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1 STEFANO BORILE*, BIOMASSE: RISORSE O MINACCIA? INTERVENTO PRESENTATO AL CONVEGNO ENERGIE ALTERNATIVE: QUALE FUTURO? (Badia Polesine - 1.6.

2013)

Gli impianti a biomassa appartengono alla categoria delle industrie insalubri, come gli inceneritori, i motori a scoppio, le tipografie etc., in base ad un Decreto Ministeriale del 1994 che riprende un precedente decreto regio. Sono poi industrie insalubri di prima classe il che vuol dire che devono essere isolate nelle campagne, lontane dai centri abitati. Per questa ragione non sono utilizzabili per il teleriscaldamento: lacqua calda e il vapore, a differenza dellenergia elettrica sono molto difficili da trasportare. Che cos una biomassa? Non solo lo sfalcio dellerba. In base ad un Decreto Legislativo del 2002 per biomassa si intende anche la parte biodegradabile dei prodotti provenienti da residui delle coltivazioni agricole e dalle industrie connesse, nonch la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. Ci significa che sono ammesse a beneficiare del regime riservato alle fonti energetiche i rifiuti, compresi i combustibili derivati dai rifiuti CDR, cos come lo scarto dei rifiuti di pneumatici. Il CDR rappresenta i cosiddetti combustibili di alta qualit; in effetti una miscela composta dalla frazione secca dei rifiuti solidi urbani, contenente plastiche non clorurate, polietilene, poliuretano, poliammidi etc. Anchessi ricadono nella categoria delle biomasse. Facciamo per subito una distinzione: quando parliamo di un impianto a biomassa, inteso come un digestore allinterno del quale va una biomassa, l non entra il CDR; entra invece negli impianti a biolisi. Nulla si crea nulla si distrugge... C un principio abbastanza semplice che gli amministratori a volte dimenticano: il principio della conservazione della massa. Io, per esempio, oggi peso 75 Kg e quando ci lascer le penne i miei 75 kg non spariranno, continueranno a rimanere su questo pianeta, anche se mi bruceranno. Glii atomi che mi compongono rimarranno da qualche parte, cos come esistevano gi prima che io nascessi e quando mia madre mi ha fatto tutte le sostanze che mi compongono le ha prese dallambiente. Questa legge, che fa parte del patrimonio di conoscenza scientifica da trecento anni, alla base del principio di conservazione dellenergia che tutti conosciamo: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Questo concetto fondamentale: la biomassa non che se la si fa fermentare o la si brucia sparisce; se sono 1.000 tonnellate sempre 1.000 tonnellate restano, da qualche parte. Spesso i politici si dimenticano di questo. Non che se io a casa mia ho un camino, brucio qualcosa, pronto energia, tutto si sistema e io ho un guadagno in energia; quel che entrato da qualche parte esce, e pi riduco le dimensioni di quello che resta pi aumenta il pericolo costituito da quello che si prodotto bruciando. Per questo, paradossalmente forse, io sono favorevole alla discarica controllata piuttosto che alla trasformazione di quello che c nella discarica in qualcosaltro che viene disperso in atmosfera
(*) Ling. Borile fa parte del Coordinamento dei comitati No biomasse, no Biogas di Lendinara.

2 Facciamo un esempio: da un impianto in Costa Rica che lavora 10 tonnellate di frutta allora ottengo 6 tonnellate e mezza di succo di frutta e 3 tonnellate e mezzo di biomassa. Questa biomassa posso utilizzarla invece che distruggerla; se la faccio fermentare ho frutta controllata, posso anche pensare di termovalorizzarla nel senso di ottenere del vapore bruciandola allinterno dello stesso stabilimento. Sono procedimenti gi utilizzati sul piano industriale.

Energia gratis, dal nulla? Tutti gli impianti a biomassa hanno come risultato una produzione di energia elettrica. Ma non lasciatevi influenzare da questo aspetto perch per produrla questa energia devo utilizzare qualcosa che non si ottiene dal nulla. Un impianto a biomassa produce del metano mediante una fermentazione provocata da batteri metanogeni; ma si producono molte altre cose. Il metano fa azionare un motore a scoppio il quale trascina un alternatore che fa lavorare una turbina la quale produce energia elettrica. Ma ricordate che nella camera di combustione si passa dai 6-700 gradi del punto di innesco ai 3.500/4.000 gradi, temperature in cui si producono nano particelle o prodotti inquinanti difficili da determinare. I motori che vi faccio vedere, sembrano motori da nave e vanno a olio di colza, di palma o a gas e sono abbastanza simili tra loro. Il concetto che entra un gas che si prodotto per fermentazione ed escono energia elettrica ed energie termica. Gi il fatto che non si possa utilizzare questa energia termica gli impianti, come visto, devono essere lontani dai centri abitati - riduce notevolmente la redditivit dellimpianto sul piano energetico. Per evitare questo spreco bisognerebbe fare in modo che lenergia termica prodotta venisse utilizzata allinterno dellazienda, per esempio con impianti di 100 KW sufficienti per riscaldare le serre di unazienda agricola o simili. Realizzare invece un impianto da 1 MW e importare biomassa da lontano, magari dalla Slovenia, una follia sul piano del rendimento energetico, sostenibile solo perch ci sono gli incentivi statali, senza i quali nessuno lo farebbe.

