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Raffaele Di Pasquale
IL PROCESSO DI FORMAZIONE Formare, significa comunicare. Alcuni parlano ma comunicano poco e stentano ad entrare in relazione, altri invece, parlano troppo e lasciano poco tempo allascolto. Ogni allenatore, specie quello di settore giovanile, deve tener sempre presente limportanza della sequenza:
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ESPERIENZA
PRINCIPI E CONCETTI
ENAZIONE
PENSIERO
PROGETTOI DI GIOCO
AZIONE
INTROIEZIONE GERARCHIZZATA
IMPREVISTO
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Emozioni
Assimilare Scoprire
Crescere Capire
Interiorizzare
Svilupparsi Trasformare
Applicare Personalizzare
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Apprendimento e Gioco
Il soggetto che destinatario dellazione didattica (CHI?) Il contesto nel quale deve essere eseguito il movimento (DOVE e QUANDO?) Il compito da apprendere da parte del soggetto (CHE COSA?) Le strategie di insegnamento attuate dallallenatore (COME?)
Il triangolo pedagogico
Processo insegnare Saperi motori, tecnici,tattici, relazionali e sociali
LE COMPETENZE DELLALLENATORE DELLA M.O. SAPERE, SAPER FARE, SAPER FAR FARE, SAPER ESSERE
UTILIZZANDO
METODOLOGIE
DINSEGNAMENTO
DI ALLENAMENTO
METODOLOGIA DINSEGNAMENTO
LA TECNICA,LA TATTICA E I PRINCIPI DELLALLENAMENTO La terminologia e tutte le conoscenze per impostare su obiettivi precisi e attinenti il lavoro sul campo
IL SAPER FARE DELLALLENATORE GLI ELEMENTI DELLA METODOLOGIA DINSEGNAMENTO GLI ELEMENTI DELLA METODOLOGIA DELLALLENAMENTO
Competenze Pedagogiche Saper Motivare Saper Osservare e Valutare Saper Programmare Il Modello di Prestazione Saper utilizzare metodi corretti Evoluzione del comportamento motorio Saper costruire una didattica correttaValore formativo delle gare Gli stili di insegnamento Principi di biologia Saper Comunicare Et evolutiva La correzione Principi del carico Il feedback Capacit motorie e loro sviluppo Il rinforzo
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I 7 FONDAMENTALI TECNICI:
- calciare; - ricevere; - guidare; - colpo di testa; - rimessa laterale; - contrasto; - tecnica del portiere
FASE POSSESSO
Scaglionamento; Mobilit; Ampiezza; Profondit; Imprevedibilit
Lobiettivo
Lobiettivo tutto ci che gli allievi devono essere capaci di realizzare al termine di una sequenza di un processo dinsegnamento apprendimento e che prima non erano in grado di realizzare con la stessa efficacia o frequenza.
Sono i comportamenti finali che richiede la situazione, per esempio lapprendimento completo ed efficiente di una disciplina sportiva, lo sviluppo della condizione fisica, della motivazione ad allenarsi.
Obiettivi specifici Sono definibili attraverso la descrizione di abilit osservabili, in termini di comportamento, che gli allievi, al termine di un periodo di insegnamento, devono aver appreso. Sono la trasformazione degli obiettivi generali in abilit o comportamenti
Linsegnamento della tecnica La formazione della tecnica individuale passa attraverso le seguenti fasi: educazione delle capacit di base; strutturazione delle abilit; sviluppo e perfezionamento dell'esecuzione tecnica; consolidamento della tecnica.
Linsegnamento della tecnica Ogni singola abilit deve essere considerata come la somma di singole microfasi di uguale importanza.
Allinterno di ogni movimento occorre definire delle gerarchie delle fasi che lo compongono allo scopo di permettere la definizione di una corretta sequenza didattica. Nei giochi sportivi occorre ricordare che lattivit proposta deve sempre contenere dei problemi da risolvere.
