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Circolo Dida3co
Vico Equense

P.O.F.
Plutarco

La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma, come legna da ardere, ha bisogno solo di una scin6lla che la accenda, che vi infonda limpulso alla ricerca e il desiderio della verit.

Anno Scolastico 2012-2013

1 Circolo dida,co Vico Equense

Rudyard Kipling

Il Dirigente Scolas6co

Debora Adrianopoli

1 Circolo dida,co Vico Equense

Ai miei alunni Se riuscirai a non perdere la testa quando tu, la perdono intorno a te, dandone a te la colpa; se riuscirai ad avere fede in te quando tu, dubitano, e me=endo in conto anche il loro dubitare; se riuscirai ad a=endere senza stancar@ nella=esa, se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone; se riuscirai ad arontare il successo e linsuccesso tra=ando quei due impostori allo stesso modo; se riuscirai a riascoltare la verit da te espressa distorta da furfan@ per intrappolarvi gli ingenui, o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita e a chinar@ per rime=erle insieme con mezzi di riepilogo; se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli, bench sni@ da un pezzo, a servire ai tuoi scopi, e a tener duro quando niente pi resta in te tranne la volont che ingiunge: Tieni duro!. Se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virt, o a passeggiar coi re e non perdere il tuo fare ordinario; se n i nemici n i cari amici riusciranno a colpir@, se tu, contano per te, ma nessuno mai troppo; se riuscirai a riempire la,mo inesorabile e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi, il mondo sar tuo allora, con quanto con@ene, e, quel che pi, tu sarai un uomo, ragazzo mio!

Piano dellOerta Forma>va

Elaborato dal Collegio dei Docen@ delibera n 73 del 23/10/2012 Ado=ato dal Consiglio di Circolo delibera n. 106 del 23/10/2012

1 Circolo dida,co Vico Equense

Premessa
La nostra scuola impegnata su due percorsi di grande rilevanza:

1. Educare al futuro valorizzando il passato, nella consapevolezza che ad educare le persone di domani sono gli insegnan6 di oggi ma anche nella certezza che gli strumen6 culturali e comportamentali che gli stessi insegnan6 sono in grado di orire, oggi, ai loro allievi, sono le basi indispensabili sulle quali montare un i6nerario di sviluppo in direzione umana; 2. Consolidare lautonomia culturale e organizza>va della scuola in modo che le con6nue Riforme che i vari Governi pongono in essere, debbano necessariamente tener conto che la scuola ha un suo pres6gio e una propria dignit che poggiano sulla professionalit di tuJ gli operatori scolas6ci e, quindi, sono sorreJ dal confronto sereno di posizioni diverse, dalla formazione in servizio, dalla ricerca di dimensioni organizza6ve e pedagogico-didaJche sempre pi avanzate e, sopraMuMo, dalla tutela costante della persona che apprende per cui non potr mai essere al servizio di unideologia dominate. Esiste, oggi, una nuova cornice culturale entro cui ripensare lesperienza del fare scuola; una cornice che racchiude tre mondi diversi che interagiscono: ! quello tecnologico, che ha creato e crea strumen6 sempre pi sos6ca6 che danno unimpronta marcata alla nostra vita; ! quello economico che apre nuovi orizzon6 a valori consolida6 come la gius6zia, la fratellanza, il rispeMo della persona umana; ! quello virtuale che supera conni, tradizioni, religioni, culture, muovendosi in una dimensione che non reale ma che non neppure fantas6ca. Corriamo tuJ verso traguardi che non conosciamo e per i quali non siamo sucientemente aMrezza6, rischiando di diventare tan6 apprendis6 stregoni non pi in grado di governare le forze da noi stessi scatenate. In questo turbinio di oerte, di sollecitazioni, di conquista di conoscenze e competenze la scuola non pu con6nuare a svolgere la propria opera di formazione senza ripensare cri6camente ai contenu6, alle modalit, ai tempi, alla contestualizzazione dei propri interven6 educa6vi, con lintento primario di fornire a tuJ gli allievi gli strumen6 culturali, psicologici e matura6vi per ges6re al meglio il proprio presente e per aMrezzarsi al ne di ipo6zzare un futuro gra6cante e concretamente raggiungibile.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Ogni alunno, bambino o ragazzo che sia, ha la necessit di essere considerato nellunicit della sua persona e come tale deve essere educato, nel senso che deve essere aiutato a scoprire e a 6rar fuori il valore di se stesso, delle cose e della realt sia quella faMa di persone, di faJ, di even6, del presente e del passato, sia quella pi ampia ed ar6colata del Web. Questo percorso, cos arduo e complesso, deve avvenire, secondo il parere dei docen6 del I Circolo di Vico Equense, mediante ladozione di un i6nerario coerente, che si allarga e si perfeziona progressivamente e che, in ogni momento della sua evoluzione, si avvale del coinvolgimento aJvo di ogni singolo allievo.

Un primo livello di sviluppo legato alla capacit, da parte del bambino della scuola dellinfanzia, di vivere con sempre maggiore consapevolezza i vari campi della sua esperienza, cio i diversi ambi6 del fare e dellagire e i vari seMori di competenza nei quali egli d signicato alle sue aJvit e sviluppa il suo apprendimento. Un secondo livello quello del sapere, che si riscontra nella capacit che ha il bambino di riferire un argomento che ha ascoltato o che ha leMo o che rela6vo ad unaJvit che ha svolto. Ci consente di acquisire un terzo livello che riguarda, poi, il comprendere, ossia la capacit che pu avere lalunno non solo di sapere e di riferire ma anche di capire e di inserire nei normali comportamen6 che adoMa ci che ha appreso. Esiste, inoltre, un quarto livello, pi qualicato, che aiuta il fanciullo non solo a sapere e a capire ma anche a saper pensare e inventare, il che si verica quando egli in grado di valutare anche cri6camente e di poter riconsiderare tuMo laspeMo del problema in esame secondo una prospeJva crea6va. Per seguire tali percorsi di sviluppo, necessario che ci sia una trasversalit nella comprensione dei contenu6 delle diverse discipline di studio che si caraMerizza non solo nei collegamen6 che si possono eeMuare tra discipline diverse ma anche negli appor6 contenu6s6ci che tali discipline sono in grado di dare. Ogni disciplina, infaJ, un insieme di contenu6 che riguardano il medesimo campo di ricerca, ma ques6 contenu6 non sono sempre eguali a se stessi e gli stessi campi di ricerca cambiano nella misura in cui procedono le conoscenze dell'uomo e avanza il sapere scien6co. Le innovazioni che si hanno nel campo della ricerca non entrano simultaneamente nel corpo disciplinare scolas6co, nei programmi di studio ma a distanza di tempo pi o meno lungo. Ci dipende dal faMo che la scuola ha un suo specico educazionale, per cui deve misurarsi solo con le conoscenze che si considerano consolidate e da tuJ acceMate e non con le conoscenze di avanguardia e di fron6era, che, a distanza di pochi anni, potrebbero essere smen6te. Se si considera poi che nel campo della ricerca le scoperte e le invenzioni, in questo periodo storico, procedono a ritmi sempre pi veloci, evidente che il ritardato ingresso dei nuovi contenu6 disciplinari nella pra6ca didaJca della scuola si fa sempre pi marcato. Da ci deriva la necessit di aJvare e sostenere una metodologia della ricerca, magari, ar6colata secondo i canoni della ricerca/azione. La ricerca, secondo una caraMerizzazione psicologica, si presenta come un metodo di apprendimento o di produzione intenzionale e sistema6co in risposta a problemi ed caraMerizzata da comportamen6 direJ verso uno scopo deliberato e cosciente da raggiungere. Ricercare signica studiare landamento dei faMori che intervengono a formare una situazione e che su questa incidono posi6vamente o nega6vamente al ne di poter generalizzare le constatazioni faMe e prevedere possibilmente il vericarsi o meno del fenomeno che interessa. Si parla della ricerca/azione allinterno del problema della ricerca in educazione in quanto essa si colloca nell ambito della ricerca opera6va. La ricerca/azione, infaJ, una ricerca per lazione che deve essere realizzata secondo la logica di una ricerca scien6ca che ha per oggeMo i faJ didaJci e pedagogici.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Nella ricerca/azione la verica delle ipotesi teoriche su un dato oggeMo di studio e lazione tendente alla modica delloggeMo stesso procedono parallelamente allinterno di un processo circolare di programmazione - azione - verica - ulteriore programmazione; processo in cui sono a pieno 6tolo coinvol6 sia il ricercatore che i des6natari dellintervento. Secondo questo impianto metodologico/didaJco, n dalla scuola dellinfanzia, il bambino diventa co-ricercatore e la dinamica dellinsegnamento/apprendimento viene completamente rinnovata in quanto non ci sono traguardi pressa6 da raggiungere ma percorsi a spirale da seguire, caraMerizza6 da mete progressive che si pongono sempre come pun6 di partenza per altre conquiste le quali dipendono dagli alunni e dalla posi6vit dellazione di ricerca aJvata e non da traguardi arbitrariamente stabili6. In tal modo, la base solida dei saperi e delle competenze irrinunciabili, la cornice valoriale che salvaguardi lunit del sistema scolas6co e le pari opportunit per tuJ i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze del nostro Paese non si congurano come una gabbia che imprigiona lallievo ma come uno s6molo per unazione di crescita costante da parte di ognuno. Il I Circolo di Vico Equense esalta, quindi, il valore della persona in formazione e crea le condizioni favorevoli al suo apprendimento e alla sua posi6va vita di relazione, rivedendo cri6camente i saperi fondamentali per ges6re al meglio le mutate dinamiche tecnologiche e sociali, guardando costantemente al futuro ma pensando anche a fornire agli allievi pun6 fermi di ancoraggio in questo mare di lusinghe e di modernizzazioni non sempre a misura umana. Ecco perch in questo documento programma6co del Circolo si iden6cano tre pilastri di grande spessore intorno ai quali ruotano tuMe le dinamiche culturali, organizza6ve e relazionali che caraMerizzano la nostra azione forma6va: ! un forte legame al territorio nel quale penetrano e si raorzano le nostre radici e dal quale ognuno trae non solo la linfa vitale degli aeJ pi cari, delle proprie tradizioni, del clima salubre, ma anche le opportunit di lavoro, di crea6vit, di confronto costante con culture diverse; ! la loEa allinsuccesso scolas>co e dispersione scolas>ca intesa non solo come scoperta delle inadempienze e come ostacolo alle evasioni ma come opposizione decisa alle scorciatoie che alcuni genitori, pi sensibili al loro pres6gio sociale che alla reale maturazione del glio, decidono di prendere spostando da una scuola allaltra il proprio bambino; ! la3vazione di percorsi laboratoriali che si congurano come unopportunit aggiun6va rispeMo alli6nerario forma6vo di base. Gli operatori scolas6ci del I Circolo di Vico Equense, sempre rispeMosi delle norme che lo Stato pone in essere per la scuola, mentre, per un verso, applicano disposizioni che non sempre condividono, si impegnano, comunque, a realizzare una scuola di qualit che garan6sce: agli alunni, rispeMo e condizioni ideali per pervenire ad importan6 traguardi di sviluppo, di conoscenza, di correMa vita di relazione; ai genitori, disponibilit allascolto, considerazione aMenta delle loro richieste, rispeMo delle loro tradizioni, della loro cultura e del loro credo religioso; alle forze buone del territorio, costante collaborazione per tuMe le inizia6ve che possano far crescere meglio i nostri giovani. Il dirigente scolas6co Debora Adrianopoli

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La nostra Scuola, cer6cata dal polo Qualit di Napoli secondo la norma UNI EN ISO 9004/2009, predispone un Piano dellOerta Forma6va in coerenza con le Indicazioni Nazionali per la Scuola dellInfanzia e della Scuola Primaria e in risposta alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del bacino di utenza. Esso ar6colato in quaMro Aree cui fanno riferimento una serie di processi che la scuola meMe in aMo per garan6re la qualit del servizio forma6vo.
IDENTIT DELLA SCUOLA STORIA DELLISTITUZIONE CONTESTO TERRITORIALE UBICAZIONE E SITUAZIONE EDILIZIA PIANO DI SICUREZZA E PREVENZIONE AZIONI DI INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO (Partecipazione democra6ca PEC) LA NOSTRA MISSION GLI AMBITI PRIORITARI DI INTERVENTO IL NOSTRO CURRICOLO DI SCUOLA LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA LA MEDIAZIONE PROFESSIONALE LA VALUTAZIONE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ORGANICO FUNZIONALE MATERIALI E SUSSIDI PIANO FINANZIARIO ORGANIZZAZIONE DI SEZIONI E CLASSI ORARIO SETTIMANALE ORARIO SERVIZIO DOCENTI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI E PLESSI ASSEGNAZIONE PERSONALE ATA AI PLESSI ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE AUTOANALISI DI ISTITUTO POLITICA DELLA QUALITA PIANO ANNUALE DELLA QUALITA

Introduzione

I AREA

INTEGRAZIONE SCUOLA-TERRITORIO
Individuazione risorse Relazioni con lesterno

II AREA

ProgeMazione e pianicazione del servizio forma6vo Erogazione del servizio forma6vo Controllo degli apprendimen6

DIMENSIONE PEDAGOCICO DIDATTICA

III AREA

IV AREA

MIGLIORAMENTO E QUALITA
Ges6one della Qualit

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Ges6one del personale Ges6one approvvigionamen6 Ges6one aMrezzature

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO FUNZIONALE

QUATTRO AREE per rispondere agli interroga6vi suscita6 dalla problema6zzazione dellimpianto culturale e forma6vo: Chi siamo? Dove siamo? I AREA Dove operiamo? Quali interrelazioni? Cosa ci proponiamo? Pag. 9 Pag. 13 Pag. 19 Pag. 23 Pag. 29 Pag. 72

II AREA Quale mediazione dida3ca?


Come valu>amo? Quali scelte forma>ve?

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi?

Pag. 135 Pag. 148 Pag. 159

IV Come ci valu>amo? AREA Quali azioni di miglioramento?

Pag. 176 Pag. 184

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III Quali risorse umane e materiali? AREA Quali scelte organizza>ve?

Pag. 161

Pag. 164

DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA - TERRITORIO

Chi siamo?
Identit della scuola Storia dellIstituzione

1 Circolo dida,co Vico Equense

Chi siamo

Area 1

Iden>t della scuola


Il 1 Circolo DidaJco di Vico Equense Scuola dellInfanzia e Scuola Primaria; ha come bacino di utenza alunni provenien6 dal Centro, dalla frazione di Montechiaro e da altre frazioni viciniori. Nellanno scolas6co in corso sono iscriJ 258 bambini per la Scuola dellInfanzia e 462alunni per la Scuola Primaria. La Direzione condoMa dalla DoM.ssa Debora Adrianopoli Vi prestano servizio 69 docen> di cui 32 per la Scuola dellInfanzia e 37 per la Scuola Primaria. Il personale non docente in servizio presso lIs6tuzione Scolas6ca rappresentato da:

DireMore dei Servizi Generali e Amministra6vi n.1

Personale amministra6vo n.4


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Collaboratori Scolas6ci n.9 Operatori addeJ alla pulizia dei locali scolas6ci (ex L.S.U.) n.6

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Chi siamo

Area 1

Storia dellis>tuzione
Da anni il 1 Circolo di Vico Equense si pone come centro di formazione culturale, di vita civile e di impegno sociale volto alla costruzione delliden6t personale e della ciMadinanza aJva. In unoJca di educazione permanente, aperta al territorio, allo scopo di favorirne il coinvolgimento, la partecipazione e la condivisione, divenuta nel tempo luogo di incontro e di confronto culturale e democra6co. Le azioni di promozione, coordinamento e indirizzo del Dirigente scolas6co e limpegno del personale tuMo favoriscono ladozione di forme pedagogico- organizza6ve tenden6 alla promozione umana e alleducazione ai valori universalmente riconosciu6. Gli ideali di Pace, Libert e Gius6zia sociale, i valori della convivenza democra6ca, il recupero e la valorizzazione delle risorse territoriali unitamente al superamento di visioni individualis6che e campanilis6che, la proiezione verso lEuropa e il Mondo in una visione interculturale, sono divenu6 cardini delle diverse fasi progeMuali n dal 1992/93, quando fu elaborato il P.E.I. (Piano Educa6vo di Is6tuto) espressione delliden6t di un Circolo organizzato su regole interne partecipate e condivise anche con il territorio. Il lavoro proseguito negli anni nelloJca del miglioramento con6nuo. Nello specico, dal 92/93, la pianicazione, intesa come procedura di ricerca azione rela6va ai processi fondan6 dellerogazione del servizio scolas6co, ha riguardato i seguen6 aspeJ:

1. ProgeEazione curricolare e dida3ca

Elaborazione del P.E.I. Graduale evoluzione dellelaborazione della Programmazione Educa6va e DidaJca (dagli obieJvi tassonomici alle mappe conceMuali e alla curricolazione per competenze); AJvit di progeMazione per ambito per la ricerca metodologica aMraverso il confronto, la condivisione e ladozione di strategie aJve e risponden6 ai bisogni degli alunni; Sperimentazione dellAutonomia organizza6va e didaJca: elaborazione del ProgeMo Scuola (98/99), elaborazione del P.O.F. dal 99/2000, elaborazione dei P.S.P. alla luce delle Indicazioni Nazionali.
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Chi siamo

Area 1

2.Socializzazione Socializzazione al territorio nel corso e alla ne dellanno scolas6co, di percorsi forma6vi e didaJci signica6vi, rendicontazione sociale dei risulta6 consegui6 dagli alunni, rappresentazioni, dramma6zzazioni, slate, mostre performance, pubblicazioni e speMacoli.

3.Visibilit e confronto

Partecipazione a manifestazioni, gare e concorsi di natura didaJca indeJ da Associazioni culturali ed En6 territoriali locali, regionali e nazionali (Slata delle Pacchianelle, Cypraea,, Exposcuola, Fiera del libro di Bologna, Matesis, Olimpiadi della matema6ca).

4.Organizzazione

AJvazione di nuove modalit organizza6ve nella ges6one e impiego delle risorse umane interne ed esterne mirate al potenziamento della collegialit per promuovere la valorizzazione delle competenze, il coinvolgimento, la condivisione e la partecipazione delle varie componen6 scolas6che ed extrascolas6che. A tale scopo sono sta6 individua6: a.Iter opera@vo interno: individuazione di Funzioni Strumentali; individuazione di Aree e Dipar6men6; organizzazione del Collegio dei docen6 in gruppi di lavoro e Commissioni di docen6 per aJvit di progeMazione e monitoraggio; cos6tuzione dello sta di direzione; individuazione dei criteri e delle modalit di lavoro funzionali allorganizzazione (tempi, modi, strumen6). b.Iter opera@vo per la partecipazione democra@ca delle par@ interessate: assemblee; incontri individuali con le famiglie; incontri is6tuzionali (tempi, scopi degli incontri).

5.Integrazione alunni diversamente abili

Cos6tuzione di un gruppo di lavoro per lintegrazione degli alunni diversamente abili formato dal Dirigente, dai docen6 di sostegno, dai docen6 di base, da rappresentan6 dei genitori e dallequipe socio-psico-pedagogica dellA.S.L. NA 5 per il miglioramento dei processi rela6vi allintegrazione degli alunni in dicolt.

6.Formazione

7.Documentazione

Documentazione, conservazione delle esperienze forma6ve pi signica6ve, archiviazione: dossier e tes6, con elaborazioni-produzioni, eseguite dagli alunni in collaborazione con le famiglie, videocasseMe, cd-rom, DVD.

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Sono state operate scelte di supporto alla qualit dellOerta Forma6va in relazione a: a.Formazione Docen@: promossa dallIs6tuzione e/o da en6 e Is6tuzioni esterne. b.Formazione Genitori: ProgeMo Pantachu, PON F1 2009 Educare a tuMo campo.Corsi di formazione per genitori condoJ da esper6 esterni su problema6che rela6ve al rapporto genitori-gli. c.Formazione Permanente: Corso di istruzione e formazione in et adulta (corso serale, statale, per il conseguimento della licenza media) in collaborazione con il C.T.P. del 39 DistreMo Scolas6co.

DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA - TERRITORIO

Dove siamo?
Contesto territoriale

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Dove siamo

Area 1

Contesto territoriale
Vico Equense una ciMadina situata al centro della Penisola Sorren>na, in una posizione geograca par6colarmente felice: si apre sul Golfo di Napoli ed vicina a localit ricche di bellezze naturali ed ar6s6che come Pompei, Sorrento, Positano, Capri. Si estende su un territorio caraMerizzato dalla molteplicit e dalla variet dei paesaggi: Monte Faito con estesi boschi, selve cedue, ricca vegetazione di piante secolari e ora del soMobosco; Zone collinari con insediamen6 umani (13 frazioni e borgate) che conservano tradizioni e folklore (prodoJ locali agricoli e ar6gianali, Sagre, ecc) Mare e coste (presenza di ora e fauna marina di notevole interesse, Non manca, inoltre, un patrimonio ar6s6co- spiagge ed insenature nella costa alta storico-culturale rilevante: par6colarmente aMraen6). - Reper6 archeologici preromani - Castello medioevale - Campanili, chiese di varie epoche disseminate per tuMo il territorio - Portali Catalani nelle costruzioni del centro storico, ecc
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- Elemen6 architeMonici ed opere darte, tes6monianze della sua storia. - In tale contesto la Scuola viene riconosciuta come punto di riferimento culturale e il 1 Circolo didaJco, in rete con altre scuole, opera come centro di formazione e di ricerca, in accordo con en6 e is6tuzioni del territorio.

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Dove siamo

Area 1
Ambiente: elemen> sici, naturali e antropici

Situazione rilevata dallanalisi


PUNTI FORTI Posizione geograca OJmale e strategica (posizione centrale rispeMo alla Penisola Sorren6na, veduta sul Golfo di Napoli e localizzazione nelle vicinanze di Pompei, Sorrento e Positano) AMraente e paesaggis6ca (Presenza del Monte Faito, sugges6vi panorami, localit turis6che, ecc.) Zona turis6ca (Spiagge e riceJvit alberghiera) Montagna Monte Faito (estesi boschi, selve cedue, ricca vegetazione con piante secolari) Abbandono per mancanza di struMure, di aMrazioni e di aMenzione (incendi es6vi, viabilit sconnessa, mancanza di parchi giochi, ecc.) Orograa complessa Centro distaccato dalle frazioni con scarsi collegamen6 Inadeguata viabilit (strade impercorribili, traco cao6co, assenze di parcheggio) Incremento edilizio disordinato e specula6vo Poca aMenzione alle esigenze del turista (prezzi al6, disorganizzazioni varie, ecc.) PUNTI DEBOLI

Collina Zona alta del paese: frazioni ricche di tradizioni e di folklore (sagre, prodoJ locali, agricoli e di ar6gianato) StruMure agrituris6che Mare Cos6era sorren6na: spiagge locali, stabilimen6 balneari, centri di cure termali (Scrajo Terme) Ricca ora e fauna marina Aollamento es6vo e inquinamento (mancanza di depuratori) Disorganizzazioni struMurali (mancanza di parcheggi, di mezzi, cos6 eleva6, ecc.) Ubicazioni decentrate e mancanza di servizi (strade disagevoli, mancanza di centri spor6vi e/o culturali, ecc.)
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Dove siamo

Area 1
Rappor6 con : Ucio Territorio - Ucio Scuola - Ucio Poli6che Sociali Protocollo dintesa Supporto tecnico e collaborazione per il ProgeMo di educazione stradale ed educazione alla legalit Protocolli di intesa ProgeMo Con6nuit/orientamento/integrazione Rete di scuole PES NET Penisola Sorren6na Protocolli di intesa Piano di prevenzione dei faMori di rischio indoor per allergie e asma Programma per incen6vare il consumo di fruMa e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di et. Conoscenza dellambiente marino e del territorio locale e sensibilizzazione al rispeMo degli habitat naturali Promozione delle aJvit motorie e pre-spor6ve per gli alunni con disabilit Valorizzazione delle risorse culturali, storiche e architeMoniche, del paese Programma per favorire la conoscenza e la crescita dei ragazzi verso il mondo dello speMacolo
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StruEure pubbliche e private


Ente poli>co locale: Comune Comando Vigili Urbani

Altre scuole statali: Is6tuto Comprensivo Caulino Isituto Comprensivo A.ScarlaJ Scuole Secondarie II grado I.P.S.S.A.R. I.P. Galilei Scuole private: I.T.C. Manzoni Altre scuole En> e Associazioni: Ministero della Salute (Dipar6mento di Pediatria Federico II Napoli) Ministero delle Poli6che Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) Assessorato Agricoltura Regione Campania Lega Navale Italiana Lega Ambiente Is6tuto don Orione di Ercolano. Associazione A.S.C.O. di Ercolano Liceo Ar6s6co ISA F. Grandi di Sorrento Gruppo Quar6ere Vescovado Teatro Mio

Patrimonio ar>s>co storico culturale


Sul territorio sono presen6 opere architeMoniche, scultoree e piMoriche di notevole interesse ar6s6co e di rilevanza storica. Il paese ha dato, inoltre, i natali ad illustri personaggi, quali: Gaetano Filangieri, Giovan BaJsta della Porta, Giovan BaJsta Vico, Mons. Michele Natale, Antonio Asturi, Michele AManasio, Giuseppe Grieco

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Dove siamo

Area 1

Popolazione
Popolazione Residente Totale Na>vit negli ul>mi anni: - 2007 - 2008 -2009 -2010 -2011 -2012(al 25/09) Popolazione totale: 0 5 anni 6 10 anni 11 14 anni 15 18 anni Livello culturale: Laurea Diploma Scuola Media Superiore Diploma Scuola Media Inferiore Licenza Elementare Nessun Titolo Da> e/o Percentuali 254 239 220 280 193 143 Tot. 1280 n. 21074 n. 1197 n. 1134 n. 1006 n. 990 4% 17% 31% 31% 17%

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Tenore di vita: Alto Medio Alto Medio basso Basso

10% 75% 10% 5%

Dove siamo

Area 1

Problema>che emergen>
A livello sociale: Fenomeni di: Disoccupazione o lavoro nero (sopraMuMo per i giovani e per le donne) Droga Microcriminalit organizzata A livello e6co- comportamentale Fenomeni di: Smarrimento di alcuni valori morali di riferimento (disgregazione del tessuto familiare, confusione di ruoli e funzioni, aMenzione ai bisogni materiali piuMosto che a quelli psico- aeJvi) Pseudoperbenismo Relazioni interpersonali talvolta complesse per la presenza di aMeggiamen6 di: Individualismo/chiusura Materialismo/consumismo Massicazione/condizionamento Eccessivo protezionismo/ permissivismo nei confron6 dei gli

Ee3 di ricaduta su una contenuta percentuale dellutenza scolas>ca


Fragilit psicologica Dipendenza dalladulto Condizionamen6, stereo6pi, pregiudizi Soggezione a mass-media e mode, a leader nega6vi nel gruppo dei pari Aggressivit, intolleranza, mancato rispeMo delle regole di convivenza democra6ca
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DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO

Dove operiamo?
Ubicazione Situazione edilizia Piano di sicurezza e prevenzione
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Dove operiamo

Area 1

Ubicazione
La Direzione e gli uci di Segreteria sono ubica6 in via Sconduci, 12 I Plessi sono cos disloca6:
VICO CAPOLUOGO Via Sconduci Scuola dellInfanzia Scuola Primaria VICO c/o SS. Trinit e Paradiso Viale delle Rimembranze Scuola dellInfanzia VICO Scuola in Ospedale Ente Ospedaliero De Luca e Rossano

Plesso Capoluogo

StruEura
Aula Laboratorio Palestra Atrio Cucina RefeMorio Servizi igienici

Primaria
23 3 1 1 0 0 21
(+3 per gli alunni diversamente abili e 4 per il personale)

Infanzia
4

5
(+1 per il personale)

S t r u t t u r e

Spazi esterni Uci amministra6vi

2 3

Plesso SS. Trinit e Paradiso

StruEura
Aula Laboratorio Palestra Corridoio Cucina RefeMorio Servizi igienici Spazi esterni Uci amministra6vi

Infanzia
9 3 0 0 0 9
(+2 per il personale)
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Dove operiamo

Area 1 Situazione edilizia rilevata dallanalisi

PUNTI FORTI Disponibilit di aule ben illuminate Laboratori: 2 di informa6ca, 1 musicale, 1 scien6co, 1 linguis6co Spazi mul6funzionali: atri e cor6li Servizi igienici Palestra Impianto di riscaldamento a norma Impianto eleMrico a norma Sistema di sicurezza PUNTI DEBOLI Mancanza di aule per lorganizzazione di gruppi di lavoro Palestra non insonorizzata Insucienza degli spazi des6na6 allaccoglienza, alle riunioni/assemblee, agli incontri/manifestazioni per la socializzazione alla comunit sociale delle esperienze signica6ve promosse dalla scuola

Azione della scuola


sollecitazione e richieste agli En6 prepos6 (Comune, A.S.L., ecc.) u6lizzazione razionale degli spazi fruibili: uso mul6funzionale delle aule e degli spazi comuni collaborazione faJva con Associazioni ed En6 presen6 sul territorio
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La scuola fronteggia la carenza delle struMure con:

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Dove operiamo

Area 1

Piano di sicurezza e di prevenzione


(D.L. n. 81/ 2008 e successive modiche)

Nel rispeMo della norma6va vigente stato elaborato: il ProgeMo "SCUOLA SICURA" il documento di valutazione dei rischi redaMo dal Dirigente Scolas6co con la consulenza dellarch. Federico Biagini

Sono sta6 eeMua6 corsi di aggiornamento per tuMo il personale docente della scuola nalizza6: a) alla sicurezza delledicio con riferimento alla ges6one dellemergenza; b) alla diusione della cultura di protezione civile. Il dirigente scolas6co ha designato in ogni plesso i docen6 addeJ al servizio di prevenzione e protezione e alla ges6one emergenze. Gli edici scolas6ci sono sta6 dota6 di planimetria, piano di evacuazione e disposi6vi an6ncendio E stato nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione nella persona dellArch. Federico Biagini Sono sta6 predispos6 corsi di informazione e formazione di tuJ i lavoratori dipenden6 e delle gure sensibili Il personale, docente e non docente della scuola ha eleMo, nell'ambito delle RSU, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza nella persona dell'ins. S6nca Maria la quale ha seguito il regolamentare Corso di Formazione In par6colare: In ogni plesso si eeMuano almeno tre prove di evacuazione allanno. Ogni plesso dotato di documentazione specica. Il Circolo dotato anche di materiale didaJco audiovisivo: Cd-Rom del Ministero, VideocasseMe. La formazione del personale docente e A.T.A avviene aMraverso incontri, opportunamente predispos6 dal Dirigente Scolas6co e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, e corsi di formazione promossi da Agenzie autorizzate presen6 sul territorio. La documentazione di quanto realizzato agli aJ della scuola.

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DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA- TERRITORIO

Quali interrelazioni?
Integrazione scuola- territorio Partecipazione democratica Patto educativo di corresponsabilit
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Quali interrelazioni?

Integrazione scuola- territorio


Convenzioni Protocolli dintesa e Accordi di programma Lega Navale Biblioteca Comunale G. B. Della Porta

Area 1

Comando Polizia Municipale- Comune di Vico Equense Ente Ospedaliero De Luca e Rossano - ProgeMo Scuola in Ospedale Regione Campania - ProgeMo di Educazione alla CiMadinanza Polo Qualit Napoli Arch. Federico Biagini - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rete di Scuole Penisola Sorren6na PES-NET Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Vico Equense Centro A.I.A.S. Associazione Culturale Cypraea ASL Na 5 Lega Navale Sezione di Vico Equense Museo Mineralogico Campano I.C. A. ScarlaJ - Vico Equense - ProgeMo Con6nuit Liceo Ar6s6co ISA F. Grandi di Sorrento ProgeMo Spor6vamente abile

ContraJ Re6 di Scuole Collaborazioni

Partecipazione democra>ca
Per creare reali condizioni di dialogo tra docen6, famiglie e studen6, il nostro Is6tuto si rende disponibile a recepire tuMe le indicazioni u6li alla crescita dello studente in sintonia con quanto esplicitato nelle nalit della nostra scuola. In tale senso sono previs6 incontri is6tuzionali, con tuJ i genitori o con alcuni rappresentan6, durante i quali il Dirigente Scolas6co, o un suo delegato, a inizio anno illustra i contenu6 pi signica6vi del POF e, alla ne dellanno scolas6co, gli esi6 nali dellaJvit, registra6 aMraverso strumen6 di raccolta da6 (ques6onari) appositamente predispos6 dagli organismi competen6 ( gruppo Qualit ). Rappor6 scuola-famiglia Incontri programma6 periodici con i genitori Assemblee - Intersezione/interclasse - Colloqui individuali ContraJ di Is6tuto - di sezione - di classe Cos6tuzione Comitato genitori Cos6tuzione Comitato Studen6
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Intese forma6ve Partecipazione democra6ca stakeholders

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PaEo Educa>vo di Corresponsabilit


(Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007 n. 235)

Il genitore/adatario e il dirigente scolas>co

-Visto lart. 3 del DPR 235/2007 -Vista la CM Prot n. 3602/P0 del 31/7/2008 -Preso aMo che: 1)LA COMUNITA SCOLASTICA a.la formazione e leducazione sono processi complessi e con6nui che richiedono la cooperazione dello studente, della scuola, della famiglia e dellintera societ civile; b.la comunit scolas6ca il complesso cos6tuito dagli studen6, dagli organi e operatori scolas6ci, dalle famiglie e dai soggeJ interni ed esterni, anche is6tuzionali o associa6vi, che collaborano nel perseguimento del successo forma6vo ed educa6vo; c.il rapporto scuola-alunno-famiglia cos6tuisce lecologia primaria entro la quale si realizza la transazione educa6va e la condizione fondamentale del successo dell'impresa educa6va; d.la scuola non soltanto il luogo in cui si realizza lapprendimento ma una comunit organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi che necessitano di interven6 complessi di coordinamento, ges6one, conservazione- oJmizzazione e partecipazione; 2)INSUCCESSO SCOLASTICO la serie storica degli esi6 scolas6ci rileva il mancato rispeMo dei regolamen6 quale faMore prevalente di insuccesso educa6vo e dei malfunzionamen6 nell'erogazione dei servizi scolas6ci;

soEoscrivono il seguente paEo educa>vo di corresponsabilit

generali dello Stato e responsabilit per violazione dei regolamen6 d'is6tuto.

