti divisorie poste al di sotto di
solai con pignatte forate aventi travetti ortogonali rispetto alla parete fonoisolante (solaio passante tra i due
locali). I fori delle pignatte sono allineati e, se non interrotti, formano un percorso preferenziale per il rumore.
necessario interrompere il percorso con, ad esempio, un cordolo in calcestruzzo.
NO
NO
SI
SI
164
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
Un classico esempio di elementi in C.A. che
creanno problematiche legate a rumori inde-
siderati relativo al vano scala in C.A. con
scale in calcestruzzo direttamente a contatto
con le pareti degli alloggi limitrofi o identica-
mente un vano ascensore in C.A. dove non
stato correttamente desolidarizzata la guida
in acciao su cui scorre il carrello della cabina
dellascensore, casi riscontrabili diffusamente
e ascrivibili alla grande velocit di propaga-
zione delle vibrazioni allinterno di elementi
rigidi (la velocit del suono nel C.A. si aggira
attorno a 4, 5 Km/s).
Una valida soluzione disponibile per limitare
la propagazione delle vibrazioni attraverso
strutture rigidamente collegate (tipo scale in
C.A. o altro) la malta smorzante FONO-
PLAST di cui riportiamo di seguito alcune
applicazioni.
Volendo ora valutare la possibile penalizzazio-
ne sulla prestazione di un divisorio dovuta alla
presenza di un pilastro in C.A., nei confronti
dei rumori di tipo aereo, dovremmo ragio-
nare considerando che i pilastri sono dotati
di notevole massa areica e quindi, volendo
stimarne la prestazione secondo la legge di
massa, di notevole capacit isolante.
Sembrerebbe quindi superfluo concentrare i
nostri sforzi sulla ricerca di soluzioni tecniche
in grado di arrestare la propagazione di rumo-
ri attraverso un elemento di massa areica
almeno doppia alle pareti che vi andranno
contro. In definitiva, riteniamo effettivamente
la dispersione di isolamento, a patto che ve
ne sia, dovuta alla presenza di pilastri e setti
in C.A. trascurabile sotto questo laspetto
relativo alla propagazione dei rumori per via
aerea tra alloggi confinanti posti sullo stes-
so piano. Riteniamo altres possibile una
propagazione preferenziale nel senso longi-
tudinale che potrebbe causare trasmissioni
tra piani sovrapposti, a tal titolo suggeriamo
di desolidarizzare le pareti dai pilastri attra-
verso la costituzione di un sottile strato di
malta FONOPLAST (bastano pochi 45 mm)
come mostrato nella fotografie di seguito
esposta.
LA PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE
La progettazione in ambito edilizio
ed sempre stata considerata molto
importante per lottenimento di un edi-
ficio di qualit; per le problematiche
annesse allacustica edilizia la proget-
tazione svolge un ruolo nevralgico, alla
pari dellesecuzione, per il raggiungi-
mento del corretto livello di confort agli
occupanti.
Unattenta progettazione acustica pre-
viene qualunque problema e favorisce
lo svolgimento delle operazioni di posa
in modo lineare e sicuro; una corretta
previsione degli spessori necessari ai
propri scopi, sia per le pareti che per i
solai, unattenta distribuzione dellim-
pianto di scarico, dellimpianto elet-
trico e di quantaltro fino ad oggi sia
stato fatto passare sotto traccia negli
elementi divisori tra alloggi, il cor-
retto orientamento dei solai in latero
cemento, la costituzione di un cavedio
tecnico per le tubazioni pi rumorose
e voluminose, sono tutti accorgimenti
progettuali che risolverebbero senza
Soluzione errata Soluzione corretta
Soluzione corretta
Blocco pesante
in cls
prefabbricato
Tubi rivestiti con
materiale
fonoassorbente
CAVEDI PASSANTI EDIFICI MULTIPIANO
CAVEDI PASSANTI ALLOGGI A SCHIERA
DIVISORIO TRA APPARTAMENTI CON VANO TECNICO PER IL PASSAGGIO DELLA CANNA
assolutamente preferibile la costituzione di un cavedio tecnico passante dove alloggiare le tubazioni, tale
cavedio non dovr essere ricavato allinterno delle murature di separazione tra differenti unit immobiliari.
RIEMPIMENTO INCOMPLETO DELLINTERCAPEDINE
NO
Sezione orizzontale delle pareti
SCATOLE ELETTRICHE CONTRAPPOSTE
NO
Sezione orizzontale delle pareti
DIFETTI DI POSA DA EVITARE NELLISOLAM
165
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
PRINCIPALI DIFETTI ESECUTIVI
DA EVITARE
Lultima problematica che rimane da
affrontare relativa alle modalit di ese-
cuzione dei manufatti in edilizia e nello
specifico delle pareti in laterizio divisorie
tra alloggi.
Considerando quanto detto fino ad ora ed
ipotizzando che tutto sia stato portato a
compimento nel migliore dei modi, rimane
da trasformare la teoria in pratica e quindi
mettere in opera quanto progettato.
Tale passo molto probabilmente il pi
importante per la riuscita dei propositi
espressi a livello progettuale, laccuratez-
za o meno dellesecuzione dellopera far
decisamente la differenza tra una parete
che consenta un corretto livello di confort
acustico ed una parete insufficiente, pur
partendo dal medesimo progetto; in estre-
ma sintesi non esiste una parete ben pro-
gettata in grado di rispettare le previsione
se messa in opera senza la necessaria
accuratezza.
La corretta edificazione di una parete
divisoria non dovrebbe quindi prescindere
dalla costituzione di giunti di malta sia in
verticale che in orizzontale, non dovrebbe
presentare eventuali tracce mal sigillate o
porzioni di laterizi mancanti e dovrebbe
sempre fornire la massima resistenza al
passaggio dellaria; solo la perfetta inte-
grit delle pareti legata ad una corretta
e attenta valutazione preventiva potr
garantire la rispondenza ai requisiti di
confort e di Legge.
costi aggiuntivi particolarmente eleva-
ti, molti delle endemiche patologie di
cui soffrono i nostri edifici.
