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LA CALDAIA IDROSONICA di Andrea Rampado 12/09/2005

venivano elencate le tecnologie free-energy pi promettenti nellimmediato futuro.

A seguito di queste poche informazioni iniziai la mia ricerca trovando fin da subito un bellissimo articolo (2) che descriveva il funzionamento e le prestazioni della Caldaia Idrosonica; linventore, un certo James Griggs, oggi produce e vende queste Pompe Idrosoniche che garantiscono un risparmio energetico per il riscaldamento domestico e uso sanitario del 30%.

garantita unefficienza di trasformazione dellenergia elettrica in calore del 100% (e fin qui nulla di strano, se pensiamo che oggi le migliori caldaie a metano a condensazione arrivano a punte di efficienza superiori al 110%) senza per questo violare nessuna legge fisica, ma ci che mi ha incuriosito di pi il fenomeno che si crea allinterno di queste caldaie o pompe idrosoniche.

Ero dellidea che se questo fenomeno chiamato sonoluminescenza, il quale si crea a seguito della formazione di violente onde di cavitazione, fosse determinato da un principio fisico sconosciuto o meglio ancora poco studiato, probabilmente in futuro si sarebbero potute migliorare ulteriormente le efficienze di produzione dellenergia termica, e a quanto pare cos stato.

Recentemente unaltra universit Americana, la Purdue University (3) ha dato conferma, a seguito di alcuni esperimenti di laboratorio, che il fenomeno della sonolumiscenza produce in effetti delle trasmutazioni nucleari o fusione di nuclei atomici rilasciando grandi quantit di energia termica e, a quanto sembra (ma non ne sono sicuri ancora del tutto), anche di neutroni. Oggi viene chiamata sonofusione. In precedenza lannuncio era stato dato dalla Impulse Device inc., una societ di ricerca privata su cui ho scritto un articolo:

Con 50 lenergia di un milione di litri di benzina (4); qualcosa stato scritto recentemente anche su Focus di agosto 2005.

Ma torniamo alle caldaie idrosoniche: la mia ricerca non si fermata in America, anzi, praticamente arrivata in Italia proprio sotto il mio naso. Incredibile!

Dopo il recente articolo apparso su NEXUS (5) sempre ad opera del mitico Giorgio Iacuzzo, nel quale descrive e racconta di una piccola realt nel Trevigiano che produce artigianalmente e vende delle caldaie

idrosoniche, una semplice ricerca mi ha permesso di scoprire che in Russia esiste una vera e propria accademia delle scienze, che ha sviluppato e prodotto pompe idrosoniche per i pi svariati utilizzi, fino ad arrivare ad utilizzare il principio della cavitazione acustica come sistema di propulsione di alcuni particolari siluri supersonici.

Quindi i primi e i pi avanzati nel campo delle pompe idrosoniche e nellapplicazione della cavitazione acustica sono i Russi?

Sembrerebbe di s, ma non proprio cos; i fenomeni che avvengono allinterno di una pompa a cavitazione acustica, o meglio le cause che producono il fenomeno che genera calore e quindi energia, sono in verit molteplici e le cose non stanno come apparentemente sembrano; per questo motivo ad un certo punto della mia ricerca ho deciso di seguire unaltra strada, ovvero lo studio dei vortici, ma di questo parler ampiamente pi avanti descrivendo il prodigioso tubo di Hilsh.

Non solo i Russi quindi, e non solo gli Americani; e in Italia? Possibile che nessun Italiano abbia mai sperimentato o prodotto anche per caso un sistema simile alla pompa idrosonica?

Qualche tempo fa a seguito del mio articolo sulla sonofusione ho ricevuto una telefonata dallArizona da un giovane Italiano che mi raccontava una storia incredibile. Questo Italiano, di nome Cristian, mi disse che da pi di 25 anni stava studiando, sperimentando e producendo pompe idrosoniche per i pi svariati utilizzi.

Telefonicamente e via email siamo rimasti in contatto fino al suo ritorno in Italia, e a questo punto ci siamo incontrati.

Durante questo incontro e in quelli successivi, sono venuto a conoscenza di questa incredibile storia e di questa realt tutta Italiana; tutto ha avuto inizio tra il 1978 e il 1979, quando un parente stretto di Cristian (oggi ha solo 27 anni; allepoca era praticamente ancora in fasce) si chiese come mai si fosse bruciato una mano toccando lolio diatermico di una pressa idraulica, e da qui iniziarono degli studi che in seguito hanno prodotto un primo brevetto registrato in Svizzera nel 1982 e un secondo nel 1983: il TERMOGAN e lERGOTHERM. Era iniziata unimportante collaborazione Italo/Svizzera per la ricerca e lo sviluppo delle applicazioni della caldaia idrosonica e della pompa idrosonica.

I primi test e le prime applicazioni partirono appunto da un incidente fortuito (la mano bruciata nellolio diatermico). Si cerc fin dallinizio di recuperare lenergia termica dissipata dai motori delle pompe idrauliche; per fare questo si pens di farle lavorare immerse nellolio e tramite una serpentina, nella quale scorreva lacqua che poi veniva utilizzata per uso domestico-sanitario, si cedeva il calore recuperato dallolio; anche i russi per molti anni hanno adottato un sistema simile, ma loro anzich utilizzare olio

preferivano immergere la pompa direttamente nellacqua che poi sarebbe stata utilizzata per il riscaldamento domestico o sanitario.

