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IL PROCESSO DI FORMAZIONE CALCISTICO GIOVANILE ATTRAVERSO I PRINCIPI DELLA LA METODOLOGIA OPERATIVA

Raffaele Di Pasquale

IL PROCESSO DI FORMAZIONE Formare, significa comunicare. Alcuni parlano ma comunicano poco e stentano ad entrare in relazione, altri invece, parlano troppo e lasciano poco tempo allascolto. Ogni allenatore, specie quello di settore giovanile, deve tener sempre presente limportanza della sequenza:

ASCOLTO = DIMENTICO VEDO = RICORDO ESEGUO = IMPARO

PAROLE CHIAVE DELLA Metodologia Operativa - Complessit - Sistema


Interazione Progetto di gioco Strategia Tattica Emergenza Specificit Scoperta guidata

3 3

33

Apprendere GIOCANDO pensiero/azione

ESPERIENZA
PRINCIPI E CONCETTI

ENAZIONE
PENSIERO
PROGETTOI DI GIOCO

AZIONE
INTROIEZIONE GERARCHIZZATA

QUI ED ORA DELLE CATEGORIE SPAZIO/TEMPO DI


GIOCO

IMPREVISTO

4 4 4

un APPROCCIO METODOLOGICO SISTEMICO e COMPLESSO Antiautoritario


Didattica Stili cognitivi Comunicazione Metacognizione Trasversalit dei saperi Modelli mentali Individuazione e rispetto delle 5 5 differenze 5

Emozioni

Il GIOCO della M.O.

Zone di sviluppo prossimale Comunit di pratica: la squadra

PERCHE APPRENDERE GIOCANDO

Assimilare Scoprire

Crescere Capire

Interiorizzare

Svilupparsi Trasformare

Inventare Memorizzare Avventurarsi

Applicare Personalizzare

6 6 6

Fattori pertinenti allapprendimento del gioco:

CHI; DOVE; CHE COSA; COME; QUANDO.

Apprendimento e Gioco
Il soggetto che destinatario dellazione didattica (CHI?) Il contesto nel quale deve essere eseguito il movimento (DOVE e QUANDO?) Il compito da apprendere da parte del soggetto (CHE COSA?) Le strategie di insegnamento attuate dallallenatore (COME?)

Il triangolo pedagogico
Processo insegnare Saperi motori, tecnici,tattici, relazionali e sociali

Processo apprendere Calciatori Processo formare Allenatore

LE COMPETENZE DELLALLENATORE DELLA M.O. SAPERE, SAPER FARE, SAPER FAR FARE, SAPER ESSERE

UTILIZZANDO

METODOLOGIE

DINSEGNAMENTO

DI ALLENAMENTO

METODOLOGIA DINSEGNAMENTO

IL SAPERE DELLALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE

LA TECNICA,LA TATTICA E I PRINCIPI DELLALLENAMENTO La terminologia e tutte le conoscenze per impostare su obiettivi precisi e attinenti il lavoro sul campo

Tutte le procedure per migliorare il processo di insegnamento/apprendimento

FORMAZIONE EDUCAZIONE SVILUPPO DEL GIOVANE CALCIATORE

IL SAPER FARE DELLALLENATORE GLI ELEMENTI DELLA METODOLOGIA DINSEGNAMENTO GLI ELEMENTI DELLA METODOLOGIA DELLALLENAMENTO

Competenze Pedagogiche Saper Motivare Saper Osservare e Valutare Saper Programmare Il Modello di Prestazione Saper utilizzare metodi corretti Evoluzione del comportamento motorio Saper costruire una didattica correttaValore formativo delle gare Gli stili di insegnamento Principi di biologia Saper Comunicare Et evolutiva La correzione Principi del carico Il feedback Capacit motorie e loro sviluppo Il rinforzo

INTERAZIONE PRESTAZIONE INDIVIDUALE

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ORIENTAMENTI PEDAGOGICI DELLALLENAMENTO GIOVANILE


MULTILATERALITA POLIVALENZA

Contenuti vari Mezzi diversi Sviluppo di tutte le abilit motorie

- alternanza di stili - alternanza di metodi - alternanza di strategie

I 7 FONDAMENTALI TECNICI:

- calciare; - ricevere; - guidare; - colpo di testa; - rimessa laterale; - contrasto; - tecnica del portiere

PRINCIPI TATTICA INDIVIDUALE


FASE POSSESSO Smarcamento Ricezione Passaggio Dribbling Tiro FASE NON POSSESSO Presa di posizione Marcatura Intercettamento/anticipo Contrasto Difesa della porta

