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PROPOSIZIONI E CONNETTIVI LOGICI.

Proposizioni e valori di verit Quando esprimiamo il nostro pensiero, lo facciamo parlando, pronunciando cio dei discorsi. Ogni discorso, semplice o complesso, si compone con un insieme di frasi, alcune di queste si possono considerare proposizioni nel senso della Logica Matematica. Cerchiamo di definire questultime: sono proposizioni tutte quelle affermazioni per le quali ha senso chiedersi se sono VERE o FALSE. Sono esempi di proposizioni: 1) 2) 3) 4) il 25 dicembre Natale la Sicilia unisola il numero 7 divisibile per 2 Milano una citt del Piemonte

La prima e la seconda sono proposizioni vere (V ), la terza e la quarta sono false (F ). Non sono proposizioni le frasi interrogative, le esclamative, le imperative come le seguenti: Che ora ? Oh, che meraviglia! Chiudi la porta!

Nel seguito ci occupiamo solo di proposizioni e gli argomenti trattati rientrano nello studio della logica a due valori (o binaria) proprio perch, come meglio vedremo, ogni proposizione sar vera o falsa e il verificarsi di uno dei due casi escluder laltro. Indicheremo le proposizioni con lettere maiuscole dellalfabeto, per esempio: P: il 25 dicembre Natale Q: il numero 7 divisibile per 2 Se una proposizione, come la P, vera scriveremo: P=V se falsa, come la Q, scriveremo: Q=F possibile anche identificare il valore V con la cifra 1 e il valore F con la cifra 0; in tal modo, per le proposizioni precedenti potremo scrivere: P=1 Q=0

Proposizioni semplici e proposizioni composte Le proposizioni considerate fino ad ora sono semplici (o atomiche ): esse non si possono scomporre in proposizioni ancora pi semplici. In sostanza le proposizioni semplici sono quelle che presentano un soggetto, un verbo, un complemento (soggetto e complemento possono anche essere sottointesi). Ecco alcuni esempi: Giulio ascolta la musica Piove 4 dispari

Vi sono poi proposizioni composte che si possono scomporre in proposizioni semplici. Per esempio: R: Marisa canta e studia si compone delle due proposizioni semplici P: Maria canta legate dalla congiunzione e. Viceversa, date due proposizioni semplici: P: piove Q: il mare calmo Q: Maria studia

Si possono formare numerose proposizioni composte, ecco alcuni esempi: piove e il mare calmo non piove e il mare calmo piove e il mare non calmo non piove e il mare non calmo piove o il mare calmo se piove, allora il mare non calmo

Consideriamo ora una delle proposizioni precedenti: R= P e Q: piove e il mare calmo Il problema che ci poniamo stabilire se R vera o falsa, evidente che per dare una risposta occorre: - conoscere il valore di verit delle proposizioni semplici P, Q - conoscere il significato della parola e che collega P con Q.

Operazioni con le proposizioni: i connettivi logici Nel paragrafo precedente ci siamo serviti di alcune parole: non e o se..allora

per collegare le proposizioni semplici P e Q e ottenere un proposizione composta R. Tali parole sono i connettivi logici . In questo lavoro analizziamo i primi tre. A) il connettivo NON (negazione) Data una proposizione P, premettere il connettivo non, ossia passare a: non P significa invertire il valore di verit di P: (*) Esempio: P: 6 divisibile per 3 non P: 6 non divisibile per 3 (P=V) (non P = F ) se P vera non P falsa, se P falsa non P vera.

Introduciamo il simbolo per indicare la negazione non, ossia: non P = P e sintetizziamo (*) con uno schema che rappresenta la tavola di verit del connettivo non. P V F P F V

Nella prima colonna stanno i (due) possibili valori di verit di P, nella seconda i valori P che sono opposti a quelli di P. Utilizzando i simboli 0 e 1, la tavola di verit della negazione diventa: 3

P P V F

P P V F

1 P 0 0 F V 1

Stabilito che il simbolo P significa negazione della negazione, la tavola di verit di P

Osserviamo che i valori di verit di P sono gli stessi di P: due negazioni affermano, se infatti si nega che 6 non sia divisibile per 3, si afferma che 6 divisibile per 3. Osserviamo infine che la negazione una operazione unaria ossia opera su una sola proposizione producendo unaltra proposizione. I prossimi connettivi logici di cui parleremo Corrispondono ad operazioni binarieossia operano su due proposizioni producendone una terza. B) il connettivo E Il suo nome congiunzione e la proposizione R = P e Q si chiama essa stessa congiunzione. Il simbolo del connettivo e ossia: R = P e Q = P Q Esempio: 4

