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Anno XII - n.

15/16 - 15-30 agosto 2013


Quindicinale dellAssemblea Regionale Siciliana
Edito dalla Fondazione Federico II
Parlamento
concentrato
sulle riforme
Forgione Direttore della Fondazione Federico II
Lestate dellArs, approvate sette leggi
Le parole del Presidente dellArs alla Cerimonia del Ventaglio
Cronache Parlamentari
sommArio
Numero 15/16 - 15/30 agosto 2013
Cronache Parlamentari
Quindicinale
dellAssemblea
Regionale Siciliana
edito dalla Fondazione Federico II
Registrazione presso
il Tribunale di Palermo n. 21
del 13 novembre 1962
Direttore
editoriale
Giovanni Ardizzone
Direttore responsabile
Francesco Forgione
In redazione
Sergio Capraro
Clara Salpietro
Progetto grafico
Rosy Ingrassia
Redazione
PubblIcIt e banDI
Via Nicol Garzilli, 36
90141 Palermo
Tel. +390916262833
Fax +390916262962
cronacheparlamentari@federicosecondo.org
chiuso in redazione
13 agosto 2013
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Anno XII - n. 15/16 - 15-30 agosto 2013
Quindicinale dellAssemblea Regionale Siciliana
Edito dalla Fondazione Federico II
Parlamento
concentrato
sulle riforme
Forgione Direttore della Fondazione Federico II
Lestate dellArs, approvate sette leggi
Le parole del Presidente dellArs alla Cerimonia del Ventaglio
Cronache Parlamentari
2 Cerimonia del Ventaglio
Ardizzone a tutto campo
4 Forgione direttore
della Fondazione Federico II
primo piAno
8 La legge sullalbergo diffuso
10 Un albergo orizzontale
intervista a Claudia La rocca
12 Un testo di nuova generazione
parla linventore dellalbergo diffuso
foCus
16 Testimoni di giustizia
A settembre in Aula
18 Una legge senza colori politici
Consensi trasversali
20 Chi un testimone di giustizia
22 Stato e testimoni: un rapporto difficile
pArLAmento
24 La lunga estate di Sala dErcole
Approvate sette leggi
29 I lavori delle Commissioni
36 Il congresso di stenografia
turismo
38 LAlitalia e le tariffe per la Sicilia
42 Flussi turistici in calo nellIsola
AttuALit
44 Deputati regionali e immunit
Lopinione di ignazio La Lumia
CuLturA
50 Icone bizantine: successo a Palazzo Reale
comPlesso monumentale
Palazzo Reale
www. f ederi coscondo. org
2 Cronache Parlamentari Siciliane
a lavoro
fino a met agosto
Il Presidente dellArs a tutto campo durante
la tradizionale Cerimonia del Ventaglio,
donato dalla stampa parlamentare prima
della pausa estiva
Numero 15/16 - agosto 2013 3
ulle ferie vi abbiamo
smentito con i fatti.
Sospenderemo la no-
stra attivit subito prima di
Ferragosto. Altro che vacanze
lunghe. Sono le parole con cui
Giovanni Ardizzone ha esordito,
aprendo la sua prima cerimonia
del ventaglio da presidente del-
lAssemblea regionale siciliana.
Accanto a lui Giovanni Cianci-
mino, decano della stampa par-
lamentare, che lo ha ringraziato
a nome dei colleghi per aver
consentito maggiore libert ai
giornalisti nei corridoi del Pa-
lazzo. Con questa libert - ha
detto Ciancimino - noto peraltro
che lattivit dei deputati trova
pi spazio sui media rispetto
al passato.
Per Ardizzone stata loccasione
per lanciare unidea ambiziosa:
Col direttore della Fondazione
Federico II, Francesco Forgione,
stiamo pensando di fare diven-
tare Palazzo dei Normanni Pa-
trimonio dellUnesco. So che
non sar facile ma per fare que-
sto dovremo liberare Piazza
Parlamento da tutte le auto.
Dopo i convenevoli il presidente
dellArs passato al bilancio di
questo primo scorcio di legi-
slatura. Devo ringraziare il
presidente della sezione di con-
trollo della Corte dei Conti Graf-
feo e anche il presidente della
Commissione Bilancio Dina per
la collaborazione istituzionale.
Forse non ci si resi conto che
questanno, per la prima volta,
abbiamo rischiato la bocciatura
del rendiconto, che credo avrebbe
significato la dichiarazione
dello stato di dissesto della Re-
gione siciliana. La Corte di conti,
infatti, ha evidenziato come dei
15 miliardi che si trascinavano
dal 2000 al 2012, 3,5 miliardi
del fondo rischi non erano esi-
gibili. E stata fatta una
manovra per ricostituire il fondo
rischi che stato depauperato
ma serve pi consapevolezza
che non si possono fare spese.
Ardizzone intervenuto anche
sugli equilibri tra lesecutivo e
Ars: Con la riforma del 2001
- spiega c stata una riparti-
zione tra Governo e Par-
lamento con una forte
esaltazione del ruolo del
presidente della Regio-
ne. La Commissione spe-
ciale presieduta dallo-
norevole Cracolici esa-
miner, oltre al recepi-
mento del decreto Monti, la leg-
ge che regoler una volta e per
tutte i rapporti tra Parlamento
e governo regionale. Il Parla-
mento non soltanto un sup-
porto del governo e del gover-
natore.
A questo proposito Ardizzone
ha aggiunto che non per forza
le riforme devono arrivare dal
Governo. Credo che possano
essere anche di iniziativa par-
lamentare. Il fatto che oggi non
ci siano risorse disponibili
auspica - ci offre la possibilit
di concentrarci sulle riforme
strutturali .
Poi il Presidente ha citato la
legge approvata sullalbergo
diffuso di iniziativa parlamen-
tare: Lapprovazione di questa
legge ha dimostrato che le ini-
ziative positive ricevono lap-
poggio di tutti e sono molto
contento dellapporto dei depu-
tati pi giovani.
Altro tema caldo la spending
review. Ricordo a tutti che, al
di l di quando la approveremo
allArs, gli effetti entreranno in
vigore da gennaio 2014. Appli-
cheremo nei tempi il decreto
Monti e in parte lo abbiamo gi
fatto. La commissione presieduta
da Cracolici ha fatto un ottimo
lavoro e dal 2014 saranno applicati
i tagli. Ho dato termine - prosegue
- fino al 15 ottobre per esitare
definitivamente il testo. Alcune
questioni possono essere affron-
tate dal Consiglio di presidenza
perch abbiamo il potere di au-
toregolamentarci, ma su altre
questioni bisogna legiferare.
Da parte mia ha aggiunto
quando mi sono insediato avevo
la possibilit di assumere 23
persone nella mia segreteria,
mi sono limitato a sette per il
momento. Preferisco avvalermi
del personale dellAssemblea.
Le spese di rappresentanza sono
state ridotte a 500 mila euro,
render pubbliche anche tutte
le spese riservate.
Infine, una battuta sul tradi-
zionale dono della stampa par-
lamentare: Il ventaglio? Me lo
porter a casa. Il rapporto con
la stampa altalenante ma sem-
pre improntato alla lealt.
Sergio Capraro

S
S
Lidea: Con Forgione
stiamo pensando
di far diventare
Palazzo dei Normanni
Patrimonio dellUnesco
fido molto su di lui.
Allincontro con i giornalisti,
tenutosi nella Sala Rossa di Pa-
lazzo Reale di Palermo, erano
presenti il direttore uscente Lelio
Cusimano, il nuovo direttore
Francesco Forgione, i compo-
nenti del Consiglio dammini-
strazione della Fondazione, il
vice presidente dellArs Salvo
Pogliese, i deputati questori
Paolo Ruggirello e Antonino
Oddo e il segretario generale
dellArs Giovanni Tomasello.
Ringrazio il direttore Cusimano
- ha affermato il presidente del-
lArs - per il lavoro svolto. Ha
ereditato una situazione non fa-
cile, ma consegna la Fondazione
Federico II con i conti in regola
e ci d la possibilit di immagi-
nare la terza fase, quella del ri-
lancio. Con Lelio Cusimano c
stata la fase di normalizzazione
e di assestamento dei conti dopo
la stagione degli scandali, con
Forgione spero che inizi una
nuova fase di entusiasmo e ot-
timismo. A lui il compito di dare
nuovo lustro alla Fondazione
Federico II in quella che potrebbe
essere definita la sua terza fase.
La sfida affrontata da Cusimano
stata complessa ma oggi ci la-
scia un ente in grado di soste-
nersi senza finanziamenti pub-
un tweet, poi il 12 giugno la
proposta stata approvata dal-
lintero Consiglio di ammini-
strazione della Fondazione. Ho
scelto Forgione a capo della Fon-
dazione Federico II - ha spiegato
Ardizzone - perch una persona
perbene e questo sotto gli occhi
di tutti. Ho sempre apprezzato
le sue qualit umane, ha un en-
tusiasmo contagioso. Sulla sua
nomina ho avuto lavallo di tutto
il Consiglio di presidenza. For-
gione ha capacit di relazionarsi
e conosce bene il territorio. Con-
on la nomina di
Francesco Forgione
si respira un nuovo
entusiasmo, ci fa guardare con
ottimismo alla possibilit di fare
cultura. Con queste parole il
Presidente dellAssemblea Re-
gionale Siciliana e della Fonda-
zione Federico II, Giovanni Ar-
dizzone, ha presentato, il 1 ago-
sto, alla stampa il nuovo direttore
della Fondazione Federico II.
La nomina di Forgione era stata
annunciata ai primi di giugno
dal presidente Ardizzone tramite
4 Cronache Parlamentari Siciliane

Fondazione Ferderico II:


C
C
turale delle eccellenze. La nostra
Fondazione, che gestisce Palazzo
Reale e la Cappella Palatina, si
impegner in tutti i modi affinch
il percorso arabo-normanno ven-
ga promosso a patrimonio del-
lUnesco. Possiamo contare
sui numeri, infatti, da lu-
glio 2012 a luglio 2013
abbiamo incrementato il
flusso di turisti a 206mila
presenze, un bacino enor-
me che pu solo miglio-
rare.
La tabella H - ha prose-
guito - non ci serve. Di-
mostreremo che si pu
fare cultura senza finan-
ziamenti pubblici, ma piut-
tosto organizzando ini-
ziative ed eventi che ren-
dano gli enti allettanti
anche agli investitori pri-
vati. La Fondazione Fe-
derico II lunica istitu-
zione culturale regionale
che si autofinanzia, che
sta aperta 363 giorni lanno.
Chiediamo lapplicazione della
legge del 2005 che assegna alla
Fondazione la biglietteria on
line di tutti i siti della Sicilia, in
accordo con la Regione siciliana,
questo servizio ci dar la possi-
bilit di semplificare le nostre
risorse culturali. Ne ho gi par-
lato con il Presidente della Re-
gione, Rosario Crocetta, e ho
avviato dei tavoli tecnici con gli
assessorati ai Beni Culturali e
al Turismo.
Il nuovo direttore della Fonda-
zione Federico II punta ad esal-
tare lanima mediterranea del-
lEnte, sostenendo il dialogo fra
le culture, le identit e le religioni
culturale. Citt come Berlino
sono riuscite a sfruttare un fat-
tore di questo tipo, spero che in
Sicilia si faccia lo stesso. Faccio
i miei auguri allonorevole For-
gione.
A tracciare le linee guida per il
futuro della Fondazione stato
il neo direttore Forgione, che
ha esordito ringraziando il pre-
sidente Ardizzone e lintero con-
siglio damministrazione per la
responsabilit affidatagli, spero
- ha detto - di non deludere le
tante attese comunicatemi in
questi giorni. Questo incarico
motivo di orgoglio, ma soprat-
tutto di responsabilit. Metter
tutta la passione che mi con-
traddistingue. La Sicilia si aspetta
tanto e merita tanto nel settore
della Cultura.
Dovremo recuperare - ha sot-
tolineato Forgione - una grande
capacit nella promozione cul-
blici e con i conti in ordine.
La Fondazione - ha evidenziato
Ardizzone - ha la grande qualit
di potersi finanziare da sola,
tramite il servizio di biglietteria
e bookshop, e pu vantare di
produrre con i suoi 46 dipendenti
quanto gli 800 che lavorano nei
14 siti della Provincia di Palermo.
La precedente amministrazione
in mano a Lelio Cusimano ha
proceduto a pagare debiti pre-
gressi consegnando a Forgione
una situazione sana, non pi
dipendente dalle risorse della
tabella H.
Il presidente Giovanni Ardizzone,
infine, ha ricordato che la co-
noscenza con lonorevole For-
gione risale al 2001. Lo conosco
ha osservato - dalla nostra pri-
ma esperienza allArs, lui espo-
nente dellopposizione ed io della
maggioranza, e devo esprimere
soddisfazione per la sua nomina
in quanto una persona di schiet-
tezza e intelligenza rara. Le pros-
sime sfide che ci aspettano le
affronteremo con coraggio e de-
dizione. Dobbiamo avere la ca-
pacit di pensare in grande e
con Forgione ci apriamo alle-
sterno.
La Fondazione stata sottoposta
ad un duro lavoro di risana-
mento, come ha spiegato il di-
rettore Cusimano, consentendo
di rimettere in piedi la macchina
per lavorare meglio.
Negli ultimi due anni - ha ag-
giunto Lelio Cusimano - abbiamo
messo in piedi 30 mostre con
oltre 1500 opere e un enorme
seguito di pubblico. Ma ricordo
un dato importante, il 5% del
nostro Pil proviene dal turismo
Numero 15/16 - agosto 2013 5
Il Presidente dellArs
e della Fondazione
Ardizzone: ringrazio
Cusimano per il lavoro
svolto. Con Forgione
facciamo cultura
e ci apriamo allesterno
6 Cronache Parlamentari Siciliane
del Mediterraneo, stringendo
accordi con le universit e con
le accademie di Belle Arti di Pa-
lermo e Catania. Il Mediterraneo
- ha commentato - la pi grande
risorsa di cui disponiamo e non
possiamo rassegnarci, pensando
ai migranti che arrivano a Lam-
pedusa, di viverlo come la pi
grande tragedia di questo nuovo
millennio.
Gli appuntamenti che avranno
la Fondazione Federico II come
protagonista, inizieranno il
3 settembre, nel giorno del-
lanniversario della morte del
generale Carlo Alberto Dalla
Chiesa e della compagna Setti
Carraro, unala del bookshop
presente allinterno di Palazzo
Reale sar concessa allasso-
ciazione Libera, che potr ven-
dere i prodotti provenienti dai
terreni confiscati alla mafia.
Questanno il 50 anniver-
sario dalluscita del film Il
Gattopardo di Luchino Vi-
sconti - ha comunicato il di-
rettore Forgione - e stiamo or-
ganizzando, insieme ad un co-
mitato scientifico e con la Scuola
del Cinema di Roma e Palermo,
un evento legato al ricordo del
film. A tal proposito ringrazio
per la presenza oggi il maestro
Gioacchino Lanza Tomasi, stu-
dioso di fama internazionale. In
occasione del 70/mo anniversario
dello sbarco degli alleati in Sicilia
si terr un convegno, promosso
con le Universit di Palermo,
Catania e Messina, un momento
di riflessione su come lo sbarco
ha cambiato gli assetti geopolitici
e del potere nellintero Mediter-
raneo e sulle conseguenze na-
zionali e siciliane di questi eventi,
fino allapprovazione dello Statuto
autonomo. Per quanto riguarda
le mostre dobbiamo puntare
molto di pi sulla qualit delle
mostre, su eventi di rilevanza
nazionale, infatti, abbiamo gi
in programma un incontro con
il maestro Botero.
La Fondazione - ha proseguito
Forgione - non deve essere pa-
lermocentrica, ma regionale,
deve costruire un rapporto con
il territorio, deve aprirsi al ter-
ritorio. La sfida dimostrare
che in Sicilia si pu produrre
cultura senza il saccheggio di
risorse pubbliche e luso amorale
e immorale delle carte di credito.
A chi ha detto che con la cultura
non si mangia dobbiamo saper
dimostrare il contrario, anche
perch quelli che lo hanno af-
fermato coincidono con coloro
che se la sono mangiata.
Unaltra novit riguarda la mo-
stra sulle Icone bizantine, esposte
nelle Sale Duca di Montalto di
Palazzo Reale, che sar prolun-
gata fino al 28 agosto; una copia
del catalogo Immagine e Scrit-
tura. Presenza greca a Messina
dal Medioevo allet Moderna
a conclusione dellincontro
stata donata ai giornalisti pre-
senti.
A sorpresa, tramite il poeta ed
autore Nino Buttitta, il regista
Giuseppe Tornatore dallAustralia
si congratulato con il presidente
dellArs Giovanni Ardizzone
per la nomina di Forgione alla
direzione della Fondazione Fe-
derico II.
Infine, come anticipato dal di-
rettore Forgione, Cronache Par-
lamentari Siciliane, periodico
dinformazione dellArs, da set-
tembre diventer portale online,
stiamo gi lavorando - ha con-
cluso il direttore della Fondazione
- al progetto editoriale, Cronache
Parlamentari diventer uno
strumento utile per dare le notizie
sullattivit dellArs.
Clara Salpietro
Numero 15/16 - agosto 2013 7
F
rancesco Forgione, giornalista professionista,
nato a Catanzaro nel 1960 e vive a Palermo
da ventanni. Il suo impegno politico inizia da giovane,
nel 1982 viene eletto consigliere nel suo comune:
Tiriolo, in provincia di Catanzaro, nelle liste del
Partito di Unit Proletaria per il comunismo.
Da dirigente regionale del PCI in Calabria, a met
degli anni 80, impegnato a denunciare la presenza
di imprese legate alla mafia nella costruzione della
base militare americana dei cacciabombardieri
F16 a Isola Capo Rizzuto e si impegna contro la
costruzione della centrale a carbone di Gioia Tauro
e gli interessi della ndrangheta ad essa collegati.
Con la nascita di Rifondazione Comunista, diventa
caporedattore e poi direttore responsabile del set-
timanale Liberazione. Nel 1994 si trasferisce in
Sicilia e diventa segretario regionale del PRC,
incarico che ricopre fino al 2001.
Nel 1996 viene eletto deputato allAs-
semblea Regionale Siciliana e fino
al 2006 capogruppo parlamentare.
Eletto alla Camera dei Deputati,
stato presidente della Commissione
Parlamentare Antimafia dal novem-
bre del 2006 fino allo scioglimento
anticipato della legislatura nel 2008.
Durante la sua presidenza la Com-
missione ha approvato, tra le altre,
la prima relazione sulla Ndrangheta
e il Codice etico per le candidature
di partiti. Nel 2010 ha aderito a Si-
nistra Ecologia Libert.
Dal 2004 al 2006 stato direttore di
Telejato, protagonista nelle denunce
antimafia nel palermitano.
Dal 2008 al 2011 stato docente di
Storia e sociologia delle organizza-
zioni criminali allUniversit dellA-
quila.
Giornalista e studioso dei fenomeni
mafiosi, Forgione autore di nume-
rosi saggi e libri di inchiesta: con
Paolo Mondani, Oltre la Cupola. Mas-
soneria, mafia e politica (Rizzoli
editore 1994, prefazione di Stefano
Rodot, postfazione di Agostino Cor-
dova); Amici come prima. Storie di mafia e politica
nella Seconda Repubblica (Editori Riuniti, 2003,
prefazione di Nicola Tranfaglia); Ndrangheta. Boss,
luoghi e affari della mafia pi potente al mondo
(Baldini Castoldi Dalai, 2008); Osso, Mastrosso e
Carcagnosso. Immagini miti e misteri della ndrangheta,
con Ciconte, Macr, Patti ( Rubbettino 2010, prefazione
di Nino Buttitta); Storia Illustrata di Cosa nostra.
La mafia siciliana dal mito dei Beati Paoli ai giorni
nostri, con Ciconte e Patti (Rubbettino, 2011, pre-
fazione di Piero Grasso); Mafia export. Come ndran-
gheta, cosa nostra e camorra hanno colonizzato il
mondo (Baldini Castoldi Dalai, 2009), pubblicato
in 11 lingue e in 20 Paesi; Porto franco. Politici, ma-
nager e spioni nella repubblica della ndrangheta
(Dalai editore, 2012) e Atlante delle mafie. Storia,
economia, societ, cultura, con Enzo Ciconte e Isaia
Sales (Rubbettino, 2012).
Ecco chi Francesco Forgione,
nuovo direttore della Fondazione Federico II
Passione politica,
antimafia e cultura
a prima legge parlamen-
tare di questa legislatura
allArs. La prima legge
firmata dal Movimento Cinque
Stelle in Italia. Sono almeno
due i primati che porta con s
il testo sullAlbergo Diffuso ap-
provato il 24 luglio scorso a
Sala dErcole. Una legge soste-
nuta trasversalmente dai gruppi
politici dellArs e che giunge,
numeri alla mano, in una fase
critica per il turismo siciliano.
La legge deriva dal ddl 230,
presentato il 28 febbraio 2013
e firmato da Claudia la Rocca
(M5S) e da tutti i colleghi del
gruppo, nonch da Fabrizio
Ferrandelli (Pd). Relatore del
testo Giorgio Assenza (Pdl). Ce-
rano altri tre disegni di legge
L
L
albergo diffuso,
approvata la legge
LArs ha varato un testo sostenuto
trasversalmente dai gruppi parlamentari
Numero 15/16 - agosto 2013 9
sulla materia che sono stati ab-
binati al 230, scelto come testo
base dalla Quarta Commissione,
presieduta da Giampiero Triz-
zino (M5S) perch non compor-
tando oneri finanziari si sarebbe
potuto discutere prima della
sessione di bilancio: si tratta
del n. 120 (primo firmatario
Salvino Caputo, Pdl, decaduto
dalla carica), del 76 (unico fir-
matario Girolamo Turano, Udc)
e del 152 (a firma di Salvatore
Cordaro, Grande Sud-Pid Can-
tiere Popolare). Cinque le sedute
dedicate allAlbergo Diffuso in
commissione tra il 7 marzo e
il 3 luglio quando il testo stato
esitato per laula. Qui il disegno
di legge stato emendato e poi
approvato allunanimit.
Lalbergo diffuso un nuovo
modo di concepire lospitalit,
complementare al turismo tra-
dizionale, che rilancia la fruibilit
dei centri storici delle citt e
dei paesi e pone le basi per nuova
occupazione. La legge punta a
dislocare gli alloggi per i turisti
nelle abitazioni del centro storico
e dei borghi marinari e rurali,
garantendo a pochi metri da
essi la presenza di locali adibiti
a spazi comuni per gli ospiti.
Larticolo principale il numero
uno: con esso infatti la Regione
Siciliana nellottica della diffu-
sione del turismo sostenibile
riconosce e regolamenta, come
forma complementare e di sup-
porto per lo sviluppo turistico,
lalbergo diffuso per raggiun-
gere contemporaneamente nu-
merosi obiettivi: destagionaliz-
zare e arricchire lofferta turi-
stica; recuperare il patrimonio
edilizio dei centri storici e dei
borghi nonch ridurre il con-
sumo del territorio; incentivare
leconomia dei centri storici e
dei borghi nonch valorizzare
i centri commerciali naturali
definiti dallarticolo 9 della
legge regionale 15 settembre
2005, n. 10; dare un nuovo slan-
cio produttivo alle antiche mae-
stranze; evitare lo spopolamento
dei piccoli comuni lontani dai
circuiti turistici tradizionali
nonch offrire nuove opportu-
nit occupazionali.
Larticolo 2 specifica il significato
di alcune definizioni. Per al-
bergo diffuso si intendono le
strutture caratterizzate dalla
centralizzazione in unico stabile
dellufficio ricevimento e delle
sale di uso comune, e dalla di-
slocazione delle unit abitative
in uno o pi stabili separati,
purch ubicati nei centro storici
e nei borghi marinari e rurali
del comune e/o distanti non
oltre 300 metri effettivi dalle-
dificio nel quale sono ubicati i
servizi principali. Ecco spiegato
quindi come strutturato un
albergo diffuso. Nei comuni
nei quali gli strumenti urbani-
stici non prevedono lindivi-
duazione di zone di centro storico
(Zona A), gli alberghi diffusi
possono essere ubicati nelle aree
individuate dagli stessi comuni
come di interesse storico, ar-
chitettonico o monumentale.