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1)ETICA DELLA RESPONSABILITA' I.L'osservanza delle norme di livello nazionale e regionale e dei regolamen6 a livello d'is6tuto assume i caraMeri di presupposto fondamentale e prioritario per la realizzazione degli obieJvi forma6vi d'is6tuto. II.Scopo fondamentale del presente PaMo l'esplicitazione delle responsabilit, comuni ed individuali, connesse con i comportamen6 contrari alla realizzazione delle istanze richiamate al punto 1 della premessa e l'assunzione dei conseguen6 impegni per l'osservanza delle norme, per il miglioramento e per il ripris6no delle condizioni di buon andamento in caso di violazione delle norme. III.Le predeMe responsabilit si ripar6scono in responsabilit per violazione di norme

2. RESPONSABILITA' PER VIOLAZIONE DI NORME GENERALI DELLO STATO

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Le responsabilit del personale scolas>co. Le responsabilit del personale della scuola sono disciplinate dalle norme richiamate nei pun6 che seguono: a) Responsabilit del dirigente scolas@co: - art. 25 D.L.vo 165/2001: responsabilit ges6onale; - ContraMo ColleJvo Nazionale di Lavoro Comparto Dirigenza dell'area V(dirigen6 scolas6ci) e contraMo individuale di lavoro: responsabilit in ordine agli obblighi contraMuali e ai risulta6 di ges6one; - art. 18 D.L.vo 81/2008: responsabilit in ordine alla sicurezza nei luoghi di lavoro; a tale proposito si richiama l'art 2, comma 1, leMera "a" che equipara alla gura del "lavoratore ".....lallievo degli is@tu@ di istruzione....... nei quali si faccia uso di laboratori, a=rezzature di lavoro in genere, agen@ chimici, sici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui lallievo sia ee,vamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in ques@one....."; - art. 2048 Codice Civile (cc), secondo comma , responsabilit in ordine agli aspeJ di caraMere organizza6vo in materia di vigilanza sullo studente minore; - art. 361 Codice Penale (omessa denuncia) "Il pubblico uciale, il quale ome=e o ritarda di denunciare alla Autorita' giudiziaria, o ad un'altra Autorita' che a quella abbia obbligo di riferire, un reato di cui ha avuto no@zia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, e' punito con la multa da lire sessantamila a un milione...... ". Per eeMo di tale norma: "Ove il fa=o cos@tuente violazione disciplinare (dello studente, ndr) sia anche qualicabile come reato in base allordinamento penale,.......il dirigente scolas@co sar tenuto alla presentazione di denuncia allautorit giudiziaria penale ..... [dalla CM Prot n. 3602/P0 del 31/7/2008].

b) Responsabilit del personale docente e non docente:


- - - art. 2048 cc, secondo comma: responsabilit in ordine alla vigilanza di prossimit sullo studente minore; ContraMo ColleJvo Nazionale di Lavoro (CCNL): responsabilit in ordine agli obblighi contraMuali; ar6colo 492 e seguen6 del D.L.vo 297/1994 (Testo Unico sull'istruzione) con le modiche apportate dall'art. 2 comma 1 della Legge 25 oMobre 2007 n.176: responsabilit in ordine agli obblighi professionali di natura non contraMuale art. 19 D.L.vo 81 (sicurezza nei luoghi di lavoro): responsabilit in ordine alla sicurezza nei luoghi di lavoro in tuJ casi in cui il personale in parola equiparato alla gura del "preposto (art. 2, comma 1 leM. "e" del decreto citato) art. 30 della Cos6tuzione Art. 30 " dovere e diriMo dei genitori mantenere, istruire ed educare i gli, anche se na6 fuori del matrimonio....": responsabilit in ordine all'obbligo scolas6co (per gli aspeJ di deMaglio: DM n 139 del 22/8/2007 e delibere regionali sul calendario scolas6co); art. 2048 cc, primo comma "....La responsabilit del genitore (...) e quella del preceMore (...) per il faMo commesso da un minore adato alla vigilanza di questo ul6mo, non sono infaJ tra loro alterna6ve, giacch ladamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di culpa in vigilando, non lo solleva da quella di culpa in educando, rimanendo comunque i genitori tenu6 a dimostrare, per liberarsi da responsabilit per il faMo compiuto dal minore pur quando si trovi soMo la vigilanza di terzi, di avere impar6to al minore stesso uneducazione adeguata a prevenire comportamen6 illeci6 (Cass. Sez III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. 11984)....." [ dalla CM Prot n. 3602/P0 del 31/7/2008]: responsabilit educa6va.

c) Responsabilit dei genitori/adatari.


-

d) Responsabilit dello studente.


- - Codici civile e penale, per le responsabilit conseguen6 ai comportamen6 illeci6, con le eventuali aMenuazioni derivan6 dallo status di minore; D. P. R. del 24 Giugno 1998, n. 249, come modicato dal D.P.R. del 21/11/2007 n 235 " Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studen6 della scuola secondaria": responsabilit in ordine ai doveri scolas6ci Ar6colo 20 D.L.vo 81/2008 (obblighi dei lavoratori): responsabilit in ordine alla sicurezza nei luoghi di lavoro nelle aJvit in cui lo studente equiparato alla gura del "lavoratore" ('art 2, comma 1, leMera "a").

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3. RESPONSABILITA' PER VIOLAZIONE DI DISPOSIZIONI A LIVELLO D'ISTITUTO


Le carte fondamentali dis>tuto (carta dei servizi, regolamento dis6tuto, contraMazione integra6va d'is6tuto, Piano dellOerta Forma6va, programmazioni di classe e disciplinari) contengono una o pi sezioni nelle quali sono esplicita6 i diriJ e doveri dei genitori/ adatari, diriJ e doveri degli studen6 e diriJ e doveri degli operatori scolas6ci la cui disciplina devoluta all'is6tuzione scolas6ca. Le carte fondamentali dis6tuto, con esclusione delle par6 soggeMe a tutela della privacy, sono pubblicate sul sito web della scuola e a disposizione di chiunque ne abbia interesse. Il regolamento d'is>tuto in par6colare individua e disciplina: - i comportamen6 contrari ai doveri scolas6ci da parte degli studen6 e le rela6ve sanzioni; - il procedimento amministra6vo dell'irrogazione della sanzione disciplinare; - le modalit per la promozione di ricorsi contro le sanzioni irrogate agli studen6 davan6 agli organi di garanzia d'is6tuto e regionale. Il ContraEo Forma>vo: nell'ambito dei regolamen6 a livello d'is6tuto la relazione educa6va docente-studente disciplinata dal contraMo forma6vo. Il contraMo forma6vo esplicita diriJ e doveri dello studente, diriJ e doveri dei docen6 in connessione con il processo d'insegnamento-apprendimento ed riportato nella programmazione di classe.

4. PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE - AVVISI E RECLAMI


In caso di parziale o totale inosservanza dei diriJ-doveri richiama6 nel presente paMo, ove non si congurino come pi gravi violazioni o illeci6 sanzionabili, si aMua la procedura di composizione obbligatoria. La procedura di composizione obbligatoria comprende: a) segnalazione di inadempienza, tramite avviso, se prodoMa dalla scuola, reclamo se prodoMa dallo studente o dal genitore/adatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodoJ in forma orale che scriMa; b) Accertamento: una volta prodoMo lavviso, ovvero il reclamo, ove la faJspecie segnalata non risul6 di immediata evidenza ovvero non sussistente, il ricevente obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verica circa le circostanze segnalate; c) Ripris6no: sulla base degli accertamen6 di cui alla precedente leMera b, il ricevente, in caso di riscontro posi6vo, obbligato ad intraprendere ogni opportuna inizia6va volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; d) Informazione: il ricevente obbligato ad informare lemiMente tanto sugli esi6 degli accertamen6 che sulle eventuali misure di ripris6no adoMate.

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DIMENSIONE PEDAGOGICO- DIDATTICA

Cosa ci proponiamo?
La nostra Mission Ambiti prioritari di intervento Il nostro curricolo di scuola Scuola dellInfanzia: finalit, bisogni formativi, risposte formative, protocollo di accoglienza alunni anticipatari, traguardi formativi, competenze attese Scuola Primaria: finalit, bisogni formativi, risposte formative, protocollo di accoglienza alunni anticipatari, traguardi formativi, competenze attese Attivit alternative I.R.C.
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Area 2

La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma, come legna da ardere, ha bisogno solo di una scin@lla che la accenda, che vi infonda limpulso alla ricerca e il desiderio della verit. Plutarco
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Cosa ci proponiamo

Area 2

La nostra Mission
La Mission educa6va e forma6va della nostra Scuola : favorire la cultura dellintegrazione e dellinclusivit per garan6re unoerta forma6va di qualit che non escluda nessuno. Ci per non cedere alla tentazione rinunciataria riassunta nel classico si fa quel che si pu, ma per cos6tuire un fronte comune per poter fare il meglio che si pu, cercando di cogliere e rilanciare in ogni frangente di vita quo6diana gli elemen6 che possono concorrere posi6vamente al percorso educa6vo e didaJco progeMato; s6molare il sapere, saper fare, saper essere, saper stare con gli altri favorendo lintegrazione delle varie componen6 scolas6che, dei saperi, delle dierenze, aMraverso lascolto aJvo, un percorso di ricerca, di progeMazione e documentazione al ne di aJvare nei discen6 lacquisizione di conoscenze, competenze e capacit. Essa si rivolge agli Alunni Per ampliarne e potenziarne la mente rispeMo alla conoscenza e allesperienza in un clima educa6vo e forma6vo sereno e costruJvo.

ESSERE

PROTA GONIST I

DEL PRO

PRIO PR O

GETTO D

I VITA

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ATTIVA VIVERE LA CITTADINANZA

Cosa ci proponiamo

Area 2

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ai Docen6 Per realizzare una professionalit intesa come comunit di pra6che in cui si condivide un progeMo, unimpresa, una modalit di lavoro e si costruiscono codici dialogici comuni al Personale Amministra6vo e Collaboratori Per potenziare la professionalit valorizzando appor6 di competenza, capacit e abilit speciche per la realizzazione del progeMo dIs6tuto in cooperazione con gli altri soggeJ che operano nella scuola e per la scuola. ai Genitori Per favorire lespressione e lesplicitazione dei bisogni, desideri, aspeMa6ve nonch lassunzione di impegni educa6vi in collaborazione con gli insegnan6 per la realizzazione di un progeMo condiviso che permeMa di crescere insieme in una relazione crea6va e costruJva , che potenzi il contraMo forma6vo al Contesto ambientale Per costruire una ricca e intenzionale rete di relazioni con la pluralit dei soggeJ is6tuzionali e non, che operano nel territorio valorizzandone risorse e cultura in esso presen6 aMraverso la creazione di un sistema ecace di comunicazione interna ed esterna.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Ambi> prioritari di intervento


A. La prevenzione ed il superamento del disagio e delle dicolt di apprendimento per stare bene a scuola La prevenzione e il superamento del disagio e dellinsuccesso scolas6co saranno alla base di una programmazione educa6va didaJca integrata da progeJ mira6 ad accertare la presenza di disagio e quindi a favorirne il superamento creando le condizioni dello star bene a scuola. B. Lintegrazione degli alunni diversamente abili Linserimento dei soggeJ diversamente abili nella Scuola nasce dalla precisa consapevolezza che lalunno ipodotato in genere ricava dal contaMo con i coetanei enormi beneci. Inserimento non solo, ma anche integrazione: infaJ, un soggeMo integrato nel contesto ambientale di appartenenza quando non solo acceMato dal gruppo, ma partecipa anche alle aJvit dello stesso gruppo. Lintegrazione comporta una crescita personale, unapertura verso lalto, un traguardo, non un punto di partenza. Il soggeMo diversamente abile riesce ad integrarsi con gli altri quando sviluppa la capacit di apprendimento, quando svolge un ruolo opera6vo, quando, cio, realizza la sua promozione umana. Secondo la psicologia umanis6ca ( Maslow ) e la losoa dei valori ( Hessen ) per promozione umana da intendersi lautoaermazione, cio lessere soggeMo aJvo che con la sua coscienza storica fa propri i valori metatemporali, li elabora e li trasforma culturalmente in un rapporto con6nuo e dialeJco con la realt. Lintegrazione, inoltre, istanza sociale che potr essere realizzata soltanto se riusciamo a combinare insieme tuJ gli interven6 richies6 al ne di superare gli innumerevoli ostacoli esisten6. E ques6 interven6 dovranno essere programma6 in modo integrato e coordinato, poich lintegrazione del soggeMo diversamente abile nella comunit scolas6ca ed extrascolas6ca una prova di civilt alla quale lo Stato, la Regione, i Comuni, la Scuola, ogni singolo ciMadino devono rispondere. In par6colare, nel seMore scolas6co indispensabile la presenza e la collaborazione degli Operatori socio-sanitari previs6 dal Gruppo di Lavoro, impegna6 in un lavoro di quipe con la scuola, con la famiglia, con il territorio, al ne di individuare, denire e concre6zzare percorsi forma6vi mira6 ed orienta6 alla crescita ed alla promozione umana del soggeMo diversamente abile.

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Cosa ci proponiamo

Area 2

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Un percorso forma6vo che, pertanto, sar costruito aMraverso le seguen6 fasi di conoscenza : analisi della situazione di partenza prolo dellalunno diagnosi funzionale seMori di interven6 e di competenza intervento terapeu6co intervento educa6vo tecniche e strumen6 di osservazione tempi e modalit di lavoro verica e valutazione passaggio dalla scuola dellInfanzia alla scuola Primaria passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria Per orire, quindi, pari opportunit a tuJ i soggeJ che versano in condizione di disabilit e/o di svantaggio la nostra scuola dovr : saper costruire una cultura dellintegrazione porre aEenzione al soggeEo nella sua interezza e non solo alla sua disabilit. A tale scopo la scuola dovr u6lizzare in modo diversicato le competenze e le risorse di cui dispone ( in par6colare, il docente di sostegno ) per garan6re : un reale supporto allunit scolas>ca nellassunzione di strategie e tecniche integra>ve un lavoro di ee3va consulenza a favore del contesto scolas>co in cui risultano inseri> tali sogge3. I principi fondamentali ai quali si ispirer, pertanto, il nostro lavoro ed in base ai quali esso si ar6coler vengono cos formula6 : a)dare spazio a tuMe le forme di linguaggio espressivo - comunica6vo; b)ar6colare laJvit didaJca con interven6 individualizza6 e personalizza6 prima e poi con linserimento del soggeMo nel gruppo per favorirne - gradualmente - lintegrazione; c)orire allalunno lopportunit di acquisire competenze ed abilit espressive e comunica6ve aMraverso la conquista di strumen6 linguis6ci e logico-matema6ci di base.

Cosa ci proponiamo

Area 2

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Gli interven> saranno realizza6 nelle seguen6 aree : area senso-perceJva e psicomotoria area comunica6va area cogni6va logico-matema6ca area sociale e mireranno alla : formazione senso perceJvo e psicomotoria formazione comunica6va formazione cogni6va e logico-matema6ca formazione sociale. Il tuMo sar esplicitato nel Piano Educa6vo Individualizzato ( P.E.I. ) redaMo allinizio di ogni anno scolas6co. C. Autovalutazione e ProgeEo Qualit La Poli6ca per la qualit che porta avan6 il nostro Circolo si basa sui seguen6 principi: 1.Riconoscimento della centralit dellalunno come studente e come persona 2.Radicamento nel passato e nel presente 3.Pluralit dal punto di vista organizza6vo e progeMuale. 4.Unitariet e coerenza del progeMo educa6vo. 5.Laccoglienza per rendere la scuola luogo signica6vo di apprendimento degli alfabe6 culturali e di quelli del vivere e del convivere. 6.Con6nuit del processo forma6vo con par6colare aMenzione alle fasi di raccordo con gli altri ordini di scuola. 7.Valorizzazione ed integrazione delle diversit. 8.Pluralit di opportunit forma6ve, di progeJ, di integrazioni curricolari. 9.Personalizzazione dei percorsi forma6vi, per potenziare le opportunit di autorealizzazione e di autosviluppo responsabile, in cui lapprendimento e lacquisizione dei saperi siano piacevoli in s e siano nalizza6 alla qualit della vita degli individui nella societ. 10.Esperienze volte a sviluppare la partecipazione consapevole alla vita scolas6ca e lassunzione di responsabilit personale. 11.Coinvolgimento dei genitori per condividere il progeMo educa6vo. 12.Assunzione della cultura del controllo e della valutazione.

Cosa ci proponiamo

Area 2

13. Valorizzazione e qualicazione del personale aMraverso la pianicazione di azioni di formazione e di apprezzamento delle prestazioni, in grado di elevare le competenze professionali. 14. Oerta al personale dei mezzi necessari (strumen6, informazioni, Know-how) perch possa esplicitare al meglio le proprie potenzialit. 15. Creazione di un sistema ecace di comunicazione interna ed esterna. 16. Il rispeMo dei requisi6 che fanno la qualit del servizio forma6vo : bisogni espressi e implici6 degli studen6 e delle famiglie; bisogni espressi e implici6 dei docen6; bisogni espressi ed implici6 delle realt is6tuzionali, culturali, sociali ed economiche operan6 sul territorio. A tali principi si aggiunge il rispeMo dei requisi6 contenu6 nella Norma UNI EN ISO 9004/2009 per la quale la scuola ha oMenuto la cer6cazione da parte del Polo Qualit di Napoli. Il Sistema di ges6one della Qualit consen6r di tenere soMo controllo lintera Organizzazione e di progeMare azioni di miglioramento basate su da6 concre6. Alla ne di ogni anno, infaJ, prevista unazione di riesame del servizio forma6vo che comprende unaMenta verica della progeMazione aMraverso: - il riesame del servizio forma6vo che rappresenta la modalit aMraverso cui si verica se i requisi6 del servizio sono chiari e contengono tuMe le informazioni necessarie alla completa descrizione del servizio da erogare, se si traMa di requisi6 in contrasto tra di loro, se lis6tuto ha le capacit tecniche ed organizza6ve per soddisfarli compa6bilmente con la disponibilit del personale e delle risorse nanziarie. Il personale docente e gli Organi Collegiali interessa6 alla progeMazione del servizio forma6vo, nonch delle aJvit di progeMazione curricolare ed extracurricolare, eeMuano apposi6 riesami della documentazione predisposta al termine di ogni aJvit signica6va dello sviluppo della progeMazione al ne di rendere sistema6ca lanalisi dei risulta6 oMenu6 e per individuare ed an6cipare le eventuali anomalie e aMuare le necessarie azioni correJve - la verica della progeMazione che mira a vericare la correMezza dei risulta6. Alla ne di ogni anno scolas6co, nel Collegio dei Docen6, si procede ad unaMenta verica dellecacia della strategia educa6va aMuata, al ne di programmare nuove aJvit e/o confermare quelle pi valide.

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Cosa ci proponiamo

Area 2

D. Lecacia e lecienza della comunicazione: punto cardine per una scuola di qualit La comunicazione tra tuJ i soggeJ des6natari delle aJvit dell Is6tuto e che con lo stesso interagiscono ( gli studen6, le rela6ve famiglie, il personale dellis6tuto, le is6tuzioni, la colleJvit) uno strumento fondamentale aMraverso il quale raggiungere due obieJvi importan6: 1. il costante aggiornamento dei des6natari aMraverso una informazione tempes6va in merito alle aJvit svolte, a eventuali cambiamen6 dellorganizzazione e ad ogni tema6ca che possa assumere rilevanza; 2. la possibilit di acquisire informazioni sulle esigenze e sul livello di soddisfazione degli stessi. La comunicazione con gli studen6 garan6ta aMraverso le bacheche collocate in apposi6 spazi dellis6tuto, in cui vengono asse informazioni di caraMere generale rela6ve alla vita scolas6ca, aMraverso le circolari e i docen6. La comunicazione con la famiglia realizzata aMraverso molteplici canali e strumen6: la Carta dei Servizi; il Piano dellOerta Forma6va; il Regolamento dIs6tuto; il PaMo di corresponsabilit lo Statuto dello studente gli avvisi scriJ sui diari degli studen6 e quelli assi presso la bacheca des6nata alle famiglie; pagina web del sito dellis6tuzione scolas6ca, blog di is6tuto e di classe; blog S. Infanzia; gli incontri personali con le famiglie (a cadenza quindicinale) stabili6 negli orari di ricevimento o in altri orari su richiesta delle famiglie e in funzione delle disponibilit dei docen6; le assemblee dei genitori; le riunioni degli Organi Collegiali che prevedono la partecipazione dei genitori e quindi dei Consigli dIs6tuto e dei Consigli di Classe;

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Cosa ci proponiamo

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i contaJ telefonici da parte del Personale Amministra6vo e/ o del Dirigente Scolas6co laddove par6colari situazioni lo richiedano; lanalisi dei reclami dei soggeJ des6natari e la tempes6va risposta da parte del Dirigente Scolas6co e del Personale dellIs6tuto eventualmente coinvolto

E. Comunic-azione Vanno valorizza6 tuJ gli strumen6 di informazione e comunicazione come supporto allaJvit didaJca: non solo le TIC ma anche gli strumen6 tradizionali. InfaJ se la scuola chiamata a sviluppare lu6lizzo delle tecnologie, non pu dimen6care che queste non sos6tuiscono il necessario contaMo con il libro. I percorsi mul6mediali andranno, quindi integra6, con aJvit di promozione della leMura valorizzando le risorse interne (biblioteche scolas6che) e del territorio (biblioteche comunali).

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Cosa ci proponiamo

Il nostro Curricolo di Scuola


La nostra scuola, che orientata a promuovere limparare ad apprendere, pi che a trasmeMere conoscenze da memorizzare o ad insegnare automa6smi da applicare meccanicamente, nalizza il proprio curricolo allo sviluppo delle competenze fondamentali. In un curricolo centrato sulle competenze le conoscenze hanno un peso importante, ma non sono ne a se stesse; importante non solo ci che un alunno sa, ma sopraMuMo quello che sa fare e sa diventare con quello che sa. Nel curricolo della nostra scuola conoscenze e competenze sono tra loro in streMa relazione. Per sviluppare competenze si u6lizzano le discipline e/o i campi di esperienza che, in quanto poten6 strumen6 culturali, cos6tuiscono ecaci mezzi forma6vi, sia per i metodi che forniscono sia per i sistemi conceMuali che consentono di costruire. Ancora di pi le discipline sono importan6 per la loro capacit di introdurre, aMraverso lo stupore che nasce dal misurarsi con le grandi domande, alla dimensione della scoperta. Il curricolo della nostra scuola viene predisposto nel rispeMo delle nalit, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obieJvi di apprendimento pos6 dalle Indicazioni Nazionali ma anche nel rispeMo delle esigenze del territorio e dei bisogni degli alunni. Esso si ar6cola in: Curricolo obbligatorio essenziale - AJvit svolte nel normale orario scolas6co rela6ve ai campi di esperienza per la Scuola dellInfanzia e agli ambi6 disciplinari per la Scuola Primaria Laboratori opzionali - AJvit svolte in orario aggiun6vo (3h seJmanali per le classi III, IV e V) ProgeMo di Is6tuto LA MAGIA DEL TEMPO Percorso unitario e organico, a caraMere interdisciplinare che comprende sia percorsi curriculari che aJvit extracurriculari ProgeJ curriculari (Integrazione alunni diversamente abili Con6nuit Miglioramento dellapprendimento) ProgeJ extracurriculari AJvit svolte in orario extrascolas6co su base opzionale In questa prospeJva, la nostra scuola volge lo sguardo all'Europa facendo proprie le 8 competenze chiave per l'apprendimento permanente indicate dall'UE il 18 dicembre 2006, mete irrinunciabili indicate nella Raccomandazione della Commissione e del Consiglio dell'Unione Europea per l'apprendimento permanente, che serviranno agli studen6 per vivere da protagonis6 la loro vita futura.
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Cosa ci proponiamo

Le 8 competenze chiave
indicate dall'UE il 18 dicembre 2006 ! Imparare ad imparare
Osserva ed esplora lambiente che lo circonda, u@lizzando le potenzialit del corpo; pone domande, chiede spiegazioni, rie=e e si confronta, ascolta e comprende

! ProgeMare

Proge=a a,vit e giochi insieme agli altri, discute, dialoga, stabilisce le regole e, sceglie per tale realizzazione i materiali e gli strumen@ pi ada, tra quelli che ha a disposizione.

! Comunicare

Comunica i sen@men@, le emozioni, le esperienze u@lizzando i vari linguaggi, manifestando la propria conoscenza del mondo; ascolta, si confronta, rie=e, inventa.

! Collaborare e partecipare

Partecipa alle a,vit e ai giochi propos@, collabora con gli altri, rispe=a le regole e scopre la diversit come valore.

! Agire in modo autonomo e responsabile

Agisce con autonomia e responsabilit nei confron@ di se stesso, degli altri e dellambiente. Conosce la propria iden@t, il contesto familiare e culturale

! Risolvere i problemi

Esplora la realt, individua la situazione problema@ca, dialoga, formula ipotesi, procedure e piani dazione, si confronta e agisce in modo appropriato.

! Individuare collegamen6 e relazioni

! Acquisire ed interpretare le informazioni

Osserva se stesso e la realt circostante in maniera sistema@ca e cri@ca, interpreta le informazioni ricevute u@lizzando i vari mezzi comunica@vi che possiede.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Si orienta gradualmente nello spazio e nel tempo, me=e in relazione even@ e fenomeni della natura, confrontando le proprie opinioni con quelle degli altri. Rie=e sulla lingua, mostra interesse e curiosit per altri codici linguis@ci, confronta lingue diverse

Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola dellInfanzia Finalit


Consolidamento delliden>t Consolidamento di aMeggiamen6 di sicurezza e acquisizione di un modo di vivere equilibrato e posi6vo dei propri sta6 aeJvi Controllo delle proprie emozioni e dei propri sen6men6 Raorzamento delle ducia Conquista dellautonomia Autonomia opera6va: capacit di ges6re autonomamente se stesso e le proprie cose Autonomia relazionale: apertura allinterazione con gli altri Autonomia sociale: capacit di compiere scelte autonome in contes6 relazionali e norma6vi diversi Riconoscimento e sviluppo delle competenze Consolidamento e sviluppo delle capacit sensoriali, perceJve, motorie, sociali, linguis6che ed intelleJve del bambino aMraverso la leMura e la rielaborazione delle esperienze personali.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Acquisizione delle prime forme di educazione alla ciEadinanza Conoscenza e rispeMo dei bisogni e pun6 di vista dellaltro Acquisizione del senso di responsabilit aMraverso esperienze di collaborazione e cooperazione

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Cosa ci proponiamo

Area 2
I bisogni forma>vi

La le=ura e le considerazioni dei bisogni ae,vi e cogni@vi dei bambini, nella fase di proge=azione del percorso forma@vo, un momento importante perch senza di esso non pu vericarsi lelaborazione di un proge=o misurato e calibrato e quindi in linea con il compito che siamo chiama@ a svolgere. Il bisogno fondamentale quello di stare bene. Il bisogno di essere considerato con rispeMo e di essere messo nelle condizioni di diventare quello che pu diventare. Bisogni socio ae3vi: Il bambino cerca stabilit e sicurezza. Cerca s6ma degli altri e s6ma di se stesso. Il bambino deve avver6re la sua appartenenza alla sezione, al gruppo, alla scuola. Il bambino deve sperimentare forme di incontro e confronto comunica6vo con gli altri. Bisogno di autorealizzazione: il bambino deve poter sviluppare le proprie potenzialit e deve poterlo fare in ambien6 sicuri e rispeMosi dei suoi tempi Poi ci sono i bisogni cogni>vi, il bisogno di conoscere, di sapere. Bisogni che vengono soddisfaJ nel fornire ai bambini la possibilit di padroneggiare : strumen6 per acquisire ed elaborare informazioni strumen6 per imparare ad apprendere strumen6 per il ragionamento coerente

Le nostre risposte forma>ve



i docen@ dovranno pensare a realizzare i loro proge, educa@vi e dida,ci non per individui astra,, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzon@ di signicato. (nuove indicazioni 2007) Bisogno di accoglienza: Predisposizione di un ambiente sereno e sicuro dove il bambino pu trovare ascolto, riconoscimento del suo disagio, possibilit di costruzione di modalit di superamento Bisogno di relazione: ProgeMazione di spazi aMrezza6 dove il bambino pu vivere relazioni signica6ve con modalit diverse imparando a conoscere laltro, a presentarsi allaltro Bisogno ae3vo: ProgeMazione di percorsi forma6vi dove viene oerta lopportunit ai bambini di conoscere e riconoscere le emozioni, quelle personali e quelle degli altri Bisogno di appartenenza: Valorizzazione della costruzione dell io sociale, aMraverso liden6cazione posi6va con il gruppo per favorire relazioni signica6ve e lassunzione delle regole come codici condivisi. Bisogno di esplorazione:ProgeMazione e organizzazione di aJvit laboratoriali calibrate sui tempi e le modalit di apprendimento dei bambini delle diverse fasce di et Bisogno di autos>ma: Ges6one delle aJvit scolas6che con una par6colare aMenzione alle aJvit che permeMono lespressione dei gus6 personali e delle preferenze, che forniscono ai bambini pun6 di riferimento, valorizzando gli errori

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Alunni an>cipatari Scuola dellInfanzia PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA


Il Protocollo di Accoglienza un documento che predispone ed organizza linserimento scolas6co degli alunni an6cipatari. Nasce dallesigenza di assumere aMeggiamen6 educa6vi specici in relazione allarrivo di questa nuova utenza. Tale documento con6ene indicazioni riguardan6 linserimento a scuola degli alunni an6cipatari e mira al raggiungimento delle seguen6 nalit educa>ve: favorire un clima daccoglienza nella scuola facilitare lingresso a scuola dei bambini an6cipatari sostenere i bambini an6cipatari nella fase delladaMamento prestando aMenzione al progressivo sviluppo delliden6t individuale, ai bisogni specici di ognuno e alla graduale conquista delle autonomie costruire un rapporto di collaborazione con le famiglie anche ai ni della loro partecipazione al progeMo educa6vo.
- Premesso che laccoglienza dei bambini pi piccoli presuppone un cambiamento

nel modo di guardare al bambino e alle sue esigenze, che comporta, da parte delle insegnan6, unapprofondita conoscenza delle caraMeris6che evolu6ve di questa fascia di et e unaMenta presa in carico dei bisogni aeJvi, relazionali e cogni6vi specici (bisogno di formazione professionale) - Considerato che i bambini pi piccoli dipendono molto dalladulto nel quale pongono con6nue richieste di aMenzione e accudimento (bisogno di cura) - Considerato che il contaMo sico con la persona adulta, la sua vicinanza, la disponibilit a svolgere aJvit insieme cos6tuiscono componen6 fondamentali per la costruzione di un rapporto di ducia e di sicurezza con laltro (bisogno di sicurezza) - Considerato che ciascun bambino ha i suoi tempi e ritmi di sviluppo e che vanno rispeMa6 e compresi piuMosto che forza6 e accelera6 nel tenta6vo di equiparare i livelli di apprendimento (bisogno di rispeMo) - Considerato che la scuola assume una dimensione prevalentemente colleJva e che ci pu creare disorientamento per i bambini pi piccoli che sentono ancora forte lesigenza di ritrovare anche una dimensione individuale caraMerizzata da silenzio, calma, tranquillit (bisogno di stare e/o giocare da solo)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Si deniscono i seguen6 criteri per una correMa accoglienza dei bambini an6cipatari:
linserimento dei bambini an6cipatari subordinato a un loro suciente grado di autonomia, sia rela6vamente alluso dei servizi igienici, sia al pasto. linserimento e la frequenza dei bambini an6cipatari dovr avvenire in maniera graduale e personalizzata, con costante monitoraggio da parte dei docen6 in collaborazione con le famiglie il numero di bambini an6cipatari consen66 in ogni sezione (omogenea per et) non deve superare il numero di 5/6 i bambini an6cipatari saranno ammessi alla frequenza a par6re dal mese di seMembre 2012 nel primo periodo di accoglienza (no a inizio mensa) lorario di frequenza di tuJ i bambini (regolari e an6cipatari) sar essibile secondo lorganizzazione prevista dal progeMo Accoglienza. I bambini an6cipatari frequenteranno per un tempo adeguato alle loro esigenze che progressivamente sar ampliato sulla base di una valutazione che le docen6 opereranno sul livello di autonomia individuale. successivamente allinizio del servizio mensa e no al periodo di interruzione per le vacanze natalizie, la frequenza dei bambini an6cipatari sar limitata al solo turno an6meridiano (con servizio mensa) con uscita alle 13.30. Se i genitori lo richiedono e/o per par6colari esigenze mostrate dai bambini durante ladaMamento al tempo scuola, i bambini an6cipatari potranno uscire alle ore 12.00 senza usufruire del servizio mensa. a par6re dal compimento del terzo anno di et I bambini an6cipatari potranno frequentare la scuola dellinfanzia per lintera giornata.