Situazioni come quelle di seguito ripor-
tate non potranno garantire una pre-
stazione in linea con le aspettative
in quanto le murature divisorie non
saranno in grado di colmare gli errori
di progettazione alla base dellinsuc-
cesso.
Sarebbe in conclusione buona norma
del progettista trattare le pareti divi-
sorie tra alloggi con la necessaria
cautela, vanno considerate a parte;
dovranno essere alloggiati impianti
elettrici in quantit molto limitata (lo
stretto necessario) e le tracce andran-
no perfettamente sigillate con malta,
non dovranno essere presenti impianti
di scarico primario, che oltre a dan-
neggiare la resistenza al passaggio
del rumore della parete stessa ampli-
ficheranno il problema di rumorosit
degli impianti o, in alternativa si dovr
prevedere una parete particolare per
colmare le possibili criticit (se sar
necessario prevedere una parete divi-
soria camera-bagno, tale parete non
potr essere considerata alla stregua
delle altre in quanto particolarmente
critica).
preferibile evitare di alloggiare impianti di grandi dimensioni nei divisori tra appartamenti. In alternativa pre-
vedere partei di spessori maggiorati oconsiderare la possibilit di costituire unulteriore parete davanti a quelle
esistenti (parete che potremo considerare di sacrificio)
DIVISORIO TRA APPARTAMENTI CON BAGNI O CUCINE CORRISPONDENTI
Evitare scassi particolarmente invasivi nelle murature divisorie, nel caso in cui questi fossero necessari, pre-
vedere unabbondante fugatura delle tracce con malta cementizia (in taluni casi si potuto testimoniare un
miglioramento di pareti ben fugate con malta rispetto a uguali pareti integre).
Situazioni come quelle indicate nella fotografia,
penalizzeranno notevolmente la prestazione acusti-
ca della parete, portandolo quasi sicuramente al di
sotto delle richieste di Legge.
FUMARIA O ALTRE TUBAZIONI
RIEMPIMENTO COMPLETO DELLINTERCAPEDINE
SI
Sezione orizzontale delle pareti
MENTO ACUSTICO DI PAVIMENTI E PARETI
166
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
GLOSSARIO ESSENZIALE
ANDIL. Associazione Nazionale dei Produttori
Italiani di Laterizi.
ANIT. Associazione Nazionale per lisolamento
termico ed acustico.
Apice, pedice: segni, lettere o numeri diacri-
tici posti in alto a destra (apice) o in basso a
destra (pedice) che accompagnano i simbo-
li delle grandezze acustiche e ne modificano il
significato, utilizzati per identificare le modalit
di misura e di espressione a cui la grandezza si
riferisce che sono scritti in caratteri pi piccoli
del simbolo a cui si accompagnano.
Esempio: i simboli del potere fonoisolante (per
via aerea) seguenti R, R
w
, e R
w
identificano
rispettivamente:
R = potere fonoisolante di un divisorio, indi-
ca la differenza di livello sonoro che il diviso-
rio in grado di mantenere fra un ambiente
disturbante e un ambiente ricevente in condi-
zioni controllate di laboratorio (senza trasmis-
sioni laterali)
R
w
= laggiunta del pedice
w
significa che
si tratta dellindice di valutazione del potere
fonoisolante del divisorio misurato in labora-
torio od ottenuto per calcolo (senza trasmis-
sioni laterali) che esprime il valore in decibel
della curva di riferimento a 500 Hz dopo spo-
stamento della curva secondo il metodo spe-
cificato nella norma ISO717,
R
w
= laggiunta dellapostrofo allapice del
simbolo significa che lindice di valutazione
si riferisce alla misura in opera della stessa
grandezza ed quindi comprensiva delle tra-
smissioni laterali ed in questo caso lo si defi-
nisce come: indice di valutazione del potere
fonoisolante apparente.
Assorbimento acustico. il rapporto tra
lenergia acustica assorbita da una superficie
e quella incidente; una superficie liscia e dura
riflette completamente il suono che la colpisce
e nelle sale di grandi dimensioni si forma leco
mentre una superficie porosa e assorbente
riduce la riflessione del rumore allinterno di un
locale riducendo il tempo di riverberazione.
Calcolo previsionale. Valutazione percorribi-
le tramite relazioni normate dallUNI, softwa-
re, sperimentazioni di laboratorio, collaudi in
opera, approntata alla ricerca della corretta
stima delle prestazioni isolanti delle partizioni
edilizie che verranno poi misurate in opera.
Calore specifico. Caratteristica di un materiale
espressa in kJ/kgC che rappresenta l'energia
(calore) necessaria per innalzare di 1C la tem-
peratura dellunit di peso.
Si usa per conoscere il calore accumulabile da
una partizione detta capacit termica, cono-
scendo per ogni singolo strato di cui costi-
tuita: peso, temperatura media e calore spe-
cifico.
Comprimibilit. Caratteristica di un materiale
resiliente di deformarsi elasticamente mante-
nendo gli spessori e le caratteristiche mecca-
niche originali.
Tale valore pu essere stimato da prove di
laboratorio seguendo le indicazioni contenute
nella Norma UNI 12431.
Conducibilit termica. Valore indicativo della
capacit di trasmissione del calore di un mate-
riale. Viene espresso con il simbolo e misura-
to in W/mK. I materiali per lisolamento termi-
co sono caratterizzati da valori di conducibilit
molto bassi 0,10 W/mK.
