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STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA Il novecento Giulio Ferroni Einaudi Scuola, Milano, 1991 p.

13: Fin dalla sua presa del potere, il fascismo oscilla tra tendenze opposte: da una parte una linea rivoluzionaria che privilegia laggressivit squadristica, la giovinezza, lenergia e il movimento, che agita il fantasma di una nuova umanit fascista, raccogliendo in modo confuso e drgradato le tracce di vari miti della cultura irrazionalistica ed estetizzante dellinizio del secolo (dal dannunzianeismo al futurismo); dallaltra una linea conservatrice, che mira a imporre un severo ordino borghese, irrigidendo le forme dello Stato liberale in direzione autoritaria, reprimendo ogni possibile conflitto so ciale e ogni minaccia di crisi. p. 23 Formalisti russi. Con questo termine (usato originariamente in senso denigratorio) si definisce un gruppo di critici, scrittori, artisti, studiosi di linguistica e di estetica, che in Russia, nel secundo decennio del Novecento, svilupparono una nuova teoria letteraria e nuovi modi di analisi dei testi letterari e artistici, prestando particolarmente attenzione agli elementi linguistici, alle techniche e alle forme della communicazione. Il Circolo linguistico di Mosca, fondato nel 1915 (membri: Roamn Jakobson, Boris Tomaevskij) e la Societ dellOpojaz di Pietroburgo, fondata nel 1916 (Viktor lovskij, Boris Ejchenbaum) i pi attivi centri di lavoro di questa tendenza, che fu particolarmente brillante nei primi anni della rivoluzione sovietica e si incontr con la nuova attenzione alle forme prestata dai movimenti davanguardia e in particolare dal futurismo russo. Adesione al marxismo: (p.27) La rivoluzione russa e i moti operai che si svolsero in molti paesi europei nel duppoguerra (I RM) suscitarono, daltra parte, un vigoroso rilancio del marxismo e del suo ascendente sugli intellettuali. Nella cultura tedesca il marxismo produsse una ricca elaborazione problematica; assai vvace fu in Germani e in Austria una cultura democratica e di opposizione, perseguitata dal nazismo (che gi nel 1933 inaugur luso barbarico di bruciare i libri ebraici, socialisti, democratici, e condann larte davanguardia come arte degenerata). ...la cultura e larte, concepite come pratiche di liberazione integrale delluomo, portano a vedere nel comunismo, o in un pi generale orientamento di sinistra, la via per un cambiamento radicale della societ, non chiuso soltanto entro i limiti della politica e delleconomia. Una vera e propria cultura di sinistra attira molti intelettuali, specie in Francia e nei paesi anglosassoni, sopratutto negli anni Trenta, di fronte allascesa del fascismo e del nazismo, ...v. tel.

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