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Torocinio 2 Radiello Il radiello un campionatore passivo usato per monitorare i gas anestetici o altri tipi di gas nellambiente.

.Pu rilevare:aldeidi (formaldeide),ammoniaca,acido cloridrico e solfidrico,biossido di azoto e zolfo,gas anestetici come il protossido di azoto e il sevorano,ozono,sostanze organiche volatili sov,benzeneLe applicazioni del radiello sono:monitoraggio dellambiente di lavoro,del personale,dei siti contaminati e della qualit dellaria.Il radiello un campionatore diffusivo (il gas entra per diffusione) a simmetria radiale(significa che immaginando di inscrivere o circoscrivere il tuo oggetto in un cerchio e poi tracciare un qualsiasi diametro, le due met sono speculari....es un esagono).Lo strumento economico,piccolo,leggero e sicuro.E molto sensibile quindi permette di ottenere risultati accurati con esposizione di poche ore.Il radiello ha:un portacartuccie,una cartuccia adsorbente,un triangolo di supporto,un adattatore in policarbonato.Le cartuccie adsorbenti sono lunghe 6 cm e con diametro di mezzo cm,sono chiuse in una provetta di vetro o plastica.Il tipo identificato dal numero di codice stampato sullinvolucro.Le cartucce sono monouso tranne quelle desorbite termicamente.La piastra di supporto identificata dal codice 121, di policarbonato e serve sia da tappo che da sostegno per il corpo diffusivo.Vi sono vari tipi di corpi diffusivi.Il corpo bianco con codice 120 ha impiego generale.Il corpo blu codice 120-1 ha le stesse caratteristiche del bianco ma opaco alla luce (viene usato per sostanze che potrebbero reagire alla luce),il corpo giallo con codice 120-2 utilizzato quando necessario ridurre la portata di campionamento.Il corpo permeativo con codice 120-3 una membrana semiconica con spesore di 50 nanometri utilizzato per la captazione di gas anestetico.Letichetta autoadesiva e contiene un numero con codice a barre,non esistono due con lo stesso codice,serve per identificare la cartuccia adsorbente.La cartuccia un tubo in rete di acciaio a maglie strette in cui c il carbone attivo.Il materiale adsorbente pu essere:setacci molecolari o carbone attivo.Una volta assorbito i gas questi vengono analizzati con un gascromatografo capillare con rilevatore fid.Per il calcolo della concentrazione media la formula :concentrazione media(nanogramixm3)=massa in nanogrammi/portata equivalente(mlxmin^-1)xtempo di esposizione in min x 10^6.Con una tabella possibile capire se la portata supera il limite,raramente la portata stimata dalla strumentazione si discosta da quella reale oltre il +-10%.La portata pu variare con la temperatura,umidit e velocit dellaria.qk la portata alla temperatura k=q298 valore di portata alla temperatura di riferimento di 298k x k^1,5/298.Vi una variazione di +-5% per ogni 10in pi o in meno di 25.La portata di campionamento invariante con lumiita nellintervallo di 15-90% e con la velocit dellaria fra lo 0,1 e 10 mxs^-1.

Rischi in ambiente sanitario Il pericolo la propriet potenzialmente causa di un danno posseduta da una determinata entit.Il rischio la possibilit che un pericolo possa provocare danno.Il rischio per la sicurezza riguarda la collettivit dei lavoratori di unazienda.Il rischio per la salute rappresenta fattori di rischio (chimico,fisico,biologico e relazionale)in grado di provocare danno alla salute.I rischi legati ai fattori chimici derivano da:metalli pesanti come piombo e mercurio,elementi tossici come larsenico,idrocarburi,alcoli,acetati,chetoni,aldeidi,eteri,ammine,antiparassitari ecLagente biologico un qualsiasi microorganismo anche geneticamente modificato che potrebbe provocare infezioni,allergie o intossicazioni.Il microrganismo unentit cellulare o non in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico.La cultura cellulare il risultato di crescita in vitro di cellule.I rischi legati ai fattori fisici sono:elettricit,rumore,vibrazioni,alte e basse temperature,pressione,radiazioni ionizzanti e non.In ambiente sanitario molti ambienti sono a rischio es:sale operatorie,laboratorio trafusione,di medicina nucelare,microbiologica,chimica-clinica,reparti in cui si pratica terapia antiblastica (antiblastico sostanza che blocca la riproduzione cellulare).In una sala operatoria la cattiva qualit dellaria pu comportare rischi per il malato e gli operatori:rischio di malessere,di intossicazione o di infezione.Un reparto operatorio dovrebbe essere conforme a:protezione antisismica,antincendio,acustica,sicurezza elettrica,dalle radiazioni,condizioni microclimatiche,distribuzione dei gas medicali,materiali infiammabili/esplosivi. Ambienti indoor Gli ambienti indoor sono ambienti confinati dallsterno,vi sono strutture comunitarie come alberghi e scuole,mezzi di trasporto come treni e auto,locali ad uso ricreativo come cinema e bar.Linquinamento indoor la presenza di inquinanti chimici,fisici o biologici non presenti naturalmente nellaria esterna.Linquinamento atmosferico la modificazione dellatmosfera dovuta alla presenza di una o pi sostanze in quantit