Controparete. Parete costruita in addossa-
mento ad una parete esistente. Sono definite
pesanti, quelle costituite da materiali da costru-
zione tradizionali, leggere, quelle costituite da
lastre di gesso rivestito montate su strutture
metalliche o incollate in accoppiamento con
pannelli isolanti (placcaggio).
Correzione acustica. Intervento di valutazio-
ne, analisi e soluzione di problematiche relative
ad una percezione dei suoni non uniforme (pro-
blema tipico delle sale conferenze o dei cine-
ma) causata da errate geometrie o errata scel-
ta dei materiali di rivestimento. La bonifica di
tale problema concede in seguito una percezio-
ne estremamente fedele delle emissioni sonore
allinterno del locale trattato.
Decibel. Unit di misura del livello sonoro, il
logaritmo del rapporto tra la pressione misurata
e la pressione minima di 0,00002 Pa corrispon-
dente alla soglia minima di udibilit tenuta come
riferimento. Il decibel un artificio matematico
usato in fisica per esprimere anche altre gran-
dezze il cui campo di variabilit molto ampio.
Questo sistema di misura non consente per di
apprezzare linearmente la somma o la differen-
za di due suoni,se tangibilmente siamo capaci
di distinguere una misura di una corda da 10 m
come doppia di una da 5 m, per il livello sonoro
misurato in decibel ci non pi possibile per-
ch non si tratta di una misura lineare come il
metro ma logaritmica. Ne risulta che due suoni
emessi contemporaneamente da due sorgen-
ti adiacenti ed uguali, ad esempio due lavatri-
ci che producono ciascuna un rumore di 60 dB,
non danno come risultato un rumore di 120 dB
bens di soli 63 dB. Usando come unit di misu-
ra la scala logaritmica dei decibel il raddoppio
della pressione sonora generato dalle due lava-
trici corrisponde ad un incremento di soli 3 dB.
Al rovescio si deve intendere che un isolamen-
to che porta una diminuzione di 3 dB non poca
cosa perch comporta una dimezzamento della
intensit sonora come si fosse spenta una delle
lavatrici! Unaltra stranezza del decibel quel-
la che se le due lavatrici di prima emettono un
rumore che differisce una dallaltra di oltre 10
dB il suono risultante praticamente quello della
lavatrice pi rumorosa, se una produce un rumo-
re di 50 dB e laltra di 60 dB il rumore totale sar
di 60 dB.
Densit. Rapporto tra il peso ed il volume di
un corpo.
Desolidarizzazione. Azione o tecnica costrut-
tiva (ideale per gli interventi inerenti lisolamen-
to acustico dei fabbricati) in cui si mantengo-
no isolati, anche introducendo materiali resi-
lienti, elementi il cui contatto consentirebbe la
trasmissione delle vibrazioni e quindi del rumo-
re (fasce sotto tramezza, vedi FONOSTRIP, ed
isolanti per il calpestio, vedi FONOSTOPDuo
e TRIO).
Dodecaedro. Sorgente sonora omnidireziona-
le per la misura dellisolamento acustico dei
rumori aerei.
DPCM. Decreto della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Fonometro. Strumento di misura del livello di
pressione sonora costituito da un microfono in
grado di tradurre lenergia della vibrazione acu-
stica in segnale elettrico che opportunamen-
te amplificato esprime il livello del rumore in
decibel lineari dB o dB L. Se il segnale viene
filtrato e corretto da opportuni filtri che ripro-
ducono le curve di sensibilit dellorecchio
umano; per diverse intensit sonore, ne vengo-
no usati tre tipi:
A, quello che imita la sensibilit dell'orecchio
per livelli sonori da 0 a 55 dB
B, per i livelli compresi tra 55 e 85 dB
C, per i livelli superiori ad 85 dB
ne esiste anche un quarto tipo il D che viene
usato per valutare il disturbo causato dai rumo-
ri degli aeroplani. Il livello misurato dal fono-
metro fornito di filtri viene allora espresso non
pi in dB L ma rispettivamente in dB(A), dB(B)
e dB(C) detti decibel ponderali cio che tengo-
no conto della sensibilit dellorecchio umano
come se al posto del fonometro per misura-
re il suono si fosse usato lorecchio. Il DPCM
5/12/1997 stabilisce che i dB lineari, cio il
fonometro senza filtri di ponderazione, vengano
usati per misurare la prestazione di isolamento
di una parete divisoria, di una facciata o di un
solaio mentre i dB(A) per apprezzare il disturbo
causato dagli impianti.
Fonosmorzante. Elemento che riduce le vibra-
zioni causate dalla trasmissione sonora.
Frequenza critica. Frequenza del suono alla
quale una parete vibra con onde di flessio-
ne aventi ritmo (frequenza) eguale a quello
del suono incidente su di essa e alla cui fre-
quenza detta coincidente si determina una
caduta delle capacit isolanti della parete con
conseguente elevata trasmissione del rumo-
re. Ogni parete in funzione del suo peso e rigi-
dezza entra in risonanza ad una frequenza cri-
tica alla quale si verifica leffetto coincidenza
che tipica della parete. Alla frequenza critica il
potere fonoisolante della parete si scosta dalla
legge di massa e si ha un buco di isolamento
che si deve evitare che cada nel campo delle
frequenze dove lorecchio pi sensibile. Nel
caso di pareti doppie si ha risonanza quando
entrambe hanno la stessa frequenza critica e
in tal caso il difetto di isolamento pi elevato
di quello di una parete singola di pari peso, per
questo si consiglia di elevare pareti di diverso
peso. Il riempimento dellintercapedine con iso-
lanti fibrosi dissipando parte dellenergia ridu-
ce lentit della perdita di isolamento alla fre-
quenza critica specialmente quando le pare-
ti sono eguali.