Quali sono i requisiti fonda-
mentali per essere riconosciuti
come Albergo diffuso? E ne-
cessario che la struttura ricettiva
sia gestita in forma imprendi-
toriale, anche individuale, con
attinenza o interesse statutario
nel campo dellaccoglienza; deve
essere gestita in forma profes-
sionale e offrire servizi turistici
ai fruitori (accoglienza, bar, ri-
storo, svago, palestra);
Le unit abitative, almeno
sette, devono essere di-
slocate in pi edifici se-
parati e soprattutto pree-
sistenti; devono esserci
spazi comuni per gli ospiti (ri-
cevimento, sale comuni, bar,
punto ristoro); la distanza tra
gli stabili deve essere ragione-
vole: massimo 300 metri tra le
unit abitative e le strutture
con i servizi. Lalbergo diffuso
non pu sorgere in comuni e
borghi abbandonati o disabitati.
I requisiti per la classificazione
in stelle sono identici a quelli
per la classificazione delle strut-
ture extra-alberghiere.
Gli immobili convertiti in al-
bergo diffuso possono mante-
nere la destinazione urbanistica
residenziale, fatta eccezione
per lo spazio destinato ai servizi
comuni. Sono state previste in-
fine alcune deroghe alle norme
igienico sanitarie. Nel caso in
cui tra gli edifici facenti parte
dellalbergo diffuso vi siano
manufatti preesistenti alla data
di entrata in vigore del decreto
del ministero della sanit 5 lu-
glio 1975, sono ammesse le al-
tezze ed i rapporti aeroillumi-
nanti esistenti.
Sergio Capraro
p r i m o
p i A n o
Riconosciuto in Sicilia
questo nuovo modo
di concepire lospitalit
10 Cronache Parlamentari Siciliane
alermitana, 32 anni il 3
settembre. Claudia La
Rocca, deputata del Mo-
Vimento Cinque Stelle la prima
firmataria della legge sullAl-
bergo Diffuso. Il suo testo era
stato scelto come base ma erano
ben quattro le proposte di legge
di altri deputati sullo stesso ar-
gomento. Cos la giovane espo-
nente del partito di Grillo mostra
il doveroso fair play: i testi dei
colleghi deputati erano altret-
tanto validi, la differenza so-
stanziale che il nostro non
prevedeva oneri finanziari. LAl-
bergo diffuso stato proposto
in maniera trasversale anche
da altre forze politiche, ci di-
mostra che in Parlamento si
pu lavorare bene su progetti
che guardano il bene comune.
Ho apprezzato il lavoro di tutta
la Commissione, a partire da
quello del relatore onorevole
Giorgio Assenza.
Perch ha voluto puntare
sullAlbergo diffuso?
Perch lalbergo diffuso accoglie
il turista facendolo immergere
nelle atmosfere autentiche della
vita dei piccoli borghi e centri
storici, aiutandolo a conoscere
abitudini e usanze originarie,
a vivere la quotidianit locale
e a degustare prodotti enoga-
stronomici tipici. Inoltre mira
alla salvaguardia dellambiente,
al recupero urbanistico, alla
valorizzazione delle tradizioni,
dando al tempo stesso oppor-
tunit imprenditoriali, con ri-
cadute positive sulle attivit
commerciali esistenti, nonch
sui centri commerciali naturali.
Mi piace sottolineare lorizzon-
talit dellalbergo diffuso. Non
alloggi in unico edificio ma
un albergo
orizzontale
Claudia La Rocca del M5S la prima
firmataria del testo base divenuto legge
P
P
un albergo
orizzontale
Numero 15/16 - agosto 2013 11
sparsi ed equidistanti dai servizi
essenziali.
Quali sono gli obiettivi di que-
sta legge?
Gli obiettivi principali dellal-
bergo diffuso sono il recupero
del patrimonio edilizio dei centri
storici per ricavarne degli al-
loggi per i turisti e largine allo
spopolamento dei piccoli comuni,
spesso lontani dai circuiti tu-
ristici tradizionali. La nascita
degli alberghi diffusi pun-
ta inoltre a creare nuove
opportunit occupazionali.
In un difficile momento
storico come questo ne-
cessario dare un segnale
di novit, di idee che guar-
dino sia allo sviluppo, sia
alla sostenibilit. Il nostro
territorio deve puntare
sul turismo per la sua ri-
nascita. Come Movimento
promuoviamo lospitalit
diffusa, espressione del
concetto di turismo so-
stenibile. Colgo loccasione
per ringraziare Giancarlo
DallAra, promotore in
Italia dellalbergo diffuso,
il presidente dellAssocia-
zione Nazionale Alberghi Dif-
fusi,. Michele Esposto, nonch
i responsabili degli alberghi
diffusi di Scicli e Modica e tutti
gli attivisti che hanno messo
a disposizione le loro profes-
sionalit per il miglioramento
del testo.
Ha citato Scicli e Modica. Quin-
di lalbergo diffuso esisteva
gi in Sicilia?
S, alcuni, nati dalla singola
iniziativa ma lalbergo diffuso
non era riconosciuto. Con questa
legge ci mettiamo al passo con
altre regioni; puntiamo al mo-
dello Puglia e Campania che
hanno sviluppato lalbergo dif-
fuso nel modo migliore. Qual-
cuno da Ragusa Ibla mi ha chia-
mato dicendomi: ma i miei bed
and breakfast messi in rete
sono gi un albergo diffuso?.
Qual stata la sua risposta?
In qualche modo s, mancava
loro solo lo spazio comune, pun-
to fondamentale dellalbergo
diffuso, dove tutti fanno cola-
zione, dove c laccoglienza, il
ristoro e servizi vari. Che qual-
cuno lo stesse gi facendo co-
munque la dimostrazione che
lAlbergo diffuso funziona. Que-
sto provvedimento servir a far
ripartire leconomia anche nelle
piccole realt che, grazie a que-
sta legge, potranno dotarsi di
veri e propri impianti di rice-
zione senza per dover spendere
enormi capitali per la costru-
zione di mastodontici hotel. La
ricchezza sta nei centri storici
e riscoprirla e valorizzarla
un dovere di chi fa le leggi.
E come la mettiamo con gli
albergatori tradizionali? Sono
gi in crisi. Con lalbergo dif-
fuso aumenter ulteriormente
la concorrenza
Io credo che i fruitori dellal-
bergo diffuso rappresentino un
target diverso da quello degli
hotel. E la famosa dif-
ferenza tra turista e
viaggiatore. Chi sce-
glie un albergo diffu-
so vuole immergersi
nellambiente locale
e conoscere le persone
del luogo. Tuttavia
qualcosa per gli al-
bergatori il Governo
dovr fare. Ho fatto
una piccola indagine
presso i tour operator
per capire perch pre-
feriscono mandare i
loro clienti verso altre
mete, piuttosto che in
Sicilia. Il fattore che
incide di pi la com-
petitivit delle nostre
strutture. Il rapporto qualit
prezzo non funziona. Ecco per-
ch gli studenti che viaggiano
in inverno e potrebbero aiutare
la destagionalizzazione vengono
spediti in soprattutto in costiera
amalfitana. La maggior parte
degli hotel hanno bisogno di
essere ristrutturati per compe-
tere. Su questo gli albergatori
devono essere aiutati con la pro-
grammazione dei fondi comu-
nitari 2014-2020.
S.C.
p r i m o
p i A n o
Avevano presentato tre ddl
sullo stesso tema anche Pdl,
Udc e Pid Cantiere Popolare
a sua formula, innova-
tiva, ecosostenibile, re-
munerativa, a favore del
turismo e contro lo spopola-
mento dei borghi, esplosa co-
stantemente in Italia negli ul-
timi quindici anni e ha fatto
mediaticamente il giro del mon-
do. Giancarlo DallAra, inven-
tore dellalbergo diffuso, stato
intervistato persino da National
Geographic e dal New Yor Ti-
mes. A Londra stato premiato
nel 2010 al World Travel
Market con l ambito Wtm
Award. Oggi mostra soddisfa-
zione per la legge varata il 24
luglio allArs.
Come giudica la legge sici-
liana sullalbergo diffuso a
lei tanto caro?
decisamente una legge fatta
bene, la considero una legge
sullalbergo diffuso di nuova
generazione. Consideri che lal-
bergo diffuso un argomento
di nicchia che coinvolge unot-
tantina di realt in tutta il paese
quindi le norme di solito sono
pionieristiche. La prima legge
sul tema stata fatta in Sar-
degna nel 98 ed era composta
di poche righe. La Sicilia par-
ticolarmente vocata per questa
formula e ne ha bisogno perch
il turismo siciliano troppo
concentrato in un periodo di
stagionale brevissimo, legato
alla vendita dei pacchetti tra-
dizionali, coi tour e le escursioni.
Il sapore della Sicilia lo assaggi
se lo vivi come i siciliani. Gli
alberghi diffusi italiani sono
aperti tutto lanno perch hanno
ospiti tutto lanno. Lalbergo
diffuso, infatti, vende lo stile
L
L
12 Cronache Parlamentari Siciliane
una legge
di nuova
generazione
La parola a Gianfranco DallAra,
diventato famoso
per aver ideato lalbergo diffuso
Numero 15/16 - agosto 2013 13
di vita di questi luoghi, che sia
novembre o febbraio.
Quindi crede che sar un suc-
cesso?
La legge approvata dallArs
crea i presupposti. Bisogna ve-
dere se gli alberghi diffusi che
nasceranno verranno fatti e
gestiti bene. Finora i siciliani
si sono fatti valere. Lalbergo
diffuso di Scicli ha un successo
straordinario, in poco tempo
divenuto un esempio. La stessa
cosa posso dire per gli altri.
Se fosse un albergatore tra-
dizionale sarebbe preoccupato
per il nascere di alberghi dif-
fusi?
Vede, io oggi insegno ma vengo
dal settore alberghiero tradi-
zionale. Non c alcuna concor-
renza, mi sorprendo quando
assisto a polemiche. I target
sono completamente differenti.
Le comodit che trovi in hotel
non le trovi in alberghi diffusi,
dove se piove devi fare trecento
metri, magari in salita, per fare
colazione o seicento per andare
a trovare gli amici. Il cliente
tradizionale percepisce questo
come un grave disservizio. Op-
pure immagini di arrivare in
un albergo diffuso la notte coi
problemi di segnaletica. Di solito
nellalbergo diffuso c solo una
targhetta nella casa. Un tedesco
che non ha mai trovato auten-
ticit, si innamora di tutto que-
sto. E il bello di attraversare
la strada, di chiedere informa-
zioni ed entrare in contatto con
la gente del posto.
In altre regioni stato fissato
un limite di abitanti, di solito
cinquemila, per i comuni dove
possibile fare degli alberghi
diffusi. Il limite non c nella
legge siciliana. Anzi la pos-
sibilit di fare alberghi diffusi
stata estesa, oltre ai centri
storici di interesse, ai borghi
marinari e rurali. Crede possa
essere un problema?
Direi di no. E chiaro che lal-
bergo diffuso adatto alla vita
dei piccoli borghi, nelle grandi
citt non funzionerebbe con il
traffico e i problemi che cono-
sciamo. Ma se un determinato
borgo, rurale o marinaro, fa
parte di un grande comune va
bene, limportante che sia un
borgo. Il limite al numero degli
abitanti lha messo per prima
lEmilia Romagna con la pos-
sibilit di modificarlo dopo un
primo test. Infatti da cinquemila
sono recentemente passati a
ottomila. Non abbiamo alcun
nessun interesse che ci siano
norme restrittive se non nel li-
mitare le distanze tra le unit
abitative.
La legge in Sicilia prevede
che la distanza massima tra
le unit abitative, che com-
pongono lalbergo diffuso, sia
di 300 metri.
Il tema della distanza im-
portante per la riuscita dellal-
bergo diffuso. Chi fa lalbergo
diffuso spende meno se le di-
stanze sono ridotte e i clienti
sono pi contenti.
Perch?
p r i m o
p i A n o
Il testo pensato bene,
ora tocca agli imprenditori.
LAlbergo diffuso adatto alla Sicilia
I
n Sicilia fino a qualche settimana fa non cera
una legge che li riconoscesse, ma erano gi nati
cinque alberghi diffusi. Circa dieci
anni fa il primo sbocci a SantAngelo
Muxaro. Via via se ne sono fatti avanti
altri quattro: a Piazza Armerina, a
Modica, a Savoca e a Scicli. Stanno
riscuotendo un ottimo successo.
Ognuno presenta unidentit e caratteristiche
diverse, quelle del luogo in cui si trovano. Dal
barocco di Scicli alla vacanza naturalistica di
SantAngelo. Non a caso, Ezio Occhipinti, un
passato da consulente dazienda nel turismo e so-
prattutto colui che ha messo in piedi lAlbergo
diffuso di Scicli, ha
suggerito alcuni emen-
damenti al testo per
prevedere una classi-
ficazione. Occhipinti,
infatti, durante liter
parlamentare stato
ascoltato in Quarta
Commissione: Sono
stato chiamato e ho
partecipato con pia-
14 Cronache Parlamentari Siciliane
I clienti riescono a cogliere lat-
mosfera dellalbergo diffuso. Se
io e i miei amici distiamo 500
metri, e altri 500 metri dalla re-
ception pi che una vacanza di-
venta un supplizio. E bene che
il gestore trovi case vicine. Il ser-
vizio di pulizia sar pi rapido
ed economico, la receptionist im-
piegher pochi minuti per ac-
compagnare i clienti e non dovr
essere sostituita. Tutto diventa
semplice. Con una distanza mas-
sima maggiore avremmo assistito
ad un proliferare di alberghi dif-
fusi ma molti avrebbero chiuso.
Come sono le abitazioni degli
alberghi diffusi? Lussuose,
semplici? Quanto costa per-
nottare in queste case?
Ogni albergo diffuso diverso
dallaltro. In Italia esistono al-
berghi diffusi dove notte e pic-
cola colazione costano 1000
euro, altri dove costano 40 euro.
Dipende anche da dove si trova.
A Piazza Armerina e a Scicli
ci sono i palazzi del seicento,
naturale che vengano fuori
alberghi diffusi di alto livello.
Gi cinque in sicilia
A SantAngelo Muxaro, Piazza Armerina, Modica,
Savoca e Scicli labergo diffuso realt
Numero 15/16 - agosto 2013 15
cere. Questa legge per noi molto importante. Fi-
nora, senza alcun regolamento, siamo andati
avanti in modo casereccio, con tutte le difficolt
in termini autorizzativi. Direi che la rivoluzione
la classificazione. Ho proposto di fare una clas-
sificazione ad hoc, come accade per gli alberghi
tradizionali. Se questa classificazione, come an-
nunciato dallassessore Stancheris, viene inserita
nel regolamento attuativo, la Sicilia si porrebbe
come la prima regione a proporla in Italia. I
gestori degli Ad tengono a precisare che si tratta
di alberghi: la legge dice Occhipinti finalmente
ci riconosce questo status, nei fatti non siamo bed
and breakfast o case vacanza: innanzitutto c uno
spazio comune per i servizi essenziali. A Scicli
questo spazio si trova in pieno barocco, in una
via che patrimonio dellumanit.
Oltre a creare un nuovo modello
di ospitalit afferma ancora Oc-
chipinti - che mira a far vivere une-
sperienza autentica, gli obiettivi del
progetto sono il coinvolgimento dei
produttori locali e la promozione del
territorio. Per questo la strategia di marketing
incentrata sui tre principali eventi che Scicli offre:
la Cavalcata di san Giuseppe, la Pasqua e la Festa
delle Milizie.
A volte gli alberghi diffusi sono composti da unit
abitative di un unico proprietario, altre volte sono
diversi proprietari. C chi preferisce gestire alcuni
servizi come le pulizie centralmente, chi affida le
pulizie ai singoli proprietari. Dettagli. La formula
albergo diffuso funziona.
S.C.
p r i m o
p i A n o
Ma se ci troviamo in un borgo
marinaro verranno fuori case
semplici. Certamente pi un
albergo diffuso eterogeneo
pi potr diversificare lofferta
con prezzi e case diverse.
La legge dellArs prevede un
numero minimo di sette unit
abitative. Qual a suo avviso
il numero ideale di unit?
Sette il dato giuridico e va
bene. Il numero ideale di unit
abitative, tuttavia, oscilla da
luogo a luogo a seconda della
notoriet turistica del luogo,
pi il borgo conosciuto come
localit turistica, meno possono
essere le unit. Dove infatti la
percentuale di riempimento
bassa sar necessario avere
maggiore ricettivit per lavo-
rare sui gruppi e fare margine.
Inoltre ci vorranno pi fondi
per la promozione e il marke-
ting. Il consiglio comunque
di aumentare le unit gradual-
mente. Partire per esempio da
quindici se lobiettivo arrivare
a trenta.
Sergio Capraro
Parla uno
degli imprenditori:
legge importante
per il nostro futuro
16 Cronache Parlamentari Siciliane
Semaforo verde dalle commissioni
Antimafia e Affari Istituzionali.
Manca solo lok della Commissione Bilancio
testImonI
DI GIustIzIa
a settembre la prima legge
Numero 15/16 - agosto 2013 17
ad un passo dallaula il
disegno di legge n.478
diniziativa governativa
per i benefici in favore dei te-
stimoni di giustizia. Manca
solo lok da parte della Com-
missione Bilancio. Liter par-
lamentare iniziato in Com-
missione Antimafia, presieduta
da Nello Musumeci, dove il
testo ha avuto allunanimit
parere favorevole. Semaforo
verde anche in Commissione
Affari Istituzionali, presieduta
da Marco Forzese. Il ddl neces-
sita della copertura finanziaria,
per questa ragione serve il pas-
saggio in secondo commissione
dove non stato ancora esa-
minato. Se, come sembra, non
ci saranno intoppi, il testo di-
venter legge a settembre.
Il disegno di legge, che porta
la firma del presidente della
Regione Rosario Crocetta, pre-
vede lestensione ai testimoni
di giustizia dei benefici stabiliti
dalla legge regionale 20 del
1999 in favore dei familiari
delle vittime di mafia.
E bene innanzitutto specificare
la differenza tra collaboratori
e testimoni di giustizia. Questi
ultimi, infatti, sono cittadini
che, per la loro collaborazione
con la magistratura, hanno
dovuto lasciare la regione per
trasferirsi in localit sicure,
sotto identit fittizie, ma non
sono affatto persone coinvolte
precedentemente in azioni cri-
minali.
La figura del testimone di giu-
stizia in realt esiste da tempo
nella prassi, ma ha assunto
nellordinamento statale un ri-
lievo giuridico autonomo con
lintervento normativo operato
dal legislatore con la legge 13
del febbraio 2001, n. 45, che
ha modificato la legge 82/1991.
la legge del 2001 ha esteso la
disciplina propria del collabo-
ratore di giustizia in favore di
chi, non avendo commesso al-
cun reato e spesso essendone
state vittima, decide di cooperare
con lo Stato, fornendo infor-
mazioni utili alle indagini ed
alla condanna dei colpevoli;
cos, tuttavia, mettono a rischio
lincolumit e il sereno svolgersi
della vita propria e dei propri
familiari.
La norma si legge nella re-
lazione del testo - si pone in
coerenza con due indirizzi:
quello del 2008 formulato dalla
Commissione parlamentare
dinchiesta sul fenomeno della
criminalit organizzata con
lapprovazione allunanimit
della relazione sui testimoni
di Giustizia. Allora si evidenzi
la necessit di prevedere forme
di assunzione obbligatoria nelle
pubbliche amministrazioni in
favore dei testimoni di giustizia.
Laltro input giunge dal Par-
lamento europeo che delargo-
mento si occup nel 2011, in
sede di approvazione della re-
lazione sulla criminalit orga-
nizzata nellUe.
Le procedure e lattivit istrut-
toria per lammissione ai be-
nefici sono le stesse previste
per i familiari delle vittime e
sono gestite dal Dipartimento
regionale della famiglia e delle
politiche sociali Servizio 8. E
prevista listituzione nel bilancio
della Regione siciliana di un
apposito fondo destinato a co-
prire gli oneri provenienti dalle
assunzioni autorizzate dal di-
segno di legge.
Sergio Capraro
f o C u s

Il testo governativo estende ai testimoni


di giustizia i benefici di cui godono
i familiari delle vittime di mafia
Nello Musumeci Marco Forzese Nello Musumeci Marco Forzese
l disegno di legge sui testi-
moni di giustizia uno di
quelli che non conosce co-
lore politico. Commenti positivi
da destra a sinistra. Commenti
anche da parte di chi ha dedicato
una vita a questi temi come Ste-
fania Grasso, figlia di Vincenzo
Grasso, limprenditore calabrese
ucciso dalla Ndrangheta nell89,
continua le sue battaglie con
lassociazione Libera. E accoglie
con favore la legge in corso di
approvazione in Sicilia. Ben
venga questa legge, aiuter i
siciliani che vogliono denun-
ciare. Purtroppo in Calabria
siamo indietro e non sono affatto
ottimista. Sono quotidianamente
vicina a imprenditori che hanno
denunciato come Tiberio Ben-
I
I
18 Cronache Parlamentari Siciliane
Commenti positivi da tutti i fronti:
soddisfatti sia i testimoni di giustizia
che i politici da destra a sinistra
una legge
senza colori politici
Numero 15/16 - agosto 2013 19
tivoglio, scampato miracolosa-
mente ad un attentato, o come
Rocco Mangiardi e Giuseppe
Demasi. Molti non sanno che
sia in Sicilia che in Calabria ci
sono persone che reagiscono.
In loro rivedo mio padre. Pap
che in una lettera a Biagi nel
1987 scrisse: Nel nostro paese
si vive sotto una cappa di paura
e io denuncio per costruire un
cambiamento,una vita migliore
non tanto per me ma per i miei
figli. Sul fronte della prote-
zione e la sicurezza afferma
ancora la Grasso c invece
tanto da fare. Non si pu atten-
dere che vengano uccise le per-
sone.
Per il presidente della Commis-
sione Regionale Antimafia,
Nello Musumeci, un atto
che assume rilevante valore
morale ed esalta il valore della
denuncia da parte di soggetti
che, autonomamente e senza
far parte di organizzazioni cri-
minali, sentono il dovere di te-
stimoniare contro la mafia e i
suoi gregari.
Col presidente dellArs Ardiz-
zone - ha aggiunto Musumeci
- abbiamo gi avuto un primo
confronto a Roma col ministro
per la Pubblica amministrazione
Giampiero DAlia, dal quale ab-
biamo raccolto interesse e at-
tenzione verso questo tema. In-
contreremo per lo stesso motivo
anche il ministro dellInterno
Angelino Alfano. E importante,
infatti, che il progetto di legge
nazionale vada comunque avan-
ti.
E un disegno di legge gli fa
eco il Presidente dellArs Gio-
vanni Ardizzone - che non co-
nosce schieramenti politici, a
cui abbiamo concesso una corsia
preferenziale. Assicurare nuove
opportunit soprattutto di lavoro
a chi, come i testimoni di giu-
stizia, vittima della mafia,
rappresenta un dovere per le
Istituzioni.
Abbiamo esitato il testo velo-
cemente ha detto Marco For-
zese, presidente della Prima
Commissione - a dimostrazione
del fatto che laddove c un in-
teresse collettivo lassemblea
sa fare il suo dovere. E stato
un lavoro sinergico, iniziato
dal Presidente Crocetta e pro-
seguito dalla Commissione An-
timafia e dalla Commissione
che presiedo.
Francesco Cappello, nominato
relatore del testo in prima com-
missione, ha giudicato la legge
un atto doveroso da parte del-
lArs nei confronti dei testimoni
di giustizia, sia coloro che si
trovano al posto sbagliato al
momento sbagliato, sia di coloro
che decidono spontaneamente
di collaborare. Un gesto cos
nobile deve essere riconosciuto
dalle istituzioni. E ora che
anche lo Stato faccia la sua
parte in termini di protezione
dei testimoni di giustizia. Co-
nosciamo le difficolt economi-
che per cui a volte manca per-
sino il carburante per le auto
della Polizia ma lo Stato deve
trovare delle soluzioni.
Bisogna sostenere quanti, espo-
nendosi con il rischio della vita,
si battono per laffermazione
dei principi di legalit e giustizia
- ha dichiarato il presidente
della Regione Rosario Crocetta
-. Spesso chi si espone rimane
solo. Sono note le vicende di
imprenditori che magari hanno
denunciato e sono stati costretti
a chiudere le proprie attivit,
rimanendo a volte persino senza
lavoro n risorse economiche.
Con questo ddl, - ha concluso
Crocetta - il governo regionale
intende garantire queste per-
sone, cittadini che si sono ri-
bellati e che hanno bisogno di
sentire la forza delle istituzioni
e la loro vicinanza.
