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NOTE GENERALI su LILLUMINISMO Nonostante i progressi in campo scientifico avvenuti nel 1600,l' immagine del mondo restava nel 1700,per la maggioranza della gente , assai vicina a quella di tre o quattro secoli prima .Nell' ambito della scienza il modello galileiano e quello copernicano,con il Sole fermo al centro, erano ancora lontani dall' essere universalmente riconosciuti e ci non solo nei paesi cattolici,ma pure in quelli protestanti,che pure avevano avuto una maggiore alfabetizzazione dovuta soprattutto alla teoria luterana del libero esame,(lettura individuale del testo sacro senza la mediazione della Chiesa) la Bibbia continuava ad essere per la grande maggioranza degli uomini una fonte indiscutibile o almeno assai attendibile di verit. Letta in modo letterale e dogmatico e non come narrazione simbolica, insomma come oggi possiamo fare con un romanzo o un poema importante ,interpretandone simboli e metafore, letta ovviamente dalla Chiesa di Roma che ne deteneva in assoluto l'interpretazione(letterale,come avviene oggi in alcuni Paesi Arabi).Di fatto poi personalit quali Galileo e Newton non misero mai in dubbio la perfetta compatibilit fra il proprio operato e la fede cristiana, cos pure molti illuministi.Le dimensioni geografiche dell' universo ,quindi , continuavano a rimanere tanto per gli scienziati ( che volevano rimanere fedeli alla Bibbia ) quanto per la gente comune piuttosto ristrette e in molti erano convinti che il mondo fosse stato creato da Dio,(cosa legittima), ma addirittura con datazione precisa, qualche migliaio di anni prima della nascita di Cristo .La scoperta dei nativi detti indiani d'America ,a suo tempo , aveva creato qualche problema riguardo alla concezione classica del mondo , una migliore conoscenza del lontano oriente asiatico poi( India e Cina ) e una riscoperta del Mediterraneo orientale ( Egitto ) avevano posto l' umanit di fine 1600 di fronte a problemi insormontabili ,una vera e propria crisi di credenze e certezze secolari.Le fonti storiche e letterarie di queste terre lontane sembravano testimoniare fatti che implicavano cronologie bizzarre, impossibili da mantenere entro le date bibliche Certo Aristotele aveva perso buona parte della sua autorit e cominciava ad essere messo in discussione ma l' ampliamento della conoscenza delle civilt extra europee stava producendo nuovi effetti imprevisti . Il generale allargamento della prospettiva storica port allora a un atteggiamento pi critico nei confronti dei testi sacri e classici e non manc chi arriv a trattare la Bibbia come un qualsiasi testo e non come l' infallibile parola di Dio . Nel 1700 pare davvero inconcepibile che il mondo sia stato creato poche migliaia di anni a.C. e la geologia , che si stava all' epoca affermando , nell' esaminare i fossili e i procedimenti di evoluzione port alla conclusione che la Bibbia non bastava per spiegare fenomeni cos antichi . Nel 1700 la ricerca scientifica ottiene buoni risultati ; ma questo in fondo era gi accaduto nel 1600 : Ci che accade nel 1700 e non nel 1600 che le novit scientifiche diventano rapidamente patrimonio comune di un maggior numero di uomini , essenzialmente per due fattori : la diffusione dell' alfabetismo e la nascita di strumenti capaci di trasmettere con facilit le nuove conoscenze . ( la Stampa).Ricordiamo poi la nascita della tecnologia (Rivoluzione Industriale).Va senz' altro notato come in questo periodo si moltiplichino i giornali , approfittando anche dell' attenuazione dei controlli censori sulla stampa : da questo punto di vista,l' Inghilterra senz' altro il paese pi " libero " , anche perch qui la censura era stata addirittura abolita ( 1695 ) ,almeno formalmente.Questa apprezzabile alfabetizzazione non fa altro che conferire all' illuminismo e ai suoi pensatori un carattere diciamo divulgativo : ci si vuole rivolgere al maggior numero possibile di persone e quindi non si deve scrivere in modo complesso ,dottrinario: ecco allora che il latino perde terreno e al trattato filosofico si preferisce il romanzo filosofico o il saggio, comprensibile anche per un pubblico di media cultura .Se l' Inghilterra si libera della censura , la Francia invece riesce a scrollarsi di dosso solo in parte il clima cattolico intollerante e bellicoso che aveva caratterizzato il periodo in cui aveva governato Luigi XIV . Comunque, Parigi