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NORMA ITALIANA
UNI EN 22768-2
NOVEMBRE 1996
General tolerances
DESCRITTORI
CLASSIFICAZIONE ICS
SOMMARIO
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
ORGANO COMPETENTE
RATIFICA
NORMA EUROPEA
RICONFERMA
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11b
20133 Milano, Italia
Gr. 6
Pagina I di IV
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 22768-2 (edizione aprile 1993), che assume
cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Disegni tecnici e documentazione tecnica di prodotto" e la Commissione "Organi meccanici" dellUNI, che seguono
i lavori europei sullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, hanno approvato il progetto europeo il 23 dicembre
1992 e la versione in lingua italiana della norma il 23 luglio 1993.
Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza
tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italiane vigenti:
ISO 1101:1983
= UNI 7226-1:ISO 1101:1986
ISO 2768-1:1989 = UNI EN 22768-1:1996
ISO 5459:1981
= UNI ISO 5459:1986
ISO 8015:1985
= UNI ISO 8015:1989
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di fogli di aggiornamento.
importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione o foglio di aggiornamento.
UNI EN 22768-2:1996
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INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
GENERALIT
RIFERIMENTI NORMATIVI
DEFINIZIONI
5
5.1
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
5.2
CRITERI DI ACCETTAZIONE
APPENDICE
(informativa)
APPENDICE
(informativa)
B.1
figura
B.1
figura
B.2
figura
B.3
figura
B.4
figura
B.5
figura
B.6
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
APPENDICE
(normativa)
ZA
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
10
UNI EN 22768-2:1996
14
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UNI EN 22768-2:1996
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Tolleranze generali
NORMA EUROPEA
EN 22768-2
APRILE 1993
General tolerances
EUROPEAN STANDARD
NORME EUROPENNE
EUROPISCHE NORM
Allgemeintoleranzen
(ISO 2768-2:1989)
DESCRITTORI
CDU
621.713.14:744.4
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CEN 1993
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
UNI EN 22768-2:1996
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PREMESSA
Nel 1991, la norma internazionale ISO 2768-2:1989 "Tolleranze generali - Tolleranze geometriche per elementi privi di indicazione di tolleranze specifiche" stata sottoposta alla
procedura CEN del questionario preliminare.
A seguito del risultato positivo della proposta CEN/CS, la ISO 2768-2:1989 stata sottoposta al voto formale.
Il risultato del voto formale stato positivo.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre
1993, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 1993.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, i seguenti Paesi sono tenuti ad adottare la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 2768-2:1989 stato approvato dal CEN come norma europea senza modifiche.
NOTA
I riferimenti normativi a pubblicazioni internazionali sono elencati nellappendice ZA (normativa).
UNI EN 22768-2:1996
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INTRODUZIONE
Tutti gli elementi di un prodotto sono caratterizzati da dimensioni e da forme geometriche.
La funzione di un elemento richiede che gli scostamenti dimensionali e gli scostamenti
geometrici (forma, orientamento e posizione) siano limitati in quanto il loro superamento
pu compromettere la funzionalit del prodotto.
L'indicazione delle tolleranze sul disegno deve essere completa al fine di assicurare che
le caratteristiche dimensionali e geometriche di tutti gli elementi siano definite, senza informazioni sottintese o lasciate al giudizio del personale di officina o di controllo e collaudo. L'applicazione delle tolleranze generali dimensionali e geometriche assicura l'osservanza di queste condizioni preliminari.
GENERALIT
Nella scelta di una determinata classe di tolleranza si deve tener conto dell'abituale grado
di precisione della lavorazione di officina.
Se per qualche elemento sono richieste delle tolleranze geometriche pi severe o ampie
e, quindi, pi economiche, esse devono essere indicate direttamente sul disegno conformemente alla ISO 1101 (vedere A.2).
Le tolleranze geometriche generali conformi alla presente parte della ISO 2768 si applicano ai disegni o ai documenti relativi solo se da essi richiamate, secondo quanto indicato
in 6.
Esse si applicano agli elementi privi di indicazioni di tolleranze geometriche specifiche.