Sergio Capraro
f o C u s
Rosario Crocetta Giovanni Ardizzone Rosario Crocetta Giovanni Ardizzone
siste una netta differenza
tra collaboratore e te-
stimone di giustizia. Il
primo ha un passato di appar-
tenenza ad una organizzazione
criminale o mafiosa, accusato
o si auto-accusa di crimini e di
essi si pente iniziando la propria
collaborazione con la giustizia.
Il collaboratore sottoscrive un
contratto con lo Stato basato
sulla fornitura di informazioni
provenienti dallinterno dellor-
ganizzazione criminale in cambio
di benefici processuali, penali e
penitenziari, della protezione e
del sostegno economico per s
e per i propri familiari.
I collaboratori di giustizia, che
in gergo giornalistico vengono
definiti pentiti, sono un ele-
mento indispensabile nella lotta
contro le mafie, cos come per
altri versanti lo sono stati negli
anni 70 e 80 relativamente al
fenomeno del terrorismo. Essi,
infatti, permettono di conoscere
direttamente: come le organiz-
zazioni criminali sono strutturate;
quali obiettivi perseguono; quali
strategie adottano; di quali rap-
porti di connivenza o di collusione
si nutrono; quali delitti hanno
compiuto o intendono compiere.
Inoltre permettono: larresto di
importanti boss mafiosi; il se-
questro e la confisca di patrimoni
illecitamente accumulati; di evi-
tare luccisione di alcune persone
finite nel mirino delle cosche.
Il testimone di giustizia, invece,
non ha commesso alcun crimine,
ma spesso ne stato vittima, e
decide di collaborare con lo Stato
fornendo informazioni utili alle
indagini e mettendo a rischio la
propria vita e quella dei propri
familiari. I testimoni di giustizia
sono persone che normalmente
non provengono da ambienti
malavitosi, occupano normali
posizioni nel tessuto economico
e sociale e sono spesso vittime
delle organizzazioni criminali e
Non ha commesso crimini e spesso ne stato
vittima, non collaboratore e non appartiene
ad una organizzazione criminale o mafiosa
E
E
20 Cronache Parlamentari Siciliane
Il testimone
di giustizia
non un pentito
Numero 15/16 - agosto 2013 21
assumono il ruolo di testimoni
dopo aver subito estorsioni o
aver assistito a eventi criminosi.
I testimoni forniscono la loro te-
stimonianza relativamente al-
laccadimento di un fatto delit-
tuoso e per tale ragione godono
di una protezione da parte degli
organi dello Stato appositamente
creati.
Unimportante avvenimento per
il fenomeno del pentitismo, nella
sua forma pi conosciuta, si ebbe
con la legge 6 febbraio 1980 n.
15. la cosiddetta legge Cossiga,
che concesse sconti di pena a
terroristi catturati e che diede
un importante impulso alla lotta
contro il fenomeno. Giovanni
Falcone ed Antonino Scopelliti
furono tra i primi magistrati a
intuire limportanza del fenomeno
dei collaboratori di giustizia. A
loro si devono numerosi prov-
vedimenti volti ad incoraggiare
lutilizzo dei cosiddetti pentiti
per la risoluzione di importanti
e delicate indagini nonch per
la formazione della cosiddetta
prova orale nel dibattimento
processuale. Lapporto del loro
operato si concretizz nellema-
nazione del decreto legge 15 gen-
naio 1991 n. 8, convertito, con
modificazioni, dalla legge 15
marzo 1991 n. 82, che norm
per la prima volta figura del col-
laboratore di giustizia.
La legislazione in materia di col-
laboratori di giustizia stata
modificata dal Parlamento con
la legge 13 febbraio 2001, n. 45,
che ha stabilito soprattutto una
formale e netta distinzione tra
collaboratori e testimoni di
giustizia, nonch un diverso
regime giuridico di trattamento
tra le due figure; ha stabilito cri-
teri pi rigidi per la selezione
delle collaborazioni; ha introdotto
il limite temporale di sei mesi,
periodo entro il quale il collabo-
ratore deve confessare tutte le
informazioni e gli elementi di
cui a conoscenza; infine, ha in-
trodotto, per lammissione ai be-
nefici penitenziari, dei limiti di
pena da scontare in carcere nella
misura di un quarto della pena
inflitta e, in caso di condanna
allergastolo, di dieci anni di re-
clusione.
La legge del 2001 estende al te-
stimone di giustizia la disciplina
propria del collaboratore di giu-
stizia ed in particolare, lart. 16-
ter, afferma che i testimoni di
giustizia hanno diritto: a misure
di protezione fino alla effettiva
cessazione del pericolo per s e
per i familiari; a misure di assi-
stenza, anche oltre la cessazione
della protezione, volte a garantire
un tenore di vita personale e fa-
miliare non inferiore a quello
esistente prima dellavvio del
programma, fino a quando non
riacquistano la possibilit di go-
dere di un reddito proprio; alla
capitalizzazione del costo del-
lassistenza, in alternativa alla
stessa; se dipendenti pubblici,
al mantenimento del posto di la-
voro, in aspettativa retribuita,
presso lamministrazione dello
Stato al cui ruolo appartengono,
in attesa della definitiva siste-
mazione anche presso altra am-
ministrazione dello Stato; alla
corresponsione di una somma
a titolo di mancato guadagno,
concordata con la commissione,
derivante dalla cessazione del-
lattivit lavorativa propria e dei
familiari nella localit di prove-
nienza, sempre che non abbiano
ricevuto un risarcimento al me-
desimo titolo, ai sensi della legge
23 febbraio 1999, n. 44; a mutui
agevolati volti al completo rein-
serimento proprio e dei familiari
nella vita economica e sociale.
Lo stesso articolo prevede poi
che le misure di protezione siano
mantenute fino alla effettiva ces-
sazione del rischio. Inoltre se
lo speciale programma di pro-
tezione include il definitivo tra-
sferimento in altra localit, il te-
stimone di giustizia ha diritto
ad ottenere lacquisizione dei
beni immobili dei quali pro-
prietario al patrimonio dello
Stato, dietro corresponsione del-
lequivalente in denaro a prezzo
di mercato.
C.S.
f o C u s
In Italia 88 testimoni
Sono 1181 i titolari del programma
di protezione al 31 dicembre 2011,
di cui 1093 pentiti e 88 testimoni.
Rispetto al giugno 2011 i collabo-
ratori sono aumentati di 29 unit
mentre il numero dei testimoni
rimasto stabile. Significativa la pre-
senza femminile: sono 64 le colla-
boratrici di giustizia e 26 le testi-
moni. Solo un testimone mino-
renne. la camorra lorganizzazione
con il maggior numero di pentiti
(452) e testimoni di giustizia (30),
seguita da Mafia (303 pentiti e 16
testimoni), Ndrangheta (123 pentiti
e 22 testimoni), Sacra Corona Unita
(106 pentiti e 6 testimoni).
Sono 4.209 i familiari sotto prote-
zione suddivisi in 3920 congiunti
di collaboratori e 289 di testimoni,
i minori sono in tutto 1771.
22 Cronache Parlamentari Siciliane
i parla molto dei testimoni
di giustizia ma raramente
accade che si parli dei pro-
blemi di cui sono protagonisti.
I testimoni di giustizia sono cit-
tadini italiani che hanno scelto
di combattere la criminalit senza
esserne mai stati organici, al
contrario dei collaboratori ai
quali sono stati equiparati fino
al 2001, quando una legge dello
Stato ne ha riconosciuto lo status,
prevedendo misure di tutela e
assistenza.
Lultima volta che lo Stato si
occupato dei testimoni di giustizia
stato cinque anni fa, quando
la Commissione parlamentare
dinchiesta sul fenomeno della
criminalit organizzata mafiosa
o similare, presieduta allepoca
dallonorevole Francesco Forgione,
il 19 febbraio 2008 ha approvato
allunanimit la Relazione sui
testimoni di giustizia. Un do-
cumento molto critico sia per
quello che riguardava le procedure
con le quali si assicurava la loro
segretezza, sia per labbandono
che i testimoni di giustizia pati-
vano in seguito ad un risarci-
mento economico, quasi sempre
un ammontare irrisorio a fronte
delle spese e difficolt da affron-
tare.
Nella Relazione, la cui relatrice
stata lonorevole Angela Napoli,
sono elencate criticit e proble-
matiche della vita da testimone
di giustizia ed inoltre viene espres-
samente affermato che sin dal
suo insediamento la Commissione
ha posto particolare attenzione
sui testimoni di giustizia, i quali
devono essere considerati come
una risorsa e non come un peso,
un modello positivo che incarna
una scelta di legalit in aree ad
alta densit mafiosa.
Dalle audizioni condotte dalla
Commissione parlamentare an-
timafia, emerso che i testimoni
di giustizia sono stati spesso alle
prese con molte difficolt a causa
del cambio di generalit; difficolt
sono state riscontrate nel rein-
serimento nel contesto socio-la-
vorativo; molti testimoni hanno
anche riferito di non essere stati
adeguatamente informati in or-
dine ai diritti e agli obblighi cor-
relati alla loro posizione.
In alcuni casi, i testimoni di giu-
stizia ascoltati, citando episodi
specifici, hanno denunciato li-
nadeguatezza delle misure di
protezione poste in essere a loro
tutela sia nelle localit protette
che in quelle di origine; sono
state riscontrate delle discrasie
tra il dettato normativo e i risultati
applicativi sulla necessit di ga-
rantire ai testimoni il manteni-
mento del pregresso tenore di
vita; difficolt nellaccesso alle
agevolazioni bancarie previste
dallarticolo 16-ter, lettera f), se-
condo cui i testimoni di giustizia
hanno diritto a mutui agevolati
volti al completo reinserimento
proprio e dei familiari nella vita
economica e sociale. A cui si ag-
giungo difficolt attinenti alla
possibilit di acquisizione al pa-
trimonio dello Stato dei beni im-
mobili di propriet dei testimoni
di giustizia; esigenza di ridurre
Nel 2008 la Commissione parlamentare
antimafia ha approvato allunanimit
la Relazione sui testimoni di giustizia
Il difficile
rapporto
con lo stato
S
S
Numero 15/16 - agosto 2013 23
i tempi per la visita medico-legale
tesa al riconoscimento del danno
biologico ed esistenziale; difficolt
di ambientamento nelle localit
protette e problemi relativi agli
aspetti logistici; difficolt nella
fruizione dei servizi assistenziali
e sanitari.
La Commissione parlamentare
antimafia, pertanto, nella relazione
propone di progettare un modello
nuovo del sistema di protezione
per mettere in atto un cambia-
mento radicale nella gestione dei
testimoni. Occorre - si legge nel
documento - un mutamento di
mentalit e metodo, una diversa
filosofia nellapproccio alla figura
del testimone. Bisogna passare
da una gestione a sportello ad
una gestione relazionale. Parti-
colare attenzione va, quindi, ri-
servata alla selezione e alla for-
mazione del personale preposto
alla speciale protezione. Il nuovo
modello di protezione deve partire
dallesame della motivazione che
sta allorigine della scelta del te-
stimone di giustizia: tale scelta
deve essere libera, pienamente
deliberata e responsabile. Il Ser-
vizio centrale di protezione deve
effettuare una valutazione attenta
e accurata dei fattori di questa
scelta testimoniale: lesame della
personalit di tali soggetti, delle
loro caratteristiche e attitudini
e, pi in generale, di quanto con-
cerne la loro sfera psicologica,
utile ad accertare le capacit di
adattamento e di condivisione di
un sistema di vita nuovo, allin-
terno del quale saranno collocati.
La Commissione parlamentare
elenca alcune modifiche che de-
vono essere attuate, tra cui: ir-
robustire i parametri normativi
che fissano i criteri per laccesso
allo status di testimone di giu-
stizia, al fine di evitare che le mi-
sure di tutela e assistenza possano
essere usufruite da soggetti che
hanno tratto direttamente o in-
direttamente vantaggi economici
di natura criminale; formalizzare
i criteri per distinguere il testi-
mone di giustizia dal collaboratore
di giustizia; calibrare le misure
di assistenza e di protezione in
relazione alle caratteristiche spe-
cifiche di ciascun testimone di
giustizia, tenendo conto che questi
proviene da realt e situazioni
diversificate, nonch da contesti
ambientali differenziati; istituire
il Comitato di garanzia per le-
spletamento del programma di
protezione dei testimoni di giu-
stizia; istituire la figura del tutor
del testimone, un punto di rife-
rimento costante e continuo, che
assista e accompagni il testimone,
sin dallingresso nel programma
di protezione; istituire un corpo
specializzato di operatori della
protezione: i nuovi Nuclei Ope-
rativi di Protezione (NOP); ade-
guare limpianto strutturale esi-
stente, integrando il personale
dei nuovi NOP, che opera a livello
territoriale, con soggetti qualificati
e in grado di sviluppare e seguire
i progetti di assistenza socio-psi-
cologica in favore del Testimoni
di Giustizia e dei suoi familiari.
Infine per la Commissione par-
lamentare antimafia, come evi-
denzia lonorevole Angela Napoli
durante lesposizione della rela-
zione, opportuno superare lat-
tuale suddivisione dei compiti
di assistenza e tutela, da un lato,
e sicurezza, dallaltro, affidati ad
organi diversi, per giungere alla
creazione di un organismo unico
che, attraverso unitariet strut-
turale e specializzazione, assicuri
efficacia a tutto il comparto di
protezione, sollevando le forze
di polizia territoriali dai compiti
di scorta e tutela attualmente a
loro affidati dal Servizio centrale.
Lintento era di dare vita ad un
sistema integrato tra gli aspetti
di sicurezza e di assistenza del
testimone di giustizia.
In quella relazione racchiusa
la speranza che solo attraverso
un cambiamento radicale della
gestione dei testimoni sia possibile
migliorare lefficacia di un modello
che si presenta non pi adeguato
alla specificit della figura del
testimone. Listituto dei testimoni
di giustizia deve essere considerato
a tutti gli effetti una risorsa
nella quale il governo vada ad
investire uomini, mezzi e risorse,
in modo da eliminare tutte quelle
situazioni politico-sociali che
sono alla base di problemi enormi
quali lomert, la disincentivazione
delle collaborazioni volontarie e
la mortificazione della vocazione
testimoniale dellassociazionismo
antimafia.
C.S.
f o C u s
24 Cronache Parlamentari Siciliane
Seduta del 17 luglio
La discussione del disegno di
legge Norme per il riconosci-
mento dellAlbergo diffuso in
Sicilia proseguita durante i
lavori, presieduti dal Vicepresi-
dente Antonio Venturino. Nel
dibattito sono intervenuti gli
onorevoli Salvatore Cordaro
(Grande Sud Pid Cantiere Po-
polare), Bernadette Grasso (Gran-
de Sud Pid Cantiere Popolare),
Claudia La Rocca (M5S), Santi
Formica (Lista Musumeci), An-
tonello Cracolici (Pd), Giorgio
Assenza (Pdl verso il Ppe), Gi-
rolamo Turano (Udc), Vincenzo
Vinciullo (Pdl verso il Ppe), Marco
Falcone (Pdl), Vincenzo Figuccia
(Partito dei Siciliani Mpa), Giu-
seppe Arancio (Pd) e Giampiero
Trizzino (M5S). Approvate, inoltre,
le due mozioni unificate per ot-
tenere in Sicilia il riconoscimento
dello status di zona franca e per
lattivazione delle zone franche
urbane. Nel dibattito sono in-
tervenuti gli onorevoli Emanuele
Dipasquale (Il Megafono Lista
Crocetta), Bernadette Grasso
(Grande Sud Pid Cantiere Po-
polare), Valeria Sudano (Articolo
Quattro), Antonino DAsero (Pdl
verso il Ppe) e lassessore alle
Attivit Produttive Linda Van-
cheri. Venturino ha comunicato
che il Consiglio di Presidenza
ha preso atto della mancanza
dei requisiti per il mantenimento
in deroga del Gruppo parlamen-
tare PID Cantiere popolare.
La consistenza numerica si ri-
dotta a due deputati eletti nello
stesso collegio elettorale. Gli
onorevoli Salvatore Cordaro e
Roberto Clemente hanno quindi
dichiarato di aderire al Gruppo
parlamentare Grande Sud. Al
contempo lonorevole Bernadette
Grasso, Presidente del Gruppo
parlamentare Grande Sud, ha
comunicato il cambio di deno-
minazione del Gruppo, chiamato
dall11 luglio Grande Sud PID
Cantiere popolare. Si proceduto
allelezione delle cariche interne:
presidente del gruppo stato
eletto Salvatore Cordaro, Ber-
nadette Grasso Vicepresidente,
Roberto Clemente il Segretario
.
Il Presidente ha comunicato,
inoltre, che si costituito lIn-
tergruppo Siciliani nel Mondo,
composto dai deputati: Salvatore
Lo Giudice (Drs, Presidente),
Antonino Oddo (Il Megafono Li-
sta Crocetta, Vicepresidente). I
Via libera a 7 leggi
Incompatibilit, contributi a Enti, indicatori,
assestamento di bilancio, rendiconto, precari,
e albergo diffuso: lestate intensa di Sala dErcole
Costituito
Intergruppo Siciliani
nel mondo
Numero 15/16 - agosto 2013 25
componenti sono Alice Anselmo
(Udc), Giambattista Coltraro (Il
Megafono Lista Crocetta), Gio-
vanni Di Giacinto (Il Megafono
Lista Crocetta), Vincenzo Fontana
(Pdl verso il Ppe), Paolo Ruggi-
rello (Articolo Quattro) e Ed-
mondo Tamajo (Drs).
Seduta del 23 luglio
Ancora un passo avanti per il
ddl sullalbergo diffuso. Nella
seduta presieduta da Giovanni
Ardizzone, stato approvato lar-
ticolato con i relativi emenda-
menti. Rinviata al giorno se-
guente la votazione finale. Nel
dibattito sono interventi gli ono-
revoli Roberto Clemente (Grande
Sud Pid Cantiere Popolare),
Giampiero Trizzino (M5S), Gior-
gio Assenza (Pdl verso il Ppe),
Santi Formica (Lista Musumeci),
Bernadette Grasso (Grande Sud
Pid Cantiere Popolare), Claudia
La Rocca (M5S), Salvatore Cor-
daro (Grande Sud Pid Cantiere
Popolare), Nello Musumeci (Lista
Musumeci), Vincenzo Figuccia
(Partito dei Siciliani Mpa),
Marco Falcone (Pdl verso il Ppe),
Valeria Sudano (Articolo Quattro),
Antonello Cracolici (Pd), Gian-
franco Vullo (Drs), Orazio Ragusa
(Udc), Giuseppe Sorbello (Udc),
Giancarlo Cancelleri (M5S), Giu-
seppe Milazzo (Pdl verso il Ppe),
Calogero Firetto (Udc), Salvatore
Cascio (Articolo Quattro), Gio-
vanni Ioppolo (Lista Musumeci),
Vincenzo Vinciullo (Pdl verso il
Ppe) e per il Governo lassessore
al turismo Michela Stancheris.
Seduta del 24 luglio
Approvato allunanimit il dise-
gno di legge Norme per il rico-
noscimento dellAlbergo diffuso
in Sicilia. Nelle pagine precedenti
un focus sulla legge.
Il Presidente Ardizzone ha co-
municato che la Conferenza dei
Presidenti dei Gruppi parlamen-
tari, ha approvato allunanimit
il programma-calendario dei la-
vori parlamentari: gioved 25
luglio avvio della discussione
dei disegni di legge nn. 51-38
bisNorme stralciate I/A Norme
in materia di ineleggibilit dei
deputati regionali e di incom-
patibilit con la carica di deputato
regionale e di componente della
Giunta regionale e 480/A Dispo-
sizioni di proroghe e modifiche
di norme. Marted 30 luglio il
seguito della discussione dei due
disegni di legge sopra menzionati
e avvio della discussione del di-
segno di legge n. 271/A Norme
in materia di scostamento degli
indicatori occupazionali per le
misure del POR 2000/2006 e
della programmazione regionale
2007/2013. A partire da mercoled
31 luglio in aula i ddl di cui
stato iniziato lesame e avvio
della discussione del rendiconto
e dellassestamento di bilancio
(rispettivamente nn. 486 e 479).
Seduta del 25 luglio
Svolta la discussione generale
e votato il passaggio agli articoli
di tre disegni di legge. Si tratta
delle Disposizioni di proroghe
e modifiche di norme con la re-
lazione dellonorevole Marcello
Greco (Drs) e gli interventi degli
onorevoli Marco Falcone (Pdl
verso il Ppe) e Michele Cimino
(Grande Sud Pid Cantiere Po-
polare), fissando il termine per
la presentazione degli emenda-
menti a luned 29 luglio. Il se-
condo ddl Norme in materia
di ineleggibilit dei deputati re-
gionali e di incompatibilit con
la carica di deputato regionale
e di componente della Giunta
regionale. Norme stralciate I/A,
con la relazione dellonorevole
Mario Alloro (Pd) e gli interventi
di onorevoli Giovanni Ioppolo
(Lista Musumeci), Giuseppe Sor-
bello (Udc), Giuseppe Laccoto
(Pd), Antonello Cracolici (Pd),
Baldo Gucciardi (Pd), Marco Fal-
cone (Pdl verso il Ppe), Paolo
Ruggirello (Articolo Quattro),
Roberto Di Mauro (Partito dei
Siciliani Mpa), Pietro Alongi
(Pdl verso il Ppe), Girolamo Tu-
rano (Udc), Michele Cimino
(Grande Sud Pid Cantiere Po-
polare), Marco Forzese (Drs),
Salvatore Siragusa (M5S), Gian-
franco Vullo (Drs) e per il Go-
verno il Presidente della Regione
Rosario Crocetta. Il terzo disegno
di legge trattato , infine, Norme
a tutela del buon andamento
dellamministrazione regionale
ed a garanzia dei principi di le-
galit, trasparenza ed impar-
zialit dellazione amministrativa.
Norme stralciate II/A per il
quale stato fissato il termine
per la presentazione degli emen-
damenti.
p A r L A m e n t o
Albergo diffuso,
approvato articolato
Approvata legge
sullAlbergo diffuso
Passaggio agli articoli
per tre Ddl
Seduta del 30 luglio
Prosegue la discussione del di-
segno di legge Norme in materia
di ineleggibilit dei deputati re-
gionali e di incompatibilit con
la carica di deputato regionale e
di componente della Giunta re-
gionale (Norme stralciate I/A),
con gli interventi degli onorevoli
Antonello Cracolici (Pd), Giorgio
Assenza (Pdl verso il Ppe), Vin-
cenzo Vinciullo (Pdl verso il Ppe),
Salvatore Cordaro (Grande Sud
Pid Cantiere Popolare), Gian-
franco Vullo (Drs), Girolamo Tu-
rano (Udc), Marco Falcone (Pdl
verso il Ppe), Bernadette Grasso
(Grande Sud Pid Cantiere Po-
polare), Pietro Alongi (Pdl verso
il Ppe), Giancarlo Cancelleri (M5S),
Roberto Clemente (Grande Sud
Pid Cantiere Popolare), Salvatore
Cascio (Articolo Quattro), Michele
Cimino (Grande Sud Pid Cantiere
Popolare), Salvatore Lentini (Ar-
ticolo Quattro), Giuseppe Milazzo
(Pdl verso il ppe), Roberto Di Mau-
ro (Partito dei Siciliani Mpa),
Antonio Malafarina (Il Megafono
Lista Crocetta), Vincenzo Figuccia
(Partito dei Siciliani Mpa), Giu-
seppe Laccoto (Pd), Giuseppe
Gianni (Misto). Nella discussione
sono intervenuti anche il Presi-
dente della I Commissione Marco
Forzese (Drs) e lAssessore per le
autonomie locali Patrizia Valenti.
Seduta del 31 luglio
Approvato allunanimit (67 voti
favorevoli) il disegno di legge
Disposizioni di proroghe e mo-
difiche di norme. Via libera con
48 voti favorevoli, 19 contrari e
1 astenuto al disegno di legge
Approvazione del rendiconto
generale della Regione per le-
sercizio finanziario 2012. Con
46 voti favorevoli 19 contrari e
nessun astenuto passa anche il
disegno di legge Assestamento
del bilancio della Regione per
lanno finanziario 2013 con 4
ordini del giorno agganciati
sullo stesso argomento.
Il Presidente Ardizzone, nel corso
dei lavori, ha fatto osservare un
minuto di silenzio per le vittime
del tragico incidente stradale
avvenuto nei pressi di Avellino.
Lonorevole Marco Falcone (Pdl
verso il Ppe) ha ricordato il di-
pendente del Cefop che si tolto
la vita.