I PRINCIPI DI TATTICA COLLETTIVA

FASE POSSESSO
Scaglionamento; Mobilit; Ampiezza; Profondit; Imprevedibilit

FASE NON POSSESSO


Scaglionamento; Azione ritardatrice; Equilibrio; Concentrazione; Controllo e cautela

La programmazione SI COMPONE DELLE SEGUENTI FASI: analisi della situazione iniziale

definizione degli obiettivi scelta delle strategie per raggiungerli


realizzazione contenuti valutazione con finalit di controllo

Lobiettivo

Lobiettivo tutto ci che gli allievi devono essere capaci di realizzare al termine di una sequenza di un processo dinsegnamento apprendimento e che prima non erano in grado di realizzare con la stessa efficacia o frequenza.

Tipi di obiettivi Obiettivi generali

Sono i comportamenti finali che richiede la situazione, per esempio lapprendimento completo ed efficiente di una disciplina sportiva, lo sviluppo della condizione fisica, della motivazione ad allenarsi.
Obiettivi specifici Sono definibili attraverso la descrizione di abilit osservabili, in termini di comportamento, che gli allievi, al termine di un periodo di insegnamento, devono aver appreso. Sono la trasformazione degli obiettivi generali in abilit o comportamenti

Linsegnamento della tecnica La formazione della tecnica individuale passa attraverso le seguenti fasi: educazione delle capacit di base; strutturazione delle abilit; sviluppo e perfezionamento dell'esecuzione tecnica; consolidamento della tecnica.

Linsegnamento della tecnica


Allinterno di ogni fase devono essere previsti dei momenti in cui si apprendono e perfezionano le abilit previste sempre in collegamento con la situazione di gioco che deve corrispondere al livello di conoscenze e competenze degli allievi.

Linsegnamento della tecnica Ogni singola abilit deve essere considerata come la somma di singole microfasi di uguale importanza.

Allinterno di ogni movimento occorre definire delle gerarchie delle fasi che lo compongono allo scopo di permettere la definizione di una corretta sequenza didattica. Nei giochi sportivi occorre ricordare che lattivit proposta deve sempre contenere dei problemi da risolvere.

Indicazioni didattiche
La quantit delle varie modalit sensoriali deve essere limitata alle reali capacit d'attenzione ed elaborazione individuale Allinizio dellapprendimento vanno privilegiate le informazioni visive

La dimostrazione deve essere la pi corretta possibile, rispettando anche la velocit esecutiva reale Le istruzioni verbali limitate allessenziale Nelle fasi iniziali dellapprendimento informazioni cinestesiche vanno invece introdotte attraverso espedienti didattici (assistenza diretta o guide esterne) Al progredire delle abilit individuali le informazioni vanno differenziate ed arricchite nei dettagli

Organizzazione delle attivit pratiche finalizzate allapprendimento numero elevato di ripetizioni variabilit delle proposte strategie dintervento tipo problem-solving la pratica variata molto vantaggiosa negli obiettivi a lunga scadenza
Variare le condizioni indispensabile per le discipline open in cui il gesto tecnico richiede continui aggiustamenti a situazioni mutevoli.

Variabilit della proposta


Distanza Velocit Parabola Traiettoria Presenza avversario Numero avversari Spazio dazione Dimensioni della palla Peso della palla Fate funzionare la fantasia

Linsegnamento della tattica La capacit di giocare sottintende, oltre alla padronanza delle tecniche specifiche, una serie di capacit che devono essere sviluppate allo scopo di permettere al giovane calciatore di risolvere le varie situazioni di gioco.

Queste capacit possono essere cos sintetizzate:


conoscere, orientarsi e operare nel campo di gioco; saper difendere saper marcare;

saper attaccare saper smarcarsi;


essere disponibile a collaborare con i compagni; saper cooperare con i compagni;

saper aiutare i compagni;


saper comunicare con i compagni.

Saper comunicare
necessit di dover comunicare.

linguaggi di tipo verbale e gestuale. Il linguaggio verbale quello caratteristico dei giocatori debuttanti e dei bambini. Particolare del gioco dei giovani il continuo scambio di messaggi parlati, spesso urlati o gridati. La parola una costante del loro modo di giocare. Il saper comunicare dal punto di vista gestuale significa, prima di tutto,saper trasmettere attraverso, gesti, comportamenti di gioco, le proprie intenzioni ai compagni di squadra. Ma non basta: occorre saper interpretare la grande quantit di messaggi che la situazione di gioco presenta provenienti dai compagni ma anche dagli avversari.