1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola dellInfanzia Traguardi forma>vi


Nella scuola dellInfanzia il curricolo si aJva aMraverso i campi di esperienza luoghi del fare e dellagire dei bambini, seMori specici ed individuabili di competenza nei quali il bambino conferisce signicato alle sue molteplici aJvit sviluppando apprendimen6 e che accrescono il senso di iden6t, autonomia, competenza e consentono di stare dentro ai traguardi forma6vi e alle aspeMa6ve che caraMerizzano la scuola dellinfanzia. Le Indicazioni nazionali cos6tuiscono il quadro di riferimento per la progeMazione curricolare Il s e laltro: I bambini prendono consapevolezza della propria iden6t in rapporto a se stesso e agli altri, delle diversit e delle prime regole di vita sociale

Traguardo forma6vo
Esprimere condividere cooperare rispeMare

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Essere consapevole delle proprie e altrui esigenze Possedere una prima consapevolezza dei propri diriJ e dei doveri che determinano il proprio comportamento Conoscere la propria storia personale e familiare, le tradizioni della comunit sviluppando il senso di appartenenza. Essere in grado di svolgere aJvit in modo costruJvo e crea6vo con gli altri compagni

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Il corpo e il movimento: I bambini sviluppano la capacit di u6lizzare il corpo per muoversi con destrezza nellambiente, di rispeMarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare aMraverso esso

Traguardo forma6vo
Conoscersi, controllarsi e comunicare

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Muoversi con destrezza nello spazio e coordinare i propri movimen6 Prendere coscienza delle diverse possibilit espressive del proprio corpo Controllare la forza del corpo,valutando il rischio, e coordinando il proprio movimento con quello degli altri. Esercitare le potenzialit sensoriali e conosci6ve del corpo. Conoscere le diverse par6 del corpo e rappresentare il corpo sta6co e in movimento

Linguaggi, crea>vit espressione: I bambini esplorano e sperimentano tecniche espressive diverse per comunicare ed esprimersi aMraverso di essi

Traguardo forma6vo
Leggere, ascoltare, comprendere, produrre

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


1 Circolo dida,co Vico Equense

Sperimentare le caraMeris6che dei materiali e nuove possibilit di u6lizzo Esprimersi aMraverso il disegno, la piMura e altre aJvit manipola6ve Mostrare interesse e curiosit verso le opere darte Scoprire il paesaggio sonoro aMraverso aJvit di percezione e produzione musicale u6lizzando voce, corpo, oggeJ

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Cosa ci proponiamo

Area 2

I discorsi e le parole: I bambini u6lizzano la lingua come strumento per esprimersi in modo personale e crea6vo, raccontare e dialogare, pensare logicamente e argomentare, approfondire conoscenze

Traguardo forma6vo
Ascoltare, parlare,leggere, scrivere

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Padroneggiare luso del linguaggio verbale Comunicare agli altri le proprie emozioni, i propri pensieri, le proprie domande e i propri ragionamen6 aMraverso il linguaggio verbale Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la leMura di storie RieMere sulla lingua, riconoscere e sperimentare la pluralit linguis6ca

La conoscenza del mondo: I bambini assumono aMeggiamen6 di ricerca per costruire prime immagini del mondo e di s coeren6 e signica6ve

Traguardo forma6vo
Orientarsi nel tempo e nello spazio Ricavare e sistema6zzare informazioni

al temine della scuola dellinfanzia il bambino dovr essere in grado di:


Orientare e collocare se stesso e gli oggeJ nello spazio Riferire even6 del passato recente e formulare correMamente riessioni e considerazioni rela6ve al futuro immediato e prossimo. Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi Osservare lambiente, cogliere trasformazioni, porre domande, formulare ipotesi Confrontare e valutare quan6t
1 Circolo dida,co Vico Equense

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine del primo anno (3/4 anni)

Scuola dellinfanzia

Il s e laltro
autonomo nella gestione delle necessit personali Rispetta semplici regole di comportamento Riconosce ruoli allinterno di un gruppo Si relaziona positivamente con adulti e coetanei

Il corpo e il movimento
Coordina i propri movimenti in relazione allo spazio Esprime emozioni attraverso il corpo e la mimica gestuale Mette in atto strategie motorie utilizzando gli schemi motori di base Compie autonomamente attivit di tipo manuale Dimostra consapevolezza del proprio corpo vissuto

Linguaggi crea>vit espressione


Esplora i materiali riconoscendone le caratteristiche Esegue autonomamente unattivit pittorica, manipolativa, plastica Applica una semplice tecnica espressiva per produrre un elaborato spontaneo Osserva e denomina gli elementi presenti in unimmagine Esplora la realt sonora riproducendo con il corpo suoni e ritmi

I discorsi e le parole

Utilizza frasi semplici ma strutturate per comunicare Utilizza il linguaggio verbale per esprimersi e comunicare con gli altri Comprende il contenuto di storie, racconti e narrazioni Utilizza con consapevolezza parole nuove apprese
1 Circolo dida,co Vico Equense

La conoscenza del mondo

Si orienta negli spazi interni e esterni della scuola Riconosce le dimensioni temporali associate a vissu6 personali Compie operazioni logiche rispeMando un criterio dato Confronta le caraMeris6che di elemen6 osserva6 nellambiente che lo circonda Riconosce piccole quan6t numeriche

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine del secondo anno (4/5 anni)


Il s e laltro
Riconosce ed esprime emozioni e stati danimo. Si relazione positivamente nel piccolo e nel grande gruppo rispettando le regole stabilite Si riconosce allinterno di un gruppo sociale (figlio, compagno, alunno) Gestisce autonomamente momenti di gioco e di lavoro

Scuola dellinfanzia

Il corpo e il movimento

Adatta ed organizza la propria azione motoria in funzione di spazi e tempi a disposizione Riconosce le proprie emozioni e quelle degli altri Dimostra sicurezza e agilit negli automatismi degli schemi motori di base Compie con padronanza attivit di tipo manuale Dimostra consapevolezza del proprio corpo vissuto e delle varie parti

Linguaggi crea>vit espressione


Osserva e riproduce elementi della realt Utilizza il linguaggio grafico-pittorico per comunicare contenuti Utilizza materiali e tecniche espressive diverse per rappresentare la realt Interpreta gli elementi del linguaggio iconico Riproduce con il corpo e con strumenti suoni e ritmi

I discorsi e le parole

Utilizza un linguaggio chiaro e comprensibile per comunicare contenuti Utilizza il linguaggio verbale per esprimere e comunicare un vissuto Ascolta e comprende lo sviluppo di una narrazione Utilizza sistemi e codici convenzionali Utilizza correttamente i concetti topologici Utilizza correttamente i concetti temporali Compie operazioni logiche per confrontare, classificare, misurare oggetti Formula previsioni e ipotizza soluzioni Effettua i primi abbinamenti numero-quantit
1 Circolo dida,co Vico Equense

La conoscenza del mondo

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine del terzo anno (5/6 anni)


Il s e laltro
Decodica i segnali aMraverso cui si manifestano le emozioni Concorda e rispeMa le regole e i ruoli stabili6 Descrive il proprio contesto familiare e sociale di appartenenza Interagisce e collabora a un progeMo comune allinterno di un gruppo

Scuola dellinfanzia

Il corpo e il movimento
Utilizza uno schema motorio dinamico spostandosi nello spazio in diverse direzioni Utilizza la gestualit per comunicare emozioni e sensazioni Controlla il proprio corpo in situazione statica e dinamica Utilizza correttamente strumenti e utensili per svolgere attivit manuali Rappresenta mentalmente e in modo analitico il proprio corpo

Linguaggi crea>vit espressione


Utilizza materiali con caratteristiche diverse a seconda delloggetto/idea da realizzare Realizza autonomamente un elaborato con intenzionalit Effettua scelte di colore e di tecniche idonee al soggetto da rappresentare Rielabora in maniera personale elementi dellarte visiva Sperimenta e combina elementi musicali di base producendo semplici sequenze sonoro musicali

I discorsi e le parole
Utilizza la lingua in funzione descrittiva Interviene attivamente nelle conversazioni comunicando bisogni ed opinioni Comprende e rielabora il contenuto di una narrazione Utilizza e decodifica codici grafici

La conoscenza del mondo


Localizza persone e oggetti in base a se stesso e/o altri punti di riferimento Utilizza correttamente i concetti temporali riferiti allaspetto ciclico del tempo Stabilisce relazioni e corrispondenze tra oggetti Ricerca, registra e rielabora informazioni relative ad un ambiente Compie operazioni logiche con le quantit

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola Primaria Finalit


A. Elaborazione del senso della propria esperienza


Sviluppo delle capacit necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a ges6rle Promozione del senso di responsabilit che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nellavere cura di s, degli oggeJ e degli ambien6 Sviluppo di aMeggiamen6 che promuovono il rispeMo reciproco Sviluppo ed elaborazione delliden6t di genere Acquisizione della consapevolezza che il proprio corpo un bene da rispeMare e tutelare Sviluppo degli strumen6 di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni B. Acquisizione degli alfabe> di base della cultura Acquisizione dei linguaggi simbolici che cos6tuiscono la struMura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture Acquisizione degli apprendimen6 di base, sviluppando le dimensioni cogni6ve, emo6ve, aeJve, sociali, corporee, e6che e religiose Acquisizione di un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana che cos6tuisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi C. Promozione della pra>ca consapevole della ciEadinanza a3va Costruzione del senso di legalit e sviluppo di une6ca della responsabilit, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole Conoscenza e rispeMo dei valori sanci6 nella Cos6tuzione della Repubblica Italiana

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

La nostra Scuola proge=a il suo percorso con lobie,vo di promuovere il successo forma@vo impegnandosi a far fronte ai bisogni rileva@ dagli alunni, dalle famiglie e dalla societ contemporanea che cara=erizzata da una crisi di valori e pun@ di riferimento e da unevoluzione rapida e confusa. Di fronte a ques@ problemi la Scuola, individua i seguen@ bisogni forma@vi: Bisogno di stare bene nei vari ambien6 educa6vo- aeJvi, per sen6rsi acceMa6 e valorizza6 Bisogno di comprendere e decidere come arontare le varie aJvit a scuola e nel quo6diano Bisogno di acquisire unadeguata formazione aMraverso i diversi linguaggi disciplinari Bisogno di comprendere la funzione delle regole e dei ruoli, assumendo comportamen6 appropria6 nelle diverse situazioni Bisogno di essere accol> ed accogliere, essere rispeMa6 e rispeMare Bisogno di ricevere s>molazioni mirate alla crescita della conoscenza, allo sviluppo di capacit e della crea6vit di ciascuno Bisogno di avviare un processo di autos>ma basato sulla consapevolezza di ci che si o che si pu essere

I bisogni forma>vi

In corrispondenza ai bisogni emersi, sono sta6 individua6 i seguen6 traguardi da raggiungere:


1. Sviluppo armonico della persona Ricostruire aMraverso immagini e parole la propria storia. Acquisire consapevolezza delle proprie fragilit, capacit, aJtudini e aspirazioni nelle varie fasi di sviluppo. Scoprire la realt e se stessi, meMendo a disposizione le proprie conoscenze, abilit ed interessi per un ne comune. 2. Autonomia di giudizio Ricercare ed esplicitare le cause e gli elemen6 caraMerizzan6 di esperienze vissute direMamente. Sviluppare la capacit di cogliere gli aspeJ essenziali dei problemi, organizzando le informazioni e le conoscenze in modo autonomo. RieMere sulle ragioni dellagire, mo6vando adeguatamente in relazione al contesto e ai valori di riferimento.

Le nostre risposte forma>ve

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

3. ProgeEazione consapevole Ricostruire e soddisfare bisogni ed interessi personali ed altrui nelle varie aJvit, usando diversi linguaggi (verbale, iconico, musicale). U6lizzare i diversi linguaggi disciplinari per riorganizzare i propri saperi e competenze nella realizzazione di un progeMo. Contribuire al miglioramento della realt circostante, inserendosi in essa in modo personale, elaborando proposte e possibili interven6 con la consapevolezza dello scarto esistente fra concezioni e aMuazioni tra risulta6 aMesi ed oMenu6. 4. E>ca Prendere coscienza dellesistenza di norme che regolano il vivere e lagire comune. Assumere precise responsabilit nelle diverse situazioni aMraverso il confronto con6nuo con i valori che orientano il territorio in cui vive. Acquisire comportamen6 coeren6 nelle diverse situazioni e nei diversi contes6, comprendendo la funzione delle regole, dei ruoli e dei valori della societ civile. 5. Disponibilit alla collaborazione Collaborare e condividere esperienze con i compagni. Accrescere la consapevolezza del proprio e dellaltrui ruolo nel gruppo, per promuovere legami coopera6vi che favoriscono lo star bene a scuola. Porre aMenzione allaltro nella ges6one delle relazioni interpersonali dando il proprio contributo personale in aJvit di apprendimento comunitario. 6. ProgeEo di vita Scoprire lambiente scolas6co in tuMe le sue dimensioni (sociali, organizza6ve) per inserirsi in esso serenamente. RieMere sulle esperienze vissute e sui cambiamen6 che hanno prodoMo per progeMare percorsi esperienziali che orienteranno le scelte future. Sapersi proieMare avan6, operando consapevolmente scelte che riguardino il proprio inserimento in un contesto socio culturale, tenendo conto di interessi e potenzialit personali. 7. Senso e signicato Aprirsi alla dimensione interiore della vita personale, esprimendo le emozioni e i sen6men6 che lo coinvolgono. Porsi interroga6vi per comprendere la realt e se stessi a par6re dai diversi vissu6 personali per imparare a ges6re le proprie emozioni. Acquisire la consapevolezza della complessit della realt aMraverso il riconoscimento dellesistenza dei problemi personali, locali, globali.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Alunni an>cipatari Scuola Primaria PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA


Il protocollo di accoglienza un documento che predispone ed organizza linserimento scolas6co degli alunni an6cipatari della scuola primaria del nostro is6tuto allo scopo di: denire pra6che condivise allinterno della scuola in tema di accoglienza di alunni an6cipatari; facilitare lingresso a scuola degli alunni an6cipatari e sostenerli nella fase di adaMamento al nuovo ambiente; favorire la cura dellaccoglienza, delle relazioni, del clima della scuola, del benessere degli alunni, quali condizioni per lecace svolgimento delle aJvit ed il perseguimento delle nalit proprie della scuola primaria; promuovere la cultura del successo forma6vo per tuJ e la ricerca delle strategie e dei percorsi aJ a valorizzare le potenzialit di ciascun alunno; costruire un rapporto di collaborazione con le famiglie anche ai ni della loro partecipazione al progeMo educa6vo. Viste le richieste di iscrizione alla classe prima della scuola primaria avanzate dai genitori di bambini na6 dal 1 gennaio al 30 aprile; Visto che la circolare ministeriale prevede che possano essere iscriJ alla scuola primaria, oltre che i bambini che abbiano compiuto o compiano entro il 31 dicembre il sesto anno di et, anche quelli che lo compiano dopo il 31 dicembre e, comunque, entro il 30 aprile; Visto che linserimento dei bambini an6cipatari richiede una modica allasseMo organizza6vo della scuola primaria in base al criterio di essibilit per adeguarla alle esigenze forma6ve e psicologiche dei bambini di questa fascia di et anch lintervento educa6vo non si trasformi in mera assistenza o in interven6smo didaJco; AMeso che le modalit organizza6ve dieren6 e gli i6nerari didaJci personalizza6 devono, comunque, garan6re, la normale acquisizione delle abilit, delle conoscenze e delle competenze previste dalla norma6va in vigore Considerato che, per non creare un inadeguato servizio che rappresenterebbe un innaturale an6cipo dei processi di apprendimento

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Si deniscono i seguen6 criteri/indicazioni per una correMa accoglienza dei bambini an6cipatari e per la distribuzione degli an6cipatari nelle varie classi: Leterogeneit dellet rende possibile: la ges6one della classe mediante lapplicazione di tecniche di supporto di indubbia ecacia didaJca quali il tutoraggio e il coopera6ve learning; lorganizzazione di aJvit laboratoriali comuni tra le varie classi; la promozione, allinterno delle classi, di uno spirito compe66vo che facilita il miglioramento sia negli apprendimen6 che nei comportamen6. Gli alunni an>cipatari saranno inseri6 nei vari gruppi classe secondo i seguen6 criteri: non potranno essere accol6 pi di 6/7 bambini an6cipatari in ciascun gruppo classe; nelle classi con presenza di alunni diversamente il numero massimo di alunni an6cipatari non pu essere superiore a 3; gli alunni an6cipatari pi piccoli, na6 nel mese di aprile, di norma, saranno inseri6 uno per gruppo classe escludendo la classe in cui presente lalunno diversamente abile; i gruppi classe che accolgono un numero di bambini an6cipatari superiore a 5 possono essere cos6tuite da un numero massimo di 19-20 bambini. Il numero viene ulteriormente ridoMo (massimo 18) in presenza di un alunno diversamente abile. Almeno per le prime tre seJmane scolas6che agli alunni saranno garan6te aJvit e ar6colazione della giornata secondo lorganizzazione della Scuola dellInfanzia; si garan6r una maggiore essibilit dei tempi scolas6ci e saranno organizza6 laboratori nalizza6 a sviluppare la manualit e la motricit; nello specico si prevede un incremento delle aJvit manipola6ve, graco- piMoriche, motorie e musicali che faranno da sfondo ad ogni apprendimento. lo spazio-aula sar organizzato con angoli struMura6 per favorire momen6 di apprendimento libero, rispondendo ai bisogni e alle curiosit dei bambini. i banchi saranno predispos6 in modo da facilitare le relazioni interpersonali.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Scuola Primaria Traguardi forma>vi


Riconoscere largomento e la natura di una comunicazione orale, desumendoli anche da indizi lessicali Riferire su esperienze personali in modo chiaro ed essenziale Leggere semplici tes6 e riconoscerne le caraMeris6che Produrre tes6 crea6vi e raccon6 di esperienze personali Riconoscere le par6 del discorso Comprendere istruzioni, espressioni e frasi in lingua straniera, sapendole riprodurre in contes6 situazionali diversi U6lizzare voce , strumen6 e nuove tecnologie sonore in modo crea6vo U6lizzare strumen6 e regole per produrre immagini grache, piMoriche, plas6che Impiegare in forma originale e crea6va modalit espressive corporee Ricavare informazioni da documen6 di diversa natura per comprendere un fenomeno storico Elaborare in forma di racconto gli argomen6 studia6 Consultare tes6 di genere diverso , manualis6ci e non Orientarsi nello spazio e sulle carte geograche Comprendere linterazione uomo-ambiente Conoscere e descrivere gli elemen6 caraMerizzan6 i principali paesaggi

AREA LINGUISTICO ARTISTICO-ESPRESSIVA

AREA STORICO GEOGRAFICA

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

Leggere, scrivere, confrontare numeri ed eseguire le quaMro operazioni con sicurezza Dare s6me per il risultato di unoperazione Descrivere, classicare e riprodurre gure geometriche Conoscere le principali unit di misura Indagare i comportamen6 di materiali comuni Osservare lambiente e individuare le diversit dei viven6 RispeMare il proprio corpo in quanto en6t irripe6bile (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute) Rappresentare oggeJ e processi con disegni e modelli Elaborare semplici progeJ U6lizzare le tecnologie dellInformazione e della Comunicazione nel proprio lavoro

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine della classe prima


Italiano
Interviene in una conversazione in modo ordinato e per6nente. Esprime oralmente emozioni e desideri. Racconta esperienze personali e storie fantas6che, seguendo un ordine logico e/o cronologico. Legge e comprende brevi tes6, dimostrando di avere acquisito la competenza tecnica della leMura (leMura strumentale). Comunica i propri pensieri per iscriMo con frasi struMurate, rispeMando le principali convenzioni ortograche e dimostrando di avere acquisito la tecnica della scriMura ( scriMura strumentale) Riconosce ed usa i segni di punteggiatura forte. Partendo dal lessico in suo possesso, comprende nuovi signica6 e usa parole ed espressioni nuove. Inglese Saluta e si presenta in lingua inglese. Usa semplici formule di cortesia per salutare. Riconosce e u6lizza il lessico rela6vo ai colori, ai numeri entro il dieci e ad alcune aree ineren6 il suo vissuto (scuola, animali, cibi, corpo). Comprende ed esegue alcuni comandi in inglese. Storia StruMura liden6t personale aMraverso lu6lizzo degli organizzatori temporali. StruMura liden6t personale mediante le relazioni interpersonali. Individua gli even6 e li colloca nella dimensione ciclica e lineare del tempo. Produce informazioni mediante tracce di even6 colleJvi a cui ha partecipato con i compagni. Geograa StruMura liden6t personale aMraverso lu6lizzo degli organizzatori spaziali. Rappresenta lo spazio dellaula in modo da segnare la posizione degli arredi. Si orienta nello spazio circostante u6lizzando riferimen6 topologici. Rappresenta diversi percorsi da compiere nella scuola. Conosce la funzione e le regole degli spazi scolas6ci.

Scuola primaria

Matema>ca

Comprende il signicato dei numeri, i modi per rappresentarli e il signicato della notazione posizionale (entro il 20). Opera con i numeri mentalmente e per iscriMo.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Risolve problemi con addizioni e soMrazioni. Riconosce e rappresenta situazioni problema6che. Imposta, discute e comunica strategie di soluzione. Analizza e rappresenta le principali gure del piano e dello spazio. Esegue e rappresenta classicazioni di elemen6. Opera sugli insiemi e rappresenta le relazioni intercorren6 tra gli elemen6. Compie previsioni, organizza e rappresenta raccolte di da6. Misura e confronta grandezze.

Scienze e tecnologia

Corpo Movimento Sport

Consolida la lateralit,coordina e sviluppa i movimen6 per muoversi nello spazio. U6lizza corpo e movimento per comunicare sta6 danimo ed emozioni. Si muove nellambiente di vita e di scuola rispeMando alcuni criteri di sicurezza per s e gli altri.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Sviluppa un aMeggiamento curioso ed esplora6vo. Richiama la dis6nzione tra esseri viven6 e non viven6 per relazionarsi con alcuni contes6 di vita. Si rapporta con oggeJ, animali e piante riconoscendone e nominandone alcune par6 caraMeris6che e cos6tu6ve. Si relaziona con il proprio corpo e con quello dei compagni riconoscendo su di s e sugli altri le varie par6. Si relaziona con il proprio corpo formulando ipotesi sul suo funzionamento. Interpreta speciche situazioni sperimentali rela6ve allacqua formulando alcune ipotesi al riguardo. Si relaziona con gli oggeJ raggruppandoli e classicandoli in base a una caraMeris6ca. Riconosce alcuni processi ordinando brevi sequenze temporali. Arte e immagine Riconosce e usa i colori come elemento espressivo. Manipola materiali per comporre e scomporre gure. Produce e rielabora immagini aMraverso tecniche, materiali e strumen6 diversica6. Musica Percepisce il paesaggio sonoro in cui vive. Riconosce speciche sonorit ambientali. Ges6sce diverse possibilit espressive della voce e del corpo. Esegue, da solo o in gruppo, semplici brani.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine della classe seconda


Italiano
Ascolta e interagisce in una conversazione formulando domande coeren6 e dando risposte per6nen6 per comunicare messaggi, sta6 danimo ed emozioni. Ascolta e comprende le informazioni di varie 6pologie di tes6 mantenendo laMenzione e ne riferisce il contenuto con ordine logico e cronologico. Legge e comprende tes6 di diverso 6po cogliendone il senso globale, le informazioni principali e lo scopo comunica6vo. Legge e comprende tes6 per scopi funzionali, pra6ci e/o di svago. Produce semplici tes6 per scopi comunica6vi diversi anche con laiuto di immagini, modelli,domande pilota e schemi. Scrive tes6 soMo deMatura rispeMando le convenzioni ortograche conosciute. Conosce le convenzioni ortograche e gli elemen6 morfologici di base e li usa nelle elaborazioni orali e scriMe. Usa un lessico pi ricco e pi vario. Inglese Riconosce alcune struMure gramma6cali e risponde a domande in modo conciso. Ascolta una storia con il supporto della gestualit e delle immagini e dimostra di comprenderne il signicato globale. Comprende il senso generale di lastrocche canzoni. Riconosce ed usa il lessico dei numeri entro il 20, dei colori, degli animali,del corpo e della famiglia. Ascolta e comprende consegne rela6ve alle aJvit quo6diane. Usa la lingua inglese per formulare alcune semplici frasi rela6ve ai vissu6. Scopre le dierenze culturali. Storia Individua e rappresenta collegamen6 e relazioni tra fenomeni, vicini e lontani nel tempo, individuando analogie e dierenze, cambiamen6 periodi e ciclicit, cause ed eeJ. Individua le tracce e le usa come fon6 per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare, di oggeJ e della comunit di appartenenza. U6lizza la linea del tempo per dare organizzazione a faJ e periodi del passato recente. Racconta esperienze vissute e narrate, u6lizzando correMamente gli indicatori temporali. Geograa Si muove consapevolmente nello spazio circostante u6lizzando gli indicatori spaziali. Riconosce che ogni spazio ha una funzione duso. Legge e rappresenta luoghi conosciu6 usando una simbologia arbitraria e convenzionale. Individua gli elemen6 sici e antropici che caraMerizzano lambiente circostante.

Scuola primaria

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo
Matema>ca
Rappresenta, legge e scrive i numeri naturali(entro il 100 e/o oltre). Riconosce nella scriMura in base 10 il valore posizionale delle cifre. Esegue verbalmente semplici operazioni con i numeri naturali e sa verbalizzare la procedura di calcolo. Analizza semplici situazioni problema6che e cerca opportune strategie risolu6ve. Risolve problemi con luso delle quaMro operazioni . Osserva, descrive e rappresenta lo spazio. Riconosce, denomina e classica le principali gure geometriche solide e piane. Raccoglie, classica e rappresenta da6. EeMua semplici misurazioni direMe e indireMe di grandezze con unit di misura convenzionali e non.

Area 2

Scienze e tecnologia

Conosce il funzionamento dei cinque organi di senso. Pone domande, osserva e descrive elemen6 naturali. Conosce gli aspeJ salien6 del mondo vegetale e animale. Conosce gli sta6 dellacqua e ne comprende i cambiamen6 di stato. Comprende la sinergia tra ambiente e esseri viven6. Interagisce con gli altri per predisporre e u6lizzare schemi e tabelle per raccogliere e tabulare da6 e informazioni. Si muove e agisce nellambiente meMendo in aMo comportamen6 rispeMosi e consapevoli.

Arte e immagine

Corpo Movimento Sport

Si muove con destrezza controllando pi schemi motori. U6lizza il linguaggio motorio per comunicare sta6 danimo, idee, sensazioni ecc. Partecipa a giochi organizza6 cooperando allinterno del gruppo, rispeMando le regole.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

U6lizza gli elemen6 basilari del linguaggio visivo per produrre messaggi espressivi signica6vi. Esprime sensazioni ed emozioni u6lizzando tecniche e materiali diversi . Coglie in modo elementare il messaggio di unopera darte. Riconosce il patrimonio ar6s6co-culturale del proprio territorio aMraverso lanalisi del proprio contesto di vita. Musica Esegue per imitazione semplici can6 accompagnandosi con i suoni del corpo. Riconosce il mondo sonoro in tuMe le sue diversit. Individua suoni prodoJ da strumen6 musicali. Riconosce ritmi e li riproduce u6lizzando la voce, il corpo e oggeJ vari in giochi e libere aJvit.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine della classe terza


Italiano
Partecipa a una conversazione su argomen6 no6, intervenendo in modo adeguato per chiedere/dare informazioni ed esprimere il proprio punto di vista. Racconta oralmente una storia personale o fantas6ca rispeMando lordine cronologico e/ o logico. Comprende il contenuto di tes6 ascolta6 riconoscendone la funzione e individuandone gli elemen6 essenziali e il senso globale. Legge tes6 ad alta voce o in modo silenzioso e ne coglie il senso globale e le informazioni essenziali. Familiarizza con i tes6 informa6vi, per ricavarne informazioni u6li a parlare e scrivere. Scrive tes6 di vario 6po lega6 a situazioni quo6diane. Riconosce e classica alcune par6 variabili e invariabili del discorso. Comprende alcuni meccanismi di formazione delle parole e riconosce relazioni di forma e signicato tra di esse. Riconosce gli elemen6 della frase semplice: soggeMo, predicato ed espansioni.

Scuola primaria

Inglese

Geograa

Rappresenta schema6camente ambien6 e percorsi vissu6. Usa fon6 diverse per ricavare informazioni geograche. Si orienta nello spazio aMraverso pun6 di riferimento corporei e astronomici. Conosce e descrive gli elemen6 sici e antropici caraMeris6ci di ambien6 diversi. Usa in modo sempre pi autonomo il linguaggio specico della disciplina.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Legge alcuni tes6 e ne ricava informazioni. Partecipa a brevi scambi dialogici. Completa frasi e brevi tes6, seguendo un modello. Conosce e usa i vocaboli rela6vi ai giorni della seJmana, alle materie e alledicio scolas6co, agli animali, ai mezzi di trasporto, alle stagioni e al tempo atmosferico, al cibo. Comprende ed esegue istruzioni. Conosce aspeJ culturali del Regno Unito. Storia Usa gli indicatori temporali per orientarsi nella struMura temporale dei tes6. Conosce e usa strumen6 convenzionali per la misurazione delle durate. Organizza faJ storici usando il sistema convenzionale di misura del tempo. Ricava informazioni da elemen6 informa6vi diversi. Classica e organizza informazioni storiche in schemi di sintesi. Riconosce e descrive contes6 di vita, individuando mutamen6 e permanenze.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Matema>ca

Legge e scrive numeri naturali in notazione decimale, consapevole del valore posizionale delle cifre. Esegue le operazioni con i numeri naturali entro il 1000 usando gli algoritmi usuali. Rappresenta e denomina frazioni di gure e di insiemi. Analizza il testo di un problema, lo comprende e gius6ca le strategie adoMate per risolverlo. Esegue un percorso, lo descrive e lo rappresenta con i simboli appropria6. Riconosce, denomina e descrive gure geometriche, iden6cando elemen6 signica6vi e simmetrie. Conosce le principali unit di misura ed in grado di passare da ununit di misura a unaltra. Confronta fra loro gure piane e individua se sono equiestese e/o isoperimetriche. Esegue indagini sta6s6che e rappresenta i da6 raccol6 con graci appropria6. Classica numeri, gure, oggeJ in base a una o pi propriet.

Scienze e tecnologia

Sviluppa un aMeggiamento curioso ed esplora6vo nei confron6 della realt che lo circonda. Analizza i fenomeni nella realt e li descrive gius6cando le proprie osservazioni. Coglie le relazioni che soMendono i fenomeni. Formula ipotesi per spiegare quanto osserva e propone esperimen6 per vericarle. Sceglie e usa consapevolmente alcune modalit per rappresentare i da6 di unesperienza. U6lizza i termini pi signica6vi del lessico specico della disciplina.

Arte e immagine

Esprime emozioni e sen6men6 u6lizzando materiali e tecniche diverse. Rielabora immagini u6lizzando il colore come variabile.

Musica

Riconosce ritmi e li traduce con il corpo e con strumen6. Individua e riconosce le proprie abilit motorie e di coordinazione. Valorizza le proprie abilit in relazione a quelle dei compagni.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Corpo Movimento Sport

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Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine della classe quarta


Italiano
Individua gli scopi e gli elemen6 principali della situazione comunica6va e interviene in una conversazione in modo per6nente. U6lizza la tecnica di leMura silenziosa e ad alta voce. Legge o recita tes6 poe6ci ad alta voce, con espressivit. Individua in un testo leMo personaggi, tempi e luoghi e coglie le relazioni temporali. Rielabora oralmente un testo leMo e sa rappresentare la sua struMura con uno schema. Conosce e u6lizza la struMura di un racconto. Modica e crea tes6 secondo regole date, tracce o scaleMe. U6lizza parole e immagini per costruire tes6 mis6 (fumeJ, tes6 teatrali,). Gioca con le parole e le frasi. Riconosce e costruisce metafore. Trasferisce in prosa un testo poe6co. Applica correMamente le regole dellortograa. Dis6ngue la funzione della parola allinterno della frase. Riconosce la radice e la desinenza delle parole. Comprende il signicato delle parole in base al contesto. Conosce e usa correMamente i tempi dei verbi (modo indica6vo). U6lizza correMamente i conneJvi logici e temporali. RispeMa le regole di punteggiatura. Individua soggeMo e predicato in una frase. Riconosce frasi non acceMabili. Riduce una frase complessa a frase minima. Arricchisce una frase minima.

Scuola primaria

Inglese

Storia

Colloca gli even6 sulla linea del tempo. Individua i luoghi delle civilt studiate sulla carta geograca. Elabora verbalmente le conoscenze u6lizzando un linguaggio specico. Ricava informazioni da fon6 e documen6 storici. Conosce e sa presentare le principali caraMeris6che delle an6che civilt uviali e del mare (civilt della Mesopotamia, Egizi, Ebrei, Fenici, Cretesi, Greci).

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Presenta un amico e/o un familiare. Conosce le principali fes6vit e tradizioni anglosassoni aMraverso la leMura e lascolto di semplici leggende. Esprime le proprie abilit rela6ve al tempo libero. Conosce il lessico rela6vo ai contenu6 traMa6. Memorizza canzoncine e lastrocche.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Geograa

Ha acquisito consapevolezza degli elemen6 dellambiente in cui vive, li dis6ngue e li rappresenta. U6lizza piante e carte per orientarsi e come fonte di informazioni. Riconosce le pi eviden6 modicazioni apportate dallintervento umano sul territorio. Conosce, sa illustrare e individuare i diversi ambien6 geograci italiani (montagna, collina, pianura, umi, laghi, mare, coste, ciM). Conosce e dis6ngue le aJvit lavora6ve italiane, il loro sviluppo e la loro suddivisione.

Matema>ca

Opera con i numeri naturali; individua mul6pli, divisori e numeri primi; u6lizza strategie per il calcolo mentale. Opera con i numeri decimali con consapevolezza del valore posizionale delle cifre; coglie la relazione logica tra numero decimale e frazione; rappresenta e ordina frazioni. Riconosce mul6pli e soMomul6pli del metro, del chilo e del litro. Esegue semplici conversioni da ununit di misura a unaltra. Classica le principali gure piane e ne riconosce i caraMeri di isoperimetria ed equiestensione. Osserva, riconosce e classica gli angoli. Conduce semplici indagini sta6s6che rispeMando le varie fasi. Legge il testo di un problema, ne individua i da6 e le richieste e sceglie unadeguata procedura risolu6va. Calcola perimetri e aree partendo anche da semplici situazioni problema6che. Classica secondo una logica le informazioni presen6 nel testo di un problema. Conduce indagini sta6s6che rispeMando le varie fasi. Sa u6lizzare diagrammi di Wenn per classicare elemen6.

Scienze e tecnologia

Assume comportamen6 correJ e responsabili nel rispeMo delle diverse forme di vita. Individua, classica e rappresenta quanto osservato. U6lizza la videoscriMura. Consulta opere mul6mediali. ProgeMa e realizza in gruppo un piccolo testo, un elaborato mul6mediale, u6lizzando semplici programmi (paint, word, power point,)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Sa porsi problemi e elaborarli con pensiero cri6co. Osserva e classica piante e animali. Conosce le caraMeris6che dellaria, dellacqua e del calore e ne comprende la loro importanza. Conosce le diverse fon6 di energia e ne comprende gli eeJ che possono avere sullambiente.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Arte e immagine

Rielabora crea6vamente unimmagine data (opera darte o ambiente naturale). Riu6lizza materiali duso per produrre immagini. U6lizza tecniche ar6s6che diverse. Scopre le peculiarit di alcune opere darte.

Musica

Esprime e interpreta unesperienza sonora aMraverso la parola, il movimento e il disegno. Prende consapevolezza della musica nelle sue pi svariate forme, circostanze e manifestazioni. Riconosce semplici sequenze e man6ene il ritmo. Riconosce generi musicali diversi.

Corpo movimento sport

U6lizza e combina le abilit motorie di base secondo varian6 esecu6ve. Gioca rispeMando le regole. Collabora con i compagni al ne di portare a termine unazione di gioco. RispeMa il turno di gioco dei compagni e il proprio.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Cosa ci proponiamo

Area 2

Competenze aEese al termine della classe quinta


Italiano Partecipa a scambi comunica6vi, esprime opinioni personali, pone domande per6nen6. Racconta oralmente unesperienza con propriet lessicale e organizzazione logica. Comprende tes6 ascolta6 di 6po diverso e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali. Legge e comprende tes6 di vario 6po adoMando molteplici strategie di leMura funzionali ai diversi scopi. Consulta tes6 per estrapolarne informazioni, da riorganizzare in vista dellesposizione orale o della scriMura. Legge tes6 leMerari di vario genere e formula su di essi dei pareri personali. Produce tes6 sulla base di scopi e des6natari assegna6 e compie parafrasi e riscriMure. Produce tes6 correJ dal punto di vista ortograco, morfosintaJco, lessicale. Riconosce e classica le par6 del discorso. Analizza la frase nelle sue funzioni (soggeMo, predicato e principali complemen6 direJ e indireJ). Conosce e usa i principali meccanismi di formazione delle parole. Usa il dizionario per ampliare il proprio lessico. Comprende e usa termini disciplinari specici.

Scuola primaria

Inglese

Comprende e usa espressioni per descrivere persone, abitudini e passatempi. Comprende tes6 scriJ e ricava informazioni. Partecipa a scambi dialogici per parlare dei propri ed altrui interessi su vari argomen6. Rileva diversit culturali in relazione ad abitudini di vita e tradizioni.

