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Algebra Lineare e Geometria Analitica

Volume II Esercizi
E. Abbena, A.M. Fino, G.M. Gianella
1 ottobre 2010
2
3
Prefazione
Con lattivazione delle lauree triennali, i corsi universitari hanno subito una notevole ri-
duzione del numero di ore a disposizione per le lezioni ed esercitazioni. Questo libro, che
trae origine dalle lezioni di Geometria e Algebra Lineare I che gli Autori hanno tenuto
al primo anno del Corso di Laurea in Fisica presso lUniversit` a di Torino, costituisce ora
un testo completo che pu` o essere anche utilizzato nelle Facolt` a di Ingegneria, come pure
nel Corso di Laurea in Matematica per lo studio della Geometria Analitica nel Piano e
nello Spazio e per tutte quelle parti di Algebra Lineare di base trattate in campo reale.
Esso si presenta in due volumi di agevole consultazione: il primo dedicato alla parte
teorica ed il secondo formato da una raccolta di esercizi, proposti con le relative soluzioni,
per lo pi ` u tratti dai testi desame. La suddivisione in capitoli del secondo volume si
riferisce agli argomenti trattati nei corrispondenti capitoli del primo volume.
Il testo ` e di facile lettura e con spiegazioni chiare e ampiamente dettagliate, un po di-
verso per stile ed impostazione dagli usuali testi universitari del settore, al ne di soste-
nere ed incoraggiare gli Studenti nel delicato passaggio dalla scuola secondaria superiore
allUniversit` a.
In quasi tutti i capitoli del primo volume ` e stato inserito un paragrafo dal titolo Per
saperne di pi` u non solo per soddisfare la curiosit` a del Lettore ma con il preciso obiettivo
di offrire degli orientamenti verso ulteriori sviluppi della materia che gli Studenti avranno
occasione di incontrare sia in altri corsi di base sia nei numerosi corsi a scelta delle Lauree
Triennali e Magistrali.
Gli Autori avranno pienamente raggiunto il loro scopo se, attraverso la lettura del libro,
saranno riusciti a trasmettere il proprio entusiasmo per lo studio di una materia di base
per la maggior parte delle discipline scientiche, rendendola appassionante.
La gure inserite nel testo sono tutte realizzate con il programma di calcolo simbolico
Mathematica, versione 7. Alcuni esercizi proposti sono particolarmente adatti ad essere
risolti con Mathematica o con Maple.
Per suggerimenti, osservazioni e chiarimenti si invita contattare gli Autori agli indirizzi
e-mail: elsa.abbena@unito.it, annamaria.no@unito.it, gianmario.gianella@unito.it.
4
II di copertina: Ringraziamenti
Grazie ai Colleghi di Geometria del Dipartimento di Matematica dellUniversit` a di Torino
per il loro prezioso contributo.
Grazie al Prof. S.M. Salamon per tanti utili suggerimenti e per la realizzazione di molti
graci. Grazie ai Proff. Sergio Console, Federica Galluzzi, Sergio Garbiero e Mario
Valenzano per aver letto il manoscritto.
Un ringraziamento particolare agli Studenti del Corso di Studi in Fisica dellUniver-
sit` a di Torino, la loro partecipazione attiva e il loro entusiasmo hanno motivato questa
esperienza.
5
IV di copertina
Gli autori
Elsa Abbena, professore associato di Geometria presso la Facolt` a di Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali dellUniversit` a di Torino, svolge la sua attivit` a di ricerca su argomenti
di geometria differenziale. Ha tenuto innumerevoli corsi di algebra e di geometria dei
primi anni della Laurea Triennale presso vari corsi di Laurea.
Anna Fino, professore associato di Geometria presso la Facolt` a di Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali dellUniversit` a di Torino, svolge la sua attivit` a di ricerca su argomenti
di geometria differenziale e complessa. Ha tenuto per vari anni un corso di geometria e
algebra lineare presso il corso di Laurea in Fisica.
Gian Mario Gianella, professore associato di Geometria presso la Facolt` a di Scienze
Matematiche Fisiche e Naturali dellUniversit` a di Torino, svolge la sua attivit` a di ricerca
su argomenti di topologia generale ed algebrica. Si occupa inoltre della teoria dei gra e
pi ` u recentemente della teoria dei numeri. Ha tenuto innumerevoli corsi di geometria dei
primi anni della Laurea Triennale presso vari corsi di Laurea.
Lopera
Con lattivazione delle lauree triennali, i corsi universitari hanno subito una notevole ri-
duzione del numero di ore a disposizione per le lezioni ed esercitazioni. Questo libro, che
trae origine dalle lezioni di Geometria e Algebra Lineare I che gli Autori hanno tenuto
al primo anno del Corso di Laurea in Fisica presso lUniversit` a di Torino, costituisce ora
un testo completo che pu` o essere anche utilizzato nelle Facolt` a di Ingegneria, come pure
nel Corso di Laurea in Matematica per lo studio della Geometria Analitica nel Piano e
nello Spazio e per tutte quelle parti di Algebra Lineare di base trattate in campo reale.
Esso si presenta in due volumi di agevole consultazione: il primo dedicato alla parte
teorica ed il secondo formato da una raccolta di esercizi, proposti con le relative soluzioni,
per lo pi ` u tratti dai testi desame. La suddivisione in capitoli del secondo volume si
riferisce agli argomenti trattati nei corrispondenti capitoli del primo volume.
6
Indice
1 Sistemi Lineari 9
1.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
2 Matrici e Determinanti 27
2.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
2.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
3 Calcolo Vettoriale 43
3.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
3.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
4 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali 61
4.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
4.2 Per saperne di pi` u Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
4.3 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
4.4 Per saperne di pi` u Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
5 Spazi Vettoriali Euclidei 103
5.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
5.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
6 Applicazioni Lineari 117
6.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
6.2 Per saperne di pi` u Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
6.3 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
6.4 Per saperne di pi` u Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151
7
8 INDICE
7 Diagonalizzazione 155
7.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
7.2 Per saperne di pi` u Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189
7.3 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191
7.4 Per saperne di pi` u Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226
8 Forme Bilineari e Forme Quadratiche 229
8.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
8.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238
9 Geometria Analitica nel Piano 249
9.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249
9.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254
10 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche 261
10.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
10.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272
11 Geometria Analitica nello Spazio 295
11.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295
11.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325
12 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche 357
12.1 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357
12.2 Soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373
Capitolo 1
Sistemi Lineari
1.1 Esercizi
Discutere e risolvere i seguenti sistemi lineari, al variare degli eventuali parametri reali
che vengono abitualmente indicati con le lettere a, b, c, h, k.
[1]
_
_
_
x
1
+x
2
x
3
= 1
2x
1
+ 2x
2
+x
3
= 0
x
1
+x
2
+ 2x
3
= 1.
[2]
_
_
_
2x
1
+x
2
+x
3
= 1
x
1
2x
2
+x
3
= 2
x
1
+x
2
2x
3
= 4.
[3]
_
_
_
2x
1
x
2
x
3
4x
4
= 9
4x
1
3x
3
x
4
= 0
8x
1
2x
2
5x
3
9x
4
= 18.
[4]
_

_
2x 2y +z + 4w = 0
x y 4z + 2w = 0
x +y + 3z 2w = 0
3x 3y +z + 6w = 0.
9
10 Sistemi Lineari
[5]
_
_
_
x +y +az = 1
x + 2y +bz = 3
y +cz = 2.
[6]
_

_
2x +y z = 1
x + 2y 2z = 0
3x y + 2z = 1
x y +z = k.
[7]
_
_
_
ax y +z = 2
x ay +z = 3 a
2
x y +az = a + 1.
[8]
_
_
_
x +y +z = a
x ay z = 1
2x +y +az = a + 1.
[9]
_
_
_
x +y +hz = 2h 1
x +hy +z = h
hx +y +z = 1.
[10]
_
_
_
2x +az = 1
3x +ay 2z = 2
ax + 2z = 1.
[11]
_
_
_
x +y z = 1
2x + 3y +kz = 3
x +ky + 3z = h.
[12]
_
_
_
kx +y +z = 1
x +ky +z = 1
x +y +kz = h.
[13]
_
_
_
x y +z = 5
2x +y + 2z = b
3x 3y +az = 1.
Capitolo 1 11
[14]
_
_
_
2x 3y + 2z = 1
x +y 2z = 2
4x y +az = b.
[15]
_
_
_
(3 k)x y z = a
2x (4 k)y 2z = b
3x 3y (5 k)z = c.
[16]
_
_
_
(2 k)x ky + (1 k)z = 1 2k
(4 2k)x 3ky + (1 2k)z = 1 k
(2 k)x 2ky +kz = 5k.
[17]
_
_
_
(h + 1)x hy + (2h + 1)z = 2h + 3
(h + 1)x hy + 2hz = 3h + 1
(h 1)x (2h + 1)z = 3(h + 1).
[18]
_
_
_
(h 1)x +y +hz = 0
h(h 1)x (h 1)y 2h
2
z = 2
(h 1)x + 2y 2z = h + 3.
[19]
_
_
_
(k + 1)x + (k + 1)y + 2z = 1
x +ky +z = 1
(k 1)x + (k 1)z = 0.
[20]
_
_
_
kx 2(k + 1)y +z = 4 2k
(k + 1)y +z = k + 3
2kx 5(k + 1)y + 2z = 8 9k.
[21]
_
_
_
kx + 2y + 2kz = 1
kx (k 3)y + 3kz = 1
kx + (k + 1)y + 2kz = 2.
[22]
_
_
_
x
1
+x
2
+x
3
= a
ax
1
+x
2
+ 2x
3
= 2
x
1
+ax
2
+x
3
= 4.
12 Sistemi Lineari
[23]
_
_
_
x y +z w = a
2
2x +y + 5z + 4w = a
x + 2z +w = 2.
[24]
_
_
_
2x y + 3z +w = 0
4x +y 2z w = 0
2x + 5y +az 5w = 0.
[25]
_

_
x
1
+ 2x
2
x
3
+hx
4
= 0
x
1
+ (h 2)x
2
+x
3
= 0
2x
2
+x
3
= 0
x
1
2x
2
+x
3
+hx
4
= 0.
[26]
_
_
_
x +y z = 0
x + (2h + 1)y (h + 1)z = 2h + 1
x +hy z = h 1.
[27]
_
_
_
x y z = 0
3x +y + 2z = 0
4x +hy = 0.
[28]
_

_
3x + 2y +z = 1
5x + 3y + 3z = 2
7x + 4y + 5z = 3
x +y z = 0.
[29]
_
_
_
x +y +hz = 2h
x +y + 2z = 1
2x hy + 4z = 2.
[30]
_
_
_
hx +y +hz = 1
2x y + 2z = h 1
3x + 3y + (h + 2)z = h 2.
[31]
_
_
_
x ay +z = a
ax 2y + 3z = 1
3x 2y +az = 5a.
Capitolo 1 13
[32]
_
_
_
2x +ay = 1
x +y z = 2
ax y +z = 2.
[33]
_
_
_
x +y + (h 1)z = 2h 2
x +y + 2z = 1
2x + (h + 1)y + (h 1)
2
z = 2.
[34]
_
_
_
hx +y +z = 2
x y = 1
hx 2y 2z = k.
[35]
_
_
_
x
1
+ 2x
2
+x
3
= 1
x
1
+ (2 h)x
2
+ (2 +h)x
3
= 2
x
1
+ (2 + 3h)x
2
2hx
3
= k.
[36]
_
_
_
2x
1
x
2
x
3
= 0
(2 h)x
1
+ (2 +h)x
2
x
3
= 1
(2 + 3h)x
1
2hx
2
x
3
= k.
[37]
_
_
_
x
1
+ 2x
2
x
3
= 0
2x
1
+ (3 +k)x
2
3x
3
= 0
(1 k)x
1
+ 4x
2
3x
3
= h.
[38]
_
_
_
(a 1)x +y z = 1
x +ay +z = a + 1
x +y +z = 2a.
[39]
_
_
_
x
1
+ 2x
2
hx
3
= 0,
hx
1
+ 3x
2
+ (1 h
2
)x
3
= h + 1,
(6 2h
2
)x
2
+ 2x
3
= h
2
+ 3h + 2.
[40]
_
_
_
x
1
x
2
+hx
3
= 1
x
1
+hx
2
x
3
= h
(h 1)x
1
2hx
2
+ (h
2
+ 1)x
3
= 2h.
14 Sistemi Lineari
[41]
_
_
_
hx
1
+ (1 h)x
2
2hx
3
= 2
x
1
+hx
2
+hx
3
= 0
2x
1
+hx
2
+hx
3
= h.
[42]
_
_
_
x
1
x
2
+ 2x
3
= k
2x
1
kx
2
x
3
= 1
kx
1
2x
2
x
3
= 4.
[43]
_
_
_
x +ky +z = 0
kx y + 2z = 1
x y + 2z = k.
[44]
_
_
_
hx y = 1
x hy +z = 2
2x hy + 2z = k.
[45]
_
_
_
x +y z = 1
2x + 3y 2az = 3
x +ay 3z = a.
[46]
_
_
_
x 2y z = 6
hx 2y z = 2
x +y = h.
[47]
_
_
_
x
1
+ (k 1)x
2
5x
3
= 4
2x
1
(k 2)x
2
+ (2k + 10)x
3
= 8
x
1
+x
2
+ (2k + 5)x
3
= k
2
2k 4.
[48]
_
_
_
3x + 2ky +z = 7
(k 3)x (k 1)y z = 12
(k + 6)x + 8ky + 2z = h + 11.
[49]
_
_
_
x +hy +hz = 1
x +hy +z = 0
x hz = 0.
Capitolo 1 15
[50]
_
_
_
x +y z = 0
x 2y + (k + 1)z = 1
(k + 2)x +y z = h.
[51]
_
_
_
x +y +z = 0
(a + 3)x + (2a 1)y z = 3
(a
2
2)x +az = a 2.
[52]
_
_
_
x +y + 2z = 0
x +hy + 2z = h
2x +y + 2hz = 1.
[53]
_
_
_
x 2y +kz = 3
x + (4k 2)y + 2kz = 4
3x + (k 3)y + 3kz = h + 8.
[54] Dato il sistema lineare:
_
_
_
2x
1
x
2
x
3
= 0
(2 h)x
1
+ (2 +h)x
2
x
3
= 0
(2 + 3h)x
1
2hx
2
x
3
= k, h, k R,
1. determinare tutte le soluzioni nel caso di h = k = 0.
2. Discutere lesistenza delle soluzioni e determinarle (quando ` e possibile) al variare
di h, k R.
[55] Dato il sistema lineare:
_
_
_
x
1
+x
2
+x
3
= k
x
1
kx
2
+x
3
= 1
x
1
+kx
2
+x
3
= k, k R,
1. determinare tutte le soluzioni nel caso di k = 1.
2. Discutere lesistenza delle soluzioni, al variare di k R.
16 Sistemi Lineari
1.2 Soluzioni
[1] Linsieme delle soluzioni ` e
__
x
1
= +
1
3
, x
2
= , x
3
=
2
3
_
[ R
_
.
[2] Il sistema lineare ` e incompatibile.
[3] Linsieme delle soluzioni ` e:
__
x
1
=
3
4

1
+
1
4

2
, x
2
= 9 +
1
2

7
2

2
, x
3
=
1
, x
4
=
2
_
[
1
,
2
R
_
.
[4] Linsieme delle soluzioni ` e:
(x =
1
2
2
, y =
1
, z = 0, w =
2
) [
1
,
2
R .
[5] Se a ,= b c lunica soluzione ` e (x = 1, y = 2, z = 0);
se a = b c linsieme delle soluzioni ` e:
(x = 1 + (2c b)t, y = 2 ct, z = t) [ t R.
[6] Se k ,= 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 1 lunica soluzione ` e
_
x =
2
3
, y =
11
3
, z =
10
3
_
.
[7] Se a / 2, 1 lunica soluzione ` e (x = 1, y = a, z = 2);
se a = 2 esistono innite soluzioni (x = 1 +t, y = t, z = t), t R;
se a = 1 esistono innite soluzioni (x = 2 + , y = , z = ), , R.
[8] Se a / 0, 1 lunica soluzione ` e (x = a, y = 1, z = 1);
se a = 0 esistono innite soluzioni (x = 1 +t, y = 1 2t, z = t), t R;
se a = 1 esistono innite soluzioni (x = 1, y = , z = ), R.
[9] Se h / 2, 1 lunica soluzione ` e
_
x =
2
2 +h
, y =
h
2 +h
, z =
2(1 +h)
2 +h
_
;
Capitolo 1 17
se h = 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 1 esistono innite soluzioni (x = t t

+ 1, y = t, z = t

), t, t

R.
[10] Se a / 2, 0, 2 lunica soluzione ` e
_
x =
1
2 +a
, y =
3 + 2a
a(2 +a)
, z =
1
2 +a
_
;
se a = 2, a = 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 2 esistono innite soluzioni
_
x =
1
2
t, y =
1
4
+
5
2
t, z = t
_
, t R.
[11] Se k / 3, 2, h R lunica soluzione ` e:
_
x =
h +k
2 +k
, y =
6 + 2h k +hk
(3 +k)(2 +k)
, z =
h +k
(3 +k)(2 +k)
_
;
se k = 3, h ,= 3 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 3, h = 3 esistono innite soluzioni (x = 0, y = t, z = 1 +t), t R;
se k = 2, h ,= 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 2, h = 2 esistono innite soluzioni
_
x = , y =
1
5
(5 4), z =

5
_
, R.
[12] Se k / 2, 1, h R lunica soluzione ` e:
_
x =
h +k
(1 +k)(2 +k)
, y =
h +k
(1 +k)(2 +k)
, z =
2 +h +hk
(1 +k)(2 +k)
_
;
se k = 2, h ,= 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 2, h = 2 esistono innite soluzioni (x = t, y = t, z = 1 +t), t R;
se k = 1, h ,= 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 1, h = 1 esistono innite soluzioni (x = , y = , z = 1 ), , R.
[13] Se a ,= 3, b R lunica soluzione ` e:
_
x =
27 + 5a 3b +ab
3(3 +a)
, y =
1
3
(10 +b), z =
4 + 2b
3 +a
_
;
se a = 3, b ,= 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 3, b = 2 esistono innite soluzioni:
18 Sistemi Lineari
_
x = t, y =
8
3
, z =
1
3
(7 3t)
_
, t R.
[14] Se a ,= 2, b R lunica soluzione ` e:
_
x =
6 + 7a + 4b
5(2 +a)
, y =
3(8 +a + 2b)
5(2 +a)
, z =
5 +b
2 +a
_
;
se a = 2, b ,= 5 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 2, b = 5 esistono innite soluzioni:
_
x = t, y =
3
2
(1 +t), z =
1
4
(7 + 5t)
_
, t R.
[15] Se k / 2, 8, a, b, c R lunica soluzione ` e:
_
x =
7a b c ak
(2 +k)(8 +k)
, y =
2a 6b + 2c +bk
(2 +k)(8 +k)
, z =
3a + 3b 5c +ck
(2 +k)(8 +k)
_
;
se k = 2, b ,= 2a o c ,= 3a il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 2, b = 2a e c = 3a esistono innite soluzioni:
(x = , y = , z = a + ), , R;
se k = 8, a +b +c ,= 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 8, a +b +c = 0 esistono innite soluzioni:
_
x = t, y =
1
6
(3b + 2c 12t), z =
1
6
(3b + 4c 18t)
_
, t R.
[16] Se k / 0, 2 lunica soluzione ` e
_
x =
8(1 +k)
2 +k
, y =
4 3k
k
, z = 3
_
;
se k = 0 esistono innite soluzioni (x = 0, y = t, z = 1), t R;
se k = 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[17] Se h / 1, 0 lunica soluzione ` e
_
x =
1 + 2h
2
1 +h
, y = 1, z = 2 h
_
;
se h = 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 0 esistono innite soluzioni (x = 1, y = t, z = 2), t R.
Capitolo 1 19
[18] Se h / 1, 1, 2 lunica soluzione ` e:
_
x =
4 +h
2 h
, y =
4 2h h
2
2 h
, z =
1
2 h
_
;
se h = 1 esistono innite soluzioni (x = 1, y = t, z = 2 +t), t R;
se h = 1 esistono innite soluzioni (x = s, y = 1, z = 1), s R;
se h = 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[19] Se k / 2, 1 lunica soluzione ` e:
_
x =
1
(1 +k)(2 +k)
, y =
1 +k
(1 +k)(2 +k)
, z =
1
(1 +k)(2 +k)
_
;
se k 2, 1 il sistema lineare ` e incompatibile.
[20] Se k / 1, 0 lunica soluzione ` e
_
x =
1 + 12k
k
, y =
5k
1 +k
, z = 3 4k
_
;
se k 1, 0 il sistema lineare ` e incompatibile.
[21] Se k / 0, 1 lunica soluzione ` e
_
x =
1 k
(1 +k)k
, y =
1
1 +k
, z =
1
k
_
;
se k 0, 1 il sistema lineare ` e incompatibile.
[22] Se a / 1, 2 lunica soluzione ` e
_
x
1
=
1 2a
1 +a
, x
2
=
4 a
1 +a
, x
3
= 3 +a
_
;
se a = 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 2 esistono innite soluzioni (x
1
= t, x
2
= 2, x
3
= t), t R.
[23] Se a / 3, 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 3 esistono innite soluzioni:
(x = 2 2 , y = 7 2, z = , w = ), , R;
se a = 2 esistono innite soluzioni:
(x = 2 2t s, y = 2 t 2s, z = t, w = s), t, s R.
20 Sistemi Lineari
[24] Se a ,= 13 esistono innite soluzioni (x = 0, y = t, z = 0, w = t), t R;
se a = 13 esistono innite soluzioni:
(x = , y = , z = 6, w = 16 +), , R.
[25] Se h ,= 0 esiste solo la soluzione nulla (x
1
= 0, x
2
= 0, x
3
= 0, x
4
= 0);
se h = 0 esistono innite soluzioni
_
x
1
= t, x
2
=
1
4
t, x
3
=
1
2
t, x
4
= s
_
, t, s R.
[26] Se h / 0, 1 lunica soluzione ` e
_
x =
1 h
h
, y = 1, z =
1
h
_
;
se h = 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 1 esistono innite soluzioni (x = t, y = 3 +t, z = 3 + 2t), t R.
[27] Se h ,=
4
5
esiste solo la soluzione nulla (x = 0, y = 0, z = 0);
se h =
4
5
esistono innite soluzioni
_
x =
1
4
t, y =
5
4
t, z = t
_
, t R.
[28] Esistono innite soluzioni (x = 1 3t, y = 1 + 4t, z = t), t R.
[29] Se h / 2, 2 lunica soluzione ` e
_
x =
5h
2 h
, y = 0, z =
1 2h
2 h
_
;
se h = 2 esistono innite soluzioni
_
x =
5
2
t, y = t, z =
3
4
_
, t R;
se h = 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[30] Se h / 2, 1 lunica soluzione ` e (x = 3, y = 1 +h, z = 4);
se h = 2 esistono innite soluzioni
_
x = t, y = t, z =
1 3t
2
_
, t R;
se h = 1 esistono innite soluzioni (x = 1 , y = 0, z = ), R.
Capitolo 1 21
[31] Se a / 4, 1, 3 lunica soluzione ` e:
_
x =
2(1 + 9a)
(4 +a)(3 +a)
, y =
3 + 4a a
2
(4 +a)(3 +a)
, z =
2 + 3a + 5a
2
(4 +a)(3 +a)
_
;
se a = 4 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 1 esistono innite soluzioni (x = 3 +t, y = 2(1 +t), z = t), t R;
se a = 3 il sistema lineare ` e incompatibile.
[32] Se a / 1, 0 lunica soluzione ` e
_
x = 0, y =
1
a
, z =
1 + 2a
a
_
;
se a = 1 esistono innite soluzioni
_
x =
1 +t
2
, y = t, z =
1
2
(5 + 3t)
_
, t R;
se a = 0 il sistema lineare ` e incompatibile.
[33] Se h / 1, 3 lunica soluzione ` e:
_
x =
2(1 h +h
2
)
3 h
, y = 1 + 2h, z =
1 2h
3 h
_
;
se h = 1 esistono innite soluzioni
_
x =
1
2
(5 2t), y = t, z =
3
4
_
, t R;
se h = 3 il sistema lineare ` e incompatibile.
[34] Se h ,= 0, k R lunica soluzione ` e:
_
x =
4 k
h
, y =
4 +h k
h
, z =
4 3h +k hk
h
_
;
se h = 0, k ,= 4 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 0, k = 4 esistono innite soluzioni (x = t, y = 1 +t, z = 1 t), t R.
[35] Se h / 2, 0, k R lunica soluzione ` e:
_
x
1
=
2h 2k +h
2
3hk
h(2 +h)
, x
2
=
h +k +hk
h(2 +h)
, x
3
=
2 +k
2 +h
_
;
se h = 2, k ,= 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
22 Sistemi Lineari
se h = 0, k ,= 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = k = 0 esistono innite soluzioni (x
1
= 2t, x
2
= t, x
3
= 1), t R;
se h = k = 2 esistono innite soluzioni (x
1
= 2 4s, x
2
= s, x
3
= 1 +2s), s R.
[36] Se h / 10, 0, k R lunica soluzione ` e:
_
x
1
=
1 + 2h + 3k +hk
h(10 +h)
, x
2
=
3 +k
10 +h
, x
3
=
2 +h + 6k +hk
h(10 +h)
_
;
se h = 10, k ,= 3 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 10, k = 3 esistono innite soluzioni:
_
x
1
= t, x
2
=
1
7
(1 + 10t), x
3
=
1
7
(1 + 4t)
_
, t R;
se h = 0, k ,=
1
3
il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 0, k =
1
3
esistono innite soluzioni:
_
x
1
= , x
2
=
1
3
, x
3
=
1
3
+ 2
_
, R.
[37] Se k / 2, 5, h R lunica soluzione ` e:
_
x
1
=
h(3 +k)
(2 +k)(5 +k)
, x
2
=
h
(2 +k)(5 +k)
, x
3
=
h(1 +k)
(2 +k)(5 +k)
_
;
se k = 2, h = 0 esistono innite soluzioni (x
1
= t, x
2
= t, x
3
= t), t R;
se k = 5, h = 0 esistono innite soluzioni (x
1
= 2s, x
2
= s, x
3
= 4s), s R;
se k 2, 5, h ,= 0 il sistema lineare ` e incompatibile.
[38] Se a / 0, 1 lunica soluzione ` e
_
x =
3 + 2a
a
, y = 1, z =
3 a + 2a
2
a
_
;
se a = 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 1 esistono innite soluzioni (x = 3 2t, y = t, z = 1 +t), t R.
[39] Se h / 0, 2 lunica soluzione ` e:
Capitolo 1 23
_
x
1
=
1 h
2
, x
2
=
1 +h
2(2 h)
, x
3
=
1 +h
2(2 h)
_
;
se h = 0 esistono innite soluzioni
_
x
1
= t, x
2
=
t
2
, x
3
= 1 +
3
2
t
_
, t R;
se h = 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[40] Se h ,= 1 esistono innite soluzioni:
(x
1
= (1 h)t, x
2
= 1 +t, x
3
= t), t R;
se h = 1 esistono innite soluzioni (x
1
= 1 +u +v, x
2
= u, x
3
= v), u, v R.
[41] Se h / 1, 0 lunica soluzione ` e:
_
x
1
= h, x
2
=
2 2h h
2
1 +h
, x
3
=
3 +h +h
2
1 +h
_
;
se h = 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 0 esistono innite soluzioni (x
1
= 0, x
2
= 2, x
3
= t), t R.
[42] Se k / 3, 2 lunica soluzione ` e:
_
x
1
=
3 +k
2(2 k)
, x
2
=
7 k
2(2 k)
, x
3
=
1 k
2
_
;
se k = 3 esistono innite soluzioni (x
1
= 2 t, x
2
= 1 +t, x
3
= t), t R;
se k = 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[43] Se k /
_

1
2
, 1
_
lunica soluzione ` e
_
x = 1, y =
1 +k
1 + 2k
, z =
1 k k
2
1 + 2k
_
;
se k =
1
2
il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 1 esistono innite soluzioni (x = 1 3t, y = t, z = 1 + 2t), t R.
[44] Se h ,= 0, k R lunica soluzione ` e:
_
x =
4 +h k
h
2
, y =
4 k
h
, z =
4 h +k 2h
2
h
2
k
h
2
_
;
24 Sistemi Lineari
se h = 0 e k ,= 4 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 0 e k = 4 esistono innite soluzioni (x = t, y = 1, z = 2 t), t R.
[45] Se a / 0, 2 lunica soluzione ` e
_
x =
3 2a
2 +a
, y =
a
2 +a
, z =
1
2 +a
_
;
se a = 0 esistono innite soluzioni (x = 3t, y = 1 2t, z = t), t R;
se a = 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[46] Se h ,= 1 lunica soluzione ` e:
_
x =
4
1 +h
, y =
4 h +h
2
1 +h
, z =
2(3 + 2h +h
2
)
1 +h
_
;
se h = 1 il sistema lineare ` e incompatibile.
[47] Se k / 0, 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 0 esistono innite soluzioni (x
1
= 4 +t
1
+ 5t
2
, x
2
= t
1
, x
3
= t
2
), t
1
, t
2
R;
se k = 2 esistono innite soluzioni (x
1
= 4 + 7t, x
2
= 2t, x
3
= t), t R.
[48] Se k /
_
0,
1
3
_
, h R lunica soluzione ` e:
_
x =
3 h 17k hk
k(1 + 3k)
, y =
2 +h
1 + 3k
, z =
9 + 3h + 44k + 3hk + 17k
2
2hk
2
k(1 + 3k)
_
;
se k = 0 e h ,= 3 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 0 e h = 3 esistono innite soluzioni (x = , y = 5, z = 7 3), R;
se k =
1
3
e h ,= 2 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k =
1
3
e h = 2 esistono innite soluzioni:
_
x = t, y =
15 +t
4
, z =
57 17t
6
_
, t R.
[49] Se h / 0, 1 lunica soluzione ` e
_
x =
h
1 h
, y =
1 +h
h(1 h)
, z =
1
1 h
_
;
Capitolo 1 25
se h = 0 o h = 1 il sistema lineare ` e incompatibile.
[50] Se k / 1, 1, h R lunica soluzione ` e:
_
x =
h
1 +k
, y =
1 2h +k hk
1 +k
2
, z =
1 3h +k
1 +k
2
_
;
se k = 1 e h ,= 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 1 e h = 0 esistono innite soluzioni (x = 1 + 2t, y = t, z = 1 + 3t), t R;
se k = 1 e h ,=
2
3
il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 1 e h =
2
3
esistono innite soluzioni
_
x =
1
3
, y =
1
3
+, z =
_
, R.
[51] Se a /
_
0,
1
2
_
lunica soluzione ` e
_
x =
1
a
, y =
2 +a
a
2
, z =
2 2a
a
2
_
;
se a = 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a =
1
2
esistono innite soluzioni (x = 2t, y = 3 9t, z = 3 + 7t), t R.
[52] Se h / 1, 2 lunica soluzione ` e:
_
x =
1 h
2 h
, y =
h
1 h
, z =
1
2(2 h)(1 h)
_
;
se h 1, 2 il sistema lineare ` e incompatibile.
[53] Se k / 3, 0, h R lunica soluzione ` e:
_
x =
2(2 +h k + 2hk)
3 +k
, y =
1 +h
3 +k
, z =
3 + 5k 4hk
k(3 +k)
_
;
se k = 3 e h ,= 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se k = 3 e h = 1 esistono innite soluzioni:
_
x = t, y =
2 t
10
, z =
1
15
(17 + 6t)
_
, t R;
26 Sistemi Lineari
se k = 0, h R il sistema lineare ` e incompatibile.
[54] 1. Linsieme delle soluzioni ` e (x
1
= t, x
2
= 0, x
3
= 2t) [ t R.
2. Se h / 10, 0, k R lunica soluzione ` e:
_
x
1
=
3k +hk
h(10 +h)
, x
2
=
k
10 +h
, x
3
=
6k +hk
h(10 +h)
_
;
se h = 10, k ,= 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 10, k = 0 esistono innite soluzioni:
_
x
1
= t, x
2
=
10
7
t, x
3
=
4
7
t
_
, t R;
se h = 0, k ,= 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 0, k = 0 esistono innite soluzioni (x
1
= s, x
2
= 0, x
3
= 2s), s R.
[55] 1. Se k = 1 linsieme delle soluzioni ` e (x
1
= t, x
2
= t, x
3
= 1) [ t R.
2. Se k ,= 1 il rango della matrice dei coefcienti ` e 3, pertanto il sistema lineare ` e
compatibile;
se k = 1 i ranghi della matrice dei coefcienti e della matrice completa sono
entrambi 2, pertanto il sistema lineare ` e compatibile e ammette innite soluzioni
(cfr. punto 1.).
Capitolo 2
Matrici e Determinanti
2.1 Esercizi
[1] Dopo aver vericato che la matrice:
A =
_
_
1 2 0
1 2 2
1 1 1
_
_
` e invertibile, calcolare A
1
.
[2] Dopo aver vericato che la matrice:
A =
_
_
1 3 1
2 1 1
2 1 0
_
_
` e invertibile, calcolare A
1
.
[3] Data la matrice:
A =
_
_
1 2 3
0 1 2
1 4 h
_
_
,
discutere, al variare del parametro reale h, lesistenza della matrice A
1
.
27
28 Matrici e Determinanti
[4] Data la matrice:
A =
_
_
_
_
1 3 1 2
h 0 0 0
1 1 0 0
0 0 0 h
_
_
_
_
,
determinare i valori di h R per cui A ` e invertibile e scrivere A
1
in questi casi.
[5] 1. Stabilire per quali valori di h R la matrice:
A =
_
_
_
_
1 2 1 1
2 1 0 0
0 1 1 h
3 2 1 1
_
_
_
_
` e invertibile.
2. Posto h = 0, determinare linversa di A.
[6] Stabilire per quali valori di h R la matrice:
A =
_
_
_
_
0 h 1 0
0 1 2 1
1+h 0 0 0
0 2 1 3
_
_
_
_
` e invertibile.
[7] Calcolare il determinante della seguente matrice, riducendola eventualmente a forma
triangolare superiore:
A =
_
_
_
_
0 2 1 3
4 1 0 0
2 1 1 0
1 0 2 0
_
_
_
_
.
[8] Calcolare il determinante della seguente matrice, riducendola eventualmente a forma
triangolare superiore:
Capitolo 2 29
A =
_
_
_
_
_
_
1 2 3 4 1
5 2 6 0 1
2 3 4 1 7
0 1 2 3 4
1 1 0 0 0
_
_
_
_
_
_
.
[9] Calcolare il determinante della seguente matrice, riducendola eventualmente a forma
triangolare superiore:
A =
_
_
_
_
_
_
0 0 0 1 2
1 3 2 1 0
4 3 2 1 5
1 1 2 1 3
0 2 3 1 4
_
_
_
_
_
_
.
[10] Calcolare il determinante della seguente matrice, riducendola eventualmente a forma
triangolare superiore:
A =
_
_
_
_
1 2 3 4
2 3 4 1
3 4 1 2
4 1 2 3
_
_
_
_
.
[11] Calcolare il determinante della seguente matrice, riducendola eventualmente a forma
triangolare superiore:
A =
_
_
1+k 2+k 3+k
1 2 3
12k 22k 32k
_
_
, k R.
[12] Calcolare il determinante della seguente matrice, riducendola eventualmente a forma
triangolare superiore:
A =
_
_
h 1+h 2+h
1h 2 h 3 h
4 5 6
_
_
, h R.
30 Matrici e Determinanti
[13] Data la matrice:
A =
_
_
1 k 2
1 k
2
3+k
2 k+k
2
5+2k
_
_
,
con k R,
1. calcolare il determinante di A (si suggerisce di ridurre opportunamente la matrice
per righe).
2. Determinare per quali valori del parametro reale k la matrice A ` e invertibile.
[14] Data la matrice:
A =
_
_
1+h h
2
4+h
h 3 h 4
0 h 0
_
_
,
con h R,
1. calcolare il determinante di A.
2. Determinare per quali valori del parametro reale h la matrice A ` e invertibile.
[15] Date le matrici:
A =
_
_
1 1 0
1 0 1
0 1 2+a
2
_
_
, X =
_
_
x
1
x
2
x
3
_
_
, B =
_
_
2
3
a
_
_
,
determinare le soluzioni del sistema lineare AX = B, al variare di a in R. Quando ` e
possibile, trovare le soluzioni applicando il Teorema di Cramer.
[16] Date le matrici:
A =
_
_
2 3 1
1 14+a
2
4
1 5 3
_
_
, X =
_
_
x
1
x
2
x
3
_
_
, B =
_
_
4
2+a
2
_
_
,
determinare le soluzioni del sistema lineare AX = B, al variare di a in R. Quando ` e
possibile, trovare le soluzioni applicando il Teorema di Cramer.
Capitolo 2 31
[17] Date le matrici:
A =
_
_
2 3 2 1
4 6 1 2
6 9 1 1
_
_
, X =
_
_
_
_
x
1
x
2
x
3
x
4
_
_
_
_
,
B
1
=
_
_
1
2
0
_
_
, B
2
=
_
_
1
2
3
_
_
, B
3
=
_
_
0
0
0
_
_
,
determinare le soluzioni dei sistemi lineari AX = B
1
, AX = B
2
, AX = B
3
.
[18] Determinare le soluzioni del seguente sistema lineare, al variare di h in R:
_
_
1 2h 3 2h
2
1 h 2
1 h 1 h
2
_
_
_
_
x
1
x
2
x
3
_
_
=
_
_
2h
1
h
_
_
.
[19] Date le matrici:
A =
_
_
_
_
1 2
0 1
3 5
0 h
_
_
_
_
, B =
_
_
3 1
1 2
k 0
_
_
,
determinare, al variare dei parametri reali h e k, una matrice X tale che XA = B.
[20] Date le matrici:
A =
_
1 2 3
1 h 2h
_
, B =
_
_
_
_
0 1 1
2 1 0
3 0 k
0 0 k
_
_
_
_
.
determinare, al variare dei parametri reali h e k, una matrice X tale che XA = B.
32 Matrici e Determinanti
[21] Date le matrici:
A =
_
_
5 1 0
3 0 1
4 1 3
_
_
, B =
_
_
2 1
2 0
h k
_
_
, h, k R,
stabilire per quali valori di h, k R lequazione matriciale AX = B ` e compatibile e
determinare, quando ` e possibile, le soluzioni di tale equazione.
[22] Date le matrici:
A =
_
_
h 1 1
0 2 1
0 1 h
_
_
, B =
_
_
h 1
0 1
2+h 0
_
_
,
discutere e risolvere, al variare del parametro h R, lequazione matriciale AX = B.
[23] Date le matrici:
A =
_
_
k 1
1 2
1 k
_
_
, B =
_
_
k 1
0 0
2+k 0
_
_
,
discutere e risolvere, al variare del parametro k R, lequazione matriciale AX = B.
[24] Date le matrici:
A =
_
_
3 1
1 2
2 h
_
_
, B =
_
_
1 1 1
0 1 3
0 k h+k
_
_
,
stabilire per quali valori di h e k in R le seguenti equazioni matriciali:
AX = B, X

A = B,
sono compatibili. Determinare, quando ` e possibile, le loro soluzioni.
Capitolo 2 33
[25] Date le matrici:
A =
_
_
2 1
h 2
1 0
_
_
, B =
_
_
3 1 k
2 0 3
4 k 1
_
_
,
determinare, al variare di h, k R, le soluzioni dellequazione matriciale AX = B.
[26] Date le matrici:
A =
_
_
1 2 1 3
0 3 1 5
1 h 0 8
_
_
, B =
_
_
2 1
0 1
3+k 0
_
_
,
discutere e risolvere, al variare di h, k R, lequazione matriciale AX = B.
[27] Date le matrici:
A =
_
_
1 1 2 3
1 0 5 6
3 h 1 0
_
_
, B =
_
_
1 1
5 3
k 1
_
_
,
determinare, al variare di h, k R, le soluzioni dellequazione matriciale AX = B.
[28] Date le matrici:
A =
_
_
1 1
2 k
1 h
_
_
, B =
_
_
0 1
1 1
0 k
_
_
, h, k R,
risolvere lequazione matriciale AX = B.
[29] Date le matrici:
A =
_
_
1 1
h 1
1+k 3
_
_
, B =
_
_
1 0
k 0
0 1
_
_
, h, k R,
risolvere lequazione matriciale AX = B.
34 Matrici e Determinanti
[30] Date le matrici:
A =
_
_
1 0 1
2 1 3
4 h k
_
_
, B =
_
_
1 3
1 0
3h 6
_
_
,
stabilire per quali valori di h e k in R le seguenti equazioni matriciali:
AX = B, X

A = B
sono compatibili. Determinare, quando ` e possibile, le loro soluzioni.
[31] Date le matrici:
A =
_
2 1 1
1 0 5
_
, B =
_
2 5 8 1
6 7 7 9
_
,
risolvere lequazione matriciale AX = B.
[32] 1. Date le matrici:
A =
_
_
3 2k 2
3 2+2k 1
k 0 1
_
_
, B =
_
_
2+2k
2+2k
1+k
2
_
_
,
discutere la compatibilit` a dellequazione matriciale AX = B, al variare del para-
metro k R, e determinare, quando ` e possibile, la matrice X.
2. Date due matrici quadrate A e B dello stesso ordine, ` e sempre valida lidentit` a:
A
2
B
2
= (A +B)(A B)? Giusticare la risposta.
2.2 Soluzioni
[1] La matrice A ` e invertibile in quanto det(A) = 2,
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 2
1
2

1
2
1

1
2
3
2
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
Capitolo 2 35
[2] La matrice A ` e invertibile in quanto det(A) = 3,
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
3

1
3
2
3
2
3

2
3
1
3
4
3

7
3
5
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[3] Esiste A
1
per ogni h ,= 9;
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
8 +h
9 +h
12 2h
9 +h
1
9 +h
2
9 +h
3 +h
9 +h
2
9 +h
1
9 +h
6
9 +h
1
9 +h
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[4] Esiste A
1
per ogni h ,= 0;
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
1
h
0 0
0
1
h
1 0
1
2
h
3
2
h
0 0 0
1
h
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[5] 1. Esiste A
1
per ogni h ,= 1;
2. Per h = 0 linversa di A ` e:
36 Matrici e Determinanti
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
2
0 0
1
2
1 1 0 1
1 1 1 1
1
2
1 1
1
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[6] A ` e invertibile per ogni h /
_
1,
1
5
_
.
[7] det(A) = 39.
[8] det(A) = 93.
[9] det(A) = 99.
[10] det(A) = 160.
[11] det(A) = 0, per ogni k R.
[12] det(A) = 0, per ogni h R.
[13] 1. det(A) = k
2
(1 +k).
2. A ` e invertibile se e solo se k / 0, 1.
[14] 1. det(A) = h(2 +h)(2 +h).
2. A ` e invertibile se e solo se h / 2, 0, 2.
[15] Se a / 1, 1 lunica soluzione ` e:
Capitolo 2 37
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
4 + 3a
1 +a
2 a
1 +a
1
1 +a
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
,
che, in questo caso, pu` o essere determinata anche usando il Teorema di Cramer;
se a = 1 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 1 esistono innite soluzioni:
X =
_
_
0
2
3
_
_
+
_
_
1
1
1
_
_
t, t R.
[16] Se a / 4, 4 lunica soluzione ` e:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
2(27 + 5a)
7(4 +a)
1
4 +a
25 + 8a
7(4 +a)
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
,
che, in questo caso, pu` o essere determinata anche usando il Teorema di Cramer;
se a = 4 il sistema lineare ` e incompatibile;
se a = 4 esistono innite soluzioni:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0

5
7
13
14
_
_
_
_
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
1
2

1
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
t, t R.
[17] AX = B
1
` e incompatibile;
AX = B
2
ammette innite soluzioni:
38 Matrici e Determinanti
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3
2
1
0
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
+
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3
10
0
4
5
1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
+
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
2
0
0
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
,
1
,
2
R;
AX = B
3
ammette innite soluzioni:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3
2
1
0
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

1
+
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3
10
0
4
5
1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
,
1
,
2
R.
[18] Se h / 1, 0, 1 lunica soluzione ` e:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
x
1
x
2
x
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
1 +h
2 +h
h(1 +h)

1
1 +h
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
;
se h = 1 e h = 0 il sistema lineare ` e incompatibile;
se h = 1 esistono innite soluzioni, date da:
_
_
x
1
x
2
x
3
_
_
=
_
_
0
1
0
_
_
+
_
_
1
1
1
_
_
t, t R.
Capitolo 2 39
[19] Esistono innite soluzioni, date da:
X =
_
_
3 3a 5 +a hd a d
1 3b 4 +b he b e
k 3c 2k +c hf c f
_
_
, (a, b, c), (d, e, f) R
3
.
[20] Lequazione matriciale ` e incompatibile per ogni valore reale di h e k.
[21] Se h ,= 4 o k ,= 1 lequazione matriciale ` e incompatibile;
se h = 4 e k = 1 lequazione matriciale ha innite soluzioni:
X =
_
_
a b
2 5a 1 5b
2 3a 3b
_
_
, (a, b) R
2
.
[22] Se h /
_
0,
1
2
_
lunica soluzione ` e:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
2(3 +h +h
2
)
h(1 2h)
2 h
h(1 2h)
2 +h
1 2h
h
1 2h
2(2 +h)
1 2h
1
1 2h
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
;
se h
_
0,
1
2
_
lequazione matriciale ` e incompatibile.
[23] Se k ,= 2 lequazione matriciale ` e incompatibile;
se k = 2 lunica soluzione ` e:
X =
_
_
_
_
_
4
5

2
5

2
5
1
5
_
_
_
_
_
.
40 Matrici e Determinanti
[24] Se h ,= 4 o k ,= 2 lequazione matriciale AX = B ` e incompatibile;
se h = 4 e k = 2 lunica soluzione ` e:
X =
1
7
_
2 3 1
1 2 10
_
;
lequazione matriciale X

A = B ` e priva di signicato.
[25] Se h ,= 3 o k ,= 2 lequazione matriciale ` e incompatibile;
se h = 3 e k = 2 lunica soluzione ` e:
X =
_
4 2 1
5 3 0
_
.
[26] Se h ,= 1 lequazione matriciale ammette innite soluzioni:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3 + 2h +k + 8a + 8ah
1 +h
8b
5 +k
1 +h
0
15 3k 5a 5ah
1 +h
1 5b
a b
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
, (a, b) R
2
;
se h = 1, k ,= 5 lequazione matriciale ` e incompatibile;
se h = 1, k = 5 esistono innite soluzioni:
X =
_
_
_
_
2 + 8a +c 8b +d
c d
5a 3c 1 5b 3d
a b
_
_
_
_
, (a, b), (c, d) R
2
.
[27] Se h ,= 2 esistono innite soluzioni:
Capitolo 2 41
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
a b
3 +k
2 +h
2
2 +h
3h 2k + 6a + 3ah
2 +h
2 h + 6b + 3bh
2 +h
5 5h + 5k 14a 7ah
3(2 +h)
8 +h 14b 7hb
3(2 +h)
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
, (a, b) R
2
;
se h = 2 lequazione matriciale ` e incompatibile.
[28] Se h = 1 e k = 1 lunica soluzione ` e:
X =
_
1 2
1 3
_
;
se h ,= 1 o k ,= 1 lequazione matriciale ` e incompatibile.
[29] Se h = 1 e k = 1 lunica soluzione ` e:
X =
_
3 1
2 1
_
;
se h ,= 1 o k ,= 1 lequazione matriciale ` e incompatibile.
[30] Se 4 + 5h k ,= 0 lunica soluzione ` e:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
h k
4 + 5h k

3(2 + 3h k)
4 + 5h k
16 + 15h +k
4 + 5h k

6(11 +k)
4 + 5h k

4(1 +h)
4 + 5h k
6(3 +h)
4 + 5h k
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
;
se k = 4 + 5h lequazione matriciale ` e incompatibile.
42 Matrici e Determinanti
Lequazione matriciale X

A = B ` e priva di signicato.
[31] X =
_
_
6+5
1
7+5
2
7+5
3
9+5
4
149
1
99
2
229
3
199
4

1

2

3

4
_
_
, (
1
,
2
,
3
,
4
) R
4
.
[32] 1. Se k / 3, 1 lunica soluzione ` e:
X =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
4 + 3k +k
2
3 +k
3 + 5k
2(3 +k)

3 + 5k
3 +k
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
;
se k = 3 lequazione matriciale ` e incompatibile;
se k = 1 esistono innite soluzioni:
X =
_
_
_
_
_
_
_
2
3
(1 + 3t)
t
2t
_
_
_
_
_
_
_
, t R.
2. No perch e, in generale, AB ,= BA, come ad esempio nel caso delle matrici:
A =
_
1 1
1 1
_
, B =
_
1 1
0 1
_
.
Capitolo 3
Calcolo Vettoriale
3.1 Esercizi
Tutti gli esercizi, a meno di esplicita dichiarazione contraria, sono da considerarsi inseriti
nello spazio vettoriale reale V
3
dei vettori ordinari, riferito ad una base ortonormale posi-
tiva B = (i, j, k). I simboli e indicano, rispettivamente, il prodotto scalare e
il prodotto vettoriale (esterno) tra due vettori.
[1] Dati i vettori:
a = hi j + 3k, b = i hj +kk, c = 2i +kk, h, k R,
trovare per quali valori di h, k esistono dei vettori x tali che:
a x +x b = c
e determinare, quando ` e possibile, le componenti di x.
[2] Dati due vettori a e c non nulli e ortogonali, semplicare le seguenti espressioni:
a (a c); a (a c).
[3] Dati i vettori a = (1, 2, 0) e b = (0, 1, 1), determinare una base ortogonale positiva
contenente a e un vettore complanare ad a e a b.
[4] 1. I vettori a = (1, 2, 0) e b = (0, 1, 1) possono rappresentare i lati di un rettangolo?
2. Determinare una coppia di vettori paralleli alle altezze del parallelogramma indivi-
duato da a e da b.
43
44 Calcolo Vettoriale
[5] 1. I vettori a = (1, 1, 0) e b = (2, 0, 1) possono rappresentare i lati di un rombo?
2. Determinare le rette vettoriali bisettrici degli angoli individuati da a e da b.
[6] Dati i vettori a = (1, 0, 2) e b = (0, 1, 1), determinare una base ortogonale
positiva contenente a e un vettore c ortogonale sia ad a sia a b.
[7] Dati i vettori:
a = (1, 3, h), b = (1, 5, 0), c = (1, 2, 1), h R,
determinare per quali valori di h esiste un vettore x che verichi simultaneamente le
seguenti condizioni:
1. x sia complanare ad a e a c;
2. x sia ortogonale a b c;
3. il vettore proiezione ortogonale di x su c sia c.
[8] Dati i vettori u = (2, 1, 3) e v = (0, 2, 3), determinare il vettore x simmetrico di u
rispetto a v.
[9] Dati i vettori u = (2, 1, 3) e v = (0, 2, 3), determinare le rette vettoriali bisettrici
degli angoli individuati da u e da v.
[10] Dati i vettori:
a = (1, 2, 3), b = (1, 3, 1), c = (0, 1, 1),
determinare i vettori x tali che:
2(x a)b +x b = c.
[11] Calcolare il valore dellespressione:
(a +b c) (a b +c) (a +b +c),
dove a, b, c sono vettori qualsiasi.
Capitolo 3 45
[12] Dati i vettori u = (1, 1, 1) e v = (1, 0, 0), decomporre il vettore v nella somma di
un vettore parallelo ad u e di un vettore ortogonale ad u.
[13] Siano u, v vettori di V
3
, provare che:
|u v|
2
= |u|
2
|v|
2
(u v)
2
.
[14] Vericare che i vettori u = 2(i +j k) e v = i +k sono ortogonali e determinare
le componenti del vettore w = i 3j + 2k rispetto alla base B

= (u, v, u v).
[15] Dati i vettori u = i k e v = i +j, determinare i vettori x, complanari a u e a v,
ortogonali a u +v e di norma 1.
[16] Dati i vettori u = i 2j k e v = i +j k,
1. vericare che u ` e ortogonale a v.
2. Determinare i vettori x tali che u x = v.
[17] Dati i vettori u = (1, 1, 0) e v = (0, 1, 1), determinare i vettori x tali che la loro
proiezione ortogonale sul piano vettoriale individuato da u e v sia il vettore a = 3u+4v.
[18] Dati i vettori:
u = (1, 1, h), v = (2, 0, h), w = (2, 1, 0), h R,
determinare per quali valori di h esistono uno o pi ` u vettori x che verichino tutte le
seguenti condizioni:
1. x sia ortogonale ad u;
2. il vettore proiezione ortogonale di x su v sia 2v;
3. il volume (con segno) del tetraedro individuato dai vettori x, v, w valga 8.
[19] 1. Dati i vettori a = (1, 0, 1) e b = (2, 1, 2), determinare i vettori x che verichi-
no tutte le seguenti condizioni:
a. larea del parallelogramma individuato da a e da x sia 6;
b. B

= (a, b, x) sia una base ortogonale positiva.


2. Calcolare le componenti del vettore c = (4, 1, 3) rispetto alla base B

.
46 Calcolo Vettoriale
[20] 1. Dati i vettori a = (2, 1, 1) e b = (0, 1, 1), determinare tutti i vettori x tali che la
proiezione ortogonale di x sul piano vettoriale generato da a e da b sia il vettore
a +b.
2. Scelto un vettore x tra quelli determinati nel punto 1., calcolare le componenti del
vettore c = (4, 1, 3) rispetto alla base B

= (a, b, x).
[21] Dati i vettori:
x = i j + 2hk, y = hi +hj 2k, z = i, h R,
1. esistono dei valori di h per cui i tre vettori risultino complanari?
2. Esistono dei valori di h per cui il vettore x bisechi langolo formato da y e da z?
[22] Dati i vettori:
a
1
= (1, 3, 2), a
2
= (2, 6 +a, 4 +a),
a
3
= (1, 3 +a, 1 +a +a
2
), b = (0, 2, 1 +a), a R,
1. determinare i valori del parametro a per cui i vettori a
1
, a
2
, a
3
siano linearmente
indipendenti.
2. Posto a = 2, determinare le componenti del vettore b rispetto alla base (a
1
, a
2
, a
3
).
[23] Determinare i valori di h in R per cui i vettori:
u
1
= (1, 1, 2), u
2
= (2, 1, 3), u
3
= (3, 0, h)
siano linearmente indipendenti.
[24] Dati i vettori u = (1, 3, 2) e v = (2, 1, 1), vericare che sono linearmente indi-
pendenti. Trovare per quali valori di t in R il vettore w = (t, 0, 1) appartiene al piano
vettoriale individuato da u e da v e, per tali valori, determinare le sue componenti rispetto
alla base (u, v) del piano vettoriale.
[25] Dati i vettori a = (0, 1, 2), b = (3, 1, 1) e c = (1, 2, 2), determinare la
proiezione ortogonale di c sul piano vettoriale individuato da a e b.
Capitolo 3 47
[26] Dati i vettori:
v
1
= (1, 2 2k, 2), v
2
= (1, 2 + 2k, 16), v
3
= (4, 7 k, 8), k R,
1. per quali valori di k i vettori v
1
, v
2
, v
3
sono linearmente dipendenti?
2. Per i valori di k ottenuti al punto 1., provare che B

= (v
1
, v
2
) ` e una base del piano
vettoriale generato da v
1
, v
2
, v
3
e trovare le componenti di v
3
rispetto a B

.
[27] Dati i vettori:
a = i + 2j +k, b = 2i j +k, c = i j,
1. vericare che (a, b, c) ` e una base di V
3
.
2. Costruire una base ortonormale (e
1
, e
2
, e
3
) di V
3
tale che e
1
sia parallelo ad a ed
e
2
sia complanare ad a e a b.
[28] Dati i vettori:
u = i hk, v = hj k, w = hi + 2hj k, h R,
1. determinare un valore di h per cui i vettori u, v, w siano complanari.
2. Determinare un valore di h per cui i vettori u e v siano paralleli.
3. Trovare un valore di h per cui i vettori u, v, w costituiscano una base ortogonale.
4. Posto h = 2, determinare il vettore proiezione ortogonale di u sul piano vettoriale
generato da v e da w.
[29] Determinare un vettore di norma 1, ortogonale a u = i j e a v = i + k, con
componente positiva lungo k.
[30] Dati i vettori:
u = 2hi j +hk, v = hi j, w = i hj, h R,
1. determinare, se esiste, un valore di h per cui i vettori u, v, w siano complanari.
2. Determinare, se esiste, un valore di h per cui i vettori u e v siano paralleli.
48 Calcolo Vettoriale
[31] Dati i vettori:
a = 2i + 2j +hk, b = i j + 2hk, h R,
1. determinare h in modo che |a b|
2
= 56.
2.
`
E possibile determinare h in modo che a sia ortogonale a b? E in modo che a sia
parallelo a b? Giusticare le risposte.
[32] Dati i vettori u = (1, 0, 1) e v = (0, 1, 1),
1. determinare i vettori complanari a u e a v, ortogonali ad u e aventi norma

2 .
2. Determinare le componenti del vettore i rispetto alla base (u, v, u v).
[33] Dati i vettori:
u = (1, 2, 1), v = (1, 0, 2), w = (t, t, 2 +t), t R,
1. determinare il valore di t in modo che u, v, w siano complanari ed esprimere w
come combinazione lineare di u e di v.
2. Posto t = 1, determinare il vettore w

ortogonale a u, a v, avente norma uguale


alla norma di w e formante un angolo ottuso con j.
[34] Utilizzando il prodotto scalare di due vettori, dimostrare che un parallelogramma ha
quattro lati congruenti se e solo se le diagonali sono ortogonali.
[35] Utilizzando il prodotto scalare di due vettori, dimostrare che le diagonali del rombo
sono bisettrici degli angoli.
[36] Dati i vettori:
u = (h, h, 1), v = (1, 2, 1), w = (h, 1, h), h R,
1. determinare i valori di h per cui il volume (con segno) del tetraedro individuato da
u, v, w sia 5.
2. Determinare i valori di h per cui u, v, w siano complanari e langolo tra v e w sia
ottuso.
Capitolo 3 49
3. Posto h = 2, dopo aver vericato che B

= (u, v, w) ` e una base non ortogonale,


determinare le componenti di j rispetto a B

.
[37] Dati i vettori:
a = hi j + 3k, b = i 2j +k, c = i j k, d = i + 3j hk, h R,
1. stabilire per quali valori di h esistono dei vettori x complanari ad a e a b e tali che
x c = d.
2. Determinare, quando ` e possibile, le componenti di x rispetto alla base B = (i, j, k).
[38] Dati i vettori:
a = hi j k, b = j +k, h R,
determinare, al variare di h, tutti i vettori x che verichino contemporaneamente le
seguenti condizioni:
1. a, b e x siano complanari;
2. a sia ortogonale a x;
3. il vettore proiezione ortogonale di x su b sia 2b.
[39] Dati i vettori:
u = i +k, v = j +k, w = 2i j +k, t = 3i j + 3k,
1. calcolare (u +v) w t.
2. Determinare le componenti del vettore i rispetto alla base (u, v, u v).
3. Determinare il vettore proiezione ortogonale di u su w.
[40] Dati i vettori:
u = (1, h, 1), v = (h, 1, 1), w = (1, 1, h), h R,
determinare, al variare di h, i vettori x tali che:
x u = 1, x v = 2 h, x w = h.
[41] Decomporre il vettore v = (1, 2, 1) nella somma di un vettore appartenente al piano
vettoriale J di equazione x+y z = 0 (rispetto ad una base ortonormale B = (i, j, k))
e di un vettore parallelo a u = (1, 1, 1).
50 Calcolo Vettoriale
[42] Dati i vettori u = (0, h, 1), v = (2, 1, 1), con h R, determinare, al variare di
h, i vettori x che verichino tutte le seguenti condizioni:
1. x, u, v siano complanari;
2. il vettore proiezione ortogonale di x su k sia k;
3. il prodotto scalare di x con u sia 1 + 2h.
[43] Dati i vettori u = (1, 1, 2), v = (h, 0, 1), con h R, determinare, al variare di h,
i vettori x che verichino tutte le seguenti condizioni:
1. il vettore proiezione ortogonale di x su u v sia 2(u v);
2. il prodotto scalare di x con v sia h;
3. x sia ortogonale a k.
[44] Dati i vettori:
u = (1, 2, 1), v = (0, h, 1), w = (0, h, 1), h R,
determinare, al variare di h, i vettori x che verichino tutte le seguenti condizioni:
1. il vettore proiezione ortogonale di x su u sia (1/6)u;
2. il prodotto scalare di x con v sia 1;
3. il prodotto misto x i w sia 1 2h.
[45] Dati i vettori:
a = i k, b = i +hj +k, h R,
determinare, al variare di h, i vettori x che verichino tutte le seguenti condizioni:
1. il volume (con segno) del tetraedro individuato da a, b e x sia 1;
2. b sia ortogonale a x;
3. il vettore proiezione ortogonale di x su a sia a.
Capitolo 3 51
[46] Dati i vettori a = 2i +k e b = j +k,
1. vericare che a, b, i sono linearmente indipendenti e determinare le componenti di
j rispetto alla base (a, b, i).
2. Determinare il vettore x di norma 6, appartenente al piano vettoriale individuato
da b e da i, ortogonale ad a e formante un angolo ottuso con i.
3. Calcolare larea del triangolo di lati a e b.
[47] Dati i vettori u = i + 2j k, v = 2i 3j +k e w = i +j 2k,
1. determinare i vettori x che verichino tutte le seguenti condizioni:
a. x sia ortogonale a u,
b. x sia complanare a v e a w,
c. x abbia norma

7.
2. Vericare che B

= (u, v, w) ` e una base di V


3
.
3. Scrivere le equazioni del cambiamento di base dalla base B = (i, j, k) alla base
B

= (u, v, w).
4. Determinare le componenti del vettore a = 5i + 7j + 2k rispetto alla base B

.
[48] Determinare il vettore simmetrico di u = (0, 1, 1) rispetto al piano vettoriale H dei
vettori x = (x
1
, x
2
, x
3
) tali che x
1
+ 2x
2
+x
3
= 0.
[49] Dati i vettori u = i + 2j k e v = i j,
1. decomporre u nella somma di un vettore ortogonale ad u e di un vettore avente la
stessa direzione di v.
2. Trovare tutti i vettori complanari ad u e a v e ortogonali a u v.
3. Determinare una base ortonormale B

= (a, b, c) di V
3
tale che a sia parallelo a u
e b sia complanare a u e a v.
52 Calcolo Vettoriale
[50] Dati i vettori:
a = i j + 3k, b = i + 2j, c = i j k,
1. determinare un vettore x parallelo ad a e di lunghezza 2.
2. Determinare un vettore y complanare ad a e a b, ortogonale a b e che forma un
angolo ottuso con a.
3. Vericare che B

= (a, b, c) ` e una base di V


3
e determinare le componenti di k
rispetto alla base B

.
4. Calcolare il vettore proiezione ortogonale p del vettore b sul piano vettoriale indi-
viduato da a e da c. Esprimere, quindi, p come combinazione lineare dei vettori a
e c.
[51] Dati i vettori u = i 2j + 3k, v = 2i j + 2k e w = i +j k,
1. determinare i vettori x che verichino tutte le seguenti condizioni:
a. x sia complanare ad u e a v,
b. x sia ortogonale a w,
c. x abbia norma

26.
2. Calcolare v w.
3. Scrivere le equazioni del cambiamento di base dalla base B = (i, j, k) alla base
B

= (v, w, v w).
4. Determinare le componenti del vettore a = 3i + 9j + 13k rispetto alla base B

.
3.2 Soluzioni
[1] Se h ,= 1 e k(k 3) = 2 2h esistono inniti vettori:
x =
k
2
t i +
k
2
_
2
1 h
+t
_
j +t k, t R;
se h ,= 1 e k(k 3) ,= 2 2h non esistono soluzioni al problema;
se h = 1 e k = 0 esistono inniti vettori x =
2
3
j +t k, t R;
se h = 1 e k ,= 0 non esistono soluzioni al problema.
Capitolo 3 53
[2] Dalle denizioni di prodotto vettoriale e scalare segue:
a (a c) = |a|
2
c; a (a c) = 0.
[3] Una delle basi richieste ` e (a, a b, a (a b)) dove:
a b = 2i j +k e a (a b) = i j 5k.
[4] 1. No perch e i vettori a e b non sono ortogonali.
2. Per esempio i vettori richiesti sono:
v
1
= (1, 1, 1), v
3
=
_

2
5
,
1
5
, 1
_
.
[5] 1. No perch e i vettori a e b non hanno la stessa lunghezza.
2. Le rette vettoriali richieste sono generate dai vettori:
vers a + vers b =
_
1

2
+
2

5
,
1

2
,
1

5
_
,
vers a vers b =
_
1

5
,
1

2
,
1

5
_
.
[6] Una delle basi richieste ` e (a, c, a c), con c = (2, 1, 1).
[7] Se h ,=
8
3
il vettore richiesto ` e x = (1, 2, 1);
se h =
8
3
esistono inniti vettori x =
_
1
8
(18 + 5t), t,
1
8
(30 11t)
_
, t R.
[8] Il vettore x si trova imponendo la condizione u + x = 2p, dove p ` e il vettore
proiezione ortogonale di u su v;
x =
_
2,
31
13
,
27
13
_
.
[9] Le rette vettoriali richieste sono generate dai vettori:
54 Calcolo Vettoriale
vers u + vers v =
_

14
7
,
13

14 + 28

13
182
,
39

14 + 42

13
182
_
,
vers u vers v =
_

14
7
,
13

14 28

13
182
,
39

14 42

13
182
_
.
[10] Si trova un solo vettore x che verica la condizione assegnata:
x =
_
5
11
,
2
11
, 0
_
.
[11] (a +b c) (a b +c) (a +b +c) = 4 a b c.
[12] La decomposizione ` e v =
1
3
u +
_
2
3
,
1
3
,
1
3
_
e si trova per esempio imponendo
la condizione v = u + (
1

2
,
1
,
2
), ,
1
,
2
R.
[13] La verica segue dalle denizioni di prodotto vettoriale e di prodotto scalare e da
note identit` a trigonometriche.
[14] I vettori u e v sono ortogonali in quanto u v = 0.
w =
2
3
u +
3
2
v +
5
12
(u v).
[15] Si trovano due vettori x
1
=

