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Cronache Parlamentari

Anno XII - n. 13/14 - 15-30 luglio 2013


Quindicinale dellAssemblea Regionale Siciliana
Edito dalla Fondazione Federico II

Labusivismo
edilizio in Sicilia
Zone franche urbane, approvata la mozione

Cronache Parlamentari

Sommario

Numero 13/14 - 15/30 luglio 2013

primo piano

Abusivismo edilizio, allarme in Sicilia

Task force contro labusivismo


intervista allassessore al Territorio Lo Bello

n u m e r o

20

I lavori delle Commissioni

Riformare la legge urbanistica

La risposta dei Comuni


intervista al segretario generale dellanci Sicilia

12

Attivit dAula

aTTuaLiT

parla il presidente della iV Commisione Trizzino

10

18

36

Lagroalimentare verso Expo 2015

37

Palermo si candida
a Capitale dello Sport

Industria ed edilizia,

i n

q u e s t o

dai giovani la ricetta anticrisi

ConSigLio di preSidenza

14

Tagliare con attenzione


intervista al deputato questore nino oddo

17

anthony Barbagallo

parLamenTo
LArs approva mozione
sulle zone franche urbane

Cronache Parlamentari
Anno XII - n. 13/14 - 15-30 luglio 2013
Quindicinale dellAssemblea Regionale Siciliana
Edito dalla Fondazione Federico II

Quindicinale
dellAssemblea
Regionale Siciliana

Labusivismo
edilizio in Sicilia
Zone franche urbane, approvata la mozione

39

Vita democratica e crisi dei partiti

Tutti impegnati per superare la crisi


intervista al deputato segretario

18

aSSoCiazioni
ex depuTaTi

CuLTura

41

Il greco e il dialetto siciliano

44

La teologia e la Chiesa
intervista a monsignor giuseppe Trapani

Direttore
editoriale
Giovanni Ardizzone

Redazione

PubbLIcIt e banDI

Via Nicol Garzilli, 36


90141 Palermo
Tel. +390916262833
Fax +390916262962

edito dalla Fondazione Federico II

Direttore responsabile
Lelio Cusimano

Registrazione presso

In redazione
Sergio Capraro
Clara Salpietro

Aiello & Provenzano Srl


Via del Cavaliere, 93 - Bagheria

Progetto grafico
Rosy Ingrassia

chiuso in redazione
31 luglio 2013

il Tribunale di Palermo n. 21
del 13 novembre 1962

cronacheparlamentari@federicosecondo.org

Stampa
Officine tipografiche

cOmPLeSSO mOnumentaLe

PaLazzO ReaLe
w w w. fe der i coscondo. or g

edilizio in Sicilia

Catania, Palermo e Messina i territori


provinciali con maggiori abusi,
lo dice il Rapporto del Dipartimento
Urbanistica dell'Assessorato regionale
Territorio e Ambiente

84% degli immobili abusivi costruiti in Sicilia


sorge su terreni sottoposti
a vincoli sismico (7 su 10 con
livello medio-alto) e idrogeologico. In dettaglio, in 186 Comuni
siciliani si registra una volumetria abusiva complessiva di

metri cubi (mc) 500.752,01, di


cui 348.531,03 mc nelle aree
sottoposte a vincolo sismico e
75.072,58 mc nelle aree a rischio
idrogeologico. Seguono mc
32.673,95 realizzati nella fascia
dei 150 m dalla battigia e nella
zona di limitazione delledifica-

bilit costiera, mc 14.389,55


nelle aree dinteresse ambientale
e SIC e ZPS, mc 9.429,71 nelle
aree dinteresse archeologico e
sottoposte a vincolo archeologico.
I dati sono racchiusi nel Rapporto sullabusivismo edilizio
e sullo stato di definizione delle
Cronache Parlamentari Siciliane

p r i m o
p i a n o

istanze di sanatoria edilizia relativo al 2012, realizzato dal Dipartimento Urbanistica dell'Assessorato regionale Territorio
e Ambiente, condiviso e validato
il 28 maggio 2013 dall'Osservatorio regionale delle violazioni
edilizie e delle sanatorie.
Numero 13/14 - luglio 2013

Il documento dell'assessorato,
presentato dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente,
Mariella Lo Bello, e dal direttore
generale del dipartimento Urbanistica della Regione, Gaetano
Gullo, contiene l'analisi dell'abusivismo e dello stato dell'arte

dei procedimenti relativi alle


sanatorie edilizie riferite alle
leggi 47/85, 724/94 e 326/03
attraverso i dati forniti da ciascun Comune e desunti dal Siab
(Sistema informativo sull'abusivismo).
Il raffronto tra i dati forniti
dallISTAT, riguardanti lultimo
rilevamento disponibile - 2010
sul rilascio dei permessi di
costruire ovvero le concessioni
rilasciate e la volumetria autorizzata per edilizia residenziale
e non, e i dati SIAB, per lo stesso
anno, mostra che a fronte di
una domanda di mc. 6.714.450
(regolare) stata realizzata una
volumetria abusiva pari a mc.
462.780. Nel 2012 risultano,
invece realizzati illecitamente,
mc. 605.674,73 quantit in lieve
flessione rispetto al 2011 quando
ne sono stati realizzati 856.476.
Nel messinese e nel trapanese
la maggior parte di cubatura
abusiva ricade nella fascia dei
150 mt e nei limiti di inedificabilit della costa, nella Provincia di Siracusa e di Agrigento
nelle zone sottoposto a vincolo
ambientale e nei SIC e ZPS. Notevole lincidenza dellabusivismo nelle Provincie di Trapani,
di Agrigento e di Siracusa nelle
zone sottoposte a vincolo boschivo, di parco e di riserva.
Nel territorio palermitano una
delle peculiarit rappresentata
dalla presenza di una vasta area
sottoposta a vincolo aeronautico
dovuto alla presenza dellAeroporto Falcone-Borsellino a Punta
Raisi. Infine, nella Provincia
di Enna i vincoli maggiormente
rappresentativi, per i quali si
3

registra la maggiore quantit


di cubatura realizzata sono il
sismico e lidrogeologico.

(1.686), seguita da Palermo


(1.233) e Messina (1.106). Nella
provincia messinese diminuisce

Al primo posto della classifica


dei territori provinciali con
maggiori abusi troviamo Catania

il numero degli abusi (612 nel


2011 e 494 nel 2012) ma cresce
la volumetria (63.427 mc nel

2011 e 75.612 mc nel 2012).


Solo il 70% dei Comuni ha fornito
alla Regione dati aggiornati
sugli abusi edilizi. Rispetto a
3.097 abusi edilizi, segnalati dai
Comuni nel 2012 (nel 2011 erano
stati 3.925), gli stessi Comuni
siciliani hanno emesso 1.211 ordinanze di demolizione e rimessa
in pristino (pari al 39,1%) ma,
poi, solo in 98 casi (0,8%) stato
possibile verificare la reale ottemperanza alle ordinanze di demolizione, mentre le immissioni
in possesso sono state in totale
sette, tre in provincia di Catania,
tre in quella di Palermo ed una
in quella di Siracusa. Un Comune
dell'Agrigentino, di concerto col
ministero delle Infrastrutture e
della Difesa, sta perfezionando
una convenzione per avviare le
procedure per accedere alle risorse
finanziarie necessarie per le demolizioni di 181 immobili e per
il trasporto a discarica degli
inerti che ammonta a circa 7 milioni di euro.
In calo le pratiche di sanatoria
edilizia: dalle 770.698 del 2009,
si passati alle 771.413 nel 2010
e alle 758.856 del 2011.
Nel 2012 su un campione parziale
(il 47,6% dei Comuni) il numero
pari a 314.000, con una percentuale comunque attestata sul
48,8% di iter definiti, mentre nel
35,3% dei casi gli uffici tecnici
aspettano un'integrazione di atti
e il 7,4% dei proprietari abusivi
in attesa che la richiesta venga
esaminata; soltanto il 2,8% delle
procedure si conclude con un
esito negativo.
In merito al monitoraggio dello
stato di definizione delle praCronache Parlamentari Siciliane

p r i m o
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tiche di sanatoria, la maggior
parte dei procedimenti sono ancora in pieno corso di svolgimento anche se risalenti a decenni addietro. Spesso non sono
conclusi a causa di ricorsi al
TAR, al Presidente della Giunta
Regionale e in alcuni casi, alla
Suprema Corte di Cassazione.
Queste azioni dilatorie, portate
avanti in modo forse strumentale
dai privati, hanno rappresentato
uno degli ostacoli maggiori per
lazione amministrativa e hanno
alla conclusione dei procedimenti
stessi. infatti a causa dei lunghi
tempi di attesa dei pronunciamenti definitivi da parte di questi
organismi che i Comuni non
hanno rispettato la tempistica
prevista per ottemperare alle
demolizioni. Analoghi ritardi
vengono riscontrati anche per
quanto riguarda le procedure
di acquisizione degli immobili
al patrimonio comunale e liscrizione ai Pubblici Registri.
Le informazioni si legge nel
Rapporto - che se ne desumono
non bastano a descrivere in termini numerici e volumetrici il
fenomeno dellabusivismo e la
complessit delle problematiche
ad esso connesse, soprattutto,
se si prende in considerazione
larco temporale nelle quali si
svolge ovvero, pi di trentanni
di illeciti edilizi, ma certamente
servono a delineare un interessante spaccato dello stato di fatto
e rappresentano un utile strumento di monitoraggio e di controllo per le amministrazioni
sia a livello regionale che comunale.
Un forte impulso a dare esecuNumero 13/14 - luglio 2013

zione alle ordinanze arrivato


adesso dalla Regione e dalla
Procura della Repubblica attraverso i propri Tribunali distrettuali. Questi ultimi stanno potenziando il loro intervento nei

lizioni. Il Tribunale di Trapani


ha avviato una ricognizione
preliminare per verificare lo
stato dellarte delle esecuzioni
delle demolizioni.
DallAssessorato regionale al

confronti dei Comuni inadempienti affinch concludano i


procedimenti relativi agli illeciti
edilizi eseguendo le demolizioni
o, in alternativa, le acquisizioni
degli immobili abusivi.
In alcuni casi, lAutorit Giudiziaria, come con i Tribunali
di Barcellona Pozzo di Gotto e
Patti, di fronte allingente quantit di opere abusive da demolire,
ha stipulato appositi protocolli
dintesa con i Comuni per definire le modalit dintervento
e fissare le priorit nelle demo-

Territorio e Ambiente , intanto,


partita una circolare indirizzata
a tutti i Comuni siciliani che
sancisce lobbligo di accelerare
le operazioni di acquisizione al
demanio delle strutture abusive.
In caso contrario saranno i competenti uffici regionali a denunciare omissioni e inadempimenti allautorit giudiziaria.
Previsto anche il commissariamento per i Comuni che non
rispettano le norme sulla tutela
dellambiente.
Clara Salpietro

Parla Mariella Lo Bello, assessore al Territorio


e Ambiente che ha iniziato
una crociata contro labusivismo edilizio

task force
contro labusivismo
P

rima il dossier, poi le sanzioni per i comuni, infine


lincontro con lAgenzia
delle Entrate. Ecco la crociata
contro labusivismo edilizio dellassessore regionale al Territorio
e Ambiente Mariello Lo Bello.
E essenziale afferma la Lo
Bello - la collaborazione fra le

istituzioni nel contrasto allabusivismo edilizio e allevasione fiscale. Occorre un dialogo continuo tra gli organi competenti
per pianificare azioni idonee a
scoraggiare fenomeni di illegalit
che oltre a danneggiare lambiente
provocano un danno allerario.
In questottica stato proficuo

lincontro con i vertici dellAgenzia


delle Entrate .
La Lo Bello punta il dito contro
i condoni: le logiche dei condoni
edilizi e fiscali ha aggiunto
lassessore Lo Bello sono assolutamente sbagliate e premiano
i pi furbi a danno dei pi onesti
generando nuove illegalit. Serve
Cronache Parlamentari Siciliane

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invece che tutti rispettino le
regole e paghino le tasse in modo
che possa cos essere ridotta la
pressione fiscale.
Ed eccoci al rapporto sullabusivismo edilizio: emerge un dato
eclatante afferma Lo Bello - la
altissima percentuale di costruzione in luoghi ad alto rischio
idrogeologico e questo ci d la
misura come i fatti di Giampilieri
non siano accaduti per caso e
che probabilmente, ci auguriamo
di no, possano accadere nuovamente. Un altro dato che le costruzioni abusive sono aumentate
numericamente ogni qualvolta
sono state permesse le sanatorie.
Il Governo ha voluto non solo
fare una fotografia sullabusivismo ma anche costituire una
task force contro labusivismo
perche la via Bagolino ad Agrigento e la casa a Favara con le
due sorelline morte non sono
un campanello d allarme. Per
noi segnano decisamente uno
steccato, ci che accade al di l
di questo steccato responsabilit
di tutti noi.
Lassessore ha anche annunciato
un giro di vite sui comuni: per
dare un segnale di cambiamento
- dice - gli uffici hanno emanato
una circolare rivolta a tutti i
Comuni inadempienti avvertendoli che se entro 4 mesi non
porteranno a termine l'iter di
tutte le procedure di demolizioni
e di acquisizioni territoriali,
saranno denunciati i responsabili degli uffici. Per gli episodi
pi gravi, la Regione potrebbe
avviare le procedure di commissariamento.
In questo contesto certamente
Numero 13/14 - luglio 2013

Sanzioni per i comuni


inadempienti
e pi collaborazione
tra istituzioni

di rilievo la demolizione, avvenuta


su impulso della Procura della
Repubblica di Agrigento, dellecomostro-simbolo della Scala dei
Turchi a Realmonte, dove presto
saranno abbattuti altri tre
scheletri di cemento sulla vicina
spiaggia di Lido Rossello. Labbattimento dellecomostro di

Scala dei Turchi pu rappresentare un simbolo del cambiamento


ma non bisogna fermarsi. La
circolare per i comuni va in questa direzione, obbligando le amministrazioni a non commettere
pi quel reato di omissione che
ha distrutto la nostra Isola.
Sergio Capraro

Riformare
la legge
urbanistica
Il presidente della IV Commissione all'Ars,
Giampiero Trizzino, commenta
i dati del Rapporto sull'abusivismo edilizio

asta con i condoni


edilizi categorico
il presidente della
commissione Ambiente e Territorio all'Ars, Giampiero Trizzino
(Movimento 5Stelle), dopo aver
visionato i dati del Rapporto
2012 sull'abusivismo edilizio in
Sicilia, redatto dall'assessorato
regionale al Territorio.
8

Dal rapporto emerge che le richieste di sanatoria nel 2009


sono state 770.698, 771.413 nel
2010 e 758.856 nel 2011. Di richieste ne spuntano di nuove
ogni anno, nonostante l'ultima
legge che permette di sanare
costruzioni originariamente
abusive sia del 2008.
Per Trizzino necessaria una

nuova legge urbanistica di sistema, una riforma che presto


arriver all'Ars. Intanto per
in Commissione saranno vagliati
e discussi solo i disegni di legge
in materia che siano compatibili
con il rispetto dell'ambiente.
Queste cifre sono solo la punta
dell'iceberg del fenomeno afferma il presidente della IV ComCronache Parlamentari Siciliane