e con propriet tali da alterare le normali condizioni ambientali.Linquinamento indoor conporta effetti sanitari e costi.Laria indoor pu essere alterata dalla presenza di uomini,animali e piante,dal tipo di attivit svolte,dalla presenza di un condizionatore,dai materiali di costruzione della casa.La sick building sindrome tradotta in sindrome della casa malata una situazione in cui molte persone lamentano diversi sintomi o un generico senso di malessere, senza un'apparente ragione, che aumenta in gravit quanto maggiore il tempo che trascorrono all'interno dell'edificio. Ricambi daria I ricambi daria sono il numero di ricambi necessari affinch laria non diventi viziata,unadeguata ventilazione garantisce il benessere degli occupanti.La ricircolazione daria il rapporto tra la portata totale daria in entrata ed il volume dellambiente.A causa del risparmio energetico la ventilazione naturale stata sostituita da quella artificiale.Limpiego di apparecchiature come stampanti,lutilizzo di alcuni materiali e la permanenza prolungata di troppe persone pu alterare la composizione dellaria.Nellaria vi il 21% di ossigeno ogni volta che noi pero espiriamo riduciamo lossigeno del 15% mentre aumentiamo lanidride carbonica al 5%.Il cubo daria o quota di ventilazione la quantit daria necessaria per ogni ora ad una persona perch il tasso di CO2 non superi 1%.Le normative di riferimento sono il DPR n. 37/97 e n. 3958/01,le linee guida per la definizione degli standard di sicurezza e di igiene nel reparto operatorio (I.S.P.E.S.L. 2009).I requisiti nel blocco operatorio sono:temperatura tra il 20-24,velocit dellaria tra i 0,05 e i 0,015 m/s,umidit relativa 40-60%,n ricambi daria >-15.Bisogna mantenere condizioni termo igrometriche idonee,fornire aereazione agli ambienti,contenere la concentrazione di particolato e della carica batterica,mantenere determinati gradienti di pressione tra i vari ambienti (per non far entrare aria nella sala operatoria).Le caratteristiche chimiche microbiologiche dellaria della sala operatoria dipendono dalla ventilazione.La quantit oraria daria immessa espressa in metri cubi orari n=w/v volume dellambiente.Laria di ricambio costituita da aria nuova e aria gi utilizzata.Il numero di ricambi orari apri alla somma dei rinnovi e dei ricircoli orari si ha n=nn+rn.Il dpr 14/1/1997 prescrive per la sala operatoria un numero di rinnovi orari nn>15(solo aria esterna).La circolazione dellaria consentita a condizione che laria circolata provenga dalla stessa sala operatoria,laria circolata subisce gli stessi stadi filtranti prescritte per laria di rinnovo.Si possono distinguere 3 tipi di immissione daria:flusso turbolento,laminare (unidirezionale),misto.Il volume di aria immessa si calcola con questa formula portata=velocitxsezione.Lo scopo di verificare il funzionamento dellimpianto di funzionamento.La misura della portata daria immessa dellimpianto di condizionamento va fatta in sala operatoria.La misura avviene con anemometri a ventolina o a filo caldo.Le misurazioni vanno fatte su diversi punti omogeneamente distribuiti.A causa delleffetto delle velocit locali di turbolenza e del getto del flusso immesso da una bocchetta che possono interferire con le misurazioni,bisogna utilizzare un dispositivo che catturi tutta laria immessa da ogni filtro finale.La portata complessiva data dalla somma delle portate misurate su ciascuna bocchetta.La misura va effettuata su un numero di punti corrispondenti alla radice quadra di 10 volte la superficie interessata dal flusso espressa in metri2.Numero di punti=10xsuperficiem2.Lelemento della sonda di misura deve essere posizionato perpendicolarmente al flusso unidirezionale e non deve esserci nulla tra il flusso daria e lelemento di misura.Il ricambio dellaria ha il fine di diluire gli inquinanti.La geometria dellambiente,le persone,le attrezzature,il posizionamento delle bocchette possono influire sulla geometria dei flussi daria.E importante determinare la reale capacit dellimpianto di diluire gli inquinanti che rappresenta il dato significativo ai fini della valutazione igienico-ambientale.Tale capacit indicata nel dpr 14/01/1997 nel valore minimo di 15 ricambi daria/ora.Il volume daria/ora in ingresso si calcola misurando la sezione delle bocchette di amndata e la velocit media dellaria immessa.Il volume dellaria/ora alle bocchette di immissione calcolato in modo diverso a seconda delle dimensioni delle bocchette.La misura della velocit dellaria operata attraverso una sonda anemometrica a ventolina o a filo caldo montata su una centralina microclimatica.volume stanza=lunghezza della stanza in metrixprofondit stanza in mxaltezza della stanza in m.Si determinano le singole dimenzioni dellambiente per ricavare il volume,il diametro della sezione circolare o diagonale della sezione quadrangolare delle bocchette di immisione,la velocit media dellaria delle bocchette.La formula per la misura del numero emdio di ricambi daria/ora per bocchette circolari :superficie bocchette/volume ambientale=diametro al quadrato della bocchetta circolare in m2x3,14xvelocit dellaria in m/oraxnumero delle bocchette/4nfisso/volume ambiente.La formula per la misura del numero medio di ricambi daria/ora delle bocchette quadrangolari :superficie della bocchetta vi/volume ambiente vs=superficie della bocchettaxnumero bocchettexvelocit dellaria in metri/ora.Lanemometro uno strumento che misura la velocit dellaria,ci sono di due tipo a palette o a filo caldo.Quello a palette ideale per rivelazione della velocit dellaria >=1m/s.Quello a filo caldo per velocit <=0,1m/s.Lanemometro a filo caldo costituito da un filo di platino attraversato da corrente e per questo mantenuto caldo.Dallintensit di corrente necessaria per mantenere il filo caldo si calcola la velocit dellaria.La sonsa permette di misurare la velocit dellaria in tutte le direzioni.Es di ricambi daria/ora:abitazioni 1 ricambio/ora,uffici privati 2