Fino al 1990 molte importantissime societ si sono aggiunte in questa collaborazione e sperimentazione, societ che ancora oggi operano nel settore dellenergia soprattutto nucleare.

Sono stati commissionati studi, progetti di fattibilit, proposte di realizzazione di centrali termiche da almeno un Mw, sono stati fatti test, sono state rilasciate certificazioni che attestano e dimostrano che lenergia termica prodotta superiore allenergia utilizzata in ingresso, le stesse importanti societ che collaboravano allo sviluppo di queste pompe hanno eseguito presso i loro laboratori dei test rilasciandone poi dichiarazioni incontrovertibili.

Poi, come purtroppo sempre accade gli interessi aumentano a dismisura, diminuisce la comunicazione, aumenta la sfiducia e si deteriorano i rapporti; poco prima della rottura definitiva tra inventore e finanziatori, avvenuta nel 1990, nel 1989 viene registrato un ulteriore brevetto (stavolta Italo/Europeo): il riscaldatore dinamico.

Nel 1990 viene effettuata la prima fornitura di caldaie idrosoniche ad un importante ente religioso Italiano, una potenza installata ad uso riscaldamento e sanitario di 22 Kwh. Prima utilizzavano una caldaia a metano, con una spesa media in gas di circa 8 milioni di lire mensili; con la caldaia idrosonica non hanno mai speso pi di 2/3 milioni di vecchie lire al mese in energia elettrica.

In seguito altre strutture hanno avuto il privilegio di installare e in alcuni casi anche documentare i benefici e il risparmio ottenuto grazie alle caldaie idrosoniche.

Un caso tra tutti emblematico quello di una piscina dalle parti di Roma che utilizza la caldaia idrosonica da pi di 14 anni senza aver mai fatto manutenzione!!!

Facendo un passo indietro ed esattamente nel 1983, leggo una relazione certificativa sulle prove svolte su una caldaia idrosonica installata presso un laboratorio artigianale sito in Poggio Berni nei pressi di Rimini. La potenza della caldaia di 10 Kwh, il rapporto fra potenza assorbita e ceduta stato pari a 3,65. In poche parole, unefficienza pari al 365%.

Altre certificazioni documentano unefficienza del 149%, altre ancora solamente del 109%, ma tutte al di sopra del 100% di efficienza.

Ma torniamo al nostro amico Cristian. La domanda che tutti vi sarete fatti che cosa sia successo dal 1990 ad oggi: com possibile che in 15 anni non se ne sia saputo pi nulla, che non sia stata avviata una produzione in serie e una commercializzazione mondiale di queste caldaie?

Avviare una produzione in serie e quindi una commercializzazione comporta grandi investimenti, studi industriali, tutte cose che con dei partner giusti sono facilmente realizzabili, ma se ti sei bruciato una volta con il fuoco, la mano non la metti pi

In verit poi, aggiungo io, non esistendo una spiegazione scientifica precisa del fenomeno (che ancora oggi incerta), al riguardo le difficolt aumentano a dismisura.

Per questi motivi, per pi di dieci anni molte di queste meravigliose invenzioni sono rimaste nel cassetto in attesa, per linventore, di diventare forte abbastanza da poter sostenere da solo questi progetti e poterli finalmente presentare al pubblico.

Oggi finalmente una nuova generazione di persone ha fatto tesoro delle esperienze passate e volge ad un certo e sicuro miglioramento. Cristian ha costituito una societ che si occupa solo di ricerca e sviluppo nel campo delle nuove tecnologie, volato in America, patria del Capital Venture, e ha fondato la sua societ nella meravigliosa Paradise Valley in Arizona.

Da qualche tempo ormai hanno abbandonato lidea del recupero dellenergia termica dissipata dalle pompe, una complicazione in pi visto che lefficienza ottenuta dallestremizzazione delle geometrie di giranti e materiali utilizzati arrivata allapice delle leggi fisiche conosciute, producendo quantit veramente incredibili di energia termica, e potendo rinunciare quindi alla poca energia dissipata.

A questa societ oggi sono stati commissionati studi per lapplicazione della pompa idrosonica nel campo petrolifero da importantissime societ del settore. possibile infatti miscelare acqua e diesel od olio in forma stabile e inscindibile, riducendo cos in modo sensibile la produzione di gas inquinanti quando questi nuovi carburanti sono utilizzati nei motori tradizionali.

Oggi lazienda di Cristian sta sperimentando applicazioni in campo medico, nella decontaminazione dellacqua, nella miscelazione di sostanze chimiche immischiabili, nella distillazione: ecco in questi anni cosa hanno sviluppato in assoluto silenzio. Lultima nata ha il nome di BYMBA.

Questi sono i campi dapplicazione (fino ad oggi):

Riscaldamento

Raffreddamento

Miscelazione

Vaporizzazione

Separazione

Depurazione

Demolizione

Propulsione

Smaltimento scorie

Energia

Non pi molto lontano il giorno in cui vedremo finalmente installate nelle nostre case delle caldaie economiche, che non hanno bisogno di camini, non necessitano di collaudo e verifica dei fumi, totalmente ecologiche (se lenergia utilizzata non di fonte fossile, ma questo un altro argomento).

Cristian e il vapore

Cristian e Bymba

Note:

(1) NEXUS nr.i 12 e 13

(2) http://www.xmx.it/pompaidrosonica.htm

(3)http://news.uns.purdue.edu/UNS/html4ever/2005/050712.Xu.fusion.html

(4) http://www.progettomeg.it/art_rampado.htm (5) NEXUS nr. 54

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