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quaderni tecnici
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vapore
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I quaderni tecnici Garioni Naval sono stati pensati per offrire uno strumento utile agli uffici tecnici ed agli utilizzatori di vapore, acqua surriscaldata ed olio diatermico. Non abbiamo certo la presunzione di voler insegnare come le cose dovrebbero essere fatte. Vogliamo solamente mettere a disposizione di coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze nel settore la nostra esperienza, derivata da tanti anni di studio e di duro lavoro. Speriamo vivamente che quanto riportato in questi Quaderni Tecnici consenta ad ogni lettore di poter lavorare con pi facilit e serenit e di evitare, dove possibile, di cadere in errori che altri prima di lui, hanno involontariamente commesso per arrivare ad un certo livello di conoscenza del settore termotecnica. Pubblichiamo questa serie di quaderni in due edizioni, una in lingua italiana e laltra in lingua inglese. Abbiamo pensato, al fine di evitare possibili confusioni, che fosse pi pratico, e tecnicamente pi appropriato, non mischiare le due lingue,. La raccolta dedicata a tutti coloro che hanno contribuito, e stanno tuttora contribuendo, allo sviluppo ed alla crescita della GARIONI NAVAL. Se qualcuno fosse interessato a ricevere tutti i numeri, pu richiederli inviandoci il tagliando allegato, via Internet attraverso il nostro sito www.garioninaval.com o per e-mail allindirizzo GARIONINAVAL@compuserve.com.
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introduzione
Il vapore, tradizionale ma allo stesso tempo moderno ed efficiente strumento, praticamente fondamentale ed insostituibile per alcuni settori; petrolchimico, chimico, carta, tintura, farmaceutico, alimentare, inscatolamento, gomma ed industrie di plastica ecc., per i quali rappresenta la cosiddetta materia prima. anche indispensabile nel settore civile per la sterilizzazione in ospedali e cliniche; viene altres utilizzato preferibilmente in mense e lavanderie, in impianti di aria condizionata (a livello industriale, dove spesso utilizzato per scaldare). Inoltre, ha un largo utilizzo nelle grandi installazioni di riscaldamento a terra e sulle navi per la produzione di energia tramite turbine, pompe ed alternatori. Ovunque ci sia il bisogno di produrre, pompare ed utilizzare energia termica e pressione, il vapore la soluzione ideale. Quali sono i suoi vantaggi e le ragioni per cui il suo utilizzo cos ampiamente diffuso? Innanzitutto, bisogna precisare che il vapore pu essere facilmente prodotto: deriva dallacqua che, almeno in relazione alla produzione globale di vapore futura e presente, fortunatamente ancora disponibile in grandi quantit e a condizioni economicamente vantaggiose, senza considerare il fatto che nelle installazioni di vapore viene applicato il riciclaggio continuo pertanto pu essere recuperato allincirca al cento per cento. Il vapore ha un elevato ma ponderato contenuto di calore, il che significa che i tubi e le unit di utenza devono sostenere un carico leggero ma significa anche unattrezzatura mobile con un eccellente coefficiente di cambio compatto ed economico. Il vapore circola naturalmente senza richiedere acceleratori, e le temperature possono essere alte a pressioni piuttosto basse, pertanto relativamente sicuro e facile da gestire. Le temperature o le regolamentazioni di pressione possono essere effettuate usando semplicemente le valvole a due vie; soprattutto ha il vantaggio di essere estremamente "flessibile" il che significa che, contrariamente ad altri fluidi come acqua, acqua pressurizzata, olio diatermico, ecc., si adatta bene ad eventuali variazioni e cambi, Chiaramente quanto sopra detto particolarmente adatto alle installazioni di vapore disegnate e costruite razionalmente, soprattutto per quanto riguarda il recupero di energia. Riteniamo importante tuttavia sottolineare che, in caso di bisogno, i tecnici che hanno una buona conoscenza dellargomento vapore dovrebbero essere comunque interpellati perch, anche se il vapore non cos complesso come gli altri fluidi, richiede sempre una buona preparazione teorica e l'abilit tecnica della pratica.
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TABELLA
DI CONVERSIONE DALLE UNIT DI PRESSIONE TRADIZIONALI ALLE NUOVE UNIT DEL SISTEMA INTERNAZIONALE
Pressione
Unit di Misura
Pascal Bar Atmosfera=kgf/m2 Millimetri di Hg Chilogrammi per m2 Libbre per in2 Libbre per ft2 Pollici di c.a. Pollici di Mercurio Piedi di c.a.