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missione -, dal momento che la
maggior parte degli abusi non
sono noti. Una legge sull'urbanistica manca dal 1978, per questo
stiamo lavorando con gli Ordini
e varie associazioni a un disegno
di legge che sar basato sul minor
consumo del suolo e su una rivisitazione dell'esistente alla luce
del tutela del paesaggio.
Il problema - evidenzia Trizzino
- proprio la riforma urbanistica,
perch entrano in gioco due elementi, da un lato una situazione
di deregulation in quanto le
legge di 35 anni fa, dall'altro
la legge prevede la pianificazione
territoriale, ma i Piani regolatori
generali per essere approvati
impiegano 25 anni, quindi un
cittadino o aspetta 25 anni per
costruire una struttura oppure
la costruisce abusivamente. Per
porre rimedio al fenomeno dell'abusivismo necessario che ci
sia una legge quadro sull'urbanistica, ingiusto che esista una
legge che risale a 35 anni fa.
Inoltre l'iter per l'approvazione
dei Piani regolatori generale
deve durare sei mesi.
Il presidente spiega che dalla
Commissione Ambiente dovr
uscire una riforma della legge
urbanistica, attualmente l'unico
disegno di legge presentato
quello dell'onorevole Giovanni
Di Mauro (Partito dei sicilianiMpa), ma su un disegno di legge
di uguale tema sta lavorando
anche il deputato Anthony Barbagallo (Pd).
Ho chiesto al direttore generale
del dipartimento Urbanistica
della Regione, Gaetano Gullo,
di avviare - prosegue - un tavolo
Numero 13/14 - luglio 2013

tecnico governativo. Allo stesso


tempo, da tre-quattro mesi, io
ho messo in piedi un tavolo tecnico con alcuni docenti universitari e architetti. Appena arriveranno in Commissione trequattro disegni di legge corposi
in materia, incardino la riforma
urbanistica. Sono dell'avviso che
si costruisce solo dove necessario
e secondo i Piani paesaggistici.
La soluzione per porre fine all'abusivismo edilizio deve essere
demandata a una manovra organica che rinnovi tutta la materia alla luce del minimo consumo del suolo e del ripristino
di tutti quei territori che subiscono il degrado degli abusi.
A me piacerebbe - commenta
Trizzino - che venisse applicata
la pianificazione come stabilita
dal codice Urbani e dalla Costituzione.
Il Codice dei beni culturali e del
paesaggio, noto come Codice
Urbani un documento di grande complessit (184 articoli) redatto con lobiettivo di ridisegnare
in una logica unitaria materie
inerenti il patrimonio storico,
artistico, archeologico e il paesaggio, tutelate dallart. 9 della
Costituzione.
La tutela del paesaggio una
cosa molto importante, osserva
il presidente della IV Commissione, che aggiunge nella nostra
Regione prima bisogna applicare
il Piano Paesaggistico, poi il Piano di area vasta provinciale e
poi il Piano regolatore generale.
Per ora invece succede che abbiamo una legge che in parte
modifica la legge nazionale, la
quale dice che il Piano Paesag-

gistico regionale, ma noi questo


Piano Paesaggistico regionale
lo stiamo approvando a pezzettini,
quindi alcune province hanno
questo Piano e altre no. Inoltre
alcuni Piani regolatori generali
comunali hanno regolamentato
in assenza del Piano paesaggistico e questo ha comportato
che anche una zona SIC (Siti di
importanza comunitaria) diventata zona edificabile. Se nel
Piano Paesaggistico regionale
rientrebbero anche le coste, non
ci sarebbe pi neanche l'abusivismo demaniale.
Il presidente Trizzino il primo
firmatario di due importanti
mozioni: Iniziative in ordine
alla costruzione di uno stabilimento balneare nel SIC ITA 02009 di Cala Rossa, in agro di
Terrasini, in provincia di Palermo, e Interventi urgenti sui
piani di gestione dei siti Natura
2000 e le relative misure di conservazione.
Non capisco perch nessuno
rende noto - conclude il presidente Trizzino che noi siamo
sotto infrazione in quanto il 31
dicembre 2012 scaduto il termine per l'applicazione delle misure di conservazione nelle zone
considerate Siti di Importanza
Comunitaria e nelle Zone di Protezione Speciale. Dall'Unione
Europea abbiamo ricevuto la direttiva che dobbiamo fare uno
studio di conservazione, in quanto se si d un valore ad un'area
bisogna costruire il sistema per
tutelare quel territorio, ma fino
ad oggi non stato fatto nessuno
studio.
Clara Salpietro

abuSIvISmO
la risposta dei comuni
Intervista al segretario generale
dellAnci Sicilia Mario Emanuele Alvano

anzioni per i comuni inadempienti nella lotta


allabusivismo edilizio?
In un momento di crisi nera
per gli enti locali ecco unaltra
tegola, che sembrerebbe cadere, sulla testa dei comuni.
Moderata ma chiara la replica
dellAssociazione Nazionale
dei Comuni.
Con molta onest bisogna dire
afferma Mario Emanuele Alvano, segretario generale dellAnci Sicilia
- che il problema esiste. E una delle questioni annose che si
trascinano da anni.
Ma la Regione dovrebbe porsi il problema di come dare
una mano ai comuni,
non pu pensare che
la soluzione sia commissariare o intervenire in via sostitutiva, occorre
intervenire in via strutturale.
Noi come Anci stiamo cercando
di fare il possibile. Per esempio
abbiamo appena stipulato un
protocollo di intesa con lOrdine
degli Ingegneri di Palermo e
lidea di estendere questa ini10

ziativa a tutte le province. Con


loro stiamo avviando progetti
finalizzati alla definizione delle
pratiche di sanatoria, alla catastazione degli immobili e dei
beni comunali non censiti o alla
regolarizzazione di quelli che
necessitano di variazione catastale, nonch alla revisione
degli estimi catastali dei fabbricati. LOrdine degli Ingegneri
metter a disposizione le risorse

Purtroppo i problemi dei comuni sono tanti


Purtroppo s. La questione urbanistica delicata ma lo altrettanto anche quella dei tributi
locali, anche su questo si deve
fare meglio. Col taglio progressivo dei trasferimenti lunica
strada proprio quella dei tributi
ma i comuni hanno difficolt
oggettive in termini di accertamento e riscossione. Lintesa
con gli ingegneri utile anche
su questo fronte. E necessario
e ineludibile rendere efficace
ed efficiente laccertamento e
la riscossione dei tributi locali.

Il problema
esiste ma non
cos che si risolve.
Avviata intesa
con gli Ingegneri
professionali a condizioni favorevoli e compensi calmierati,
con prestazioni di elevata qualit
e si occuper, inoltre, di individuare giovani professionisti
o praticanti disponibili a stage
o tirocini presso le amministrazioni comunali.

Abbiamo fatto altre convenzioni


che vanno in questa direzione
per esempio con lAgenzia del
Territorio.
I trasferimenti ai comuni vengono progressivamente tagliati. Come si pone lAnci?
Il problema nato con la legge
Cronache Parlamentari Siciliane

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di stabilit regionale. Si ritenuto con un colpo di accetta di
risolvere le difficolt. Se i bilanci
fino al 2012 erano fatti contando
su 100 e oggi ci danno 50
dura andare avanti. C la spesa
per il personale, ci sono i servizi
che i comuni garantiscono, dai
servizi sociali a quelli per il territorio. I comuni sotto i cinquemila abitanti, ben 201 in Sicilia,
rischiano di non potere garantire i servizi essenziali. E necessario che il governo della
Regione si renda conto al pi
presto della grave situazione
in cui versano i comuni dellIsola
con minore densit demografica.
LAnci Sicilia ha pi volte sottolineato come la cospicua e
drastica riduzione delle risorse
regionali, unitamente allaltrettanto significativa riduzione
dei trasferimenti statali, contribuisca a rendere ancora pi
difficile per i piccoli comuni lerogazione dei servizi primari
ai cittadini, determinando, in
alcuni casi, gravi squilibri di
bilancio fino a situazioni di dissesto finanziario.
Quale potrebbe essere la soluzione?
Non ci limitiamo ad una posizione passiva per cui chiediamo
risorse e basta. Assistiamo, tuttavia, a volont non condivisibili
come quella di creare comuni
di dimensione demografica maggiore. A nostro avviso bisogna
puntare, invece, alla gestione
associata dei servizi. Se eliminiamo i comuni restano i cittadini e i servizi da garantire. Siamo a favore di modalit incentivanti per chi gestisce in modo
Numero 13/14 - luglio 2013

associato. Certamente il silenzio


della Regione in merito a questo
problema, rappresenta anche
un pericolo sostanziale per la
loro autonomia e per preservare
la loro identit.
Infine due temi di attualit
come i rifiuti e labolizione
delle province. Che posizione
avete assunto?
Non sono esperto in materia
di rifiuti ma posso dire che
ora di fare delle scelte. Questo
continuo zig zag non porta ad
alcuna decisione, porta solo conseguenze per i cittadini, in termini di tasse e in termini di
qualit del servizio. Per quanto
riguarda le province non detto
che il nuovo sistema sia migliore
del pregresso. Non scontato
che eliminando le province e

passando ai liberi consorzi si


migliori la situazione. Se il sistema andato avanti vuol dire
che, con tutti i limiti, ha comunque funzionato. Va bene tutto
purch il nuovo sistema sia pi
efficiente. Ci auguriamo che in
tempi ragionevoli si possa chiudere questa vicenda ma credo
che difficilmente si chiuder
entro lanno. Noi siamo disposti
a dare il nostro contributo. I liberi consorzi danno ai comuni
un ruolo centrale ma vogliamo
comprendere come sar disegnata la geografia. Parliamo
di aree metropolitane o di citt
metropolitane? Sappiamo che
lAssessorato Autonomie locali
sta lavorando bene quindi siamo
al momento fiduciosi.
Sergio Capraro

PATTO DI STABILIT, CORTE COSTITUZIONALE


BOCCIA SANZIONI
Con grande soddisfazione prendiamo
atto della sentenza (n.219/2013) con
cui la Corte Costituzionale ha dichiarato
illegittima lapplicazione delle sanzioni
economiche sul mancato rispetto del
patto di stabilit per le regioni a Statuto
Speciale. E anche merito della nostra
Associazione, promotrice del ricorso,
se si giunti a questo importante risultato per una regione, come la nostra,
le cui esigenze di andare oltre i vincoli
attuali sono dettate da necessit urgenti.
Questo il commento di Paolo Amenta
e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vicepresidente vicario e segretario
generale dellAnciSicilia, che aggiungono: La sentenza, dunque, non solo
ha respinto il ricorso della Presidenza
del Consiglio dei Ministri contro linapplicabilit della sanzione, ma apre uno
spiraglio per quei comuni che avevano a suo tempo intentato il ricorso e che
potrebbero recuperare i fondi tagliati per evitare il tracollo.

11

La ricetta anticrisi
arriva dai giovani
I giovani industriali e costruttori edili
studiano un progetto per uscire dal tunnel

capaci di ampliare le attivit


ormai controproduimprenditoriali made in Sicily
cente e snervante
in tutto il mondo.
sentire parlare di
L'industria siciliana non pu
crisi e speranze di ripresa:
pensare di soccombere alla
il momento di rialzarci e cercare
crisi ha detto Ontario - bens
insieme soluzioni per uscire
deve con tutte le sue forze rinda questa situazione. In queste
novarsi e ripartire con forza
parole di Angelo Turco, presidente dei gruppi di
giovani imprenditori
di Ance Sicilia ben sintetizzato il nuovo approccio di costruttori
edili e industriali che
a Palazzo Forcella De
Seta si sono riuniti il 5
luglio scorso per trovare
sinergie e soluzioni concrete. I giovani di Ance
Sicilia e quelli di Confindustria Sicilia, presieduti da Silvio Ontario, al termine della prima assemblea congiunta a Palermo, hanno deciso di avviare sinergie
per pianificare opportune diversificazioni
produttive delle imprese
associate (edili e industriali) e per creare insieme nuove filiere di
tecnologia e di design dA SINISTRA: Angelo Turco e Silvio Ontario
12

pianificando opportune diversificazioni e ampliando il raggio


dazione a tutto il mondo dimenticando i vecchi principi
di appartenenza al territorio.
Si apre un percorso alternativo
per gli imprenditori che con
coraggio vorranno intrapren-

Cronache Parlamentari Siciliane

p r i m o
p i a n o
poi, il pieno utilizzo dei fondi
europei solo per
gli investimenti
e non pi per
sostenere e alimentare il precariato; la semplificazione delle valutazioni
dimpatto ambientale; la riduzione dei costi per le registrazioni dei
contratti; lavvio
dei piani citt;
pi risorse per
il credito agevolato e per lo
sviluppo del turismo.
Il neo eletto presidente Ance
Il tavolo dell'assemblea svoltasi a palazzo Forcella de Seta
Palermo Fabio
Sanfratello ha
Basta lamentarsi, occorre reagire ma teniamo
elencato i dramaperte le vertenze con la classe politica
matici dati provenienti dalla cassa edile. Il
giorno dellAnce, Mario Presicci,
dere limpegnativa ricerca di
coordinatore del Comitato Gioe il neopresidente di Ance Pasoluzioni allimpossibilit di otvani Mezzogiorno Ance Mario
lermo, Fabio Sanfratello), ha
tenere nella propria terra spazi
Presicci, forte della sua esperibadito la volont di agire nei
di mercato sufficienti a garantire
rienza nelle regioni meridionali,
confronti dei governi nazionale
occupazione.
ha ribadito la necessit di sie regionale per ottenere quelle
Liniziativa, per, dicono i gionergie e ha parlato di investiiniziative necessarie a migliorare
vani imprenditori non una
menti nel turismo prendendo
le condizioni del fare impresa
fuga, n la rinuncia allimpegno
spunto dal brillante caso Puglia.
in Sicilia.
delle due associazioni sulle tante
Il Presidente nazionale Ance
In testa, la possibilit di comvertenze aperte nei confronti
Giovani Filippo delle Piane ha
pensare i debiti fiscali con gli
della classe politica.
sposato liniziativa parlando
ingenti crediti vantati nei conInfatti, lassemblea congiunta
degli attuali ottimi e costruttivi
fronti delle pubbliche amminidei Giovani di Ance Sicilia e di
strazioni, come immediata imrapporti tra i Giovani Ance e
Confindustria Sicilia (cui hanno
missione di liquidit nel sistema
Confindustria a livello nazionale
preso parte anche il presidente
senza dovere pi attendere che
che stanno portando a diverse
nazionale di Ance Giovani, Figli enti siano in condizione di
idee di iniziative congiunte.
lippo Delle Piane, il coordinatore
pagare le imprese. Seguono,
del comitato Giovani MezzoSergio Capraro
Numero 13/14 - luglio 2013

13

tagliare
con attenzione
Intervista a Nino Oddo (Il Megafono),
Deputato Questore allAssemblea Regionale

eputato nella quattordicesima legislatura, tornato allArs in questa


sedicesima. Bancario, cinquantaduenne di Erice (Tp), deputato
questore nel Consiglio di Presidenza dellArs e iscritto al
gruppo Il Megafono Lista Crocetta che appoggia lazione di
governo. Salvatore Antonino
Oddo, per tutti Nino, anche
leader regionale del Psi. Un partito che allArs mancato per
la prima volta nella scorsa legislatura.
Che effetto le ha fatto tornare
a Palazzo dei Normanni?
Per me un onore rientrare
qui dove i socialisti hanno scritto
belle pagine del Parlamento siciliano, da Lauricella a Piccione.
Come sta operando il Consiglio
di Presidenza?
Questo Consiglio di Presidenza
si calato nel contesto attuale,
operando la revisione dei costi
e l assoluto rigore contabile che
caratterizza la politica siciliana
di questa stagione. E una missione difficile e dolorosa perch,
come nel caso del call center dellArs, a volte si costretti a tagliare anche posti di lavoro. Si
14

tratta quindi di tagli molto delicati


ed nostro dovere, pur riducendo
i costi, mantenere la qualit dei
servizi e possibilmente i livelli
occupazionali. Siamo riusciti in
bilancio a risparmiare 12 milioni
di euro rispetto allanno scorso.
Sono tanti i provvedimenti che
vanno in questa direzione, ne
cito solo uno per dare lidea: dalle
19 auto blu siamo passati a 7.

Dobbiamo, tuttavia, eseguire alcuni lavori necessari, come gli


adempimenti antincendio e la
ristrutturazione delle cucine.
Tutti, anche i colleghi del Movimento Cinque Stelle, hanno
preso atto di come un servizio
di ristorazione sia funzionale allattivit del Parlamento. In unistituzione come lArs le riunioni
si sovrappongono; non siamo di
fronte ad un benefit ma ad un
servizio indispensabile. Credo
che ci si stia rendendo conto
adesso anche come il servizio
call center fosse molto utile, se
non indispensabile.
Insomma lei sostiene che i
tagli vanno bene ma bisogna
stare attenti...
Assolutamente, su alcuni temi
occorre andare molto cauti. Il
rischio che sta correndo la classe
politica di rincorrere questa
tendenza a tagliare senza, in
certi casi, comprendere le conseguenze.
Per esempio?
Per esempio il Decreto Monti.
Siamo tutti daccordo sulla spending review ma leventuale recepimento di questo Decreto
rende praticamente impossibile
Cronache Parlamentari Siciliane

d i

C o n S i g L i o
p r e S i d e n z a

la sopravvivenza dei gruppi parlamentari. Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale
sullabolizione delle Province,
non condivido laccelerazione
sul decreto Monti che potrebbe
fare la stessa fine.
Su quali temi si sta incentrando la sua attivit legislativa
in questa fase?

tare firmato anche dal Presidente


Crocetta. Istituisce un reddito
minimo garantito al nucleo di
convivenza e riordina contributi
economici e servizi per i meno
abbienti. Tra i soggetti beneficiari
anche le coppie di fatto. Con questa legge quindi la Sicilia si porrebbe allavanguardia. Sono in
corso incontri con i colleghi del

di avanzamento dei progetti gi


finanziati a valere sui fondi comunitari rumeni che riguardano
linclusione scolastica e che
hanno portato nelle casse della
Fondazione duecentomila euro.
Abbiamo incontrato con loccasione il Ministro del Lavoro e il
direttore dellagenzia per limpiego ed stata messa in campo

Ho presentato due disegni di


legge: il primo ha come suo
obiettivo principale la concreta
realizzazione, anche in Sicilia,
del progetto vita indipendente
che mira, attraverso il superamento della logica dellassistenzialismo e dellospedalizzazione,
allautodeterminazione ed al
pieno inserimento nella societ
dei disabili gravi. Gli strumenti
per ottenere ci sono essenzialmente due: gli assistenti personali
e le Agenzie di vita indipendente.
Questo testo ha iniziato il percorso
in commissione Sanit. Il secondo
ddl lunico tra quelli parlamen-

M5S che hanno presentato un


ddl simile e intendiamo giungere
ad un testo unico da discutere
in commissione.
Che futuro immagina, infine,
per la Fondazione Federico
Secondo?
Credo che la Fondazione debba
puntare su due strumenti: innanzitutto sui progetti finanziati
con fondi comunitari. Lo sta gi
facendo e credo che debba puntare sempre di pi su questo
fronte. Facendo parte del Cda
della fondazione ho guidato una
delegazione in Romania perch
siamo andati a verificare lo stato

una collaborazione per la progettualit. La Romania utilizza


solo una piccola percentuale dei
fondi disponibili. Il secondo strumento la convenzione che esiste
gi su carta con la Regione per
il teleticketing. Bisogna metterla
in pratica. La Fondazione potrebbe cos gestire la biglietteria
di tutti i siti pi importanti in
Sicilia. Mi auguro che il nuovo
direttore Forgione accolga il
mio suggerimento di utilizzare
questi due strumenti per sviluppare ulteriormente le potenzialit della Fondazione.

