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ALLENAMENTO Paolo Gatti

SETTORE

GIOVANILE

OTOSERVIZIO:: M
ITALYPHOTOPRESS
FFOTOSERVIZIO
ICHELE TUSINO

La spiegazione di questa
metodologia da parte di
Paolo Gatti, allenatore
che ha frequentato il
corso Uefa A in Spagna,
analizzando, tra le altre
cose, i presupposti
operativi, appunto, della
periodizzazione tattica.
Ha collaborato
Luciano Vulcano

Allenatore Uefa A, docente


allUniversit Statale
di Milano (Calcio)
e coordinatore tecnico
Milan Junior Camp.

egli ultimi anni si parlato molto spesso


di nuove metodologie formative che potessero dare una scossa a un calcio giovanile (quello italiano) che pare distante dagli
standard qualitativi dei massimi campionati europei e sempre meno capace di formare nuovi
talenti. Alcune tra le proposte che hanno riscontrato pi successo si sono focalizzate su alcuni
particolari e specifici mezzi di allenamento, altre
invece hanno voluto portare un differente approccio metodologico. Tra queste ultime vi sicuramente la periodizzazione tattica.

COME, DOVE E QUANDO

Nata circa trentanni fa in Portogallo dalla brillante mente del professor Vitor Frade e divenuta famosa grazie ai risultati sportivi ottenuti da
allenatori come Andr Villas-Boas, Carlos
Carvalhal, Carlos Queiroz, Vitor Pereira e
Jos Mourinho, una metodologia che, attraverso un approccio di tipo sistemico, rispetta il
principio dellintegrit inscindibile del gioco, inglobando in ogni esercitazione le quattro dimensioni che compongono la prestazione calcistica:
tattica;
tecnica;
fisica;
psicologica.

Sai cos
la periodizzazione
tattica?
La periodizzazione
tattica un metodo
nato in Portogallo
che pu essere
utilizzato con le prime
squadre e con le
fasce agonistiche del
settore giovanile, dai
Giovanissimi in su.

62 / IL NUOVO CALCIO

Queste quattro componenti non sono sviluppate


in forma separata e isolata, ma sono tutte inserite
contemporaneamente e in relazione tra loro in
proposte globali, che hanno come preoccupazione principale quella di ottenere uno sviluppo
dellorganizzazione del gioco di squadra. Infatti,
essendo il calcio uno sport puramente tattico, le
quattro dimensioni che lo compongono non possono essere valutate nello stesso modo. Per la
periodizzazione tattica, infatti, ci che concerne
appunto la tattica assume il ruolo di guida in
tutte le esercitazioni, diventando una sovra-dimensione che ingloba le altre al suo interno. Per
questo motivo lorganizzazione di squadra (a

tutti i suoi livelli) diventa il principale obiettivo


da perseguire.

LA TATTICA

Questa metodologia si pone, quindi, come


punto di riferimento per arrivare a massimizzare
quanto pi possibile le qualit e le potenzialit
prestative di una squadra nel calcio di alto livello. Si per molto discusso sulla questione
per cui tale approccio possa essere adottato nel
processo di formazione coi ragazzi nei settori
giovanili, o se la sua applicazione sia valida solamente per lottimizzazione della forma sportiva in squadre di adulti nel calcio dlite.

La classificazione
delle esercitazioni
della periodizzazione
tattica
Rondos
Esercitazioni per il mantenimento
del possesso
Sequenze di gioco semplice
Giochi di posizione
Situazioni di gioco
Giochi semplificati o situazioni
di gioco semplice
Utilizzo di figure geometriche
Esercitazioni destrutturate
Esercizi a meta
Sviluppi in posizione
Azioni combinate
Esercitazioni a pressione
Partite tattiche o a tema
NB: sar approfondita sul prossimo
numero

Pi volte i responsabili tecnici hanno sottolineato quanto sia importante a questet che i ragazzi giochino (con il pallone al centro del
progetto formativo) e come sia precoce nei vivai
offrire informazioni tattiche. Non ci si dovrebbe
concentrare sulla tattica perch i ragazzi hanno
bisogno di ampliare il loro bagaglio tecnico calcistico e devono formarsi attraverso il gioco, affermano in molti. Sono certamente
considerazioni giuste, se poi, sui campi, non si
riscontrasse una completa incoerenza tra quanto
dichiarato e quanto realmente praticato dai mister, che, a caccia di risultati per promuovere la
propria figura o semplicemente per una cultura

legata ancora a principi metodologici datati,


propongono qualcosa di completamente diverso
da quanto sostengono. Nelle sedute, infatti,
fanno da padrone metodi che si allontanano dal
calcio e che prevedono estenuanti parti analitiche, ampie porzioni dedicate al solo sviluppo fisico e linutile ripetizione di schemi e azioni
preconfezionate che, pi che implementare la
cultura tattica, sembrano solo degli spartiti da
imparare acriticamente per centrare la vittoria
nella prossima partita.
Perch quindi non utilizzare un approccio (la
periodizzazione tattica), che adattato allet dei
giocatori e rispettando alcuni principi metodoIL NUOVO CALCIO / 63