2
2
j +

2
2
k, x
2
=

2
2
j

2
2
k.
[16] 1. I vettori u e v sono ortogonali in quanto u v = 0.
2. I vettori richiesti sono inniti, dati da x = (1 , 1 + 2, ), R.
[17] I vettori richiesti sono inniti, dati da x = (3 +, 7 , 4 +), R.
Capitolo 3 55
[18] Se h / 2, 2 il vettore richiesto ` e:
x =
_
4(2 + 7h 2h
2
+h
3
)
2 +h
,
2(4 + 10h 2h
2
+h
3
)
2 +h
,
6(8 2h +h
2
)
2 +h
_
;
se h = 2 esistono inniti vettori x = (8 +t, 8 t, t), t R;
se h = 2 non esistono vettori che vericano le condizioni assegnate.
[19] 1. Esiste il solo vettore x = (1, 4, 1).
2. Il vettore c espresso rispetto alla base B

` e c =
1
2
a +
13
9
b +
11
18
x.
[20] 1. Esistono inniti vettori dati da x = a +b +(a b), R.
2. Scelto x = (2, 0, 4), allora c = a 2b +x.
[21] 1. I vettori x, y, z sono complanari se e solo se h = 1.
2. Non esiste alcun valore di h per cui x verichi la propriet` a richiesta.
[22] 1. I vettori a
1
, a
2
, a
3
sono linearmenti indipendenti se e solo se a / 1, 0, 1.
2. b = 3a
1
2a
2
+a
3
.
[23] I vettori u
1
, u
2
, u
3
sono linearmenti indipendenti se e solo se h ,= 5.
[24] I vettori u e v sono linearmente indipendenti perch e le loro componenti non sono
ordinatamente in proporzione. Il valore di t richiesto ` e t = 7; w = u 3v.
[25] Indicando con p la proiezione ortogonale di c su a b, il vettore x richiesto ` e tale
che x +p = c; x =
_

7
6
,
5
3
,
13
6
_
.
[26] 1. I vettori v
1
, v
2
, v
3
sono linearmente dipendenti se e solo se k = 5/3.
2. B

` e una base in quanto ` e formata da due vettori linearmente indipendenti;


v
3
= 4v
1
.
56 Calcolo Vettoriale
[27] 1.
`
E sufciente vericare che i tre vettori dati sono linearmente indipendenti.
2. Una delle basi richieste ` e:
(e
1
= vers a, e
2
= vers(a (a b)), e
3
= e
1
e
2
);
_
e
1
=

6
6
i +

6
3
j +

6
6
k, e
2
=
1

210
(11 i + 8j 5k), e
3
= e
1
e
2
_
.
[28] 1. I vettori u, v, w sono complanari per h = 0.
2. Non esistono valori di h per cui i vettori u e v siano paralleli.
3. Non esistono valori di h per cui i vettori u, v, w formino una base ortogonale.
4. Il vettore richiesto ` e
1
6
i +
5
6
j
1
3
k.
[29] Un vettore richiesto ` e
1

3
(i j +k).
[30] 1. I vettori u, v, w sono complanari se h = 0 oppure se h = 1.
2. I vettori u, v sono paralleli se h = 0.
[31] 1. I valori di h cercati sono h = 2
_
5
17
.
2. a ` e ortogonale a b se h = 0. Non esiste alcun valore di h per cui a e b sono
paralleli perch e le loro proiezioni ortogonali sul piano vettoriale individuato da i e
da j sono ortogonali.
[32] 1. Si ottengono i due vettori

3
3
(1, 2, 1) e

3
3
(1, 2, 1).
2. i =
2
3
u
1
3
v
1
3
(u v).
[33] 1. u, v, w sono complanari se t =
4
9
, inoltre w =
2
9
u +
2
3
v.
Capitolo 3 57
2. w

=
_
4

29
,
3

29
,
2

29
_
.
[34] Se x e y sono i lati congruenti di un parallelogramma, segue |x|
2
= |y|
2
; dalla
denizione di norma e dalle propriet` a del prodotto scalare segue (x + y) (x y) = 0.
Il viceversa si ottiene in modo analogo.
[35] Siano x e y le diagonali di un rombo, allora |x|
2
= |y|
2
e dalla denizione di
prodotto scalare segue:
cos(

x, x +y) = cos(

y, x +y) e cos(

x, x y) = cos(

y, x y).
[36] 1. I valori di h richiesti sono h =
1

249
4
.
2. Il valore di h richiesto ` e h =
1
2
.
3. B

` e una base perch e contiene tre vettori linearmente indipendenti (segue dal punto
1.) non ` e una base ortogonale perch e u v ,= 0; j =
2
5
v
1
5
w.
[37] 1. Il valore di h richiesto ` e h = 2.
2. x = i +j + 2k.
[38] Se h ,= 0 il vettore richiesto ` e x =
2

2
h
i +

2 j +

2 k;
se h = 0 non esiste alcun vettore che verica tutte le condizioni assegnate.
[39] 1. (u +v) w t = 3.
2. i =
2
3
u
1
3
v
1
3
(u v).
3. Il vettore richiesto ` e
1
2
(2i j +k).
58 Calcolo Vettoriale
[40] Se h = 2 non esiste alcun vettore x che verica le condizioni assegnate.
Se h = 1 si ottengono inniti vettori x = (t, u, 1 t u), t, u R.
Se h / 2, 1 il vettore che risolve il problema ` e:
x =
_

1 +h
2 +h
,
1
2 +h
,
3 +h
2 +h
_
.
[41] La decomposizione ` e v =
_
1
3
,
4
3
,
5
3
_
+
_
2
3
,
2
3
,
2
3
_
.
[42] Se h / 0, 1 il vettore richiesto ` e x =
_
2(2 +h)
1 h
, 2, 1
_
;
se h = 0 i vettori richiesti sono inniti, dati da
_
t,
t
2
, 1
_
, t R;
se h = 1 non esiste alcun vettore che verica le condizioni assegnate.
[43] Se h /
_

1
2
, 0
_
il vettore richiesto ` e x =
_
1,
3 8h 10h
2
1 + 2h
, 0
_
;
se h =
1
2
non esiste alcun vettore che verica le condizioni assegnate;
se h = 0 i vettori richiesti sono inniti, dati da x = (t, 4 +t, 0), t R.
[44] Se h ,= 1 il vettore richiesto ` e x =
_

2 +h
1 +h
,
1
1 +h
,
1 + 2h
1 +h
_
;
se h = 1 non esiste alcun vettore che verica le condizioni assegnate;
se h = 1 i vettori richiesti sono inniti, dati da x = (3t, t, 1 t), t R.
[45] Se h ,= 0 il vettore richiesto ` e x =
_
3 +h
h
_
i
2
h
j +
_
3 +h
h
_
k;
se h = 0 non esiste alcun vettore che verica le condizioni assegnate.
[46] 1. Per esempio si pu` o controllare che il determinante della matrice avente come
colonne le componenti dei vettori dati vale 1; j = a b 2i.
Capitolo 3 59
2. Il vettore richiesto ` e x = (1, 2, 2).
3. Larea del triangolo di lati a e b ` e
1
2
|a b| =
3
2
.
[47] 1. Si ottengono due vettori:
x
1
=
1

2
(3i + 2j +k) e x
2
=
1

2
(3i + 2j +k).
2.
`
E sufciente controllare che i vettori u, v e w siano linearmente indipendenti ed,
infatti, la matrice:
_
_
1 2 1
2 3 1
1 1 2
_
_
ha rango 3.
3. Le equazioni del cambiamento di base da B a B

sono:
_
_
_
x = x

+ 2y

+z

y = 2x

3y

+z

z = x

+y

2z

.
4. a = 7u +v 4w.
[48] Il vettore simmetrico di u ` e (1, 1, 0).
[49] 1. La decomposizione richiesta ` e u = (7i 4j k) + (6i + 6j).
2. Si trovano inniti vettori (10, , 3), R.
3. a = vers u =
1

6
(1, 2, 1), b = vers(u (u v)) =
1

66
(7, 4, 1),
c = vers(u v) =
1

11
(1, 1, 3).
[50] 1. Per esempio x =
2

11
i
2

11
j +
6

11
k.
2. Per esempio y = 2i j 15 k.
3. Si pu` o vericare, ad esempio, che il determinante della matrice avente sulle righe le
60 Calcolo Vettoriale
componenti dei vettori a, b e c ` e 8;
k =
3
8
a +
1
4
b +
1
8
c ` e la decomposizione del vettore k rispetto alla base B

.
4. p = b
_

4
3
i +
2
3
j +
2
3
k
_
=
1
3
i +
4
3
j
2
3
k =
1
2
a
5
6
c.
[51] 1. Si ottengono due vettori:
x
1
=
1

3
(7i 2j + 5k) e x
2
=
1

3
(7i 2j + 5k).
2. v w = i + 4j + 3k.
3. Le equazioni del cambiamento di base da B a B

sono:
_
_
_
x = 2x

+y

y = x

+y

+ 4z

z = 2x

+ 3z

.
4. a = v 2w + 3v w ` e la decomposizione del vettore a rispetto alla base B

.
Capitolo 4
Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
4.1 Esercizi
In tutti gli esercizi di questo capitolo si sono adottate le notazioni usuali, in particolare si
` e indicato con:
- R
n
lo spazio vettoriale, di dimensione n, delle n-uple di numeri reali, riferito alla base
standard (o canonica) (e
1
= (1, 0, . . . , 0), e
2
= (0, 1, 0, . . . , 0), . . . , e
n
= (0, 0, . . . , 1)).
- R
m,n
lo spazio vettoriale, di dimensione mn, delle matrici con m righe ed n colonne,
ad elementi reali, riferito alla base canonica:
_
_
_
E
11
=
_
_
_
1 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, E
12
=
_
_
_
0 1 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, . . . ,E
mn
=
_
_
_
0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 1
_
_
_
_
_
_
.
- R
n,n
lo spazio vettoriale, di dimensione n
2
, delle matrici quadrate di ordine n ad
elementi reali (caso particolare del precedente).
- o(R
n,n
) lo spazio vettoriale, di dimensione n(n + 1)/2, delle matrici simmetriche di
ordine n ad elementi reali, riferito alla base:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0 . . . . . . 0
0 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 1 . . . . . . 0
1 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . . . . 1
0 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
1 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
61
62 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . . . . 0
0 1 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 . . . . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 . . . . . . 0 1
0 . . . . . . 1 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 . . . . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 . . . . . . 0 0
0 . . . . . . 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
- /(R
n,n
) lo spazio vettoriale, di dimensione n(n 1)/2, delle matrici antisimmetriche
di ordine n ad elementi reali, riferito alla base:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 . . . . . . 0
1 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 1 . . . 0
0 0 0 . . . 0
1 0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 0 . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . 0 0
0 0 . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0 1
0 0 . . . 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
- V
3
lo spazio vettoriale reale, di dimensione 3, dei vettori ordinari, riferito ad una base
ortonormale positiva B = (i, j, k). In questambito indica il prodotto vettoriale (o
esterno) tra due vettori e il prodotto scalare tra due vettori.
- R
n
[x] lo spazio vettoriale reale, di dimensione n + 1, dei polinomi di grado minore o
uguale a n, nella variabile x, a coefcienti reali, riferito alla base (1, x, x
2
, . . . , x
n
).
- tr(A) indica la traccia della matrice quadrata A R
n,n
, vale a dire la somma degli
elementi della diagonale principale di A.
-
t
A = (b
ij
) R
n,m
indica la trasposta della matrice A = (a
ij
) R
m,n
, vale a dire la
matrice i cui elementi sono dati da b
ij
= a
ji
, i = 1, 2, . . . , m, j = 1, 2, . . . , n.
- L(v
1
, v
2
, . . . , v
k
) indica il sottospazio vettoriale di uno spazio vettoriale V generato dai
vettori v
1
, v
2
, . . . , v
k
di V.
[1] In R
3
stabilire per quali valori del parametro reale h i vettori:
u
1
= (1, 1, 2), u
2
= (2, 1, 3), u
3
= (3, 0, h)
sono linearmente indipendenti.
Capitolo 4 63
[2] In R
4
sono dati i vettori:
u
1
= (1, 1, 0, 1), u
2
= (2, 1, 1, 0), u
3
= (3, 0, 1, 1), u
4
= (0, 1, 1, 0).
Trovare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale L(u
1
, u
2
, u
3
, u
4
) di R
4
.
Vericato che i vettori u
1
, u
2
, u
4
sono linearmente indipendenti, determinare per quali
valori di t R il vettore v = (1, 1, 2t 8, t + 1) appartiene a L(u
1
, u
2
, u
4
).
Per i valori di t trovati scrivere v come combinazione lineare dei vettori u
1
, u
2
, u
4
.
[3] Dati i vettori u = (1, 3, 2) e v = (2, 1, 1) in R
3
, vericare che 1 = L(u, v) ha
dimensione 2. Trovare per quali valori di t R il vettore w = (t, 0, 1) appartiene al
sottospazio vettoriale 1 e, per tali valori, determinare le sue componenti rispetto alla base
(u, v) di 1.
[4] Siano J
1
il sottospazio vettoriale di R
3
generato dai vettori:
u
1
= (1, 1, 1), u
2
= (2, 1, 1),
J
2
il sottospazio vettoriale di R
3
generato dai vettori:
v
1
= (1, 2, 1), v
2
= (1, 1, 2).
Trovare la dimensione e una base di J
1
J
2
.
[5] In R
4
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
= L(a, b, c), dove a = (2, 0, 1, 0), b = (1, 1, 0, 1), c = (0, 3, 1, 1);
J
2
= L(e, f, g), dove e = (1, 1, 5, 4), f = (0, 3, 2, 1), g = (2, 7, 16, 5).
1. Vericato che linsieme B = (a, b, c) ` e una base di J
1
, stabilire per quale valore di
h R il vettore v = (5, h, 1, h) appartiene a J
1
e, per tale valore, decomporlo
rispetto alla base B.
2. Trovare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale J
3
di R
4
tale che
J
3
J
2
= R
4
.
[6] In R
4
scrivere le equazioni di due iperpiani vettoriali diversi, ma entrambi supple-
mentari della retta vettoriale H = L((2, 0, 4, 3)).
64 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[7] 1. In R
3
[x], considerati i polinomi:
p
1
(x) = x (h + 1)x
2
, p
2
(x) = h +x, p
3
(x) = 1 x
3
, p
4
(x) = 4x, h R,
determinare i valori di h per cui (p
1
(x), p
2
(x), p
3
(x), p
4
(x)) ` e una base di R
3
[x].
2. Fissato uno dei valori di h determinati nel punto precedente, trovare le componenti
di q(x) = 1 +x +x
2
+x
3
rispetto a tale base.
[8] Dire se i sottoinsiemi di R
2,2
:
H =
__
x y
z t
_
R
2,2
[ 2x y z = x + 3y 2t = 0
_
,
/ =
__
x y
z t
_
R
2,2
[ x y + 2 = t = 0
_
sono sottospazi vettoriali. In caso affermativo determinarne la dimensione e una base.
[9] In R
4
sono dati i sottospazi vettoriali:
H = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ 2x
1
x
2
+x
3
= x
1
+x
2
x
4
= 0,
/ = L((0, 0, 1, 1), (1, 1, 0, 0)).
1. Calcolare la dimensione e una base di H.
2. Calcolare la dimensione e una base di H+/. Si tratta di una somma diretta?
[10] Vericare che le matrici:
A
1
=
_
1 2
1 0
_
, A
2
=
_
1 0
2 1
_
, A
3
=
_
0 2
2 1
_
, A
4
=
_
4 1
2 3
_
costituiscono una base di R
2,2
e determinare le componenti della matrice:
A =
_
1 0
0 1
_
rispetto a tale base.
Capitolo 4 65
[11] Dati i sottospazi vettoriali di R
2,2
:
/ =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
+ 2x
2
= 0
_
,
B =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
+x
4
= x
2
+ 2x
3
= 0
_
,
determinare la dimensione e una base di / e di B. Determinare la dimensione e una base
di /+B e di / B.
[12] Sono dati in R
4
i sottospazi vettoriali:
H = (x, y, z, t) R
4
[ x 2z = 2y = 0,
/ = L((0, 2, 1, 1), (1, 2, 1, 1), (1, 2, 3, 1), (1, 2, 7, 1)).
1. Determinare la dimensione e una base sia di H sia di /.
2. Determinare la dimensione e una base di H+/.
[13] In R
5
i sottospazi vettoriali:
/ = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
+x
2
= x
3
= 0,
B = L((1, 2, 1, 2, 1), (0, 1, 1, 1, 1), (1, 0, 1, 0, 1), (2, 3, 1, 3, 1))
sono supplementari?
[14] In R
4
si considerino i vettori:
a = (1, 1, 1, 0), b = (0, 1, 1, 1), c = (1, 1, 0, 0).
1. Vericare che a, b, c sono linearmente indipendenti.
2. Determinare un vettore d in modo che i vettori a, b, c, d siano linearmente indi-
pendenti.
3. Dire se il sottospazio vettoriale H = (x, y, z, t) R
4
[ y = z+t = 0 ` e contenuto
in / = L(a, b, c).
66 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[15] In R
3
si consideri il sottospazio vettoriale J i cui elementi (x, y, z) sono soluzioni
del sistema lineare omogeneo:
_
_
_
x +y +z = 0
x +hy + (2 h)z = 0
x h
2
y (4 3h)z = 0, h R.
1. Al variare di h determinare la dimensione e una base di J.
2. Al variare di h determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale H
supplementare di J in R
3
.
[16] In o(R
3,3
) completare linsieme libero:
1 =
_
_
_
_
_
1 0 3
0 0 2
3 2 0
_
_
,
_
_
0 1 2
1 1 0
2 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 5 2
0 2 6
_
_
_
_
_
no ad ottenere una base di o(R
3,3
).
[17] Data la matrice:
A =
_
6 9
4 6
_
,
1. provare che i sottoinsiemi:
T = X R
2,2
[ AX = XA, ( = X R
2,2
[ AX = XA
sono sottospazi vettoriali di R
2,2
e trovare la dimensione e una base per ciascuno di
essi.
2. Determinare la dimensione e una base per i sottospazi vettoriali T +( e T (.
3. Data la matrice:
C =
_
0 h2
0 h3
_
, h R,
stabilire per quale valore di h la matrice C appartiene al sottospazio vettoriale
T +(.
Assegnato ad h tale valore, trovare due matrici C
1
T e C
2
( in modo tale che
C = C
1
+C
2
.
Capitolo 4 67
[18] In R
4
si consideri il sottoinsieme:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+ 2x
3
+x
4
= x
3
x
4
= 0.
1. Vericare che J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
4
e determinarne la dimensione e
una base.
Si considerino, inoltre, i sottospazi vettoriali:
J
2
= L(a, b, c), dove a = (1, 0, 2, 0), b = (0, 1, 1, 1), c = (3, 2, 8, 2),
J
3
= L(e, f, g), dove e = (0, 1, 2, 1), f = (2, 1, 3, 1), g = (1, 2, 4, 2).
2. Determinare la dimensione e una base di J
2
e di J
3
.
3. Determinare la dimensione e una base di J
1
(J
2
+J
3
).
[19] Si considerino i sottoinsiemi di R
3,3
:
H =
_
_
_
_
_
1 0 0
a 1 0
b c 1
_
_
R
3,3
[ a, b, c R
_
_
_
,
/ =
_
_
_
_
_
a 0 0
b c 0
d e f
_
_
R
3,3
[ a, b, c, d, e, f R
_
_
_
.
H e / sono sottospazi vettoriali di R
3,3
? In caso affermativo determinarne la dimensione
e una base.
[20] I seguenti sottospazi vettoriali di R
4
:
H = L((1, 2, 0, 0), (0, 1, 3, 0), (2, 1, 0, 0), (5, 4, 0, 0)),
/ = (x, y, z, t) R
4
[ 2x + 3y z = x z = 0
sono supplementari?
[21] Si considerino i sottoinsiemi di R
3
[x]:
H = p(x) = ax +bx
2
+x
3
R
3
[x] [ a, b R,
/ = p(x) = ax +bx
2
+cx
3
R
3
[x] [ a, b, c R.
68 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
H e / sono sottospazi vettoriali di R
3
[x]? In caso affermativo determinarne la dimen-
sione e una base.
[22] In R
4
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+ 2x
2
+ 3x
3
+x
4
= 0,
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
= x
1
+x
3
= x
1
x
2
+x
3
= 0,
provare che J
1
J
2
= R
4
.
[23] Determinare la dimensione e una base della somma e dellintersezione dei due sot-
tospazi vettoriali di R
5
:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ 2x
1
x
2
x
3
= x
4
3x
5
= 0,
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ 2x
1
x
2
+x
3
+ 4x
4
+ 4x
5
= 0.
[24] In R
4
[x] si considerino i sottospazi vettoriali:
H = L(x +x
2
, x
2
+x
3
, x
3
+x
4
, 2x + 5x
2
3x
4
),
/ = p(x) R
4
[x] [ p(x) ` e divisibile per x
2
x 2.
Determinare la dimensione e una base di H+/ e di H /.
Dato il polinomio q(x) = 2 + 2x + 4x
4
, vericare che q(x) H + / e decomporre
q(x) nella somma di un polinomio di H e di un polinomio di /. Tale decomposizione ` e
unica?
[25] In R
4
[x] si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
= L(1 x
2
+ 5x
3
, x + 2x
2
+ 3x
3
+x
4
, 2 x 4x
2
+ 7x
3
x
4
),
J
2
= L(x
3
x
4
, x
2
x
3
),
J
3
= L(x
4
).
Provare che J
1
J
2
J
3
= R
4
[x].
Capitolo 4 69
[26] In R
5
si consideri linsieme:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ 2x
1
+x
2
= x
3
= 0.
1. Vericare che J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
5
e determinarne la dimensione e
una base.
2. Determinare la dimensione e una base di J
2
= L(a, b, c, d), dove:
a = (0, 3, 1, 2, 0), b = (0, 0, 2, 1, 1), c = (0, 6, 10, 10, 6), d = (0, 3, 7, 1, 3).
3. Dimostrare che J
1
J
2
= R
5
.
4. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale J
3
di R
5
tale
che dim(J
1
J
3
) = 1 e dim(J
3
) = 3.
[27] In R
2,2
si considerino le matrici:
A
1
=
_
1 2
1 0
_
, A
2
=
_
0 3
1 2
_
, A
3
=
_
1 1
0 1
_
, A
4
=
_
3 2
1 1
_
.
Vericare che linsieme B

= A
1
, A
2
, A
3
, A
4
` e una base di R
2,2
e determinare le
componenti della matrice:
A =
_
2 1
1 2
_
rispetto alla base B

.
[28] 1. In /(R
3,3
) si considerino le matrici:
A =
_
_
0 1 2
1 0 0
2 0 0
_
_
, B =
_
_
0 0 2
0 0 1
2 1 0
_
_
,
vericare che linsieme A, B ` e libero e completarlo in modo da ottenere una base
B

di /(R
3,3
).
2. Determinare le componenti della matrice:
C =
_
_
0 1 2
1 0 3
2 3 0
_
_
rispetto alla base B

.
70 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[29] Siano | e 1 due sottospazi vettoriali di dimensione 2 di R
3
.
1. Provare che | 1 , = o (o indica il vettore nullo di R
3
).
2. Determinare tutte le possibili dimensioni di | 1 e costruire un esempio in cia-
scuno dei casi.
[30] In R
4
[x] si consideri il sottospazio vettoriale J dei polinomi aventi il numero 3
come radice.
1. Decomporre J nella somma diretta di due sottospazi vettoriali J
1
e J
2
.
2. Scrivere il polinomio 3 5x + 5x
2
10x
3
+ 3x
4
di J come somma di un
polinomio di J
1
e di un polinomio di J
2
.
[31] In R
4
[x] si consideri linsieme J
1
dei polinomi divisibili per p(x) = 3x +x
2
.
1. Vericare che J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
4
[x], determinarne la dimensione
e una base.
2. Sia J
2
= L(p
1
(x), p
2
(x), p
3
(x), p
4
(x)), dove:
p
1
(x) = 6x
2
5x
3
+x
4
,
p
2
(x) = 12 +x +x
2
,
p
3
(x) = 36 3x + 3x
2
5x
3
+x
4
,
p
4
(x) = 12 x + 11x
2
10x
3
+ 2x
4
.
Determinare la dimensione e una base di J
2
.
3. Determinare la dimensione e una base di J
1
J
2
.
4. Determinare un sottospazio vettoriale J
3
di R
4
[x] tale che J
1
J
3
= R
4
[x].
[32] 1. Vericare che:
B

=
__
1 2
2 1
_
,
_
2 1
1 3
_
,
_
4 1
1 5
__
` e una base di o(R
2,2
).
2. Trovare le componenti della matrice:
A =
_
4 11
11 7
_
rispetto alla base B

.
Capitolo 4 71
[33] 1. Vericare che:
H=
_

_
_
_
_
_
0 x
1
x
2
x
3
x
1
0 x
4
x
5
x
2
x
4
0 x
6
x
3
x
5
x
6
0
_
_
_
_
R
4,4
[ x
1
+x
2
+x
3
= 2x
2
+x
4
= x
5
x
6
= 0
_

_
` e un sottospazio vettoriale di /(R
4,4
), determinarne la dimensione e una base.
2. Determinare la dimensione e una base dei sottospazi vettoriali di /(R
4,4
):
/ = L
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 2 3
1 0 2 3
2 2 0 1
3 3 1 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 1 2
0 0 0 1
1 0 0 7
2 1 7 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 1 1 2
1 0 2 3
1 2 0 1
2 3 1 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 2 1 1
2 0 0 2
1 0 0 12
1 2 12 0
_
_
_
_
_
_
_
_
;
| = L
_
_
_
_
_
_
_
_
0 0 2 1
0 0 0 1
2 0 0 0
1 1 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 1 2
0 0 0 0
1 0 0 1
2 0 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
.
3.
`
E vero che H/ = /(R
4,4
) ?
4. Determinare la dimensione e una base di | (H+/).
5. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale 1 supplementare
di |.
6. Decomporre la matrice:
A =
_
_
_
_
0 1 1 1
1 0 2 1
1 2 0 1
1 1 1 0
_
_
_
_
nella somma di una matrice di 1 e di una matrice di |.
72 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[34] Data la matrice:
A =
_
0 1
0 2
_
,
1. determinare la dimensione e una base per il sottospazio vettoriale J di R
2,2
gene-
rato dalle matrici:
A,
t
A, A +
t
A.
2. Dimostrare che il sottoinsieme:
| =
__
a b
0 2b
_
R
2,2
[ a, b R
_
` e un sottospazio vettoriale di R
2,2
; determinarne la dimensione e una base.
3. Determinare la dimensione e una base per i sottospazi vettoriali J +| e J |.
[35] In R
3
[x] si considerino i polinomi:
p
1
(x) = 3 x +x
2
,
p
2
(x) = x x
2
+ 2x
3
,
p
3
(x) = 2 x
2
+x
3
,
p
4
(x) = x 2x
2
+ 3x
3
.
Vericare che linsieme B = p
1
(x), p
2
(x), p
3
(x), p
4
(x) ` e una base di R
3
[x] e determi-
nare le componenti del polinomio p(x) = x x
2
rispetto alla base B.
[36] 1. In o(R
3,3
) ` e dato il sottoinsieme:
/ =
_
_
_
_
_
x
1
x
2
x
3
x
2
x
4
x
5
x
3
x
5
x
6
_
_
o(R
3,3
) [ x
1
+2x
4
x
6
= x
2
+ 2x
6
= x
3
+3x
5
= 0
_
_
_
,
vericare che / ` e un sottospazio vettoriale e calcolarne la dimensione e una base.
2. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale H di o(R
3,3
)
supplementare di /.
Capitolo 4 73
3. Decomporre la matrice:
A =
_
_
0 1 2
1 3 1
2 1 5
_
_
nella somma di una matrice di / e di una matrice di H.
4. Determinare la dimensione e una base dei sottospazi vettoriali di o(R
3,3
):
| = L
_
_
_
_
1 2 1
2 1 3
1 3 0
_
_
,
_
_
0 2 1
2 1 3
1 3 2
_
_
,
_
_
1 0 1
0 0 1
1 1 0
_
_
,
_
_
1 2 2
2 3 4
2 4 2
_
_
_
_
,
1 = L
_
_
_
_
0 1 1
1 0 1
1 1 0
_
_
,
_
_
1 1 0
1 0 1
0 1 2
_
_
,
_
_
2 0 1
0 0 1
1 1 0
_
_
_
_
.
5.
`
E vero che /| = o(R
3,3
) ?
6. Determinare la dimensione e una base di 1 (/|).
[37] Dato il sottospazio vettoriale di R
2,2
:
| =
__
a b
0 a
_
R
2,2
[ a, b R
_
,
1. determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale 1 supplementare
di | in R
2,2
.
2. Data la matrice:
A =
_
1 2
3 0
_
,
decomporre A nella somma di una matrice A
1
| e di una matrice A
2
1.
[38] In R
4
` e dato il sottospazio vettoriale:
J = L((1, 3, 0, 1), (2, 5, 1, 2), (1, 2, 1, 0)).
74 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
1. Vericare che J ` e un iperpiano vettoriale di R
4
e trovare la sua equazione, rispetto
alla base canonica di R
4
.
2. Determinare la dimensione e una base di due sottospazi vettoriali diversi H e / di
R
4
, entrambi supplementari di J.
[39] In R
5
si considerino i sottospazi vettoriali:
| = L((1, 3, 2, 2, 3), (1, 4, 3, 4, 2), (2, 3, 1, 2, 9)),
1 = L((1, 3, 0, 2, 1), (1, 5, 6, 6, 3), (2, 5, 3, 2, 1)).
Determinare la dimensione e una base di | +1 e di | 1.
[40] Dimostrare che i sottospazi vettoriali di R
4
:
| = L((1, 2, 1, 3), (2, 4, 1, 2), (3, 6, 3, 7)),
1 = L((1, 2, 4, 11), (2, 4, 5, 14))
sono uguali.
[41] 1. In R
5
[x] si consideri linsieme / dei polinomi aventi come radice i numeri 1, 2,
e 3. Vericare che che / ` e un sottospazio vettoriale di R
5
[x] e calcolarne la
dimensione e una base.
2. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale H supplementare
di /.
3. Decomporre il polinomio p(x) = x
2
+ 3x
3
nella somma di un polinomio di / e di
un polinomio di H. Tale decomposizione ` e unica?
4. Determinare la dimensione e una base dei sottospazi vettoriali di R
5
[x]:
| = L(1 +x +x
2
, x
3
+x
5
, 2 + 2x + 2x
2
3x
3
3x
5
, x
2
+ 3x
3
x
4
),
1 = L(2 +x x
3
, x
4
x
5
, x +x
2
+x
3
x
4
).
5.
`
E vero che | 1 = R
5
[x]?
6. Determinare la dimensione e una base di / (| +1).
Capitolo 4 75
[42] In R
5
[x] si consideri linsieme B

= 1, 1 +x, 1 +x
2
, 1 +x
3
, 1 +x
4
, 1 +x
5
.
1. Vericare che B

` e una base di R
5
[x], usando due metodi diversi.
2. Determinare le componenti del polinomio p(x) = 1xx
2
+x
3
x
4
+x
5
rispetto
alla base B

.
[43] 1. Determinare linsieme J di tutte le matrici di R
3,3
che commutano (rispetto al
prodotto) con la matrice:
A =
_
_
0 1 0
0 0 1
0 0 0
_
_
.
2. Vericare che J ` e un sottospazio vettoriale di R
3,3
, determinarne la dimensione
e una base.
3. Determinare la dimensione e una base di due sottospazi vettoriali diversi H e /,
entrambi supplementari di J in R
3,3
.
[44] Dati i sottospazi vettoriali di R
5
:
J
1
= L((1, 1, 0, 1, 1), (1, 2, 2, 1, 2), (0, 1, 2, 0, 1), (1, 3, 4, 1, 3)),
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
x
4
+ 2x
5
= x
2
+x
3
= 0,
1. dimostrare che R
5
= J
1
J
2
.
2. Decomporre il vettore a = (0, 2, 0, 0, 0) nella somma di un vettore a
1
J
1
e di
un vettore a
2
J
2
.
[45] Si considerino i sottospazi vettoriali di R
4
:
J
1
= L((1, 1, 0, 2), (0, 2, 1, 3), (2, 0, 1, 7), (3, 5 1, 3)),
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
2x
3
= 3x
3
x
4
= 0.
1. Trovare la dimensione e una base per ciascuno dei sottospazi vettoriali:
J
1
, J
2
, J
1
+J
2
, J
1
J
2
.
2. Vericare che il vettore a = (0, 2, 1, 3) appartiene a J
1
+ J
2
determinando
esplicitamente due vettori a
1
J
1
e a
2
J
2
tali che a = a
1
+a
2
.
76 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[46] Si considerino i sottospazi vettoriali di R
2,2
:
J
1
=
_
X R
2,2
[ AX = XA, dove A =
_
1 3
0 1
__
,
J
2
= X R
2,2
[ tr(X) = 0.
1. Determinare la dimensione e una base per i sottospazi vettoriali J
1
, J
2
, J
1
+J
2
e J
1
J
2
.
2. Trovare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale J
3
che sia supple-
mentare di J
1
.
[47] Determinare la dimensione e una base di almeno due sottospazi vettoriali diversi H
e / ma entrambi supplementari, in R
3
, di:
J = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ 3x
1
x
3
= x
2
+ 5x
3
= 0.
[48] Completare linsieme libero di o(R
3,3
):
1 =
_
_
_
_
_
1 2 0
2 0 0
0 0 0
_
_
,
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
,
_
_
0 1 1
1 0 0
1 0 0
_
_
_
_
_
in modo da ottenere una base di o(R
3,3
).
[49] Dati i sottospazi vettoriali di R
5
:
J
1
= L((1, 0, 2, 0, 1), (0, 1, 0, 1, 0), (0, 1, 1, 1, 3), (1, 0, 1, 0, 2)),
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
+ 3x
3
x
5
= x
2
2x
3
+x
4
+x
5
= 0,
1. determinare la dimensione e una base per ciascuno dei sottospazi vettoriali J
1
,
J
2
, J
1
+J
2
, J
1
J
2
.
2. Stabilire per quali valori di h R il vettore (1, 2, h, 2, 1) appartiene a J
1
.
[50] In R
5
sono dati i sottoinsiemi:
J
1
= L((2, 1, 1, 0, 2), (1, 1, 0, 0, 2), (0, 2, 0, 1, 1)),
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
x
2
x
3
x
4
= x
1
x
5
= x
4
= 0.
Capitolo 4 77
1. Provare che J
2
` e un sottospazio vettoriale di R
5
.
2. Determinare la dimensione e una base per J
1
e J
2
, rispettivamente.
3. Trovare la dimensione e una base di J
1
+J
2
e di J
1
J
2
.
[51] In R
4
` e dato il sottospazio vettoriale:
H = (x, y, z, t) R
4
[ 2x +y z = x + 3t = 0,
determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale / di R
4
tale che
H/ = R
4
.
[52] Dati i sottospazi vettoriali di R
4
:
J = L((0, 1, 0, 1), (1, 2, 2, 1), (1, 0, 2, 1)),
Z = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
x
3
= 2x
2
+x
3
= 0,
1. trovare la dimensione e una base per J, Z, J +Z e J Z.
2. Stabilire per quale valore di h R il vettore u = (1, h, 1 + h, h) appartiene a
J +Z.
3. Per il valore di h ricavato nel punto precedente, decomporre il vettore u cos`
ottenuto nella somma di un vettore di J e di un vettore di Z.
[53] In R
4
si consideri il sottoinsieme:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ 2x
1
+x
2
+x
4
= x
1
x
4
= 0.
1. Vericare che J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
4
e determinarne la dimensione
e una base.
Si considerino, inoltre, i sottospazi vettoriali:
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
x
3
+ 2x
4
= x
1
= 0
e J
3
= L(a, b, c), dove:
a = (1, 1, 2, 3), b = (1, 2, 0, 1), c = (1, 7, 6, 11).
78 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
2. Trovare la dimensione e una base di J
2
e di J
3
.
3. Individuare la dimensione e una base di J
2
+J
3
e di J
1
(J
2
+J
3
).
[54] In R
4
sono dati i sottospazi vettoriali:
H = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
3
= 0, x
1
+x
2
= x
4
,
/ = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
4
= 0, x
1
+x
2
= x
3
.
1. Trovare la dimensione e una base B di H e la dimensione e una base ( di /.
2. Determinare la dimensione e una base per i sottospazi vettoriali H+/ e H /.
3. Vericare che il vettore (2, 1, 0, 1) appartiene ad H ed esprimerlo come com-
binazione lineare della base B scelta.
[55] Dati i sottospazi vettoriali di R
4
:
J
1
= L((0, 1, 1, 0), (1, 1, 1, 1), (2, 1, 3, 2)),
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
= x
3
+x
4
= 0,
J
3
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
+x
3
= x
1
+x
4
= 0,
1. trovare la dimensione e una base di J
1
, J
2
, J
3
, J
1
+J
2
, J
1
J
2
.
2. Dire se la somma J
2
+J
3
` e diretta.
[56] In R
2,2
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
= L(A,
t
A, B, A + 2B),
con A =
_
1 2
0 1
_
, B =
_
1 0
1 1
_
,
J
2
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
+x
2
x
3
+x
4
= x
1
+x
2
= 0
_
.
Determinare la dimensione e una base di:
Capitolo 4 79
1. J
1
;
2. J
2
;
3. J
1
+J
2
;
4. J
1
J
2
.
[57] Dati i sottospazi vettoriali di R
4
:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
+ 2x
3
+x
4
= 0,
2x
1
+x
2
+ 2x
3
+x
4
= 0,
3x
2
2x
3
x
4
= 0,
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
+x
3
+x
4
= x
1
+ 2x
2
= 0,
1. trovare la dimensione e una base di J
1
, J
2
, J
1
+J
2
, J
1
J
2
.
2. Dire se la somma J
1
+J
2
` e diretta.
[58] Dati i sottospazi vettoriali di R
5
:
J
1
= L((0, 1, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 1, 1), (2, 1, 3, 2, 0)),
J
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
+x
2
= x
3
+x
4
= x
5
= 0,
1. trovare la dimensione e una base di J
1
, J
2
, J
1
+J
2
, J
1
J
2
.
2. Dire se la somma dei sottospazi vettoriali:
H
1
= L((1, 0, 0, 0, 0), (1, 1, 0, 0, 0)), H
2
= L((0, 0, 0, 0, 1))
` e diretta.
[59] Si considerino in R
2,2
i sottospazi vettoriali:
J
1
= X R
2,2
[ tr(X) = 0,
J
2
= L
__
1 0
1 1
_
,
_
2 1
0 1
_
,
_
4 3
2 5
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
e di J
2
.
2. Determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
. Dire se J
1
+J
2
` e una somma
diretta.
3. Determinare la dimensione e una base di J
1
J
2
.
80 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[60] Si considerino in R
2,2
i sottospazi vettoriali:
J
1
= X R
2,2
[
t
X = X,
J
2
= L
__
1 1
1 0
_
,
_
1 2
0 1
_
,
_
1 0
2 1
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
e J
2
.
2. Determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
. Dire se J
1
+J
2
` e una somma
diretta.
3. Determinare la dimensione e una base di J
1
J
2
.
[61] Dati i sottospazi vettoriali di R
4
:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
+ 2x
3
5x
4
= x
2
+x
4
= 0,
J
2
= L
_
(1, 2, 3, 1),
_
1
2
, 1,
3
2
,
1
2
__
,
1. determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
.
2. Determinare la dimensione e una base di J
1
J
2
.
[62] In R
2,2
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
2
+ 2x
3
x
4
= x
1
= 0
_
,
J
2
= L
__
3 1
1 2
_
,
_
0 1
0 1
_
,
_
3 1
1 0
_
,
_
3 3
1 2
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
e J
1
J
2
.
2. Data la matrice:
A =
_
3 3
h 1
_
, h R,
determinare il valore di h per cui A J
1
+ J
2
e, per tale valore, decomporre A
nella somma di una matrice A
1
J
1
e di una matrice A
2
J
2
.
Capitolo 4 81
[63] In R
2,2
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
+x
3
= 0
_
,
J
2
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
x
3
= x
2
= 0
_
.
Determinare:
1. la dimensione e una base di J
1
e J
2
;
2. la dimensione e una base di J
1
+J
2
;
3. la dimensione e una base di J
1
J
2
.
[64] In V
3
, determinare, al variare di k R, i vettori del piano vettoriale:
J = x = x
1
i +x
2
j +x
3
k V
3
[ x
1
+x
3
= 0
tali che larea del parallelogramma individuato da x e da u = (0, 0, 2) sia uguale a 4k
2
.
Per quali valori di k linsieme di questi vettori forma un sottospazio vettoriale di V
3
?
[65] Si considerino in R
2,2
le matrici:
A =
_
k 2
1k 0
_
, A
1
=
_
1 2
0 0
_
, A
2
=
_
0 1
1 0
_
, A
3
=
_
0 0
0 1
_
, k R.
1. Dire per quali valori di k la matrice A appartiene al sottospazio vettoriale J
1
di
R
2,2
generato da A
1
e A
2
.
2. Stabilire per quali valori k i due sottospazi vettoriali L(A, A
1
) e L(A
2
, A
3
) sono
in somma diretta.
3. Determinare la dimensione e una base dellintersezione J
1
J
2
, con:
J
2
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
x
4
= 0
_
.
82 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[66] Determinare la dimensione e una base per la somma e lintersezione dei due sotto-
spazi vettoriali di R
2,2
:
J
1
=
__
x y
z t
_
R
2,2
[ x + 2y +z 3t = x +z t = 0
_
,
J
2
= L
__
1 1
1 1
_
,
_
2 3
1 1
_
,
_
1 0
1 2
__
.
[67] In R
2,2
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
=
__
x y
z t
_
R
2,2
[ x z = y +t = 0
_
,
J
2
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
3 2
2 3
__
.
Determinare:
1. la dimensione e una base di J
1
e di J
2
;
2. la dimensione e una base di J
1
o(R
2,2
);
3. la dimensione e una base di J
2
+/(R
2,2
). Si tratta di una somma diretta?
[68] Si considerino in R
2,2
i sottospazi vettoriali:
J
1
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
x
2
= x
3
x
4
= 0
_
,
J
2
= L
__
1 1
2 1
_
,
_
2 0
1 3
_
,
_
0 2
3 1
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
e di J
2
.
2. Determinare una base e la dimensione di J
1
+J
2
. Dire se J
1
+J
2
` e una somma
diretta.
3. Decomporre la matrice:
A =
_
1 1
1 2
_
come somma di una matrice in J
1
e di una matrice in J
2
.
Capitolo 4 83
[69] In R
4
, sono dati i sottospazi vettoriali:
H
1
= L((1, 2, 1, 3), (0, 1, 2, 3), (2, 1, 8, 3)),
H
2
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
3
= 0,
H
3
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
+x
3
= x
2
+ 2x
3
= 0.
1. Determinare la dimensione e una base di H
1
, H
2
, H
3
.
2. Determinare la dimensione e una base di H
1
+ H
2
e di H
1
H
2
. Si tratta di una
somma diretta?
3. Determinare la dimensione e una base di H
1
+ H
3
e di H
1
H
3
. Si tratta di una
somma diretta?
4. Dato il vettore a = (1, 2, 0, 3) di R
4
, dimostrare che a appartiene a H
1
+ H
2
e
decomporre a nella somma di due vettori a
1
H
1
e a
2
H
2
.
[70] In R
2,2
, rispetto alla base canonica, scrivere lequazione di un iperpiano vettoriale
supplementare del sottospazio vettoriale:
J = L
__
1 2
0 1
__
.
[71] In R
2,2
si consideri il sottospazio vettoriale J delle matrici aventi traccia nulla.
Vericare che:
B =
__
1 0
1 1
_
,
_
2 2
0 2
_
,
_
1 1
1 1
__
` e una base di J ed esprimere la matrice:
A =
_
5 0
1 5
_
rispetto alla base B.
[72] Dati i sottospazi vettoriali di R
4
:
H = L(u, v, w), dove u = (1, 3, 1, 2), v = (2, 1, 2, 0), w = (1, 1, 1, 1),
/ = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
2
+ 2x
3
= x
1
+x
2
+x
4
= 0,
84 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
1. vericare che B = (u, v, w) ` e una base di H. Trovare, inoltre, la dimensione e una
base di /, H+/ e H /.
2. Stabilire per quali valori di h R il vettore a = (h, 4, 0, 1) appartiene a H e, per
tali valori di h, determinare le componenti di a rispetto alla base B di H.
[73] In V
3
determinare, al variare di k R, i vettori x del piano vettoriale:
J = x = x
1
i +x
2
j +x
3
k V
3
[ x
1
+x
3
= 0
la cui proiezione ortogonale sul vettore u = j +k sia uguale a k u, con k R. Per quali
valori di k linsieme di questi vettori forma un sottospazio vettoriale di V
3
?
4.2 Per saperne di pi ` u Esercizi
[1] Vericare che linsieme:
V = a +b

2 [ a, b Q
` e uno spazio vettoriale sul campo dei numeri razionali Q, rispetto alle operazioni di
somma e di prodotto per scalari cos` denite:
(a +b

2) + (a

+b

2) = (a +a

) + (b +b

2,
(a +b

2) = a +b

2,
con a, a

, b, b

, Q. V ` e uno spazio vettoriale su R?


[2] Sia R

= R 0, vericare che R R

` e uno spazio vettoriale su R rispetto alle


operazioni di somma e di prodotto per scalari cos` denite:
(x, y) (x

, y

) = (x +x

, yy

),
(x, y) = (x, y

),
con x, x

, R e y, y

.
Capitolo 4 85
[3] Stabilire se linsieme R R ` e uno spazio vettoriale reale rispetto alle operazioni:
(x, y) + (x

, y

) = (x +x

, y +y

)
(x, y) = (x, y),
con x, x

, y, y

, R.
[4] Dati i vettori di R
4
:
a
1
= (1, 1, 1, 1), a
2
= (1, 1, 1, 1), a
3
= (1, 1, 1, 1), b = (8, 2, 0, 10),
risolvere, se ` e possibile, lequazione vettoriale:
x
1
a
1
+x
2
a
2
+x
3
a
3
= b.
[5] Dati i vettori di R
4
:
a
1
= (1, 0, 1, 1), a
2
= (1, 1, 0, 3), a
3
= (1, 1, 1, 4), b = (2, 0, 2, 3),
risolvere, se possibile, lequazione vettoriale:
x
1
a
1
+x
2
a
2
+x
3
a
3
= b.
4.3 Soluzioni
[1] I vettori dati sono linearmente indipendenti se h ,= 5.
[2] dim(L(u
1
, u
2
, u
3
, u
4
)) = 3. Una base di L(u
1
, u
2
, u
3
, u
4
) ` e (u
1
, u
2
, u
4
).
Il valore di t richiesto ` e t = 2. Per tale valore si ha v = 3u
1
u
2
+ 3u
4
.
[3] I vettori u e v sono linearmente indipendenti in quanto le loro componenti non sono a
due a due proporzionali. Il valore di t richiesto ` e t = 7. Per tale valore si ha w = u3v.
[4] dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((2, 3, 3)).
86 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[5] 1. B ` e una base di J
1
in quanto i vettori che la compongono sono linearmente indi-
pendenti. Il valore di h cercato ` e h = 2, per tale valore si ha v = 2a b +c.
2. dim(J
3
) = 2, per esempio J
3
= L((0, 1, 5, 0), (0, 0, 2, 0)).
[6] Ad esempio, le equazioni di due iperpiani vettoriali diversi sono:
x + 2y z +t = 0, y +z t = 0.
[7] 1. I quattro polinomi assegnati formano una base di R
3
[x] se h ,= 1 e h ,= 0.
2. Se h = 1 allora q(x) =
1
2
p
1
(x) + 2p
2
(x) p
3
(x)
1
8
p
4
(x).
[8] H ` e un sottospazio vettoriale, dim(H) = 2,
H = L
_
_
_
_
_
_
1 0
2
1
2
_
_
_
,
_
_
_
0 1
1
3
2
_
_
_
_
_
_
;
/ non ` e un sottospazio vettoriale perch e non contiene il vettore nullo.
[9] 1. dim(H) = 2, H = L((1, 2, 0, 3), (1, 1, 3, 0)).
2. dim(H+/) = 4, quindi H+/ = R
4
; la somma ` e diretta.
[10] Le quattro matrici sono linearmente indipendenti e pertanto costituiscono una
base di R
2,2
; A =
10
13
A
1
+
7
13
A
2
+
8
13
A
3
+
4
13
A
4
.
[11] dim(/) = 3, / = L
__
2 1
0 0
_
,
_
0 0
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
;
dim(B) = 2, B = L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 2
1 0
__
;
dim(/+B) = 4, /+B = R
2,2
;
dim(/ B) = 1, / B = L
__
4 2
1 4
__
.
Capitolo 4 87
[12] 1. dim(H) = 2, H = L((2, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1));
dim(/) = 3, / = L((0, 2, 1, 1), (1, 2, 1, 1), (1, 2, 7, 1)).
2. dim(H+/) = 4, H+/ = R
4
.
[13] I sottospazi vettoriali / e B sono supplementari.
[14] 1. Segue, per esempio, dallapplicazione del metodo degli scarti successivi.
2. Per esempio d = (0, 0, 0, 1).
3. H non ` e contenuto in / perch e, per esempio, il vettore e
1
= (1, 0, 0, 0) H ma
e
1
/ /.
[15] 1. Se h / 1, 2 allora J = o;
se h = 1 allora dim(J) = 2 e J = L((1, 1, 0), (1, 0, 1));
se h = 2 allora dim(J) = 1 e J = L((2, 1, 1)).
2. Se h / 1, 2 J = o, il sottospazio vettoriale supplementare H di J ` e R
3
;
se h = 1 dim(H) = 1, per esempio H = L((1, 0, 0));
se h = 2 dim(H) = 2, per esempio H = L((0, 1, 2), (0, 0, 1)).
[16] Una delle basi richieste ` e:
B =
_
_
_
_
1 0 3
0 0 2
3 2 0
_
_
,
_
_
0 1 2
1 1 0
2 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 5 2
0 2 6
_
_
,
_
_
0 0 1
0 0 0
1 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 1
0 1 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
_
_
.
[17] 1. La verica che T e ( siano sottospazi vettoriali segue dalle propriet` a del prodotto
di matrici.
dim(T) = 2, T = L
__
12 9
4 0
_
,
_
1 0
0 1
__
;
88 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
dim(() = 2, ( = L
__
0 9
4 0
_
,
_
1 3
0 1
__
.
2. dim(T +() = 3, T +( = L
__
12 9
4 0
_
,
_
1 0
0 1
_
,
_
2 3
0 0
__
;
dim(T () = 1, T ( = L
__
6 9
4 6
__
.
3. Il valore di h richiesto ` e h = 5, per tale valore segue:
C
1
=
_
_
_
_
_
w
3
2
(1 +w)
2
3
(1 +w) 2 w
_
_
_
_
_
, C
2
=
_
_
_
_
_
w
3
2
(1 +w)

2
3
(1 +w) w
_
_
_
_
_
,
w R.
[18] 1. J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
4
perch e i suoi elementi sono soluzioni di un
sistema lineare omogeneo;
dim(J
1
) = 2, J
1
= L((0, 1, 0, 0), (3, 0, 1, 1)).
2. dim(J
2
) = 2, J
2
= L((1, 0, 2, 0), (0, 1, 1, 1));
dim(J
3
) = 3, J
3
= L((0, 1, 2, 1), (2, 1, 3, 1), (1, 2, 4, 2)).
3. J
2
+J
3
= J
3
;
dim(J
1
(J
2
+J
3
)) = 1, J
1
(J
2
+J
3
) = L((3, 1, 1, 1)).
[19] H non ` e un sottospazio vettoriale, perch e non contiene il vettore nullo, mentre / ` e
un sottospazio vettoriale di R
3,3
;
dim(/) = 6, / = L
_
_
_
_
1 0 0
0 0 0
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
1 0 0
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 0
1 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 0
0 1 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
_
_
.
Capitolo 4 89
[20] I due sottospazi vettoriali H e / non sono supplementari in R
4
perch e dim(H) = 3
e dim(/) = 2.
[21] H non ` e un sottospazio vettoriale di R
3
[x] perch e non contiene il vettore nullo.
/ ` e un sottospazio vettoriale di R
3
[x], dim(/) = 3, / = L(x, x
2
, x
3
).
[22] J
1
= (2t
3
3t
2
t
1
, t
3
, t
2
, t
1
) R
4
[ t
1
, t
2
, t
3
R e
J
2
= (0, 0, 0, ) R
4
[ R, da cui segue la tesi.
[23] dim(J
1
+J
2
) = 5, J
1
+J
2
= R
5
;
dim(J
1
J
2
) = 2, J
1
J
2
= L((1, 2, 0, 0, 0), (0, 8, 8, 3, 1)).
[24] dim(H) = 3, H = L(2x + 5x
2
3x
4
, x
2
+x
4
, x
3
+x
4
);
dim(/) = 3, / = L(2 x +x
2
, 2x x
2
+x
3
, 2x
2
x
3
+x
4
);
dim(H+/) = 4, H+/ = L(2 x +x
2
, 2x + 5x
2
3x
4
, x
2
+x
4
, x
3
+x
4
);
dim(H /) = 2, H / = L(2x x
2
+x
3
, 2x
2
x
3
+x
4
).
Il polinomio q(x) appartiene a H+/ poich e ` e combinazione lineare degli elementi della
base di H+/; esistono innite decomposizioni di q(x):
q(x) = [(3 + 2)x + (1 + + 2)x
2
+ ( +)x
3
+ (4 )x
4
]
+[2 (1 + 2)x + (1 2)x
2
+ ( )x
3
+x
4
], , R.
[25] Il rango di
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0 1 5 0
0 1 2 3 1
2 1 4 7 1
0 0 0 1 1
0 0 1 1 0
0 0 0 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
` e 5, da cui segue la tesi.
[26] 1. J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
5
perch e i suoi elementi sono soluzioni di un
sistema lineare omogeneo;
dim(J
1
) = 3, J
1
= L((1, 2, 0, 0, 0), (0, 0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 0, 1)).
90 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
2. dim(J
2
) = 2, J
2
= L(a, b).
3. La tesi segue dal fatto che i vettori di una base di J
1
insieme con i vettori di una
base di J
2
costituiscono una base di R
5
.
4. dim(J
3
) = 3, per esempio J
3
= L((1, 2, 0, 0, 0), (1, 0, 0, 0, 0), (0, 0, 1, 0, 0)).
[27] B

` e una base di R
2,2
perch e le matrici A
1
, A
2
, A
3
, A
4
sono linearmente indipenden-
ti, inoltre A = 2A
1
+ 3A
3
A
4
.
[28] 1. Per esempio B

=
_
_
A, B,
_
_
0 0 1
0 0 0
1 0 0
_
_
_
_
.
2. C = A + 3B 6
_
_
0 0 1
0 0 0
1 0 0
_
_
.
[29] 1. Poich e dim(|) + dim(1) = 4 > 3 = dim(R
3
), dalla formula di Grassmann
segue che dim(| 1) 1.
2. Si possono avere solo i seguenti casi:
a. dim(| 1) = 1 se dim(| +1) = 3, per esempio | = L((1, 0, 0), (0, 1, 0)),
1 = L((0, 1, 0), (0, 0, 1)), quindi | +1 = L((1, 0, 0), (0, 1, 0), (0, 0, 1)).
b. dim(| 1) = 2 se dim(| +1) = 2 = dim(|) = dim(1), per esempio:
| = 1 = L((1, 0, 0), (0, 1, 0)).
[30] 1. dim(J
1
) = 2, per esempio J
1
= L(3 x, 3x x
2
);
dim(J
2
) = 2, per esempio J
2
= L(3x
2
x
3
, 3x
3
x
4
).
2. 3 5x + 5x
2
10x
3
+ 3x
4
= (3 5x + 2x
2
) + (3x
2
10x
3
+ 3x
4
).
[31] 1. La verica segue dalle denizioni e dalle propriet` a della somma di polinomi e del
prodotto di un numero reale per un un polinomio;
Capitolo 4 91
dim(J
1
) = 3, J
1
= L(3x +x
2
, 3x
2
+x
3
, 3x
3
+x
4
).
2. dim(J
2
) = 2, J
2
= L(p
1
(x), p
2
(x)).
3. dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L(6x
2
5x
3
+x
4
).
4. dim(J
3
) = 2, per esempio J
3
= L(1, x).
[32] 1. Si tratta di tre matrici simmetriche linearmente indipendenti.
2. La matrice A ha componenti (4, 2, 1) rispetto alla base B

.
[33] 1. H ` e un sottospazio vettoriale di /(R
4,4
) perch e i suoi elementi sono soluzioni di
un sistema lineare omogeneo;
dim(H) = 3,
H = L
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 1 0
1 0 2 0
1 2 0 0
0 0 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 1 0 1
1 0 0 0
0 0 0 0
1 0 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 0 0
0 0 0 1
0 0 0 1
0 1 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
.
2. dim(/) = 3,
/ = L
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 2 3
1 0 2 3
2 2 0 1
3 3 1 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 1 2
0 0 0 1
1 0 0 7
2 1 7 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 1 1 2
1 0 2 3
1 2 0 1
2 3 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
.
dim(|) = 2, | = L
_
_
_
_
_
_
_
_
0 0 2 1
0 0 0 1
2 0 0 0
1 1 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 1 2
0 0 0 0
1 0 0 1
2 0 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
.
3. S`, H/ = /(R
4,4
) in quanto linsieme formato da una base di H e da una base
di / ` e una base di /(R
4,4
).
4. | (H+/) = |.
92 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
5. dim(1) = 4, 1 = L
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 0 0
1 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 0 1
0 0 0 0
0 0 0 0
1 0 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 0 0
0 0 1 0
0 1 0 0
0 0 0 0
_
_
_
_
,
_
_
_
_
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 1
0 0 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
.
6. A =
_
_
_
_
0 1 0 6
1 0 2 0
0 2 0 4
6 0 4 0
_
_
_
_
+
_
_
_
_
0 0 1 5
0 0 0 1
1 0 0 3
5 1 3 0
_
_
_
_
` e la decomposizione richiesta.
[34] 1. dim(J) = 2, J = L(A,
t
A).
2. La verica che | ` e un sottospazio vettoriale segue dalle denizioni di somma e di
prodotto per scalari in R
2,2
;
dim(|) = 2, | = L
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
0 2
__
.
3. dim(J +|) = 3, J +| = L
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
0 2
_
,
_
0 0
1 2
__
;
dim(J |) = 1, J | = L
__
0 1
0 2
__
.
[35] B ` e una base di R
3
[x] in quanto i suoi quattro vettori sono linearmente indipendenti.
La decomposizione richiesta ` e x x
2
= p
1
(x) +
3
2
p
2
(x) +
3
2
p
3
(x)
3
2
p
4
(x).
[36] 1. / ` e un sottospazio vettoriale di o(R
3,3
) perch e i suoi elementi sono soluzioni di
un sistema lineare omogeneo;
Capitolo 4 93
dim(/) = 3, / = L
_
_
_
_
2 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
,
_
_
1 2 0
2 0 0
0 0 1
_
_
,
_
_
0 0 3
0 0 1
3 1 0
_
_
_
_
.
2. dim(H) = 3, per esempio H = L
_
_
_
_
1 0 0
0 0 0
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 1
0 0 0
1 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
_
_
.
3. A =
_
_
_
_
_
_
_
_
_

11
2
11 3
1 3 1
3 1
1
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
_
_
_
_
11
2
0 5
0 0 0
5 0
9
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
` e la decomposizione richiesta.
4. dim(|) = 3, | = L
_
_
_
_
1 2 1
2 1 3
1 3 0
_
_
,
_
_
0 2 1
2 1 3
1 3 2
_
_
,
_
_
1 0 1
0 0 1
1 1 0
_
_
_
_
;
dim(1) = 3,
1 = L
_
_
_
_
0 1 1
1 0 1
1 1 0
_
_
,
_
_
1 1 0
1 0 1
0 1 2
_
_
,
_
_
2 0 1
0 0 1
1 1 0
_
_
_
_
.
5. S` perch e linsieme formato da una base di / e da una base di | ` e una base
di o(R
3,3
).
6. 1 (/|) = 1.
[37] 1. dim(1) = 2, per esempio 1 = L
__
0 0
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
.
2. A
1
=
_
1 2
0 1
_
, A
2
=
_
0 0
3 1
_
.
[38] 1. Poich e dim(J) = 3, J ` e liperpiano vettoriale di equazione 3x
1
x
2
x
3
= 0.
94 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
2. dim(H) = dim(/) = 1, per esempio H = L((1, 0, 0, 0)) e / = L((0, 1, 0, 0)).
[39] dim(| +1) = 3, | +1 = L((1, 3, 2, 2, 3), (0, 1, 1, 2, 1), (0, 0, 1, 0, 1));
dim(| 1) = 1, | 1 = L((1, 4, 3, 4, 2)).
[40] | = 1 = L((1, 2, 1, 3), (0, 0, 3, 8)).
[41] 1. La verica segue dalle denizioni e dalle propriet` a della somma di polinomi e del
prodotto di un numero reale per un polinomio;
dim(/) = 3,
/ = L(6 11x + 6x
2
x
3
, 6x 11x
2
+ 6x
3
x
4
, 6x
2
11x
3
+ 6x
4
x
5
).
2. dim(H) = 3, per esempio H = L(x
3
, x
4
, x
5
).
3. p(x) =
1
6
(6x
2
11x
3
+ 6x
4
x
5
) +
1
6
(29x
3
6x
4
+x
5
);
tale decomposizione ` e unica in quanto /H = R
5
[x].
4. dim(|) = 3, | = L(1 +x +x
2
, x
2
+ 3x
3
x
4
, x
3
+x
5
);
dim(1) = 3, 1 = L(2 +x x
3
, x
4
x
5
, x +x
2
+x
3
x
4
).
5. S`, si tratta di una somma diretta in quanto linsieme formato da una base di | e da
una base di 1 ` e una base di R
5
[x].
6. / (| +1) = /.
[42] 1. B

` e una base perch e il determinante della matrice avente sulle colonne le com-
ponenti dei vettori della base data, rispetto alla base (1, x, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) di R
5
[x],
` e 1. In alternativa, si pu` o controllare che il rango di tale matrice vale 6.
2. p(x) = (2, 1, 1, 1, 1, 1) rispetto alla base B

.
[43] 1. J =
_
_
_
_
_
x
1
x
2
x
3
0 x
1
x
2
0 0 x
1
_
_
[ x
1
, x
2
, x
3
R
_
_
_
.
2. La verica che J ` e un sottospazio vettoriale segue dalle propriet` a della somma di
Capitolo 4 95
matrici e da quelle del prodotto uno scalare per una matrice.
dim(J) = 3 e una base di J ` e:
_
_
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
,
_
_
0 1 0
0 0 1
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 1
0 0 0
0 0 0
_
_
_
_
.
3. dim(H) = dim(/) = 6, per esempio H = L(E
31
, E
21
, E
32
, E
12
, E
22
, E
33
),
/ = L(E
31
, E
21
, E
32
, E
23
, E
11
, E
22
).
[44] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L((1, 1, 0, 1, 1), (1, 2, 2, 1, 2));
dim(J
2
) = 3, J
2
= L((1, 0, 0, 1, 0), (2, 0, 0, 0, 1), (0, 1, 1, 0, 0)),
da cui segue J
1
J
2
= R
5
.
2. a = a
1
+a
2
, con a
1
= (1, 0, 2, 1, 0), a
2
= (1, 2, 2, 1, 0), ` e la decomposizione
richiesta.
[45] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L((1, 1, 0, 2), (0, 2, 1, 3));
dim(J
2
) = 2, J
2
= L((2, 0, 1, 3), (1, 1, 0, 0));
dim(J
1
+J
2
) = 3, J
1
+J
2
= L((1, 1, 0, 2), (0, 2, 1, 3), (0, 0, 0, 1));
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((0, 2, 1, 3)).
2. a appartiene a J
1
+J
2
perch e ` e combinazione lineare dei tre vettori della sua
base indicata in 1. La decomposizione richiesta ` e:
a = a
1
+a
2
, con a
1
= 3(1, 1, 0, 2), a
2
= (3, 1, 1, 3).
[46] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
2 3
0 0
__
;
dim(J
2
) = 3, J
2
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
0 0
1 0
__
;
dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
;
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
1 3
0 1
__
.
96 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
2. dim(J
3
) = 2, per esempio J
3
= L
__
0 0
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
.
[47] dim(H) = dim(/) = 2, per esempio H = L((0, 1, 0), (1, 0, 0)),
/ = L((0, 1, 0), (0, 0, 1)).
[48] B =
_
_
_
_
1 2 0
2 0 0
0 0 0
_
_
,
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
,
_
_
0 1 1
1 0 0
1 0 0
_
_
,
_
_
0 1 0
1 0 0
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
,
_
_
0 0 0
0 0 1
0 1 0
_
_
_
_
.
[49] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L((1, 0, 2, 0, 1), (0, 1, 0, 1, 0), (0, 0, 1, 0, 3));
dim(J
2
) = 3, J
2
= L((1, 1, 0, 0, 1), (0, 1, 0, 1, 0), (3, 2, 1, 0, 0));
dim(J
1
+J
2
) = 4,
J
1
+J
2
= L((1, 0, 2, 0, 1), (0, 1, 0, 1, 0), (0, 0, 1, 0, 3), (0, 0, 0, 1, 6));
dim(J
1
J
2
) = 2, J
1
J
2
= L((1, 0, 1, 0, 2), (0, 1, 0, 1, 0)).
2. Il valore di h richiesto ` e h = 2.
[50] 1. J
2
` e un sottospazio vettoriale di R
5
perch e i suoi elementi sono soluzioni di un
sistema lineare omogeneo.
2. dim(J
1
) = 3, J
1
= L((2, 1, 1, 0, 2), (1, 1, 0, 0, 2), (0, 2, 0, 1, 1));
dim(J
2
) = 2, J
2
= L((1, 1, 0, 0, 1), (0, 1, 1, 0, 0)).
3. dim(J
1
+J
2
) = 4,
J
1
+J
2
= L((1, 1, 0, 0, 1), (0, 2, 0, 0, 3), (0, 0, 2, 0, 3), (0, 0, 0, 1, 2));
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((2, 1, 1, 0, 2)).
[51] dim(H) = 2, H = L((3, 6, 0, 1), (0, 1, 1, 0));
dim(/) = 2, per esempio / = L((0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1)).
Capitolo 4 97
[52] 1. dim(J) = 2, J = L((0, 1, 0, 1), (1, 2, 2, 1));
dim(Z) = 2, Z = L((1, 1, 2, 0), (0, 0, 0, 1));
dim(J +Z) = 3, J +Z = L((0, 1, 0, 1), (1, 2, 2, 1), (0, 0, 0, 1));
dim(J Z) = 1, J Z = L((1, 1, 2, 0)).
2. Il valore richiesto ` e h = 1.
3. Per h = 1 si ha:
u = (1, 1, 2, 1) = (1 z, 1 +z, 2 2z, 2) + (z, z, 2z, 1), z R.
[53] 1. J
1
` e un sottospazio vettoriale di R
4
perch e i suoi elementi sono soluzioni di un
sistema lineare omogeneo.
dim(J
1
) = 2, J
1
= L((1, 3, 0, 1), (0, 0, 1, 0)).
2. dim(J
2
) = 2, J
2
= L((0, 1, 1, 0), (0, 2, 0, 1));
dim(J
3
) = 2, J
3
= L(a, b).
3. dim(J
2
J
3
) = 4, J
2
J
3
= R
4
, quindi J
1
(J
2
J
3
) = J
1
.
[54] 1. dim(H) = 2, B = ((1, 0, 0, 1), (0, 1, 0, 1));
dim(/) = 2, ( = ((1, 0, 1, 0), (0, 1, 1, 0)).
2. dim(H+/) = 3, H+/ = L((1, 0, 0, 1), (0, 1, 0, 1), (1, 0, 1, 0));
dim(H /) = 1, H / = L((1, 1, 0, 0)).
3. (2, 1, 0, 1) = 2(1, 0, 0, 1) (0, 1, 0, 1) ` e la combinazione lineare richiesta.
[55] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L((1, 1, 1, 1), (0, 1, 1, 0));
dim(J
2
) = 2, J
2
= L((1, 1, 0, 0), (0, 0, 1, 1));
dim(J
3
) = 2, J
3
= L((0, 1, 1, 0), (1, 1, 0, 1));
dim(J
1
+J
2
) = 3, J
1
+J
2
= L((1, 1, 1, 1), (0, 1, 1, 0), (0, 0, 1, 1));
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((1, 1, 1, 1)).
2. La somma J
2
+J
3
` e diretta in quanto linsieme formato da una base di J
2
e da
una base di J
3
` e una base di R
4
.
98 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[56] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L(A,
t
A, B).
2. dim(J
2
) = 2, J
2
= L
__
1 1
0 0
_
,
_
0 0
1 1
__
.
3. dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
.
4. dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
1 1
1 1
__
.
[57] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L((2, 1, 0, 3), (0, 0, 1, 2));
dim(J
2
) = 2, J
2
= L((2, 1, 0, 3), (0, 0, 1, 1));
dim(J
1
+J
2
) = 3, J
1
+J
2
= L((2, 1, 0, 3), (0, 0, 1, 2), (0, 0, 1, 1));
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((2, 1, 0, 3)).
2. La somma J
1
+J
2
non ` e diretta in quanto dim(J
1
J
2
) = 1.
[58] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L((0, 1, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 1, 1), (2, 1, 3, 2, 0));
dim(J
2
) = 2, J
2
= L((1, 1, 0, 0, 0), (0, 0, 1, 1, 0));
dim(J
1
+J
2
) = 4,
J
1
+J
2
= L((0, 1, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 1, 1), (2, 1, 3, 2, 0), (1, 1, 0, 0, 0));
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((1, 1, 1, 1, 0)).
2. La somma dei due sottospazi vettoriali H
1
e H
2
` e diretta in quanto linsieme for-
mato dai vettori di una base di H
1
e dai vettori di una base di H
2
` e libero.
[59] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
0 0
1 0
__
;
dim(J
2
) = 2, J
2
= L
__
1 0
1 1
_
,
_
2 1
0 1
__
.
2. dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
e non ` e una somma diretta.
3. dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
3 2
1 3
__
.
Capitolo 4 99
[60] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
.
dim(J
2
) = 2, J
2
= L
__
1 1
1 0
_
,
_
1 2
0 1
__
.
2. dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
e non ` e una somma diretta in quanto:
dim(J
1
) + dim(J
2
) = 5.
3. dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
0 1
1 1
__
.
[61] dim(J
1
) = 2, J
1
= L((2, 0, 1, 0), (4, 1, 0, 1));
dim(J
2
) = 1, J
2
= L((1, 2, 3, 1)).
1. dim(J
1
+J
2
) = 3, J
1
+J
2
= L((2, 0, 1, 0), (4, 1, 0, 1), (1, 2, 3, 1)).
2. dim(J
1
J
2
) = 0.
[62] 1. dim(J
1
+J
2
) = 3, J
1
+J
2
= L
__
0 1
0 1
_
,
_
3 1
1 2
_
,
_
0 2
1 0
__
.
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
0 1
0 1
__
.
2. A appartiene a J
1
+J
2
per h = 1/2, in questo caso si ha A = A
1
+A
2
, con:
A
1
=
_
_
_
0 2

3
2
1
_
_
_
, A
2
=
_
_
3 1
1 2
_
_
.
[63] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L
__
1 0
1 0
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
0 0
0 1
__
;
dim(J
2
) = 2, J
2
= L
__
1 0
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
.
2. dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
.
3. dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
0 0
0 1
__
.
100 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[64] I vettori che vericano le due condizioni richieste hanno componenti (x
3
, x
2
, x
3
)
tali che x
2
2
= 4k
4
x
2
3
, da cui segue che essi formano un sottospazio vettoriale di V
3
se
e solo se k = 0.
[65] 1. La matrice A appartiene al sottospazio vettoriale J
1
se k = 1.
2. I due sottospazi vettoriali L(A, A
1
) e L(A
2
, A
3
) sono sempre in somma diretta.
Se k ,= 1 la loro somma ` e R
2,2
, se k = 1 la loro somma ` e un sottospazio vettoriale
di R
2,2
di dimensione 3.
3. dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L(A
2
).
[66] dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
4
;
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
5 7
2 7
__
.
[67] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L
__
1 0
1 0
_
,
_
0 1
0 1
__
;
dim(J
2
) = 2, J
2
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
__
.
2. dim(J
1
o(R
2,2
)) = 1, J
1
o(R
2,2
) = L
__
1 1
1 1
__
.
3. La somma ` e diretta, in quanto linsieme formato dai vettori di una base di J
2
e da
un vettore non nullo di /(R
2,2
) ` e libero.
J
2
/(R
2,2
) = L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 1
1 0
__
.
[68] 1. dim(J
1
) = 2, J
1
= L
__
1 1
0 0
_
,
_
0 0
1 1
__
.
dim(J
2
) = 2, J
2
= L
__
1 1
2 1
_
,
_
2 0
1 3
__
.
2. Si tratta di una somma diretta, in quanto linsieme formato dai vettori di una base di
J
1
e dai vettori di una base di J
2
` e libero.
Capitolo 4 101
dim(J
1
J
2
) = 4, J
1
J
2
= R
2,2
.
3. La decomposizione richiesta ` e:
A =
_
2 2
0 0
_
+
_
1 1
1 2
_
.
[69] 1. dim(H
1
) = 2, H
1
= L((1, 2, 1, 3), (0, 1, 2, 3));
dim(H
2
) = 3, H
2
= L((1, 0, 1, 0), (0, 1, 0, 0), (0, 0, 0, 1));
dim(H
3
) = 2, H
3
= L((3, 2, 1, 0), (0, 0, 0, 1)).
2. dim(H
1
+H
2
) = 4, H
1
+H
2
= R
4
;
dim(H
1
H
2
) = 1, H
1
H
2
= L((1, 2, 1, 3)),
la somma non ` e diretta in quanto dim(H
1
H
2
) = 1.
3. dim(H
1
+H
3
) = 4, H
1
+H
3
= R
4
;
dim(H
1
H
3
) = 0, H
1
H
3
= o,
la somma ` e diretta in quanto dim(H
1
H
3
) = 0.
4. a appartiene a H
1
+H
2
= R
4
, la decomposizione richiesta non ` e unica ed ` e:
a =
_
, 2 +
1
2
, + 1, 3 +
3
2
_
+
_
+ 1, 2 +
3
2
, 1, 3 +
3
2
_
, R.
[70] Per esempio il sottospazio vettoriale H =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
= 0
_
` e un iperpiano vettoriale di R
2,2
tale che J H = R
2,2
.
[71] B ` e una base di J perch e ` e formata da tre vettori linearmente indipendenti di J;
la decomposizione richiesta ` e:
A = 7
_
1 0
1 1
_
+ 3
_
2 2
0 2
_
6
_
1 1
1 1
_
.
102 Spazi Vettoriali e Sottospazi Vettoriali
[72] 1. I vettori u, v, w sono linearmente indipendenti, pertanto B ` e una base di H.
dim(H+/) = 4, per esempio una base di H+/ ` e (u, v, w, (2, 2, 1, 0)).
dim(/) = 2, / = L((2, 2, 1, 0), (1, 0, 0, 1));
dim(H /) = 1, H / = L((1, 2, 1, 1)).
2. Il vettore a appartiene ad H se e solo se h = 0, in tal caso risulta:
a = u + 2v + 3w.
[73] I vettori appartenenti a J hanno componenti (x
1
, x
2
, x
1
). Imponendo la seconda
condizione si ottiene: x
2
x
1
= 2k, ossia i vettori del tipo (x
1
, 2k +x
1
, x
1
).
Linsieme dei vettori (x
1
, 2k + x
1
, x
1
) [ k R ` e un sottospazio vettoriale di V
3
se e
solo se k = 0.
4.4 Per saperne di pi ` u Soluzioni
[1] V ` e uno spazio vettoriale sul campo dei numeri razionali Q in quanto le due ope-
razioni assegnate vericano le otto propriet` a che deniscono uno spazio vettoriale. Il
vettore nullo ` e il numero 0, lopposto del vettore a + b

2 ` e il vettore a b

2,
con a, b Q. V non ` e uno spazio vettoriale su R perch e, per esempio, il prodotto

3(a +b

2) = a

3 +b

6, con a, b Q, non appartiene a V.


