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Sistemi e tecnologie elettroniche

Sistemi e segnali elettronici

Sistemi e Tecnologie Elettroniche (STE)

Sistemi e segnali elettronici

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Contenuti
Approccio sistemistico analisi/progetto topdown
Un sistema elettronico complesso pu essere
suddiviso in sotto sistemi pi semplici
Decomposizione funzionale dei moduli costituenti
un sistema elettronico e loro interconnessioni
Struttura interna di alcuni moduli, e dei
componenti elettronici che li realizzano
Principali dispositivi a semiconduttore e loro
funzionamento
Cenni alle tecnologie della microelettronica
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Sistemi elettronici e moduli


Un sistema elettronico fatto di moduli
interconnessi

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Perch iniziamo dai sistemi ?


La maggior parte dei progettisti utilizza moduli
e componenti costruiti da altri

??

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Perch iniziamo dai sistemi ?


Per usare un modulo occorre conoscere il
comportamento esterno, non la struttura
interna
cosa fa il modulo ?
FUNZIONE

quanta e quale energia richiede ?


ALIMENTAZIONE

come parla con gli altri moduli ?


SEGNALI
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Cosa sono i segnali ?


Nei sistemi elettronici le variabili di interesse
sono delle grandezze elettriche
tensioni
correnti

Linformazione contenuta nelle loro variazioni


segnali
le variazioni possono essere associate a ampiezza,
frequenza

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Progetto ingegneristico
Servono metodi per analizzare, descrivere,
capire oggetti complessi
Lingegnere decompone un problema complesso in
una serie di problemi pi semplici, collegati,
risolvibili, e ne ricompone le soluzioni
Deve saper applicare tecniche per decomporre e
descrivere funzioni e strutture

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Sistema campione
Sistema di riferimento per queste lezioni:
telefono cellulare

parte del sistema servizi/rete/terminali utente


sistema complesso (~108 transistori)
campionario di diversi aspetti dellelettronica
utilizza tecnologie moderne

Varie fasi
definizione funzionale
decomposizione della struttura
analisi di alcuni moduli

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Da specifica funzionale a struttura


Trasduttore
comandi
(tastiera)

UTENTE

CAMPO
ELETTROMAGNETICO

Trasduttore
ingr. voce
(microfono)

Moduli funzionali
per esecuzione
e controllo

Trasduttore
uscita voce
(auricolare)

Trasduttore
campo elm
(antenna)

Alimentazione
(caricabatteria)
Trasduttore
info visive
(display)

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Struttura dettagliata

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Schema a blocchi comprensibile


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX
OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

CONTROLLO
POTENZA

CATENA TX

TRASDUTTORI: AP, MK,


ALIMENTAZIONE

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TASTIERA, DISPLAY

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Blocco 1: deviatore di antenna


ANTENNA

DEVIATORE DI
ANTENNA
RC
Filter

Tx EN
GSM EN
DCS EN
PCS EN

ANTENNA
SWITCH
RX

HARMONIC
FILTER

DCS

TX (PA)

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GSM

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PCS

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Deviatore di antenna: funzione


ANTENNA

Descrizione
FUNZIONALE

Tx EN
RC
Filter

Gruppo di moduli
correlati a una
specifica funzione:
commutare
lantenna tra
trasmettitori e
ricevitori

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GSM EN
DCS EN
PCS EN

ANTENNA
SWITCH
RX

HARMONIC
FILTER

GSM

DCS

TX (PA)

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PCS

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Deviatore di antenna: schema


V1

Schema elettrico del


deviatore

V2

Elementi visibili a questo


livello:
Tx

Rx1

- componenti elementari
(R, C, transistori FET)

Ant
Rx3

Rx2

- topologia delle
interconnessioni
ANTENNA
SWITCH

V3

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Deviatore di antenna: struttura


V1

V2

Tx
Ant
Rx3

Rx1
Rx2

V3

Aspetto fisico del deviatore; elementi visibili:

ANTENNA
SWITCH

- contenitore
- piedini di collegamento
Funzione e struttura interna sono nascoste

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Perch iniziamo dai sistemi ?


Per usare un modulo occorre conoscere il
comportamento esterno, non la struttura
interna
cosa fa il modulo ?
FUNZIONE

quanta e quale energia richiede ?


ALIMENTAZIONE

come parla con gli altri moduli ?


SEGNALI
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Da dove arriva lenergia ?


I segnali trasportano informazione
Le alimentazioni forniscono energia
Val

INFO
IN

INFO
OUT
GND

Lenergia richiesta per il funzionamento viene


distribuita come tensione continua (Val)
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Sottosistema di alimentazione
Obiettivi
ridurre la produzione di calore
massima durata e rapida ricarica delle batterie
minimo inquinamento (batterie)
massimo rendimento

Moduli
alimentatore da rete, regolatori, caricabatterie
batteria
circuiti per distribuzione e gestione della potenza

un sottosistema complesso !
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Perch iniziamo dai sistemi ?