torna a diventare la capitale intellettuale del Paese; nel primo Settecento Parigi era gi il pi grande centro di produzione di idee e il francese si era affermato come lingua internazionale .Proprio a Parigi e in generale in Francia si avvia un rapido sviluppo di una produzione letteraria dotata di una forte carica di critica intellettuale nei confronti delle istituzioni politiche e ,soprattutto, religiose. Spontaneamente questi gruppi di saggisti e scrittori si diede un' identit collettiva , una vera coscienza di "partito di opposizione" , seppur privo di influenza politica diretta. Essi si chiamarono e si fecero chiamare " filosofi "(alla francese) e si attribuirono il compito di sgretolare con i " lumi della ragione " tutto ci che la pesante e morta eredit dei secoli passati (Antico regime)aveva trasmesso impedendo di fatto ogni transizione verso un futuro di progresso e rinnovamento. In Francia si parla di filosofia dei lumi , altrove , in modo pi generale , di illuminismo .Cosa l' illuminismo ? Il filosofo tedesco Kant risponde a questa domanda con un breve testo intitolato : " Risposta alla domanda : che cosa l' illuminismo ? " ; egli d una definizione concettuale teorica ma ancora oggi molto chiara . : " L' illuminismo l' uscita dell' uomo dallo stato di minorit che egli deve imputare a se stesso [ ... ] abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza ! E' questo il motto dell' illuminismo " .Rousseau,pensatore francese con qualche enfasi, dir : " grande e bello spettacolo veder l' uomo uscir quasi dal nulla per mezzo dei suoi propri sforzi ; disperdere , con i lumi della ragione , le tenebre in cui la natura l' aveva avviluppato ; innalzarsi al di sopra di se stesso ; lanciarsi con lo spirito fino alle regioni celesti : percorrere a passi di gigante , al pari del sole , la vasta distesa dell' universo ; e , ci che ancor pi grande e difficile , rientrare in se stesso per studiarvi l' uomo e conoscerne la natura , i doveri e il fine " .Nel 1700,dopo cento anni dalla rivoluzione scientifica,ci si comincia anche a chiedere se la ragione abbia dei limiti o meno : certo l' illuminismo figlio del razionalismo scientifico in quanto si predilige la ragione ad ogni altro strumento di indagine , ma l' approccio con la ragione stessa risulta diverso , pi ponderato e critico .Anche nel medioevo gi San Tommaso , che nutriva grande fiducia nella ragione , si era chiesto fin dove essa potesse arrivare e anche Dante utilizza una impostazione Dottrinale quasi analitica nel suo Poema. La vera differenza tra illuminismo e medioevo che mentre per il medioevo la ragione limitata da Dio stesso,per l' illuminismo i limiti della ragione sembrano imposti dalla ragione stessa : questo lo posso conoscere , quest'altro no .Nel Medioevo poi manca qualsiasi metodo sperimentale ,ogni discorso deduttivo, astratto derivato dai classici e dalla bibbia, letti acriticamente.Locke,filosofo preilluminista , definisce la ragione come una candela che ci illumina il cammino;l' unica luce che possa illuminarci il cammino , ma rimane comunque una luce fioca,che non pu tutto. E' anche interessante la metafora di cui si avvale il pi grande filosofo illuminista , Kant,nella Critica alla ragion pura : egli dice di aver istituito il tribunale della ragione : la ragione contemporaneamente sia giudice sia imputato:si vedono i limiti e si d un giudizio , ma a dare il giudizio proprio colei che accusata , la ragione . Ecco allora che per gli uomini del 1700 la ragione non un qualcosa di illimitato , ma tuttavia l' unico mezzo a nostra disposizione per conoscere la realt . Tutti gli illuministi hanno grande fiducia nella ragione umana, nel futuro e grande svalutazione del passato , visto come somma di errori scientifici , ingiustizie sociali e superstizioni religiose; soprattutto contro il Medioevo che si scagliano i pensatori settecenteschi, che ai loro occhi sar migliore perch retto non dalla tradizione e dalla religione,bens dai lumi della ragione,una ragione uguale dappertutto : non si deve fare questo perch lo dice la Chiesa o la tradizione , ma perch la ragione dice che giusto. Per Medioevo intendevano spesso il Feudalesimo o ancora la tradizione pi chiusa e retriva rappresentata dall'assolutismo ,dalla Chiesa ,dalla Nobilt francese,non quindi Medioevo nella sua complessit storiografica, ancora oggi si sente usare questo termine in seno negativo.

