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3)
Introduzione
Le tendinopatie della cuffia dei rotatori rappresentano la causa
pi frequente di dolore e impotenza funzionale della spalla. Possono insorgere sia a seguito di episodi traumatici, che in conseguenza
di eventi degenerativi da sovraccarico. La cuffia dei rotatori assolve
allimportante ruolo di stabilizzazione e centraggio attivo della testa
dellomero nella cavit glenoidea e di rotazione della testa omerale
in tutto larco di movimento.
I muscoli che comprendono la cuffia dei rotatori (sovraspinato,
sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo) possono andare
incontro a processi infiammatori cronico-degenarativi, sebbene il
tendine del muscolo sovraspinoso quello pi frequentemente coinvolto1.
Le attivit che spesso determinano una lesione della cuffia sono
quelle che comportano movimenti ripetitivi in iperabduzione ed
extrarotazione della spalla.
Nella tendinite cronica i muscoli della cuffia e gli stabilizzatori
della scapolo toracica possono diventare ipotonotrofici, determinando un movimento decentrato, di solito superiormente, della testa
omerale sulla glenoide. Con il ripetersi di questi movimenti patologici, si verifica limpingement che caratterizzato dalla reazione
infiammatoria della borsa sotto-acromiale, con edema dei tessuti
molli, cui fa seguito uno stadio cronico caratterizzato dalla fibrosi
dei tendini sovraspinoso, sottospinoso e del capo lungo del bicipite2.
Una recente review sistematica (Riley et al.) ha evidenziato che in
un gruppo di cadaveri, pi del 31% dei soggetti esaminati presentavano una tendinopatia della cuffia dei rotatori.
Riley e i suoi collaboratori hanno istologicamente esaminato il
tendine del muscolo sovraspinato, arrivando alla conclusione che sia
laumento dellet sia gli eventi traumatici sono i principali fattori
che incidono sullevoluzione degenerativa dellarchitettura del tessuto tendineo3-5.
Le principali alterazioni che si verificano nellambito dellultrastruttura del tessuto sono costituite dalle variazioni nella struttura del
collagene, dallattivazione dei fibroblasti, dallespressione delle
metalloproteine6 e delle citochine infiammatorie (TNF, IL-1, IL-6,
COX-1, COX-2) che hanno un ruolo importante nel catabolismo del
collagene3,4,7-9.
Diversi studi hanno evidenziato che un trattamento riabilitativo
personalizzato basato sul controllo del dolore e dellinfiammazione,
sul recupero della normale motilit della spalla, sulla normalizzazione della forza e del controllo dinamico dei muscoli, risulta essere
lapproccio pi specifico per questo tipo di patologia10-13.
La terapia fisica risulta essere efficace nella gestione del dolore.
Vol. 45 - Suppl. 1 to No. 3
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La spalla le causa qualche problema quando larto si trova in posizione di riposo lungo il fianco?
Il dolore alla spalla tale da disturbarle il sonno?
in grado di infilare dentro i pantaloni la parte posteriore della camicia con la mano dello stesso lato della spalla che fa male?
in grado di toccarsi la nuca con il palmo della mano tenendo il gomito ben in alto?
in grado, senza toccarsi il gomito, di infilare una moneta in una fessura che si trova allaltezza della spalla?
in grado di sollevare un peso di circa 0,5 Kg a livello della spalla senza piegare il gomito?
in grado di sollevare un peso di circa 4 Kg a livello della testa senza piegare il gomito?
in grado di trasportare un peso di circa 10 Kg con il braccio lungo il fianco?
Sarebbe in grado di lanciare in avanti ad una distanza di circa 10 m una palla da biliardo partendo con la mano al fianco?
Sarebbe in grado di lanciare la stessa palla in avanti per una distanza di circa 20 m partendo con la mano dietro la testa?
in grado di lavarsi la parte posteriore della spalla sana con la mano del lato che fa male?
Riesce a svolgere le sue normali attivit lavorative a tempo pieno?