Simbolo
Pa bar at mm Hg kgf/m2 psi lbf/ft2 in w. in Hg ft w.
Pa
1 105 98070
bar
10-5 1 0,9807
at
1,0197x10-5 1,0197 1
mm Hg
0,0075 750,07 735,56 1 0,0735 51,719 0,7183 1,868 25,4 22,42
kgf/m2
psi
bf/ft
in w.
in Hg
ft w.
0,10197 0,145x10-3 0,02088 10197 10000 13,595 1 703,07 4,8824 25,4 345,34 304,8 14,505 14,223 0,0193 0,00142 1 0,00694 0,03614 0,4912 0,4334 2088 2048,16 1,392 0,205 144 1 5,203 70,731 62,43
0,00401 0,295x10-3 0,335x10-3 401,46 393,71 0,5353 0,0394 27,683 0,1922 1 13,595 12 29,530 28,960 0,0394 0,0029 2,0362 0,01414 0,07355 1 0,8827 33,456 32,808 0,0446 0,0033 2,3069 0,01602 0,0833 1,1329 1
47,876 4,7876x10-4 4,8824x10-4 249,09 3386,36 2989 0,00249 0,03386 0,02989 0,00254 0,03453 0,03048
Energia
Unit di Misura
Joule Chilogrammetro Chilocaloria Wattora Cavallo Vapore Ora Libbra Piede Btu (Ist)
Simbolo
J kgf/m Cal ( kcal) Wh CVh ft.lbf Btu
J
1 9,807 4186,80 3600 2647,8x103 1,356 1055,06
kgf/m
0,10197 1 426,92 367,08 269,91x103 0,1383 107,58
Cal (kcal)
0,2388x10-3 2,342x10-3 1 0,8605 632,53 0,3238x10-3 0,2520
Wh
0,2778x10-3 2,724x10-3 1,163 1 735,5 0,3767x10-3 0,2930
CVh
0,378x10-6 0,370x10-5 1,581x10-3 1,360x10-3 1 0,512x10-6 0,398x10-3
ft.lbf
0,7375 7,233 3087,6 2654,87 1952,92x103 1 778,03
Btu
0,9478x10-3 9,295x10-3 3,9683 3,413 2512,2 1,2853x10-3 1
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Calore specifico
Dicesi calore specifico di un corpo la quantit di calore necessaria per elevare di 1C la temperatura di 1 Kg del corpo stesso. La quantit di calore necessaria per elevare di 1C la temperatura di un certo peso di un corpo non uguale per tutti i corpi.
CALORE SPECIFICO DI ALCUNI CORPI SOLIDI E LIQUIDI
acqua nafta olio doliva Supponiamo di dover riscaldare l'acqua di 2 vasche a 80C. Una vasca contiene 500 lt d'acqua cio 500 Kg. Una vasca contiene 100 lt d'acqua cio 100 Kg. Entrambe le vasche raggiungeranno la medesima temperatura di 80C. Tenendo ben presente la definizione di caloria e supponendo di essere partiti da acqua a 10C, per portare 1 Kg di questa acqua da 10C a 80C dobbiamo somministrare: 80-10=70 calorie. Sicch per portare da 10C a 80C 500 Kg d'acqua dobbiamo somministrare: 80-10=70 70x500=35.000 Kcalorie. L'altra vasca contiene 100 Kg d'acqua, per portarla da 10C a 80C occorreranno: 80-10=70 70x100=7.000 Kcalorie. mattoni legno ferro piombo rame
Kcal/Kg
Esempio: portare 500 Kg d'acqua da 20C a 70C. Calore specifico acqua=1 70-20=50C 50x1x500=25.000 Kcalorie. Esempio: portare 500 Kg di nafta da 20C a 70C. Calore specifico=0,5 70-20=50C 50x0,5x500=12.500 Kcalorie.
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Calore sensibile
Il calore che produce un aumento di temperatura quando penetra in una sostanza chiamato calore sensibile. Considerando le caldaie, ci significa che il calore che passa dal focolare all'acqua riscaldandola sempre calore sensibile. La denominazione completa sar: calore sensibile dell'acqua.
