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Acque corrosive
Oltre all'estasi sessuale che, pi o meno conosciamo tutti, anche se si dovrebbe parlare pi di un inizio di estasi che un'estasi vera e propria, i maghi e le streghe del passato usarono particolari sostanze stupefacenti. Vedi per esempio le Pitonesse. Ma a noi serve capire perch tutta l'antichit si data tanto da fare per trovare l'ambrosia, il nettare degli dei e quali erano i meccanismi che muovevano queste sostanze e cosa ottenevano con l'assunzione di quelle sostanze. Cerchiamo ancora una volta di chiarire il punto fondamentale. Il nostro io un io materiale, e vede e percepisce tutto il mondo in termini materiali un io completamente diverso dall'io che abita i nostri sogni. Provate a pensare quale grande differenza di visione della vita e del mondo che creano questi due io. Il cammino magico consiste nel portare la consapevolezza dall'io corpo all'io sogno. Questo mediante comportamenti mirati di vita, disciplina ed esercizi spirituali. Vale dire che spostiamo, adattiamo, l'io-corpo ( la nostra personalit ) all'io-sogno. Questa una via, un metodo ma ne esiste un'altro. Ovvero: lungo lavoro dell'individuo, al buio, come chi apre una galleria. I colpi si sommano (discipline, riti, intenzioni) voi, non accorgervi di nulla, non constatare alcun risultato, alcun frutto tangibile. Ad un tratto, l'ultima parete cade: vi investe un fiotto di aria libera, di luce. La vostra anima, non pi quella: auto-trasformazione Nella lingua segreta dei maghi si incontra di frequente l'espressione Solvente universale Acqua che lava , Acqua divina , Acqua che apre i pori . Ma, a lato, troviamo anche dei termini pi luciferini: Tossico , Acqua Corrosiva , Acqua di Tartaro , Aceto filosofico , Acque forti . Qui raddoppiano, i maghi, il velo ambiguo. Raccomandano la precauzione massima, nell'uso di queste acque; altri le sconsigliano senz'altro, perch dicono queste acque disciolgono i corpi senza conservare gli spiriti; non lavano, ma ardono; non operano per fuoco lento di natura ma con la precipitazione che viene dal diavolo . Eppure ne parlano; e l'accenno, che mostra e nasconde, proibendo fascina come un segreto pi importante e pericoloso. Affrontiamo i simboli. Cerchiamo di comprendere. Non facile, perch tutto connesso in un tutto dietro a questa simbologia che non lascia respiro. Disciogliere lo spirito ci sta al centro, nel dire dei maghi. Per spirito intendono il modo d'essere materiale che noi abbiamo in tutte le nostre percezioni. Insomma: NOI. Bisogna solvere questa densit. e se capovolgessimo il metodo? Cio anzich sciogliere la nostra materialit, la nostra personalit rigida per permetterle di andare l dove c' la sede dell'anima noi obbligassimo l'anima a sciogliere il corpo. invece di disciogliere il corpo a mezzo del risveglio preliminare dell'anima, costringere l'anima al risveglio a mezzo di agenti speciali, che provocano subitanee reazioni nella compagine pi profonda delle forze del corpo, nel senso di salti bruschi a stadi abnormi di vibratilit e di instabilit fluidica. E' il morso della vipera, che di scatto ti toglie la terra da sotto. Ecco che succede. 0 sei pi rapido del lampo, o ti lasci sorprendere, ed allora ti abbatti, come sotto ad una mazzata. Un bel rischio, dunque: un gioco per i giocatori d'azzardo in grande stile. Mi riferisco, con questo, alle forme estreme dell'uso delle acque corrosive : alle forme risolutive, globali. Quali sostanze, poi, abbiano tali poteri, e quale ne sia la scienza di dosamento e di pratica immediata, molto difficile che riusciate a saperlo: tanto segreta fu gi nei tempi arcaici e sacerdotali questa sapienza, tanto avaro il dono della bevanda d'immortalit anche quando la

