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IL BILANCIO IN BREVE

Il bilancio dello Stato


Il quadro generale riassuntivo del bilancio 2011-2013 (tavola 1) evidenzia un progressivo miglioramento dei saldi per lintero triennio di previsione.
4

Il risparmio pubblico, determinato dalla differenza tra entrate e spese correnti, pari a 375 milioni di euro nel 2011, con un miglioramento di circa 18,6 miliardi rispetto alla previsione del bilancio 2010. In particolare si riduce la spesa corrente per 11,4 miliardi (-2,5% rispetto al 2010), mentre aumentano le entrate correnti per circa 7 miliardi (+1,6 % rispetto allanno precedente). Ulteriori incrementi del saldo sono previsti per il biennio successivo. La variazione ammonta a circa 17 miliardi nel 2012 e 12 miliardi nel 2013. Il saldo netto da finanziare, definito dalla differenza tra entrate e spese finali, pur rimanendo negativo, migliora nel 2011 di circa 22 miliardi rispetto al 2010. Ulteriori riduzioni sono previste nei successivi esercizi finanziari. Alla fine del periodo di previsione, il saldo dovrebbe risultare di poco superiore a un quinto del valore previsto per il 2010.

Al netto del Titolo III, delle regolazioni contabili, debitorie e dei rimborsi IVA.

IL BILANCIO IN BREVE

TAV. 1 - Quadro generale riassuntivo di competenza


(al netto delle regolazioni contabili e debitorie; milioni di euro)
LB 2011 TITOLI LB 2010 2011 2012 2013

TAV. 2 - Entrate del bilancio dello Stato


(al netto delle regolazioni contabili e debitorie; milioni di euro)
LB 2010 2010
Entrate tributarie Entrate ricorrenti Imposta sui redditi Imposta sul reddito delle societa' 410.842 409.480 181.175 48.586 14.048 3.554 90.029 11.488 26.120 23.160 11.321 1.362 956 406 31.104 30.388 4.667 8.507 2.700 8.104 6.411 716 716

2011
414.386 412.699 181.659 40.103 10.882 3.800 100.405 11.866 28.639 23.408 11.937 1.687 868 819 34.740 31.294 4.811 7.763 2.800 10.456 5.464 3.446 3.446

LB 2011 2012
437.323 435.911 192.248 45.798 11.358 3.831 105.287 12.085 29.210 23.883 12.211 1.412 747 665 32.385 32.017 4.927 8.206 2.900 11.065 4.919 368 368

2013
455.939 454.902 199.649 50.338 11.865 3.913 109.973 12.310 29.793 24.569 12.492 1.037 353 684 33.469 33.197 4.930 8.805 3.000 11.791 4.671 272 272

Entrate tributarie Entrate extra-tributarie Alienaz. ed ammort. beni patrim. e riscos. crediti ENTRATE FINALI p.m. reg. contabili Spese correnti
di cui interessi

410.842 414.386 437.323 455.939 31.104 34.740 32.385 33.469 1.466 1.077 1.081 1.087

443.411 450.203 470.788 490.494 32.696 30.445 29.542 29.672 460.181 448.751 452.432 459.953
79.347 84.243 89.897 93.586

Sostitutive Altre imposte dirette Imposta sul valore aggiunto Registro, bollo e sostitutiva Accise e imposte erariali Monopoli, giochi e lotterie Altre imposte indirette Entrate non ricorrenti Sostitutive Altre Entrate extra-tributarie Entrate ricorrenti Entrate derivanti da servizi resi dalle amministrazioni statali Redditi da capitale Risorse proprie dell'UE Entrate derivanti dal controllo e repressione delle irregolarit e degli illeciti Altre Entrate non ricorrenti Entrate di carattere straordinario Alienaz. ammort. beni patrim. riscos. crediti Entrate non ricorrenti Vendita dei beni dello Stato Altre entrate in conto capitale ENTRATE FINALI

Spese in c/capitale SPESE FINALI p.m. reg. contabili Risultati differenziali Risparmio pubblico Saldo netto da finanziare