Dall'acqua in ebollizione nasce il vapore, il vapor d'acqua. Ci significa che il sovrappi di calore che stato introdotto nell'acqua dopo che questa ha cominciato a bollire e che ne ha provocato la trasformazione in vapore calore latente (la denominazione completa calore latente di vaporizzazione dell'acqua). La quantit di calore latente misurata in calorie.
Riscaldando 1 Kg d'acqua in una pentola aperta fino a 100C otterremo che il suo contenuto termico di 100 Kcal/Kg. Avremo: Temperatura dell'acqua = 100C Contenuto termico o calore sensibile dell'acqua = 100 Kcal/Kg.
Calore latente
Se continuamo a somministrare altro calore all'acqua il contenuto termico e la temperatura dell'acqua non aumentano pi ma l'acqua inizia a bollire: essa ha raggiunto il proprio punto di ebollizione alla temperatura di 100C. Somministrando all'acqua dell'altro calore ancora, avverr un cambiamento di stato: essa passer dallo stato liquido allo stato gassoso.
La temperatura sia dell'acqua che del vapore rimasta di 100C. Abbiamo gi visto che il vapore generato nella nostra pentola aperta contiene due tipi di calorie. Vi presente il calore sensibile dell'acqua, al quale si venuto ad aggiungere il calore latente che servito a convertire l'acqua in vapore. Il calore totale contenuto nel vapore perci costituito dal calore sensibile + il calore latente. Si pu vedere che la quantit di calore latente considerevolmente pi grande della quantit di calore sensibile. In ogni Kg di vapore, alla temperatura di 100C vi sono grosso modo 100 cal di calore sensibile e 540 cal di calore latente, con un calore totale di 640 cal. Qualunque sia la quantit di questo vapore le proporzioni restano le stesse. Per esempio, se invece di 1 Kg noi avessimo 100 Kg di vapore e prendessimo in esame questi valori, non dovremmo altro che moltiplicare per 100 quanto abbiamo detto prima.
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Fino a che la pentola rimane aperta sopra la quale il vapore pu uscire liberamente, tutto resta alla pressione atmosferica ed alla specifica temperatura che le corrisponde.
Riferendoci ai due esempi sopra riportati avremo: Calore totale alla pressione atmosferica: 640 Kcal/Kg Calore totale alla pressione di 10 Ate: 664 Kcal/Kg Differenza: + 24 Kcal/Kg Calore sensibile alla pressione atmosferica: 100 Kcal/Kg Calore sensibile alla pressione di 10 Ate: 186 Kcal/Kg Differenza: + 86 Kcal/Kg Calore latente alla pressione atmosferica: 540 Kcal/Kg Calore latente alla pressione di 10 Ate: 478 Kcal/Kg Differenza: - 62 Kcal/Kg
Ripetiamo per maggior chiarezza i valori: Pressione all'interno della pentola: 1,033 Kg/cm2 Pressione del vapore: 1,033 Kg/cm2 Temperatura dell'acqua nella pentola: 100C Temperatura del vapore: 100C
Temperatura dell'acqua alla pressione atmosferica: 100C Temperatura dell'acqua alla pressione di 10 Ate: 184C Differenza: + 84
Ora copriamo e sigliliamo la pentola. Continuiamo a somministrare calore, si continua a produrre vapore; quanto pi vapore si produce quindi all'interno di questo recipiente, tanto maggiore sar la compressione a cui esso si assoggetta per trovarsi un posto e, poich compresso, cerca di spingere in tutte le direzioni, esercitando una pressione su tutto ci che lo circonda. Cos oltre ad esercitare una pressione sulle superfici interne della pentola il vapore crea anche una pressione sulla superficie dell'acqua. Aumentando la pressione sulla superficie dell'acqua si ha come conseguenza un aumento della temperatura di ebollizione. Mentre alla pressione atmosferica (1,033 Kg/cm2) l'acqua bolle quando ha raggiunto la temperatura di 100C, noi troviamo che ad una pressione, ad esempio, di 10 Kg/cm2 la temperatura di ebollizione salita a 184C. Si vede immediatamente che per mantenere l'acqua in ebollizionee quindi produrre vapore a questa temperatura pi elevata, bisogner fornirle una quantit maggiore di calore sensibile. D'altro canto a queste temperature e pressioni elvate, la quantit di calore latente necessaria per trasformare l'acqua di ebollizione in vapore minore.