Essere disponibile a collaborare, saper cooperare con i compagni, saper aiutare i compagni
Si gioca contro un avversario ma con dei compagni. superamento della fase egocentrica La subordinazione dei comportamenti alle norme del gioco stabilite nella squadra caratterizza una delle esigenze fondamentali della pratica del gioco sportivo collettivo. Il conflitto tra la dinamica personale e lorganizzazione della squadra uno dei problemi spesso riscontrato nel comportamento dei giovani giocatori Nello sviluppo dei comportamenti si passa da una situazione in cui caratteristico mantenere il possesso della palla (bambini della prima fascia della scuola calcio), a condotte di gioco in cui fondamentale la disponibilit a collaborare e il saper cooperare con i compagni.

Lorganizzazione della seduta di allenamento


Problemi relativi alla struttura organizzativa dellallenamento: la struttura della seduta dallenamento la scelta del tipo dallenamento la selezione della metodologia didattica da utilizzare il dosaggio dei carichi di lavoro la ricerca del rapporto ottimale tra i diversi fattori di allenamento lorganizzazione del materiale

ENERGETICA E MOVIMENTO
Bambini Aerobico Anaerobico Alattacido Adulti Aerobico Anaerobico Alattacido Anaerobico Lattacido

IL CARICO MOTORIO
Intensit dello stimolo
Grandezza del singolo stimolo

Densit dello stimolo


Rapporto temporale tra fasi di carico e di recupero

Durata dello stimolo


Durata dellazione di un singolo stimolo o di una serie di stimoli

Volume dello stimolo


Durata e numero degli stimoli per unit di tempo

Frequenza dellallenamento
Numero delle unit di allenamento quotidiane o settimanali

La seduta di allenamento operativa


Gioco iniziale Ha la funzione di riscaldamento. Deve essere un gioco semplice e preferibilmente noto ai calciatori. Esercizi analitici ed esercitazioni Sono esercizi tecnici. Il fondamentale presentato in modo totale o parziale. Vi pu essere un collegamento con un altro fondamentale ma non in situazione di gioco. Situazione di gioco Uso dei fondamentali in situazione di gioco con collegamento tra i fondamentali come previsto dal gioco. Gioco a tema Situazione di gioco in cui definito un tema tattico da utilizzare con il fondamentale usato nelle esercitazioni analitiche. Gioco finale Situazione di gara (partita) in cui si realizzano le varie situazioni precedentemente trattate.

INTERAZIONE DIDATTICA
Insegnamento
Interazione fra allenatore e calciatori

Apprendimento

Situazione didattica
Caratterizzazione

Tecnica
Metodo

Calciatori Allenatore Contenuti

Caratterizzazione

Psicopedagogica
Stile

Organizzazione dei contenuti

Clima Educativo Ambiente

Qualit dellinterazione

Stili dinsegnamento e metodi didattici

Stile dinsegnamento

Orientamento pedagogico

Metodo didattico Prescrittivo Misto Assegnazione Dei Compiti Risoluzione Dei Problemi Scoperta Guidata Libera Esplorazione

DIRETTIVO

DEDUTTIVO

NON DIRETTIVO

INDUTTIVO

Stile dinsegnamento direttivo


Metodo prescrittivo Metodo misto Metodo dellassegnazione dei compiti

Stile dinsegnamento non direttivo


Metodo della risoluzione dei problemi Metodo della scoperta guidata Metodo della libera esplorazione

Nellambito dellEducazione fisica,motoria e sportiva


Il termine metodo stato utilizzato frequentemente in abbinamento ai termini globale e analitico, per definire la presentazione di un compito nel suo insieme o suddiviso per parti. Nella letteratura internazionale si trova pi frequentemente un collegamento di globale e analitico al termine pratica. Tale forma linguistica pare pi operativa e non richiede espliciti richiami a sistemi filosofici e pedagogici complessi.

Nella didattica delle attivit motorie


Il Metodo un procedimento consapevole, strutturato e organizzato di contenuti teso a stimolare lapprendimento, messo in atto per aiutare lallievo a raggiungere obiettivi preventivati (saper fare). Il metodo, quindi, antitetico allagire casuale.

Il Metodo o pratica analitica


Consente un modo di apprendere un movimento come un aggregato di frazioni elementari o di elementi semplici" In generale, il metodo o pratica analitica preferibile quando il compito presenta caratteristiche di bassa organizzazione e alta complessit. Focalizzando l'attenzione su elementi singoli del movimento offre indubbi vantaggi nella comprensione dei dettagli del gesto e nella correzione dell'errore. Consente una pi elevata comprensione dei dettagli, degli errori.