Storia

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1 Circolo dida,co Vico Equense

MeMe le conoscenze sulle an6che civilt in rapporto con il patrimonio archeologico in Italia. Produce informazioni da tes6, fon6 scriMe e immagini di fon6 per costruire una conoscenza di aspeJ di civilt. Usa strategie di leMura di tes6 di 6po diverso per costruire una conoscenza complessiva. MeMe in rapporto le conoscenze della cris6anizzazione dellimpero romano con la diusione del cris6anesimo nel mondo aMuale.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Geograa

Legge e interpreta carte tema6che, graci, tabelle e da6 sta6s6ci per ricavarne informazioni geograche. Calcola distanze su carte, u6lizzando la scala graca e/o numerica. Realizza schizzi di percorsi nalizza6 e mappe mentali di territori dItalia e della propria regione u6lizzando simbologie convenzionali. Riconosce le pi eviden6 modicazioni apportate nel tempo dalluomo sul territorio. Usa il lessico specialis6co della disciplina al ne di descrivere con precisione i fenomeni geograci considera6; Analizza alcuni temi-problemi geogracamente signica6vi: ecologico, energe6co e il rapporto Nord-Sud della nostra penisola.

Matema>ca

Conta in modo progressivo e regressivo. Opera con i numeri naturali e ne applica le propriet. Opera con i numeri decimali. Conosce e usa le frazioni. Conosce, usa e confronta unit di misura del sistema metrico decimale. Riconosce, disegna, misura e costruisce le principali gure geometriche piane e ne calcola perimetro e area. Riconosce gure isoperimetriche ed equiestese. Analizza i da6 forni6 da una situazione problema6ca e sa elaborare una soluzione. Usa e interpreta i linguaggi propri della sta6s6ca.

Scienze e tecnologia

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Dis6ngue le caraMeris6che principali della luce e del suono. Individua le trasformazioni dellenergia. Individua alcune macchine che sfruMano diverse forme di energia. Interpreta alcuni fenomeni sici. Descrive alcuni organi di senso. Riconosce le struMure fondamentali delluomo. Individua una correMa alimentazione in relazione allo sviluppo psicosico. RieMe e adegua il suo comportamento alle norme di igiene e di sicurezza. Individua le funzioni di una semplice macchina e ne rileva le caraMeris6che. Compone e scompone oggeJ nei loro elemen6. Riconosce il rapporto fra il tuMo e una parte. Rappresenta oggeJ e processi con disegni e modelli. Osserva oggeJ del passato e rileva le trasformazioni. U6lizza le nuove tecnologie per sviluppare il proprio lavoro in pi discipline e per potenziare le proprie capacit comunica6ve.

Cosa ci proponiamo

Area 2

Arte e immagine

U6lizza gli elemen6 di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini sta6che (fotograe, manifes6, opere darte) e messaggi in movimento (spot, brevi lma6). U6lizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo crea6vo le immagini aMraverso molteplici tecniche, materiali e strumen6 diversica6 (graco- espressivi, piMorici e plas6ci, ma anche audiovisivi e mul6mediali). Riconosce alcuni aspeJ formali delle opere darte proposte.

Musica

U6lizza voce, strumen6 e tecnologie sonore in modo crea6vo e consapevole. Esegue, anche colleJvamente, brani vocali curando intonazione, espressivit e interpretazione. Valuta aspeJ funzionali ed este6ci della musica anche in riferimento ai diversi contes6 temporali e di luogo. Riconosce e classica gli elemen6 cos6tu6vi basilari del linguaggio musicale e li sa rappresentare con i sistemi simbolici convenzionali.

Corpo Movimento Sport

Coordina movimen6 successivi e simultanei complessi. Organizza il proprio movimento nello spazio in relazione a s, agli altri e agli oggeJ. U6lizza modalit espressive e corporee anche con forme di dramma6zzazione e trasmeMe contenu6 che esprimono emozioni. Applica indicazioni e regole a giochi popolari e spor6vi. Partecipa aJvamente ai giochi collaborando con gli altri, acceMando la sconMa e rispeMando le regole e i compagni.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

ATTIVITA ALTERNATIVE
allinsegnamento della Religione CaEolica
Questo progeMo cos6tuisce la risposta che la scuola ore ai bambini che non si avvalgono dellinsegnamento della religione caMolica nel rispeMo delle scelte educa6ve della famiglia e della norma6va vigente. Nasce, infaJ, dallesigenza di garan6re unaJvit alterna6va e di favorire il superamento del disagio provocato dallallontanarsi dai compagni, aMraverso una piacevole aJvit compensa6va.

Crea>vit: un capitale da incen>vare

Per la scuola dellinfanzia

I bambini sono spontaneamente crea6vi, ma a scuola rischiano di impoverire questo capitale iniziale se i docen6 non pongono in essere inizia6ve per incen6varlo. Lidea di fondo del progeMo nasce da questa riessione e dalla duplice considerazione che let della Scuola dellinfanzia quella in cui il bambino impara aMraverso il contaMo direMo con la realt e che il bisogno di toccare, scoprire, esplorare fondamentale nei bambini di questa fascia det. Il percorso educa6vo permeMer ai bambini di: - osservare e analizzare alcuni aspeJ rela6vi allorganizzazione del contesto in cui viviamo (legami familiari, amicizie ) -osservare e analizzare alcuni aspeJ rela6vi allorganizzazione della societ che ci circonda (scuola, ambiente quar6ere )

Io e gli altri

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Per la scuola primaria

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Crea>vit un capitale da incen>vare


A,vit alterna@ve allinsegnamento della religione ca=olica

Finalit

Garan6re laJvit alterna6va ai bambini per i quali le famiglie hanno scelto di non avvalersi della religione caMolica Potenziare le aJtudini crea6ve u6lizzando tempi aggiun6vi e personalizza6 rispeMo al normale i6nerario scolas6co. Favorire il superamento del disagio provocato dallallontanarsi dai compagni in una sorta di piacevole novit compensa6va Esprimersi aMraverso il disegno, la piMura e altre aJvit manipola6ve (mandala, collages, decoupage) Esplorare materiali diversi u6lizzandoli in maniera crea6va Realizzare cose originali assemblando materiali in modo nuovo e inusuale U6lizzare tecniche espressive diverse

Obie3vi

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

LaJvit sar svolta nelle aule laboratoriali e/o sezioni parallele, dalle docen6 assegnate alla sezione il marted dalle 10.15 alle 11.45.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Io e gli altri
A,vit alterna@ve allinsegnamento della religione ca=olica

Finalit Obie3vi

Maturare aMeggiamen6 di riessione e di aMenzione alla convivenza civile; prendere coscienza di se stessi e degli altri per una serena coesistenza. Favorire la costruzione di unimmagine posi6va di s, nella denizione della propria iden6t. Conoscere realt e culture lontane, scoprire, nella diversit, ricchezze e risorse. Conoscere i conceJ di diriMo e dovere e capirne limportanza per la convivenza civile. Capire limportanza delle regole per vivere bene insieme.

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

AMraverso la leMura di storie e abe si inviter il bambino allanalisi di legami, aeJ, valori e abitudini sociali e culturali; -mediante una semplice leMura di immagini e dei loro messaggi si avvier all aJvit di conversazione, ricerca, di indagine e produzione graca; - si u6lizzeranno dramma6zzazioni per s6molare i bambini ad una "leMura" cri6ca dei messaggi e dei contenu6 Il percorso sar svolta aMraverso lespletamento in quaMro unit di lavoro: 1.Conoscersi e stare con gli altri. 2.Un mondo interculturale. 3.Le regole e la solidariet. 4. RispeMo dellambiente.

DIMENSIONE PEDAGOGICO- DIDATTICA

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi?


Curricolo obbligatorio essenziale Laboratori opzionali Progetti curriculari Progetto di Istituto Progetti extracurriculari Progetti FESR - POR
1 Circolo dida,co Vico Equense

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Area 2

Kahlil Gibran

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Nessuno pu insegnarvi nulla se non ci che gi sonnecchia nell'albeggiare della vostra conoscenza. Il maestro che cammina all'ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piu=osto la sua fede e il suo amore. E se davvero saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

La nostra oerta forma>va


Curricolo obbligatorio essenziale

ProgeEo di Is>tuto

Proge3 curriculari

Proge3 extra curriculari

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Curricolo obbligatorio essenziale


AMBITI DI RIFERIMENTO
per la costruzione di percorsi contestualizza> nella Scuola dellInfanzia e nella Scuola Primaria Area Linguis>co- Ar>s>co-Espressiva Comunicazione Espressione Relazione Crea>vit Immaginazione

Area Matema>co- Scien>co-Tecnologica


Educazione alla CiEadinanza La magia del tempo

Azione Logica Ragionamento

Area Storico-Geograca

Spazio Tempo Uomo e societ

Per favorire:
lacquisizione di conoscenze, abilit e padronanze speciche rela>ve ai campi di esperienza e alle discipline la struEurazione graduale di competenze (uso consapevole dei conce3, delle conoscenze e dei metodi di indagine
1 Circolo dida,co Vico Equense

Come?
Elaborando esperienze (il fare) Conoscendo e comprendendo il reale (il sapere) Scegliendo le azioni (il saper fare) StruEurando il pensiero (il saper essere)

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

(Comunicazione - espressione - relazione - crea>vit - immaginazione)

Area Linguis>co Ar>s>co - Espressiva

Elaborazione di esperienze ed a3vit: Linguis>che Graco-piEoriche Plas>co-gura>ve Canoro-musicali Corporeo-gestuali

Percezioni sensoriali AEenzione perce3va Ascolto a3vo Osservazione direEa Parlato LeEura ScriEura Orientamentospazio-temporale Coordinamento motorio

Conce3 e conoscenze rela>ve a codici, struEure, funzioni, strumen> delle varie forme di comunicazione

Codice verbale: il testo fruito e prodoEo (suoni, segni, simboli, parole, frasi, discorsi), leEoscriEura, ortoepia, ortograa, lessico,morfosintassi. Codice iconico: linea, forma, colore, traEo graco, disegno, modellamento, piEura, collage, contesto, trama, polisemia. Codice sonoro-musicale: suono, rumore, fonte lontananza, vicinanza, direzione, ritmo, >mbro, altezza, intensit, durata. Codice corporeo-gestuale: schema corporeo, orientamento, coordinazione, posture, equilibrio sta>co e dinamico, schemi motori.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Conoscenze procedurali (abilit e padronanze per la fruizione e la produzione)

Ascoltare e comprendere Parlare e comunicare oralmente Leggere e comprendere Scrivere e produrre Riconoscere e u>lizzare Interpretare RieEere Trasferire

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Area Matema>co Scien>co - Tecnologica


(azione logica ragionamento) Elaborazione di esperienze ed a3vit: Logico-matema>che Fisiche Scien>che Naturalis>che Tecnologiche Informa>che
Percezioni sensoriali AEenzione perce3va Orientamento spazio-temporale Ascolto a3vo Osservazione direEa Ipotesi Registrazione e raccolta da> Classicazione, confronto, misurazione, calcolo, rappresentazione Scoperta

Aritme>ca: quan>t, numeri, operazioni


Geometria: gure, trasformazioni


Conce3 e conoscenze rela>ve a codici, struEure, funzioni, strumen> per indagare il mondo sico, biologico e tecnologico.

Logica - Sta>s>ca Probabilit: classicazioni, relazioni, even>


Linguaggio logico: enuncia>, conne3vi, quan>catori, terminologia


Misure: lunghezze, pesi e capacit, unit di misura arbitrarie e convenzionali, unit di misura monetaria

Informa>ca: istruzioni, regole


Scienze: ogge3, persone, mondo inorganico, esseri viven>


Rappresentazioni: diagrammi, tabelle, graci


1 Circolo dida,co Vico Equense

Conoscenze procedurali (abilit e padronanze per la fruizione e la produzione)

Argomentare e congeEurare Porsi e risolvere problemi Classicare, confrontare, misurare, analizzare, calcolare Elaborare, ricavare, padroneggiare Eseguire, applicare, trasferire

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Area Storico - Geograca


(spazio tempo - societ)

Elaborazione di esperienze ed a3vit: Dalla realt vissuta e circostante alla realt nazionale, europea, internazionale La ricerca dambiente La ricerca storico-geograca La ricerca antropologico-sociale

Percezioni sensoriali AEenzione perce3va Orientamento spazio-temporale Ascolto a3vo Osservazione direEa Parlato LeEura ScriEura Produzioni Coordinamento motorio Memorizzazione

Conce3 - Conoscenze Linguaggi: metodi di ricerca propri e trasversali

SPAZIO: Psicologico Fisico ProgeEato Codicato Rappresentato TEMPO: Psicologico Immaginario Lineare Ciclico Even> Tracce Res> Fon> SOCIETA: Interrelazioni tra persone, gruppi Ruoli, regole - Popoli Culture Religioni Organizzazioni sociali

Conoscenze procedurali (abilit e padronanze per la fruizione e la produzione)

Ascoltare, comprendere, parlare Comunicare oralmente Leggere e comprendere Orientarsi Orientare Osservare, misurare, ordinare, collocare Descrivere, confrontare, rappresentare Conoscere, riconoscere, ricordare Interpretare, rieEere Costruire , ricostruire Ricavare, u>lizzare, produrre Elaborare, rielaborare, trasferire.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Scoperte straordinarie
Il percorso ha lo scopo di soddisfare il naturale bisogno di esplorazione e curiosit dei bambini avviandoli al tempo stesso ad una organizzata visione della realt.

Unit di Apprendimento

Briciole di parole
Unit di Apprendimento

Unidea che prende forma


Il percorso intende orire al bambino lopportunit di parlare di s aEraverso la sperimentazione di codici espressivi diversi e di promuovere nel bambino la consapevolezza che ogni codice ha un proprio potere espressivo. Unit di Apprendimento

Il percorso intende orire al bambino lopportunit di soddisfare il naturale bisogno di comunicare, di raccontare e raccontarsi con un bagaglio lessicale pi ricco e ar>colato per aermare la propria iden>t in crescita. Quarta Unit di Apprendimento

Mi muovo, mi oriento, mi adaQo


Il percorso intende orire al bambino la possibilit di perfezionare le abilit motorie e di orientamento spazio temporale possedute e acquisire semplici strumen> per padroneggiare situazioni ed even>.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Star bene insieme


Il percorso nasce con il preciso intento di allargare lorizzonte relazionale del bambino e quindi soddisfare il bisogno di acquisire sempre maggiore sicurezza nelle relazioni. Il bambino approfondisce e diversica i processi di crescita gi avvia> in famiglia.

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Io parlo di me

Unit di Apprendimento

O.F.
Conoscere se stessi e gli altri per realizzare relazioni interpersonali posi>ve. Riconoscere lambiente di vita quo>diana. Relazionarsi con il mondo esterno mediante il corpo.

Gli altri

O.F.
Acquisire le capacit tecniche della leEura/ scriEura, del calcolo come premessa allo sviluppo dei processi di comprensione. Acquisire le coordinate storiche e geograche per orientarsi nel tempo e nello spazio. Interagire con lambiente naturale e sociale e inuenzarlo posi>vamente. Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

La fantasia

Io nel mondo

O.F.
Analizzare la realt e rielaborarla in modo fantas>co. Accrescere la crea>vit dei bambini fornendo loro s>moli desue>. Acquisire speciche abilit disciplinari da u>lizzare come strumen> di espressione crea>va.

O.F.
Osservare e analizzare la realt circostante con spirito euris>co. RieEere sulle osservazioni faEe e riferirle al proprio vissuto. RieEere sullimportanza dellambiente e rielaborare regole per la sua salvaguardia.

80

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento Unit di Apprendimento

Il tempo del raccolto O.F.


Sviluppare la capacit di vivere con gli altri, di cooperare, di costruire e realizzare proge3 comuni, di assumere responsabilit.

Il tempo dei giochi, dei sogni e dei desideri O.F.


Maturare la propria iden>t di ciEadino aEraverso la ricostruzione della memoria storica personale, familiare e del gruppo di appartenenza.

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Il tempo delle ciliegie, del mare, delle vacanze

Sviluppare una conoscenza approfondita dellambiente e dei suoi problemi aEraverso la comprensione degli elemen> scien>ci, geograci, storici, culturali che lo caraEerizzano.

81

1 Circolo dida,co Vico Equense

Il tempo dellallegria e della rinascita O.F.

O.F.
Conoscere le regole di una sana alimentazione per costruire il proprio benessere e difendere il proprio diriEo alla salute.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Tempo di aQesa e scoperte

O.F. Sviluppare curiosit e interesse ad indagare, conoscere e ricostruire la storia

Tempo di giochi e raccon6 soQo lalbero

O.F.
Anare la capacit di produrre raccon> esprimendo sen>men> ed emozioni.

Unit di Apprendimento Unit di Apprendimento

O.F.

Ricercare,confrontare e individuare cambiamen> avvenu> nel proprio ambiente di vita.

Rielaborare e comunicare autonomamente tuEe le proprie esperienze, avvalendosi delle competenze raggiunte.

82

1 Circolo dida,co Vico Equense

Tempo di corse con gli aquiloni

Tempo di sorprese e di scoperte realizzate.

O.F.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Il piacere di leggere come un gioco


Unit di Apprendimento

O.F.
Acquisire gli strumen> per avvalersi in modo appropriato e personale delle conoscenze; sviluppare e col>vare la curiosit e il gusto per la scoperta

Esamino e rieQo.

O.F.
Individuare le diverse situazioni reali, sviluppando la capacit di formulare ipotesi e di individuare gli elemen> u>li alla risoluzione Quarta Unit di Apprendimento

Il mondo intorno a me.


Unit di Apprendimento

Me stesso e gli altri


U>lizzare linguaggi e codici diversi per analizzare, comprendere ed interpretare la realt naturale e sociale

83

1 Circolo dida,co Vico Equense

O.F.

esprimersi, aEraverso tu3 i linguaggi, maturando la capacit di confronto interpersonale, di cooperazione in contes> diversi e di rispeEo delle regole.

O.F. Sviluppare modalit originali di

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Insieme si pu ( tempo della socialit)


Uno per tu3 e tu3 per uno ( tempo delluguaglianza)


O.F.
Trovare con gli altri le modalit per arontare le dicolt, no alla conquista dellautonomia personale.

O.F.
Vericare ladeguatezza delle decisioni ed operare i necessari cambiamen> di percorso.

Unit di Apprendimento

Unit di Apprendimento

Ci siamo! ( tempo della viEoria)


Costruire aEeggiamen> di ducia negli altri

O.F.
Sapersi concentrare su compi> ed a3vit che non diano un risultato immediato.

84

1 Circolo dida,co Vico Equense

Avan> tuEa! ( tempo delle sde)

O.F.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Laboratori opzionali
Classi terze
Terra acqua aria fuoco Laboratorio di leMura e scriMura crea6va
(2h se,manali)

Musica che magia

Laboratorio musicale (1h se,manale)

Classi quarte

Leggo e giocando creo


Laboratorio di leMura animata (2h se,manali )

Emozionandomi emoziono Laboratorio musicale (1h seJmanale)


Classi quinte
Laboratorio di storia locale (2h se,manali )

Di voce in voce Laboratorio musicale (1h seJmanale)


85

1 Circolo dida,co Vico Equense

Terra mia 2

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


Primi giorni di scuola
Proge=o per laccoglienza degli alunni nuovi iscri, e non Per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria
I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie linizio di un tempo nuovo: un tempo carico di aspeMa6ve ma anche di 6mori. Questo progeMo nasce dallesigenza di accogliere gli alunni nuovi iscriJ in un clima sereno e s6molante e di consolidare, negli alunni gi frequentan6, il senso di appartenenza alla comunit scolas6ca. Prevede un percorso didaJco laboratoriale che guidi gli alunni a raccontare le storie dellestate, storie del proprio vissuto (luoghi, emozioni, giochi) ma anche a riprendere storie scelte dai bambini dalla biblioteca di classe. La nostra scuola ha sempre inteso promuovere inizia6ve che rispondessero ai reali bisogni degli alunni, dando priorit agli interven6 specici e mira6, rivol6 agli alunni diversamente abili. Il considerevole aumento di alunni con disabilit grave nella nostra scuola e il ridoMo numero del monte ore di sostegno ci ha posto di fronte a problemi che hanno chiesto la messa a punto di strategie per oJmizzare le risorse interne. Questo progeMo, infaJ, nasce dallesigenza di facilitare lintegrazione degli alunni diversamente abili e di potergli dare la possibilit di sviluppare le loro potenzialit con adegua6 interven6 personalizza6. Il progeMo con6nuit rappresenta uno dei progeJ cardine del POF della nostra scuola. Il suo scopo principale quello di rendere sereno il passaggio degli alunni da un ordine di scuola allaltro. Tale obieJvo viene perseguito aMraverso inizia6ve speciche che mirano a valorizzare la pregressa storia emo6va e cogni6va di ogni alunno. Sono previste, inoltre, inizia6ve mirate alla prevenzione di dicolt di apprendimento come laJvazione di laboratori specici per il potenziamento delle competenze narra6ve nelle classi prime della scuola primaria.

Una scuola Divers Abile


Integrazione degli alunni diversamente abili Per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria

Un ponte tra una scuola e laltra


Con@nuit educa@va fra i diversi ordini di scuola Per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria

A,vit funzionali: n. 50h (Laboratori con@nuit classi prime) A,vit aggiun@ve: n. 30h (Laboratori extracurricolari classi prime)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


Leggere che magia
Percorso forma@vo trasversale Per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria
A,vit funzionali (tutoraggio) 15h (Infanzia 5 anni) 50h (classi terze) Il progeMo intende aiutare i bambini ad appassionarsi al libro ed alla leMura. LaMenzione per la leMura e la sua centralit nel percorso di crescita della persona sono state sempre oggeMo di sperimentazioni e di progeJ nella nostra scuola. Leggere che magia un percorso che si sviluppa trasversalmente ai campi desperienza e a tuMe le discipline, diventando cos lo conduMore per tuMe le aJvit del percorso metodologico - educa6vo. Il progeMo nasce dallesigenza di facilitare lintegrazione e linclusione dei bambini diversamente abili iscriJ nelle classi del nostro Is6tuto che non dispongono di un adeguato monte ore di sostegno (u6lizzando le 19 ore seJmanali di esubero dei docen6 di base), per realizzare un clima scolas6co maggiormente inclusivo che permeMa a tuJ di sen6rsi acceMa6, capi6, valorizza6. La nostra scuola ha sempre posto par6colare aMenzione alle problema6che degli alunni in dicolt di apprendimento. Da questa esigenza nasce il progeMo Io sono io so, io so fare che, aMraverso la metodologia dellapprendimento coopera6vo, intende favorire lintegrazione e la valorizzazione di tuJ gli alunni. Il progeMo nasce dallesigenza di prevenire le dicolt di apprendimento e i disturbi specici di apprendimento, al ne di garan6re a tuJ gli alunni un percorso di apprendimento sereno e signica6vo. LobieJvo quello di recuperare la centralit del ruolo della scuola come spazio privilegiato per lindividuazione ed il recupero delle dicolt di apprendimento in generale. Iden6care precocemente le dicolt di apprendimento e aJvare piani di intervento a par6re dallul6mo anno di scuola dellInfanzia e per tuMe le classi della scuola primaria sar lobieJvo prioritario del presente progeMo.

Il valore della diversit, la diversit come valore


Piano di miglioramento dellapprendimento Per la scuola primaria

Io sono, io so , io so fare

Piano di miglioramento dellapprendimento Per la scuola primaria

D come ? Dicolt, disagio, disturbi, dislessia, dierenza

A,vit funzionali: 30h (infanzia 5 anni) A,vit aggiun@ve (tutoraggio) 100h (classi prime) 140h (classi II, III, IV e V)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Proge=o per la prevenzione delle dicolt di apprendimento, del disagio, dei disturbi specici dellapprendimento.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


Spor>vamente abile
Piano per la promozione delle a,vit motorie e prespor@ve dedicato agli alunni con disabilit. Per la scuola primaria
il progeMo intende favorire un analisi approfondita sulla disabilit e sul recupero sociale, nellambito di una strategia condivisa con il mondo SCUOLA, partendo dallidea di far condividere aJvit e spazi comuni, anch i disabili, aMraverso la l o r o m o 6 v a z i o n e a l c o n f r o n t o , acquisiscano una parte aJva in even6 sociali, sfruMando ladaMabilit dei giovani alunni. Il nostro is6tuto ha aderito al progeMo elaborato dalla Commissione indoor del Ministero della Salute in collaborazione con il Dipar6mento di Pediatria Universit Federico II di Napoli per realizzare una ecace strategia di prevenzione e controllo dei faMori rischio indoor per asma e allergia. La durata prevista per il progeMo di 3 anni. La nalit del percorso di informare sulle cause delle malaJe allergico respiratorie e sulle misure di prevenzione ad esse legate. Il nostro is6tuto ha aderito al progeMo promosso e nanziato dal Ministero delle poli6che agricole alimentari e forestali, dellUnione Europea, dal Ministero dellEconomia, dal MIUR, dal Ministero della Salute, dalle Regioni Italiane e Provincie. Il programma si pone lobieJvo di aumentare il consumo di fruMa e verdura da parte dei bambini perch acquisiscano correMe abitudini alimentari.

ABS: Aria Buona a Scuola

Piano di prevenzione dei fa=ori di rischio indoor per allergie e asma Per le classi terze della scuola primaria

FruEa nelle scuole


Programma di educazione alimentare Per la scuola primaria

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1 Circolo dida,co Vico Equense

I nostri proge3 curriculari


Proge=o per laccoglienza degli alunni nuovi iscri, e non

Primi giorni di scuola

Finalit

Facilitare un progressivo adaMamento alla realt scolas6ca, aMraverso l'esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e s6molante per una posi6va socializzazione (alunni nuovi iscriJ Rinnovare e consolidare il senso di appartenenza alla comunit scolas6ca (alunni frequentan6) Orientarsi nellambiente scolas6co Essere coinvol6 in momen6 di aJvit comune Sviluppare un aMeggiamento di apertura e di ducia verso gli altri Aiutare i bambini ad instaurare relazioni comunica6ve con gli adul6 e con i nuovi e vecchi compagni Orire occasioni didaJche per sperimentare le proprie capacit di essere u6li ad accogliere i pi piccoli Il progeMo accoglienza si aMuer nelle prime 4-5 seJmane di scuola. Lorario e la frequenza saranno cos organizza6: Scuola Primaria Classi prime: 1 e 2 giorno di scuola 9.30 - 12.20 (con la presenza delle insegnan6 della scuola dellinfanzia); 3 giorno 8.20 12.20 . Si con6nuer con lorario di frequenza deliberato nel Consiglio di Circolo su base quindicinale. Classi seconde, terze, quarte e quinte: primi 3 giorni di scuola 8.20 12.20. Si con6nuer con lorario di frequenza deliberato nel Consiglio di Circolo Scuola dellInfanzia Anni 3: i primi giorni di scuola saranno caraMerizza6 da un tempo- scuola ridoMo che gradualmente sar allungato, sulla base delle esigenze dei bambini, no ad arrivare alle ore 14.15 nel mese di oMobre e 16.15 da novembre in poi; inoltre nei primi giorni di scuola consen6ta la presenza di un genitore. Anni 4-5: primi 2 giorni di scuola 8.15 12.15 e successivamente 8.15 13.15. Durante il periodo dellaccoglienza si cercher di rispondere ai bisogni dei bambini con aJvit di gioco-scoperta per favorire la conoscenza di ambien6 e materiali, gioco libero per favorire lesplorazione e la socializzazione, gioco organizzato per favorire la graduale acceMazione di semplici regole di gruppo. 89
1 Circolo dida,co Vico Equense

Obie3vi

Organizzazione

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


Una scuola divers Abile
Integrazione degli alunni diversamente Abili

Finalit

Vivere la propria corporeit come mezzo fondamentale di crescita e di rapporto con gli altri anche in assenza di linguaggio verbale. Migliorare i processi perceJvi, intelleJvi, relazionali e sociali aMraverso unecace ed eciente educazione informa6ca e quindi, luso del computer. Acquisire capacit comunica6ve alterna6ve in assenza di linguaggio verbale, per raggiungere una migliore interazione con lambiente, sviluppare i rappor6 interpersonali, laeJvit, i sensi. Raggiungere una sempre maggiore autonomia personale, grazie al miglioramento di alcune abilit strumentali di base. Il percorso opera6vo sar rivolto ad alunni diversamente abili che presentano dicolt nel processo di apprendimento dovuto a faMori specici (memoria, aMenzione, concentrazione, osservazione, ascolto). Gli interven6 si ar6coleranno in due moduli paralleli: 1) linguaggio informa6co coordinato dallinsegnante Branco Angela che, aMraverso luso del computer potenzier le abilit aMen6ve e mnemoniche, fornendo occasioni per lo sviluppo della crea6vit e servir come strumentotrasversale adaMo a spaziare in ogni area conosci6va; 2) laboratorio crea6vo di ascolto leMura e scriMura coordinato dallinsegnante Morlicchio Marialuisa che non vuole essere soltanto unoccasione di esercitazione ma anche e sopraMuMo una situazione in cui gli alunni imparano a migliorare le capacit di ascolto, di leMura e di scriMura aMraverso aJvit mo6van6 e s6molan6.

Obie3vi

Organizzazione

90

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


Un ponte tra una scuola e laltra
Con@nuit educa@va fra i diversi ordini di scuola

Finalit Obie3vi

Aiutare ogni alunno a costruire, pur nei diversi ordini di scuola, la sua peculiare iden6t. Ricercare linguaggi professionali comuni tra insegnan6 dei vari ordini di scuola Elaborare metodologie di insegnamento comuni per un apprendimento dei saperi essenziali Conoscere, confrontare e coordinare i rispeJvi curricoli ed i sistemi di valutazione, concordando modalit pi ecaci nel passaggio di informazioni sugli alunni Individuare, aMraverso inizia6ve speciche, eventuali dicolt di apprendimento degli alunni Il progeMo si sviluppa aMraverso una serie di inizia6ve nalizzate al graduale superamento dei sen6men6 di confusione, preoccupazione e disorientamento propri degli alunni durante la fase di passaggio alla nuova scuola. Tali inizia6ve consistono in: Incontri scuola-famiglia per promuovere n da subito una reale collaborazione scuola-famiglia (presentazione POF Sportello genitori alunni nuovi iscriJ di 3 anni) Incontri tra docen6 delle classi ponte per svolgere aJvit di studio e ricerca su tema6che comuni ai diversi ordini di scuola AJvit laboratoriali svolte da docen6 della scuola dellinfanzia su gruppi di alunni delle classi prime per dare con6nuit metodologica e didaJca al percorso forma6vo Inizia6ve comuni ai diversi ordini di scuola (infanzia/ primaria e primaria/secondaria primo grado) per dare la possibilit agli alunni di familiarizzare con gli spazi e gli insegnan6 della nuova scuola AJvazione di laboratori specici di 6po narra6vo e fonologico nelle sezioni di 5 anni e nelle classi prime per individuare il pi precocemente possibile eventuali dicolt di apprendimento

Organizzazione

91

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi Area

I nostri proge3 curriculari


Leggere che magia
Percorso forma@vo trasversale

Finalit

Promuovere un aMeggiamento posi6vo nei confron6 della leMura Favorire l'avvicinamento aeJvo ed emozionale del bambino al libro Fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto aJvo-crea6vo e costruJvo con il libro Educare all'ascolto e alla comunicazione con gli altri Favorire l'acceMazione e il rispeMo delle culture "altre" considerate fonte di arricchimento Sviluppare e s6molare un aMeggiamento posi6vo nei confron6 del libro. S6molare il prolungamento dei tempi di ascolto e di concentrazione per facilitare la comprensione. Sviluppare il piacere di leggere senza forzature esterne ma come risposta ai bisogni emo6vi e cogni6vi. Acquisire un gusto personale nelle scelte delle leMure. Sviluppare la propria capacit immagina6va e fantas6ca. Sviluppare il senso cri6co ed este6co . Scoprire la funzione comunica6va del libro aMraverso il piacere di raccontarlo liberamente. Sviluppare il piacere di scrivere giocando con le parole e con i tes6. Accrescere la crea6vit e la fantasia. Incen6vare e sviluppare la cultura del libro aMraverso i sistemi mul6mediali aMuali (e-book, lim, tablet). Il percorso di leMura sar diversicato per sezioni e classi: Scuola dellInfanzia SS. TRINITA E PARADISO: I raccon6 dei nonni. SCONDUCI:4 storie per emozionare: la rabbia, la gioia, la tristezza e la paura;Un anno da piccolo principe. Scuola Primaria CLASSI PRIME: Mi diverto con Orsoleo. CLASSI SECONDE: "Maestra raccontaci una storia. CLASSI TERZE: Terra Acqua, Aria, Fuoco CLASSI QUARTE: Leggo e giocando creo 92 CLASSI QUINTE: Giovanni Pascoli : 100 anni dopo
1 Circolo dida,co Vico Equense

Obie3vi

Organizzazione

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi Area

I nostri proge3 curriculari


Il valore della diversit, la diversit come valore
Piano di miglioramento dellapprendimento

Finalit Obie3vi

Orire all' alunno diversamente abile un migliore percorso di apprendimento e anche di vita aMraverso lo sviluppo di tuMe le diverse abilit per un' istruzione complessiva della persona. Sviluppare nei bambini e negli adul6 la consapevolezza della diversit come valore da vivere e da condividere. Sviluppare e valorizzare le capacit espressive di ognuno. Fornire ai bambini spazi pi adegua6 e tempi pi distesi per l espressione, la comunicazione, la crea6vit, il gioco e il benessere relazionale; Potenziare le dinamiche interpersonali, sostenere lintegrazione di tuJ i bambini dando a tuJ e a ognuno la possibilit di esprimersi liberamente allinterno della comunit scolas6ca; Accrescere la percezione del s e lautos6ma nonch il rispeMo per s e per gli altri. Mo6vare gli alunni ad appendere con piacere, secondo le proprie modalit e capacit. Valorizzare gli alunni con dicolt meMendoli in condizione di sperimentare situazioni di successo aMraverso interven6 adegua6 ai loro bisogni specici (percorsi compensa6vi di intervento e di prevenzione). Il progeMo sar realizzato u6lizzando le 19 ore seJmanali di esubero dei docen6 di base per aJvit personalizzate rivolte ai bambini diversamente abili che non dispongono di un numero adeguato di ore sostegno. Gli interven6, per essere ecaci, dovranno essere regolari e dovranno eeMuarsi in spazi interni ed esterni organizza6 in precedenza, come in palestra e, alloccorrenza, nel laboratorio di Informa6ca o negli angoli predispos6 nei corridoi del piano terra e del primo piano, o nel cor6le adiacente la scuola, secondo l orario delle aJvit di compensazione che denir nello specico il calendario della azioni e degli interven6 nonch i nomi degli insegnan6, con ore in esubero, coinvol6 nel lavoro. Si interverr, a seconda dellaJvit programmata, con il gruppo-classe al completo o si proceder a dividere gli alunni in due gruppi di lavoro in base alle esigenze speciche degli stessi o ancora solo il gruppo di sostegno o addiriMura con un singolo soggeMo. Si privilegeranno per le situazioni forma6ve di 6po coopera6vo che richiedono la partecipazione colleJva dellintera classe o comunque di un gruppo mobile di supporto.