chiedeva una sete ardente invece che quell'imponderatezza curiosa e quella insofferenza per la paziente disciplina, di cui molti oggi potrebbero desiderare simili avventure....... .........chiamiamo lo stato d'essere in cui siamo come A. Se, stando cos le cose, voi ossia, non voi , ma: se un certo potere X strappa via il corpo, corrode tossicamente il legame col corpo, ne viene distruzione per A per la ragione semplice, che la qualificazione, l'individuazione, data dal corpo: proprio come pu dirsi che un liquido abbia una certa forma , la forma del vaso, solamente finch e inquantoch vi sia quel vaso a contenerlo. Perci: distruzione di A ossia: morte, dissolversi della qualit A nello zero di qualit, che chiameremo Z; a meno che... a meno che l'anima stessa intervenga a riempire con un atto suo il salto fra A e Z, a fare simultaneamente cosa sua propria questa trasformazione di A in Z, dello stato con forma nello stato senza forma.... Potete aiutarvi con questa immagine: tu stai qui, su questa rupe; l, di fronte, un'altra rupe; in mezzo, il vuoto. Se, di colpo, ti si d un urto, tu, preso di sorpresa, nel novantanove per cento dei casi finisci gi. Ma se tu hai la prontezza di cogliere la spinta, di esser attivo prima quasi di essere sorpreso; se, esattamente, sai prendere in un tuo slancio la spinta impreveduta ed esterna tu salti e ti ritrovi sulla rupe di faccia. Questa rupe al di l la riconquista di una coscienza liberata. La prima rupe era la coscienza gravata dalla condizione individuale, quindi soggetta a tutto ci a cui per via di un corpo si pu essere soggetti. E nell'immagine potete trovare altre analogie. L'urto, si capisce, che ti manda fuori, l'azione dei corrosivi subitanei. Questa azione sar sempre di sorpresa, per la sua natura e perch, nell'uomo, fra corpo e anima c' discontinuit. Ecco che la situazione proprio come quella di chi sta sul margine della roccia e non pu prevenire n il momento, n la qualit della spinta che viene da dietro. Perci senza la prontezza di spirito di un lampo, con questo genere di acque corrosive , di veleni , l'esperienza conduce a rovina. Insieme alla precedente, pu soccorrere unaltra immagine, quella del crescere, sollevarsi, farsi veloce di un'onda, dalla quale ci si deve lasciar portare senza paura, mantenendosi sempre sulla cresta. Mantenendovisi, ci che ebbrezza si trasforma in illuminazione; il precipitare in ascendere; il fuoco in luce. Non mantenendovisi, la coscienza rapidamente si ottenebra, sopravviene una specie di sincope sorda la quale ha spesso ripercussioni patologiche sulle funzioni organiche, ad ogni modo, un disfacimento di ci che pu essere l'unit e l'energia interna dell'uomo. E il caso in cui la corrosione del composto non libera ma dissolve...... ......... Attenuazione......... (1) Del pari, potete anche presentire, su questa base, altre direzioni tipiche per un andazzo degenerativo dell'esperienza. Le forze che, corrodendo, slegano, per operare spiritualmente, catarticamente, debbono poter agire transformate in forze del puro s. Se non agiscono cos, e se nemmeno si scaricano nel corpo fisico, ma sboccano invece in questa o quell'altra facolt del s, il processo abortisce egualmente. Nei due casi tipici, questo andamento patologico si riferisce rispettivamente alla facolt dell'immaginazione e alla facolt della sensazione (sensazione come desiderio, appetito, volutt). Quando l'immaginazione, ad esser presa, e trasportata dalle ali del drago , prorompe il mondo fantastico dei visionari, l'orgia di forme e di colori dei falsi chiaroveggenti, i sogni pieni di sensazioni sottili ed avvincenti degli oppimani e degli hascishimani. Quando la facolt di sensazione, ad essere presa sola, od assieme alla prima - la forza d luogo ad un mondo di volutt strane, indefinibili, intossicanti, che grado a grado per l'anima divengono un bisogno. Si crea il vizio. Tutti quelli che nella vita volgare si abbandonano all'uso delle droghe, stanno appunto su questo piano, quasi senza eccezione.

(1) Qui va anche rilevata la possibilit, e l'opportunit, di una via mista. Ossia accoppiare l'uso di acque corrosive ad una disciplina interna che, in un primo tempo, costituisca il grano d'oro , non attaccabile dalle acque forti , che anzi gli servono per sbarazzarsi dalle scorie ed impurit. Nell'uso esclusivo delle acque forti ,ad alto potenziale, invece di esser presente e tale da dover 2

esser solo messo a nudo, il grano d'oro sarebbe da costruirsi con un atto assoluto proprio nell'istante della dissoluzione.

