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a cura di www.qumran2.net
Lampada per i miei passi la tua parola, luce sul mio cammino
Salmo 118
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Scarpitta?
"Cominci in Galilea" il titolo di un vecchio libro di Jacomuzzi sui sentimenti e sull'intimit di Ges Cristo i!lio di "io e i!lio dell'uomo# che andava sco$rendo sem$re $i se stesso man mano che $rocedeva il suo ministero# sottomesso alla volont del %adre. "a una $ros$ettiva del tutto di&&erente da quella alla quale saremmo comunemente abituati# l'autore !uarda al Cristo che as$ira# avverte# ama. ' che condivide la 2
$recariet dei suoi contem$oranei. (niziare in Galilea era del tutto sin!olare $er lui# come $oteva esserlo $er tutti coloro che non &ossero abituati a costumi e a mentalit $a!ane. )a "Galilea delle !enti"# descritta da (saia come o!!etto di divina umiliazione# era in&atti un territorio ad alta densit $a!ana e di indi&&erentismo reli!ioso. )a "Galilea delle !enti" in&atti un territorio ostile e $erverso# a motivo dell'aridit
s$irituale che alber!a nel $o$olo# della tendenza $ro$riamente $a!ana e solitamente ostile e re&rattaria ai ri&erimenti reli!iosi# Ges vi inizia la sua vita $ubblica do$o aver trascorso a *azareth !li anni della sua !iovinezza e della sua &ormazione umana e $recisamente la sua es$erienza inizia a Ca&arnao. )a motivazione su$er&iciale che Giovanni ci comunica dovuta all'arresto del $recursore Giovanni +attista# che di &atto verr $oi deca$itato# ma la causa $i $ro&onda della scelta di tale citt dovuta sem$re ad un'antica $ro&ezia del %ro&eta (saia," $erch- si com$isse ci che era stato detto $er mezzo del $ro&eta (sa.a,/0erra di 1bulon e terra di *&tali# sulla via del mare# oltre il Giordano# Galilea delle !enti2" 'ra insomma volont di "io che la terra da tem$o $unita e umiliata $er il suo distacco etico e reli!ioso diventasse ora luo!o della visita del 3i!nore# della realizzazione della salvezza e che $ro$rio le dimensioni comunemente ritenute abominevoli e de$rezzabili siano o!!etto della $redilezione divina, ci che l'uomo ri&iuta# "io lo assume con amore. Cosicch-# $er intervento di Cristo# "il $o$olo che camminava nelle tenebre ha visto una !rande luce ri&ul!ente" e nell'ottenebramento del $eccato si andato insinuando il chiarore luminoso della vita e della salvezza. %ro$rio nella Galilea delle !enti# a Ca&arnao# luo!o di $erversione e di smarrimento# Ges divine "luce del mondo".4ltrove lo stesso %ro&eta dell'4ntico 0estamento si &aceva latore di una $romessa consimile e invitava ad una !ioia a&&ine, "4lzati# rivestiti di luce# $erchviene la tua luce" 5(s 67# 89, si tratta B
della "luce delle nazioni" con cui sem$re (saia $re&i!ura il Cristo 5(s :;# 69 e che si identi&ica di &atto con il 3i!nore Ges <erbo (ncarnato# che si $ro$one come lume e ri&erimento $erenne dell'umanit# quali&icando se stesso come luce del mondo e mani&estando di volere "che tutti !li uomini si salvino e !iun!ano alla conoscenza della verit 58 0m 2#:9. =n territorio ostile o un $o$olo dalla dura cervice erano ca$itati anche ad altri uomini come Giona# che si era trovato a dover $redicare la conversione alla miscredente citt di *inive# nonostante il $rimario suo dinie!o# o quali 'zechiele e Geremia# costretti l'uno alle ristrettezze dell'esilio# l'altro alle avversioni dei suoi interlocutori che lo !ettavano anche in una cisterna a motivo della $erentoriet del suo annuncio. ' ancora altri $ersona!!i eletti da "io erano stati o!!etto di $ersecuzioni e di avversioni $er la mancata corris$ondenza di coloro ai quali annunciavano il loro messa!!io di divina scaturi!ine. >a il &atto che Ges inizia il suo ministero nella Galilea $a!ana com$orta non solamente che e!li abbia delle di&&icolt o!!ettive# ma anche che quella terra ven!a adesso ra!!iunta dall'amore salvi&ico ed esaltante di "io. Che cosa $roclama innanzitutto il i!lio di "io? @uale invito rivol!e a tutti# cominciando dalla citt di Ca&arnao? )o si riassume nelle $arole sem$lici ed es$licite che racchiudono tutto il messa!!io evan!elico# o se non altro ne evincono la sostanza &ondamentale, "Convertitevi# $erch- il Ae!no dei Cieli vicino." (n esse si esalta la vicinanza della realt del Ae!no# che in costante
avvicinamento# che si com$ir un !iorno a noi sconosciuto nell'incontro ultimo con "io# ma che adesso !i una realt di &atto concreta nelle $arole e nelle o$ere del Cristo. '!li la $ienezza della Aivelazione# $oichvedendo lui si vede anche il %adre 5"ei <erbum9 e le sue $arole e le o$ere di misericordia ne svelano tutta la $ortata attualizzante. (l Ae!no di "io una realt !i com$ita in Cristo# sebbene non ancora del tutto visibile in $ienezza. "i conse!uenza l'atte!!iamento dell'uomo non $u essere se non quello della $redis$osizione e dell'acco!lienza# del cambiamento radicale in vista della novit, "Convertitevi." )'inizio della $redicazione di Cristo# il com$endio e&&ettivo e la centralit del van!elo# viene dato $ertanto da una $romessa e da una necessit che consistono ris$ettivamente nel &atto che in Cristo "io ci vicino e che occorre aderirvi sem$licemente con la radicale mutazione di noi stessi# la convinzione della $recariet della $ersistenza nel $eccato e la necessit di recu$erare la di!nit di so!!etti umani che solo "io $u donare. (nsomma la conversione $er la &ede. Convertirsi# cio convincersi dell''amore di "io che ci ra!!iun!e $er $rimo in Cristo# a&&ascinarsi del suo mistero# lasciarci coinvol!ere da esso e vivere la $iena &amiliarit con "io equivale a tras&ormare radicalmente noi stessi nei $ensieri# nelle $arole e nelle concezioni
$ersonali $er abbandonare o!ni e&&imeratezza che ci distol!a da "io ed la condizione essenziale del credereC di conse!uenza alla base dell'umilt che s&ocia nella carit cristiana e nella concretezza delle o$ere di bene. '' questo quindi in e&&etti il com$endio del <an!elo, il convertirsi e il credere e Ges lo $roclama all'inizio della sua $redicazione. ' $ro$rio in questo consiste l'essere luce che rischiara le tenebre, la $roclamazione della conversione come $resu$$osto necessario alla &ede# $erch- la conversione convinzione $ersonale# $resa di coscienza non condizionata da alcuno esternamente ma solamente dal &atto che "io ci ama. Ges la luce del mondo $erchannuncia e dimostra la condizione essenziale della nostra &ede# cio il mutare vita e il consolidarci interamente in "io cercato al di so$ra di o!ni cosa. )'esortazione anche invito alla &iducia nello stesso Ges Cristo da ritenersi unico >aestro e 3i!nore e a $orsi incondizionatamente alla sua sequela e in&atti $ro$rio >atteo descrive la decisione e l'incondizionatezza con cui questi umili $escatori abbandonano ciascuno i $ro$ri $ro!etti e le $ro$rie as$irazioni $er immettersi in un itinerario di vita inas$ettato e del tutto nuovo e sconosciuto# che loro comunque intra$rendono senza riserve e con &iducia assoluta.
PER LA PREGHIERA
=$ic!ael #urso?
