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LUOGHI DI LAVORO La norma UNI EN 12464

Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro in interni

Paolo Soardo Presidente CT UNI Luce e illuminazione

Enti normatori
Internazionale: CIE Europeo: CEN Nazionale: UNI

Associazioni
Nazionale: AIDI

Pubblicazioni CIE
CIE 29 Guide on interior lighting CIE 55 Discomfort glare in the interior working environment CIE 60 Vision and the visual display unit work station CIE 103 Industrial lighting and safety at work CIE 117 Discomfort glare in interior lighting CIE 128 Guide to the lighting for open-cast mines CIE 129 Guide for lighting exterior work areas

Riferimento

Le norme Volontarie o obbligatorie?


Una norma rappresenta lo stato dellarte e chi se ne voglia discostare, obbligatoria o volontaria che sia la norma, deve essere in grado di dimostrare, eventualmente anche in giudizio, di aver ottenuto un risultato almeno equivalente a quello previsto dalla norma. Le leggi dello Stato considerano realizzati a regola darte gli impianti conformi alle norme UNI

Gerarchie normative

Tutte le norme hanno carattere volontario, a meno che una legge le renda obbligatorie.

In particolare, la UNI 12464 dice: La presente norma europea non specifica i requisiti illuminotecnici riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori, ma solo quelli che corrispondono alle esigenze di comfort vivo e di prestazione visiva.

Leggi
La legge 626/94 Attuazione delle direttive CEE riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro prevede livelli di illuminazione e segnali adeguati, anche per lilluminazione diurna allinterno degli edifici, e rinvia alle norme. La realizzazione di un impianto sotto la piena responsabilit del progettista

Criteri normativi
Lo sviluppo della ricerca scientifica sta mutando, a volte in modo molto profondo, lambiente normativo. Oggi si molto prudenti e prima di prescrivere illuminamenti o uniformit si consultano tutte le possibili fonti scientifiche.

Obiettivi normativi
Le norme prescrivono i risultati da raggiungere, ma non devono indicare i mezzi per realizzare gli obiettivi normativi, in modo da non ostacolare linnovazione ed il confronto tra realizzazioni diverse. La UNI 12464 dice in proposito La presente norma non riporta soluzioni specifiche, non limita la libert del progettista di sperimentare nuove tecniche, n lapplicazione di attrezzature innovative.

Norme illuminotecniche
Allinterno di edifici: UNI EN 12464-1 (2004) Allesterno: UNI EN 12464-2 (in preparazione)

Luoghi di lavoro

Compiti illuminotecnici
La realizzazione dei compiti illuminotecnici condizionata da: sicurezza; comfort visivo; limitazione dellabbagliamento; resa dei colori.

Sicurezza
Visibilit degli oggetti e del campo di lavoro Percezione degli ostacoli pericolosi E necessario associare lilluminazione con la segnaletica

Comfort visivo
Il comfort visivo una necessit essenziale delluomo che pu influenzare le prestazioni lavorative, la salute e la sicurezza, lumore e latmosfera. I lavoratori negli uffici possono sentirsi pi affaticati in presenza di un impianto che produce abbagliamento nellilluminazione, ma le stesse persone possono temporaneamente provare piacere e sentirsi eccitate dalle luci lampeggianti di una discoteca (dal manuale IES)

Visione
La visibilit di un oggetto associata al suo contrasto rispetto allo sfondo.Sarebbe perci necessario definire un oggetto tipo e prescrivere livelli di luminanza per ogni lavoro. La molteplicit di oggetti e sfondi rende poco praticabile questa ipotesi. Si prescrivono perci gli illuminamenti. Quando necessario discriminare i colori occorre un indice di resa dei colori almeno pari ad 80.

Prescrizioni normative

La UNI EN 12464 prescrive valori dipendenti dal compito visivo per i alcuni parametri illuminotecnici:

illuminamento; resa dei colori; abbagliamento.

Per uniformit, sfarfallamento e fattore di manutenzione la norma si affida alla competenza ed esperienza del progettista.

Prescrizioni UNI 12464-1

Condizioni al contorno
Occorre limitare labbagliamento diretto (da parte degli apparecchi di illuminazione) e indiretto (da parte delle superfici illuminate). Occorre limitare i rapporti tra il compito visivo e lambiente circostante. Si tende ad aumento i livelli di illuminazione.

Illuminamenti preferiti

Abbagliamento
E ormai chiarito il meccanismo dellabbagliamento e si possono in conseguenza prescrivere limiti con conoscenza di causa. Rimane tradizionalmente la divisione tra abbagliamento molesto e debilitante. Anche se limitando questultimo a livelli accettabili il primo non percepibile, nellilluminazione di interni pi semplice valutare labbagliamento molesto tramite lUGR.

Abbagliamento

Lu ce u sp ri a

Occhio Visione distinta Cristallino


q e s L

Fovea
2

Incremento di soglia TI [%]


Misura dell'abbagliamento debilitante, in presenza di sorgenti di luce nel campo visivo del conducente di un veicolo, valutato come lincremento percentuale della luminanza che occorre attribuire alla carreggiata per rendere visibile lostacolo di riferimento in condizioni di soglia di visibilit, rispetto al valore di luminanza che rende visibile lo stesso ostacolo in assenza delle sorgenti di cui sopra, sempre in condizioni di soglia di visibilit.

Unified Glare Rating La UNI 12464 definisce lUGR come:

UGR

0,25 UGR = 8 log10 L b

L p2
2

dove Lb e L sono le luminanze dello sfondo e delle parti luminose degli apparecchi di illuminazione, langolo solido sotteso dagli stessi e p lindice di posizione di Guth.

Angolo solido apparecchio

Posizione dellapparecchio

Indice di posizione

Calcolo UGR
Ununit UGR costituisce la minima variazione percepibile. Tre unit sono il salto tra due categorie normative. Non vi sono difficolt se si usano i programmi di calcolo. Esistono metodi semplificati basati su tabelle. I costruttori mettono a disposizione dati che si adattano a molti casi.

Risparmio energetico
Criteri realizzativi
Generali: lampade ed apparecchi con efficienza/rendimenti elevati compatibilmente con sicurezza, resa dei colori e comfort visivo Regolazione dei livelli di illuminazione in funzione della luce diurna

Impianti interni
Uffici: tubi fluorescenti, lineari o compatti Stabilimenti: tubi fluorescenti lineari, sodio ad alta pressione, alogenuri metallici Abitazioni: tubi fluorescenti compatti

Regolatori di flusso luminoso


Sullintero impianto: regolatori di tensione di alimentazione, elettromeccanici o elettronici con controllo della forma donda, che permettono di ridurre il flusso luminoso fino dal 50% (elettromeccanici) al 10% (elettronici con controllo della forma donda), anche controllati da un sensore esterno Punto a punto: per i tubi fluorescenti dal 100% all1% mediante controllo sul reattore elettronico

Segnaletica
La segnaletica integra lilluminazione dei luoghi di lavoro ai fini della sicurezza E necessario impiegare segnali attivi (illuminati internamente) e passivi di prestazioni adeguate Seguire le norme UNI sui nuovi materiali retroriflettenti microprismatici e fluorifrangenti

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