Se confrontiamo le due situazioni vediamo che: il calore totale aumentato ma di poco (+ 24 Kcal/Kg) il calore sensibile aumentato di molto (+ 86 Kcal/Kg) ma il calore latente diminuito (- 62 Kcal/Kg). Concludendo, quando la pressione del vapore aumenta vi sar disponibile maggior calore totale, ma non molto (e l'aumento diventa sempre minore man mano che le pressioni aumentano), maggior calore sensibile, ma minor calore latente. Quando le pressioni del vapore diminiuscono vi sar disponibile un minor calore totale, ma solo un poco meno, minor calore sensibile, maggior calore latente. Le pressioni del vapore sono espresse in Kg/cm2 o bar e sono distinte in pressioni relative e pressioni assolute. Nel campo tecnico usualmente si parla sempre di pressioni relative. Se si vuole trasformare una pressione relativa in una pressione assoluta, occorre aumentare il valore della pressione relativa del valore della pressione atmosferica. (+1) Le pressioni relative sono le pressioni indicate dai normali manometri installati su ogni caldaia.
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secco occupa 0,881 m3. - Alla pressione relativa di 10 Kg/cm2 il vapore occupa lo spazio di 0,177 m3. In entrambi i casi siamo partiti esattamente con la stessa quantit d'acqua e in entrambi i casi abbiamo trasformato l'acqua esattamente nello stesso peso di vapore. Ma con l'aumentare della pressione troviamo che il vapore occupa sempre meno spazio dato che esso subisce una compressione mano a mano che la pressione aumenta.
C ARATTERISTICHE
PRESSIONE relativa bar kg/cm2 assoluta bar kg/cm2
TEMPERATURA k C
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C ARATTERISTICHE
PRESSIONE relativa bar kg/cm2 assoluta bar kg/cm2
TEMPERATURA k C
CALORE TOTALE
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ENTALPIA
CALORE
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Lato acqua
- L'acqua alimento arriva al corpo cilindrico superiore e viene distribuita al suo interno, tramite un tubo opportunamente forato assicurando una uniformit di distribuzione lungo tutto il corpo; - Il flusso termico in camera di combustione e nel fascio tubiero richiama l'acqua che viene cos distribuita in tutti i tubi a seconda di quanto il loro contributo allo scambio; - La miscela acqua/vapore che si forma nei tubi, arriva nel corpo cilindrico superiore in cui il vapore viene separato e prelevato, mentre l'acqua ritorna in circolazione.
Lato fumi
La combustione che avviene nella camera a "D" di tipo pressurizzato. In questa camera avviene lo scambio termico per irraggiamento dovuto all'alta temperatura delle fiamme ed alla loro luminosit. I prodotti della combustione escono dalla camera, tramite apposito vano imboccando il fascio tubiero. La turbolenza che deriva dal percorso in mezzo ai tubi dei fumi caldi, realizza uno scambio termico prevalente a convenzione con la miscela acqua-vapore che circola nei tubi del fascio; ne deriva una diminuzione di temperatura dei fumi all'uscita del generatore. Tali generatori vengono solitamente impiegati quando le pressioni d'esercizio richieste superano i 15 bar o quando la produzione di vapore supera le 10/12 Tonn/h
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Carico termico volumetrico della camera di combustione E il rapporto fra la quantit di calore sviluppata dalla combustione nellunit di tempo e il volume della camera di combustione. Si misura in Kcal/m3/h.
CTV = (G x Pci) : V CTV = carico termico volumetrico (Kcal/m3/h) G = portata combustibile (Kg/h m3/h)
Pci = potere cal. inf. del combustibile (Kcal/Kg Kcal/ m3) V= volume del focolare (m3)
La superficie di riscaldamento ottenuta dalla somma della superficie della camera di combustione con la superficie dei tubi costituente il fascio convettivo. Per i tubi bisogna considerare la superficie interna.
Esempio: Caldaia con bruciatore metano calibrato per la portata di 258 m3/h Potere calorifico inferiore del metano : 8500 Kcal/m3 Volume camera di combustione : 2 m3 CTV= ( 258 x 8500) : 2 = 1,096,500 Kcal/ m3/h
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Indice di vaporizzazione
Kcal/m3/h 800.000 da 1.000.000 a 1.800.000 da 800.000 a 1.200.000
Carico termico superficiale della camera di combustione: E il rapporto fra la quantit di calore sviluppata nella camera di combustione nellunit di tempo e la superficie di riscaldamento della camera di combustione; si misura in Kg/m2/h.