Ardizzone, nellesprimere an-
chegli cordoglio per laccaduto,
ha invitato tutti i parlamentari
ad eliminare contrapposizioni
politiche per approvare norme
in favore dei siciliani.
Seduta del 1 agosto
E proseguita la discussione del
disegno di legge Norme in ma-
teria di ineleggibilit dei deputati
regionali e di incompatibilit
con la carica di deputato regionale
e di componente della Giunta
regionale (Norme stralciate I/A),
con gli interventi degli onorevoli
Marco Forzese (Drs), Marco Fal-
cone (Pdl verso il Ppe), Giuseppe
Milazzo (Pdl verso il Ppe), Gio-
vanni Panepinto (Pd), Salvatore
Cordaro (Grande Sud Pid Can-
tiere Popolare), Vincenzo Figuccia
(Partito dei Siciliani Mpa), Pietro
Alongi (Pdl verso il Ppe), Gian-
carlo Cancelleri (M5S), Valeria
Sudano (Articolo Quattro), Sal-
vatore Lentini (Articolo Quattro),
Gianfranco Vullo (Drs), Nello
Musumeci (Lista Musumeci),
Calogero Firetto (Udc), Stefano
Zito (M5S), Vincenzo Vinciullo
(Pdl verso il Ppe), Angela Foti
(M5S), Filippo Panarello. (Pd)
Incardinato, inoltre, il disegno
di legge Norme in materia di
scostamento degli indicatori oc-
cupazionali per le misure del
POR 2000/2006, fissando il ter-
mine per la presentazione degli
emendamenti. Il Governo si
formalmente impegnato a pre-
sentare, entro la giornata di mar-
ted 6 agosto, un disegno di legge
in materia di disciplina dei con-
tributi in favore di enti ed asso-
ciazioni che operano nel settore
delle disabilit e dellassistenza
sociale. Lobiettivo quello di
approvare il testo prima della
pausa estiva.
Seduta del 6 agosto
Approvato con 45 voti favorevoli
e 1 astenuto il disegno di legge
Norme in materia di scostamento
degli indicatori occupazionali
per le misure del POR 2000/2006.
In aula il Presidente della Terza
Commissione e firmatario del
ddl Bruno Marziano (Pd) ha il-
26 Cronache Parlamentari Siciliane
Incompatibilit,
prosegue il dibattito
Ok a proroga precari,
rendiconto e assestamento
Avanti su incompatibilit
e scostamento
degli indicatori
Indicatori occupazionali,
approvato
ddl pro imprese
Numero 15/16 - agosto 2013 27
lustrato il testo: siamo partiti
ha detto - da un disegno di
legge presentato da me ma
stato un lavoro voluto dal collega
Pogliese, stato un lavoro voluto
dallintera Commissione che ha
lavorato allunanimit.
La crisi economica ha prose-
guito Marziano - ha messo in
forse, in questi anni, tutte le pre-
visioni di espansione del nostro
Paese, ancor pi nel Meridione.
Ci ha determinato limpossibilit,
per la gran parte delle imprese
che hanno beneficiato di fondi
pubblici in questi anni, dal 2000
in poi, di rispettare alcuni dei
parametri previsti per la parte-
cipazione e per lottenimento dei
finanziamenti: Marziano ha poi
citato la legge nazionale e quella
regionale, che hanno considerato
il mutato contesto per venire in-
contro alla imprese.
Con questo disegno di legge
ha aggiunto - si voluto tenere
conto di una nuova questione.
La crisi economica si aggravata,
la stessa previsione di rispetto
dei parametri occupazionali al
50 per cento diventa difficile da
reggere e le difficolt si sono
estese anche ad altro tipo di aiuti,
tipo gli aiuti alle imprese oltre
che quelli al lavoro. Per cui, si
pensato di evitare una raffica
di revoche di finanziamento che
avrebbero significato e signifi-
cherebbero, allindomani, il fal-
limento di tutte queste aziende
con lelevazione dello scostamento
al 90 per cento.
Sono intervenuti poi lonorevole
Salvo Pogliese (Pdl verso il Ppe),
Girolamo Fazio (Misto) e Gian-
franco Vullo (Drs).
Seduta del 7 agosto
Il Presidente della Regione Ro-
sario Crocetta ha illustrato in
aula lemendamento di riscrittura
sostitutivo dellintero disegno
di legge, Norme in materia di
ineleggibilit dei deputati regio-
nali e di incompatibilit con la
carica di deputato regionale e
di componente della Giunta re-
gionale (nn. 51-38 bis - Norme
stralciate I/A). La seduta, dedicata
alla discussione di questo disegno
di legge e presieduta dal Presi-
dente Giovanni Ardizzone e dal
Vicepresidente Salvo Pogliese,
stata seguita da una sospensione
per dare alla Commissione Affari
Istituzionali la possibilit di espri-
mere il parere sullemendamento
e ai singoli deputati di presentare
eventuali sub emendamenti. Alla
ripresa dei lavori il Presidente
Ardizzone ha fissato a mezzanotte
il termine per la presentazione
di sub emendamenti al testo go-
vernativo e rinviato i lavori al-
lindomani.
Nellultima seduta prima della
pausa estiva si parler anche dei
disegni di legge in materia di
contributi ad enti e associazioni.
Si infine convenuto, alla ripresa
autunnale dei lavori, di dare
priorit allesame del disegno di
legge di riordino dellEnte ter-
ritoriale intermedio, di prossima
presentazione da parte del Go-
verno. Il Presidente inoltre ha
dato lettura della nota concordata
del 7 agosto 2013, pervenuta da
parte di Antonello Cracolici (Pd),
Presidente della Commissione
speciale per lattuazione del de-
creto Monti. Si chiede con essa
una proroga di ulteriori due
mesi per i lavori della Commis-
sione, al fine di maggiori ap-
profondimenti, considerato che
le disposizioni previste per la co-
siddetta spending review trove-
ranno applicazione dal primo
gennaio 2014.
Si costituito, infine, presso lAs-
semblea regionale siciliana (nota
di Giuseppe Lupo, Pd, in data
22 maggio 2013), lAssociazione
parlamentare per il dialogo in-
terculturale con i Paesi arabi,
composta dagli onorevoli Alice
Anselmo (Udc), Anthony Bar-
bagallo (Pd), Maria Cirone (Pd),
Emanuele Dipasquale (Il Me-
gafono Lista Crocetta), Calogero
Firetto (Udc), Baldo Gucciardi
(Pd), Salvatore Lo Giudice (Drs),
Giuseppe Lupo (Pd), Antonella
Milazzo (Pd), Antonio Venturino
(Misto) e Vincenzo Vinciullo
(Pdl). LAssociazione ha proceduto
allelezione del consiglio direttivo.
Giuseppe Lupo (Pd), presidente;
Calogero Firetto (Udc), vicepre-
sidente; infine Baldo Gucciardi
(Pd) e Antonio Venturino (Misto),
componenti del comitato diret-
tivo.
Seduta dell8 agosto
LArs ha approvato larticolato
dellemendamento sostitutivo
del disegno di legge Norme in
materia di ineleggibilit dei de-
putati regionali e di incompati-
p A r L A m e n t o
Ddl antiparentopoli
ecco lemendamento
di riscrittura
Iniziative per enti
e province, votato
passaggio agli articoli
28 Cronache Parlamentari Siciliane
bilit con la carica di deputato
regionale e di componente della
Giunta regionale. Il Presidente
delArs ha dovuto sospendere
pi volte i lavori per dare la pos-
sibilit alle Commissioni e ai Ca-
pigruppo di riunirsi e arrivare
ad un disegno di legge condiviso.
Svolta anche la discussione ge-
nerale e votato il passaggio agli
articoli del disegno di legge Mo-
difiche allarticolo 128 della legge
regionale 12 maggio 2010, n.
11 e successive modifiche ed in-
tegrazioni ed iniziative in favore
degli enti teatrali e delle province
regionali, fissando il termine
per la presentazione degli emen-
damenti a venerd 9 agosto alle
ore 12. E slittata di qualche gior-
no quindi la pausa estiva. LArs
a lavoro anche nella settimana
di ferragosto.
Seduta del 12 agosto
Due leggi approvate nellultima
seduta prima della pauesa estiva.
Sui tratta del testo che cancella
la cosiddetta tabella h che asse-
gnava fondi a enti e associazioni
di vario genere, in favore di un
bando di selezione pubblico. Pre-
visti anche 5 milioni per le pro-
vince, destinati alle scuole e al
pagamento degli stipendi dei di-
pendenti. Laltra legge approvata
quella giornalisticamente chia-
mata "antiparentopoli" che fissa
una serie di paletti per i deputati
in relazione alla partecipazioni
in enti di diritto privato che go-
dono di contributi della Regione.
Nel dettaglio con 48 voti favo-
revoli, 12 contrari e 1 astenuto
stato approvato il disegno di
legge Modifiche allarticolo 128
della legge regionale 12 maggio
2010, n. 11 e successive modifiche
ed integrazioni ed iniziative in
favore degli enti teatrali e delle
province regionali, mentre sono
stati accettati dal Governo come
raccomandazione 3 ordini del
giorno sullo stesso argomento.
Con 55 voti favorevoli 3 contrari
e 5 astenuti semaforo verde per
il disegno di legge Norme in
materia di ineleggibilit dei de-
putati regionali e di incompati-
bilit con la carica di deputato
regionale e di componente della
Giunta regionale.
Durante la seduta, presieduta
dal Presidente Giovanni Ardiz-
zone, lonorevole Giuseppe Pic-
ciolo, Presidente del Gruppo par-
lamentare Democratici riformisti
per la Sicilia, ha comunicato che
lonorevole Riccardo Savona
stato nominato Vicepresidente
del Gruppo. La prima seduta
daula dopo la pausa estiva si
terr il 18 settembre alle 16.
Ordine del giorno
seduta del 18 settembre
Dopo la pausa si riprender con
la discussione di diverse mozioni:
interventi urgenti per la modifica
dellattuale Piano di gestione
dei rifiuti e per la riduzione dei
rifiuti indifferenziati in Sicilia;
iniziative finalizzate alla dismis-
sione e al recupero dei borghi
rurali appartenenti al demanio
regionale; rimodulazione e nuova
assegnazione dei fondi di spesa
comunitaria dellAsse 3 e del
P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013
per evitare il disimpegno auto-
matico delle somme e migliorare
lofferta turistica in Sicilia; ini-
ziative per il rilancio dellauto-
dromo di Pergusa; pagamento
differenziato delle somme dovute
per costi del personale e spese
di gestione agli enti gestori di
attivit formative e sportelli
multifunzionali convenzionati
con la Regione Siciliana; sop-
pressione dellente porto di Mes-
sina e rilancio della "Zona Fal-
cata"; interventi a sostegno delle
piccole e medie imprese siciliane
titolari di emittenti televisive
locali, per il rafforzamento tec-
nologico-organizzativo e la tran-
sizione al sistema digitale ter-
restre; interventi a tutela del
cantiere navale di Palermo; ri-
pristino nel bilancio regionale
del gettito derivante dalle ope-
razioni effettuate in via telematica
dalle imprese di revisione rico-
nosciute ed autorizzate ad ope-
rare, nel territorio siciliano,
dalla competente amministra-
zione regionale; stabilizzazione
dei rapporti di lavoro a tempo
determinato; revoca del decreto
del Presidente della Regione
n.509/Gab del 3 aprile 2013 re-
lativo allaumento dei canoni
demaniali; iniziative atte a mo-
dificare larticolo 13 del decreto
legislativo n. 205 del 2010 in
materia di trattamento di ma-
teriali agricoli o forestali naturali
non pericolosi.
a cura di Sergio Capraro
Ok a due leggi:
conflitti dinteresse
e contributi a Enti
Si riprende il 18
settembre con diverse
mozioni allodg
Numero 15/16 - agosto 2013 29
Prima Commissione
Affari Istituzionali
Presidente: Marco Forzese
Nella seduta
del 24 luglio
la commis-
sione ha ap-
provato allu-
nanimit il
disegno di
legge nn.
127-30, Mo-
difiche alla legge regionale 20
aprile 1976, n. 35, di cui re-
latore lonorevole Sergio Tan-
credi. Al momento della vota-
zione oltre al presidente Marco
Forzese (Democratici riformisti
per la Sicilia), erano presenti
gli onorevoli Mario Alloro (Pd),
Alice Anselmo (Udc), Francesco
Cappello (Movimento 5Stelle),
Antonino DAsero (Pdl), Vin-
cenzo Figuccia (Partito dei si-
ciliani-Mpa), Giuseppe Milazzo
(Pdl), Salvatore Siragusa (Mo-
vimento 5Stelle) e Riccardo Sa-
vona (Democratici riformisti
per la Sicilia).
Del disegno di legge n. 478,
Benefici in favore dei testimoni
di giustizia, relatore lonorevole
Francesco Cappello (Movimento
5Stelle), la Commissione si
occupata nella seduta del 30
luglio.
Dopo lapprovazione dellarticolo
1, 2 e 3, il disegno di legge
stato inviato alla II Commissione
per il parere sulla copertura fi-
nanziaria.
Nella stessa seduta sono stati
esaminati i disegni di legge co-
stituzionale: Atto Senato n. 42,
Modifiche agli statuti delle re-
gioni ad autonomia speciale,
concernenti la procedura per
la modificazione degli statuti
medesimi; Atto Senato n. 363,
Modifiche agli statuti delle re-
gioni ad autonomia speciale,
concernenti la procedura per
la modificazione degli statuti
medesimi.
I due provvedimenti, di identico
contenuto, intervengono sul
procedimento di revisione sta-
tutaria, attraverso una modifica
dellarticolo 41 ter, prevedendo
che i progetti di modificazione
dello Statuto, approvati in prima
lettura dal Parlamento della
Repubblica, siano trasmessi al-
lAssemblea regionale ai fini
dellespressione dellintesa. At-
tualmente il procedimento di
revisione statutaria prevede le-
spressione di un parte dellAs-
semblea, da rendere entro due
mesi dalla trasmissione del te-
sto.
La Commissione ha espresso
separatamente parere favorevole
sui disegni di legge costituzio-
nale n. 42 e n. 363 ed stato
nominato relatore lonorevole
Giuseppe Milazzo (Pdl).
Sono stati esaminati anche i
seguenti disegni di legge n. 21,
n. 208, n. 216, n. 327 e n. 330
in materia di selezione dellor-
gano di revisione economico-
finanziaria negli enti locali.
Tutti i testi sono diretti ad in-
trodurre nellordinamento re-
gionale la disciplina di cui al-
larticolo 16, comma 25, del de-
creto-legge 13 agosto 2011, n.
138, convertito, con modifica-
zioni, dalla legge 14 settembre
2011, n. 148, sostituendo il si-
stema di elezione dei revisori
contabili con il meccanismo del
sorteggio.
Sul tema sono intervenuti gli
onorevoli Giuseppe Milazzo
(Pdl), Francesco Rinaldi (Pd),
Salvatore Siragusa (Movimento
5Stelle) e Gianluca Miccich
(Udc).
Prima della conclusione della
seduta, i disegni di legge sono
stati abbinati e come testo base
stato adottato il disegno di
legge n. 330, a firma degli ono-
revoli Giuseppe Arancio (Pd)
ed altri.
p A r L A m e n t o
I lavori
delle commissioni
Benefici in favore
dei testimoni
di giustizia
30 Cronache Parlamentari Siciliane
Terza Commissione
Attivit Produttive
Presidente: Bruno Marziano
Approvat i
nella seduta
del 30 luglio
i disegni di
legge abbina-
ti n. 467 - 199
395, Nor-
me in mate-
ria di soste-
gno alle attivit produttive.
La Commissione ha dato il via
libera allemendamento 1.2 e al-
larticolo 1 come emendato.
Sullarticolo 3 lassessore regio-
nale per le Attivit produttive,
Linda Vancheri, ha proposto di
emendare larticolo 3 al fine di
includere nellambito di appli-
cazione della norma, oltre ai
confidi sottoposti alla vigilanza
da parte della Banca dItalia, an-
che quelli rientranti nella cate-
goria di cui allarticolo 106 del
Testo unico bancario. Approvato
quindi lemendamento 3.1 e lar-
ticolo 3; lemendamento 7.2 e
larticolo 7; lemendamento 8.2
e larticolo 8; lemendamento
11.1 e larticolo 11.
Approvato poi lemendamento
A8, A9, con il subemendamento
A9.1, e lemendamento A10.
Inammissibile lemendamento
A12 e A13, in quanto comporta
oneri finanziari. Infine la Com-
missione ha approvato lintero
provvedimento cos come emen-
dato.
123 milioni di euro per lesercizio
finanziario 2013 sul capitolo
215727 Fondo speciale destinato
a fronteggiare gli effetti finan-
ziari sui saldi di bilancio conse-
guenti alleliminazione dei residui
attivi cui non corrispondono
crediti da riscuotere. La priorit
del Governo ha detto lassessore
Bianchi - di porre in sicurezza
i conti della Regione e, pertanto,
non sussistono margini per lin-
serimento nel provvedimento
di variazioni di bilancio. Eventuali
interventi di rimodulazione della
spesa potranno essere effettuati
solo in autunno, previa verifica
delle risorse disponibili.
Il presidente Antonino Dina
(Udc) ha affermato che la Com-
missione intende partecipare al
monitoraggio delle risorse fi-
nanziarie disponibili, al fine di
concorrere a definire la manovra
di variazioni da predisporre in
autunno.
Per lonorevole Marco Falcone
(Pdl) necessario varare, allin-
terno dellassestamento del bi-
lancio, una prima manovra di
variazioni, per venire incontro
alle esigenze pi urgenti, che
interessano, in particolare, gli
enti locali ed alcune delle asso-
ciazioni della ex tabella H.
Lonorevole Antonello Cracolici
(Pd) ha, invece, invitato il Governo
ad affrontare, nellambito del-
lassestamento del bilancio, il
problema della ripartizione delle
risorse del fondo per le autonomie
locali, che penalizza i piccoli co-
muni.
La discussione generale stata
rinviata ad altra seduta in vista
dellinizio dei lavori dAula.
Assestamento
del bilancio
Sostegno alle attivit
produttive
Seconda Commissione
Bilancio e Programmazione
Presidente: Antonino Dina
Nel seduta
del 30 luglio,
sul disegno
di legge Nor-
me per la pro-
mozione ed il
sostegno delle
imprese del-
linformazio-
ne locale (nn. 304-8-280), la
Commissione ha chiesto al Go-
verno di corredare il ddl della
dovuta relazione tecnica.
A seguire sono stati esaminati
i disegni di legge: Approvazione
del rendiconto generale della
Regione siciliana per lesercizio
finanziario 2012 (n. 486); As-
sestamento del bilancio della
Regione per lanno finanziario
2013 (n. 479); Disposizioni in
materia di pagamenti della pub-
blica amministrazione (n. 500).
Considerata la stretta attinenza
tra i primi due disegni di legge
e lurgenza di licenziare gli stessi
per lAula, la Commissione ha
proceduto alla discussione uni-
ficata.
Lassessore allEconomia Luca
Bianchi ha illustrato i contenuti
dei due provvedimenti, ricor-
dando che lingente massa di
residui attivi difficilmente esi-
gibili, pari a circa 3,5 miliardi
di euro, ha indotto il Governo
a stanziare, nel disegno di legge
dellassestamento del bilancio,
Numero 15/16 - agosto 2013 31
p A r L A m e n t o
A seguire stato esaminato il
disegno di legge n. 444, Modi-
fiche alla legge regionale n. 8
del gennaio 2012. Costituzione
dellistituto regionale per lo svi-
luppo delle attivit produttive.
Lassessore regionale per le At-
tivit Produttive, Linda Vancheri,
ha espresso il parere contrario
del Governo in merito al disegno
di legge n. 444 e agli emenda-
menti proposti, affermando che
il Governo non pu essere esau-
torato del suo potere di nomina
in relazione a un ente strumentale
della Regione e che la doppia ele-
zione renderebbe il meccanismo
eccessivamente farraginoso. La
Vancheri ha poi precisato che
lattuale composizione del consiglio
di amministrazione gi rap-
presentativa del mondo impren-
ditoriale e che lIRSAP deve essere
concepito quale agenzia di svi-
luppo a favore delle imprese.
Sul tema sono intervenuti gli
onorevoli Giancarlo Cancelleri
(Movimento 5Stelle), Luca Sam-
martino (Articolo quattro), Raf-
faele Nicotra (Articolo quattro),
Giuseppe Gianni (Misto).
Prima di concludere la seduta,
il presidente Bruno Marziano
(Pd) ha evidenziato lesigenza
di assicurare agli organi del-
lIRSAP una doppia rappresen-
tativit, sia territoriale sia delle
categorie produttive; valutando
che ci possa avvenire attraverso
una diversa composizione della
consulta. Sul consiglio di am-
ministrazione, ha sostenuto che
non si pu non lasciare al Go-
verno regionale lindividuazione
di tecnici di comprovata com-
petenza.
Quarta Commissione
Ambiente e Territorio
Presidente: Giampiero Trizzino
La seduta del
31 luglio si
aperta con le-
same dei di-
segni di leg-
ge: n. 311,
Modi f i c a
dellarticolo
15 della legge
regionale 16 maggio 1978, n. 8
e successive modifiche ed inte-
grazioni; n. 413 Norme per i
professionisti delle scienze motorie
e sportive. Ad illustrare il disegno
di legge n. 311 stato il suo primo
firmatario lonorevole Cordaro
(Grande Sud - Pid), il quale ha
proposto di ridurre a 15 anni il
termine che vincola la specifica
destinazione delle opere e degli
impianti costruiti, ampliati, com-
pletati e attrezzati con finanzia-
mento pubblico regionale. Ha
poi riferito che in altre regioni
si gi provveduto a tale riduzione
per consentire la diversificazione
delle offerte sportive. Ad illustrare
il disegno di legge n. 413, stato
il presidente Trizzino (M5S), il
quale ha evidenziato che la norma
intende chiarire il ruolo del pro-
fessionista che consegue la laurea
in scienze motorie, per distin-
guerlo dal laureato in fisioterapia,
elencando i requisiti strutturali
di cui gli impianti sportivi devono
dotarsi. A seguire sono stati esa-
minati gli emendamenti presentati
al disegno di legge 455-125-102-
106-158, Disciplina in materia
di risorse idriche. Lassessore
regionale dellenergia e i servizi
di pubblica utilit, Nicol Marino,
ha considerato non pi rinviabile
lesame del disegno di legge e ha
invitato la Commissione a con-
tinuare lesame degli emenda-
menti presentati allarticolo 4
del disegno di legge. Lassessore
Marino ha evidenziato la difficolt
che si ha nellamministrare senza
una copertura legislativa, spie-
gando che il 31 dicembre 2015
la data entro cui i lavori si de-
vono concludere, data troppo vi-
cina per garantire la conclusione
dei lavori. Sul tema sono inter-
venuti gli onorevoli Grasso (Gran-
de Sud - Pid), Panepinto (Pd),
Formica (Lista Musumeci). Rin-
viata ad altra seduta la risoluzione
2/IV relativa allazione di risa-
namento e bonifica dellArea In-
dustriale di Priolo - Augusta e,
in particolare, della qualit del-
laria.
Quinta Commissione
Cultura, Formazione e Lavoro
Presidente: Marcello Greco
La seduta del
31 luglio si
aperta con
laudizione
della Cgil
Fun z i o ne
pubblica in
merito alle
problemati-
Modifiche alla legge
sulle attivit sportive
Soppressione Istituto
Ninni Cassar
32 Cronache Parlamentari Siciliane
complessiva del sistema, di
circa ottanta milioni di euro.
Il capo di gabinetto dellAsses-
sorato istruzione e formazione,
Olimpia Campo, ha dichiarato
che lAmministrazione regionale
ha interesse a scongiurare la
chiusura delle scuole provinciali
e che esiste una direttiva politica
della Presidenza della Regione
sulla necessit di reperire so-
luzioni per assicurare la con-
tinuit scolastica.
Il presidente Marcello Greco
(Democratici riformisti per la
Sicilia) ha invitato il capo di ga-
binetto dellAssessore per li-
struzione e la formazione ad
informare lEsecutivo delle cri-
ticit emerse nellaudizione, an-
che con riferimento allipotesi
di statizzazione dellIstituto, al
fine di un attento e ponderato
esame della problematica che
garantisca la continuit scola-
stica e la tutela dei posti di lavoro,
prospettando come richiesto
dalla Cgil lopportunit di una
pausa di riflessione in ordine
ai percorsi gi intrapresi.
