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Ottonello Andrea, Minola Davide e Zunino Gabriele

Classe 3^C

LA SPIRALE LOGARITMICA

Spaccato di una conchiglia di un Nautilus con le cavit disposte approssimativamente secondo una spirale logaritmica. Una spirale logaritmica, spirale equiangolare o spirale di crescita un tipo particolare di spirale che si ritrova spesso in natura. La spirale logaritmica stata descritta la prima volta da Descartes e successivamente indagata estesamente da Jakob Bernoulli, che la defin Spira mirabilis, "la spirale meravigliosa".

DEFINIZIONE
Una spirale una curva che si avvolge attorno a un determinato punto centrale o asse, avvicinandosi o allontanandosi progressivamente, a seconda di come un punto si muove; pertanto, non ha un punto di inizio, ma prosegue infinitamente sia verso linterno che verso lesterno, mantenendo la sua forma al variare della scala di osservazione. In particolare, la spirale logaritmica, o equiangolare, fu studiata da Renato Cartesio nel 1638 e pu essere distinta da un'altra ben nota spirale, quella di Archimede, per il fatto che le distanze fra i bracci di una spirale logaritmica aumentano secondo una progressione geometrica, mentre in quella archimedea le distanze sono uguali. Verso la fine del 1600, il matematico Jackob Bernoulli scopr molte propriet della spirale logaritmica. Una spirale logaritmica si pu ottenere considerando una semiretta che ruota uniformemente intorno ad un suo estremo e un punto che si muove lungo questa semiretta con una velocit che aumenta man mano che il punto si allontana dallestremo fissato. La curva tracciata dal punto in movimento , appunto, una spirale logaritmica.

L'equazione della curva, in coordinate polari (r, ), pu essere scritta come: r = k in cui k una costante reale e una costante reale e positiva. Poich pu essere ricavato dalla relazione precedente tramite l'applicazione dei logaritmi, nato il termine "spirale logaritmica".

Abbazia benedettina di Melk: scala a chiocciola a forma di spirale logaritmica

Se k>0 la spirale si avvolge intorno al punto centrale in senso antiorario:


0,8

0,6

0,4

0,2

0 -0,6 -0,4 -0,2 0 0,2 0,4 0,6

-0,2

-0,4 x

Se k=0 la spirale degenera in una circonferenza:


y 2

1,5

0,5

0 -3,6 -2,6 -1,6 -0,6 -0,5 0,4 1,4 2,4 3,4

-1

-1,5

-2 x

Se k<0 la spirale si avvolge intorno al punto centrale in senso orario:


y

y -10

-8

-6

-4

-2 -2

10

-7

-12 x

LA SPIRALE E FIBONACCI

La spirale logaritmica pu essere realizzata anche utilizzando i numeri di Fibonacci:

Ogni numero della sequenza la somma dei due numeri precedenti. Esempio: 3+5=8; 13+21=34; 55+89=144; ecc...

Consideriamo ora un rettangolo ABCD con i lati in rapporto aureo AD/AB = 1,618... Se al suo interno tracciamo il quadrato di lato CD, il rettangolo restante avr i lati in rapporto aureo AB/AE = 1,618...

Se ripetiamo questa operazione infinite volte, otterremo sempre dei rettangoli con i lati in rapporto aureo tra loro. Dopo le precedenti osservazioni, mostriamo che si pu disegnare una spirale logaritmica, utilizzando i numeri di Fibonacci:

Consideriamo un quadrato ABCD di lato AB=1. Costruiamo sul lato AB=1 il quadrato ABEF e, centrando in A, tracciamo larco di circonferenza BF.

Sul lato FD=DA+AF=1+1=2 costruiamo il quadrato FGHD e, centrando in D, tracciamo larco di circonferenza FH.

Sul lato CH=CD+DH=1+2=3 costruiamo il quadrato CHIL e, centrando in C, tracciamo larco di circonferenza HL.

Sul lato EL=EC+CL=2+3=5 costruiamo il quadrato ELMN, centrando in E, tracciamo larco di circonferenza LN.

Sul lato GN=GE+EN=3+5=8 costruiamo il quadrato GNOP e, centrando in G, tracciamo larco di circonferenza PN.

Sul lato PI=PG+GI=5+8=13 costruiamo il quadrato PQRI e, centrando in H, tracciamo larco di circonferenza RP.

Il procedimento precedente pu essere iterato e la spirale prosegue all'infinito.