2o pre o di riuscire a permettere a mio /i lio di (i(ere la sua (ita e non 7uella c!e io (orrei a(ere (issuto8 9erci) /a@ c!e non metta sulle sue spalle il /ardello di ci) c!e io non sono riuscito a /are8 Aiutami a (edere o i i suoi errori in prospetti(a della lun a strada c!e de(e percorrere e concedimi la ra,ia di a(ere la pa,ien,a 7uando il suo passo lento8 #onami la sa e,,a di sapere 7uando sorridere delle monellerie della sua et+ e 7uando mostrare /erme,,a contro li impulsi c!e e li teme e non pu) dominare8 Aiutami a percepire l@an oscia del suo cuore in me,,o al /rastuono delle parole piene di ra--ia e nel er o del suo cupo silen,io: e, dopo a(erla percepita, dammi la capacit+ di riempire l@a-isso c!e c@ tra noi con la comprensione8 9re o di potere al,are la mia (oce pi' per la ioia di ci) c!e e li c!e per il dispiacere di ci) c!e non , cosicc!1 o ni iorno e li possa crescere nella /iducia in se stesso8 Aiutami a uardare a lui con a//etto autentico in modo c!e lui possa /are lo stesso nei con/ronti de li altri8 ; poi dammi la /or,a, o Si nore, di lasciarlo li-ero a//inc!1 possa andare con decisione per la sua strada8
3,22-30
$a e li li c!iam) e con para-ole dice(a loro4 .ome pu) Satana scacciare SatanaB Se un re no di(iso in se stesso, 7uel re no non potr+ restare in piedi: se una casa di(isa in se stessa, 7uella casa non potr+ restare in piedi8 Anc!e Satana, se si ri-ella contro se stesso ed di(iso, non pu) restare in piedi, ma /inito8 *essuno pu) entrare nella casa di un uomo /orte e rapire i suoi -eni, se prima non lo le a8 Soltanto allora potr+ sacc!e iar li la casa8 2n (erit+ io (i dico4 tutto sar+ perdonato ai /i li de li uomini, i peccati e anc!e tutte le -estemmie c!e diranno: ma c!i a(r+ -estemmiato contro lo Spirito Santo non sar+ perdonato in eterno4 reo di colpa eterna8 9oic!1 dice(ano4 C posseduto da uno spirito impuro8
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Ges accusato di essere indemoniato e di scacciare i demoni $er o$era di 3atana. 3tu$isce il &atto che Ges# $azientemente# ar!omenti contro questa &olle a&&ermazione che non meriterebbe nessun ti$o di ris$osta2 (nvece Ges cerca in o!ni modo di convincere# di scuotere# di &ar ca$ire. ' ra!iona, che $asticcio combina il demonio se combatte se stesso? >a il ra!ionamento non su&&iciente, del tutto evidente che dietro questa accusa si nascondono un astio e un odio $ro&ondi che im$ediscono ai saccenti studiosi# !iunti es$ressamente da Gerusalemme# anche solo di ascoltare le $arole di Ges# di ca$ire
=9aolo .urta,?
il suo discorso# di &ar emer!ere l'uomo &orte# equilibrato# intelli!ente $resente in ciascuno di noi ma che# ne!li scribi# sembra essere ben le!ato2 @uesta ottusit# ammonisce Ges# im$edisce allo 3$irito di a!ire# all'anima di convertirsi. @uesto il $eccato contro lo 3$irito, ne!are l'evidenza# im$edire al buon senso di &arsi strada# chiudere !li orecchi $er non ascoltare l'annuncio e convertire il $ro$rio cuore. 3tiamo attenti# disce$oli del *azareno# a non chiudere anche noi il nostro cuore devoto alle novit che il 3i!nore continuamente $ro$one2
PER LA PREGHIERA
5occa la mia (ita con la ma ia del tuo /uoco rendila pre,iosa col suo cocente dono di dolore8 Adopera 7uesto mio corpo come lampada da innal,are nel tuo tempio, e lascia c!e la sua /iamma -ruci in canti durante la notte e durante il iorno8 Lascia c!e le stelle (i-rino nella mia oscurit+, lun o il corso del tuo tocco, durante le ore di (e lia nella notte8 6
=5a ore?
La nera cali ine s(anir+ dai miei occ!i, o(un7ue si (ol ano (edranno tutto nella tua luce, il mio dolore salir+ in alto, /ino al tuo altare, in una /iammante esplosione8
SPUNTI DI RIFLESSIONE
=n breve brano. (n $oche ri!he abbiamo $er molti elementi# molti inse!namenti e s$unti $er la ri&lessione. Consideriamo la dinamica della scena e i $ersona!!i. Ges seduto al centroC al centro della scena# )ui che determina il suo svol!ersi. 4ttorno i suoi disce$oli# che sentono la sua %arola# e &uori i &amiliari che lo cercano# tre$idanti. )o s!uardo di Ges che !ira intorno e si $osa sui suoi disce$oliC $er tutti vi # $er una esortazione a com$iere un $ercorso di &edeC la stessa &ede che vissuta in modo diverso. %er tutti un inse!namento a $ercorrere la $ro$ria E
via della &ede. %er i disce$oli che !li sono intorno e vo!liono im$arare da )ui e $er chi &uori ed ha qualcosa che non !li $ermette di entrare. %er !li uni un inse!namento# $er !li altri un invito. Ges non ri&iuta le sue ori!iniC nelle sue $arole e nei suoi !esti non vi mai il ri&iuto della sua ori!ine umana ma vi una consa$evolezza $i $ro&onda. (l suo invito# $er tutti# di non lasciarsi tro$$o coinvol!ere dai soli a&&etti terreni# di non limitare il $ro$rio a!ire alla sola tem$oralit e nelle relazioni terrene. Ges ci invita# o!!i# a nuove relazioni# ci invita a $orre il nostro
s!uardo su di )ui e in )ui riconoscere il valore e il &ondamento dei nostri a&&etti. %orre )ui stesso al centro della nostra vita. F un brano che dimostra ancora come l'invito di Ges sia $er una relazione nuova e coinvol!ente e che determina la nostra vita. )a &ede deve essere vissuta nel nostro concreto. )e $arole di Ges dimostrano la consa$evolezza# anche umana# di un 3uo ra$$orto# unico#
con il %adre. *oi# in&atti# $ossiamo as$irare ad essere suo &ratello# sorella e madre ma non $adreC non $ossiamo sostituirci nel ra$$orto che le!a il i!lio al %adre# neanche nella sua com$onente terrena. *on un ra$$orto esclusivo# ma inclusivo al quale tutti siamo chiamati a $arteci$are in Cristo, '!li stesso o!!i ci indica la via.
