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soli elementi, architrave e colonne, viene detto trilitico. Larchitettura romana basa i propri schemi costruttivi sul principio dellarco e della volta, questi spingono i propri sostegni verticali verso lesterno e necessitano quindi di un grosso spessore delle murature. Furono aiutati da nuove e potenti macchine di cantiere come la gru che era azionata da una grande ruota di legno azionata da alcuni uomini che camminavano al suo interno.
I PARAMENTI MURARI . la malta, in largo uso presso i romani composto da un legante, la calce, e
da uno o pi aggregati, sabbia o pozzolana, pi acqua. Unendo alla malta ghiaia o scaglie di pietra si ha il calcestruzzo che dopo che evapora lacqua si trasforma in un unico blocco. La costruzione che ne derivava si chiamava opus caementicium (opera cementizia) e la muratura si definiva a sacco. Le parti dei muri a vista. In base al materiale impiegato ed al disegno si definivano: Opus incertum (opera incerta), con piccole pietre di forme svariate Opus reticulatum (opera reticolata) con elementi in tufo o pietra di forma piramidale di cui si vede la base quadrata Opus vittatum (opera listata)con piccoli blocchi lapidei parallelepipedi , della stessa altezza, in file orizzontali. Opus testaceum (opera di mattoni) uso esclusivo di mattoni Opus spicatum (opera a spiga), pietre o mattoni sono inclinati di 45 Opus mixtum (opera mista) con vari tipi di muratura.
Molti degli edifici che oggi hanno solo mattoni, erano un tempo rivestiti di materiali molto pi pregiati, come il marmo di Carrara che inizi a cambiare il volto di Roma sotto il regno di Augusto.