RETTANGOLO AUREO Esiste uno speciale rettangolo le cui proporzioni corrispondono alla sezione aurea. Il suo nome rettangolo aureo. Per costruire il rettangolo aureo si disegni un quadrato di lato a, i cui vertici A A E B

chiameremo, a partire dal vertice in alto a sinistra e procedendo in senso orario, AEFD. Quindi dividere il segmento AE in due chiamando il punto medio A'. Utilizzando il compasso e puntando in A' disegnare un arco che da F intersechi il prolungamento del segmento AE in B. Con una squadra disegnare il segmento BC perpendicolare ad AB. Il rettangolo ABCD un rettangolo aureo nel quale AB diviso dal punto E esattamente nella sezione aurea: AE:AB=EB:AE TRIANGOLO CON ANGOLI DI MISURA: 72, 72, 36. Dato un triangolo isoscele i cui angoli alla base misurano 72 ciascuno, e langolo al vertice misura 36, la bisettrice di un angolo alla base divide il lato obliquo opposto nel punto dintersezione in due segmenti in modo tale da creare una sezione aurea. Infatti, il triangolo ABC simile al triangolo BCD. E da questo risulta che: AC:BC=BD:DC e dunque: AC:AD=AD:DC TRIANGOLO CON ANGOLI DI MISURA: 36, 36, 108. Dato un triangolo isoscele i cui angoli alla base misurano 36 ciascuno, e langolo al vertice misura 108, il lato obliquo e la differenza tra la base e il lato obliquo danno vita a una sezione aurea. Infatti, il triangolo CDE simile al triangolo ABD della figura precedente. SPIRALE AUREA Se allinterno di un rettangolo aureo si disegna un quadrato con lato uguale al lato minore del rettangolo, il rettangolo differenza sar anchesso un rettangolo aureo. Si ripeta loperazione per almeno cinque volte al fine di avere un effetto visivo adeguato. Si punti la punta del compasso sul vertice del quadrato che giace sul lato lungo del rettangolo e si tracci larco che unisce gli estremi dei due lati che formano l'angolo scelto. Si ripete l'operazione per ogni quadrato disegnato in modo da creare una linea continua.

PENTAGONO E TRIANGOLI IN ESSO CONTENUTI La sezione aurea fu studiata dai Pitagorici i quali scoprirono che il lato del decagono regolare inscritto in una circonferenza di

raggio r la sezione aurea del raggio e costruirono anche il pentagono regolare intrecciato o stellato, o stella a 5 punte che i Pitagorici chiamarono pentagramma o pentalfa o pentacolo. Essi lo considerarono simbolo dellarmonia ed assunsero come loro segno di riconoscimento, ottenuto dal decagono regolare congiungendo un vertice si e uno no. A questa figura stata attribuita per millenni unimportanza misteriosa probabilmente per la sua propriet di generare la sezione aurea, da cui nata. Infatti, i suoi lati si intersecano sempre secondo la sezione aurea. Allinterno di un pentagono, ogni lato forma con due diagonali (il segmento che unisce due punti non adiacenti) un triangolo dagli angoli con misura 72, 72, 36, con le propriet spiegate in precedenza. Ogni lato forma, con il punto dincontro di due diagonali consecutive, un triangolo dagli angoli 36, 36, 108, con le propriet descritte in precedenza. Cio il lato del pentagono regolare la sezione aurea di una sua diagonale e il punto d'intersezione tra due diagonali divide ciascuna di esse in due segmenti che stanno nel rapporto aureo.

COME SI REALIZZA IL PENTAGONO STELLATO Si disegna tracciando tutte le diagonali possibili di un pentagono regolare fino ad ottenere una stella a 5 punte. Questa figura, come vedremo, possiede numerose propriet, la pi interessante delle quali costituita dal fatto che la figura che si ottiene all'interno della stella un secondo pentagono che a sua volta pu contenere un'altra stella e cos via, tracciando stelle e pentagoni sempre pi piccoli. Dopo il punto, che pu essere infinitamente piccolo (adimensionale) e la retta, monodimensionale, che pu continuare ad essere tracciata all'infinito, il pentagramma pu essere ritenuto come figura bidimensionale che pu essere rappresentata con una progressione infinita. Misurando i segmenti che si ottengono dall'intersezione reciproca delle diagonali, si determina che l'intera diagonale sta alla parte maggiore come la stessa parte maggiore sta alla parte minore. La parte maggiore quindi la "sezione aurea" del segmento che costituisce la diagonale intera, in un rapporto che f= 1,618.. (numero d'oro).

Come si pu notare dalla figura a lato: -- Il triangolo isoscele, formato dalle diagonali coincidenti, un triangolo aureo, dove la bisettrice dell'angolo di base divide il lato opposto in parti auree. -- La base del triangolo BED corrisponde al lato del pentagono ed uguale alla lunghezza della parte maggiore della diagonale sezionata (AR). -- E' aureo anche il rapporto tra i segmenti F = LH/ BL = 1,618. S, possiamo individuare ben 20 triangoli aurei, di 4 dimensioni diverse: - 5 triangoli EBD - 5 triangoli TBR - 5 triangoli FBG - 5 triangoli ABF In ognuno di questi triangoli possiamo tracciare la bisettrice di un angolo di base. Bisecando l'angolo in R del triangolo TBR e per tutti e 5 i triangoli, si ottiene la girandola della figura 4.