Frequenza di risonanza. Si formano dei feno-
meni di risonanza supplementare con caduta
del potere fonoisolante a frequenze che dipen-
dono dalle dimensioni della parete. Per pare-
ti pesanti monostrato di dimensione superio-
re a 10 m
2
le frequenze di risonanza sono
167
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
cos basse da non essere udibili e si ritengo-
no trascurabili rispetto alla caduta di isola-
mento che si verifica alla frequenza critica. Nel
caso delle vetrate, che hanno dimensioni ridot-
te, il fenomeno pi importante e sensibile,
per cui si considera sia la perdita di isolamen-
to alla frequenza di risonanza sia la caduta pi
importante che avviene alla frequenza critica.
Per le pareti doppie rappresentabili dal model-
lo meccanico costituito da due masse, le pareti,
separate da una molla, lo strato daria racchiuso
tra di esse, la perdita di isolamento alla frequen-
za di risonanza del sistema pi alta di quella di
una parete semplice dello stesso peso e pertanto
si prevede con il calcolo la distanza ottimale fra
le due pareti affinch la frequenza di risonanza
resti nel campo delle basse frequenze non udibili.
Anche lo strato daria racchiuso dallintercape-
dine fra due pareti pu essere sede di risonan-
ze dovute al suo volume che vengono ridotte dal
riempimento della stessa con materiali fibrosi.
Indice di valutazione (delle prestazioni isolan-
ti delle partizioni). I requisiti acustici imposti dal
DPCM 5/12/1997 per le partizioni edilizie sono
indici di valutazione. Si determinano con il cal-
colo conforme norma UNI EN ISO 717 parte 1 e
2:1997 sia per lisolamento dei rumori aerei (717-
1) che per i rumori di calpestio (717-2) degli edi-
fici e di elementi di edificio, allo scopo di con-
vertire i risultati delle misure dellisolamento acu-
stico eseguite in funzione della frequenza per
bande di terzo di ottava o di ottava (riportate in
un grafico chiamato curva sperimentale) in un
indice di valutazione che sintetizzi, con un valo-
re singolo in dB, la prestazione isolante della par-
tizione edilizia e consenta un rapido e pratico
confronto delle prestazioni di partizioni diverse.
Per determinare lindice, la norma ha stabilito i
valori di riferimento in dB per ogni fascia di fre-
quenze che riportati sul grafico decibel/frequen-
ze disegnano una curva di riferimento (curva
limite) che ha la forma di una linea spezzata in
tre tronconi che poi viene traslata parallelamen-
te a se stessa sul grafico della curva sperimen-
tale fino a che lo scostamento fra valori misura-
ti e valori di riferimento non rientra nei limiti fis-
sati dalla norma. A quel punto resta individuata
una e una sola curva di riferimento che rappre-
senta la prestazione di isolamento acustico della
partizione il cui valore in dB a 500 hz ne costi-
tuisce lindice.
Inquinamento acustico. Esposizione a livelli di
rumorosit dannosi per lapparato uditivo (livel-
li elevatissimi per periodi ristretti, livelli elevati
per lunghi periodi), derivanti da sorgenti sonore
di differente tipo (traffico veicolare 70 dB, mac-
chinari 100-105 dB o altro).
Isolamento acustico standardizzato di fac-
ciata (indice): D
2m,nTw
. isolamento acustico di
facciata di rumori aerei, generati allester-
no delledificio, espresso in dB lineari come
indice dello stesso, che identificato dal sim-
bolo D
2m,nTw
rappresenta la differenza di livel-
lo sonoro, misurata in opera, che la facciata
in grado di determinare fra lambiente ester-
no dove viene posta una sorgente sonora e un
vano interno delimitato dalla facciata stessa.
Se il suono producibile dallaltoparlante usato
per la prova sovrastato dal rumore presente
nellambiente esterno, la sorgente sonora della
misurazione in opera sar costituita dal rumo-
re del traffico prevalente. Il DPCM 5/12/1997 ha
fissato i valori minimi di D
2m,nTw
per lisolamen-
to delle facciate.
Isolamento acustico delle partizioni oriz-
zontali e verticali degli edifici. Riduce la tra-
smissione del rumore aereo e di calpestio tra
ambienti separati da una partizione (pareti e
solai) edilizia.
Lamina fonoimpedente. Lamina la cui fun-
zione di ottimizzare la prestazione acustica
delle partizioni otturando le porosit di cui un
manufatto edilizio pu difettare ristabilendone
la continuit, per riportarne il comportamento
acustico prossimo a quello previsto dal calcolo
previsionale (vedi TOPSILENT).
Lamina fonoresiliente. Strato resiliente di
forma laminare per la riduzione dei rumo-
ri durto.
Legge di frequenza. Legge sperimentale usata
per valutare il potere fonoisolante dei rumori
aerei di pareti e solai, per la quale lisolamen-
to della partizione considerata tanto maggio-
re quanto pi elevata la frequenza del rumo-
re incidente sulla partizione. La legge stabili-
sce che a 500 Hz una parete di 100 Kg/m
2
ad
una frequenza di 500 Hz abbia un potere fonoi-
solante di 40 dB e che ad ogni raddoppio e
dimezzamento della frequenza il potere fonoi-
solante aumenti o diminuisca di 4 dB.
Legge di massa. Legge sperimentale, usate
per valutare il potere fonoisolante dei rumo-
ri aerei di pareti e solai, in cui laumento della
massa areica determina un aumento delliso-
lamento della partizione considerata. La legge
stabilisce che a 500 Hz una parete di 100 Kg/
m
2
abbia un potere fonoisolante di 40 dB e
che ad ogni raddoppio e dimezzamento della
massa il potere fonoisolante aumenti o dimi-
nuisca di 4 dB.
Livello di rumore di calpestio di solai L
n
.