Numero 13/14 - luglio 2013

Sergio Capraro

15

tutti impegnati
a superare la crisi
Intervista ad Anthony Barbagallo (Pd)
deputato segretario dell'Ars

nthony Barbagallo, 37
anni, avvocato amministrativista, deputato
segretario dell'Assemblea Regionale Siciliana. Ha iniziato
la sua carriera politica nel 1997
come consigliere comunale a
Pedara e nel 2000
diventato assessore
comunale. Nel 2005,
a soli 29 anni, Barbagallo stato eletto sindaco di Pedara, diventando il primo cittadino pi giovane di
Sicilia. Nel 2010 stato rieletto sindaco.
Nell'ottobre del 2012
stato eletto deputato
all'Ars con il Partito
Democratico con 9.694
preferenze.
Due i disegni di legge
su cui l'onorevole Barbagallo sta lavorando e che spera
di completare al pi presto: il
primo ddl riguarda la legge urbanistica, in quanto quella in
vigore troppo vecchia e rischia
di far aumentare sempre pi
l'abusivismo; l'altro la semplificazione amministrativa, in
quanto i cittadini sono sfiduciati
nel momento in cui devono ri16

volgersi alla Pubblica Amministrazione.


La semplificazione amministrativa aggiunge - non vuol
dire niente regole, ma significa
avere un Palazzo pi agile, un
Palazzo di vetro, che garantisca

il diritto dei cittadini e per le


amministrazioni di controllare
meglio.
Onorevole Barbagallo, quale
bilancio pu tracciare sull'attivit dell'Ars?
Rispetto al passato questa legislatura si sta caratterizzando
per un atteggiamento, diffuso
in tutti i parlamentari a pre-

scindere dalle forze politiche,


di voler dare un contributo importante per uscire da questo
momento di crisi e di difficolt
per la Regione Siciliana. La voglia di fare, l'operosit, la buona
volont un sentimento presente
in tutte le forze politiche. Rispetto al passato, in cui c'era qualche momento di
ostruzionismo in pi,
qualche incursione
piratesca, qualche tatticismo in pi, stavolta c' la voglia di dare
un contributo ognuno
per la sua parte, per
la sua storia politica,
per il suo modo di vivere e vedere la societ, per uscire da
questa crisi che si fa
sempre pi complicata.
Un bilancio sull'attivit del
Consiglio di Presidenza?
Il Consiglio di Presidenza si
caratterizzato per un taglio deciso su tutte quelle che sono
state le voci di spesa, che avevano
caratterizzato i vecchi Consigli
di Presidenza. A onor del vero
anche l'ultimo Consiglio di PreCronache Parlamentari Siciliane

d i

C o n S i g L i o
p r e S i d e n z a

sidenza nell'ultima fase ha effettuato dei tagli ai benefit dei


deputati e ad una serie di voci
di spesa. Noi abbiamo proseguito
in questa attivit, dal call center
alle agenzie di stampa, sono
tutti tagli che abbiamo fatto,
che sono sotto gli occhi di tutti
e che meriterebbero di essere
apprezzati di pi.
Quanto impegnativo il ruolo
di Deputato Segretario?
un ruolo impegnativo e di
grande responsabilit. I deputati
segretari siamo sei ma penso
che alla fine torneremo ad essere
tre. Nelle sedute notturne, durante il bilancio o la finanziaria,
quando si vota per alzata e seduta, il deputato segretario ha
una grandissima responsabilit
sulle procedure di voto. Quando
bisogna ricorrere alla conta del
voto, il deputato segretario deve
essere particolarmente attento
e responsabile. un'attivit che
non si vede, ma occorre grande
attenzione e grande lucidit.
Cosa vuol dire per lei essere
componente della commissione
Esame dei disegni di legge relativi alla materia statutaria?
un ruolo che ho accettato su
indicazione del partito, siamo
nelle condizioni di fare bene e
dare un assetto pi dinamico
agli organismi interni all'Assemblea e a tutti gli apparati
della burocrazia del Palazzo.
Bisogna cambiare un assetto
che relativo non solo agli status, ma anche all'organizzazione
del Palazzo che dura dal '54. Bisogna rivoluzionarlo e creare
anche un assetto statutario che
duri a lungo. Comunque sono
Numero 13/14 - luglio 2013

anche componente della Commissione Attivit Produttive e


di una serie di Intergruppi.
Lei sindaco di Pedara, quali
sono le difficolt che devono
affrontare oggi gli Enti Locali?
Dovrebbe esserci una maggiore
discrezionalit nell'Ente nel ripartire le risorse tra investimenti
e spese correnti, una omogenizzazione dei servizi perch
non possono esserci Comuni
che hanno meno risorse rispetto
ad altri magari contigui e quindi
un cittadino pi penalizzato
rispetto ad un'altro in temi quali
il welfare, le attivit ai minori,
i ricoveri ecc.. Occorre una maggiore omogenizzazione per alzare il livello di qualit di questi
servizi. In passato purtroppo
c' stato un taglio continuo ai
fondi degli Enti Locali, per la
prima volta quest'anno nella
Finanziaria regionale non ci
sono stati tagli, abbiamo garantito gli stessi fondi ai Comuni, per bisogna invertire
la tendenza e passare dal segno
meno a quello pi. Il sindaco
sempre la parte politica pi vicina alla gente, ai cittadini, rappresenta la citt e garantisce i
servizi primari non solo alla
persona ma anche per il vivere
civile e quotidiano, pertanto bisogna dare fiducia a questa
classe dirigente che amministra
i Comuni. Un'inversione di tendenza con maggiori risorse trasferite agli Enti Locali sarebbe
imprescindibile. Ci sono problematiche che riguardano i
Comuni, come i rifiuti e la gestione delle acque, che sono

temi scottanti, e secondo me i


sindaci responsabilizzati e in
un contesto migliore dal punto
di vista economico, potrebbero
gestire bene anche questi servizi.
I sindaci non possono essere
lasciati soli di fronte a problemi
relativi al sociale, ai minori o
ai disabili, serve un'assistenza
da parte delle Asl, della Regione,
dell'Assessorato alla Famiglia,
bisogna creare una sinergia
continua per aiutare chi sta
peggio. La politica non vuol
dire solo governare il territorio,
ma significa anche stare dalla
parte dei pi deboli. Una politica
attenta dovrebbe partire proprio
dai pi deboli.
Lei fa parte del Consiglio di
amministrazione della Fondazione Federico II. Cosa pensa
dellattivit della Fondazione?
La Fondazione porta avanti
un'importante attivit, di qualit,
nonostante le limitate risorse
a disposizione. Rispetto al passato c' un bilancio in pareggio,
ma bisogna aumentare la discrezionalit della Fondazione
e dare pi possibilit di investimenti in cultura. Secondo
me gli investimenti nella cultura,
anche in base a quanto previsto
dalla Costituzione, non sono investimenti sbagliati.
Ci sono obiettivi a cui la Fondazione dovrebbe puntare?
La valorizzazione del patrimonio
storico, non solo dell'Ars, ma
di tutta la Regione un obiettivo
che bisogna perseguire con ogni
sforzo ed energia da parte della
Fondazione.
Clara Salpietro

17

zone Franche
urbane, ok all'ars
Approvata a Sala d'Ercole
una mozione unificata per le Zfu.
Il Governo: saranno diciassette

Ars ha approvato le mozioni unificate che impegnano il governo regionale allistituzione delle zone
franche urbane in Sicilia. A
Sala dErcole lassessore alle
Attivit produttive Linda Vancheri, in rappresentanza del
Governo, ha annunciato che le
zone franche urbane nasceranno
a Catania, Gela, Erice, nellarea
industriale di Termini Imerese,
Messina, Barcellona, Aci Catena,
Castelvetrano, Palermo Brancaccio, Trapani, Bagheria, Acireale, Giarre, porto di Palermo,
Sciacca, Enna e Vittoria.
Le mozioni unificate approvate
sono la n. 54 Interventi per
ottenere il riconoscimento per
la Sicilia dello status di zona
franca, a firma degli onorevoli
Luca Sammartino (Articolo 4),
Nicola Leanza (Articolo 4), Carmela Maria Sudano (Articolo
4), Salvatore Lentini (Articolo
4) e Raffaele Nicotra (Articolo
4) e la n. 55 Iniziative per lattivazione delle zone franche urbane in Sicilia, a firma degli
onorevoli Nello Dipasquale (Il
Megafono Lista Crocetta), Gio18

vanni Di Giacinto (Il Megafono


Crocetta), Giambattista Coltraro
(Il Megafono Lista Crocetta),
Antonio Malafarina (Il Megafono
Lista Crocetta), Nino Oddo (Il
Megafono Lista Crocetta), Giorgio Ciaccio (M5S), Antonio Venturino (Misto), Angela Foti
(M5S), Valentina Palmeri (M5S),
Matteo Mangiacavallo (M5S),
Claudia La Rocca (M5S), Salvatore Siragusa (M5S), Vanessa
Ferreri (M5S), Francesco Cappello (M5S), Gianina Ciancio
(M5S), Giancarlo Cancelleri
(M5S), Stefano Zito (M5S), Valentina Zafarana (M5S) , Giampiero Trizzino (M5S), Maria Cirone (Pd), Bruno Marziano (Pd)
e Antonella Milazzo (Pd).
In aula sono intervenuti sullargomento diversi deputati:
Nello Dipasquale (Il Megafono
Lista Crocetta) ha affermato
che listituzione delle zone franche, mette in condizione e possono mettere davvero in condizione parti importanti della
Sicilia di ridisegnare un nuovo
sviluppo, di ripensare ad una
crescita diversa; non ci stiamo
inventando nulla di particolare.

In Sardegna ha aggiunto Dipasquale- partito un percorso


di un progetto che vede listituzione delle zone franche attraverso il coinvolgimento proprio dei territori e, permettetemi
di dire, che io ho una particolare
attenzione e vocazione verso
quello che il territorio, la valenza e limportanza del territorio. In Sardegna gi i consigli
comunali hanno iniziato a deliberare ladesione, lindividuazione delle aree delle zone franche e io penso che noi dobbiamo
avviare queste procedure e le
dobbiamo avviare altrettanto
velocemente.
La zona franca urbana ha
detto invece Bernadette Grasso
di Grande Sud - deve essere distinta dalla zona franca semplice. La prima prevede una defiscalizzazione. In aula si chiedeva di estendere la zona franca
urbana a tutta la Sicilia ma io
ho esternato delle perplessit
perch verrebbe meno il principio di libera concorrenza con
le altre regioni dItalia. Oggi
si stabilito che verranno finanziate 17 zone franche urCronache Parlamentari Siciliane

p a r L a m e n T o
bane, gi oggetto di discussione
tra la Regione siciliana e il Governo centrale. Mai finora sono
state finanziate. Il mio dubbio
che queste vengano finanziate
con il Pac (Piano di azione e
coesione), non chiaro se queste
somme ci sono o no. Secondo
me la Regione dovrebbe puntare
anche sulle zone interne, previste dalle norme comunitarie
di sviluppo. Chiedo al Governo
nei prossimi cinque anni come
intende programmare la programmazione europea per i
prossimi cinque anni.
Secondo Carmela Maria Sudano
di Articolo 4 queste mozioni
che riguardano dei temi simili,
in realt sono molto differenti
tra loro, perch le zone franche
urbane sono una cosa e la zona
franca unaltra cosa. E quindi,
volevo tranquillizzare la collega
Grasso che i fondi stanziati per
le zone franche urbane nulla
hanno a che vedere con la zona
franca, proprio perch la zona
franca urbana prevede degli
stanziamenti che andranno ai
singoli Comuni per andare a
sgravare e defiscalizzare alcune
aree del nostro territorio. Mentre
la zona franca tuttaltra cosa
perch prevede un regime fiscale
e doganale completamente diverso e speciale riconosciuto
dalla Comunit Europea. Io non
dico che la Comunit Europea
riconosca necessariamente tutta
la Sicilia zona franca, ma credo
che almeno una battaglia vada
fatta. Noi avevamo un termine
che era il 24 giungo proprio
perch la Comunit Europea
entro il 24 giugno doveva rifare
Numero 13/14 - luglio 2013

il Codice doganale e a quel punto


non potevamo pi intervenire.
Questo termine slittato al 1
novembre e, quindi, chiedo al
Governo di impegnarsi al fine
di poter ottenere questi sgravi
perch, in un momento come
questo in Sicilia, credo che per
lo sviluppo della nostra terra
lunica cosa che possiamo fare

pensare che imprese che vengono da fuori intervengano


qua in Sicilia per creare le infrastrutture, tutte quelle occasioni, data gi la nostra burocrazia pesante, che possano servire per lo sviluppo della nostra
terra.
Per Nino DAsero (Pdl) le mozioni qui presentate hanno, a
19

mio avviso, una valenza, comunque uno stimolo, comunque


un impegno perch si possa
aprire in questo Parlamento
un momento di dibattito serio
per portare a risultati, a ulteriori
tappe di un percorso che, non
illudiamoci, possa essere definito, ma che assieme con limpegno di tutti possa determinare
20

un concreto momento di prospettiva per una Sicilia che


tanto patrimonio ha con i beni
culturali, ambiente e turismo
reale integrato in un sistema
con la portualit, con il suo
grande patrimonio che lagricoltura, con il suo grande patrimonio che lenergia e la
possibilit di determinare, anche

attraverso lutilizzo delle risorse


umane, un diverso momento
di impegno ma sicuramente
questi passano da una grande
attivit di confronto, da un
grande senso di responsabilit
che le forze politiche devono
dimostrare con i fatti e non con
le parole.
Prima del voto finale di approvazione intervenuta lassessore
Vancheri: larrivo delle zone
franche urbane in queste 17
citt si spera sia proprio la boccata di ossigeno che serve, innanzitutto, per non fare morire
quelle attivit che, magari oggi,
stanno per morire e, dallaltra
parte, magari, deve servire per
ricreare quellanimazione territoriale da cui partono, comunque, degli input che sono degli
input positivi e degli input di
sviluppo. Se riusciamo a concentrare bene quello che succeder in queste 17 citt e cerchiamo pure di integrare quelli
che sono gli altri strumenti
che, comunque, allinterno del
PAC sono contenuti e che riguardano pure la crescita delle
imprese - penso al credito di
imposta, penso anche alla individuazione di aree di crisi che
possono essere aree individuate,
oltre a quella di Termini Imerese
- penso anche alla misura che
abbiamo inserito allinterno del
PAC che riguarda in modo specifico lo sviluppo industriale
della Sabatini, la cosa importante
deve essere che la zona franca
urbana uno strumento che
in modo integrato deve interagire con lutilizzo di altri strumenti.
Cronache Parlamentari Siciliane

p a r L a m e n T o

Lavori daula

Ddl albergo diffuso,


votato passaggio
agli articoli
Seduta del 10 luglio
Svolta la discussione generale
e votato il passaggio agli articoli
del disegno di legge Norme
per il riconoscimento dell'Albergo
diffuso in Sicilia. E stato fissato,
inoltre, il termine per la presentazione degli emendamenti
(16 luglio alle ore 12). In mancanza del relatore, Giorgio Assenza (Pdl), ha svolto la relazione
il presidente della IV Commissione, Giampiero Trizzino (M5S).
Il disegno di legge ha detto
Trizzino - mira ad introdurre
Numero 13/14 - luglio 2013

in Sicilia una disciplina che gi


presente in altri ordinamenti
regionali. LAlbergo diffuso
rappresenta una forma di ricettivit innovativa che parte
dallidea di dislocare gli alloggi
e le strutture di servizio, quindi
le hall, i sistemi di ristorazione,
nelle abitazioni e negli immobili
di un centro storico. Lo sviluppo
orizzontale della struttura ha
una duplice valenza: da un lato,
garantisce al turista-viaggiatore
di immergersi nellatmosfera
autentica della vita dei piccoli
borghi, coniugando uno dei
pi importanti e moderni aspetti
del turismo, ossia quello della
relazionalit; dallaltro, garan-

tisce la conservazione, la tutela


e, soprattutto, la valorizzazione
dei centri storici che, come noto,
dopo la riforma del 2008, sono
entrati a pi pari tra i beni paesaggistici, ai sensi dellart. 136
del Codice dei Beni culturali,
decreto legislativo n. 42.
Trizzino ha aggiunto che il
carattere relazionale, unitamente
a quello sostenibile, tipico dellAlbergo Diffuso, fa s che esso
si rivolga ad una domanda interessata a soggiornare in un
contesto urbano di pregio e a
vivere a contatto con i residenti,
piuttosto che con gli altri turisti.
Le esperienze delle altre regioni
dimostrano che questo modello
21

di ricettivit si rivela particolarmente adatto al ripristino


di quei borghi storici, di interesse artistico, che, per, pagano
il prezzo di strutture urbanistiche troppo vecchie, quali, ad
esempio, il programma di fabbricazione che le hanno, chiaramente, impedito la giusta va-

solo dal lavoro dei deputati che


compongono la IV Commissione,
il testo stato realizzato anche
grazie allAssociazione Nazionale
degli Alberghi Diffusi, di cui
Presidente Giancarlo DallAra
che il promotore in Italia dellAlbergo Diffuso, infatti, ricordo
che lAlbergo Diffuso una

lorizzazione. La sostenibilit
del progetto, inoltre, si manifesta
alla luce di un altro principio,
quello del minimo consumo del
suolo: infatti, il recupero, la
valorizzazione di vecchi edifici,
diminuisce il fenomeno delle
nuove costruzioni come bacino
di ricettivit turistica.
Prima ad intervenire nella discussione generale Claudia La
Rocca (M5S) che ha sottolineato
come si tratti di un disegno
di legge molto partecipato, non

realt italiana che adesso copiano dallestero. In Italia esistono gi una settantina di alberghi diffusi e anche in Sicilia
ne esistono ben cinque. Hanno
aiutato alla realizzazione del
testo anche gli attivisti del Movimento Cinque Stelle e alcuni
albergatori, in particolare di
Scicli e di Modica venuti in audizione in Commissione.
Bernadette Grasso (M5S) ha
espresso qualche perplessit:
quando parliamo dellalbergo