logici cuciti su misura, aumenter la cultura tattica dei ragazzi? E ancora, che attraverso lesperienza diretta permetter loro di prepararsi al
gioco stesso e a diventare dei calciatori migliori?
Nel Porto, ad esempio, tutte le squadre dagli
under 13 agli under 18, seguono gli stessi principi in riferimento ai quattro momenti che si alternano nel corso della partita:
attacco organizzato;
difesa organizzata;
transizione attacco-difesa;
transizione difesa-attacco.
Questi momenti sono sempre presenti in tutte le
esercitazioni. Lobiettivo delle proposte non ,
quindi, lo sviluppo di un particolare aspetto
delle dimensioni della prestazione, piuttosto
lorganizzazione della squadra per uno di questi
quattro momenti, in modo da permettere un miglioramento qualitativo del grado di risposta
alle diverse circostanze che la partita presenta.
Tale metodo, pertanto, prepara la squadra a reagire in forma spontanea, quasi automatica a
qualsiasi situazione. Senza lavorare per
schemi. Nel calcio giovanile (parliamo dalle
fasce agonistiche), quindi, si pu applicare un
adattamento cosciente e ponderato della periodizzazione tattica, dove laspetto principale
quello di una dimensione tecnico-tattica meno
complessa e pi generale di quella originale

Le esercitazioni
Le proposte sono indicate
per la categoria Giovanissimi, sul prossimo numero
quelle per gli Allievi.
Rondos
Si possono utilizzare anche
solo come avviamento motorio. La prima proposta
prevede un 5>1 in uno
spazio delimitato (figura
1), la seconda un 5>2 in
movimento, con tutti i giocatori che si muovono in
uno spazio libero (figura
2). Lobiettivo chiaramente mantenere il possesso senza far
intercettare la sfera allavversario/i.

Esercitazioni
per il mantenimento
della palla
Si gioca, nella prima proposta, 2>1 + 2>1 per il mantenimento del possesso in
due quadrati ricercando
movimenti contrari. Sono
impegnati 6 giocatori che
devono agire a 2 tocchi
per verticalizzare nel quadrato opposto (figura 3).
Varianti: cambio dei difensori dopo un tempo prestabilito o dopo un
numero di intercetti (ad
esempio, 5). Giocare con
tre coppie di elementi diverso colore e agire con
un possesso a tre colori.

8 mt

8 mt

10 mt

15 mt

20 mt

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25 mt

proposta per gli adulti, che si adatta al periodo


di formazione, che richiede pi volume che intensit.

PRINCIPI METODOLOGICI

Richiamando i principi metodologici di questo


approccio, il primo da considerare quello della
progressione complessa, che consente di adattare il lavoro al livello e allet dei giocatori che
compongono il gruppo. La complessit delle
esercitazioni deve essere tarata sui bisogni e
sulle caratteristiche dei giocatori e il loro contenuto deve partire dal generale per arrivare al particolare, dal semplice al complesso,
considerando sempre che levoluzione non lineare e che dipende dal livello prestativo e dalla
capacit di assimilazione dei calciatori.
Il secondo principio quello dellalternanza
orizzontale che permette in ogni seduta di sviluppare le priorit e i bisogni formativi che la
squadra denota a diversi livelli del gioco. Tralasciando gli aspetti legati alla dimensione fisica,
molti allenatori fanno lerrore di allenare lorganizzazione di gioco mediante partite con numeri
e spazi uguali a quelli delle competizioni ufficiali (7>7, 9>9, 11>11). Seppure ci sia necessario, vi sono alcune caratteristiche o abilit dei
giocatori che in tal modo non vengono valorizzate e non avranno la necessaria evoluzione. Pertanto, si deve prendere in considerazione la
necessit di lavorare su diverse scale di gioco

(grande, media e piccola), in contesti collettivi


con grandi numeri e spazi, fino ad arrivare ad
altri pi ridotti e/o per settori, curando gli aspetti
pi particolari e la crescita individuale.
In questo senso, il terzo principio, quello delle
propensioni, assume un ruolo indispensabile.
La manipolazione della struttura delle esercitazioni molte volte conta pi di quello su cui vogliamo lavorare o sugli aspetti che vogliamo
influenzare. Creare contesti propiziatori, modificando lo spazio, il tempo, il numero di giocatori, le condizioni di gioco permette di
generare ambienti in cui i giocatori scoprono gli
aspetti che si vogliono sviluppare. Si creano dei
meccanismi non-meccanici che sfruttano linconscio dei giocatori attraverso la ripetizione sistematica della razionalizzazione dei principi di
gioco, in contesti specifici e non di sequenze di
azioni decontestualizzate.
Ai giocatori (con la loro et, caratteristiche, livello), quindi, sar proposto un metodo realmente basato sul gioco, che rispetta il processo
decisionale e che non limita la creativit dei giovani, generando unorganizzazione e un senso
collettivo che li far crescere lavorando e divertendosi.
Inserire un jolly.
Nella seconda proposta si
agisce 4>4 + 4 jolly esterni
(rossi contro blu). I jolly
sono sui lati, mentre nello
spazio centrale i blu se recuperano palla devono
agire in ampiezza servendo
i jolly di lato, mentre i rossi
devono mantenere il possesso (figura 4). Durata:
ogni 3 minuti cambiare i
ruoli.

Giochi di posizione
Mantenimento del possesso palla in posizione
(destrutturazione del sistema di gioco): questo
delle due esercitazioni. La

prima un 3>3 + 2 jolly.


Si lavora su porzioni di
sistemi di gioco, coi jolly
che agiscono sempre con
chi in possesso e, in tal
caso, giocano sui vertici
dello spazio.
Allinterno si affrontano
tre interni di centrocampo di due squadre
contrapposte (figura 5).
La seconda proposta un
4>4 + 3 jolly, con questultimi che agiscono allinterno dello spazio,
mentre le due squadre
sono costituite ciascuna
da due esterni bassi e due
esterni alti (4>4) come da
figura 6.

11

8
6
4

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