[2] La verica segue dalle propriet` a della somma di numeri reali, del prodotto di numeri
reali e delle potenze. Il vettore nullo ` e (0, 1) e lopposto di (x, y) ` e (x, 1/y).
[3] Non si tratta di uno spazio vettoriale perch e, se lo fosse, il prodotto del vettore (x, y)
per lo scalare 1 che risulta essere (1)(x, y) = (x, y) dovrebbe avere come risultato
lopposto del vettore (x, y) che invece ` e (x, y).
[4] Lequazione vettoriale ammette una sola soluzione (x
1
= 4, x
2
= 5, x
3
= 1).
[5] Lequazione vettoriale non ammette soluzioni.
Capitolo 5
Spazi Vettoriali Euclidei
5.1 Esercizi
In tutti gli esercizi di questo capitolo si sono adottate le notazioni usuali, in particolare si
` e indicato con:
- R
n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione n, delle n-uple di numeri reali, dotato
del prodotto scalare standard, che rende ortonormale la base canonica:
(e
1
= (1, 0, . . . , 0), e
2
= (0, 1, 0, . . . , 0), . . . , e
n
= (0, 0, . . . , 1)).
- R
m,n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione mn, delle matrici con m righe ed n
colonne, ad elementi reali, dotato del prodotto scalare standard X Y = tr(
t
X Y ), con
X, Y R
m,n
, che rende ortonormale la base canonica:
_
_
_
E
11
=
_
_
_
1 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, E
12
=
_
_
_
0 1 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, . . . , E
mn
=
_
_
_
0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 1
_
_
_
_
_
_
.
Con tr(
t
X Y ) si intende la traccia del prodotto della trasposta della matrice X con la
matrice Y.
- V
3
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione 3, dei vettori ordinari, riferito ad una base
ortonormale positiva B = (i, j, k). In questambito indica il prodotto vettoriale o
esterno tra due vettori e il prodotto scalare tra due vettori.
- H

il complemento ortogonale del sottospazio vettoriale H dello spazio vettoriale


euclideo (V, ).
103
104 Spazi Vettoriali Euclidei
[1] In V
3
, ` e dato il piano vettoriale 1 = L(a
1
, a
2
), con:
a
1
= i +j, a
2
= i j +k.
1. Determinare la dimensione e una base del complemento ortogonale 1

di 1 in V
3
.
2. Scrivere tutti i vettori v di V
3
tali che il volume del tetraedro generato da a
1
, a
2
, v
sia 2. Linsieme dei vettori v cos` individuato ` e un sottospazio vettoriale di V
3
?
3. Dato il vettore a = i + j k calcolare i vettori proiezione ortogonale di a su 1 e
su 1

.
[2] In R
4
vericare che i due vettori:
a
1
= (1, 2, 1, 3), a
2
= (2, 1, 3, 1)
sono ortogonali. Completare linsieme libero a
1
, a
2
no ad ottenere una base ortogo-
nale di R
4
.
[3] Dato il sottospazio vettoriale di R
2,2
:
J =
_
X R
2,2
[ AX = XA, dove A =
_
1 3
0 1
__
,
determinare la dimensione e una base del suo complemento ortogonale.
[4] In R
3
sono dati i vettori:
v
1
= (3, 0, 4), v
2
= (1, 2, 0), v
3
= (2, 2, 4), v
4
= (4, 2, 4)
e sia J = L(v
1
, v
2
, v
3
, v
4
).
1. Trovare la dimensione e una base ortonormale B

di J.
2. Completare B

no ad ottenere una base ortonormale T di R


3
.
3. Determinare la matrice del cambiamento di base dalla base canonica ( di R
3
alla
base T e viceversa.
[5] Dato il sottospazio vettoriale H = L((1, 1, 3, 1)) di R
4
, trovare la dimensione e una
base ortonormale del sottospazio vettoriale H

.
Capitolo 5 105
[6] Sia:
A =
_
_
_
_
1 2 4 1
2 3 9 1
1 0 6 5
2 5 7 5
_
_
_
_
R
4,4
,
indicati con 1(A) e ((A) gli spazi vettoriali generati dalle righe e dalle colonne di A
rispettivamente, determinare:
1. la dimensione e una base di 1(A) +((A) e di 1(A) ((A);
2. la dimensione e una base del complemento ortogonale di ((A) in R
4
.
[7] Dati i sottospazi vettoriali di R
4
:
| = (x, y, z, t) R
4
[ 2x y +t = z t = 0,
1 = (x, y, z, t) R
4
[ x +y = y z = x +t = 0,
1. vericare che la somma | +1 ` e diretta.
2. Trovare la dimensione e una base ortonormale di |

.
[8] Dato il sottospazio vettoriale di R
3
:
J = (x, y, z) R
3
[ x 2y +z = 2x y z = 0,
determinare una base ortonormale di J J

a partire da una base di J.


[9] 1. In R
5
i sottospazi vettoriali:
J
1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
+x
2
= x
3
= 0,
J
2
= L((1, 2, 1, 2, 1), (0, 1, 1, 1, 1), (1, 0, 1, 0, 1), (2, 3, 1, 3, 1)),
sono supplementari?
2. Determinare le equazioni del complemento ortogonale di J
1
, la dimensione e una
sua base ortonormale.
106 Spazi Vettoriali Euclidei
[10] Data la base B = (a, b, c) di R
3
, con:
a = (1, 0, 1), b = (0, 1, 1), c = (2, 1, 2),
determinare una base ortonormale, a partire da B, utilizzando il procedimento di ortonor-
malizzazione di GramSchmidt.
[11] In V
3
` e dato il vettore v = i + j k. Determinare una base ortonormale del piano
vettoriale ortogonale a v.
[12] In R
4
sono dati i vettori:
v
1
= (1, 0, 1, 1), v
2
= (1, 1, 0, 0), v
3
= (0, 0, 1, 1).
1. Vericare che v
1
, v
2
, v
3
formano una base B di J = L(v
1
, v
2
, v
3
).
2. Trovare una base ortonormale di J a partire dalla base B.
[13] Determinare una matrice ortogonale in modo tale che la sua prima riga sia:
_
0,

2
2
,

2
2
_
.
[14] Determinare la dimensione e una base ortonormale per il complemento ortogonale
T

del sottospazio vettoriale di R


4
:
T = (x, y, z, t) R
4
[ x y = z t = y +z = 0.
[15] In R
4
` e dato il sottospazio vettoriale | = L((0, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 0)) e sia B una
sua base.
1. Trovare la dimensione e una base ortonormale B

di |

.
2. Costruire una base ortonormale di R
4
a partire dalla base B

B.
[16] In R
4
si consideri il vettore a = (1, 2, 1, 2).
1. Scrivere lequazione del complemento ortogonale L(a)

di L(a), rispetto alla base


canonica di R
4
.
2. Determinare la dimensione e una base ortonormale di L(a)

.
Capitolo 5 107
[17] Completare linsieme libero u
1
, u
2
, dove:
u
1
= (1, 0, 1), u
2
= (1, 2, 0),
in modo da ottenere una base B = (u
1
, u
2
, u
3
) di R
3
. Applicare, quindi, a B il metodo
di ortonormalizzazione di GramSchmidt per ottenere una base ortonormale di R
3
.
[18] Determinare la dimensione e una base ortonormale del sottospazio vettoriale di R
4
:
J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
+x
3
x
4
= 0
e la dimensione e una base per il suo complemento ortogonale J

.
[19] Determinare la dimensione e una base ortonormale del sottospazio vettoriale di R
4
:
H = L((1, 1, 0, 0), (0, 1, 1, 0), (0, 2, 3, 4))
e completare tale insieme libero ad una base ortonormale di R
4
.
[20] 1. In R
4
, rispetto alla base canonica, scrivere le equazioni del complemento ortogo-
nale J

del sottospazio vettoriale:


J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
= x
2
+x
3
= 0.
2. Determinare la dimensione e una base ortonormale di J

.
[21] 1. In R
4
, rispetto alla base canonica, scrivere lequazione del complemento ortogo-
nale J

del sottospazio vettoriale J = L((1, 2, 1, 0)).


2. Determinare la dimensione e una base ortonormale di J

.
[22] Si consideri la matrice:
A =
_
_
_
_
1 2 1 2
0 1 2 1
1 1 0 0
1 3 2 4
_
_
_
_
.
1. Determinare la dimensione e una base di 1(A), spazio vettoriale delle righe di A,
e la dimensione e una base di ((A), spazio vettoriale delle colonne di A.
2. Determinare la dimensione e una base di 1(A)

, complemento ortogonale di 1(A).


Dire se 1(A)

e ((A) sono in somma diretta e se 1(A)

= ((A)

.
108 Spazi Vettoriali Euclidei
[23] In R
2,2
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
x
3
= 0
_
,
J
2
= L
__
1 2
1 1
_
,
_
0 1
2 1
_
,
_
1 0
3 1
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
e J
1
J
2
, rispettivamente.
2. Determinare la dimensione e una base ortonormale del complemento ortogonale del
sottospazio vettoriale J
1
in R
2,2
.
[24] In R
2,2
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
=
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
2
x
3
= x
1
+x
4
= 0
_
,
J
2
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
2 1
1 2
_
,
_
0 3
3 0
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
e J
1
J
2
, rispettivamente.
2. Determinare la dimensione e una base ortonormale del complemento ortogonale del
sottospazio vettoriale J
1
in R
2,2
.
[25] In R
4
sono dati i sottospazi vettoriali:
J
1
= L((0, 1, 2, 0), (2, 0, 2, 1), (1, 1, 1, 0), (2, 1, 0, 1)),
J
2
= (x, y, z, t) R
4
[ x + 2y = 2y +z 2t = 0;
1. determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
, e di J
1
J
2
.
2. Rispetto alla base canonica di R
4
, scrivere le equazioni del complemento ortogo-
nale di J
2
e determinarne la dimensione e una sua base ortonormale.
[26] In R
3
determinare la dimensione e una base del complemento ortogonale di L(a),
con a = (1, 0, 2) e una base ortonormale di R
3
contenente il versore di a.
Capitolo 5 109
[27] In R
2,2
determinare la dimensione e una base ortonormale del complemento ortogo-
nale del sottospazio vettoriale o(R
2,2
) delle matrici simmetriche.
[28] In R
4
, dato il sottospazio vettoriale:
J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
= x
3
= x
1
+x
4
= 0,
1. scrivere lequazione che determina il suo complemento ortogonale J

.
2. Determinare la dimensione e una base ortonormale di J

.
[29] In R
2,2
determinare la dimensione e una base ortonormale del complemento ortogo-
nale del sottospazio vettoriale delle matrici aventi traccia nulla.
[30] In R
2,2
, date le matrici:
A =
_
1 0
0 1
_
, B =
_
0 1
1 0
_
,
si considerino i sottospazi vettoriali:
J
1
=
_
X =
_
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ AX = XB
_
,
J
2
= L
__
1 2
1 0
_
,
_
1 1
3 3
_
,
_
2 5
4 3
__
.
1. Determinare la dimensione e una base di J
1
+J
2
e di J
1
J
2
.
2. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale supplementare di
J
1
in R
2,2
e che contenga A.
3. Determinare la dimensione e una base del complemento ortogonale di J
2
in R
2,2
.
[31] In R
4
si consideri il sottospazio vettoriale:
J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
2x
3
= 2x
2
3x
3
= 0.
1. Determinare la dimensione e una base ortonormale del complemento ortogonale del
sottospazio vettoriale J.
2. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale T di R
4
tale che
dim(J T) = 1 e T non sia contenuto interamente in J.
110 Spazi Vettoriali Euclidei
5.2 Soluzioni
[1] 1. dim(1

) = 1, 1

= L(i j 2k).
2. v = (12 +x
2
+ 2x
3
)i +x
2
j +x
3
k, con x
2
, x
3
R; linsieme di tali vettori non
costituisce un sottospazio vettoriale di V
3
perch e non contiene il vettore nullo.
3. a =
1
3
(2i + 4j k) +
1
3
(i j 2k),
quindi le proiezioni ortogonali di a su 1 e su 1

sono, rispettivamente:
1
3
(2i + 4j k) e
1
3
(i j 2k).
[2] Poich e a
1
a
2
= 0, a
1
e a
2
sono ortogonali. Per completare linsieme libero a
1
, a
2

in modo da ottenere una base ortogonale di R


4
si pu` o determinare una base ortogonale di
L(a
1
, a
2
)

. Quindi una base ortogonale richiesta ` e, ad esempio:


_
a
1
, a
2
,
_
1
3
,
1
3
,
1
3
, 0
_
,
_

1
3
,
1
3
, 0,
1
3
__
.
[3] J ` e il sottospazio vettoriale di R
2,2
generato da:
J = L
__
2 3
0 0
_
,
_
1 0
0 1
__
,
dim(J

) = 2, J

= L
__
3 2
0 3
_
,
_
0 0
1 0
__
.
[4] 1. dim(J) = 2, B

=
__
3
5
, 0,
4
5
_
,
_
8
5

29
,
5

29
,
6
5

29
__
` e una base ortonormale di J.
2. T =
__
3
5
, 0,
4
5
_
,
_
8
5

29
,
5

29
,
6
5

29
_
,
_

29
,
2

29
,
3

29
__
.
Capitolo 5 111
3. A =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3
5
8
5

29

29
0
5

29
2

29
4
5

6
5

29
3

29
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
` e la matrice (ortogonale) del cambiamento di base da ( a T;
t
A = A
1
` e la matrice del cambiamento di base da T a (.
[5] dim(H

) = 3. Una base ortonormale di H

` e:
_
_
1

2
,
1

2
, 0, 0
_
,
_

22
,
3

22
,
_
2
11
, 0
_
,
_

1
2

33
,
1
2

33
,

3
2

11
,

11
2

3
__
.
[6] 1. La somma 1(A) +((A) = R
4
` e diretta, quindi 1(A) ((A) = o.
2. dim(((A)

) = 2, ((A)

= L((3, 2, 1, 0), (4, 1, 0, 1)).


[7] 1. Il sistema lineare omogeneo costituito dalle equazioni di | e dalle equazioni di 1
ammette solo la soluzione nulla, pertanto la somma | +1 ` e diretta.
2. dim(|

) = 2. Una base ortonormale di |

` e:
__
_
2
3
,
1

6
, 0,
1

6
_
,
_
_
2
33
,
1

66
,
_
6
11
,
5

66
__
.
[8] Una base ortonormale del sottospazio vettoriale J J

` e:
_
_
1

3
,
1

3
,
1

3
_
,
_

2
,
1

2
, 0
_
,
_

6
,
1

6
,
_
2
3
__
,
con
__
1

3
,
1

3
,
1

3
__
base di J.
112 Spazi Vettoriali Euclidei
[9] 1. I due sottospazi vettoriali dati sono supplementari in quanto linsieme formato da
una base di J
1
e da una base di J
2
` e una base di R
5
.
2. J

1
= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
x
2
= x
4
= x
5
= 0,
dim(J

1
) = 2, J

1
= L
__
1

2
,
1

2
, 0, 0, 0
_
, (0, 0, 1, 0, 0)
_
.
[10] Una base ortonormale richiesta ` e:
_
_
1

2
, 0,
1

2
_
,
_

6
,
_
2
3
,
1

6
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
_
_
.
[11] Una base ortonormale richiesta ` e:
_

2
i +
1

2
j,
1

6
i +
1

6
j +
_
2
3
k
_
.
[12] 1. I vettori v
1
, v
2
, v
3
formano una base di J in quanto la matrice avente per righe
le componenti dei vettori dati ha rango 3.
2. Una base ortonormale richiesta ` e:
_
_
1

3
, 0,
1

3
,
1

3
_
,
_
2

15
,
_
3
5
,
1

15
,
1

15
_
,
_
0, 0,
1

2
,
1

2
_
_
.
[13] Per esempio
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0

2
2

2
2
1 0 0
0

2
2

2
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[14] dim(T

) = 3. Una base ortonormale di T

` e:
_
_

2
,
1

2
, 0, 0
_
,
_
1

6
,
1

6
,
_
2
3
, 0
_
,
_

1
2

3
,
1
2

3
,
1
2

3
,

3
2
__
.
Capitolo 5 113
[15] 1. dim(|

) = 2. Una base ortonormale di |

` e:
B

=
__

2
, 0,
1

2
, 0
_
,
_
1

10
,
2

10
,
1

10
,
2

10
__
.
2. Una base ortonormale richiesta ` e:
__

2
, 0,
1

2
, 0
_
,
_
1

10
,
2

10
,
1

10
,
2

10
_
,
_
0,
1

2
, 0,
1

2
_
,
_
2

10
,
1

10
,
2

10
,
1

10
__
.
[16] 1. L(a)

= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+ 2x
2
x
3
+ 2x
4
= 0.
2. dim(L(a)

) = 3. Una base ortonormale di L(a)

` e:
__
1

2
, 0,
1

2
, 0
_
,
_

3
,
1

3
,
1

3
, 0
_
,
_

15
,
2

15
,
1

15
,
3

15
__
.
[17] u
1
= (1, 0, 1), u
2
= (1, 2, 0), u
3
= (0, 0, 1);
una base ortonormale richiesta ` e:
__
1

2
, 0,
1

2
_
,
_
1
3

2
,
4
3

2
,
1
3

2
_
,
_
2
3
,
1
3
,
2
3
__
.
[18] dim(J) = 3. Una base ortonormale di J ` e:
_
1

2
(1, 1, 0, 0),
1

6
(1, 1, 2, 0),
1

12
(1, 1, 1, 3)
_
;
dim(J

) = 1, J

= L((1, 1, 1, 1)).
[19] dim(H) = 3. Una base ortonormale di H ` e:
_
1

2
(1, 1, 0, 0),
1

6
(1, 1, 2, 0),
1

147
(1, 1, 1, 12)
_
;
una base ortonormale di R
4
richiesta ` e:
_
1

2
(1, 1, 0, 0),
1

6
(1, 1, 2, 0),
1

147
(1, 1, 1, 12),
1
7
(4, 4, 4, 1)
_
.
114 Spazi Vettoriali Euclidei
[20] 1. J = L((1, 1, 1, 0), (0, 0, 0, 1));
J

= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
+x
3
= x
4
= 0.
2. dim(J

) = 2, una base ortonormale di J

` e:
__
1

2
, 0,
1

2
, 0
_
,
_
1

6
,
2

6
,
1

6
, 0
__
.
[21] 1. J

= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+ 2x
2
+x
3
= 0.
2. dim(J

) = 3. Una base ortonormale di J

` e:
_
(0, 0, 0, 1),
_
1

2
, 0,
1

2
, 0
_
,
_

3
,
1

3
,
1

3
, 0
__
.
[22] 1. dim(1(A)) = 3, 1(A) = L((1, 2, 1, 2), (0, 1, 2, 1), (0, 0, 1, 1)),
dim(((A)) = 3, ((A) = L((1, 0, 1, 1), (0, 1, 1, 1), (0, 0, 1, 1)).
2. dim(1(A)

) = 1, 1(A)

= ^(A) = L((3, 3, 1, 1)). 1(A)

` e in somma diretta
con ((A), ma ((A)

= L((2, 0, 1, 1)) non coincide con 1(A)

.
[23] 1. dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
;
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
1 2
1 1
__
.
2. dim(J

1
) = 1. Una base ortonormale di J

1
` e:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1

2
0

2
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[24] 1. dim(J
1
+J
2
) = 3, J
1
+J
2
= L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
1 0
0 1
__
;
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
0 1
1 0
__
.
Capitolo 5 115
2. dim(J

1
) = 2. Una base ortonormale di J

1
` e:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
1

2
0
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
1

2
0
0
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[25] 1. dim(J
1
) = 3, J
1
= L((0, 1, 2, 0), (2, 1, 0, 1), (1, 0, 1, 0));
dim(J
2
) = 2, J
2
= L((2, 1, 2, 0), (0, 0, 2, 1));
dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
4
;
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L((2, 1, 0, 1).
2. J

2
= (x, y, z, t) R
4
[ 2x y + 2z = 2z +t = 0,
dim(J

2
) = 2, una base ortonormale di J

2
` e:
__
0,
2
3
,
1
3
,
2
3
_
,
_
3

29
,
10
3

29
,
4
3

29
,
8
3

29
__
.
[26] dim(L(a)

) = 2, L(a)

= L((2, 0, 1), (0, 1, 0))


Una base ortonormale di R
3
contenente il versore di a ` e:
__
1

5
, 0,
2

5
_
, (0, 1, 0),
_

5
, 0,
1

5
__
.
[27] dim(o(R
2,2
)

) = 1. Una base ortonormale di o(R


2,2
)

` e:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
1

2
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[28] 1. J

= (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
x
4
= 0.
2. dim(J

) = 3. Una base ortonormale di J

` e:
116 Spazi Vettoriali Euclidei
__
1

2
,
1

2
, 0, 0
_
, (0, 0, 1, 0),
_
1

6
,
1

6
, 0,
2

6
__
.
[29] Una base richiesta ` e:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1

2
0
0
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[30] 1. dim(J
1
+J
2
) = 4, J
1
+J
2
= R
2,2
,
dim(J
1
J
2
) = 1, J
1
J
2
= L
__
1 1
3 3
__
.
2. La dimensione di un sottospazio vettoriale supplementare di J
1
in R
2,2
che con-
tenga A ` e uguale a 2. Una base richiesta ` e:
_
A,
_
0 0
0 1
__
.
3. dim(J

2
) = 1, J

2
= L
__
6 3
0 1
__
.
[31] 1. dim(J) = 2, J = L((1, 3, 2, 0), (0, 0, 0, 1));
dim(J

) = 2, J

=L((2, 0, 1, 0), (3, 1, 0, 0)).


Una base ortonormale di J

` e:
_
_

5
, 0,
1

5
, 0
_
,
_

70
,
_
5
14
, 3
_
2
35
, 0
__
.
2. dim(T) = 2, per esempio T = L((0, 0, 0, 1), (0, 1, 0, 0)) perch e i vettori:
(1, 3, 2, 0), (0, 1, 0, 0), (0, 0, 0, 1) sono linearmente indipendenti e (1, 3, 2, 0)J.
Capitolo 6
Applicazioni Lineari
6.1 Esercizi
In tutti gli esercizi di questo capitolo si sono adottate le notazioni usuali, in particolare si
` e indicato con:
- R
n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione n, delle n-uple di numeri reali, dotato
del prodotto scalare standard, che rende ortonormale la base canonica (e
1
= (1, 0, . . . , 0),
e
2
= (0, 1, 0, . . . , 0), . . . , e
n
= (0, 0, . . . , 1)).
- R
m,n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione mn, delle matrici con m righe e n
colonne, ad elementi reali, dotato del prodotto scalare standard X Y = tr(
t
X Y ), con
X, Y R
m,n
, che rende ortonormale la base canonica:
_
_
_
E
11
=
_
_
_
1 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, E
12
=
_
_
_
0 1 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, . . . , E
mn
=
_
_
_
0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 1
_
_
_
_
_
_
.
Con tr(
t
X Y ) si intende la traccia del prodotto della trasposta della matrice X con la
matrice Y.
- R
n,n
lo spazio vettoriale euclideo delle matrici quadrate di ordine n, ad elementi reali,
riferito alla base canonica (il caso particolare della precedente).
- o(R
n,n
) lo spazio vettoriale delle matrici simmetriche di ordine n ad elementi reali, di
dimensione n(n + 1)/2 riferito alla base:
117
118 Applicazioni Lineari
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0 . . . . . . 0
0 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 1 . . . . . . 0
1 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . . . . 1
0 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
1 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . . . . 0
0 1 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 . . . . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 . . . . . . 0 1
0 . . . . . . 1 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 . . . . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 . . . . . . 0 0
0 . . . . . . 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
- /(R
n,n
) lo spazio vettoriale delle matrici antisimmetriche di ordine n ad elementi reali,
di dimensione n(n 1)/2, riferito alla base:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 . . . . . . 0
1 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 1 . . . 0
0 0 0 . . . 0
1 0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 0 . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . 0 0
0 0 . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0 1
0 0 . . . 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
- R
n
[x] lo spazio vettoriale reale, di dimensione n + 1, dei polinomi di grado minore o
uguale a n, nella variabile x, a coefcienti reali, riferito alla base (1, x, x
2
, . . . , x
n
).
- V
3
lo spazio vettoriale reale, di dimensione 3, dei vettori ordinari, riferito ad una base
ortonormale positiva B = (i, j, k). In questambito indica il prodotto vettoriale o
esterno e il prodotto scalare.
- Se f : V W ` e unapplicazione lineare allora f(H) indica limmagine del sottospa-
zio vettoriale H di V, f
1
(/) indica la controimmagine del sottospazio vettoriale / di
W e f
1
(w) indica linsieme delle controimmagini del vettore w W. M
B,C
(f) indica
la matrice associata ad f rispetto alla base B di V e alla base ( di W.
- Il vettore nullo di un generico spazio vettoriale ` e indicato con il simbolo o.
Capitolo 6 119
[1] In R
3
` e dato lendomorsmo f denito da:
_
_
_
f(e
1
) = 2e
1
e
2
f(e
2
) = e
1
+e
3
f(e
3
) = e
1
+e
2
e
3
.
Trovare una base di ker f. Lendomorsmo f ` e iniettivo?
[2] Data lapplicazione lineare f : R
4
R
3
, la cui matrice, rispetto alle basi canoniche
di R
4
e di R
3
, ` e:
A =
_
_
1 0 1 1
2 1 1 3
1 1 0 2
_
_
,
trovare una base di ker f e una base di imf .
[3] Sia f lendomorsmo di R
4
, la cui matrice, rispetto alla base canonica, ` e:
A =
_
_
_
_
2 1 0 1
0 1 0 1
1 0 1 0
2 1 0 0
_
_
_
_
.
Calcolare dim(ker f) e dim(imf).
[4] In V
3
si consideri un vettore u non nullo. Determinare il nucleo e limmagine delle
applicazioni lineari:
f
1
: V
3
R, f
1
(x) = u x,
f
2
: V
3
V
3
, f
2
(x) = u x.
[5] In R
3
si consideri lendomorsmo f dato da:
_
_
_
f(e
1
) f(e
2
) f(e
3
) = o
2f(e
1
) f(e
2
) = 3e
1
+ 2e
2
e
3
f(e
1
) +f(e
2
) = 3e
1
e
2
+ 2e
3
.
1. Lendomorsmo f ` e iniettivo? f ` e suriettivo?
2. Determinare una base di ker f e una base di imf .
120 Applicazioni Lineari
3. Determinare t R tale che u = (t + 1, 2t, 1) appartenga a imf .
4. Per il valore di t ottenuto nel punto precedente, calcolare le componenti del vettore
u rispetto ad una base di imf .
5. Trovare un vettore x non appartenente a imf .
6. ker f e imf sono in somma diretta?
7. Determinare le controimmagini del vettore y = (3, 4, 1).
[6]
`
E dato lendomorsmo f di R
3
la cui matrice, rispetto alla base canonica di R
3
, ` e:
A =
_
_
4 2 2
4 1+a
2
1+a
8 4 3+a
2
_
_
, a R.
1. Per quali valori di a lendomorsmo f ` e iniettivo?
2. Per i restanti valori di a determinare la dimensione e una base di ker f.
3. Posto a = 1, trovare le controimmagini del vettore (1, 2, 0).
Posto a = 1:
4. dire se esiste una base di R
3
che contenga una base di ker f .
5. ker f e imf sono in somma diretta?
6. Per quali valori di h, k, l R il vettore (h, k, l) ammette controimmagini?
7. Esiste un endomorsmo g di R
3
tale che ker g = imf e img = ker f ?
[7] Data la matrice:
A =
_
_
1 x 2
2 y 3
1 z t
_
_
, x, y, z, t R,
associata ad un endomorsmo f di R
3
, rispetto alla base canonica (e
1
, e
2
, e
3
) di R
3
, ` e
possibile determinare x, y, z, t in modo tale che:
f(e
1
+e
2
+e
3
) = 2(e
1
+e
2
), ker f ,= o?
[8] In R
4
sono dati i vettori u
1
= (1, 2, 0, 4), u
2
= (1, 1, 1, 0), u
3
= (0, 0, 1, 2).
Capitolo 6 121
1. Vericare che u
1
, u
2
, u
3
sono linearmente indipendenti e trovare una base di R
4
che li contiene.
2. Rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
4
, scrivere la matrice associata ad unap-
plicazione lineare f non nulla di R
4
in R
3
tale che:
_
_
_
f(u
1
) = o
f(u
2
) = o
f(u
3
) = o.
[9] Rispetto alla base canonica B di R
3
, sono assegnati lendomorsmo f di R
3
indivi-
duato dalla matrice:
A =
_
_
1 0 2
0 1 1
2 1 5
_
_
ed i vettori u = (1, 2, k), v = (1, 0, 2), w = (0, 1, 0), con k R.
1. Provare che per nessun valore di k R il vettore u appartiene a ker f .
2. Determinare per quali valori di k i vettori u, v, w formano una base ( di R
3
.
3. Per k=1 determinare le componenti dei vettori della base B rispetto alla base (.
4. Per k = 0 e considerati i sottospazi vettoriali:
| = L(u, v, w), 1 = L(f(e
1
), f(e
2
), e
3
),
trovare un isomorsmo g : | 1.
5. Scrivere la matrice associata a g rispetto alla base B.
[10] Sia f lendomorsmo di R
3
denito da:
f((x, y, z)) = (2x + 2y, x +z, x + 3y 2z).
1. Stabilire se f ` e suriettivo. In caso negativo, determinare un vettore privo di contro-
immagine.
2. Stabilire se f ` e iniettivo. In caso negativo, determinare due vettori che abbiano la
stessa immagine.
3. Sia H = L(a, b) con a = (1, 0, 1), b = (0, 1, 1). Stabilire se w = (4, 3, 2)
appartiene a f(H).
122 Applicazioni Lineari
[11] Sia f : R
4
R
3
lapplicazione lineare la cui matrice, rispetto alle basi canoniche
di R
4
e di R
3
, ` e:
A =
_
_
_
_
_
_
_
1 2
3
2
0
t t 0 0
1 1 1 1
_
_
_
_
_
_
_
, t R.
1. Calcolare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf al variare di t in campo
reale.
2. Determinare una base di R
4
contenente una base di ker f per ogni valore di t.
3. Determinare le controimmagini del vettore (1, 0, 1) per ogni valore di t.
4. Posto t = 0, esiste k R tale che il vettore (k + 3, k, 1, 2k) ker f ?
[12] Sia f lapplicazione lineare da R
3
in R
2,2
cos` denita:
f((x, y, z)) =
_
3y z 2z
x y y
_
.
1. Trovare una base di imf .
2. Dire se f ` e iniettiva.
3. Trovare i vettori v di R
3
tali che f(v) = 3f((1, 2, 1)).
4. Dire se la matrice:
A =
_
1 2
3 4
_
ammette controimmagini.
[13] Sia f : R
3
R
2,2
lapplicazione lineare cos` denita:
f((a, b, c)) =
_
a a +b
a +b +c 0
_
.
1. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
2,2
.
2. Determinare la dimensione e una base di imf .
Capitolo 6 123
[14] Si consideri lapplicazione lineare f : R
5
R
3
cos` denita:
f((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
)) = (x
1
+x
3
, 2x
1
+x
2
x
4
+x
5
, 3x
2
x
3
+x
4
+ 2x
5
).
1. Trovare una base di ker f e dire se f ` e suriettiva.
2. Dato 1 = L(u, v, w), dove:
u = (1, 1, 0, 0, 0), v = (0, 1, 0, 1, 1), w = (0, 0, 3, 0, 0),
determinare la dimensione dellimmagine f(1) di 1.
3. Vericare che, per ogni a R
5
e per ogni s, t R, il vettore:
b = a +s(1, 3, 1, 0, 5) +t(0, 3, 0, 1, 4)
` e controimmagine di f(a).
[15] 1. Stabilire se la funzione che ad ogni matrice di R
3,3
associa il suo determinante ` e
unapplicazione lineare da R
3,3
in R.
2. Stabilire se la funzione da R
3,3
in R che ad ogni matrice di R
3,3
associa la sua trac-
cia ` e unapplicazione lineare. In caso positivo, stabilire se ` e suriettiva e determinare
la dimensione e una base del suo nucleo.
[16] Si considerino gli spazi vettoriali R
2
, R
3
, R
4
riferiti alle rispettive basi canoniche
B, B

, B

. Date le applicazioni lineari:


f : R
3
R
2
, A = M
B

,B
(f) =
_
1 1 2
1 2 3
_
,
g : R
4
R
2
, B = M
B

,B
(g) =
_
3 4 3 0
5 9 4 1
_
,
determinare, se esiste, unapplicazione lineare h : R
4
R
3
tale che f h = g.
[17] Determinare, se esiste, unopportuna applicazione lineare g tale che:
g f = h,
124 Applicazioni Lineari
dove f : R
4
R
3
` e cos` denita:
_
_
_
x

1
= x
1
+x
2
+x
3
+x
4
x

2
= x
2
x
3
+ 3x
4
x

3
= 2x
1
+ 2x
2
x
3
x
4
e h : R
4
R
2
` e denita da:
_
y
1
= x
1
+ 2x
2
3x
3
y
2
= x
1
+x
2
+x
3
2x
4
.
[18] 1. Determinare unapplicazione lineare f : R
3
R
4
tale che:
imf = L((1, 2, 0, 4), (2, 0, 1, 3)).
2. Determinare unapplicazione lineare f : R
3
R
4
tale che:
ker f = L((1, 0, 1)).
3. Determinare tutte le applicazioni lineari f : R
4
R
3
iniettive.
[19] Determinare tutte le applicazioni lineari f : R
3
R
3
tali che:
1. ker f = L((1, 1, 0), (0, 1, 1)),
2. imf = L((0, 0, 1)).
[20] In uno spazio vettoriale V di dimensione 2, rispetto ad una base B = (v
1
, v
2
), si
considerino gli endomorsmi f e g individuati dalle matrici:
A = M
B,B
(f) =
_
1 2
1 0
_
, B = M
B,B
(g) =
_
3 1
1 1
_
.
1. Determinare le componenti del vettore (f g)(v
1
+v
2
).
2. Scrivere le componenti dei vettori x di V tali che:
f(x) = g(x)
e dei vettori y di V tali che:
(f g)(y) = (g f)(y).
Capitolo 6 125
[21] Dato lendomorsmo f : R
3
R
3
cos` denito:
f((x, y, z)) = (x +y, 2y z, 2x 4y + 3z),
determinare unapplicazione lineare g : R
3
R
3
tale che:
imf = img, ker f ker g = o.
[22] Si consideri lapplicazione lineare f : R
4
o(R
2,2
) tale che:
f(e
1
) =
_
1 2
2 3
_
,
f(e
3
) =
_
1 0
0 1
_
,
f(e
2
) =
_
1 1
1 0
_
,
f(e
4
) =
_
1 1
1 k
_
, k R.
Trovare, per ogni valore di k, una base sia di ker f sia di imf.
[23] 1. Vericare che esiste ununica applicazione lineare f : R
4
o(R
2,2
) tale che:
f((1, 0, 1, 0)) =
_
2 1
1 3
_
, f((0, 1, 0, 1)) =
_
0 2
2 2
_
,
f((0, 0, 0, 1)) =
_
1 1
1 2
_
, f((1, 0, 0, 1)) =
_
1 3
3 2
_
.
2. Trovare una base sia di ker f sia di imf.
3. Determinare una base del sottospazio vettoriale f
1
(J), dove:
J =
__
y
1
y
2
y
2
y
3
_
o(R
2,2
) [ y
1
+ 2y
3
= y
2
+y
3
= 0
_
.
[24] Sia f : R
5
R
3
unapplicazione lineare la cui matrice associata, rispetto alle basi
canoniche di R
5
e di R
3
, ` e:
A =
_
_
1 0 1 2 3
2 1 0 1 2
3 1 1 3 5
_
_
.
1. Determinare una base sia di ker f sia di imf.
126 Applicazioni Lineari
2. Stabilire per quali valori di h R il vettore (2, h, h
2
) appartiene a imf .
3. Rappresentare mediante equazioni il sottospazio vettoriale f(J), dove:
J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) R
5
[ x
1
x
3
= 2x
1
x
2
+x
4
x
5
= 0.
[25] Considerata lapplicazione lineare:
f : R
3
R
4
tale che:
f((x
1
, x
2
, x
3
)) = (x
1
+x
2
, 2x
1
+x
2
+x
3
, x
1
+x
3
, x
2
x
3
),
determinare la dimensione e una base di f
1
(/), dove / ` e il sottospazio vettoriale di R
4
dato da:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
, y
4
) R
4
[ y
1
+y
2
= 0.
[26] Sia f : R
3
R
4
lapplicazione lineare di equazioni:
_

_
y
1
= x
1
+x
2
+x
3
y
2
= x
2
+x
3
y
3
= 2x
1
+x
2
+x
3
y
4
= x
1
+ 2x
2
+ 2x
3
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Determinare la dimensione e una base di f(H), dove:
H = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
+ 2x
2
= 0.
3. Determinare la dimensione e una base di f
1
(/), dove:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
, y
4
) R
4
[ y
1
+ 2y
2
= 0.
[27] In R
2
, R
3
, R
4
, riferiti alle rispettive basi canoniche, si considerino le applicazioni
lineari:
f : R
4
R
2
, g : R
2
R
3
,
associate, rispettivamente, alle matrici:
A = M(f) =
_
1 2 0 3
0 1 2 1
_
, B = M(g) =
_
_
1 2
2 1
1 0
_
_
.
Capitolo 6 127
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker(g f) sia di im(g f).
2. Sia H liperpiano vettoriale di R
4
di equazione x
2
= 0, determinare la dimensione
e una base del sottospazio vettoriale ( = H ker(g f).
3. Calcolare la dimensione e una base di (g f)(H) e di (g f)
1
(/), dove / ` e
liperpiano vettoriale:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
3
= 0.
[28] In R
3
sono dati i vettori:
v
1
= (3, 1, 0), v
2
= (1 +a, 0, 1), v
3
= (0, 1, 1 +a), a R.
1. Vericare che, al variare di a, linsieme v
1
, v
2
, v
3
` e una base di R
3
.
2. Sia f : R
3
R
4
lapplicazione lineare cos` denita:
_
_
_
f(v
1
) = (1, 0, 0, 0)
f(v
2
) = (0, 1 +a, 0, 1)
f(v
3
) = (1, 2 +a, 0, 0),
scrivere la matrice associata ad f, rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
4
.
3. Determinare, al variare di a R, la dimensione e una base di imf .
[29] Data lapplicazione lineare f : R
4
R
3
tale che:
f((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = (5x
1
+ 4x
2
+x
3
+x
4
, x
1
x
2
+ 2x
3
, 3x
1
+ 2x
2
+ 5x
3
+x
4
),
1. trovare una base sia di ker f sia di imf.
2. Trovare una base dei sottospazi vettoriali J e J ker f , dove:
J = L((1, 1, 1, 2), (7, 3, 2, 1), (2, 4, 3, 7)).
[30] Sia f : R
2
R
3
lapplicazione lineare cos` denita:
_
f(e
1
) = e

1
+e

2
e

3
f(e
2
) = 2e

1
e

3
,
dove B = (e
1
, e
2
) ` e la base canonica di R
2
e B

= (e

1
, e

2
, e

3
) ` e la base canonica di R
3
.
128 Applicazioni Lineari
1. f ` e iniettiva?
2. Calcolare la dimensione e una base di f(H), dove:
H = (x
1
, x
2
) R
2
[ x
1
+x
2
= 0.
3. Calcolare la dimensione e una base di f
1
(/), dove:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
1
+y
2
= 0.
[31] Si consideri lapplicazione lineare f : R
4
o(R
2,2
) cos` denita:
f((0, 0, 1, 1)) =
_
0 1
1 2
_
, f((0, 1, 1, 0)) =
_
2 0
0 2
_
,
f((1, 0, 0, 1)) =
_
1 2
2 1
_
, f((2, 1, 0, 0)) =
_
1 1
1 1
_
.
1. Scrivere la matrice associata ad f rispetto a basi da indicarsi esplicitamente.
2. f ` e suriettiva? Calcolare la dimensione e una base di ker f .
3. Determinare esplicitamente i vettori dellinsieme:
H = f
1
__
1 2
2 1
__
.
Dire se H ` e un sottospazio vettoriale di R
4
.
[32] Si consideri lapplicazione lineare f : R
4
R
3
denita da:
_

_
f(e
1
) = f
1
f
2
+ 2f
3
f(e
2
) = f
1
+f
3
f(e
3
) = f
1
2f
2
f(e
4
) = f
2
f
3
,
con (e
1
, e
2
, e
3
, e
4
) base canonica di R
4
e con (f
1
, f
2
, f
3
) base canonica di R
3
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Determinare una base di f(H), con:
H = L((1, 1, 0, 0), (1, 3, 0, 2), (1, 5, 0, 2)).
Capitolo 6 129
3. Determinare una base di f
1
(/), con:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
1
+y
2
= 2y
2
+y
3
= 0.
[33] Si consideri lapplicazione lineare f : R
4
R
3
denita da:
f((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = (x
1
x
2
, x
2
+x
3
+x
4
, x
1
x
2
x
4
).
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Determinare una base di f(H), con:
H = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
= 0.
3. Determinare una base di f
1
(/), con:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
1
y
2
y
3
= 0.
[34] In R
4
sono dati i vettori u
1
= (1, 1, 0, 1), u
2
= (0, 1, 1, 2).
1. Scrivere la matrice associata allapplicazione lineare f : R
2
R
4
, rispetto alle
basi canoniche (e
1
, e
2
) di R
2
e (e

1
, e

2
, e

3
, e

4
) di R
4
, tale che:
_
f(e
1
) = u
1
f(e
2
) = u
2
.
2. Determinare una base di ker f e una base di imf. f ` e iniettiva? f ` e suriettiva?
3. Determinare la dimensione e una base di imf f(H), con H = L(a), dove
a = (1, 1).
[35] Sia f : R
4
R
3
lapplicazione lineare cos` denita:
f((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = (2x
1
, x
1
x
2
, x
1
+x
2
+x
3
).
1. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
4
e di R
3
.
2. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
130 Applicazioni Lineari
3. Determinare le equazioni dei sottospazi vettoriali f(J), con:
J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
2
+ 2x
3
= 0
e f
1
(J

), con:
J

= (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
2
+ 2y
3
= 0.
[36] Sia f : R
4
R
2
lapplicazione lineare di equazioni:
_
y
1
= x
1
x
2
+x
3
y
2
= x
1
+ 2x
2
+x
3
x
4
.
1. Dimostrare che f ` e suriettiva.
2. Calcolare una base di ker f .
3. Calcolare la dimensione e una base dellimmagine del sottospazio vettoriale H di
R
4
denito da:
H = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
+x
4
= x
3
= 0.
4. Calcolare f
1
(u), dove u = (1, 1). Si ottiene un sottospazio vettoriale di R
4
?
[37] Si consideri lapplicazione lineare f : R
3
R
2,2
cos` denita:
f((x
1
, x
2
, x
3
)) =
_
x
1
x
2
+x
3
x
1
+x
2
x
2
x
3
_
.
1. Scrivere la matrice associata ad f rispetto a basi da indicarsi esplicitamente.
2. Calcolare la dimensione e una base di ker f e di imf . Dire se f ` e iniettiva e/o
suriettiva.
3. Determinare la dimensione e una base dellimmagine f(H) del sottospazio vetto-
riale:
H =
_
(x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
x
2
+x
3
= 0
_
.
4. Determinare la dimensione e una base della controimmagine f
1
(/) del sottospa-
zio vettoriale:
/ = L
__
0 2
1 0
__
.
Capitolo 6 131
5. Dire se esiste e, in caso affermativo, determinarla esplicitamente, una base B

di R
3
tale che la matrice associata ad f rispetto a B

e alla base standard di R


2,2
sia:
A

=
_
_
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 1
0 0 0
_
_
_
_
.
[38] Si consideri lapplicazione lineare f : R
2,2
R
3
cos` denita:
f
__
x
1
x
2
x
3
x
4
__
= (x
2
+x
4
, x
1
+x
3
, x
1
+x
2
+x
4
).
1. Scrivere la matrice associata ad f rispetto a basi da indicarsi esplicitamente.
2. Calcolare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf . Dire se f ` e iniettiva e/o
suriettiva.
3. Determinare la dimensione e una base dellimmagine f(H) del sottospazio vetto-
riale:
H =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
x
3
= x
3
+ 2x
4
= 0
_
.
4. Determinare la dimensione e una base della controimmagine f
1
(/) del sottospa-
zio vettoriale / = L((0, 2, 1)).
5. Dire se esiste e, in caso affermativo, determinarla esplicitamente, una base B

di R
3
tale che la matrice associata ad f rispetto alla base standard di R
2,2
e a B

sia:
A

=
_
_
0 1 0 0
1 0 0 0
0 0 1 0
_
_
.
[39] Si consideri lapplicazione lineare f : R
4
R
2,2
cos` denita:
f((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) =
_
x
2
+x
3
x
1
+x
4
x
1
x
4
x
2
+x
3
_
.
1. Calcolare una base di ker f e una base di imf .
132 Applicazioni Lineari
2. Determinare la dimensione e una base dellimmagine del sottospazio vettoriale:
H = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
x
3
= 0
e determinare la dimensione e una base della controimmagine del sottospazio vet-
toriale:
/ = X R
2,2
[
t
X = X.
3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ker f J, con:
J = L((1, 2, 2, 1), (1, 1, 0, 0), (1, 3, 4, 2)).
La somma ker f +J ` e diretta?
[40] Si consideri lapplicazione lineare f : R
3
R
2
denita da:
f((x, y, z)) = (x +y +z, 2x +z).
1. Determinare una base di ker f e una base di imf .
2. Calcolare f
1
((1, 1)) e determinare la dimensione e una base di f(H), dove H ` e
denito da:
H = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
+ 2x
2
= 0.
3. Determinare la matrice associata ad f rispetto alla base canonica B di R
3
e alla
base (

= ((1, 2), (1, 1)) di R


2
.
[41] Data lapplicazione lineare f : R
3
R
2
tale che:
_
_
_
f((1, 0, 0)) = (2, 1)
f((0, 1, 0)) = (1, 1)
f((0, 0, 1)) = (1, 0),
1. scrivere la matrice associata a f rispetto alle basi canoniche di R
3
e R
2
.
2. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
3. Determinare una base della controimmagine mediante f del sottospazio vettoriale:
/ = (y
1
, y
2
) R
2
[ y
1
y
2
= 0.
Capitolo 6 133
[42] Si consideri lapplicazione lineare f : R
3
R
4
denita da:
_
_
_
f(e
1
) = f
1
+ 2f
2
f
3
f(e
2
) = f
2
+f
3
f
4
f(e
3
) = f
1
+f
3
2f
4
,
dove (e
1
, e
2
, e
3
) indica la base canonica di R
3
e (f
1
, f
2
, f
3
, f
4
) la base canonica di R
4
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Determinare una base del sottospazio vettoriale immagine f(H), con:
H = L((1, 1, 0), (0, 1, 2), (1, 3, 4)).
3. Determinare una base del sottospazio vettoriale controimmagine f
1
(/), con:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
, y
4
) R
4
[ y
1
2y
2
+y
3
= y
2
y
4
= 0.
[43] Sia /(R
3,3
) lo spazio vettoriale delle matrici antisimmetriche di ordine 3. Si consi-
deri lapplicazione lineare f : /(R
3,3
) R
3
denita da:
f
_
_
_
_
0 x
1
x
2
x
1
0 x
3
x
2
x
3
0
_
_
_
_
= (2x
2
+ax
3
, 2x
1
+x
2
+x
3
, ax
1
+x
2
+x
3
), a R.
1. Determinare, al variare di a R, una base di ker f e una base di imf .
2. Determinare, al variare di a R, la dimensione e una base dellimmagine del
sottospazio vettoriale:
H =
_
_
_
_
_
0 x
1
x
2
x
1
0 x
3
x
2
x
3
0
_
_
/(R
3,3
) [ x
1
+ 2x
2
x
3
= 0
_
_
_
e determinare la dimensione e una base della controimmagine del sottospazio vet-
toriale / = L((1, 1, 1)).
[44] Sia f : R
1
[x] R
2
[x] tale che:
f(a +bx) = a + (a +b)x + (a 2b)x
2
, a, b R,
1. f ` e unapplicazione lineare?
134 Applicazioni Lineari
2. In caso affermativo, scrivere la matrice A associata ad f rispetto alla base (1, x) di
R
1
[x] e alla base (1, x, x
2
) di R
2
[x].
3. Determinare, se esiste, unapplicazione lineare g : R
2
[x] R
1
[x] tale che
f g = 3 id, dove id : R
2
[x] R
2
[x] ` e lidentit` a.
[45] Sia f : R
2
[x] R
1
[x] tale che:
f(a +bx +cx
2
) = a +b +c + (2a 3b)x, a, b, c R,
1. f ` e unapplicazione lineare?
2. In caso affermativo, scrivere la matrice A associata ad f rispetto alle basi canoniche
di R
2
[x] e R
1
[x].
3. Determinare, se esiste, unapplicazione lineare g : R
1
[x] R
2
[x] tale che
f g = 4 id, dove id : R
1
[x] R
1
[x] ` e lidentit` a.
[46] Determinare una base del nucleo e una base dellimmagine dellapplicazione lineare:
f : R
3
[x] R
2,2
tale che:
f(3 +x +x
2
) =
_
4 12
3 2
_
, f(x +x
2
+x
3
) =
_
2 6
2 1
_
,
f(2 2x
2
+x
3
) =
_
5 15
5 0
_
, f(4 2x +x
2
) =
_
8 24
0 3
_
.
[47] Data lapplicazione lineare f : R
2
[x] R
3
[x] tale che:
f(a
0
+a
1
x +a
2
x
2
) = a
0
+ 3a
2
+ (3a
1
6a
2
)x + (a
0
3a
2
)x
2
+ (2a
0
+a
1
+ha
2
)x
3
,
1. determinare, per ogni h R, una base sia di ker f sia di imf.
2. Scelto h in modo tale che dim(ker f) = 1, trovare una base dei sottospazi vettoriali
f(J
1
) e f
1
(J
2
), dove:
J
1
= a
0
+a
1
x +a
2
x
2
R
2
[x] [ 3a
0
+ 4a
1
+a
2
= 0,
J
2
= q(x) R
3
[x] [ q(x) ha radice 0.
Capitolo 6 135
[48] Si consideri lapplicazione lineare:
f : R
2
[x] R
3
[x]
cos` denita:
f(a
1
+a
2
x +a
3
x
2
) = (a
2
+a
3
) + (a
1
+a
3
)x + (a
1
+a
2
)x
2
+ (a
1
+a
2
+a
3
)x
3
.
1. Determinare una base di ker f e una base di imf .
2. Individuare la dimensione e una base di f(H), dove H ` e il sottospazio vettoriale di
R
2
[x] dei polinomi aventi 2 come radice.
3. Individuare la dimensione e una base di f
1
(/), dove / ` e il sottospazio vettoriale
di R
3
[x] dei polinomi aventi 3 come radice.
[49] Si consideri lapplicazione lineare f : R
4
R
3
, denita da:
f((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = (x
1
x
3
+ 2hx
4
, x
1
+hx
2
x
3
, 2x
1
+x
2
+hx
4
), h R.
1. Determinare la matrice associata a f rispetto alle basi canoniche B = (e
1
, e
2
, e
3
, e
4
)
di R
4
e ( = (f
1
, f
2
, f
3
) di R
3
.
2. Determinare, al variare di h R, una base sia di ker f sia di imf .
3. Determinare, al variare di h R, una base della controimmagine delliperpiano
vettoriale:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
) R[ y
1
y
2
= 0.
4. Determinare, al variare di h R, una base dellimmagine del sottospazio vettoriale
H = L(v
1
, v
2
, v
3
), dove:
v
1
= e
1
2e
3
, v
2
= e
2
, v
3
= e
4
.
5. Posto h=0, determinare la matrice associata allapplicazione lineare g : H R
3
che si ottiene come restrizione di f a H rispetto alle basi T = (v
1
, v
2
, v
3
) di H e
( di R
3
.
136 Applicazioni Lineari
6.2 Per saperne di pi ` u Esercizi
[1] In R
3
si considerino le basi:
B
1
= ((0, 1, 1), (1, 0, 1), (1, 1, 1)), B
2
= ((0, 1, 1), (1, 0, 1), (1, 1, 1)).
1. Determinare le rispettive basi duali B

1
e B

2
.
2. Determinare la matrice del cambiamento di base da B

1
a B

2
.
3. Partendo dalla base B

1
, con quale procedimento si pu` o calcolare B
1
?
[2] Dato uno spazio vettoriale V di dimensione 3, riferito ad una base B = (v
1
, v
2
, v
3
),
si consideri la base duale B

= (
1
,
2
,
3
) di B in V

.
1. Assegnate le forme lineari:
f = 2
1
+ 3
2

3
, g =
1

2
+
3
,
determinare una base e la dimensione di ker f ker g.
2. Data la base ( = (v
1
v
2
+v
3
, v
2
+v
3
, 2v
1
+v
2
+v
3
) di V determinare la base
((

duale della base biduale di (.