A seguire si tenuta laudizione
sulle problematiche della societ
Megaservice e il dirigente della
segreteria regionale della Cgil,
Mimma Argurio, ha chiesto
che la Regione faccia fede al-
limpegno preso, risultante dal
verbale del tavolo tecnico che
si svolto l11 giugno 2013 per
un intervento a sostegno della
societ partecipata della Pro-
vincia di Trapani, Megaservice
spa, in ordine alla valutazione
di qualsiasi forma praticabile
di politica attiva relativamente
ai lavoratori interessati del set-
ha comunicato di essere stato
costretto a chiudere la sede di-
staccata di Alimena per ragioni
finanziarie e di avere richiesto
un incontro alla Presidenza
della Regione per affrontare la
problematica.
Il dirigente dellIstituto provin-
ciale Ninni Cassar, Filippo
Spallina, ha evidenziato come
la strada della statizzazione
stata individuata come lunica
possibile e di ritenerla ormai
inderogabile. Riferisce che di
tale ipotesi si discusso con
lUfficio scolastico regionale
che ha posto alcune condizioni,
tra le quali la chiusura della
sede di Alimena e lesclusione
dei precari della Provincia. Ha
infine comunicato che il MIUR
ha autorizzato dei fondi speciali
per la docenza precaria.
Per lonorevole Maria Leonarda
Maggio (Pd) di fondamentale
importanza garantire la conti-
nuit didattica e la tutela sia
dei lavoratori a tempo indeter-
minato che determinato.
Sul tema sono intervenuti gli
onorevoli Vincenzo Vinciullo
(Pdl), Pietro Alongi (Pdl), Nello
Musumeci (Lista Musumeci),
Filippo Panarello (Pd), Giovanni
Lo Sciuto (Partito dei siciliani-
Mpa), Gianina Ciancio (Movi-
mento 5 Stelle).
Il dirigente generale del dipar-
timento delle autonomie locali,
Giuseppe Morale, ha spiegato
che a seguito dei mancati tra-
sferimenti da parte dello Stato
ed anche, in misura minore,
da parte della Regione il fabbi-
sogno complessivo, al fine di
garantire tutta la funzionalit
che dellIstituto provinciale di
cultura e lingue Ninni Cas-
sar.
La dirigente della segreteria
regionale della Cgil, Mimma
Argurio e i rappresentanti sin-
dacali Cammuca, Romeo, Di
Vita e Amico, in rappresentanza
degli insegnanti precari dellI-
stituto Ninni Cassar, hanno
manifestato preoccupazione
per la sorte dei docenti a tempo
determinato ed indeterminato
dellistituto provinciale Cassar
di Palermo a seguito della sop-
pressione delle Province e del-
lannunciato passaggio allo
Stato dello stesso Istituto.
Lamentando lati oscuri della
convenzione di statizzazione,
la quale prevede che la Provincia
mantiene lobbligo di provvedere
alla retribuzione dei dipendenti
in servizio con i relativi oneri,
presenti e futuri, i rappresen-
tanti sindacali hanno sostenuto
che il personale a tempo inde-
terminato non sar garantito
e pertanto hanno chiesto alla
Regione un intervento di ap-
profondimento della problema-
tica, al fine di garantire il diritto
allo studio ed i posti di lavoro
del personale a tempo indeter-
minato e determinato, invitando
a temporeggiare un anno per
arrivare ad una soluzione.
Il commissario straordinario
della provincia di Palermo, ge-
nerale Domenico Tucci, ha ri-
cordato che il processo di sta-
tizzazione iniziato mesi fa e
ha chiarito che sono necessari
14 milioni per chiudere il bi-
lancio e che lIstituto costa circa
8 milioni e mezzo lanno. Infine
Numero 15/16 - agosto 2013 33
p A r L A m e n t o
tore servizi garantendo lac-
compagnamento fino alla data
del 31 dicembre 2013.
La Commissione ha invitato il
Governo, a dare attuazione al-
limpegno preso e lo stralcio
del resoconto sommario stato
inviato allAssessorato autono-
mie locali ed al Dipartimento
competente.
stato rinviato ad altra seduta
lesame del disegno di legge n.
300, Norme per una cultura
di mobilit giovanile tra i giovani
europei. A seguire si tenuto
lesame degli abbinati disegni
di legge: n. 202, Utilizzo dei
Fondi Par FAS 2007/2013 per
il finanziamento dei cantieri di
lavoro a favore degli enti locali
e degli enti di culto, a firma
dellonorevole Falcone e altri;
n. 382 Norme per la realizza-
zione di cantieri di lavoro presso
gli immobili di propriet degli
Enti di culto, a firma dello-
norevole Firetto ed altri.
Sul tema sono intervenuti gli
onorevoli Valentina Zafarana
(Movimento 5Stelle), Vincenzo
Vinciullo (Pdl), Margherita La
Rocca Ruvolo (Udc) e Gianina
Ciancio (Movimento 5Stelle).
Infine la Commissione ha ap-
provato un emendamento che
prevede lestensione dei cantieri
di lavoro agli enti locali. Dopo
lapprovazione dellarticolato
allunanimit, per come emen-
dato, il disegno di legge nn.
382-202 stato trasmesso in
Commissione Bilancio per la
copertura finanziaria. Relatrice
stata designata lonorevole
Margherita La Rocca Ruvolo
(Udc).
Sesta Commissione
Servizi Sociali e Sanitari
Presidente:
Giuseppe Digiacomo
Nella seduta
del 1 agosto
si tenuta
laudizione
dei rappre-
s e n t a n t i
dellAssocia-
zione Sicilia-
na Medullo-
lesi Spinali. Il Presidente del-
lAssociazione, Salvatore Bali-
streri, ha comunicato che i servizi
presso Villa delle Ginestre di
Palermo e lUnit spinale di Ca-
tania per i pazienti medullolesi
appaiono ancora carenti in re-
lazione alla domanda di assi-
stenza degli oltre quattromila
medullolesi siciliani il cui numero
aumenta di circa 150 nuovi casi
ogni anno.
Balistreri ha inoltre evidenziato
che lAzienda Sanitaria Provin-
ciale di Palermo nonostante ema-
ni bandi per 40 milioni di euro
per la fornitura di pannoloni o
per 20 milioni di euro per la sor-
veglianza, lesina lassistenza
per farmaci e presidi sanitari
nei presidi ospedalieri provin-
ciali.
Il Commissario Straordinario
della ASP di Palermo, Antonio
Candela, ha precisato che Villa
della Ginestre rappresenta un
distretto ospedaliero e con De-
creto Assessoriale del 14 dicem-
bre del 2012 la struttura stata
qualificata come unit spinale
non unipolare in quanto manca
del dipartimento di emergenza.
Il presidio dispone di 48 posti
letto di cui 12 pediatrici e due
posti letto in Day Hospital. At-
tualmente vengono ospitati 33
soggetti medullolesi ricoverati,
nella struttura operano tre di-
rettori di struttura complessa
e lA.S.P sta stipulando una con-
venzione con lI.R.C.C.S. di Troina
al fine di attivare un servizio di
gestione della vescica neurologica
per i medullolesi. Essendo Villa
delle Ginestre collegata con lo-
spedale Ingrassia questultimo
stato incaricato di provvedere
a velocizzare lapprovvigiona-
mento dei cateteri per i medul-
lolesi ed stato inoltre indetto
un bando per la gestione della
piscina della struttura. Ha poi
riferito che nel 2012 si regi-
strato un anomalo incremento
per circa 8 milioni di euro per
le forniture protesiche della ASP
e dalle verifiche che lAzienda
ha effettuato sono emerse delle
irregolarit e false fatturazioni
oggetto di denuncia alla Procura.
Dal recupero di risorse che de-
rivano da tali efficaci controlli,
potranno essere anche potenziati
i servizi per i medullolesi.
Il Direttore sanitario dellASP
di Palermo, Giuseppe Noto, ha
informato la Commissione che
presso Villa delle Ginestre opera
unottima urologa ed in relazione
al fabbisogno apparso neces-
sario attivare una convenzione
con lI.R.C.C.S. di Troina per po-
Audizione
Associazione Siciliana
Medullolesi Spinali
34 Cronache Parlamentari Siciliane
di euro nel 2012. Il Commissario
Antonio Candela, prima della
conclusione dellaudizione, ha
informato che gli uffici dellA-
zienda stanno verificando le cen-
tinaia di autorizzazioni relative
allacquisto di presidii e protesi
ed in tale attivit sono gi state
riscontrare false prescrizioni e
duplicazioni di fatture.
Commissione dinchiesta
e vigilanza sul fenomeno
della mafia in Sicilia
Presidente: Nello Musumeci
Nella seduta
del 31 luglio
il presidente
Nello Musu-
meci (Lista
Musumeci)
ha comunica-
to ai compo-
nenti della
Commissione il buon esito del-
lincontro tra gli Uffici di Pre-
sidenza della Commissione re-
gionale antimafia, della Com-
missione contro la ndrangheta
e della Commissione contro la
camorra, evidenziando la volont
di istituire un coordinamento
tra gli Uffici di Presidenza delle
suddette Commissioni, con la
previsione di realizzare iniziative
comuni anche in materia legi-
slativa. Ha poi ribadito la neces-
sit di effettuare degli incontri
con i Prefetti e con le Commis-
sioni prefettizie incaricate di
amministrare i Comuni sciolti
per infiltrazioni mafiose.
A seguire la Commissione ha
approvato, con lastensione degli
onorevoli Giorgio Assenza (Pdl)
e Pietro Alongi (Pdl), il Regola-
mento interno come modificato
nella seduta n. 3 del 12 giugno
2013. Prima della votazione sul
tema erano intervenuti gli ono-
revoli Giorgio Ciaccio (Movimento
5Stelle), Antonio Malafarina (Il
Megafono), Salvatore Cordaro
(Grande Sud - Pid), Giorgio As-
senza (Pdl), Pietro Alongi (Pdl).
La Commissione si poi occupata
delle presunte infiltrazioni ma-
fiose nelle produzioni cinema-
tografiche in Sicilia e proprio
su questo tema il presidente
Nello Musumeci (Lista Musumeci)
ha citato le opinioni di Tornatore
e Gullotta sulle difficolt di ope-
rare nella Regione a causa delle
pressioni ambientali.
Il dirigente generale del Dipar-
timento regionale del turismo,
sport e spettacolo, Alessandro
Rais ha dichiarato di non avere
informazioni dirette in merito
ad infiltrazioni mafiose nel settore
cinematografico siciliano e ha
riferito delladozione del protocollo
di legalit Dalla Chiesa per tutte
le imprese che intendono parte-
cipare ai bandi regionali per i fi-
nanziamenti al settore cinema-
tografico. Rais ha poi comunicato
che durante gli anni in cui sono
stati denunciati gli interventi
della famiglia Castagna, non era
in servizio presso il Dipartimento
incaricato di gestire i finanzia-
menti nel settore del cinema, di-
tenziare il servizio nel rispetto
dei limiti posti dalla Corte dei
Conti e dalla vigente normativa.
Noto ha anche chiarito che in
merito alle piaghe da decubito
stato inserito in servizio un
bravissimo chirurgo ed un col-
legamento operativo con i reparti
dellAzienda Villa Sofia-Cervello
prevedendo anche lutilizzo della
camera iperbarica di Partinico.
Sui cateteri ha comunicato che
una circolare ministeriale li ha
ridotti da 180 a 120 unit mensili
per i medullolesi, mentre per il
potenziamento delle carrozzelle
si cercher di ovviare con nuove
prescrizioni.
Il componente dellUfficio di Ga-
binetto dellAssessore per la sa-
lute, Francesco Carnevale, ha
comunicato che i temi discussi
nel corso dellaudizione sono
gi noti allAssessore e saranno
affrontati e risolti nel corso di
una conferenza dei servizi.
Il presidente Giuseppe Digiacomo
(Pd) si impegnato a sanare
eventuali discrasie nei rapporti
tra medullolesi e Presidente della
Regione, a cui stato inviato il
verbale della seduta, sollecitando
maggiore attenzione verso i me-
dullolesi, infine ha assicurato
che la Commissione si impegner
affinch il prossimo Piano sa-
nitario regionale (P.S.R.) abbia,
come condizione ineludibile, un
riferimento alla vicenda dei me-
dullolesi siciliani.
Lonorevole Stefano Zito (Movi-
mento 5Stelle) ha invitato lASP
n. 6 a chiarire alla Commissione
con documenti le anomalie ri-
scontrate sullincremento di
spesa protesica per circa 8 milioni
Infiltrazioni mafiose
nelle produzioni
cinematografiche
in Sicilia
p A r L A m e n t o
allarticolo 416 ter del Codice Pe-
nale. Relatore stato nominato
lonorevole Giorgio Assenza (Pdl).
Infine la Commissione si occu-
pata della nomina del relatore
per il parere del disegno di legge:
Norme a sostegno dei familiari
dei dipendenti della Regione si-
ciliana morti sul lavoro (n. 495).
Per lonorevole Paolo Ruggirello
(Articolo quattro), primo firma-
tario del ddl, opportuno evitare
discriminazioni tra i familiari
delle vittime per cause di lavoro
nella pubblica amministrazione
ed i familiari delle vittime che
hanno operato nel settore privato.
A tal riguardo ha ricordato i be-
nefici, e nello specifico, le assun-
zioni realizzate presso la pubblica
amministrazione, effettuate nel
recente passato a seguito di eventi
tragici accorsi allinterno di im-
prese private. Prima della con-
clusione dei lavori, la Commissione
ha nominato relatore lonorevole
Giuseppe Arancio (Pd).
Commissione Esame
di disegni di legge relativi
alla materia statutaria
Presidente: Antonello Cracolici
Nella seduta
del 30 luglio
stato esami-
nato il dise-
gno di legge
nn. 492-410-
367-97-46-14-
13, Disposi-
zioni per la-
grado lopinione di molte persone
secondo cui linteresse dello Stato
dovrebbe essere rivolto esclusi-
vamente nei confronti delle vit-
time. Ha evidenziato lalto costo
di ogni singolo detenuto per lo
Stato, stimato in 133-155 euro
al giorno, precisando che la Sicilia,
dopo la Lombardia e la Campania,
la terza Regione dItalia per nu-
mero di detenuti, individuati in
7.200 unit a fronte di una ca-
pienza stimata di 4.400 posti.
Fleres ha poi criticato con forza
il sovraffollamento delle carceri
ritenuto una tortura ed un osta-
colo insormontabile alla riabili-
tazione della persona, eviden-
ziando inoltre la costante riduzione
del numero dei poliziotti peni-
tenziari in rapporto ai detenuti.
Ha anche raccontato della diffi-
denza dei dipendenti delle strut-
ture carcerarie nei confronti del-
lUfficio del garante dei diritti
dei detenuti. Pertanto reputa ne-
cessario investire nella formazione
professionale dei carcerati, poich
rileva che il tasso di recidiva tra
coloro che hanno seguito corsi
di formazione ed avviamento al
lavoro sia molto basso. Tra le
carceri siciliane che manifestano
maggiori criticit ha elencato
quelli di Sciacca, Modica, Mistretta,
e Catania (nello specifico quello
di Piazza Lanza). Sul tema sono
intervenuti gli onorevoli Pietro
Alongi (Pdl) e Giuseppe Arancio
(Pd). A seguire la Commissione
ha espresso parere favorevole
sul disegno di legge: Schema
di progetto di legge da proporre
al Parlamento della Repubblica
ai sensi dellart. 18 dello Statuto
della Regione recante Modifiche
chiarando di aver realizzato du-
rante la sua direzione una rota-
zione dei dirigenti e dei funzionari
addetti al comparto, compreso
il funzionario accusato di avere
avuto dei legami con esponenti
mafiosi. In merito alla presenza
dei Castagna allinterno della
Production guide, sostiene che
linserimento nella stessa su-
bordinata alla realizzazione di
bandi ad evidenza pubblica e ad
unattenta valutazione dei cur-
ricula. Infine ha evidenziato lim-
portanza della legge sul cinema
e sul turismo, approvata dallAs-
semblea regionale alcuni anni
fa e finalizzata, fra laltro, ad ot-
tenere maggiore trasparenza e
legalit nel comparto.
Sul tema hanno preso la parola
gli onorevoli Giorgio Ciaccio (Mo-
vimento 5Stelle), Antonio Mala-
farina (Il Megafono) e Fabrizio
Ferrandelli (Pd).
Il dirigente Rais ha chiarito che
malgrado le criticit segnalate,
i finanziamenti della Regione
sono stati fondamentali per rea-
lizzare opere di qualit, tra le
quali ha citato lultimo lavoro di
Emma Dante, spiegando che la
recente riforma del settore, anche
con il passaggio di competenze
tra diversi Assessorati, impone
la predisposizione di nuove pro-
cedure. A seguire si tenuta lau-
dizione del garante dei diritti dei
detenuti sulle criticit del sistema
carcerario siciliano. Il senatore
Salvo Fleres ha descritto una si-
tuazione complessa e difficile del
sistema carcerario in Italia, e
nello specifico in Sicilia, reputando
necessario garantire un tratta-
mento dignitoso ai carcerati mal-
Numero 15/16 - agosto 2013 35
Gestione finanziaria
delle Regioni
36 Cronache Parlamentari Siciliane
deguamento ai principi stabiliti
dagli articoli 1 e 2 del decreto
legge n. 174 del 2012.
Il presidente Antonello Cracolici
(Pd) ha evidenziato i punti og-
getto di ulteriore riflessione:
status o natura giuridica dei
Gruppi parlamentari, estensione
delle misure di spending review
ai costi interni di organizzazione
della politica, e segnatamente
agli uffici di diretta collabora-
zione del Consiglio di Presiden-
za, trattamento economico del
personale, in relazione al quale
va peraltro considerato che,
stante la riserva di regolamento
prevista dallarticolo 4 dello
Statuto, esso ad oggi regolato
da determinazioni del Consiglio
di Presidenza in base a trattative
sindacali e nel rispetto del pa-
rametro con il trattamento spet-
tante ai dipendenti del Senato,
e infine la questione dei controlli
interni sia nellambito dellAs-
semblea che nellAmministra-
zione regionale, e in particolare
leventuale istituzione di un
Collegio dei revisori.
Cracolici ha, inoltre, comunicato
che molte disposizioni del de-
creto Monti sono state oggetto
di impugnativa innanzi alla
Corte costituzionale, e pertanto
vi sono dubbi sulla opportunit
la sicilia al congresso
di stenografia in belgio
Numero 15/16 - agosto 2013 37
al 12 al 19 luglio si
svolto a Ghent (Belgio)
il 49 Congresso Inter-
steno che ha visto la parteci-
pazione di ben 24 Delegazioni
provenienti da ogni parte del
mondo.
LItalia era rappresentata da
Anna Maria Marino, coadiutore
parlamentare allAssemblea Re-
gionale Siciliana e Delegata ita-
liana Intersteno dal 2011, gi
pluricampionessa di stenografia,
che ha coordinato i lavori di
tutte le giurie ed stata il re-
ferente per lItalia per tutte le
questioni riguardanti lorga-
nizzazione del Congresso.
Nellambito dello stesso si sono
svolte le competizioni mondiali
nelle varie specialit connesse
al settore della resocontazione
tra cui quella di Audiotrascri-
zione, introdotta per la prima
volta questanno e che ha visto
lo stenografo parlamentare Ar-
mando Covello piazzarsi al quin-
to posto nella graduatoria mon-
diale e primo nella categoria
Riconoscimento del parlato
nonch il concorrente che ha
trascritto il maggior numero
di caratteri tra tutti i parteci-
panti alla competizione.
Nella gara di ripresa del parlato
- Stenografia - il coadiutore par-
lamentare Ylenia Rifurgiato si
classificata al 6 posto nella
graduatoria mondiale, scrivendo
circa 125 parole al minuto con
una sola penalit. Nella stessa
gara altro risultato interessante
stato quello di Paolo Marino
che si piazzato all11 posto,
scrivendo circa 100 parole al
minuto.
Il Congresso afferma Anna
Maria Marino stato un mo-
mento di emozione e condivi-
sione in cui culture e diversit
si sono fuse armoniosamente.
Colgo loccasione per ringraziare
il Presidente dellAssemblea
Regionale Siciliana e il Segre-
tario Generale per limportante
opportunit data ai dipendenti
di confrontarsi con i colleghi
dei parlamenti di tutto il mondo,
partecipando alle gare mondiali
e dimostrando ancora una volta
di essere competitivi sul piano
internazionale.
p A r L A m e n t o
di procedere alladeguamento
prima che la Corte si sia pro-
nunciata, proponendo quindi
che la decisione finale venga
rimessa allAula.
Sul tema sono intervenuti gli
onorevoli Riccardo Savona (De-
mocratici riformisti per la Si-
cilia), Salvatore Cordaro (Grande
Sud Pid) e Girolamo Turano
(Udc).
Il presidente Antonello Cracolici
(Pd), prima della conclusione
dei lavori, ha sottolineato che
le questioni rimaste aperte pre-
sentano profili di non agevole
soluzione, citando ad esempio
la questione del personale, in
relazione alla quale occorre va-
lutare se sia preferibile stabilire
un tetto massimo alle retribu-
zioni o prevedere una riduzione
percentuale dei costi, e la que-
stione dei controlli interni, che
implica una scelta tra listitu-
zione di un organo esterno di
controllo come un Collegio dei
revisori, o il deferimento dei
poteri di controllo alla stessa
Ragioneria dellArs, e infine la
questione dello status dei grup-
pi, in merito alla quale prende
atto di un concorde riconosci-
mento dellesigenza di una mi-
gliore definizione.
Clara Salpietro
Le giurie sono state coordinate
da Anna Maria Marino, coadiutore parlamentare
allArs e delegata italiana Intersteno dal 2011
D
D
Ylenia Rifurgiato si classificata al 6 posto
nella graduatoria mondiale,
scrivendo circa 125 parole al minuto.
Paolo Marino si piazzato all11 posto,
scrivendo circa 100 parole al minuto
38 Cronache Parlamentari Siciliane
alitalia: tariffe alte
per la sicilia
e tariffe Alitalia da
e per la Sicilia sono
proibitive e il turi-
smo viene penalizzato, quanto
ha affermato qualche settimana
fa il presidente della Regione
Sicilia, Rosario Crocetta, inne-
scando un botta e risposta con
la compagnia aerea Alitalia.
Basta col predominio di Alitalia
che impone tariffe troppo alte,
ha detto il governatore siciliano,
aggiungendo: Faremo una de-
libera di giunta rivoluzionaria
vogliamo fare quasi un atto in-
surrezionale contro il mercato
monopolistico dellAlitalia. Da-
remo mandato allAst, lAzienda
siciliana trasporti, per sotto-
scrivere accordi con vettori low
cost su Comiso, lo faremo per
salvare la Sicilia tutta. LAlitalia
ha rovinato il turismo in Sicilia
con tariffe allucinanti.
La compagnia aerea da parte
sua ha immediatamente risposto
al Presidente Crocetta, affer-
mando: In Sicilia non esiste
alcun monopolio. Sulle rotte
domestiche operano nella re-
gione diversi altri vettori. Il no-
stro Piano industriale 2013-
2016 dimostra come la Sicilia
abbia un ruolo strategico di as-
soluto rilievo. Il gruppo, che
opera su tutti gli aeroporti re-
gionali, nel nuovo piano prevede,
infatti, di dedicare 14 aerei (ri-
spetto agli 11 di oggi, +27%)

Uno studio di Confesercenti-Ref


evidenzia che solo il 13%
degli stranieri sceglie
una meta del Sud Italia
L
L
Numero 15/16 - agosto 2013 39
t u r i s m o
ai collegamenti da e per la Sicilia
che saranno operati da Alitalia
e dal nuovo brand Air One. Que-
stultima, in particolare, po-
tenzier in maniera sostanziale
i voli internazionali da e per
Catania e Palermo, arrivando
a offrire da e per lIsola oltre
450 voli settimanali (+10% ri-
spetto a oggi), assicurando
prezzi alla portata di tutti.
Alitalia evidenzia inoltre che,
nel suo nuovo piano industriale,
costruir delle tariffe su misura
dedicate a specifiche categorie
di viaggiatori. La prima, gi
lanciata, quella per i giovani
under 26. A cui si aggiunger
la tariffa per le famiglie che sar
attiva da ottobre. Anche le coppie
con figli potranno usufruire di
tariffe vantaggiose per lItalia
e per lEuropa, tariffe acquistabili
senza largo anticipo e che danno
diritto a tutti i servizi tipici di
Alitalia: bagaglio, check-in in
aeroporto in alternativa a quello
on-line, assegnazione del posto
a bordo, snack e bibite e laccu-
mulo di miglia.