Indicazioni didattiche
La quantit delle varie modalit sensoriali deve essere limitata alle reali capacit d'attenzione ed elaborazione individuale Allinizio dellapprendimento vanno privilegiate le informazioni visive
La dimostrazione deve essere la pi corretta possibile, rispettando anche la velocit esecutiva reale Le istruzioni verbali limitate allessenziale Nelle fasi iniziali dellapprendimento informazioni cinestesiche vanno invece introdotte attraverso espedienti didattici (assistenza diretta o guide esterne) Al progredire delle abilit individuali le informazioni vanno differenziate ed arricchite nei dettagli
Organizzazione delle attivit pratiche finalizzate allapprendimento numero elevato di ripetizioni variabilit delle proposte strategie dintervento tipo problem-solving la pratica variata molto vantaggiosa negli obiettivi a lunga scadenza
Variare le condizioni indispensabile per le discipline open in cui il gesto tecnico richiede continui aggiustamenti a situazioni mutevoli.
Linsegnamento della tattica La capacit di giocare sottintende, oltre alla padronanza delle tecniche specifiche, una serie di capacit che devono essere sviluppate allo scopo di permettere al giovane calciatore di risolvere le varie situazioni di gioco.
Saper comunicare
necessit di dover comunicare.
linguaggi di tipo verbale e gestuale. Il linguaggio verbale quello caratteristico dei giocatori debuttanti e dei bambini. Particolare del gioco dei giovani il continuo scambio di messaggi parlati, spesso urlati o gridati. La parola una costante del loro modo di giocare. Il saper comunicare dal punto di vista gestuale significa, prima di tutto,saper trasmettere attraverso, gesti, comportamenti di gioco, le proprie intenzioni ai compagni di squadra. Ma non basta: occorre saper interpretare la grande quantit di messaggi che la situazione di gioco presenta provenienti dai compagni ma anche dagli avversari.
Essere disponibile a collaborare, saper cooperare con i compagni, saper aiutare i compagni
Si gioca contro un avversario ma con dei compagni. superamento della fase egocentrica La subordinazione dei comportamenti alle norme del gioco stabilite nella squadra caratterizza una delle esigenze fondamentali della pratica del gioco sportivo collettivo. Il conflitto tra la dinamica personale e lorganizzazione della squadra uno dei problemi spesso riscontrato nel comportamento dei giovani giocatori Nello sviluppo dei comportamenti si passa da una situazione in cui caratteristico mantenere il possesso della palla (bambini della prima fascia della scuola calcio), a condotte di gioco in cui fondamentale la disponibilit a collaborare e il saper cooperare con i compagni.
ENERGETICA E MOVIMENTO
Bambini Aerobico Anaerobico Alattacido Adulti Aerobico Anaerobico Alattacido Anaerobico Lattacido
IL CARICO MOTORIO
Intensit dello stimolo
Grandezza del singolo stimolo
Frequenza dellallenamento
Numero delle unit di allenamento quotidiane o settimanali
INTERAZIONE DIDATTICA
Insegnamento
Interazione fra allenatore e calciatori
Apprendimento
Situazione didattica
Caratterizzazione
Tecnica
Metodo
Caratterizzazione
Psicopedagogica
Stile
Qualit dellinterazione
Stile dinsegnamento
Orientamento pedagogico
Metodo didattico Prescrittivo Misto Assegnazione Dei Compiti Risoluzione Dei Problemi Scoperta Guidata Libera Esplorazione
DIRETTIVO
DEDUTTIVO
NON DIRETTIVO
INDUTTIVO
Strategie didattiche
Sono le diverse modalit di strutturare le attivit didattiche: scelta del contenuto, comunicazione del compito, organizzazione delle attivit, tipologie di feedback, tipologie di valutazione.
1-Insegnamento a comando
Vengono fornite esplicitamente informazioni dettagliate sulle modalit di affrontare un compito. La spiegazione diretta, pertanto, include tutte le informazioni riguardanti sia il compito specifico sia la procedura per risolverlo. Lallenatore guida tutte le fasi del lavoro.
Insegnamento a comando
Vantaggi rapidit nella presa di decisioni e nell'effettuazione; conseguimento di un elevato livello di prestazione immediata. Svantaggi dipendenza dallallenatore; basso coinvolgimento cognitivo e motivazionale dell'allievo; livello di prestazione limitato nel tempo (bassa ritenzione).
2 -Assegnazione di compiti
Lallenatore assegna ai calciatori, singolarmente o in piccoli gruppi, determinati compiti che vengono poi eseguiti autonomamente. Il lavoro a stazioni rappresenta un esempio di questa strategia didattica.
Assegnazione di compiti
Vantaggi Autonomia esecutiva; possibilit di usare pi compiti all'interno dell'attivit; stimolo all'autocorrezione. Svantaggi Rischio di approssimaz. esecutiva; difficolt di controllo dell'intensit del lavoro; limitati gli interventi di feedback.