Le tolleranze geometriche generali sono stabilite per la maggior parte delle caratteristiche
geometriche soggette a tolleranza; sono escluse: cilindricit, forma di una linea o di una
superficie qualunque, inclinazione, coassialit, localizzazione ed oscillazione totale.
In ogni caso, le tolleranze generali geometriche, secondo la presente parte della ISO
2768, possono essere prescritte quando sono adottati e specificati sul disegno i principi
fondamentali per l'attribuzione delle tolleranze secondo la ISO 8015 (vedere B.1).
RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma, in
quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoindicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi
sulla base della presente norma sono invitati a verificare la possibilit di applicare le edizioni pi recenti delle norme richiamate. I membri dell'ISO e dell'IEC posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore.
ISO 1101:1983
Disegni tecnici - Indicazione delle tolleranze geometriche - Indicazione delle tolleranze di forma, orientamento, posizione ed oscillazione Generalit, definizioni, segni grafici e indicazione sui disegni
UNI EN 22768-2:1996
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ISO 2768-1:1989
ISO 5459:1981
ISO 8015:1985
DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma valgono, ove applicabili, per le tolleranze geometriche le definizioni indicate nella ISO 1101 e ISO 5459.
5.1
5.1.1
Rettilineit e planarit
Le tolleranze generali di rettilineit e di planarit sono specificate nel prospetto 1. Quando
una tolleranza scelta tra quelle del prospetto 1, deve essere riferita:
prospetto
5.1.2
fino a
10
oltre 10
fino a 30
oltre 30
fino a 100
oltre 100
fino a 300
oltre 300
fino a 1 000
oltre 1 000
fino a 3 000
0,02
0,05
0,1
0,2
0,3
0,4
0,05
0,1
0,2
0,4
0,6
0,8
0,1
0,2
0,4
0,8
1,2
1,6
Circolarit
La tolleranza generale di circolarit uguale, in valore numerico, alla tolleranza sul diametro, ma in nessun caso deve essere pi grande del corrispondente valore della tolleranza di oscillazione circolare radiale specificata nel prospetto 4 (vedere esempio in B.2).
5.1.3
Cilindricit
Le tolleranze generali di cilindricit non sono stabilite.
Nota 1
Lo scostamento di cilindricit comprende i tre seguenti scostamenti: scostamento di circolarit, scostamento di rettilineit e scostamento di parallelismo delle generatrici opposte. Ciascuno di questi
scostamenti limitato da proprie tolleranze specifiche o da una tolleranza generale.
Nota 2
Se la funzionalit di un elemento richiede una tolleranza di cilindricit minore di quella risultante dalla combinazione (vedere B.3) delle tolleranze generali di circolarit, di rettilineit e di parallelismo,
essa deve essere indicata specificatamente in conformit alla ISO 1101-1.
In alcuni casi, per esempio negli accoppiamenti conveniente indicare l'esigenza di inviluppo E (vedere ISO 8015).
UNI EN 22768-2:1996
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5.2
5.2.1
Generalit
Le tolleranze specificate da 5.2.2 a 5.2.6 si applicano a tutti gli elementi che sono in relazione l'uno con l'altro e che non hanno indicazioni specifiche.
5.2.2
Parallelismo
La tolleranza generale di parallelismo uguale, in valore numerico, alla tolleranza dimensionale o alla tolleranza di planarit/rettilineit, assumendo il valore pi grande.
Deve essere preso come riferimento il maggiore tra i due elementi tra loro paralleli; se i riferimenti hanno lunghezza nominale uguale, pu essere preso come riferimento uno
qualsiasi (vedere B.4).
5.2.3
Perpendicolarit
Le tolleranze generali di perpendicolarit sono indicate nel prospetto 2.
Deve essere preso come riferimento il maggiore dei due lati formanti l'angolo retto; se i lati
hanno lunghezza nominale uguale, pu essere preso come riferimento uno qualsiasi.
prospetto
5.2.4
fino a 100
oltre 100
fino a 300
oltre 300
fino a 1 000
oltre 1 000
fino a 3 000
0,2
0,3
0,4
0,5
0,4
0,6
0,8
0,6
1,5
Simmetria
Le tolleranze generali di simmetria sono indicate nel prospetto 3. Deve essere preso come riferimento l'elemento maggiore; se gli elementi hanno lunghezza nominale uguale
pu essere preso come riferimento uno qualsiasi.