45.649 42.091 40.427 44.503 505.829 490.842 492.859 504.456 37.380 41.751 32.874 32.822 -18.235 375 17.276 29.455 -62.418 -40.639 -22.071 -13.962

Le entrate
Per le entrate finali del bilancio dello Stato previsto un incremento in ciascun anno del triennio. Nel 2011, in particolare, laumento previsto di 6,7 miliardi rispetto al 2010. Un ulteriore incremento atteso per gli anni successivi: rispettivamente di 20,5 miliardi nel 2012 e di 19, 7 miliardi nel 2013. In termini di variazione annua, laumento delle entrate tributarie inferiore al punto percentuale (0,8%). In linea 5 con il miglioramento della crescita del PIL , la variazione dovrebbe risultare pi sostenuta negli anni successivi (3,6% nel 2012 e 3,2% nel 2013). Pi consistente, anche per effetto delle misure disposte con la manovra di finanza pubblica, la variazione attesa per le entrate extratributarie (11,6%) nel primo anno di previsione. Il venire meno di alcune entrate straordinarie spiega la riduzione prevista (-6,7%) per lanno successivo. Tra le entrate tributarie, nel 2011, rimangono sostanzialmente invariate le imposte sui redditi delle persone fisiche (0,2%), mentre si prevede una netta flessione per le imposte sulle societ (-17,5%). Un deciso incremento atteso per le imposte indirette ed in particolare per lIVA (10,3 miliardi, pari all11,5%) e per le accise (+2,5 miliardi, pari ad un incremento percentuale del 9,6%). Un generalizzato aumento atteso per gli anni successivi, soprattutto per effetto del miglioramento della congiuntura economica. Per le entrate extratributarie si prevede nel 2011 un aumento di 2,3 miliardi (circa il 29%) derivanti da attivit di controllo delle irregolarit e degli illeciti. Nello stesso anno, i proventi legati alle assegnazioni dei diritti duso delle frequenze radioelettriche spiegano laumento atteso delle entrate straordinarie (2,7 miliardi).

1.466 1.466 420 1.046 443.411

1.077 1.077 12 1.065 450.203

1.081 1.081 8 1.073 470.788

1.087 1.087 5 1.082 490.494

Le spese
Le spese finali del bilancio dello Stato (tavola 3), previste per il 2011, ammontano a circa 491 miliardi di euro con un decremento di circa 15 miliardi rispetto alle previsioni del 2010. La riduzione complessiva imputabile in larga misura alla riduzione delle spese correnti (11,5 miliardi), mentre pi contenuto il contributo delle spese in conto capitale. Al netto degli interessi, la riduzione della spesa corrente risulta pi consistente e pari a 16,3 miliardi per il 2011. Negli anni successivi la variazione della spesa complessiva torna ad essere positiva, ma lincremento (+0,4% nel 2012 e 2,4% nel 2012) comunque inferiore al tasso di variazione del PIL. Anche in questo caso, al netto degli interessi passivi, la variazione risulta pi contenuta. Nel 2011, tra le spese correnti, la riduzione attesa interessa quasi tutte le voci di spesa, con particolare evidenza dei trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche, che mostrano un decremento di 11,5 miliardi di euro. Tra le altre voci di spesa, una progressiva riduzione prevista per le uscite per i redditi da lavoro dipendente e, seppure di minore entit, per i consumi intermedi. Aumentano invece gli interessi passivi, che presentano nel 2011 una crescita di 4,9 miliardi. La spesa per interessi continua ad aumentare anche negli esercizi successivi fino a raggiungere nel 2013 i 93,6 miliardi di euro. La spesa in conto capitale si riduce, rispetto a quella prevista per il 2010 con la precedente legge di bilancio, di 3,5 miliardi (-7,7%) nel 2011 e di ulteriori 1,6 miliardi (-

Il PIL atteso crescere, in termini nominali, del 3,1% nel 2011 e del 3,9% nel 2012 e nel 2013 secondo lultima stima indicata nella Decisione di finanza pubblica di settembre 2010.