ricambi/ora,ristoranti 6 ricambi/ora,sale operatorie 15 ricambi/ora.

Monitoraggio microclimatico in ambiente sanitario Temeratura,umidit relativa( indica il rapporto percentuale tra la quantit di vapore contenuto da una massa d'aria e la quantit massima (cio a saturazione) che il volume d'aria pu contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione.),velocit dellaria condizionano le caratteristiche microclimatiche degli ambienti indoor e gli scambi termici tra uomo e ambiente.Il comfort termico la condizione di benessere nel soggetto rispetto allambiente in cui si trova.Lequazione del bilancio termico :b=m calore metabolico+-c calore per convezione e conduzione+- r calore per irraggiamento-e calore per evaporazione.Il bilancio termico la condizione di equilibrio termico.C equilibrio quando b=0.Quando b>0 vi un aumento di temperatura,quando b<0 vi una diminuzione.I fattori oggettivi ambientali sono temperatura,umidit relativa e velocit dellaria.I fattori legati allindividuo sono:calore metabolico,abbigliamento temperatura cutanea,sudorazione,dimensione corporea,tensione parziale dei vapore,capacit sudorativa fissa.Fanger scopr una correlazione delle variabili fisiche del microclima con lattivit metabolica e il vestiario del soggetto.Lindice ppd (probabile percentuale di disagio) rappresenta la percentuale di individui che in un determinato ambiente prova sensazione di disagio.Lindice pmv (voto medio previsto)esprime il tipo di disagio da freddo a caldo e assume valori da -3 a +3.0 confortevole,1 leggermente caldo,2 caldo,3 molto caldo,-1 leggermente freddo,-2 freddo,-3 molto freddo.I valori ottimali per il benessere termico sono:-o,5<pmv<0,5;ppd <=10%,temperatura dellaria in invero 22,estate 25,30<umidit relativa<70%,velocit dellaria in inverno <o,15m/s,in state <0,20m/s.Bisogna garantire nelle sala operatorie il benessere termico al paziente e ai medici.Lapporto calorico dipende da:personale e ammalati,illuminaizone,apparecchi elettromedicali,sistemi di sterilizzazione.Il tasso di umidit dipende da:personale e ammalati,sistemi di sterilizzazione.La normativa di riferimento la circolare min.ll.pp. 13011/74.Le normative dpr n 37/97 e dgr n 3958/01 fanno riferimento alle linee guida per la definizione degli standard di sicurezza e di igiene del lavoro nel reparto operatorio.Secondo le linee guida ispesl 2009:le condizioni microclimatiche devono soddisfare le esigenze degli operatori e dei pazienti,a tal fine necessario procedere alla valutazione e alla verifica periodica dei parametri,le metodologie analitiche di controllo e le norme tecniche di uni e iso 7726 e 7730 attualmente vigenti sono al momento le uniche di riferimento.Le verifiche ambientali dovranno essere effettuate con sala operatoria pronta,per valutare il comfort termo igrometrico del personale le verifiche dovranno essere effettuate con sala operatoria allestita e con personale,la determinazione dei parametri microclimatici dovr valutare le condizioni di esposizione delle persone presenti in condizione di omogeneit termica dellambiente durante le attivit,la velocit dellaria dovr essere tale da non arrecare danno al personale esposto.Gli obbiettivi sono:lottimizzazione dei parametri microclimatici deve provocare benessere termico,queste condizioni dovrebbero essere tali da assicurare una buona performance,il dpr 14/1/1997 prevede che nel blocco operatorio limpianto di ventilazione garantisca una temperatura media di 22,umidit relativa tra il 40 e il 60% e 15 ricambi daria/ora.La centralina microclimatica con le rispettive sonde deve essere disposta in sala in modo da verificare lomogeneit termica dellambiente.Deve essere previsto almeno un punto di campionamento rappresentativo per laltezza delle sonde e per posizione alla zona occupata dallequipe.Attraverso lelaborazione dei parametri microclimatici misurati in relazione allisolamento termico del vestiario e il dispendio metabolico vengono calcolati gli indici pmv(voto medio previsto)e ppd (percentuale di insoddisfatti)necessario ad una corretta valutazione del grado di benessere termico avvertito dagli operatori.Il cavalletto porta-sonde deve essere sistemato pi vicino possibile al campo operatorio,ad 1 m dalla parete e 1,5m dal pavimento in un punto non soggetto a spostamenti daria.Il rilevamento comincia a sala operatoria vuota e si protrae fino alla fine della seduta operatoria.La durata del campionamento valutata in base alla durata media degli interventi.Durante il rilevamento si procede alla chiusura delle porte ed al mantenimento del numero degli operatori presenti in sala.I limiti di riferimento sono:temperatura dai 20 ai 24,umidit relativa dai 40 al 60%,la