22

diffuso, partiamo da una struttura alberghiera che una struttura orizzontale. La mia idea,
invece, non solo quella del
paese-albergo - non quindi dellalbergo diffuso - cos come
prevista dal disegno di legge,
ma del paese-albergo. C una
sostanziale differenza. La differenza, a mio avviso,
fra il paese-albergo e
lalbergo diffuso sta
nellorganizzazione
dei servizi. E mi spiego. Significa mettere
a sistema tutte quelle
strutture ricettive che
sono extra alberghiere, quindi mi riferisco
ai bed and breakfast
o alle case vacanze.
Perch, tra laltro, non
prevista, ed era un
altro degli emendamenti che non stato
accolto, quella della
gestione comunale.
Che cosa significa?
Lapertura e la chiusura devono essere
regolamentate. E nel
provvedimento al nostro esame, di ci non vi traccia.
Per Maria Cirone in Di Marco
(Pd) occorre sottolineare lapporto che, alla stesura di questo
disegno di legge, hanno dato
anche altri provvedimenti presentati da altri colleghi, che
sono stati esaminati e che hanno
consentito di pervenire a questo
testo che, secondo me, il meglio
che la Commissione abbia potuto
produrre. Rimane, certo, allordine del giorno, il tema pi
Cronache Parlamentari Siciliane

pa r L a m e n To
complessivo di una riforma del
turismo in Sicilia. Una riforma
del turismo che possa accogliere
anche le sottolineature che lonorevole Grasso, test, evidenziava. Oggi stiamo parlando di
unimportante proposta che la
Sicilia offre al mercato turistico
e che ha una sua caratterizzazione molto particolare. Ci che
stiamo cercando di fare con la
proposta dellalbergo diffuso
di dare vita ad un certo tipo di
imprenditorialit e di relazionalit, appunto, tra lofferta e
la domanda, che ha al centro
della sua attenzione la persona.
Cataldo Fiorenza (Il Partito dei
Siciliani Mpa), nellapprezzare
il testo, ha stigmatizzato lassenza del governo: sarebbe
stato utile capire dal Governo
se ci sono a disposizione delle
risorse economiche che potessero agevolare questo percorso!
Immagino un piccolo paese che
diventi tutto un albergo; immaginate una strada di un paese
medievale siciliano, lintera
strada che diventi tutto un albergo, cio dal suo porticato
iniziale ognuna delle case appartenente alla piccola strada
poter diventare un alloggio per
il turista che entri in un modello
assolutamente nuovo di confronto con quello che il territorio e viverlo appieno. Ma
per fare questo, signor Presidente, ci vogliono risorse e per
farlo bene le risorse devono essere spese benissimo, capire se
tutto questo possibile, oppure
che non rimanga solo ed esclusivamente una straordinaria
Numero 13/14 - luglio 2013

legge innovativa che la Sicilia


si appronta ad avere una differenza sostanziale.
Anche Vincenzo Figuccia (Il
Partito dei Siciliani Mpa) si
detto soddisfatto del testo, tuttavia ha aggiunto che serve
una norma organica per la riforma del turismo e per fare questo,
signor Presidente, mi faccia
dire qualche parola a sostegno
di quello che diceva lonorevole
Fiorenza prima, serve lintervento del Governo, serve quantomeno la presenza e lattenzione
del Governo che invece, ahim,
purtroppo, rimane giustamente
incagliato nelle mille vicissitudini legate a fronteggiare lemergenza forse, se non oggi
in Aula spero che sia per questo
e che di questo stia chiss altrove
parlando, ma serve anche che
comunque lattenzione venga
mostrata. Questo un primo
disegno di legge, noi lo valutiamo positivamente e per questo
ovviamente esprimiamo un parere favorevole.
Marco Falcone (Pdl), infine, si
detto favorevole a creare dei
contesti di accoglienza di questi
visitatori della nostra terra.
Ecco perch noi siamo sostanzialmente favorevoli, dovremmo
soltanto magari apporre alcune
piccole modifiche, dobbiamo
evitare che in qualche parte si
facciano degli obblighi, ma bisogna invece creare delle facolt.
Per esempio, non necessariamente lalbergo deve avere un
centro commerciale, pu avvalersi di un centro commerciale,
cio dobbiamo creare una rete,
un sistema perch questo nuovo

modo di pensare e di fare turismo, di valorizzare dei contesti


abitativi - che forse sono sottoutilizzati - possa trovare forma
e concretezza.
In apertura di seduta il Presidente Ardizzone ha espresso
solidariet a Padre Gianni Trumello, Parroco della Chiesa di
S. Cristina di Borgo Nuovo a
Palermo, vittima, insieme a due
confratelli, di un gravissimo
gesto intimidatorio. Sono convinto ha detto - che lepisodio,
avvenuto a poche settimane
dalla beatificazione di Padre
Pino Puglisi, non vada e non
possa essere sottovalutato.

Riforma elettorale,
approvata sospensiva
Seduta del 9 luglio
proseguita la discussione generale e approvato il passaggio
agli articoli del disegno di legge
Modifiche della legge regionale
20 marzo 1951, n. 29 in materia
di elezione dei deputati dellAssemblea regionale siciliana e
del Presidente della Regione.
Durante la seduta, presieduta
dal vicepresidente Antonio Venturino, sullordine dei lavori
sono intervenuti gli onorevoli
Marco Falcone (Pdl), Bernadette
Grasso (Grande Sud), Salvatore
Cordaro (Pid-Cantiere Popolare),
Giovanni Roberto Di Mauro (Il
Partito dei Siciliani Mpa) e
Santi Formica (Lista Musumeci)
per chiedere un approfondimento e quindi una sospensione.
Il Presidente, prima di sospendere i lavori per mezzora, ha
dato la parola allassessore alle
23

Autonomie locali e alla Funzione


Pubblica Patrizia Valenti, che
ha illustrato i contenuti dellarticolo 1 ed ha dichiarato di
rimettersi allaula.
Alla ripresa dei lavori si svolto
un serrato confronto sullarticolo
1, con numerosi interventi di
deputati di tutti i gruppi parlamentari. Baldo Gucciardi (Pd)
ha chiesto il rinvio del testo in
Commissione per un approfondimento. Marco Forzese (Democratici Riformisti per la Sicilia), presidente della I Commissione, si dichiarato contrario al rinvio. Il Presidente
ha posto in votazione per alzata
e seduta, la richiesta di rinvio
in Commissione che non stata
approvata. Pertanto si proseguito nellesame del disegno di
legge.
Cos hanno preso la parola Antonello Cracolici (Pd), Giovanni
Roberto Di Mauro (Il Partito
dei Siciliani Mpa), Marco Forzese (Democratici Riformisti
per la Sicilia), Santi Formica
(Lista Musumeci), Alice Anselmo, Baldassare Gucciardi, Salvatore Cordaro, Bernadette
Grasso (Grande Sud), Mariella
Maggio, Antonella (Udc), Antonella Maria Milazzo (Pd), Luca
Sammartino (Articolo Quattro),
Filippo Panarello (Pd) e Maria
Cirone Di Marco (Pd). Mentre
sullordine dei lavori hanno
preso la parola: gli onorevoli
Girolamo Turano ( Udc) e Giovanni Roberto Di Mauro (Il Partito dei Siciliani - Mpa).
Il Presidente ha comunicato
che pervenuta richiesta formale di sospensiva, ai sensi del24

larticolo 101 del Regolamento


interno, a firma degli onorevoli
Mariella Maggio (Pd), Calogero
Firetto (Udc) ed altri. La sospensiva posta in votazione per
alzata e seduta stata approvata
con 31 voti favorevoli e 27 contrari.
In apertura Venturino aveva
comunicato le dimissioni dellonorevole Salvatore Cascio
(datate 6 luglio 2013) dalla carica di deputato Segretario. Al
contempo ha lasciato il gruppo
PID Cantiere popolare e ha
aderito al Gruppo parlamentare
Articolo 4.
Il gruppo Articolo 4 peraltro risulta gi rappresentato nel Consiglio di Presidenza. La situazione
del Gruppo parlamentare PID
Cantiere popolare, che in atto
consta di due deputati eletti nello
stesso collegio elettorale, sar
sottoposta al Consiglio di Presidenza gi convocato.

Savona illustra
riforma elettorale
Sedute del 3 luglio
Incardinato il disegno di
legge Modifiche della legge
regionale 20 marzo 1951,
n. 29 in materia di elezione
dei deputati dell'Assemblea
regionale siciliana e del Presidente della Regione. La discussione generale stata rinviata allarticolo 1, fissando il
termine per la presentazione
degli emendamenti a luned 8
luglio. Questi i fatti salienti
delle due sedute del 3 luglio,
presiedute dal Presidente Giovanni Ardizzone e dal vicepre-

sidente Salvo Pogliese. In aula


l'onorevole Riccardo Savona
(Democratici Riformisti per la
Sicilia) ha svolto la relazione
che riportiamo quasi intergralmente data l'importanza della
materia. La recente modifica
dello Statuto della Region ha
detto Savona -, attuata con la
legge costituzionale 7 febbraio
2013 n. 2 che ha ridotto a settanta il numero dei deputati
dell'Assemblea regionale siciliana, richiede un necessario
adeguamento anzitutto sul
piano tecnico della legge elettorale, la legge regionale 20
marzo 1951, n. 29. Inoltre, proprio a seguito della citata modifica statutaria, opportuno
evitare un'indebita compressione
della rappresentativit democratica a livello territoriale, che
deriverebbe dal mantenimento
dellattuale sistema elettorale,
in cui non tutti i deputati sono
eletti nei collegi
provinciali. Sul
piano politico,
infine, si ritiene
non pi accettabile un sistema che consenta ad alcuni candidati di rivestire la carica di
deputato regionale in difetto della legittimazione del voto popolare, essendo
collegata la loro elezione allinserimento nella lista del Presidente della Regione eletto.
Il presente disegno di legge
ha proseguito Savona - approvato dalla I Commissione Affari
Istituzionali nella seduta del
Cronache Parlamentari Siciliane

p a r L a m e n T o
26 giugno 2013, diretto a modificare la legge regionale n.
29 del 1951 mediante labolizione
della lista regionale del candidato alla carica di Presidente
della Regione (cosiddetto listino)
e lelezione di tutti i deputati
nei collegi provinciali col sistema
proporzionale. Resta ferma la
soglia di sbarramento attualmente prevista, in virt della
quale non sono ammesse allassegnazione di seggi le liste che
non ottengano una cifra elettorale pari almeno al cinque
per cento dei voti validi in ambito
regionale. Al contempo, si introduce un meccanismo per
agevolare la formazione di una
maggioranza a sostegno del
Presidente della Regione e dunque favorire la stabilit del Governo, attraverso lattribuzione
di un premio alla coalizione
vincente entro il limite massimo di sei seggi, sempre assegnati nei collegi fino al raggiungimento del sessanta per
cento dei seggi (42 seggi su un
totale di 70 seggi). Resta, inoltre,
invariata la regola per cui il
Presidente della Regione ed il
candidato alla carica di Presidente arrivato secondo nella
competizione sono deputati di
diritto.
A seguito delle modifiche proposte ha concluso il deputato
del gruppo Drs - la composizione
dellAssemblea regionale risulta
cos determinata: due seggi
sono attribuiti ex lege al Presidente della Regione ed al candidato miglior perdente; dei
sessantotto seggi residui, sessantadue sono distribuiti nei
Numero 13/14 - luglio 2013

collegi provinciali in base alla


popolazione ed assegnati alle
liste che abbiano superato la
soglia di sbarramento del cinque
per cento; gli altri sei seggi costituiscono il premio per la formazione della maggioranza e
sono assegnati alle liste collegate
al Presidente della Regione fino
a concorrenza di 42 seggi ovvero, nel caso in cui le liste collegate al Presidente della Regione abbiano gi ottenuto 42
seggi nei collegi, alle liste non
collegate al Presidente della
Regione che abbiano superato
la soglia di sbarramento, con
un meccanismo analogo a quello
attualmente previsto con riferimento ai seggi del listino. Si
introduce, altres, la disciplina
per attribuire il seggio spettante
di diritto al candidato Presidente
della Regione arrivato secondo
(cosiddetto capo dellopposizione),
qualora questo resti vacante
per dimissioni o per qualsiasi
altra causa. In tal caso, il seggio
assegnato al gruppo di liste
non collegato al Presidente della
Regione con la maggiore cifra
elettorale regionale ed attribuito
al candidato di quel gruppo
che, nellambito di tutti i collegi,
abbia ottenuto il pi alto numero
di preferenze. Tale norma ha
lobiettivo di colmare una lacuna
normativa dellattuale legge
elettorale.
Il Presidente Ardizzone ha comunicato che la Conferenza dei
Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi oggi, sotto
la sua presidenza, presenti i vicepresidenti Antonio Venturino
e Salvo Pogliese, con la parte-

cipazione dellAssessore per la


autonomie locali, Patrizia Valenti, ha approvato allunanimit
il programma-calendario dei
lavori parlamentari per la corrente sessione.
Ardizzone ha aggiunto che la
Commissione Bilancio non pu
rendere il parere regolamentare
sui disegni di legge in assenza
delle relative relazioni tecniche
da parte del Governo. Il Presidente ha comunicato inoltre
che la mozione n. 137 concernente il call center dellArs, a
firma dellonorevole Salvatore
Cordaro (Pid-Cantiere Popolare)
e altri, depositata in data 27
giugno 2013, dichiarata irricevibile, in quanto vertente
su materia univocamente affidata alla competenza del Consiglio di Presidenza dellArs.
Ai sensi dellarticolo 83, hanno
preso la parola: gli onorevoli
Giuseppe Milazzo (Pdl), Vincenzo
Figuccia (Partito dei Siciliani
- Mpa), Salvatore Lentini (Art.4),
VincenzoVinciullo (Pdl), Pippo
Gianni (Misto), Pippo Sorbello
(Udc) e Claudia La Rocca (M5S)
per evidenziare lutilit del call
center dellAssemblea regionale
siciliana.
Lonorevole Francesco Cappello(M5S) ha evidenziato che il
Gruppo Parlamentare Movimento Cinque Stelle non rappresentato nel Consiglio di Presidenza. Il Presidente ha assicurato che largomento sar affrontato in Commissione per
il Regolamento e che non c
alcuna volont da parte del Consiglio di Presidenza di escludere
il Movimento Cinque Stelle.
25

Governo assente,
seduta lampo
Seduta del 2 luglio
Assente il Governo non stato
possibile discutere le mozioni
allordine del giorno. Cos il vicepresidente Antonio Venturino,
dopo le comunicazioni ha rinviato all'indomani (mercoled
3 luglio 2013) con lo stesso ordine del giorno: comunicazioni;
seguito della discussione della
mozione: Iniziative finalizzate
alla modifica della convenzione
stipulata dalla Regione siciliana
con Siciliacque S.p.A. al fine di
ridurre la tariffa del servizio
idrico integrato ai cittadini degli
ambiti territoriali ottimali (ATO);
discussione unificata delle mozioni: Interventi per ottenere
il riconoscimento per la Sicilia
dello status di zona franca;
Iniziative per l'attivazione delle
zone franche urbane in Sicilia.