[3] Sia B = (v
1
, v
2
, v
3
) una base di uno spazio vettoriale V di dimensione 3 e sia
B

= (
1
,
2
,
3
) la base duale di B.
1. Calcolare le componenti, rispetto a B

, della forma lineare f su V


3
tale che:
_
_
_
f(v
1
+v
2
) = 1
f(v
2
+v
3
) = 2
f(v
1
+v
3
) = 0.
2. Trovare una base di ker f .
[4] Considerate le due funzioni:
f
1
(p(x)) =
_
1
0
p(x)dx, f
2
(p(x)) =
_
2
0
p(x)dx, p(x) R
1
[x],
Capitolo 6 137
1. Vericare che (f
1
, f
2
) ` e una base dello spazio vettoriale duale R
1
[x]

.
2. Determinare la base duale di (f
1
, f
2
).
[5] Considerate le tre funzioni:
f
1
(p(x)) =
_
1
0
p(x)dx, f
2
(p(x)) = p

(1), f
3
(p(x)) = p(0), p(x) R
2
[x],
1. vericare che (f
1
, f
2
, f
3
) ` e una base dello spazio vettoriale duale R
2
[x]

.
2. Determinare la base duale di (f
1
, f
2
, f
3
).
[6] Si considerino in R
3
la base canonica B = (e
1
, e
2
, e
3
) e nello spazio vettoriale duale
(R
3
)

la sua base duale B

= (
1
,
2
,
3
). Sono date, rispetto a B e a B

, la base:
B
1
= ((1, 1, 0), (0, 1, 1), (1, 1, 1))
di R
3
e la base:
B

2
= ((1, 1, 0), (0, 1, 1), (1, 1, 1))
di (R
3
)

. Determinare:
1. le basi B

1
e B

2
duali delle basi B
1
e B

2
, rispettivamente;
2. la matrice del cambiamento di base da B
2
(base di R
3
la cui base duale ` e B

2
) a B
1
.
3. Calcolare (2v
1
+ 3v
2
v
3
)(f
1
2f
2
+f
3
), dove:
v
1
= e
1
e
2
+e
3
, v
2
= e
1
e
3
, v
3
= 2e
1
+e
2
3e
3
,
f
1
=
1

3
, f
2
=
1
+
2
+
3
, f
3
= 3
2
+ 2
3
.
6.3 Soluzioni
[1] ker f = o; f ` e iniettiva.
[2] ker f = L((1, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 0)), imf = L((1, 2, 1), (0, 1, 1)).
138 Applicazioni Lineari
[3] dim(ker f) = 0, dim(imf) = 4.
[4] ker f
1
= x V
3
[ x u = 0, imf
1
= R.
ker f
2
= x V
3
[ x = u, R, imf
2
= y V
3
[ y u = 0.
[5] 1. A = M
B,B
(f) =
_
_
6 9 3
1 0 1
1 3 2
_
_
,
con B base canonica di R
3
;
det(A) = 0, quindi lendomorsmo f non ` e n e iniettivo n e suriettivo.
2. ker f = L((1, 1, 1)), imf = L((6, 1, 1), (3, 0, 1)).
3. u appartiene ad imf se e solo se t =
4
5
.
4. u =
_
8
5
,
13
5
_
, rispetto alla base ((6, 1, 1), (3, 0, 1)) di imf.
5. Per esempio (1, 0, 0).
6. S`, ker f e imf sono in somma diretta perch e linsieme formato dallunione della
base di ker f, precedentemente ottenuta, insieme con la base di imf, prima ricava-
ta, ` e una base di R
3
.
7. Non esistono controimmagini del vettore y perch e y / imf .
[6] 1. f ` e iniettivo per a ,= 1.
2. Se a = 1 dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 2, 0)),
se a = 1 dim(ker f) = 2, ker f = L((1, 0, 2), (1, 2, 0)).
3. Non esistono controimmagini di tale vettore.
4. La risposta ` e affermativa e segue dal teorema del completamento della base.
Capitolo 6 139
5. Se a = 1 dim(imf) = 1, imf = L((1, 1, 2)). La somma di ker f e di imf ` e di-
retta perch e linsieme formato dallunione della base di ker f, precedentemente
ottenuta, insieme con la base di imf, prima ricavata, ` e una base di R
3
.
6. Se l = 2h = 2k, allora (l, h, k) imf e:
f
1
((2k, k, k)) =
__
1
4
k
1
2
t
1

1
2
t
2
, t
1
, t
2
_
R
3
[ t
1
, t
2
R
_
.
7. S`, esiste un endomorsmo g, per esempio quello di matrice associata:
M(g) =
_
_
1 1 1
0 2 1
2 0 1
_
_
rispetto alla base canonica di R
3
.
[7] La risposta ` e affermativa e la matrice che si ottiene ` e:
A =
_
_
1 1 2
2 3 3
1 4 5
_
_
.
[8] 1. I vettori dati sono linearmente indipendenti perch e la matrice avente sulle righe le
loro componenti ha rango 3. Una delle basi richieste ` e per esempio (u
1
, u
2
, u
3
, e
4
).
2. M(f) =
_
_
0 2
1
2
1

1
0 2
2
2
2

2
0 2
3
2
3

3
_
_
,
1
,
2
,
3
R.
[9] 1. ker f = L((2, 1, 1)) da cui segue la tesi.
2. (u, v, w) ` e una base di R
3
per k ,= 2.
3. e
1
= 2u v + 4w, e
2
= w, e
3
= u +v 2w.
4. Per esempio M
C,B
(g) =
_
_
1 0 0
0 1 0
2 1 1
_
_
.
140 Applicazioni Lineari
5. M
B,B
(g) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0
1
2
0 0
1
2
4 1
3
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[10] 1. Lendomorsmo f non ` e suriettivo perch e il rango della matrice associata ` e 2.
Un vettore privo di controimmagine ` e per esempio e
3
= (0, 0, 1).
2. Lendomorsmo f non ` e iniettivo infatti ker f = L((1, 1, 1)),
per esempio f((1, 1, 1)) = o e f((2, 2, 2)) = o.
3. w non appartiene a f(H) in quanto:
f(H) = (x

, y

, z

) R
3
[ 3x

4y

2z

= 0.
[11] 1. Se t ,= 0 dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1, 2, 0)), dim(imf) = 3, imf = R
3
;
se t = 0 dim(ker f) = 2, ker f = L((2, 1, 0, 1), (3, 0, 2, 1)),
dim(imf) = 2, imf = L((1, 0, 1), (2, 0, 1)).
2. Se t ,= 0 una base di R
4
richiesta ` e:
((1, 1, 2, 0), (0, 1, 0, 0), (0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1));
se t = 0 una base di R
4
richiesta ` e:
((2, 1, 0, 1), (3, 0, 2, 1), (0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1)).
3. Se t ,= 0 f
1
((1, 0, 1)) =
__
t, t,
2
3
2t,
5
3
_
R
4
[ t R
_
;
se t = 0 allora:
f
1
((1, 0, 1)) =
__
1 2t
1

3
2
t
2
, t
1
, t
2
, 2 t
1

1
2
t
2
_
R
4
[ t
1
, t
2
R
_
.
4. Non esiste alcun k con la propriet` a richiesta.
[12] 1. imf = L
__
0 0
1 0
_
,
_
3 0
1 1
_
,
_
1 2
0 0
__
.
Capitolo 6 141
2. S`, f ` e iniettiva in quanto dim(imf) = 3.
3. Esiste un solo vettore v = (3, 6, 3).
4. La matrice A non ammette controimmagini.
[13] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 0 0
1 1 0
1 1 1
0 0 0
_
_
_
_
.
2. dim(imf) = 3, imf = L
__
1 1
1 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
1 0
__
.
[14] 1. ker f = L((1, 3, 1, 0, 5), (4, 3, 4, 5, 0)), imf = R
3
.
2. f(1) = R
3
.
3. La verica che f(b) = f(a) segue dal calcolo di ker f .
[15] 1. Per esempio, date:
A =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
, B =
_
_
0 1 1
0 0 2
0 0 3
_
_
,
si ha det(A) = 1 e det(B) = 0, quindi det(A) + det(B) = 1. Ma:
A +B =
_
_
1 1 1
0 1 2
0 0 4
_
_
e det(A +B) = 4 ,= det(A) + det(B), quindi la funzione che ad ogni matrice di
R
3,3
associa il suo determinante non ` e lineare.
2. S`, lapplicazione ` e lineare e suriettiva, la verica segue dalle propriet` a della traccia
di una matrice quadrata. Il nucleo ha dimensione 8 ed ` e costituito da tutte le matrici
quadrate di ordine 3 aventi traccia nulla.
142 Applicazioni Lineari
[16] M
B

, B

(h) =
_
_

1
1
2
+ 1
3
+ 2
4
+ 1

1
+ 2
2
+ 5
3
1
4
+ 1

1

2

3

4
_
_
,
1

2
,
3
,
4
R.
[17] Non esiste g.
[18] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 2 0
2 0 0
0 1 0
4 3 0
_
_
_
_
, rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
4
.
2. M(f) =
_
_
_
_
1 1 1
1 0 1
2 0 2
1 0 1
_
_
_
_
, rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
4
.
3. Non esistono applicazioni lineari iniettive di dominio R
4
e codominio R
3
.
[19] M(f) =
_
_
0 0 0
0 0 0

_
_
, R, ,= 0, rispetto alla base canonica di R
3
.
[20] 1. (f g)(v
1
+v
2
) = 4v
1
+ 4v
2
.
2. x = (, 2), R; y = (t, t), t R.
[21] M
B,B
(f) =
_
_
1 1 0
0 2 1
2 4 3
_
_
, rispetto alla base canonica B di R
3
;
ker f = L((1, 1, 2)), imf = L((1, 0, 2), (1, 2, 4));
per esempio M
B,B
(g) =
_
_
1 1 0
0 2 0
2 4 0
_
_
, ker g = L((0, 0, 1)).
Capitolo 6 143
[22] M(f) =
_
_
1 1 1 1
2 1 0 1
3 0 1 k
_
_
, k R
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
4
e alla base di o(R
2,2
)
introdotta allinizio del capitolo;
se k ,= 2 imf = o(R
2,2
), ker f = L((1, 2, 3, 0));
se k = 2 imf = L
__
1 1
1 0
_
,
_
1 0
0 1
__
, ker f = L((2, 1, 0, 3), (1, 0, 1, 2)).
[23] 1. Esiste una sola applicazione lineare f perch e i vettori (1, 0, 1, 0), (0, 1, 0, 1),
(0, 0, 0, 1), (1, 0, 0, 1) costituiscono una base di R
4
.
M
B,B

(f) =
_
_
2 1 0 1
2 3 3 1
0 4 3 2
_
_
,
dove B ` e la base canonica di R
4
e B

` e la base di o(R
2,2
) indicata allinizio del
capitolo.
2. ker f = L((3, 6, 8, 0), (1, 2, 0, 4)), imf = L
__
0 1
1 1
_
,
_
1 1
1 2
__
.
3. f
1
(J) = ker fL((7, 2, 0, 0)) = L((3, 6, 8, 0), (1, 2, 0, 4), (7, 2, 0, 0)).
[24] 1. ker f = L((3, 4, 0, 0, 1), (2, 3, 0, 1, 0), (1, 2, 1, 0, 0)),
imf = L((0, 1, 1), (1, 0, 1)).
2. I valori richiesti sono h = 2, h = 1.
3. Tenendo conto che f(J) ` e un iperpiano vettoriale di R
3
, si ha:
f(J) = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
1
+y
2
+y
3
= 0.
[25] M(f) =
_
_
_
_
1 1 0
2 1 1
1 0 1
0 1 1
_
_
_
_
144 Applicazioni Lineari
` e la matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
4
;
dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) = L((2, 3, 0), (1, 1, 1)).
[26] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 1 1
0 1 1
2 1 1
1 2 2
_
_
_
_
` e la matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
4
;
dim(ker f) = 1, ker f = L((0, 1, 1));
dim(imf) = 2, imf = L((1, 0, 2, 1), (1, 1, 1, 2)).
2. dim(f(H)) = 2, f(H) = L((1, 1, 1, 2), (1, 1, 3, 0)).
3. dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) = L((0, 1, 1), (3, 1, 0)).
[27] 1. dim(ker(g f)) = 2, ker(g f) = L((4, 2, 1, 0), (1, 1, 0, 1));
dim(im(g f)) = 2, im(g f) = L((2, 1, 0), (5, 0, 1)).
2. dim(() = 1, ( = L((6, 0, 1, 2)).
3. dim((g f)(H))) = 2, (g f)(H) = L((1, 2, 1), (2, 1, 0));
dim((g f)
1
(/)) = 3, (g f)
1
(/) = L((6, 0, 1, 1), (4, 2, 1, 0), (0, 0, 1, 0)).
[28] 1. I vettori sono linearmente indipendenti per ogni valore di a R in quanto il de-
terminante della matrice avente come righe le componenti dei tre vettori dati vale
2 a
2
.
Capitolo 6 145
2. M(f) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 0
1 +a +a
2
2 +a
2

3(1 +a +a
2
)
2 +a
2
1 + 4a +a
2
2 +a
2
0 0 0
1 +a
2 +a
2

3(1 +a)
2 +a
2
3
2 +a
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
3. Se a ,= 2 dim(imf) = 3,
imf = L((1, 0, 0, 0), (0, a + 1, 0, 1), (1, a + 2, 0, 0));
se a = 2 dim(imf) = 2, imf = L((1, 0, 0, 0), (0, 1, 0, 1)).
[29] 1. ker f = L((1, 1, 0, 1), (0, 2, 1, 9)), imf = L((5, 1, 3), (4, 1, 2)).
2. J = L((1, 1, 1, 2), (0, 2, 1, 3)), J ker f = L((3, 5, 1, 6)).
[30] 1. f ` e iniettiva perch e la matrice ad essa associata ha rango 2.
2. dim(f(H)) = 1, f(H) = L((1, 1, 0)).
3. dim(f
1
(/)) = 1, f
1
(/) = L((1, 1)).
[31] 1. La matrice associata ad f rispetto alla base canonica B = (e
1
, e
2
, e
3
, e
4
) di R
4
e
alla base:
( =
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
di o(R
2,2
) ` e data da:
A = M
B,C
(f) =
_
_
0 1 1 1
2 5 5 4
2 5 3 1
_
_
.
2. f ` e suriettiva perch e A ha rango 3;
dim(ker f) = 1, ker f = L((6, 1, 3, 2)).
3. H =
__
1 6t,
1
2
t,
1
2
3t, 2t
_
R
4
[ t R
_
;
146 Applicazioni Lineari
H non ` e un sottospazio vettoriale di R
4
perch e non contiene il vettore nullo.
[32] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1, 0, 1)),
dim(imf) = 3, imf = R
3
.
2. f(H) = L((2, 1, 3)).
3. f
1
(/) = L((1, 0, 0, 0), (0, 1, 0, 1)).
[33] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1, 1, 0)),
dim(imf) = 3, imf = R
3
.
2. f(H) = L((0, 1, 1), (0, 1, 0)).
3. f
1
(/) = L((1, 0, 0, 0), (0, 0, 0, 1), (0, 1, 1, 0)).
[34] 1. La matrice associata a f rispetto alle basi canoniche di R
2
e di R
4
` e:
_
_
_
_
1 0
1 1
0 1
1 2
_
_
_
_
.
2. ker f = o e quindi f ` e iniettiva; imf = L(u
1
, u
2
) e f non ` e suriettiva.
3. dim(imf f(H)) = 1, imf f(H) = L(f(a)) = L((1, 0, 1, 3)).
[35] 1. M(f) =
_
_
2 0 0 0
1 1 0 0
1 1 1 0
_
_
.
2. dim(ker f) = 1, ker f = L((0, 0, 0, 1)),
dim(imf) = 3, imf = R
3
.
3. f(J) = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ y
1
y
2
2y
3
= 0;
f
1
(J

) = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ 3x
1
+x
2
+ 2x
3
= 0.
[36] 1. La matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
4
e R
2
` e:
Capitolo 6 147
M(f) =
_
1 1 1 0
1 2 1 1
_
,
il suo rango ` e 2, quindi f ` e suriettiva.
2. ker f = L((1, 0, 1, 0), (0, 1, 1, 3)).
3. dim(f(H)) = 2, f(H) = R
2
.
4. f
1
(u) = (t
1
, t
2
, 1 t
1
+t
2
, 2 + 3t
2
) [ t
1
, t
2
R,
non ` e un sottospazio vettoriale di R
4
perch e non contiene il vettore nullo.
[37] 1. La matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
2,2
` e:
A =
_
_
_
_
1 0 0
0 1 1
1 1 0
0 1 1
_
_
_
_
.
2. dim(ker f) = 0, ker f = o, f ` e iniettiva.
dim(imf) = 3, imf = L
__
1 0
1 0
_
,
_
0 1
1 1
_
,
_
0 1
0 1
__
,
f non ` e suriettiva.
3. dim(f(H)) = 2, f(H) = L
__
1 1
0 1
_
,
_
1 1
1 1
__
.
4. dim(f
1
(/)) = 1, f
1
(/) = L((0, 1, 1)).
5. Si tratta di ricavare una matrice invertibile X R
3,3
tale che A

= AX. Una tale


matrice non esiste.
[38] 1. La matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
2,2
e di R
3
` e:
A =
_
_
0 1 0 1
1 0 1 0
1 1 0 1
_
_
.
2. dim(ker f) = 1, ker f = L
__
0 1
0 1
__
,
148 Applicazioni Lineari
dim(imf) = 3, imf = R
3
,
f non ` e iniettiva, f ` e suriettiva.
3. dim(f(H)) = 2, f(H) = L((1, 0, 3), (1, 0, 1)).
4. dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) = L
__
1 0
3 0
_
,
_
0 1
0 1
__
.
5. Si tratta di ricavare una matrice invertibile X R
3,3
tale che A

= XA. Una tale


matrice non esiste.
[39] 1. ker f = L((1, 0, 0, 1), (0, 1, 1, 0)),
imf = L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
__
.
2. dim(f(H)) = 2, f(H) = L
__
1 1
1 1
_
,
_
0 1
1 0
__
.
dim(f
1
(/)) = 3, f
1
(/) = L((1, 0, 0, 0), (0, 1, 1, 0), (0, 0, 0, 1)).
3. dim(ker f J) = 1, ker f J = L((1, 2, 2, 1)) e quindi la somma ker f +J
non ` e diretta.
[40] 1. ker f = L((1, 1, 2)), imf = R
2
.
2. f
1
((1, 1)) = (0, 1, 1) + ker f , dove per (0, 1, 1) + ker f si intende il sottoinsieme
di R
3
ottenuto sommando il vettore (0, 1, 1) con ogni vettore di ker f;
dim(f(H)) = 2, f(H) = R
2
.
3. M
B,C

(f) =
_
_
_
_
_
1
1
3
2
3
0
2
3

1
3
_
_
_
_
_
.
[41] 1. La matrice associata ad f rispetto alle basi canoniche di R
3
e di R
2
` e:
Capitolo 6 149
M(f) =
_
2 1 1
1 1 0
_
.
2. dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1, 3)),
dim(imf) = 2, imf = R
2
.
3. f
1
(/) = L((1, 0, 1), (0, 1, 2)).
[42] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 2, 1)),
dim(imf) = 2, imf = L((1, 2, 1, 0), (0, 1, 1, 1)).
2. f(H) = L((1, 3, 2, 1), (2, 1, 3, 5)).
3. f
1
(/) = L((1, 2, 1)).
[43] 1. Se a ,= 2 ker f = o e imf = R
3
.
Se a = 2 ker f = L
_
_
_
_
0 0 1
0 0 1
1 1 0
_
_
_
_
e imf = L((0, 1, 1), (2, 1, 1)).
2. Per ogni a R dim(f(H)) = 2, f(H) = L((a, 3, 1 +a), (2 + 2a, 3, 3)).
Per a ,= 2 dim(f
1
(/)) = 1 e una sua base ` e ad esempio:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
2
2 a
2 +a +a
2
(2 a)
2
2
2 a
0
6 a
(2 a)
2
2 +a +a
2
(2 a)
2
6 a
(2 a)
2
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
Se a = 2 f
1
(/) = ker f .
[44] 1. f ` e unapplicazione lineare perch e ` e denita tramite equazioni lineari omogenee.
150 Applicazioni Lineari
2. La matrice richiesta ` e A =
_
_
1 0
1 1
1 2
_
_
.
3. Non esiste alcuna applicazione lineare g che verica le condizioni richieste.
[45] 1. f ` e unapplicazione lineare perch e le equazioni che la deniscono sono lineari
e omogenee.
2. La matrice richiesta ` e A =
_
1 1 1
2 3 0
_
.
3. g esiste ed ` e associata alla seguente matrice, costruita rispetto alla base (1, x) di
R
1
[x] e alla base (1, x, x
2
) di R
2
[x]:
M(g) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3
2
u 2 +
3
2
v
u v
4
5
2
u 2
5
2
v
_
_
_
_
_
_
_
_
_
, (u, v) R
2
.
[46] La matrice associata ad f, rispetto alla base (1, x, x
2
, x
3
) di R
3
[x] e alla base cano-
nica di R
2,2
, ` e:
M(f) =
_
_
_
_
1 1 2 1
3 3 6 3
0 1 2 1
1 0 1 0
_
_
_
_
.
ker f = L(x +x
3
), imf = L
__
1 3
0 1
_
,
_
1 3
1 0
_
,
_
2 6
2 1
__
.
[47] 1. Se h ,= 4 ker f = o, imf = L(1 x
2
+ 2x
3
, 3x +x
3
, 3 6x 3x
2
+hx
3
);
se h = 4 ker f = L(3 + 2x +x
3
), imf = L(1 x
2
+ 2x
3
, 3x +x
3
).
2. f(J
1
) = L(4 + 9x + 4x
2
5x
3
), f
1
(J
2
) = L(3 + 2x +x
2
, x).
Capitolo 6 151
[48] 1. ker f = o, imf = L(x +x
2
+x
3
, 1 +x
2
+x
3
, 1 +x +x
3
).
2. dim(f(H)) = 2, f(H) = L(1 2x x
2
x
3
, 1 +x 2x
2
x
3
);
3. dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) = L(3 4x +x
2
, 2 13x + 13x
2
).
[49] 1. A = M
B,C
(f) =
_
_
1 0 1 2h
1 h 1 0
2 1 0 h
_
_
.
2. Se h ,= 0 ker f =
__
t
1
2
ht, 2t, t +
3
2
ht, t
_
R
4
[ t R
_
,
imf = L((1, 0, 0), (0, 1, h), (1, 2, 0)).
Se h = 0 ker f = (t
2
, 2t
2
, t
2
, t
1
) [ t
1
, t
2
R, imf = L((1, 0, 0), (0, 1, 0)).
3. f
1
(/) = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ 2hx
4
hx
2
= 0, h R quindi:
se h ,= 0 f
1
(/) = L((1, 0, 0, 0), (0, 2, 0, 1), (0, 0, 0, 1)),
se h = 0 f
1
(/) = R
4
.
4. f(H) = L((0, h, 1), (2h, 0, h), (3, 3, 2)), quindi:
se h ,= 0 dim(f(H)) = 3, f(H) = R
3
;
se h = 0 dim(f(H)) = 2, f(H) = L((3, 3, 2), (0, 0, 1)).
5. La matrice richiesta ` e M
D,C
(g) =
_
_
3 0 0
3 0 0
2 1 0
_
_
.
6.4 Per saperne di pi ` u Soluzioni
[1] 1. Le basi duali richieste sono:
B

1
= ((1, 0, 1), (0, 1, 1), (1, 1, 1)), B

2
= ((1, 0, 1), (0, 1, 1), (1, 1, 1));
le componenti dei vettori delle basi duali sono date rispetto alla base duale B

del-
la base canonica B di R
3
.
2. La matrice del cambiamento di base da B

a B

1
` e:
152 Applicazioni Lineari
A =
_
_
1 0 1
0 1 1
1 1 1
_
_
;
la matrice del cambiamento di base da B

a B

2
` e:
B =
_
_
1 0 1
0 1 1
1 1 1
_
_
;
pertanto la matrice del cambiamento di base da B

1
a B

2
` e:
A
1
B =
_
_
1 2 2
2 1 2
2 2 3
_
_
.
3.
`
E noto che lo spazio vettoriale biduale (R
3
)

` e canonicamente isomorfo a R
3
,
quindi le componenti di un generico vettore x di R
3
, rispetto alla base B
1
, sono
anche le componenti dellimmagine di x, tramite lisomorsmo canonico da R
3
a
(R
3
)

, rispetto alla base B

1
duale di B

1
. Di conseguenza per ottenere la base B
1
` e sufciente calcolare la base duale di B

1
oppure determinare la matrice (
t
A)
1
, le
cui colonne sono le componenti dei vettori cercati.
[2] 1. ker f ker g = x
1
v
1
+x
2
v
2
+x
3
v
3
[ 2x
1
+ 3x
2
x
3
= x
1
x
2
+x
3
= 0
= L(2v
1
3v
2
5v
3
), dim(ker f ker g) = 1.
2. La base ((

coincide con (

.
[3] 1. Le componenti di f , rispetto alla base B

, sono
_

1
2
,
3
2
,
1
2
_
.
2. ker f = L((1, 0, 1), (3, 1, 0)).
[4] 1. f
1
, f
2
sono forme lineari linearmente indipendenti (la verica segue dalla loro
denizione e dalle propriet` a del calcolo differenziale e integrale).
2. Se p(x) = a +bx, allora:
f
1
(p(x)) = a +
b
2
, f
2
(p(x)) = 2a + 2b;
Capitolo 6 153
quindi la base duale richiesta ` e
_
2 2x,
1
2
+x
_
.
[5] 1. f
1
, f
2
, f
3
sono forme lineari linearmente indipendenti (la verica segue dalla loro
denizione e dalle propriet` a del calcolo differenziale e integrale).
2. Se p(x) = a +bx +cx
2
, allora:
f
1
(p(x)) = a +
b
2
+
c
3
, f
2
(p(x)) = b + 2c, f
3
(p(x)) = a.
La base duale richiesta ` e:
_
3x
3
2
x
2
,
1
2
x +
3
4
x
2
, 1 3x +
3
2
x
2
_
.
[6] 1. B

1
= (
2

3
,
1
+
2
,
1

2
+
3
), B

2
= (e
2
+e
3
, e
1
+e
2
, e
1
e
2
e
3
),
dove i vettori e
1
, e
2
, e
3
sono stati identicati con i vettori della base B

di (R
3
)

duale della base B

di (R
3
)

mediante lisomorsmo canonico da R


3
a (R
3
)

.
2. Sia P la matrice del cambiamento di base da B a B
1
, ossia:
P =
_
_
1 0 1
1 1 1
0 1 1
_
_
.
La matrice Q del cambiamento di base da B

(base duale di B) a B

1
(base duale
di B
1
) ` e Q = (
t
P)
1
. Da 1. si ha che la matrice S del cambiamento di base da B

(base duale di B) a B

2
(base duale di B
2
) ` e:
S =
_
_
1 0 1
1 1 1
0 1 1
_
_
.
Di conseguenza, la matrice R del cambiamento di base da B a B
2
verica lugua-
glianza S = (
t
R)
1
. Quindi la matrice del cambiamento di base da B
2
a B
1
` e:
R
1
P =
t
SP =
_
_
0 1 0
1 0 0
0 0 1
_
_
.
154 Applicazioni Lineari
3.

(2v
1
+ 3v
2
v
3
)(f
1
2f
2
+f
3
) = 8,
per la soluzione si tenga presente il punto 1.
Capitolo 7
Diagonalizzazione
7.1 Esercizi
In tutti gli esercizi di questo capitolo si sono adottate le notazioni usuali, in particolare si
` e indicato con:
- R
n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione n, delle n-uple di numeri reali dotato
del prodotto scalare standard, che rende ortonormale la base canonica (e
1
= (1, 0, . . . , 0),
e
2
= (0, 1, 0, . . . , 0), . . . , e
n
= (0, 0, . . . , 1)).
- R
m,n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione mn, delle matrici aventi m righe e
n colonne, ad elementi reali dotato del prodotto scalare standard X Y = tr(
t
X Y ), con
X, Y R
m,n
, che rende ortonormale la base canonica:
_
_
_
E
11
=
_
_
_
1 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, E
12
=
_
_
_
0 1 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, . . . , E
mn
=
_
_
_
0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 1
_
_
_
_
_
_
.
Con tr(
t
X Y ) si intende la traccia della matrice prodotto della trasposta della matrice X
con la matrice Y.
- R
n,n
lo spazio vettoriale euclideo delle matrici quadrate di ordine n, ad elementi reali,
riferito alla base canonica (il caso particolare della precedente).
- o(R
n,n
) lo spazio vettoriale delle matrici simmetriche di ordine n ad elementi reali, di
dimensione n(n + 1)/2, riferito alla base:
155
156 Diagonalizzazione
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0 . . . . . . 0
0 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 1 . . . . . . 0
1 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . . . . 1
0 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
1 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . . . . 0
0 1 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 . . . . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 . . . . . . 0 1
0 . . . . . . 1 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 . . . . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 . . . . . . 0 0
0 . . . . . . 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
- /(R
n,n
) lo spazio vettoriale delle matrici antisimmetriche di ordine n ad elementi reali,
di dimensione n(n 1)/2, riferito alla base:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 . . . . . . 0
1 0 . . . . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 1 . . . 0
0 0 0 . . . 0
1 0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 0 . . . 0
_
_
_
_
_
_
_
, . . . ,
_
_
_
_
_
_
_
0 0 . . . 0 0
0 0 . . . 0 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0 1
0 0 . . . 1 0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
- R
n
[x] lo spazio vettoriale reale, di dimensione n + 1, dei polinomi di grado minore o
uguale a n, nella variabile x, a coefcienti reali, riferito alla base (1, x, x
2
, . . . , x
n
).
- V
3
lo spazio vettoriale reale, di dimensione 3, dei vettori ordinari, riferito ad una base
ortonormale positiva B = (i, j, k). In questo contesto indica il prodotto vettoriale
o esterno tra due vettori e il prodotto scalare tra due vettori.
- Se f : V W ` e un applicazione lineare allora f(H) indica limmagine del sottospa-
zio vettoriale H di V, mentre f
1
(/) indica la controimmagine del sottospazio vettoriale
/ di W. M
B,C
(f) indica la matrice associata ad f rispetto alla base B di V e alla base (
di W.
- H

indica il complemento ortogonale del sottospazio vettoriale H di uno spazio vetto-


riale euclideo (V, ).
Capitolo 7 157
[1] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
2 1 0
1 2 1
0 1 2
_
_
.
[2] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
2 1 1
1 2 3
3 4 1
_
_
.
[3] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
0 2 2
2 4 2
2 2 0
_
_
.
[4] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
_
_
1 1 0 0
1 2 1 0
0 1 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
[5] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
_
_
3 1 0 0
1 3 0 0
0 0 4 1
0 0 1 4
_
_
_
_
.
[6] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
_
_
1 4 3 0
4 1 0 0
3 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
158 Diagonalizzazione
[7] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
_
_
2 0 0 0
0 1 1 0
0 1 1 0
0 0 0 2
_
_
_
_
.
[8] Trovare gli autovalori e gli autovettori della matrice:
A =
_
_
_
_
2 1 0 0
1 2 0 0
0 0 2 1
0 0 1 2
_
_
_
_
.
[9] Data la matrice:
A =
_
_
a 2 a 1
3 5 2
4 4 1
_
_
, a R,
1. determinare per quali valori del parametro a la matrice A ammette lautovalore
= 1.
2. Posto a = 0, esistono tre autovettori di A linearmente indipendenti?
[10] Si considerino le matrici:
A =
_
_
1 0 0
1 1 0
2 3 2
_
_
, B =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
.
1. Determinare (se esiste) una matrice invertibile P tale che P
1
AP = B.
2. Esiste una matrice ortogonale Q tale che Q
1
AQ = B?
[11] Data la matrice:
A =
_
_
0 h h
1 h
2
h 1
h 1 0 h 1
_
_
, h R,
1. trovare i valori di h per cui A ha rango minore di 3.
Posto h = 1 nella matrice A:
Capitolo 7 159
2. determinare autovalori ed autovettori di A;
3. A ` e diagonalizzabile?
[12] Data la matrice:
A =
_
_
1 2 4
2 2 2
4 2 1
_
_
,
trovare:
1. gli autovalori e gli autovettori di A;
2. una base ortonormale di R
3
costituita da autovettori di A;
3. una matrice ortogonale P tale che P
1
AP sia una matrice diagonale.
[13] Data la matrice:
A =
_
_
3 2 1
3 2 h + 1
6 4 2
_
_
, h R,
1. trovare il valore di h per cui la matrice A ammette lautovalore = 3.
2. Posto h = 2, provare che A ` e diagonalizzabile, trovare una matrice diagonale D
simile ad A e un cambiamento di base che la realizzi.
[14] Dire se la matrice:
A =
_
_
_
_
1 2 4 1
2 3 9 1
1 0 6 5
2 5 7 5
_
_
_
_
ammette lautovalore = 0.
[15] Al variare di a R discutere e risolvere il sistema lineare omogeneo AX = O,
dove:
A =
_
_
1 1 a + 2
2a + 1 1 0
0 0 a
_
_
, X =
_
_
x
1
x
2
x
3
_
_
e O R
3,1
` e la matrice nulla. Posto a = 1, scrivere la matrice B =
t
A + A e trovare
gli autovalori di B.
160 Diagonalizzazione
[16] Data la matrice:
A =
_
_
_
_
0 a 1 0
a 0 1 0
1 1 1 0
0 0 0 a
_
_
_
_
, a R,
1. dire per quali valori del parametro a la matrice A ha rango massimo.
2. Posto a = 0, trovare autovalori ed autovettori di A.
[17] Data la matrice:
A =
_
_
0 2 a
2 1 1
a 1 1
_
_
, a R,
1. trovare i valori di a per i quali il rango di A ` e 2.
2. Posto a = 2, trovare autovalori ed autovettori di A.
[18] Sono date le matrici:
A =
_
_
1 0 1
1 h 2
1 h 1 h
2
_
_
, X =
_
_
x
y
z
_
_
, B =
_
_
0
1
h
_
_
, h R.
1. Discutere, al variare del parametro h, le soluzioni dellequazione matriciale
AX = B.
Posto h = 0 nella matrice A:
2. scrivere la matrice C = A
t
A e ridurla a forma diagonale;
3. dire se i vettori rappresentati dalle righe della matrice A costituiscono una base
ortonormale di R
3
.
[19] Data la matrice:
A =
_
_
0 1 k
1 h 1
k 1 0
_
_
, h, k R,
1. determinare per quali valori di h, k R la matrice A ` e invertibile.
Posto h = 0, k = 1,
Capitolo 7 161
2. vericato che A ` e diagonalizzabile, determinare una matrice diagonale D e una
matrice invertibile P tale che D = P
1
AP .
3. Giusticare il fatto che la matrice A sia ortogonalmente diagonalizzabile e trovare
una matrice ortogonale che la diagonalizzi.
[20] Sia A R
n,n
una matrice invertibile.
1. Stabilire la relazione che intercorre tra gli autovalori di A e gli autovalori di A
1
.
2. Supponendo che A sia diagonalizzabile, vale a dire che esistano una matrice inver-
tibile P e una matrice diagonale D tali che P
1
AP = D, vericare che anche A
1
` e diagonalizzabile e determinare una matrice invertibile P

e una matrice diagonale


D

tali che (P

)
1
A
1
P

= D

.
[21] Sia A R
n,n
. Si consideri A
2
= AA.
1. Stabilire la relazione che intercorre tra gli autovalori di A e gli autovalori di A
2
.
2. Supponendo che A sia diagonalizzabile, vale a dire che esistano una matrice inver-
tibile P e una matrice diagonale D tali che P
1
AP = D, vericare che anche A
2
` e diagonalizzabile e determinare una matrice invertibile P

e una matrice diagonale


D

tali che (P

)
1
A
2
P

= D

.
[22] Data la matrice:
A =
_
_
_
_
0 1 0 0
1 0 0 0
0 0 1 2
0 0 2 1
_
_
_
_
,
determinarne gli autovalori e una base di ciascun autospazio e dire se A ` e diagonalizza-
bile.
[23] Data la matrice:
A =
_
_
1 1 1
1 0 1
2 1 0
_
_
,
1. determinarne gli autovalori.
162 Diagonalizzazione
2. A ` e diagonalizzabile? In caso affermativo, determinare una matrice P in R
3,3
tale
che P
1
AP sia una matrice diagonale.
[24] 1. Per quali valori del parametro h R il sistema lineare:
_
_
_
x hy +z = 1
x +hy z = 0
3x y +z = 2, h R,
ammette innite soluzioni?
Detta A la matrice dei coefcienti del sistema lineare:
2. trovare per quali valori di h esiste A
1
;
3. posto h = 1, dire se A ` e diagonalizzabile.
[25] Sia A R
n,n
, dimostrare oppure dare un controesempio alle seguenti implicazioni:
1. A diagonalizzabile = A invertibile;
2. A invertibile = A diagonalizzabile.
[26] Sia:
A =
_
_
1 3 5
3 2 1
5 4 0
_
_
,
determinare la matrice B = A +
t
A. Vericare che B ` e diagonalizzabile e scrivere una
matrice D diagonale, simile a B.
[27] Sia:
A =
_
_
_
_
1 0 1 0
0 1 1 0
0 0 1 1
0 0 k 0
_
_
_
_
, k R.
1. Per quali valori di k A ` e invertibile?
2. Per quali valori di k A ` e diagonalizzabile?
Capitolo 7 163
[28] Si consideri la matrice simmetrica:
A =
_
_
2 2 1
2 5 2
1 2 2
_
_
.
1. Stabilire se A ` e invertibile e, in caso affermativo, determinare A
1
.
2. Calcolare gli autovalori e una base di ciascun autospazio di A.
3. Determinare una matrice P tale che P
1
AP = D, dove D ` e una matrice diagonale
e con P non necessariamente ortogonale.
4. Determinare una matrice ortogonale Q tale che Q
1
AQ = D.
[29] Vericare che la matrice:
A =
_
_
_
_
1 2 1 0
2 3 2 0
1 2 1 0
0 0 0 0
_
_
_
_
` e diagonalizzabile e determinare una matrice D diagonale, simile ad A.
[30] Vericare che la matrice:
A =
_
_
10 14 0
6 9 0
9 18 1
_
_
` e diagonalizzabile e determinare una matrice P R
3,3
tale che la matrice D = P
1
AP
sia diagonale.
[31] Determinare per quali valori del parametro reale k la matrice:
A =
_
_
_
_
1 0 0 0
k
2
1 1 0 0
k
30
2k
5
+ 3k
3
0 1 0
5k + 5 k
2
+k k
3
k 1
_
_
_
_
` e, rispettivamente:
164 Diagonalizzazione
1. invertibile,
2. diagonalizzabile.
[32] 1. Data la matrice:
A =
_
_
0 1 1 h
1 1 0 1
1 0 1 0
_
_
, h R,
determinare, al variare di h, il rango di A.
2. Posto h = 1, trovare autovalori e una base di ciascun autospazio della matrice
B = A
t
A e scrivere una matrice P che diagonalizzi ortogonalmente B.
[33] Data la matrice:
A =
_
_
_
_
1 0 4 0
0 1 0 1
1 0 2 0
0 h 0 1
_
_
_
_
, h R,
stabilire per quali valori di h la matrice A ` e, rispettivamente:
1. invertibile,
2. diagonalizzabile.
[34] Sia A una matrice quadrata qualsiasi.
1. Provare che A e la matrice trasposta
t
A hanno gli stessi autovalori.
2. Data la matrice:
A =
_
_
_
_
2 3 0 3
3 4 0 3
0 3 2 3
3 3 0 2
_
_
_
_
,
trovare una base di ciascun autospazio di A e di
t
A e stabilire se gli autospazi
coincidono oppure no (ricordare il punto 1.).
Capitolo 7 165
[35] Stabilire per quali valori di h R la matrice:
A =
_
_
2 3 1
2 3 h
4 6 2
_
_
` e diagonalizzabile.
[36] Determinare per quali valori di a e b in campo reale la matrice:
A =
_
_
1 0 0
0 1 a
0 0 b
_
_
` e diagonalizzabile, e, in questi casi, determinare una matrice diagonale D simile ad A e
una matrice invertibile P tale che D = P
1
AP .
[37] Stabilire per quali valori di h R la matrice:
A =
_
_
1 0 h
0 2 0
h 1 1
_
_
` e diagonalizzabile.
[38] Stabilire per quali valori di h R la matrice:
A =
_
_
2 0 0
2 h 1 +h 1
2 +h 0 h
_
_
` e diagonalizzabile.
[39] Sia A R
4,4
una matrice simmetrica di rango 2 che ammette lautovalore = 2 e
sia 1 = L((1, 2, 0, 1), (0, 1, 1, 0)) lautospazio relativo a tale autovalore.
1. Determinare una base di autovettori di A.
2. Scrivere una matrice D simile ad A.
166 Diagonalizzazione
[40] Sia A R
4,4
una matrice simmetrica con solo due autovalori distinti
1
= 1,
2
= 3
e sia | = L((0, 1, 0, 1)) un autospazio.
1. Determinare una base ortonormale di autovettori di A.
2. Determinare una matrice diagonale simile ad A.
[41]
`
E data la matrice:
A =
_
_
0 2h 2h
2 2 0
2 k 2
_
_
, h, k R.
1. Posto k = 0:
a. trovare per quale valore di h la matrice A ha autovalore = 2.
b. Scelto h = 1 e vericato che A ` e diagonalizzabile, determinare una matrice
diagonale D simile ad A e una matrice P del cambiamento di base che la
realizzi.
c. Perch e P pu` o essere una matrice ortogonale?
2. Posto invece h = 0, stabilire per quali valori di k la matrice A ` e diagonalizzabile.
[42] Sia data la matrice:
A =
_
_
0 2 2a
2 2 0
2 0 2
_
_
, a R.
1. Posto a = 1, trovare gli autovalori e una base di ciascun autospazio di A. A ` e
diagonalizzabile?
Posto a = 0:
2. vericato che la matrice A ha rango massimo, determinare una base ortonormale
B dello spazio vettoriale generato dai vettori riga di A ed una base ortonormale (
dello spazio vettoriale generato dai vettori colonna di A.
3. Scrivere la matrice del cambiamento di base tra B e ( e stabilire di che tipo di
matrice si tratta.
Capitolo 7 167
[43] 1. Data la matrice:
A =
_
_
_
_
1 3 1 2
h 0 0 0
1 1 0 0
0 0 0 h
_
_
_
_
, h R,
determinare i valori di h per cui A ` e invertibile e in questi casi calcolare A
1
.
2. Posto h = 0, trovare gli autovalori e gli autovettori di A.
3. Stabilire, in questo caso, se A ` e diagonalizzabile, giusticando accuratamente la
risposta.
[44] Data la matrice:
A =
_
_
0 1 0
1 0 0
0 0 0
_
_
,
scrivere tutte le matrici diagonali simili ad A.
[45] Data la matrice:
A =
_
_
4 2 1
2 3 2
1 2 4
_
_
,
1. vericato che = 1 ` e un autovalore di A, determinarne gli autovalori e una base di
ciascun autospazio;
2. determinare una matrice P (non necessariamente ortogonale) che diagonalizzi A;
3. determinare una matrice Q ortogonale che diagonalizzi A.
[46] Data la matrice simmetrica:
A =
_
_
3 0 0
0 0 3
0 3 0
_
_
,
1. determinarne gli autovalori e una base di ciascun autospazio di A.
168 Diagonalizzazione
2. Determinare una matrice diagonale D e una matrice P (non necessariamente orto-
gonale) tale che P
1
AP = D.
3. Determinare una matrice ortogonale Q tale che
t
QAQ = D.
[47] Sia A una matrice quadrata, ad elementi reali, di ordine 8, il cui polinomio caratte-
ristico ` e:
P() =
3
( 1)(
2
2)( 3)
2
.
1. Quanto pu` o valere il rango di A? (Giusticare la risposta).
2. A pu` o essere diagonalizzabile? (Giusticare la risposta).
[48] Data la matrice:
A =
_
_
3 0 1
2 1 0
1 1 1
_
_
,
1. determinarne autovalori e autovettori;
2. scrivere tutte le matrici diagonali simili ad A.
[49] Sia A R
2,2
una matrice tale che tr(A) = 2
_
det(A). Provare che A ammette un
unico autovalore.
[50] In R
4
sono dati i vettori:
v
1
= (1, 2, 0, 1), v
2
= (1, 0, 1, 0), v
3
= (1, 0, 0, 2), v
4
= (0, 1, 0, 1).
1. Vericare che v
1
, v
2
, v
3
, v
4
sono linearmente indipendenti.
2. Dire se esistono gli endomorsmi f e g di R
4
tali che:
_

_
f(v
1
) = v
1
f(v
2
) = 2v
1
+v
2
f(v
3
) = v
2
+v
3
f(v
4
) = v
3
f(v
1
+v
2
+v
3
) = (2, 2, 1, 1),
_

_
g(v
1
) = v
1
g(v
2
) = 2v
1
+v
2
g(v
3
) = v
2
+v
3
g(v
4
) = v
3
g(v
1
+v
2
+v
3
) = (2, 6, 0, 1).
3. Vericato che g ` e un endomorsmo, determinarne gli autovalori e una base di
ciascun autospazio.
4. g ` e diagonalizzabile?
Capitolo 7 169
[51] Si consideri lendomorsmo f di R
2,2
associato alla matrice:
A =
_
_
_
_
1 0 h 0
0 1 0 h
3 0 h2 0
0 3 0 h2
_
_
_
_
, h R.
1. Determinare la dimensione e una base di ker f e di imf , al variare di h in R.
2. Posto h = 1, determinare una base di autovettori di ciascun autospazio e stabilire
se f ` e diagonalizzabile.
3. Posto h = 1, trovare una base di f
1
((), dove ( ` e il sottospazio vettoriale
denito da:
( =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ 4x
1
+x
2
x
3
= 3x
2
3x
3
4x
4
= 0
_
.
[52] Data la funzione:
f : R
2,2
R
2,2
cos` denita:
f
__
x
1
x
2
x
3
x
4
__
=
_
x
1
+ 17x
2
+ 10x
3
+ 9x
4
x
2
11x
2
+ 8x
3
+ 6x
4
13x
2
8x
3
6x
4
_
,
1. vericare che f ` e un endomorsmo e determinare la matrice A associata ad f ,
rispetto alla base canonica di R
2,2
.
2. Determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
3. Determinare la dimensione e una base di f(H), dove:
H =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ 4x
1
+ 2x
3
x
4
= 0
_
,
e la dimensione e una base di f
1
(/), dove:
/ =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
+x
4
= x
3
= 0
_
.
4. Calcolare gli autovalori di f e una base di ciascun autospazio.
170 Diagonalizzazione
5. f ` e diagonalizzabile? Se la risposta ` e affermativa, scrivere una matrice diagonale
D a cui f ` e associata e determinare una matrice del cambiamento di base P tale
che D = P
1
AP .
[53] Sia 1 il sottoinsieme di R
2,2
formato dalle matrici aventi traccia nulla.
1. Vericare che 1 ` e un sottospazio vettoriale di R
2,2
e che B = (A
1
, A
2
, A
3
), dove:
A
1
=
_
0 1
0 0
_
, A
2
=
_
0 0
1 0
_
, A
3
=
_
1 0
0 1
_
,
` e una base di 1.
2. Trovare, rispetto alla base B, la matrice dellendomorsmo f di 1 tale che:
_

_
f(A
1
+A
2
) =
_
h 1 1
2 +h h + 1
_
f(2A
2
+A
3
) =
_
0 1
3 0
_
f(A
1
A
2
+A
3
) =
_
3 h 2
h 3 h 3
_
.
3. Stabilire per quali valori di h R f ` e, rispettivamente:
a. un isomorsmo,
b. diagonalizzabile.
[54] Sia B=(v
1
, v
2
, v
3
) una base di uno spazio vettoriale V di dimensione 3.
1. determinare la matrice associata, rispetto alla base B, allendomorsmo f di V
tale che:
_

_
ker f = L(v
2
v
3
)
f(3v
1
+v
2
v
3
) = 9v
1
f(v
1
+v
2
+v
3
) = 3v
1
+ 2v
2
+ 4v
3
.
2. f ` e diagonalizzabile?
Capitolo 7 171
[55] Si considerino le matrici associate, rispetto alla base canonica, agli endomorsmi
f : R
3
R
3
tali che siano vericate entrambe le seguenti condizioni:
a. ker f = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
+x
2
+x
3
= 0,
b. f(H) H, dove H = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
3
= 0.
Determinare quali tra queste matrici sono diagonalizzabili, quindi individuare una base di
autovettori di R
3
in questi casi.
[56] In V
3
, rispetto ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k), ` e data la funzione
f : V
3
V
3
cos` denita:
f(x) = i x + 2j x k x.
1. Provare che f ` e lineare.
2. Determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
3. f ` e diagonalizzabile?
[57] Si consideri la funzione:
f : R
2,2
R
2,2
, A f(A) =
1
2
(A +
t
A).
1. Vericare che f ` e unapplicazione lineare.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
3. Determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
4. f ` e diagonalizzabile? In caso affermativo, determinare una base di R
2,2
di autovet-
tori e la matrice a cui f ` e associata, rispetto a tale base.
[58] Vericare che le matrici:
A =
_
_
2 14 7
0 2 2
0 6 5
_
_
, A

=
_
_
1 0 0
0 2 0
0 0 2
_
_
sono associate allo stesso endomorsmo f : R
3
R
3
. Se A ` e riferita alla base canonica
di R
3
, determinare una base a cui ` e riferita la matrice A

.
172 Diagonalizzazione
[59] Si consideri lendomorsmo f : R
2,2
R
2,2
cos` denito:
f
__
2 0
1 1
__
=
_
2h 2
1 1
_
, f
__
1 2
0 1
__
=
_
h 2h
4 1
_
,
f
__
0 1
3 1
__
=
_
0 h + 6
1 1
_
, f
__
1 2
1 2
__
=
_
h 2h + 2
5 2
_
,
con h R.
1. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
2. Al variare di h R, determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
3. Per quali valori di h esiste f
1
? Determinare, in questi casi, la matrice associata
ad f
1
.
4. Per quali valori di h lendomorsmo f ` e diagonalizzabile?
[60] Sia:
T (R
2,2
) =
__
x
1
x
2
0 x
3
_
R
2,2
[ x
1
, x
2
, x
3
R
_
il sottospazio vettoriale di R
2,2
delle matrici triangolari superiori. Si consideri lendomor-
smo f : T (R
2,2
) T (R
2,2
) tale che:
_

_
f
__
1 2
0 1
__
=
_
8 10
0 10
_
f
__
0 1
0 1
__
=
_
6 8
0 10
_
f
__
1 2
0 0
__
=
_
5 7
0 6
_
.
1. Si verichi che f ` e ben denito.
2. Scrivere la matrice A associata ad f rispetto alla base:
B =
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
0 0
0 1
__
di T (R
2,2
).
Capitolo 7 173
3. Determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
4. Dato:
H =
__
x
1
x
2
0 x
3
_
T (R
2,2
) [ x
1
+ 3x
2
= 0
_
,
determinare la dimensione e una base di f(H) e di f
1
(H).
5. f ` e diagonalizzabile?
6. In caso affermativo scrivere una matrice A

diagonale simile ad A e una base di


T (R
2,2
) a cui A

` e riferita.
[61] Sia f : V
3
V
3
la funzione cos` denita:
f(x) = a x + (b a)(b x),
dove a = i j +k, b = i +k.
1. Vericare che f ` e unapplicazione lineare.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto ad una base ortonormale positiva
B = (i, j, k).
3. Determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
4. Determinare la dimensione e una base di f(J), dove J = x V
3
[ x a = 0 e
la dimensione e una base di f
1
(|), dove | = x V
3
[ x b = o.
5. Vericare che ( = (i + j, i j + k, 2k) ` e una base di V
3
e scrivere la matrice A

associata ad f rispetto alla base (.


6. f ` e diagonalizzabile?
[62] In R
2,2
si consideri la funzione:
f : R
2,2
R
2,2
, A f(A) =
t
A.
1. Vericare che f ` e unapplicazione lineare.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
3. f ` e invertibile? In caso positivo, determinare una matrice associata a f
1
.
4. f ` e diagonalizzabile? In caso positivo, scrivere una matrice diagonale simile alla
matrice associata ad f e determinare una base rispetto alla quale tale matrice ` e data.
174 Diagonalizzazione
[63] Si consideri lendomorsmo:
f : R
2,2
R
2,2
, X f(X) = AX XA,
dove:
A =
_
1 h
1 1
_
, h R.
1. Determinare, al variare di h, la dimensione e una base di ker f .
2. Stabilire per quali valori di h lendomorsmo f ` e diagonalizzabile.
3. Posto h = 3, trovare una base di R
2,2
formata da autovettori di f .
4. Posto h = 0, determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale
imf J, dove:
J =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ 2x
1
+x
3
= 2x
2
3x
3
+ 2x
4
= 0
_
.
[64] In V
3
si considerino i vettori a = i j e b = j + k. Sia f : V
3
V
3
la funzione
cos` denita:
f(x) = x
_
x a b
| a b |
2
_
a b.
1. Provare che f ` e unapplicazione lineare e precisarne il suo signicato geometrico.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base ortonormale positiva
B = (i, j, k).
3. Dopo aver vericato che B

= (a, b, a b) ` e una base di V


3
, scrivere la matrice
associata ad f rispetto alla base B

.
4. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf . Stabilire se f ` e
diagonalizzabile e, in caso affermativo, trovare una base di V
3
formata da autovet-
tori di f . (Questo punto non richiede calcoli se le risposte vengono adeguatamente
giusticate).
Capitolo 7 175
[65] Si consideri lendomorsmo f di o(R
2,2
) tale che:
_

_
f
__
1 0
0 0
__
=
_
1 0
0 h
_
f
__
0 1
1 0
__
=
_
0 2
2 1
_
f
__
1 0
0 1
__
=
_
1 +h 0
0 1 +h
_
, h R.
1. Stabilire per quali valori di h f ` e diagonalizzabile.
2. Posto h = 1, trovare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale f(J),
dove:
J =
__
a b
b c
_
o(R
2,2
) [ a b +c = 0
_
.
[66] Si consideri il seguente endomorsmo di R
2,2
:
f : R
2,2
R
2,2
, X f(X) = B
1
XB, dove B =
_
1 0
h 1
_
, h R.
1. Trovare per quali valori di h R lendomorsmo f ` e un isomorsmo.
2. Stabilire per quali valori di h R lendomorsmo f ` e diagonalizzabile.
3. Posto h = 1, trovare una base di R
2,2
formata da autovettori di f .
[67] Sia f lendomorsmo di R
3
che verica simultaneamente le seguenti condizioni:
a. ker f = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
+x
3
= x
2
+x
3
= 0;
b. f((1, 0, 1)) = (1, 2, 3);
c. (1, 1, 0) ` e un autovettore di f relativo allautovalore 1.
1. Trovare la matrice di f rispetto alla base canonica di R
3
.
2. Stabilire se f ` e diagonalizzabile e, in caso positivo, trovare una base di R
3
formata
da autovettori di f .
176 Diagonalizzazione
[68] Data la matrice:
B =
_
1 2
h 6
_
, h R,
si consideri lendomorsmo di R
2,2
:
f : R
2,2
R
2,2
, X f(X) = XB.
1. Per ogni valore di h, determinare la dimensione e una base di ker f e di imf .
2. Scelto lunico valore di h per cui f non ` e un isomorsmo, stabilire se f ` e diago-
nalizzabile.
3. Per il valore di h determinato nel punto precedente, trovare la dimensione e una
base di f(J), dove:
J = X R
2,2
[
t
X = X.
[69] Dato lendomorsmo:
f : R
2,2
R
2,2
tale che f(A) =
t
A,
1. scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
;
2. determinare la dimensione e una base di ker f e di imf ;
3. determinare la dimensione e una base di f(o(R
2,2
)) e di f(/(R
2,2
));
4. determinare una base di ciascun autospazio di f ;
5. f ` e diagonalizzabile?
[70] In R
2,2
si considerino i sottoinsiemi:
o(R
2,2
) =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
2
= x
3
_
delle matrici simmetriche e:
J =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
1
+x
4
= 0
_
delle matrici a traccia nulla.
Capitolo 7 177
1. Dimostrare che o(R
2,2
) e J sono sottospazi vettoriali di R
2,2
, determinare le loro
dimensioni e una base di ciascuno.
2. Data lapplicazione lineare:
f : o(R
2,2
) J
cos` denita:
f
__
x
1
x
2
x
2
x
3
__
=
_
2x
2
2x
3
2x
1
+ 4x
2
+ 2x
3
2x
1
2x
2
2x
2
+ 2x
3
_
,
calcolare la dimensioni e una base sia di ker f sia di imf .
3. Determinare la dimensione e una base di f(H), dove:
H =
__
x
1
x
2
x
2
x
3
_
o(R
2,2
) [ x
1
+x
2
+x
3
= 0
_
e la dimensione e una base di f
1
(/), dove:
/ =
__
y
1
y
2
y
3
y
1
_
J [ y
1
+ 3y
3
= 0
_
.
4. Detta A la matrice associata a f rispetto ad una base di o(R
2,2
) e ad una base di
J, stabilire se A ` e diagonalizzabile e, in caso affermativo, determinare una matrice
diagonale A

simile ad A.
[71] Data lapplicazione lineare f : R
3
R
3
denita, relativamente alla base canonica
di R
3
, dalla matrice:
A =
_
_
0 h h
1 h
2
h 1
h1 0 h1
_
_
, h R,
1. trovare il valore di h per cui ker f abbia dimensione 2 e determinarne una base.
2. Posto h = 1, determinare autovalori e autovettori di f .
3. f ` e diagonalizzabile?
178 Diagonalizzazione
[72] Dato lendomorsmo f : R
4
R
4
denito da:
f((x, y, z, t)) = (0, 0, x, y),
1. determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Calcolare la dimensione e una base sia di f(H) sia di f
1
(H), dove:
H = (x, y, z, t) R
4
[ x +y z t = 0.
3. Determinare autovalori e autovettori di f . Lendomorsmo f ` e diagonalizzabile?
[73] Sia f : R
4
R
3
unapplicazione lineare la cui matrice, rispetto alle basi canoni-
che di R
4
e di R
3
, ` e:
A =
_
_
2 0 1 3
1 1 0 1
3 1 1 2h
_
_
, h R.
1. Al variare di h, trovare la dimensione e una base di ker f e di imf .
Posto h = 1:
2. stabilire per quali valori di k R, il vettore (k
2
2, k 2, 2k) appartiene a imf.
3. Determinare la dimensione e una base sia di f(H) sia di f
1
(/), dove:
H = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ x
1
x
2
= x
3
+x
4
= 0,
/ = (y
1
, y
2
, y
3
) R
3
[ 2y
1
+y
2
2y
3
= 0.
4. Dire se lendomorsmo di R
4
associato, rispetto alla base canonica di R
4
, alla
matrice
t
AA ` e diagonalizzabile.
[74] In V
3
, rispetto ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k), dato il vettore a =
2i j +k, si consideri la funzione f : V
3
V
3
denita da f(x) = 2x a.
1. Vericare che f ` e unapplicazione lineare.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base B.
3. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
4. Determinare la dimensione e una base sia di f(J) sia di f
1
(J), dove J ` e il
sottospazio vettoriale di V
3
costituito da tutti i vettori ortogonali ad a.
5. Determinare gli autovalori di f e una base di ciascun autospazio. f ` e diagonaliz-
zabile?
Capitolo 7 179
[75] Data lapplicazione lineare f : R
4
R
2
denita da:
f((x, y, z, w)) = (x z, y +z),
1. scrivere la matrice A di f rispetto alle basi canoniche di R
4
e di R
2
.
2. Trovare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
3. Trovare autovalori ed autovettori della matrice B =
t
AA.
4. Determinare la dimensione e una base di f
1
(H), dove:
H = (a, a) R
2
[ a R.
[76] Si consideri lendomorsmo f : R
3
R
3
denito da:
_
_
_
f(e
1
) = e
1
2e
2
+ 2e
3
f(e
2
) = 2e
1
+ 4e
3
f(e
3
) = e
2
,
con (e
1
, e
2
, e
3
) base canonica di R
3
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Calcolare autovalori e autovettori di f e dire se f ` e diagonalizzabile.
3. Determinare i vettori v di R
3
tali che f(v) = 2v.
[77] In R
3
si considerino i vettori:
u
1
= (1, 0, 2), u
2
= (2, 1, 0), u
3
= (0, 1, 1).
1. Provare che B
1
= (u
1
, u
2
, u
3
) ` e una base di R
3
.
2. Scrivere le componenti del vettore e
2
= (0, 1, 0) di R
3
rispetto alla base B
1
.
3. Siano | = L(u
1
, u
2
) e 1 = L(u
3
), denito lendomorsmo:
f : R
3
R
3
tale che lautospazio relativo allautovalore 2 sia | e lautospazio relativo allauto-
valore 1 sia 1, scrivere la matrice A
1
associata ad f rispetto alla base B
1
e indicare
le operazioni da svolgere (senza sviluppare i calcoli) per determinare la matrice A
associata ad f rispetto alla base canonica di R
3
.
180 Diagonalizzazione
[78] In R
2,2
si considerino le matrici:
U
1
=
_
1 1
0 0
_
, U
2
=
_
0 1
0 1
_
, U
3
=
_
0 0
1 1
_
, U
4
=
_
1 0
0 0
_
.
1. Vericare che B

= (U
1
, U
2
, U
3
, U
4
) ` e una base di R
2,2
e determinare le componenti
di:
A =
_
1 0
0 3
_
rispetto a B

.
2. Scrivere la matrice associata, rispetto alla base canonica B = (E
11
, E
12
, E
21
, E
22
),
allendomorsmo f : R
2,2
R
2,2
cos` denito:
_
f(E
11
) = f(E
22
) = U
3
f(E
12
) = f(E
21
) = U
1
U
4
.
3. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
4. Calcolare gli autovalori di f e dire se f ` e diagonalizzabile.
[79] In V
3
, riferito ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k), si consideri la funzio-
ne:
f : V
3
V
3
, x f(x) = x 2(x u) u,
dove u = (0, 1, 1).
1. Vericare che f ` e un endomorsmo di V
3
.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base B.
3. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
4. Calcolare autovalori e autovettori di f .
5. f ` e diagonalizzabile? In caso positivo determinare una base di V
3
formata da
autovettori di f .
6. Sia H il sottospazio vettoriale di V
3
dei vettori ortogonali ad u. Calcolare la
dimensione e una base sia di f(H) sia di f
1
(H).
Capitolo 7 181
[80] Nello spazio vettoriale V
3
, riferito ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k), si
consideri lapplicazione lineare f : V
3
V
3
cos` denita:
_

_
f(2i +j) = 5i 4j +k
f(j + 2k) = i 4j 5k
f(i +k) = i 2j k.
1. Scrivere la matrice A associata ad f rispetto alla base B e vericare che A ` e
simmetrica.
2. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
3. Trovare autovalori e autovettori di f .
4. Determinare la dimensione e una base di f(H), dove:
H = x V
3
[ x (2i +j 2k) = o
e scriverne le equazioni, rispetto alla base B, che deniscono f(H).
[81] Si consideri lapplicazione lineare f : R
2,2
R
4
, con matrice associata:
A =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 0 1 1
2 0 2 2
0 1 1 0
_
_
_
_
,
rispetto alle basi canoniche di R
2,2
e di R
4
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Determinare la dimensione e una base di f
1
(/), con:
/ = (y
1
, y
2
, y
3
, y
4
) R
4
[ y
1
y
2
= y
2
+y
4
= 0.
3. Deteminare autovalori ed autovettori di A. La matrice A ` e diagonalizzabile?
4. Determinare unapplicazione lineare g : R
4
R
2,2
tale che:
ker g = imf, g((0, 0, 1, 0)) =
_
1 2
0 1
_
.
g ` e unica?
182 Diagonalizzazione
[82] In R
2,2
si consideri il sottospazio vettoriale /(R
2,2
) delle matrici antisimmetriche.
1. Determinare un sottospazio vettoriale J supplementare di /(R
2,2
).
2. Sapendo che ogni matrice A di R
2,2
si decompone in modo unico come:
A = A
1
+A
2
, A
1
/(R
2,2
), A
2
J,
scrivere, rispetto a basi opportune, la matrice associata allendomorsmo:
f : R
2,2
R
2,2
, A f(A) = A
2
.
3. Considerato il prodotto scalare standard di R
2,2
, determinare, con adeguata giusti-
cazione, i casi in cui f ` e un endomorsmo autoaggiunto.
[83] Si considerino le applicazioni lineari: f : R
2
R
3
e g : R
3
R
2
associate alle
matrici, rispetto alle opportune basi canoniche:
A = M(f) =
_
_
1 1
0 0
1 1
_
_
, B = M(g) =
_
1 2 0
0 1 2
_
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Determinare la dimensione e una base sia di ker g sia di img.
3. Determinare la dimensione e una base di g(H), con:
H = (x, y, z) R
3
[ x +y = 0.
4. Calcolare autovalori e autovettori di h
1
= g f e di h
2
= f g.
5. h
1
e h
2
sono diagonalizzabili? In caso affermativo scrivere tutte le matrici diagonali
associate ad h
1
e ad h
2
.
[84] Si consideri lapplicazione lineare f : R
3
R
3
di equazioni:
_
_
_
x

= x +y +z
y

= (a + 3)x + (2a 1)y z


z

= (a
2
2)x +az, a R.
1. Al variare di a determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Posto a = 0, determinare gli autovalori di f . Lendomorsmo f ` e diagonalizzabi-
le?
Capitolo 7 183
[85] 1. Dati i numeri reali a, b, c R, vericare che esiste ed ` e unico lendomorsmo f
di R
3
tale che:
_

_
f(e
1
e
2
) = (1 a) e
1
+e
2
f(e
2
e
3
) = (a b) e
1
(1 +c) e
2
e
3
f(2e
1
+e
3
) = (2 +b) e
1
+c e
2
+e
3
,
dove B = (e
1
, e
2
, e
3
) ` e la base canonica di R
3
.
2. Vericare che la matrice associata a f rispetto alla base B ` e:
A =
_
_
1 a b
0 1 c
0 0 1
_
_
.
3. Determinare per quali valori di a, b, c la matrice A ` e diagonalizzabile.
[86] Si consideri la funzione:
f : R
2,2
R
2,2
, X f(X) = AX
con:
A =
_
1 1
0 1
_
.
1. Vericare che f ` e un endomorsmo.
2. Scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base canonica B di R
2,2
.
3. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
4. Sia H il sottospazio vettoriale di R
2,2
delle matrici aventi traccia nulla, determinare
la dimensione e una base sia di f(H) sia di f
1
(H) e le loro equazioni, rispetto
alla base B.
5. Calcolare gli autovalori e gli autovettori di f .
6. f ` e diagonalizzabile?
184 Diagonalizzazione
[87] Dato lendomorsmo f di R
4
cos` denito:
f((x, y, z, w)) = (x +w, x + 2y w, x + 2z w, 3w),
1. scrivere la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
4
.
2. Vericare che f ` e un isomorsmo.
3. Trovare autovalori ed autovettori di f .
4. Dire se esistono due vettori distinti u, v R
4
per i quali f(u) = f(v).
[88] In V
3
, riferito ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k), ` e dato il vettore
a = i + 2j. Si consideri la funzione:
f : V
3
V
3
denita da f(x) = x a.
1. Vericare che f ` e un endomorsmo e scrivere la matrice ad esso associata, rispetto
alla base B.
2. Indicata con H la retta vettoriale generata da a, calcolare la dimensione e una base
di f(H) e giusticare, mediante considerazioni geometriche, la risposta ottenuta.
3. Indicato con / il piano vettoriale ortogonale al vettore a, calcolare la dimensione e
una base di f
1
(/) e giusticare, mediante considerazioni geometriche, la risposta
ottenuta.
4. Calcolare gli autovalori di f e una base dei relativi autospazi.
[89] In V
3
, rispetto ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k), ` e dato il vettore
w = (0, 1, 2). Denito lendomorsmo f : V
3
V
3
tale che f(x) = w x, scrivere
la matrice associata, rispetto alla base B, allendomorsmo g aggiunto di f .
[90] Si consideri lendomorsmo f : R
3
R
3
cos` denito:
f((x
1
, x
2
, x
3
)) = (x
1
+kx
2
, x
1
+x
3
, x
2
x
3
), k R.
1. Al variare di k stabilire se f ` e iniettivo e/o suriettivo.
2. Al variare di k calcolare la dimensione e una base sia di f(H) sia di f
1
(H), dove:
H = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
x
2
= 0.
3. Posto k = 1, determinare gli autovalori di A e una base di autovettori di R
3
.
Capitolo 7 185
[91] Vericare che un endomorsmo f : V V di uno spazio vettoriale reale V tale
che f
2
= f , dove per f
2
si intende la composizione f f , ha come possibili autovalori
solo i numeri 0 e 1.
[92] Vericare che se f : V V ` e un endomorsmo diagonalizzabile di uno spazio
vettoriale reale V , anche f
2
, dove per f
2
si intende la composizione f f , ` e diagonaliz-
zabile. Vale il viceversa?
[93] Vericare che un endomorsmo f : V V di uno spazio vettoriale reale V tale
che f
3
= f , dove per f
3
si intende la composizione f f f , ha come possibili autovalori
solo i numeri 0, 1 e 1.
[94] Si consideri lendomorsmo f : R
3
R
3
tale che:
_

_
f(e
1
) = e
1
e
3
f(e
2
) = e
2
f(e
3
) = e
1
+e
3
,
dove B = (e
1
, e
2
, e
3
) ` e la base canonica di R
3
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf . Vericare che:
ker f imf = R
3
.
2. Dire perch e f ` e diagonalizzabile. Senza calcolare gli autospazi determinare una
base B

formata da autovettori e scrivere la matrice associata ad f rispetto a tale


base.
3. Esplicitare il legame tra la matrice associata ad f rispetto alla base B e la matrice
associata ad f rispetto alla base B