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In questo senso l' illuminismo ha come sfondo l' utilitarismo , ossia il far felici con la ragione il maggior numero possibile di uomini; il futuro consiste nel progresso : gli illuministi , di fronte all' antico quesito se il bene consiste nel futuro o nel passato non esitano a scegliere il futuro . Nel Settecento nasce quindi l'idea di Progresso come poi arrivata sino ai giorni nostri,come anche il concetto di uguaglianza,sono idee queste,che influiranno sulla Costituzione Americana (la Felicit degli uomini ad esempio).Quest' idea di Progresso in buona parte essi l' hanno derivata dal Cristianesimo che , a differenza delle concezioni classiche del Tempo viste in chiave circolare , colloca l' uomo su una linea retta strutturando la storia in punti che volgono al progresso : da Adamo fino alla redenzione . Si dice infatti Tradizione Giudaico -Cristiana da cui nasce l'idea di progresso nella Storia ,ovviamente non quella interpretata dalla chiesa dell'epoca ,ufficiale diciamo.GI Illuministi intendevano Progresso ovviamente come crescita civile ,sociale insomma non molto dissimile da noi.All' atteggiamento illuministico dunque connesso un sostanziale ottimismo , una fondamentale fiducia nel futuro e nel carattere progressivo della storia umana . L'Illuminismo quindi un movimento Laico si dice ,con temi spesso di origine religiosa non confessionale, non direttamente legati alla Chiesa come Istituzione.Pur avendo un' identit collettiva , questo fronte di scrittori costituenti il partito dei filosofi , non avevano un' identit di vedute su tutti i problemi : su parecchi quesiti scientifici e politici la pensavano in modo divergente tra loro,ma soprattutto interessante notare la differenza nelle opzioni politiche e religiose : tra i filosofi ci furono sia atei dichiarati sia sostenitori dell' esistenza di Dio , con le pi diverse sfumature gli uni dagli altri;c' era chi vedeva nella natura la realizzazione di un progetto divino e chi invece pensava che la natura fosse autosufficiente . Sempre vi era comunque un minimo comune denominatore ,ad esempio tutti criticavano lo Stato assoluto ,poi per si differenziavano sul tipo di poteri che doveva avere il sovrano ,sul tipo di libert nel campo sociale ,culturale o economico.Altro elemento in comune di tutti i filosofi illuministi era : Una radicale critica alla Chiesa cattolica ("schiacciate l' infame" era uno dei motti), con la sua intolleranza universale,i suoi dogmi inaccettabili per la ragione,il suo appoggio ai regimi tirannici,il suo ruolo di divulgazione dell' ignoranza e la sua superstizione pi profonda.L' anticlericalismo dei filosofi talvolta era davvero infuocato ; non mancarono coloro che videro nella religione un grande inganno intessuto dai preti di tutte le epoche per tenere i popoli nell' ignoranza e nell' impotenza . Tuttavia vi furono anche illuministi " simpatizzanti " nei confronti della religione , nella quale vedevano un fenomeno naturale con un nucleo razionale ( l' esistenza di un Dio buono e ordinatore del mondo ).Senz'altro l' atteggiamento religioso pi diffuso presso questi pensatori fu il deismo , ossia il credere nell' esistenza di Dio solo sulla base di argomentazioni razionali , rifiutando ogni forma di rivelazione , quindi di struttura che ne amministra la forma vale a dire la Chiesa ,insomma se Dio si Rivelato attraverso miracoli apparizioni etc.. la Chiesa ne Amministra il patrimonio spirituale ,decidendo chi dentro o fuori la fede in quelle rivelazioni . Questo a Voltaire e compagni piaceva poco perch aveva dato alla Chiesa un potere enorme spesso in combutta con il potere politico. In queste polemiche ci furono anche grossolanit e superficialit, tipico ci appare oggi di ogni dibattito nell'ambito di una Opinione pubblica che i Filosofi volevano creare attraverso la Stampa ad esempio .Opinione pubblica che era una componente tipica di una societ pi libera e civile liberata dalla superstizione religiosa (Esempio Inglese