Nota
quando gli assi dei due elementi sono perpendicolari tra di loro.
oltre 100
fino a 300
fino a 100
5.2.5
oltre 1 000
fino a 3 000
0,8
1,5
0,5
K
L
oltre 300
fino a 1 000
0,6
0,6
Coassialit
Le tolleranze generali di coassialit non sono stabilite.
Nota
Lo scostamento di coassialit, in casi estremi, pu essere grande quanto il valore della tolleranza
di oscillazione circolare radiale indicata nel prospetto 4, dal momento che lo scostamento di oscillazione radiale formato dallo scostamento di coassialit e dallo scostamento di circolarit.
UNI EN 22768-2:1996
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5.2.6
Oscillazione circolare
Le tolleranze generali di oscillazione circolare (radiale, assiale e di superfici qualunque di
rivoluzione) sono indicate nel prospetto 4.
Per le tolleranze generali di oscillazione circolare, le superfici portanti devono essere prese come riferimento solo se esse sono state designate come tali.
Negli altri casi, deve essere preso come riferimento l'elemento pi lungo; se gli elementi
hanno lunghezza nominale uguale pu essere preso come riferimento uno qualsiasi.
prospetto
Tolleranze
di oscillazione circolare
0,1
0,2
0,5
6.1
Se le tolleranze generali della presente parte della ISO 2768 devono essere applicate unitamente con le tolleranze generali della ISO 2768-1, si devono riportare le seguenti indicazioni all'interno o nei pressi del riquadro delle iscrizioni:
a) "ISO 2768";
b) la classe di tolleranza secondo ISO 2768-1;
c) la classe di tolleranza secondo la presente parte della ISO 2768.
Esempio
ISO 2768-mK
In questo caso le tolleranze generali per le dimensioni angolari secondo ISO 2768-1 non
si applicano agli angoli retti (90) sottinteso, cio non quotato, perch la presente parte
della ISO 2768 stabilisce le tolleranze generali di perpendicolarit.
6.2
Se le tolleranze generali dimensionali (classe di tolleranza m) non devono essere applicate, la corrispondente lettera non deve apparire nella designazione a disegno:
Esempio
ISO 2768-K
Nel caso in cui l'esigenza di inviluppo E si applica anche a tutti gli elementi singoli1), la
designazione corrispondente deve essere indicata nella designazione generale specificata in 6.1:
6.3
Esempio
ISO 2768-mK-E
Nota
Lesigenza di inviluppo E non pu essere applicata agli elementi aventi delle tolleranze di rettilineit maggiori delle corrispondenti tolleranze dimensionali, per esempio semilavorati.
1)
Ai fini della presente parte della ISO 2768, un elemento singolo definito da una superficie cilindrica o due superfici
piane parallele.
UNI EN 22768-2:1996
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CRITERI DI ACCETTAZIONE
Salvo indicazioni contrarie, i pezzi non conformi alle tolleranze generali geometriche prescritte non devono essere automaticamente rifiutati, quando la funzionalit del pezzo non
risulta compromessa (vedere A.4).
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APPENDICE
(informativa)
A.1
opportuno che le tolleranze generali siano indicate sul disegno facendo riferimento alla
presente parte della ISO 2768 in conformit a quanto indicato in 6.
I valori delle tolleranze generali corrispondono ai gradi di precisione abituali di officina; il
grado prescelto deve essere indicato sul disegno.
A.2
Solitamente non economicamente vantaggioso indicare sul disegno tolleranze pi ampie di quelle corrispondenti al grado di precisione abituale di officina. Generalmente, il parco macchine dell'officina e l'esecuzione normale non producono elementi con scostamenti
maggiori.