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


Io sono, io so , io so fare
Piano di miglioramento dellapprendimento

Finalit

Fornire a tuJ gli alunni le abilit necessarie allo studio (saper fare) e al modo correMo di comunicare, relazionare e partecipare (saper essere) Garan6re a tuJ lo sviluppo delliden6t, dellautonomia e delle competenze nel quadro di un percorso forma6vo unitario e coerente del saper fare migliorare/consolidare la coordinazione motoria acquisire una correMa manualit, per un adeguato uso di strumen6 di vario 6po acquisire una correMa pronuncia e costruzione del pensiero/linguaggio ai ni di unadeguata ed ecace comunicazione verbale acquisire un adeguato orientamento spazio/temporale acquisire le competenze rela6ve alla leMura e alla scriMura del saper essere sviluppare lautocontrollo acquisire/sviluppare lautos6ma comunicare/collaborare con compagni e adul6 Gli interven6 educa6vi sono organizza6 in modo da suscitare interesse e mo6vazione, sollecitare limpegno e la partecipazione, s6molare i ritmi di apprendimento e valorizzare abilit alterna6ve. Il contesto fortemente opera6vo, con aJvit concrete e diversicate, organizzate colleJvamente, individualmente o per piccoli gruppi eterogenei. Le aJvit programmate consentono a ciascun alunno di raggiungere traguardi forma6vi sempre pi eleva6, seguendo i6nerari personalizza6 e tempi adegua6. Per dare pari opportunit al recupero e al potenziamento, prevista la rotazione degli alunni nei gruppi e lorganizzazione di apprendimen6 interdisciplinari aMraverso aJvit di coopera6ve learning o forme di mutuo insegnamento tra alunni

Obie3vi

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 curriculari


D come? Dicolt, disagio, disturbi, dislessia, dierenza
Garan6re unoerta forma6va di qualit che non escluda nessuno. Ci per non cedere alla tentazione rinunciataria riassunta nel classico si fa quel che si pu, ma per cos6tuire un fronte comune per poter fare il meglio che si pu, cercando di cogliere e rilanciare in ogni frangente di vita quo6diana gli elemen6 che possono concorrere posi6vamente al percorso educa6vo e didaJco progeMato; Prevenire e superare il disagio e linsuccesso scolas6co; Promuovere consapevolezza ed aMenzione sui DSA, in tuJ gli operatori scolas6ci e nelle famiglie Migliorare loerta forma6va, la qualit dell'azione educa6va e didaJca della professionalit docente negli interven6 mira6, con una sempre maggiore aMenzione alle speciche dicolt degli alunni e ai diversi s6li cogni6vi Promuovere ed aMuare buone prassi riguardo ad alunni con dicolt di apprendimento ed alunni con DSA Osservare le abilit che fungono da base per gli apprendimen6 scolas6ci nei bambini dellul6mo anno della Scuola dellInfanzia e del primo anno della Scuola Primaria, considerate par6colarmente importan6 per lo sviluppo delle abilit che serviranno da base per i successivi apprendimen6 scolas6ci; Valutare i prerequisi6 degli apprendimen6 scolas6ci ed individuare eventuali bambini a rischio Iden6care precocemente le dicolt di apprendimento e piani di intervento che si ar6colano allinterno di un percorso sistema6co da realizzare a par6re dallul6mo anno della scuola dellinfanzia( prevenzione); Iden6care e prevenire potenziali disturbi e dicolt dellapprendimento scolas6co. Ridurre le dierenze tra bambini prima del loro ingresso nella scuola primaria agendo sulle abilit che soMostanno allapprendimento della leMura e scriMura cio sui prerequisi6 aMraverso interven6 di potenziamento e training specici.

Piano di prevenzione e recupero delle dicolt di apprendimento

Finalit

Obie3vi

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Obie3vi

Rilevare le aree sulle quali, in base alla leMeratura di riferimento e alle richieste della Scuola Primaria e Secondaria, pi importante eeMuare dei laboratori di potenziamento; Individuare precocemente faMori di rischio lega6 ai DSA Ricercare strategie ed interven6 per facilitare il percorso dellalunno in dicolt e degli alunni con DSA Raorzare lautos6ma e la mo6vazione allapprendimento negli alunni con dicolt di apprendimento e con disturbi Specici dellApprendimento Potenziare negli alunni in situazione di disagio le abilit cogni6ve funzionali allapprendimento Favorire strategie metacogni6ve Documentare e diondere buone pra6che, materiali, strumen6 e specici percorsi di lavoro, per il potenziamento delle abilit e delle competenze e la riduzione delle dicolt degli alunni con DSA e Bisogni Educa6vo/Speciali Garan6re con6nuit nel passaggio alla scuola Primaria, aiutando i bambini ad arontare con maggiore tranquillit limpaMo con essa; Creare una scheda deMagliata di presentazione dei bambini che potr entrare a far parte della documentazione per la Scuola Primaria ed essere u6lizzata anche nella formazione delle classi prime Valutare lecacia dei laboratori di potenziamento e recupero aJva6. Il progeMo prevede 4 fasi: FASE 1: Somministrazione individuale a tuJ gli alunni dellul6mo anno scuola Infanzia e primo anno scuola primaria di una baMeria di prove volte ad osservare i prerequisi6 degli apprendimen6- Compilazione ques6onario IPDA; somministrazione prove CMF (competenze meta fonologiche), Prove MT oppure PRCR e DDO (disturbi disortograci) alunni scuola primaria (classi 2-3-4-5-) FASE 2: Scuola dellInfanzia: applicazione di una baMeria di aJvit e prove sui bambini individua6 a rischio volte a valutare in modo pi approfondito i prerequisi6 degli apprendimen6 scolas6ci di base; per le classi I aJvazione di un laboratorio di potenziamento delle competenze narra6ve in collaborazione con le insegnan6 della scuola dellinfanzia. FASE 3 Interven6 di potenziamento e recupero delle competenze fonologiche e narra6ve FASE 4 Mappatura della situazione degli alunni aMraverso la somministrazione di prove speciche per rivalutare i prerequisi6 risulta6 caren6 inizialmente (scuola primaria), e una nuova compilazione del ques6onario IPDA (scuola dellInfanzia) per individuare eventuali soggeJ e/o aree a rischio; valutazione degli interven6 aJva6; res6tuzione dei risulta6 alle famiglie in caso di esito nega6vo; predisposizione di una scheda di presentazione dei bambini nel 96 passaggio alla scuola primaria
1 Circolo dida,co Vico Equense

Organizzazione

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi Area

I nostri proge3 curriculari


Spor>vamente abile

Piano per la promozione delle a,vit motorie e pre - spor@ve per agli alunni con disabilit.

Finalit Obie3vi

RieMere su temi di importanza universale quali la Diversit, la Solidariet ed il Movimento. Favorire lo sviluppo e la diusione culturale della disabilit. Educare la societ a tollerare ed accogliere adeguatamente la persona meno abile Sviluppare la CULTURA verso la disabilit. Sviluppare comportamen6 responsabili e solidali. Riconoscere il valore dellaltro . Is6tuire un rapporto di interscambio e dialogo con un ampio numero di famiglie. Rendere possibile uno screening morfo - funzionale individualizzato. Proporre una futura progeMualit nalizzata con en6 ed associazioni sul territorio. Creare momen6 ludici e aggrega6vi per questa fascia di ragazzi con scarse opportunit di socializzazione. Il progeMo diviso in step - applica6vi da organizzare a par6re dal novembre 2012, con lo scopo di dare maggiore vitalit allaJvit di ricerca ed analisi delle strategie didaJche riguardan6 la disabilit nella Scuola, creando momen6 di condivisione ed interscambio culturale. LaJvit prevede diversi step applica6vi: -Percorso di aggiornamento dedicato ai docen6 delle Scuole coinvolte aMraverso seminari [12h da organizzarsi nellarco della.s. 2012/2013] -Inizio della somministrazione dei test di classicazione e valutazione motoria di pazien6 disabili, con diversi follow-up, secondo i seguen6 parametri: adaMabilit organica e funzionale, adaMabilit psico-relazionale [7h per ogni gruppo di 8 alunni] - Denizione di un percorso didaJco con lu6lizzo dellaJvit motoria e spor6va che prevede la partecipazione seJmanale di pazien6 disabili a lezioni curriculari di educazione sica, per favorire la realizzazione di una sorta di oasi di interazione sociale, sulla base dellomogeneit di interessi oer6 dalla pra6ca spor6va [1 intervento seJmanale per 4 mesi nel 2013]. -Organizzazioni di momen6 ludico-spor6vi di festa comuni con tornei mis6 e riserva6 di calcio, volley, basket ed atle6ca leggera. -Realizzazione di manifestazioni per favorire la sensibilizzazione sul tema della diversit e della disabilit . -Organizzazione del Convegno Diversit strade diverse per un ne comune quale gran nale [giugno 2014]

Organizzazione

Il progeMo svolto in collaborazione con : Ente organizzatore Is@tuto don Orione di Ercolano. Partnership tecnica Associazione A.S.C.O. di Ercolano Liceo Ar@s@co ISA F. Grandi di Sorrento (Scuola pilota per il proge=o)

97

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi Area

I nostri proge3 curriculari


Piano di prevenzione dei fa=ori di rischio indoor per allergie e asma Classi terze della scuola primaria

ABS (aria buona a scuola)

Finalit Obie3vi

Informare sulle cause delle malaJe allergico - respiratorie e sulle misure di prevenzione ad esse legate. Ridurre le esposizioni dei bambini negli ambien6 indoor. Limitare il pi possibile il contaMo dei bambini allergici con i faMori di rischio indoor maggiormente implica6 nellinduzione e nellaggravamento delle allergie. Informare e sensibilizzare il personale docente e gli operatori scolas6ci sulle cause delle malaJe allergico respiratorie e sulle misure di prevenzione ad esse legate. Realizzare un percorso forma6vo per il personale della scuola in relazione al correMo uso di aMrezzature e di sostanze e materiali impiega6 in ambiente scolas6co. Organizzare incontri con gli alunni, in collaborazione con il personale docente e gli operatori scolas6ci in precedenza forma6, con la nalit di informare e discutere sulle cause delle malaJe allergico -respiratorie e sulle misure di prevenzione ad esse legate. La durata prevista per il progeMo di 3 anni. Interven6 previs6: Seminario iniziale introduJvo per esporre il protocollo opera6vo ed il percorso forma6vo. Indagine conosci6va sulle cause delle malaJe allergico - respiratorie e sulle misure di prevenzione ad esse legate mediante ques6onario su un campione pilota (classi terze) di famiglie ed alunni. Corsi di informazione/formazione per il personale docente e gli operatori scolas6ci. Incontri di informazione e di discussione con le famiglie e gli alunni sui temi correla6 alle malaJe allergico -respiratorie e sulle misure di prevenzione ad esse legate. Creazione di un portale WEB dedicato allo scopo di consen6re un con6nuo scambio di da6 ed informazioni, oltre che una costante raccolta di risulta6 parziali e deni6vi. Convegno Regionale al termine del progeMo per la presentazione dei risulta6 oMenu6 ed elaborazione di un documento conclusivo contenente una serie di raccomandazioni per il personale docente e gli operatori scolas6ci da rendere disponibile sia per le scuole della rete, sia per gli altri Is6tu6 della Regione.

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi Area

I nostri proge3 curriculari


Programma di educazione alimentare

FruEa nelle scuole

Finalit Obie3vi

Promuovere il consumo di fruMa e verdura come sana abitudine alimentare Modicare le caJve abitudini alimentari dei ciMadini di domani. Incen6vare il consumo di fruMa e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di et. Realizzare un pi streMo rapporto tra il produMore-fornitore e il consumatore, indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni anch si aermi una conoscenza e una consapevolezza nuova tra chi produce e chi consuma; Orire ai bambini pi occasioni ripetute nel tempo per conoscere e vericare concretamente prodoJ naturali diversi in variet e 6pologia, quali opzioni di scelta alterna6va, per potersi orientare fra le con6nue pressioni della pubblicit e sviluppare una capacit di scelta consapevole. il Programma FruMa nelle scuole prevede la distribuzione gratuita ed assis6ta di prodoJ fruJcoli ed or6coli. L'azione coinvolger ogni singolo alunno che potr usufruire a scuola, durante la ricreazione, di fruMa rigorosamente italiana. A ogni bambino verr distribuita una confezione di fruMa a produzione biologica e integrata, accompagnata da materiali che educheranno alla sana alimentazione. ObieJvo del progeMo quello si sensibilizzare gli alunni, e per loro tramite le famiglie, ad una migliore pra6ca alimentare, inserendo nella dieta quo6diana un maggior quan6ta6vo di fruMa e verdura .

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

SCUOLA IN OSPEDALE
Scuola in ospedale

AJvit di insegnamento/ apprendimento presso il presidio ospedaliero De Luca e Rossano di Vico Equense
Per tu, i bambini ricovera@ nel reparto di pediatria

Le nalit generali della Scuola in Ospedale sono naturalmente quelle comuni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, ma sua funzione specica quella di "normalizzare nella misura massima possibile l'esperienza del ricovero e della malaJa. L'oerta forma6va, quindi, privilegia le modalit espressive e comunica6ve orendo a ciascun bambino gli s6moli intelleJvi sensoriali e sociali di cui l'ospedalizzazione lo priva e s6mola linteresse e la mo6vazione di ciascuno in un contesto dialogico e di relazioni posi6ve.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola in ospedale
Finalit Obie3vi
Esprimere il dovere sociale di garan6re agli alunni degen6 il diriMo allo studio e la con6nuit del processo educa6vo Contribuire al processo di guarigione favorendo situazioni di normalit Mantenere la con6nuit tra la realt ospedaliera e lambiente esterno Mantenere il rapporto con la scuola di appartenenza garantendone la con6nuit didaJca Mantenere vivo linteresse per laJvit di 6po cogni6vo Contribuire al contenimento dellansia che producono lospedale e le terapie Tutelare liden6t, recuperare lautonomia, raggiungere linterazione e favorire la socializzazione LaJvit educa6va in ospedale caraMerizzata da alcuni aspeJ peculiari che ne condizionano la realizzazione: situazioni eterogenee e imprevedibili della vita ospedaliera (malaJa e dolore; ritmi e scansioni delle cure, intervento di gure professionali...) modalit di lavoro sostanzialmente diverse rispeMo alla s c u o l a t r a d i z i o n a l e ( l a v o r o p r e v a l e n t e m e n t e individualizzato o a piccoli gruppi, convivenza di bambini di et diversa, presenza di genitori ed operatori durante le lezioni) la par6colare situazione dellalunno ricoverato: psicologica: distacco dalla vita familiare e scolas6ca, paura ed apprensione per la propria salute e per il futuro, regressioni, adaMamento alla vita ospedaliera sica: invalidit temporanea, eeJ delle cure E per questo mo6vo che il docente deve possedere: la capacit di ges6re le complesse dinamiche relazionali con la direzione sanitaria, il personale medico e paramedico, gli alunni in condizione di malaJa ed i loro familiari, la scuola di provenienza, gli en6 collega6 la capacit di adaMamento al modicarsi improvviso delle situazioni e al conseguente adeguamento della didaJca, dei metodi e dei contenu6 lautonomia nella ges6one e organizzazione del lavoro

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Il nostro Progetto dIstituto


TuMa la progeMazione della scuola si ar6cola nel ProgeMo dIs6tuto LA MAGIA DEL TEMPO, un percorso unitario e organico, a caraMere interdisciplinare che comprende sia percorsi curriculari che laboratori extracurriculari e che focalizza laMenzione sulla valorizzazione e la tutela del patrimonio socio-storico e ambientale del nostro paese.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Premessa e mo>vazione
Questo progeMo interdisciplinare di Is6tuto nasce dallesigenza di focalizzare laMenzione di tuJ gli alunni sullimportanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio socio-storico, ambientale e culturale del proprio paese. Partendo dalla convinzione che la scuola luogo privilegiato di formazione sociale e punto di riferimento culturale per il territorio, sopraMuMo quando si pone come promotrice di inizia6ve volte alla riqualicazione e alla rivalutazione dei luoghi storici e della cultura del posto per potenziare e/o consolidare nei giovani ciMadini il senso di appartenenza e di iden6t, abbiamo posto al centro della progeMazione uno scrigno (furziere doro) e ne abbiamo chiarito il mo6vo con le parole di una poetessa locale: -Vico Equense nu furziere doro, c o renghiuto a magia do tempo, [] (Rosa Cuomo). Questo per dire che dalla realt sica, antropologica e sociale del proprio paese si possono aJngere innumerevoli fon6 di approfondimento tema6co per gli argomen6 presi in esame ed possibile indagarle da vicino mediante un approccio di studio decentrato a dirla con Frabboni- che avvicina lalunno al suo territorio con lo scopo di esplorarlo per scoprirlo e conoscerlo meglio, cos come si fa nella ricerca di un tesoro ben sapendo che quando lo si trova si diventa ricchi per il suo valore ines6mabile sia esso oro o sapere. (La metafora ovvia: come loro arricchisce le nanze cos i saperi arricchiscono lintelligenza). La nuova natura di questo progeMo interdisciplinare richiede un diverso approccio opera6vo da parte della scuola che ora non pu pi avviare solo momen6 di studio e di ricerca didaJca ma deve prevedere, in orario scolas6co ed extrascolas6co, anche altre aJvit opera6ve ed esplora6ve come esperienze laboratoriali, uscite sul territorio, incontri con esper6 o con studiosi del posto, visite guidate, ad esempio nel centro storico o presso i monumen6 del paese. Cos facendo questo lavoro, oltre a favorire lintegrazione tra la scuola e il territorio contribuir anche ad unicare gli ambi6 dellazione interdisciplinare tra le diverse classi che si troveranno tuMe impegnate a studiare pagine diverse dello stesso libro di formazione ossia quello del proprio territorio di appartenenza, vale a dire che, pur se da sfacceMature diverse, tuJ gli alunni saranno impegna6 nella stessa indagine e quindi potranno scambiarsi, a ne esperienza, i risulta6 oMenu6 mediante successivi momen6 di confronto e di scambio di informazioni. Certo che tuJ i loro lavori didaJci di ricerca-azione, di rielaborazione e di riessione personale potranno essere successivamente raccol6 e unica6 in un volume di natura colleJva (video e- book), inedito e sempre aperto a nuovi sviluppi cosicch esso potr di anno in anno aumentare di pagine e di originalit e potr essere pubblicato sui si6 web della scuola: sar il prodoMo della Magia del tempo e ricorder a tuJ che la scuola non solo fonte di istruzione ma anche fonte crea6va di vita sociale, culturale e aeJva.

1.Educare alla ci=adinanza a,va e responsabile a=raverso la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni, la memoria e la condivisione delle radici storiche del nostro territorio. 2.Conoscere, valorizzare e tutelare il patrimonio naturale, ar@s@co -storico culturale del proprio territorio.

FINALITA

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Percorsi curriculari
Oh No' : cuntame nu cunto
Scuola dellInfanzia SS. Trinit Scuola dellInfanzia Sconduci Pegno I nonni raccontano I nonni e il Natale di u n tempo I nonni giocano con noi Le storie come dimensione immagina6va Suoni e colori delle emozioni Luso metaforico dei materiali per esprimere emozioni a conoscenza di forme ar6s6che che esprimono emozioni Mi presento Io e gli altri Io e il mondo Io e il tempo Lautunno fra realt e fantasia Ti racconto una storia I folleJ e le fate del bosco Sapori magici! Al fuoco! Al fuoco! Diversamente uguali Gnam Gnam A spasso per il centro storico AJvit funzionali: Scuola dellInfanzia n. 150 h (5h x 30 docen6) n. 20h x 3 Referen6 delle macro aree Salute e legalit- Storia locale- aJvit spor6va

La scatola delle emozioni

Un mondo di regole regola il mondo Vivere il Territorio

Scuola Primaria Classi prime

Scuola Primaria Classi seconde

A spasso sul territorio lungo il sen6ero del tempo Scuola Primaria Classi terze

Scuola Primaria Classi quarte

Terra Mia 2

Scuola Primaria Classi quinte

Mangiare bene per crescere meglio: i sapori di casa nostra nella storia locale Colori e sapori in rima col Pascoli

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1 Circolo dida,co Vico Equense

TuJ a bordo, si parte alla scoperta di

Il dialeMo scrigno di cultura ed usi irripe6bili La salute in tavola Faito tra passato e presente Un mondo migliore

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Scuola dellInfanzia

Plesso SS. Trinit

Oh No' : cuntame nu cunto

Plesso Sconduci

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1 Circolo dida,co Vico Equense

La scatola delle emozioni

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Scuola Primaria
Un mondo di regole regola il mondo

Classi prime

Vivere il Territorio

Classi seconde

A spasso sul territorio lungo il sen6ero del tempo


Tu3 a bordo, si parte alla scoperta di
1 Circolo dida,co Vico Equense

Classi terze

Classi quarte

Classi quinte
Terra Mia 2

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola dellInfanzia SS. Trinit


Oh no: cuntame nu cunt
I nonni raccontano

Fase del racconto e dellascolto delle storie dei nonni (accoglienza) ObieZvo forma6vo: Realizzare unaccoglienza serena e costru,va u@lizzando la gura rassicurante dei nonni.

Fase del confronto e della condivisione ObieZvo forma6vo: Me=ere a confronto a=eggiamen@ e consuetudini familiari di oggi rispe=o a quelle di un tempo, individuando similitudini e dierenze

I nonni e il Natale di un tempo

Fase della sperimentazione di vecchi giochi insieme ai propri nonni ObieZvo forma6vo: Conoscere e sperimentare giochi e passatempi del passato

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1 Circolo dida,co Vico Equense

I nonni giocano con noi

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola dellInfanzia Sconduci


La scatola delle emozioni
Le storie come dimensione immagina6va (accoglienza)

ObieZvo forma6vo: Accogliere i bambini in un clima di serenit aiutandoli ad instaurare relazioni comunica@ve con adul@ e coetanei

Suoni e colori delle emozioni (fase esplora6va)


ObieZvo forma6vo: Analizzare e riconoscere le emozioni suscitate dallesplorazione dellambiente e dallascolto di brani musicali

ObieZvo forma6vo: Esprimere in modo crea@vo e personale le proprie emozioni mediante lu@lizzo di materiali vari, a,vit di manipolazione e di modellaggio
1 Circolo dida,co Vico Equense

Luso metaforico dei materiali per esprimere emozioni (fase crea6va)

ObieZvo forma6vo: Riconoscere e descrivere gli elemen@ che in unimmagine esprimono emozioni

La conoscenza di forme ar6s6che che esprimono emozioni (fase interpreta6va)

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Un mondo di regole regola il mondo


Mi presento Io e gli altri

Classi prime

ObieZvi Forma6vi: Saper comunicare e descrivere se stessi cogliendo nella propria esperienza semplici relazioni spaziali e temporali. Costruire liden@t personale e sociale, a=raverso il racconto e il confronto delle esperienze (Ed. alla salute).

ObieZvi Forma6vi: Rie=ere sugli aspe, relazionali e a,vare a=eggiamen@ posi@vi con gli amici e i familiari. Maturare a=eggiamen@ di ascolto e di relazione posi@va nei confron@ degli altri. Sviluppare le capacit del saper fare. (Ci=adinanza e Cos@tuzione)

ObieZvi Forma6vi: Conoscere gli ambien@ di vita quo@diana e le abitudini. Interagire con lambiente naturale e sociale sviluppando a=eggiamen@ di rispe=o e tutela. Assumere a=eggiamen@ di disponibilit e di collaborazione, rispe=o delle regole e dellambiente. A,vare comportamen@ di rispe=o e conservazione dellambiente individuando le cause dei possibili danni derivan@ dallincuria delluomo. (Ed ambientale)

Io e il mondo

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1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieZvi Forma6vi: Conoscere le tradizioni e le usanze del proprio ambiente di vita. Osservare e rie=ere sulla realt circostante e sugli even@ Rie=ere sulle osservazioni fa=e e riferirle al proprio vissuto (Storia locale)

Io e il tempo

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Vivere il Territorio
Lautunno tra realt e fantasia

Classi seconde

ObieZvo forma6vo Esplorare e osservare lambiente naturale del proprio territorio per conoscerlo, amarlo e tutelarlo ( Ed. ambientale)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieZvo forma6vo A,vare comportamen@ di rispe=o e conservazione dellambiente per il proprio e altrui benessere (Ed. alla ci=adinanza)

I folleZ e le fate del bosco

Sviluppare il senso di appartenenza e il gusto della scoperta legata alla storia dellarte del proprio paese. Riscoprire i sapori an@chi della tradizione locale (Storia locale)

Ti racconto una storia ObieZvi forma6vi

ObieZvo forma6vo A,vare comportamen@ e abitudini corre=e per una sana alimentazione (Ed. alla salute e allalimentazione)

Sapori magici!

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

A spasso sul territorio lungo il sen6ero del tempo


Al fuoco...Al fuoco!!!

Classi terze

ObieZvo forma6vo Conoscere i pericoli che minacciano la montagna e ado=are comportamen@ corre, per la sua salvaguardia. (ed. ambientale)

ObieZvo forma6vo Conoscere i principali diri, dei bambini (Ci=adinanza e Cos@tuzione)

Diversamente uguali

ObieZvo forma6vo Sviluppare la consapevolezza dellimportanza di una corre=a alimentazione. (ed. salute e alimentazione)

Gnam gnam

Conoscere le chiese del centro storico di Vico Equense. (storia locale)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

A spasso per il centro storico. ObieZvo forma6vo

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Tu3 a bordo, si parte alla scoperta di


Il dialeQo scrigno di cultura ed usi irripe6bili

Classi quarte

ObieZvi Forma6vo Avvicinare i giovanissimi alla lingua locale (Storia locale)

ObieZvi Forma6vo Educare gli alunni ad unalimentazione sana ed equilibrata (ed.alla salute)

La salute in tavola

ObieZvi Forma6vo Conoscere e salvaguardare il patrimonio naturalis@co vicano (ed. ambientale)


1 Circolo dida,co Vico Equense

Faito tra passato e presente

ObieZvi Forma6vo Assumere comportamen@ responsabili allinsegna della legalit (Ci=adinanza e Cos@tuzione)

Un mondo migliore

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Classi quinte
Terra mia 2

Mangiare bene per crescere meglio: i sapori di casa nostra nella storia locale
ObieZvi forma6vi Conoscere limportanza di una sana alimentazione. Confrontare i regimi alimentari del passato con quelli dei nostri giorni Conoscere le problema@che legate allalimentazione (intolleranze, anoressia, bulimia, ecc.) Promuovere sane abitudini alimentari (ed.alla salute)

Colori e sapori in rima col Pascoli


ObieZvi forma6vi Conoscere e sperimentare la gura del poeta Giovanni Pascoli a=raverso le varie forme espressive.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Percorsi extracurriculari
I nostri progeJ rappresentano una proposta per la riqualicazione dellintera oerta forma6va curricolare. Sono previste, accanto a percorsi nalizza6 ad orire condizioni per una integrazione culturale e sociale (star bene con se stessi, con gli altri, con lambiente) inizia6ve speciche nel quadro di unoerta forma6va rispondente alle esigenze del territorio. La progeMualit nella nostra scuola , nel suo complesso, risponde ai seguen6 criteri : variet delle aJvit in modo da rispondere ai pi diversi bisogni forma6vi dellutenza (allievi); estensione delle aJvit ad allievi provenien6 dal maggior numero di classi; formazione di gruppi di apprendimento mis6 che superino lo stereo6po docente alunno della singola classe; rapporto costo benecio. Ciascun gruppo di apprendimento non potr essere inferiore a quindici unit (si prescinde da tale rapporto solo in presenza di allievi diversamente abili o in presenza di aJvit molto par6colari e con speciche peculiarit). Qualora il gruppo dovesse ridursi ad unit inferiori a 15 il responsabile del progeMo tenuto a darne immediata comunicazione mo6vata al Dirigente Scolas6co che valuter se proseguire o meno nella realizzazione del progeMo

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Sogge3 coinvol>
- Alunni Scuola Primaria (gruppi mis6 in orizzontale o in ver6cale, numero minimo di 15-18 alunni) - Alunni Scuola dellInfanzia (gruppi mis6 in orizzontale) - Operatori interni (personale docente e A.T.A.) - Operatori esterni (esper6)

Controllo dei risulta>


SOGGETTI MODALIT Osservazioni sistema6che (frequenza, mo6vazione, interesse, modica di comportamen6) Produzioni individuali e colleJve STRUMENTI Registro di presenza Griglie di rilevazione dei da6

Alunni

Docen6

Osservazioni, annotazioni e relazione sulle aJvit svolte sul versante alunni e sulla interrelazione con gli esper6 esterni Osservazioni, annotazioni e relazione sulle aJvit svolte sul versante alunni e sulla interrelazione con i docen6 Incontri Confron6

ProgeMazioni Diario di bordo

Famiglie

Ques6onari

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Esper6 esterni

ProgeJ

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I laboratori extracurricolari, progeMa6 in risposta ai bisogni forma6vi degli alunni del Circolo, concorrono ad approfondire le tema6che dei percorsi interdisciplinari del ProgeMo di Is6tuto.

Laboratori extracurriculari

Scuola Primaria

Percorso laboratoriale di musica e movimento Alunni classi prime 20h


Servizio di post-accoglienza

Scuola dellInfanzia Percorso Laboratorio teatrale

Alunni sezioni cinque anni 30h

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Percorso di leEura e animazione teatrale Alunni classi seconde 20h


Servizio di post-accoglienza

Percorso di Gioco - danza Alunni classi seconde e terze 30h Percorso laboratoriale di ceramica Alunni classi quarte 30h Percorso di giornalismo Inchiostro vivo Alunni classi quarte 30h Percorso Laboratorio teatrale Alunni classi quinte 40h (2x20) Percorso musicale: Coro stabile della scuola Alunni classi seconde, terze, quarte e quinte 50h

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Servizio di post-accoglienza per gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria nella giornata del sabato a se,mane alterne dalle ore 12,20 alle ore 13.20

Scuola Primaria Musica e movimento


Responsabile: Rosaria Rollo

Finalit

Sviluppare la sensibilit udi6va aMraverso lesplorazione, la scoperta e luso di materiali sonori. Sviluppare il senso ritmico tramite il movimento e la danza. Usare la voce come mezzo di espressione. S6molare le esigenze e le aJtudini naturali del bambino. Migliorare le capacit coordina6ve e lespressivit psicomotoria. Acquisire i valori universali che sono alla base dei rappor6 umani. Esprimere proprie emozioni con la voce U6lizzare il corpo e il movimento per esprimersi; Ascoltare brani musicali ed interpretarli; Cantare in gruppo; Discriminare il movimento-musica di rilassamento-silenzio; Condividere le emozioni con i compagni; Costruire strumen6 musicali con materiale povero. Il progeMo si divide in 3 percorsi 1 Diamo voce alle emozioni. Dare voce e nome alle proprie emozioni importante sia per superare le dicolt che per condividere le gioie. E perci indispensabile aiutare il bambino ad osservare, imparare, conoscere sia il proprio stato danimo che la capacit che ha di esprimersi con i vari linguaggi del corpo. Da qui la volont di intraprendere un percorso che porta dallosservazione di s stessi per arrivare a saper riconoscere, controllare e mostrare le emozioni raccontandole, disegnandole o esprimendole nel gioco. 2 Giocando con il suono e il silenzio. La dierenza e la produzione del suono e del silenzio aMraverso il corpo, la voce, i brani musicali e gli strumen6 sviluppano nel bambino la consapevolezza dellesistenza del suono e del silenzio tanto nella musica quanto nei fenomeni naturali della vita quo6diana con aMenzione e sensibilit perceJva verso la realt sonora globale 3 Ritmando il corpo. Questo percorso si realizzer aMraverso la danza. La danza, come la musica, agisce sugli sta6 danimo e sulle emozioni; il linguaggio che permeMe ai bambini di vivere nuove esperienze; un mezzo per comunicare ed esprimersi aMraverso il corpo, ma anche diver6mento, gioco s6molo per sviluppare le potenzialit espressive e crea6ve. Il bambino, infaJ, deve essere lasciato libero di muoversi nello spazio circostante, sospinto da diversi ritmi musicali (valzer, tango, 117 tarantelle, hip hop, musica leggera.) guidato allascolto delle variazioni ritmiche.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Obie3vi

Organizzazione

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Servizio di post-accoglienza per gli alunni delle classi seconde della Scuola Primaria nella giornata del sabato a se,mane alterne dalle ore 12,20 alle ore 13.20

Scuola Primaria Dalla storia alla scena


Responsabile: Maria Staiano

Finalit

Portare a conoscenza degli alunni lesistenza di linguaggi e di mezzi espressivi diversi da quelli tradizionalmente privilegia6 nella scuola (lingua parlata e lingua scriMa), con par6colare riferimento al linguaggio gestuale. Favorire il decondizionamento del bambino aMraverso la presa di coscienza del corpo, nella sua complessit delle singole par6, e delle enormi possibilit espressive. Abituare il bambino a concepire il proprio corpo non solo come strumento da usare in modo funzionalis6co, bens come mezzo espressivo e comunica6vo dalle enormi possibilit. La riscoperta e la messa in moto di tuMe le potenzialit motorie, mimiche, sonore, manipola6ve permeMer allalunno di riappropriarsi di molteplici linguaggi, favorendo una maturazione generale della personalit e migliorandone la comunicazione in senso lato. -Capacit di ricezione: Concentrazione AMenzione Osservazione - Comprensione -Controllo dei movimen6 per un armonico sviluppo psicosico a) Padronanza e sicurezza nei movimen6 semplici b) Capacit di eseguire movimen6 coordina6 pi complessi. c) Capacit di coordinare i propri movimen6 con quelli di altri d) Ritmo -Controllo della voce: Capacit tecniche di base - Capacit di modulazione pi complesse - LeMura tecnica - Musicalit -Capacit espressiva: Espressivit aMraverso il corpo - Espressivit aMraverso la voce - Capacit di improvvisare - Crea6vit. -Maturazione personale: Sicurezza di s Autonomia Collaborazione - Capacit organizza6va. LaJvit si svolger in due fasi. Una prima, di alfabe6zzazione dove i bambini acquisteranno un buon controllo dei propri movimen6, liberi da stereo6pi. Una seconda fase di avvio allespressivit, dove gli alunni inizieranno ad usare espressivamente il controllo precedentemente acquisito. Contemporaneamente a questa seconda fase si inizieranno a valutare diverse idee per gli speMacoli da realizzare (Natale, ne anno scolas6co).
1 Circolo dida,co Vico Equense

Obie3vi

Organizzazione

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Gioco - Danza


Laboratorio di musica, danza e movimento per gli alunni delle classi seconde e terze

Responsabile: Rosaria Rollo

Finalit

Far scoprire e vivere consapevolmente la propria corporeit, entrando in relazione con l'ambiente e con gli altri, aMraverso esperienze ludico-culturali, signica6ve ed appagan6 nalizzate ad un pi ampio coinvolgimento inaJvit di dramma6zzazione aMraverso la danza. Valutare le capacit siche e motorie Raorzare gli schemi motori di base Sviluppare e consolidare le capacit coordina6ve Migliorare e automa6zzare i fondamentali in situazioni sta6che e dinamiche Prendere coscienza del proprio corpo in equilibrio e movimento Potenziare la resistenza aerobica Realizzare movimen6 complessi in funzione dello spazio e del tempo Coordinare azioni ecaci in situazioni complesse Conoscere le regole e i fondamentali della danza Percepire e classicare le emozioni scaturite dall'ascolto globalizzato della musica Tradurre il uire interno in movimento Dramma6zzare aMraverso la danza Il percorso forma6vo u6lizzer prevalentemente aJvit ludiche intese come espressione del fare e dell'ascoltare ritmi musicali integra6 con l'espressione corporea. Il movimento associato alla s6molazione sonora migliorer lo sviluppo psicosico senza trascurare l'uso spontaneo del gesto come mezzo per relazionarsi con gli altri, nonch come accrescimento delle capacit di comunicazione. Lalunno avr la possibilit di vivere il movimento e l'ascolto in un ar6colazione spazio - temporale sempre pi varia che gli permeMer di fare esperienze, di elaborarle, di comunicarle con mezzi e schemi nuovi.