Apprendimento collaborativo
Vantaggi Svantaggi favorita la formazione possibile imprecisione del della rappresentazione feedback mentale di un gesto giudizi di valore non attraverso l'osservazione richiesti di un compagno; rifiuto del feedback da sviluppo dell'autonomia; parte di chi esegue sviluppo delle relazioni fra compagni.
4 -Apprendimento cooperativo
La squadra viene suddivisa per gruppi di allievi eterogenei per livello di abilit. Viene quindi assegnato un compito od un progetto che il gruppo deve portare a termine come "squadra". La valutazione del gruppo e del singolo tiene conto del conseguimento degli obiettivi, o della realizzazione del progetto, e del modo in cui i componenti hanno lavorato insieme.
Apprendimento cooperativo
Vantaggi opportunit per gli allievi di apprendere le abilit richieste dal lavorare insieme (ascoltare gli altri, risolvere i conflitti, aiutare ed incoraggiare i compagni, fare a turno, dimostrare approvazione, saper discutere le idee e non le persone); allievi come protagonisti attivi del processo didattico. Svantaggi difficolt a selezionare contenuti adeguati per gruppi eterogenei difficolt a riconoscere l'apporto individuale all'interno del gruppo
GRUPPI FORMALI la cui durata va dal tempo di una seduta ad alcune settimane, possono essere usati per insegnare abilit e contenuti molto diversi, assicurando un coinvolgimento attivo dei calciatori. GRUPPI INFORMALI sono gruppi ad hoc la cui durata va da pochi minuti al tempo di una seduta, utilizzabili per insegnamenti diretti per focalizzare lattenzione e creare un clima favorevole allapprendimento. GRUPPI DI BASE sono gruppi eterogenei a lungo termine (della durata di almeno un anno) con membri che si scambiano il sostegno, laiuto, incoraggiamento e lassistenza necessari per apprendere.
pratico e concreto,
le consegne devono essere precise. Lobiettivo del gruppo deve essere complesso in modo da richiedere molteplici attivit e abilit. In generale riguarda una situazione di gara, in casi particolari pu consistere nella "comprensione" di un principio di gioco, nella soluzione di un problema o nellesecuzione di schemi di palla inattiva.
I ruoli Definiscono ci che gli altri membri del gruppo si aspettano da un compagno e ci che egli ha il diritto, a sua volta, di aspettarsi dai compagni, che hanno ruoli complementari: il buon funzionamento del gruppo dipende da come le abilit sociali assegnate sono esercitate nel gruppo; distribuiscono la leadership diminuendo le possibilit di conflitto; esercitano progressivamente allassunzione di responsabilit.
A -Libera esplorazione
Gli allievi ricercano esperienze motorie in relazione agli attrezzi, ai contenuti e ai mezzi a disposizione.
Vantaggi Svantaggi
rischio di trasformazione in
anarchia motoria e comportamentale ; ritardi negli apprendimenti delle abilit previste.
B -Scoperta guidata
Si prevede che lallievo risolva individualmente e liberamente un problema con lobbligo di rispettare alcune restrizioni stabilite dallallenatore nel quadro di una serie di obiettivi che intende perseguire.
Scoperta guidata
Vantaggi
Sollecita i calciatori alla spontaneit e alla creativit; ognuno partecipa secondo le proprie possibilit e scopre continuamente cose nuove; favorisce linteriorizzazione delle esperienze comparandole con quelle gi vissute; in ogni momento si sa non solo ci che si fa, ma anche come e perch si fa; molto adatto allazione educativa calcistica.
Svantaggi Rischio di rallentamenti nellapprendimento delle abilit motorie; difficolt di controllo del carico di lavoro; necessit di formulare in modo chiaro e sintetico la richiesta di lavoro .
.per cui bisogna identificare nella combinazione ed interazione tra i due diversi stili litinerario da privilegiare nel campo delle attivit motorie. Per cui
COMBINAZIONE DI STILI DINSEGNAMENTO E INTERAZIONE TRA METODI DIDATTICI = METODO DELLINTERAZIONE TRA METODI (Metodo Didattico Complesso)
METODO DELLINTERAZIONE TRA I METODI E LEGAMI CON GLI STILI DI INSEGNAMENTO STILE DIRETTIVO COMBINAZIONE DI STILI STILE NON DIRETTIVO