.
[95] Si considerino le seguenti matrici:
A =
_
_
2 0 0
0 1 0
1 0 1
_
_
, B =
_
_
1 0 0
1 2 0
1 1 1
_
_
.
186 Diagonalizzazione
1. Stabilire se A e B sono diagonalizzabili. In ciascun caso affermativo, determinare
una matrice diagonale simile alla matrice data e una matrice del cambiamento di
base che permette di pervenire alla matrice diagonale ottenuta.
2. Dire se A e B sono matrici associate ad uno stesso endomorsmo f : R
3
R
3
,
rispetto a basi diverse (giusticare la risposta).
[96] Si consideri la funzione:
f : R
2
[x] R
2
[x]
tale che:
f(a
0
+a
1
x +a
2
x
2
) = (2a
0
9a
1
+ 3a
2
) + (a
0
+ 4a
1
a
2
)x + (a
0
+ 3a
1
)x
2
.
1. Vericare che f ` e un endomorsmo di R
2
[x].
2. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
3. Determinare la dimensione e una base di f(H), dove H ` e il sottospazio vettoriale
dei polinomi di R
2
[x] con radice 2.
4. Determinare gli autovalori di f e una base per ciascun autospazio.
5. f ` e diagonalizzabile? In caso affermativo, scrivere una matrice diagonale a cui f ` e
associata e una base rispetto alla quale tale matrice ` e data.
[97] Si consideri lapplicazione lineare:
f : R
2,2
R
3
[x],
cos` denita:
f
__
a b
c d
__
= 2ab d(3b +2c d)x+(4a+7b +6c 5d)x
2
+(3a+c 2d)x
3
.
1. Trovare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. La matrice associata ad f , rispetto alle basi canoniche di R
2,2
di R
3
[x], ` e diagona-
lizzabile?
3. Vericare che:
( = p(x) R
3
[x] [ p(x) ` e divisibile per x
` e un sottospazio vettoriale di R
3
[x] e determinare la dimensione e una base di
f
1
(().
Capitolo 7 187
[98] 1. Scrivere la matrice, rispetto alla base canonica, dellendomorsmo f di R
3
[x]
sapendo che:
a. f(1 +x x
3
) = x +x
2
x
3
,
b. f(2 +x
2
) = h + 3x hx
2
, h R;
c. p(x) = x
3
` e un autovettore di f ;
d. f(x x
3
) a
1
+a
2
x +a
3
x
2
+a
4
x
3
R
3
[x] [ a
3
+ 4a
4
= 0;
e. 2 +x
3
ker f.
2. Trovare, per ogni valore di h R, la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
3. Stabilire per quali valori del parametro h lendomorsmo f ` e diagonalizzabile.
[99] Si consideri lendomorsmo f di R
2
[x] cos` denito:
_

_
f(2 + 3x 4x
2
) = 2 4x + 3kx
2
f(1 2x + 3x
2
) = 1 + 3x 2kx
2
f(5 4x +x
2
) = 5 +x 4kx
2
, k R.
1. Scrivere la matrice A, associata ad f rispetto alla base B = (1, x, x
2
).
2. Determinare la dimensione e una base sia di imf sia di ker f , al variare del para-
metro k in campo reale.
3. Stabilire per quali valori di k lendomorsmo f ` e invertibile e, in questi casi,
scrivere la matrice associata a f
1
, rispetto alla base B.
4. Determinare, al variare di k, la dimensione e una base di f(H), dove:
H = x(a
0
+a
1
x) R
2
[x] [ a
0
, a
1
R
e di f
1
(/), dove:
/ = a
0
(x 2)(x 3) R
2
[x] [ a
0
R.
5. Per quali valori di k esiste un endomorsmo g di R
2
[x] tale che g f = 3 id (dove
id indica lidentit` a in R
2
[x])? Determinare, quando ` e possibile, la matrice associata
a g, rispetto alla base B.
188 Diagonalizzazione
6. Per quali valori di k lendomorsmo f ` e diagonalizzabile? In questi casi, scrive-
re una matrice diagonale A

associata ad f e una base rispetto alla quale questa


matrice ` e data.
[100] Si consideri loperatore di derivazione:
d : R
5
[x] R
5
[x], p(x) p

(x) =
dp(x)
dx
,
che associa ad ogni polinomio la sua derivata prima.
1. Giusticare che d ` e un endomorsmo di R
5
[x].
2. Determinare tutti gli autovalori di d e una base dei relativi autospazi.
3. Vericare che d non ` e diagonalizzabile.
[101] In R
3
[x] si consideri il sottospazio vettoriale:
J
1
= L(1 +x, x +x
2
).
1. Determinare un sottospazio vettoriale J
2
di R
3
[x] tale che:
J
1
J
2
= R
3
[x].
2.
`
E noto che ogni polinomio p(x) R
3
[x] si pu` o scrivere in modo unico come:
p(x) = p
1
(x) +p
2
(x), p
1
(x) J
1
, p
2
(x) J
2
;
data la funzione:
f : R
3
[x] R
3
[x], p(x) f(p(x)) = p
1
(x) p
2
(x),
vericare che f ` e un endomorsmo di R
3
[x].
3. Determinare la matrice A associata ad f rispetto alla base B = (1, x, x
2
, x
3
) di
R
3
[x].
4. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
5. Calcolare la dimensione e una base sia di f(J
1
) sia di f
1
(J
1
).
6. f ` e diagonalizzabile?
Capitolo 7 189
[102] Si consideri lendomorsmo:
f : R
2
[x] R
2
[x]
cos` denito:
f(a
0
+a
1
x +a
2
x
2
) = 2a
0
+ (12a
0
+ 8a
1
+ 12a
2
)x + (8a
0
4a
1
6a
2
)x
2
.
1. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
2. Calcolare la dimensione e una base sia di f(J) sia di f
1
(J), dove J ` e il
sottospazio vettoriale di R
2
[x] dei polinomi aventi 3 come radice.
3. f ` e diagonalizzabile? In caso affermativo, determinare una base di R
2
[x] rispetto
alla quale la matrice associata ad f sia diagonale.
[103] Data lapplicazione lineare f : R
2,2
R
3
[x] denita da:
f
__
a b
c d
__
= a + (b +c)x
2
+dx
3
,
1. trovare la matrice A associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
e alla base
(1, x, x
2
, x
3
) di R
3
[x].
2. Determinare la dimensione e una base sia di ker f sia di imf .
3. A ` e diagonalizzabile? In caso positivo, scrivere una matrice diagonale D e una
matrice P tale che D = P
1
AP .
7.2 Per saperne di pi ` u Esercizi
[1] Per ciascuna delle seguenti coppie A, B di matrici vericare che sono simultanea-
mente diagonalizzabili e determinare una base comune di autovettori. Trovare, inoltre,
una matrice diagonale D simile ad A ed una matrice diagonale D

simile a B.
1. A =
_
_
2 0 0
0 2 0
1 0 3
_
_
, B =
_
_
1 0 0
2 3 0
2 0 3
_
_
.
190 Diagonalizzazione
2. A =
_
_
3 2 2
0 2 0
0 1 1
_
_
, B =
_
_
2 1 1
0 0 0
0 1 1
_
_
.
3. A =
_
_
66 190 68
4 13 4
53 148 55
_
_
, B =
_
_
30 96 32
2 8 2
25 75 27
_
_
.
4. A =
_
_
_
_
1 0 2 0
24 1 48 6
0 0 2 0
8 0 16 1
_
_
_
_
, B =
_
_
_
_
2 0 8 0
12 3 24 3
0 0 2 0
16 0 32 2
_
_
_
_
.
5. A =
_
_
_
_
16 16 4 16
0 0 0 0
48 48 12 48
0 0 0 0
_
_
_
_
, B =
_
_
_
_
9 12 3 12
3 3 1 3
12 12 4 12
9 12 3 12
_
_
_
_
.
6. A =
_
_
1 0 0
3 2 0
5 1 1
_
_
, B =
_
_
1 0 0
3 4 0
3 3 1
_
_
.
7. A =
_
_
1 8 8
0 1 0
0 4 3
_
_
, B =
_
_
0 3 4
1 2 2
1 0 0
_
_
.
8. A =
_
_
3 0 1
1 4 1
1 0 3
_
_
, B =
_
_
3 3 2
1 1 2
1 3 0
_
_
.
9. A =
_
_
3 3 0
2 2 0
1 1 0
_
_
, B =
_
_
6 4 4
4 2 4
2 2 0
_
_
.
Capitolo 7 191
10. A =
_
_
_
_
1 0 2 0
2 1 2 2
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
, B =
_
_
_
_
1 0 0 0
1 0 1 1
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
11. A =
_
_
1 1 5
0 2 3
0 0 1
_
_
, B =
_
_
1 3 3
0 4 3
0 0 1
_
_
.
[2] Nello spazio vettoriale R
3,3
sono date le matrici:
A =
_
_
1 0 0
8 1 4
8 0 3
_
_
, B =
_
_
0 1 1
3 2 0
4 2 0
_
_
.
1. Vericare che A e B sono simultaneamente diagonalizzabili.
2. Determinare una base di R
3
che le diagonalizzi entrambe.
3. Dopo aver vericato che A e B sono invertibili, stabilire se sia possibile trovare
una base di R
3
che diagonalizzi simultaneamente A
1
e B
1
.
7.3 Soluzioni
[1] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 2, m

1
= 1,
2
= 2

2, m

2
= 1,
3
= 2 +

2, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 0, 1)), V

2
= L((1,

2, 1)), V

3
= L((1,

2, 1)).
[2] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 5, m

1
= 1,
2
= 0, m

2
= 1,
3
= 4, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((0, 1, 1)), V

2
= L((1, 1, 1)), V

3
= L((9, 7, 11)).
[3] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 2, m

2
= 2.
Autospazi V

1
= L((1, 1, 1)), V

2
= L((1, 0, 1), (1, 1, 0)).
192 Diagonalizzazione
[4] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 2,
3
= 3, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 1, 1, 0)), V

2
= L((0, 0, 0, 1), (1, 0, 1, 0)),
V

3
= L((1, 2, 1, 0)).
[5] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 2, m

1
= 1,
2
= 3, m

2
= 1,
3
= 4, m

3
= 1,
4
= 5, m

4
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 1, 0, 0)), V

2
= L((0, 0, 1, 1)), V

3
= L((1, 1, 0, 0)),
V

4
= L((0, 0, 1, 1)).
[6] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 4, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 2,
3
= 6, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((5, 4, 3, 0)), V

2
= L((0, 0, 0, 1), (0, 3, 4, 0)),
V

3
= L((5, 4, 3, 0)).
[7] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 2, m

2
= 3.
Autospazi V

1
= L((0, 1, 1, 0)), V

2
= L((0, 0, 0, 1), (0, 1, 1, 0), (1, 0, 0, 0)).
[8] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
=

5, m

1
= 2,
2
=

5, m

2
= 2.
Autospazi V

1
= L((0, 0, 2 +

5, 1), (2 +

5, 1, 0, 0)),
V

2
= L((0, 0, 2

5, 1), (2

5, 1, 0, 0)).
[9] 1. Il valore richiesto ` e a = 0 e si ottiene imponendo la condizione det(A I) = 0.
2. A non ammette tre autovettori linearmente indipendenti.
[10] 1. P =
_
_
0 2 0
1 1 0
1 7 1
_
_
.
2. Una tale matrice Q non esiste, perch e A non ` e simmetrica.
Capitolo 7 193
[11] 1. I valori richiesti sono h = 0, h = 1.
2. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 1, m

1
= 1,
2
= 0, m

2
= 1,
3
= 1, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 1, 0)), V

2
= L((1, 1, 1)), V

3
= L((1, 1, 0)).
3. S`, A ` e diagonalizzabile, poich e ogni autovalore ha molteplicit` a 1.
[12] 1. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 3, m

1
= 2,
2
= 6, m

2
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 0, 1), (1, 2, 0)), V

2
= L((2, 1, 2)).
2.
_
_
1

2
, 0,
1

2
_
,
_

1
3

2
,
2

2
3
,
1
3

2
_
,
_
2
3
,
1
3
,
2
3
_
_
.
3. P =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1

1
3

2
2
3
0
2

2
3
1
3
1

2
1
3

2
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[13] 1. Il valore richiesto ` e h = 2.
2. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 0, m

1
= 2,
2
= 3, m

2
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 0, 3), (2, 3, 0)), V

2
= L((1, 1, 2)).
D =
_
_
0 0 0
0 0 0
0 0 3
_
_
data rispetto alla base:
B = ((1, 0, 3), (2, 3, 0), (1, 1, 2)).
[14] A ammette lautovalore = 0 perch e det(A) = 0.
194 Diagonalizzazione
[15] Se a ,= 0 si ha una sola soluzione X = O, con O R
3,1
matrice nulla;
se a = 0 si hanno innite soluzioni:
X =
_
_
t
t
0
_
_
, t R.
B =
t
A +A =
_
_
2 2 1
2 2 0
1 0 2
_
_
,
i cui autovalori con le relative molteplicit` a sono:

1
= 3, m

1
= 1,
2
= 2, m

2
= 2,
3
= 3, m

3
= 1.
[16] 1. A ha rango massimo se e solo se a / 0, 2.
2. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 2, m

1
= 1,
2
= 0, m

2
= 2,
3
= 1, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 1, 2, 0)), V

2
= L((0, 0, 0, 1), (1, 1, 0, 0)),
V

3
= L((1, 1, 1, 0)).
[17] 1. Il valore richiesto ` e a = 2.
2. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 2, m

1
= 1,
2
= 0, m

2
= 1,
3
= 4, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((2, 1, 1)), V

2
= L((0, 1, 1)), V

3
= L((1, 1, 1)).
[18] 1. Se h / 1, 0, 1 esiste una sola soluzione;
se h 1, 0 non esistono soluzioni;
se h = 1 esistono innite soluzioni che dipendono da unincognita libera.
2. C =
_
_
2 3 0
3 5 1
0 1 2
_
_
; una matrice diagonale simile a C ` e D =
_
_
0 0 0
0 2 0
0 0 7
_
_
.
3. La risposta ` e negativa.
Capitolo 7 195
[19] 1. I valori richiesti sono k ,= 0 e h ,=
2
k
.
2. D =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
, P =
_
_
1 1 1
0 1 1
1 0 1
_
_
.
3. A ` e simmetrica, una matrice ortogonale richiesta ` e:
Q =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
1

6
1

3
0

3
1

2
1

6
1

3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[20] 1. Se
1
,
2
, . . . ,
k
sono gli autovalori di A con relative molteplicit` a m
1
, m
2
, . . . , m
k
,
rispettivamente, allora
1
1
,
1
2
, . . . ,
1
k
sono gli autovalori di A
1
con le stesse
molteplicit` a m
1
, m
2
, . . . , m
k
.
2. D

= D
1
, P

= P .
[21] 1. Se
1
,
2
, . . . ,
k
sono gli autovalori di A con relative molteplicit` a m
1
, m
2
, . . . , m
k
,
rispettivamente, allora
2
1
,
2
2
, . . . ,
2
k
sono gli autovalori di A
2
. Se
i
` e un autova-
lore di A con molteplicit` a m

i
e
i
non ` e un autovalore di A allora
2
i
` e autova-
lore di A
2
con molteplicit` a m

i
. Se, invece,
i
e
i
sono entrambi autovalori
di A con molteplicit` a m

i
e m

i
rispettivamente, allora
2
i
` e autovalore di A
2
con molteplicit` a m

i
+m

i
.
2. D

= D
2
, P

= P .
[22] Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 1, m

1
= 2,
2
= 1, m

2
= 1,
3
= 3, m

3
= 1.
Autospazi V

1
= L((0, 0, 1, 1), (1, 1, 0, 0)), V

2
= L((1, 1, 0, 0)), V

3
= L((0, 0, 1, 1)).
A ` e diagonalizzabile.
196 Diagonalizzazione
[23] 1. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 1, m

1
= 1,
2
= 0, m

2
= 1,
3
= 2, m

3
= 1.
2. A ` e diagonalizzabile in quanto ha 3 autovalori distinti, P =
_
_
0 1 1
1 2 0
1 1 1
_
_
.
[24] 1. Il valore richiesto ` e h = 1.
2. A ` e invertibile se e solo se h ,= 1.
3. A non ` e diagonalizzabile.
[25] 1. Falso, per esempio O =
_
0 0
0 0
_
` e diagonale ma non ` e invertibile.
2. Falso, per esempio A =
_
1 1
0 1
_
` e invertibile ma non ` e diagonalizzabile.
[26] B =
_
_
2 0 0
0 4 3
0 3 0
_
_
, B ` e simmetrica, quindi ` e diagonalizzabile;
D =
_
_
_
_
_
_
2 0 0
0 2+

13 0
0 0 2

13
_
_
_
_
_
_
.
[27] 1. A ` e invertibile se e solo se k ,= 0.
2. A ` e diagonalizzabile se e solo se k >
1
4
, k ,= 0, k ,= 2.
[28] 1. det(A) = 7, quindi A ` e invertibile:
Capitolo 7 197
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
6
7
2
7
1
7
2
7
3
7

2
7
1
7

2
7
6
7
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
2. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 1, m

1
= 2,
2
= 7, m

2
= 1.
Autospazi V

1
= L((1, 0, 1), (2, 1, 0)), V

2
= L((1, 2, 1)).
3. P =
_
_
1 2 1
0 1 2
1 0 1
_
_
.
4. Q =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1

2
1

6
0
1

3
2

6
1

3
1

6
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[29] A ` e simmetrica, quindi ` e diagonalizzabile;
D =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0
5

33
2
0
0 0 0
5+

33
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[30] A ` e diagonalizzabile perch e ammette 3 autovalori distinti;
198 Diagonalizzazione
D =
_
_
3 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
, P =
_
_
2 0 7
1 0 6
0 1 15
_
_
.
[31] 1. A ` e invertibile per ogni k R.
2. A ` e diagonalizzabile se e solo se k = 1.
[32] 1. Se h ,= 1 il rango di A ` e 3,
se h = 1 il rango di A ` e 2.
2. B =
_
_
3 2 1
2 3 1
1 1 2
_
_
,
autovalori di B (tutti di molteplici` a 1)
1
= 0,
2
= 3,
3
= 5;
autospazi di B V

1
= L((1, 1, 1)), V

2
= L((1, 1, 2)), V

3
= L((1, 1, 0));
P =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

3
1

3
1

6
1

2
1

3
2

6
0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[33] 1. A ` e invertibile se e solo se h ,= 1;
2. A ` e diagonalizzabile se e solo se h < 0.
[34] 1. A e
t
A hanno gli stessi autovalori in quanto hanno lo stesso polinomio caratteri-
stico.
2. Gli autovalori di A sono
1
= 1,
2
= 2 entrambi con molteplicit` a 2, gli
autospazi ad essi relativi sono rispettivamente generati da:
(0, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 0) e da (1, 1, 0, 1), (0, 0, 1, 0);
gli autovalori di
t
A coincidono con gli autovalori di A ma i rispettivi autospazi sono
Capitolo 7 199
diversi, infatti sono generati da:
(1, 0, 0, 1), (1, 1, 0, 0) e da (1, 1, 0, 1), (1, 0, 1, 0).
[35] A ` e diagonalizzabile se e solo se h > 25/24.
[36] A ` e diagonalizzabile:
1. se b ,= 1 e a = (b 1), R, allora:
D =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 b
_
_
, P =
_
_
1 0 0
0 1
0 0 1
_
_
;
2. se b = 1 e a = 0, allora A = I e A

= I.
[37] A ` e diagonalizzabile se e solo se h ,= 1.
[38] La matrice A ` e diagonalizzabile per ogni h R.
[39] 1. 1

= L((2, 1, 1, 0), (1, 0, 0, 1)), quindi una base di autovettori ` e:


B = ((1, 2, 0, 1), (0, 1, 1, 0), (2, 1, 1, 0), (1, 0, 0, 1)).
2. La matrice D simile ad A e relativa alla base B ` e:
D =
_
_
_
_
2 0 0 0
0 2 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0
_
_
_
_
.
[40] 1. Per esempio, si pu` o supporre V

1
= | e completare la base ortonormale:
__
0,
1

2
, 0,
1

2
__
di V

1
ad una base ortonormale di R
3
:
B =
__
0,
1

2
, 0,
1

2
_
, (1, 0, 0, 0),
_
0,
1

2
, 0,
1

2
_
, (0, 0, 1, 0)
_
.
200 Diagonalizzazione
2. Per esempio, D =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 3 0 0
0 0 3 0
0 0 0 3
_
_
_
_
.
[41] 1. Posto k = 0:
a. A ammette lautovalore 2, per ogni h R.
b. D =
_
_
2 0 0
0 2 0
0 0 4
_
_
, P =
_
_
2 0 1
1 1 1
1 1 1
_
_
.
c. A ` e simmetrica pertanto si pu` o ottenere una base ortonormale di autovettori.
2. Posto h = 0, A ` e diagonalizzabile per k = 0.
[42] 1. A non ` e diagonalizzabile.
2. Per esempio:
B = ((0, 1, 0), (1, 0, 0), (1, 0, 1)),
( =
__
0,
1

2
,
1

2
_
,
_
2

6
,
1

6
,
1

6
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
__
.
3. P =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
2

6
1

3
1

2
1

3
1

6
1

3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
` e una matrice ortogonale.
[43] 1. Se h ,= 0 la matrice A ` e invertibile e:
Capitolo 7 201
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
1
h
0 0
0
1
h
1 0
1
2
h
3
2
h
0 0 0
1
h
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
2. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 0, m

1
= 2,
2
=
1
2
(1

5), m

2
= 1,
3
=
1
2
(1 +

5), m

3
= 1.
Autospazi:
V

1
= L((1, 1, 0, 1), (1, 1, 2, 0)), V

2
= L
__
1
2
(1

5), 0, 1, 0
__
,
V

3
= L
__
1
2
(1 +

5), 0, 1, 0
__
.
3. La matrice A ` e diagonalizzabile perch e la dimensione degli autospazi coincide con
la molteplicit` a dei relativi autovalori.
[44] Le matrici diagonali simili ad A sono:
D
1
=
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
, D
2
=
_
_
1 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
, D
3
=
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
,
D
4
=
_
_
1 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
, D
5
=
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
, D
6
=
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
.
[45] 1. Autovalori (tutti di molteplicit` a 1)
1
= 1,
2
= 3,
3
= 7;
autospazi V

1
= L((1, 2, 1)), V

2
= L((1, 0, 1)), V

3
= L((1, 1, 1)).
202 Diagonalizzazione
2. P =
_
_
1 1 1
2 0 1
1 1 1
_
_
.
3. Q =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1

6
1

2
1

6
0
1

3
1

2
1

3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[46] 1. Autovalori con le relative molteplicit` a:

1
= 3, m

1
= 2,
2
= 3, m

2
= 1;
autospazi V

1
= L((1, 0, 0), (0, 1, 1)), V

2
= L((0, 1, 1)).
2. D =
_
_
3 0 0
0 3 0
0 0 3
_
_
, P =
_
_
1 0 0
0 1 1
0 1 1
_
_
.
3. Q =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0 0
0
1

2
1

2
0
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[47] 1. A ha autovalori con relative molteplicit` a:

1
= 0, m

1
= 3,
2
= 1, m

2
= 1,
3
=

2, m

3
= 1,

4
=

2, m

4
= 1,
5
= 3, m

5
= 2.
Poich e 1 dim(V

1
) 3 e rank(A) = 8 dim(V

1
) si ha 5 rank(A) 7.
2. A ` e diagonalizzabile se e solo se dim(V

1
) = 3 e dim(V

5
) = 2.
[48] 1. La matrice A ha tre autovalori distinti
1
= 0,
2
= 2,
3
= 3.
Capitolo 7 203
I relativi autospazi sono V

1
= L((1, 2, 3)), V

2
= L((1, 2, 1)), V

3
= L((1, 1, 0)).
2. Le matrici diagonali simili ad A sono:
_
_
0 0 0
0 2 0
0 0 3
_
_
,
_
_
0 0 0
0 3 0
0 0 2
_
_
,
_
_
2 0 0
0 0 0
0 0 3
_
_
,
_
_
2 0 0
0 3 0
0 0 0
_
_
,
_
_
3 0 0
0 0 0
0 0 2
_
_
,
_
_
3 0 0
0 2 0
0 0 0
_
_
.
[49] Il polinomio caratteristico di A ` e P() = (
_
det(A))
2
da cui segue la tesi.
[50] 1. Il rango della matrice avente sulle righe le componenti dei vettori dati ` e 4.
2. f non ` e un endomorsmo perch e f(v
1
+v
2
+v
3
) ,= f(v
1
) +f(v
2
) +f(v
3
),
g invece ` e un endomorsmo.
3. Gli autovalori di g e le loro rispettive molteplicit` a sono:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 3.
I relativi autospazi sono V

1
= L((2, 1, 1, 1)), V

2
= L((1, 0, 0, 0)).
4. g non ` e diagonalizzabile.
[51] 1. Se h ,= 1 ker f = O e imf = R
2,2
, O R
2,2
` e la matrice nulla;
se h = 1 ker f = L
__
1 0
1 0
_
,
_
0 1
0 1
__
e
imf =
__
1 0
3 0
_
,
_
0 1
0 3
__
.
2. Gli autovalori di f con le rispettive molteplicit` a e gli autospazi sono:

1
= 2, m

1
= 2, V

1
= imf,
2
= 0, m

2
= 2, V

2
= ker f ;
f ` e diagonalizzabile.
3. f
1
(() = L
__
1 0
1 0
_
,
_
0 1
0 1
_
,
_
1 1
0 0
__
.
204 Diagonalizzazione
[52] 1. f ` e un endomorsmo perch e le equazioni che lo deniscono sono lineari e omo-
genee nelle variabili x
1
, x
2
, x
3
, x
4
.
A =
_
_
_
_
1 17 10 9
0 1 0 0
0 11 8 6
0 13 8 6
_
_
_
_
.
2. dim(ker f) = 1, ker f = L
__
6 0
3 4
__
,
dim(imf) = 3, imf = L
__
1 0
0 0
_
,
_
17 1
11 13
_
,
_
10 0
8 8
__
.
3. dim(f(H)) = 3, f(H) = L
__
37 0
24 24
_
,
_
17 1
11 13
_
,
_
7 0
5 5
__
,
dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) =
__
10 8
11 0
_
,
_
6 0
3 4
__
.
4. Gli autovalori di f con le rispettive molteplicit` a e gli autospazi sono:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 2,
3
= 2, m

3
= 1,
V

1
= L((6, 0, 3, 4)), V

2
= L((0, 1, 1, 3), (1, 0, 0, 0)),
V

3
= L((1, 0, 1, 1)).
5. f ` e diagonalizzabile, D =
_
_
_
_
0 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 2
_
_
_
_
, P =
_
_
_
_
6 0 1 1
0 1 0 0
3 1 0 1
4 3 0 1
_
_
_
_
.
[53] 1. 1 ` e un sottospazio vettoriale di R
2,2
in quanto la traccia ` e unapplicazione linea-
re. (A
1
, A
2
, A
3
) ` e una base di 1 perch e i suoi elementi sono generatori di 1
linearmente indipendenti.
2. M
B,B
(f) =
_
_
0 1 1
h 2 1
h 1 2
_
_
, h R.
3. a. f ` e un isomorsmo se h ,= 0.
Capitolo 7 205
b. f ` e diagonalizzabile se h >
9
8
. Infatti il polinomio caratteristico di f ` e:
P() =
3
+ 4
2
+ (3 + 2h) 2h = 0,
si consiglia di usare un qualsiasi programma di calcolo simbolico per la soluzio-
ne del problema.
[54] 1. M
B,B
(f) =
_
_
3 0 0
0 1 1
0 2 2
_
_
.
2. f ` e diagonalizzabile.
[55] A = M(f) =
_
_
a a a
b b b
0 0 0
_
_
, a, b R;
A ` e diagonalizzabile se a + b ,= 0, oppure se a = b = 0. Nel primo caso una base
di autovettori ` e data da ((1, 0, 1), (1, 1, 0), (a, b, 0)). Nel secondo caso, trattandosi
dellapplicazione nulla, ogni base di R
3
` e una base di autovettori.
[56] 1. La linearit` a segue dalle propriet` a del prodotto vettoriale.
2. M
B,B
(f) =
_
_
0 1 2
1 0 1
2 1 0
_
_
,
rispetto alla base ortonormale B = (i, j, k);
dim(ker f) = 1, ker f = L(i 2j +k);
dim(imf) = 2, imf = L(j + 2k, i +k).
3. f non ` e diagonalizzabile.
[57] 1 La linearit` a segue dalle propriet` a della matrice trasposta.
206 Diagonalizzazione
2. M(f) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1 0 0 0
0
1
2
1
2
0
0
1
2
1
2
0
0 0 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
3. dim(ker f) = 1, ker f = L
__
0 1
1 0
__
,
dim(imf) = 3, imf = L
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
.
4. f ` e diagonalizzabile ed ` e associata alla matrice:
D =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 0
_
_
_
_
,
scritta rispetto alla base:
B =
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
__
.
[58] A

= P
1
AP, P =
_
_
7 0 1
2 1 0
3 2 0
_
_
.
[59] 1. M(f) =
_
_
_
_
h 0 0 0
0 h 2 0
0 2 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
, h R,
M(f) ` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
Capitolo 7 207
2. Se h ,= 0, h ,= 4 ker f = O (O indica la matrice nulla di R
2,2
), imf = R
2,2
;
se h = 0 allora dim(ker f) = 1, ker f = L
__
1 0
0 0
__
e
dim(imf) = 3, imf = L
__
0 0
1 0
_
,
_
0 2
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
;
se h = 4 allora dim(ker f) = 1, ker f = L
__
0 1
2 0
__
e
dim(imf) = 3, imf = L
__
1 0
0 0
_
,
_
0 0
0 1
_
,
_
0 2
1 0
__
.
3. Se h ,= 0, h ,= 4 esiste f
1
e:
M(f
1
) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
h
0 0 0
0
1
4 +h
2
4 +h
0
0
2
4 +h
h
4 +h
0
0 0 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
,
M(f
1
) ` e la matrice associata ad f
1
rispetto alla base canonica di R
2,2
.
4. f ` e diagonalizzabile per ogni h R.
[60] 1. S` perch e sono assegnate le immagini degli elementi di una base di T (R
2,2
).
2. A =
_
_
1 3 3
3 5 3
6 6 4
_
_
.
3. ker f = O, dove O indica la matrice nulla di R
2,2
; imf = T (R
2,2
).
4. dim(f(H)) = 2, f(H) = L
__
3 7
0 12
_
,
_
3 3
0 4
__
;
208 Diagonalizzazione
dim(f
1
(H)) = 2, f
1
(H) = L
__
3 3
0 2
_
,
_
0 2
0 3
__
.
5. S` (la molteplicit` a degli autovalori coincide con la dimensione degli autospazi).
6. A

=
_
_
2 0 0
0 2 0
0 0 4
_
_
, B =
__
1 1
0 0
_
,
_
1 0
0 1
_
,
_
1 1
0 2
__
.
[61] 1. La linearit` a di f segue dalle propriet` a del prodotto vettoriale.
2. A = M
B,B
(f) =
_
_
0 3 1
3 0 3
1 3 0
_
_
.
3. dim(ker f) = 1, ker f = L(3i j + 3k);
dim(imf) = 2, imf = L(3j +k, i +k).
4. f(J) = L(i + 6j +k, 3i + 3j + 4k), f
1
(|) = ker f .
5. P =
_
_
1 1 0
1 1 0
0 1 2
_
_
, A

= P
1
AP =
_
_
_
_
_
_
_
0 1 4
3 1 2
7
2

3
2
1
_
_
_
_
_
_
_
.
6. f non ` e diagonalizzabile.
[62] 1. La linearit` a di f segue dalle propriet` a della matrice trasposta.
2. M(f) =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 0 1 0
0 1 0 0
0 0 0 1
_
_
_
_
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
3. M(f
1
) = M(f), perch e f f ` e lidentit` a di R
2,2
.
Capitolo 7 209
4. f ` e diagonalizzabile;
D =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
` e associata ad f rispetto alla base:
B =
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
__
.
[63] 1. M(f) =
_
_
_
_
0 1 h 0
h 2 0 h
1 0 2 1
0 1 h 0
_
_
_
_
, h R
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
dim(ker f) = 2, ker f = L
__
1 0
0 1
_
,
_
2 h
1 0
__
.
2. f ` e diagonalizzabile se h > 1.
3. B =
__
1 1
1 1
_
,
_
1 0
0 1
_
,
_
2 3
1 0
_
,
_
3 9
1 3
__
.
4. dim(imf J) = 1, imf J = L
__
1 2
2 1
__
.
[64] 1. f associa ad ogni vettore x di V
3
la sua proiezione ortogonale sul piano vettoriale
individuato da a e da b. Di qui segue la linearit` a di f.
2. M
B,B
(f) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
2
3

1
3
1
3

1
3
2
3
1
3
1
3
1
3
2
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
210 Diagonalizzazione
3. M
B

,B

=
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
.
4. dim(ker f) = 1, ker f = L(i +j k),
dim(imf) = 2, imf = L(2i j +k, i 2j k).
f ` e diagonalizzabile, una base di autovettori ` e data da (i j +k, i +k, i +j).
I risultati conseguiti nel punto 4. si possono ottenere tenendo conto del signica-
to geometrico di f ; infatti gli autospazi di f sono, rispettivamente, generati dai
vettori paralleli e ortogonali a a b.
[65] 1. M(f) =
_
_
1 0 h
0 2 0
h 1 1
_
_
, h R
` e la matrice associata ad f rispetto alla base di o(R
2,2
) data da:
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
;
f ` e diagonalizzabile per ogni h / 1, 1.
2. dim(f(J)) = 1, f(J) = L
__
1 2
2 2
__
.
[66] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 h 0 0
0 1 0 0
h h
2
1 h
0 h 0 1
_
_
_
_
, h R
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
;
f ` e un isomorsmo per ogni valore di h R, in quanto det(M(f)) = 1, h R.
2. f ` e diagonalizzabile per ogni valore di h R.
3. Una base richiesta ` e:
__
1 2
0 1
_
,
_
0 0
1 0
_
,
_
1 0
0 1
_
,
_
2 0
1 0
__
.
Capitolo 7 211
[67] 1. La matrice associata allendomorsmo f si ottiene imponendo le seguenti
condizioni:
_

_
f((1, 1, 1)) = (0, 0, 0)
f((1, 0, 1)) = (1, 2, 3)
f((1, 1, 0)) = (1, 1, 0),
da cui segue:
M(f) =
_
_
0 1 1
1 0 1
1 1 2
_
_
,
dove M(f) indica la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
3
.
2. f ` e diagonalizzabile, una base di R
3
formata da autovettori ` e:
((1, 1, 1), (1, 1, 0), (1, 0, 1)).
[68] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 h 0 0
2 6 0 0
0 0 1 h
0 0 2 6
_
_
_
_
, h R
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
;
se h ,= 3 f ` e un isomorsmo in quanto det M(f) = (6 2h)
2
,
se h = 3 dim(ker f) = 2, ker f = L
__
3 1
0 0
_
,
_
0 0
3 1
__
e
dim(imf) = 2, imf = L
__
1 2
0 0
_
,
_
0 0
1 2
__
.
2. h = 3 f ` e diagonalizzabile.
3. dim(f(J)) = 1, f(J) = L
__
3 6
1 2
__
.
212 Diagonalizzazione
[69] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 0 1 0
0 1 0 0
0 0 0 1
_
_
_
_
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
2,2
.
2. ker f = O, dove O indica la matrice nulla di R
2,2
, imf = R
2,2
.
3. dim(f(o(R
2,2
))) = 3, f(o(R
2,2
)) = o(R
2,2
);
dim(f(/(R
2,2
))) = 1, f(/(R
2,2
)) = /(R
2,2
).
4. Gli autospazi di f sono o(R
2,2
) e /(R
2,2
) relativi, rispettivamente, agli autovalori
1 e 1.
5. f ` e diagonalizzabile perch e o(R
2,2
) /(R
2,2
) = R
2,2
.
[70] 1. o(R
2,2
) e J sono sottospazi vettoriali di R
2,2
perch e deniti da unequazione
lineare omogenea;
dim(o(R
2,2
)) = 3, B =
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 0
0 1
__
base di o(R
2,2
);
dim(J) = 3, B

=
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
0 0
1 0
__
base di J.
2. A = M
B,B

(f) =
_
_
0 2 2
2 4 2
2 2 0
_
_
,
dim(ker f) = 1, ker f = L
__
1 1
1 1
__
;
dim(imf) = 2, imf = L
__
0 1
1 0
_
,
_
1 1
0 1
__
.
3. dim(f(H)) = 2, f(H) = L
__
1 1
0 1
_
,
_
1 0
1 1
__
,
Capitolo 7 213
dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) = L
__
1 1
1 1
_
,
_
4 3
3 0
__
.
4. A ` e diagonalizzabile e A

=
_
_
2 0 0
0 2 0
0 0 0
_
_
.
[71] 1. Se h = 0 allora dim(ker f) = 2 e ker f = L((1, 0, 1), (0, 1, 0)).
2. Gli autovalori di f con le loro rispettive molteplicit` a e gli autospazi sono:

1
= 1, m

1
= 1,
2
= 0, m

2
= 1,
3
= 1, m

3
= 1,
V

1
= L((1, 1, 0)), V

2
= L((1, 1, 1)), V

3
= L((1, 1, 0)).
3. f ` e diagonalizzabile.
[72] 1. dim(ker f) = 2, ker f = imf = L((0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1)).
2. f(H) = imf, dim(f
1
(H)) = 3, f
1
(H) = (x, y, z, t) R
4
[ x +y = 0.
3. Lunico autovalore di f ` e = 0, di molteplicit` a m

= 4,
lautospazio ad esso relativo ` e V

= ker f , f non ` e diagonalizzabile.


[73] 1. Se h ,= 1 dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1, 2, 0)), imf = R
3
;
se h = 1 dim(ker f) = 2, ker f = L((1, 1, 2, 0), (0, 1, 3, 1)),
dim(imf) = 2, imf = L((2, 1, 3), (0, 1, 1)).
2. I valori di k richiesti sono k = 4 e k = 1.
3. dim(f(H)) = 2, f(H) = L((2, 0, 2), (4, 1, 3)) e
dim(f
1
(/)) = 3, f
1
(/) = L((1, 1, 2, 0), (0, 4, 3, 0), (0, 1, 3, 1)).
4. S` perch e la matrice
t
AA ` e simmetrica.
[74] 1. La linearit` a di f segue dalle propriet` a del prodotto vettoriale.
2. M
B,B
(f) =
_
_
0 2 2
2 0 4
2 4 0
_
_
.
214 Diagonalizzazione
3. dim(ker f) = 1, ker f = L((2, 1, 1));
dim(imf) = 2, imf = L((0, 1, 1), (1, 0, 2)).
4. dim(f(J)) = 2, f(J) = L((4, 2, 10), (4, 4, 4));
dim(f
1
(J)) = 3,
f
1
(J) =
__
a
1
2
b + 2c,
1
2
a c, c
_
R
3
[ a, b, c R
_
.
5. Lunico autovalore di f ` e = 0, di molteplicit` a m

= 1,
lautospazio ad esso relativo ` e V

1
= ker f , f non ` e diagonalizzabile.
[75] 1. A =
_
1 0 1 0
0 1 1 0
_
.
2. dim(ker f) = 2, ker f = L((1, 1, 1, 0), (0, 0, 0, 1)), imf = R
2
.
3. Gli autovalori della matrice B con le rispettive molteplicit` a e gli autospazi sono:

1
= 0, m

1
= 2,
2
= 1, m

2
= 1,
3
= 3, m

3
= 1,
V

1
= ker f, V

2
= L((1, 1, 0, 0)), V

3
= L((1, 1, 2, 0)).
4. dim(f
1
(H)) = 3, f
1
(H) = ker f L((1, 1, 0, 0)).
[76] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L((2, 1, 4)),
dim(imf) = 2, imf = L((1, 0, 2), (0, 1, 0)).
2. Gli autovalori di f con le loro rispettive molteplicit` a e i relativi autospazi sono:

1
= 0, m

1
= 2,
2
= 1, m

2
= 1, V

1
= ker f, V

2
= L((1, 0, 2)),
f non ` e diagonalizzabile.
3. Non esistono vettori v ,= o di R
3
tali che f(v) = 2v perch e 2 non ` e un autovalore
di f , quindi solo f(o) = 2o = o.
[77] 1. I tre vettori sono linearmente indipendenti perch e la matrice:
P =
_
_
1 2 0
0 1 1
2 0 1
_
_
ha rango 3.
Capitolo 7 215
2. Le componenti richieste sono
_
2
5
,
1
5
,
4
5
_
.
3. A
1
=
_
_
2 0 0
0 2 0
0 0 1
_
_
, A
1
= P
1
AP , quindi A = PA
1
P
1
.
[78] 1. B

` e una base perch e la matrice:


P =
_
_
_
_
1 0 0 1
1 1 0 0
0 0 1 0
0 1 1 0
_
_
_
_
ha rango 4;
A = 3U
1
+ 3U
2
+ 4U
4
.
2. M
B,B
(f) =
_
_
_
_
0 2 2 0
0 1 1 0
1 0 0 1
1 0 0 1
_
_
_
_
.
3. dim(ker f) = 2, ker f = L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
1 0
__
,
dim(imf) = 2, imf = L
__
0 0
1 1
_
,
_
2 1
0 0
__
.
4. Lunico autovalore ` e = 0 di molteplicit` a m

=2, quindi f non ` e diagonalizzabile.


[79] 1. La linearit` a di f segue dalle propriet` a della somma di vettori e del prodotto
scalare tra due vettori.
2. A = M
B,B
(f) =
_
_
1 0 0
0 1 2
0 2 1
_
_
.
3. Poich e det(A) = 3, ker f = o e imf = V
3
.
4. Autovalori con relativa molteplicit` a:
216 Diagonalizzazione

1
= 3, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 2,
autospazi V

1
= L((0, 1, 1)), V

2
= L((0, 1, 1), (1, 0, 0)).
5. f ` e diagonalizzabile; una base di autovettori ` e ((0, 1, 1), (0, 1, 1), (1, 0, 0)).
6. H = V

2
, dim(H) = 2, f(H) = f
1
(H) = H.
[80] 1. A =
_
_
2 1 1
1 2 1
1 1 2
_
_
.
2. dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1, 1)),
dim(imf) = 2, imf = L((2, 1, 1), (1, 2, 1)).
3. Autovalori con la relativa molteplicit` a:

1
= 3, m

1
= 2,
2
= 0, m

2
= 1,
autospazi V

1
= L((1, 0, 1), (1, 1, 0)), V

2
= ker f .
4. dim(f(H) = 1,
f(H) = x = x
1
i +x
2
j +x
3
k V
3
[ 5x
2
+ 2x
3
= 5x
1
+ 7x
3
= 0.
Per esempio f(H) = L((7, 2, 5)).
[81] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L
__
0 1
1 1
__
,
dim(imf) = 3, imf = L((1, 0, 2, 0), (0, 0, 0, 1), (0, 1, 2, 1)).
2. dim(f
1
(/)) = 2, f
1
(/) = L
__
1 1
0 1
_
,
_
1 0
1 0
__
.
3. Gli autovalori di A, con le relative molteplicit` a, sono:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 2,
3
= 3, m

3
= 1.
Gli autospazi sono V

1
= L((0, 1, 1, 1)),
V

2
= L((0, 1, 2, 3), (1, 0, 2, 2)), V

3
= L((0, 1, 2, 1)).
A ` e diagonalizzabile.
Capitolo 7 217
4. La matrice associata allapplicazione lineare g, rispetto alle basi canoniche di R
4
e
di R
2,2
, ` e:
_
_
_
_
2 2 1 0
4 4 2 0
0 0 0 0
2 2 1 0
_
_
_
_
.
g ` e unica perch e i vettori (1, 0, 2, 0), (0, 0, 0, 1), (0, 1, 2, 1), (0, 0, 0, 1) forma-
no una base di R
4
.
[82] 1. Per esempio, J pu` o essere il sottospazio vettoriale o(R
2,2
) delle matrici sim-
metriche di R
2,2
.
2. /(R
2,2
) = L(B
1
), dove B
1
=
_
0 1
1 0
_
e
J = L(B
2
, B
3
, B
4
), dove B
2
=
_
1 0
0 0
_
, B
3
=
_
0 1
1 0
_
, B
4
=
_
0 0
0 1
_
.
Rispetto alla base (B
1
, B
2
, B
3
, B
4
) la matrice associata a f ` e:
M(f) =
_
_
_
_
0 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
3. f ` e autoaggiunto se e solo se J = /(R
2,2
)

.
[83] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 1)), dim(imf) = 1, imf = L((1, 0, 1)).
2. dim(ker g) = 1, ker g = L((4, 2, 1)), img = R
2
.
3. g(H) = R
2
.
4. Autovalori con le relative molteplicit` a e autospazi di h
1
:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 1, V

1
= L((1, 1)), V

2
= L((1, 2));
autovalori con le relative molteplicit` a e autospazi di h
2
:
218 Diagonalizzazione

1
= 0, m

1
= 2,
2
= 1, m

2
= 1, V

1
= L((2, 0, 1), (3, 1, 0)),
V

2
= L((1, 0, 1)).
5. Sia h
1
sia h
2
sono diagonalizzabili.
Matrici diagonali associate ad h
1
:
D
1
=
_
0 0
0 1
_
, D
2
=
_
1 0
0 0
_
.
Matrici diagonali associate ad h
2
:
D

1
=
_
_
0 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
, D

2
=
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
, D

3
=
_
_
1 0 0
0 0 0
0 0 0
_
_
.
[84] 1. Se a /
_
0,
1
2
_
ker f = o, imf = R
3
;
se a = 0 dim(ker f) = 1, ker f = L((0, 1, 1)) e
dim(imf) = 2, imf = L((1, 3, 2), (1, 1, 0));
se a =
1
2
dim(ker f) = 1, ker f = L((2, 9, 7)) e
dim(imf) = 2, imf = L
_
(1, 0, 0),
_
1, 1,
1
2
__
.
2. Gli autovalori di f sono
1
=

2,
2
=

2,
3
= 0 (tutti di molteplicit` a 1),
quindi f ` e diagonalizzabile.
[85] 1. Esiste ed ` e unico lendomorsmo f perch e i vettori e
1
e
2
, e
2
e
3
, 2e
1
+e
3
sono linearmente indipendenti.
2. Si tratta di ricavare f(e
1
), f(e
2
), f(e
3
) e si trovano, ordinatamente, le colonne
della matrice A.
3. Gli autovalori di A, con le relative molteplicit` a, sono:

1
= 1, m

1
= 2 e
2
= 1, m

2
= 1.
Capitolo 7 219
I rispettivi autospazi hanno dimensione pari alla molteplicit` a degli autovalori se e
solo se 2b = ac.
[86] 1. La linearit` a di f segue dalle propriet` a della somma e del prodotto di matrici.
2. B = M
B,B
(f) =
_
_
_
_
1 0 1 0
0 1 0 1
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
3. Poich e det(B) = 1, ker f = O, dove O indica la matrice nulla di R
2,2
e
imf = R
2,2
.
4. dim(f(H)) = 3, f(H) =
__
y
1
y
2
y
3
y
4
_
R
2,2
[ y
1
+y
3
+y
4
= 0
_
.
= L
__
1 1
0 1
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
1 0
1 0
__
.
dim(f
1
(H)) = 3, f
1
(H) =
__
x
1
x
2
x
3
x
4
_
R
2,2
[ x
2
x
3
x
4
= 0
_
= L
__
1 0
0 0
_
,
_
0 1
1 0
_
,
_
0 1
0 1
__
.
5. f ammette solo lautovalore = 1 di molteplicit` a m

= 4,
lautospazio relativo ` e V

= L
__
0 1
0 0
_
,
_
1 0
0 0
__
.
6. f non ` e diagonalizzabile.
[87] 1. M(f) =
_
_
_
_
1 0 0 1
1 2 0 1
1 0 2 1
0 0 0 3
_
_
_
_
.
` e la matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R
4
.
2. f ` e un isomorsmo in quanto M(f) ha determinante non nullo.
220 Diagonalizzazione
3. Gli autovalori di f con le rispettive molteplicit` a e gli autospazi sono:

1
= 1, m

1
= 1,
2
= 2, m

2
= 2,
3
= 3, m

3
= 1,
V

1
= L((1, 1, 1, 0)), V

2
= L((0, 1, 0, 0), (0, 0, 1, 0)), V

3
= L((1, 1, 1, 2)).
4. No perch e f ` e un isomorsmo e perci` o ` e iniettivo.
[88] 1. Il fatto che f sia un endomorsmo segue agevolmente dalle propriet` a del prodotto
vettoriale.
M
B,B
(f) =
_
_
0 0 2
0 0 1
2 1 0
_
_
.
2. f(H) = o in quanto a a = o.
3. f
1
(/) = V
3
in quanto x a ` e un vettore ortogonale ad a.
4. f ammette solo lautovalore 0 il cui autospazio ` e H.
[89] M
B,B
(g) =
_
_
0 2 1
2 0 0
1 0 0
_
_
.
[90] 1. Se k ,= 1 f ` e un isomorsmo.
Se k = 1 dim(ker f) = 1 e dim(imf) = 2 pertanto f non ` e n e iniettiva n e
suriettiva.
2. Per ogni k R si ha:
dimf(H) = 2, f(H) = L((1 +k, 1, 1), (0, 1, 1)),
dim(f
1
(H)) = 2, f
1
(H) = L((1, 0, 0), (0, 1, k)).
3. Se k = 1 A ha autovalori
1
= 0,
2
=

3,
3
=

3, tutti di molteplicit` a 1,
una base di autovettori ` e data da:
((1, 1, 1), (2 +

3, 1 +

3, 1), (2

3, 1

3, 1)).
[91] Se x ` e un autovettore di f
2
con autovalore ad esso relativo, per ipotesi si ha
f
2
(x) = f(x) = x. Applicando f ad ambo i membri dellultima uguaglianza segue
Capitolo 7 221
x =
2
x da cui =
2
e quindi la tesi.
[92] Sia A la matrice associata ad f , allora per ipotesi esiste una matrice P tale che
D = P
1
AP , con D matrice diagonale. Elevando al quadrato la relazione precedente
segue D
2
= P
1
A
2
P , ossia f
2
` e diagonalizzabile. Non vale il viceversa, per esempio la
matrice:
A =
_
0 1
0 0
_
non ` e diagonalizzabile mentre A
2
lo ` e.
[93] Se x ` e un autovettore di f
3
con autovalore ad esso relativo, per ipotesi si ha
f
3
(x) = f(x) = x. Applicando f , due volte, ad ambo i membri dellultima uguaglianza
segue x =
3
x da cui =
3
e quindi la tesi.
[94] 1. M
B,B
(f) =
_
_
1 0 1
0 1 0
1 0 1
_
_
;
dim(ker f) = 1, ker f = L((1, 0, 1));
dim(imf) = 2, imf = L((1, 0, 1), (0, 1, 0)).
Poich e i tre vettori (1, 0, 1), (0, 1, 0), (1, 0, 1) sono linearmente indipendenti se-
gue la tesi.
2. f ` e diagonalizzabile perch e ` e associato ad una matrice simmetrica.
Gli autovalori sono
1
= 0,
2
= 1,
3
= 2, tutti di molteplicit` a 1. Di conseguenza
si possono scegliere, rispettivamente, i vettori:
e

1
= (1, 0, 1), e

2
= (0, 1, 0), e

3
= (1, 0, 1)
come autovettori ad essi relativi. La matrice associata ad f rispetto alla base
B

= (e

1
, e

2
, e

3
) ` e la matrice diagonale:
D =
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
.
3. La matrice del cambiamento di base ` e:
222 Diagonalizzazione
P =
_
_
1 0 1
0 1 0
1 0 1
_
_
e D = P
1
AP .
[95] 1. A

= C
1
AC, A

=
_
_
2 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
, C =
_
_
1 0 0
0 1 0
1 0 1
_
_
;
B

= E
1
BE, B

=
_
_
2 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
, E =
_
_
0 1 0
1 1 0
1 0 1
_
_
.
2. A e B sono associate allo stesso endomorsmo perch e A

= B

, quindi:
B = (CE
1
)
1
A(CE
1
).
[96] 1. f ` e un endomorsmo perch e ` e denito tramite equazioni lineari omogenee;
M(f) =
_
_
2 9 3
1 4 1
1 3 0
_
_
` e la matrice associata ad f rispetto alla base (1, x, x
2
) di R
2
[x].
2. dim(ker f) = 1, ker f = L(3 +x +x
2
);
dim(imf) = 2, imf = L(2 +x +x
2
, 3 x).
3. H = L(2+x, 2x+x
2
), dim(f(H) = 2, f(H) = L(5+2x+x
2
, 73x2x
2
).
4. Gli autovalori di f con le relative molteplicit` a e gli autospazi sono:

1
= 0, m

1
= 1,
2
= 1, m

2
= 2, V

1
= ker f, V

2
= L(1 +x
2
, 3 +x).
5. f ` e diagonalizzabile ed ` e associata alla matrice:
D =
_
_
0 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
rispetto alla base B = (3 +x +x
2
, 1 +x
2
, 3 +x).
Capitolo 7 223
[97] 1. La matrice associata a f rispetto alla base canonica di R
2,2
e alla base (1, x, x
2
, x
3
)
di R
3
[x] ` e:
M(f) =
_
_
_
_
2 1 0 1
0 3 2 1
4 7 6 5
3 0 1 2
_
_
_
_
,
dim(ker f) = 2, ker f = L
__
2 1
0 3
_
,
_
1 2
3 0
__
,
dim(imf) = 2, imf = L(2 + 4x
2
+ 3x
3
, 1 3x + 7x
2
).
2. La matrice M(f) non ` e diagonalizzabile.
3. ( ` e un sottospazio vettoriale perch e la somma di due polinomi divisibili per x ` e
un polinomio divisibile per x, lo stesso vale per il prodotto di un numero reale per
un polinomio divisibile per x.
dim(f
1
(()) = 3, f
1
(() = L
__
1 2
0 0
_
,
_
1 2
3 0
_
,
_
2 1
0 3
__
.
[98] 1. La matrice associata a f rispetto alla base (1, x, x
2
, x
3
) di R
3
[x] ` e:
M(f) =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 0 h 0
0 1 3 0
0 1 h 0

3
4

7
4
3
2

3
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
, h R.
2. det(M(f)) = 0 per ogni valore di k R, quindi:
dim(ker f) = 1, ker f = L(2 +x
3
),
dim(imf) = 3, imf = L
_
x
3
, x +x
2

7
4
x
3
, h + 3x hx
2
+
3
2
x
3
_
.
3. f ` e diagonalizzabile se h /
_
3,
3
10
_
.
224 Diagonalizzazione
[99] 1. A =
_
_
1 0 0
0 0 1
0 k 0
_
_
, k R.
2. Se k ,= 0 ker f = 0, imf = R
2
[x];
se k = 0 dim(ker f) = 1, ker f = L(x), dim(imf) = 2, imf = L(1, x).
3. f ` e invertibile per k ,= 0:
A
1
=
_
_
_
_
_
_
_
1 0 0
0 0
1
k
0 1 0
_
_
_
_
_
_
_
.
4. H = L(x, x
2
), f(H) = L(x, kx
2
), quindi:
se k ,= 0 dim(f(H)) = 2; se k = 0 dim(f(H)) = 1;
se k ,= 0 f
1
(/) = L
_
6 +
1
k
x 5x
2
_
; se k = 0 f
1
(/) = ker f.
5. Esiste g solo se k ,= 0:
M
B,B
(g) =
_
_
_
_
_
_
_
3 0 0
0 0
3
k
0 3 0
_
_
_
_
_
_
_
.
6. f ` e diagonalizzabile solo se k > 0,
A

=
_
_
_
_
1 0 0
0

k 0
0 0

k
_
_
_
_
,
una base di autovettori ` e
_
1,
1

k
x +x
2
,
1

k
x +x
2
_
.
Capitolo 7 225
[100] 1. La linearit` a di d segue dalle propriet` a di derivazione dei polinomi.
La matrice associata a d, rispetto alla base B = (1, x, x
2
, x
3
, x
4
, x
5
) di R
5
[x] ` e:
M
B,B
(d) =
_
_
_
_
_
_
_
_
0 1 0 0 0 0
0 0 2 0 0 0
0 0 0 3 0 0
0 0 0 0 4 0
0 0 0 0 0 5
0 0 0 0 0 0
_
_
_
_
_
_
_
_
.
2. Lunico autovalore, la sua molteplicit` a e lautospazio ad esso relativo sono:

1
= 0, m

1
= 6, V

1
= L(1).
3. d non ` e diagonalizzabile.
[101] 1. Per esempio J
2
= L(x
2
, x
3
) e ( = (1 +x, x +x
2
, x
2
, x
3
) ` e la base di R
3
[x]
che segue, in modo naturale, da J
1
J
2
= R
3
[x].
2. f ` e lineare per le propriet` a della somma di polinomi e del prodotto di un polinomio
per un numero reale.
3.
`
E pi ` u agevole determinare:
A

= M
C,C
(f) =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
,
da cui segue:
A = M
B,B
(f) =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 1 0 0
2 2 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
4. ker f = 0, imf = R
3
[x].
5. dim(f(J
1
)) = dim(f
1
(J
1
)) = 2, f(J
1
) = f
1
(J
1
) = J
1
, in quanto f f ` e
lidentit` a di R
3
[x].
6. f ` e diagonalizzabile.
226 Diagonalizzazione
[102] 1. dim(ker f) = 1, ker f = L(3x + 2x
2
),
dim(imf) = 2, imf = L(1 6x + 4x
2
, 2x x
2
).
2. dim(f(J)) = 2, f(J) = L(3 + 22x 14x
2
, 2x +x
2
),
dim(f
1
(J)) = 2, f
1
(J) = L(6 + 19x, 3x 2x
2
).
3. f ` e diagonalizzabile, una base richiesta ` e (3x + 2x
2
, 1 +x
2
, 1 + 2x).
[103] 1. La matrice associata richiesta ` e A =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 0 0 0
0 1 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
2. dim(ker f) = 1, ker f = L
__
0 1
1 0
__
,
dim(imf) = 3, imf = L(1, x
2
, x
3
).
3. A ` e diagonalizzabile. Le due matrici richieste sono:
D =
_
_
_
_
0 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
, P =
_
_
_
_
0 0 0 1
1 0 0 0
1 0 1 0
0 1 0 0
_
_
_
_
.
7.4 Per saperne di pi ` u Soluzioni
[1] In ciascuno dei casi proposti le matrici A e B sono simultaneamente diagonalizzabili
in quanto AB = BA. Come richiesto, sono elencati di seguito, per ciascun caso, ad
esempio una base B di autovettori che diagonalizza simultaneamente le matrici A e B
date, una matrice diagonale D simile ad A e una una matrice diagonale D

simile a B.
1. B = ((1, 1, 1), (0, 1, 0), (0, 0, 1)),
D =
_
_
2 0 0
0 2 0
0 0 3
_
_
, D

=
_
_
1 0 0
0 3 0
0 0 3
_
_
.
Capitolo 7 227
2. B = ((1, 0, 0), (1, 0, 1), (0, 1, 1)),
D =
_
_
3 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
, D

=
_
_
2 0 0
0 1 0
0 0 0
_
_
.
3. B = ((32, 2, 25), (14, 1, 11), (1, 0, 1)),
D =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
, D

=
_
_
1 0 0
0 2 0
0 0 2
_
_
.
4. B = ((1, 0, 0, 4), (0, 3, 0, 1), (2, 0, 1, 0), (0, 1, 0, 0)),
D =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 1 0 0
0 0 2 0
0 0 0 1
_
_
_
_
, D

=
_
_
_
_
2 0 0 0
0 2 0 0
0 0 2 0
0 0 0 3
_
_
_
_
.
5. B = ((1, 0, 0, 1), (0, 1, 4, 0), (0, 1, 0, 1), (1, 0, 3, 0)),
D =
_
_
_
_
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 4
_
_
_
_
, D

=
_
_
_
_
3 0 0 0
0 1 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0
_
_
_
_
.
6. B = ((0, 1, 1), (1, 1, 2), (0, 0, 1)),
D =
_
_
2 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
, D

=
_
_
4 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
.
7. B = ((1, 1, 1), (1, 1, 1), (2, 0, 1)),
D =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 3
_
_
, D

=
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
.
228 Diagonalizzazione
8. B = ((1, 1, 1), (1, 1, 1), (1, 1, 1)),
D =
_
_
2 0 0
0 4 0
0 0 4
_
_
, D

=
_
_
2 0 0
0 2 0
0 0 4
_
_
.
9. B = ((2, 2, 1), (1, 1, 0), (3, 2, 1)),
D =
_
_
0 0 0
0 0 0
0 0 1
_
_
, D

=
_
_
0 0 0
0 2 0
0 0 2
_
_
.
10. B = ((0, 1, 0, 0), (1, 0, 1, 0), (1, 0, 0, 1), (1, 1, 0, 0)),
D =
_
_
_
_
1 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
, D

=
_
_
_
_
0 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 1
_
_
_
_
.
11. B = ((1, 0, 0), (2, 1, 1), (1, 1, 0)),
D =
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 2
_
_
, D

=
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 4
_
_
.
[2] 1. A e B sono simultaneamente diagonalizzabili perch e AB = BA.
2. Per esempio una base che diagonalizza sia A sia B ` e:
B = ((0, 1, 1), (1, 1, 2), (1, 3, 2)).
3. Poich e det(A) = 3 e det(B) = 2, le matrici A e B sono invertibili. La base B
indicata in 2. diagonalizza simultaneamente anche A
1
e B
1
.
Capitolo 8
Forme Bilineari e Forme Quadratiche
8.1 Esercizi
In tutti gli esercizi di questo capitolo, salvo esplicita dichiarazione, si sono adottate
notazioni standard, in particolare si ` e indicato con:
- R
n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione n, delle n-uple di numeri reali, dotato
del prodotto scalare standard, che rende ortonormale la base canonica (e
1
= (1, 0, . . . , 0),
e
2
= (0, 1, 0, . . . , 0), . . . , e
n
= (0, 0, . . . , 1)).
- R
m,n
lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione mn, delle matrici aventi m righe e
n colonne, ad elementi reali dotato del prodotto scalare standard X Y = tr(
t
X Y ), con
X, Y R
m,n
, che rende ortonormale la base canonica:
_
_
_
E
11
=
_
_
_
1 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, E
12
=
_
_
_
0 1 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 0
_
_
_
, . . . , E
mn
=
_
_
_
0 0 . . . 0
.
.
.
.
.
.
.
.
.
0 0 . . . 1
_
_
_
_
_
_
.
Con tr(
t
X Y ) si intende la traccia della matrice prodotto della trasposta della matrice X
con la matrice Y .
- V
3
lo spazio vettoriale reale, di dimensione 3, dei vettori ordinari, riferito ad una base
ortonormale positiva B = (i, j, k). In questambito indica il prodotto vettoriale o
esterno e il prodotto scalare tra due vettori.
- In generale la notazione H

indicher` a il sottospazio vettoriale ortogonale (rispetto ad


una forma bilineare simmetrica qualsiasi, non necessariamente un prodotto scalare) al
229
230 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
sottospazio vettoriale H dello spazio vettoriale V su cui ` e denita la forma bilineare
simmetrica.
[1] Su V, spazio vettoriale reale di dimensione 3 riferito ad una base B = (v
1
, v
2
, v
3
),
si consideri la forma quadratica:
Q(x) = 2x
2
x
3
+ 2x
3
x
1
+ 2x
1
x
2
,
con x = x
1
v
1
+ x
2
v
2
+ x
3
v
3
. Classicare Q e trovare una base di V rispetto alla quale
Q si scrive in forma canonica.
[2] Su V, spazio vettoriale reale di dimensione 4 riferito ad una base B = (v
1
, v
2
, v
3
, v
4
),
si consideri la forma quadratica:
Q(x) = 2x
2
1
+ 2x
1
x
2
+ 2x
2
2
+ 2x
2
3
2x
3
x
4
+ 2x
2
4
,
con x = x
1
v
1
+x
2
v
2
+x
3
v
3
+x
4
v
4
.
1. Vericare che la forma bilineare associata a Q ` e un prodotto scalare su V .
2. Trovare una base ortonormale, rispetto a , di V.
3. Dato il sottospazio vettoriale:
T = x = x
1
v
1
+x
2
v
2
+x
3
v
3
+x
4
v
4
[ x
1
2x
2
+x
3
= 2x
1
+x
2
x
4
= 0,
determinare la dimensione e una base per T

, sottospazio vettoriale ortogonale ad


T rispetto a , e vericare che V = T T

.
[3] Si consideri la funzione:
: R
2,2
R
2,2
R, (A, B) tr(A
t
B),
dove tr(A) denota la traccia della matrice A.
1. Vericare che ` e un prodotto scalare su R
2,2
.
2. Dato il sottospazio vettoriale di R
2,2
:
T = A R
2,2
[ tr(A) = 0,
trovare la dimensione e una base per T

, complemento ortogonale di T rispetto


alla forma bilineare simmetrica .
Capitolo 8 231
3. Si consideri una base di R
2,2
del tipo B = B
1
B
2
, dove B
1
` e una base di T e B
2
` e una base di T

. Scrivere lespressione di rispetto alla base B.