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3,9%) nel 2012. Per lultimo anno del triennio previsto invece un nuovo incremento di circa 4 miliardi (+10%). Rispetto alla legislazione vigente al momento della presentazione del disegno di legge di bilancio, per effetto degli interventi disposti con la legge di stabilit per gli anni 2011-2013, la variazione comunque pi contenuta. Nel disegno di legge di bilancio, infatti, la riduzione delle spese in conto capitale risultava pari al 16% nel 2011 e al 6% in ciascuno degli anni 2012 e 2013.

La riorganizzazione determina la riduzione, nel 2011, del numero delle missioni e dei programmi condivisi (tavola 4). Per questi ultimi, in particolare, scende da 11 a 4 il 6 numero dei programmi interministeriali . Complessivamente, rispetto allesercizio precedente, confermato il numero delle missioni (34), mentre aumenta quello dei programmi da 162 a 172. Lincremento riflette la riorganizzazione della struttura del bilancio con lattribuzione dei programmi ad un unico responsabile nonch la riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero degli affari 7 esteri .

Tav. 3 - Spese correnti e spese in conto capitale del bilancio dello Stato
(netto regolazioni contabili e debitorie; milioni di euro)
LB 2010 LB 2011

Tav. 4 Missioni e programmi condivisi: 2010 e 2011 a confronto


2010 2011 34 172 20 4

2010

2011

2012

2013

Totale missioni Totale programmi Missioni condivise tra amministrazioni Programmi condivisi tra amministrazioni

34 162 21 11

Reddi ti da l a voro di pendente Cons umi i ntermedi Impos te pa ga te s ul l a produzi one Tra s feri menti correnti a d a mmi ni s tra zi oni pubbl i che Tra s feri menti correnti a fa mi gl i e ed a i s tituzi oni s oci a l i pri va te Tra s feri menti correnti a i mpres e Tra s feri menti correnti a es tero Ri s ors e propri e Cee Interes s i pa s s i vi e reddi ti da ca pi tal e Pos te corretti ve e compens a tive Ammortamenti Al tre us ci te correnti TOTALE DELLE SPESE CORRENTI Inves timenti fi s s i l ordi e a cqui s ti di terreni Contri buti a gl i i nves timenti Contri buti a gl i i nves timenti a d i mpres e Contri buti a gl i i nves timenti a fa mi gl i e e i s tituzi oni s oci a l i pri va te Contri buti a gl i i nves timenti a es tero Al tri tra s feri menti i n conto ca pi tal e Aqui s i zi one di a tti vi t fi na nzi a ri e TOTALE DELLE SPESE IN CONTO CAPITALE

91.303 7.928 4.816 222.966 3.808 4.293 1.509 17.200 79.348 17.343 900 8.765 460.181 5.089 16.838 9.435 49 541 12.544 1.153 45.649 505.829

89.415 7.654 4.713 211.399 3.657 3.953 1.493 18.300 84.243 17.168 910 5.847 448.752 4.877 13.751 8.250 36 631 14.386 160 42.091 490.843

89.080 7.660 4.651 211.477 3.702 3.607 1.496 18.700 89.897 16.359 910 4.892 452.431 5.344 13.306 7.314 36 666 13.630 130 40.427 492.859

88.862 7.564 4.630 215.232 3.725 3.595 1.487 19.500 93.586 16.429 910 4.432 459.952 6.041 11.435 5.838 36 666 20.357 130 44.503 504.455