e Americano).Certo ci non vuol dire che il giorno dopo ...la societ Europea diventa pi moderna e laica ma queste idee rimasero ,si diffusero, si svilupparono e oggi sono alla base delle nostre societ , nel complesso accettate anche dalla Chiesa Cattolica ,almeno in parte.Ma illuminismo non significa solo anti - cristianesimo;nel 1700 presso i filosofi nasce il gusto della scoperta per il nuovo , il che spiega bene la grande passione di questi pensatori per le forme enciclopediche e per i romanzi filosofici , tipici del 1700 ; nasce anche l' interesse per civilt diverse rispetto a quella Europea : cos come la Terra non pi al centro dell' universo , comincia ad affacciarsi l' idea concreta che l' Europa non sia pi il centro del Mondo .E' interessante citare a proposito le " Lettere persiane " di Montesquieu nelle quali si immagina un gruppo di persiani in visita a Parigi che descrivono tramite lettere ai loro corrispondenti iraniani vita e costumi di una societ cattolica e assolutistica , con sguardo distaccato , nella loro nuda oggettivit : l' ovvio e il quotidiano diventano l' assurdo e il grottesco e il lettore viene abituato cos all' ottica del relativismo culturale : la Francia e l' Europa non sono pi il centro , ma solo un angolo del mondo ; ci che a noi europei pare banale e ovvio perch ci siamo abituati , agli Iraniani sembrer ridicolo e bislacco .(di Relativismo si discute anche oggi)Una simile operazione , naturalmente , la si potr compiere con un cinese o con un pellerossa . Si pu anche addurre come esempio dell' interessamento degli illuministi per le civilt straniere il mito del buon selvaggio,sostenuto da Rousseau ,(spesso indicato come intellettuale vicino a temi del Romanticismo) che , a differenza degli altri illuministi , tende a vedere nel Progresso qualcosa di fortemente negativo , destinato ad aumentare sempre pi la disuguaglianza tra gli uomini ; ecco allora che egli sintetizza questo concetto nell' idea del buon selvaggio , non corrotto dalle tradizioni e che con la sua ragione pu arrivare ad una concezione di Dio pi pura e veritiera di quella di un teologo cattolico civilizzato. Rousseau riscopre quindi una nozione moderna di primitivo , capace di illuminare il passato e la storia della civilizzazione umana(e quindi del vero progresso,che tale solo riscoprendo la natura) . Se vero che presso gli illuministi affiora l' interesse per le culture diverse , tuttavia dobbiamo specificare che l' Europa finisce comunque per rimanere sempre al centro : in altre parole , l' esame che Montesquieu e Rousseau fanno di civilt lontane ed estranee all' Europa non volto effettivamente a conoscere meglio le medesime , ma a vedere l' Europa e gli Europei da un altro punto di vista . Spesso convinti di essere pi civili e Illuminati dei Selvaggi proprio il colonialismo nei decenni futuri si svilupp senza scrupoli e con continuit ,rimane per il fatto che queste idee erano state lanciate anche se in modo contraddittorio, cos la critica al colonialismo sar fatta proprio in nome di molti ideali iluministi. Ma il manifesto del partito illuminista senz' altro l' Enciclopedia , un' opera mastodontica prevista in 17 grandi volumi che illustra attraverso i suoi articoli disposti alfabeticamente i progressi della scienza e della tecnica e che discute con la libert consentita dal sistema di censura francese i grandi problemi teologici , filosofici e politici . La direzione del progetto era stata affidata a uno dei pi vivaci e originali pensatori illuministi , Denis Diderot , e al matematico d' Alembert : l' intero partito dei filosofi era stato chiamato a raccolta per dar vita a quest' opera di ampio respiro , baluardo della filosofia illuministica . L' opera pot superare tutte le opposizioni ( forti erano soprattutto quelle dei gesuiti ) e godette perfino dell' appoggio di molti aristocratici . Tuttavia dobbiamo dire che la forma enciclopedica , di misure mastodontiche , non era la sola forma di stesura : c' erano , come accennavamo , i romanzi