[4] Sia V uno spazio vettoriale reale di dimensione 3 riferito ad una base B = (v
1
, v
2
, v
3
).
1. Trovare la matrice, rispetto alla base B, del prodotto scalare denito in modo op-
portuno sapendo che B

= (v
1
+v
2
+v
3
, v
1
+v
2
, v
1
+v
3
) ` e una base ortonormale
(rispetto a ).
2. Determinare la dimensione e una base per T

complemento ortogonale (rispetto a


) del piano vettoriale:
T = x = x
1
v
1
+x
2
v
2
+x
3
v
3
[ x
1
+x
3
= 0.
3. Calcolare la norma del vettore a = v
1
+v
2
v
3
(rispetto a ).
[5] Sia V uno spazio vettoriale reale di dimensione 3 riferito ad una base B = (v
1
, v
2
, v
3
).
Data la funzione : V V R denita da:
(x, y) = 2(x
1
y
1
+x
2
y
2
+x
3
y
3
) (x
1
y
3
+x
3
y
1
),
con x = x
1
v
1
+x
2
v
2
+x
3
v
3
, y = y
1
v
1
+y
2
v
2
+y
3
v
3
, vericare che (V, ) ` e uno spazio
vettoriale euclideo e trovarne una base ortonormale rispetto a .
[6] Data la matrice simmetrica:
A =
_
_
1 1 1
1 1 1
1 1 1
_
_
,
1. determinare una matrice B tale che
t
BAB sia una matrice diagonale.
2. Classicare la forma quadratica Q : R
3
R associata ad A, rispetto alla base
canonica di R
3
.
[7] Classicare e determinare la segnatura della forma quadratica Q : R
5
R che,
rispetto alla base canonica di R
5
, ` e associata alla matrice:
A =
_
_
_
_
_
_
1 3 4 1 2
3 0 0 7 1
4 0 0 0 0
1 7 0 2 1
2 1 0 1 3
_
_
_
_
_
_
.
232 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
[8] 1. Vericare che lo spazio vettoriale V, di dimensione 3, rispetto alla forma bilineare
simmetrica associata alla forma quadratica:
Q(x) = 3(x
2
1
+x
2
2
+x
2
3
) 2(x
1
x
2
+x
2
x
3
+x
1
x
3
)
` e uno spazio vettoriale euclideo, (x ` e un generico vettore di V, (x
1
, x
2
, x
3
) sono le
componenti di x rispetto ad una base B = (v
1
, v
2
, v
3
) ssata in V ).
2. Determinare una base ortonormale di V, rispetto al prodotto scalare .
[9] Classicare la seguente forma quadratica su R
4
:
Q((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = x
2
1
+ 4x
2
2
+ 11x
2
3
+ 24x
2
4
2x
1
x
3
4x
1
x
4
+ 4x
2
x
3
+ 16x
3
x
4
.
[10] Date le matrici:
A =
_
_
1 0 1
2 1+h 1
2hh
2
1+h 1
_
_
, X =
_
_
x
y
z
_
_
, B =
_
_
0
1
1+h
_
_
, h R,
1. discutere, al variare del parametro reale h, le soluzioni dellequazione matriciale
AX = B.
2. Posto h = 0 nella matrice A, determinare lespressione polinomiale della forma
quadratica Q di R
3
associata alla matrice
t
AA, rispetto alla base canonica di R
3
e
ridurla a forma canonica.
3. Posto h = 1 nella matrice A, trovare la dimensione e una base ortonormale dello
spazio vettoriale euclideo 1(A) (spazio vettoriale generato dalle righe di A, il
prodotto scalare su 1(A) ` e il prodotto scalare standard di R
3
).
[11] Determinare la segnatura delle seguenti forme quadratiche denite su R
4
:
1. Q
1
((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = 2x
2
1
+ 2x
1
x
2
+ 2x
2
2
+ 2x
2
3
+ 2x
3
x
4
+ 2x
2
4
;
2. Q
2
((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = 2x
2
1
2x
1
x
2
2x
2
2
+ 2x
2
3
2x
3
x
4
2x
2
4
;
3. Q
3
((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = x
2
1
4x
1
x
2
2x
1
x
3
+ 4x
3
x
4
+ 4x
2
3
;
4. Q
4
((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = 3x
2
1
2x
1
x
2
+ 3x
2
2
+ 4x
2
3
+ 2x
3
x
4
4x
2
4
.
Capitolo 8 233
[12] Data la forma quadratica Q : R
3
R cos` denita:
Q((x, y, z)) = 2x
2
+y
2
+ 5z
2
+ 2(xy xz +yz),
classicarla e determinare una base rispetto alla quale Q assuma una forma canonica.
[13] Si consideri la forma quadratica Q : R
3
R cos` denita:
Q((x
1
, x
2
, x
3
)) = 2x
2
1
+ 4x
1
x
3
+x
2
2
x
2
3
.
1. Classicare Q determinandone la segnatura.
2. Individuare una base di R
3
rispetto alla quale Q possa essere scritta in forma
canonica.
[14] Classicare la forma quadratica Q : R
4
R:
Q((x, y, z, t)) = x
2
8xy +y
2
+ 6xz +z
2
+t
2
,
ridurla a forma canonica e determinare la matrice del cambiamento di base dalla base
standard di R
3
ad una base che permette di ottenere tale forma canonica.
[15] Classicare la forma quadratica Q : R
3
R:
Q((x, y, z)) = 5x
2
+ 2xy + 5y
3
+ 6xz + 6yz + 3z
2
e ridurla a forma canonica.
[16] Si consideri la forma quadratica Q su R
4
:
Q((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = x
2
1
+ 2x
2
2
+x
2
3
+x
2
4
2x
1
x
2
2x
2
x
3
.
1. Classicare Q e scriverla in forma normale.
2. Scrivere Q in forma canonica e determinare una base di R
4
rispetto alla quale Q
assume tale espressione.
[17] Sia (V, ) uno spazio vettoriale euclideo di dimensione 3, riferito ad una base or-
tonormale B = (e
1
, e
2
, e
3
). Sia T il piano vettoriale di equazione x
1
2x
2
+ x
3
= 0,
((x
1
, x
2
, x
3
) sono le componenti di un generico vettore x di V, rispetto alla base B). Te-
nendo conto che V = T T

e che ogni vettore u di V si decompone in modo unico


come u = u
1
+ u
2
con u
1
T e u
2
T

, si consideri lendomorsmo p : V V,
proiezione ortogonale di V su T, denito da p(u) = u
1
.
234 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
1. Vericare che la funzione:
Q : V R, u Q(u) = u p(u),
` e una forma quadratica su V e classicarla.
2. Trovare una base di V rispetto alla quale Q si scriva in forma canonica.
[18] Si consideri la matrice simmetrica:
A =
_
_
0 0 1
0 1 0
1 0 0
_
_
.
1. Determinare una matrice diagonale D simile ad A e una matrice ortogonale P tale
che
t
PAP = D.
2. Scrivere lespressione polinomiale della forma bilineare simmetrica:
: R
3
R
3
R
di cui A ` e la matrice associata (rispetto alla base canonica) e classicarla.
3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale (rispetto
a ) a J = L(e
1
, e
1
+e
2
e
3
) con (e
1
, e
2
, e
3
) base canonica di R
3
.
4. Determinare un vettore isotropo non nullo della forma quadratica Q associata a .
[19] Data la forma bilineare simmetrica in R
3
:
(x, y) = x
1
y
1
+x
1
y
2
+x
2
y
1
+x
2
y
2
+x
3
y
3
,
con x = (x
1
, x
2
, x
3
) e y = (y
1
, y
2
, y
3
) generici vettori di R
3
,
1. determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale a J =
L(a), rispetto a , con a = (2, 0, 1). La base scelta ` e ortogonale rispetto a ?
2. Determinare linsieme dei vettori isotropi della forma quadratica Q associata a .
Tale insieme ` e un sottospazio vettoriale di R
3
?
3. Classicare la forma quadratica Q e determinarne una forma canonica, scrivendo
esplicitamente una base a cui tale forma canonica ` e riferita.
Capitolo 8 235
[20] In R
3
si consideri la forma quadratica:
Q((x
1
, x
2
, x
3
)) = x
2
1
4x
1
x
2
2x
1
x
3
+ 4x
2
x
3
+x
2
3
.
1. Determinarne una forma canonica, la segnatura e una base di R
3
rispetto alla quale
Q si scrive in forma canonica.
2. Determinarne la forma normale e una base di R
3
rispetto alla quale Q si scrive in
forma normale.
3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale a J =
L((1, 1, 0)), rispetto alla forma bilineare simmetrica associata a Q.
4. Determinare la dimensione e una base di ker e del suo sottospazio ortogonale
rispetto a .
[21] 1. Determinare la matrice associata alla forma quadratica Q su R
3
rispetto alla base
canonica B = (e
1
, e
2
, e
3
) tale che la sua forma bilineare simmetrica verichi le
seguenti condizioni:
_

_
ker = L(e
2
)
(e
1
, e
1
+e
3
) = 1
(e
3
, e
1
+e
2
) = 2
(e
1
+e
3
, e
1
e
3
) = 0.
2. Classicare la forma quadratica Q e calcolarne la segnatura.
[22] Si consideri la forma quadratica Q : R
4
R denita da:
Q(x) = x
2
2
+ 2x
1
x
3
+x
2
4
,
con x = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
.
1. Classicare Q e calcolarne la segnatura.
2. Scrivere Q in forma normale e determinare una base di R
4
rispetto alla quale Q
assume tale forma.
3. Determinare un vettore isotropo non nullo di Q.
4. Determinare le equazioni del sottospazio vettoriale ortogonale a:
J = (x
1
, x
2
, x
3
, x
4
) R
4
[ 2x
2
x
3
= x
1
2x
3
= 0
e scrivere una sua base ortogonale (rispetto alla forma bilineare associata a Q).
236 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
[23] In R
3
` e data la forma quadratica:
Q((x
1
, x
2
, x
3
)) = 6x
1
x
3
+ 3x
2
2
.
1. Classicare Q.
2. Scrivere Q in forma canonica e determinare una base di R
3
rispetto alla quale Q
assume tale forma.
3. Scrivere Q in forma normale e determinare una base di R
3
rispetto alla quale Q
assume tale forma.
4. Scrivere linsieme dei vettori isotropi di Q e determinare esplicitamente due vettori
isotropi la cui somma non sia un vettore isotropo (precisare con cura la base rispetto
alla quale sono dati i vettori isotropi scelti).
5. Se x ` e un vettore isotropo, i vettori della retta vettoriale L(x) sono isotropi?
[24] Sia Q : R
3
R la forma quadratica denita da:
Q((x, y, z)) = x
2
+ 2y
2
+z
2
2xy + 2yz.
Determinare la forma normale di Q e una matrice del cambiamento di base che permette
di scrivere Q in tale forma.
[25] Si consideri la forma quadratica Q : R
4
R denita da:
Q((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = x
2
1
+ 2x
1
x
2
+x
2
2
+ 2x
2
3
+ 4x
3
x
4
+ 2x
2
4
.
1. Classicare Q e determinarne la segnatura.
2. Scrivere la matrice del cambiamento di base dalla base canonica di R
4
ad una base
rispetto alla quale Q si scrive in forma normale.
3. Determinare linsieme dei vettori isotropi rispetto a Q. Tale insieme ` e un sottospa-
zio vettoriale di R
4
?
[26] 1. In R
3
, rispetto alla base canonica B = (e
1
, e
2
, e
3
), scrivere le matrici associate
alle forme bilineari simmetriche:
: R
3
R
3
R
per le quali i vettori della base B e il vettore e
1
+e
2
+e
3
sono isotropi.
2. Tra tutte le forme bilineari individuate in 1., determinarne una non nulla per la quale
i vettori (1, 1, 0) e (1, 1, 1) siano ortogonali e classicarla.
Capitolo 8 237
[27] Dato h R, si consideri la forma quadratica su R
4
:
Q((x
1
, x
2
, x
3
, x
4
)) = 2x
2
1
+ 2(x
1
x
2
+x
1
x
3
+x
1
x
4
3x
2
x
3
x
2
x
4
+hx
3
x
4
),
1. determinare il parametro h in modo che il vettore v = (1, 1, 1, 1) sia isotropo.
Per tale valore di h, determinare una base di ker , dove ` e la forma bilineare
simmetrica associata a Q.
2. Classicare e scrivere Q in forma normale.
[28] 1. In R
3
, rispetto alla base canonica B = (e
1
, e
2
, e
3
), determinare la forma bilinea-
re simmetrica:
: R
3
R
3
R
che verichi le seguenti condizioni:
a. (e
1
, e
1
) = (e
2
, e
2
) = (e
3
, e
3
) = 1,
b. i vettori e
1
+e
2
, e
1
+e
3
, e
2
+e
3
sono isotropi.
2. Determinare una base di R
3
rispetto alla quale la forma quadratica associata a si
possa scrivere in forma canonica.
[29] Si consideri la forma quadratica di R
3
:
Q((x
1
, x
2
, x
3
)) = x
2
1
+x
2
2
2x
1
x
3
+ 2x
2
x
3
.
1. Calcolare il rango di Q e la sua segnatura.
2. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale H di R
3
, se
esiste, su cui la forma quadratica Q sia denita positiva.
3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale (rispetto
alla forma bilineare associata a Q), al piano vettoriale:
T = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
+x
2
x
3
= 0.
[30] In V
3
, spazio vettoriale reale dei vettori ordinari riferito ad una base ortonormale
positiva B = (i, j, k), ` e dato il vettore a = 2i + 2j.
238 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
1. Vericare che la funzione Q : V
3
R, denita da:
x Q(x) = (a x) (k x),
dove indica il prodotto vettoriale e il prodotto scalare tra due vettori, ` e
una forma quadratica.
2. Vericare che la matrice associata alla forma quadratica Q rispetto alla base B ` e:
_
_
0 0 1
0 0 1
1 1 0
_
_
.
3. Classicare la forma quadratica Q.
4. Determinare linsieme 1 dei vettori isotropi di Q. 1 ` e un sottospazio vettoriale di
V
3
?
[31] 1. Vericare che la funzione R
2
R
2
R, con matrice associata rispetto alla base
canonica di R
2
:
A =
_
2 1
1 1
_
,
` e un prodotto scalare su R
2
.
2. Dopo aver controllato che lendomorsmo f di R
2
con matrice associata rispetto
alla base canonica di R
2
:
B =
_
1 2
2 1
_
non ` e autoaggiunto (rispetto al prodotto scalare dato in 1.), determinare la matrice
associata allendomorsmo g aggiunto di f (le matrici associate ad f e a g si
intendono date rispetto alla base canonica di R
2
).
8.2 Soluzioni
[1] Q ha segnatura (1, 2) quindi ` e non degenere e indenita; una base rispetto alla quale
Q si scrive in forma canonica ` e:
_
_

2
, 0,
1

2
_
,
_

6
,
_
2
3
,
1

6
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
_
_
.
Capitolo 8 239
[2] 1. Q ha segnatura (4, 0) quindi la forma bilineare simmetrica associata a Q ` e un
prodotto scalare.
2. Una base ortonormale rispetto a ` e:
__
0, 0,
1

2
,
1

2
_
,
_

2
,
1

2
, 0, 0
_
,
_
0, 0,
1

2
,
1

2
_
,
_
1

2
,
1

2
, 0, 0
__
.
3. dim(T) = 2, T = L((1, 0, 1, 2), (0, 1, 2, 1));
dim(T

) = 2, T

= L
__
11
3
,
10
3
, 1, 0
_
,
_

10
3
,
5
3
, 0, 1
__
.
La tesi ` e ovvia essendo un prodotto scalare, in ogni caso ` e sufciente vericare
che i quattro vettori trovati sono linearmente indipendenti.
[3] 1. Se A =
_
x
1
x
2
x
3
x
4
_
, B =
_
y
1
y
2
y
3
y
4
_
, allora:
(A, B) = x
1
y
1
+x
2
y
2
+x
3
y
3
+x
4
y
4
.
2. dim(T) = 3, T = L
__
1 0
0 1
_
,
_
0 1
0 0
_
,
_
0 0
1 0
__
;
dim(T

) = 1, T

= L
__
1 0
0 1
__
.
3. La matrice associata a , rispetto alla base:
B =
__
1 0
0 1
_
,
_
1 0
0 1
_
,
_
1 0
0 1
_
,
_
1 0
0 1
__
` e:
M() =
_
_
_
_
2 0 0 0
0 1 0 0
0 0 1 0
0 0 0 2
_
_
_
_
.
[4] 1. La matrice richiesta ` e:
240 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
_
_
3 4 2
4 6 3
2 3 2
_
_
.
2. dim(T

) = 1, T

= L
__
3
2
,
3
2
, 1
__
.
3. |a| =
_
(a, a) =

5.
[5] La matrice associata a , rispetto a B, ` e:
M() =
_
_
2 0 1
0 2 0
1 0 2
_
_
,
i suoi autovalori sono
1
= 2,
2
= 3,
3
= 1 (tutti di molteplicit` a 1), quindi ` e un
prodotto scalare su R
3
. Una base ortonormale, rispetto a , ` e:
B =
__
1

2
, 0,
1

2
_
,
_
0,
1

2
, 0
_
,
_

6
, 0,
1

6
__
.
[6] 1. B =
_
_
1 1 1
0 1 1
1 0 1
_
_
.
Come si pu` o notare, la matrice B non ` e ortogonale e di conseguenza la matrice A
e la matrice
t
BAB non sono simili.
2. La segnatura di Q ` e (1, 0), quindi Q ` e degenere e semidenita positiva.
[7] La segnatura di Q ` e (3, 2), Q ` e non degenere e indenita.
[8] 1. La segnatura di Q ` e (3, 0), quindi la forma bilineare simmetrica associata a Q
` e un prodotto scalare.
2. Una base ortonormale rispetto a ` e:
_
_
1

3
,
1

3
,
1

3
_
,
_

7
2

30
,

15
,
1
2

30
_
,
Capitolo 8 241
_

193
2

32430
,
11

16215
,
79
2

32430
__
.
[9] Si tratta di un prodotto scalare.
[10] 1. Se h = 0 si hanno innite soluzioni:
(x = t, y = 1 t, z = t), t R;
se h = 2 o h = 1 non esistono soluzioni;
se h / 2, 1, 0 le soluzioni sono:
_
x =
1
2 h
, y =
3 +h
(1 +h)(2 +h)
, z =
1
2 +h
_
.
2. La forma quadratica associata alla matrice
t
AA ha la seguente espressione:
Q(x) = 5x
2
1
+ 4x
1
x
2
+ 6x
1
x
3
+ 2x
2
2
+ 3x
2
3
con x = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
;
Q in forma canonica ` e Q(x) = (5

7)y
2
1
+ (5 +

7)y
2
2
dove x ha componenti
(y
1
, y
2
, y
3
) rispetto ad una base per cui Q assume la forma canonica indicata.
3. dim(1(A)) = 3, una base ortonormale di 1(A), rispetto al prodotto scalare stan-
dard di R
3
, ` e:
_
_
1

2
, 0,
1

2
_
,
_
1
3

2
,
2

2
3
,
1
3

2
_
,
_

2
3
,
1
3
,
2
3
_
_
.
[11] 1. Segnatura di Q
1
: (4, 0).
2. Segnatura di Q
2
: (2, 2).
3. Segnatura di Q
3
: (2, 2).
4. Segnatura di Q
4
: (3, 1).
[12] La segnatura di Q ` e (2, 0) quindi Q ` e degenere e semidenita positiva; una forma
canonica di Q ` e Q(x) = (4 +

2)y
2
1
+(4

2)y
2
2
, dove (y
1
, y
2
, y
3
) sono le componenti
di x rispetto alla base:
242 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
B =
_
1
_
20 + 12

2
_

2, 1, 3 + 2

2
_
,
1
_
20 12

2
_
2, 1, 3 2

2
_
,
_
2

14
,
3

14
,
1

14
__
.
[13] 1. La segnatura di Q ` e (2, 1), quindi Q ` e una forma quadratica non degenere e
indenita.
2. Una forma canonica di Q ` e Q(x) = y
2
1
+ 3y
2
2
2y
2
3
, dove (y
1
, y
2
, y
3
) sono le
componenti di x rispetto alla base:
B =
_
(0, 1, 0),
_
2

5
, 0,
1

5
_
,
_

5
, 0,
2

5
__
.
[14] Q ` e non degenere e indenita, una forma canonica ` e Q(x) = y
2
1
+y
2
2
+ 6y
2
3
4y
2
4
;
la matrice richiesta ` e:
P =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0 0
1

2
0
3
5

2

2
5

2

2
5
0
4
5
3
5

2
3
5

2
1 0 0 0
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[15] La segnatura di Q ` e (2, 0), si tratta, pertanto, di una forma degenere e semidenita
positiva; una forma canonica di Q ` e Q(x) = 4y
2
1
+ 9y
2
2
.
[16] 1. La segnatura di Q ` e (3, 0); la forma normale di Q ` e Q(x) = z
2
1
+z
2
2
+z
2
3
.
2. Una forma canonica di Q ` e Q(x) = y
2
1
+y
2
2
+ 3y
2
3
, dove (y
1
, y
2
, y
3
) sono le
componenti di x rispetto alla base:
_
(0, 0, 0, 1),
_

2
, 0,
1

2
, 0
_
,
_
1

6
,

3
,
1

6
, 0
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
, 0
_
_
.
Capitolo 8 243
[17] 1. Il fatto che Q sia una forma quadratica segue dalle propriet` a del prodotto scalare
e delle applicazioni lineari; dalla denizione si ha che la segnatura ` e (3, 0).
2. Una base richiesta ` e:
_
_
2

5
,
1

5
, 0
_
,
_

30
,

15
,

6
_
,
_
1

6
,

3
,
1

6
__
.
[18] 1. D =
_
_
_
_
1 0 0
0 1 0
0 0 1
_
_
_
_
, P =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
1

2
1

2
1 0 0
0
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
2. (x, y) = x
1
y
3
+y
1
x
3
+x
2
y
2
, con x = (x
1
, x
2
, x
3
), y = (y
1
, y
2
, y
3
).
` e una forma bilineare simmetrica, non degenere di segnatura (2, 1).
3. dim(J

) = 1, J

= L((0, 1, 1)).
4. Linsieme dei vettori isotropi ` e (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ 2x
1
x
3
+x
2
2
= 0, per esempio
(1,

2, 1) ` e un vettore isotropo.
[19] 1. Una base del sottospazio vettoriale ortogonale a J ` e ((1, 0, 2), (0, 1, 0)). La base
non ` e ortogonale rispetto a . La base ((1, 5, 2), (1, 0, 2)) ` e invece ortogonale
rispetto a .
2. Linsieme dei vettori isotropi ` e il sottospazio vettoriale di R
3
dato da L((1, 1, 0)).
3. Q ` e semidenita positiva e di segnatura (2, 0).
Una forma canonica di Q ` e data da Q(x) = y
2
1
+ 2y
2
2
, dove x ha componenti
(y
1
, y
2
, y
3
) rispetto alla base:
_
(0, 0, 1),
_
1

2
,
1

2
, 0
_
,
_
1

2
,
1

2
, 0
__
.
[20] 1. Una forma canonica di Q ` e Q(x) = 4y
2
1
2y
2
2
, dove x ha componenti (y
1
, y
2
, y
3
)
rispetto alla base (f
1
, f
2
, f
3
) dove:
244 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
f
1
=
1

3
(1, 1, 1), f
2
=
1

6
(1, 2, 1), f
3
=
1

2
(1, 0, 1).
La segnatura di Q ` e (1, 1).
2. La forma normale di Q ` e Q(x) = z
2
1
z
2
2
dove x ha componenti (z
1
, z
2
, z
3
) rispetto
alla base:
_
1
2
f
1
,
1

2
f
2
, f
3
_
.
3. Il sottospazio vettoriale ortogonale a J rispetto a ` e:
J

= x = (x
1
, x
2
, x
3
) R
3
[ x
1
+ 2x
2
x
3
= 0. Pertanto: dim(J

) = 2 e
J

= L((1, 0, 1), (0, 1, 2)).


4. dim(ker ) = 1, ker = L((1, 0, 1)), inoltre il suo sottospazio ortogonale rispetto
a ` e R
3
.
[21] 1. La matrice associata a Q, rispetto alla base canonica B = (e
1
, e
2
, e
3
) di R
3
` e:
A =
_
_
1 0 2
0 0 0
2 0 1
_
_
.
2. La segnatura di Q ` e (1, 1), si tratta di una forma quadratica degenere indenita.
[22] 1. Q ` e una forma quadratica non degenere, indenita, di segnatura (2, 2).
2. La forma normale di Q ` e Q(x) = z
2
1
+z
2
2
z
2
3
z
2
4
, dove (z
1
, z
2
, z
3
, z
4
) sono le
componenti di x rispetto alla base:
_
(0, 0, 0, 1),
1

2
(1, 0, 1, 0), (0, 1, 0, 0),
1

2
(1, 0, 1, 0)
_
.
3. Un vettore isotropo non nullo ` e dato ad esempio da (0, 1, 0, 1).
4. Il sottospazio vettoriale J

, ortogonale a J, ha equazioni:
x
4
= 2x
1
x
2
+ 4x
3
= 0;
dim(J

) = 2 e una sua base ortogonale ` e ad esempio:


Capitolo 8 245
_
(1, 2, 0, 0),
_

7
4
,
1
2
, 1, 0
__
.
[23] 1. Q ha segnatura (2, 1), pertanto la forma quadratica ` e non degenere e indenita.
2. Una forma canonica di Q ` e Q(x) = 3y
2
1
+ 3y
2
2
3y
2
3
, dove (y
1
, y
2
, y
3
) sono le
componenti di x rispetto alla base:
__
1

2
, 0,
1

2
_
, (0, 1, 0),
_
1

2
, 0,
1

2
__
.
3. La forma normale di Q ` e Q(x) = z
2
1
+z
2
2
z
2
3
dove (z
1
, z
2
, z
3
) sono le componenti
di x rispetto alla base (f

1
, f

2
, f

3
) dove:
f

1
=
_
1

6
, 0,
1

6
_
, f

2
=
_
0,
1

3
, 0
_
, f

3
=
_
1

6
, 0,
1

6
_
.
4. Linsieme dei vettori isostropi ` e:
1 = x = x
1
f

1
+x
2
f

2
+x
3
f

3
R
3
[ x
2
1
+x
2
2
= x
2
3
.
Per esempio la somma dei vettori isotropi f

1
e f

3
non ` e un vettore isotropo.
5. Lequazione che denisce i vettori isotropi ` e omogenea, nel senso che ogni suo ter-
mine ` e di secondo grado, pertanto se x ` e un vettore isotropo anche x, con R,
` e ancora un vettore isotropo.
[24] La forma normale di Q ` e Q((z
1
, z
2
, z
3
)) = z
2
1
+z
2
2
, denita rispetto alla base:
__
1

2
, 0,
1

2
_
,
_
1
3

2
,
2
3

2
,
1
3

2
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
__
.
[25] 1. Q ` e una forma quadratica semidenita positiva con segnatura (2, 0).
2. La matrice del cambiamento di base ` e:
246 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
0
1
2
0
1

2
0
1
2
0
0
1

2
0
1
2

2
0
1

2
0
1
2

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
e la sua forma normale ` e Q(x) = z
2
1
+z
2
2
, dove (z
1
, z
2
, z
3
, z
4
) sono le componenti
di x rispetto alla base:
__

2
,
1

2
, 0, 0
_
,
_
0, 0,
1

2
,
1

2
_
,
_
1
2
,
1
2
, 0, 0
_
,
_
0, 0,
1
2

2
,
1
2

2
__
.
3. Linsieme dei vettori isostropi 1 coincide con:
ker = L((1, 1, 0, 0), (0, 0, 1 1)),
dove indica la forma bilineare associata alla forma quadratica Q. Quindi, 1 ` e un
sottospazio vettoriale di R
4
.
[26] 1. La matrice associata alla generica forma bilineare ` e:
A =
_
_
_
_
_
0 a
12
a
13
a
12
0 a
12
a
13
a
13
a
12
a
13
0
_
_
_
_
_
, a
12
, a
13
R.
2. Imponendo, inoltre, la condizione di ortogonalit` a richiesta si ha:
A =
_
_
0 0 t
0 0 t
t t 0
_
_
, t R,
e, per esempio, per t = 1 si ha una forma bilineare degenere la cui forma quadratica
ha segnatura (1, 1).
Capitolo 8 247
[27] 1. Il valore di h richiesto ` e h = 2. In questo caso ker = o.
2. La segnatura di Q ` e (2, 1). La sua forma normale ` e Q(x) = z
2
1
+z
2
2
z
2
3
, dove
(z
1
, z
2
, z
3
) sono le componenti di x rispetto alla base:
__
1

2
, 0,
1

2
_
,
_
1
3

2
,
2
3

2
,
1
3

2
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
__
.
[28] 1. La matrice associata a ` e:
A =
_
_
1 1 1
1 1 1
1 1 1
_
_
.
2. La segnatura della forma quadratica associata a ` e (2, 1), una base richiesta ` e:
__
1

2
, 0,
1

2
_
,
_

2
,
6

2
,
3

2
_
,
_
1

3
,
1

3
,
1

3
__
.
[29] 1. Il rango della forma quadratica Q ` e 2 e la segnatura ` e (1, 1).
2. Q ` e denita positiva sul sottospazio vettoriale H = L((1

3, 1 +

3, 2)) di
dimensione 2.
3. dim(T

) = 1, T

= L((1, 1, 3)).
[30] 1. La verica segue dalle propriet` a del prodotto vettoriale e del prodotto scalare, o,
in alternativa, dal calcolo dellespressione polinomiale di Q, rispetto alla base B,
infatti Q(x) = 2x
1
x
3
2x
2
x
3
.
2. Come affermato nel punto precedente: Q(x) = 2x
1
x
3
2x
2
x
3
.
3. La segnatura di Q ` e (1, 1), si tratta, quindi, di una forma quadratica, degenere,
indenita.
4. 1 = x = x
1
i +x
2
j +x
3
k V
3
[ x
3
(x
1
+x
2
) = 0. Si tratta dellunione di
due sottospazi vettoriali distinti, quindi 1 non ` e un sottospazio vettoriale (per esem-
pio la somma dei due vettori (1, 1, 5) e (1, 1, 0) di 1 ` e il vettore (2, 0, 5) che non
appartiene a 1).
248 Forme Bilineari e Forme Quadratiche
[31] 1. La matrice A denisce un prodotto scalare su R
2
perch e ha due autovalori
positivi.
2. f non ` e autoaggiunto perch e
t
BA ,= AB. La matrice associata allendomorsmo
g ` e data da:
_
3 0
6 1
_
.
Capitolo 9
Geometria Analitica nel Piano
9.1 Esercizi
Gli esercizi di questo capitolo, relativi a rette, circonferenze e coniche ridotte a forma ca-
nonica, sono tratti per lo pi ` u dai testi attualmente in uso nelle scuole secondarie superiori
e, in generale, non sono argomento di studio nei corsi universitari. Si ` e deciso, comunque,
di inserire questi esercizi nel testo per dare modo al Lettore di rivedere nozioni note, in
preparazione ai capitoli successivi.
Tutti gli esercizi di questo capitolo sono assegnati nel piano, rispetto ad un riferimento
cartesiano (ortonormale, monometrico, positivo) 1 = (O, x, y).
[1] Scrivere lequazione cartesiana e le equazioni parametriche della retta congiungente i
punti A e B nei seguenti casi:
1. A = (3, 1), B = (2, 1);
2. A = (3, 4), B = (2, 4).
[2] Dati i punti A = (1, 2) e B = (1, 3), determinare le coordinate del punto medio M
del segmento AB e le coordinate del punto A

simmetrico di A rispetto a B.
[3] Determinare larea del triangolo ABC, con A = (1, 1), B = (4, 2), C = (2, 3).
[4] Date le rette r : x + 2y 1 = 0 ed s : x +y + 2 = 0, determinare lequazione della
retta r

simmetrica di r rispetto ad s.
249
250 Geometria Analitica nel Piano
[5] Di un triangolo ABC sono noti i vertici A = (4, 3), B = (2, 1) ed il baricentro
G = (1, 2). Determinare le coordinate del vertice C.
[6] Dati i punti G = (1, 1) e C = (0, 1), determinare:
1. le coordinate dei punti A e B, vertici del triangolo ABC avente G come baricentro
e tale che i lati AC e BC siano ortogonali rispettivamente ai vettori i j e 2i +j;
2. le coordinate dei punti K della retta GC tali che langolo

AKB sia retto.
[7] Date le rette r : ax + 2y + 1 = 0 ed s : x + y c = 0, con a e c parametri reali,
determinare per quali valori dei parametri le rette sono:
1. incidenti;
2. parallele non coincidenti;
3. coincidenti;
4. ortogonali.
[8] Dati i punti A = (0, 1), B = (1, 4) e la retta r : x y = 0 determinare il punto H
di r tale che il triangolo ABH sia isoscele sulla base AB.
[9] Dati i punti O = (0, 0), A = (3, 0) e B = (2, 3), determinare le coordinate del punto
dincontro delle altezze (ortocentro) del triangolo OAB.
[10] Scrivere le equazioni cartesiane delle rette r ed s passanti per il punto A = (2, 3)
e rispettivamente parallela ed ortogonale alla retta di equazione 2x +y 2 = 0.
[11] Date le rette r : 2x ay + 2a 1 = 0 ed s : 3x +ay a + 1 = 0, determinare per
quali valori di a:
1. le rette r ed s sono parallele;
2. le rette r ed s sono ortogonali;
3. il loro punto comune appartiene alla retta t : x + 2y = 0.
[12] Dati i punti O = (0, 0), A = (4, 0) e B = (2, 4), determinare le coordinate del
punto dincontro degli assi (circocentro) del triangolo OAB.
Capitolo 9 251
[13] Determinare le coordinate del vertice D del parallelogramma ABCD in cui si ha
A = (1, 2), B = (2, 3) e C = (5, 4).
[14] Dati i punti A = (2, 1) e B = (4, 3),
1. determinare lequazione del fascio di circonferenze passanti per A e B.
2. Determinare la circonferenza del fascio avente centro sulla retta s passante per A e
parallela allasse y.
[15] Determinare lequazione della circonferenza tangente nellorigine alla retta r di
equazione 2x + 3y = 0 e avente il centro sulla retta s : x + 2y 2 = 0.
[16] Determinare lequazione della circonferenza tangente alle rette r : y =0, s : y =5
e con centro sulla retta t : 3x 7y + 7 = 0.
[17] Determinare lequazione della circonferenza passante per lorigine O = (0, 0), per
il punto A = (1, 1) e che stacca sulla retta r : x + y 2 = 0 una corda di lunghezza
2

2.
[18] Determinare le equazioni delle circonferenze passanti per lorigine O = (0, 0), per
il punto A = (1, 0) e tangenti alla retta r : x 2y + 1 = 0.
[19] Trovare lequazione del luogo dei punti del piano tali che il rapporto delle loro
distanze dai due punti A = (1, 2), B = (3, 1) sia uguale a 3.
[20] Trovare il luogo dei punti del piano aventi rapporto costante tra le distanze da due
punti distinti.
[21] Date le circonferenze (
1
: x
2
+ y
2
6y + 9 = 0, (
2
: x
2
+ y
2
4x + 4 = 0,
determinare il centro ed il raggio della circonferenza del fascio:
(x
2
+y
2
6y + 9) +(x
2
+y
2
4x + 4) = 0
corrispondente a = 1, = 2.
252 Geometria Analitica nel Piano
[22] Dato il fascio di circonferenze:
((x 3)
2
+y
2
) +(x 1) = 0, , R,
determinare il centro e il raggio della circonferenza che si ottiene per

= 2.
[23] Determinare le equazioni delle circonferenze tangenti allasse x, sapendo che pas-
sano per il punto di coordinate (3, 3) e che hanno il centro sulla retta di equazione:
1
2
x +
1
3
y 4 = 0.
[24] Determinare lequazione della circonferenza tangente nellorigine O = (0, 0) alla
retta 2x + 3y = 0 e avente il centro sulla retta x + 2y 2 = 0.
[25] Determinare i centri delle circonferenze tangenti allasse x e passanti per i punti di
coordinate:
_
1
2
, 1
_
,
_
1,
5
2
_
.
[26] Determinare le coordinate dei punti di intersezione della circonferenza di centro
C = (3, 0) e raggio 3 con la circonferenza di centro C

= (0, 3) e passante per il punto


A = (3, 3).
[27] Determinare lequazione della circonferenza passante per il punto (0, 2) e tangente
nellorigine alla retta 2x +y = 0.
[28] Determinare i vertici del triangolo isoscele che ha per base il segmento intercettato
dalla circonferenza 7x
2
+ 7y
2
19x + 11y 6 = 0 sulla retta:
y =
1
2
x +
3
2
ed ha il vertice sulla retta parallela alla base e passante per il punto
_
2,
5
3
_
.
[29] Nel fascio di circonferenze:
(x
2
+y
2
+y + 2) +(2x +y) = 0, , R,
determinare lequazione dellasse radicale, le coordinate dei punti base e lequazione della
retta passante per i centri di tutte le circonferenze del fascio.
Capitolo 9 253
[30] Nel fascio di circonferenze individuato dalle due circonferenze di equazione:
x
2
+y
2
2x + 2y 8 = 0, x
2
+y
2
+ 6y 16 = 0,
determinare la circonferenza (
1
avente il centro C sullasse x. Indicato con A uno dei
punti base del fascio, detto D il punto di intersezione della tangente a (
1
in A con la retta
passante per i centri delle due circonferenze, scrivere lequazione della circonferenza (
2
passante per C, A, D e vericare che (
2
appartiene al fascio dato.
[31] Determinare vertici, fuochi, direttrici ed eventuali asintoti delle coniche:
1. 4x
2
+ 6y
2
= 18;
2. 3x
2
+ 2y
2
= 12;
3. 7x
2
5y
2
= 7;
4. 3x
2
+ 8y
2
= 24;
5. x
2
5y = 0;
6. 2y
2
8x
2
= 12.
[32] Trovare le equazioni delle coniche aventi:
1. fuoco F = (2, 1), direttrice x = 1, eccentricit` a e =
1
2
;
2. fuoco F = (4, 3), direttrice x = 2, eccentricit` a e =
3
2
;
3. fuoco F =
_
1
2
,
3
4
_
, direttrice x = 1, eccentricit` a e = 1.
[33] Date le rette r : y = 1 ed s : x +y 5 = 0, determinare:
1. la circonferenza tangente alla retta r nel suo punto P = (2, 1) ed avente centro
sulla retta s;
2. il punto Q simmetrico di P rispetto ad s;
3. la distanza di P da s;
4. lequazione della parabola di fuoco P e direttrice s.
254 Geometria Analitica nel Piano
[34] Dato il triangolo T di vertici A = (4, 5), B = (1, 2), C = (1, 3),
1. determinarne larea ed il perimetro.
2. Determinare il vertice V di un triangolo isoscele avente la stessa area di T e la
stessa base AB.
3. Osservare che il triangolo T ` e ottusangolo in B e determinare lequazione della
circonferenza circoscritta a T .
4. Determinare lequazione della parabola di fuoco il punto A e direttrice BC.
[35] Dati i punti P
1
=
_
1,
1
4
_
e P
2
=
_
3,
5
4
_
,
1. determinare larea e il perimetro del quadrato Q avente come diagonale P
1
P
2
.
2. Determinare lequazione della circonferenza circoscritta a Q.
3. Determinare lequazione dellellisse c di fuochi P
1
e P
2
e semiasse maggiore di
lunghezza pari al lato del quadrato Q. (Non occorre sviluppare i calcoli).
4. Dire se gli altri due vertici di Q sono contenuti in c, giusticando la risposta.
9.2 Soluzioni
[1] 1. La retta ha equazione cartesiana 2x +y 5 = 0 ed equazioni parametriche:
_
x = 3 +t,
y = 1 2t, t R.
2. La retta ha equazione cartesiana y 4 = 0 ed equazioni parametriche:
_
x = 3 +t,
y = 4, t R.
[2] M =
_
1,
5
2
_
, A

= (1, 4) .
[3] Larea del triangolo ABC vale 5/2.
Capitolo 9 255
[4] r

: 2x +y + 7 = 0.
[5] C = (3, 2).
[6] 1. A = (1, 2), B = (2, 0).
2. Si trovano due punti K
1
=
_
3 +

5
2
, 1
_
, K
2
=
_
3

5
2
, 1
_
.
[7] 1. a ,= 2;
2. a = 2, c ,= 1/2;
3. a = 2, c = 1/2;
4. a = 2.
[8] H =
_
1
4
,
1
4
_
.
[9] Lortocentro ha coordinate (2, 2/3).
[10] r : 2x +y 1 = 0, s : x 2y 8 = 0.
[11] 1. Le rette r ed s non sono parallele per ogni valore di a;
2. a =

6;
3. a = 8 3

6.
[12] Il circocentro ha coordinate
_
2,
3
2
_
.
[13] D = (4, 3).
256 Geometria Analitica nel Piano
[14] 1. Il fascio di circonferenze richiesto ha equazione:
(x
2
+y
2
6x + 4y + 11) +(x +y 1) = 0, , R.
2. La circonferenza cercata ha equazione x
2
+y
2
4x + 6y + 9 = 0.
[15] La circonferenza richiesta ha equazione
_
x
1
2
_
2
+
_
y
3
4
_
2
=
13
16
.
[16] La circonferenza richiesta ha equazione
_
x
7
2
_
2
+
_
y
5
2
_
2
=
25
4
.
[17] La circonferenza richiesta ha equazione
_
x
3
8
_
2
+
_
y
11
8
_
2
=
65
32
.
[18] Le circonferenze richieste hanno equazioni:
_
x
1
2
_
2
+
_
y (3

10)
_
2
=
1
4
+ (3

10)
2
.
[19] Il luogo dei punti del piano ha equazione x
2
+y
2
7x +
11
4
y +
85
8
= 0.
[20] Siano C = (a, b) e C

= (a

, b

) i due punti distinti e k il rapporto tra d(P, C) e


d(P, C

), con P = (x, y) punto generico del piano. Il luogo richiesto ha equazione:


(x a)
2
+ (y b)
2
k
2
[(x a

)
2
+ (y b

)
2
] = 0.
[21] C = (4, 3), r =

26 sono il centro ed il raggio della circonferenza.


[22] C = (4, 0), r =

5 sono il centro ed il raggio della circonferenza.


[23] Le equazioni delle circonferenze richieste sono:
x
2
+y
2
12x 6y + 36 = 0, x
2
+y
2
+ 18x 51y + 81 = 0.
[24] 2x
2
+ 2y
2
2x 3y = 0 ` e lequazione della circonferenza richiesta.
Capitolo 9 257
[25] I centri delle circonferenze sono
_
3 2

5
2
,
7 2

5
2
_
.
[26] I punti di intersezione richiesti sono (0, 0), (3, 3).
[27] x
2
+y
2
4x 2y = 0 ` e lequazione della circonferenza richiesta.
[28] I vertici del triangolo isoscele considerato sono (1, 1), (3, 0),
_
1
3
,
17
6
_
.
[29] Lasse radicale ha equazione 2x +y = 0; non vi sono punti base;
lasse centrale ` e y =
1
2
(x 1).
[30] (
1
: x
2
+y
2
3x4 = 0; A = (4, 0); D = (4, 5) ; (
2
: x
2
+y
2

11
2
x5y+6 = 0;
(
2
appartiene al fascio (x
2
+y
2
2x + 2y 8) +(x
2
+y
2
+ 6y 16) = 0,
infatti la sua equazione si ottiene per =
11
4
, =
21
12
.
[31] 1. Si tratta di unellisse con:
vertici
_

2
, 0
_
, (0,

3); fuochi
_

_
3
2
, 0
_
; direttrici x = 3
_
3
2
.
2. Si tratta di unellisse con:
vertici (2, 0), (0,

6); fuochi (0,

2); direttrici y = 3

2.
3. Si tratta di uniperbole con:
vertici (1, 0); fuochi
_
2
_
3
5
, 0
_
; direttrici x =
1
2
_
5
3
;
asintoti x =
_
5
7
y.
4. Si tratta di unellisse con:
vertici (2

2, 0), (0,

3); fuochi (

5, 0); direttrici x =
8

5
.
258 Geometria Analitica nel Piano
C
D
A
5 5 10
10
5
5
10
Figura 9.1: Esercizio n. 30
Capitolo 9 259
5. Si tratta di una parabola con:
vertice (0, 0); fuoco
_
0,
5
4
_
; direttrice y =
5
4
.
6. Si tratta di uniperbole con:
vertici (0,

6); fuochi
_
0,
_
15
2
_
; direttrici y = 2
_
6
5
;
asintoti y = 2x.
[32] 1. Si tratta dellellisse di equazione 3x
2
+ 4y
2
+ 18x + 8y + 19 = 0.
2. Si tratta delliperbole di equazione 5x
2
4y
2
+ 4x + 24y 64 = 0.
3. Si tratta della parabola di equazione 16y
2
+ 16x + 24y 3 = 0.
[33] 1. La circonferenza richiesta ha equazione (x 2)
2
+ (y 3)
2
= 4.
2. Q = (4, 3).
3. [d(P, s)[ =

2.
4. (x +y 5)
2
= 2[(x 2)
2
+ (y 1)
2
] ` e lequazione della parabola richiesta.
[34] 1. Larea di T ` e 9/2 mentre il suo perimetro vale 3

2 +

29 +

5.
2. V = (4, 2).
3. Il triangolo ` e ottusangolo in B perch e

BA

BC = 3.
La circonferenza cercata ha equazione
_
x
7
6
_
2
+
_
y
29
6
_
2
=
145
18
.
4. La parabola richiesta ha equazione 5[(x 4)
2
+ (y 5)
2
] = (x + 2y 5)
2
.
[35] 1. Larea di Q vale 5/2 mentre il suo perimetro ` e 2

10.
2. La circonferenza richiesta ha equazione (x 2)
2
+
_
y
3
4
_
2
=
5
4
.
3. c :

(x 1)
2
+
_
y
1
4
_
2
+

(x 3)
2
+
_
y
5
4
_
2
=
2

2
.
260 Geometria Analitica nel Piano
4. S`, infatti i due vertici del quadrato vericano la denizione di ellisse come luogo
geometrico.
Capitolo 10
Riduzione a Forma Canonica delle
Coniche
10.1 Esercizi
Tutti gli esercizi di questo capitolo sono assegnati nel piano ordinario, rispetto ad un
riferimento cartesiano 1 = (O, x, y).
Con ( : a
11
x
2
+ 2a
12
xy + a
22
y
2
+ 2a
13
x + 2a
23
y + a
33
= 0 si indica unequazione di
secondo grado nelle incognite x ed y, essa rappresenta il luogo dei punti di una conica
( nel piano xy rispetto al riferimento cartesiano 1 = (O, x, y). Si associano a ( le due
matrici simmetriche:
A =
_
a
11
a
12
a
12
a
22
_
, B =
_
_
a
11
a
12
a
13
a
12
a
22
a
23
a
13
a
23
a
33
_
_
,
dette rispettivamente matrice della conica e matrice completa della conica.
Lequazione matriciale:
_
x
y
_
= P
_
X
Y
_
+
_
x
0
y
0
_
` e lequazione della rototraslazione di assi dal riferimento 1 = (O, x, y) al riferimento
1

= (O

, X, Y ), dove O

ha coordinate (x
0
, y
0
), rispetto al riferimento 1 = (O, x, y).
Se rank(B) = 3 si ha una conica non degenere, si distinguono i seguenti casi:
se det(A) < 0 la conica ` e uniperbole;
261
262 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
se det(A) = 0 la conica ` e una parabola;
se det(A) > 0 la conica ` e unellisse.
Le equazioni in forma canonica delle coniche non degeneri, rispetto al riferimento
1

= (O

, X, Y ), sono:

X
2
a
2
+
Y
2
b
2
= 1 : ellisse immaginario;

X
2
a
2
+
Y
2
b
2
= 1 : ellisse;

X
2
a
2

Y
2
b
2
= 1 o
Y
2
b
2

X
2
a
2
= 1 : iperbole;

X
2
a
2

Y
2
a
2
= 1 : iperbole equilatera;
Y
2
+aX = 0 o X
2
+aY = 0 : parabola.
Se rank(B) < 3 si ha una conica degenere. Le equazioni in forma canonica delle
coniche degeneri, rispetto al riferimento cartesiano 1

= (O

, X, Y ), sono:

X
2
a
2
+
Y
2
b
2
= 0 : punto reale o coppia di rette immaginarie coniugate;

X
2
a
2

Y
2
b
2
= 0 : coppia di rette incidenti;
X
2
= a o Y
2
= a, a > 0 : coppia di rette parallele distinte;
X
2
= 0 o Y
2
= 0 : coppia di rette parallele coincidenti;
X
2
= a o Y
2
= a, a < 0 : coppia di rette immaginarie parallele.
Le coniche degeneri vengono anche rappresentate attraverso le loro componen-
ti rispetto al riferimento cartesiano 1 = (O, x, y), che si possono agevolmen-
te ricavare dalle equazioni del cambiamento di riferimento da 1 = (O, x, y) a
1

= (O

, X, Y ).
Capitolo 10 263
Ridurre a forma canonica le seguenti coniche e scrivere esplicitamente il cambiamento di
riferimento usato:
[1] 2x
2
y
2
4x + 2y 3 = 0.
[2] 3x
2
+y
2
6x + 1 = 0.
[3] x
2
+y
2
+ 1 = 0.
[4] x
2
+y
2
2x + 4y 2 = 0.
[5] x
2
y
2
= 0.
[6] x
2
+y
2
= 0.
[7] x
2
+ 3y
2
4x + 6y + 1 = 0.
[8] x
2
+y
2
1 = 0.
[9] 4(x
2
+y
2
) 3x + 4 = 0.
[10] x
2
+ 4y
2
4x 8y + 7 = 0.
[11] 4x
2
+y
2
8x 4y + 7 = 0.
[12] x
2
4y
2
4x + 8y 1 = 0.
[13] 5x
2
+ 2xy + 2y
2
+x + 1 = 0.
[14] 2x
2
2xy + 2y
2
+ 2x 1 = 0.
264 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
[15] x
2
+ 4xy 2y
2
2x + 4y + 1 = 0.
[16] y
2
xy + 1 = 0.
[17] x
2
3xy +y
2
4

2(x y) + 6 = 0.
[18] x
2
+ 6xy 7y
2
2x 6y 19 = 0.
[19] 3x
2
+ 4xy + 3y
2
+ 2x 2y 3 = 0.
[20] 3x
2
+ 2xy + 3y
2
+ 6x + 2y + 1 = 0.
[21] x
2
2xy +y
2
2x 2y = 0.
[22] x
2
4xy + 4y
2
+ 5y 9 = 0.
[23] 3x
2
+ 2xy + 3y
2
+ 10x 2y + 9 = 0.
[24] 2x
2
3xy 2y
2
5x + 10y 5 = 0.
[25] 7x
2
8xy +y
2
6x + 6y = 0
[26] 5x
2
+ 4xy + 2y
2
2x 4y + 2 = 0.
[27] 3x
2
4xy 2x + 4y 1 = 0.
[28] 4x
2
4xy +y
2
1 = 0.
[29] 2x
2
8xy + 8y
2
8

5x +

5y 5 = 0.
[30] 16x
2
+ 16xy + 4y
2
+ 2

5x + 16

5y + 65 = 0.
Capitolo 10 265
[31] 2x
2
2xy + 2y
2
6x + 6y + 5 = 0.
[32] x
2
+ 4xy + 4y
2
2y = 0.
[33] x
2
+ 4xy + 4y
2
+x 3y 1 = 0.
[34] 5x
2
+ 2xy + 5y
2
+x = 0.
[35] 2x
2
12xy 7y
2
+ 12x + 14y + 8 = 0.
[36] 5x
2
+ 4xy + 2y
2
2x 4y + 1 = 0.
[37] x
2
+ 8xy + 7y
2
+ 18

5x = 0.
[38] 3x
2
+ 4xy + 4x 1 = 0.
[39] 2xy +x y 4 = 0.
[40] 3x
2
4xy +y = 0.
[41] 6xy +x +y 1 = 0.
[42] 2x
2
+ 2xy + 2y
2
+ 6x + 6y + 5 = 0.
[43] Classicare la conica di equazione:
3x
2
+ 2xy + 3y
2
4x 4y 7 = 0.
[44] Classicare le seguenti coniche e scriverle in forma canonica; trovare inoltre semias-
si, eccentricit` a, centro, vertici, fuochi, assi, direttrici ed eventuali asintoti:
1. x
2
+ 2y
2
+ 4x + 4y 2 = 0;
266 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
2. x
2
2y
2
+ 6x 8y 5 = 0;
3. 2y
2
8y + 5x 9 = 0;
4. 2x
2
+ 4y
2
+ 4x 16y + 2 = 0;
5. x
2
2y
2
+ 4x 4y 2 = 0.
[45] Si consideri la famiglia di coniche:
T : (x
2
y
2
2x + 2y + 1) +t(x
2
+y
2
2x 2y) = 0, t R.
1. Per quali valori di t si ottengono coniche degeneri?
2. Vericare che tutte le coniche non degeneri appartenenti a T hanno lo stesso centro.
3. Ridurre a forma canonica la conica di T passante per il punto P = (0, 1).
[46] Data la famiglia di coniche:
T : (3x
2
+ 4y
2
+ 2x + 1) +t(2x
2
+ 2y
2
+ 8y + 1) = 0, t R,
1. dire per quali valori di t la famiglia T contiene ellissi, iperboli, parabole e circon-
ferenze;
2. scrivere le equazioni delle parabole appartenenti a T;
3. trovare la conica di T passante per lorigine e determinarne centro, vertici ed i
fuochi.
[47] Data la famiglia di coniche:
T : (y
2
6x y 1) +t(x
2
y 1) = 0, t R,
1. individuare la conica di T che si ottiene per t = 3 e scriverne le equazioni degli
assi e delle direttrici;
2. esistono dei valori di t per i quali si ha una circonferenza appartenente a T? Se s`,
se ne determinino il centro e il raggio;
3. vericare che la famiglia contiene uniperbole equilatera della quale si chiedono i
fuochi e leccentricit` a.
Capitolo 10 267
[48] Data la famiglia di coniche:
T : (y
2
4x 2y + 5) +t(y
2
+ 2x 2y) = 0, t R,
1. vericare che T contiene solo parabole aventi il fuoco sulla retta y = 1;
2. scrivere lequazione della parabola di T passante per il punto (0, 3) e trovarne il
vertice.
[49] Data la famiglia di coniche:
(
a
: (a
2
1)x
2
+ (2a + 2)xy + 2x 1 = 0, a R,
1. determinare per quali valori del parametro a la conica (
a
` e degenere.
2. Posto a = 1, vericare che (
1
` e uniperbole. Determinare la sua forma canonica e
scrivere le equazioni del cambiamento di riferimento usato.
[50] Per quali valori di h R la conica:
(h 1)x
2
2

3xy + (h + 1)y
2
+ 2x

3(h 2)
6
y = 0
` e una parabola non degenere del piano? Determinare, rispetto ad un opportuno riferi-
mento cartesiano, la forma canonica di tale parabola. Scrivere, inoltre, esplicitamente il
cambiamento di riferimento usato.
[51] Data la matrice:
A =
_
2 2
2 1
_
,
1. determinare, se esiste, una matrice ortogonale P (con determinante positivo) in
modo tale che P
1
AP sia una matrice diagonale.
2. Considerata la conica:
2x
2
+ 4xy y
2
1 = 0,
classicarla, ridurla a forma canonica e scrivere le equazioni del cambiamento di
riferimento usato.
268 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
[52] Data la conica:
5x
2
+ 24xy 5y
2
6x 4y + 2 = 0,
1. riconoscere che si tratta di uniperbole e scrivere esplicitamente le equazioni del
cambiamento di riferimento che permettono di rappresentarla in forma canonica.
2. Determinarne (nel riferimento 1 = (O, x, y)) le coordinate del centro, le equazioni
degli assi e degli asintoti.
[53] Determinare le coordinate del vertice, lequazione dellasse e lequazione in forma
canonica della parabola di equazione:
4x
2
4xy +y
2
y = 0.
[54] Ridurre a forma canonica lequazione della conica:
5x
2
+ 4xy + 2y
2
6x + 1 = 0
e scrivere le equazioni dei suoi assi.
[55] Ridurre a forma canonica lequazione della conica:
7x
2
8xy +y
2
6x + 6y + 1 = 0
e determinarne le equazioni degli assi.
[56] Data la famiglia di coniche:
(
a
: 3x
2
+ 2axy + 3y
2
+ 2x 2y 3 = 0, a R,
1. classicare le coniche di (
a
, al variare di a in R.
2. Trovare lequazione in forma canonica della conica corrispondente al valore a = 1
ed il relativo cambiamento di riferimento.
[57] Data la famiglia di coniche:
(
t
: tx
2
+txy y
2
y t = 0, t R,
Capitolo 10 269
1. classicare le coniche di (
t
, al variare di t R.
2. Scrivere in forma canonica le equazioni delle parabole (non degeneri) appartenenti
a (
t
.
3. Posto t = 4, scrivere in forma canonica lequazione della conica appartenente a
(
t
cos` ottenuta.
[58] Classicare, al variare del parametro h R, le coniche della famiglia:
x
2
+ 2hxy +y
2
+ 2x +h = 0.
[59] Considerata una conica generica ( nel piano xy, determinare lequazione della retta
tangente a ( in un suo punto P
0
. (Si consiglia di intersecare ( con una generica retta per
il punto P
0
e ricavare la condizione per cui tale retta risulti tangente a ( nel punto P
0
.)
[60] Data la conica:
x
2
xy +
1
4
y
2
2x + 6y + 6 = 0,
1. vericare che non ` e degenere;
2. vericare che ` e una parabola;
3. sapendo che il vertice ` e V = (7/5, 6/5), trovare lasse e la tangente nel vertice;
4. vericare che ` e la parabola di fuoco F = (1, 2) e direttrice d : x + 2y 1 = 0.
[61] Data la conica:
3x
2
2xy + 3y
2
+ 2x + 2y = 0,
1. ` e degenere?
2. Ha centro?
3. Di che conica si tratta?
4. Ricavarne lequazione in forma canonica.
270 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
5. La conica contiene solo punti reali?
[62] Data la conica:
2xy x y + 1 = 0,
1. vericare che non ` e degenere;
2. vericare che ` e uniperbole equilatera;
3. trovarne il centro;
4. determinarne gli asintoti;
5. vericare che la conica passa per P = (0, 1) e trovarne la retta tangente in P .
[63] Riconoscere che lequazione:
x
2
2xy +y
2
+ 10x + 2y + 7 = 0
rappresenta una parabola di cui si chiedono le coordinate del vertice e lequazione del-
lasse.
[64] Riconoscere che lequazione:
7x
2
2xy + 7y
2
+ 34x + 2y + 31 = 0
rappresenta unellisse di cui si chiedono le coordinate dei vertici.
[65] Data la famiglia di coniche:
(
h
: x
2
+ 2hxy + 4y
2
+ 8x 6y = 0, h R,
classicare le coniche (
h
, al variare di h. Posto h = 0, ridurre la conica cos` ottenuta a
forma canonica e determinare il cambiamento di riferimento usato per tale riduzione.
Capitolo 10 271
[66] Data la famiglia di coniche:
(
h
: 8x
2
+ 2hxy + 2y
2
2x 4y + 1 = 0, h R,
1. stabilire per quali valori di h la conica (
h
` e una parabola.
2. Per ciascuno dei valori di h determinati nel punto 1. scrivere lequazione di (
h
in
forma canonica.
[67] Scrivere lequazione dellellisse avente centro nellorigine e vertici nei punti:
A
1
= (4

2, 4

2), A
2
= (4

2, 4

2), B
1
= (

2,

2), B
2
= (

2,

2),
indicando esplicitamente le equazioni del cambiamento di riferimento usato.
[68] Data la famiglia di coniche:
(

: 3x
2
xy + 2y
2
4y = 0, R,
1. determinare i valori di per cui (

` e una parabola.
2. Determinare i valori di per cui (

` e degenere e, in questo caso, scrivere (

come
prodotto di due rette, eventualmente immaginarie.
[69] Data la famiglia di coniche di equazione:
(1 h
2
)x
2
+ 2hxy + 2x 4y + 4 = 0, h R,
1. classicare le coniche al variare di h.
2. Vericato che per h = 2 si ha uniperbole, ridurla a forma canonica.
[70] Vericare che la conica di equazione:
16x
2
24xy + 9y
2
6x 8y + 50 = 0
` e una parabola, di cui si chiedono lequazione in forma canonica, le equazioni del cam-
biamento di riferimento e le coordinate del vertice.
272 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
[71] Ridurre a forma canonica la conica:
( : 2x
2
+ 2xy + 2y
2
+ 4x + 2y 3 = 0,
scrivendo esplicitamente le equazioni del cambiamento di riferimento usato e le equazioni
dei suoi assi.
[72] Vericare che la conica di equazione:
x
2
4xy +y
2
+ 6x 6y + 4 = 0
` e uniperbole di cui si chiedono le coordinate dei vertici.
[73] Data la famiglia di coniche:
6x
2
4xy + 9ky
2
+ 12x 4y + 1 = 0, k R,
1. posto k = 1, determinare lequazione in forma canonica della conica cos` ottenuta
e scrivere le equazioni del cambiamento di riferimento usato.
2. Determinare per quali valori di k si ottiene una conica degenere e, in questi casi,
determinare anche le sue componenti (ossia le equazioni delle rette in cui si spezza).
[74] Data la conica:
x
2
+ 4xy +y
2

2x
1
4
= 0,
vericare che si tratta di uniperbole e calcolarne le equazioni degli asintoti rispetto al
riferimento cartesiano 1 = (O, x, y).
10.2 Soluzioni
[1] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:
X
2
2

Y
2
4
= 1, con
_
x
y
_
=
_
X
Y
_
+
_
1
1
_
.
[2] Si tratta di unellisse di equazione in forma canonica:
3
2
X
2
+
Y
2
2
= 1, con
_
x
y
_
=
_
X
Y
_
+
_
1
0
_
.
Capitolo 10 273
[3] Non si tratta di una conica con punti reali.
[4]
`
E la circonferenza di centro C = (1, 2) e raggio

7.
[5]
`
E la conica degenere data dal prodotto delle rette x y = 0 e x +y = 0.
[6] Lunico punto reale di tale conica ` e lorigine O = (0, 0).
[7] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
X
2
6
+
Y
2
2
= 1, con
_
x
y
_
=
_
X
Y
_
+
_
2
1
_
.
[8] Si tratta della circonferenza di centro O = (0, 0) e raggio 1.
[9]
`
E una circonferenza immaginaria.
[10] Si tratta di unellisse di equazione in forma canonica:
X
2
+ 4Y
2
= 1, con
_
x
y
_
=
_
X
Y
_
+
_
2
1
_
.
[11] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
4X
2
+Y
2
= 1, con
_
x
y
_
=
_
X
Y
_
+
_
1
2
_
.
[12] La conica ` e uniperbole di equazione in forma canonica:
X
2
4Y
2
= 1, con
_
x
y
_
=
_
X
Y
_
+
_
2
1
_
.
[13] Non si tratta di una conica reale aventi tutti punti reali.
274 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
2 1 1 2
2
1
1
2
Figura 10.1: Esercizio n. 14
Capitolo 10 275
[14] Si tratta di unellisse di equazione in forma canonica:
3
5
X
2
+
9
5
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_

2
2

2
2

2
2

2
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
3

2
3
_
_
_
_
_
.
Nella Figura 10.1 ` e rappresentata lellisse rispetto ai tre riferimenti usati, ossia come da
equazione assegnata, dopo la rotazione ed inne in forma canonica.
[15] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:

3
4
X
2
+
9
8
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
5

5
5

5
5
2

5
5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
3
2
3
_
_
_
_
_
.
Nella Figura 10.2 ` e rappresentata liperbole rispetto ai tre riferimenti usati, ossia come da
equazione assegnata, dopo la rotazione ed inne in forma canonica.
[16] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:

2 1
2
X
2

2 + 1
2
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
2 +

2
2

_
2

2
2
_
2

2
2
_
2 +

2
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
.
[17] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:

5
4
X
2
+
25
4
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
8
5

8
5

2
_
_
_
_
_
.
[18] La conica ` e uniperbole di equazione in forma canonica:
276 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
4 2 2 4
4
2
2
4
Figura 10.2: Esercizio n. 15
Capitolo 10 277
1
10
X
2

2
5
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
3

10

10
1

10
3

10
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
1
0
_
_
_
_
.
[19] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
1
5
X
2
+Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
[20] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
X
2
+ 2Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
0
_
_
_
_
_
.
[21] La conica ` e una parabola di equazione in forma canonica:
Y
2

2X = 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_

2
2

2
2

2
2

2
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
.
[22] La conica ` e una parabola di equazione in forma canonica:
Y
2
=
1

5
X, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
21
5
8
5
_
_
_
_
_
.
[23] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
278 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
X
2
+ 2Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
2
1
_
_
_
_
_
.
[24] La conica ` e uniperbole equilatera di equazione in forma canonica:
1
2
X
2

1
2
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

10

10
3

10
1

10
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
2
1
_
_
_
_
_
.
[25] La conica ` e degenere di equazione in forma canonica:
9X
2
Y
2
= 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
Nel riferimento 1 = (O, x, y) la conica si decompone in (7x y 6)(x y) = 0.
[26] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
3X
2
+ 18Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
3
4
3
_
_
_
_
_
.
[27] La conica ` e degenere di equazione in forma canonica:
4X
2
Y
2
= 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
Nel riferimento 1 = (O, x, y) la conica si decompone in (3x 4y + 1)(x 1) = 0.
Capitolo 10 279
[28] La conica ` e degenere di equazione in forma canonica:
Y
2
=
1
5
, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
.
Nel riferimento 1 = (O, x, y) la conica si decompone in (2x y + 1)(2x y + 1) = 0.
[29] La conica ` e una parabola di equazione in forma canonica:
2Y
2
3X = 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
2

3
2

5
_
_
_
_
_
.
[30] La conica ` e una parabola di equazione in forma canonica:
2Y
2
3X = 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1

9
2

5
_
_
_
_
_
.
[31] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
X
2
+ 3Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
[32] Si tratta di una parabola di equazione in forma canonica:
5Y
2
=
2

5
X, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
6
25
2
25
_
_
_
_
_
.
280 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
[33] Si tratta di una parabola di equazione in forma canonica:
Y
2
=

5
5
X, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
3
5

1
20
_
_
_
_
_
.
[34] Si tratta di unellisse di equazione in forma canonica:
384
5
X
2
+
576
5
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

5
48
1
48
_
_
_
_
_
.
[35] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:
2
3
X
2

1
3
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
0
1
_
_
_
_
_
.
[36] Si tratta di unellisse di equazione in forma canonica:
9
2
X
2
+
3
4
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
3
4
3
_
_
_
_
_
.
[37] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:
X
2
315

Y
2
35
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
35

20

5
_
_
_
_
_
.
[38] La conica ` e uniperbole di equazione in forma canonica:
Capitolo 10 281
4X
2
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
0
1
_
_
_
_
_
.
[39] La conica ` e uniperbole equilatera di equazione in forma canonica:
2
7
X
2

2
7
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
2

1
2
_
_
_
_
_
.
[40] La conica ` e uniperbole di equazione in forma canonica:

64
3
X
2
+
16
3
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
4
3
8
_
_
_
_
_
.
[41] La conica ` e uniperbole equilatera di equazione in forma canonica:
18
7
X
2

18
7
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
6

1
6
_
_
_
_
_
.
[42] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
X
2
+ 3Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
[43] Si tratta di unellisse, infatti det(A) = 8 > 0 e det(B) = 72 ,= 0.
282 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
[44] 1. La conica ` e unellisse di equazione, in forma canonica,
X
2
8
+
Y
2
4
= 1;
a = 2

2, b = 2, e =

2
2
; centro (2, 1);
vertici (2 2

2, 1), (2, 1 2); fuochi (4, 1), (0, 1);


assi x + 2 = 0, y + 1 = 0; direttrici x + 6 = 0, x 2 = 0.
2. La conica ` e uniperbole di equazione, in forma canonica,
X
2
6

Y
2
3
= 1;
a =

6, b =

3, e =
_
3
2
; centro (3, 2); vertici (3

6, 2);
fuochi (6, 2), (0, 2); assi x + 3 = 0, y + 2 = 0;
direttrici x + 5 = 0, x + 1 = 0; asintoti x + 3 =

2(y + 2).
3. La conica ` e una parabola di equazione, in forma canonica, 2Y
2
+ 5X = 0;
vertice
_
17
5
, 2
_
; fuoco
_
111
40
, 2
_
; asse y 2 = 0; direttrice x =
161
40
.
4. La conica ` e unellisse di equazione, in forma canonica,
X
2
8
+
Y
2
4
= 1;
a = 2

2, b = 2, e =

2
2
; centro (1, 2);
vertici (1 2

2, 2), (1, 2 2); fuochi (3, 2), (1, 2);


assi x + 1 = 0, y 2 = 0; direttrici x + 5 = 0, x 3 = 0.
5. La conica ` e uniperbole di equazione, in forma canonica,
X
2
4

Y
2
2
= 1;
a = 2, b =

2; e =

6
2
; centro (2, 1); vertici (2 2, 1);
fuochi (2

6, 1), (2 +

6, 1); assi x + 2 = 0, y + 1 = 0;
direttrici x = 2
2
3

6; asintoti y + 1 =

2
2
(x + 2).
Capitolo 10 283
[45] 1. I valori di t richiesti sono 1, 1/2, 1.
2. Il centro di tutte le coniche della famiglia ` e il punto C = (1, 1), infatti, mediante la
traslazione:
_
_
_
x
y
_
_
_
=
_
_
_
X
Y
_
_
_
+
_
_
_
1
1
_
_
_
si ottengono circonferenze ed ellissi scritte in forma canonica per ogni valore di t
ad eccezione di quelli indicati nel punto precedente.
3. X
2
+
Y
2
3
= 1.
[46] 1. Le coniche devono essere non degeneri, vale a dire:
det(B) = 28t
3
30t
2
+ 24t + 8 ,= 0.
Poich e det(A) = (3 + 2t)(4 + 2t) si ottengono:
ellissi se t < 2 oppure t > 3/2,
iperboli se 2 < t < 3/2,
parabole se t = 2 o t = 3/2,
non esistono circonferenze appartenenti a T.
2. 2y
2
+ 4x 24y 1 = 0 se t = 3/2,
x
2
2x + 16y + 1 = 0 se t = 2.
3. x
2
+ 2y
2
+ 2x 8y = 0; centro (1, 2);
vertici (1 3, 2),
_
1, 2
3

2
_
;
fuochi
_
1
3

2
, 2
_
,
_
1 +
3

2
, 2
_
.
[47] 1. 3x
2
y
2
+ 6x 2y 2 = 0; assi x + 1 = 0, y + 1 = 0;
direttrici x = 1

3
3
.
284 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
2. Si ottiene una circonferenza se t = 1, il suo centro e il suo raggio sono,
rispettivamente, C = (3, 1), r = 2

3.
3. Si ottiene uniperbole equilatera se t = 1; la sua equazione ` e:
x
2
y
2
+ 6x = 0, i fuochi sono (3 3

2, 0), (3 + 3

2, 0),
leccentricit` a ` e e =

2.
[48] 1. Per ridurre a forma canonica tutte le coniche della famiglia si deve imporre,
nella traslazione, Y = y 1 da cui la tesi.
2. 5y
2
10y + 28x 15 = 0; V =
_
5
7
, 1
_
.
[49] 1. (
a
` e degenere se a = 1.
2. La conica ` e uniperbole in quanto det(A) = 4. La sua equazione in forma cano-
nica ` e:
2X
2
2Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
0

1
2
_
_
_
_
_
.
[50] La conica ` e una parabola per h = 2. La sua equazione in forma canonica ` e:
4Y
2
+

3X = 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_

3
2

1
2
1
2

3
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
32
7

3
96
_
_
_
_
_
.
[51] 1. P =
_
_
_
_
_
2

5
1

5
2

5
_
_
_
_
_
.
2. Si tratta di uniperbole la cui equazione in forma canonica ` e:
Capitolo 10 285
3X
2
2Y
2
= 1, con
_
x
y
_
= P
_
X
Y
_
.
[52] 1. La conica ` e uniperbole di equazione in forma canonica:
13X
2
+ 13Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
3

13

13
2

13
3

13
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
3
13
2
13
_
_
_
_
_
.
2. Centro
_
3
13
,
2
13
_
, assi 2x 3y = 0, 3x + 2y 1 = 0;
asintoti y = 5x 1, y =
1
5
x +
1
5
.
[53] Vertice V =
_

9
200
,
1
100
_
, asse
_

_
x = t
9
200
y = 2t +
1
100
, t R.
Equazione in forma canonica e cambiamento di riferimento:
5Y
2
=
2

5
5
X;
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

9
200
1
100
_
_
_
_
_
.
[54] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
1
2
X
2
+ 3Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
;
assi x + 2y 3 = 0, 2x y 1 = 0.
[55] Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:
286 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
X
2
9Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
;
assi x + 2y 3 = 0, 2x y 1 = 0.
[56] 1. Se a < 3, a > 3 si hanno delle iperboli;
se 3 < a < 3 si hanno delle ellissi;
se a = 3 si ha una conica degenere;
se a = 3 si ha una parabola;
se a = 11/3 si ha una conica degenere.
2.
X
2
2
+Y
2
= 1;
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
2
1
2
_
_
_
_
_
.
[57] 1. Se t < 4, t > 0 si hanno delle iperboli;
se 4 < t < 0 si hanno delle ellissi;
se t = 4 si ha una parabola;
se t = 0 e se t = 2

5 si hanno coniche degeneri.


