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Alla Provincia di Lecce Servizio Ambiente Via Botti n. 1 73100 LECCE Alla Regione Puglia - Assessorato allUrbanistica Via delle Magnolie, 8 70056 Modugno (BA) al Sig. Sindaco del Comune di SALVE c/o Sede Municipale 73050 Salve (le)
PREMESSA
Lesame del presente progetto gi stato oggetto di osservazioni dellAssociazione Legambiente circolo di Salve che considera tuttora valide e di seguito allegate. Il progetto di villaggio turistico integrato denominato Isola della Fanciulla pone serie preoccupazioni circa la sostenibilit dello stesso in termini ambientali, paesaggistici, economici, socioculturali ed ecologici. Una irreversibile ferita con pesantissime ripercussioni negative sullidentit del luogo, del territorio e della sua comunit che hanno costruito, curato e tramandato uno straordinario ed unico paesaggio. Lintervento situato un tratto costiero di forte pregio naturalistico e paesaggistico: un versante collinare con una piana alluvionale delimitata da un cordone dunale, con estese formazioni di macchia mediterranea e gariga, elementi di architettura vernacolare del paesaggio agro-pastorale, con rocce affioranti, habitat incontaminato, che si raccorda
a nord con importanti aree boschive: una preziosa biodiversit da difendere. Purtroppo negli ultimi anni una massiccia e diffusa azione antropica ha progressivamente compromesso lintero sistema ambientale, ecologico ed il suo paesaggio. Il progetto nel suo insieme, viste la considerevole ampiezza, lelevato gradiente di artificializzazione in un sito di cos alta sensibilit e fragilit ecologico/ambientale, generer impatti negativi sullecosistema, sullambiente, sul territorio ed il paesaggio. Le osservazioni e le obiezioni in merito sono sinteticamente: incompatibilit della strategia di sviluppo; consumo del suolo agricolo; insostenibilit ecologico/ambientale; compromissione e dequalificazione del paesaggio; interesse pubblico e tutela dei beni comuni; rischi geologici ed Idrogeologici; valutazione in merito alla risorsa acqua; criticit ed emergenze del contesto.
ESPOSIZIONE
Incompatibilit della strategia di sviluppo Le originarie istanze economiche (proposta di progetto e di relativo accordo di programma nellanno 2001) che hanno dato lavvio alla possibilit di questa profonda trasformazione del territorio, a distanza di 12 anni, si sono svuotate di funzionalit e senso. Considerando il vincolo di tutela paesaggistica , gli scenari e le strategie di pianificazione e sviluppo della regione Puglia e della provincia di Lecce non si riesce a cogliere la congruenza e la compatibilit del progetto. Linadeguatezza e lobsolescenza del Piano di Fabbricazione del comune di Salve ha permesso liter per una proposta di trasformazione territoriale di cos grande scala, ignorando che ..tra le strutture turistiche a maggior impatto si distinguono i villaggi turistici che non di rado rappresentano delle vere e proprie enclave fortemente introverse e povere di relazioni (anche economiche del territorio) come rimarca il piano Paesaggistico Teritoriale della Regione Puglia. Inoltre, ..sono gi presenti nel Salento villaggi turistici e iniziative per la costruzione di nuovi villaggi interrotte e fallite (fonte Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Rischio aggravato dallodierna crisi economica, ricordando che il progetto cofinanziato da risorse economiche pubbliche. Smentiamo con sicurezza le affermazioni che non esistono nellarea tra Salve e Castrignano del Capo strutture recettive adeguate. Ne citiamo solo alcune tra le pi significative: villaggio Arco del saracino, (Lido marini), resort La casarana(lido Marini), villaggio Esperia (lido Marini), resort Cala saracena (Torre Vado). Oltre alle residenze disperse esistenti ed un patrimonio edilizio da recuperare. Questa scelta tipologica di ricezione turistica mal si conf al carattere dei luoghi, pi idonei a rinnovate forme di eco-turismo. Il modello di vacanza ecologica promosso dal Trentino Alto Adige, ad esempio, non ha subito crisi, al contrario negli ultimi anni si
registrato un incremento del 40% delle presenze, con forti ricadute economica estendili anche al settore agro-alimentare.