Obie3vi

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Ceramica che passione!


Laboratorio di ceramica per le classi quarte

Esperto esterno - Tutor: ConceMa Desiderio

Finalit

Favorire processi di integrazione, di socializzazione e di relazioni interpersonali. Sviluppare potenzialit crea6ve, favorendo la comunicazione e lopera6vit nel gruppo di lavoro. Sviluppare capacit di pensiero. Anare la sensibilit este6ca ed ar6s6ca. S6molare la forza crea6va e preposi6va del bambino. sS6molare la collaborazione, il rispeMo reciproco. Raorzare la ducia nelle proprie capacit. Promuovere la socializzazione e lo sviluppo di comportamen6 collabora6vi. Saper chiedere ed acceMare laiuto altrui. RispeMare e valorizzare le diversit. Recuperare la manualit quale momento di conoscenza ed apprendimento. Sviluppare la coordinazione oculo-manuale. Anare la motricit ne. Dipingere la ceramica. Leggere e commentare immagini. Potenziare la crea6vit personale. U6lizzare e conoscere materiali diversi dagli usuali. Sviluppare lanalisi visiva e la capacit di aMenzione. Saper u6lizzare le capacita sensoriali. Porre e porsi domande. Il progeMo, aMraverso le fase manipola6va, si propone di sviluppare non solo le abilit motorie ma anche di anare il processo di socializzazione e il rispeMo delle regole. Dare spazio alla manualit, come forma di espressione crea6va, valorizza le capacit del singolo e favorisce lo sviluppo ed il recupero dellautos6ma anche in situazioni di disaezione scolas6ca. La manipolazione di materiale, i colori, gli assemblaggi sono importan6 strumen6 per lo sviluppo della crea6vit. Gli alunni avranno cos modo di confrontarsi, di diver6rsi in un clima giocoso e sereno.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Obie3vi

Organizzazione

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Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Inchiostro vivo!


Laboratorio di giornalismoper le classi quarte

Responsabile: Maria Aiello

Finalit

Mo6vare alla collaborazione alunni e docen6 della Scuola Primaria. Orire ai ragazzi uno spazio per far sen6re la loro "voce. Imparare a cooperare gestendo le conoscenze del gruppo e approfondendole per realizzare un progeMo comune. Promuovere labitudine del piacere della leMura, dellinformarsi e del documentarsi sulla realt storica in divenire. Valorizzare lesperienza del bambino. Condurre gli alunni ad una riessione cri6ca a par6re dallesperienza. Conoscere il giornale e le tecniche u6lizzate per realizzarlo. Saper esprimere se stessi. Descrivere il mondo che ci circonda, u6lizzando tecniche linguis6che adeguate. Si far ricorso preferibilmente ad una didaJca laboratoriale, tenendo conto sia dellinterazione esistente tra le discipline, sia dello streMo rapporto tra fare, agire, conoscere. Il laboratorio, inoltre, non viene inteso solo come luogo sico, ma anche come luogo mentale, conceMuale e procedurale, dove si adoMa il metodo del compito reale, per una scuola che non si limita alla trasmissione dei saperi ma diventa un luogo dove operare. Le aJvit saranno svolte singolarmente o per piccoli gruppi di alunni per favorire da un lato la personalizzazione del lavoro scolas6co, permeMendo a ciascuno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacit, dallaltro la capacit di collaborare per un obieJvo comune.

Obie3vi

Organizzazione

121

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Teatrando teatrando


Laboratorio teatrale per gli alunni delle classi quinte

Responsabili: Maria Staiano - Maria Teresa Russo

Finalit

Sviluppare la capacit di interazione sociale in diversi contes6 ed ambi6 Favorire il pieno sviluppo delle potenzialit, spesso sommerse, di cui tuJ gli alunni sono portatori Acquisire e/o potenziare capacit espressive e ideo-crea6ve Acquisire e/o potenziare capacit di socializzazione e cooperazione Saper entrare in relazione e sapersi confrontare con altri Autopercepirsi come parte di un gruppo Facilitare la comunicazione mediante canali diversi (verbale e non verbale) Esprimere laMo crea6vo aMraverso i propri sen6men6, emozioni, sta6 danimo Scoprire e conoscere il proprio corpo in relazione a se stessi e agli altri Il laboratorio organizzato in: una parte propedeu6ca nalizzata alla scoperta delle possibilit espressive e comunica6ve del corpo, dello sguardo e della voce e alla loro coscien6zzazione in modo che diven6no patrimonio del singolo una parte di creazione aMraverso l'improvvisazione in cui, partendo da un tema dato, avviene la creazione colleJva di una serie di scene che in seguito si montano in una linea di sviluppo organica e dotata di senso. In questa fase la ripe6zione della singola "scena" con "aMori" diversi permeMe un percorso di ulteriore scoperta e approfondimento nonch di s6molo dell'invenzione; la fase in cui maggiormente si esprime la crea6vit dei ragazzi e si compie il percorso per cui la creazione diventa espressione e inne comunicazione una parte di formalizzazione o prove in cui quanto creato viene ripetuto "pulito" e reso ecace alla comunicazione teatrale

Obie3vi

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Coral mente


Coro della scuola per gli alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte

Responsabile: Sagristani Amalia

Finalit

Lintento del progeMo di Formazione Corale di invitare i bambini della scuola elementare ad accogliere ed usare correMamente il linguaggio sonoro musicale aMraverso lo sviluppo delle capacit vocali, congiuntamente a quelle ritmico-motorie, al ne di raorzare e migliorare il Coro Stabile del Circolo Educazione integrale della persona e relazione educa6va in riferimento a comportamen6 sia personali che sociali migliorare la socializzazione accrescendo l'armonico inserimento in un gruppo e abituando l'alunno ad acceMare le regole di un progeMo con l'assunzione di responsabilit e l'aumento dell'autonomia; migliorare l'aMenzione, la concentrazione e la memoria; migliorare la dizione, l'espressivit e le capacit linguis6che in generale; sviluppare autocontrollo e senso di responsabilit;viluppare la memoria della successione d'ordine di suoni, azioni, parole, immagini; esplorare le varie possibilit sonore della voce; sviluppare abilit musicali (cantare, ritmare e muoversi a tempo). Il punto di partenza il ritmo libero di cui tan6 esempi troviamo nella realt quo6diana e la cui caraMeris6ca non lordine ma la logica che gius6chi di volta in volta la sequenza di tensione e riposo. Via via analizzeremo ritmi che hanno nellordine la logica no ad arrivare a ritmi costrui6 in modo ordinato.Scopriremo lorganizzazione delle altezze sonore imparando a riconoscere prima semplici sequenze melodiche che potremo individuare,facendo ricorso alla metodologia divulgata dal M.Carboni, anche i numeri u6lizzando le cifre da 1 a 8 abbinata alle diverse tonalit adoperate.Daremo via alla performance musicali cercando di is6n6vamente e con piacere alle aJvit musicali, in forma ludica. Gli aspeJ tecnici e teorici saranno spiega6 giocosamente.

Obie3vi

Organizzazione

123

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola dellInfanzia Il gioco del teatro


Laboratorio teatrale per gli alunni di cinque anni

Esperto esterno Tutor Rosa Aiello

Finalit

Diventare consapevole del proprio saper fare, aMraverso esperienze concrete con il corpo ed i sensi, conversazioni, raccon6, canzoni, lastrocche, musiche, strumen6 musicali, oggeJ sonori, traves6men6 e buraJni.

Obie3vi

Ascoltare comprendere ed esprimere aMraverso parole e ges6, storie e rappresentazioni. Acquistare maggiore autonomia, indipendenza e autos6ma. Sperimentare varie tecniche espressive e manipola6ve per realizzare elemen6 delle storie narrate. U6lizzare corpo e voce per riprodurre ed imitare suoni e movimen6. Sviluppare una buona socializzazione aMraverso il gioco coopera6vo. l laboratorio organizzato in: -una parte propedeu6ca nalizzata alla scoperta delle possibilit espressive e comunica6ve del corpo, dello sguardo e della voce e alla loro presa di coscienza in modo che diven6no patrimonio del singolo; -una parte di creazione aMraverso l'improvvisazione in cui, partendo da un tema dato, avviene la creazione colleJva di una serie di scene che in seguito si montano in una linea di sviluppo organica e dotata di senso. In questa fase la ripe6zione della singola "scena" con "aMori" diversi permeMe ulteriore scoperta, approfondimento e invenzione; la fase in cui maggiormente si esprime la crea6vit dei bambini e si compie il percorso per cui la creazione diventa espressione e inne comunicazione; -una parte di realizzazione di scenograe e buraJni con lu6lizzo di diverse tecniche e materiali struMura6 e di recupero.

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I nostri proge3 extracurriculari


Hello friends
Laboratorio di lingua inglese
Il percorso di apprendimento di lingua inglese vuole orire ai bambini occasioni di esperienze che li mo6vino, li coinvolgano aeJvamente, li solleci6no ad esprimersi e a comunicare con naturalezza in questa nuova lingua, tenendo conto delle reali esigenze e curiosit di ogni bambino e proponendo le aJvit educa6ve pi consone alle caraMeris6che di sviluppo cogni6vo, emo6vo, socio-aeJvo di ognuno per favorire la crescita personale di tuJ. In una realt mul6etnica come la nostra lapprendimento precoce di una lingua straniera, quale linglese, avvia il bambino alla conoscenza di altre culture, di altri popoli e al loro rispeMo. La visione educa6va e didaJca di questo progeMo ha come ne ul6mo larricchimento cogni6vo del bambino e il potenziamento della sua capacit di ascolto. Questo progeMo pensato per permeMere ai bambini di fare le prime esplorazioni con il computer e per svolgere svariate aJvit di gruppo interagendo aJvamente con questo strumento in modo giocoso e divertente. Lo scopo principale quello di trovare strategie diversicate e molteplici che portano alluso del computer in un contesto didaJco -educa6vo adeguato alle esigenze dei bambini, favorendo il passaggio del pensiero concreto a quello simbolico, supportandone la maturazione delle capacit di aMenzione, riessione, analisi crea6va, aMraverso la progeMazione di esperienze signica6ve a livello aeJvo, cogni6vo, metacogni6vo e relazionale. Il nostro Is6tuto, test center per la cer6cazione EIPASS Junior, organizza un corso di informa6ca nalizzato non solo al conseguimento della cer6cazione (specica per gli alunni della scuola Primaria), ma anche per dare ai suoi iscriJ una preparazione informa6ca e un approccio pi consapevole all'uso del P.C..

Per tu, gli alunni dellul@mo anno della scuola dellinfanzia A,vit aggiun@ve: n. 20 h x 3 docen@

Amico PC

Corso A (computer)
Per un gruppo di alunni dellul@mo anno della scuola dellinfanzia

A,vit aggiun@ve: n. 20h


Corso B (Informa6ca)

Cer6cazione EIPASS Junior Per un gruppo di alunni delle classi quarte e quinte A,vit aggiun@ve: n. 40h

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

I like you

Laboratorio di lingua inglese (cer6cazione Cambridge livello starters o movers )


Per un gruppo di alunni delle classi quarte e quinte A,vit aggiun@ve: n. 40h

Il progeMo si propone il potenziamento della lingua inglese per orire agli alunni la possibilit della cer6cazione Cambridge livello Startes o movers. La mo6vazione ad organizzare un corso con docente madrelingua nasce dalla convinzione che ,oltre linsegnamento curriculare dellinglese (tre ore seJmanali), necessario esplorare ulteriori soluzioni alterna6ve ed aggiun6ve che consentano una maggiore quan6t di esposizione alla lingua straniera parlata ed un apprendimento qualita6vamente elevato aMraverso una full-immersion in un ambiente interaJvo come quello di una piccola comunit inglese:THE MATHERS SCHOOL. Linglese diventa cos veicolare per laJvazione del pensiero e per lo sviluppo della competenza linguis6ca e comunica6va. Il progeMo si propone: -di sviluppare negli alunni degli schemi motori maggiormente funzionali e tenden6 allaermazione ed al miglioramento della lateralit, allo sviluppo delle capacit perceJvo -cine6che, al miglioramento della coordinazione generale e in par6colare quella oculo - manuale, allorganizzazione dello spazio e del tempo, e alla destrezza. -di sviluppare e di migliorare la capacit di lavorare in gruppo e in collaborazione. Il percorso educa6vo di recupero e potenziamento risponde al bisogno di prevenire qualsiasi forma di disagio rispondendo ai bisogni specici degli alunni in dicolt di apprendimento , per garan6re loro pari opportunit forma6ve, nel rispeMo di tempi e s6li cogni6vi propri . Da unaMenta osservazione eeMuata dalle insegnan6 di classe sulla base di protocolli di osservazione e screening, elabora6 lo scorso anno scolas6co, nellambito del corso di Formazione, gli alunni des6natari del presente progeMo sono: - alunni con dicolt di apprendimento in leMura, scriMura, dicolt di linguaggio; - alunni in situazioni di disagio ( disagio di adaMamento, relazionale, aeJvo-emozionale, scarsa autos6ma .)

Alla scoperta della scherma


Corso di scherma
Per un gruppo di alunni delle classi quarte e quinte A,vit aggiun@ve: n. 30h

Giocando con parole e numeri

ProgeMo di recupero e/o potenziamento

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Per gruppi di alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte A,vit aggiun@ve: n. 180 h

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola dellInfanzia Hello friends


Corso di inglese per gli alunni di 5 anni

Responsabili: De Feo - Sorren6no

Finalit

-Acquisire abilit linguis6che aMraverso strategie ludiche in situazioni comunica6ve reali -Promuovere un aMeggiamento posi6vo verso lapprendimento di una LS -Favorire le capacit di ascolto -Sviluppare le abilit di memorizzazione e concentrazione -Favorire lo spirito di collaborazione

Obie3vi

Riconoscere e riprodurre i suoni della LS Ascoltare e comprendere sequenze nella LS Esprimere contenu6 ed esperienze aMraverso la rappresentazione graco-piMorica Riconoscere, interpretare e mimare espressioni, sta6 danimo e azioni quo6diane Comprendere e memorizzare vocaboli e semplici frasi nella LS

Organizzazione

127

1 Circolo dida,co Vico Equense

Nella scuola dellInfanzia lapproccio metodologico si fonder sulla valorizzazione del gioco come risorsa per favorire la mo6vazione dei bambini e far riferimento allo story-telling con il supporto progressivo di tuJ i codici espressivi usa6 dal bambino . Nel contesto ludico le aJvit linguis6che perderanno il loro caraMere di semplice esecu6vit: il gioco caMurer linteresse dei bambini, s6moler la partecipazione aJva e crea6va, favorendo lacquisizione di competenze secondo i ritmi di ciascuno. Inoltre, ci si potr avvalere di puppets che faranno da tramite tra linsegnante e il gruppo dei bambini per s6molare e tenere vivo il loro interesse e la partecipazione aJva, favorendo quindi lapprendimento.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola dellInfanzia Amico PC


Corso dInforma@ca per gli alunni di 5 anni

Responsabile: Immacolata Miccio

Finalit

Fruire di uno strumento che s6moli i piccoli alunni a progredire nella costruzione del sapere, contribuendo a renderli pi protagonis6 dei loro processi di apprendimento Imparare a elaborare risposte pi personali ai diversi messaggi di 6po tecnologico. RieMere sulluso di molteplici linguaggi. Sviluppare abilit metalinguis6che Sviluppare labitudine a lavorare in gruppo per raggiungere uno scopo comune. Educare, aMraverso linforma6ca alluso cri6co dei mezzi audiovisivi. Migliorare la coordinazione oculo-manuale

Obie3vi

Organizzazione

128

1 Circolo dida,co Vico Equense

Il progeMo user il computer in maniera aJva: il bambino non sar un semplice fruitore, ma aMraverso i colori, le animazioni e i suoni il computer diventer lo strumento che arricchir la sua fantasia, s6moler la sua crea6vit, la sua capacit logica,favorendo il suo processo di apprendimento. TuMo ci sar possibile grazie alla struMura del computer che con la sua mul6medialit incuriosisce e interessa il bambino, il quale interagisce con questo mondo immaginario esplorando, sperimentando, manipolando e giocando. Alla base metodologica del progeMo, quindi, ci sar ledutainment (educare giocando) in quanto proprio mediante aJvit ludico esplora6ve i bambini imparano a conoscere le tecnologie e a comprenderne le possibilit duso.

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Corso d Informa6ca (cer6cazione EIPASS Junior) per gli alunni delle classi quarte e quinte

Scuola Primaria Amico PC

Finalit

Promuovere un uso crea6vo e sociale dellelaboratore eleMronico, accostando i bambini allu6lizzo del computer come tecnica e come mezzo di comunicazione. Imparare ad usare il computer come sussidio aJvo alla propria aJvit cogni6va. Favorire interesse e mo6vazione allapprendimento. Promuovere il successo forma6vo. Conseguimento della cer6cazione EIPASS Junior Promuovere negli studen6 la padronanza della mul6medialit sia come capacit di comprendere e usare i diversi sistemi informa6ci, sia come adozione di nuovi s6li cogni6vi nello studio, nell'indagine, nella comunicazione e nella progeMazione. Migliorare lecacia dei processi di insegnamento/ apprendimento e la stessa organizzazione della didaJca sia per quanto riguarda le singole discipline sia per l'acquisizione di abilit di 6po generale.

Obie3vi

Organizzazione

il Programma intende consolidare e puntualizzare negli alunni competenze di base, valorizzando quelle acquisite spontaneamente e individualmente con aJvit prassiche e inquadrando le stesse in aJvit nalizzate allanalisi delle situazioni, al Problem Solving, alla produzione di una correMa comunicazione, alla ricerca aMraverso risorse di rete. Alla ne di ciascun percorso forma6vo e di approfondimento gli alunni sosterranno un esame per ciascuno dei moduli traMa6. Il superamento di tuJ i moduli desame comporter il rilascio al candidato del cer6cato aMestante le competenze acquisite.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria Alla scoperta della scherma


Corso di avvicinamento allo sport della scherma per gli alunni delle classi quarte e quinte

Esperto esterno Tutor: Giuseppina De Gregorio

Finalit

Il progeMo nato dalla necessit di svolgere una promozione mirata alla divulgazione della scherma come momento ludicoforma6vo oltre che tecnico agonis6co privilegiando gli aspeJ educa6vi e forma6vi parallelamente a quelli del gioco come strumento per lapprendimento delle tecniche schermis6che di base. Area motoria: Il progeMo si propone di sviluppare negli alunni degli schemi motori maggiormente funzionali e tenden6 allaermazione ed al miglioramento della lateralit, allo sviluppo delle capacit perceJvo-cine6che, al miglioramento della coordinazione generale e in par6colare quella oculo-manuale, allorganizzazione dello spazio e del tempo, e alla destrezza. Area sociale: Allinterno dellarea sociale si punta allo sviluppo e al miglioramento della capacit di lavorare in gruppo, quindi alla collaborazione tra compagni, alla capacit di confronto e alla conoscenza e alluso di un regolamento Il corso si divider in tre fasi: 1)a,vit motoria preschermis@ca. Esercizi che riproducono in forma ludica i movimen6 dellaJvit schermis6ca 2)a,vit tecnica. Esercitazioni didaJche di avviamento alla tecnica e alla taJca schermis6ca esegui6 in gruppo, a coppie, individualmente 3)a,vit teoriche. Regolamento, Terminologia, Arbitraggio, Gara.

Obie3vi

Organizzazione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Scuola Primaria I like you


Corso di lingua Inglese per il conseguimento della cer@cazione Cambridge livello starters o movers per gli alunni delle classi quarte e quinte

Esperto esterno Tutor: Florida GaMola

Finalit

Fine prioritario del percorso progeMuale quello di favorire una reale capacit di comunicare in lingua, contribuendo alla maturazione delle capacit espressive degli alunni lungo il loro percorso di crescita allinterno della societ.

Obie3vi

Sviluppare negli alunni la capacit di interagire con gli altri in modo sereno, aperto e solidale per prepararsi a vivere in una dimensione europea, maturando al tempo stesso la consapevolezza dellimportanza della conoscenza di una seconda lingua come strumento indispensabile per ampliare i rappor6 comunica6vi e le esperienze di vita.. Potenziare le capacit comunica6ve in lingua inglese per portare i bambini al livello A1 della scala di competenza linguis6ca stabilita dal Consiglio dEuropa nel campo delle lingue straniere sia aMraverso speciche aJvit didaJche sia creando situazioni diverten6 con simulate, gioco- dramma oppure u6lizzando giochi didaJci che sfruMano il canale video e audio. Saranno aJva6 mira6 percorsi linguis6ci, game- lessons (giochi-incen6vo) e role-playing ac6vi6es, che faranno acquisire la capacit di adoperare la lingua straniera nelle varie situazioni comunica6ve e nei vari contes6 funzionali

Organizzazione

131

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Scuola Primaria Giocando con parole e numeri


Proge=o di recupero e/o potenziamento

Area 2

Responsabili: Maria S6nca Amalia Sagristani

Finalit

Prevenire e superare linsuccesso scolas6co; Garan6re opportunit di successo negli apprendimen6 scolas6ci; Promuovere un posi6vo rapporto con la scuola:Star bene a scuola; Rendere pedagogicamente u6le e piacevole ci che risulta aseJco; Recuperare il piacere e/o lu6lit rispeMo ad un bisogno( emo6vit e signica6vit degli apprendimen6-apprendimen6 implici6) Aumentare lo s6molo aMen6vo e mo6vazionale con apprendimen6 signica6vi; Prolungare i tempi di aMenzione e concentrazione; Arricchire il codice verbale; Sviluppare competenze logico-espressive Valorizzare capacit e s6li di apprendimento di ogni bambino per acquisire sicurezza, autos6ma. Personalizzare l approccio didaJco per rispondere allo s6le cogni6vo dellalunno, per s6molarne linteresse. Aumentare linteresse e la mo6vazione Migliorare le capacit di ascolto e concentrazione Acquisire un vocabolario di base Intervenire tempes6vamente sulle lacune che si riscontrano man mano per evitare che le dicolt si accentuino con il passare del tempo Il progeMo sar ar6colato in due gruppi: alunni classi II e III, alunni IV, V con un percorso minimo di 40 ore per ciascun gruppo. Si divideranno a secondo della disciplina gli alunni in gruppi che a turno ruoteranno per eeMuare il recupero delle due competenze disciplinari. Prioritariamente saranno sollecita6 dalle insegnan6 seJng forma6vi concre6, centra6 su compi6 di realt , nei quali appare pi semplice s6molare la crescita aeJva( emozionale) su quella pi propriamente cogni6va;( metodo Feuerstein) Le strategie saranno modulate secondo le esigenze opera6ve che ogni fase implica. Per ogni percorso si ri6ene indispensabile fare scelte mirate di contenu6 coeren6 agli obieJvi pressa6 nella realizzazione pra6ca dellaJvit stessa. Problem solving Mastery learning (funzione carisma6ca del docente) 132 Pairing docente-alunno: accoppiarsi agli s6moli piacevoli di chi apprende
1 Circolo dida,co Vico Equense

Obie3vi

Organizzazione

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Area 2

Proge3 FESR POR


Fondi StruEurali Europei 2007-2013 POR-FESR-2007 IT 16 1 PO 004 "Ambien> per l'apprendimento" Asse I societ dellinformazione e della conoscenza Obie3vo A-1

A scuola con il digitale 2


Asse FESR: Asse I Societ dellinf ormazio ne e della conosce nza Obie3vo specico: Promuovere e sviluppare la Societ dellinformazione e della conoscenza nel sistema scolas6co Obie3vo opera>vo: a) Incrementare le dotazioni tecnologiche e le re6 delle is6tuzioni scolas6che AZIONE: A 1 -dotazioni tecnologiche e laboratori mul6mediali per le scuole del primo ciclo. Beneciari: Scuola Primaria Scuola

Finalit: -Potenziare le dotazioni tecnologiche della scuola per innovare i processi di insegnamento/ apprendimento alla luce delle nuove opportunit che esse orono sia in rete sia in termine di supporto mul6mediale alla didaJca quo6diana. -Potenziare le dotazioni tecnologiche delle aule con lavagne interaJve mul6mediali e/o con notebook in rete per innovare la didaJca di tuJ i giorni sfruMando le innovazioni e le opportunit che ques6 mezzi orono sia in rete sia in termine di materiali mul6mediali di supporto pra6co allazione di insegnamento/apprendimento. -Acquisire tecnologie mul6mediali per agevolare il lavoro daula agli alunni diversamente abili. Obie3vi forma>vi: -Favorire in ogni modo i processi della ricerca/riscoperta, organizzando aJvit educa6ve e didaJche in forma laboratoriale, dove lalunno potr apprendere secondo i propri interessi, il proprio s6le e i propri ritmi. -Facilitare gli scambi di informazioni, esperienze e saperi, come occasione di crescita e miglioramento. Risulta> aEesi: -Modernizzare lapparato struMurale della scuola dotandolo di mezzi tecnici pi allavanguardia nel campo dellinforma6ca e della mul6medialit. tale da rendere lis6tuto pi compe66vo nel seMore della formazione e dellistruzione. -Sviluppare una rete inter-is6tuzionale tra la classe guida, le classi aperte sperimentali e tuMe le altre classi della scuola a favore della didaJca digitale. - Migliorare la situazione di permanenza a scuola e di apprendimento nello studio per tuJ gli 133 alunni in condizione di diversit vuoi per svantaggio o vuoi per disabilit sica e/o psichica.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali saperi, quali valori, quali regole, quali percorsi

Fondi StruEurali Europei 2007-2013 POR-FESR-2007 IT 16 1 PO 004 "Ambien> per l'apprendimento" Asse II qualit degli ambien> scolas>ci Obie3vo C

Proge3 FESR POR

Area 2

Star bene a scuola


Asse FESR: Asse II Qualit degli ambien6 scolas6ci Obie3vo specico: Migliorare la sostenibilit ambientale e linnova6vit delle struMure scolas6che per valorizzare loerta forma6va Obie3vo opera>vo: Incrementare la qualit delle infrastruMure scolas6che, lecosostenibilit e la sicurezza degli edici scolas6ci; potenziare le struMure per garan6re la partecipazione delle persone diversamente abili e quelli nalizza6 alla qualit della vita degli studen6. AZIONE: C 1 Interven6 per il risparmio energe6co 2 Interven6 per garan6re la sicurezza degli edici scolas6ci (messa a norma degli impian6) 3 Interven6 per aumentare l'aMraJvit degli is6tu6 scolas6ci 4 Interven6 per garan6re l'accessibilit a tuJ degli is6tu6 scolas6ci 5 Interven6 nalizza6 a promuovere le aJvit spor6ve, ar6s6che e ricrea6ve Beneciari: Scuola Primaria Scuola dell Infanzia

Finalit: -Riqualicare ed incrementare la qualit delle infrastruMure scolas6che, lecosostenibilit e la sicurezza degli edici. -Potenziare le struMure per garan6re la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle nalizzate alla qualit della vita degli studen6. -Favorire metodologie didaJche innova6ve e incrementare la qualit globale dell'ambiente didaJco. Obie3vi forma>vi: -Assicurare un elevato isolamento acus6co della palestra per il benessere psico sico degli alunni. -Realizzazione di un impianto di rivelazione fumi per garan6re unadeguata sicurezza in merito alla prevenzione incendi. -Potenziamento della struMura dell edicio scolas6co per una migliore fruizione, per una maggiore partecipazione delle persone diversamente abili nonch allinnalzamento della qualit della vita degli studen6 e degli insegnan6. -Aggiornamento e ampliamento delle struMure spor6ve per qualicare e divulgare laJvit motoria, sica e il gioco spor6vo. Risulta> aEesi: -Migliorare la qualit e laMraJvit delle struMure scolas6che. -Raorzare lecientamento energe6co, ladeguatezza, la sicurezza e laccessibilit degli edici.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

DIMENSIONE PEDAGOGICO - DIDATTICA

Quale mediazione didattica?


Il lavoro daula: la mediazione professionale Scuola dellInfanzia: metodologia, laboratori, tecniche e le strategie, soluzioni organizzative Scuola Primaria: mediatori e strategie, mediatori metodologici, mediatori organizzativi e didattici Piano visite guidate e viaggi di istruzione

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Area 2

Ci sono due modi per passeggiare nel bosco: nel primo modo ci si muove per tentare una o molte strade, nel secondo modo ci si muove per capire come sia fa=o il bosco e perch cer@ sen@eri sono accessibili e altri no.

Umberto Eco
1 Circolo dida,co Vico Equense

136

Quale mediazione didattica

Area 2

Il lavoro daula: la mediazione professionale


Nel nostro Piano dellOerta Forma6va la dimensione pedagogico- dida3ca rappresenta un seMore di ricerca, di innovazione e di sviluppo. La professionalit docente nel lavoro daula, il codice deontologico, la scelta di soluzioni organizza6ve e di mediatori didaJci plurimi assumono forte rilevanza nel fare concreto. E laula, infaJ, il luogo privilegiato dove prevalgono lintenzionalit e la mediazione culturale ed organizza6va che consentono ladeguamento del servizio scolas6co, trasformandolo su misura, cio rispondente ai bisogni di ogni bambino, nel rispeMo delle capacit, dei ritmi e degli s6li cogni6vi di ciascuno. La professionalit docente, fruMo di impegno, di competenze individuali e di capacit di lavorare in team, caraMerizzata dalla proposi6vit, dalla responsabilit e dalla collaborazione, si esprime negli incontri di programmazione dei docen6 della sezione, della classe e del modulo si esplicita nei documen6 programma6ci (programmazione delle unit di apprendimento, agenda della programmazione seJmanale). Durante gli incontri di programmazione vengono concordate aJvit didaJche, metodi e soluzioni organizza6ve necessarie alla concreta aMuazione dei principi di equit, di orientamento e personalizzazione, di garanzia del diriMo allistruzione e alla formazione. Il codice deontologico dei docen6 racchiude intese e accordi tenden6 a realizzare lunitariet degli inten6, la coerenza delle azioni, la trasversalit degli interven6.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quale mediazione didattica

Area 2

La metodologia
La metodologia adoMata quella del FARE, ar6colata in aJvit pra6che e di laboratorio, orientata alla valorizzazione delle inizia6ve personali dei bambini ed allorganizzazione di aJvit per gruppi, omogenei per et e gruppi-sezione. La scelta dei laboratori da aJvare risponde alle speciche esigenze e bisogni dei gruppi sezione per questo il ventaglio delle opzioni vario: Laboratori specici Laboratori ad hoc Laboratori a tema A cadenza seJmanale ai bambini, organizza6 per piccoli gruppi, oerta la possibilit di svolgere speciche aJvit laboratoriali grazie alla essibilit dellorario di servizio delle insegnan6 che prevede lu6lizzo della contemporaneit (dalle 10.30 alle 11.30) in orario diverso da quello della mensa.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Laboratorio creativo

Laboratorio espressivo

Laboratorio psicomotorio

Laboratorio linguistico

Laboratorio scientifico

Laboratorio musicale

Laboratorio esplorativo

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Quale mediazione didattica

I laboratori
Laboratori specici: con progeMazione mensile legata al percorso del mese. Parole in libert: Laboratorio di 6po linguis6co dove si favorisce: - la conversazione nel piccolo gruppo e lo sviluppo di capacit aMen6ve aMraverso la conversazione guidata, il brainstorming, domande s6molo (alunni 3 e 4 anni) - il potenziamento della consapevolezza fonologica e dellabilit narra6va, alla luce del progeMo Insieme ce la possiamo fare nalizzato alla prevenzione delle dicolt di apprendimento (alunni 5 anni) Mani curiose: Laboratorio di 6po esplora6vo dove si parte dalle conoscenze del bambino, si u6lizzano le occasioni oerte dallambiente, si innescano processi di ricerca (alunni anni 3, 4,e 5) Esperimen@: Laboratorio di 6po scien6co dove si parte dallesperienza per arrivare ai conceJ u6lizzando strategie di gioco, di esplorazione, di osservazione, di manipolazione (alunni anni 4 e 5) Far nta: Laboratorio di 6po espressivo dove si aJva il gioco-dramma (alunni anni 4 e 5) Doremi: Laboratorio di 6po musicale dove si sperimentano le sonorit del proprio corpo e dellambiente. (alunni anni 3, 4 e 5) Atelier dellar@sta: Laboratorio di 6po crea6vo dove si s6mola la fantasia, limmaginazione, la crea6vit aMraverso luso aMento di immagini s6molo sta6che e in movimento. (alunni anni 3, 4 e 5) Movimento: Laboratorio di 6po psicomotorio dove si favorisce esercita la progressiva acquisizione della coordinazione dei movimen6 e della padronanza del proprio comportamento motorio nellinterazione con lambiente. (alunni anni 3, 4 e 5) Laboratori ad hoc: con progeMazione a inizio anno legata ai contenu6 delle manifestazioni che si intendono realizzare (di plesso, di Circolo, di sezione di intersezione) Il Natale La festa della primavera La giornata didaJca di ne anno Laboratori a tema: con progeMazione a inizio anno con contenu6 specici lega6 ad un progeMo di sezione che integra il curricolo di base.

Area 2

139

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quale mediazione didattica

Tecniche e strategie La didaJca laboratoriale associata alluso di facilitatori dei processi di apprendimento: strategie, tecniche e mediatori didaJci Strategie u6lizzate dall insegnante Coinvolgimento del bambino con domande s6molo per renderlo aJvo nella ricerca soluzioni di oinvolgimento del bambino con esperienze di esplorazione e ricerca per avviarlo al C

Area 2

ragionamento logico Coinvolgimento del bambino aMraverso lascolto aJvo Coinvolgimento del bambino nelle forme essenziali di movimento di 6po espressivo: mimo, danza dramma6zzazione Coinvolgimento del bambino in aJvit senso-perceJve e motorie per favorire la conoscenza di s e dellaltro da s. Tecniche speciche nalizzate alla realizzazione di par6colari momen6 dellazione Circle- 6me per creare uno spazio preciso in cui i bambini possono confrontarsi, portare i loro problemi intervenire liberamente rispeMando comunque il ruolo Problem solving per analizzare, arontare e risolvere posi6vamente situazioni problema6che Modeling per consen6re ai bambini aMraverso losservazione di un modello di fronteggiare diverse situazioni Role playing per consen6re ai bambini di apprendere aMraverso lo scambio dei ruoli Feedback informazionale per consen6re ai bambini di conoscere il risultato delle azioni Tutoring per favorire lo sviluppo dellautonomia e dellautos6ma Coopera6ve learning per facilitare lo sviluppo delle relazioni sociali e del senso di responsabilit di tuJ su tuJ

Mediatori didaZci Lazione forma6va viene organizzata aMraverso lu6lizzazione e lintegrazione di mediatori che consentono di dierenziare le strategie adeguandole ai ritmi individuali dellalunno di volta in volta deni6 nella programmazione mensile. Mediatori di 6po: Opera6vo: (ricostruzione dellesperienza) uscite osservazioni esperimen6 - uso di strumen6 esperienze direMe Visivo: (rappresentazione dellesperienza) disegni, foto, modelli, slide, lma6 Verbale: Conversazioni - Discussioni - LeMura di tes6 Analogico: (simulazione dellesperienza) dramma6zzazioni, giochi di ruolo

140

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quale mediazione didattica

Area 2 Soluzioni organizza>ve Se la scuola dellInfanzia organizza le proposte educa6ve e didaJche esplorazioni e scoperte dei bambini espandendo e dando forma alle prime soMeso un curricolo implicito di aMraverso un curricolo esplicito ad esso che deniscono lambiente di pari valore cos6tuito da costan6
apprendimento e lo rendono specico e immediatamente riconoscibile: lo spazio accogliente, curato e orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educa6ve della scuola il tempo disteso, nel quale possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillit, sen6rsi padrone di s e delle aJvit che sperimenta e nelle quali si esercita la documentazione come processo che produce tracce, memoria e riessione, che rende visibili le modalit e i percorsi di formazione e che permeMe di valutare i progressi dellapprendimento individuale e di gruppo.

