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La nuova Prelios si presenta al mercato

Il Preios Day con Caputi allHangar Bicocca Solo pochi mesi fa non era ancora chiaro quale destino sarebbe toccato all'ex Pirelli Real Estate, alle prese con una ristrutturazione straordinaria per superare la pesante eredit lasciata dagli eccessi di ambizione dei tempi passati. Oggi tutto pronto per l'operazione rilancio, dopo che l'assemblea delle scorse settimane ha varato un importante piano di rafforzamento patrimoniale e sviluppo industriale, con l'ingresso del nuovo socio Feidos, che fa riferimento all'imprenditore Massimo Caputi, e una prima linea manageriale totalmente rinnovata che vede, a fianco del presidente Giorgio Bruno, il vice presidente Caputi e l'ad Sergio Iasi. Il management adesso pronto ad alzare il velo sul nuovo corso finalizzato alla crescita sia in Italia, soprattutto nel settore dei servizi e dei non performing loans, che all'estero, in particolare in Germania. Cos marted 4 giugno, all'HangarBicocca di Milano, si terr il primo Prelios Day, il business happening (rigorosamente su invito), che coinvolge importanti investitori internazionali e italiani: da grandi fondi e gestori globali a personalit bancarie e casse previdenziali. L'evento prevede anche la visita alla mostra Mike Kelley: Eternity is a long time.

Il Mondo 31/05/2013 pg. 21

ed. N.22 - 7 giugno 2013

E Caputi va in mostra
Caputi presenta il Prelios Day allHangar Bicocca di Mike Kelly con la mostra

Re Prelios day alla Bicocca. Ora che l'operazione straordinaria stata approvata dall'assemblea, Prelios punta al rilancio. Cos il 4 giugno all'Hangar Bicocca a Milano, culla dell'avanguardia, in concomitanza con l'apertura di Eire il presidente di Prelios Giorgio Bruno , il vice Massimo Caputi e l'ad Sergio Iasi , hanno organizzato il Prelios Day: fondi e investitori istituzionali sono invitati a un connubio tra immobili e arte.

Il Mondo 31/05/2013 pg. 44

ed. N.22 - 7 giugno 2013

La strada del Boscolo porta allo sportello


Caputi e Iasi rinegoziano il debito della ex Pirelli Re Casi di crisi 2 Luciano Fausti, Sergio Iasi, Ugo Forner e gli altri Nei piani di ristrutturazione e nei processi di turnaround il manager che prende in mano le redini della societ sempre pi spesso persona gradita alle banche. Non una regola scritta, ma quando la soglia dell'indebitamento si fa critica viene richiesta una discontinuit manageriale rispetto al passato, soprattutto nelle aziende a conduzione familiare. E allora gli istituti di credito fanno sentire il proprio peso. Poche settimane fa al vertice del gruppo Boscolo, gravato da 410 milioni di debiti, si insediato Luciano Fausti , un top manager proveniente da Mediobanca. Le banche creditrici (in prima fla Banca Montepaschi, Bnp Paribas e Unicredit) hanno chiesto la nomina di un manager esterno alla famiglia Boscolo come condizione per rinnovare il concordato scaduto (ex articolo 67 legge fallimentare). Sul nome di Fausti c' stato, dunque, il placet delle banche dopo che il manager si fatto garante dell'accelerazione del piano di dismissioni di alcuni asset alberghieri con l'obiettivo di aumentare la redditivit anche al servizio del debito. Questa modalit si sta diffondendo anche in situazioni che non sono critiche al punto da richiedere il ricorso a procedure giudiziali. Sergio Iasi , per esempio, stato nominato ad della nuova Prelios targata Feidos-Caputi. Ora, tra Iasi e Caputi c' un rapporto storico, ma il nuovo ad anche il manager che per conto delle banche ha ultimato il risanamento del gruppo di costruzioni romano Toti e ora si fatto carico della rinegoziazione del debito della ex Pirelli Re che arrivato a 561 milioni a fne 2012 (Unicredit e Intesa le principali banche creditrici). Anche il cambio di timone al vertice della Giochi Preziosi, secondo produttore europeo di giocattoli e quinto al mondo, arrivato in seguito alla necessit di completare il turnaround con la gestione del nuovo business plan e riscadenziare il debito di 390 milioni (Bnp Paribas la banca capofla). La mission stata affdata nelle mani di Ugo Forner (ex ad delle Industrie Bialetti) diventato vice presidente esecutivo con pieni poteri di gestione in una fase in cui la societ deve imprimere una sterzata strategica. Questi sono solo alcuni esempi di nomine recenti che sono passate attraverso il gradimento delle banche, una tendenza che si rafforzata con l'inizio della crisi economica e fnanziaria (l'arrivo di Claudio Calabi al vertice di Risanamento nel 2009 stato uno dei primi casi). Tendenza che sta incidendo sui processi di selezione delle societ specializzate nella ricerca di top manager. Negli ultimi tempi le aziende ci chiedono di aiutarle a cercare amministratori delegati che abbiano credibilit nel mondo delle banche e questo in passato non avveniva, spiega Paolo Veneziani , partner di Egon Zehnder. Ovviamente capita in prevalenza nei processi di ristrutturazione, ma in generale si pu dire che aumentata la

sensibilit sulla reputazione del manager nei rapporti con fnanza e credito. Quello che conta per un amministratore delegato non sono tanto le sue capacit tecniche in questo campo, ma la sua credibilit. Per contro, in tutti gli altri casi, tra le qualit che vengono richieste a chi gestisce un'azienda in tempi di crisi la capacit di aprire nuovi mercati, in particolare nei Paesi emergenti, e lavorare in team.

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