Tecniche corrosive
Ancora una volta dobbiamo precisare che un punto da rilevare la differenza assoluta delle esperienze con le "acque corrosive"e del loro orientamento, rispetto alluso diffusissimo profano che di queste stanno facendo le ultime generazioni, con effetti che possono solo essere di degradazione e di autodistruzione! Per qualsiasi specie di droghe, compresi i semplici eccitanti, non per un uso profano ma per finalit superiori, bisogna considerare anzitutto la cosiddetta equazione tossica personale. Essa stata definita come la reazione funzionale psico-fisica ad una data sostanza di un dato individuo, che decorre diversamente che in altri individui, non solo per quantit ma anche per qualit . Si deve pensare, che si tratti essenzialmente di stimoli, i quali possono interessare strati assai diversi dellessere, provocando reazioni che dipendono dalla struttura di tali strati nellindividuo di cui si tratta. Nella misura in cui allindividuo sia dato di agire su questi strati, cio di predisporli nelluno o nellaltro senso o di avviare lo stimolo verso luno o laltro di essi strati, lequazione tossica personale diverr variabile, ossia ci si pu attendere, o un genere speciale di effetti che in altri non si produrrebbero affatto, ovvero effetti diversi da quelli che si avrebbero nello stesso individuo per effetto delluna o dellaltra droga, quando egli affrontasse in modo passivo queste esperienze. In ci devesi vedere il principio fondamentale di ogni impiego non profano delle droghe. Nell'uso non profano delle droghe dunque da considerarsi: 1) la predisposizione naturale dellindividuo; 2) la preparazione, che crea un orientamento ben determinato, il quale a sua volta condizioner la disposizione di efficacia delle sostanze usate e il decorso delle esperienze; 3) il canale costituito dallaggregazione dellindividuo ad una catena o tradizione, aggregazione che pu provocare linnesto di una corrente psichica specifica, ed anche esperienze dordine superiore se si tratta di droghe che, o per la loro natura, o per la loro alta dose, o grazie ad un loro uso particolare portano oltre i contenuti e le reazioni della coscienza e della subcoscienza soltanto individuale. Per entrare nei dettagli necessario tenere presente la suddivisione corrente delle droghe in: 1) eccitanti; 2) euforici; 3) inebrianti; 4) allucinogeni; 5) narcotici. .............. .....Gi riguardo la categoria degli euforici si deve mettere in guardia, perch si delinea la possibilit di quella deviazione dellesperienza che in massimo grado si presenter nelluso delle droghe vere e proprie, degli stupefacenti e degli allucinogeni. Si tratta del pericolo di una euforia che investe il corpo di sensazione, suscitando un piacere, un senso diffuso di volutt come tono di ogni sensazione. Nel considerare questo pericolo si entra anche nel campo di ci che dipende dallatteggiamento particolare del soggetto e dalla sua facolt di controllare e di dirigere tutta lesperienza. Infatti a lui dato, se ha labitudine al controllo sottile di s, di impedire che lazione delle droghe investa essenzialmente o esclusivamente il corpo di sensazione, risolvendosi nella euforia di piacere....... Le due ultime categorie delle droghe sono gli allucinogeni e i narcotici. Essi hanno in comune la propriet di interrompere la coscienza normale di veglia. Coi narcotici, fra i quali si possono far rientrare gli anestetici, questa interruzione pu corrispondere alla pura e semplice perdita della coscienza, alla produzione del sonno profondo e della letargia. Altrimenti lo stato risultante la liberazione della fantasia dai sensi fisici, sullo stesso piano di tutto quello che accade nel sogno. Le droghe in senso proprio hanno il carattere prevalente di allucinogeni; ma vi si pu aggiungere un

effetto parallelo euforico, con la variante predominante e pericolosa dellindicato sentimento di volutt ed anzi di beatitudine. Una di queste droghe, che stata usata anche dagli indigeni americani a scopi magici, ( un ottimo uso stato fatto da Carlos Castaneda ) perch si pensava che potesse far entrare in rapporto con la divinit o con gli di, il peyotl. Da esso attualmente stato ricavato lankalonium leivini, di cui anche Aleister Crowley ha fatto largo uso ( La grande bestia ). Gli effetti abituali (normali nelluomo comune) sono descritti come uno speciale risveglio di un piacere di una qualit particolare, unito alla percezione di fantasmi sensibili o della pi alta concentrazione della vita interiore pi pura, sebbene con aspetti