L
n,w
normalizzato (indice). Isolamento dei
rumori di calpestio fra ambienti misurata in
opera su di un solaio finito ,completo di pavi-
mentazione ed isolamento, espresso come
indice in dB lineari, che rappresenta il rumo-
re, trasmesso per via diretta e per via late-
rale, che si misura nellambiente ricevente
(anche viciniore sullo stesso piano) quando
sul pavimento del solaio sovrastante acce-
sa la macchina del calpestio che lo percuote.
Il DPCM 5/12/1997 ha fissato i valori massi-
mi di L
n,w
per i solai di separazione fra unit
immobiliari distinte.
L
n,w,eq
: equivalente normalizzato (indice):
livello dei rumori di calpestio, trasmessi solo
per via diretta, da un solaio nudo, privo del
pavimento e del massetto galleggiante sul
materiale resiliente, espresso come indice
in dB lineari, misurato in laboratorio o rica-
vato con il calcolo, nelle condizioni di prova
sopraccitate.
L
w
: attenuazione del livello dei rumori di
calpestio (indice): espressa come indice in dB
lineari, caratteristico di un massetto galleggian-
te di peso definito e del tipo di materiale resi-
liente considerato, viene misurato in laboratorio
od ottenuto per calcolo conoscendo la rigidit
dinamica del materiale resiliente. Rappresenta
il contributo di isolamento apportato al solaio
nudo dal massetto galleggiante.
Macchina del calpestio. Apparecchiatura,
usata per misurare lisolamento dei rumori di
impatto dei solai, le cui caratteristiche sono
prefissate dalle norme, munita di 5 martelli
metallici mossi da un albero a camme che col-
piscono alternativamente il pavimento del sola-
io in prova. Il rumore causato dalla macchi-
na viene misurato nellambiente sottostante in
decibel lineari dB L.
Massa areica. Rapporto tra il peso di un ele-
mento e la sua superficie unitaria in genere
espresso in Kg/m
2
.
Materiali assorbenti. Materiali porosi o fibrosi
usati per il rivestimento delle superfici di pare-
ti e soffitti delle sale di ricevimento o spetta-
colo in grado di assorbire il suono incidente
su di essi usati per la correzione acustica delle
sale stesse. Alcuni materiali assorbenti vengo-
no usati anche come riempimento delle inter-
capedini di pareti doppie e dei controsoffit-
ti per migliorarne lisolamento acustico. Sono
materiali di consistenza fibrosa o porosa che
attraverso la resistenza imposta al passaggio
dellaria, (r=resistivit al flusso daria dipen-
dente dalla densit del materiale) impongono
allemissione sonora una perdita di energia dis-
sipata per attrito (calore).
Misura di laboratorio. Procedimento di misura
strumentale dellisolamento acustico delle par-
tizioni orizzontali e verticali e della rumorosit
degli impianti eseguita in laboratorio conforme
metodi di prova normalizzati i cui risultati sono
usati per la previsione progettuale dellisola-
mento degli edifici conforme metodi di calco-
lo normalizzati.
Misura in opera. Procedimento di misura stru-
mentale dellisolamento acustico delle partizio-
ni orizzontali e verticali e della rumorosit degli
impianti eseguita nelledificio per il collaudo dei
requisiti acustici conforme i metodi di prova
normalizzati previsti dal DPCM 5/12/1997.
Pavimento o massetto galleggiante. Tecnica
costruttiva, ritenuta allo stato attuale dellarte
la migliore soluzione per il corretto isolamen-
to dai rumori di calpestio negli edifici, dove il
pavimento non appoggia direttamente sul sola-
io ma su di un massetto cementizio di 46 cm,
completamente scollegato dalle pareti perime-
trali, steso su di uno strato di materiale elastico
sottile (420 mm) posato sul solaio.
Pedice: vedi Apice, pedice.
Percezione uditiva. Lorecchio umano trasfor-
ma le variazioni di pressione dellaria in per-
cezioni uditive che non dipendono unicamen-
te dalla pressione ma anche dalla frequenza
con cui avvengono le variazioni di pressione
atmosferica.
Mentre il microfono dello strumento di misu-
ra del livello sonoro misura fedelmente la pres-
sione sonora a qualsiasi frequenza, lorec-
chio uno strumento imperfetto che avverte i
suoni che hanno una frequenza compresa fra
20 e 15.000 Hz con una sensibilit pi eleva-
ta nel campo di frequenze comprese fra 500
e 5.000 Hz.
Nella zona di sensibilit lorecchio pi sen-
sibile ai suoni di alta frequenza rispetto quel-
li di bassa frequenza ed ad esempio percepi-
sce come uguali un suono di 35 dB emesso
con una frequenza di 4.000 Hz ed un suono
di 90 dB emesso a 20 Hz. La diversa sensibi-
lit dellorecchio alle varie frequenze rappre-
sentabile sul grafico intensit/frequenze, defi-
nito come audiogramma normale, da delle
GLOSSARIO
168
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
GLOSSARIO
curve di eguale sensazione (isosensibilit) dette
curve di sensibilit con differenze pi marca-
te per i suoni di bassa intensit che man mano
si annullano per i suoni di intensit superiori
ad 85 dB. A 1.000 Hz, una frequenza di buona
sensibilit dellorecchio, il livello sonoro fisiolo-
gico percepito dallorecchio sulle curve di sen-
sibilit coincide esattamente con il livello fisico
misurabile con lo strumento.
Per lo stesso motivo lorecchio ha una soglia
di udibilit del suono che varia con la fre-
quenza dello stesso e ad esempio in grado
di sentire un suono di 8 dB emesso a 250 Hz
ma non sente un suono di 50 dB emesso a 31
Hz. Anche in edilizia nel progettare o nel giu-
dicare lisolamento acustico di una parete o
di un solaio si tiene conto di come lorecchio
umano percepisce il suono.