Energia Pulita senza inconvenienti? Nel tipico impianto a biogas la fermentazione che produce il gas avviene allinterno del digestore. In quello di via Conta qui a Lendinara si verificato un problema durante il collaudo perch linversione termica che avviane durante la notte ha creato una depressione allinterno e questa ha provocato unimplosione perch non erano stati azionati i chiusini e gli sfiati. Per, in base al principio della conservazione della massa, non tutto si trasforma in gas, ma resta il digestato. Questo pu costituire una grande minaccia. Il gas infatti pu dare dei problemi dovuti allemissione nellaria, mentre il digestato contiene dei patogeni che vanno nel terreno. Ci sono a questo proposito due distinte scuole di pensiero: alcuni paesi (es. Germania) impongono la sterilizzazione; invece da noi, come nei paesi africani, questa regolamentazione non c. Quella che vi mostro unanalisi dello stesso gas fatta da 8 diverse riviste scientifiche che forniscono 8 composizioni diverse. In molti casi poi quello che c oltre al metano non viene neppure analizzato perch non serve (ovviamente ai fini dei produttori di biogas n.d.r) In sintesi, per fa funzionare un impianto mi servono acqua e biomassa; escono energia elettrica, energia termica ed energia sonora. Ma anche: anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOX), composti dello zolfo, ammoniaca e polveri sottili (PM10), nano particelle,

3 composti del ferro, del nichel, del mercurio, delluranio (possibile se importo biomassa da alcune zone dellItalia e dalla ex Jugoslavia, che contengono foglie contaminate da ricaduta di uranio o di mercurio). Oltre a tutte queste sostanze ci sono circa 150 molecole, di composizione incerta, neppure contemplate dalla legislazione italiana. Le particelle secondarie possono essere molto pi importanti di quelle primarie perch non si in grado di sapere cosa esce dal camino; daltra parte il digestato pu contenere salmonella o botulino, alcuni dei patogeni pi pericolosi per luomo. Se voi affidate un biogas ad un laboratorio serio probabilmente si scoprono molte di queste sostanze. Si dice che anche un motore diesel pu dare dei problemi: certo ma un motore diesel si sposta mentre quello che utilizza biogas resta fermo nello stesso posto per sempre, e questo deve far riflettere.

Troppi impianti insalubri intorno a Lendinara! Intorno a Lendinara si concentrano diversi impianti insalubri: a 11 Km linceneritore di Bagnolo, da 4,6-4,7 MW, un impianto a biomasse a S. Benino, uno su via Conta, uno in costruzione in via Cambio, la discarica a S. Urbano, un impianto di pirolisi in via di autorizzazione a Lendinara, limpianto di via Costa. Come vedete intorno al centro di Lendinara ci sono o si progettano impianti che varrebbe la pena di incominciare a guardare. Lamministrazione lo fa ma, secondo noi del comitato, sbagliando. Abbiamo avuto modo di dirlo e scriverlo chiedendo chiarimenti e vogliamo che linformazione da parte dellamministrazione venga inviata a tutti i cittadini essendo il sindaco la massima autorit sanitaria. Devono attestare che gli impianti autorizzati sono in linea con le direttive europee e quindi diminuiscono linquinamento, dimostrandolo con le perizie di un tecnico, un medico, un ingegnere. Qualcuno dovr pur prendersi delle responsabilit. Siamo in attesa di una risposta. Noi abbiamo sempre qualcuno che controlla. Sapete che circa duemila anni fa Plinio il vecchio sconsigliava di comprare gli schiavi che avevano lavorato nelle miniere di amianto perch erano una fregatura: duravano poco e morivano presto. Ci sono voluti 1994 anni per fare una legge che regolamenti luso dellamianto; speriamo di impiegare meno tempo per regolamentare le centrali. Poche parole sul PAES. E un patto tra i sindaci promosso dallEuropa: entro il 2020 si propone di diminuire del 20% le emissioni di anidride carbonica; tale riduzione viene considerata allinterno del territorio comunale. Anche questo sembra tuttaltro che facile. Il ciclo vitale delle piante pare complicato ma piuttosto semplice, lo sappiamo da quando eravamo bambini: una pianta prende anidride carbonica dallatmosfera, acqua dalla terra attraverso le radici e, grazie allazione della luce che d origine alla fotosintesi, produce glucosio. Lo usa per nutrirsi ed espelle lo scarto, costituito da ossigeno, che poi noi respiriamo, buttando fuori anidride carbonica. Il ciclo in questo modo si chiude. La vita esiste sulla terra solo grazie a questo processo. Ma qui le cose si complicano. Ad esempio, se io prendo una pianta che cresce a Badia e la inserisco in un impianto a biomasse a Badia o la brucio, produco acqua calda ma anche lanidride carbonica contenuta nella pianta. Magari in questo modo posso spegnere caldaie e motori che sono inquinanti. Ma se prendo le biomasse da fuori Badia importo anche la CO2 che queste emetteranno e quindi non ne sto riducendo la produzione. Lendinara in una zona IGP. Sapete che per le zone IGP stata approvata una legge (2 maggio 2013) che dice che qui non possono esserci impianti a biomasse.

4 Sapete anche che abbiamo due centrali che sono state concesse senza il parere dellAUSL: sono quelle di via Conta e di via Cambio, autorizzate senza che sia stata formulata una valutazione in merito dallautorit sanitaria. Evidentemente bisognava fare in fretta; ma a fare le cose in fretta si rischia di sbagliare. Buona fede (degli amministratori) e garanzie (per i cittadini) Io penso che ci sia anche buona fede ma su cose di questo genere bisogna fare molta attenzione. Sono un ingegnere e se facessi parte di un Consiglio Comunale che mi chiedesse di esprimere un parere medico mi opporrei alla votazione, proprio perch non sono competente. Bisogna chiamare gli esperti che conoscono la materia. E purtroppo allinterno delle amministrazioni quando non si conoscono le cose si costituiscono delle commissioni, composte per dalle stesse persone che fanno parte del Consiglio Comunale. E una follia. Bisogna chiamare esperti che abbiano una vera competenza. Ing. Stefano Borile

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