CARICO TERMICO SUEPERFICIALE DELLA CAMERA DI COMBUSTIONE CALDAIE CORNOVAGLIA E MARINA CALDAIE A TUBI DI FUMO VERTICALI CALDAIE SEMIFISSE ORIZZONTALI CALDAIE PRESSURIZZATE. BOLLO DA 1 A 5 ate CALDAIE PRESSURIZZATE. BOLLO DA 8 A 15 ate
E il rapporto tra la massa di vapore prodotto e la massa di combustibile bruciato nello stesso tempo. Rappresenta i Kg di vapore che si ottengono dalla combustione di 1Kg di combustibile. Per caldaie pressurizzate, con buona approssimazione si pu definire che: 1 Kg di nafta (9600 cal) pu produrre: 12-14 Kg vapore 1 Kg di gasolio (10200 cal) pu produrre: 13-15 Kg vapore 1 Nm3 di metano (8500 cal) pu produrre: 10-11 Kg vapore
Rendimento del generatore: E il rapporto tra il calore trasmesso al fluido e il calore sviluppato dalla combustione. Esempio: Caldaia a vapore, pressione bollo: 12 ate. Potenzialit bruciata al focolare: 1.150.000 Kcal/h Potenzialit resa allacqua: 1.000.000 Kcal/h
P = pressione di esercizio = 1,2 x pressione di bollo caldaia Q = Portata esercizio pompa = 2 x portata massima (Kg/h) produzione vapore caldaia
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processo inverso Hp/h in Kw/h. = Hp/h x 1.341 Hp/h. in Kcal/h = Kcal/h: 0.001558 Kw/h. in Kcal/h = Kw/h: 0.001161 Es. Hp/h 935: 1.341 = 697 Kw Es. Hp/h 935: 0.001558 = 600,000 Kcal/h Es. Kw/h 697: 0.001161 = 600,000 Kcal/h
Incremento della temperatura dei gas in relazione allo spessore della fuliggine
perdite nei fumi al 13% di CO2 spessore della fuliggine incremento temperatura fumi
PE RC EN TU AL E
VO LU M ET RI CA
CO 2
A R U AT R PE M TE
TE N IE B M A
) A (T
Esempio: caldaia con produzione vapore di 1000 Kg/h Rendimento = 0.88 Pressione vapore: 12 ate. Temperatura acqua alimentazione: 65C. Entalpia o calore totale del vapore a 12 ate = 666 Kcal/Kg Q= 666-16 x1000=92 Nm3/h 8000 x 8000
Esempio: TF = 230C TA = 30C CO2 = 12% PCS = 10% Rilevata al temperatura dei fumi alluscita della caldaia (TF), la temperatura ambiente (TA) ed il vapore CO2 al camino, si determinano le perdite percentuali per calore sensbile (PCS) operando come da esempio sul diagramma. Assunto come valore medio delle perdite di calore per cause varie (PCV) = 2%, il rendimento termico complessivo sar dato da:
= 100 PCS PCV = 100 10 2 = 88 (88%)
Esempio: La stessa caldaia di cui sopra alimentata con nafta dar: P.C.I. = potere calorifico inferiore della nafta (9800 Kcal/Kg) Q= 666-16 x1000=70 kg/h 9800 x 0,88
Esempio: La stessa caldaia di cui sopra alimentata con gasolio dar: P.C.I. = potere calorifico inferiore della nafta (9800 Kcal/Kg) Q= 666-16 x1000=68 kg/h 10000 x 0,88
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METANO CH4 PROPANO C3H8 BUTANO C4H10 GPL ARIA PROPANATA GAS CITTA BIOGAS
58 54 53 54 54 62 57
H = Dislivello (m) L = Lunghezza tubazioni compreso tratto verticale (m) La tubazione di ritorno deve arrivare alla stessa altezza della valvola di fondo altrimenti si facilita il disinnesco della tubazione aspirante.