Lorecchio non in grado di sopportare suoni
di intensit pi elevata di un livello di 120 dB
detto soglia del dolore che provocano sen-
sazioni dolorose.
Ponti acustici. Collegamenti rigidi tra elementi
facenti parte di un sistema che non ne consen-
tono il completo disaccoppiamento e trasmet-
tono le vibrazioni, a causa di tali difetti costrut-
tivi tutte le prestazioni acustiche degli elementi
vengono diminuite.
Ponti termici. Elementi di discontinuit di una
partizione edilizia, caratterizzati da una resi-
stenza termica notevolmente inferiore e una
temperatura sostanzialmente diversa di quella
del componente edilizio in cui sono inseriti, che
sono sede di una trasmissione pi elevata del
calore e di condensazioni invernali del vapore
acqueo generato allinterno delledificio.
Potere fonoisolante (indice): Rw e Rw. Pre-
stazione dellisolamento acustico di una parti-
zione (pareti e solai) dei rumori aerei, genera-
ti allinterno delledificio, espresso in dB linea-
ri come indice dello stesso, che identificato dal
simbolo Rw rappresenta la differenza di livel-
lo del rumore che la partizione in grado di
determinare in laboratorio fra la camera dove
lo si genera e la camera ricevente, comple-
tamente scollegate tra loro, quando il rumo-
re passa per sola trasmissione diretta attraver-
so di essa. Se invece identificato dal simbolo
Rw rappresenta lisolamento acustico per via
aerea fra ambienti separati dalla partizione con-
siderata cio la differenza di livello del rumore
che la partizione inserita nel contesto edilizio
in grado di determinare in opera fra la camera
dove lo si genera e la camera ricevente quando
il rumore la attraversa sia per via diretta sia per
via laterale attraverso le partizioni confinanti.
Vale sempre la relazione RwRw perch la tra-
smissione laterale del rumore diminuisce la pre-
stazione isolante della partizione quando que-
sta montata in opera. Il DPCM 5/12/1997 ha
fissato i valori minimi di Rw per gli elementi di
separazione fra unit immobiliari distinte.
Requisiti acustici passivi degli edifici. Tito-
lo del DPCM 5/12/97; Decreto attuativo della
Legge Quadro sullinquinamento acustico n
447 del 1995 che riporta i livelli massimi del
rumore degli impianti a funzionamento continuo
e discontinuo e del calpestio dei solai e stabili-
sce le propriet isolanti minime della muratura
di facciata e delle pareti divisorie fra due unit
immobiliari distinte, misurati in opera, facenti
parte di tutti quegli edifici previsti nella tabella
A dellallegato A dello stesso decreto.
Resistenza termica. Linverso della trasmit-
tanza della partizione rappresenta la resistenza
termica della stessa ed il risultato della som-
matoria delle resistenze termiche di ogni singo-
lo strato che la costituisce, comprensiva delle
resistenze liminari interna ed esterna, per ognu-
no dei quali dipende dal rapporto fra lo spesso-
re dello strato s e la conducibilit termica del
materiale di cui formato.
Rigidit dinamica: s. Parametro intrinseco di
un materiale resiliente, usato per il calcolo pre-
visionale dellattenuazione del livello dei rumo-
ri di calpestio Lw, che rappresentato dal
simbolo s che rappresenta la costante elasti-
ca del materiale resiliente usato per i pavimen-
ti galleggianti che costituisce la molla del siste-
ma massa-molla, appoggiato su di un suppor-
to (solaio) considerato rigido, che rappresen-
ta il comportamento del massetto galleggian-
te sul materiale isolante, il quale, assieme al
peso della massa (massetto) che grava sulla
molla, in relazione con la frequenza natura-
le di oscillazione libera del sistema. defini-
ta come il rapporto tra la forza dinamica e lo
spostamento dinamico, si misura in MN/m
3
e
la si pu valutare attraverso la norma UNI EN
29052/1 dopo aver determinato la rigidit dina-
mica apparente s
t
con la stessa norma e solo
se se si conosce anche la resistenza al flus-
so daria r, del materiale resiliente determinata
conforme la norma ISO 9053. I materiali rigidi
hanno una rigidit dinamica elevata che sotto
il relativo basso carico unitario del masset-
to (812 grammi/cm
2
) determina un isolamen-
to insufficiente mentre, entro limiti ben defini-
ti di non eccessiva comprimibilit, i materiali
pi soffici come FONOSTOPDuo hanno rigidit
dinamica pi bassa che proporzionata al basso
carico unitario del massetto determina un buon
isolamento.
Rigidit dinamica apparente: s
t
. Si misu-
ra in MN/m
3
, rappresentato dal simbolo s
t
e
si ottiene per calcolo attraverso la norma UNI
EN 29052/1 dopo la misura della frequenza di
risonanza, conforme norma ISO 7626-2 oppure
ISO 7626-5, del sistema massa-molla dove la
massa una piastra di acciaio di 80,5 Kg e la
molla il materiale resiliente in esame. Si defi-
nisce apparente e non pu essere usata per il
calcolo previsionale perch si misura anche il
contributo della rigidit dinamica dellaria o del
gas contenuto nel materiale rappresentata dal
simbolo s
a
.
Risonanza. Fenomeno per cui in particola-
ri condizioni lampiezza delle vibrazioni di un
materiale o di un sistema sollecitato da forze
periodiche assume valori particolarmente ele-
vati che determinano una caduta delle capaci-
t di isolamento.
Rumore aereo. Rumore che si genera nellaria
e viene trasmesso attraverso la variazione di
pressione dellaria (ad esempio il parlato, ed
rumori di apparecchi televisivi o radiofonici).