Il Metodo o pratica globale


Il metodo o pratica globale un modo di insegnare e successivamente di apprendere un "movimento come un tutto strutturalmente organizzato da non potersi frantumare in elementi o interrompere in un punto senza rompere l'unit che lo rende tale". In generale, il metodo o pratica globale preferibile quando il compito presenta caratteristiche di alta organizzazione e bassa complessit (Naylor e Briggs, 1963).

Vantaggi del Metodo o pratica globale


A livello cognitivo (comprensione immediata del gesto nella sua interezza); a livello motorio (similarit delle esercitazioni al compito finale) ; a livello motivazionale (coinvolgimento del soggetto nell'esecuzione globale).

Strategie didattiche
Sono le diverse modalit di strutturare le attivit didattiche: scelta del contenuto, comunicazione del compito, organizzazione delle attivit, tipologie di feedback, tipologie di valutazione.

Alcune Strategie didattiche


1. 2. 3. 4. 5. a. b. c. 6. Insegnamento a comando; assegnazione di compiti; apprendimento collaborativo ; apprendimento cooperativo; strategie cognitive di problem solving libera esplorazione, scoperta guidata, apprendimento divergente; strategie di auto-istruzione.

1-Insegnamento a comando
Vengono fornite esplicitamente informazioni dettagliate sulle modalit di affrontare un compito. La spiegazione diretta, pertanto, include tutte le informazioni riguardanti sia il compito specifico sia la procedura per risolverlo. Lallenatore guida tutte le fasi del lavoro.

Insegnamento a comando
Vantaggi rapidit nella presa di decisioni e nell'effettuazione; conseguimento di un elevato livello di prestazione immediata. Svantaggi dipendenza dallallenatore; basso coinvolgimento cognitivo e motivazionale dell'allievo; livello di prestazione limitato nel tempo (bassa ritenzione).

2 -Assegnazione di compiti
Lallenatore assegna ai calciatori, singolarmente o in piccoli gruppi, determinati compiti che vengono poi eseguiti autonomamente. Il lavoro a stazioni rappresenta un esempio di questa strategia didattica.

Assegnazione di compiti
Vantaggi Autonomia esecutiva; possibilit di usare pi compiti all'interno dell'attivit; stimolo all'autocorrezione. Svantaggi Rischio di approssimaz. esecutiva; difficolt di controllo dell'intensit del lavoro; limitati gli interventi di feedback.

Apprendimento collaborativo
Vantaggi Svantaggi favorita la formazione possibile imprecisione del della rappresentazione feedback mentale di un gesto giudizi di valore non attraverso l'osservazione richiesti di un compagno; rifiuto del feedback da sviluppo dell'autonomia; parte di chi esegue sviluppo delle relazioni fra compagni.

4 -Apprendimento cooperativo
La squadra viene suddivisa per gruppi di allievi eterogenei per livello di abilit. Viene quindi assegnato un compito od un progetto che il gruppo deve portare a termine come "squadra". La valutazione del gruppo e del singolo tiene conto del conseguimento degli obiettivi, o della realizzazione del progetto, e del modo in cui i componenti hanno lavorato insieme.

Apprendimento cooperativo
Vantaggi opportunit per gli allievi di apprendere le abilit richieste dal lavorare insieme (ascoltare gli altri, risolvere i conflitti, aiutare ed incoraggiare i compagni, fare a turno, dimostrare approvazione, saper discutere le idee e non le persone); allievi come protagonisti attivi del processo didattico. Svantaggi difficolt a selezionare contenuti adeguati per gruppi eterogenei difficolt a riconoscere l'apporto individuale all'interno del gruppo

TIPI DI GRUPPO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO

GRUPPI FORMALI la cui durata va dal tempo di una seduta ad alcune settimane, possono essere usati per insegnare abilit e contenuti molto diversi, assicurando un coinvolgimento attivo dei calciatori. GRUPPI INFORMALI sono gruppi ad hoc la cui durata va da pochi minuti al tempo di una seduta, utilizzabili per insegnamenti diretti per focalizzare lattenzione e creare un clima favorevole allapprendimento. GRUPPI DI BASE sono gruppi eterogenei a lungo termine (della durata di almeno un anno) con membri che si scambiano il sostegno, laiuto, incoraggiamento e lassistenza necessari per apprendere.