Per usare un modulo occorre conoscere il
comportamento esterno, non la struttura
interna
cosa fa il modulo ?
FUNZIONE

quanta e quale energia richiede ?


ALIMENTAZIONE

come parla con gli altri moduli ?


SEGNALI
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Diversi tipi di segnale


DEVIATORE DI
ANTENNA

RICEVITORE
DEMODULATORE

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX

OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

CATENA TX

CONTROLLO
POTENZA

TRASDUTTORI: AP, MK,


TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Diversi tipi di segnale


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX

Segnale a radiofrequenza 800


MHz, 1,8 GHz modulazione FM
o PM

OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

CATENA TX

CONTROLLO
POTENZA

TRASDUTTORI: AP, MK,


TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Diversi tipi di segnale


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX

Segnale a radiofrequenza 800


MHz, 1,8 GHz modulazione FM
o PM

OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

Segnali audio a bassa


frequenza 300 Hz-3
kHz
CONTROLLO

CATENA TX

POTENZA

TRASDUTTORI: AP, MK,


TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Diversi tipi di segnale


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

Segnali
digitaliRX
CATENA
1 bit/N bit
Segnale a radiofrequenza 800
MHz, 1,8 GHz modulazione FM
o PM

OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

Segnali audio a bassa


frequenza 300 Hz-3
kHz
CONTROLLO

CATENA TX

POTENZA

TRASDUTTORI: AP, MK,


TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Diversi tipi di segnale


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

Segnali
digitaliRX
CATENA
1 bit/N bit
Segnale a radiofrequenza 800
MHz, 1,8 GHz modulazione FM
o PM

OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

Alimentazione: tensioni
continue stabilizzate,
perCATENA
tutti i moduli
TX

Segnali audio a bassa


frequenza 300 Hz-3
kHz
CONTROLLO
POTENZA

TRASDUTTORI: AP, MK,


TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Segnali audio
Nei circuiti associati a microfono e auricolare
sono presenti segnali audio
Esempio: segnale sinusoidale (tono):
v(t) = V sin (wt + f)
V = valore di picco (volt, simbolo V)
w = pulsazione (radianti/secondo),
(frequenza f = w/2p, in hertz, simbolo Hz)
f = fase (radianti, simbolo rad)

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Segnali analogici
Tono audio (sinusoide)
Singola frequenza

Onda triangolare
Periodica

Pi componenti in f

Voce
Varie componenti
tra 300 Hz e 3 kHz
Banda limitata
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tempo
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frequenza
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Segnali a radiofrequenza (RF)


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX

Segnale a radiofrequenza 800


MHz, 1,8 GHz modulazione FM
o PM

OSCILLATORI
RX E TX

MODULATORE

CATENA TX

CONTROLLO
POTENZA
TRASDUTTORI: AP, MK,
TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Segnali a radiofrequenza
Nei circuiti in prossimit dellantenna sono
presenti segnali a frequenza elevata
(800 MHz - 1,8 GHz circa)
Richiedono amplificatori e interconnessioni particolari

Esempio: caso sinusoidale


segnale non modulato a 800 MHz
ampiezza
tempo

1 ns
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(2 ms per segnale audio)

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Rappresentazione nel tempo


Un segnale pu essere visualizzato in funzione del tempo:
asse Y:
ampiezza

Strumento:
oscilloscopio

t=0
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asse X: tempo
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Rappresentazione in frequenza
Un segnale pu essere visualizzato anche indicando le
sue componenti in funzione della frequenza:
asse Y:
ampiezza

fondamentale

Strumento:
analizzatore di spettro

II armonica
III armonica

Rumore di base
f=0
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asse X: frequenza
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Legame tempo - frequenza


Variazioni rapide del segnale corrispondono a
componenti a frequenza elevata

tempo

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f=0

banda

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frequenza

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Segnali analogici
Il segnale analogico continuo
nel tempo: definito per qualsiasi istante di tempo
entro un certo intervallo
in ampiezza: pu assumere qualsiasi valore entro
un certo intervallo
A
S

Parametri:
intervallo di ampiezza
valore max e min (dinamica),
eventuale DC

contenuto spettrale

banda, forma dello spettro


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t
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Segnali analogici: dove ?


RICEVITORE
DEMODULATORE

DEVIATORE DI
ANTENNA

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX

Segnali analogici

OSCILLATORI
RX E TX

(RF, IF, AF)


MODULATORE

CATENA TX

CONTROLLO
POTENZA
TRASDUTTORI: AP, MK,
TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Segnali digitali reali


Il segnale digitale una sequenza di numeri,
generalmente in base 2
discreto nel tempo:
definito solo per alcuni
istanti di tempo entro
un certo intervallo
discreto in ampiezza:
pu assumere solo
alcuni valori entro un
certo intervallo

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t1
t2
t3
t4
t5

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Segnali digitali: dove ?