Nelledificio si distinguono quelli provenien-
ti dallesterno, rumore del traffico ecc., il cui
isolamento riguarda la facciata del fabbricato,
da quelli che si generano dalle attivit svolte
allinterno delledificio, apparecchi radiotelevi-
sivi, conversazione degli abitanti ecc. il cui iso-
lamento riguarda le partizioni verticali ed oriz-
zontali divisorie delle diverse unit immobilia-
ri delledificio.
Rumore di calpestio, da impatto, durto. In
senso generale con il termine si definiscono i
suoni impattivi cio i rumore causati allinter-
no delledificio da impatto meccanico di un
elemento edilizio che viene trasmesso diretta-
mente dalle vibrazioni degli elementi strutturali
delledificio (ad esempio: i colpi di martello per
fissare un chiodo sulla parete, il trascinamento
delle sedie o dei mobili sui pavimenti). La fonte
pi comune costituita dal calpestio dei passi
sul pavimento dei solai. In senso stretto defini-
sce anche il rumore durto generato dalla mac-
china del calpestio.
Rumore di fondo. Il livello e lo spettro sono-
ro presente normalmente in un ambiente inter-
no od esterno caratterizza acusticamente sia la
zona considerata che le diverse attivit umane
ed definibile come rumore di fondo. Il livello
sonoro causato dal traffico elevato ed tipi-
co dei centri urbani lo stesso quello presente in
alcuni ambienti industriali che vengono consi-
derati rumorosi mentre definiamo come silen-
ziosa una zona rurale. La considerazione del
rumore di fondo importante anche per lisola-
mento acustico delle partizioni edilizie si pensi
allisolamento della facciata in un ambiente
di traffico intenso o vicino ad un aeroporto. Il
rumore di fondo spesso variabile nelle ore
della giornata, si pensi alla rumorosit inferiore
del traffico nelle ore notturne. Il livello del rumo-
re di fondo maschera i suoni di intensit pi
bassa che contemporaneamente si producono
nello stesso ambiente ed per questo che di
giorno non sentiamo il suono della televisione
del vicino ma di notte ci disturba perch il livel-
lo del rumore di fondo si abbassa al di sotto di
quello della televisione del vicino. Il livello del
rumore di fondo pu essere paragonato al livel-
lo dellacqua di un torrente che nei periodi di
piena fa apparire la superficie dellacqua liscia
e regolare mentre nei periodi di magra emergo-
no i massi del fondo del torrente che rappre-
sentano le sorgenti dei rumori che invece non
sono diminuiti di intensit. Anche una varia-
zione dello spettro sonoro del rumore di fondo
pu far emergere un suono disturbante perch
lorecchio umano ha la capacit di individuare
qualitativamente un suono specifico di diversa
composizione in frequenza anche se questo ha
un livello quantitativamente inferiore. La misu-
ra del rumore di fondo una operazione che
viene sempre eseguita nellambiente riceven-
te/disturbato per valutare la fattibilit delle
misure dellisolamento acustico degli edifi-
ci e determinare le correzioni da apportare
ai livelli acustici misurati alle varie frequenze.
Nella misura dellisolamento della facciata si
esegue anche allesterno nellambiente emit-
tente/disturbante per stabilire se impiegarlo o
meno come sorgente.
Rumore degli impianti. Rumore determina-
to dal livello sonoro degli impianti a funziona-
mento continuo (ad esempio il ventilconvetto-
re) ed a funzionamento discontinuo (ad esem-
pio gli scarichi o lascensore) il cui disturbo
viene misurato in dB(A) ed i cui limiti rispettiva-
mente L
Aeq
e L
ASmax
sono stati fissati dal DPCM
5/12/1997 come valori da misurare in opera
nellambiente maggiormente disturbato purch
diverso da quello in cui si origina il rumore.
Sistema massa-molla-massa. Modello di
sistema fisico in cui due masse vengono man-
tenute disaccoppiate attraverso una molla
interposta. Nellisolamento acustico in edilizia
169
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
esemplifica il comportamento delle pareti dop-
pie (le masse) separate da una lama daria (la
molla) che pu o meno essere riempita da un
materiale assorbente,in genere di costituzio-
ne fibrosa.
Sistema massa-molla. Modello di sistema fisi-
co in cui una massa (massetto) caricata su di
una molla appoggiata su di un supporto (solaio)
considerato rigido. Nellisolamento acustico in
edilizia esemplifica il comportamento del mas-
setto galleggiante sul materiale resiliente dove
questultimo rappresenta la molla del sistema.
Strato resiliente. Si definisce strato resilien-
te uno strato di separazione elastico fra ele-
menti rigidi la cui caratteristica principale
quella di non permettere la trasmissione delle
vibrazioni nella struttura delledificio causate
da urti (ad esempio: calpestio) sulle partizio-
ni dello stesso.
Suono e rumore. Sensazione dellorgano
umano delludito sollecitato dalla variazione
della pressione dellaria generata dalla vibra-
zione di un corpo, laringe umana, altoparlante,
lamiera metallica, ecc. di caratteristiche (fre-
quenza e livello) tali da essere udita dallorec-
chio umano. Esso caratterizzato dal livello
della pressione, misurato in decibel (dB) e dalla
frequenza, numero al secondo, con cui avven-
gono le variazioni della pressione attorno a
quella atmosferica espressa in herz (Hz). Lin-
sieme di suoni di caratteristiche tali da risulta-
re sgradevole allorecchio umano viene comu-
nemente definito come rumore, ma special-
mente in edilizia pi consono definirlo come
suono indesiderato, non a tutti piace sentire
una sinfonia di Beethoven che il vicino ascolta
alle una di notte, ma nessuno potrebbe definire
una sinfonia come un rumore.
Tempo di riverberazione. Volgarmente detto
effetto eco, misura il tempo necessario affin-
ch un segnale sonoro diminuisca la sua ener-
gia di una percentuale considerevole. La veri-
fica del tempo di riverberazione si esegue nei
locali di grandi dimensioni dove tempi troppo
lunghi impediscono lintelligibilit della paro-
la o della musica. La misura obbligatoria per
gli edifici scolastici e i limiti sono quelli riportati
nella circolare del Ministero dei lavori pubblici
n. 3150 del 22/05/1967.