2. Si ottiene una parabola non degenere per t = 4. Y
2
=
2
5

5
X ` e lequazione in
forma canonica della parabola con cambiamento di riferimento:
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

409
200
399
100
_
_
_
_
_
.
3. La conica richiesta coincide con quella studiata nel punto precedente.
Capitolo 10 287
[58] Se 1 < h < 1 si hanno delle ellissi;
se h = 1 si hanno delle parabole;
se h < 1, h > 1 si hanno delle iperboli.
[59] Posto che la generica conica ( abbia equazione:
a
11
x
2
+ 2a
12
xy +a
22
y
2
+ 2a
13
x + 2a
23
y +a
33
= 0,
tenuto conto del suggerimento e che P
0
= (x
0
, y
0
) (, per la retta tangente a ( in P
0
si
ottiene lespressione:
a
11
xx
0
+a
12
(xy
0
+x
0
y) +a
22
yy
0
+a
13
(x +x
0
) +a
23
(y +y
0
) +a
33
= 0
che prende il nome di equazione della retta tangente a ( in P
0
ottenuta con la regola degli
sdoppiamenti.
[60] 1. La conica ` e non degenere perch e:

1
1
2
1

1
2
1
4
3
1 3 6

,= 0.
2. Si tratta di una parabola perch e:

1
1
2

1
2
1
4

= 0,
la forma canonica e il cambiamento di riferimento sono:
5
4
Y
2
= 2

5X;
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
7
5

6
5
_
_
_
_
_
.
3. Asse 2x y 4 = 0, tangente nel vertice x +2y +1 = 0 (si ` e usata la regola degli
288 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
sdoppiamenti, cfr. la soluzione dellesercizio [59]). In alternativa, si osservi che la
tangente ad una parabola nel suo vertice ` e la retta passante per il vertice e ortogonale
allasse.
4.
`
E sufciente ricordare che la parabola ` e il luogo dei punti P = (x, y) equidistanti
dalla direttrice d e dal fuoco F .
[61] 1. No, perch e det(B) ,= 0.
2. S`. Il centro ha coordinate (1/2, 1/2).
3. La conica ` e unellisse.
4. 2X
2
+ 4Y
2
= 1 ` e lequazione della conica in forma canonica.
5. S`.
[62] 1. Si tratta di una conica non degenere in quanto:
det(B) =

0 1
1
2
1 0
1
2

1
2

1
2
1

,= 0.
2. La conica ` e uniperbole equilatera di equazione in forma canonica:
2X
2
2Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
2
1
2
_
_
_
_
_
.
3. Centro
_
1
2
,
1
2
_
.
4. Asintoti x =
1
2
, y =
1
2
.
5. Tangente x y + 1 = 0 (si ` e usata la regola degli sdoppiamenti, cfr. la soluzione
dellesercizio [59]).
Capitolo 10 289
20 10 10
20
10
10
Figura 10.3: Esercizio n. 63
290 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
[63] La conica ` e una parabola di equazione in forma canonica:
Y
2
= 3

2X, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

5
4
3
4
_
_
_
_
_
;
vertice
_

5
4
,
3
4
_
, asse x y + 2 = 0.
Nella Figura 10.3 ` e rappresentata la parabola rispetto ai tre riferimenti usati, ossia come
da equazione assegnata, dopo la rotazione ed inne in forma canonica.
[64] La conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
X
2
2
+
2
3
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

5
2

1
2
_
_
_
_
_
;
vertici A
1
=
_

3
2
,
1
2
_
, A
2
=
_

7
2
,
3
2
_
,
B
1
=
_
2

3 5

2
2

2
,
2

2
2

2
_
, B
2
=
_
2

3 5

2
2

2
,
2

2
2

2
_
.
[65] Se h = 73/24 la conica ` e degenere, altrimenti ` e non degenere;
se 2 < h < 2 la conica ` e unellisse;
se h < 2 e h > 2 la conica ` e uniperbole;
se h = 2 la conica ` e una parabola.
Se h = 0 si ha lellisse di equazione in forma canonica:
4
73
X
2
+
16
73
Y
2
= 1, con
_
_
_
x
y
_
_
_
=
_
_
_
X
Y
_
_
_
+
_
_
_
4
3
4
_
_
_
.
Capitolo 10 291
[66] 1. (
h
` e una parabola se h = 4.
2. Se h = 4, (
4
` e una parabola la cui forma canonica ` e:
10Y
2
+
6

5
X = 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
7
150
23
75
_
_
_
_
_
.
Se h = 4, (
4
` e una parabola la cui forma canonica ` e:
10Y
2
2

5X = 0, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
10
1
5
_
_
_
_
_
.
[67] 17x
2
+ 17y
2
30xy 128 = 0. La sua equazione in forma canonica ` e:
1
64
X
2
+
1
4
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
.
[68] 1. (

` e una parabola se = 2

6.
2. (

` e degenere se = 0, in questo caso (


0
` e (

3x +

2iy)(

3x

2iy) = 0.
[69] 1. Se h = 1 la conica ` e degenere, altrimenti ` e non degenere.
Per h = 0 si ha una parabola. Per h ,= 0 si ha sempre uniperbole.
2. Si tratta di uniperbole di equazione in forma canonica:

1
3
X
2
+
4
3
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
[70] Si tratta di una parabola di equazione in forma canonica:
292 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
Y
2
=
2
5
X, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
3
5

4
5
4
5
3
5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
3
4
_
_
_
_
_
;
vertice (3, 4).
[71] Si tratta di unellisse di equazione in forma canonica:
3
5
X
2
+
1
5
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
0
_
_
_
_
_
;
assi x y + 1 = 0, x +y + 1 = 0.
[72] La conica ` e uniperbole di equazione in forma canonica:
3
2
X
2

1
2
Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
1
_
_
_
_
_
.
I vertici sono
_

3 3
3
,

3 + 3
3
_
,
_

3 3
3
,

3 + 3
3
_
.
[73] 1. Se k = 1 la conica ` e unellisse di equazione in forma canonica:
2X
2
+Y
2
= 1, con
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

5
2

5
1

5
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
1
0
_
_
_
_
_
.
2. La conica ` e degenere per k = 2/27 e le sue componenti sono:
6x 2y + 6

30 = 0, 6x 2y + 6 +

30 = 0.
Capitolo 10 293
[74] Si tratta di uniperbole perch e det(B) = 1/4 e det(A) = 2.
Equazione in forma canonica e cambiamento di riferimento:
3X
2
Y
2
=
1
12
;
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
3

2
2
3

2
_
_
_
_
_
.
Gli asintoti hanno equazioni:

2
x +
1

2
y
1
2
=

3
_
1

2
x +
1

2
y
1
6
_
.
294 Riduzione a Forma Canonica delle Coniche
Capitolo 11
Geometria Analitica nello Spazio
11.1 Esercizi
In questo capitolo sono inseriti esercizi di geometria analitica nello spazio che riguardano
la rappresentazione di piani, rette, sfere e circonferenze.
Con V
3
si denota lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione 3, dei vettori ordinari,
riferito ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k). In questambito indica il
prodotto vettoriale tra due vettori e il prodotto scalare tra due vettori.
Inoltre, tutti gli esercizi di questo capitolo sono assegnati nello spazio ordinario, rispetto
ad un riferimento cartesiano 1 = (O, x, y, z) = (O, i, j, k).
[1] Date le rette:
r
1
:
_
x y = 0
2x z + 5 = 0,
r
2
:
_
x y 6 = 0
x 2y +z 6 = 0,
r
3
:
_
3x 2z + 2 = 0
3y +z 4 = 0,
1. scrivere le equazioni della retta s incidente r
1
ed r
2
e parallela a r
3
.
2. Trovare lequazione della sfera passante per i punti A = (1, 1, 2) e B = (2, 1, 1)
e tangente alla retta r
3
nel punto C = (0, 1, 1).
3. Determinare le equazioni delle circonferenze contenute nella sfera , aventi raggio
r =
_
14/3 e tangenti alla retta r
3
.
[2] Determinare le equazioni della circonferenza tangente nellorigine alla retta:
r :
_
_
_
x = 2t
y = 3t
z = t, t R
295
296 Geometria Analitica nello Spazio
e passante per il punto A = (1, 0, 1).
[3] Dati i piani:

1
: x +y +z h = 0,
2
: x +ky = 0,
3
: x +y z 1 = 0, h, k R,
1. studiare, al variare di h e k in campo reale, la loro posizione reciproca.
2. Posto h = 1, k = 1, si consideri la retta r =
1

2
. Determinare le equazioni
della retta s simmetrica di r rispetto al piano
3
e scrivere lequazione del piano
che contiene r ed s.
3. Trovare lequazione della sfera passante per il punto A = (3, 1, 1) e tangente al
piano
3
nel punto B = (1, 1, 1).
[4] Dati i punti:
C =
_
1
2
,
1
2
,
3
2
_
, P = (1, 0, 0), Q = (0, 1, 3), R = (0, 0, 1)
ed il piano : x y = 0,
1. determinare lequazione della sfera
1
di centro C e raggio

7/2.
2. Trovare lequazione del piano

passante per i punti P , Q e R.


3. Determinare lequazione della sfera
2
avente il centro sul piano e contenente la
circonferenza ( intersezione della sfera
1
con il piano

.
[5] Dati il punto A = (3, 3, 1) e le rette:
r :
_
2x y + 3z + 5 = 0
x y + 2z + 1 = 0,
s :
_
x + 2y 1 = 0
3y z 2 = 0,
1. determinare lequazione del piano passante per A, parallelo a r e a s.
2. Determinare lequazione della sfera tangente a in A e avente il centro sul piano
coordinato xy.
Capitolo 11 297
[6] Date le rette:
r :
_
x 2 = 0
y 5 = 0
e s passante per lorigine, parallela al piano di equazione 3x+2y+z+5 = 0 e complanare
con la retta di equazioni x y + z = y 3 = 0, vericare che r e s sono sghembe e
determinare la loro minima distanza.
[7] Determinare le equazioni della circonferenza passante per i punti A = (1, 2, 1),
B = (0, 2, 4), C = (2, 1, 3).
[8] Dati il piano : kx y +hz 1 = 0 con h, k R e la retta:
r :
_
x hz 2 = 0
3x +y = 0,
1. stabilire per quali valori di h e k:
a. la retta ed il piano sono incidenti;
b. la retta ` e parallela al piano e non contenuta nel piano;
c. la retta ` e contenuta nel piano;
d. la retta ed il piano sono perpendicolari.
2. Si ponga h = k = 1 e si considerino i punti A = (2, 1, 0) e B = (0, 2, 2).
Vericare che le rette s
1
passante per A e perpendicolare a , e s
2
passante per B
e parallela a r, sono sghembe.
[9] Determinare le equazioni di tutte le circonferenze del piano y = 0 tangenti allasse z
nel punto P = (0, 0, 1).
[10] Dati il piano : 2x + y = 0 ed i punti A = (0, 0, 2), B = (1, 2, 0) di ,
determinare il luogo dei punti C di tali che larea del triangolo ABC sia 6.
[11] Dati i punti A = (1, 2, 0), B = (0, 0, 4), C = (1, 2, 2), determinare le equazioni
della circonferenza circoscritta al triangolo ABC.
298 Geometria Analitica nello Spazio
[12] Dati il punto A = (9, 0, 0) ed il vettore u = 2i k,
1. trovare lequazione del piano passante per A e ortogonale ad u.
2. Determinare lequazione della sfera tangente al piano nel punto P = (7, 1, 4)
e avente il centro sul piano : x y +z = 0.
3. Trovare, inne, le equazioni della retta tangente a in P e parallela al piano
coordinato yz.
[13] 1. Determinare il piano contenente la retta:
r :
_
_
_
x = t
y = 2t 1
z = t + 1, t R
e passante per lorigine.
2. Dopo aver vericato che lintersezione della sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x + 2z 2 = 0
con il piano ` e una circonferenza (, trovare lequazione della sfera

contenente
( e avente il centro sul piano

: x + 2y 1 = 0.
[14] Date le rette:
r :
_
_
_
x = at + 1
y = 2t + 2
z = 3t + 3, t R,
s :
_
bx y + 2 = 0,
3x z + 1 = 0,
al variare dei parametri a e b in campo reale, studiare la posizione reciproca di r ed s.
[15] 1. Determinare lequazione del piano passante per il punto A = (2, 3, 0), parallelo
alla retta r : x = y = z e perpendicolare al piano : x +y +z = 2.
2. Tra tutte le sfere tangenti al piano nel punto B = (1, 1, 2), determinare quelle
tangenti alla sfera : x
2
+y
2
+z
2
= 16.
Capitolo 11 299
[16] Nello spazio vettoriale reale V
3
, rispetto ad una base ortonormale B = (i, j, k), sono
dati i vettori:
u = (1, 2, 3), v = (1, 0, 2).
1. Determinare le equazioni della retta r che passa per il punto A = (0, 1, 1) ed ` e
parallela al vettore u e le equazioni della retta s complanare ad r, che passa per il
punto B = (3, 0, 2) e che ` e ortogonale a v.
2. Calcolare la distanza dellorigine dalla retta r.
3. Determinare lequazione della sfera avente il centro in B e tangente alla retta r.
[17] Data la circonferenza ( del piano z +1 = 0, di centro Q = (2, 3, 1) e raggio

3,
determinare le equazioni delle sfere passanti per ( e tangenti alla retta:
r :
_
x = 0
y 3 = 0.
[18] Determinare le equazioni della retta s perpendicolare al piano : 2x+2yz+1 = 0
e incidente le rette:
r
1
:
_
x 3 = 0
y 3z = 0,
r
2
:
_
_
_
x = 2t
y = 2
z = t, t R.
[19] 1. Determinare le equazioni della retta r passante per lorigine, incidente la retta:
s :
_
_
_
x = t
y = 3t
z = 2 t, t R
e ortogonale al vettore n = j + 2k.
2. Scrivere lequazione della sfera avente il centro sulla retta r e passante per i punti
A = (1, 0, 0) e B = (0, 0, 1).
3. Determinare lequazione del luogo dei centri delle circonferenze appartenenti a e
aventi raggio 1/2.
300 Geometria Analitica nello Spazio
[20] Date le rette:
r :
_
_
_
x = 2 +t
y = 1 t
z = 4 + 3t, t R,
s :
_
_
_
x = 3 +u
y = 2 +u
z = 4 +u, u R,
1. vericare che sono sghembe e determinare le equazioni della loro perpendicolare
comune.
2. Determinare le equazioni della circonferenza tangente a r nel punto P = (2, 1, 4)
e passante per il punto A = (0, 0, 1).
[21] Data la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
24x + 3y + 4z + 4 = 0,
1. determinare le equazioni della retta r parallela al piano coordinato xy e tangente a
nel punto A = (0, 0, 2), e le equazioni della retta s parallela al piano coordinato
xz e tangente a nel punto B = (24, 3, 2).
2. Vericare che le rette r e s sono sghembe e determinare la loro minima distanza.
[22] Determinare le equazioni dei piani
1
e
2
passanti per la retta r : 2x+1 = y4 = z
e aventi distanza (in valore assoluto) 2

2 dal punto P = (1, 1, 1).


[23] Date le rette:
r :
_
x y +z = 0
y + 3z = 0,
s :
_
x +y 1 = 0
y + 3z 2 = 0,
1. vericare che r e s sono sghembe e determinare la loro minima distanza.
2. Determinare le equazioni delle sfere aventi il centro sulla retta s e tangenti al piano
z = 0. Tali sfere appartengono ad un fascio?
[24] 1. Determinare le equazioni delle rette appartenenti al piano
1
: x y + 3 = 0,
parallele al piano
2
: xz+1 = 0 e aventi distanza

14 dal punto A = (1, 1, 0).


2. Determinare centro e raggio della circonferenza intersezione del piano
1
con la
sfera di centro lorigine e raggio 4.
Capitolo 11 301
[25] Fra tutte le sfere passanti per la circonferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
9 = 0
2x + 4y + 4z 9 = 0,
determinare quelle tangenti al piano x = 3.
[26] Determinare la lunghezza della proiezione ortogonale del segmento AB, con:
A = (0, 0, 1), B = (1, 2, 3),
sulla retta:
r :
_
x y +z = 0
x +y z = 0.
[27] Determinare le equazioni della retta tangente nellorigine O = (0, 0, 0) alla circon-
ferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
+x +y = 0
x
2
+y
2
+z
2
y +z = 0.
[28] Determinare le coordinate del punto simmetrico dellorigine O = (0, 0, 0) rispetto
alla retta:
r :
_
x +y +z = 0
x +y 1 = 0.
[29] Fra tutte le sfere tangenti al piano : x + y + z = 2 nel punto P = (1, 1, 2),
determinare quelle secanti il piano coordinato xy secondo una circonferenza di raggio
pari a

2.
[30] Dati il piano : x + y + z = 0 e il punto P = (0, 0, 1), determinare le equazioni
delle rette di , parallele al piano coordinato xy e aventi distanza d =

2 (in valore
assoluto) da P.
[31] Determinare le equazioni delle sfere tangenti ai piani coordinati yz e xz e passanti
per i punti A = (1, 3, 2) e B = (3, 1, 2).
302 Geometria Analitica nello Spazio
[32] Data la circonferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
4 = 0
x y +z = 0,
1. vericare che il punto A = (2, 1, 1) del piano : x y + z = 0 ` e esterno alla
circonferenza (.
2. Determinare le equazioni delle rette del piano uscenti da A e tangenti alla cir-
conferenza (.
[33] Determinare le equazioni delle sfere tangenti al piano : x y + 2z 1 = 0 nel
punto P = (1, 0, 0) e tangenti allasse z.
[34] Determinare, al variare dei parametri reali h e k, la posizione reciproca delle rette:
r :
_
x +hy +z = 0
2x y + 3z +k = 0,
s :
_
x y +hz 1 = 0
2x y +z +k = 0.
[35] Determinare lequazione della sfera passante per il punto A = (1, 1, 1) e per la
circonferenza del piano : x + 2y + z 7 = 0 di centro C = (2, 3/2, 2) e raggio
r = 1/2.
[36] Determinare le coordinate del punto P

simmetrico del punto P = (1, 2, 4) rispet-


to al piano di equazione x +y 2z 3 = 0.
[37] Determinare le equazioni delle sfere tangenti al piano : 2x + y 2z 6 = 0 nel
punto P = (2, 2, 0) e tangenti alla retta r: x +z + 2 = y 2 = 0.
[38] Determinare, al variare dei parametri reali h e k, la posizione reciproca dei tre piani:

1
: x +hy +z = 0,
2
: x y +hz 1 = 0,
3
: 2x +hy +z +k = 0.
[39] Dati il punto P = (1, 2, 1) e le rette:
r :
2 x
2
=
y 1
3
= 1 2z, s :
_
z = 0
3x y 2 = 0,
determinare:
Capitolo 11 303
1. lequazione della sfera passante per il punto H = (0, 0, 2

33) che interseca il


piano coordinato xy secondo la circonferenza:
( : x
2
+y
2
24(x +y) 132 = 0,
la cui equazione ` e scritta in tale piano;
2. le equazioni della retta t passante per P, perpendicolare alla retta s e incidente la
retta r;
3. larea del triangolo MNP, dove M e N sono i punti di intersezione della retta r
con la sfera .
[40] Dati i punti:
P
1
= (2, 0, 0), P
2
= (3, 2, 1), P
3
= (2, 1, 1), P
4
= (0, 0, 2),
1. detta H la proiezione ortogonale di P
1
su P
3
P
4
e detta K la proiezione ortogonale
di P
3
su P
1
P
2
, determinare le equazioni delle rette P
1
H e P
3
K e studiarne la loro
posizione reciproca.
2. Scrivere le equazioni della circonferenza circoscritta al triangolo P
1
P
2
P
3
.
[41] Date le rette:
s
1
:
_
x +y + 2z 1 = 0
2x + 2y +z + 1 = 0,
s
2
:
_
x 2y +z + 1 = 0
2x 4y + 1 = 0,
1. vericare che s
1
e s
2
sono sghembe.
2. Scrivere le equazioni della retta r perpendicolare comune a s
1
e a s
2
.
3. Determinare le coordinate dei punti di intersezione P
1
= s
1
r e P
2
= s
2
r.
4. Determinare lequazione della sfera tangente a s
1
e a s
2
nei punti P
1
e P
2
.
[42] Determinare le equazioni della retta tangente in P = (0, 0, 1) alla sfera di equazione:
x
2
+y
2
+z
2
2x +y z = 0
e che interseca la retta:
s :
_

_
x 1
2
= y
z 2 = 0.
304 Geometria Analitica nello Spazio
[43] Assegnati il punto A = (1/2, 1, 2) sul piano : 2x y +z = 0 e la retta:
s :
_
x 1 = 0
3y z + 1 = 0,
determinare:
1. le equazioni delle rette di che passano per A e che formano con s un angolo
tale che:
cos =
3
5

2;
2. lequazione della sfera di centro A e tangente alla retta s.
[44] Dati la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 4y 2z = 0,
e il piano:
: x +y z = 0,
determinare:
1. le coordinate del centro ed il raggio della circonferenza ( intersezione di con ;
2. le equazioni della retta tangente a ( nellorigine O = (0, 0, 0).
[45] Dati il piano:
: x y + 2z = 0
e la retta:
r : x = 2y = z,
determinare:
1. le equazioni della retta r

simmetrica di r rispetto ad ;
2. lequazione del piano individuato da r e da r

;
3. le equazioni delle bisettrici degli angoli formati da r e da r

;
4. le equazioni delle sfere aventi il centro sulla retta r, tangenti al piano e passanti
per il punto A = (2, 0, 2).
Capitolo 11 305
[46] Dati la retta:
r :
_
x y +z = 0
2x +y +z 1 = 0,
il punto A = (1, 2, 1/2) e h =
_
17/2, determinare:
1. i punti di r che hanno distanza h da A;
2. lequazione della sfera tangente in A al piano passante per A e per r e avente il
centro sul piano di equazione y = 0.
[47] 1. Discutere, al variare dei parametri h e k in R, la posizione reciproca dei tre piani:

1
: x 2y +hz = 1,

2
: 2x 4y kz = 2,

3
: (h k)x (4 k)y (h + 2k)z = 4 h.
2. Posto h = 1, k = 2, i piani
1
e
2
si incontrano in una retta. Determinare le equa-
zioni delle sfere tangenti sia a
1
sia a
2
(contemporaneamente) e passanti per il
punto P = (2, 0, 0).
[48] Determinare le equazioni delle rette parallele al piano coordinato xy e tangenti alla
circonferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2x + 3y = 0
x + 2y +z + 2 = 0.
[50] Dati il piano : x +hy + 4z +k = 0, h, k R e la retta:
r :
_
2x y +z 1 = 0
5x z + 2 = 0,
1. studiare la loro posizione reciproca al variare dei parametri h, k.
2. Trovare le equazioni della circonferenza ( di centro C = (2, 0, 3) che stacca su r
una corda di lunghezza 2

3.
3. Determinare le equazioni delle rette tangenti a ( parallele al vettore a = 2i j +k.
306 Geometria Analitica nello Spazio
[50] Determinare le equazioni delle rette passanti per il punto M = (0, 0, 1), parallele al
piano : x +z = 0 e tangenti alla sfera di centro C = (0, 4, 2) e raggio 2.
[51] Date le rette:
r :
_
x +az + 1 = 0
ax +y 7 = 0,
s :
_
x +y a = 0
y 1 = 0, a R,
1. al variare del parametro a in campo reale, studiare la loro posizione reciproca stabi-
lendo per quali valori di a le rette sono: sghembe, incidenti, parallele, coincidenti.
2. Posto a = 2, trovare lequazione del piano che contiene le due rette.
3. Posto a = 1, trovare lequazione della sfera tangente ad entrambe le rette ed avente
diametro di lunghezza pari alla distanza tra r ed s.
[52] Dati il piano : 2x 3y +hz + 1 = 0 e le rette:
r :
_
x y z +k = 0
x +z 1 = 0,
s :
_
_
_
x = 1 +t
y = 4 t
z = t,
1. stabilire per quali valori dei parametri reali h, k:
a. la retta r e il piano sono incidenti;
b. la retta r e il piano sono paralleli;
c. la retta r ` e contenuta nel piano .
2. Posto h = 2 e k = 3, trovare le equazioni della retta perpendicolare a ed
incidente sia r sia s.
[53] Date le rette:
r
1
:
_
x +y 2 = 0
x +z 4 = 0,
r
2
:
_
x y z = 0
4x 2y z 4 = 0,
1. determinare lequazione del piano contenente r
1
e ortogonale a r
2
.
2. Determinare le equazioni della retta passante per P
0
= (1, 0, 1), ortogonale a r
1
ed incidente la retta r
3
: x y +z = 3x +y 7 = 0.
3. Determinare le equazioni delle sfere di raggio

2, aventi centro su r
1
e tangenti al
piano : x z + 2 = 0.
Capitolo 11 307
[54] Date le rette:
r :
_
2x + 2y +z = 0
y +z 2 = 0,
s :
_
2x +y + 5 = 0
2x z + 10 = 0,
1. vericare che le rette r ed s sono parallele e trovare lequazione del piano che le
contiene.
2. Calcolare la distanza tra le rette r ed s.
3. Determinare le equazioni delle sfere aventi centro sulla retta r e tangenti sia al
piano : 2x 2y +z 1 = 0 sia alla retta s.
[55] Dati i piani:

1
: x hy +z 1 = 0,

2
: 2x +y + (1 h)z + 1 h = 0,

3
: (1 +h)x + 3y 2z = 0, h R,
1. determinare, per ogni h, la loro posizione reciproca.
2. Posto h = 0, si considerino la retta r =
1

2
ed il punto A = r
3
. Scrivere
le equazioni della retta passante per A, ortogonale a r e parallela al piano
3
.
3. Trovare lequazione della sfera tangente in A al piano
3
ed avente centro sulla
retta s : x + 2y 5 = y +z 8 = 0.
[56] Dati i punti P
0
= (1, 0, 0), P
1
= (0, 0, 3) e la retta s : x = y = z,
1. trovare le equazioni della retta r passante per P
0
, perpendicolare ed incidente la
retta s.
2. Scrivere le equazioni delle sfere tangenti allasse x nel punto P
0
, passanti per il
punto P
1
e tangenti alla retta s.
[57] Dati il piano : x + 2y 2z + 1 = 0 e la retta r : 2x +y +z = 2x y 3z = 0,
1. scrivere lequazione del piano contenente r e perpendicolare a .
2. Determinare i punti della retta s : x + y = x z = 0 che hanno distanza
_
3/2
dalla retta r.
308 Geometria Analitica nello Spazio
3. Sia ( la circonferenza intersezione del piano con la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 2y +h = 0, h R.
Trovare il valore di h in modo tale che il raggio di ( sia 1.
[58] Dati il punto A = (1, 0, 1) e i piani:

1
: x z 3 = 0,
2
: y z 1 = 0,
1. determinare le equazioni delle rette contenute nel piano
1
, parallele al piano
2
ed
aventi distanza

13 dal punto A.
2. Sia ( la circonferenza intersezione del piano
2
con la sfera di centro A e raggio

6. Stabilire se il punto B = (2, 1, 0) del piano


2
` e interno o esterno a (.
3. Trovare le rette tangenti a ( parallele al piano
1
.
[59] Dati i punti A = (3, 2, 0), B = (3, 1, 3) e la retta:
r :
_
2y z + 1 = 0
x 3y +z 3 = 0,
1. dopo aver vericato che le rette AB ed r sono incidenti, trovare il loro punto di
intersezione ed il piano che le contiene.
2. Scrivere lequazione della sfera passante per A e B ed avente centro su r.
3. Determinare lequazione del piano tangente a nel punto A.
4. Trovare lequazione della circonferenza ( contenuta nella sfera e tale che A, B
siano estremi di un diametro di (.
[60] Date la sfera : x
2
+y
2
+z
2
2x +y = 0 e la retta:
r :
_
2x +z 5 = 0
y +z = 0,
1. trovare le equazioni dei piani tangenti a che contengono la retta r.
2. Determinare lequazione della sfera

tangente a nellorigine ed avente centro


sul piano : x 2y z + 2 = 0.
3. Trovare le circonferenze contenute nella sfera , che appartengono a piani perpen-
dicolari a r ed hanno raggio 1/2.
Capitolo 11 309
[61] Dati i piani:

1
: x +ky +z k = 0,

2
: kx +y +z 1 = 0,

3
: x +y +kz k
2
= 0, k R,
1. determinare, al variare di k, la posizione reciproca dei tre piani.
2. Posto k = 0, trovare le equazioni della retta passante per il punto A = (1, 1, 2),
parallela a
1
e complanare con la retta r =
2

3
.
3. Posto k = 1, si consideri la circonferenza ( di centro B = (0, 0, 1) e raggio

2
contenuta nel piano
3
. Trovare lequazione della sfera contenente la circonferenza
( e tangente alla retta s =
1

2
.
[62] Si consideri la retta:
r :
_
x 2z 4 = 0
y 3z 1 = 0,
1. determinare lequazione del piano passante per r e parallelo allasse z. Calcolare
la distanza tra e lasse z.
2. Trovare il centro e il raggio della circonferenza ( di equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
+ 2x 2y 1 = 0
x y = 0
e determinare le equazioni della retta tangente a ( nel punto P = (0, 0, 1).
[63] Determinare le equazioni della retta tangente alla sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
6y + 5 = 0
nel punto A = (0, 1, 0) e ortogonale alla retta:
r :
_
x +y +z + 2 = 0
x y +z = 0.
[64] Date le rette:
r
1
:
_
x +y + 1 = 0
2x y z = 0,
r
2
:
_
x +y + 2z 5 = 0
x y + 1 = 0,
r
3
:
_
_
_
x = t + 1
y = 2t
z = t + 1, t R,
310 Geometria Analitica nello Spazio
1. determinare le equazioni della retta parallela a r
1
e complanare sia a r
2
sia a r
3
.
2. Dopo aver vericato che r
2
e r
3
sono sghembe, trovare la retta ortogonale ed
incidente entrambe.
3. Determinare le equazioni della circonferenza di centro C = (1, 2, 1) tangente alla
retta r
3
.
[65] Dati il piano : xz = 0 e il punto P = (2, 0, 1), determinare il luogo ( dei punti
di aventi distanza 3 da P .
[66] Date le rette:
r :
_
_
_
x = 1 +t
y = 1 t
z = 1, t R,
s :
_
x +y 2z = 0
2x 3y +z = 0
e il punto P
0
= (1, 2, 3),
1. determinare le equazioni della retta r

, passante per P
0
, perpendicolare alla retta r
e complanare con la retta s.
2. Determinare la posizione reciproca di r e s.
3. Vericare che:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2x + 4y 4z = 0
x
2
+y
2
+z
2
9 = 0
` e una circonferenza di cui si richiedono il centro e il raggio.
[67] Dati il punto C = (1, 0, 2) e la retta:
r :
_
_
_
x = t + 4
y = t
z = 3, t R,
1. determinare le equazioni della circonferenza di centro C e tangente a r.
2. Trovare i punti A e B di r tali che il triangolo ABC sia rettangolo in A e abbia
area 3.
[68] Dati il piano : x z 2 = 0 e la sfera : x
2
+ y
2
+ z
2
2x = 0, scrivere le
equazioni della retta tangente a in P = (1, 0, 1) e parallela al piano .
Capitolo 11 311
[69] Data la circonferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2y 6z + 1 = 0
x +y z 1 = 0,
1. determinare le coordinate del centro ed il raggio di (.
2. Determinare le equazioni della retta tangente a ( nel punto A = (2, 0, 1).
[70] Data la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
4x 2y + 4z 16 = 0,
trovare le equazioni dei piani paralleli al piano : x 2y 2z +12 = 0 che intersecano
secondo una circonferenza di raggio 4.
[71] Dati la circonferenza:
( :
_
(x 2)
2
+ (y 1)
2
+z
2
= 5
z = 0
ed il vettore v = 3i 6j,
1. utilizzando il calcolo vettoriale, calcolare larea del triangolo individuato dai vettori
v e j.
2. Vericare che la retta passante per lorigine e parallela a v ` e tangente alla circonfe-
renza (.
3. Determinare le equazioni delle sfere passanti per ( ed aventi raggio

6.
[72] Date le rette:
r :
_
2x y +z 4 = 0
y +z 2 = 0,
s :
_
x +y 1 = 0
x +z + 1 = 0, , R,
1. al variare dei parametri , in campo reale, discuterne la loro posizione reciproca.
2. Posto = = 0, dopo avere vericato che r ed s risultano sghembe, determinare
le equazioni della loro perpendicolare comune.
[73] Si considerino la sfera : x
2
+y
2
+z
2
2x 2z 2 = 0 e i vettori u = 2i j e
v = ij+3k, determinare le equazioni dei piani paralleli ai vettori u e v che intersecano
in circonferenze di raggio 1.
312 Geometria Analitica nello Spazio
[74] Dati la retta:
r :
_
x +y z = 1
x 2y = 0,
e il vettore v = (k + j) i, scrivere le equazioni della retta incidente r e lasse z e
parallela a v.
[75] Date le rette:
r
1
:
_
3x + 2y + 2z 1 = 0
x + 2y = 0,
r
2
:
_
x y + 1 = 0
x +y +z = 0,
r
3
:
x
3
=
y 2
2
= z,
determinare le equazioni della retta incidente r
1
ed r
2
e parallela a r
3
.
[76] Dati la sfera : x
2
+y
2
+z
2
4x + 6y = 0 ed il vettore v = 2i j + 3k,
1. determinare le equazioni della retta tangente alla sfera in O = (0, 0, 0) ed
ortogonale a v.
2. Vericare che interseca il piano di equazione y = 0, trovare il centro ed il raggio
della circonferenza intersezione.
[77] Dati i punti A = (1, 0, 0), B = (0, 1, 2), C = (1, 2, 0), D = (3, 0, 2),
1. vericare che A, B, C, D non sono complanari.
2. Determinare lequazione del piano contenente A, B e C.
3. Scrivere lequazione della sfera di centro D e tangente a .
[78] Dati i punti A = (0, 1, 1), B = (4, 1, 3) e la retta:
r :
_
y 2 = 0
x +z 2 = 0,
1. determinare i punti di r tali che il triangolo A, B, P abbia area 3.
2. Determinare le equazioni della circonferenza avente centro nel punto medio del
segmento AB e tangente alla retta r.
Capitolo 11 313
[79] Dati i punti A = (1, 2, 1) e B = (2, 1, 1),
1. determinare il punto P dellasse x equidistante da A e da B.
2. Vericare che i punti A, B e P non sono allineati e calcolare larea del triangolo
APB.
3. Determinare le equazioni della circonferenza passante per A, B e di centro P .
[80] Dati i punti A = (1, 1, 3) e B = (1, 1, 1),
1. determinare le equazioni della retta r passante per il punto A e parallela al vettore
di componenti (1, 1, 0);
2. determinare le equazioni dei piani passanti per r e aventi distanza (in valore asso-
luto) pari a 2 dal punto B;
3. scrivere le equazioni della circonferenza di centro B e tangente alla retta r.
[81] Determinare le equazioni delle circonferenze di diametro OB, con O = (0, 0, 0) e
B = (0, 0, 1), appartenenti al piano avente distanza uguale a 1 (in valore assoluto) dal
punto D = (1, 1, 1).
[82] Determinare le equazioni della circonferenza ( di centro C = (1, 0, 1) che interseca
la retta:
r :
_
x z = 0
2x y + 1 = 0
secondo una corda di lunghezza 2.
[83] Date le rette:
r :
_
x y + 1 = 0
x +y +z = 0,
s :
_
x + 3y = 0
x +y = 0,
1. vericare che r e s sono sghembe.
2. Determinare le equazioni della retta incidente sia r sia s e parallela al vettore
v = (i k) j.
314 Geometria Analitica nello Spazio
[84] Date le rette:
r :
x 1
2
= y = z 2, s :
_
4x + 3z 19 = 0
y + 1 = 0
ed il punto P = (1, 2, 0),
1. trovare le equazioni della retta passante per P ed incidente sia r sia s;
2. determinare le equazioni della circonferenza tangente in Q = (1, 0, 2) alla retta r e
passante per il punto P .
[85] Date le sfere:

1
: x
2
+y
2
+z
2
= 6,
2
: (x 1)
2
+ (y 2)
2
+ (z + 2)
2
= 3,
1. vericare che
1

2
` e una circonferenza (.
2. Trovare le equazioni delle sfere contenenti ( e tangenti al piano z = 0.
[86] Assegnati i punti A = (1, 0, 1), B = (0, 1, 1), C = (1, 3, 0), D = (0, 7, 5),
1. vericare che sono complanari;
2. scrivere le equazioni delle rette AC e BD e vericare che si intersecano;
3. determinare lequazione della sfera passante per i punti A, B e C ed avente il centro
sulla retta x = y = 0.
[87] Dati i punti A = (0, 1, 3), B = (1, 1, 0), C = (4, 5, 1),
1. trovare lequazione del piano passante per i tre punti;
2. vericare che il triangolo ABC ` e rettangolo in B;
3. trovare le equazioni della retta BC;
4. determinare la distanza di A dalla retta BC;
5. trovare lequazione della sfera di centro A e raggio la distanza di B da C;
6. stabilire se lorigine O = (0, 0, 0) ` e interno o esterno a .
Capitolo 11 315
[88] Data la sfera : x
2
+y
2
+z
2
2x 4y 4 = 0, stabilire se:
1. il punto P = (1, 1, 1) ` e interno alla sfera;
2. il piano : x + 2y + 2z + 1 = 0 interseca la sfera;
3. la retta:
r :
_
x 2y 2 = 0
y z + 2 = 0
interseca la sfera;
4. la sfera di centro C = (1, 1, 2) e raggio R = 1 ha punti in comune con .
[89] Data la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 2y 2z = 0,
1. determinare le equazioni della retta tangente a nellorigine O e parallela al piano
: x y +z 2 = 0.
2. Vericare che lintersezione tra la sfera e il piano ` e una circonferenza di cui si
chiedono le coordinate del centro e la lunghezza del raggio.
[90] 1. Determinare le equazioni della retta s passante per il punto P = (1, 2, 0) e
incidente le rette:
r
1
:
_
x z 1 = 0
y = 0,
r
2
:
_
x +y +z 1 = 0
2x 3y z + 3 = 0.
2. Studiare la posizione reciproca di r
1
e r
2
.
[91] Dati il punto P = (1, 1, 2), il piano : x+y+z2 = 0 e la retta r : xy = z = 0,
1. vericare che il punto P appartiene a .
2. Determinare le equazioni della retta s giacente sul piano , passante per P e
incidente la retta r.
3. Calcolare la distanza del punto P dalla retta r.
316 Geometria Analitica nello Spazio
[92] Dati il punto P = (2, 2, 2) e i piani
1
: x+y +z 2 = 0 e
2
: 2x+3y z = 0,
1. vericare che il punto P appartiene al piano
1
.
2. Determinare le equazioni della retta r giacente sul piano
1
, passante per P e
parallela al piano
2
.
3. Calcolare la distanza tra r e il piano
2
.
[93] Determinare larea e il perimetro del triangolo di vertici A = (0, 1, 2), B = (1, 1, 1)
e C = (2, 1, 2).
[94] Dati il piano : x y +z 3 = 0 e la retta:
r :
_
x +y z = 0
x +ky +z = 0, k R,
1. studiare, al variare di k, la posizione reciproca di e di r.
Posto k = 1:
2. determinare le equazioni della retta s simmetrica di r rispetto ad .
3. Determinare lequazione della sfera tangente a r in O = (0, 0, 0) ed avente
centro nel punto proiezione ortogonale di O sul piano .
[95] Date le rette:
r :
_
_
_
x = t
y = 2
z = 12t 1, t R,
s :
_
y = 1
z = 2,
1. vericare che sono sghembe.
2. Determinare lequazione del piano passante per r e per lorigine del sistema di
riferimento.
3. Scrivere lequazione della sfera di centro lorigine che interseca s in un segmento
di lunghezza 2.
Capitolo 11 317
[96] Dati il punto A = (1, 3, 1) e la retta:
r :
_
_
_
x = 2t
y = t
z = t + 1, t R,
determinare:
1. la distanza di A da r;
2. il punto del piano contenente sia A sia r che ha distanza minima dallorigine.
[97] Dato il punto P = (1, 2, 1), determinare:
1. il simmetrico di P rispetto al punto Q = (0, 1, 2);
2. il simmetrico di P rispetto al piano : x +y z = 0;
3. la distanza di P da ;
4. le equazioni della circonferenza appartenente al piano di equazione x = z, con
centro in P e raggio 1;
5. il piano passante per P, Q e per lorigine.
[98] Dati i punti A = (1, 1, 5), B = (2, 2, 1), C = (1, 2, 2) e D = (2, 1, 2),
1. vericare che A, B, C e D sono i vertici di un tetraedro e calcolarne il volume con
segno.
2. Determinare le equazioni della circonferenza ( circoscritta al triangolo ABC.
[99] Date le rette:
r :
_
x 2 = 0
y +z = 0,
s :
_
x 3y + 5 = 0
y +z 4 = 0,
1. determinare la loro posizione reciproca.
2. Determinare lequazione del piano passante per r e parallelo a s.
3. Determinare la posizione reciproca tra la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
24x + 3y + 4z + 4 = 0
e la retta r.
318 Geometria Analitica nello Spazio
[100] Dati i punti A = (1, 0, 1), B = (2, 1, 0), C = (1, 2, 1) e la retta:
s :
_
3x 1 = z
2y + 1 = z,
1. determinare la posizione reciproca delle rette AB ed s.
2. Calcolare il centro ed il raggio della circonferenza per A, B e C.
[101] Date le sfere:

1
: x
2
+y
2
+z
2
2x 99 = 0,

2
: x
2
+y
2
+z
2
4x + 1 = 0,
determinare la loro posizione reciproca.
[102] Data la retta:
r :
_
x + 2y +kz = 0
2x 5y +z = 1, k R,
determinare, se esiste, un valore di k per cui:
1. r passa per il punto A = (0, 0, 1);
2. r ` e incidente la retta:
s :
_
2x 5y +z = 0
x 3z = 0;
3. r ` e parallela al piano : x + 2y = 0;
4. r e lasse z sono sghembe.
[103] Dati la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
4x + 8y + 6z + 2 = 0
e il piano : z 1 = 0,
1. vericare che ` e una circonferenza ( di cui si chiedono il centro e il raggio.
2. Determinare le equazioni dei piani tangenti a e paralleli a .
Capitolo 11 319
[104] Dato il piano : x +y +z = 0,
1. determinare le equazioni delle sfere tangenti a nellorigine O ed aventi raggio
pari a

3.
2. Vericato che tali sfere hanno equazioni x
2
+y
2
+z
2
2(x+y+z) = 0, determinare
i piani tangenti alle sfere, paralleli a e non passanti per lorigine.
[105] Dati i punti P = (0, 0, 1), Q = (1, 1, 1), R = (1, 2, 1):
1. determinare le equazioni della retta s passante per lorigine e per il punto P ;
2. determinare lequazione della sfera passante per Q, per R e tangente nellorigine
alla retta s;
3. vericato che ha equazione x
2
+ y
2
+ z
2
12x 9y = 0, trovare il centro e il
raggio della circonferenza intersezione di con il piano 2z = 1.
[106] Date le rette:
r : x 4 = z = 0,
s : 2x +y +z + 3 = 2x 2y +z = 0,
determinare:
1. lequazione del piano passante per il punto A = (0, 2, 3) e parallelo a r e a s;
2. le equazioni della retta t incidente e perpendicolare sia a r sia a s.
[107] Date le rette:
r :
_
_
_
x = t 2
y = kt + 3
z = 2t 1, t R,
s :
_
x y + 2 = 0
2ky z 4k 1 = 0, k R,
1. determinare, al variare di k, la posizione reciproca di r e di s.
2. Posto k = 0, determinare lequazione del piano passante per lorigine e parallelo
sia a r sia a s.
320 Geometria Analitica nello Spazio
[108] Dati la retta:
r :
_
_
_
x = t 4
y = 2t + 1
z = 3t 3, t R
ed il piano : x +ky +z + 4 = 0,
1. discutere la posizione reciproca di r e al variare del parametro k in R.
2. Posto k = 2, determinare la distanza tra r e .
[109] Determinare lequazione del luogo dei punti dello spazio tali che il rapporto delle
loro distanze dai punti A = (1, 2, 3) e B = (0, 1, 0) sia uguale a 2.
[110] Dati i punti A = (1, 2, 0), B = (1, 1, 1) e il piano : 2x y +z = 0,
1. determinare i punti della retta per A, perpendicolare al piano , aventi distanza 2
dal punto B.
2. Determinare le equazioni delle sfere di raggio 3 passanti per la circonferenza:
( :
_
x y +z = 0,
x
2
+y
2
+z
2
2x 4y + 1 = 0.
[111] Dati la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 4y + 1 = 0
e la retta:
r :
_
_
_
x = 1 t,
y = 2,
z = t, t R,
1. determinare le equazioni dei piani perpendicolari a r e tangenti a .
2. Trovare centro e raggio della circonferenza ( che si ottiene intersecando la sfera
con il piano x = 0.
Capitolo 11 321
[112] Dati il piano : x y + 2z 1 = 0 e la retta:
r :
_
2x +z 5h = 0
hx +y z 7 = 0, h R,
1. stabilire per quale valore del parametro h la retta r ` e parallela al piano e precisare
se la retta ` e contenuta nel piano.
2. Trovare lequazione del piano tangente alla sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 2y + 2z 1 = 0
nel punto A = (1, 1, 3) (appartente a ).
[113] Dati il piano : x +y + 2z 1 = 0 e il punto A = (1, 1, 0),
1. calcolare la distanza di A da .
2. Determinare le equazioni della retta passante per A, parallela a e al piano coor-
dinato xz.
3. Il punto A ` e esterno o interno alla sfera ?
[114] Date le rette:
r :
_
x y = 0
y + 2z 1 = 0,
s :
_
_
_
x = t
y = 3 + 4t
z = 1 +t, t R,
1. dimostrare che r e s sono complanari ma non parallele.
2. Determinare lequazione del piano contenente r e s e determinare le coordinate del
punto H intersezione di r e s.
3. Determinare le equazioni della retta r

complanare ad r e a s e simmetrica di r
rispetto a s.
4. Determinare le equazioni delle sfere aventi centro sulla retta s e tangenti ai piani
coordinati xy e xz.
322 Geometria Analitica nello Spazio
[115] Dati la retta:
r :
_
2x +y 4 = 0
x z 2 = 0
e il piano : x y +z + 1 = 0, determinare:
1. i punti della retta r aventi distanza 2, in valore assoluto, dal piano ;
2. lequazione della sfera tangente al piano nel punto A = (0, 1, 2) e passante
per lorigine;
3. le equazioni delle circonferenze con centro sulla retta p proiezione ortogonale di r
su , tangenti a r e con raggio pari a 1.
[116] Dati la retta:
r :
_
x y = 0
y +z = 0,
il piano : x +y +z + 1 = 0 e il punto P = (2, 0, 0), trovare:
1. lequazione del piano passante per il punto P e parallelo al piano ;
2. la distanza del punto P dalla retta r;
3. lequazione del piano passante per la retta r ed ortogonale al piano di equazione
x +z = 0.
[117] Dati la retta:
r :
_
x + 2y 1 = 0
2y z 2 = 0,
il piano : x z + 1 = 0 ed i punti A = (2, 1, 1), C = (2, 1, 3), trovare:
1. i vertici B e D di uno dei due quadrati ABCD tali che AC sia una sua diagonale
ed il vertice B appartenga alla retta r;
2. lequazione della sfera di centro A che interseca il piano secondo una circonfe-
renza ( di raggio 1;
3. il centro della circonferenza (.
Capitolo 11 323
[118] Dati le rette:
r :
_
x 3 = 0
z 1 = 0,
s :
_
x + 3 = 0
y 1 = 0
e il punto P = (2, 1, 1),
1. vericato che r ed s sono sghembe, scrivere lequazione del piano passante per r
e parallelo a s e lequazione del piano passante per s e parallelo a r. Determinare
la posizione reciproca dei due piani.
2. Determinare lequazione della retta contenente P ortogonale sia a r sia a s.
3. Trovare i piani passanti per s ed aventi distanza 2, in valore assoluto, da P .
4. Data la circonferenza ( del piano x + y 2z + 1 = 0 di centro P e raggio 2,
scrivere le equazioni delle sfere passanti per ( e aventi raggio

7.
[119] Dati i punti A = (2, 1, 3), B = (0, 2, 1) ed il piano : 2x y + 2z 2 = 0,
1. trovare il punto simmetrico di A rispetto a .
2. Trovare lequazione della retta proiezione ortogonale della retta AB su .
3. Determinare lequazione del piano passante per lorigine, parallelo alla retta AB
ed ortogonale al piano .
4. Data la circonferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
= 4
x +y z + 3 = 0,
a. determinare il centro e il raggio di (;
b. determinare lequazione della sfera passante per ( ed avente centro su .
[120] Dati le rette:
r :
_
x y +z + 1 = 0
y + 2z 1 = 0,
s :
_
x 2y + 2z + 1 = 0
x + 1 = 0
e il punto P = (1, 0, 0),
1. stabilire se r ed s sono sghembe e trovare le equazioni dei piani passanti per la retta
s e che contengono, rispettivamente, i punti in cui r incontra i piani coordinati.
324 Geometria Analitica nello Spazio
2. Determinare le equazioni della retta passante per il punto P ed incidente sia la retta
r sia la retta s.
3. Trovare la distanza dellorigine dalla retta r.
4. Determinare le equazioni delle sfere tangenti in P al piano 2x y + 2z 2 = 0 e
che hanno raggio 2.
[121] Si consideri la sfera : x
2
+y
2
+z
2
x = 0 e la sua intersezione ( con il piano
coordinato di equazione z = 0.
1. Trovare lequazione della sfera passante per ( e avente il centro sul piano:
: x + 2y z 5 = 0.
2. Determinare lequazione del piano passante per la retta intersezione di con z = 0
e per il centro della sfera .
[122] Dati la retta:
r :
_
_
_
x = 2 2t
y = 2,
z = t, t R,
il piano : x z + 2 = 0 ed i punti A = (1, 0, 1) e B = (1, 1, 1), determinare:
1. la posizione reciproca della retta r con la retta passante per A e B;
2. lequazione del piano che contiene la retta r e passante per A;
3. lequazione della sfera passante per A e tangente al piano nel punto B.
[123] Dati il piano : x y + 2z + 1 = 0 e la retta r : x 1 = y +z = 0,
1. determinare lequazione del piano contenente la retta r e ortogonale al piano ;
2. determinare centro e raggio della circonferenza intersezione della sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 2y + 1 = 0
con il piano .
Capitolo 11 325
[124] Dati il piano : 3x 4y z 2 = 0 ed i punti A = (0, 2, 1) e B = (1, k, 0),
al variare di k in R,
1. trovare il valore di k per il quale la retta AB ` e parallela a .
Posto k = 1:
2. determinare il luogo dei punti P di tali che i segmenti PA e PB siano lati di un
rombo.
3. Determinare lequazione del piano passante per A e B parallelo allasse z.
4. Determinare le equazioni delle sfere passanti per la circonferenza del piano y = 0,
di centro C = (2, 0, 1) e raggio

2 e tangenti al piano x = 0.
11.2 Soluzioni
0
1
y
1 0 1
x
1
0
1
z
Figura 11.1: Esercizio n. 2
326 Geometria Analitica nello Spazio
[1] 1. s :
_
5x +y 3z + 15 = 0
4x y 3z 24 = 0.
2. : (x 1)
2
+ (y 3)
2
+ (z 1)
2
= 5.
3. Le due circonferenze richieste hanno equazioni:
_
(x 1)
2
+ (y 3)
2
+ (z 1)
2
= 5
x +y z + 2 = 0,
_
(x 1)
2
+ (y 3)
2
+ (z 1)
2
= 5
21x 3y 15z + 18 = 0.
[2] La circonferenza richiesta ha equazioni:
_

_
x
2
+y
2
+z
2

8
9
x +
2
9
y
10
9
z = 0
x y z = 0.
[3] 1. Se k ,= 1, h R i tre piani si intersecano in un punto;
se k = 1, h = 1 i tre piani appartengono allo stesso fascio proprio;
se k = 1, h ,= 1 un piano ` e parallelo alla retta intersezione degli altri due.
2. s :
_

_
x =
1
2
+ 5t
y =
1
2
+ 5t
z = 2t, t R;
il piano contenente r e s ` e x y = 0.
3. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
4x 4y + 5 = 0.
[4] 1.
1
: x
2
+y
2
+z
2
x +y 3z + 1 = 0.
2.

: x + 2y z + 1 = 0.
3.
2
: x
2
+y
2
+z
2
3x 3y z 1 = 0.
Capitolo 11 327
2
0
2
x
2
0
2
y
0
1
2
z
Figura 11.2: Esercizio n. 4
328 Geometria Analitica nello Spazio
10
0
10
x
10
0
y
10
0
10
20
z
Figura 11.3: Esercizio n. 5
Capitolo 11 329
[5] 1. : 2x +y +z 4 = 0.
2. La sfera richiesta ha equazione (x 1)
2
+ (y + 4)
2
+z
2
= 6.
[6] Le equazioni di s sono 3x + 2y + z = x y + z = 0. Le rette r ed s non possono
essere n e parallele n e incidenti. La loro minima distanza ` e d(r, s) = 19/

13.
[7] La circonferenza passante per i punti A, B, C ha equazioni:
_

_
_
x +
1
5
_
2
+
_
y
1
5
_
2
+ (z 2)
2
=
182
25
x +y z + 2 = 0.
[8] 1. a. h ,= 0, k ,= 4;
b. h = 0, k ,=
5
2
oppure k = 4;
c. h = 0, k =
5
2
;
d. h =
_
1
3
, k =
1
3
.
2. Le rette s
1
e s
2
non possono essere n e parallele n e incidenti.
[9] Si ottiene il fascio di circonferenze:
_
(x
2
+y
2
+z
2
2z + 1) 2x = 0
y = 0, , R.
[10] Il luogo richiesto ` e formato dalla due rette parallele:
_
2x +y = 0
2x 4y + 5z 10 12

5 = 0.
[11] La circonferenza richiesta ha equazioni:
330 Geometria Analitica nello Spazio
_

_
_
x
1
10
_
2
+
_
y
1
5
_
2
+
_
z
3
2
_
2
=
63
10
2x y = 0.
[12] 1. : 2x z 18 = 0.
2. : x
2
+y
2
+z
2
6x 2y + 4z 6 = 0.
3. La retta richiesta ha equazioni:
_
2x z 18 = 0
x 7 = 0.
5 0 5
x
4
0
4
y
2
0
2
z
Figura 11.4: Esercizio n. 13
Capitolo 11 331
[13] 1. : x y z = 0.
2. Lintersezione tra e ` e una circonferenza reale in quanto la distanza del centro
di da ` e minore del raggio di .

= .
[14] Se a = 1 e b = 2, le due rette sono parallele non coincidenti;
se 2ab 3b + 2 = 0 e a ,= 1 oppure b ,= 2, le due rette sono incidenti, altrimenti sono
sghembe.
[15] 1. Il piano richiesto ha equazione x y 5 = 0.
2. Le sfere richieste hanno equazione:
(x 1)
2
+ (y + 1)
2
+ (z 2)
2

3
3
(x +y +z 2) = 0.
[16] 1. r :
_
2x y + 1 = 0
3x z 1 = 0,
s :
_
3y + 7z 14 = 0
x + 2z 1 = 0.
2. d(O, r) =
3

14
.
3. La sfera richiesta ha equazione (x + 3)
2
+y
2
+ (z 2)
2
=
250
14
.
[17] Le due sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
4x 6y + 4z + 13 = 0, x
2
+y
2
+z
2
4x 6y + 9 = 0.
[18] s :
_
5x 2y + 6z 15 = 0
x + 2z = 0.
[19] 1. r :
_
3x +y = 0
y + 2z = 0.
2. : x
2
+y
2
+z
2
1 = 0.
3. Il luogo di punti richiesto ` e la sfera di equazione x
2
+y
2
+z
2

3
4
= 0.
332 Geometria Analitica nello Spazio
[20] 1. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti. La
retta perpendicolare ad entrambe ha equazioni:
_
y z + 2 = 0
4x + 7y +z 5 = 0.
2. La circonferenza cercata ha equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
+ 10x + 16y 8z + 7 = 0
3y +z 1 = 0.
0
10
20
x
20
0
20
y
10
0
10
z
Figura 11.5: Esercizio n. 21
[21] 1. r :
_
8x y = 0
z + 2 = 0,
s :
_
y + 3 = 0
8x y 195 = 0.
2. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti. La loro
Capitolo 11 333
minima distanza vale d(r, s) = 195/

65.
[22]
1
: y z 4 = 0,
2
: 4x y z + 6 = 0.
[23] 1. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti. La
loro minima distanza vale d(r, s) = 2/

10.
2. Le sfere richieste hanno equazione:
x
2
+y
2
+z
2
+2(3t +1)x+2(3t 2)y 2tz +(3t +1)
2
+(3t 2)
2
= 0, t R,
non si tratta di un fascio di sfere in quanto il parametro t non ` e lineare.
[24] 1. Le due rette richieste hanno equazioni:
_
x y + 3 = 0
x z = 0,
_
x y + 3 = 0
x z + 3 = 0.
2. Il centro e il raggio della circonferenza richiesti sono:
C =
_

3
2
,
3
2
, 0
_
, r =

46
2
.
[25] Le due sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
9 = 0, x
2
+y
2
+z
2

3
4
x
3
2
y
3
2
z
45
8
= 0.
[26] La lunghezza della proiezione ortogonale richiesta ` e 2

2.
[27] La retta richiesta ha equazioni:
_
x + 2y z = 0
x +y = 0.
[28] Il punto richiesto ha coordinate (1, 1, 2).
[29] Le due sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
+ 4y 2z + 2 = 0, x
2
+y
2
+z
2
8x 4y 10z + 18 = 0.
334 Geometria Analitica nello Spazio
[30] Le due rette hanno equazioni:
_
_
_
x +y +z = 0
z =
2 +

10
3
,
_
_
_
x +y +z = 0
z =
2

10
3
.
[31] Le due sfere richieste hanno equazioni:
[x (4

2)]
2
+ [y (4

2)]
2
+z
2
= (4

2)
2
.
[32] 1.
`
E sufciente osservare che il punto A ` e esterno alla sfera a cui appartiene (,
infatti, la distanza di A dal centro della sfera ` e maggiore del suo raggio.
2. Le due rette richieste hanno equazioni:
_
x y +z = 0
(4 2

6)x + (5 2

6)y +z 12 6

6 = 0.
[33] Le due sfere richieste hanno equazioni:
(x
2
+y
2
+z
2
2x + 1) +
1

5
2
(x y + 2z 1) = 0.
[34] Se k = (1 2h)/(1 + h), h ,= 1 le rette r ed s sono incidenti, altrimenti sono
sghembe; non sono mai parallele.
[35] La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
2x +y 2z 4 = 0.
[36] P

= (5, 2, 4).
[37] Le due sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
2y 4z 4 = 0, x
2
+y
2
+z
2
8x 6y + 4z + 20 = 0.
[38] Per ogni h, k R
1
,
2
,
3
si intersecano in un punto.
Capitolo 11 335
[39] 1. : x
2
+y
2
+z
2
24x 24y 132 = 0.
2. t :
_
8x + 5y 2z 20 = 0
x + 3y 7 = 0.
3. Larea del triangolo MNP vale 2

93.
[40] 1. P
1
H :
_
_
_
x = 2 + 4t
y = t
z = 7t, t R,
P
3
K :
_
_
_
x = 2 7t

y = 1 + 4t

z = 1 +t

, t

R,
le due rette sono sghembe, in quanto non sono n e parallele n e incidenti.
2. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_
x
2
+ (y 2)
2
+ (z + 1)
2
= 9
x +y + 3z 2 = 0.
[41] 1. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti.
2. r :
_
6y + 1 = 0
x +y + 1 = 0.
3. P
1
=
_

5
6
,
1
6
, 1
_
, P
2
=
_

5
6
,
1
6
,
1
2
_
.
4. La sfera richiesta ha equazione
_
x +
5
6
_
2
+
_
y +
1
6
_
2
+
_
z
1
4
_
2
=
9
16
.
[42] La retta richiesta ha equazioni:
_
2x y z + 1 = 0
x 2y z + 1 = 0.
[43] 1. Le due rette richieste hanno equazioni:
_

_
x =
1
2
+t
y = 1
z = 2 2t, t R,
_

_
x =
1
2
+
1
2
t

y = 1 + 6t

z = 2 + 5t

, t

R.
336 Geometria Analitica nello Spazio
2. La sfera richiesta ha equazione
_
x
1
2
_
2
+ (y + 1)
2
+ (z + 2)
2
=
1
4
.
[44] 1. Il centro e il raggio della circonferenza ( sono, rispettivamente:
C =
_
1
3
,
4
3
,
5
3
_
, r =
_
14
3
.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
x +y z = 0
x + 2y +z = 0.
[45] 1. r

: y = z = 0.
2. Il piano richiesto ha equazione 2y +z = 0.
3. Le due bisettrici richieste hanno equazioni:
_
_
_
x = 5t
y = t
z = 2t, t R,
_
_
_
x = t

y = t

z = 2t

, t

R.
4. Le due sfere richieste hanno equazioni:
_
x
8
5
_
2
+
_
y
4
5
_
2
+
_
z +
8
5
_
2
=
24
25
,
_
x
8
3
_
2
+
_
y
4
3
_
2
+
_
z +
8
3
_
2
=
8
3
.
[46] 1. I due punti richiesti hanno coordinate (1, 0, 1),
_
0,
1
2
,
1
2
_
.
2. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
24x 15z +
45
4
= 0.
[47] 1. Se k ,= 2h si ottiene un punto di intersezione comune ai tre piani;
se k = 2h i tre piani appartengono ad un fascio proprio;
se h ,= 1 i tre piani appartengono allo stesso fascio proprio;
Capitolo 11 337
se h = 1 i tre piani coincidono.
2. La famiglia di sfere richiesta ha equazione:
(x a)
2
+ (y b)
2
+z
2
=
(a 2b 1)
2
6
, a, b R.
[48] Le due rette richieste hanno equazioni:
_

_
x + 2y +z + 2 = 0
z =
_
13
4
.
[49] 1. Se h ,= 3 k R la retta e il piano sono incidenti;
se h = 3, k ,= 5 la retta ` e parallela al piano;
se h = 3, k = 5 la retta giace sul piano.
2. ( :
_
4x + 3y 5z + 7 = 0
x
2
+y
2
+z
2
4x 6z + 4 = 0.
3. Le due rette richieste hanno equazioni:
_
4x + 3y 5z + 7 = 0
x + 7y + 5z 17 15

3 = 0.
[50] Le due rette richieste hanno equazioni:
_
6x + 7y 6z + 6 = 0
x +z 1 = 0,
_
2x y 2z + 2 = 0
x +z 1 = 0.
[51] 1. Se a = 0 le due rette sono parallele ma non coincidenti;
se a 2, 3 le rette sono incidenti;
in tutti gli altri casi le due rette sono sghembe.
2. Il piano che contiene le due rette date ha equazione 2x y + 7 = 0.
3. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
3x 5y + 8z + 20 = 0.
[52] 1. a. Se h ,= 4, k R r e sono incidenti;
338 Geometria Analitica nello Spazio
b. se h = 4, k ,= 0 r e sono paralleli;
c. se h = 4, k = 0 r ` e contenuta in .
2. La retta richiesta ha equazioni
_
x +z 1 = 0
5x + 4y z 11 = 0.
[53] 1. Il piano richiesto ` e x + 3y 2z + 2 = 0.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
x y +z = 0
z + 1 = 0.
3. Le due sfere richieste hanno equazioni:
(x 2)
2
+y
2
+ (z 2)
2
= 2, x
2
+ (y 2)
2
+ (z 4)
2
= 2.
[54] 1. Le due rette r ed s sono parallele perch e i loro parametri direttori sono in pro-
porzione. Il piano che le contiene ha equazione 2x + 2y +z = 0.
2. La distanza richiesta ` e d(r, s) = 3.
3. Le due sfere richieste hanno equazioni:
_
x
1
4
_
2
+
_
y +
5
2
_
2
+
_
z
9
2
_
2
= 9, (x + 2)
2
+ (y 2)
2
+z
2
= 9.
[55] 1. Se h / 1, 2 lintersezione di
1
,
2
,
3
` e un punto;
se h = 1 un piano ` e parallelo alla retta intersezione degli altri due;
se h = 2 i tre piani appartengono allo stesso fascio proprio.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
_
_
x = 4 + 5t
y = 2 + 3t
z = 5 + 2t, t R.
3. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
+ 10x 10y 6z + 45 = 0.
[56] 1. r :
_
x + 2y + 1 = 0
y z = 0.
Capitolo 11 339
2
0
2
x
3
0
3
y
0
2
4
z
Figura 11.6: Esercizio n. 54
340 Geometria Analitica nello Spazio
2. Le due sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
+ 2x + 2
_
2
3

3
_
y
10
3
z + 1 = 0.
[57] 1. Il piano richiesto ha equazione 2x + 2y + 3z = 0.
2. I punti richiesti hanno coordinate
_
3
2
,
3
2
,
3
2
_
,
_

3
2
,
3
2
,
3
2
_
.
3. h =
7
9
.
[58] 1. Le due rette richieste hanno equazioni:
_
x z 3 = 0
2y 2z 3 +

3 = 0,
_
x z 3 = 0
2y 2z 3

3 = 0.
2. Il punto B ` e esterno a (, in quanto esterno alla sfera. Infatti la distanza d(A, B)
uguale a

11 ` e maggiore del raggio della sfera.
3. Le due rette richieste hanno equazioni:
_
y z 1 = 0
2x y z + 3 2

6 = 0.
[59] 1. Le rette AB ed r sono incidenti in quanto se si considera un vettore r parallelo
alla retta r (ad esempio r = i +j + 2k) ed un punto D appartenente alla retta r
(ad esempio D = (2, 0, 1)) si ha che il prodotto misto

AD

AB r = 0, con

AB r ,= o. Il punto di intersezione delle due rette ha coordinate (1, 1, 1);


il piano che le contiene ha equazione x +y z 1 = 0.
2. : x
2
+y
2
+z
2
+ 4y + 6z 5 = 0.
3. Il piano richiesto ha equazione x +z 3 = 0.
4. ( :
_
x
2
+y
2
+z
2
+ 4y + 6z 5 = 0
y +z + 2 = 0.
[60] 1. I due piani richiesti hanno equazioni:
Capitolo 11 341
2x y 5 = 0, 18x + 11y + 20z 45 = 0.
2.