La composizione del bilancio illustrata nelle tavole 7 e 8 (in appendice). La prima delle due tavole riporta gli stanziamenti previsti nel bilancio di previsione rispettivamente per gli anni 2009, 2010 e 2011. La tavola 8 illustra invece gli stessi dati riclassificati, per gli anni 2009 e 2010. La riclassificazione stata effettuata riconducendo le singole unit gestionali del bilancio (i piani gestionali) di ciascun anno alla composizione per 8 missione adottata nella Legge di bilancio del 2011 . Ci consente di confrontare gli stanziamenti relativi ai diversi esercizi secondo una classificazione omogenea. Guardando ai dati illustrati nella tavola 8, si osserva come la composizione del bilancio tra le missioni che lo compongono appaia sostanzialmente stabile tra il 2010 e il 2011. Come nel precedente esercizio finanziario, tra le missioni di maggior rilievo si segnalano: Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, Debito pubblico e Politiche previdenziali, che dispongono rispettivamente le risorse per il finanziamento dei programmi concernenti il federalismo (nonch il concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria), gli oneri per il servizio del debito e i trasferimenti agli istituti di previdenza per il contributo dello Stato al pagamento delle pensioni e delle altre prestazioni sociali in denaro. Complessivamente, al netto delle risorse destinate al rimborso del debito (Titolo III) e delle regolazioni contabili e debitorie, queste tre missioni rappresentano circa il 55

TOTALE SPESE

In particolare si evidenzia una riduzione costante nel triennio dei contributi agli investimenti e dei contributi alle imprese e alle famiglie, mentre si prevede un lieve incremento dei contributi agli investimenti allestero. Un aumento rilevante di spesa atteso, in particolare nellultimo anno di previsione, per gli Altri trasferimenti in conto capitale. Influisce sulla variazione la rimodulazione disposta sugli stanziamenti relativi al Fondo per le aree sottoutilizzate.

La composizione della spesa del bilancio dello Stato per missioni


La classificazione del bilancio dello Stato per missioni e programmi, introdotta nel 2008 e confermata con la legge n. 196 del 2009, stata ulteriormente aggiornata nel corso del 2010. La razionalizzazione, supportata da una specifica attivit condotta dalla Ragioneria generale dello Stato con le amministrazioni di spesa, ha portato ad una revisione delle attivit sottostanti i programmi (che risultano ora meglio specificate) ed alla generalizzata attribuzione della realizzazione di ciascun programma ad un unico centro di responsabilit amministrativa. La legge di bilancio per gli anni 2011-2013 riflette tali cambiamenti.

I programmi interministeriali individuati nel 2011 sono: Indirizzo politico, Fondi da assegnare, Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza e Missioni militari di pace. 7 Cfr. Missioni e programmi delle amministrazioni centrali dello Stato, Ragioneria generale dello Stato, ottobre 2010. 8 Per una illustrazione pi dettagliata della metodologia applicata per la riclassificazione dei dati di bilancio si rinvia a La spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato - PREVISIONI DI BILANCIO 2007-2011, Ragioneria Generale dello Stato, febbraio 2011.

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per cento del bilancio in ciascun anno del periodo 20112013. Un ulteriore 25 per cento della spesa rappresentato dalle missioni Istruzione scolastica, LItalia in Europa e nel mondo, Politiche economico finanziarie e di bilancio e Diritti sociali, politiche sociali e famiglia. Tra le variazioni pi significative si segnalano la riduzione della missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, che sconta gli effetti del decreto legge n. 78 del 2010 e delle modifiche disposte al meccanismo di attribuzione del gettito riscosso nelle regioni a statuto 9 speciale a partire dal 2011 . Una riduzione degli stanziamenti si osserva anche per la missione Infrastrutture pubbliche e logistica. La variazione spiegata, in larga parte, dalla riduzione degli stanziamenti per ledilizia sanitaria, gi prevista a legislazione vigente. Tale riduzione, inizialmente disposta con il decreto legge 112 del 2008, stata successivamente rafforzata con la 10 manovra dello scorso luglio . A parziale compensazione, la legge di stabilit per il 2011 prevede che, agli interventi di edilizia sanitaria pubblica, sia destinata nel 2012 una quota delle risorse stanziate sul Fondo per le aree sottoutilizzate per 1,5 miliardi. Di contro, un incremento si osserva per la missione Politiche per il lavoro, in parte gi previsto a legislazione vigente dal D.L. 78/2010, in parte legato allaumento di un miliardo dei fondi stanziati per il Fondo per loccupazione con la legge di stabilit. Un ulteriore incremento previsto per la missione Sviluppo e riequilibrio territoriale in relazione alla rimodulazione degli stanziamenti previsti per il Fondo aree sottoutilizzate. Lincremento atteso per il livello del 11 debito spiega laumento previsto per la missione Debito pubblico. In unottica di pi lungo periodo, la figura 1, offre una rappresentazione della ricomposizione del bilancio che si osserva, in relazione ad alcune aree di spesa, tra il valore medio delle uscite nel biennio 2009-2010 e quello del 12 2012-2013 . Per assicurare la confrontabilit degli stanziamenti relativi ai diversi esercizi considerati, lanalisi condotta sui dati riclassificati secondo la stessa metodologia utilizzata per la tavola 8. Cinque di queste aree (Beni meritori, Affari economici, Servizi pubblici, Servizi generali e Protezione sociale) corrispondono alle principali aree di attivit delloperatore pubblico. Le altre si riferiscono alle risorse inizialmente collocate nei fondi indistinti di bilancio (Fondi da ripartire) e a quelle trasferite agli enti territoriali per il finanziamento delle loro attivit. Gli aggregati indicati sono ottenuti come ricomposizione delle missioni del bilancio (con alcune correzioni indicate in nota per tenere conto della effettiva natura della spesa). Lelenco delle missioni che compongono ciascuna