assai speciali, superiori alla realt, mai immaginati, tanto che il soggetto crede di essere trasportato in un mondo diverso e nuovo dei sensi e dello spirito . Questa descrizione indica le due facce possibili dellesperienza. Effetti dello stesso genere sono prodotti dal mescal, di origine egualmente americana, da cui viene prodotta farmaceuticamente ed in commercio la mescalina. Come effetti, sono indicati visioni, allucinazioni e sensazioni anormali del corpo, per la coscienza restando chiara e attiva, e lattivit del pensiero svolgendosi nel modo normale. Con la mescalina sono stati fatti anche esperimenti controllati perch il soggetto mentre vive queste esperienze pu mantenersi in rapporto e comunicare con altri. Ci apre la possibilit quando si ad assistere un Maestro. Questi dovrebbe per avere cognizioni circa il dosaggio della droga. Essa non facile da trovare senza prescrizioni mediche. Inoltre per essa, e per tutte le altre dello stesso genere, vi da rilevare che praticamente quasi impossibile trovarle direttamente preparate dalle sostanze (sono piante); si trovano delle preparazioni chimiche sintetiche, nelle quali diversi elementi sottili delle droghe vengono distrutti e non agiscono nel senso che a noi interessa. Il decorso nel caso del mescal il seguente: Si provano dapprima sensazioni anormali del corpo: grande leggerezza o pesantezza, sentimento di volare o di sprofondare. Poi si hanno dei fenomeni visivi, con figure prevalentemente geometriche. Pi oltre si presentano delle immagini e dei panorami, in genere con colori fantastici. Tutte queste fasi debbono essere osservate e lasciate dietro di s. Segue una fase di visioni simboliche, piene di un significato o palese o nascosto. Per questo stato, valgono le stesse cose che si diranno pi oltre parlando degli effetti delletere allultimo stadio. Per i pi perdono la coscienza prima di raggiungere questultimo stadio, che quello essenziale per fini spirituali. Luso delle droghe ad effetto esclusivamente di allucinogeni, come sarebbero loppio e lhashish, assolutamente da sconsigliare al discepolo, per un uso magico. Leffetto della dinamizzazione della fantasia cos diretto e violento, che lo spirito cade in una condizione (avvertita, o ancor peggio, inavvertita) di passivit, divenendo il semplice spettatore di una fantasmagoria. Per le droghe che hanno questa azione, il pericolo spirituale costituito dalle deviazioni gi dette, dallattivazione vampirica del corpo di sensazione. Se non si ha una preparazione ascetica e magica molto sviluppata, e convalidata (messa alla prova) in modo severo, difficile che lo spirito sappia resistere alla tentazione di cedere, di identificarsi e di immergersi nelle sensazioni di piacere estatico e di beatitudine. Da noi, questo viene considerato come uno stato regressivo e solamente dissolutivo, il quale conduce ad un livello spirituale pi basso di quello del profano. Il pericolo ora indicato minore nelluso dei narcotici in senso proprio, perch essi in genere non destano quelle sensazioni. Essi possono anzi a tutta prima provocare delle reazioni vive di ripulsa e stati organici assai sgradevoli. La facolt di dominare queste reazioni e di vincere questi stati per gi una garanzia per la presenza, nel soggetto, di una forza, che d affidamento per un susseguente decorso positivo e non deviato dellesperienza. La difficolt principale nelluso dei narcotici , naturalmente, quella di mantenere la coscienza. Si deve per notare che anche nelluso dellankalonium Lewini e del mescal (o mescalina) si presenta una difficolt dello stesso genere. Infatti a noi risulta che pochi riescono a raggiungere lo 4

stato in cui, dopo sensazioni fisiche anormali, le visioni, le allucinazioni, ecc. si producono esperienze iniziaticamente interessanti. Spessissimo si perde la coscienza prima di arrivare a tanto. Si interrompono anche i rapporti eventuali con chi pu assistere. Questa difficolt poi quasi insuperabile per i pi, nel caso del cloroformio. Inoltre difficile somministrarsi il cloroformio da s. Luna e laltra cosa, a cagione della sua azione non graduabile e poco regolabile. Per esperienze individuali pu servir meglio letere. La sostanza si pu facilmente trovare. ( L'autore di questo scritto trovato su riviste di 80anni fa si firmato con uno pseudonimo, ma il tempo della pubblicazione ci porta a pensare che oggi non pi cos ). E consigliabile la qualit raffinata che si usa non per semplice anestetico ma per la narcosi in chirurgia. La tecnica da usare progressiva, e si pu