Svolta la rubrica
Energia e Pubblica
utilit
Seduta del 26 giugno
Lassessore Nicol Marino ha
risposto alle interrogazioni e
interpellanze della rubrica: Energia e servizi di pubblica utilit
nel corso di questa
seduta presieduta dal
vicepresidente Salvo
Pogliese. Rinviato,
invece, il seguito della
discussione della mozione Iniziative finalizzate alla modifica
della convenzione stipulata dalla Regione
26

siciliana con Siciliacque S.p.A.


al fine di ridurre la tariffa del
servizio idrico integrato ai cittadini degli ambiti territoriali
ottimali (ATO).
Allordine del giorno cera anche
la discussione unificata delle
mozioni Interventi per ottenere
il riconoscimento per la Sicilia
dello status di zona franca, e
Iniziative per lattivazione delle
zone franche urbane in Sicilia,
ma il Presidente ha dato lettura
della nota del 24 giugno 2013,
con cui lassessore per le attivit
produttive, Linda Vancheri, ha
comunicato di non poter essere
presente perch impegnata al
Ministero dello Sviluppo Economico per risolvere gli ultimi
nodi procedurali relativi alle
Zone Franche Urbane e alla Zona
Franca della Legalit.
Letta in aula anche la nota del
25 giugno, con cui lonorevole
Francesco Cascio (Pdl), coinvolto
nella qualit di persona sottoposta a indagine, nell'ambito
dellinchiesta giudiziaria Grandi
Eventi, nel rispetto dellattivit
istruttoria in corso e nella fondata
aspettativa di una definizione
chiarificatrice della sua totale
estraneit ai fatti contestatigli,
ritiene opportuno autosospendersi dalla carica di presidente
della Commissione Esame delle attivit dellUnione Europea, con la
conseguenziale rinuncia allindennit di carica prevista per codesto
ruolo.
Gli onorevoli Vincenzo
Vinciullo (Pdl) e Siragusa hanno espresso

solidariet a Cascio. Il Presidente


inoltre ha comunicato che, a seguito della decadenza dalla carica
di deputato regionale dell'onorevole Salvatore Caputo (Pdl),
la Commissione per la verifica
dei poteri, dopo aver proceduto
ai necessari accertamenti, ha
deliberato di attribuire il seggio
rimasto vacante al candidato
Pietro Alongi, primo dei non
eletti. Alongi ha giurato e il Presidente Pogliese lo ha dichiarato
immesso nelle funzioni di deputato allAssemblea regionale
siciliana.
Sullordine dei lavori hanno preso
la parola: gli onorevoli Salvatore
Cordaro (Pid Cantiere Popolare),
Vincenzo Vinciullo (Pdl), Nello
Musumeci (Lista Musumeci),
Nino D'Asero (Pdl), Matteo Mangiacavallo (M5S), Bernadette
Grasso (Pdl), Giovanni Greco
(Partito dei Siciliani - Mpa), Pippo
Gianni (Misto) e Orazio Ragusa
(Udc), che hanno chiesto un momento di riflessione allUfficio
di Presidenza dellArs sulla soppressione del call center, che impiega 15 lavoratori. Il Presidente
Pogliese, dopo aver rivolto ai lavoratori del call center un plauso
per il servizio reso, ha fatto presente che il Consiglio di Presidenza, dopo avere prorogato per
oltre sei mesi il servizio prestato
dai predetti lavoratori, ha tuttavia
deciso di dare lavvio ad un nuovo
servizio a costo zero a decorrere
dal prossimo primo luglio. Ci
nonostante ha concluso Pogliese
- , riferir ai componenti dellUfficio di Presidenza tutte le riflessioni esternate.
Sergio Capraro
Cronache Parlamentari Siciliane

p a r L a m e n T o

I lavori
delle commissioni
Audizione della societ
Palermo Energia spa
Prima Commissione
Affari Istituzionali
Presidente: Marco Forzese
Nella seduta
del 2 luglio
stata istituita
una sottocommissione
per l'esame
dei disegni di
legge in materia di incompatibilit dei deputati regionali e l'elaborazione di un
testo condiviso da sottoporre
alla Commissione, sulla base del
disegno di legge n. 51 di iniziativa governativa. La sottocommissione composta, oltre che
dallo stesso presidente Marco
Forzese (Democratici Riformisti
per la Sicilia), dagli onorevoli
Giovanni Panepinto (Pd), Antonino D'Asero (Pdl), Salvatore Siragusa (Movimento 5Stelle),
Santi Formica (Lista Musumeci),
Antonio Malafarina (Il Megafono)
e Gianluca Miccich (Udc).
A seguire si tenuta, su proposta
dell'onorevole Vincenzo Figuccia
(Partito dei Siciliani - Mpa), l'audizione in merito agli assetti
Numero 13/14 - luglio 2013

della societ Palermo Energia


spa, interamente partecipata
dalla Provincia di Palermo, a
seguito della riforma delle province regionali. In Commissione
Bilancio e Commissione formazione e lavoro era stato evidenziato che la normativa nazionale
in materia di dismissione delle
societ controllate da enti pubblici
stata recentemente modificata
con la previsione di una proroga
del termine al 31 dicembre 2013
ed il Governo regionale impegnato ad analizzare tutte le problematiche legate al riassetto
delle province regionali, tra le
quali rientra quella delle societ
partecipate, anche sotto il profilo
della tutela dei lavoratori.
Il commissario straordinario
della Provincia di Palermo, Domenico Tucci, ha evidenziato
che l'amministrazione provinciale
si trova in una situazione critica
sul piano finanziario, pertanto
ha proposto di individuare, mediante percorsi di collaborazione
con la Regione, le risorse per
risolvere la vicenda delle societ
controllate ed anche per assicurare la funzionalit dell'ente
e lo svolgimento dei servizi essenziali.
L'onorevole Figuccia ha ricordato
che, in relazione alle societ direttamente o indirettamente
partecipate da enti pubblici, la

normativa nazionale impone lo


scioglimento oppure la dismissione della partecipazione entro
l'anno 2013 ed entro il medesimo
termine la Regione deve approvare la legge che disciplina l'istituzione dei consorzi di comuni
in sostituzione delle province
regionali. Ha quindi evidenziato
l'opportunit di verificare se sia
possibile prevedere in ambito
regionale una deroga alla disciplina nazionale.
L'onorevole Pietro Alongi (Pdl)
ha evidenziato che una situazione
analoga esiste nelle province di
Catania, Caltanissetta ed Enna
ed in ogni caso preminente la
necessit di trovare risorse finanziarie.
Per il segretario generale della
Provincia di Palermo, Salvatore
Currao, la societ Palermo Energia spa svolge servizi essenziali
per la Provincia con un onere
economico molto ridotto, essendo
questo rappresentato sostanzialmente dai costi per il personale. Inoltre ha comunicato che
una soluzione sarebbe quella di
gestire il servizio in proprio ma
tale tentativo non concretamente percorribile a causa del
divieto di assunzione di nuovo
personale; inoltre, dopo l'entrata
in vigore della legge regionale
n. 7 del 2013, la provincia in
regime di commissariamento e
27

non potrebbe, comunque, procedere all'esternalizzazione del


servizio attualmente prestato
dalla societ, la cui sorte inscindibilmente legata a quella
della provincia medesima.
Il presidente della societ Palermo
Energia spa, Vito Di Marco, ha
ribadito la necessit di una forte
e adeguata interazione con l'amministrazione regionale.
Sul tema intervenuto anche
l'onorevole Gianluca Miccich
(Udc), per il quale la situazione
delle societ interamente partecipate dalle province merita
particolare attenzione e dovr
formare oggetto di una specifica
riflessione nel momento in cui
la Commissione esaminer il disegno di legge relativo all'istituzione dei liberi consorzi di comuni.
L'onorevole Salvatore Siragusa
ha dichiarato che il Gruppo Movimento cinque stelle disponibile
ad esaminare tutte le iniziative
che hanno l'obiettivo di tutelare
i diritti dei lavoratori.
Prima della conclusione dei lavori, il presidente Marco Forzese
ha comunicato che la Commissione sar impegnata, dopo la
sospensione estiva dei lavori
parlamentari, ad affrontare la
questione relativa alla soppressione delle province regionali
ed in quella sede sar necessario
dare risposte precise sia con riferimento alla situazione dei lavoratori sia con riferimento all'assetto dell'amministrazione,
cercando di contemperare le diverse esigenze e gli interessi individuali e collettivi che vengono
in rilievo.
28

Monitoraggio
delle risorse stanziate
dagli assesorati
Beni culturali e Turismo
Seconda Commissione
Bilancio e Programmazione
Presidente: Antonino Dina
Nella seduta
del 4 luglio
stato affrontato il tema
delle risorse
stanziate per
l'Assessorato
regionale per
i beni culturali e l'identit siciliana e l'Assessorato regionale per il turismo, lo sport e lo spettacolo nel
bilancio di previsione per il
2013 e dell'istruttoria preliminare sugli enti e le associazioni
destinatarie di contributi regionali.
Il dirigente responsabile dell'area
affari generali del dipartimento
dei Beni culturali e dell'identit
siciliana, Enrico Carapezza, ha
affermato di ritenere prioritario
l'incremento, rispetto all'originaria dotazione, delle risorse
stanziate in due capitoli di bilancio, che risultano insufficienti
rispetto alle effettive esigenze:
il capitolo 376506 Utenze, servizi
ausiliari, spese di pulizia ed il
capitolo 776015 Spese per esplorazioni e scavi archeologici, per
la custodia, la manutenzione,
la valorizzazione, l'agibilit, la
conservazione ed il restauro dei
monumenti archeologici e delle

zone archeologiche. Oneri per


la direzione e l'assistenza ai
lavori. Indennizzi, che attualmente iscritto per memoria.
Il capo di gabinetto dell'Assessore
per i Beni Culturali, Gaetano
Pennino, ha dichiarato che l'istruttoria richiesta dal presidente
Antonino Dina (Udc) con nota
del 28 maggio 2013 stata ultimata e che sar trasmessa alla
Commissione nei prossimi giorni.
L'onorevole Giorgio Ciaccio (Movimento 5Stelle) ha evidenziato
che l'Assessorato deve intensificare gli sforzi di contenimento
della spesa, in modo da spostare
risorse dalle spese di funzionamento a quelle per interventi e
ha chiesto al Governo di conoscere i criteri per la selezione
delle iniziative di cui al capitolo
376528, Spese per iniziative di
carattere culturale, artistico e
scientifico di particolare rilevanza.
Per l'onorevole Claudia La Rocca
(Movimento 5Stelle) i musei regionali devono essere pi presenti
alle iniziative di diffusione culturale organizzate a livello nazionale ed internazionale e, per
sopperire alla carenza di risorse
del bilancio regionale, devono
essere incrementate le attivit
volte ad ottenere sponsorizzazioni
da parte di soggetti privati.
Per risolvere i problemi degli
enti culturali siciliani, secondo
l'onorevole Riccardo Savona (Democratici Riformisti per la Sicilia)
necessario elevare lo standard
dei servizi offerti a quello europeo. Riguardo agli enti ed alle
associazioni destinatarie di contributi regionali, ha ricordato
Cronache Parlamentari Siciliane

pa r L a m e n To
che la norma di riferimento
ancora l'articolo 128 della legge
regionale 12 maggio 2010, n.
11, che disciplina compiutamente
i criteri e le modalit di erogazione.
L'onorevole Vincenzo Vinciullo
(Pdl) ha fatto presente che l'assessore ai Beni Culturali, Maria
Rita Sgarlata, recentemente ha
dichiarato che saranno investiti,
nella sola provincia di Siracusa,
ben 70 milioni di euro nel settore
dei beni culturali.
Il capo di gabinetto dell'Assessore
per i Beni Culturali, nel corso
del suo intervento, ha comunicato
che i criteri di selezione delle
iniziative relative al capitolo
376528 sono stabiliti anno per
anno da una apposita circolare
a firma dell'Assessore, inoltre
ha reso noto che in corso di
approvazione una nuova strutturazione del dipartimento, che
comporter anche significativi
risparmi di spesa. Relativamente
alle risorse disponibili di cui ha
parlato nei giorni scorsi l'Assessore, precisa che le stesse si
riferiscono a fondi extraregionali,
in larga misura comunitari e
non alle risorse ordinarie del
bilancio regionale.
Prima della conclusione dei lavori,
il presidente Antonino Dina (Udc)
ha evidenziato come sia necessario
che l'Assessorato faccia pervenire
al pi presto in Commissione
una relazione dettagliata sullo
stato della spesa delle risorse comunitarie per il periodo 20072013 e sui progetti relativi alla
programmazione 2014- 2020,
un report sull'andamento delle
spese di funzionamento dell'AsNumero 13/14 - luglio 2013

sessorato nel corso degli ultimi


esercizi finanziari, l'istruttoria
richiesta sui contributi ad enti
ed associazioni nonch un rapporto sull'utilizzo delle risorse
stanziate sul capitolo 376528.
Infine ha aggiunto che, dopo
aver acquisito la documentazione
richiesta, la Commissione dovr
procedere all'audizione dell'Assessore Sgarlata.

Norme in materia
di panificazione
Terza Commissione
Attivit Produttive
Presidente: Bruno Marziano
Nella seduta
del 9 luglio
stato esaminato il disegno di legge
n.1, Nuove
norme in materia di panificazione, il
cui obiettivo di garantire il diritto al riposo della categoria
dei panificatori. La Commissione
in fase di votazione, ha approvato
l'emendamento 1.1 e l'articolo
1 cos come emendato.
Non stato approvato l'emendamento 2.2 e 2.3, approvato
invece l'emendamento 2.4.
Sospesa la votazione dell'emendamento 2.1, in quanto aggiuntivo. Infine stato approvato
l'articolo 2 come emendato.
In merito all'articolo 3, l'onorevole
Federico Lombardo (Partito dei
siciliani (Mpa) ha illustrato l'emendamento 3.4, a sua firma,

evidenziando la distinzione tra


attivit artigianale di produzione
del pane e attivit di vendita.
Ha inoltre affermato che il sistema della turnazione dell'attivit di produzione volto al
garantire il diritto al riposo dei
panificatori senza compromettere
le esigenze dell'utenza.
La Commissione ha quindi approvato l'emendamento 3. 4 con
i sub emendamenti 3.4.1 e 3.4.2,
i quali ripropongono rispettivamente il contenuto degli emendamenti 3.3. e 3.2. Non stato
approvato l'emendamento 3.1.
Approvato cos come emendato
l'articolo 3.
Dopo l'approvazione dell'emendamento 4.3 con i sub emendamenti 4.3.1 e 4.3.2., l'esame del
disegno di legge stato sospeso
per l'imminente inizio dei lavori
d'Aula e pertanto l'esame del disegno di legge stato rinviato
ad un'altra seduta.

disegno di legge
sulle risorse idriche
Quarta Commissione
Ambiente e Territorio
Presidente: Giampiero Trizzino
La seduta del
10 luglio si
aperta con l'esame degli
emendamenti
presentati al
disegno di
legge 455125-102-106158, Disciplina in materia di
risorse idriche.
29

La Commissione ha approvato
l'emendamento 1.1, il sub-emendamento 1.2.1 e il sub-emendamento 1.3.1, tutti a firma dell'onorevole Valentina Palmeri
(Movimento 5 Stelle).
stato poi posto in votazione
per parti separate, l'emendamento
1.6, a firma dell'onorevole Maria
Leonarda Maggio (Pd), fatto proprio dall'onorevole Antonella
Maria Milazzo (Pd), che ha sostituito la collega di partito Concetta Raia (Pd). La prima e la
seconda parte sono state ritirate,
la terza parte stata approvata.
Ritirato dall'onorevole Palmeri
l'emendamento 1.4. Ritirato anche l'emendamento 1.7 a firma
dell'onorevole Maggio, fatto proprio dall'onorevole Milazzo.
Approvato l'emendamento 1.8,
limitatamente alla lettera e), a
firma dell'onorevole Giovanni
Panepinto (Pd). Approvato anche
il sub-emendamento 1.1 e l'emendamento 1.5, a firma dell'Assessore regionale per l'energia
e i servizi di pubblica utilit, Nicol Marino. Infine cos come
emendato, stato approvato l'articolo 1.
Approvato l'emendamento 2.2,
a firma dell'onorevole Giovanni
Di Mauro (Partito dei siciliani
Mpa), che ha sostituito il collega
di partito Giuseppe Federico.
L'onorevole Palmeri ha ritirato
l'emendamento 2.1. Approvato,
come emendato, l'articolo 2.
Un dibattito stato avviato sull'articolo 3, alla fine del quale
il presidente Giampiero Trizzino
(Movimento 5Stelle) ha invitato
il Governo a presentare una nuo30

va riscrittura dell'articolo, che


tenga conto delle osservazioni
sollevate dagli onorevoli, rinviando ad altra seduta il seguito
dell'esame del disegno di legge.

Audizione lavoratori
Ente Parco
dei Nebrodi
Quinta Commissione
Cultura, Formazione e Lavoro
Presidente: Marcello Greco
Nella seduta del 10 luglio si
tenuta l'audizione dei lavoratori a
tempo determinato dell'Ente Parco
dei Nebrodi.
Ad illustrare
la richiesta di
audizione stata la dottoressa
Elisa Mastrantonio, in rappresentanza del comitato lavoratori
dell'ente Parco dei Nebrodi, la
quale ha evidenziato che i dipendenti, pur essendo titolari
di contratti di lavoro subordinato
a tempo determinato, contratto
prorogato fino al 31 luglio 2013,
dal 1 gennaio 2013 non sono
stati ammessi al servizio, nonostante la legge avesse previsto
anche la copertura finanziaria.
Ha poi evidenziato l'importanza
delle funzioni svolte per l'Ente
anche ai fini dell'utilizzo di
risorse comunitarie e ha denunciato il conferimento di incarichi
di consulenza attribuiti proprio
in ragione dell'assenza dal servizio dei lavoratori.