filosofici e in pi anche il pamphlet , breve e non tecnico , alla portata di tutti ,il Saggio. Forma quest'ultima oggi ampiamente diffusa. L' illuminismo pu anche essere definita una cultura tipicamente borghese , cosciente della propria opposizione globale alla societ del tempo .Ci non vuol dire che gli aristocratici non leggessero o fossero completamente immuni da queste problematiche,anzitutto quelli che percepivano la crisi generale dei valori dell'epoca In ambito politico : gli illuministi erano in generale grandi ammiratori del sistema liberale inglese ed erano d' accordo su alcuni punti essenziali : la completa libert di religione , la fine del potere culturale della Chiesa cattolica , la libert di stampa ( come gi avveniva in Inghilterra ) , l' abolizione dei privilegi fiscali , il netto ridimensionamento dell' assolutismo regio .Ma anche in campo politico , come in campo religioso , non ci fu mai una totale identit di idee tra gli illuministi .

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Nel 1734 , nelle " Lettere filosofiche " Voltaire prende in esame il sistema parlamentare inglese ; nel 1748 Montesquieu argomenta in favore di tale sistema nella sua opera pi importante , " Lo spirito delle leggi " ove viene ipotizzata la divisione dei Poteri.Un riformatore che non tiene in considerazione la struttura sociale di un paese , delle sue tradizioni,della densit umana,dell' estensione geografica e dei determinismi ambientali destinato a fallire. Le leggi non sono soltanto il prodotto della volont del legislatore , ma " intese nel loro significato pi ampio , sono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose " , dice Montesquieu . Egli ravvisa tre modelli fondamentali : 1 ) repubblicano : , fondato sulla virt e sulla libert ( repubblica romana e cantoni svizzeri ) ; 2 ) tirannico : ispirato dalla paura dei sudditi ( in ultima istanza schiavi ) nei confronti del sovrano - tiranno : il sovrano padrone assoluto del popolo ( civilt orientali , Russia ) ; 3 ) governi temperati ( o moderati ) : c' un monarca e il rapporto monarca - sudditi temperato da corpi intermedi(parlamento) : il suddito non mai completamente solo di fronte al sovrano . Montesquieu convinto che queste tre forme siano dettate anche dalle condizioni climatiche : la tirannide tipica delle grandi pianure ( Russia ) dove la societ , quasi come il terreno , si appiattisce : il cittadino solo di fronte al sovrano , che su di lui pu tutto . Le migliori sembrano le piccole repubbliche , ma esse vanno bene solo su territori ridotti ; quindi i pi adatti per l' Europa sono i regimi temperati , le monarchie costituzionali : se la Francia non degenera in tirannide , secondo Montesquieu solo perch il regime temperato da organi intermedi quali l' aristocrazia e il parlamento . Montesquieu guarda con simpatia al sistema inglese , ma sa di non poterlo trasferire in Francia in maniera pura e semplice . Dell' Inghilterra bisogna secondo lui imitare soprattutto un elemento , la pratica di dividere il potere tra istituzioni diverse , la migliore procedura per evitare la tirannide .Tuttavia accanto a posizioni liberali , ne troviamo altre di stampo democratico in Rousseau , uno dei pochi illuministi a guardare al popolo con discreta simpatia : nella democrazia ognuno deve rinunciare ai propri privilegi per cederli ad un' istanza superiore ; io cittadino contribuisco per quel che mi compete a elaborare le leggi che poi sono tenuto a rispettare , cedo i miei diritti di singolo per poi riacquistarli come collettivo : la maggioranza a decidere le leggi e la volont della maggioranza va vista come volont di tutti .Sono temi che poi saranno sviluppati e dibattuti nei decenni seguenti ,in genere la tradizione liberale era pi vicina alla Monarchia Costituzionale ,attenti alle libert individuali ,la posizione Democratica ovviamente sfocia nel sistema repubblicano. Durante il 1700 non mancarono anche le utopie comunistiche , favorevoli in modo pi marcato all' uguaglianza tra gli uomini : queste utopie sono quasi un distacco critico da una societ ingiusta per rintanarsi con l' immaginazione in una societ giusta e garante dell' uguaglianza .In ambito politico , prevalse il Liberalismo (Monarchia Costituzionale) mentre in campo economico il liberismo , ossia la teoria secondo la quale lo Stato non deve intromettersi nell' economia del cittadino.La forma pi tipica della politica illuministica indubbiamente l' assolutismo illuminato , ossia il punto di incontro tra il governo assoluto ( la cui politica si pu sintetizzare in una celebre frase di Luigi XIV : " lo stato sono io " ) e l' Illuminismo. I filosofi non avevano grande fiducia nel popolo , nel quale tendevano a vedere una massa senza succube degli inganni della religione ; certo si sarebbe voluto togliere il popolo dalla lunga notte dell' ignoranza con i lumi della ragione , ma in fin dei conti gli illuministi preferirono riformare l' alta societ : bisognava conquistare i vertici della societ , che detenevano il potere politico ed economico e non il popolo Dobbiamo ancora fare una precisazione: da come abbiamo finora descritto l' Illuminismo , sembrerebbe essere il trionfo della fredda ragione e del meccanicismo , il vedere l' universo come una grande macchina ; ma in realt , sebbene in una prima fase l' illuminismo non si discostasse molto da come l' abbiamo appena descritto , dobbiamo dire che si assistette ad una seconda fase dove accanto alla ragione nacquero le discussioni intorno alla Natura,al Sentimento , tradizionalmente si attribuisce questa nozione al Romanticismo (movimento pi letterario) in contrapposizione alla Filosofia dei Lumi. In realt le due correnti si contrappongono solo in parte anzi spesso si intrecciano fino a confondersi ,come nel caso di Manzoni ,Leopardi,Foscolo o il grande scrittore Francese, Stendhal. Le cose che stiamo dicendo valgono soprattutto per le tendenze pi politiche presenti nel movimento Francese . Sar ancora una volta Rousseau ad accentuare questi aspetti Romantici : egli con il romanzo " La nuova Eloisa " si schiera in favore ad un amore romantico e passionale contro le ragioni pratiche dettate dalla tradizione ; cos come in economia non bisogna intromettersi e sovvertire le leggi della natura , anche in amore non bisogna immischiarsi , bens bisogna lasciar trionfare la natura e l' amore ; con l'opera l' " Emilio " (testo pedagogico) difende la figura del bambino che , secondo la tradizionale , era privo di valore in quanto " uomo in potenza " : non aveva un valore in s , ma aveva un valore come futuro uomo : non c' era bisogno di tenere in considerazione le esigenze del bambino . Un'idea questa molto comune ancora oggi e negativa per l'infanzia da un punto di vista pedagogico, se un bimbo un piccolo uomo, mi dimentico dell'infanzia e delle sue leggi ,del suo mondo. Rousseau invece attribuisce valore e dignit al bambino in s : bisogna prendersi cura del bambino in quanto tale e solo dopo di ci che sar ; Emilio , il bambino che d il nome all' opera , viene messo dal maestro nelle condizioni di fare esperienze che gli permettano di imparare direttamente dalla natura .(spontaneit)Quindi con l' " Emilio " si d nuova dignit al bambino , con la " Nuova Eloisa " invece alla donna ,che non pi vista esclusivamente come " creatrice di bambini " , ma comincia ad assumere un valore di per s . Va poi sottolineato , sempre a riguardo del sentimento e dell' umanit illuministica , il rifiuto del diritto penale tradizionale (quasi uno spettacolo) , con il suo apparato di torture e pene orripilanti e fantasiose sul corpo del delinquente . Fondamentale il libro del filosofo illuminista italiano Cesare Beccaria intitolato " Dei delitti e delle pene ",che ebbe una risonanza europea.Egli si schier apertamente in contro la tortura , sottolineando come essa colpisca tanto i colpevoli quanto gli innocenti e come sotto tortura chiunque confessi , anche se innocente . Inoltre egli scrisse contro la pena di morte , che a quei tempi era vista come una forma di vendetta istituzionalizzata ; nel 1700 lo Stato in generale si nettamente rafforzato e i delinquenti vengono comunque catturati con pi facilit : il delinquente sa che corre il rischio di essere preso e dovr essere punito e quindi non agir comunque , che ci sia o che non ci sia la pena di morte .