Intanto l1 agosto il sindaco di
Catania Enzo Bianco ha incon-
trato lAmministratore Delegato
di Alitalia, Gabriele Del Torchio,
lano a Pantelleria bisogna pa-
gare 700 euro. Per un biglietto
di andata e ritorno, per agosto,
da Milano a Catania la tariffa
va oltre i 600 euro, da Roma a
Catania, sempre andata e ritorno
ad agosto, quasi 500 euro. Da
Milano a Palermo, andata e ri-
torno ad agosto, una persona
paga oltre 500 euro, cifra che
viene superata anche con un
volo da Roma a Palermo. Prezzi
elevati anche per un biglietto
per una persona, andata e ri-
torno, partenza domani e rientro
tra tre giorni, da Catania a Mi-
lano il prezzo va oltre i 400
euro, da Catania a Roma si spen-
de quasi 500 euro.
Uno studio di Confesercenti-
Ref mette in evidenza che solo
il 13% degli stranieri scegli
una meta del sud dellItalia, in
pratica il Sud viene ignorato
dai grandi flussi turistici, la
notizia negativa soprattutto
che la Sicilia in crisi di flussi
turistici.
Nella percezione dei turisti stra-
nieri, il gradimento dellItalia
alto: il voto medio complessivo
assegnato al nostro Paese
8,25. Scendendo al dettaglio
territoriale, pero , si rileva come
esistano forti disparitatra i ter-
ritori. Il Centro-Nord attrae pi
turisti dallestero, il Sud sot-
tovalutato. Roma mantiene la
testa della classifica degli arrivi,
seguita da Milano, Venezia e
Firenze. In graduatoria com-
paiono citt come Varese, Im-
peria, Trieste, Como. Le desti-
nazioni delle regioni meridionali
attraggono meno gli stranieri.
Nella classifica dei giudizi com-
con il quale ha parlato di in-
cremento del turismo da e per
la Sicilia ma anche di mobilit
dei siciliani. Il sindaco Bianco
ha sostenuto che si far pro-
motore di un incontro tra i ver-
tici di Alitalia e il presidente
della Regione Rosario Crocetta
anche per lanciare, coinvolgendo
il governo nazionale e insieme
con tutti i sindaci siciliani, la
battaglia per la cosiddetta con-
tinuit territoriale, che darebbe
la possibilit ai siciliani di viag-
giare in aereo a costi estrema-
mente contenuti come gi av-
viene in Sardegna.
Per quanto riguarda le rotte,
quelle confermate da e per Ca-
tania sono: Bologna, Copena-
ghen, Kiev, Milano Malpensa,
Mosca, Pisa, Rostov, San Pie-
troburgo, Torino, Venezia, Ve-
rona. Le nuove rotte sono: Am-
sterdam, Berlino, Dusseldorf,
Genova, Napoli, Ginevra, Lione,
Londra, Marsiglia, Parigi Orly,
Praga, Stoccarda, Vienna. Da
Palermo verr confermato lat-
tuale collegamento per Venezia,
mentre sono allo studio nuovi
voli per Amsterdam, Berlino,
Lione, Londra, Napoli, Parigi
Orly e Torino.
Se diamo unocchiata alle tariffe
Alitalia per la Sicilia, notiamo
che, soprattutto nei periodi pi
caldi dellanno, sono molto ele-
vate tanto da far desistere il tu-
rista dallintento di trascorrere
le vacanze nellIsola, ma anche
qualunque siciliano che vorrebbe
ritornare a casa per trascorrere
le ferie estive. Per fare un bi-
glietto di andata e ritorno, ad
agosto, per una persona da Mi-
40 Cronache Parlamentari Siciliane
plessivi espressi dai turisti, tro-
viamo in testa la Toscana, se-
guita da Valle DAosta e Umbria.
Per quanto riguardo le valuta-
zioni specifiche, la Sardegna
prima nella cortesia, a seguire
Basilicata, Abruzzo e Campania,
chiude la classifica il Lazio.
Per la qualitae disponibilitadi
informazioni e per gli alberghi,
gli stranieri si trovano piu a
loro agio nelle regioni del nord:
queste occupano tutti i primi
posti della classifica, prime Val
dAosta e Trentino. In coda,
Sardegna, Abruzzo e Molise.
Sulla cucina eil Sud a farla da
padrone: Abruzzo, Campania,
Basilicata e Calabria. In materia
di shopping ecco di nuovo il
Nord a primeggiare con il Friuli,
la Val dAosta, Emilia Romagna,
Lombardia e Piemonte.
Sempre secondo lo studio di Con-
fesercenti-Ref, per quanto ri-
guarda i mezzi di trasporto uti-
lizzati per arrivare in Italia si
osserva una marcata spaccatura
tra Nord e Sud. Sebbene laereo
resti il principale mezzo, utilizzato
da oltre due turisti residenti al-
lestero su tre per venire in Italia,
nelle regioni settentrionali di
confine la sua rilevanza e mo-
derata, mentre si osserva una
maggiore incidenza rispetto
Numero 15/16 - agosto 2013 41
al totale dellauto o dei pullman.
Nel Mezzogiorno, invece, la quasi
totalita dei turisti stranieri ha
utilizzato laereo. I territori me-
ridionali, soprattutto quelli non
facilmente serviti da collegamenti
con gli aeroporti, hanno proba-
bilmente ancora problemi di ac-
cessibilita da parte dei turisti
stranieri, e questo contribuisce
a spiegare perchesiano relati-
vamente trascurati dai flussi
internazionali. Gli aeroporti
che negli anni scorsi hanno re-
gistrato i maggiori incrementi
nel numero di passeggeri tra-
sportati sono stati Venezia (oltre
1,7 milioni in pi, pari al
+25,3%), Roma-Fiumicino (circa
1,5 milioni, +4,0%), Milano-Li-
nate (circa 769 mila, +9,3%),
Bergamo (circa 750 mila, +9,8%)
e Palermo (circa 627 mila,
+14,5%).
Secondo il centro studi del Tou-
ring club italiano, ogni anno
possiamo contare su oltre 380
milioni di presenze in Italia, di
queste neppure il 20% si con-
centra nel Meridione. Guardan-
do allincoming, pi dinamico
rispetto al turismo domestico,
il quadro ancora pi fosco:
su 100 presenze straniere in
Italia, solo 13 sono al Sud. Tra-
dotta in termini economici, i
turisti internazionali hanno
speso nel nostro Paese oltre 32
miliardi di euro nel 2012, ma
di questi appena 4 sono andati
a beneficio del Mezzogiorno.
Analizzando i dettagli, si scopre
che il turismo estero ha portato
appena un miliardo e 419 mi-
lioni nelle casse della Campania,
580 milioni in quelle della Pu-
glia, un miliardo e 41 milioni
in quelle della Sicilia e 145 mi-
lioni in Calabria. Se facciamo
qualche paragone, i turisti stra-
nieri hanno speso 5 miliardi e
304mila euro in Lombardia, 5
miliardi in Veneto, 3 miliardi
e 600mila euro in Toscana e 5
miliardi e 386mila euro nel La-
zio. E ancora: dei 146 milioni
di passeggeri transitati negli
aeroporti italiani nel 2012, solo
34 milioni sono andati nel Me-
ridione.
Il Rapporto sul turismo italiano
2013 di Mercury, una delle mag-
giori societ di ricerca e di pro-
mozione del turismo e dei beni
culturali, sostiene che il Mezzo-
giorno pu contare su appena il
12,9% di presenze straniere, e
non amato neppure dagli italiani,
dal momento che si registra ap-
pena il 17,4% di presenze dei re-
sidenti delle altre regioni.
Sul fronte del turismo balneare
scopriamo che il Sud pu contare
su tre quarti delle coste italiane,
ma ha 7.730 vacanzieri per chi-
lometro, a fronte dei 201.235
del Nord Est, dei 42.066 del
Nord Ovest (Liguria) e dei 32.716
del Centro, per una media del
Centro-Nord di 67.118 turisti
ogni chilometro di costa.
In percentuale il turismo bal-
neare nel Mezzogiorno ammonta
al 24.7% del totale: al Centro
al 21,7%, nel Nordest al 10%,
nel Nordovest al 43,6%. Nel
2010 il Nordest, con circa 920
chilometri di coste, ha registrato
un numero di presenze balneari
(50.692.000) pari a quasi il dop-
pio di quello rilevato nel Mez-
zogiorno (28.726.000), che pu
invece contare su 5.600 chilo-
metri di coste.
Basterebbe leggere questi dati
per comprendere quanto il di-
vario tra le potenzialit delle
risorse esistenti e il tasso di
sviluppo sia frutto di scelte po-
litiche e istituzionali che non
hanno considerato in tutta la
sua ricchezza il territorio me-
ridionale.
Clara Salpietro
t u r i s m o
42 Cronache Parlamentari Siciliane
a Sicilia, con le sue bellezze
e la sua storia, pu at-
trarre il turismo culturale,
ma i dati dei flussi turistici verso
la Sicilia, e pi in generale verso
il Sud Italia, risultano inferiori
rispetto a quelli verso altre re-
gioni italiane.
Tre alberghi del Sud Italia chiu-
dono ogni due giorni, afferma
il presidente di Federalberghi
Sicilia, Nico Torrisi, aggiun-
gendo: Non esiste pi un mer-
cato italiano, i nostri connazionali
hanno meno soldi e viaggiano
sempre meno. In provincia di
Catania per questa estate le pre-
visioni delle presenze di turisti
italiani sono in netto calo rispetto
allanno scorso. Regge invece
il mercato straniero tradizionale
e cio quei flussi di turisti pro-
venienti dalla Germania, dalla
Francia e dallInghilterra. Per
il mercato russo invece dobbiamo
sottolineare che la perdita di vi-
sitatori dovuta principalmente
al fatto che i voli diretti San Pie-
troburgo e Mosca per e da Ca-
tania erano garantiti solo da
Windjet, la chiusura della com-
pagnia ha creato un effetto do-
mino negativo sugli arrivi.
La strada per riportare il turismo
a livelli di eccellenza secondo
Nico Torrisi deve partire da due
L
L
sicilia:
flussi turistici in calo
In controtendenza Siracusa: con le Rappresentazioni
classiche al Teatro Greco continua a confermarsi
centro di cultura del mondo classico
Numero 15/16 - agosto 2013 43
direttrici: marketing territo-
riale efficace e creazione di
grandi eventi. Abbiamo chiesto
- dichiara il presidente di Fe-
deralberghi - che la tassa di
soggiorno, versata soprattutto
dalle strutture recettive alber-
ghiere, sia investita in pro-
mozione vera in grado di at-
trarre turisti e anche nellor-
ganizzazione di Grandi Eventi
che hanno dimostrato negli anni
precedenti essere traino per in-
crementare presenze e visitatori.
Penso ad un Festival Belliniano,
o ad unaltra grande manifesta-
zione che sia vendibile, perch
questo lelemento essenziale,
che quanto organizzato sia ven-
dibile sul mercato, e tutto questo
pu essere frutto solo di una
programmazione nata dal con-
fronto.
Il presidente della Fiavet, Fede-
razione che associa agenzie di
viaggio e tour operator aderente
a Confcommercio Imprese per
lItalia, Fortunato Giovannoni,
evidenzia: Solo il 10% dei turisti
che visitano lItalia raggiunge
le regioni turistiche del Sud,
lalta velocit si ferma a Salerno,
il sistema portuale inefficiente
e quello aeroportuale appare ir-
razionale rispetto alle effettive
esigenze del mercato turistico.
In particolare, va posta latten-
zione sulle difficolt che incon-
trano le nostre isole maggiori,
Sicilia e Sardegna, destinazioni
turistiche tra le pi rinomate e
ambite dai turisti italiani e in-
ternazionali ma fortemente pe-
nalizzate da collegamenti scarsi
e che hanno registrato negli ul-
timi anni rincari dei prezzi tali
da deviare verso altre mete gran
parte dei flussi turistici.
Il presidente di Confindustria
Sicilia sezione Turismo, Ornella
Laneri, sostiene che in Sicilia
mancano le infrastrutture, il
supporto alle aziende, non esiste
una rete di trasporti pubblici,
che invece fondamentale per
il turismo estero, che permetta
facili collegamenti regionali e
locali. Ci manca aggiunge -
la convinzione che anche noi
possiamo farcela, che abbiamo
tutto quello che serve per fare
di questa terra una terra di tu-
rismo. Manca un approccio pro-
positivo e la messa in moto di
quanto serve.
In controtendenza ai dati turistici
non proprio confortanti per la
Sicilia, merita menzione Siracusa
che continua a confermarsi uno
tra i maggiori centri di cultura
del mondo classico e meta tra
le pi gettonate per i cultori di
teatro allaperto. Un risultato
positivo in termini di presenze
stato incassato con il 49 Ciclo
di Rappresentazioni classiche
al Teatro Greco. Un successo te-
stimoniato dal numero degli
spettatori in aumento del 500%
negli ultimi 10 anni ed una me-
dia annua di 150mila presenze
durante le circa 35 recite della
rassegna. Le Rappresentazioni
classiche al Teatro Greco coin-
volgono oltre 400 persone tra
attori, tecnici e maestranze e
creano un rilevante indotto eco-
nomico per la citt siciliana.
Inoltre in concomitanza con la
Rassegna siracusana, andato
in scena al teatro antico di Pa-
lazzolo Acreide il Festival inter-
nazionale del Teatro Classico
dei Giovani (XIX edizione), che
solitamente impegna centinaia
di scuole nella rappresentazione
dei classici e nella loro rielabo-
razione.
C.S.
t u r i s m o
Nico Torrisi
44 Cronache Parlamentari Siciliane
ittorio Emanuele Orlando,
illustre giurista siciliano
nonch eminente uomo
politico dellItalia liberale, a pro-
posito dello status dei senatori e
dei deputati del Regno (in Principii
di Diritto Costituzionale, Barbera,
Firenze, 1921) cos scrive: Il diritto
pubblico moderno ha riconosciuto
e proclamato il principio della
uguaglianza dei cittadini innanzi
alla legge. Per questo principio
non toglie che ad esso si deroghi
a favore di quei cittadini i quali
rivestono una pubblica funzione
e vi si deroghi perch sia reso loro
possibile il normale adempimento
di quella funzione: sorge con ci
la nozione della prerogativa, la
quale, a differenza del privilegio,
si accompagna alla funzione pub-
blica e trova in essa la sua origine
e la sua giustificazione.
Al riguardo, Santi Romano, altro
maestro siciliano di diritto pubblico,
rileva che il fondamento delle pre-
rogative parlamentari (definite co-
munemente anche immunit o
guarentigie; sulla differenza ter-
minologica v. Mortati, Istituzioni
di Diritto Pubblico, Cedam, Padova,
1991) da ricercarsi non soltanto
in una tutela del potere legislativo
da ogni eventuale attentato del po-
tere esecutivo o nella convenienza
di non distrarre senza gravi motivi
i membri del Parlamento dalle-
sercizio delle loro funzioni, ma nel
principio pi generale dellindi-
pendenza e dellautonomia delle
Camere verso tutti gli altri organi
e poteri dello Stato (cfr. Il Diritto
Pubblico Italiano opera del 1914,
pubblicata da Giuffr, Milano, nel
1988).
A seguito dellentrata in vigore della
Costituzione repubblicana, in pre-
senza dellart. 3 (che sancisce il
principio delluguaglianza di tutti
i cittadini di fronte alla legge) ed
in particolare del successivo art.
104 (che stabilisce lautonomia e
lindipendenza della magistratura
da ogni altro potere), c chi si
chiesto se aveva ancora senso ri-
servare ai parlamentari uno speciale
trattamento (peraltro riconosciuto
dalla stessa Costituzione allart.
68), configurabile ormai come
mero retaggio di tempi andati; ar-
gomento questo, storico-giuridico,
adottato dallAlta Corte per la Re-
gione siciliana nella decisione n.
38 del 1951 (di cui parleremo pi
avanti) per bocciare la norma re-
gionale volta ad introdurre, per i
deputati dellAssemblea regionale
siciliana (dora in poi Ars), lim-
munit penale (o inviolabilit), la
quale si traduce, in sostanza, nel
divieto di processare o arrestare
gli eletti senza una formale auto-
rizzazione dellorgano legislativo
di cui fanno parte.
A favore della tesi dellabolizione
delle prerogative concorrevano,
inoltre, i clamorosi episodi di sal-
vataggio dallazione giudiziaria
di esponenti politici indagati per
gravi reati che nulla avevano a che
fare con il libero esercizio della
funzione parlamentare (o, forse,
meglio dire che erano il frutto
della loro attivit politica).
La dottrina prevalente, pur criti-
cando aspramente gli abusi pro-
cedurali, ha tuttavia messo in guar-
dia dallassumere posizioni radicali,
sostenendo che continuavano a
sussistere valide ragioni per il man-
tenimento (sia pure in un quadro
normativo riveduto e corretto) del
sistema di garanzie parlamentari
voluto dal Costituente.
In tal senso illuminanti per la loro
lucidit sono le considerazioni di
Gustavo Zagrebelski (che poi di-
venter Presidente della Corte Co-
stituzionale), il quale nel 1979
(ossia in epoca non sospetta) scri-
veva: Assicurata (nella misura in
cui assicurata) lindipendenza
dei giudici, la funzione giurisdi-
zionale non per questo ha magi-
camente vestito i panni dellim-
parzialit, della neutralit, della
giustizia, come semplicisticamente
si era immaginato da taluno : ve-
nuta meno la dipendenza da un
centro di indirizzo unificante, i
magistrati hanno cominciato a
V
V
I deputati regionali
e limmunit penale
Lopinione di Ignazio La Lumia (*)
Numero 15/16 - agosto 2013 45
leggere la legge e a considerare la
realt secondo lottica di ciascuno
di essi propria. Una volta liberati
i giudici, insomma, avvertibile
unesigenza di garanzia contro gli
eventuali abusi ad essi imputabili,
non diversamente da quel che, pri-
ma, avveniva rispetto al potere ese-
cutivo (cfr. Le immunit parla-
mentari, Einaudi, Torino).
Si giunse cos alla riforma dellart.
68 Cost. con lemanazione della
l.c. 29 ottobre 1993, n. 3, che ha
soppresso lautorizzazione a pro-
cedere per i membri delle Camere
(istituto questo volto ad accertare
la sussistenza o meno del c.d. fumus
persecutionis da parte dellautorit
giudiziaria nei confronti dellin-
dagato), eccezion fatta per i casi
di perquisizione personale e do-
miciliare ovvero per le intercettazioni
di conversazioni e comunicazioni
nonch per il sequestro della cor-
rispondenza. Inoltre, non occorre
una delibera autorizzativa delle
Camera di appartenenza per la car-
cerazione del parlamentare desti-
natario di una sentenza passata
in giudicato, ovvero sorpreso a
commettere un delitto per il quale
previsto larresto obbligatorio in
flagranza.
Tutto ci premesso, ricordiamo
che lo Statuto albertino del 1848
assicurava due forme di tutela:
a) la garanzia assoluta dellinsin-
dacabilit, nel senso che si escludeva
ogni possibilit di giudizio nei con-
fronti dei deputati e dei senatori
in conseguenza delle opinioni da
loro emesse e dei voti dati nelle Ca-
mere (art.51);
b) la garanzia dellinviolabilit per-
sonale, nel senso che i deputati
non potevano essere arrestati (salvo
il caso di flagrante delitto) n tradotti
in giudizio senza il previo consenso
della Camera(art.45). Anche i se-
natori (nominati a vita dal re), i
quali godevano del privilegio della
giurisdizione domestica (il Senato,
costituito in Alta Corte di Giustizia,
giudicava dei reati imputati ai
suoi membri), non potevano essere
arrestati se non in forza di un or-
dine del Senato (art. 37).
Nel periodo costituzionale transi-
torio (che copre gli anni 43-46:
dalla fine del regime fascista al-
lavvento della Repubblica) le me-
desime prerogative (con talune
estensioni applicative) furono ri-
conosciute ai componenti della
Consulta Nazionale (art. 4 del d.
lg. lgt. 31 agosto 1945, n. 539, art.
4) ed ai membri dellAssemblea
Costituente (art. 81 del d. lg. lgt.
10 marzo 1946, n. 74). Riportiamo
il testo dellart. 81 perch ad esso
(come diremo dopo) fece riferimento
lArs per invocare lapplicazione
dellimmunit penale nei confronti
dei suoi componenti: Nessun de-
putato allAssemblea Costituente
pu essere arrestato, allinfuori del
caso di flagrante delitto, n sotto-
posto a procedimento penale, senza
lautorizzazione dellAssemblea.
Nel caso di arresto in flagranza,
lAssemblea stessa decider, entro
dieci giorni, se esso dovr essere
mantenuto. Nessun deputato pu
essere sottoposto a fermo di polizia
e a perquisizione personale o do-
miciliare.
Orbene, in tale periodo storico si
colloca lo Statuto della Regione
siciliana (elaborato nel dicembre
1945 dalla Consulta regionale ed
approvato il 15 maggio 1946 dal
Governo che allora era titolare del
potere legislativo) il quale, allart.
6, prevede per i deputati dellArs
la sola garanzia dellinsindacabilit
(sulla sua portata, vedasi la sentenza
n. 337/2009 con la quale la Corte
Costituzionale ha escluso che tale
prerogativa operi per gli atti am-
ministrativi non riconducibili alla
funzione di auto-organizzazione).
Dai lavori della Consulta regionale
(tenutisi a Palermo nel palazzo
Comitini) risulta che, in sede di
discussione dellart. 6 (svoltasi nel
corso delle sedute terza e quarta
del 20 dicembre 1945), alcuni con-
sultori proposero di estendere
senzaltro ai deputati regionali lo
stesso trattamento dimmunit di
cui godono i deputati nazionali.
Ma tale proposta non fu condivisa
e dopo i chiarimenti forniti dal re-
latore, prof. Salemi, (invero regnava
una certa confusione tra insinda-
cabilit ed immunit penale), venne
approvato, con alcuni aggiusta-
menti formali, il testo dellarticolo
cos come formulato dalla Com-
missione nominata dallAlto Com-
missario Aldisio con lincarico di
redigere una bozza di statuto.
Si cerc, comunque, di porre ri-
medio a questo vuoto normativo
in fase di coordinamento dello Sta-
tuto siciliano con la Costituzione
(siamo nel gennaio del 1948), talch
nel Testo coordinato dello Statuto
speciale per la Sicilia (disegno di
legge costituzionale n. 65), predi-
sposto dalla Sottocommissione
per gli statuti regionali (c.d. Com-
missione dei diciotto) dellAssemblea
costituente, figura lart. 23 ove si
dispone che i deputati regionali,
oltre alla garanzia dellinsindaca-
bilit, godono dellimmunit di
cui allart. 68, comma secondo,
A t t u A L i t
46 Cronache Parlamentari Siciliane
della Costituzione, e che lautoriz-
zazione ivi prevista data dallAs-
semblea regionale. Ma, come sap-
piamo, questo coordinamento non
ebbe fortuna e si prefer costitu-
zionalizzare lo Statuto del 46 de-
mandando ad una legge ordinaria,
da approvare da parte del Parla-
mento nazionale, udita lAssemblea
regionale, nellarco di due anni
(dallentrata in vigore della l.c. n.
2/1948), il compito di apportarvi
le necessarie modifiche (questa
clausola venne poi dichiarata co-
stituzionalmente illegittima dallAlta
Corte per la Regione siciliana con
decisione n. 4 del 19 luglio 1948
10 settembre 1948).
Ora, la prima Assemblea (ossia
quella insediatasi il 25 maggio
1947), nonostante il silenzio dello
Statuto, ritenne operante per i suoi
membri la particolare tutela di tipo
processuale riconosciuta ai com-
ponenti dellAssemblea Costituente
e, conseguentemente, nella seduta
del 20 giugno 1947 approv allu-
nanimit la mozione (presentata
dallon. Cacopardo ed altri) avente
ad oggetto listituzione di una Com-
missione permanente incaricata
di riferire sulle domande di auto-
rizzazione a procedere.
Dalla parte motiva della mozione
e dallintervento del primo firmatario
della stessa ricaviamo che tale de-
cisione era il frutto di un sillogismo:
poich lart. 1, secondo comma,
del decreto del Capo provvisorio
dello Stato 6 dicembre 1946, n.
456, rinviava (in attuazione dellart.
42 dello Statuto), per la disciplina
delle elezioni siciliane fissate per
il 20 aprile 1947, alle disposizioni
del d. lg. lgt. 10 marzo 1946, n. 74,
(tra cui figurava il succitato art.