di queste cinque aree indicato nella tavola sotto riportata.

Fig. 1 Evoluzione della composizione del bilancio dello Stato: media 2012-2013 media 2009-2010 (spese finali al netto del titolo III e delle regolazioni contabili e debitorie; valori %)
2,0

1,0

0,0

-1,0

-2,0

-3,0
TRASFERIMENTI BENI MERITORI A ENTI TERRITORIALI AFFARI ECONOMICI FONDI DA RIPARTIRE SERVIZI PUBBLICI PROTEZIONE SOCIALE SERVIZI GENERALI

SPESE CORRENTI

SPESE IN CONTO CAPITALE

TOTALE

SERVIZI PUBBLICI AFFARI ECONOMICI (1) - Ordi ne pubbl i co e s i curezza - Ri cerca e i nnova zi one - Gi us tizi a - Agri col tura , pol i tiche a groa l i mentari - Di fes a e s i curezza del terri tori o e pes ca - L'Ital i a i n Europa e nel mondo (1) - Turi s mo - Soccors o ci vi l e - Comm. i nterna z. ed i nterna zi ona l i zz. PROTEZIONE SOCIALE s i s tema produtti vo - Immi gra zi one, a ccogl i enza e - Energi a e di vers i fi ca zi one del l e fonti ga ra nzi a dei di ri tti energetiche - Pol i tiche previ denzi a l i - Comuni ca zi oni - Di ri tti s oci a l i , pol i tiche s oci a l i e fa mi gl i a - Svi l uppo s os t. e tutel a del terri t. e - Pol i tiche per i l l a voro del l 'a mbi ente BENI MERITORI - Infra s trutture pubbl i che e l ogi s tica - Is truzi one s col a s tica - Di ri tto a l l a mobi l i ta' - Is truzi one uni vers i tari a - Competitivi ta' e s vi l uppo del l e - Tutel a e va l ori zz. beni e a tti vi ta' cul t. e i mpres e pa es a ggi s tici - Ca s a e a s s etto urba ni s tico - Tutel a del l a s a l ute (2) - Svi l uppo e ri equi l i bri o terri tori a l e SERVIZI GENERALI - Regol a zi one dei merca ti - Org. cos tituzi ona l i , a ri l eva nza - Gi ova ni e s port cos tituzi ona l e e PCM TRASFERIMENTI A ENTI TERRITORIALI - Amm. gen. e ra ppr. gen. Gov. e - Rel a zi oni fi na nzi a ri e con l e Stato s ul terri tori o a utonomi e terri tori a l i (2) - Servi zi i s tituzi ona l i e genera l i del l e AP FONDI DA RIPARTIRE - Pol . econ.-fi na nzi a ri e e di bi l a nci o - Fondi da ri pa rtire - Debi to pubbl i co (1) Il Fondo per il cofinanziamento delle politiche comunitarie stato spostato nella categoria Affari economici. (2) Le risorse destinate al finanziamento del Fondo sanitario nazionale e all'edilizia sanitaria sono state spostate della missione "Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali" alla missione "Tutela della salute".