Tenuta stagna. Caratteristica di un materiale,
una tecnologia od un sistema costruttivo, che
garantisce limpermeabilit ai fluidi (ivi consi-
derata laria).
Trasmissione diretta. Percorso principale del
rumore attraverso la partizione
Trasmissione laterale. Propagazione indiret-
ta del rumore attraverso le connessioni rigi-
de delle partizioni confinanti con la partizione
delledificio che ne causa una diminuzione del
potenziale isolamento prevedibile o previsto
per sola trasmissione diretta.
Trasmittanza: U. Valore numerico espresso in
W/m
2
K che esprime per unit di superficie la
quantit di calore disperso da una partizione
edilizia in 1 ora quando la differenza di tempe-
ratura fra i due ambienti che divide la partizio-
ne di 1C. La conoscenza della trasmittanza
usata per il dimensionamento degli impianti
termici poich ci informa sulle calorie disperse
ad esempio da una parete di facciata in inver-
no; moltiplicando la trasmittanza per la diffe-
renza di temperatura esistente fra lambiente
interno riscaldato e lambiente freddo ester-
no si riesce a calcolare quanta energia termi-
ca disperde quella partizione in 1 ora. Minore
tale valore maggiore sar la Resistenza Ter-
mica R e quindi lisolamento termico dellele-
mento considerato. La trasmittanza termica
definita come linverso della resistenza termi-
ca. Per il contenimento energetico degli edifici
il valore della trasmittanza delle partizioni edi-
lizie per ogni zona climatica soggetta a limiti
di legge recentemente aggiornati dal D.lgs. 192
del 19/08/2005.
Ultrasuono, infrasuono. Suoni non udibili
dalluomo perch di frequenza superiore o infe-
riore alla zona di sensibilit dellorecchio. Gli
animali spesso distinguono sia ultra che infra-
suoni che gli umani non avvertono e in alcu-
ni casi sono in grado di emetterli come richia-
mo o per orientarsi e catturare le prede. Sono
definiti ultrasuoni quelli che hanno una frequen-
za superiore a 15.000 Hz mentre gli infrasuo-
ni sono quelli che hanno una frequenza infe-
riore a 20 Hz.
Velocit di propagazione del suono. Il suono
si diffonde solo attraverso quello che viene
definito come il mezzo di propagazione del
suono che pu essere di natura completa-
mente diversa: aria, acqua, metalli, materiali da
costruzione, ecc. Se non presente il mezzo il
suono non pu diffondersi, nel vuoto ad esem-
pio non si avvertono suoni. La velocit con cui
si muove il rumore dipende dal mezzo in cui
avviene. Nellaria la velocit di propagazione
ca. 340 m/s, nei materiali da costruzione si
arriva anche a 5.000 m/s (5.000 m/s per lac-
ciaio, 3.000 m/s nei laterizi, molto minore per
gli isolanti).
GLOSSARIO
170
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
D.P.C.M. 5 dicembre 1997
DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI
171
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
D.P.C.M. 5 dicembre 1997
DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI
172
Guida allisolamento acustico e termico dei fabbricati
D.P.C.M. 5 dicembre 1997
DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI
Premi e riconoscimenti
ricevuti da INDEX
A confermare la missione della INDEX
come azienda rivolta alla formazione
riproduciamo qui fedelmente
il Premio ricevuto dalla Associazione
Industriali
quale Impresa Formativa
INDEX ha ottenuto
il RATING 1 - Basilea 2
Indice di Massima Affidabilit
FONOSTOPDuo ha conseguito
senza far rumore un
prestigioso riconoscimento
Certicazioni
aziendali
Prima tra le Aziende concorrenti del mondo, INDEX ha ottenuto gi nel 1993, la certicazione pi completa a garanzia della
qualit dei prodotti e dei servizi. Nel 2003 ha ottenuto il rinnovo della certicazione UNI-EN 9001 Ed. 2000 Vision.
Nel 2001 ha inoltre ottenuto la Certicazione Ambientale secondo gli standard della norma UNI EN ISO 14001 che garantisce
il pieno rispetto della normativa ambientale nellottica del miglioramento continuo.
UNI EN ISO 9001
ed. 2000 - Vision
Certicazioni
sui prodotti
Per esportare prodotti destinati alle grandi opere, ma non solo, necessario in molti Paesi superare dei tests specici. Da qui
la necessit di sottoporre questi prodotti a prove effettuate da Enti e laboratori preposti nei vari paesi di destinazione.
I PRODOTTI INDEX SONO COSTANTEMENTE CONTROLLATI NEI NOSTRI LABORATORI
E SONO CERTIFICATI NEI PRINCIPALI PAESI DEL MONDO
STATE OF KUWAI T
FMPA
NATIONAL
ROOFING
CONTRACTORS
ASSOCIATION
MEMBER
SISIR
dakadvies
Associati ANIT
I dati forniti da questa pubblicazione, frutto di prove di laboratorio o rilevazioni di cantiere,
non garantiscono la ripetitivit dei risultati per sistemi equivalenti
Data aggiornamento: settembre 2008
La presente documentazione annulla e sostituisce la precedente.
I dati in essa contenuti hanno lo scopo di descrivere i prodotti.
quindi compito e responsabilit dellutilizzatore assicurarsi che il
prodotto e la relativa posa in opera sia in conformit alla legislazione
vigente e alle normative europee, nazionali e regionali.
INDEX S.p.A. si riserva in qualsiasi momento e senza preavviso la
facolt di effettuare modiche alle caratteristiche dei propri prodotti.

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