81 relativo allimmunit penale);
e poich tale rinvio era formalmente
senza limitazioni, si concludeva
tout court per lattrazione nel-
lordinamento regionale di tale pre-
rogativa.
A questargomento giuridico-formale
lon. Cacopardo ne aggiunse un
altro di natura sostanziale soste-
nendo che, essendo lAssemblea
un organo pienamente parlamen-
tare perch tutelato nei suoi poteri
e nelle sue facolt dallesistenza di
unAlta Corte chiamata a dirimere
gli eventuali conflitti di competenza
tra lo Stato e la Regione, essa aveva
il diritto di giudicare preliminar-
mente sulla responsabilit penale
dei propri componenti, allo scopo
di evitare che, attraverso un abuso
di potere di altri organi, possa essere
limitata lattivit politica, che ogni
deputato ha il diritto di esercitare
in piena libert.
Nella seduta del 10 marzo 1948
lAssemblea, dopo ampia discus-
sione nel corso della quale lon.
Napoli sollev, senza successo, il
problema se si potesse, mediante
regole ad uso interno, disciplinare
procedure relative ad una materia
non prevista dallo Statuto, approv
a maggioranza uno schema di re-
golamento riguardante lesame
delle domande di autorizzazione
contro deputati; nella medesima
seduta vennero eletti, poi, i nove
componenti della Commissione
appositamente istituita con la sud-
detta mozione.
Dopo di che la Presidenza dellArs,
nella seduta del 17 marzo 1948,
comunic le domande di autoriz-
zazione a procedere sino a quel
momento pervenute dalle Procure
dellIsola, ed il giorno successivo
le trasmise alla competente Com-
missione.
Dinanzi a questa situazione, lallora
Ministro di Grazia e Giustizia,
Giuseppe Grassi, non condividendo
la prassi invalsa negli Uffici giu-
diziari siciliani, emise una circolare
riservata indirizzata ai Procuratori
Generali presso le Corti dAppello
(la n. 3542 del 14 luglio 1948) con
la quale, dopo avere argomentato
la non fondatezza della tesi soste-
nuta dallArs, impart ai rappre-
sentanti del P.M. la direttiva di
astenersi dal richiedere lautoriz-
zazione a procedere sino a quando
la giurisprudenza della Suprema
Corte di Cassazione non avesse
fatto definitivamente chiarezza in
merito, e, nel caso detta autoriz-
zazione fosse stata negata, di avviare
ugualmente lazione penale; nonch
di provvedere ad impugnare le even-
tuali sentenze di proscioglimento
per difetto di autorizzazione a pro-
cedere. Insomma, il modus ope-
randi sino a quel momento seguito
dalle Procure venne dal Ministero
totalmente sconfessato.
Nella circolare del Guardasigilli si
asseriva:
a) che il rinvio contenuto nellart.
1, comma 2^, del Decreto del Capo
provvisorio dello Stato 6 dicembre
1946, n. 456 come chiaramente
si evince dal suo tenore lessicale
e dal suo esplicito riferimento allart.
42 dello Statuto, che riguarda solo
il procedimento elettorale concerne
soltanto le norme che regolano il
sistema delle elezioni, e non pure
quelle che riflettono la condizione
giuridica dei deputati in genere, e
le loro prerogative in ispecie. Queste
ultime sono circoscritte dallo Sta-
tuto (art. 6) alla semplice immunit,
Numero 15/16 - agosto 2013 47
di natura sostanziale, per i voti
dati e le opinioni espresse dai mem-
bri dellAssemblea nellesercizio
delle loro funzioni;
b) chela materia dellautorizzazione
a procedere, incidendo direttamente
sullestensione del diritto di punire,
e, quindi, sul diritto di sovranit
dello Stato, non pu trovare la sua
fonte che nella Costituzione;
c) che lart. 122 della Costituzione,
mentre estende ai componenti del
Consiglio regionale (organo che
nel nuovo ordinamento corrisponde
appunto allAssemblea regionale)
limmunit, di natura sostanziale,
sancita dal comma 1^ dellart. 68
per i membri del Parlamento, re-
lativamente alle opinioni espresse
e ai voti dati nellesercizio delle
loro funzioni, non estende loro in-
vece, la garanzia parlamentare, di
natura processuale, dellautoriz-
zazione a procedere, la quale pre-
vista invece per i membri del Par-
lamento dal 2^ comma del mede-
simo art. 68;
d) che n si potrebbe, per sopperire
a tale mancata estensione, far ri-
corso allinterpretazione analogica,
perch pacifico che le norme che
regolano immunit e prerogative
costituiscono un jus singulare che
non suscettibile di estensione
analogica.
Il Presidente della Regione, on.
Alessi, presa visione della circolare,
controdeduceva punto per punto,
con nota inviata al Ministro Grassi
il 27 luglio 1948, sottolineando la
specialit dellordinamento giuridico
siciliano.
Comunque, a seguito della circolare
ministeriale, la Magistratura si af-
frett a chiedere alla Presidenza
dellArs la restituzione dei fascicoli
trasmessi e, in data 23 agosto a
Palermo, senza alcuna preventiva
autorizzazione, fu arrestato un de-
putato regionale su ordine dellAu-
torit giudiziaria di Caltanissetta.
Questo provvedimento suscit
vasta eco nel mondo politico, tant
che contro di esso il Presidente
della Regione fece appello al Guar-
dasigilli, ribadendo, in un lungo
telegramma del 24 agosto, le con-
trodeduzioni in precedenza inoltrate;
a sua volta, il Consiglio di Presi-
denza, riunitosi durgenza il suc-
cessivo 25 agosto, approv allu-
nanimit una risoluzione di protesta
(trasmessa al Primo Presidente
della Corte dAppello di Caltanis-
setta) per la cattura, senza auto-
rizzazione dellAssemblea, del de-
putato on. Gino Cortese, che offende
il principio dellautonomia demo-
cratica, chiedendo in applicazione
della legge che lAutorit giudiziaria,
nella cui piena indipendenza con-
fida, disponga la liberazione di
detto deputato e la rimessione degli
atti che lo riguardano al Presidente
dellAssemblea, onde possa decidersi
sulla richiesta di autorizzazione a
procedere.
Ma tali iniziative non ebbero se-
guito.
Per affrontare tale questione fu
allora convocata in sessione straor-
dinaria lAula, su richiesta dei de-
putati del Gruppo del Popolo (cui
apparteneva il deputato arrestato).
Dal resoconto della seduta del 23
settembre 1948 risulta che, alla
fine di un intenso dibattito pro-
trattosi per circa quattro ore, venne
approvato (con lastensione del
gruppo comunista) un ordine del
giorno, presentato dallon. Papa
DAmico ed altri, con il quale lAs-
semblea, riaffermato che competeva
ai deputati dellARS il diritto al-
limmunit parlamentare, confidava
nel pieno riconoscimento di tale
diritto da parte di tutti gli organi
dello Stato.
Nella lettera di trasmissione (prot.
n. 2387 del 28/9/1948) di tale do-
cumento alla Presidenza del Con-
siglio dei Ministri, il Presidente
dellArs, on. Cipolla, rivolgeva la
pi calda preghiera, perch, in un
piano superiore di reciproca com-
prensione delle esigenze dello Stato
e della Regione, in cui si sustanzia
lAutonomia dellIsola, possa fi-
nalmente riconoscersi, sulla base
del vigente ordinamento giuridico
dello Stato, il diritto allimmunit
parlamentare per i componenti di
questa Assemblea, quale organo
legislativo primario ed autonomo.
Per completezza di informazione
ricordiamo che nella seduta suc-
cessiva, svoltasi il 24 settembre,
venne discussa la mozione n. 48,
a firma dellon. Montalbano ed
altri, recante il titolo Mancata ri-
chiesta di autorizzazione a procedere
per larresto del deputato Gino Cor-
tese. Essa differiva dallordine del
giorno Papa DAmico, approvato
nella riunione precedente, perch,
sostanzialmente, nella parte deli-
berativa conteneva due elementi
di novit: il primo prevedeva di
protestare contro il Governo centrale
per la circolare che il Ministro di
Giustizia aveva illegalmente diretto
ai Procuratori generali della Sicilia;
il secondo, di inviare subito a Roma
una delegazione di nove deputati
con lincarico di difendere lauto-
nomia dellIsola in tutti i suoi
aspetti democratici formali e so-
stanziali. La mozione, posta ai voti
A t t u A L i t
48 Cronache Parlamentari Siciliane
per appello nominale, venne respinta
tra le proteste della sinistra.
Il 2 aprile del 1949, sempre senza
autorizzazione, la Sezione Istruttoria
presso la Corte dAppello di Catan-
zaro, spiccava mandato di cattura
contro un altro deputato, lon.
Luigi Pantaleone. Anche in questo
caso il Consiglio di Presidenza,
riunitosi il successivo 12 aprile,
formulava una vibrata protesta
contro loperato della Sezione pro-
cedente e decideva di inviarla alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri,
al Ministero di Grazia e Giustizia
e al Primo Presidente della Suprema
Corte di Cassazione, il quale rispose
con nota del 19 aprile evidenziando
che la Corte Suprema avrebbe po-
tuto pronunciarsi sulla questione
soltanto se e quando della stessa
sia legalmente investita secondo
la legge processuale.
Da rilevare che la suddetta Sezione,
dinanzi alla richiesta di revoca del
mandato avanzata dal Presidente
della Commissione per le autoriz-
zazioni a procedere, on. Marchese
Arduino, osserv, dopo ampia di-
samina storico-giuridica, che la
stessa era infondata, dichiarando
che la prerogativa dellimmunit
riguarda unicamente i deputati
appartenenti al Parlamento nazio-
nale e non pu essere estesa , per
il suo carattere eccezionale, a per-
sone diverse, anche se rivestano
laltissima carica di deputati del-
lAssemblea regionale siciliana
(v. Corte Appello Catanzaro, ordi-
nanza 23 aprile 1949, in Giur. It.,
1949, parte II, 362 e ss., con nota
favorevole di F. Pierandrei).
Della questione si torn a parlare
in occasione del processo a carico
dellon. Gino Cortese. Nella seduta
del 5 luglio 1949, lAssemblea, dopo
breve discussione sulla mozione
Sapienza Giuseppe ed altri concer-
nente la sospensione dei lavori par-
lamentari per il 7 luglio (giorno fis-
sato per linizio a Messina del sud-
detto processo), onde consentire ai
deputati di assistervi come testi-
monianza di solidariet ad un collega
la cui detenzione doveva ritenersi
abusiva perch non preceduta da
regolare autorizzazione a procedere,
approv un ordine del giorno, con-
cordato dai capigruppo, in cui, riaf-
fermava i suoi precedenti deliberata
per la violazione del principio co-
stituzionale dellimmunit e for-
mulava laugurio che, come con-
seguenza diretta del riconoscimento
del principio, il deputato Cortese
venisse posto in libert.
Ma, nonostante le prese di posizione
e gli auspici manifestati a livello
politico, la Magistratura proseguiva
liberamente nella sua azione penale,
prova ne sia che il Procuratore
della Repubblica di Caltagirone,
nellagosto del medesimo anno, or-
dinava larresto dellon. Concetto
Gallo e disponeva la perquisizione
del suo domicilio senza minima-
mente rivolgersi allAssemblea. Il
Consiglio di Presidenza, riunitosi
espressamente in data 30/8/1949,
deliberava il solito ordine del giorno
di protesta.
Finalmente, a porre fine a questo
stato di incertezza intervenne la
Corte di Cassazione penale con
sentenza delle sezioni unite 10 di-
cembre 1949 ( in Foro Padano,
1950, parte IV, 50 e ss., con nota
adesiva di E. Battaglini; nel pano-
rama dottrinario dellepoca lunica
voce dissenziente era quella di F.
Cossiga, allora giovane assistente
allUniversit di Sassari, autore del
breve saggio I Membri dei Consigli
regionali godono della inviolabilit
parlamentare in Rass. Dir. Pubbl.,
parte II, 1950, 635 e ss.).
Invero, la Suprema Corte (chiamata
a dirimere il conflitto sorto tra Pre-
sidente della Corte dAssise di Pa-
lermo e Sezione istruttoria in ordine
alla competenza ad emettere il man-
dato di cattura contro il deputato
Gallo) escluse chiaramente, usando
in sostanza le argomentazioni della
circolare Galli, che per i componenti
dellArs trovasse applicazione la
speciale guarentigia dellimmunit
penale prevista per gli appartenenti
al Parlamento nazionale dallart.
68 della Costituzione.
Ma lAssemblea non si arrese e,
nella seduta del 27 gennaio 1950,
deliber la nomina di un Comitato
(composto da un rappresentante
per ogni gruppo) per la difesa delle
guarentigie costituzionali dei de-
putati regionali.
Si pens, comunque, per risolvere
il problema, di provvedere in via
legislativa, e, a tal fine, venne inserito
nella legge per lelezione dei deputati
dellArs (approvata il 22 febbraio
1951) lart. 64 che cos recitava:
Le disposizioni di cui allart. 81
del D. L. L. 10 marzo 1946, n. 74,
hanno effetto, per i deputati del-
lAssemblea regionale siciliana, dal
momento della prestazione del giu-
ramento prescritto dallart. 5 dello
Statuto.
A ben vedere, si trattava di un atto
di furbizia giuridica perch, at-
traverso una semplice norma di
recepimento, si voleva introdurre
surrettiziamente nel sistema un
istituto, come limmunit penale,
che, stante il carattere eccezionale,
Numero 15/16 - agosto 2013 49
non poteva che trovare la sua di-
sciplina in una fonte di rango co-
stituzionale.
Inevitabilmente, contro tale norma
(insieme ad altre) propose ricorso
allAlta Corte il Commissario dello
Stato eccependo lassoluta incom-
petenza della Regione in materia.
Dello stesso avviso il Procuratore
generale che, nella sua requisitoria,
ebbe a dire: Pu una norma di ca-
rattere costituzionale, un principio,
trovare modificazione da parte di
una legge ordinaria? La risposta
evidente. Soltanto una legge costi-
tuzionale potrebbe introdurre mo-
dificazioni; ed allora, tanto meno
pu farlo una legge regionale che
tende a disciplinare la materia elet-
torale.
LAlta Corte, con decisione n. 38
del 16-20marzo 1951 (consultabile
in www.giurcost.org), ne dichiar
lillegittimit costituzionale con la
motivazione che allAssemblea
manca la potest di inserire una
simile disposizione (cui evidente-
mente la Corte riconosce dignit
costituzionale) nello Statuto.
In altri termini dice implicitamente
la Corte - allAssemblea difetta un
potere analogo a quello attribuito
alle Camere nazionali dallart. 138
della Costituzione (da notare che
la Corte Costituzionale ha richia-
mato questa decisione, nelle sentt.
n. 66/64 e n. 6/70, per affermare
che le funzioni dellAssemblea non
possono essere assimilate a quelle
delle Camere).
Inoltre, la Corte coglie loccasione
per osservare, sul piano metagiu-
ridico, che listituto dellimmunit
da considerarsi obsoleto giacch,
istituito nellancien regime allo
scopo di tutelare i parlamentari
dalle persecuzioni della monarchia
assoluta, oggi, in un moderno si-
stema democratico fondato sullo
stato di diritto, non avrebbe ragion
dessere dovendo la legge essere
uguale per tutti.
A questo punto, non rimaneva che
invocare lintervento del Parlamento
di Roma.
Apertasi la II legislatura (giugno
1951- giugno 1955) lon. DAntoni
ed altri, nella seduta del 30 luglio
1951, presentarono una mozione
con la quale, oltre a protestare per
larresto dellon. Cipolla, si invitava
il Parlamento nazionale a concedere
ai deputati regionali la speciale
guarentigia di cui al secondo comma
dellart. 68 della Costituzione. Ma
tale mozione, dopo numerosi rinvii,
decadde per la fine della legislatu-
ra.
Nella successiva legislatura (giugno
1955 giugno 1959) lon. Montal-
bano ed altri presentarono, ai sensi
dellart. 18 dello Statuto, un disegno
di legge costituzionale recante Im-
munit di natura processuale ai
deputati dellAssemblea regionale
siciliana (n. 441). Esso, dopo il
parere favorevole della competente
Commissione legislativa, fu discusso
ed approvato allunanimit nella
seduta del 7 febbraio 1958; il giorno
seguente venne inviato al Senato
della Repubblica ove decadde per
lo scioglimento della II legislatura
repubblicana.
Lon. Varvaro ed altri ripresentarono,
allora, il medesimo testo (ddl n.
514) per sottoporlo nuovamente
allattenzione del Parlamento na-
zionale. Esso venne discusso nella
seduta del 12 dicembre 1958 e lAs-
semblea, considerato che non erano
stati depositati emendamenti, an-
zich rivotarlo, deliber di ricon-
fermare il disegno di legge, dando
mandato al Presidente dellAssem-
blea di trasmetterlo al Senato della
terza legislatura.
Ma anche questa iniziativa fin nel
nulla. Alla medesima sorte non
sfuggirono le varie proposte di legge,
avanzate direttamente in Parla-
mento, tendenti ad estendere lim-
munit penale a tutti i consiglieri
regionali. Interessante, per la sua
novit, la motivazione (evidente-
mente collegata al rinnovato ruolo
dei Consigli regionali per effetto
delle riforme costituzionali del 1999
e del 2001) contenuta nella relazione
di accompagnamento al ddl. n.
3027 presentato il 15 luglio 2002
dallon. Cossiga: Attesa la grande
trasformazione intervenuta nellat-
tribuzione dei poteri dei Consigli
regionali per effetto della devoluzione
in senso federalista di larga parte
delle competenze dello Stato alle
Regioni, venuta a innovarsi
profondamente la posizione costi-
tuzionale delle Assemblee regionali
stesse. Per cui sembra conforme
ai principi generali dellordinamento
costituzionale estendere anche ai
membri delle Assemblee e dei Con-
sigli regionali le guarentigie previste
per i membri del Parlamento.
Adesso, in un clima sociale di ge-
nerale sfiducia nei confronti di un
personale politico coinvolto, a tutti
i livelli, in gravi episodi di malco-
stume, sarebbe da temerari ripro-
porre un trattamento speciale a
favore di chi riveste cariche pub-
bliche elettive; per cui immaginiamo
che questo tema, in attesa di tempi
migliori, sia finito in archivio.
(*) gi Vice Segretario dellArs
A t t u A L i t
50 Cronache Parlamentari Siciliane
a mostra delle icone, Im-
magine e Scrittura. Pre-
senza greca a Messina
dal Medioevo allet Moderna,
ha ottenuto eccellenti risultati
per numero di visitatori ed in-
teresse scientifico. Diversi ad
oggi i turisti attratti dalle splen-
dide opere disposte allinterno
delle Sale Duca di Montalto del
Palazzo Reale di Palermo, cos
come costanti sono state le visite
degli studiosi per approfondire
la conoscenza di opere che, sep-
pur siciliane, oggi trovano col-
L
L
successo di pubblico
per le Icone bizantine
La mostra Immagine e Scrittura, allestita
nelle Sale Duca di Montalto del Palazzo Reale
di Palermo, prorogata fino al 28 agosto
Numero 15/16 - agosto 2013 51
locazione allinterno del Museo
Bizantino e Cristiano di Atene.
Il neo Direttore Generale della
Fondazione Federico II, Fran-
cesco Forgione, ha gi iniziato
a promuovere in modo capillare
levento tramite i mezzi dinfor-
mazione ed una campagna di
divulgazione con i contenuti
della mostra, prorogata fino al
28 di agosto.
Il Presidente dellAssemblea
Regionale Siciliana e della Fon-
dazione Federico II, Giovanni
Ardizzone, ha spiegato che:
"Nella complessa realt mul-
tietnica della Sicilia medievale
i Normanni, con lappoggio
della Chiesa romana, vollero
infatti tutelare i princpi della
cultura bizantina e di quel mo-
dello di potere che lImpero ro-
mano-bizantino di cui la co-
munit grecofona era portavoce
continuava ad esercitare.
Dopo il 1908, anno del dram-
matico terremoto di Messina,
le icone in mostra sono tornate,
per alcuni mesi, in Sicilia, per
fare rivivere i fasti della tradi-
zione bizantina siciliana. Si
tratta di 41 icone, alcune tra
le quali decorate recto verso,
risalenti al periodo compreso
tra il XIV ed il XIX secolo; tali
opere sono state esposte presso
il Museo Interregionale Maria
Accascina di Messina, insieme
a 9 icone dello stesso Museo ed
a 16 preziosi manoscritti del
periodo compreso tra il X ed il
XVI secolo, messi a disposizione
dalla Biblioteca Regionale Uni-
versitaria Giacomo Longo di
Messina.
La luce che irradia la pittura
bizantina non una luce natu-
rale dotata di una realt empi-
rica, ma luce increata, scende
dallalto e si espande spiritual-
mente propagandosi dallinter-
no, il prodotto della rivelazione
di Dio ed pertanto imperscru-
tabile per luomo. evidente
come la cultura bizantina non
rispetti i canoni lineari e scien-
tifici tipici della prospettiva e
della luce della pittura dellarte
occidentale. Licona ha un valore
pedagogico ed uno criptico-mi-
sterico e annuncia la rappre-
sentazione di unarte dello spirito
che trova il suo apice nella vita
monastica dove si presenta come
panacea dei mali dellanima.
La filosofia bizantina fonda i
propri capisaldi sulla rielabo-
razione del logos, rinunciando
C u L t u r A
52 Cronache Parlamentari Siciliane
alle categorie proprie della ra-
zionalit occidentale, scrutando
con sistemi di analogie e sine-
stesie concetti ignoti, giungendo
fino alla visione di una realt
ultima.
Il concetto molto complesso di
acheiropietos, cio la capacit
dellartista di produrre opere
tramite la diretta intercessione
divina, in sintesi un dono che
Dio stesso concede amorevol-
mente allartista che diviene
un tramite o per meglio dire lo
specchio di una volont divina
tesa a manifestarsi alluomo
con iconografie riconoscibili
in tutto il mondo cristiano orien-
tale. Dall8 giugno al 4 agosto
hanno visitato la mostra delle
icone circa diecimila visitatori,
tutti entusiasti della capacit
comunicativa di un evento de-
stinato a rimanere di indelebile
memoria.
Il prestigioso catalogo della
mostra Immagine e Scrittura.
Presenza greca a Messina dal
Medioevo allet Moderna, con
testi in italiano ed inglese si
trova in vendita allinterno del
book-shop della Fondazione Fe-
derico II.
Per qualunque informazione
su orari e dettagli legati alla
mostra "Immagine e Scrittura.
Presenza greca a Messina dal
Medioevo allet Moderna", frui-
bile allinterno delle Sale Duca
di Montalto del Palazzo Reale
di Palermo, prorogata fino al
28 agosto 2013, possibile con-
sultare il sito della Fondazione
Federico II www.federicosecon-
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del 25,2012%, i lavori concernenti il Parziale completamento del
nuovo Padiglione del P.O. Muscatello di Augusta: Nuovo Pronto
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contratto di 1.663.803,40 oltre IVA; La ditta risultata 2^ in graduatoria
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CARMELO con il ribasso del 25.1969%.
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recupero del Pad. 8 dellex O.N.P. di Siracusa alla ditta 1^ classificata
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Balatelle, s.n., 93010 Bompiensiere (CL), con il ribasso del 25,0687%,
per un importo di contratto di 1.007.987,43 oltre IVA; la ditta 2^
classificata la ARKEO RESTAURI SRL Via Mattia Pascal s.n., 92100
Agrigento (AG).
Con Deliberazione n 1095 del 18/10/2012 i Lavori di ristrutturazione
ed adeguamento della U.O.C. di Medicina Nucleare del P.O. Umbero
I di Siracusa FONDI FESR 2007-2013 alla ditta MOTTA Santo di
Belpasso (CT) con il ribasso del 25.0102%, per un importo di contratto
di 226.319,91 oltre IVA; la ditta 2^ in graduatoria lATI Edilgecos
s.r.l. e Gen.i.a. S.R.L. di Adrano (CT) con il ribasso del 25.0093%.
Con Deliberazione n 622 del 25.05.2012 i Lavori di modifica interna
dei locali al primo piano corpo posteriore per comparto operatorio
di Emodinamica e U.O. Cardiologia UTIC FONDI FESR 2007-
2013 alla ditta Consorzio Artigiano Edile Comiso di Comiso (RG) con
il ribasso del 24,2610%, per un importo di contratto di 867.082,69
oltre IVA e che la 2^ in graduatoria lATI DI LUCA Tindaro Antonino
S.n.c. Nocifora Tiranno Vincenzo con il ribasso del 24,2605%.