Per esempio, per un elemento avente 25 mm 0,1 mm di diametro e 80 mm di lunghezza,
realizzato in un'officina con un grado di precisione abituale uguale o pi ristretto di ISO
2768-mH, gli scostamenti geometrici sono contenuti entro le tolleranze di circolarit di 0,1
mm, di rettilineit degli elementi superficiali di 0,1 mm e di oscillazione circolare radiale
0,1 mm (i valori sopra citati sono ricavati dai prospetti 1 e 4 della presente parte della ISO
2768).
Una prescrizione di tolleranza pi ampia non arreca alcun vantaggio al costruttore.
Comunque, se per ragioni funzionali, un elemento richiede valori di tolleranza minori delle
tolleranze generali, tali valori devono essere indicati esplicitamente vicino alla relativa caratteristica.
Queste tolleranze non rientrano nello scopo della presente norma.
Quando la funzione dell'elemento ammette una tolleranza uguale o pi ampia delle tolleranze generali, la stessa tolleranza non va indicata accanto alla quota, ma sufficiente indicarla sul disegno in conformit con quanto indicato in 6.
Questo tipo di tolleranza permette la completa applicazione del concetto di tolleranze
geometriche generali.
Fa eccezione alla regola il caso in cui la funzione dell'elemento ammetta una tolleranza
pi ampia della tolleranza generale, che permetta di realizzare un'economia nella produzione.
In questo caso particolare la tolleranza pi ampia deve essere indicata singolarmente vicino alla relativa caratteristica, per esempio la tolleranza di circolarit di un grande anello
di piccolo spessore.
A.3
UNI EN 22768-2:1996
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A.4
La tolleranza richiesta dalla funzionalit del prodotto sovente pi ampia della tolleranza
generale prescritta.
Perci la funzionalit del prodotto finito non sempre compromessa se la tolleranza generale superata per qualche caratteristica del prodotto.
Il superamento della tolleranza generale non dovrebbe dare origine allo scarto del prodotto finito se la sua funzionalit non compromessa.
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APPENDICE
(informativa)
B INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
B.1
B.1
B.2
UNI EN 22768-2:1996
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Questo scostamento d un valore di 0,4 mm, che maggiore di 0,2 mm del prospetto 4.
Tuttavia per la tolleranza di circolarit si applica il valore 0,2.
figura
B.2
Tolleranza di circolarit
ISO 2768-k
ISO 2768-mK
B.3
B.4
B.3
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figura
B.4
B.5
B.5
UNI EN 22768-2:1996
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B.6
Esempio di un disegno
figura
B.6
Dimensioni in mm
Nota 1 - Le tolleranze indicate in riquadri o cerchi tracciati con linea mista fine a due tratti brevi tratteggiati sono tolleranze generali.
Questi valori di tolleranza dovrebbero essere automaticamente rispettati da una officina il cui livello di precisione uguale o
migliore di quello ISO 2768-mH e solitamente non vengono controllati.
Nota 2 - Poich alcune tolleranze limitano anche gli scostamenti di altre caratteristiche dello stesso elemento, non tutte le tolleranze
generali sono qui marcate, per esempio, la tolleranza di perpendicolarit, che limita anche gli scostamenti di rettilineit.
UNI EN 22768-2:1996
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APPENDICE
(normativa)
Anno
Titolo
ISO 1101
1986
Disegni tecnici - Indicazione delle tolleranze geometriche Indicazione delle tolleranze di forma, orientamento,
posizione ed oscillazione - Generalit, definizioni, segni
grafici ed indicazioni sui disegni
ISO 2768-1
1989
ISO 5459
1986
Disegni tecnici - Indicazione delle tolleranze geometriche - Riferimenti e sistemi di riferimento per
tolleranze geometriche
ISO 8015
1989
UNI EN 22768-2:1996
EN
Anno
22768-1
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UNI EN 22768-2:1996
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Milano (sede)
Via Battistotti Sassi, 11b - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992 Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it
Roma
Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
Bari
Bologna
c/o CERMET
Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6257511 - Fax (051) 6257650
Brescia
Firenze
Napoli
Torino
Vicenza
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11b
20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria, dei Ministeri e del CNR.
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.
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