(in passato i reati comuni erano pratica normale,mancava lo Stato con delle leggi e le punizioni erano vendette del pi forte)Beccaria poi fa notare come la pena debba avere due funzioni : deve correggere il criminale ( e uccidendolo non lo si corregge ) ; essa poi deve rendere pi sicura la societ . Anche una pena " mite ", purch lo Stato sia efficiente e garantisca l' applicazione della pena stessa , pu funzionare per correggere perch se so che sar punito mi guarder bene dal commettere ingiustizia . Fino al secolo passato la pena di morte era uno spettacolo pubblico ; con il 1700 invece spariscono le compiacenze pedagogiche verso i pubblici squartamenti degli assassini e dei parricidi : la gente non vuol pi assistere a questi spettacoli tremendi ; ecco allora che entra in gioco il sentimento. La punizione competenza di uno Stato civile e Moderno,il reato poi non deve essere confuso con peccato,la giustizia deve essere Laica.

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LILLUMINISMO ITALIANO In Italia la diffusione della cultura illuministica la troviamo in citt come Milano, Parma, Firenze e Napoli, grazie alle nuove dinastie riformatrici degli Asburgo, dei Lorena e dei Borboni, che ispirandosi ai "dispotismi illuminati" europei, avviano una serie di riforme in senso anti-feudale ed anti-clericale. Per ci che riguarda la cultura, da un lato si ha lo studio e la divulgazione di importanti opere d'Oltralpe (compresa la traduzione della Enciclopedia), dall'altro si ha la creazione di una cattedra di economia a Napoli(A.Genovesi) e la fondazione del giornale milanese ,Il Caff, nel cui ambito abbiamo : Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria. Pur non essendo privo di debiti verso il pensiero inglese, l'Illuminismo italiano - che non fatto di " grandi solitari " ma di figure comunque di notevole spessore impegnate in problemi sociali e cariche pubbliche, influenzato da quello francese ed ha come sua caratteristica l'apertura verso problemi morali, giuridici ed economici. In Italia, come detto, i due centri in cui lIlluminismo trova terreno pi fertile per la sua diffusione sono Napoli e Milano: a Napoli lo spirito dell'Illuminismo trova i suoi precursori soprattutto in Ludovico Antonio Muratori (1672-1750) e in Pietro Giannone (1676-1748). Il primo, storico ed erudito di fama europea, autore degli Annali d'Italia (1744-1749) e delle Riflessioni sopra il buon gusto nelle lettere e nelle arti (1708), importante per la polemica contro i ritardi della cultura italiana del tempo e per aver stabilito alcuni principi della metodologia storiografica critico-scientifica: la messa tra parentesi della tradizione, l'accertamento della realt dei fatti e dell'autenticit dei documenti, il rispetto dell'oggettivit storica.Il secondo, autore della Istoria civile del Regno di Napoli (1723), mostra come il potere ecclesiastico abbia, per via di successive usurpazioni, limitato e indebolito il potere politico e come sia interesse di questo ridurre lo stesso potere ecclesiastico nei puri limiti spirituali. Il Giannone si attendeva dalla sua opera tra l'altro "il rischiaramento delle nostre leggi patrie e dei nostri propri istituti e costumi". Altra figura importante quella del napoletano abate Ferdinando Galiani (1728-1787) che fu per dieci anni (1759-1769) segretario dell'Ambasciata del Regno di Napoli a Parigi e domin i salotti intellettuali della capitale francese con il suo spirito e il suo brio. Galiani fu in particolare un economista. Il suo trattato Della moneta (1751) diretto a criticare la tesi del mercantilismo che la ricchezza di una nazione consista nel possesso dei metalli preziosi. Le sue idee filosofiche, non esposte in forma sistematica, ma