Lo spazio: occorre programmare con aMenzione la ges6one di tuJ gli spazi disponibili nella scuola, sia interni che esterni, considerandoli tuJ in unoJca educa6va. a tal proposito che lo spazio-scuola struMurato tenendo conto i criteri di: Signica6vit. In modo che tuJ ne comprendano la funzione con arredi, oggeJ e messaggi visivi . Funzionalit. In modo da consen6re una facilit di accesso e di uso dei materiali Flessibilit In modo da rispondere sempre ai cambiamen6 in rapporto alla vita della scuola.
1 Circolo dida,co Vico Equense

Allinterno di ogni classe sono struMura6 uno o pi angoli a seconda dei bisogni dei bambini della classe: bisogno di interagire, bisogno di fare-agire-scoprire, bisogno di esprimersi in modo ludico

141

Quale mediazione didattica

Area 2

Il tempo cos6tuisce da sempre una dimensione complessa e ricca di signica6. Le aJvit ricorren6 di vita quo6diana, opportunamente programmate e agite, orono ai bambini la possibilit di interiorizzare la scansione del tempo e assumono un signicato rassicurante nella giornata scolas6ca.

La giornata dida,ca: tempi, a,vit rou@ne


8.15 9.15 9.15 10.15 Accoglienza - Appello - Scambi di informazioni su vissu6 personali Introduzione alle aJvit di apprendimento (input con il materiale pedagogico struMurato predisposto dai docen6)

10.15 11.45 AJvit di osservazione esplorazione ricerca-azione: problema6zzazione sui temi introdoJ Organizzazione didaJca: gruppi di livello/ di compito/ eleJvi 11.45 12.00 Cura delligiene personale 12.00 13.00 Momento del pranzo 13.00 14.15 AJvit di approfondimento e/o AJvit libera negli angoli struMura6 14.15 15.00 Produzione di elabora6 15.00 15.45 Gioco libero e/o momento di ascolto aJvo (di 6po narra6vo o musicale) 15.45 16.15 Riordino del materiale e uscita

Durante la seJmana le docen6 u6lizzano la contemporaneit per svolgere aJvit di supporto e coordinamento del gruppo sezione: n. 3h sono dedicate allaJvazione di laboratori specici e opportunamente programma6 (1,30h per i bambini di 3 anni) n. 1,30h (insegnamento della religione caMolica) dedicata alla cura della documentazione didaJca della sezione e/o alle aJvit alterna6ve come da progeMo (per i bambini che non si avvalgono di tale insegnamento) n. 7 ore sono dedicate allassistenza ai bambini durante la cura delligiene personale e la mensa (8,30h per i bambini di 3 anni) La documentazione una raccolta ragionata, sistema6ca e concordata collegialmente di materiali che visualizzano e comunicano: limpianto pedagogico della scuola (piano delloerta forma6va) le scelte organizza6ve e didaJche della scuola (curricolo di scuola) i percorsi di apprendimento realizza6 dai bambini (esperienze signica6ve) Tale documentazione cos6tuisce uno strumento fondamentale per creare occasioni di informazione alle famiglie e di riessione sulla progeMazione per le insegnan6.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quale mediazione didattica

Area 2

Mediatori e strategie
La Scuola impegnata nella ricerca e nelluso diversicato di metodologie e strategie didaJche e di intervento che solleci6no lapprendimento aJvo

Organizzazione funzionale della sezione/classe

Mediatori metodologici

U6lizzo funzionale di spazi e tempi (essibilit)

Mediatori organizza>vi

Mediatori dida,ci (laboratori, osservazioni e sperimentazioni direMe, ecc.) Mediatori iconici (rappresentazioni graco- piMoriche, lm, ecc.) Mediatori analogici (simulazioni, dramma6zzazioni, ecc.) Mediatori simbolici (sistemi di scriMura, simboli, numeri, ecc.)

Mediatori dida3ci a3vi

La mediazione professionale I mediatori metodologici-organizza6vi- didaJci nel lavoro daula

PROVOCAZIONE


RICERCA

Approfondimento delle tema6che e/o contenu6 propos6 mediante laJvazione di idonee procedure

ProgeMazione di azioni e comportamen6 nei vari contes6 di vita

Problema6zzazion e delle esperienze (ricerca di possibili soluzioni ai quesi6)

143

1 Circolo dida,co Vico Equense

Occasioni per far scaMare curiosit e mo6vazione

OPERATIVITA

PROBLEMATIZZAZIONE

SINTESI

Individuazione di indicazioni generali da applicare in altre situazioni (transfer)

Quale mediazione didattica

Area 2

Mediatori metodologici
Mobili, per livello, omogenei, eterogenei, opzionali; nella classe di appartenenza, tra classi parallele, nel modulo e nellintermodulo Personalizzazione percorsi: valorizzazione eccellenze prevenzione insuccesso Promuovere esperienze vitali

APPRENDIMENTO

GRUPPI DI

Favorire la costruzione personale delle conoscenze procedurali Promuovere lo sviluppo del pensiero divergente

Maturazione delliden6t Cooperazione - Senso di responsabilit Partecipazione - Senso di appartenenza - Valorizzazione personale e autos6ma

Adozione di tecniche e strategie a caraMere socializzante: role-play, circle-6me, simulazione, dramma6zzazione, giochi, ecc. Favorire la realizzazione di un clima sereno e rassicurante Favorire la costruzione di posi6ve relazioni interpersonali Favorire la comprensione e lacceMazione delle regole di convivenza

Interazione dialogica, comprensione del s, dellaltro, delle regole di comportamento, del rispeMo reciproco, gra6cazione e acceMazione dell errore

Equilibrio socio-aeJvo Partecipazione Mo6vazione Valorizzazione personale e autos6ma Senso di appartenenza Senso di responsabilit

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1 Circolo dida,co Vico Equense

COMUNICAZIONE- RELAZIONE

Quale mediazione didattica

Area 2

Mediatori organizza>vi e dida3ci


Organizzazione condivisa degli interven6 (contenu6, esperienze e aJvit) Flessibilit oraria e u6lizzazione ore in esubero. AdaMamento graduale della temporalitsu base seJmanale o pluriseJmanale, allinterno dei moduli

DIDATTICA MODULARE

Pluridisciplinariet e trasversalit nella scelta delle proposte opera6ve (condivisione di nuclei fondan6, scel6 con il criterio della coerenza, dellargomentazione, della problema6cit e della conceMualit tema6ca: costruzione di proge3 dida3ci, mul>campo

Coerenza progeMuale nel team Unitariet e trasversalit sul piano dei saperi Unitariet e trasversalit sul piano dei processi e delle procedure - Apprendimen6 signica6vi ed ecaci Essenzialit sul piano dei contenu6 Equilibrio carichi cogni6vi Opportunit tempi distesi e rispeMo dei ritmi individuali

Privilegiare il fare quale strumento di apprendimento e spazio di crea6vit U6lizzo di materiali polivalen6: dai sussidi didaJci al materiale povero Uso di spazi aMrezza6 per laboratori specici: laboratorio linguis6co e laboratorio informatico OJmizzazione degli spazi, degli arredi e dei sussidi: disposizione funzionale dei banchi; predisposizione di angoli di interesse; ges6one concordata di spazi comuni per aJvit laboratoriali ordinarie

Simulazioni, dramma6zzazione, giochi, gestualit e mimica; decodicazione di sistemi simbolico-culturali; brain- storming, ricerca-azione, problem-posing, problem-solving; esplorazioni, ideazioni, manipolazioni, sperimentazione di tecniche espressive-este6che; uso di linguaggi verbali e non (espressivi, comunica6vi, mul6mediali, scien6ci, ecc.)

145

1 Circolo dida,co Vico Equense

Gruppi di apprendimento, didaJca modulare, progeJ mul6campo

Spazio di integrazione

IL LABORATORIO

Quale mediazione didattica

Area 2

Gli i6nerari saranno deni6 nel rispeMo delle seguen6 scadenze: 15 oMobre per le uscite di novembre e dicembre 15 dicembre per le uscite di gennaio e febbraio 15 febbraio per le uscite di marzo e aprile no al 10 maggio

VISITE GUIDATE VIAGGI DI ISTRUZIONE

Inizia6ve di approfondimento culturale nalizzate a promuovere una maggiore conoscenza del proprio Paese

146

1 Circolo dida,co Vico Equense

Gli alunni visiteranno: complessi aziendali mostre e musei localit di interesse storico-ar6s6co parchi e riserve naturali Parteciperanno a viaggi connessi a: manifestazioni a caraMere sociale aJvit spor6ve concorsi vari

Quale mediazione didattica

Visite guidate e viaggi distruzione


Referente: Celes6na Del Gaudio CLASSI DESTINAZIONE DATA

Scuola 1. Agriturismo Nonno Luigino Fine dellinfanzia Massaquano - Vico Equense OTTOBRE MARZO 2. CiM della Scienza - Napoli Prime A-B-C-D-E Seconde A-B-C-D Terze A-B-C-D 1. Teatro Mio Vico Equense 1. FaMoria DidaJca: La Parisienne Salerno 1. FaMoria DidaJca in Liveri -Napoli (percorso Il Piccolo archeologo) 2. Parco Nazionale del Vesuvio 1. Percorso Naturalis6co sul Faito: La mia montagna 2. Parco Archeologico di Paestum 1. Museo Archeologico Virtuale Ercolano e Museo di Boscoreale 2. Osservatorio Vesuviano 3. Percorso Ambientale sul Faito (da denire) APRILE FEBBRAIO - MARZO FINE APRILE

Quarte A-B C-D-E Quinte A-B-C-D-E

MARZO APRILE (da denire)

147

1 Circolo dida,co Vico Equense

(da denire) APRILE

DIMENSIONE PEDAGOGICO- DIDATTICA

Come valutiamo?
La valutazione La valutazione nella scuola dellinfanzia La valutazione nella scuola primaria

148

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2

LA VALUTAZIONE
Nel lavoro scolas6co la valutazione importante e insos6tuibile. Senza valutazione, periodica e costante, nessun progeMo educa6vo pu essere portato a termine. Pertanto, la valutazione degli alunni forse il momento pi delicato dellintero processo educa6vo-didaJco. La valutazione degli alunni, intesa sia come verica dei risulta6, sia come valutazione dei processi cogni6vi, deve essere orienta6va e forma6va e va preceduta da opportune prove di controllo/verica eeMuate nellambito degli specici seMori di apprendimento/ insegnamento ed streMamente collegata alla programmazione educa6va e didaJca. I risulta6 delle veriche periodiche sono u6lizza6 ai ni della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamen6, oltre che per eventuali interven6 di recupero e di sostegno. Nella nostra Scuola i consigli di interclasse/intersezione hanno stabilito dei sistemi di riferimento quanto pi possibile omogenei sia per elaborare le prove di verica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi. Nella scuola primaria le prove di verica possono essere oggeJve o struMurate, quali ad esempio: risposte a scelta mul6pla risposte a scelta tra Vero o Falso corrispondenza e associazione di parole e di conceJ riordinamento inserimento di parole mancan6 (prova cloze) Queste sono aancate dalle consuete prove di 6po soggeJvo: interrogazioni, brevi elabora6 scriJ, uso crea6vo di linguaggi alterna6vi, elabora6 spontanei, ecc., che sono opportunamente integra6 da osservazioni sistema6che signica6ve.

149

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2

La valutazione globale 6ene conto della situazione di partenza, delle reali capacit dellalunno, dellimpegno dimostrato e dellecacia dellazione forma6va, considerate le condizioni ambientali, siche e psichiche. La valutazione del processo forma6vo risponde alla nalit di far conoscere:

Portare a conoscenza

Famiglia Docente Alunno


Valutazione

150

1 Circolo dida,co Vico Equense

allalunno, in ogni momento, la sua posizione nei confron6 degli obieJvi pressa6 ai docen6 lecacia delle strategie adoMate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento alla famiglia per cer6care i livelli consegui6 in funzione di abilit/ capacit, conoscenze, comportamen6.

Come valutiamo?

Area 2
nella Scuola dellInfanzia

LA VALUTAZIONE

TEMPI E MODALITA
Iniziale Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit di accoglienza aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione del livello di partenza dei bambini

In i6nere Verica delle abilit e competenze maturate dai bambini a mezzo di: al termine di ogni osservazioni sistema6che sugli aMeggiamen6 assun6 dai bambini unit di lavoro in aJvit analisi delle produzioni degli alunni e valutazione delle risposte dei bambini ai diversi s6moli di apprendimento propos6 In i6nere (1 quadrimestre) Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione dei risulta6 raggiun6 Osservazione delle competenze/abilit esibite dai bambini durante le aJvit aMraverso: osservazione di comportamen6 somministrazione di prove oggeJve per ciascun campo di esperienza (schede opera6ve) Monitoraggio delle veriche eeMuate e valutazione dei risulta6 raggiun6 Confronto dei risulta6 raggiun6 con la rilevazione precedente (1 quadrimestre)

Finale (2 quadrimestre)

Modalit di trasmissione della valutazione alle famiglie : colloqui individuali Incontri scuola-famiglia

151

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE
Scuola dellInfanzia

Criteri di valutazione bambino in uscita alunni anni 5 MATURAZIONE DELLIDENTITA


5 insuciente Non entra in relazione con i compagni e tende ad isolarsi 6 suciente Prende inizia6ve nel gioco e nelle aJvit s6molato dallinsegnante 7 buono 8 dis>nto 9 o3mo Prende inizia6va nel gioco/aJvit autonomamente Prende inizia6ve nelle aJvit autonomamente in diverse situazioni (aJvit di ricerca o produzione) Confronta il proprio punto di vista con quello degli altri

10 eccellente AcceMa eventuali errori o dicolt modicando il comportamento 5 insuciente Non in grado di ges6re in maniera autonoma situazioni di vita quo6diana 6 suciente Richiede l'azione di tutoring da parte di un compagno o dell'insegnante nel mantenere gli impegni assun6 non sempre imposta il lavoro in modo ecace 7 buono lavora in modo ordinato dimostrando sucien6 capacit di autodisciplinarsi 8 dis>nto Possiede buone capacit osserva6ve con una soddisfacente capacit di problema6zzare in situazione di ricerca-azione 9 o3mo Osserva in modo ordinato, raccoglie da6, elabora semplici interpretazioni, simbolizza le conoscenze 10 eccellente Osserva in modo ordinato e nalizzato, rieMe sui da6 raccol6, progeMe semplici strategie di intervento vericandone i risulta6, trasferisce in campi diversi i conceJ di cui si appropriato 5 insuciente Non presenta capacit comunica6ve, opera6ve logiche e crea6ve che gi consentono una autonomia di apprendimento 6 suciente Esprime in modo essenziale contenu6 e conoscenze 7 buono Possiede buone capacit osserva6ve, comunica6ve e logiche e dimostra curiosit e interesse nei confron6 delle esperienze scolas6che 8 dis>nto U6lizza i diversi codici per esprimere vissu6 e contenu6 dimostrando una discreta crea6vit. Compie con disinvoltura semplici operazione logiche (confrontare, classicare, ordinare, misurare) 9 o3mo Si esprime con intenzionalit u6lizzando tecniche diverse, u6lizza il linguaggio tecnico scien6co in modo appropriato, dimostra abilit nella soluzione dei problemi 10 eccellente Si esprime con crea6vit/originalit/inven6va, dimostra sicurezza nelle operazioni logiche progeMa e sperimenta con padronanza strategie conosci6ve 5 insuciente Non rispeMa le regole comuni e tende ad assumere aMeggiamen6 coniMuali con i compagni 6 suciente disponibile alla relazione con gli altri ma non sempre rispeMoso delle regole comuni 7 buono Instaura rappor6 interpersonali posi6vi dimostrando di conoscere semplici regole di vita comunitaria 8 dis>nto Partecipa consapevolmente alla denizione delle regole comuni 9 o3mo AcceMa e rispeMa i valori e le norme che regolano le relazioni sociali 10 eccellente Instaura costruJvi rappor6 interpersonali e assume nel gruppo ruoli di s6molo, di progeMazione e coordinamento
1 Circolo dida,co Vico Equense

SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CONQUISTA DELL AUTONOMIA

152

Come valutiamo?

Area 2

LA VALUTAZIONE
nella Scuola Primaria

TEMPI E MODALITA
INIZIALE Somministrazione delle prove di ingresso comuni. Osservazione della situazione di partenza e interven6 da programmare Prove in i6nere. Osservazioni sistema6che, registrazioni su speciche performance, annotazioni sui comportamen6, sulle abilit sociali e sui progressi individuali degli alunni

IN ITINERE (al termine di ogni unit di apprendimento)

IN ITINERE Somministrazione delle prove comuni per la verica (1quadrimestre) degli apprendimen6 in ciascuna disciplina, per la compilazione della scheda personale di ogni alunno FINALE Somministrazione delle prove comuni per la verica (2 quadrimestre) degli apprendimen6 in ciascuna disciplina, per la compilazione della scheda personale di ogni alunno

153

1 Circolo dida,co Vico Equense

Modalit di trasmissione della valutazione alle famiglie : colloqui individuali colloqui generali comunicazioni sul diario invio a casa delle veriche con rme

Come valutiamo?

Area 2
Individuazione di criteri

Per la piena applicazione della CM n.10 del 23 gennaio 2009 Valutazione degli apprendimen6 e del comportamento, in applicazione della Legge n. 169 del 30 oMobre 2008 (D.L. 137/2008), ogni consiglio di interclasse/intersezione ha elaborato un criterio di valutazione degli alunni frequentan6 la nostra Scuola, cercando di fare una comparazione fra la valutazione con giudizi e la valutazione in decimi Il collegio dei docen6 ha deliberato quanto segue: la gamma dei vo6 decimali da 5 a 10 viene ripar6ta in intervalli, di seguito denomina6 "range, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile. I range e le corrisponden6 situazioni dapprendimento sono riporta6 nelle tabelle che seguono dis6n6 per scuola dellinfanzia (bambini di 5 anni) e per scuola primaria.
1 Circolo dida,co Vico Equense

154

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE
Scuola Primaria

LIVELLI DI PROFITTO ECCELLENTE OTTIMO

VOTO GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari 10/9 Eccellenza ObieJvi disciplinari pienamente raggiun6. L'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra par6colare impegno, aMenzione, brillantezza di ragionamento ecc . Conoscenze complete, con un interesse personale per largomento. Esposizione chiara, precisa e ar6colata: usa in maniera appropriata il linguaggio specico. Produce tes6 comple6, ar6cola6 e correJ. crea6vo e originale. Ha capacit di organizzare i contenu6, di fare collegamen6, di rielaborarli in maniera autonoma e personale, di esprimere osservazioni e formulare giudizi. Padroneggia le competenze - abilit di base nellarea logico-matema6ca. autonomo e sicuro nellapplicare ci che ha imparato anche in situazioni nuove. Padronanza ObieJvi disciplinari raggiun6. Conoscenze correMe, ordinate, presen6 nei nuclei fondamentali. Uso generalmente correMo del linguaggio, sia nella forma sia nelluso della terminologia specica. Produce tes6 semplici, lineari e correJ ortogracamente. Sostenuto in qualche caso da docente ha buona capacit di esposizione lineare e di collegamento delle informazioni, coglie i nessi di causa ed eeMo. Ha acquisito le competenze - abilit di base nellarea logico-matema6ca. Buona capacit di applicazione delle tecniche apprese.

DISTINTO BUONO

8/7

155

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE Scuola Primaria

LIVELLI DI PROFITTO SUFFICIENTE

VOTO GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari 6 Assistenza ObieJvi disciplinari raggiun6 solo in parte. Conoscenze parziali dei minimi disciplinari, ma tali da consen6re un graduale recupero. Esposizione ripe66va e imprecisa con la necessit di avere una guida nella rielaborazione. Tes6 semplici, poco approfondi6 e con disortograe. Capacit di fare collegamen6 non sviluppata. Riconosce con dicolt i nessi di causa ed eeMo. Ha acquisito le abilit minime di base nellarea logico-matema6ca. Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioramento rispeMo alla situazione di partenza. Uso incerto delle tecniche opera6ve. Fase predisciplinare ObieJvi disciplinari non raggiun6. Conoscenze frammentarie, lacunose anche dei minimi disciplinari o assen6. Esposizione scorreMa, frammentata, povert lessicale. Tes6 scriJ lacunosi, disorganizza6, poco correJ ortogracamente, non per6nen6 alla richiesta. Non in grado di fare collegamen6 tra i da6. Non ha acquisito sucien6 abilit di base nellarea logico- matema6ca. Applicazione delle tecniche con gravi errori. Scarso interesse e partecipazione.

NON SUFFICIENTE

Lespressione dei vo6 in decimi dovr tener conto, oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze, abilit e competenze disciplinari, anche dei seguen6 ulteriori criteri: impegno manifestato dallalunno metodo di lavoro grado di progresso registrato rispeMo alla situazione di partenza livello di prestazione raggiunta rispeMo alle potenzialit personali 156 comportamento

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
CRITERI DI VALUTAZIONE Scuola Primaria

1.

I docen6, sulla base delle rilevazioni eeMuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella aMribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il range rappresenta6vo delleeJvo livello di proMo disciplinare conseguito. Ove il range comprende pi vo@, i docen@ a=ribuiscono il voto meglio rappresenta@vo del livello di preparazione disciplinare dellalunno. I docen6, in aggiunta al voto determinato secondo le specicazioni dei pun6 preceden6, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integra6vo", sino ad un massimo di due pun6 decimali, per riconoscere meri6 par6colari, progressi in aMo, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc. Nel verbale di scru6nio, in relazione agli alunni i quali, risultando insucien6 in una o pi discipline, raggiungano una votazione posi6va per eeMo del punteggio integra6vo di cui al precedente punto 3, viene riportata la mo6vazione dell'aMribuzione del punteggio integra6vo; ai genitori/adatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate. I vo6 disciplinari, determina6 secondo le procedure di cui ai pun6 preceden6, sono riporta6, a cura dei docen6, nel documento di valutazione. I vo6 disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determina6 secondo i criteri previstI dal P.E.I. di cui all'art. 12, comma 5 della L.104/92.

2.

3.

4.

5.

6.

157

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come valutiamo?

Area 2
DESCRITTORI VOTO NON SUFFICIENTE DISTINTO OTTIMO BUONO 158
1 Circolo dida,co Vico Equense

Criteri per la valutazione del comportamento


a. b. c. d. e. f. a. b. c. d. e. f. g. h. i. a. b. c. d. e. f. g. a. b. c. d. e. f. a. b. c. d. e. f. Frequen6 assenze Mancato rispeMo del Regolamento scolas6co con gravi episodi che hanno dato luogo a provvedimen6 disciplinari. Scarsa partecipazione alle aJvit scolas6che Comportamento scorreMo nel rapporto con insegnan6 e compagni. linguaggio irriguardoso nel rapporto con docen6, compagni e personale scolas6co. Funzione nega6va nel gruppo classe Frequenza non con6nua6va Episodi sporadici di inosservanza del regolamento scolas6co tale da comportare avver6men6 verbali e note sul registro. disturbo del regolare svolgimento delle lezioni con interven6 polemici o inopportuni nei confron6 dei compagni Limitata partecipazione alle aJvit scolas6che. Parziale svolgimento dei compi6 assegna6. comportamento non sempre correMo danneggiamen6 ad arredi e ad oggeJ altrui comportamento poco responsabile durante visite distruzione. non osservanza della divisa scolas6ca. Frequenza nella norma comportamento quasi sempre responsabile e collabora6vo specie nei confron6 dei docen6 aMeggiamento acceMabile durante lo svolgimento delle lezioni Interesse altalenante e partecipazione non sempre aJva alle lezioni svolgimento apprezzabile dei compi6 assegna6 sostanziale rispeMo dei compagni e discreta capacit di collaborazione per lavori di gruppo o per le aJvit rela6ve alle scienze motorie e spor6ve Sostanziale svolgimento delle consegne scolas6che. Frequenza assidua Scrupoloso rispeMo del regolamento scolas6co Buona partecipazione al dialogo opera6vo interesse e partecipazione aJva alle lezioni regolare e procuo svolgimento delle consegne scolas6che Ruolo collabora6vo allinterno della classe Frequenza assidua scrupoloso rispeMo del regolamento scolas6co comportamento maturo per responsabilit e collaborazione vivo interesse e partecipazione aJva alle lezioni regolare e serio svolgimento delle consegne scolas6che ruolo proposi6vo allinterno della classe

SUFFICIENTE

DIMENSIONE PEDAGOGICO - DIDATTICA

Quali scelte formative?


La formazione professionale

159

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte formative?

Area 2

Sviluppo professionale e promozione culturale La Scuola favorisce la


(cultura - crea@vit - riessione)
Sviluppo delliden>t professionale: capacit, conoscenze e competenze idonee a ges>re il cambiamento Corsi di formazione/aggiornamento : ricerca metodologico-dida3ca nuovi modelli organizza>vi uso delle tecnologie informa>che e della comunicazione sicurezza approfondimen> tema>ci per i docen> referen>

FORMAZIONE

Sviluppo delliden>t genitoriale nel rapporto con lis>tuzione scolas>ca : strumen> di comunicazione ada3 alla realizzazione del progeEo educa>vo di is>tuto intesa solidale e permanente fra insegnan>, genitori ed operatori sociali Corso di formazione biennale
1 Circolo dida,co Vico Equense

competenza e sensibilit pedagogica

160

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO - FUNZIONALE

Quali risorse umane e quali materiali?


Organico funzionale Materiali e sussidi Piano finanziario
1 Circolo dida,co Vico Equense

161

Quali risorse umane?

Area 3

Organico funzionale della scuola


DOCENTI BASE
SOSTEGNO SPECIALISTI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA IN OSPEDALE

TOTALE

Scuola dellInfanzia Scuola Primaria

28 28

4 4

0 1

1 3

0 1

33 37

Docen> presen> nel Circolo da pi di tre anni Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola dell Infanzia Scuola Primaria 18 25 2 5 0 1 0 1 1 20 33

Docen> in possesso di laurea 1 10 0 0 0 0 1 3 2 13

Criteri di u>lizzo per lassegnazione ai plessi in garanzia delle pari condizioni di opera>vit dida3ca

Con6nuit didaJca Valorizzazione delle competenze professionali Esigenze manifestate dai singoli docen6

162

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali materiali?

Area 3

Materiale in dotazione della scuola


Sussidi dida3ci, struEura> e non, e materiali di supporto:

Tecnologici
Computer Stampan> Scanner - Fotocopiatrici Notebook - VideoproieEori - Lavagne intera3ve Televisori - LeEori DVD Impianto di microfonia Viedeocamere Fotocamere

StruEura>
Sussidi dida3ci nalizza> allo sviluppo delle competenze dei bambini della Scuola dellInfanzia Materiale dida3co di supporto alle a3vit forma>ve di ordine disciplinare per la Scuola Primaria Car>ne geograche - Globi luminosi Regoli Materiale B.A.M. Abaci AErezzi ginnici (canestri, asse di equilibrio, corde, ecc.) AErezzi per a3vit psicomotorie AErezzi di supporto per i bambini in dicolt Libri Giochi logici nalizza> al potenziamento delle abilit linguis>che espressive e cogni>ve

di facile consumo
Carta Cartoncino Fogli Carta da para> Pastelli Pennarelli PiEura Gesso Colla Forbici Cucitrici Pistole per colla Nastro Adesivo

Piano nanziario dIs>tuto


per una programmazione integrata sul piano didaJco Finanziamen> dello Stato Finanziamen> della Regione Finanziamen> degli En> Locali per proge3 integra> sul territorio Contribu> dei genitori Sponsor per spese di:
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1. Funzionamento 2. A3vit dida3ca 3. Personale 4. Inves>men> 5. Proge3

Finalizzate al miglioramento delloerta forma>va

163

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO - FUNZIONALE

Quali scelte organizzative?


Organizzazione delle sezioni e delle classi Orario settimanale delle attivit didattiche Orario di servizio dei docenti Assegnazione docenti a classi e plessi Organizzazione funzionale
1 Circolo dida,co Vico Equense

Assegnazione collaboratori scolastici ai plessi

164

Quali scelte organizzative?

Area 3 Organizzazione delle sezioni e delle classi Orario se3manale delle a3vit dida3che Orario di servizio dei docen>
Scuola dellInfanzia Scuola Primaria

Organizzazione delle sezioni Organizzazione delle classi Sezioni omogenee per et, composte Classi omogenee per et, composte secondo i seguen6 criteri: secondo i seguen6 criteri:
-equa distribuzione dei diversamente abili -equa distribuzione maschi-femmine -equa distribuzione alunni an6cipatari -equa distribuzione casi dicili ( s e l a c o n d i z i o n e e m e r s a d a l l a documentazione prodoMa dalle famiglie e/o dai colloqui individuali con il Dirigente o le insegnan6) -eterogeneit dei livelli cogni6vi degli alunni -equa distribuzione dei diversamente abili -equa distribuzione maschi-femmine -equa distribuzione alunni dicili -equa distribuzione alunnni an6cipatari -indicazioni dalle insegnan6 della scuola dellinfanzia eventualmente frequentata

Orario se3manale 40 ore, dal luned al venerd, con servizio mensa Orario 8.15 16.15

Per il mese di oMobre prevista, per i bambini del primo anno, una riduzione dellorario a 30 ore seJmanali (uscita ore 14.15) per favorire un graduale adaMamento di tuJ i bambini allorario prolungato.

Orario se3manale Classi prime e seconde 27h seJmanali Orario 8.20-13.20 dal luned al venerd 8.20-12.20 il sabato ogni 15 giorni Classi terze - quarte-quinte 30 h seJmanali (27 obbligatorie + 3 opzionali) Orario 8.20-13.20 dal luned al sabato
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Orario di servizio dei docen> 25 ore seJmanali

Lorario delle insegnan6 struMurato in modo da consen6re lu6lizzo della contemporaneit anche in momen6 diversi da quello della mensa, per laJvazione di laboratori specici in ogni sezione per due volte a seJmana (1 sola volta per i bambini di 3 anni). Tali laboratori saranno aJva6 dalle ore 10.15 alle ore 11.45 e/o dalle ore 13.45 alle ore 14.15

Orario di servizio dei docen> 24 ore seJmanali

(22 ore di aJvit didaJca + 2 ore di aJvit di programmazione modulare) Sul monte ore dei docen6 di base risultano in esubero 19 ore seJmanali che sono u6lizzate per supporto ad alunni diversamente abili e per il recupero di alunni con dicolt di apprendimento e/o per sos6tuzione di docen6 assen6. 165

Quali scelte organizzative?

Area 3

Assegnazione docen> alle classi e ai plessi


A. Assegnazione docen> alle classi
Per lassegnazione allinterno di ciascun plesso scolas6co del personale docente gi in servizio nella medesima scuola, sar di norma considerato prioritario il criterio della Con6nuit didaJca; tale con6nuit si pu interrompere: - per la complessit organizza6va accertata nel corso della.s. - su istanza mo6vata e documentata del docente interessato o I docen6 liberi dal vincolo della con6nuit didaJca saranno assegna6 valorizzando competenze speciche maturate nel percorso di formazione e/o nelle esperienze di lavoro preceden6, tenendo conto di eventuali richieste scriMe da loro stessi inoltra6 entro il 30 giugno di ciascun anno scolas6co, che non sono vincolan6. o o Preliminarmente alle operazioni di cui ai commi preceden6, per mo6vate situazioni par6colari, il dirigente scolas6co pu disporre una diversa assegnazione, rispeMo allanno precedente.

B. Assegnazione docen> ai plessi


I docen6 possono chiedere, presentando domanda scriMa entro il 30 giugno di essere des6na6 ad un plesso diverso. Laccoglimento della domanda condizionata unicamente alla disponibilit del posto nel plesso richiesto. Nel caso di concorrenza di pi domande per una stessa assegnazione, il Dirigente Scolas6co procede alla denizione di una graduatoria formulata ai sensi della tabella di valutazione dei 6toli ai ni delle u6lizzazioni allegata al rela6vo CCDN.
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166

Quali scelte organizzative?

Area 3

Assegnazione personale ATA ai plessi


1. Il Dirigente Scolas6co distribuisce lorganico di collaboratori scolas6ci alle varie sedi , secondo le esigenze prospeMate nel piano delle aJvit proposto dal DSGA, in modo da garan6re il buon funzionamento di ogni scuola. 2. Ad ogni plesso viene assegnato almeno un collaboratore di ruolo del posto 3. Il dirigente scolas6co, sen6to il DSGA, viste le delibere degli organi collegiali, assegna la sede di servizio al personale ATA sulla base dei seguen6 criteri espressi nellordine: u6lizzo di almeno 2 unit femminili nei plessi di scuola dellinfanzia, se presen6 in organico. conferma della sede occupata nellanno scolas6co precedente, in aderenza al principio della con6nuit della prestazione e delle competenze organizza6ve in relazione al contesto. La conferma disposta ducio nel caso linteressato non abbia avanzato altre richieste entro il 30 giugno; personale che faccia richiesta dassegnazione ad una sede entro il 30 giugno. Il personale ha facolt di chiedere di essere assegnato ad una qualsiasi sede dellis6tuto. Lassegnazione disposta prioritariamente nei confron6 del personale gi facente parte dellorganico dellis6tuto rispeMo al personale entrato nellorganico nellanno scolas6co cui esso riferisce lassegnazione, nel rispeMo dei parametri sopra espressi. 4. Qualora non sia oggeJvamente possibile soddisfare le singole richieste, il personale viene assegnato alle sedi e/o ai seMori delledicio scolas6co sulla base dei seguen6 criteri espressi nellordine: con6nuit rispeMo alla sede occupata nellanno scolas6co precedente; conformit dellassegnazione della sede alle esigenze dellIs6tuzione Scolas6ca, ricercando loJmale u6lizzo delle risorse professionali per la realizzazione delloerta forma6va; disponibilit a svolgere compi6 specici, e/o prestazioni straordinarie, da aJvarsi nel corso dellanno scolas6co di riferimento nel plesso richiesto , con mantenimento della con6nuit del servizio nelle sedi e/o nel seMore occupato nellanno scolas6co precedente;
1 Circolo dida,co Vico Equense

5.Nel corso dellanno scolas6co, per mo6vate esigenze organizza6ve e/o per orire un servizio pi puntuale dal punto di vista dellecacia e dellecienza, il dirigente scolas6co pu disporre una diversa assegnazione 6.Il Dirigente Scolas6co, sen6to il DSGA, comunica tempes6vamente ai dipenden6 interessa6 lassegnazione delle sedi.