regolare da s. Il tempo pi propizio la sera, a distanza dai pasti (a digestione compiuta), a letto. La prima fase, in un primo periodo di esperienze, linspirare lentamente e profondamente letere dalla boccetta per una narice tenendo chiusa laltra narice con un dito, e espirando laria per la bocca. La seconda fase, in un secondo periodo di esperienze, linspirare lentamente e profondamente con la bocca letere e lespirare laria col naso. Dal punto di vista fisico, bisogna avere un controllo dellorganismo, perch molto spesso al principio nei pi si producono stimoli improvvisi e violenti di nausea e di vomito. E importante restare assolutamente immobili, perch ogni movimento favorisce i conati di vomito. Questi conati possono e debbono venire arrestati sul sorgere. In seguito, non si manifesteranno pi, a meno che il soggetto sia assolutamente refrattario per la sostanza. In tal caso si dovr rinunciare alletere. Bisogner calcolare che, nei primi tentativi, ad un certo momento si perder la coscienza e si cadr nel sonno. A poco a poco si acquista la facolt di conservare sempre pi a lungo, per gradi, la coscienza. Condizioni interne: - Occorre disporre di una particolare forza di concentrazione, di raccoglimento e di vigilanza sulle sensazioni, oltre ad un atteggiamento assolutamente attivo. Il secondo requisito la chiave di ogni decorso magico dellesperienza, anche per prevenire i pericoli della sua deviazione e, in generale, del servaggio dalla droga. Latteggiamento attivo simile a quello di chi, pronto, aspetta per spiccare un salto. Perci non si deve attendere semplicemente che le sensazioni e i mutamenti della coscienza si manifestino, ma come un ragno che sta attento al centro della rete, occorre afferrarle subito e farvi corrispondere un atto della propria coscienza. In secondo luogo, latteggiamento di attivit significa non lasciarsi sorprendere e sopraffare dalle sensazioni, per quanto intense, inaspettate, seducenti e meravigliose che siano; al loro presentarsi, allaprirvisi, vi si deve unire una forza propria. Per esempio, se la sensazione ha la carica cinque, per laggiungervisi dellIo (che, per, ci facendo non deve alterarla n interromperla) la carica non dovr essere, diciamo, sette. Si avr cos un vantaggio di due di fronte allo stimolo. Questa , anzitutto, la condizione affinch non si passi al regime delle sensazioni passive nelle quali viene attivato soltanto il corpo di sensazione, con regresso della volont, come nel corso normale dellazione degli stupefacenti sul profano. E in secondo luogo, la condizione per mantenere lindipendenza dalla droga. E stato verificato che quando il discepolo ha seguito per davvero questa linea, non diventato lo schiavo delle sostanze. Si tenga per ben presente il pericolo, quando non si tiene la linea. Noi lo sottolineiamo. Il decorso delle esperienze con letere (e con sostanze analoghe, anche del tipo allucinogeno), innanzi tutto una apertura della sensibilit e della cenestesia, un senso di leggerezza estatica e di 5

dilatazione, e un, particolare suolo di risonanza che si unisce alle percezioni (dato che per un buon tratto si resta ancora in contatto col mondo esterno). Si passa ad una coscienza interna, in cui i processi mentali sono galvanizzati. Poi i processi mentali sono neutralizzati, divengono discontinui, si presentano pensieri, idee o immagini isolati che di solito hanno una intensit particolare. Bisogna stare assai attenti, nel senso di mantenere la neutralit interna, o impassibilit intellettuale, di fronte a questi pensieri perch essi possono presentare una parvenza fallace di evidenza e verit, la quale non riguarda affatto il loro contenuto ma dipende esclusivamente dallo stato generale in cui ci si trova e in cui essi appaiono alla mente. E come un colore che pu aggiungersi ad ogni cosa. Portando oltre questa fase, si possono anche verificare allucinazioni visive o uditive, a seconda della predisposizione del soggetto (immagini o voci). Anche queste hanno un carattere accidentale, secondario. Sono prive di un significato spirituale. Ma vi chi si arresta l. La fase successiva una pi alta libert estatica, sgombra da contenuti psichici. Essa corrisponde allo stato di sonno nelluso comune. Di solito il punto di passaggio contrassegnato da un sentimento di terrore o di angoscia. Si crede che se si fa un solo passo pi avanti, si morirebbe. Anche immagini o voci possono rafforzare questa sensazione. Occorre avere una intrepidezza e voler andare assolutamente avanti, succeda quel che succeda . Se la coscienza tiene fermo fino a questo stato (dopo il punto morto), questo lo stato in cui possono prodursi fenomeni dimportanza magica, se lo sperimentatore ha il circolo esorcistico di protezione, per crisma di catena, o per naturale dignit, o per acquisita dignificazione. Devesi tener presente che lo stato ora indicato uno stato psichico di vuoto. Il vuoto attira forze, influenze, archetipi dellinconscio e del regno intermedio, non materiale ma non divino. E gi una valida garanzia se la coscienza si mantenuta, se si conservata e non dissolta come coscienza dellIo, fino a questo stato; ci sta a dire che delle tre condizioni protettive anzidette una presente. Allora lo stesso principio lo pu avere una virt esorcistica, con la sua sola presenza. Ma, in pi, la condizione attiva deve conservarsi, non nel solo senso di presenza a se e di affermativit coraggiosa, ma anche come facolt di invocazione: orientarsi verso lalto, desiderare profondamente la trasfigurazione. Se, in questo stato, la soluzione negativa (dovuta alla mancanza del circolo esoterico protettivo con virt esorcistica) una fantasmagoria visionaria che si incontra con tutte le fantasie teosofiche, nella soluzione positiva la realizzazione essenziale pu proprio essere la dischiusura iniziatica dellIo, lesperienza della seconda nascita. La grandissima diversit delle disposizioni individuali non permette di indicare ad estranei schemi generali, per tutto ci che pu verificarsi, e che possibile, in via di principio, in questo stato. Non potendo esservi una guida in queste esperienze, perch, a differenza di quelle col mescal o con lanhalonium, non si pu avere a fianco un Maestro o assistente con cui restare in rapporto, ognuno deve cercarsi la via da s e organizzare da s lesperienza, seguendo le proprie intuizioni e secondo la sua responsabilit, in ripetuti tentativi. Luso dei simboli viene da noi considerato. Nel passaggio a questo stato di superiore libert, la proiezione di un simbolo pu essere un appoggio. Il simbolo pu fare anche da base per la dischiusura iniziatica della coscienza dellIo, se viene scelto cos da avere questa funzione. La tradizione a cui il discepolo appartiene per regolare aggregazione, ovvero la linea coltivata nella propria seria e lunga via individuale basandosi su affinit elettive adeguatamente verificate, indicheranno, caso per caso, quale simbolo si presti a questa funzione. In pi, lo stato accennato rappresenta, in genere, quello in cui pu prodursi la dischiusura illuminativa o inspirativa del contenuto di ogni simbolo in genere, grafico (visivo), verbale o concettuale: ideogrammi e pentacoli.

Si vuol dire che chi ha padroneggiato adeguatamente questo stato, se, trovandosi in esso, proietta un dato simbolo (sintende: sempre di quelli veri, non arbitrari, delle tradizioni sacre iniziatiche), di esso pu rivelarglisi il senso occulto sintetico e intuitivo, in un atto della luce intellettuale, al di fuori di ogni elemento discorsivo concettuale e interpretativo. I simboli, in questa dimensione, sono realt metafisiche. Hanno dunque un contenuto sia conoscitivo, sia magico. Come le esperienze delliniziazione e della teurgia, cos anche questi stati, provocati artificialmente, della coscienza possono dunque avere un potere anche evocatorio. Lindividuo che opera da se, anche se protetto dallorientamento del suo spirito o da un crisma di catena, non si avventurer per alla leggera in questo dominio, perch non potr mai avere la sicurezza che il suo circolo magico non abbia archi di minore resistenza. Cos i Maestri esortano a perseguire esclusivamente la ricerca della luce intellettuale e della dischiusura magica dellIo quando si usano droghe, sulla linea dei narcotici e degli allucinogeni. ......... Ripercussioni: - Bisogna guardarsi bene, si ripete, dal contrarre unabitudine, con luso di questa o di qualsiasi altra droga. Per ottenere degli effetti, e gi per allenarsi e superare le prime difficolt, naturale che occorra un dato periodo di pratica serrata. Ma saranno sempre periodi determinati, per i quali a volta a volta ci si decider, lasciando passare intervalli di tempo. ........... Seguire invece esclusivamente la tecnica delle acque corrosive eleggendola a sistema di tutta la propria via e di tutta la propria vita, laltra possibilit, la quale per cos rischiosa, da potersi prospettare solo a individualit con una qualificazione, una costituzione e un sistema magico di sicurezza pi che eccezionali.

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