PORTATA GASOLIO Kg/h da 2 a 20 da 15 a 30 da 30 a 60 da 45 a 100 da 70 a 140 da 100 a 200 _ Lm _ Lm da150 a 300 _ Lm _ Lm
26000 KCAL/Nm
24000 KCAL/Nm
0 0,5 1
35 30 25 20 15 8 6
70 62 55 48 40 25 10
40 36 32 28 24 15 10
45 40 35 27 20 10 /
70 60 50 40 30 15 7
25 20 15 10 5 / /
50 40 30 20 10 5 /
25 20 15 10 5 / /
50 40 30 20 10 5 /
PETROLIO (KEROSENE) GASOLIO GASOLIO PESANTE OLIO FLUIDO OLIO SEMIFLUIDO OLIO DENSO ATZ (alto tenore di zolfo) OLIO DENSO BTZ (basso tenore di zolfo)
1,5 2 3 3,5
Esempio: Bruciatore con portata di 40Kg/h gasolio.Il valore di H sia di 1,5m ed L 20m. Viene scelta una tubazione in rame 12X1. (con tali dati il valore L massimo accettabile di 28m)
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Esempio : Bruciatore gasolio con portata di 65 Kg/h. Il valore di H sia di1,5 m ed L di 30 m. Viene scelta una tubazione in rame 14x1 (con tali dati il valore di L massimo accettabile di 40 m)
da 2 a 20
da 15 a 30
da 30 a 60
da 45 a 100
da 70 a 140
da 100 a 200 _ Lm _ Lm
da 150 a 200 _ Lm _ Lm
0,5 1
30 25 20 15 8 6
90 80 70 58 36 25
90 80 70 58 36 25
60 50 40 30 15 7
60 50 40 30 15 7
20 15 12 10 5 /
40 30 25 20 10 5
20 15 12 10 5 /
40 30 25 20 10 5
H = Dislivello (m) L = Lunghezza tubazioni compresotratto verticale (m) E opportuno che la quota P non superi i 4m per non sollecitare eccessivamente lorgano di tenuta della pompa
1,5 2 3 3,5
P Pompa Ql/h
1 11/4 11/2 2 2
1 11/4 11/2 2 2
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PORTATE UGELLI
PORTATA UGELLO G.P.H.
0,85 1 1,5 1,75 2 2,25 2,5 3 4 5 6 6,50 7
4,9 5,7 8,6 10 11,5 12,9 14,3 17,2 23 28,7 34,4 37,3 40,2
5 5,9 8,8 10,3 11,8 13,2 14,7 17,7 23,5 29,4 35,3 38,3 41,2
5,1 6 9 10,6 12,1 13,6 15,1 18,1 24,1 30,2 36,2 39,2 42,2
43 47,6 54,5 60,2 68,9 79,2 87,8 100,4 111,9 123,4 137,7 160,7 172,1
44,1 48,9 55,9 61,8 70,6 81,2 90,1 103 114,8 126,6 141,3 164,8 176,6
45,2 50,1 57,3 63,3 72,4 83,2 92,3 105,6 117,6 129,7 144,8 168,9 181
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VISCOSITA
G 22
VISCOSIT COMBUSTIBILI
limite di pompaggio
Curve1 - gasolio 2 - extra fluido 3 - fluido 3/5 4 - fluido 5/7 5 - denso 8 6 - denso 15-20 7 - denso viscosit 24 engler a 50C 8 - denso viscosit 35 engler a 50C 9 - denso viscosit 50 engler a 50C 10 - denso viscosit 85 engler a 50C
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TEMPERATURA
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indice
TABELLA
DI CONVERSIONE DALLE UNIT DI PRESSIONE TRADIZIONALI ALLE NUOVE UNIT DEL SISTEMA INTERNAZIONALE
pag.
4 4 5 5 5 6 6 6 6 8 8/9 10 10 11 11 12 12 13 13 14 14 14 14 14 16 16 17 17 18 18 18 19 19 19 19 20 20 22
PRESSIONE/ ENERGIA
INCREMENTO DELLA TEMPERATURA DEI GAS IN RELAZIONE ALLO SPESSORE DELLA FULIGGINE CALCOLO RAPIDO CONSUMO COMBUSTIBILE PER CALDAIE CENNI SULLE CARATTERISTICHE DEI COMBUSTIBILI CARATTERISTICHE TERMOTECNICHE DEI COMBUSTIBILI LIQUIDI CARATTERISTICHE TERMOTECNICHE DEI COMBUSTIBILI GASSOSI DIMENSIONAMENTO TUBAZIONI DI ALIMENTAZIONE DEI BRUCIATORI BRUCIATORI DI GASOLIO: IMPIANTO CON ALIMENTAZIONE A CADUTA BRUCIATORI DI NAFTA: IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE CON SERBATOIO DI SERVIZIO
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