Consumo del suolo agricolo LAccordo di Programma tra la Regione Puglia e il Comune di Salve, ne sancisce lammissibilit sotto il profilo tecnico-urbanistico, non interferendo con la pianificazione comunale vigente, ma non ne certifica la fattibilit. Il Comune di Salve dispone di 80 ettari di superficie territoriale destinati specificatamente a villaggi turistici (dalla relazione di Progetto). Vista linadeguatezza delle localizzazioni previste dal Piano di Fabbricazione, datato 1975, lAccordo di Programma prevede ulteriori 24 ettari di consumo di suolo agricolo. Inoltre, il Comune di Salve concede di edificare in verde agricolo a titolo oneroso: centinaia di seconde e terze case si stanno diffondendo nel territorio agricolo. Il bilancio sar catastrofico se non si porranno dei limiti ad unoccupazione selvaggia del territorio. Alcuni dati forniti dallISTAT: nel comune di Salve, in data 31/12/2011, sono state censite 4.693 unit abitative; meno del 50% sono regolarmente utilizzate. Il suolo una risorsa non rinnovabile, come definisce la Strategia Europea per la Protezione del Suolo del 2006. Il consumo di suolo agricolo, generato dalla logica del cambiamento di destinazione duso e lattivit antropica generata ne compromettono la funzionalit ecosistemica e la qualit produttiva: lagricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno. La natura, la terra, lacqua non sono risorse infinite. Il problema cogente. Visto che in corso lo studio del Piano Urbanistico Generale, quale sar la lo sviluppo dellattivit agricola se il consumo vorace di suolo rende indisponibili le terre libere esistenti? Il disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo , proposta dal Ministero delle Politiche Agricole e del ministero dellambiente, lultimo tassello legislativo in un panorama strategico di sviluppo economico delle attivit agricole, ben definito dagli strumenti urbanistici in vigore: Piano Territoriale della Provincia di Lecce ed il Piano Paesaggistico della Regione Puglia. Il progetto elude a priori ogni criticit circa luso del suolo e limpatto su quantit e qualit produttive, nonostante le fonti cartografiche e dati informativi non manchino. Le grandi opere di bonifica, tratto distintivo del paesaggio costiero interessato, hanno dato vita a terreni agricoli di particolare fertilit, una capacit duso del suolo con moderate limitazioni delle scelte colturali. A monte del mosaico delle colture in prossimit della costa, si sviluppa la dorsale collinare con macchia mediterranea ed estese aree di pascolo. Uno spazio aperto, la naturale estensione del Parco Naturale di Ugento, a prescindere dal confine amministrativo. Luogo privo di valenze, secondo i progettisti, che la definiscono area degradata trascurando radicalmente la ricchezza della sua biodiversit Lobsolescenza programmata del progetto ( prevista la futura demolizione dei manufatti edilizi) rende ulteriormente critico e negativo limpatto sulla naturalit del luogo e le funzionalit ecosistemiche dei suoli agricoli interessati. Lindurimento del suolo e la sua contaminazione comprometteranno per un lunghissimo periodo la produttivit e la qualit originaria.
I valori patrimoniali del paesaggio, lidentit della sua alla comunit sono ridotti ad elementi funzionali totalmente snaturati: pagghiare e muri a secco, testimonianze di unarchitettura vernacolare, elementi della costruzione del paesaggio agrario salentino: il genius loci, memoria identitaria collettiva seppellita da cemento e strati di terreno di coltivo per piante ornamentali. Alterato ogni segno distintivo del territorio. La percezione visiva del paesaggio subir fortissime alterazioni, sia da terra che dal mare, e tal proposito manca unadeguata documentazione che ne valuti gli impatti negativi.
strade, parcheggi, centri commerciali, alberghi, zone residenziali ricorda con drammaticit Salvatore Settis su repubblica il 20 agosto 2013. A tal proposito si ricorda qual stato limpatto negativo sullerosione costiera del nuovo porto turistico di Torre Pali. A margine di questa problematica si evidenzia che il nulla-osta forestale stato velocemente rilasciato dal servizio foreste della regione Puglia il 15.06.2012, solo valutando la documentazione cartacea del vecchio progetto (la cui relazione idro-geomorfologica eseguita nel 2003 era a firma della geologa A. Belgiorno). Per rilasciare tale nulla osta non stato effettuato alcun tipo di sopralluogo.
assenza di spazi e percorsi collettivi adeguati; accessi alla spiaggia e degrado del cordone dunale; inquinamento dellaria, acustico e luminoso; contaminazione della falda da acque meteoriche non trattate e cuneo salino; scarsa qualit ecologica ed ambientale.
Larea interessata dal progetto rappresenta unestensione allincirca equivalente a quella dellintero abitato di Torre Pali, e attualmente priva di qualsiasi manufatto, unarea naturale .e non degradata .cos come sostenuto dal progettista, che evidentemente ritiene che tutte le aree naturali, agricole e boschive, senza la presenza del cemento sono degradate. Il progetto sembra disinteressarsi degli accessi al mare con tutte le conseguenze sulla sottile striscia di costa e la vegetazione come se gli utenti del villaggio debbano andare in montagna o restare chiusi nel recinto del villaggio. La realt invece che circa 700 auto (470 del villaggio e 200 dellarea comunale da cedere al comune) parcheggeranno in prossimit di una costa ancora incontaminata.
OSSERVAZIONI
Considerato tutto quanto sopra, esprimiamo le seguenti richieste e osservazioni: 1. Nellambito del procedimento di Valutazione di Impatto ambientale, esprimiamo un parere assolutamente negativo al progetto in questione; 2. Sia dichiarata linsostenibilit dellAccordo di Programma, sottoscritto tra la Regione Puglia e il Comune di Salve in data 07.03.2005, e del relativo progetto, in quanto non pi attuale non risponde alle attuali esigenze e agli strumenti di pianificazione e sviluppo del territorio, con leffetto del ripristino della originaria destinazione urbanistica a verde agricolo; 3. Qualsiasi determinazione circa la programmazione territoriale sia subordinata alla previa approvazione del nuovo strumento urbanistico generale (P.U.G.).
RISPETTO ALLE DOMANDE ED OSSERVAZIONI, SI RICHIEDE CHE LE DECISIONI DI MERITO NEGATIVE O PARZIALMENTE NEGATIVE ESPRESSE DALLA PROVINCIA, SIANO ADEGUATAMENTE MOTIVATE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-AMMINISTRATIVO. SOLO IN QUESTO MODO SI SOSTANZIA IL NOSTRO DIRITTO DI PARTECIPAZIONE RICONOSCIUTOCI DALLE NORME VIGENTI TRAMITE LA PROCEDURA FORMALE DI OSSERVAZIONI.
Allegati:
Copia delle precedenti osservazione presentate in merito alla verifica di assoggettabilit a V.I.A.