velocit dellaria non deve arrecare danno e non deve essere inferiore a 0,05 m/s,pmv +-0,5,ppd <=10%.Per la valutazione dei parametri microclimatici viene utilizzata una centralina microclimatica computerizzata composta da:globo termometro,psicrometro,anemometro a filo caldo.La stazione microclimatica dispone di un multiacquistatore con 11 ingressi e un display con visualizzazione in modo sintetica.Lo psicrometro misura lumidit relativa % attraverso il bulbo secco C e umido C..Il globo termometro misura la temperatura media radiante C,lanemometro a filo caldo misura la velocit dellaria m/s.Lo psicrometro o sonda a bulbo umido a ventilazione forzata costituito da 2 sensori di temperatura paralleli con bulbi protetti da guaina metallica riflettente per eliminare leffetto dellirraggiamento.Il I sensore termometrico a bulbo asciutto ed sottoposta a ventilazione tra i 2 e i 4 m/s e misura la temperatura secca delaria TS.Il II sensore rivestito da guaina idrofila con lopposta estremit immersa in una vaschetta dacqua distillata ed sottoposto a ventilazione tra i 2 e 4 m/s,misura la temperatura del bulbo umido a ventilazione forzata ovvero labbassamento della temperatura in seguito alla ventilazione.Ambedue i sensori sono areati tramite forzatamente tramite una ventolina,la ventilazione produce levaporazione dellacqua imbevuta nella garza,levaporazione pi intensa quando laria secca.Se laria satura di vapore le temperature tra le due sonde sono uguali,se laria secca vi una grande differenza di temperatura.Attraverso le sonde si calcola lumidit relativa cio il rapporto percentuale tra quantit di vapore acqueo presente nellatmosfera ad una certa temperatura e la quantit necessaria per saturare latmosfera a quella stessa temperatura.

Lanenometro misura la velocit dellaria pu essere a palette o a filo caldo.Lanemometro a palette ideale per la velocit dellaria >01m/s,quello a filo caldo ideale per la rilevazione di velocit dellaria <=0,1m/s.Lanemometro a filo caldo costituito da un filo di platino mantenuto ad una temperatura superiore a quella ambientale da una corrente elettrica,dallintensit di corrente necessaria a mantenere costante la temperatura del filo si calcola la velocit dellaria,la sonda consente misurazioni della velocit dellaria in tutte le direzioni.Lanemometro lo strumento utilizzato per misurare la velocit del vento in prossimit del suolo.Lanemoscopio determina la direzione dei venti prossimi al suolo.

Il globotermometro una sfera cava di rame verniciato di nero al cui interno vi un sensore termometrico e serve per misurare il calore radiante (per questo nero per assorbire le radiazioni).La superficie metallica riscaldata per irraggiamento trasmette allaria allinterno della sfera del calore proporzionale allirraggiamento termico dellambiente.La temperatura rilevata tg consente di calcolare la temperatura media radiante tmr conoscendo la temperatura secca e la velocit dellaria.La temperatura media radiante la media ponderata dei valori di temperatura in funzione della quale le pareti e gli oggetti presenti emettono radiazioni caloriche.Quantifica gli scambi di calore tra la superficie corporea e le superfici ambientali.Media ponderata: moltiplicare ogni valore della serie per la sua relativa frequenza ,sommarli tra loro e dividere il tutto per la somma delle frequenze.

La sonda a bulbo umido a ventilazione naturale permette di misurare la temperatura umida naturalmente ventilata.Lo strumento costituito da un normale sensore termometrico in cui bulbo ricoperto da una guaina di cotone inumidita con acqua distillata,ventilata naturalmente e protetta dallirraggiamento.