L'onorevole Giovanni Greco (Partito dei siciliani Mpa) ha osservato che, sulla base della proroga stabilita per legge, i contratti
sono ancora in essere, pertanto
ha chiesto chiarimenti sulla copertura finanziaria prevista dall'Assemblea regionale.
Il Presidente dell'Ente Parco dei
Nebrodi, Rosario Vilardo, ha
reputato corretta la ricostruzione
operata dai lavoratori, rilevando
che la disposizione di proroga
dei contratti posta in essere dall'Ente stata annullata dall'Assessorato del territorio ed ambiente per eccesso di potere e
vizi di legittimit in quanto
stato ritenuto che il rapporto
non fosse in essere al 30 novembre, nonostante una precedente
nota dello stesso Assessorato
riconosceva sussistessero tutte
le condizioni per la proroga.
Per l'onorevole Nello Musumeci
(Lista Musumeci) la vicenda dimostra un accanimento verso i
lavoratori e ha considerato l'atteggiamento posto in essere dall'Assessorato un evidente abuso
e si riservato di presentare
una formale richiesta di indagine
ispettiva, reputando grave il denunciato ricorso a consulenze
esterne e non scusabile l'atteggiamento del Governo sulla vicenda.
L'on. Giuseppe Gianni (gruppo
Misto) ha considerato grave il
mancato rispetto della legge regionale di proroga.
Prima della conclusione dei lavori, il presidente Marcello Greco
(Democratici Riformisti per la
Sicilia) ha affermato che sollever
la questione in Commissione BiCronache Parlamentari Siciliane

pa r L a m e n To
lancio, unitamente alla mancanza
della copertura finanziaria in
precedenza prevista, nella qualit
di relatore al disegno di legge
n. 480, riservandosi inoltre di
presentare una risoluzione di
Commissione sulla problematica
e, in mancanza di riscontri, la
richiesta di un'indagine conoscitiva formulata dall'onorevole
Musumeci.

Accreditamento
degli studi professionali
di fisioterapia
Sesta Commissione
Servizi Sociali e Sanitari
Presidente:
Giuseppe Digiacomo
La seduta del
3 luglio si
aperta con
l'esame congiunto dei disegni di legge n. 59, Accreditamento
degli studi
professionali di fisioterapia,
e 108, Disposizioni concernenti
le procedure di autorizzazione
ed accreditamento per la figura
professionale del fisioterapista.
Il presidente Giuseppe Digiacomo (Pd) ha evidenziato che
la ratio dei due ddl non in
linea con l'unica iniziativa legislativa attualmente vigente
(della Regione Lazio) che per
la materia prevede soltanto l'istituzione di un apposito elenco
degli operatori in fisioterapia.
Numero 13/14 - luglio 2013

Il Presidente regionale dell'Associazione italiana dei Fisioterapisti, Angelo Ginestra, ha affermato che lo scopo del disegno
di legge di ottimizzare il modello organizzativo dei servizi
di fisioterapia. Al momento gli
utenti si rivolgono all'offerta
che il mercato dei professionisti
autonomi consente di realizzare
nel territorio regionale. Il presidente ha riferisto che in Sicilia
vi sono circa cinquemila fisioterapisti abilitati di cui l'80%
opera in regime libero professionale, pertanto reputa necessario un effettivo controllo delle
prestazioni dei fisioterapisti in
stretta collaborazione con i Medici di medicina generale. Il
ddl consentirebbe inoltre di
conseguire risparmi significativi
in tempi di spending review ed
in proposito ha citato uno studio
dell'Universit di Trieste che
dimostra come possibile ottenere notevoli risparmi di tempo e di spesa con l'ottimizzazione
dei servizi di fisioterapia. Infine
ha denunciato che in Sicilia
presente un diffuso abusivismo
nella professione di fisioterapisti.
Il Consigliere regionale dell'Associazione italiana dei Fisioterapisti, Rosario Fiolo, ha rilevato
che sulla copertura finanziaria
del disegno di legge provveder
l'Assessorato per l'economia e
tuttavia prendendo spunto dagli
studi effettuati in materia, si
pu prevedere che il miglioramento organizzativo dei servizi
di fisioterapia pu consentire
di ridurre di circa 2/3 gli esami
diagnostici con riduzione anche

dei giorni di assenza dal lavoro.


Ha poi evidenziato che su circa
cinquemila fisioterapisti operanti
in Sicilia, ve ne sono altri cinquemila abusivi. Un diretto coinvolgimento con accreditamento
specifico dei fisioterapisti gi
previsto da una delibera di giunta di governo della Regione Sardegna e della A.S.P. di Brescia.
Sul tema intervenuto l'onorevole Giuseppe Gianni (gruppo
Misto) che ha reso noto che in
alcune aziende provinciali, come
a Siracusa, sono gi state stipulate convenzioni con i fisioterapisti per evitare i danni cagionati da chi esercita tale attivit
abusivamente. Si dichiarato
favorevole alla promozione di
una sperimentazione con
l'I.N.A.I.L. e l'I.N.P.S. ed i soggetti
erogatori di fisioterapia e riabilitazione anche in favore di
soggetti infartuati e neurolesi.
L'onorevole Fabrizio Ferrandelli
(Pd), primo firmatario del disegno di legge 59, ha evidenziato
che ci sono problematiche nelle
aree periferiche a causa della
carenza di servizi di fisioterapia,
ha detto che le A.S.P. devono
svolgere un appropriato ruolo
di controllo nel settore fisioterapico, infine ha riferito che i
medici di medicina generale
hanno espresso parere favorevole
per il d.d.l. in discussione.
Il Capo di Gabinetto dell'Assessorato della salute, Tatiana Agelao, ha affermato che il disegno
di legge risponde ad esigenze
interessanti come quelle riferite
ad una maggiore diffusione capillare delle prestazioni fisioterapiche. Prima della conclusione
31

dell'audizione, il Presidente regionale dell'Associazione italiana


dei Fisioterapisti ha depositato
agli atti una relazione illustrativa.
Il presidente Giuseppe Digiacomo (Pd) ha considerato opportuno che la Commissione si
doti della relazione tecnica che
va richiesta all'Assessorato e
pertanto ha dichiarato conclusa
l'audizione.
A seguire la Commissione si
occupata della ricognizione dei
limiti di implementazione delle
iniziative legislative relative
alle terapie alternative e non
convenzionali. Il presidente Digiacomo ha considerato opportuno avere a disposizione della
Commissione una ulteriore relazione tecnica, in quanto trattasi
di servizi sanitari non previsti
dai L.E.A. su cui necessario
acquisire le valutazione del Governo in ordine agli effetti, limiti
e fattibilit dei tre disegni di
legge.
Il Capo di Gabinetto dell'Assessorato della salute, Tatiana Agelao, ha evidenziato che le iniziative legislative in materia di
terapie complementari in linea
generale dovrebbero riferirsi a
agopuntura, fitoterapia e omeopatia, evidenziando la necessit
di assicurare che le relative prestazioni siano erogate da personale altamente qualificato in
possesso di una adeguata formazione professionale.
La Commissione ha approvato
la richiesta di una relazione tecnica e pertanto la discussione
sul tema rinviata ad una prossima seduta.
32

Audizione Associazione
testimoni di giustizia
Commissione dinchiesta
e vigilanza sul fenomeno
della mafia in Sicilia
Presidente: Nello Musumeci
Nella seduta
del 10 luglio
si tenuta
l'audizione del
presidente
dell'Associazione testimoni di giustizia, Ignazio
Cutr, il quale ha descritto la
genesi e lo sviluppo della figura
del testimone di giustizia nella
giustizia italiana, dichiarando
di avere deciso di rimanere a vivere in Sicilia malgrado il pericolo
di subire delle ritorsioni a causa
della sua collaborazione con la
giustizia italiana. Durante il suo
intervento ha chiesto l'equiparazione legislativa tra i testimoni
di giustizia e le vittime di mafia,
nella parte relativa all'assunzione
nella pubblica amministrazione.
Il segretario dell'Associazione
testimoni di giustizia, Giuseppe
Carini, ha criticato la presunta
indifferenza delle istituzioni centrali nei confronti delle problematiche relative alla vita dei testimoni di giustizia, citando a
tal riguardo una relazione della
Commissione nazionale antimafia
del 2008, nella quale sono espresse forti critiche ad alcuni aspetti
del programma di protezione;
raccontando inoltre delle difficolt
quotidiane della loro vita che,

in alcuni casi, ha portato allo


sviluppo di gravi psicologie psichiche. Carini ha comunicato
che ad oggi sono presenti in
Italia 80 testimoni di giustizia
e di cui 16 sono siciliani ed infine
ha consegnato alla Commissione
dei documenti sulla questione
dell'inserimento dei testimoni
di giustizia nella pubblica amministrazione.
Il presidente Nello Musumeci
(Lista Musumeci) ha evidenziato
il ruolo insostituibile del testimone
di giustizia al fine di contrastare
la criminalit organizzata, chiedendo informazioni su eventuali
criticit legate al rapporto tra
sicurezza ed assunzione nella
pubblica amministrazione.
Il presidente Cutr ha sostenuto
che l'assunzione nella pubblica
amministrazione pu rappresentare un incentivo alla collaborazione dei cittadini nella lotta
alla criminalit organizzata, sottolineando la difficolt da parte
del testimone di giustizia di trovare un qualsiasi lavoro e le lacune del sistema di reinserimento
sociale, anche in rapporto al modesto reddito percepito.
Sul tema sono intervenuti gli
onorevoli Fabrizio Ferrandelli
(Pd), Antonio Malafarina (Il Megafono), Gianluca Miccich (Udc),
Pietro Alongi (Pdl), Giuseppe
Arancio (Pd), Giovanni Lo Sciuto
(Partito dei siciliani - Mpa), Giorgio Assenza (Pdl). Il presidente
Nello Musumeci, prima di concludere l'audizione, ha comunicato
che la Commissione si occuper
pi approfonditamente dell'intera
questione anche tramite l'espressione del parere di competenza
Cronache Parlamentari Siciliane

p a r L a m e n T o
sul disegno di legge governativo
che disciplina il settore.
A seguire la Commissione ha
esaminato, per il parere, i disegni
di legge n. 452, Norme per favorire l'educazione alla legalit
e lo sviluppo della coscienza civile
democratica, la lotta contro la
mafia, la criminalit organizzata
e diffusa e contro i poteri occulti,
n. 350, Agricoltura sociale.
Ad illustrare la relazione del disegno di legge n. 350 stato l'onorevole Salvatore Lentini (Articolo quattro). La Commissione
ha poi nominato il presidente
Musumeci quale relatore per il
parere del disegno di legge Benefici in favore dei testimoni di
giustizia (n. 478);
Prima della conclusione dei lavori,
stata approvata all'unanimit
la proposta del Presidente che
la Commissione si avvalga della
collaborazione del dott. Marco
Intravaia.

disegno di legge
recepimento
decreto Monti
Commissione Esame
di disegni di legge relativi
alla materia statutaria
Presidente: Antonello Cracolici
La seduta del
2 luglio si
aperta con
l'avvio della
predisposizione del testo
base del disegno di legge
per il recepiNumero 13/14 - luglio 2013

mento del decreto Monti. Il presidente Antonello Cracolici (Pd)


ha sottolineato che il percorso
della Commissione sar caratterizzato dall'ascolto, in quanto la
delicatezza della materia impone
un'apertura all'esterno e in particolare un confronto con la Corte
dei conti per quanto riguarda la
materia dei controlli, in relazione
alla quale l'articolo 1 del decreto
Monti introduce importanti novit,
tra cui in particolare l'estensione
del controllo al bilancio preventivo,
anche con riferimento alla verifica
di compatibilit dello stesso con
le coperture.
La Commissione ha quindi esaminato la questione della decorrenza dell'applicazione delle norme da recepire, tenendo conto
che l'articolo 1, comma 16 del
decreto Monti assegna alle Regioni a Statuto speciale il termine
di un anno per adeguarsi, ma
mentre per i profili relativi ai
gruppi parlamentari l'applicazione di tale termine pacifica,
essa pi dubbia per quanto riguarda le norme sui controlli,
relativamente alle quali l'orientamento interno alla Corte opta
per l'applicabilit dal 2014, mentre secondo altri in forza del rinvio dinamico operato dal nostro
legislatore esse sarebbero immediatamente applicabili.
Il presidente Cracolici ha evidenziato come tra le tematiche
che la Commissione deve trattare
figurano la disciplina dei gruppi
parlamentari e il trattamento
dei deputati, ricordando che su
tali materie il nostro Statuto
rinvia per vari aspetti al Regolamento interno dell'Assemblea

e ha fatto presente che nella griglia predisposta dagli uffici


stato svolto un lavoro di ricognizione degli aspetti che vanno
regolati con legge.
Inoltre, il presidente Cracolici
ha sostenuto, dopo aver brevemente riepilogato le rispettive
competenze spettanti allo Stato
e alla Regione nella materia trattata dal decreto Monti, l'esigenza
di pervenire ad un testo largamente condiviso, che sia in grado
di resistere ai controlli previsti
dall'ordinamento, ma anche all'impatto con l'opinione pubblica,
evidenziando che occorre determinare un tetto massimo compatibile con le disposizioni del
decreto Monti.
Il presidente ha poi sottoposto
alla Commissione la scelta di due
opzioni possibili: una orientata
a stabilire nella legge i criteri di
massima, lasciando poi la definizione degli aspetti pi specifici
all'organo di autogoverno dell'Assemblea, ossia al Consiglio
di Presidenza; l'altra orientata a
stabilire con legge una disciplina
pi dettagliata dei vari aspetti,
sul modello di quanto stato
fatto nelle Regioni ordinarie.
Sul tema hanno preso la parola
gli onorevoli Girolamo Fazio
(gruppo Misto), Giovanni Di
Mauro (Partito dei siciliani
Mpa), Anthony Barbagallo (Pd),
Vincenzo Fontana (Pdl), Girolamo
Turano (Udc), Salvatore Cordaro
(Grande Sud-Pid), Giancarlo
Cancelleri (Movimento 5Stelle).
Il presidente Antonello Cracolici
(Pd) ha osservato come nel testo
finale prodotto dalla Commissione dovr tenersi conto anche
33

di contributi esterni, e in particolare del confronto con la Corte


dei conti e con gli organi di controllo, in particolare con il Commissario dello Stato, ha poi fatto
notare che tra gli oggetti di cui
la Commissione si dovr occupare
vi sono delle tematiche assai
complesse, citando ad esempio
la questione delle spese per il
personale dei gruppi e soprattutto
il problema della sorte dei dipendenti stabilizzati, i quali non
sono contemplati dal decreto

Monti, nelle cui disposizioni si


presume che tutto il personale
sia assunto a contratto.
Dopo aver ascoltato tutti gli interventi, il presidente della Commissione ha affermato che alcune
tematiche sono di maggiore
complessit, come l'eventuale
istituzione di un collegio dei revisori o il regime pensionistico
dei deputati, che richiedono di
essere maggiormente approfondite sul piano giuridico; infine
ha suggerito che per alcuni

aspetti vengano formulate pi


ipotesi di soluzione normativa:
si tratta in particolare della questione del trattamento economico
dei deputati e dei contributi ai
gruppi parlamentari. Prima
della conclusione dei lavori, ha
affidato l'incarico agli uffici di
redigere, sulla base delle indicazioni emerse nel corso della
seduta, una bozza per la predisposizione di un testo base da
parte della Commissione.
Clara Salpietro

Il vice presidente Venturino


accoglie allArs lambasciatore americano David Thorne

l vice presidente dellAssemblea Regionale Siciliana, Antonio Venturino, ha ricevuto a Palazzo dei Normanni
lAmbasciatore americano in Italia David Thorne.
Il diplomatico ha visitato la sede del Parlamento siciliano in occasione della sua permanenza nellIsola per la
commemorazione del 70
anniversario dello sbarco
alleato in Sicilia che si
tenuta a Gela.
LAmbasciatore Thorne,
laureato in letteratura americana ed appassionato di
storia e giornalismo, ha
espresso apprezzamento
per la Cappella Palatina,
giudicandola come splendido esempio di tolleranza
ed integrazione tra i popoli.
Un incontro dai toni molto cordiali - ha dichiarato
il vice presidente dellArs
Venturino -, abbiamo discusso delle potenzialit
turistiche del territorio siciliano, dei proficui rapporti tra le nostre nazioni
e degli attuali assetti politici.
34

Cronache Parlamentari Siciliane

a T T u a L i T
Assessorato alle Risorse Agricole
e alla Salute insieme per valorizzare
i prodotti siciliani deccellenza

Lagroalimentare
guarda a expo 2015

a Sicilia agroalimentare
guarda con ottimismo a
Expo 2015. Da qui al
grande evento iniziato un lavoro di squadra per promuovere
le produzioni tipiche e le eccellenze nostrane con il brand
born in Sicily. Cos si presenter lIsola alla vetrina internazionale che rappresenta uno
spartiacque per il settore. Gli
addetti ai lavori paragonano
Expo 2015 allappuntamento
olimpico per un atleta.
LAssessorato delle Risorse Agricole e Alimentari e quello della
Salute, coadiuvati dallIstituto
Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia e dallIrvos, hanno
firmato il 27 giugno, un protocollo dintesa a sostegno delle
produzioni tipiche regionali
dando vita al progetto intitolato
appunto Born in Sicily, un
articolato piano per lo sviluppo
e la promozione dei prodotti
agroalimentari siciliani di qualit
certificata.
Qualit, caratterizzazione, tracciabilit, non sono elementi che
si ottengono per caso, precisa
Numero 13/14 - luglio 2013

lassessore alle Risorse Agricole


Dario Cartabellotta durante la
conferenza stampa di presentazione del progetto. Lagricoltura di oggi continua lassessore - grazie ai numerosi

supporti tecnologici, si sta proiettando verso il futuro. Noi vogliamo portare leccellenza dei
prodotti siciliani in tutto il mondo.
Secondo Giorgio Calabrese, il

nutrizionista noto per le sue


apparizioni in tv e commissario
dellIrvos, il progetto Born in
Sicily un laboratorio che, unendo gli sforzi di due assessorati,
invier in tutta Europa il messaggio di qualit proveniente
dalle produzioni agroalimentari
siciliane.
Presenti allincontro anche i
vertici dellASCA (Agenzia per
la sicurezza e il controllo alimentare) e Romano Marabelli,
capo dipartimento della sanit
pubblica veterinaria e sicurezza
alimentare del Ministero della
Salute.
Antonio Salina, direttore dellIZS
della Sicilia, lorgano competente
in materia di certificazioni alimentari, guarda fiducioso allExpo, levento che nel 2015
porter a Milano tutto il mondo
dei produttori e dei consumatori
di alimenti: Siamo pronti a salpare; abbiamo lesperienza, le
competenze e le qualit necessarie per esportare in tutto il
pianeta leccellenza dei prodotti
born in Sicily.
S.C.
35