: x
2
+y
2
+z
2
+ 2x y = 0.
3. Le due circonferenze richieste hanno equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
2x +y = 0
x + 2y 2z + 3 = 0,
_
x
2
+y
2
+z
2
2x +y = 0
x + 2y 2z 3 = 0.
[61] 1. Se k / 2, 1 i tre piani si incontrano in un punto;
se k = 1 i tre piani sono coincidenti;
se k = 2 due piani si incontrano in una retta e il terzo piano ` e parallelo a tale
retta.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
x z + 1 = 0
x +z 3 = 0.
3. ( :
_
x
2
+y
2
+z
2
+ 2z 1 = 0
x +y z 1 = 0;
la sfera cercata ha equazione x
2
+y
2
+z
2
x y + 3z = 0.
[62] 1. : 3x 2y 10 = 0, d(, z) = 10/

13.
2. Il centro e il raggio della circonferenza ( sono, rispettivamente:
C = (0, 0, 0), r = 1;
la retta tangente a ( nel punto P ha equazioni:
_
z 1 = 0
x y = 0.
[63] La retta richiesta ha equazioni:
_
y 1 = 0
x z = 0.
[64] 1. La retta richiesta ha equazioni:
342 Geometria Analitica nello Spazio
_
x 2y z + 4 = 0
5x + 2y z 4 = 0.
2. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti.
Le equazioni della retta ortogonale e incidente r
1
e r
2
sono:
_

_
x =
3
7
+t
y =
8
7
+ 2t
z =
3
7
+ 3t, t R.
3. La circonferenza richiesta ` e:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2x 4y + 2z + 4 = 0
x +y +z 2 = 0.
[65] Il luogo richiesto ` e la circonferenza di equazioni:
_
(x 2)
2
+y
2
+ (z 1)
2
= 9
x z = 0.
[66] 1. r

:
_
x y + 1 = 0
x 2y +z = 0.
2. r ed s sono incidenti nel punto P = (1, 1, 1).
3. Le due sfere date individuano una circonferenza ( in quanto la distanza tra i loro
centri ` e minore della somma dei loro raggi. Il centro e il raggio di ( sono:
C =
_
1
2
, 1, 1
_
, r =
3
2

3.
[67] 1. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
2x + 4z
1
2
= 0
x y + 3z + 5 = 0.
Capitolo 11 343
2. A =
_
5
2
,
3
2
, 3
_
, B =
_
3

11 + 12
2

11
+ 4,
3

11 + 12
2

11
, 3
_
e
B =
_
3

11 12
2

11
+ 4,
3

11 12
2

11
, 3
_
.
[68] La retta richiesta ha equazioni x = z = 1.
1
1
3
x
1
0
1
y
1
0
1
z
Figura 11.7: Esercizio n. 69
[69] 1. Il centro e il raggio della circonferenza ( sono C = (1, 2, 2), r =

6.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
2x y 2z 2 = 0
x +y z 1 = 0.
344 Geometria Analitica nello Spazio
[70] I due piani richiesti hanno equazioni x 2y 2z 13 = 0, x 2y 2z + 5 = 0.
[71] 1. Larea del triangolo vale 3/2.
2. Si verica che la retta appartiene al piano z = 0 ed ha un solo punto in comune
con la sfera (x 2)
2
+ (y 1)
2
+z
2
= 5.
3. Le due sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
4x 2y 2z = 0, x
2
+y
2
+z
2
4x 2y + 2z = 0.
[72] 1. Se ,= 1, ,= 2 le rette sono sghembe;
se ,= 1, = 2 le rette sono incidenti;
se = 1, ,= 2 le rette sono parallele;
se = 1, = 2 le rette sono parallele coincidenti.
2. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti.
Le equazioni della retta ortogonale ed incidente r ed s sono:
_
x 2y z + 1 = 0
x z 1 = 0.
[73] I due piani richiesti hanno equazioni 3x + 6y +z 4

138 = 0.
[74] La retta richiesta ha equazioni:
_
2x y z = 1
x = 0.
[75] La retta richiesta ha equazioni:
_
6x 16y + 14z 7 = 0
5x 7y z + 6 = 0.
[76] 1. La retta richiesta ha equazioni:
_
2x 3y = 0
2x y + 3z = 0.
Capitolo 11 345
2. La sfera interseca il piano y = 0 perch e la distanza del centro di da tale piano
` e minore del raggio di . Il centro e il raggio della circonferenza richiesti sono,
rispettivamente C = (2, 0, 0), r = 2.
[77] 1. I vettori

AB,

AC,

AD sono linearmente indipendenti.
2. : x y +z = 1.
3. : 3(x 3)
2
+ 3y
2
+ 3(z 2)
2
= 16.
[78] 1. I punti richiesti hanno coordinate (5, 2, 3), (8, 2, 6).
2. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_

_
(x 2)
2
+y
2
+ (z + 1)
2
=
9
2
2x y + 2z 2 = 0.
[79] 1. P = (0, 0, 0).
2. I vettori

AB,

AP non sono paralleli, larea del triangolo ABP vale

35
2
.
3. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
= 6
x 3y 5z = 0.
[80] 1. r :
_
x +y = 0
z 3 = 0.
2. I due piani richiesti hanno equazioni z 3 = 0, 2x + 2y z + 3 = 0.
3. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_
(x 1)
2
+ (y 1)
2
+ (z 1)
2
= 6
x +y +z 3 = 0.
[81] Si trovano due circonferenze di equazioni:
346 Geometria Analitica nello Spazio
_
x
2
+y
2
+z
2
z = 0
y = 0,
_
x
2
+y
2
+z
2
z = 0
x = 0.
[82] ( :
_
(x 1)
2
+y
2
+ (z 1)
2
= 1
x z = 0.
[83] 1. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
x z + 2 = 0
y = 0.
[84] 1. La retta richiesta ha equazioni:
_
x y z + 1 = 0
4x + 5y + 3z 14 = 0.
2. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
2x 2y 2z + 1 = 0
x y z + 1 = 0.
[85] 1. La distanza tra i centri delle due sfere date ` e minore della somma dei loro raggi,
pertanto esse si intersecano in una circonferenza.
2. Le sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
6 +
_
6

6
5
_
(2x + 4y 4z 12) = 0.
[86] 1. I vettori

AB,

AC,

AD sono linearmente dipendenti.
2. AC :
x + 1
2
=
y
3
= z + 1, BD :
_
x = 0
y z 2 = 0.
Le rette AC e BD sono incidenti in quanto

AC

BD ,= o e

AC

BD

AD = 0.
Il punto di intersezione delle due rette ` e P =
_
0,
3
2
,
1
2
_
.
Capitolo 11 347
3. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
8z 10 = 0.
[87] 1. Il piano richiesto ha equazione 9x + 5y + 3z 14 = 0.
2.

BA

BC = 0.
3. BC :
_
y + 6z 1 = 0
x 3z 1 = 0.
4. d(A, BC) =

10.
5. : x
2
+y
2
+z
2
2y 6z 36 = 0.
6. O = (0, 0, 0) ` e interno a , in quanto la distanza del punto O dal centro di ` e
minore del raggio di .
[88] 1. P ` e interno a , in quanto la distanza del punto P dal centro C

di ` e minore
del raggio r di . Infatti d(P, C

) =

2 < r = 3.
2. Il piano interseca la sfera, in quanto la distanza del centro C

di dal piano ` e
minore del raggio di . Infatti d(C

, ) = 2 < r = 3.
3. La retta r interseca la sfera, in quanto la distanza del centro C

di dalla retta r ` e
minore del raggio di . Infatti d(C

, r) = 5/

3 < r = 3.
4. Le due sfere non hanno punti in comune, in quanto la distanza dei centri delle sfere
` e maggiore della somma dei rispettivi raggi. Infatti:
d(C, C

) =

17 > r +R = 3 + 1 = 4.
[89] 1. La retta richiesta ha equazioni:
_
x +y +z = 0
x y +z = 0.
2. Lintersezione tra la sfera ed il piano ` e una circonferenza perch e la distanza tra
il centro di dal piano ` e minore del raggio di . Il centro e il raggio della cir-
conferenza considerata sono:
C =
_
4
3
,
2
3
,
4
3
_
, r =
_
8
3
.
348 Geometria Analitica nello Spazio
[90] 1. s :
_
x z 1 = 0
5x 5y z + 5 = 0.
2. r
1
e r
2
sono sghembe in quanto non sono n e parallele n e incidenti.
[91] 1. Le coordinate del punto P vericano lequazione di .
2. s :
_
x +y +z 2 = 0
x y z = 0.
3. d(P, r) =

6.
[92] 1. Le coordinate del punto P vericano lequazione di
1
.
2. r :
_
x +y +z = 2
2x + 3y z + 4 = 0.
3. d(r,
2
) =
4

14
.
[93] Larea ed il perimetro del triangolo ABC sono dati, rispettivamente, da 1 e 2+2

2.
[94] 1. Se k ,= 1 la retta e il piano sono incidenti.
Se k = 1 la retta e il piano sono paralleli, ma non hanno punti in comune.
2. s :
_
_
_
x = 2
y = 2 +t
z = 2 +t, t R.
3. : (x 1)
2
+ (y + 1)
2
+ (z 1)
2
= 3.
[95] 1. Le due rette date sono sghembe perch e non sono n e parallele n e incidenti.
2. Il piano richiesto ha equazione 24x y + 2z = 0.
3. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
= 6.
[96] 1. La distanza richiesta vale

210
6
.
Capitolo 11 349
2. Le coordinate del punto richiesto sono
_
1
7
,
3
7
,
5
7
_
.
[97] 1. Le coordinate del punto simmetrico di P rispetto a Q sono (1, 4, 3).
2. Le coordinate del punto simmetrico di P rispetto a sono
_

1
3
,
2
3
,
7
3
_
.
3. d(P, ) =
2

3
.
4. La circonferenza richiesta ha equazioni:
_
x
2
+y
2
+z
2
2x 4y 2z + 5 = 0
x z = 0.
5. Il piano richiesto ha equazione 5x 2y z = 0.
[98] 1. I vettori

AB,

AC e

AD sono linearmente indipendenti; il volume, con segno, del
tetraedro vale 9.
2. ( :
_
(x + 12)
2
+ (y 3)
2
+z
2
= 198
5x y +z 9 = 0.
[99] 1. r e s sono sghembe in quanto non sono n e parallele n e incidenti.
2. Il piano richiesto ha equazione y +z = 0.
3. La sfera interseca la retta r in quanto la distanza tra il centro di dalla retta r ` e
minore del raggio di .
[100] 1. Le rette AB ed s sono sghembe.
2. Il centro e il raggio della circonferenza richiesta sono:
C

=
_
9
4
, 1,
1
4
_
, r =
_
33
8
.
[101]
1
ha centro nel punto C
1
= (1, 0, 0) e raggio r
1
= 10;
2
ha centro nel punto
C
2
= (2, 0, 0) e raggio r
2
=

3, quindi
2
` e allinterno di
1
senza punti in comune.
350 Geometria Analitica nello Spazio
5
0
5
x
0
5
y
5
0
5
z
Figura 11.8: Esercizio n. 102
[102] 1. k = 0.
2. Non esiste alcun k R che verica la condizione richiesta.
3. k = 4.
4. k ,= 0.
[103] 1. Lintersezione tra la sfera ed il piano ` e una circonferenza in quanto la dis-
tanza del centro di dal piano ` e minore del raggio di ; il centro e il raggio del-
la circonferenza considerata sono: C = (2, 4, 1), r =

11.
Capitolo 11 351
2. I due piani richiesti hanno equazioni z + 3 3

3 = 0.
5
0
5
x
5 0 5
y
5
0
z
Figura 11.9: Esercizio n. 104
[104] 1. Le due sfere richieste hanno equazioni x
2
+y
2
+z
2
2(x +y +z) = 0.
2. I due piani richiesti hanno equazioni x +y +z 6 = 0.
[105] 1. s : x = y = 0.
352 Geometria Analitica nello Spazio
2. : x
2
+y
2
+z
2
12x 9y = 0.
3. Il centro e il raggio della circonferenza richiesta sono:
C =
_
6,
9
2
,
1
2
_
, r = 2

14.
[106] 1. Il piano richiesto ha equazione 2x +z 3 = 0.
2. t : x 2z 4 = y + 1 = 0.
[107] 1. Se k = 3/2 le rette sono incidenti;
se k = 1 le rette sono parallele, altrimenti sono sghembe.
2. : 2x 2y z = 0.
[108] 1. Se k ,= 2 r non ` e parallela a ;
se k = 2 r ` e parallela a .
2. d(r, ) =
5

6
.
[109] Il luogo richiesto ` e la sfera di equazione 3x
2
+3y
2
+3z
2
+2x4y +6z 10 = 0.
[110] 1. Si ottengono i punti di coordinate (3, 1, 1),
_
1
3
,
7
3
,
1
3
_
.
2. Si ottengono le due sfere di equazioni:
x
2
+y
2
+z
2

16
3
x
2
3
y
10
3
z + 1 = 0, x
2
+y
2
+z
2
6y + 2z + 1 = 0.
[111] 1. I piani richiesti hanno equazioni x +z + 1 2

2 = 0.
2. Il centro e il raggio della circonferenza ( sono, rispettivamente:
C = (0, 2, 0), r =

3.
[112] 1. Per h = 1 r ` e parallela a ma non ` e contenuta nel piano.
2. Il piano richiesto ha equazione z + 3 = 0.
Capitolo 11 353
[113] 1. d(A, ) =
1

6
.
2. La retta richiesta ha equazioni:
r :
_
x +y + 2z 2 = 0
y 1 = 0.
3. A ` e esterno a perch e la distanza del punto A dal centro della sfera ` e maggiore
del raggio di .
[114] 1. r ` e parallela al vettore a = (2, 2, 1) e passa per A = (0, 0, 1/2),
s ` e parallela a b = (1, 4, 1) e passa per B = (0, 3, 1).
I vettori a e b non sono paralleli e

AB a b = 0.
2. Il piano richiesto ha equazione 2x y + 2z 1 = 0, il punto H intersezione di r
e s ` e H = (1, 1, 0).
3. r

:
_

_
x = 1 +
1
2
t
y = 1 t
z = t, t R.
4. Si ottengono le due sfere di equazioni:
_
x
2
3
_
2
+
_
y +
1
3
_
2
+
_
z +
1
3
_
2
=
1
9
;
_
x
4
5
_
2
+
_
y
1
5
_
2
+
_
z +
1
5
_
2
=
1
25
.
[115] 1. Si ottengono i due punti di coordinate:
_
5 2

3
4
,
3 2

3
2
,
3 2

3
4
_
.
2. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
5x + 7y z = 0.
3. Le due circonferenze richieste hanno equazioni:
354 Geometria Analitica nello Spazio
_

_
x z 2 = 0
_
x
5
4

3
4
_
2
+
_
y
3
2

3
2
_
2
+
_
z +
3
4

3
4
_
2
= 1.
[116] 1. Il piano richiesto ha equazione x +y +z 2 = 0.
2. d(P, r) =
2
3

6.
3. Il piano richiesto ha equazione x 2y z = 0.
[117] 1. Per esempio B = (1, 1, 0), D = (1, 1, 4).
2. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
4x 2y 2z + 3 = 0.
3. Il centro della circonferenza ( ha coordinate (1, 1, 2).
[118] 1. Le rette r ed s sono sghembe perch e sono ottenute dallintersezione di due piani
paralleli con due piani non paralleli. I piani richiesti sono x3 = 0 e sono paralleli.
2. La retta richiesta ha equazioni
_
y = 1
z = 1.
3. I piani richiesti hanno equazioni y 1 = 0, 20x + 21y + 39 = 0.
4. Le sfere richieste hanno equazioni:
x
2
+y
2
+z
2
+ (4

2)x + (2

2)y + (2

2)z + 2

2 = 0.
[119] 1. Il punto richiesto ha coordinate (2, 1, 1).
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
x y = 0
y + 2z 2 = 0.
3. Il piano richiesto ha equazione x 2y 2z = 0.
4. a. Il centro e il raggio della circonferenza ( sono, rispettivamente:
C = (1, 1, 1), r = 1.
b. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
+ 4x + 4y 4z + 8 = 0.
Capitolo 11 355
[120] 1. Le rette r e s sono incidenti, in quanto la matrice avente per righe ordinatamente
i coefcienti ed i termini noti delle equazioni dei piani che individuano le rette r ed
s rispettivamente, ha rango 3.
Si ottiene un solo piano di equazione x y +z + 1 = 0.
2. La retta richiesta ha equazioni:
_
x +y + 5z 1 = 0
y z = 0.
3. d(O, r) =
_
5
7
.
4. Le sfere richieste hanno equazioni:
3x
2
+3y
2
+3z
2
14x+4y 8z +11 = 0, 3x
2
+3y
2
+3z
2
+2x4y +8z 5 = 0.
[121] 1. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2
x + 9z = 0.
2. Il piano richiesto ha equazione z = 0.
[122] 1. Le rette sono sghembe in quanto non sono n e parallele n e incidenti.
2. Il piano richiesto ha equazione 2x +y + 4z 6 = 0.
3. La sfera richiesta ha equazione x
2
+y
2
+z
2

1
2
x 2y +
1
2
z 2 = 0.
[123] 1. Il piano richiesto ha equazione x y z 1 = 0.
2. La circonferenza ha centro nel punto C =
_
5
6
,
7
6
,
1
3
_
e raggio
_
5
6
.
[124] 1. k =
5
2
.
2. Il luogo dei punti P richiesto ` e la retta di equazioni:
_
2x 6y + 2z 3 = 0
3x 4y z 2 = 0.
3. Il piano richiesto ha equazione 3x +y + 2 = 0.
356 Geometria Analitica nello Spazio
4. Le sfere richieste hanno equazioni x
2
+y
2
+z
2
4x 2

2y 2z + 3 = 0.
Capitolo 12
Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e
Quadriche
12.1 Esercizi
In questo capitolo sono inseriti gli esercizi di geometria analitica nello spazio che riguar-
dano la rappresentazione di coni, cilindri, superci di rotazione e quadriche.
Con V
3
si denota lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione 3, dei vettori ordinari,
riferito ad una base ortonormale positiva B = (i, j, k). In questambito indica il
prodotto vettoriale tra due vettori e il prodotto scalare tra due vettori.
Tutti gli esercizi sono assegnati nello spazio ordinario, rispetto ad un riferimento cartesia-
no 1 = (O, x, y, z) = (O, i, j, k).
Con Q : a
11
x
2
+a
22
y
2
+a
33
z
2
+2a
12
xy+2a
13
xz+2a
23
yz+2a
14
x+2a
24
y+2a
34
z+a
44
= 0
si indica unequazione di secondo grado nelle incognite x, y e z. Essa rappresenta il luogo
dei punti di una quadrica Q nello spazio rispetto ad un riferimento 1 = (O, x, y, z). Si
associano a Q le due matrici simmetriche:
A =
_
_
a
11
a
12
a
13
a
12
a
22
a
23
a
13
a
23
a
33
_
_
, B =
_
_
_
_
a
11
a
12
a
13
a
14
a
12
a
22
a
23
a
24
a
13
a
23
a
33
a
34
a
14
a
24
a
34
a
44
_
_
_
_
,
dette rispettivamente matrice della quadrica e matrice completa della quadrica.
Lequazione matriciale:
_
_
x
y
z
_
_
= P
_
_
X
Y
Z
_
_
+
_
_
x
0
y
0
z
0
_
_
357
358 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
` e lequazione della rototraslazione di assi dal riferimento 1 = (O, x, y, z) al riferimento
1

= (O

, X, Y, Z), dove il punto O

ha coordinate (x
0
, y
0
, z
0
), rispetto al riferimento
1 = (O, x, y, z).
Se rank(B) = 4 si hanno le equazioni delle quadriche in forma canonica secondo
la seguente classicazione:
se rank(A) = 3 e det(A) < 0 allora si ha:
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
+
Z
2
c
2
= 1 : ellissoide;
X
2
a
2

Y
2
b
2

Z
2
c
2
= 1 : iperboloide a due falde.
Se rank(A) = 3 e det(A) > 0 allora si ha:
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
+
Z
2
c
2
= 1 : ellissoide immaginario;
X
2
a
2
+
Y
2
b
2

Z
2
c
2
= 1 : iperboloide ad una falda.
Se rank(A) = 2 e det(A) < 0 allora si ha:
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
z = 0 : paraboloide ellittico.
Se rank(A) = 2 e det(A) > 0 allora si ha:
X
2
a
2

Y
2
b
2
z = 0 : paraboloide iperbolico.
Se rank(B) = 3 si hanno quadriche degeneri (del tipo cono e cilindro). In partico-
lare:
se rank(A) = 3 allora si ha:
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
+
Z
2
c
2
= 0 : cono immaginario;
X
2
a
2
+
Y
2
b
2

Z
2
c
2
= 0 : cono reale.
Capitolo 12 359
Se rank(A) = 2 allora si ha:
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
= 1 : cilindro immaginario;
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
= 1 : cilindro ellittico;
X
2
a
2

Y
2
b
2
= 1 : cilindro iperbolico;
X
2
a
2
2y = 0 : cilindro parabolico.
Se rank(B) = 2 le quadriche sono coppie di piani reali o immaginari. In partico-
lare:
se rank(A) = 2 allora si ha:
X
2
a
2
+
Y
2
b
2
= 0 : coppia di piani complessi coniugati, incidenti;
X
2
a
2

Y
2
b
2
= 0 : coppia di piani incidenti.
Se rank(A) = 1 allora si ha:
X
2
a
2
= 1 : piani immaginari paralleli;
X
2
a
2
= 1 : piani paralleli.
Se rank(B) = 1 si ha il piano (doppio) di equazione X
2
= 0.
[1] 1. Determinare lequazione del cono o di vertice V = (0, 2, 1) le cui generatrici for-
mano un angolo di /4 con lasse z.
2. Determinare le equazioni delle generatrici del cono o appartenenti al piano di equa-
zione x y + 2 = 0.
360 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[2] Determinare lequazione del cono di vertice V = (0, 0, 2) e di direttrice la circonfe-
renza ( passante per i punti A = (1, 1, 0), B = (0, 1, 1) e C = (2, 0, 2).
[3] Determinare lequazione del cono di vertice O = (0, 0, 0) e che contiene la circonfe-
renza del piano z = 4, di centro (2, 0, 4) e raggio 2.
[4] Data la circonferenza:
( :
_
(x 1)
2
+ (y 1)
2
+ (z 1)
2
= 3
y 1 = 0,
1. determinare lequazione del cono o di vertice V = (0, 0, 1) che proietta (.
2. Vericato che la conica (

intersezione di o con il piano z = 0 ha equazione:


x
2
2xy 2y
2
+ 1 = 0,
classicare (

.
[5] Determinare lequazione del cono circoscritto alla sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 2z 2 = 0
con vertice V = (0, 3, 0).
[6] Dati i punti A = (1, 0, 0), B = (0, 1, 2), C = (1, 2, 0), D = (3, 0, 2),
1. vericare che A, B, C, D non sono complanari.
2. Determinare il piano contenente A, B e C.
3. Determinare lequazione della sfera di centro D e tangente a .
4. Determinare lequazione del cono di vertice A e circoscritto a .
[7] Determinare lequazione del cono di vertice lorigine, circoscritto alla sfera di centro
C = (4, 3, 2) e raggio 2.
[8] Data la sfera di equazione x
2
+y
2
+z
2
= 6, scrivere lequazione del cono o di vertice
V = (3, 0, 3) ad essa circoscritto.
Capitolo 12 361
[9] Data la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x 2y 2z = 0,
determinare lequazione del cono circoscritto a con vertice nel punto B = (0, 0, 1).
[10] Determinare lequazione del cono avente vertice nellorigine e circoscritto alla sfera
di centro A = (1, 3, 1) e raggio 1.
[11] Dati i punti A = (1, 1, 5), B = (2, 2, 1), C = (1, 2, 2) e D = (2, 1, 2),
1. determinare le equazioni della circonferenza ( circoscritta al triangolo ABC.
2. Determinare lequazione del cono o di vertice D e direttrice (.
[12] Determinare lequazione del cono che proietta la curva:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2y +z + 2 = 0
x 2y = 0
dal punto V = (1, 0, 1).
[13] Determinare lequazione del cono o di vertice V = (2, 1, 1) circoscritto alla sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2z = 0.
[14] Determinare lequazione del cono di vertice V = (0, 0, 2) circoscritto alla sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x + 2y + 4z 4 = 0.
[15] Dati la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
4x + 8y + 6z + 2 = 0
e il piano : z 1 = 0,
1. vericare che la curva ` e una circonferenza ( di cui si chiedono il centro e il
raggio.
2. Determinare lequazione del cono di vertice lorigine O = (0, 0, 0) e direttrice la
circonferenza (.
362 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[16] Scrivere lequazione del cono o di vertice V = (0, 1, 1) circoscritto alla sfera di
equazione x
2
+y
2
+z
2
+ 2(x +y +z) = 0.
[17] Scrivere lequazione del cono di vertice V = (4, 0, 0) circoscritto alla sfera di centro
C = (1, 1, 1) e raggio 3.
[18] Descrivere le seguenti superci di equazione:
1. x
2
+ (y 1)
2
= z
2
;
2. z =
_
x
2
+y
2
.
[19] Data la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
2x + 2z 2 = 0,
determinare lequazione del cono di vertice V = (1, 2, 1) circoscritto alla sfera .
[20] Data la circonferenza:
( :
_
2x y +z = 0
x
2
+y
2
+z
2
2x 4y + 1 = 0,
determinare lequazione del cono di vertice V = (0, 0, 1) con direttrice (.
[21] Data liperbole equilatera 1 di equazioni:
1 :
_
xy = 5,
z = 0,
determinare lequazione del cono o di vertice V = (1, 1, 1) e direttrice 1.
[22] Determinare lequazione del cilindro che contiene la parabola T: x = z y
2
= 0 e
che ha le generatrici parallele alla retta r: z = x y = 0.
[23] Determinare lequazione del cilindro circoscritto alla sfera di centro C = (1, 1, 0) e
raggio r = 2, avente le generatrici parallele alla retta:
m :
_
_
_
x = t
y = t
z = 2t + 1, t R.
Capitolo 12 363
[24] Dati il piano : x z = 0 e il punto P = (2, 0, 1),
1. determinare il luogo ( dei punti di aventi distanza d = 3 da P ;
2. determinare lequazione del cilindro avente direttrice ( e generatrici parallele al-
lasse z.
[25] Data la curva:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2x + 4y 4z = 0
x
2
+y
2
+z
2
9 = 0,
determinare le equazioni della sua proiezione sul piano coordinato xy parallelamente alla
direzione della retta s di equazioni:
s :
_
x +y 2z = 0
2x 3y +z = 0.
[26] Dati il piano : x z 2 = 0 e la sfera : x
2
+ y
2
+ z
2
2x = 0, determi-
nare lequazione del cilindro avente per direttrice la circonferenza e le generatrici
parallele alla retta r : 2x = y = 2 2z.
[27] Dati la retta:
r :
_
x y = 0
y +z = 1,
il vettore v = (1, 0, 1) e la supercie o di equazione x
2
+y
2
+z
2
2xz 2x+2z = 0,
1. determinare lequazione del piano parallelo ad r, al vettore v e passante per
lorigine.
2. Vericare che o ` e un cilindro con generatrici perpendicolari al piano .
3. Sia ( la curva ottenuta dallintersezione di o con , vericato che lorigine O
appartiene a (, scrivere lequazione della retta r tangente a ( in O.
[28] Data la circonferenza:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2y 6z + 1 = 0
x +y z 1 = 0,
determinare lequazione del cilindro di direttrice ( e generatrici ortogonali al piano che
la contiene.
364 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[29] Dati la sfera:
: x
2
+y
2
+z
2
4x 2y + 4z 16 = 0
e il piano : x 2y 2z +12 = 0, determinare lequazione del cilindro circoscritto a
ed avente le generatrici ortogonali ad .
[30] Si considerino il vettore v = (k +j) i e la curva:
( :
_
_
_
x = t
y = t
2
z = t
2
+t, t R,
determinare lequazione del cilindro o con direttrice ( e generatrici parallele a v.
[31] Dati la sfera : x
2
+y
2
+z
2
4x+6y = 0 ed il vettore v = 2ij+3k, determinare
lequazione del cilindro circoscritto a ed avente le generatrici parallele a v.
[32] Dati i punti A = (1, 2, 1) e B = (2, 1, 1), determinare lequazione del cilindro
circoscritto alla sfera di centro il punto medio del segmento AB, passante per A ed avente
le generatrici parallele allasse x.
[33] Dati la retta:
r :
_
x +y z = 0
x y +z = 0
e la sfera : (x 1)
2
+ (y + 1)
2
+ (z 1)
2
= 3, determinare lequazione del cilindro
rotondo circoscritto a , con generatrici parallele a r.
[34] Determinare lequazione del cilindro o che proietta la curva:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2x 3y + 1 = 0
x z 1 = 0
secondo la direzione della retta:
r :
_
x + 3y z 1 = 0
2x +y z + 2 = 0.
Capitolo 12 365
[35] Determinare lequazione del cilindro che proietta la circonferenza del piano y = 0
di centro C = (2, 0, 1) e raggio 2, secondo la direzione della retta:
r :
_
x +y z + 1 = 0
5x y z + 1 = 0.
[36] Descrivere le seguenti superci di equazione:
1. z = sin x;
2. x
2
+y
2
= 2y.
[37] Data la curva ( di equazioni:
( :
_
x +z = 1
x
2
y = 0,
determinare lequazione del cilindro avente ( come direttrice e con generatrici parallele
al vettore v = (1, 0, 1). Determinare, inoltre, la curva che si ottiene intersecando tale
cilindro con il piano x = 0.
[38] Determinare lequazione del cilindro rotondo di asse la retta: xy +2 = z +1 = 0
e raggio 3.
[39] Determinare lequazione del cilindro rotondo di asse la retta:
r :
_
_
_
x = t 4
y = 2t + 1
z = 3t 3, t R
e raggio 3.
[40] Determinare le equazioni della curva (

proiezione della curva:


( :
_
2x
2
+y
2
+z
2
= 1
x +y = 0
sul piano y = 2 secondo la direzione della retta:
s :
_
x y 2 = 0
z = 1
e classicare (

.
366 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[41] Determinare lequazione del cilindro avente le generatrici parallele al vettore
v = (1, 0, 1) e tangente allellissoide di equazione x
2
+ 3y
2
+z
2
= 1.
[42] Determinare lequazione della supercie o generata dalla rotazione intorno alla retta
x = y = z 1 della curva ( : z = xy x y = 0.
[43] Date le rette:
r :
_
x +y + 2z 5 = 0
x y + 1 = 0,
s :
_
_
_
x = u + 1
y = 2u
z = u + 1, u R,
determinare lequazione della supercie generata dalla rotazione della retta s intorno a r.
[44] Determinare la supercie generata dalla rotazione dellasse z intorno alla retta
x = y = z e vericare che si tratta di un cono con vertice nellorigine.
[45] Determinare la supercie di rotazione o che ha come asse la retta r: x = y +z = 0
e che contiene la retta:
s :
_
x = 2z 1
y = 3z + 5.
[46] Data la circonferenza:
( :
_
y
2
+z
2
4y + 3 = 0
x = 0,
determinare lequazione della supercie o generata dalla rotazione completa di ( intorno
allasse z.
[47] Data la retta:
r :
_
_
_
x = t + 4
y = t
z = 3, t R,
Capitolo 12 367
determinare lequazione della supercie generata dalla rotazione della retta r intorno alla
retta s di equazioni:
_
x = 0
z = 3.
[48] Data la curva:
( :
_

_
x = 0
y =
t
1 +t
z = t, t R, t > 1,
1. vericare che lequazione del cono o con vertice V = (1, 1, 1) che proietta la
curva ( ` e (y + 1)(z + 1) = (1 x)
2
.
2. Detta (

la curva intersezione di o con il piano coordinato xy, determinare lequa-


zione della supercie generata dalla rotazione di (

intorno alla retta:


r :
_
x = 1
z = 0.
Che tipo di supercie di rotazione si trova?
[49] Si considerino le rette:
r :
_
3x + 2y + 2z 1 = 0
x + 2y = 0,
s :
_
x y + 1 = 0
x +y +z = 0.
Determinare lequazione della supercie ottenuta ruotando la retta r intorno alla retta s.
[50] Date le rette:
r :
_
x y + 1 = 0
x +y +z = 0,
s :
_
x + 3y = 0
x +y = 0,
1. determinare lequazione della supercie o generata dalla rotazione di r intorno ad
s. Che tipo di supercie di rotazione si trova?
2. Vericare che il punto P = (0,

5, 3) appartiene alla supercie o. Determinare


centro e raggio del parallelo passante per P .
368 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[51] Date le rette:
r :
_
x +y z = 0
2x y = 0,
s :
_
2x z = 1
x y = 0,
determinare lequazione della supercie generata dalla rotazione di s intorno ad r e dire
di quale supercie si tratta.
[52] Date le rette:
r :
_
_
_
x = t
y = 2
z = 12t 1, t R,
s :
_
y = 1
z = 2,
determinare lequazione della supercie generata dalla rotazione di r intorno allasse s.
Calcolare la lunghezza del raggio del parallelo situato sul piano x = 2.
[53] Date le rette:
r :
_
x 2 = 0
y +z = 0,
s :
_
x 3y + 5 = 0
y +z 4 = 0,
determinare lequazione della supercie o generata dalla rotazione completa di r intorno
a s e precisare di quale supercie si tratta.
[54] Dati i punti A = (1, 0, 1), B = (2, 1, 0) e la retta s : 3x 1 = 2y + 1 = z,
1. determinare lequazione della supercie generata dalla rotazione della retta AB
intorno alla retta s e precisare di quale supercie si tratta.
2. Trovare il luogo dei punti P = (x, y, z) tali che il triangolo ABP abbia area

3.
[55] Dati i punti Q = (1, 1, 1), R = (1, 2, 1) scrivere lequazione della supercie o
ottenuta dalla rotazione completa della retta, passante per Q e per R, intorno allasse x e
precisare di quale supercie si tratta.
[56] Descrivere le seguenti superci di equazione:
1. z = 1 +x
2
+y
2
;
2. z
4
= x
2
+y
2
.
Capitolo 12 369
[57] Dati lellissoide c : x
2
+ 3y
2
+z
2
= 1 e la retta:
r :
_
3x 2z + 2 = 0
y = 0,
1. determinare lequazione del cilindro avente le generatrici parallele al vettore
v = (1, 0, 1) e tangente allellissoide c.
2. Determinare lequazione della supercie ottenuta dalla rotazione completa della
retta r attorno allasse z.
[58] Date le rette:
r :
_
2x y 3 = 0
x +z 2 = 0,
s :
_
x y 2 = 0
z = 1,
determinare lequazione della supercie ottenuta dalla rotazione completa della retta r
intorno alla retta s e precisare di quale supercie si tratta.
[59] Dati lellissoide c : 2x
2
+y
2
+z
2
= 1 e la retta:
r :
_
x = 3
y = 0,
1. determinare lequazione del cono avente vertice nel punto V = (0, 1, 1) e tan-
gente allellissoide c.
2. Determinare lequazione della supercie ottenuta dalla rotazione completa della
retta r intorno allasse z.
[60] 1. Descrivere la quadrica:
T :
x
2
4

y
2
9
= 2z.
2. Vericare che la retta:
r :
_
3x 2y + 6 = 0
3x + 2y + 12z = 0
appartiene a T.
370 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[61] Data la supercie:
o : x
2
2xy + 4yz + 2xz +y
2
+z
2
+ 1 = 0,
1. stabilire se o ` e simmetrica rispetto allorigine.
2. Indicata con ( la curva intersezione di o con il piano z = 1, riconoscere che (
` e una conica e ridurla a forma canonica, determinando esplicitamente le equazioni
del cambiamento di riferimento necessarie per tale riduzione.
[62] Data la matrice simmetrica:
A =
_
_
5 2 2
2 5 2
2 2 5
_
_
,
1. determinare una matrice ortogonale Q tale che
t
QAQ = D con D matrice diago-
nale.
2. Classicare la quadrica di equazione:
_
x y z 1
_
_
_
_
_
5 2 2 0
2 5 2 0
2 2 5 0
0 0 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
x
y
z
1
_
_
_
_
= 0.
[63] Determinare lequazione dellellissoide avente centro nel punto C = (1, 2, 3), assi
paralleli agli assi coordinati x, y, z e semiassi di lunghezza 2, 3, 7.
[64] Descrivere la quadrica di equazione:
x
2
+y
2
+kz
2
2x = 0,
al variare di k R.
[65] Descrivere la supercie di equazione:
xy = 2z,
precisando leventuale cambiamento di riferimento usato.
Capitolo 12 371
[66] Descrivere le seguenti superci di equazione:
1. x
2
+z
2
= y;
2. z = 4 x
2
y
2
;
3. z =
x
2
4
+
y
2
9
;
4. z = x
2
y
2
+ 2.
[67] 1. Dimostrare che la supercie:
o :
_
_
_
x = u
3
+uv +v
y = cos u +u +vu
2
z = u(v + 1), u, v R
` e una supercie rigata.
2. Determinare i parametri direttori della generica retta di o.
[68] Descrivere la quadrica rigata di equazione:
x
2
+ 4y
2
z
2
1 = 0,
determinare le equazioni delle due schiere di rette ad essa appartenenti e calcolarne i
parametri direttori.
[69] Determinare il luogo dei punti P dello spazio per i quali ` e costante il rapporto k
delle distanze di P :
1. dallorigine e dal punto (0, 0, 1);
2. dallorigine e dal piano z = 0;
3. dal punto (0, 0, 1) e dal piano z = 0;
4. dallorigine e dalla retta
_
x = 0
z = 0;
5. dallorigine e dalla retta
_
x = 0
z = 1;
372 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
6. dalla retta
_
y = 0
z = 1
e dalla retta
_
x = 0
z = 0;
7. dalla retta
_
x = 0
z = 0
e dalla retta
_
x = 1
z = 0;
8. dalla retta
_
y = 0
z = 0
e dalla retta
_
x = 0
z = 0;
9. dalla retta
_
x = 0
z = 1
e dal piano z = 0;
10. dalla retta
_
x = 1
z = 0
e dal piano z = 0;
11. dalla retta
_
x = 0
y = 0
e dal piano z = 0;
12. dal piano x = 0 e dal piano x 1 = 0;
13. dal piano x = 0 e dal piano z = 0;
14. dal piano z = 0 e dal piano z = 0.
[70] Sono dati liperboloide ad una falda H : x
2
+y
2
z
2
= 1 e il paraboloide ellittico
/ : 2x
2
+y
2
4z
2
= 0.
1. Determinare le equazioni delle rette appartenenti ad H e passanti per il punto
P = (1, 1, 1) appartenente a H.
2. Determinare lequazione del piano tangente ad H in P . (Si consiglia di usare una
conveniente generalizzazione al caso del piano tangente in un punto ad una quadrica
della regola degli sdoppiamenti introdotta nel caso della retta tangente in un punto
ad una conica, cfr. Es. n. 58, Cap. 10).
3. Determinare lequazione del cono avente vertice nel punto (0, 0, 1) e circoscritto
al paraboloide /.
Capitolo 12 373
12.2 Soluzioni
2
0
2
4
x
2
0
2
y
2
0
2
4
z
Figura 12.1: Esercizio n. 3
[1] 1. o : x
2
+ (y 2)
2
(z 1)
2
= 0.
2. Le generatrici richieste sono le due rette di equazioni:
_
_
_
x = t
y = 2 +t
z = 1

2t, t R.
[2] Il cono richiesto ha equazione y
2
xy + 2x(z 2) +y(z 2) = 0.
374 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[3] Il cono richiesto ha equazione 4x
2
4xz +yz = 0.
3
1
1
3
x
1
0
1
y
0
1
2
z
Figura 12.2: Esercizio n. 4, punto 1.
[4] 1. o : x
2
2xy 2y
2
+ (z 1)
2
= 0.
2. (

: x
2
2xy 2y
2
+1 = 0 si tratta delliperbole di equazione, in forma canonica:
1 +

13
2
X
2

1 +

13
2
Y
2
= 1, con:
_
_
_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_
13 3

13

52

_
13 + 3

13

52
(3 +

13)
_
13 3

13

52
(3

13)
_
13 + 3

13

52
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
_
_
.
Capitolo 12 375
[5] Il cono richiesto ha equazione:
3x
2
+ 3x(y 3) xz (y 3)
2
+ 3(y 3)z + 3z
2
= 0.
[6] 1. I vettori

AB,

AC,

AD sono linearmente indipendenti.
2. : x y +z = 1.
3. : 3(x 3)
2
+ 3y
2
+ 3(z 2)
2
= 16.
4. Il cono richiesto ha equazione (x 1)
2
+ 6(x 1)z 2y
2
+z
2
= 0.
[7] Il cono richiesto ha equazione 9x
2
24xy + 16xz + 16y
2
+ 12yz + 21z
2
= 0.
[8] o : (x 3)
2
+ 6(x 3)(z + 3) + 4y
2
+ (z + 3)
2
= 0.
[9] Il cono richiesto ha equazione 2x
2
+ 2xy + 2y
2
+ (z 1)
2
= 0.
[10] Il cono richiesto ha equazione 9x
2
+y
2
+ 9z
2
6xy + 2xz + 6yz = 0.
[11] 1. ( :
_
(x + 12)
2
+ (y 3)
2
+z
2
= 6
5x y +z 9 = 0.
2. o : 779(x + 2)
2
290(x + 2)(y 1) + 83(y 1)
2
+ 290(x + 2)(z 2)
58(y 1)(z 2) + 83(z 2)
2
= 0.
[12] Il cono richiesto ha equazione:
2(x 1)
2
+ 9y
2
6(x 1)y + (x 1)(z + 1) 2y(z + 1) + (z + 1)
2
= 0.
[13] o : 4(x 2)(y 1) 3(y 1)
2
4(z 1)
2
= 0.
[14] Il cono richiesto ha equazione:
7x
2
+ 2xy + 8x(z 2) + 7y
2
8y(z 2) 8(z 2)
2
= 0.
376 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[15] 1. ( = ` e una circonferenza in quanto la distanza di dal centro di (che ` e
pari a 4) ` e minore del raggio di (che ` e pari a 3

3). Il centro e il raggio della


circonferenza ( sono, rispettivamente, C = (2, 4, 3), r = 3.
2. Il cono richiesto ha equazione x
2
+y
2
+ 9z
2
4xz + 8yz = 0.
[16] o : 5x
2
+ 2(y 1)
2
+ 2(z 1)
2
4x(y 1) 4x(z 1) 8(y 1)(z 1) = 0.
[17] Il cono richiesto ha equazione:
7(x 4)
2
y
2
z
2
6(x 4)y 6(x 4)z + 2yz = 0.
[18] 1.
`
E un cono rotondo di vertice V = (0, 1, 0) e con asse lasse z.
2. Si tratta della met` a (rivolta verso lalto) di un cono rotondo di vertice lorigine e
asse lasse z.
[19] Il cono richiesto ha equazione (x 1)
2
2(y 2)(z 1) = 0.
[20] Il cono richiesto ha equazione 13x
2
y
2
2xy+(z1)
2
+6x(z1)+2y(z1) = 0.
Allo scopo di ottenere una migliore realizzazione graca (cfr. Fig. 12.3), si sono utilizzate
le equazioni parametriche del cono:
_

_
x = t
_
1 +
2

3
sin
_
y = t
_
2 +
2

3
sin +
2

2
cos
_
z = 1 +t
_

3
sin +
2

2
cos 1
_
, t R, [0, 2).
[21] o : (x z)(y z) 5(1 z)
2
= 0.
[22] Il cilindro richiesto ha equazione z = (y x)
2
.
Capitolo 12 377
4
2
0
2
4
x
4
2
0
2
4
y
4
2
0
2
4
z
Figura 12.3: Esercizio n. 20
378 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
5
0
5
x
5
0
5
y
5
15
z
Figura 12.4: Esercizio n. 22
[23] Il cilindro richiesto ha equazione:
(x y + 2z)
2
6(x
2
+y
2
+z
2
2x 2y 2) = 0.
[24] 1. Il luogo richiesto ` e la circonferenza di equazioni:
( :
_
(x 2)
2
+y
2
+ (z 1)
2
= 9
x z = 0.
2. Il cilindro richiesto ha equazione (x 2)
2
+y
2
+ (x 1)
2
= 9.
[25] La curva richiesta ha equazioni:
Capitolo 12 379
_
2y 2z +
9
2
_
2
+
_
x 3y + 2z
9
2
_
2
+
_
x 2y +z
9
2
_
2
9 = z = 0.
[26] Il cilindro richiesto ha equazione:
(x +z + 2)
2
4
+ (x +y +z + 2)
2
+
(x +z 2)
2
4
(x +z + 2) = 0.
[27] 1. : x +z = 0.
2. Si perviene alla tesi riducendo a forma canonica la quadrica assegnata. Si ottiene il
cilindro ellittico di equazione X
2
+2Z
2
= 1 rispetto al cambiamento di riferimento:
_
_
_
_
_
_
_
_
_
x
y
z
_
_
_
_
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
0
1

2
1

2
1 0 0
0
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
Z
_
_
_
_
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_
_
_
_
_
1
2
0
1
2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
3. Lorigine appartiene alla curva:
( :
_
x
2
+y
2
+z
2
2xz 2x + 2z = 0
x +z = 0.
La retta r ha equazioni x = z = 0.
[28] Il cilindro richiesto ha equazione:
x
2
+y
2
+z
2
xy +xz +yz 2x 5y 7z + 4 = 0.
[29] Il cilindro richiesto ha equazione:
(x 2y 2z 4)
2
9(x
2
+y
2
+z
2
4x 2y + 4z 16) = 0.
[30] o : 2x
2
+x y z = 0.
[31] Lequazione del cilindro circoscritto alla sfera ` e:
(2x y + 3z 7)
2
14(x
2
+y
2
+z
2
4x + 6y) = 0.
380 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[32] Il cilindro richiesto ha equazione:
_
y
1
2
_
2
+z
2

7
2
= 0.
[33] Lequazione del cilindro circoscritto alla sfera ` e:
(y +z)
2
2(x
2
+y
2
+z
2
2x + 2y 2z) = 0.
[34] o :
_
x +
2
3
(x z 1)
_
2
+
_
y +
1
3
(x z 1)
_
2
+
_
z +
5
3
(x z 1)
_
2
2
_
x +
2
3
(x z 1)
_
3
_
y +
1
3
(x z 1)
_
+ 1 = 0.

2
x
5
0
5
y
1
1
z
Figura 12.5: Esercizio n. 36, punto 1.
Capitolo 12 381
1
0
1
x
0
1
2
y
2
2
z
Figura 12.6: Esercizio n. 36, punto 2.
[35] Il cilindro richiesto ha equazione (2x y 4)
2
+ (2z 3y 2)
2
= 16.
[36] 1. Cilindro di direttrice la curva z = sin x del piano coordinato xz e con generatrici
parallele allasse y.
2. Cilindro rotondo di direttrice la circonferenza del piano coordinato xy di equazione:
x
2
+ (y 1)
2
= 1 e generatrici parallele allasse z.
[37] Il cilindro richiesto ha equazione (1 z +x)
2
4y = 0;
la curva, invece, ha equazioni (1 z +x)
2
4y = x = 0, si tratta di una parabola.
[38] Il cilindro rotondo richiesto ha equazione:
382 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
(x +y 2)
2
2(x
2
+y
2
+z
2
4y + 2z 4) = 0.
[39] Il cilindro rotondo richiesto ha equazione:
13x
2
+ 10y
2
+ 5z
2
4xy 6xz 12yz + 90x 72y + 18z + 117 = 0.
[40] (

:
_

_
3
_
x y
2
_
2
+z
2
= 1
y 2 = 0.
La curva (

` e unellisse di centro (2, 2, 0).


[41] Il cilindro richiesto ha equazione x
2
+ 6y
2
+z
2
2xz 2 = 0.
[42] o : xy + (x +y)(z 1) = 0.
[43] La supercie di rotazione richiesta ha equazione:
(x + 1)
2
+y
2
+ (z 3)
2
= 6
_
x +y z
2
_
2
+ 8.
[44] La supercie richiesta ha equazione xy +xz +yz = 0. Trattandosi di unequazione
di secondo grado omogenea in x, y, z, essa rappresenta un cono di vertice lorigine.
[45] o : x
2
+y
2
+z
2

7
2
(y z 5)
2
13(y z 5) 26 = 0.
[46] o : (x
2
+y
2
+z
2
+ 3)
2
16(x
2
+y
2
) = 0.
[47] La supercie di rotazione richiesta ha equazione x
2
(y + 4)
2
+ (z + 3)
2
= 0,
lequazione rappresenta un cono di vertice il punto di coordinate (0, 4, 3).
[48] 1. o : (y + 1)(z + 1) = (1 x)
2
.
2. La supercie di rotazione richiesta ha equazione (x 1)
2
+z
2
= 1 +y, si tratta di
un paraboloide di rotazione.
Capitolo 12 383
[49] La supercie richiesta ha equazione:
(x + 1)
2
+y
2
+ (z 1)
2
=
_
2x + 2y 4z + 7
5
_
2
+
_
1 x y + 2z
5
_
2
+
_
4x + 4y 8z + 9
10
_
2
,
si tratta di un iperboloide di rotazione ad una falda.
[50] 1. o : 2x
2
+ 2y
2
z
2
= 1, si tratta di un iperboloide di rotazione ad una falda.
2. Il punto P appartiene alla supercie o perch e le sue coordinate ne vericano le-
quazione. Il centro e il raggio del parallelo passante per P sono, rispettivamente:
C = (0, 0, 3), r =

5.
[51] La supercie richiesta ha equazione:
x
2
+y
2
+z
2
=
2
27
(x + 2y + 3z + 3)
2

4
9
(x + 2y + 3z + 3) + 1,
si tratta di un iperboloide di rotazione ad una falda.
[52] La supercie richiesta ha equazione (12x + 3)
2
(y 1)
2
(z 2)
2
+ 9 = 0,
il raggio del parallelo indicato vale 15

2.
[53] o : (x + 5)
2
+y
2
+ (z 4)
2
= 65 + 4(3x +y z 6) + 2
_
3x +y z 6
2
_
2
,
si tratta di un iperboloide di rotazione ad una falda.
[54] 1. Si tratta delliperboloide di rotazione ad una falda di equazione:
x
2
+(y +1)
2
+(z +1)
2
= 3
_
2x + 3y + 6z + 4
11
_
2
+4
_
2x + 3y + 6z + 4
11
_
+2.
2. Si tratta del cilindro rotondo di asse AB e di equazione:
|(P A)(P B)| = 2

3, ossia: (yz1)
2
+(xz2)
2
+(xy1)
2
= 12.
384 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
[55] o : 4y
2
+ 4z
2
(3x 1)
2
4 = 0, si tratta di un iperboloide di rotazione ad una
falda.
1
2
x
2
4
y
2
4
z
Figura 12.7: Esercizio n. 55
[56] 1. Paraboloide di rotazione, rivolto verso lalto, di vertice V = (0, 0, 1).
2. Supercie ottenuta dalla rotazione della parabola z
2
= x del piano coordinato xz
intorno allasse z.
[57] 1. Il cilindro richiesto ha equazione x
2
+ 6y
2
+z
2
2xz 2 = 0.
Capitolo 12 385
5
0
5
x
5
0
5
y
0
10
20
z
1
0
1
1
0
1
1
0
1
Figura 12.8: Esercizio n. 56, punti 1. e 2.
386 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
2. La supercie di rotazione richiesta ha equazione 9x
2
+ 9y
2
4z
2
+ 8z 4 = 0.
[58] La supercie di rotazione richiesta ha equazione:
(x 1)
2
+ (y + 1)
2
+ 3(z 1)
2
4(x 1)(y + 1) = 0,
si tratta di un cono, essendo le rette r ed s incidenti nel punto di coordinate (1, 1, 1).
[59] 1. Il cono richiesto ha equazione x
2
+yz y +z 1 = 0.
2. La supercie di rotazione richiesta ha equazione x
2
+y
2
= 9.
[60] 1. T ` e un paraboloide iperbolico.
2. r :
_

_
x = 2 +
2
3
t
y = t
z =
1
2

1
3
t, t R,
verica lequazione del paraboloide.
[61] 1. La supercie o ` e simmetrica rispetto allorigine: per ogni punto P = (x, y, z)
appartenente a o anche il punto P

= (x, y, z) appartiene a o.
2. ( : x
2
2xy +y
2
+ 2x + 4y + 2 = 0, si tratta della parabola di equazione:
2Y
2
+ 3

2X = 0, rispetto al cambiamento di riferimento dato da:


_
_
_
_
_
x
y
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
1

2
1

2
1

2
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
_
_
_
_
_
+
_
_
_
_
_

1
24

13
24
_
_
_
_
_
.
Capitolo 12 387
10
0
10
x
10
0
10
y
10
0
10
20
z
Figura 12.9: Esercizio n. 60, punto 1.
388 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
5
0
5
x
5
0
5
y
5
0
5
z
Figura 12.10: Esercizio n. 61, punto 1.
[62] 1. D =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
3 0 0
0 3 0
0 0 9
_
_
_
_
_
_
_
_
_
, Q =
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
2

6
6

3
3
0

6
3

3
3

2
2

6
6

3
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
2. Dalla matrice D ` e chiaro che si tratta di un ellissoide di rotazione di equazione:
3X
2
+ 3Y
2
+ 9Z
2
= 1, nel riferimento 1

= (O, X, Y, Z) tale che:


Capitolo 12 389
0.2
0
0.2
x
0.2
0
0.2
y
0.1
0
0.1
z
Figura 12.11: Esercizio n. 62
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
x
y
z
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
2

6
6

3
3
0

6
3

3
3

2
2

6
6

3
3
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
Z
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[63] Lellissoide ha equazione
(x 1)
2
4
+
(y 2)
2
9
+
(z 3)
2
49
= 1.
[64] Mediante la traslazione:
390 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
0
1
2
x
0
2
4
y
4
0
4
8
z
Figura 12.12: Esercizio n. 63
_
_
x
y
z
_
_
=
_
_
X
Y
Z
_
_
+
_
_
1
0
0
_
_
,
si ottiene la quadrica ridotta a forma canonica di equazione X
2
+Y
2
+kZ
2
= 1, k R.
Pertanto:
per k = 1 si ha la sfera di raggio 1 e centro lorigine O

del sistema di riferimento traslato


1

= (O

, X, Y, Z);
per k = 0 si ha un cilindro rotondo con asse parallelo allasse Z;
Capitolo 12 391
per k > 0, k ,= 1 si ha unellissoide di rotazione;
per k < 0 si ha uniperboloide (ad una falda) di rotazione intorno allasse z.
[65] Si tratta del paraboloide a sella di equazione, in forma canonica:
1
2
X
2

1
2
Y
2
= 2Z,
rispetto al sistema di riferimento 1

= (O, X, Y, Z) ottenuto da:


_
_
_
_
_
_
_
_
_
x
y
z
_
_
_
_
_
_
_
_
_
=
_
_
_
_
_
_
_
_
_

2
2

2
2
0

2
2

2
2
0
0 0 1
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
X
Y
Z
_
_
_
_
_
_
_
_
_
.
[66] 1. Paraboloide di rotazione di asse lasse y.
2. Paraboloide di rotazione, con concavit` a verso il basso, di vertice V = (0, 0, 4) e
asse lasse z.
3. Paraboloide ellittico, con vertice nellorigine.
4. Paraboloide iperbolico.
[67] 1. La supercie o ` e una rigata in quanto il parametro v compare solo a primo grado.
2. I parametri direttori della generica retta appartenente ad o sono:
(u + 1, u
2
, u), u R.
[68] Si tratta delliperboloide ad una falda la cui forma canonica ` e x
2
+ 4y
2
z
2
= 1.
Le due schiere di rette hanno equazioni:
_
_
_
x + 2
1
y +z =
1

1
x 2y
1
z = 1,
1
R;
_
_
_
x + 2
2
y z =
2

2
x 2y +
2
z = 1,
2
R;
hanno parametri direttori (1
2
1
,
1
, 1
2
1
) e (1
2
2
,
2
, 1 +
2
2
), rispettivamente.
392 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
4
0
4
x
0
10
20
y
4
0
4
z
5
0
5
x
5
0
5
y
30
20
10
0
z
Figura 12.13: Esercizio n. 66, punti 1. e 2.
Capitolo 12 393
2
0
2
x
3
0
3
y 0
1
z
5
0
5
x
5
0
5
y
50
50
z
Figura 12.14: Esercizio n. 66, punti 3. e 4.
394 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
5
0
5
5
0
5
5
0
5
Figura 12.15: Esercizio n. 67, punto 1.
Capitolo 12 395
[69] I luoghi richiesti sono:
1. Se k = 1 si ottiene il piano di equazione 2z 1 = 0;
se 0 < k < 1, oppure k > 1 si ottiene la famiglia di sfere:
x
2
(1 k
2
) +y
2
(1 k
2
) +z
2
(1 k
2
) + 2k
2
z k
2
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati di equazione x
2
+y
2
+z
2
= 0.
2. Se 0 k 1 si ottengono i piani immaginari coniugati x
2
+y
2
+z
2
(1 k
2
) = 0;
se k < 1 si ottengono i coni di rotazione x
2
+y
2
+z
2
(1 k
2
) = 0.
3. Se 0 < k < 1 si ottengono gli ellissoidi di rotazione:
x
2
+y
2
+ (1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
1 k
2
= 0;
se k > 1 si ottengono gli iperboloidi a due falde di rotazione:
x
2
+y
2
+ (1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
1 k
2
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati di equazione:
x
2
+y
2
+ (z 1)
2
= 0;
se k = 1 si ottiene il paraboloide ellittico di rotazione di equazione:
x
2
+y
2
2z + 1 = 0.
4. Se 0 < k < 1 si ottengono i piani immaginari coniugati:
(1 k
2
)x
2
+y
2
+ (1 k
2
)z
2
= 0;
se k > 1 si ottengono i coni di rotazione (1 k
2
)x
2
+y
2
+ (1 k
2
)z
2
= 0;
se k = 1 si ottengono due piani coincidenti y
2
= 0.
5. Se 0 < k < 1 si ottengono gli iperboloidi di rotazione ad una falda:
(1 k
2
)x
2
k
2
y
2
+ (1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
1 k
2
= 0;
se k > 1 si ottengono gli ellissoidi di rotazione:
396 Coni, Cilindri, Superci di Rotazione e Quadriche
(1 k
2
)x
2
k
2
y
2
+ (1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
1 k
2
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati x
2
+ (z 1)
2
= 0;
se k = 1 si ottiene il cilindro parabolico y
2
+ 2z 1 = 0.
6. Se 0 < k < 1 oppure k > 1 si ottengono gli iperboloidi ad una falda:
k
2
x
2
y
2
(1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
k
2
1
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati y
2
+ (z 1)
2
= 0;
se k = 1 si ottiene il paraboloide iperbolico (cio` e a sella) x
2
y
2
+ 2z 1 = 0.
7. Se 0 < k < 1 si ottengono i cilindri:
(1 k
2
)z
2
+ (1 k
2
)
_
x +
1
1 k
2
_
2

1 +k
2
k
4
1 k
2
= 0;
se k > 1 si ottengono i cilindri immaginari:
(1 k
2
)z
2
+ (1 k
2
)
_
x +
1
1 k
2
_
2

1 +k
2
k
4
1 k
2
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati x
2
+z
2
= 0;
se k = 1 si ottiene il piano di equazione 2x 1 = 0.
8. Se 0 < k < 1 oppure k > 1 si ottengono i coni k
2
x
2
y
2
+ (k
2
1)z
2
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati y
2
+z
2
= 0;
se k = 1 si ottengono i piani incidenti (x +y)(x y) = 0.
9. Se 0 < k < 1 si ottengono i cilindri ellittici:
x
2
+ (1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
1 k
2
= 0;
se k > 1 si ottengono i cilindri iperbolici:
x
2
+ (1 k
2
)
_
z
1
1 k
2
_
2

k
2
1 k
2
= 0;
Capitolo 12 397
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati x
2
+ (z 1)
2
= 0;
se k = 1 si ottiene il cilindro parabolico x
2
2z + 1 = 0.
10. Se 0 k < 1 si ottengono i piani immaginari coniugati (x1)
2
+(1k
2
)z
2
= 0;
se k > 1 si ottengono i piani reali incidenti (x 1)
2
+ (1 k
2
)z
2
= 0;
se se k = 1 si ottengono i piani coincidenti (x 1)
2
= 0.
11. Se k ,= 0 si ottengono i coni x
2
+y
2
k
2
z
2
= 0;
se k = 0 si ottengono i piani immaginari coniugati x
2
+y
2
= 0.
12. Se k ,= 0, k ,= 1 si ottengono i piani paralleli x
2
k
2
(x 1)
2
= 0;
se k = 0 si ottengono due piani coincidenti x
2
= 0;
se k = 1 si ottiene il piano di equazione 2x 1 = 0.
13. Se k ,= 0 si ottengono i piani incidenti x
2
k
2
z
2
= 0;
se k = 0 si ottengono due piani coincidenti x
2
= 0.
14. Se k ,= 1 si ottengono due piani coincidenti z
2
(1 k
2
) = 0;
se k = 1 si ottengono tutti i punti dello spazio.
[70] 1. Le rette richieste hanno equazioni:
_
x 1 = 0
y z = 0,
_
x z = 0
y 1 = 0.
2. Il piano richiesto ha equazione x +y z 1 = 0 e si ` e ottenuto applicando la
regola degli sdoppiamenti che permette di determinare il piano tangente ad una
quadrica in un suo punto P
0
= (x
0
, y
0
, z
0
) e la cui espressione ` e:
a
11
xx
0
+a
22
yy
0
+a
33
zz
0
+a
12
(xy
0
+x
0
y) +a
13
(xz
0
+x
0
z) +a
23
(yz
0
+y
0
z)
+a
14
(x +x
0
) +a
24
(y +y
0
) +a
34
(z +z
0
) +a
44
= 0.
3. Il cono richiesto ha equazione 2x
2
+ 2y
2
(z + 1)
2
= 0.

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