gettate qua e l come motti di spirito, sono contenute nelle Lettere (scritte in francese) e sono in tutto conformi alle idee dominanti nell'ambiente francese in cui Galiani vissuto. Nei filosofi i quali affermano che tutto bene nel migliore dei mondi, Galiani vede degli atei patentati che, per paura di essere arrostiti, non hanno voluto terminare il loro sillogismo. Dal sensismo francese deduce il fondamento delle sue dottrine economiche Antonio Genovesi (1712-1769) che fu il primo in Europa a professare nelle universit la nuova scienza dell'economia: ricopri infatti, dal 1754, la cattedra di lezioni di commercio nell'Universit di Napoli. Genovesi riconosce come principio motore, sia degli individui sia dei corpi politici, il desiderio di sfuggire al dolore che deriva dal bisogno inappagato e chiama tale desiderio interesse, considerandolo come ci che sprona l'uomo, non solo alla sua attivit economica, ma anche alla creazione delle arti, delle scienze e ad ogni virt (Lez. di commercio, ediz. 1778, 1, p. 57). Genovesi anche autore di opere filosofiche: Meditazioni filosofiche sulla religione e sulla morale (1758); Logica (1766); Scienze metafisiche (1766);. Nelle Meditazioni egli rif a suo modo il procedimento cartesiano; ma riconosce il primo principio non nel pensiero ma nel piacere di esistere. A Montesquieu si ispirava Gaetano Filangieri (1752-1788) nella sua Scienza della legislazione (1781-1788), mette a partito l'opera del filosofo francese per dedurne ci che si deve fare per l'avvenire, cio per trarne i principi e le regole di una riforma della legislazione di tutti i paesi. Dalla riforma della legislazione, Filangieri si attende il progresso del genere umano verso la felicit e l'educazione del cittadino. Ispirato da questa fiducia ottimistica nella funzione formatrice e creatrice della legge, il Filangieri delinea il suo piano di legislazione. Nel quale notevole una difesa dell'educazione pubblica, difesa che muove dal principio che solo essa pu avere uniformit di istituzioni, di massime e di sentimenti e che per ci soltanto la minor parte possibile dei cittadini va lasciata all'educazione privata. La dottrina di Vico delle tre et e dei corsi e ricorsi storici(un ripetersi di situazioni e condizioni nel corso della evoluzione storica) ripresa nello spirito dell'Illuminismo da Mario Pagano (1748-1799) nei Saggi politici dei principi, progressi e decadenza della societ (1783-1785). L'altro centro dell'Illuminismo italiano fu Milano dove una schiera di scrittori si riun intorno a un periodico, Il Caff, che ebbe vita breve ed intensa (1764-1765). Il giornale, concepito sul modello dello Spectator inglese, fu diretto dai fratelli Verri, Pietro e Alessandro, e vi collabor fra gli altri Cesare Beccaria. Alessandro Verri (1741-1816) fu letterato e storico. Pietro Verri (1728-1797) fu filosofo ed economista. In un Discorso sull'indole del piacere e del dolore (1773) Pietro Verri sostiene il principio che tutte le sensazioni, piacevoli o dolorose, dipendono, oltre che dall'azione immediata degli oggetti sugli organi corporei, dalla speranza e dal timore. Egli,compose le "Osservazioni sulla tortura",di impostazione storico/giuridico: uscite solo nel 1804, sette anni dopo la morte del grande illuminista milanese, in esse si affronta la riflessione sui fatti milanesi del 1630 che videro torturati e condannati due presunti "untori", del tutto innocenti. Lo scopo, pi che l'illustrazione degli effetti reali che la tortura produsse "all'occasione delle unzioni malefiche alle quali si attribu la pestilenza che devast Milano", era quello di abolire la tortura stessa, dopo che Maria Teresa d'Austria l'aveva mantenuta in vita, seppur a livelli minimi, in tutta la Lombardia. Nel pamphlet verriano vengono pertanto riportati gli interrogatori a cui furon sottoposti i presunti untori. Ne ricaviamo una descrizione desolante di ingiustizia e malvesazioni. Il testo e l'argomento saranno ripresi da A.Manzoni

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