Montaggio:si aprono e posizionano le gambe del supporto,si mette il display seguito dal globo,dal bulbo a ventilazione naturale,dal bulbo a ventilazione forzata e infine dallanemometro a filo caldo.Si inseriscono gli spinotti nel display seguendo i simboli riportati su di esso.Una volta ottenuti i dati bruti essi vengono elaborati da un programma del pc il software del microclima,si inseriscono i vari dati inerenti alla temperatura ambientale,temp umida vf (forzata) e vn(ventilazione anturale),la tem del globo,il valore assoluto cio 0,05 m/s,poi i parametri dellabbigliamento 0,7,attivit 1,4 e rendimento 0,0 e si clicca su ambiente moderato.Otteniamo i valori che ci interessano pmv e ppd. Lindice ppd (probabile percentuale di disagio) rappresenta la percentuale di individui che in un determinato ambiente prova sensazione di disagio.Lindice pmv (voto medio previsto)esprime il tipo di disagio da freddo a caldo e assume valori da -3 a +3.0 confortevole,1 leggermente caldo,2 caldo,3 molto caldo,-1 leggermente freddo,-2 freddo,-3 molto freddo.I valori ottimali per il benessere termico sono:-o,5<pmv<0,5;ppd <=10%,temperatura dellaria in invero 22,estate 25,30<umidit relativa<70%,velocit dellaria in inverno <o,15m/s,in state <0,20m/s. Monitoraggio ambientale dei gas anestetici Per valutare lentit dellinquinamento ambientale si fa riferimento ai tlv soglia del valore limite (thershold limit values)proposti dallACGIG american conference of governmental industrial hygienist.Il TLV TWA al concentrazione media di inquinanti,STEL la concentrazione che pu essere raggiunta dai vari inquinanti per un periodo massimodi 15 minuti,CELING la concentrazione che non pu mai essere misurata durante lesposizione lavorativa.Lanestetico un farmaco che induce al temporaneo stato di incoscienza,pu essere gassoso quindi usato per inalazione o endovenoso.Nellanestesia inalatoria si usano miscele di protossito dazoto N2O e ossigeno O2 con composti alogenati volatili es isofluorano.Gli alogeni sono allo stato liquido ma vengono vaporizzati attraverso un apparecchio termo compensato poi viene miscelato con il 40% di protossido di azoto e con il 60% di ossigeno.La concentrazione di alogenato di circa il 2,5%.I gas anestetici possono disperdersi nella sala operatoria.Le cause sono:perdite,maschere che non aderiscono bene,ventilazione insufficiente.Per risolvere il problema si pu:evitare limpiego di anestetici gassosi,garantire laderenza delle mascherine,controllare le perdite,impiegare evaporatori con con sistema chiuso di caricamento,ossigenare a lungo il paziente prima dellestubazione,chiudere il gas al termine dellanestesia,adottare sistemi idonei alla raccolta e scarico dei gas,garantire un numero di ricambi daria >15v/h.La normativa di riferimento la circolare del ministero della sanit n 5 dell89 e linee guida ISPESL 2009.I limiti di riferimento sono:100 ppm (parte per milione) N2O per sale operatorie costruite o ristrutturate prima dell89,50 ppm N2O protossido dazoto dopo 89,25 ppm N2O per le sale operatorie,anestetici alogenati 2ppm.Lobbiettivo di monitorare gli agenti anestetici.Per la determinazione di perdite di anestetici bisogna usare una macchina che fornisce dati con lettura ad intervalli non superiore ai 2 minuti.Le verifiche si basano su:integrit dei palloni,attivazione del sistema di evacuazione,collegamento recupero anestetici linea ventilazione.Il controllo priodico si divide in due fasi:fase 1 ricerca delle perdite nel circuito di anestesia in alta e bassa pressione,fase2 monitoraggio ambientale del protossido dazoto e anestetici alogenati.Il monitoraggio deve essere eseguito in prossimit del campo operatorio.La frequenza dei controlli di cadenza semestrale.I sistemi di rivelazione dei gas anestetici si dividono in sistemi di campionamento attivo e passivo.Il sistema attivo determina le concentrazione dei gas ambientali attraverso analizzatori automatici,il pi diffuso lanalizzatore I.R. portatile.Il principio di misura si basa sulla foto acustica ad infrarossi in pratica misura qualunque tipo di gas capace di assorbire la luce ad infrarossi.La pompa daria mediante una tubazione lunga 1 m aspira 140cm3/campione,Il campione ermeticamente chiuso nella cella danalisi a causa delle chiusure delle valvole di aspirazione e espulsione.La luce da usa sorgente ad infrarossi riflessa da uno specchio e trasmessa al filtro ottico ed poi assorbita dal gas monitorato causando un incremento di temperatura del gas.La temperatura aumenta o diminuisce a seconda dellimpulso della luce e questo causa nella cella chiusa un aumento e diminuzione della pressione del gas che genera un segnale acustico.Due microfoni posti sulla parete della cella misurano londa di pressione che direttamente proporzionale alla concentrazione del gas monitorato presente nella cella stessa.

Gas anestetici campionamento attivo Il miran sapphire un analizzatore di gas ambientali automatico e portatile.E uno spettrometro infrarosso.Pu misurare le concentrazioni dei seguenti anestetici:protossido dazoto o-100ppm,alotano 0-10ppm,isoflurano 0-10ppm,sevoflurano 0-10pp.Pu analizzare anche altri gas non anestetici.La portata della pompa di 15l/min.Pu memorizzare i dati e passarli al pc.