Lattivit del gruppo


deve essere realmente funzionale e non posta come condizione astratta,
deve essere finalizzata a raggiungere un obiettivo pratico e a promuovere un ambiente di interazione positiva che valorizzi le abilit interpersonali. Compito

pratico e concreto,
le consegne devono essere precise. Lobiettivo del gruppo deve essere complesso in modo da richiedere molteplici attivit e abilit. In generale riguarda una situazione di gara, in casi particolari pu consistere nella "comprensione" di un principio di gioco, nella soluzione di un problema o nellesecuzione di schemi di palla inattiva.

La struttura del compito tra gruppi pu essere:


cooperativa competitiva indipendente

I ruoli Definiscono ci che gli altri membri del gruppo si aspettano da un compagno e ci che egli ha il diritto, a sua volta, di aspettarsi dai compagni, che hanno ruoli complementari: il buon funzionamento del gruppo dipende da come le abilit sociali assegnate sono esercitate nel gruppo; distribuiscono la leadership diminuendo le possibilit di conflitto; esercitano progressivamente allassunzione di responsabilit.

5 -Strategie cognitive di problem solving


Sono un insieme di strategie che hanno in comune la caratteristica di sollecitare nell'allievo l'elaborazione autonoma di risposte di fronte ad un compito problema (problem solving), piuttosto che la ripetizione di quanto viene proposto dall'insegnante. Con la libera esplorazione e con la scoperta guidata gli allievi vengono incoraggiati a scoprire in maniera autonoma le strategie che conducono alla risoluzione del problema. Quando il problema aperto e non vi un'unica risposta possibile si parla di apprendimento divergente. L'allievo invitato a sperimentare pi risposte e a ricercare soluzioni nuove e innovative.

Strategie cognitive di problem solving


Vantaggi Sviluppo dell'autonomia ed elevato coinvolgimento cognitivo e motivazionale dell'allievo; migliore apprendimento e comprensione delle strategie che facilitano il transfer a compiti simili. Svantaggi tempi lunghi per la presa di decisioni e l'effettuazione

A -Libera esplorazione
Gli allievi ricercano esperienze motorie in relazione agli attrezzi, ai contenuti e ai mezzi a disposizione.
Vantaggi Svantaggi

Notevoli collegamenti tra le


attivit motorie e le altre attivit; spontaneit degli allievicon sviluppo della creativit e fantasia; interventi non direttivi.

rischio di trasformazione in
anarchia motoria e comportamentale ; ritardi negli apprendimenti delle abilit previste.

B -Scoperta guidata
Si prevede che lallievo risolva individualmente e liberamente un problema con lobbligo di rispettare alcune restrizioni stabilite dallallenatore nel quadro di una serie di obiettivi che intende perseguire.

Scoperta guidata
Vantaggi
Sollecita i calciatori alla spontaneit e alla creativit; ognuno partecipa secondo le proprie possibilit e scopre continuamente cose nuove; favorisce linteriorizzazione delle esperienze comparandole con quelle gi vissute; in ogni momento si sa non solo ci che si fa, ma anche come e perch si fa; molto adatto allazione educativa calcistica.

Svantaggi Rischio di rallentamenti nellapprendimento delle abilit motorie; difficolt di controllo del carico di lavoro; necessit di formulare in modo chiaro e sintetico la richiesta di lavoro .

Risolvere cos la questione un po riduttivo


Qualsiasi procedura di insegnamento non si fonda, in realt, su stili di insegnamento e scelte metodologiche di tipo univoco. occorre rilevare che non esiste uno stile di insegnamento ideale o una gerarchia tra i diversi metodi didattici, a ciascuno di essi corrispondono obiettivi ed effetti diversi!

.per cui bisogna identificare nella combinazione ed interazione tra i due diversi stili litinerario da privilegiare nel campo delle attivit motorie. Per cui
COMBINAZIONE DI STILI DINSEGNAMENTO E INTERAZIONE TRA METODI DIDATTICI = METODO DELLINTERAZIONE TRA METODI (Metodo Didattico Complesso)

METODO DELLINTERAZIONE TRA I METODI E LEGAMI CON GLI STILI DI INSEGNAMENTO STILE DIRETTIVO COMBINAZIONE DI STILI STILE NON DIRETTIVO

M. Prescrittivo M. Asseg. Dei compiti M. Misto

Interazione Tra metodi

M. Scop. Guidata M. Liber. esplorazione M. Risol. dei problemi


Fonte D.L. Gallahue 1990 - Usa

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