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Figura 1.
corrispondenza della grande tuberosit dellomero, alla borsa sottoacromiale, al capo lungo del bicipite, influenzando la mobilit complessiva della spalla, sia attivamente che passivamente. Abbiamo
spesso evidenziato una riduzione del ROM articolare attivo della
spalla con normale articolarit passiva, dovuto principalmente alla
presenza del dolore e dellipostenia. I movimenti di intrarotazione
risultavano essere dolorosi con elevazione massima compresa tra i
60 ed i 120. Successivamente stato effettuato il bilancio muscolare per evidenziare eventuali singole ipostenie. Tra i test specifici che
abbiamo utilizzato e che ci hanno permesso di fare diagnosi differenziale ricordiamo: il test di Jobe per la valutazione del tendine
sovraspinoso, quelli per i tendini del sottoscapolare e sottospinoso,
ed infine, tutti i test che permettono di evidenziare una sindrome da
conflitto (Neer, Yocum, Hawkins, e Gerber).
Lutilizzo della Tecarterapia per i pazienti del gruppo B stato
impostato tenendo conto della personalizzazione del trattamento
sulla base dello stadio della patologia.
In fase acuta le sedute si sono basate sullapplicazione della
placca passiva in corrispondenza del tratto dorsale della colonna
vertebrale o sulla regione dorsale dellavambraccio, mentre lelettrodo attivo stato utilizzato massaggiando delicatamente i muscoli
trapezio, elevatore della scapola, sovraspinato, sottospinato, deltoide
e pettorale, alternando lutilizzo dellelettrodo capacitivo (circa 25-30
minuti) a quello resistivo (circa 15 minuti). Nelle fasi sub-acute e
croniche abbiamo utilizzato lo stesso protocollo, impostando i para-
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Tabella 3. SST.
Tabella 4. SST.
I risultati del nostro studio hanno dimostrato come il trasferimento energetico capacitivo-resistivo risulti essere unefficace trattamento
nelle tendinopatie della cuffia dei rotatori di I e II stadio di Neer. Il
trattamento riabilitativo integrato eseguito dal gruppo B ha determinato la risoluzione delledema gi dalle prime tre sedute di trattamento, il ripristino della mobilit sia attiva che passiva con una sensibile riduzione della sintomatologia algica come dimostrato dalla
variazione della media della scala VAS (Tab. 2) e della Simple Shoulder Test (Tabb. 3 e 4) gi dopo le prime quattro settimane con ulteriori miglioramenti al follow-up dellottava settimana.
Confrontando i risultati raggiunti tra i pazienti che hanno effettuato la Tecarterapia (gruppo B) e quelli che hanno svolto la terapia
fisica combinata (gruppo A), si visto che il trasferimento energetico capacitivo-resisitivo associato ad un programma di rieducazione
funzionale personalizzato ha consentito una rapida risoluzione dellevento infiammatorio acuto, un precoce recupero dellarticolarit
passiva e attiva e un veloce ripristino della forza muscolare.
Conclusioni
Lapproccio riabilitativo il trattamento di scelta delle patologie
muscolo-tendinee che coinvolgono la spalla, quando ancora non si
sono instaurate ampie lesioni a carico delle strutture capsulo-legamentose e quando non sia indicato lintervento chirurgico.
Nel corso degli anni si sono sviluppate diverse tecniche basate
sullassociazione tra esercizio terapeutico e terapia fisica al fine di
raggiungere gli obiettivi del progetto riabilitativo (riduzione del
dolore, mantenimento dellarticolarit, miglioramento della forza
muscolare, ecc.). Confrontando i risultati ottenuti dal gruppo B
rispetto a quelli del gruppo A, possiamo concludere che lapproccio
mediante trasferimento energetico capacitivo-resisitivo permette, una
veloce risoluzione della sintomatologia algica, un rapido ripristino
della funzionalit dellarto e un miglioramento della qualit di vita.
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