167

Quali scelte organizzative?

Area 3

Organizzazione funzionale
La Scuola per favorire la partecipazione democra6ca degli operatori interni ed esterni e la leadership diusa si data unorganizzazione funzionale e ges6onale:

Dirigente Scolas6co
Do=.ssa Debora Adrianopoli

Sta di Direzione
Funzioni Strumentali Collegio dei Docen> Commissioni e gruppi di lavoro Consigli di Intersezione e interclasse Coordinatori di classe Responsabili di progeEo

Consiglio di Circolo Giunta Esecu>va Comitato genitori Comitato alunni

Collaboratori Scolas>ci

168

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DireEore dei Servizi Generali e Amministra>vi Assisten> Amministra>vi

Quali scelte organizzative?

Area 3

Sta
1. 2. 3. 4. 5. Dirigente Scolas6co Debora Adrianopoli D.S.G.A. Antonella Cio Docen6 ConceMa Desiderio Collaboratori Maria Aiello Teresa Cilento (SS.Trinit) Coordinatori di Plesso Carmela Guida (Sconduci) Funzioni Strumentali Scaramellino C. Riccardi E. Sagristani Amalia al P.O.F. Russo M.T. Guarracino A.

Area organizza>va
GIUNTA ESECUTIVA CONSIGLIO DI CIRCOLO
Giovanni Russo Trignano Massimo Maria Teresa Russo Carolina Parlato Componente genitore Maria Scognamiglio- presidente Cannavale Valen6na Di Mar6no Monica Di Palma Antonino Esposito Salvatore Sorren6no Franca Componente docente Maria Aiello (segretario) Anna De Simone ConceMa Desiderio Angelina Manniello ElisabeMa Riccardi - ConceMa Scaramellino Vincenza Sorren6no Componente personale A.T.A. Salvatore Cio
1 Circolo dida,co Vico Equense

COMITATO GENITORI

Il Comitato Genitori promuove la collaborazione dei genitori con le altre componen6 scolas6che. In par6colare: promuove la partecipazione dei genitori alla vita della scuola formulando proposte al Collegio dei Docen6, al Consiglio di Circolo e al Dirigente Scolas6co favorisce ogni altra inizia6va che contribuisca a rendere la scuola centro di sviluppo sociale e culturale del territorio.

COMITATO ALUNNI

Il Comitato Alunni contribuisce, con laiuto degli adul6 (insegnan6, Dirigente, amministratori del Comune), a trovare 169 le soluzioni migliori per risolvere i problemi della scuola

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area amministra>va
DireEore dei Servizi Amministra>vi Antonella Cio Assisten> amministra>vi a) GiudiMa Cio b) Anna Fioren6no c) ViMoria DellAmura d) Carolina Parlato

Si occupa di
Sovrintende, con autonomia opera6va, i servizi generali amministra6vo-contabili e ne cura lorganizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle aJvit e verica dei risulta6 consegui6 tenendo presente le direJve impar6te dal Dirigente Scolas6co Ges>one nanziaria-contabile Programma annuale e conto consun6vo in collaborazione con DSGA; veriche, modiche e variazioni al P.A.; spese, pagamento faMure, nanziamen6; servizio di cassa, impegni, liquidazione e pagamen6 delle spese; accertamen6 e riscossioni delle entrate, emissioni manda6 e reversali; versamento ritenute; dichiarazioni / versamen6 periodici ( INPS UniEMENS / DMA); dichiarazioni 770 / IRAP /Cong. Fiscale /Anagrafe delle prestazioni con programmi informa6zza6 (Entratel, Ag. delle Entrate) Monitoraggio ussi nanziari; versamento ritenute; ussi di cassa; Tenuta registro facile consumo con carico e scarico del materiale TraEamento economico del personale e adempimen> contribu>vi connessi: TraMamento economico; liquidazione competenze; contribu6 e ritenute su compensi; assegno nucleare familiare; indennit di disoccupazione; aggiornamento - inserimento situazioni amministra6vo contabili del personale; rappor6 con il Tesoro per quanto di competenza; domande detrazioni dimposta e assegno nucleo familiare; modelli CUD, INPS, IRAP, TFR; anagrafe delle prestazioni. A3vit negoziale e contraEuale: Acquis6 e forniture di beni e servizi: istruMoria, esecuzione e adempimen6 connessi CIG, CUP, ..); contraJ; tenuta Conto Corrente Postale e Bancario, rappor6 con lIs6tuto Cassiere, accordi di rete. Ges>one Fondo Is>tuto e altre indennit: Fondo dellIs6tuzione Scolas6ca; Indennit di amministrazione; Compensi accessori: ore ecceden6, incarichi specici ATA; funzioni strumentali al POF; collaboratori del DS.

170

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area Personale ATA


Collaboratori scolas>ci Plesso Capoluogo Piano seminterrato: FIORENTINO GIUSEPPA Piano terra: CIOFFI SALVATORE COCORULLO MARIA 1piano: SAVARESE GAETANO 2piano: MERLINO ANTONIO BRUNO M.ROSARIA Plesso S S. Trinit: DE SIMONE ASSUNTA PETRUCCI NATALINA SAVARESE MARIO

Si occupa di
Rappor> con gli alunni: accoglienza e sorveglianza degli alunni;
sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnan6; concorso in accompagnamento in occasione di trasferimento ad altre sedi; sorveglianza degli ingressi della scuola; segnalazione tempes6va assenza docen6 nelle aule; ausilio materiale agli alunni diversamente abili allingresso e alluscita dalla struMura scolas6ca; ausilio materiale agli alunni della scuola dellinfanzia nelluso dei servizi igienici e igiene personale; vigilanza e assistenza durante la mensa. Funzione primaria del collaboratore scolas6co quella della vigilanza sugli allievi. A tale proposito devono essere segnala6 allUcio di presidenza tuJ i casi di indisciplina, pericolo, mancato rispeMo degli orari e dei regolamen6 e classi scoperte. Nessun allievo deve sostare nei corridoi durante lorario delle lezioni. La vigilanza prevede anche la segnalazione di aJ vandalici che, se tempes6va, pu permeMere di individuare i responsabili. Sorveglianza generica dei locali: apertura e chiusura dei locali per le aJvit ordinarie e per quelle deliberate dal CdC; accesso e movimento interno alunni e pubblico-por6neria; chiusura di tuMe le nestre del piano assegnato; segnalazione tempes6va in Presidenza della presenza di estranei nellIs6tuto Pulizia di caraEere materiale: interven6 di pulizia durante le aJvit didaJche con un intervento con6nuo sui bagni e un primo riordino delle aule, pulizia dei laboratori, delle aule speciali. Il sabato, nel periodo es6vo e nei periodi di ferie e/o assenza della squadra di pulizia esterna: pulizia dei locali scolas6ci, degli spazi scoper6, degli arredi e rela6ve per6nenze, anche con lausilio di mezzi meccanici semplici, da eeMuarsi secondo lorario di servizio, prima dellinizio delle lezioni o al termine di esse. Compi6 di caraMere materiale ineren6 al servizio, compreso lo spostamento delle suppelleJli, nonch il trasporto dei generi alimentari e lo svolgimento di tuMe le aJvit connesse con i servizi di mensa e cucina. Supporto amministra>vo e dida3co: servizio di centralino telefonico e uso di macchine per la duplicazione di aJ, previa autorizzazione del Dirigente Scolas6co; approntamento e pres6to sussidi didaJci; assistenza ai docen6 nelle aJvit didaJche e nei progeJ. Terminale dei servizi amministra6vi: diusione circolari, avvisi e disposizioni di servizio redaJ dalla Dirigenza Servizi esterni: Ucio postale, banca, altre scuole, Comune, ecc. Par>colari interven> non specialis>ci: Piccola manutenzione dei beni mobili e immobili; aJvit ineren6 giardinaggio e simili; Manovra montacarichi e impian6 di riscaldamento

171

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area dida3ca
G.L.I. H.
Coordinatrice: Branco Angela Docen6:

Scuola dellInfanzia: Maggio A.Maria- Aiello Rosa - Cilento Antonia -Maresca Pasqua Manniello Anna - Nostroso Carmela - Savarese Maria Grazia

Scuola Primaria: Scaramellino ConceMa Parlato Antonino -Todisco M.Rosaria - S6nca Maria - Diaferia M.Luisa - GaMola Florida Cinque ConceMa - Al6eri Mina Manniello Angelina Branco Angela -Morlicchio Marialuisa Scuola Primaria: Rappresentante dei genitori Scuola dellInfanzia Cozzi Fabiana Rappresentante genitori Scuola Primaria La Ragione Giovanna Rappresentante dei servizi sociali

Commissione POF Coordinatori di intersezione

Sezioni di 3 anni SS. Trinit: Tommolillo Valeria Sezioni di 4 anni SS. Trinit: Maresca Pasqua Sezioni di 5 anni SS. Trinit: Staiano Margherita Sezioni di Via Sconduci Miccio Immacolata

172

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Funzioni Strumentali: Anna Guarracino, ElisabeMa Riccardi, Amalia Sagristani, Mariateresa Russo, ConceMa Scaramellino

Quali scelte organizzative?

Area 3

Area dida3ca
Coordinatori di classe Classi prime: Caterina Esposito Classi seconde: Maria Laura Solda6ni Classi terze: Maria S6nca Classi quarte: Marialuisa Diaferia Classi quinte: Florida GaMola Storia locale: Luisa Cilento Ambiente e salute: Giuseppina Sciard Gioco Sport: Rosaria Rollo LeEura: Teresa Scarpato DSA dislessia: Maria Teresa Russo Biblioteca: Celeste Del Gaudio Viaggi e visite: Celeste Del Gaudio Laboratorio mul6mediale 1piano: Maria Aiello Laboratorio mul6mediale piano zero: Carmela Guida Laboratorio scien6co: Raaela Aiello Laboratorio musicale: Amalia Sagristani AQrezzature laboratorio linguis6co: Iolanda Starace Docen6 Scuola dellInfanzia: Cappuro Aida, Scarpato Teresa e Guida Carmela Docen6 di Scuola Primaria: Rollo Rosaria (per le classi prime) Sciard Giuseppina (per le classi quarte Cinque ConceMa (per le classi quinte)
1 Circolo dida,co Vico Equense

Referen6/ responsabili

Commissione con6nuit

173

Quali scelte organizzative?


Funzioni Si occupa di strumentali al POF Area 1 Ges>one e coordinamento P.O.F. Ins. ConceQa Scaramellino

Area 3

1. Coordinamento/elaborazione P.O.F ricognizione dei fabbisogni forma6vi (riferimen6: famiglia, territorio soggeJ is6tuzionali e non) organizzazione e coordinamento della progeMazione curricolare, garantendo che essa sia rispondente ai bisogni forma6vi individua6 come prioritari nel territorio, coerentemente a quanto stabilito nel P.O.F. ed in relazione alle Indicazioni del curricolo individuazione dei criteri di organizzazione della didaJca; controllo della coerenza interna del Piano e dei progeJ collega6; 2. Supporto organizza6vo funzionale allaMuazione del POF 3. Valutazione del P.O.F Coordinamento e documentazione delle aJvit intra ed extra- curricolari con rela6vo monitoraggio e valutazione 4. Promozione e coordinamento sistema di Valutazione degli apprendimen6. referente Invalsi 1. Coordinamento elaborazione P.O.F 2. Autoanalisi e autovalutazione interna 3. Ges6one del sistema qualit per la ricerca, lo sviluppo e il miglioramento con6nuo 4. Cura della redazione e documentazione rela6va al Manuale della Qualit, alle procedure e al Piano di miglioramento 5. Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle inizia6ve promosse dalla scuola 6. Promuovere e mantenere rappor6 con En6 esterni ed altre is6tuzioni. 1.Analisi dei bisogni forma6vi e ges6one del Piano di formazione aggiornamento dei docen6 individuazione delle priorit riguardo alle inizia6ve di formazione elaborazione di moduli forma6vi diversica6 per ambito tema6co, per impostazione metodologica, per 6pologia di obieJvi, per numero e 6po di partecipan6, per strumentazione u6lizzata, ecc., secondo le necessit della scuola. organizzazione delle aJvit di aggiornamento e formazione in servizio interne e/o in rete con altre scuole. valutazione dellecacia dei progeJ di formazione 2.Promuovere la partecipazione a manifestazioni, concorsi, progeJ vol6 al miglioramento delloerta forma6va 3.Produrre, raccogliere e diondere i materiali didaJci, avviandosi alla costruzione di un archivio didaJco (percorsi didaJci formalizza6, raccolta di materiali progeMuali, buone pra6che, relazioni, ar6coli e materiali prodoJ nei corsi di formazione, predisposizione di materiali per favorire la cultura della documentazione.) 4.Ges6re e coordinare la comunicazione interna 5.Raccogliere e promuovere la leMura di riviste e/o libri specici nel seMore 6.Accoglienza e supporto dei nuovi docen6

Area 1 Autoanalisi di is>tuto e ges>one della qualit Ins. ElisabeQa Riccardi Area 2 Sostegno al lavoro dei docen> Ins. Amalia Sagristani

174

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali scelte organizzative?


Funzioni strumentali Si occupa di al POF Area 3 Interven> e servizi per gli studen> Ins. Maria Teresa Russo

Area 3

1.Osservazione e analisi dei comportamen6, aMeggiamen6, aJtudini, interessi, dicolt, bisogni forma6vi degli alunni; -promozione e coordinamento delle aJvit extracurricolari -ricognizione delle risorse presen6 nel territorio, u6lizzabili per consulenza e supporto allazione della scuola per il benessere degli alunni 2. Coordinamento e ges6one delle aJvit di con6nuit educa6va, -Predisposizione di azioni , aJvit, percorsi ed inizia6ve di raccordo con gli altri ordini di scuola -Coordinamento dei lavori e degli incontri del Gruppo di lavoro della Con6nuit, curandone la documentazione; -ContaJ con gure esterne per coordinare la con6nuit con la Scuola secondaria; -Documentazione e monitoraggio dei percorsi e delle aJvit intraprese nel corso dellanno- 3.Coordinamento delle aJvit di compensazione, integrazione e recupero -elaborazione e organizzazione di moduli forma6vi specici per il recupero e le eccellenze -referente D.S.A. 4.Interven6 ed inizia6ve a supporto degli alunni in situazione di disagio e/o dicolt 5.Elaborazione e promozione di strategie di intervento didaJco e di pra6che daiuto per gli alunni con gravi problemi di apprendimento 1. Promuovere strategie di comunicazione e di informazione sulle opportunit forma6ve (educa6ve, culturali, ar6s6che, associa6ve, dello speMacolo, della stampa, della televisione, ecc.) oerte dal territorio e u6lizzabili didaJcamente; 2. Favorire la diusione della cultura della comunicazione e lo sviluppo delle re6 tra scuole 3. Individuazione di interlocutori pubblici e priva6 per il coinvolgimento concertato in aJvit integrate 4. Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle inizia6ve della scuola;(ges6one sito - blog dis6tuto e video bacheca) 5. Raccolta materiale informa6vo interno ed esterno dellIs6tuto e divulgarlo aMraverso il Nostro sito e blog, aMraverso i media e la stampa locale e/o giornalino scolas6co. 6. Promuovere il rinnovamento metodologico della didaJca con l'u6lizzo delle tecnologie informa6che; 7. Contribuire a potenziare luso delle T.I.C da parte degli insegnan6; 8. -Promuovere la partecipazione ad inizia6ve di formazione on line e in presenza 9. Tutoraggio nelle aJvit di formazione docen6 on line. 10. Supporto per compilazione documento valutazione alunni al computer

175

1 Circolo dida,co Vico Equense

Area 4 Realizzazione di proge3 forma>vi con en> e is>tuzioni esterni alla scuola- ges>one delle nuove Tecnologie Ins. Anna Guarracino

MIGLIORAMENTO E QUALITA

Come ci valutiamo?
Autoanalisi di Istituto

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
LIs6tuto applica un sistema costante di controllo e di autovalutazione. Almeno una volta allanno in sede di Riesame della Direzione, il Dirigente Scolas6co, con il supporto del Responsabile del Sistema di Ges6one della Qualit e delle Funzioni Strumentali, valuta la soddisfazione del Sistema, rela6vamente al servizio fornito, mediante lanalisi di da6 provenien6 da: ! ques6onari di soddisfazione del servizio didaJco e di altre inizia6ve di formazione ! colloqui periodici dei docen6 con alunni e genitori ! comunicazioni direMe tra studen6, genitori, docen6, non docen6 e Dirigente Scolas6co ! eventuali reclami orali o scriJ ! eventuali richieste espresse dalle rappresentanze dei genitori ! eventuali richieste espresse dal personale dellIs6tuto. Il controllo annuale della soddisfazione di studen6, genitori, personale docente, personale ATA e gure di riferimento del territorio riguardo al servizio forma6vo operato tramite ques6onari di percezione. I ques@onari perme=ono di rilevare il livello di soddisfazione di tu=e le componen@ scolas@che rela@vamente a: ! didaJca ! aMenzione ai bisogni degli alunni ! organizzazione scolas6ca ! rappor6 interpersonali tra le par6 (genitori, studen6, personale docente, personale non docente, Dirigente Scolas6co) ! ecienza laboratori ! ecacia della comunicazione Sulla base dei risulta6 di cui sopra, vengono elabora6 il POF ed il Piano di Miglioramento, vengono individua6 gli obieJvi di miglioramento per ogni anno scolas6co, cos da venire incontro sempre pi alle esigenze dellutenza e migliorarne con6nuamente la soddisfazione.

177

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
AUTOANALISI: i protagonis> Le par6 interessate (stakeholders) coinvolte nel processo di autovalutazione sono: i genitori gli alunni i docen6 il personale ATA AUTOANALISI: perch? Fornire agli uten6 informazioni sulla qualit del servizio scolas6co Evidenziare eventuali pun6 deboli dellis6tuzione sui quali concentrare laMenzione al ne di promuovere il miglioramento con6nuo

I protagonis>

Le mo>vazioni

I tempi

Gli strumen>

178

1 Circolo dida,co Vico Equense

AUTOANALISI: quando? A inizio anno scolas6co individuazione delle priorit su cui intervenire e conseguente elaborazione del piano di miglioramento A ne anno scolas6co rilevazione del grado di soddisfazione delle par6 interessate sul servizio oerto e confronto dei risulta6 oMenu6 con quelli previs6 nel piano di miglioramento

AUTOANALISI: gli strumen> Ques6onari e analisi dei da6 sta6s6ci per raccogliere informazioni u6li a formulare giudizi di qualit.

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
La predisposizione di un Piano dellOerta forma6va deve essere accompagnata da una verica aMendibile e da una valutazione qualita6va e complessiva della rispondenza fra le esigenze dellutenza e la qualit del servizio oerto in vista del suo miglioramento. Per ciascuna dimensione del POF la scuola ha individuato i processi che intende osservare e monitorare. Individuazione risorse Relazioni con lesterno

ProgeMazione e pianicazione delloerta Erogazione delloerta Controllo degli apprendimen6

PROCESSI

Dimensione Integrazione Scuola territorio

Dimensione pedagogico- dida3ca

PROCESSI

POF
Miglioramento e Qualit Dimensione organizza>vo funzionale

PROCESSI

PROCESSI

Autoanalisi di is6tuto

Ges6one del personale Ges6one approvvigionamen6 Ges6one aMrezzature

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Per monitorare i processi sono sta6 individua6 faMori di qualit (obieJvi) Per misurare i risulta6 sono sta6 deni6 indicatori di qualit (azioni) e standard (risultato) Dimensione POF
Processi Scopo FaEori di qualit

I Area : Integrazione scuola-territorio


Individuazione risorse Relazioni con lesterno Relazione costruJva della scuola con il territorio OJmizzazione delle risorse Partecipazione corresponsabile (scuola-territorio) al processo forma6vo Comunicazione ecace Standard
! n. agenzie forma6ve presen6 sul territorio contaMate dalla scuola (almeno 5) ! n. di incontri scuola-famiglia (almeno 10) ! % di partecipazione dei genitori (almeno 40%) ! n. di partecipazioni a concorsi locali, regionali, nazionali (almeno 10) ! n. di partecipazioni a manifestazioni culturali promosse da en6 presen6 sul territorio (almeno 5)
1 Circolo dida,co Vico Equense

Indicatori di qualit
1 2 3

Analisi delle risorse del territorio Partecipazione democra6ca U6lizzo delle risorse del territorio

! n. di accordi di programma, convenzioni, contraJ esterni (almeno 5) 4

Comunicazione scuola-territorio

! n. accessi al sito web/blog della scuola (almeno 100 al mese) ! % del livello di soddisfazione di gure di riferimento del territorio circa la comunicazione scuola-territorio (almeno 80%)

180

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Dimensione POF
Processi

II Area: Dimensione pedagogico-dida3ca


Pianicazione e progeMazione del servizio forma6vo Erogazione del servizio forma6vo Controllo degli apprendimen6 Unitariet e trasversalit sul piano dei saperi Essenzialit e coerenza sul piano dei contenu6 Coerenza tra il progeMato e lagito Congruit tra aMese e risulta6 (ecacia) Sviluppo professionale

Scopo FaEori di qualit

Indicatori di qualit 1
Adeguamento delloerta: rispondenza alle linee programma6che ministeriali e ai bisogni forma6vi degli alunni

Standard
! Aggiornamento POF (1 volta allanno) ! Rilevazione della situazione di partenza degli alunni (1 volta a inizio anno) ! Elaborazione programmazioni educa6vo-didaJche (1 volta a inizio anno) ! Sviluppo didaJco (1 volta a seJmana) ! n. di progeJ intracurricolari (almeno 5) ! n. di progeJ extracurricolari (almeno 15) ! n. reclami rela6vi allerogazione del servizio forma6vo (non pi di 5) ! % soddisfazione alunni e genitori per le aJvit progeMuali (almeno 90%) ! % partecipazione alunni alle aJvit extracurricolari (almeno 90% di chi aderisce) ! % dei risulta6 raggiun6 rispeMo ai risulta6 aMesi (almeno 90%) ! % di alunni con un livello di valutazione medio-alta (almeno 70%) ! % di alunni con un livello di valutazione non suciente (non oltre il 5%) ! n. ques6onari di indagine (almeno 1 a inizio anno)

Controllo delladeguatezza delle scelte

Controllo dei risulta6 raggiun6

4 5

Analisi dei bisogni forma6vi del personale docente e ATA Partecipazione a corsi di formazione professionale

! n. corsi di formazione professionale aJva6 dalla scuola in risposta ai bisogni del personale docente e ATA (almeno 1) ! % docen6/ATA che ha partecipato a corsi di formazione interni/esterni al circolo (almeno 70%)

181

1 Circolo dida,co Vico Equense

Come ci valutiamo?

Area 4

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Dimensione POF
Processi

III Area Ges>one organizza>vo-funzionale del sistema


Ges6one del personale Ges6one approvvigionamen6 Ges6one aMrezzature Funzionalit del sistema scuola Funzionalit dellorganizzazione(ecacia) OJmizzazione delle risorse (ecienza) Standard
! n. funzioni strumentali (almeno 5) ! % docen6 con incarico funzionale (almeno 30%) ! % docen6 con incarichi di sicurezza (almeno il 20%) ! % personale ATA con incarichi aggiun6vi (almeno 10%) ! % docen6 disponibili alle sos6tuzioni (almeno 20%) ! % docen6/ATA disponibili alla essibilit oraria per esigenze di servizio (almeno 50%)

Scopo FaEori di qualit

Indicatori di qualit

U6lizzo delle risorse umane

U6lizzo delle risorse materiali

! n. ore u6lizzo laboratori (almeno 25 ore seJmanali) ! n. ore u6lizzo palestra (almeno 25 ore seJmanali) ! % delle spese di funzionamento rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per laJvit didaJca rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per il personale rispeMo allo stanziamento (almeno 80%)
1 Circolo dida,co Vico Equense

! % delle spese per gli inves6men6 rispeMo allo stanziamento (almeno 80%) ! % delle spese per i progeJ rispeMo allo stanziamento (almeno 80%)

182

Come ci valutiamo?

Area 4
IV Area Miglioramento e Qualit
Ges6one della Qualit Miglioramento della Qualit del servizio OJmizzazione dei processi opera6vi Miglioramento con6nuo Successo durevole

AUTOANALISI DI ISTITUTO
Dimensione POF
Processi Scopo FaEori di qualit

Indicatori di qualit 1 Implementazione del Sistema di ges6one della Qualit

Standard
! n. non conformit rilevate dal personale docente rela6vamente a ciascuna Area del POF (meno di 5) ! n. non conformit rilevate dai genitori rela6vamente alla qualit dei servizi oer6 (meno di 10) ! n. non conformit rilevate dal personale ATA rela6vamente allorganizzazione funzionale della scuola (meno di 5) ! n. azioni preven6ve aJvate (almeno 1 per ogni Area) ! n. azioni correJve aMuate (almeno 1 per ogni non conformit) ! n. veriche ispeJve interne (almeno 1 allanno) ! % di obieJvi della qualit raggiun6 rispeMo a quelli pressa6 nel piano di miglioramento (almeno il 80%) ! % del livello di soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6vamente ai seguen6 ambi6 di indagine: Dida,ca (almeno 90%) A=enzione ai bisogni (almeno 90%) Organizzazione (almeno 80%) Ecienza laboratori (almeno 80%) Rappor@ interpersonali (almeno 80%) Comunicazione (almeno 80%) ! n. di ambi6 di indagine che confermano nel tempo (successo durevole) una percentuale di livello di soddisfazione pari o superiore allo standard pressato (almeno 3)

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1 Circolo dida,co Vico Equense

MIGLIORAMENTO E QUALITA

Quali azioni di miglioramento?


Politica della Qualit Piano Annuale della Qualit

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali azioni di miglioramento?

Area 4

POLITICA DELLA QUALITA


La Poli6ca della Qualit basata sulla seguente mission: realizzare un'ecace integrazione tra educazione e istruzione all'interno della propria aJvit didaJco-forma6va raorzare l'ecacia della formazione degli studen6 in vista del successo scolas6co consolidare l'integrazione della scuola con il territorio mediante una adeguata pubblicizzazione delle proprie aJvit e la realizzazione di processi educa6vi in collaborazione con altre realt locali coinvolgere tuMo il personale nel processo di miglioramento del servizio e promuoverne lo sviluppo professionale Tale mission si concre6zza nel perseguimento dei seguen6 obieZvi: denire e aMuare una Poli6ca per la Qualit appropriata agli scopi del 1 Circolo DidaJco Vico Equense (mission, vision, ambi6 prioritari di intervento) descrivere le modalit di denizione, assegnazione e monitoraggio degli obieJvi per la Qualit (Piano Annuale della qualit) delineare i compi6 e le responsabilit dei diversi ruoli dellOrganizzazione, nonch le autorit e le principali linee di comunicazione intercorren6 tra gli stessi stabilire le responsabilit e le modalit di svolgimento del Riesame della Direzione. Gli obieZvi della Poli6ca della Qualit scaturiscono da unaMenta analisi della situazione interna, dei risulta6 consegui6 e degli obieJvi futuri, nonch dallambiente esterno e dalle richieste dei clien6 e delle par6 interessate e sono: diondere la cultura della Qualit allinterno dellorganizzazione per migliorare la qualit dei servizi oer6 costruire un i6nerario di formazione coerente con le linee programma6che ministeriali e i reali bisogni forma6vi degli alunni predisporre, per tuMe le persone dellorganizzazione, occasioni signica6ve di apprendimento e di crescita favorire una partecipazione corresponsabile di funzioni diverse alla ges6one organizza6vo funzionale del sistema (leadership diusa) Per quanto sopra indicato, il Dirigente Scolas6co si impegna a : coinvolgere diusamente il personale docente, amministra6vo, tecnico ed ausiliario, per la graduale implementazione del Sistema Qualit nella Scuola informare il Collegio dei Docen6 per la individuazione e la nomina della nuova funzione del Responsabile della Qualit Scolas6ca promuovere e sostenere le aJvit del Consiglio dIs6tuto per lassegnazione delle necessarie e opportune risorse e mezzi per il raggiungimento degli obieJvi della poli6ca per la qualit denire gli obieJvi specici di analisi, misurazione e miglioramento che si intendono perseguire per limplementazione della poli6ca per la qualit, in coerenza con la piena aMuazione dellautonomia scolas6ca.

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1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali azioni di miglioramento?

Area 4

PIANO ANNUALE DELLA QUALITA


Lo scopo generale del piano di miglioramento quello di intervenire in maniera appropriata per:

dare adeguatezza opera6va al servizio utenza soddisfare lla crescita professionale di tuJ i lavoratori della scuola. migliorare
Da ci deriva la necessit di prestare maggiore cura alla comunicazione con lutenza ponendo par6colare aMenzione ai reali alla ges6one dellazione didaJca bisogni forma6vi degli alunni f ella capacit allo sviluppo della dormazione e dscolas6ca progeMuale allorganizzazione ellis6tuzione alla capacit di autovalutarsi A tal ne la scuola intende focalizzare la sua aMenzione su un par6colare obieJvo di miglioramento individuato per ciascuna area del POF, denendo indicatori di risultato e standard di verica. I diversi responsabili di Area avranno cura di pianicare le azioni di intervento e di monitorarne i risulta6. Area del POF Macroprocesso Processi Responsabili ObieJvo Indicatori di risultato DIMENSIONE INTEGRAZIONE SCUOLA-TERRITORIO Integrazione scuola-territorio Relazioni con lesterno Funzione Strumentale Area 4 Coordinatori di Intersezione/Interclasse Favorire la partecipazione democra6ca delle varie componen6 scolas6che -Passaggio chiaro e tempes6vo delle informazioni -Partecipazione consapevole dei genitori agli incontri scuola-famiglie -Soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6vamente alla comunicazione -Soddisfazione delle componen6 docente e ATA rela6vamente alla valorizzazione professionale -n. di accessi al sito web nellanno scolas6co in corso -% partecipazione dei genitori agli incontri scuola-famiglia -% di soddisfazione di tuMe le componen6 scolas6che rela6va alla chiarezza e tempes6vit delle informazioni -% di soddisfazione di docen6 e ATA rela6va alla valorizzazione professionale

Standard di verica

186

1 Circolo dida,co Vico Equense

Quali azioni di miglioramento?


Area del POF Macroprocesso Processi DIMENSIONE PEDAGOGICO-DIDATTICA
Pianicazione e progeMazione delloerta ProgeMazione delloerta forma6va Pianicazione delloerta forma6va Formazione e Aggiornamento Funzione Strumentale Area 1: Ges6one e coordinamento POF Funzione Strumentale Area 2: Funzione Strumentale Area 3: Interven6 e servizi per gli studen6

Area 4

Responsabili

ObieJvo Indicatori di risultato Standard di verica

Predisporre, per tuMe le persone dellorganizzazione occasioni signica6ve di apprendimento e di crescita -Rispondenza alle linee programma6che ministeriali -Rispondenza alle esigenze e ai reali bisogni degli alunni e dei docen6 -Sviluppo professionale docen6/ATA -Curricolo di scuola coerente con il POF -n. progeJ intracurricolari elabora6 in risposta alla leMura dei bisogni -n. progeJ extracurricolari elabora6 in risposta alle richieste delle famiglie -n. corsi di formazione professionale aJva6 dalla scuola in risposta ai bisogni del personale docente e ATA -% docen6/ATA che ha partecipato a corsi di formazione interni/esterni al circolo

Area del POF Macroprocesso Processi Responsabili

DIMENSIONE PEDAGOGICO-DIDATTICA
Erogazione delloerta Controllo dei risulta6 AJvit didaJca curricolare AJvit extracurricolari Funzione Strumentale Area 1: Ges6one e coordinamento POF Funzione Strumentale Area 3: Interven6 e servizi per gli studen6 Coordinatori di Interclasse/Intersezione Favorire il successo scolas6co di tuJ gli alunni con par6colare aMenzione ad inizia6ve di prevenzione e recupero delle dicolt di apprendimento
1 Circolo dida,co Vico Equense

ObieJvo Indicatori di risultato

-Successo scolas6co degli alunni in termini di risulta6 raggiun6 -Soddisfazione alunni in merito alla didaJca -Partecipazione alunni alle aJvit extracurricolari -Soddisfazione alunni in merito alle aJvit extracurricolari -n. alunni con dicolt di apprendimento -n. alunni con disturbi specici di apprendimento -% alunni promossi con la media del 8 -% risulta6 raggiun6 rispeMo ai risulta6 aMesi -% alunni che ha partecipato ad aJvit extracurricolari -% soddisfazione alunni che hanno partecipato a corsi extracurricolari

Standard di verica

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Quali azioni di miglioramento?


Area del POF Macroprocesso Processi DIMENSIONE ORGANIZZATIVO-FUNZIONALE Ges6one dei servizi organizza6vo-funzionali -Ges6one del personale -Ges6one approvvigionamen6 -Ges6one infrastruMure DSGA Primo e secondo collaboratore del Dirigente Responsabili laboratori OJmizzare lu6lizzo delle risorse umane e materiali
-Formalizzazione degli incarichi -U6lizzo funzionale delle risorse umane -U6lizzo funzionale dei laboratori/palestra -U6lizzo funzionale delle risorse nanziarie

Area 4

Responsabili

ObieJvo Indicatori di risultato

Standard di verica

- % docen6 con incarico funzionale formalizzato - % personale ATA con incarichi aggiun6vi formalizza6 -n. segnalazioni registrate per malfunzionamento dei laboratori/palestra -% spese rispeMo allo stanziamento MIGLIORAMENTO E QUALITA
Ges6one della Qualit Comunicazione interna/esterna Ges6one documen6 e registrazioni Ges6one non conformit Ges6one azioni correJve e preven6ve Ges6one delle veriche ispeJve interne Riesame della Direzione Dirigente Scolas6co Funzione Strumentale Area 1: Autoanalisi di Is6tuto e ges6one della Qualit
1 Circolo dida,co Vico Equense

Area del POF Macroprocesso Processi

Responsabili ObieJvo Indicatori di risultato Standard di verica

Implementare il Sistema di ges6one della qualit nella scuola aMraverso lapplicazione sistema6ca delle procedure realizzate - Trasparenza nelle procedure di informazione e comunicazione - Soddisfazione delle par6 interessate rela6vamente alla qualit dei servizi oer6 - n. reclami registra6 - % soddisfazione di docen6 e ATA rela6vamente alla comunicazione interna - % soddisfazione genitori rela6vamente alla comunicazione con lesterno - n. azioni correJve rispeMo a non conformit registrate -% obieJvi raggiun6 rela6vi al Piano di miglioramento

188

1 Circolo dida,co Vico Equense

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