Il capoluogo
siciliano
concorre
al prestigioso
premio
per il 2016.
In lizza
anche Praga

capitale dello sport:


Palermo in corsa
36

Cronache Parlamentari Siciliane

a T T u a L i T

era anche il presidente


zione a nuove prospettive.
nazionale del Coni GioIl titolo di Capitale Europea
vanni Malag per la
dello Sport assegnato annualcandidatura di Palermo a Camente, a Bruxelles presso la
pitale Europea dello Sport 2016.
sede del Parlamento Europeo,
Una scadenza che giunger ben
da Aces Europe alle capitali di
prima del 2019, quando il cauno degli Stati dellUnione Eupoluogo siciliano parteciper
ropea o alle citt europee con
ad un altro concorso, questa
pi di 500 mila abitanti che involta per provare ad essere giutendono mettere al centro delle
dicata capitale europea della
proprie politiche economiche e
cultura. La candidatura stata
di sviluppo lo sport. Lassegnaannunciata ufficialmente a Villa
zione del titolo, che ha avuto
Niscemi, sede del Comune di
inizio nel 2001 con la citt di
Palermo. Allincontro con i giorMadrid, rientra tra le attivit
nalisti, oltre al
di Aces Eunumero uno del- Giovanni Malag:
rope, ente
lo sport nazio- una candidatura
che in Italia
nale cerano il
riconoche serve da stimolo sciuto dal
Sindaco Leoluca
Orlando e allAssessore allo
Coni ed in Europa opera in siSport Cesare Lapiana, il Presinergia con la Commissione Eudente del Coni Sicilia Giovanni
ropea, in particolare per le iniCaramazza, e John Swanson
ziative previste nel Libro Bianco
Vice Presidente di Aces Europe.
dello Sport (Action point 50).
Presenti inoltre il Presidente
La Candidatura vuole essere
della IV Commissione Ambiente
un punto di partenza afferma
territorio e sport dellArs Giamil presidente del Coni Sicilia
piero Trizzino.
Giovanni Caramazza - e occaDobbiamo far uscire Palermo
sione di stimolo per la citt di
fuori dallisolamento ha detto
Palermo, motivo per destare inil Sindaco Orlando lo sport
teresse e attenzione verso le pocultura nazionale e questo rilitiche dello sport, per increconoscimento sar uno stimolo
mentare la dotazione di strutture
a fare di pi. Da oggi a setteme spazi sportivi, per moltiplicare
bre, momento in cui presentegli interventi e le azioni nelle
remo il dossier a Bruxelles per
numerose aree sociali particola candidatura, questo sar un
larmente svantaggiate della
impegno
citt. La candidatura vuole anche
primario: sono certo che ragdimostrare a livello internaziogiungeremo alcuni obiettivi.
nale limpegno nel sostegno e
Per Giovanni Malag Palermo
nella promozione dello sport lo una citt molto importante
cale da parte dellamministrache deve continuare a cambiare
zione della citt.
passo e questa candidatura sar
Dal 2001 a oggi le citt coinvolte
uno stimolo per destare attennel progetto Capitale Europea
Numero 13/14 - luglio 2013

dello Sport sono state: Madrid,


(2001), Stoccolma, (2002), Glasgow, (2003), Alicante, (2004),
Rotterdam, (2005), Copenhagen,
(2006), Stoccarda, (2007), Varsavia, (2008), Milano (2009), Dublino, (2010), Valencia, (2011),
Istanbul (2012), Antwerpen
(2013). Per il 2014 il titolo stato
assegnato a Cardiff, mentre la
citt di Torino risultata vincitrice
su Cracovia per il 2015. La citt
candidata al titolo di Capitale
Europea dello Sport 2016, insieme
a Palermo, Praga.
Questa candidatura - ha detto
lAssessore Lapiana - uno stimolo a fare di pi e meglio e a
coinvolgere i tanti appassionati
ed esperti che amano lo sport
e vogliono farne un volano di
sviluppo per la nostra terra.
John Swanson Vice Presidente
di Aces Europe torner in citt
lanno prossimo per
vedere cosa cambiato e come
si muove l'Amministrazione per
raggiungere questo risultato".
Durante la presentazione intervenuto anche Giampiero Trizzino, presidente della Commissione Territorio e Ambiente allArs con competenza anche
sullo sport, il quale ha annunciato un disegno di legge, che
modifichi l'ormai obsoleta legge
8 del 78.
Al termine della cerimonia, il
Presidente del Coni Sicilia Giovanni Caramazza ha presentato
il logo ufficiale della candidatura
della citt di Palermo a Capitale
Europea dello Sport 2016, realizzato il logo rappresenta un
tedoforo che tiene la P, iniziale
del nome della citt.
37

Il Convegno
dellAssociazione ex Deputati dellArs

vita democratica
e crisi dei partiti

a crisi dei partiti condiziona in modo decisivo


la vita democratica della
nostra comunit nazionale e
ne impedisce lo sviluppo, determinando una compressione
dellenergia vitale del Paese,
fortemente ostacolato nella sua
ansia e nella sua prospettiva
di crescita.
38

Sono sotto gli occhi di tutti gli


avvenimenti politici e parlamentari che hanno portato alle
elezioni anticipate del febbraio
scorso e, poi, alla elezione (rielezione) del presidente della Repubblica e, poi ancora, alla formazione del governo Letta.
Sono avvenimenti che hanno
convinto tutti che alla base della

crisi della politica c la crisi dei


partiti o, se si vuole, che la crisi
dei partiti la questione principale della crisi della politica.
Certamente la politica si logorata non solo a causa dello
svilimento dei partiti, ma anche
perch sono venute meno la
spinta ideale, la motivazione
etica e il doveroso servizio inCronache Parlamentari Siciliane

a S S o C i a z i o n e
e x
d e p u T a T i
dividuale di ciascuno alla comunit di appartenenza.
Tuttavia i partiti non hanno
retto alla prova e, impoveritisi
al loro interno, non hanno avuto
la capacit e la forza per un ricambio di classe dirigente di
qualit ed hanno portato e portano un grave nocumento alla
vita democratica.
Per tanti, per, rimane essenziale
e fondamentale il ruolo dei partiti
nella vita politica del Paese, ma
essi hanno bisogno di un urgente
bonifica e di una riforma del loro
sistema dovendo concorrere a
determinare la politica nazionale,
secondo il dettato dellart. 49
della Costituzione senza lasciare
ancora inesplicata e ininfluente
la modalit del metodo democratico .
Uno degli effetti della non guarita
patologia dei partiti la composizione del Parlamento, ancora
una volta costituito da nominati
e non da eletti, a sua volta
espressione di una vita democratica grama, incapace di grandi
respiri e di lungimiranti visioni,
spesso deposito di vistose incompetenze.
Quando si parla di eletti si intende parlare non solo di delegati
a sedere in Parlamento, scelti
democraticamente, per una rappresentanza autentica e diretta
dei cittadini, ma fuori ed oltre
un linguaggio formale ed essenzialmente giuridico di eletti
nel senso di prescelti, di meritevoli, di persone maggiormente
idonee ed adeguate alle importanti funzioni loro affidate.
Da queste considerazioni nata
la proposta dellAssociazione ex
Numero 13/14 - luglio 2013

Parlamentari dellARS di organizzare un convegno per riflettere


sul tema Eletti o nominati, crisi
dei partiti e vita democratica.
Il Convegno si tenuto il 10 maggio scorso nella Sala Gialla di
Palazzo dei Normanni, a Palermo,
ed risultato assai interessante
innanzi tutto per le pregevoli
relazioni del Prof. Silvio Gambino
e del Prof. Giovanni Tessitore,
alle quali ha fatto seguito un
ampio e ricco dibattito; la pubblicazione degli atti consentir
la conoscenza puntuale dei contenuti del Convegno.
Dovendo, in questa sede, riferire
solo delliniziativa, si pu aggiungere qualche altra considerazione.
E pur vero che la scheda di votazione, infilata nellurna, non
distingue e non deve distinguere
un elettore dallaltro per la capacit personale di discernimento
e neppure leletto per le attitudini
e i meriti individuali.
A questo proposito vien da pensare che la cultura classica,
quella greca in particolare, pu
ancora insegnarci qualcosa: il
meglio sta nellintreccio tra regole che coinvolgono, in modo
reale, la responsabilit di scelta
dei cittadini e le qualit di disponibilit al servizio, di competenza e di consapevolezza del
bene comune degli eligendi e,
quindi, degli eletti.
Occorre, pertanto, operare su
diversi piani ( quello delle riforme
come quello della formazione
sociale e politica ) per cercare
di correggere lattuale insoddisfacente situazione.
Oggi il potere del Parlamento

nelle mani di pochi, nella disponibilit solo di coloro che


gestiscono i partiti potendo,
con pochi accoliti, decidere in
loro nome.
Conseguentemente i cittadini
non si sentono rappresentati
giacch chi siede in Parlamento
deve rendere conto soltanto a
chi lo ha inserito in lista in posizione utile(cos si dice).
Quelli un po pi avanti negli
anni dicono: cosa ci tocca vedere!
Ieri, nella prima Repubblica,
non era cos!
Nessuno, per, riconosce di
avere colpe e tutti dicono di
avere provato a cambiare le regole o di avervi posto un qualche
rimedio, al proprio interno, per
evitare gli effetti disastrosi.
Nella nostra regione, per il rinnovo dellARS, non vige una
legge che ha i connotati identitari di quella nazionale; qui
si votato fino a qualche mese
f con la preferenza e i candidati
a deputato regionale si sono
cercati i voti uno per uno, individualmente.
Non si pu, quindi, parlare di
nominati se non per i deputati
che facevano parte del listino
del Presidente.
Vanno fatte, pertanto, le opportune distinzioni.
Anche in Sicilia c, per, la crisi
dei partiti e la vita democratica
arranca.
Si tratta di una ricaduta della
critica situazione nazionale o
ci sono delle specificit da mettere in luce?
Rino La Placa
Presidente
Associazione Ex Deputati Ars

39

cenni sulla presenza


del greco
nel dialetto siciliano
I

linguisti, e in particolare
quanti si occupano di filologia romanza, di dialettologia italiana, di storia della
lingua greca, conoscono bene
l'identit, l'estensione, l'evoluzione storica degli influssi della
lingua greca sul dialetto siciliano
e delle tracce da essa lasciatevi,
anche quando queste non sono
facilmente percepibili ai loro
specialisti.
In generale, anzi, si pu dire
che nella coscienza comune
delle persone di media istruzione
l'apporto dell'elemento greco
nella complessa realt culturale,
e non solo linguistica, della Sicilia moderna venga trascurato,
se non ignorato del tutto. A
parte un generico riconoscimento della presenza della antica
civilt greca in Sicilia, documentabile peraltro dalla imponente mole di resti monumentali
sparsi nell'isola, gli apporti
delle fasi seriori della grecit
restano ai margini della coscienza comune. Cos molto
poco rientrano nei dibattiti sempre attuali sulla identit siciliana
le testimonianze, certo meno
visibili ma non per questo
meno importanti, della civilt
40

bizantina che pure ha lasciato


segni di rara bellezza e suggestione nell'architettura e in genere nell'arte.
In questa breve rassegna, tuttavia, non toccher il settore
dell'arte, per cui non ho la necessaria competenza, circoscrivendo le mie considerazioni,
peraltro scontate e ben note
agli specialisti, entro i confini
del logos. Scopo del presente
articolo infatti richiamare
alla memoria e all'attenzione
sopratutto dei giovani che molti
elementi del nostro dialetto,
sottoposto come tutti i dialetti

italici, a un progressivo processo


di erosione, hanno il loro certificato di origine nella lingua
greca, di corrente uso quotidiano
specialmente nella cuspide nordorientale dell'Isola ancora dopo
la conquista araba e il dominio
normanno.
Ritengo non superfluo ricordare
per sommi capi alcune tappe
del lungo percorso linguistico
operatosi in Sicilia fin dall'antichit. Tralasciando i pochi
dati che si possono ricostruire
sulle lingue della Sicilia pregreca, baster dire che, a partire
dall'VIII sec. a.C., quando ha

Cronache Parlamentari Siciliane

C u L T u r a

inizio la colonizzazione greca


dell'isola, la lingua greca che
s'impone appartiene al gruppo
occidentale dei dialetti greci,
con prevalenza del dorico.
Dal IV sec. a.C. in poi il dorico
siciliano la lingua comune
dell'ellenismo di Sicilia che, a
livello letterario, documentato
nei frammenti di Epicarmo e
Sfrone, negli Idilli di Teocrito,
nei testi scientifici di Archimede.
Numero 13/14 - luglio 2013

La conquista romana non comporta subito il prevalere del latino. Il greco continua ad essere
la lingua delle classi sociali pi
elevate e della cultura. Dal I
sec. d. C. il latino comincia ad
espandersi nell'isola tranne che
nella parte orientale. A partire
dal secolo successivo le lingue
che restano in uso in Sicilia
sono il greco, il latino, il punico:
in questo senso appunto Apuleio
definisce trilingui i Siculi.
I Vandali nel IV sec. e i Goti
nei secc. V-VI non influenzarono
linguisticamente la Sicilia, mentre la riconquista bizantina dell'isola, conseguente alla campagna militare di Belisario,
diede nuovo vigore e impulso
alla lingua greca.
Nel IX sec. ha inizio la conquista
araba dell'isola che si completa
nel X sec. con la definitiva sottomissione dell'estremit nordorientale. Nel secolo successivo
si ha la lunga guerra arabanormanna, a conclusione della
quale la Sicilia passa al dominio
dei Normanni che, nel XII sec.,
costituiscono il regno normanno
di Sicilia.
In questo succedersi di eventi
militari e politici ovvio che
lingua greca cominciasse a perdere la sua coesione restringendosi sempre pi nel piccolo
triangolo della punta nordorientale della Sicilia, in cui
documentata la presenza di
isole di ellenofoni fino al XIV
secolo. Al IX secolo risalgono
le prime tracce di una parlata
romanza che si pu considerare
il nucleo originario del dialetto
siciliano che, stabilizzatosi nei

secoli successivi, fin col prevalere sul greco nel XIII secolo.
Nel frattempo, nella lunga fase
di coesistenza e trasformazione,
il dialetto siciliano aveva recepito
e assimilato al suo interno gli
influssi del greco.
Alcuni di questi influssi sono
evidenti: i toponimi odierni Enna, Etna, Gela, Mgara, Messina,
Siracusa etc. riproducono fedelmente quelli antichi. Per
altre antiche denominazioni di
localit sono intervenute mediazioni di altre lingue: Agrigento continua il lat. Agrigentum, che aveva sostituito il
greco Akrgas: Pnormos ha
dato il lat. Panrmus che nella
pronunzia degli Arabi di Sicilia
ha sostituito la liquida l alla
nasale n, dando luogo al nome
moderno di Palermo. Altre trasformazioni nel passaggio del
greco al siciliano sono comuni
a quelle generali che si verificano tra greco e italiano.
Passando ora ad una minima
documentazione di esempi caratteristici di parole di derivazione
greca si dar la preferenza a
quelle di origine bizantina e neogreca distinguendole in antroponimi, toponimi, nomi comuni,
senza riportare, per motivi tipografici, la forma greca originaria. doveroso ricordare qui
l'opera altamente meritoria svolta
in questo campo di studi dal
compianto Girolamo Caracausi,
maestro di glottologia nell'ateneo
palermitano, sia coi suoi contributi specifici, sia coi dizionari
sull'onomastica della Sicilia e
sul lessico greco della Sicilia e
dell'Italia meridionale.
41

Antroponimi
Alessi (gr. Alexis), Arcudi e Arcuri
(orso), Barill (costruttore di
botti), Calaciura (buon uomo),
Caliv (che vive in una capanna),
Cal (bello, buono), Calogero
(buon vecchio, monaco), Cannistraci (fabbricante di canestri),
Carf (chiodo), Celona (tartaruga),
Colace e Colaci (vezz. di Nicolaos),
Crax e Cras (venditore di vino),
Crif (occulto, nascosto), Crea
(carne), Crisafi (oro), Cusimano
e Cusmano (dal nome Cosms),
Fag (mangione), Frnari (fornaio), Giacona, Iacono, Lo Iacono
(da diaconia, diconos), Lagan
(venditore di ciambelle), Leccadito
(abitante o originario dell'isola
di Leucade), Mngano (macchina
per diversi usi), Micalizzi (vezz.
42

di Michalis), Nicolaci (vezz. di


Nicolaos), Nistic (digiunatore,
che non ha mangiato), Pap e
Papa (prete), Papadi e Papalia
e Privitera (moglie del prete), Papadopoli e Paparopoli (vezz. di
Pap), Perdichizzi (piccola pernice),
Pitar (costruttore di orci) Politi
(abitante o proveniente da Costantinopoli), Pravat e Provat
(pecoraro), Protopapa (arciprete),
Ravid (mazziere), Scin (fabbricante di funi), Span (glabro),
Spatafora (armato di spada), Stratig (generale), Trifir (tenero),
Trigona (tortora), Velona (ago),
Zuccal (costruttore di tegole).