Legge n. 191/2009, art. 2, c. 108. In particolare, decreto legge n. 78 del 2010, articolo 2, comma 1 e articolo 14, commi 2 e 10. 11 Si fa riferimento alla previsione indicata nella Decisione di finanza pubblica 2011-2013.. 12 Il confronto operato sulla media dei valori di ciascun biennio consente di depurare la differenza da eventuali picchi nel valore degli stanziamenti dei singoli esercizi finanziari.
10

Nel periodo considerato, la ricomposizione della spesa appare pi evidente. Aumentano in particolare gli stanziamenti per le spese esogene relative al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali, trainate soprattutto dallincremento del contributo statale al pagamento delle pensioni, e quelle per gli interessi passivi sul debito pubblico. Posta la necessit di garantire il progressivo miglioramento dei conti pubblici, nello stesso periodo, si osserva la corrispondente riduzione di altre voci di spesa. Tra queste, le variazioni pi evidenti interessano i trasferimenti agli enti territoriali, le risorse per listruzione scolastica ed universitaria, per la competitivit e lo sviluppo delle imprese, per la mobilit e per le infrastrutture e sicurezza del territorio. La composizione tra spese correnti e spese in conto capitale non si modifica invece in misura evidente con una lieve riduzione della seconda per circa sette decimi.

IL BILANCIO IN BREVE

Gli effetti della manovra di finanza pubblica 20112013 sul bilancio dello Stato
La manovra di finanza pubblica per il triennio 2011-2013 costituita dagli interventi disposti con la legge di stabilit (Legge n. 220 del 2010), integrati dagli emendamenti al disegno di legge di bilancio. Complessivamente la manovra comporta una variazione sul saldo netto da 13 finanziare di circa 1 miliardo (tavola 5). Le maggiori entrate, complessivamente valutate in oltre 4,8 miliardi di euro nel triennio, derivano in larga misura (4,6 miliardi) da entrate extratributarie. Allinterno di tale categoria di entrate circa 2,4 miliardi derivano per il 2011 dai proventi relativi alle assegnazioni dei diritti duso delle frequenze radioelettriche. Circa 1,5 miliardi sono costituiti da misure di razionalizzazione in materia di sanzioni fiscali, mentre ulteriori 600 milioni da modifiche allordinamento della regione Friuli Venezia Giulia.

sostegno di una campagna promozionale straordinaria del 14 made in Italy . Il dettaglio degli effetti disposti dalla manovra di finanza pubblica sulle dotazioni delle missioni del bilancio dello Stato previste a legislazione vigente illustrato nella tavola 6. Tra le variazioni pi significative si segnalano quelle relative alle missioni Difesa e sicurezza del territorio, imputabile in gran parte alla proroga fino al 30 giugno 2011 della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace, Istruzione universitaria, per lincremento del fondo di finanziamento ordinario delle universit, Politiche per il lavoro, dovuta al rifinanziamento del Fondo per loccupazione e Sviluppo e riequilibrio territoriale, in relazione allaumento del Fondo per le aree sottoutilizzate. Il decremento della missione Politiche economico-finanziarie e di bilancio risente, invece, della riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

Tav. 5 Effetti della manovra di finanza pubblica sul bilancio dello Stato - Variazioni per titoli
(al netto delle regolazioni contabili e debitorie; milioni di euro)

Tav. 6 Effetti della manovra di finanza pubblica sulle missioni


(al netto delle regolazioni contabili e debitorie)
Missione 2011 2012 2013 milioni di milioni di milioni di % su DLB % su DLB % su DLB euro euro euro -3,5 -0,1 0,0 0,0 15,1 0,5