DEVIATORE DI
ANTENNA

RICEVITORE
DEMODULATORE

A/D
D/A

MICROP.
DSP,
MEM

CATENA RX

OSCILLATORI
RX E TX

Segnali digitali
1 bit/N bit

MODULATORE

CATENA TX

CONTROLLO
POTENZA
TRASDUTTORI: AP, MK,
TASTIERA, DISPLAY

ALIMENTAZIONE

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Errori con rappresentazione digitale


Campionamento: valori definiti solo a tempi discreti
intervallo tra campioni Ts, cadenza dei campioni fs = 1/ Ts
sono rappresentabili segnali con banda fa limitata a fs/2
(criterio di Nyquist)
esempio:

fs = 20 kHz, fa = 10 kHz

Quantizzazione: numero finito di valori


rappresentabili
N bit : 2N valori, quindi
Errore di quantizzazione eQ = 100/2N % = 106/2N PPM
esempio:

28 = 256

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eQ = 0,4 %

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Segnali binari nel tempo


Levoluzione nel tempo di un segnale binario
rappresentata da una sequenza di bit:
due livelli 1/0, o H/L (1 bit) (discreto in ampiezza)
definito a intervalli Ts (discreto nel tempo)
1

valore

H
L
Ts
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tempo
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Diagrammi temporali
La rappresentazione discreta (punti) diventa un
diagramma temporale, analogo a quello
utilizzato per i segnali analogici

valore

H
L
Ts
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tempo
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Rappresentazione degli stati logici


Gli stati logici (H/L, 0/1, ) sono rappresentati
con tensioni (V), con una regola ben definita:
stato alto, H, 1, ... 3 V
stato basso, L, 0, ... 0,5 V

3V
t

0,5 V
H
1
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L
0

H
1

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H
1

L
0
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Rumore e disturbi
A ogni segnale sempre sovrapposto un rumore
il rumore
NON trasporta
informazione utile

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Degradazione del segnale analogico


Ogni passo di amplificazione o elaborazione
aggiunge rumore
Per il segnale analogico il rumore determina un
degrado non recuperabile dellinformazione

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Degradazione del segnale digitale


Per il segnale digitale il degrado del segnale
digitale dovuto al rumore recuperabile (se
contenuto entro certi limiti)

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Ripristino del segnale digitale


Grazie alla
discretizzazione in
ampiezza del
segnale digitale,
possibile ricostruire
il valore originario
confrontando il
segnale con una
soglia.

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Verso il mondo esterno


I segnali fisici (trasduttori e attuatori) sono
prevalentemente analogici
Linterfaccia tra elettronica e mondo esterno
deve essere di tipo analogico
SISTEMA
ELETTRONICO

SEGNALI ANALOGICI

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Sistemi e segnali elettronici

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Sequenza A/D/A
Lelettronica prevalentemente digitale
occorre convertire i segnali da analogici a numerici,
e viceversa:
conversione ANALOGICO/DIGITALE (A/D)
conversione DIGITALE/ANALOGICO (D/A)
SISTEMA ELETTRONICO
A/D

SISTEMA
NUMERICO

D/A

SEGNALI ANALOGICI
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Analogico - digitale - analogico


La maggior parte dei sistemi elettronici
comprende:
interfacce verso il mondo esterno (front-end) analogico
conversione A/D
trattamento del segnale numerico
conversione D/A
interfacce verso il mondo esterno (back-end) analogico
Sensori e
front-end
analogico

A/D

Sistema
numerico

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D/A

Sistemi e segnali elettronici

Attuatori e
back-end
analogico
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Dove vanno i sistemi elettronici ?


I sistemi elettronici tendono a migrare verso il
digitale
Sensori e
front-end
analogico

A/D
Sistema
numerico

D/A

Attuatori e
back-end
analogico

D/A

Attua

tempo

Sens

A/D

Sistema
numerico
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Perch la migrazione verso il digitale?


Solo con le tecniche digitali sono possibili
elaborazioni complesse
Non cumula il rumore, errori deterministici
Si possono realizzare circuiti integrati digitali di
complessit pi alta rispetto a quelli analogici

Sono disponibili strumenti automatici per


il progetto e la realizzazione di moduli digitali
I circuiti integrati digitali hanno costi pi bassi

Il comportamento dei circuiti digitali


facilmente modificabile
SW o altra programmazione
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Limiti del digitale


Presenza intrinseca di errori dovuti a
quantizzazione delle ampiezze
(legati al numero di bit N),
campionamento
(legati alla densit nel tempo dei campioni).

Le variabili digitali sono rappresentate da segnali


analogici (V, I, )
segnali digitali ad alta velocit vanno trattati come
analogici

Alcuni tipi di segnale possono essere solo


analogici (RF)
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