(da Panagha, Madonna), Brancaccio (dal nome di persona


Pancrazio), Calamace e Calami
e Calama (canneto, ngr. Calami),
Castellaci (piccolo castello), Cefal (luogo simile a una testa),
Donac (canneto), Isola delle
Femmine (corruzione di Isola
di Femio), Filicudi (luogo pieno
di palme), Geraci (falco), Kemonia (torrente invernale), Peristeri (colomba), Placa (lastra),
Racita e Raciti (montanaro),
Scaro (griglia per barca, cantiere
navale, ngr. Skhara).

Toponimi

Carcarazza (gazza, ngr. carakaxa), ciaramita (coccio di


terracotta), cucca (frumento
bollito), cuccuvaia (civetta, ngr.

Basalaci e Vassallaggi (dal nome


di persona Vasilaki), Bonaga

Nomi comuni

Cronache Parlamentari Siciliane

C u L T u r a

kukuvaghia), cufinu (cesta),


grasta (vaso da fiori, ngr. glastra), ncignari (usare per la
prima volta, ngr. enkeniazo,
inaugurare), pitazzu (lettera,
biglietto, gr. mdv. pitkion),
pitirri (pietanza di farina di
ceci o di crusca, ngr. ptura,
crusca), putiri (pera butirra,
ngr. vutirato), spanu (glabro,
ngr. spans), taddarita (pipistrello, ngr. nikhterida), tumminia (grano marzuolo che matura in due mesi, ngr. dimina,
bimestre), vastasu (facchino),
vopa (pesce boga), zaccurafa
(grosso ago, ngr. sacorafa, ago
per sacchi).
Una categoria a parte costituita
dai calchi, non sempre di sicura individuazione e interdipendenza. Anche qui la scelta
Numero 13/14 - luglio 2013

sar molto limitata: arreri, nel


senso di nuovamente ha i suoi
antecedenti in diversi avverbi
greci che significano sia indietro e sia di nuovo; la tibia
paragonata alla canna sia nel
greco medievale e moderno (calami), sia nel sicil. cannedda
(di la gamma); allattari, nel senso di imbiancare riflette il
neogreco galaktizo; cazzicatummula (capriola), cfr. ngr.
katsica (capra) e sicil. tummuliari (ruzzolare); linguata (sogliola), cfr. ngr. glossa; manciaciumi (prurito), cfr. ngr. fagura; mascaratu (nel senso di
briccone, mascalzone), cfr. ngr.
mascars; parrineddu (cocciniglia), cfr. ngr. papaditsa. Un
interessante caso di calco interno
costituito dal toponimo Lin-

guaglossa. Mette conto citare


alcune coincidenze metaforiche,
parallelismi semantici in cui
difficile stabilire i rapporti di
derivazione. Tra questi baster
citare il sost. cannavazzu (cencio), nel senso figurato, adoperato specialmente nello sport,
di persona di scarso valore, che
trova il suo corrispondente nel
neogreco cureli, e il verbo
maritarsi che in siciliano adoperato non solo nel senso di
prender marito, ma anche di
ammogliarsi, proprio come nel
neogreco pandrvome.

Vincenzo Rotolo
Presidente
Istituto di Studi Bizantini
e Neoellenici Bruno Lavagnini

43

La teologia
e la chiesa
44

onsignor Giuseppe Trapani sacerdote dal


marzo del 1977, continua gli studi nel 1978 a Roma
presso la Pontificia Universit
Gregoriana dove consegue la
Licenza e poi il Dottorato in Teologia. Dal 1982 docente presso
la Facolt Teologica di Sicilia
dove ha insegnato Teologia Fondamentale, da due anni DiretCronache Parlamentari Siciliane

C u L T u r a
Intervista a Monsignor
Giuseppe Trapani,
docente della Facolt
Teologica di Sicilia
e Direttore dellIstituto
Superiore di Scienze Religiose

tore dellIstituto Superiore di


Scienze Religiose (I.S.S.R.) ed
docente di Cristologia ed Escatologia. membro del Capitolo
Palatino e viceparroco della Cappella Palatina di Palermo.
Come nata la Facolt Teologica di Sicilia?
Fino al primo cinquantennio
del ventesimo secolo la teologia
era la scienza utilizzata dai seNumero 13/14 - luglio 2013

minari per i futuri sacerdoti,


dopo il Concilio Vaticano II si
sent il bisogno, anche in Sicilia,
di creare un Istituto di alto livello
accademico per lo sviluppo della
vita delle chiese di Sicilia, tale
idea matur sotto lepiscopato
del Cardinale Pappalardo, Arcivescovo di Palermo, che convoc
linsostituibile Don Crispino Valenziano (in quel periodo presbitero della chiesa di Cefal)
per iniziare un nuovo percorso
di studi allinterno della diocesi
di Palermo aperto anche ai laici,
per il bisogno di fondare una
Facolt Teologica di Sicilia al
servizio delle Chiesa di Sicilia e
per la formazione dei futuri sacerdoti e di un laicato di battezzati. Il progetto ebbe inizio sotto
Paolo VI e si concluse sotto il
Pontificato di Giovanni Paolo
II, tra il 1980, data in cui si
eresse canonicamente la Facolt
Teologia di Sicilia ed il 1981
anno dinizio dellattivit didattico-scientifica. La Facolt Teologica con sede a Palermo ed al
servizio di tutte le chiese di Sicilia,
ha tra i suoi obbiettivi il dialogo
con il mondo medio-orientale,
ed il confronto tra la Chiesa oc-

cidentale e quella orientale.


Chi sono gli insegnanti e chi
gli allievi della Facolt Teologica?
I docenti non sono soltanto sacerdoti ma anche docenti laici
che possono insegnare le materie
di cui sono specialisti. Gli allievi
della Facolt Teologica sono i
futuri presbiteri, i seminaristi,
coloro che avviano il servizio
ministeriale nella Chiesa, ma
anche i laici, cos come coloro
che frequentano lIstituto Superiore di Scienze Religiose che
finalizzato ai futuri docenti di
religione, dove anche in questo
caso gli allievi sono sia futuri
religiosi che laici. La Facolt
Teologica finalizzata allapprendimento della teologia come
scienza della fede ed segnata
da tre gradi accademici il Baccellierato al quinto anno, la Licenza al settimo anno ed il Dottorato in teologia.
Quali sono i rapporti tra la
teologia e la Chiesa?
La teologia la scienza della
fede che si sviluppata fin dagli
inizi della storia della Chiesa
come esigenza di una riflessione
concreta sulla fede in Cristo
45

Ges in relazione al messaggio


della salvezza ed al mondo nel
quale i cristiani si trovavano. Il
termine teologia lo troviamo gi
nellantica filosofia greca, ai
tempi di Platone ed Aristotele,
come esigenza di razionalizzazione del mito e dei miti sulle
varie divinit e come ricerca di
un punto di riferimento assoluto
tra luomo ed il cosmo. Nella
Chiesa si sviluppata soprattutto
come esegesi e come interpretazione critica della Sacra scrittura dove abbiamo la rivelazione
di Dio che trova il suo vertice
in Cristo Ges. La teologia
sempre stata vista come il bisogno della Chiesa di trovare la
verit ed il fine ultimo delluomo,
una presenza necessaria nella
vita della Chiesa, per trovare la
propria identit e la propria missione in ogni epoca e nella storia
dellumanit. La teologia in
quanto scienza della fede abbraccia diversi tipi di utilizzazione, pensiamo al vasto ambito
della ricerca esegetica con grandissimi nomi come quello di Origene con il bisogno di comprendere la parola di Dio. La teologia
prende il suo spunto dalla vita
della Chiesa e dallesperienza di
fede individuale e collettiva dei
credenti e conduce a processi
che possono durare diversi secoli,
quali quello per comprendere
la Trinit, lidentit di Ges Cristo, vero Dio e vero uomo. La
morale tramite la teologia ha
cercato di capire cos il bene,
qual il fondamento del bene e
le finalit a cui tendere. Il soggetto della teologia la Chiesa,
chi studia la teologia la studia
46

con la Chiesa, nella Chiesa e per


la Chiesa, nel tentativo di dare
risposte allumanit, da qui il
bisogno della teologia di dare
risposte alluomo. Il Concilio Vaticano II si posto come principio
per un dialogo con la modernit
e contemporaneit, dove la teologia ha avuto un ruolo primario,
tale confronto ha avuto spesso
esiti positivi ed in altri casi ha
sollevato questioni complesse
come nel dibattito sulla bioetica.
Che valore e significato deve
possedere la Chiesa ai nostri
giorni?
La chiesa la comunit dei credenti in Cristo Ges che vive
alla luce della rivelazione e della
salvezza ricevuta. La Chiesa
al servizio della rivelazione, dunque luce della verit per luomo
e per la storia. La Chiesa attraverso i secoli ha svolto un ruolo
fondamentale divenendo una
struttura oltre che funzionale,
portatrice di cultura e di valori.
Il messaggio di Cristo, che il
vertice della rivelazione di Dio
e presenza del suo perdono nei
confronti dellumanit, il perno
su cui si fonda la storia della
Chiesa, luomo solo in Dio pu
trovare la sua salvezza ed un
futuro che eredita la verit lasciata da Cristo, non solo un
messaggio di parole, ma il gesto
di chi ha donato la propria vita
per il genere umano.
Quali rapporti esistono tra la
Teologia e la Filosofia?
La teologia fin dallinizio fu pensata con un approccio legato a
strumenti e metodi tipici del
mondo filosofico, da una parte

la teologia difendeva la chiesa


cristiana, la filosofia il mondo
pagano. Quando il cristianesimo
divenne religione dellimpero
romano, cess il fenomeno della
filosofia autonoma che divenne
parte integrante della teologia
e per tutto il primo millennio
essere filosofo o teologo divenne
un tuttuno in occidente quanto
in oriente. Tutto ci prosegu
nella filosofia medievale di Tommaso DAquino che se da una
parte propose la divisione tra
ragione e fede e cio tra filosofia
e teologia, continu a considerarle intimamente rapportate
tra di loro. Con lilluminismo la
filosofia si distacc indissolubilmente dalla teologia, portando
al centro di tutto la ragione come
ricerca di una verit che non
necessariamente legata a Dio
ed un grande sapere che da questi pu prescindere, cos come
Nietzsche che alla fine dellottocento addirittura proclamer
la morte di Dio. Oggi si pensa
che ragione e fede, autonome
tra loro, non possano in alcun
modo essere in conflitto, venendo
chiamate ad integrarsi per trovare una comune identit della
verit e della prospettiva delluomo. Nel mondo della postmodernit per i cristiani la ragione ha una sua identit, una
sua funzione che si traduce sotto
il piano di strutture concrete
sul piano sociale e politico (lautonomia dello Stato rispetto alla
Chiesa). La via della Fede deve
dialogare con la ragione per sviluppare meglio la vita delluomo
a livello individuale e sociale.
Giovan Battista Scaduto
Cronache Parlamentari Siciliane

Assemblea Regionale Siciliana - XVI Legislatura - deputati


Alloro Mario
Partito Democratico (PD)
Alongi Pietro
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Anselmo Alice
Unione di Centro - (UDC)
Arancio Giuseppe Concetto
Partito Democratico (PD)
Ardizzone Giovanni
Unione di Centro - (UDC)
Assenza Giorgio
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Barbagallo Anthony Emanuele
Partito Democratico (PD)
Cancelleri Giovanni Carlo
Movimento Cinque Stelle
Cappello Francesco
Movimento Cinque Stelle
Cascio Francesco
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Cascio Salvatore
Articolo 4
Ciaccio Giorgio
Movimento Cinque Stelle
Ciancio Gianina
Movimento Cinque Stelle
Cimino Michele
Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Cirone Maria in di Marco
Partito Democratico (PD)
Clemente Roberto Saverio
Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Coltraro Giambattista
Il Megafono Lista Crocetta
Cordaro Salvatore
Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Cracolici Antonello
Partito Democratico (PD)
Crocetta Rosario
Il Megafono Lista Crocetta
Currenti Carmelo
Lista Musumeci
dAgostino Nicola
Unione di Centro - (UDC)
dAsero Antonino
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
di Giacinto Giovanni
Il Megafono Lista Crocetta
di Mauro Giovanni
Partito dei Siciliani - MPA
digiacomo Giuseppe
Partito Democratico (PD)
dina Antonino
Unione di Centro - (UDC)
dipasquale Emanuele
Il Megafono Lista Crocetta
Falcone Marco
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Fazio Girolamo
Misto
Federico Giuseppe
Partito dei Siciliani - MPA
Ferrandelli Fabrizio
Partito Democratico (PD)
Ferreri Vanessa
Movimento Cinque Stelle
Figuccia Vincenzo
Partito dei Siciliani - MPA
Fiorenza Cataldo
Partito dei Siciliani - MPA
Firetto Calogero
Unione di Centro - (UDC)
Fontana Vincenzo
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Formica Santi
Lista Musumeci
Forzese Marco Lucio
Democratici Riformisti per la Sicilia
Foti Angela
Movimento Cinque Stelle
German Antonino Salvatore Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Gianni Giuseppe
Misto
Grasso Bernadette Felice
Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Greco Giovanni
Partito dei Siciliani - MPA
Greco Marcello
Democratici Riformisti per la Sicilia

Gucciardi Baldassare
Partito Democratico (PD)
Ioppolo Giovanni
Lista Musumeci
La Rocca Claudia
Movimento Cinque Stelle
La Rocca Ruvolo Margherita
Unione di Centro - (UDC)
Laccoto Giuseppe
Partito Democratico (PD)
Lantieri Annunziata Luisa
Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare
Leanza Nicola
Articolo quattro
Lentini Salvatore
Articolo quattro
Lo Giudice Salvatore
Democratici Riformisti per la Sicilia
Lo Sciuto Giovanni
Partito dei Siciliani - MPA
Lombardo Salvatore Federico
Partito dei Siciliani - MPA
Lupo Giuseppe
Partito Democratico (PD)
Maggio Maria Leonarda
Partito Democratico (PD)
Malafarina Antonio
Il Megafono Lista Crocetta
Mangiacavallo Matteo
Movimento Cinque Stelle
Marziano Bruno
Partito Democratico (PD)
Miccich Gianluca Antonello
Unione di Centro - (UDC)
Milazzo Antonella Maria
Partito Democratico (PD)
Milazzo Giuseppe
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Musumeci Nello
Lista Musumeci
Nicotra Raffaele Giuseppe
Articolo quattro
Oddo Salvatore Antonino
Il Megafono Lista Crocetta
Palmeri Valentina
Movimento Cinque Stelle
Panarello Filippo
Partito Democratico (PD)
Panepinto Giovanni
Partito Democratico (PD)
Picciolo Giuseppe
Democratici Riformisti per la Sicilia
Pogliese Salvatore domenico Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Ragusa Orazio
Unione di Centro - (UDC)
Raia Concetta
Partito Democratico (PD)
Rinaldi Francesco
Partito Democratico (PD)
Ruggirello Paolo
Articolo quattro
Sammartino Luca
Articolo quattro
Savona Riccardo
Democratici Riformisti per la Sicilia
Siragusa Salvatore
Movimento Cinque Stelle
Sorbello Giuseppe
Unione di Centro - (UDC)
Sudano Carmela Valeria Maria
Articolo quattro
Tamajo Edmondo
Democratici Riformisti per la Sicilia
Tancredi Sergio
Movimento Cinque Stelle
Trizzino Giampiero
Movimento Cinque Stelle
Turano Girolamo
Unione di Centro - (UDC)
Venturino Antonio
Misto
Vinciullo Vincenzo
Popolo della Libert (PDL) - verso il PPE
Vullo Gianfranco
Democratici Riformisti per la Sicilia
Zafarana Valentina
Movimento Cinque Stelle
Zito Stefano
Movimento Cinque Stelle

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Presso il Bookshop a Palazzo Reale in vendita il Catalogo in due lingue


realizzato dalla Fondazione Federico II
in occasione della mostra organizzata presso il Museo Interdisciplinare Regionale
Maria Accascina di Messina e adesso proposta presso Palazzo Reale di Palermo
aperta dal 7 giugno al 25 agosto 2013
,

con la partecipazione

partecipazione
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REGIONE SICILIANA

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Con il patrocinio
dellAmbasciata di Italia
in Atene

Assessorato Regionale dei Beni Culturali


e dellIdentita Siciliana

REGIONE SICILIANA

Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana


Dipartimento dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana
Museo Interdisciplinare Regionale
Maria Accascina di Messina

REGIONE SICILIANA

Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana


Dipartimento dei Beni Culturali e dellIdentita Siciliana

Servizio Biblioteca Regionale Universitaria


Giacomo Longo di Messina

Con il patrocinio
dellAmbasciata di Grecia
a Roma

Presidenza
Presidenza
dellaRegione
Regione Siciliana
della
Siciliana
Presidenza
della Regione Siciliana

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