- Il rapporto tra l'area del Cerchio pi grande, circoscritto al pentagono grande, ed il cerchio pi piccolo, circoscritto al pentagono piccolo, :1.05146/0.40162=2.618 che corrisponde al quadrato del Numero d'0ro f2 = (1.618)2 - Il rapporto tra il Pentagono grande ed il pentagono piccolo : 0.6571/0.0958 = 6.854, che corrisponde a: f4 = (1.618)4. Lo stesso rapporto si individua anche tra l'area del pentagono piccolo ed quello ancora pi piccolo, all'interno della figura. - Il rapporto tra la superficie della Stella grande e la stella piccola : 0.31/0.045= 6.88, molto vicino al valore di 6.85

- Anche il rapporto tra i Triangoli EBD e TBR 6.854, tra ABR e TBR 2.618, cos come tra TBR e TAR e cos via... Rapporti aurei si possono individuare anche nei rapporti tra i rispettivi perimetri delle quattro figure: il risultato sar sempre 1.618 o 2.618 o 6.854 che corrispondono sempre al numero d'oro elevato al quadrato (f2 = (1,618)2), con l'eccezione del rapporto tra i perimetri delle due stelle che uguale a 2,4825

SPIRALE LOGARITMICA E ARCHIMEDEA

La spirale logaritmica pu essere distinta dalla spirale archimedea dal fatto che le distanze fra i bracci di una spirale logaritmica aumentano secondo una progressione geometrica, mentre in una spirale archimedea queste distanze sono costanti. Ogni linea retta passante per l'origine interseca la spirale logaritmica con lo stesso angolo , che pu essere calcolato (in radianti) come arctan (1/ln(b)). L'angolo di inclinazione della spirale l'angolo (costante) che la spirale forma con i cerchi centrati all'origine. Pu essere calcolato come arctan(ln(b)). Una spirale logaritmica con inclinazione 0 (b = 1) un cerchio; il caso limite di una spirale logaritmica con inclinazione 90 b = 0 o b = ) una semiretta che parte dall'origine. Le spirali logaritmiche sono autosimili nel senso che sono congruenti a s stesse sotto trasformazioni di similitudine (scalandole si ottiene lo stesso risultato che ruotandole). Una trasformazione di scala con un fattore di b2 porta a ottenere la spirale originale, senza rotazione. La spirale logaritmica inoltre congruente alla sua involuta, evoluta e alla curva pedale basata sul suo centro. Partendo da un punto P e muovendosi all'interno della spirale, si deve girare attorno al centro infinite volte prima di raggiungerlo; tuttavia, la distanza

totale coperta da questo percorso finita. Il primo ad accorgersi di questo fatto stato Evangelista Torricelli ancora prima che l'analisi fosse inventata. La distanza totale coperta r/cos(), dove r la lunghezza del segmento che congiunge P all'origine. possibile costruire una spirale logaritmica approssimata con inclinazione di circa 17.03239 gradi usando i numeri di Fibonacci o il rapporto aureo. Inoltre, la funzione esponenziale mappa tutte le rette non parallele all'asse reale o immaginario nel piano complesso, su tutte le spirali logaritmiche nel piano complesso con centro in 0. A meno di multipli di 2i per le rette, la mappatura di tutte le rette su tutte le spirali logaritmiche una suriezione. L'angolo di inclinazione della spirale logaritmica l'angolo fra la retta e l'asse immaginario SPIRALI LOGARITMICHE IN NATURA I falchi si avvicinano alla loro preda secondo una spirale logaritmica: il loro angolo di vista migliore forma un certo angolo con la loro direzione di volo, e questo angolo l'inclinazione della spirale. Si possono osservare spirali logaritmiche nella disposizione delle foglie di alcune piante, definita come fillotassi. Un esempio sono alcune piante grasse. Gli insetti si avvicinano a una sorgente di luce seguendo una spirale logaritmica perch sono abituati ad avere la sorgente di luce a un angolo costante rispetto al loro percorso di volo. In genere il sole l'unica sorgente di luce e volando in questo modo si ottiene un percorso praticamente rettilineo. I bracci delle galassie sono approssimativamente spirali logaritmiche. Si pensa che la nostra stessa galassia, la Via Lattea, abbia quattro bracci spirali principali, ciascuno dei quali una spirale logaritmica con inclinazione di circa 12 gradi. I bracci dei cicloni tropicali, come gli uragani, formano spirali logaritmiche. In biologia, strutture approssimativamente simili alla spirale logaritmica si trovano facilmente, ad esempio nelle ragnatele e nelle conchiglie dei molluschi. La ragione questa: si parte da una figura geometrica bidimensionale e di forma irregolare F0. Si espande F0 di un certo fattore per ottenere F1, e si pone F1 vicino a F0, in modo che due lati coincidano. Ora si espande F1 dello stesso fattore per ottenere F2, e si pone accanto a F1 come prima. Ripetendo questi passi si ottiene un'approssimazione della spirale logaritmica la cui inclinazione determinata dal fattore di espansione e dall'angolo che formano la figura una accanto all'altra.

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