Monitoraggio ambientale di inquinanti chimici e particolato aerodisperso La normativa di riferimento il decreto legislativo del 25 febbraio 2000,n 66. Il benzene un composto chimico che a temperatura ambiente e pressione atmosferica si presenta sotto forma di liquidovolatile incolore altamente infiammabile, dall'odore caratteristico.Dal punto di vista chimico, il benzene (talvolta indicato come Ph-H o -H[) un idrocarburo aromatico monociclico aventeformula bruta C6H6.I metodi di campionamento sono:tubi solidi assorbenti che vengono inseriti in un tubicino di plastica che aspira aria.La portata di analisi <0,20 L/min,ilvolume in L min 5 max 30.Un altro metodo di analisi il gas cromatografo,bisogna iniettare nella macchina un volume di campione di un nanolitro.Il glutaraldeide un dialdeide alifatico,le sue soluzioni liquide sono stabili ed ha un odore pungente.In soluzione con acqua al 50% ha temperatura di ebollizione di 101ed lievemente acido.In soluzioni concentrate tende a polimerizzare(forma catene di polimeri).A contatto con latmosfera il glutaldeide si ossida e forma i corrispondenti acidi carbossilici.Come tutti gli aldeidi reagisce formando cianidrine,ossime,acetali.E utilizzato in soluzioni acquose con concentrazioni dal 0,2 al 50%.IN ambito sanitario in forma diluita al 2-5% in acqua.La sostanza per uso sanitario pu contenere altri battericidi come il bicarbonato di sodio.La glutaldeide viene utilizzata in soluzione alcalina a concentrazione del 2% nella disinfezione ad alto livello,nella sterilizzazione a freddo degli strumenti medici.Lutilizzo come disinfettante vantaggioso per il ampio spettro dazione ed poco corrosivo per la maggior parte dei materiali.Il suo valore limite di soglia di 0,05 ppm.I metodi di analisi sono:tubi solidi assorbenti,la portata di 0,05 a 0,5 l/min, composto da gel di silice rivestito da 2,4-dinitrophenylhydrazine,acido cloridrico.Il tubo assorbente viene inserito in un tubicino di aspirazione dellanalizzatore.Il metodo di analisi indoor usa la tenica HPL rivelazione UV,estrae e ml di acetonifrile,shakerato ogni 2 H.Nei disinfettanti possono esserci diverse sostanze:acidi e basi forti (acido cloridrico e idrossido di sodio),acidi organici (acido formico e acetico),aldeidi e chetoni (formaldeide),alcoli,eteri,alogenati.Tutte queste sostanze possono contaminare i luoghi di lavoro sottoforma di gas e vapore. L'acido acetico (o acetato in biochimica, noto anche come acido etanoico) un composto chimico organico la cui formula chimica CH3COOH, meglio conosciuto per conferire all'aceto il suo caratteristico sapore acre e il suo odore pungente.Il valore limite di soglia di 15 ppm.Il aprticolato aerodisperso formato da piccole particelle.I pm10 sono particelle con diametro inferiore ai 10 micron formato da polveri,polline,ceneri,fibre di amianto,polvere di carbone e catrame ect.I pm2,5 sono particelle pi piccole di pm10 con diametro uguale o inferiore ai 2,5 micron,questo il particolato pi pericoloso per la salute e lambiente perch rimane negli alveoli e aerodisperso nellaria per giorni.Il aprticolato viene prodotto soprattutto dagli scarichi delle autovetture.La normativa di riferimento il decreto legislativo 13 agosto 2010 n155 attuazione della direttiva 2008/50/CEE relativa alla qualit dellaria ambiente e per unria pi pulita in Europa che fissa nuovi limiti di esposizione.Se nellaria vi troppo particolato bisogna ridurlo non usando le macchine se no si va incontro a multe da parte dellunione europea.La normativa per i lavoratori esposti ACGIH 2009 che dice che i limiti di pm2,5 sono 3mg/m3 e per i pm10 10mg/m3.Con un analizzatore portatile si pu fare il campionamento del particolato aerodisperso in poco tempo e in ogni luogo,possiede un sensore scattering a laser.Scattering dispersione della luce da aprte di oggetti microscopici.Prima di monitorare lambiente bisogna usare il filtro assoluto per la calibrazione.Vi sono due tipi di filtri quello per i pm10 e per i 2,5.Le misurazioni sono dellordine di mg/m3. Classificazione particellare delle sale operatorie