2011
ENTRATE Tri buta ri e Extra tri buta ri e Al i en. e a mm.to, ecc. Entrate finali SPESE Spes e correnti (netto i nteres s i ) Interes s i Spes e Conto Ca pi ta l e Spese finali Risparmio pubblico Saldo netto da finanziare

2012 152 706 0


858

2013 29 756 0
785

71 3.183 0
3.254

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali L'Italia in Europa e nel mondo Difesa e sicurezza del territorio Giustizia Ordine pubblico e sicurezza Soccorso civile Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca Energia e diversificazione delle fonti energetiche Competitivita' e sviluppo delle imprese Regolazione dei mercati Diritto alla mobilita' Infrastrutture pubbliche e logistica

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

685,4 -3,0 812,2 -0,1 2,2 2,6 -0,9 0,0 100,0 -0,3 254,8 0,0 341,6 -0,2 16,9 35,5 -0,6 0,4 -4,2 -0,0 902,6 211,6 685,0 1.000,0 -0,2 1.000,0 -812,2 -20,1 -0,4 32,4 -996,4 0,0 4.241,1

0,7 -0,0 4,4 -0,0 0,0 0,1 -0,1 0,0 2,6 -1,1 3,2 0,0 39,2 -0,1 0,5 5,2 -0,1 0,1 -0,3 -0,0 12,7 0,7 1,0 21,4 -0,0 12,3 -2,9 -2,9 -1,0 2,1 -8,0 0,0 0,9

1,2 0,5 0,0 0,0 0,0 3,0 0,0 0,0 0,0 0,0 325,0 0,0 15,0 2,0 24,5 36,0 0,0 1,0 0,0 0,0 500,0 15,0 685,0 0,0 0,0 3.000,0 -15,5 -19,5 0,0 36,0 -948,0 0,0 3.661,2

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 4,3 0,0 1,7 1,1 0,8 5,4 0,0 0,1 0,0 0,0 7,1 0,0 0,9 0,0 0,0 71,7 -0,1 -2,9 0,0 2,3 -6,0 0,0 0,7

-106,8 5.500,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 325,0 0,0 15,0 0,0 19,5 35,0 0,0 0,0 0,0 0,0 500,0 15,0 685,0 0,0 0,0 4.000,0 29,0 -15,5 0,0 36,0 -962,6 0,0 10.089,7

-0,1 24,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,6 0,0 1,7 0,0 0,6 5,3 0,0 0,0 0,0 0,0 7,2 0,0 0,9 0,0 0,0 40,2 0,1 -2,3 0,0 2,5 -6,1 0,0 2,0

1.812 0 2.429
4.241

652 0 3.009
3.661

589 0 9.501
10.090

1.442 -987

205 -2.804

196 -9.305

Le misure disposte sulle spese determinano nel triennio considerato un aumento pari a circa 18 miliardi, di cui 15 per le spese in conto capitale. Tra queste ultime, gli incrementi pi rilevanti sono ascrivibili al fondo occupazione (circa 1 miliardo) e, in misura maggiore, alla rimodulazione e rifinanziamento delle leggi di spesa pluriennali contenute nella tabella E della legge di stabilit. Tra le altre misure si segnalano la rimodulazione, a favore del triennio 2011-2013, degli stanziamenti del Fondo aree sottoutilizzate per gli anni 2014 e successivi, il rifinanziamento degli interventi per la riduzione e prevenzione dei rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio e il rifinanziamento delle azioni a

Comunicazioni Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo Ricerca e innovazione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Casa e assetto urbanistico Tutela della salute Tutela e valorizzazione dei beni e attivita' culturali e paesaggistici Istruzione scolastica Istruzione universitaria Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Politiche previdenziali Politiche per il lavoro Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti Sviluppo e riequilibrio territoriale Politiche economico-finanziarie e di bilancio Giovani e sport Turismo Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche Fondi da ripartire Debito pubblico Spesa Finale

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Gli effetti indicati in termini di saldo netto da finanziare costituiscono le variazioni che la manovra di finanza pubblica determina sugli stanziamenti di bilancio cio sulle autorizzazioni ad assumere impegni di spesa da parte delle amministrazioni centrali dello Stato. Tali importi differiscono da quelli indicati in termini di indebitamento netto che rappresentano, in relazione ai tempi e alle effettive modalit di impiego delle spese autorizzate, gli effetti sul sistema economico secondo i criteri del SEC95.