Con Delibera del Direttore Generale n. 159 del 09/02/2012 i Lavori
di completamento della piastra operatoria e realizzazione della
sala gessi e gruppo parto nel P.O. G. Di Maria di Avola alla ditta
1^ classificata General Costruzioni Geom. Mudan Corrado di Floridia,
col ribasso del 24,1241% per un importo di contratto di 955.987,53
oltre IVA; la ditta 2^ classificata MIGIFRA S.r.l. di Valverde (CT)
col ribasso del 24,1123%.
Con Delibera n 201 del 13/03/2013 i Lavori di installazione di due
impianti di solar cooling a servizio dei PP.OO. G. Di Maria di
Avola e Trigona di Noto al Consorzio CONMAR s.c. a r.l., con sede
in via Indaco, 22 95129 Catania, per un importo di contratto complessivo
di 1.658.393,96 IVA compresa; la ditta 2^ classificata Effebi Group
S.r.l. di Avola.
Il Responsabile del Procedimento
Ing. Sebastiano Cantarella
i b A n d i
d i g A r A
Alloro Mario Partito Democratico (PD)
Alongi Pietro Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Anselmo Alice Unione di Centro - (UDC)
Arancio Giuseppe Concetto Partito Democratico (PD)
Ardizzone Giovanni Unione di Centro - (UDC)
Assenza Giorgio Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Barbagallo Anthony Emanuele Partito Democratico (PD)
Cancelleri Giovanni Carlo Movimento Cinque Stelle
Cappello Francesco Movimento Cinque Stelle
Cascio Francesco Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Cascio Salvatore Articolo 4
Ciaccio Giorgio Movimento Cinque Stelle
Ciancio Gianina Movimento Cinque Stelle
Cimino Michele Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Cirone Maria in Di Marco Partito Democratico (PD)
Clemente Roberto Saverio Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Coltraro Giambattista Il Megafono Lista Crocetta
Cordaro Salvatore Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Cracolici Antonello Partito Democratico (PD)
Crocetta Rosario Il Megafono Lista Crocetta
Currenti Carmelo Lista Musumeci
DAgostino Nicola Unione di Centro - (UDC)
DAsero Antonino Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Di Giacinto Giovanni Il Megafono Lista Crocetta
Di Mauro Giovanni Partito dei Siciliani - MPA
Digiacomo Giuseppe Partito Democratico (PD)
Dina Antonino Unione di Centro - (UDC)
Dipasquale Emanuele Il Megafono Lista Crocetta
Falcone Marco Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Fazio Girolamo Misto
Federico Giuseppe Partito dei Siciliani - MPA
Ferrandelli Fabrizio Partito Democratico (PD)
Ferreri Vanessa Movimento Cinque Stelle
Figuccia Vincenzo Partito dei Siciliani - MPA
Fiorenza Cataldo Partito dei Siciliani - MPA
Firetto Calogero Unione di Centro - (UDC)
Fontana Vincenzo Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Formica Santi Lista Musumeci
Forzese Marco Lucio Democratici Riformisti per la Sicilia
Foti Angela Movimento Cinque Stelle
German Antonino Salvatore Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Gianni Giuseppe Misto
Grasso Bernadette Felice Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Greco Giovanni Partito dei Siciliani - MPA
Greco Marcello Democratici Riformisti per la Sicilia
Gucciardi Baldassare Partito Democratico (PD)
Ioppolo Giovanni Lista Musumeci
La Rocca Claudia Movimento Cinque Stelle
La Rocca Ruvolo Margherita Unione di Centro - (UDC)
Laccoto Giuseppe Partito Democratico (PD)
Lantieri Annunziata Luisa Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Leanza Nicola Articolo quattro
Lentini Salvatore Articolo quattro
Lo Giudice Salvatore Democratici Riformisti per la Sicilia
Lo Sciuto Giovanni Partito dei Siciliani - MPA
Lombardo Salvatore Federico Partito dei Siciliani - MPA
Lupo Giuseppe Partito Democratico (PD)
Maggio Maria Leonarda Partito Democratico (PD)
Malafarina Antonio Il Megafono Lista Crocetta
Mangiacavallo Matteo Movimento Cinque Stelle
Marziano Bruno Partito Democratico (PD)
Miccich Gianluca Antonello Unione di Centro - (UDC)
Milazzo Antonella Maria Partito Democratico (PD)
Milazzo Giuseppe Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Musumeci Nello Lista Musumeci
Nicotra Raffaele Giuseppe Articolo quattro
Oddo Salvatore Antonino Il Megafono Lista Crocetta
Palmeri Valentina Movimento Cinque Stelle
Panarello Filippo Partito Democratico (PD)
Panepinto Giovanni Partito Democratico (PD)
Picciolo Giuseppe Democratici Riformisti per la Sicilia
Pogliese Salvatore Domenico Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Ragusa Orazio Unione di Centro - (UDC)
Raia Concetta Partito Democratico (PD)
Rinaldi Francesco Partito Democratico (PD)
Ruggirello Paolo Articolo quattro
Sammartino Luca Articolo quattro
Savona Riccardo Democratici Riformisti per la Sicilia
Siragusa Salvatore Movimento Cinque Stelle
Sorbello Giuseppe Unione di Centro - (UDC)
Sudano Carmela Valeria Maria Articolo quattro
Tamajo Edmondo Democratici Riformisti per la Sicilia
Tancredi Sergio Movimento Cinque Stelle
Trizzino Giampiero Movimento Cinque Stelle
Turano Girolamo Unione di Centro - (UDC)
Venturino Antonio Misto
Vinciullo Vincenzo Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Vullo Gianfranco Democratici Riformisti per la Sicilia
Zafarana Valentina Movimento Cinque Stelle
Zito Stefano Movimento Cinque Stelle
Assemblea Regionale Siciliana - XVI Legislatura - deputati
M.T.R.
152
4. Mossan. gr. 88 LozIonarIo doI VangoII con notazIono ocIonotIca
Unico manoscritto in scrittura maiuscola nel Iondo librario del S. Salvatore, presenta una graIia piuttosto regolare,
abbellita da un uso Irequente di motivi ornamentali. L`apparato decorativo costituisce uno degli aspetti piu rilevanti del
codice. Ispirato ai motivi dello stile Laubsge (a intaglio), utilizza una vasta gamma di colori, che vanno dal rosso carminio
al rosa antico, all`azzurro oltremare, al giallo pallido e al giallo ocra, ad una vivace tonalita di verde. Gli stessi colori
sono utilizzati per i titoli arricchiti, in alcuni casi, da pennellate in oro. Le porte che introducono i Vangeli hanno Iregi
con motivi Iloreali stilizzati, in alcuni casi alternati a motivi geometrici, o a intreccio, ma Irequenti sono medaglioni con
palmette e uccelli orientaleggianti. Anche le iniziali sono spesso decorate con motivi vegetali: Iiori a calice, Iogliette di-
scendenti, viticci, ma anche cuori pendenti, anelli e Iasce. Non mancano i motivi zoomorIici, come al I. 206, dove il
corpo della lettera e Iormato da un`aquila posta su una base policroma, o al I. 177v dove un serpente punteggiato di verde
si attorciglia all`asta verticale del tau, o ancora come la testa del I. 90v, con la bocca aperta e la lingua rossa che Iuoriesce,
una ripresa del modello sasanide del senmurv. Al I. 26r un`iniziale Iigurata: la sagoma di una Iigura umana con il braccio
teso e uno scettro in mano contribuisce a comporre la lettera epsilon; al I. 93 un`iniziale abitata: a meta dell`asta del tau
si inserisce una testa in posizione Irontale, con il viso di Iorma ogivale. Probabilmente piu ornatisti hanno lavorato alla
decorazione del manoscritto, anche se con un coordinamento unitario. Sia pure nella vivacita della varieta cromatica e
dei motivi ornamentali, non esistono riscontri con l`ornamentazione dei codici dell`Italia meridionale dello stesso periodo,
che tra l`altro non Ianno uso di oro, e si puo ipotizzare, se non Costantinopoli, almeno una zona Iortemente inIluenzata
dalle mode orientaleggianti della Capitale. La legatura in cuoio, della meta del XX secolo, e stata eseguita presso il la-
boratorio della Badia di GrottaIerrata. IN ESPOSIZIONE ON DISPLAY f. 93r
4. Mossan. gr. 88 LoctIonary oI tno GospoI wItn ocpnonotIc notatIon
The only manuscript in capital writing in the book collection of San Salvatore, it presents rather regular handwriting,
embellished by frequent use of ornamental motifs. The decoration constitutes one of the most remarkable aspects of the
code. Inspired by the motifs of the Laubsge style (with inlay), it uses a vast range of colours going from carmine red to
old pink and ultramarine blue, pale yellow and yellow ochre, and a vivacious tonality of green. The same colours are
used for the titles, enriched in some cases by brushstrokes in gold. The doors that introduce the Gospel have friezes with
stylized floral motifs, in some cases alternating with geometrical motifs, or with interlacement, but there are frequently
medallions with little palm trees and orientalizing birds. The initials are also often decorated with plant motifs: chalice
flowers, little descending leaves, vine tendrils, but also hanging hearts, rings and bands. There are some zoomorphic
motifs, as at f. 206, where the body of the letter is formed by an eagle on a polychrome base, or at f. 177v, where a snake
dotted with green winds around the vertical stem of the tau, or again the head in f.90v, with an open mouth and a red
tongue emerging, reprising the Sassanid model of the senmurv. At f. 26r there is a figured initial: the outline of a human
figure with arm outstretched and a sceptre in the hand contributes to making up the letter epsilon. At f. 93 there is an
inhabited initial: halfway up the stem of the tau a head is inserted in the frontal position, with an ogival face. Probably
several decorators worked on the decoration of the manuscript, but with unitary coordination. Though in the vivacity of
the chromatic variety and the ornamental motifs, there is no comparison with the ornamentation of the codes of southern
Italy in the same period, which moreover do not use gold, and it is possible to hypothesize, if not Constantinople, at least
an area strongly influenced by the orientalizing fashions of the capital. The binding in leather was done in the middle of
the 20th century at the laboratory of Grottaferrata Abbey.
Mossan. gr. 88
LoctIonary oI tno GospoI wItn ocpnonotIc notatIon
Constantinople?, middle oI 10th century
Membr., 347x235 mm II. I, 266 |i.e. 267|, I
Mossan. gr. 88 LozIonarIo doI VangoII con notazIono ocIonotIca
Costantinopoli?, meta X secolo
Membr., mm 347x235
II. I, 266 |i.e. 267|, I
153
M.S.
80
24. CrIsto Gran sacordoto
L`icona presenta una sottile cornice rossa. Nella grande icona, di tipo principale, viene rappresentato Cristo Irontale, Iino
poco sotto la vita, con la doppia caratteristica di gran sacerdote e di re Pantocratore, secondo la corretta iscrizione maiuscola:
O BALIAEYC TON BALIAEYONTON / KAI MEIAC APXIEPEYC Il re dei re e gran sacerdote. Su Iondo oro, tra me-
daglie, le abbreviazioni IC XC. L`aureola e a croce, presenta una decorazione vegetale maculata, mentre nei bracci e scritto in
rosso O ON. Cristo indossa i paramenti di gran sacerdote, riccamente ornati d`oro e di pietre preziose, con la destra benedice e
con la sinistra regge il vangelo, poggiato obliquamente, con un`ampia citazione: EIO EIMI H A/MHEAOL, YM/EIL TA
KAHM/ATA. O MENON/EN EMOI KAIO/EN AYTO,OYTOC/4EPI KAPHON H/OAYN, OTI XOPIC/EMOY, OY
AYNACO/E HOIEIN OYAEN (nella pagina sinistra) Io sono la vite, voi i tralci, chi rimane in me ed io in lui, questi porta
molto Irutto, perche senza di me non potete Iare nulla, e nella destra leggiamo: EAN MH TIC MEI/NH EN EMOI EB/AHOH
EEO/OL TO KAHM|A| KAI EEHPANO|H|/KAI LYNAIOYL(I)N/AYTA KAI EIL TO H/YP BAAAOYLI, KAI/KAIIETAI.
EANM/EINHTE ENEMOI (Io 15, 5-6) (Se qualcuno non rimane in me, e gettato Iuori come il tralcio e si dissecca; poi li si
raccoglie e li si getta nel Iuoro e bruciano. Se rimanete in me), e in minuscola: kui tu piutu ou cv uiv civq (le mie parole
rimangono in voi). In basso a destra la Iirma del pittore: cip otuiuvou/Acupu/uiu uu/pu (mano di Stilianos Devaris,
di Santa Maura). Il tema e le dimensioni dell`icona dimostrano che si tratta di un`icona principale. La rappresentazione segue
il tipo iconograIico di Cristo Re-Gran sacerdote, spesso in uso dopo la presa di Costantinopoli in icone principali (Papamastorakis
1993-94, pp. 67-76). Esempi rappresentativi della pittura cretese con lo stesso tema costituiscono le icone di Patmos (Chatzidakis
1977, nrr. 15, 105, 139) e di CorIu (Vokotopoulos 1990, nr. 22, tav. 23). Indicativamente riportiamo un`icona dal monastero
Gonia di Creta che e attribuita ad Andrea Ritzos (Eikovc :p Kop:ikp T/,vp, p. 516, nr. 162), e un`altra del XVII secolo del
Museo Storico di Mosca (ivi, p. 412, nr. 57). L`opera presenta alcune singolarita, come l`insolito, per questo tipo del Cristo
Gran sacerdote, passo del Vangelo. La mitra, lo scapolare, la pianeta e le sopramaniche somigliano alla decorazione del Cristo
Gran sacerdote in un`icona piu antica, del 1691, di Panaghiotis Doxaras, nella chiesa della Signora degli Angeli di Zacinto
(Achimastou-Potamianou 1997, nr. 46, pp. 172-173). Anche un`icona di Nikolaos Kallerghis del 1723, oggi al Museo di Zacinto,
presenta i medesimi caratteri decorativi (Mco:poiov M/yo koi Hoooooov 2002, p. 243). Stilianos Devaris o Kornaros (1745-
1813), e originario di CeIalonia (Chatzidakis 1987, pp. 259-260). Tra le sue opere conosciute c`e anche l`icona di s. Nicola
(BXM 10638, supra, Icone Atene nr. 23), datata al 1770. Secondo la Iirma del pittore, erano destinate a una chiesa di Leucade
(S. Maura) (Rodoghiannis 1974, p. 352). Con ogni probabilita le icone Iurono eseguite a Leucade e poi Iurono portate a Messina,
oppure Iurono eseguite a Messina, su commissione della comunita greca. Artisticamente l`icona del Museo Bizantino e Cristiano
e un`opera accurata e costituisce un buon esempio di arte ecclesiastica del XVIII secolo.
INEDITA
UNPUBLISHED
24. CnrIst as HIgn FrIost
The icon has a thin red Irame. In the big despotic panel icon, Christ is represented Irontally, slightly below the waist, with
the double identity oI high priest and King-Pantokrator, according to the capital grammatically correct inscription: O
BALIAEYC TON BALIAEYONTON / KAI MEIAC APXIEPEYC. On a gold background, among medals, there are the ab-
breviations IC XC. The halo is cross-shaped, and presents plant decoration in patches, while in the arms it says in red O ON.
Christ wears the vestments oI a high priest, richly adorned with gold and precious stones; with his right hand he blesses and
with the leIt he holds the Gospel, resting sideways, with a big quotation: EIO EIMI H A/MHEAOL, YM/EIL TA KAHM/ATA.
O MENON/EN EMOI KAIO/EN AYTO,OYTOC/4EPI KAPHON H/OAYN, OTI XOPIC/EMOY, OY AYNACO/E HOIEIN
OYAEN(on the leIt page), 'I am the vine, you the branches, those who remain in me and I in them bear many Iruits, Ior without
me you can do nothing, while on the right we read: EAN MH TIC MEI/NH EN EMOI EB/AHOH EEO/OL TO KAHM|A|
KAI EEHPANO|H|/KAI LYNAIOYLAN/AYTA KAI EIL TO H/YP BAAAOYLI, KAI/KAIIETAI. EAN M/EINHTE EN
EMOI (Jo. 15, 5-6), ('II anyone does not remain in me, he is thrown out, as the vine branch withers; then they are gathered
and thrown in the Iire and burn.) and in lower-case letters: e tu piutu ou cv uiv civq. Below to the right there is the sig-
nature oI the painter: cip otuiuvou/Acupu/uiu uu/pu. The theme and size oI the icon show that it is a despotic panel
con. The representation Iollows the iconographic type oI Christ King-High Priest, oIten used aIter the Iall oI Constantinople
in the despotic panel icons (Papamastorakis 1993-94, pp. 67-76). Representative examples oI Cretan painting with the same
theme are the icons oI Patmos (Chatzidakis 1977, nos. 15, 105, 139) and CorIu (Vokotopoulos 1990, no. 22, plate 23). Indica-
tively we give an icon Irom the Gonia Monastery on Crete that is attributed to Andreas Ritzos (Eikovc :p Kop:ikp T/,vp,
p. 516, no. 162), and another Irom the 17th century at the Historical Museum in Moscow (Eikovc :p Kop:ikp T/,vp or Ibi-
dem?, p. 412, no. 57). The work presents some singularities, like the passage Irom the Gospel, unusual Ior this type oI Christ
as a High Priest. The mitre, the omophorion, the sakkos and the epimanika resemble the decoration oI Christ as a High Priest
in an older icon, Irom 1691, by Panagiotis Doxaras, in the church oI the Lady oI Angels at Zakynthos (Acheimastou-Potamianou
1997, no. 46, pp. 172-173). A 1723 icon by Nikolaos Kallergis, today at the Zakynthos Museum, presents the same decorative
elements (Mco:poiov M/yo koi Hoooooov 2002, p. 243). Styilianos Devaris or Kornaros (1745-1813) was a native oI KeIalonia
(Chatzidakis 1987, pp. 259-260). Among his known works there is also the icon oI St. Nicholas (Infra, Athens icons, no. 23),
dated to 1770. According to the signature oI the painter, they were destined Ior a church at Leukas (Santa Maura) (Rodogiannis
1974, p. 352). With all probability the icons were executed at Leukas and then taken to Messina, or they were executed in
Messina, on a commission Irom the Greek community. Artistically, the icon oI the Byzantine and Christian Museum is a care-
Iully executed work and a good example oI the ecclesiastical art oI the 18th century.
CnrIst as HIgn FrIost
Stylianos Devaris, Messina, late oI 18th century
Tempera on wood, 12077 cm
Athens, Byzantine and Christian Museum, BXM 10715
Conservation Konstantina-Stella Apostolidou, 2012
CrIsto Gran 8acordoto
Stilianos Devaris, Messina, Iine del XVIII secolo
Tempera su legno, cm 120x77
Atene, Museo Bizantino e Cristiano, BXM 10715
Restauro K. Apostolidou, 2012 81
F.C.C.
130
4. CrocIIIssIono
L`opera proviene alle attuali collezioni dal Museo Civico e non se ne conosce l`originaria ubicazione. RaIIigura il
Cristo crociIisso tra i due ladroni; ai piedi della croce si collocano i gruppi delle Marie a sinistra, del S. Giovanni e del
centurione a destra, mentre sullo sIondo si snoda la veduta di Gerusalemme, e in primo piano, Ira le rocce convenzional-
mente disegnate, si pone l`episodio dei soldati che giocano ai dadi la tunica di Gesu. DeIinita di maniera bizantina del
secolo XVI, Iu ritenuta dal Mauceri (1929) di importazione orientale. Piu tardi, Consoli (1980) ha attribuito la tavoletta
ad Emanuele Lambardo, notando aIIinita di Iattura con la tavoletta di analogo soggetto, Iirmata dal Lambardo, conservata
nelle collezioni di Palazzo Bellomo a Siracusa. Nonostante le caratteristiche di impronta bizantineggiante, stilisticamente
il dipinto si distacca dal sottile calligraIismo e dall`accurata tecnica delle lumeggiature del Lambardo, evidenziando piut-
tosto un maggiore dinamismo compositivo - evidentissima la torsione del Cristo - ed un plasticismo che tende a rendere
il modellato con maggiore senso realistico. E probabile pertanto che il dipinto si ponga sulla scia di quel processo della
scuola cretese lungo il corso dei secoli XVI e XVII, sempre piu incline ad accogliere sul tardo accademismo costantino-
politano di esecuzione secca e particolareggiata, elementi occidentali per lo piu provenienti da Venezia. In tal senso si
possono leggere elementi come la corona di spine, i ladroni in pose scomposte, e soprattutto la Iigura del Cristo, di cui
la torsione del corpo e la Iorma del perizoma sembrerebbero alludere a spunti manieristici e tintoretteschi. Ancora inte-
ressante e notare come il ladrone di destra riprende il motivo del ladrone nella Crocifssione della Galleria Nazionale di
Atene, di Andreas Pavias, pittore candioto che opera tra la Iine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, e che nella
Iase della sua avanzata maturita adotta molti elementi italianizzanti.
BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAPHY E. Mauceri, La
Madonna Orante e tarde
opere bi:antine nel
Museo di Messina, in
Bollettino dArte (1929),
p. 186; Consoli, Messina. Museo Regionale,
Bologna 1980,
p. 58.
4. CrucIIIxIon The work belongs to the present-day collections oI the Municipal Museum and its original location is not known. It
shows Christ cruciIied between the two thieves and at the Ioot oI the cross the groups oI the Maries to the leIt, and St.
John and the centurion to the right, while in the background we see Jerusalem. In the Ioreground, among conventionally
drawn rocks, the episode oI the soldiers playing at dice Ior Jesus` tunic is depicted. Considered as being done in the
Byzantine manner in the 15 th
century, it was judged by Mauceri (1929) to be imported Irom the east. Later, G. Consoli
(1980) attributed the work to Emmanuel Lambardos, noticing aIIinity oI Iacture with the work on the same subject signed
by Lambardos in the collections oI Palazzo Bellomo in Syracuse. Despite the pseudo-Byzantine characteristics, the paint-
ing stylistically breaks away Irom the subtle calligraphic mode and careIul technique oI the highlighting oI Lambardo,
showing greater compositional dynamism the twisting oI Christ is evident and a sculptural trend that tends to render
the modelling with greater realism. Moreover, it is likely that the painting came in the wake oI that process that marked
the Cretan school in the course oI the 16 th
and 17 th
centuries, more and more inclined to copy Constantinopolitan acad-
emism, with western elements mainly coming Irom Venice. This sheds a light on elements like the crown oI thorns, the
two thieves in sloppy poses, and above all the Iigure oI Christ; the twisting oI his body and the shape oI the loincloth
would seem to allude to Mannerism and Tintoretto. It is also interesting to notice that the thieI on the right echoes the
motiI oI the Crucifixion in the National Gallery in Athens, by Andreas Pavias, a painter Irom Candia who worked in the
late 15 th
century and early 16 th, and who in the phase oI his advanced maturity adopted many Italianizing elements.
CrucIIIxIon
Unknown Cretan-Venetian, 17th century
Museo Civico
Tempera on wood, 84x56 cm
Messina, Regional Museum 5074 (old inv. 513)
CrocIIIssIono
Ignoto cretese-veneziano, secolo XVII
Museo Civico
Tempera su tavola, cm. 84x56
Messina, Museo Regionale 5074 (vecchio inv. 513)
131
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Presenza greca a M
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edioevo allet M
oderna
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d
S
c
rip
tu
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Greek Presence in M
essina
from the M
iddle Ages to M
odernity
Fondazione Federico II EDITORE
Presso il Bookshop a Palazzo Reale in vendita il Catalogo in due lingue
realizzato dalla Fondazione Federico II
in occasione della mostra organizzata presso il Museo Interdisciplinare Regionale
Maria Accascina di Messina e adesso proposta presso Palazzo Reale di Palermo
aperta dal 7 giugno al 25 agosto 2013
www.federicosecondo.org
Con il patrocinio
dellAmbasciata di Grecia
a Roma
Con il patrocinio
dellAmbasciata di Italia
in Atene
Assessorato Regionale dei Beni Culturali
e dellIdentita Siciliana
REGIONE SICILIANA
HellenicMinistryofEducationandReligiousAffairs,CultureandSports
GeneralSecretariatforCulture
,

Museo Interdisciplinare Regionale
Maria Accascina di Messina
REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana
Dipartimento dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana
Servizio Biblioteca Regionale Universitaria
Giacomo Longo di Messina
REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana
Dipartimento dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana
Presidenza
della Regione Siciliana
con la partecipazione
Presidenza
della Regione Siciliana
con la partecipazione
Presidenza
della Regione Siciliana
con la partecipazione

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