P: Maria canta Q: Maria suona R = P Q : Maria canta e suona Come gi detto, i valori di R (V-F ) dipendono dai valori che assume la coppia P;Q evidente che esistono quattro possibilit: P V V F F Q V F V F

P, Q entrambe vere: P vera, Q falsa: P falsa, Q vera: P, Q entrambe false: Diremo che la proposizione P Q vera soltanto nel primo caso, quando cio P; Q sono entrambe vere.Abbiamo cos la seguente tavola di verit:

P V V F F

Q V F V F

PQ

P 1 1 0 0

Q 1 0 1 0

PQ

V F F F

1 0 0 0

oppure, utilizzando i simboli 0 e 1:

Come esempio consideriamo le proposizioni: P: il numero 6 pari Q: Roma la capitale dItalia R: il Po bagna Firenze E facile concludere che: P Q vera (V) P R falsa (F) Q R falsa (F) Osservazione: la proposizione P Q dellesempio precedente, pu giustamente sollevare delle perplessit perch, in essa, sono collegate due affermazioni senza alcuna relazione fra di loro. Nella logica matematica ci non costituisce un problema perch quello che interessa di una certa proposizione solo il suo valore di verit. Questa posizione, per quanto possa sembrare strana, ha il vantaggio di rendere pi efficaci e generali le applicazioni della logica stessa. 6

C) il connettivo O disgiunzione il nome che si d al connettivo o e alla proposizione = P o Q; il suo simbolo : R=PoQ=PQ Esempio: P: oggi piove Q: oggi fa freddo R = P Q = oggi piove O (oggi) fa freddo Anche per il significato si chiarisce con la tavola di verit:

P V V F F

Q V F V F

PQ

P 1 1 0 0

Q 1 0 1 0

PQ

V V V F

1 1 1 0

oppure, utilizzando i simboli 0 e 1:

La proposizione P Q falsa solo quando sono falsi P e Q. Come esempi consideriamo le seguenti proposizioni: P: 15 divisibile per 2 R: Leopardi un poeta italiano E facile verificare che: P Q vera Q R vera P R vera P S falsa Q: la Sicilia unisola S: 5 maggiore di 7

Anche riguardo a questi esempi, teniamo presente losservazione fatta alla fine del paragrafo precedente.

Connettivi e linguaggio comune E interessante confrontare il significato che abbiamo dato ai connettivi con il significato che di solito essi hanno nel linguaggio comune. A) il connettivo NON Anche nel linguaggio comune la parola non esprime una negazione. Per esempio se vogliamo negare la proposizione: io ho un libro di matematica (P) diciamo: io non ho un libro di matematica ( P) Come abbiamo gi osservato, in logica due negazioni affermano. Allora se vogliamo negare il possesso di un libro, la frase io non ho nessun libro non logicamente corretta, perch usiamo due negazioni ( non e nessuno ) per negare; sarebbe pi corretto (e elegante) dire io non ho alcun libro. B) il connettivo E La congiunzione e viene usata, nel linguaggio comune, per lo pi con lo stesso significato che ha nella logica. Se diciamo: Maria canta e suona Intendiamo affermare che Maria fa le due cose contemporaneamente. Talvolta per, nel linguaggio comune, la parola e viene utilizzata per indicare due azioni consecutive e non contemporanee, per esempio: mi vesto ed esco In logica dobbiamo, evidentemente, escludere questo significato. C) il connettivo O Per questultimo connettivo le cose sono un po pi complicate. Consideriamo le due proposizioni P: Maria canta E la proposizione composta Q: Maria studia

P Q: Maria canta o studia

Nel linguaggio comune a questultima frase, si da, di solito, il seguente significato: o Maria studia e non canta o canta e non studia In logica, invece, P Q: Maria canta o studia, pu avere tre significati: Maria studia e non canta Maria canta e non studia Maria canta e studia contemporaneamente In logica quindi la o non esclusiva, nella proposizione P Q il verificarsi di P non esclude Q e viceversa. La distinzione fra o esclusivo ed o inclusivo era presente nella lingua latina, infatti, in Latino, si ha: autaut per esprimere o esclusivo

vel per esprimere o inclusivo. Il connettivo logico o va inteso come il latino vel ed appunto dalla prima lettera di questa parola che deriva il simbolo .

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