=Eo!n FenrG
PER LA PREGHIERA
*eHman?
Stai con me, e io ini,ier) a risplendere come tu risplendi, a risplendere /ino ad essere luce per li altri8 La luce, o &es', (err+ tutta da te4 nulla sar+ merito mio8 Sarai tu a risplendere, attra(erso di me, su li altri8 >a@ c!e io ti lodi cos3 nel modo c!e tu pi' radisci, risplendendo sopra tutti coloro c!e sono intorno a me8 #+ luce a loro e d+ luce a me: illumina loro insieme a me, attra(erso di me8 2nse nami a di//ondere la tua lode, la tua (erit+, la tua (olont+8 >a@ c!e io ti annunci non con le parole ma con l@esempio, con 7uella /or,a attraente, 7uella in/luen,a solidale c!e pro(iene da ci) c!e /accio, con la mia (isi-ile somi lian,a ai tuoi santi, e con la c!iara piene,,a dell@amore c!e il mio cuore nutre per te8
4, 1-20
SPUNTI DI RIFLESSIONE
ino a questo $unto l'inse!namento di Ges si era reso visibile nel suo a!ire, inse!nava con i &atti, Hra es$rime la sua dottrina in $arabole# cio con de!li esem$i# con dei $ara!oni illustrativi. )e $arabole evan!eliche non nascono sem$licemente da un'esi!enza didattica $reoccu$ata della chiarezza e della vivacit. *ascono da un'esi!enza teolo!ica# dal &atto che non $ossiamo $arlare direttamente del re!no di "io che oltre le nostre es$erienze# ma solo in $arabole# indirettamente# mediante $ara!oni $resi dalla vita quotidiana. )a $arabola del seminatore inizia e termina con il comandamento dell'ascolto, "4scoltate2"# "Chi ha orecchi $er ascoltare# ascolti". )a $arola di Ges il seme immortale che ci ri!enera, "3iete stati ri!enerati non da un seme incorruttibile# ma immortale# cio dalla $arola di "io viva ed eterna" 58%t 8# 2B9. (l re!no di "io $ara!onato costantemente al seme# la cui &orza vitale attiva $ro$rio nella morte. )a morte non distru!!e il seme# ma anzi la condizione $erch- !ermini e si mani&esti in tutta la sua $otenza# a di&&erenza di tutte le altre cose che marciscono e &iniscono. )'o!!etto dell'inse!namento di Ges la sua stessa vita# s$ie!ata con similitudini. @ueste $arabole# mentre illustrano la storia di Ges# ci danno anche il criterio di discernimento $er essere tra i suoi e a$$artenere al suo re!no, *on dobbiamo cercare il successo
5vv. BI;9# la &ama e la rilevanza 5vv. 28I2D9# il $rota!onismo e la !randezza 5vv. 26IB29. )'o$era di "io $assa attraverso le di&&icolt# il &allimento# il nascondimento# l'irrilevanza# l'attesa $aziente e la $iccolezza# @ueste sono le qualit del seme da cui nasce l'albero del Ae!no. 'sso come un chicco# che $orta &rutto abbondante non "nonostante" la morte# ma $ro$rio $erch- muore 5c&r Gv 82#2:9. 3ono $arabole di s$eranza contro o!ni s$eranza# di una &ede che sa che la $arola di "io un seme che $roduce sem$re il &rutto e l'e&&etto $er cui mandata 5c&r (s DD#889. )e resistenze che incontra# ra$$resentate dai vari ti$i di terreno# &anno $arte del $ro!etto di "io. Ges il seminatore# il seme e il raccolto# $erch- chi l'ascolta si identi&ica con lui. (l risultato di questa semina sembra disastroso. 3embra che la $arola di Ges non riesca a entrare nel cuore dell'uomoC e# se entra# non mette radiciC e# se mette radici# so&&ocata. '$$ure lui va avanti nella sua semina. "'!li disse loro, 4ndiamocene altrove $er i villa!!i vicini# $erch- io $redichi anche lC $er questo in&atti sono venuto" 5>c 8#BG9. *oi o!!i vediamo quanto Ges abbia avuto ra!ione. (l suo seme !erminato in tutto il mondo. Ges la $arola di "io seminata in noi. (l mistero del re!no di "io nella storia quello del seme# che rivive in noi la sua stessa vicenda di allora.