La camera bianca o clean room un ambiente nel quale lareazione,la filtrazione daria e le procedure operative sono regolamentate per controllare la concentrazione e la qualit delle particelle presenti nellaria.La stanca realizzata secondo la tecnica del contenimento dinamico ovvero latmosfera nella sala in costante sovrapressione.I principali componenti strutturali sono del tipo a basso rilascio particellare.Limpianto di climatizzazione autonomo e limpianto di regolazione termo igrometrica garantiscono condizioni ottimali di pressione,temperatura e umidit.Da una serie di filtri assoluti (hepa)integrati nel controsoffitto emerge un flusso daria con efficienza migliore del 99,99% su particelle da o,3m,tale da garantire un elevato numero di ricicli e lavaggi.Laria espulsa viene ripristinata da aria primaria filtrata.Il flusso turbolento una miscelazione irregolare fra laria di immissione e dellambiente.IL flusso laminare una corrente daria a ridottissima turbolenza con una velocit di 0,25m/s.Le camere a flusso induttivo sono della tipologia consigliata per ambienti di classe >-iso7.Ci sono filtri assoluti sullunit di ventilazione o sui canali.La miscelazione daria prodotta dallinduzione dei diffuso ridi mandata determina delle buone condizioni di benessere ambientali:uniformit di temperatura e umidit,bassa velocit dellaria.La camera a flusso verticale sono una tipologia consigliata per ambienti di classe iso 6 e 7 con zone di flusso laminare (unidirezionale).I moduli filtranti sono posizionati sul reticolo del controsoffitto,le riprese daria sono sulla parte inferiore delle pareti,le cortine guida flusso sono nelle zone in flusso unidirezionale.Questi impianti consentono la formazione di zone in flusso unidirezionale in cl. Iso 4 e 5 allinterno di camera bianca.La controsoffittatura a reticolo permette facili variazioni delle zone in flusso unidirezionale.La camera a flusso unidirezionale (corrente daria avente linee parallele fluenti in ununica direzione e con stessa velocit) utilizzato per ambienti di classe <-iso5.I moduli filtranti sono posizionati sul reticolo del controsoffitto e le riprese aria avvengono dalle griglie del pavimento.Il sistema consente la formazione del flusso unidirezionale sullintera sezione.La camera a flusso unidirezionale orizzontale viene utilizzato in ambienti <-iso5.Ha moduli filtranti posizionati sul reticolo di una parete,le riprese daria avvengono dalle griglie della parete opposta.Il sistema consente la formazione del flusso unidirezionale sullintera sezione.La normativa di riferimento sono le linee guida sugli standard di sicurezza e di igneie del lavoro nel reparto operatorio ISPSEL 2009.Lobbiettivo di valutare la capacit dellimpianto di condizionamento di realizzale le condizioni idonee per la sala operatoria.I prelievi devono essere realizzati da personale competente.Il prelievo deve essere automatico con attivazione a ritardo o con un telecomando per evitare la presenza delloperatore nel prelievo.Gli operatori addetti alla determinazione della concentrazione di particelle devono essere muniti di abbigliamento di sala operatoria.Per evitate contaminazione da parte della superficie dellapparecchio deve essere disinfettata.Bisogna utilizzare uno strumento con contatore discretodi particelle,conforme alla norma tecnica uni en 13205:2002 capace di:visualizzare e registrare le conta e le dimensioni delle particelle presenti nellaria,discriminare la dimensione delle particelle in modo da rilevare la concentrazione totale delle particelle appartenenti alla gamma delle dimensioni considerate.La sonda dello strumento per la conta delle particelle per il prelievo deve essere rivolto verso il flusso daria,se la direzione del flusso indeterminabile verso lalto.Il volume di ogni singolo campione per ciascun punto di campionamento po essere determinato attraverso lequazione:V volume minimo di ogni campione=(20/Climite di classe(numero di particelle per m3))x1000.Si consiglia la misurazione della concentrazione di particelle di dimensione di 0,5 nanometri.La valutazione delle concentrazione di particelle in aria deve essere effettuata in condizioni di sala operatoria pronta.Il numero minimo di punti di campionamento equivale alla radice quadrata della superficie della sala operatoria.Nella sala operatoria <-classe iso5 le analisi devono essere semestrali in seguito ad interventi di manutenzione sul sistema di trattamento dellaria.Per sale operatorie <-classe iso 7 il controllo deve essere annuale in seguito ad interventi di manutenzione sul sistema di trattamento dellaria.I risultati relativi alle misurazioni di ciascun campione devono essere registrati come concentrazione di particelle per ciascuna dimensione considerata.Sono soddisfatti i requisiti di conformit se la concentrazione delle particelle calcolata in accordo con la norma uni en 15644-1 per la specifica classe.Lo strumento da usare per le analisi il discrete particle counter DCP,possiede i seguenti accessori sonda isocinetica,filtro assoluto e diluitore.Il filtro assoluto si usa per verificarlo 0 dellapparecchio.Il filtro diluitore opera una diluizione dellaria di 1 a 60.La sonda isocinetica si utilizza quando i valori delle particelle aerodisperse di diametro di 0,5 nanometro/m3 risultano <-20000.