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Legge n. 296 del 2006, articolo 1, comma 936.

IL BILANCIO IN BREVE

Note integrative agli stati di previsione Larticolo 21, comma 11, della Legge 196 del 2009, punto di arrivo di un processo avviato con la riforma del bilancio dello Stato del 1997, prevede che ciascuno stato di previsione della spesa venga accompagnato da una serie di documenti. Tra questi, particolare rilievo assume la Nota Integrativa, che sostituisce la Nota preliminare e fornisce alcune informazioni di rilievo sia per le entrate che per le spese. In particolare, la Nota Integrativa espone per le entrate: i criteri per la previsione delle principali imposte e tasse; la quota di ciascun titolo che riveste carattere ricorrente e quella che riveste carattere non ricorrente; gli effetti connessi alle norme vigenti; le disposizioni normative che prevedono esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio. Per la spesa, la Nota si articola invece in due sezioni: la prima sezione fornisce il quadro in cui lamministrazione opera, evidenziando le priorit politiche e gli obiettivi correlati a ciascun programma che le amministrazioni si prefiggono in termini di livello di servizi e di interventi, le risorse con le quali intende perseguire tali obiettivi, gli indicatori di realizzazione, i criteri e i parametri utilizzati per la loro quantificazione; la seconda sezione espone il contenuto di ciascun programma di spesa e i criteri (basati sulla legislazione vigente) utilizzati per formulare le previsioni, indicando esplicitamente i corrispondenti stanziamenti per il bilancio triennale. La Nota Integrativa quindi, principalmente, lo strumento finalizzato allindividuazione degli obiettivi dei programmi di spesa, alla loro descrizione e alla misurazione del raggiungimento, tramite indicatori sintetici. Consapevole dellimportanza di tali informazioni, il legislatore ha previsto il monitoraggio della qualit di tali informazioni, affidandolo ai Nuclei di analisi e valutazione della spesa (NAVS). Questi ultimi, supportando le Amministrazioni concorrono alla definizione di obiettivi, chiari e semplici, da misurare nellarco del triennio. Nella stessa direzione si muove lampliamento delle informazioni rese a consuntivo. La Nota Integrativa del Rendiconto Generale fornisce alcune indicazioni che dovranno essere tenute in debito conto per la preparazione del successivo bilancio di previsione, quali lo stato di attuazione degli obiettivi per ciascun Programma, i risultati conseguiti, le risorse utilizzate, le ragioni di eventuali scostamenti dal valore-obiettivo, la motivazione del mancato o parziale raggiungimento del risultato atteso. Per facilitare la lettura delle informazioni contenute nelle Note Integrative fornita una dettagliata descrizione degli indicatori utilizzati, definiti secondo metodologie e criteri individuati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in accordo con il Ministero dellEconomia e delle Finanze. 6

Le Note Integrative consolidano il legame tra obiettivi da perseguire e risorse da utilizzare per perseguire gli stessi obiettivi stessi e costruiscono parte integrante del complessivo processo della programmazione annuale. Tale processo prende avvio con la definizione generale degli obiettivi di Governo, prosegue con la verifica della compatibilit tra previsioni iniziali,vincoli e obiettivi di finanza pubblica, si consolida con lapprovazione della legge di bilancio e, infine, prende forma concreta con lelaborazione delle Direttive annuali dei ministri.
Per informazioni e approfondimenti contattare la segreteria del Servizio studi dipartimentale della Ragioneria Generale dello Stato allo 06.47613811 o scrivere a rgs.segreteria.serviziostudidipartimentale@tesoro.it

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