Dosaggio del cloro residuo Il cloro un disinfettante chimico,la sua azione disinfettante deriva dal fatto che in presenza dacqua i suoi composti si idrolizzano portando alla formazione di acido ipocloroso HCLO che si dissocia in ioni di idrogeno H+ e ipocloriti OCL-.Lacido ipocloroso simile per struttura allacqua e per questo pu entrare nelle membrane cellulari microbiche creando allinterno cloro composti inutilizzabili.Il cloro essendo ossidante ossida le sostanze ossidabili organiche e inorganiche presenti nellacqua eventualmente.La dissociazione dellacido ipocloroso dipende dalla temperatura e dal ph,la diminuzione del ph aumenta lazione disinfettante,anche a ph7,5 la concentrazione alta.La quantit minima di cloro si calcola riempiendo 6 cilindri con 100ml dacqua in esame e si aggiungono quantit scalari di cloro (es 0,2;0,4;0,6)sia gita e si lascia in contatto per circa 30 minuti,poi si ricerca in ogni campione la presenza di cloro libero aggiungendo ortotolidina.Una colorazione gialla indica una reazione positiva cio vi del cloro libero.La quantit di cloro (clororichiesta) data dalla differenza fra il cloro impiegato per legare le impurit e la parte di cloro residuo.Il cloro gassoso viene venduto allo stato liquido in bombole ed usato solo per grandi istallazioni comunali e industriali.Gli ipocloriti sono composti attivi del cloro disponibili sottoforma di polveri o liquidi,i pi usati sono gli ipocloriti di sodio che contengono il 10% di sodio attivo.Lipoclorito di calcio contiene il 30% di cloro libero, un prodotto in polvere che per pu formare carbonato di calcio che va ad incrostare le tubazioni.La potabilizzazione un processo in cui lacqua viene resa pura e quindi bevibile.La clorazione semplice consiste nellaggiungere la minima quantit di cloro per assicurare la disinfezione,viene usato per acque limpide,per la clorazione semplice pu formare cloro composti con nessun potere ossidativo oppure pu produrre clorofenoli che danno allacqua cattivo odore e sapore.La superclorazione viene usata per acque inquinate consiste nellaggiungere cloro ad alte concentrazioni 20mg/L in modo velocissimo.Il cloro si lega con le sostanze organiche come lammoniaca e forma cloro ammine sostanze con potere ossidante e battericida perch possono liberare acido ipocloroso.La clorazione a break point un trattamento usato per acque molto inquinate,consiste nellaggiungere concentrazioni crescenti di cloro fino al consumo completo di tutte le sostanze organiche ed allossidazione dei composti costituenti il cloro residuo combinato.La distruzione di tutti questi composti viene detto punto di rottura della clorazione da questo momento il cloro aggiunto sar libero e attivo.Per capire la quantit di cloro libero e totale nelle acque c un metodo,basato sullintensit di colore dovuta alla reazione tra cloro e N,N-dietil-p-fenilendiammina DPD,misurabile con uno spettofotometro o per confronto visivo con una scala di colori.Il metodo utilizzabile alle acque provenienti da potabilizzazione con concentrazioni di cloro tra 0,03 a 5 mg/L,per concentrazioni maggiori serve una diluizione.Il dosaggio del cloro residuo avviene avviene per razione diretta tra DPD e cloro a ph compreso tra 6,2 e 6,5 con conseguente sviluppo di colore rosso.Il metodo clorimetrico consiste .Un reagente, specifico per il parametro che si vuole determinare, addizionato ad un piccolo campione dacqua.Il campione assume una colorazione, proporzionale dalla concentrazione del parametro che si vuole determinare.Valutando lintensit del colore si stabilisce la concentrazione. Il colore della reazione confrontato con un disco colorato in modo continuo, attraverso un oculare Azionando un comando il valore della concentrazione del parametro letto con precisione centesimale.Ilmetodo usato per acque potabili,di scarico (reflue) e piscina.Il campione costituito da 5ml dacqua.Al campione vengono aggiunte due gocce del reattivo 1 e una goccia del reattivo 2.La colorazione rosa indica presenza di cloro.Maggiore lintensit del rosa maggiore sar la concentrazione di cloro.Il metodo clorimetrico o-toluidina determina la quantit di cloro nelle acque reflue,depurate,di piscina.Il metodo consiste sulla formazione di un composto clorato in presenza di sostanze ad azione ossidante,infatti il cloro attivo in gradi di trasformare per la sua azione ossidante la o-tolidina in un composto il cui colore giallo varia in relazione alla concentrazione di cloro attivo,il giallo intenso indica unalta concentrazione di cloro attivo.Il fotometro portatile un apparecchio utilizzato per la determinazione del cloro e del ph dellacqua;misura cloro libero,totale e ph, uno strumento semplice e veloce.La normativa delle acque destinate al consumo umano il d.lgs 31/01 e d. lgs 27/02.I reflui proveniente dagli ospedali hanno unalta carica batterica,presenza di sostanze chimiche pericolose e contaminanti fisici.A seconda della provenienza lacqua reflua si divide in 3 tipi:reflui dei reparti di degenza (periodo di tempo in cui il paziente e a letto allospedale ) ricche di agenti microbici,antibiotici e chemioterapici;acque provenienti dai servizi di diagnosi e farmacia ricche di metalli pesanti,sostanze radioattive,disinfettanti e reattivi chimici;acque proveniente dai servizi alberghieri,servizio ristorazione,lavanderie,sistemi di condizionamento e centrale terminca.Il DPCM del 27 giugno 1986 sottolinea la necessit di sottoporre i reflui ospedalieri a trattamenti di depurazione e disinfezione.Il D lgs 152/06 dice che i reflui ospedalieri possono essere mischiati con quelli urbani se per questultimi previsto la depurazione .Lo smaltimento dei reflui ospedalieri prevede una serie di trattamenti chimici,fisici e biologici.Il dd lgs 152/99 dice che sono ammessi allo scarico nelle fognature i reflui ospedalieri con contenuto di cloro <-0,3mg/L.

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