=#a(id $aria 5uroldo?
PER LA PREGHIERA
87
J tu c!e so(rasti la terra e incom-i, ura ano c!e sc!ianta la pietra4 ura ano c!e passi sulle nostre (ite come il rullo sopra li as/alti4 no, i miei pensieri non sono i tuoi pensieri, le mie (ie non sono le tue (ie: tu sei il .ontrario, l@Jppositore6 5arlo sei di tutti i sistemi, pol(erina mortale di 7ueste /iloso/ie4 #io sola nostra necessit+8
SPUNTI DI RIFLESSIONE
@uesta $a!ina evan!elica si $u a$$licare a Ges stesso. "a quando 88
strade e le $iazze della Galilea $er comunicare a tutti la vicinanza del re!no di "io# ossia l'amore del %adre $er tutti e $articolarmente $er i $i $overi. "avvero la luce venuta nel mondo non $i "sotto il mo!!io"# ma nel candelabro. ' le &olle se ne sono accorte al $unto che da o!ni $arte accorrono. )'imma!ine della luce che esiste $er illuminare !li altri# non certo se stessa# ci descrive bene la vita di Ges. '!li# luce vera che illumina o!ni uomo# come scrive Giovanni nel $rolo!o del quarto <an!elo# non venuto $er se stesso# non si incarnato $er realizzare se stesso# e ne$$ure $er a&&ermare un $ro$rio $ro!etto $ersonale. Ges
venuto sulla terra $er illuminare i $assi de!li uomini verso la salvezza# venuto $erch- tutti# ascoltando la sua %arola# $ossano $ercorrere le strade della vita sino a !iun!ere nel cielo. ( disce$oli che e!li continua a chiamare di !enerazione in !enerazione sono invitati a &are altrettanto, ossia a non nascondere la luce del <an!elo che hanno ricevuto# n- ad avere misure strette nella sua comunicazione al mondo# $erch- "a chi ha sar dato e a chi non ha sar tolto anche quello che ha". )'amore# la !enerosit# secondo il <an!elo di Ges non so$$ortano restrizioni e con&ini, il cuore del credente universale e a$erto a tutti.
=Ven o con te &es'?
PER LA PREGHIERA
Si nore &es', tu sei sempre con me4 la tua parola luce ai miei passi8 2 tuoi esti di -ont+ in/ondono in me il cora io e la ioia di (i(ere8 9er donarci la sal(e,,a, o &es', sei (enuto a (i(ere in me,,o a noi8 5u sei passato sulle nostre strade, /acendo del -ene a tutti con amore8 &es', tu o i passi accanto a me, mi c!iami per nome e mi c!iedi4 MVuoi essere mio amico anc!e tuB Vuoi di(entare mio discepoloBM8 .ome 9ietro e Andrea, &iacomo e &io(anni, come Le(i, ti rispondo4 MAnc!@io, &es', (en o con 5e8 Sar) tuo discepolo per sempreM8 &es', /accio 7uesta scelta ora, c!e sono a li ini,i della (ita8 2o (o lio c!e tu, Si nore &es', sia mio amico per tutta la (ita8 82
SPUNTI DI RIFLESSIONE
H!!i Ges ci rivela quanto !rande la $otenza della %arola del %adre suo. @uando la vera %arola di "io seminata in un cuore# in esso $rende radici e a $oco a $oco comincia a $rodurre i suoi &rutti o di salvezza o di $erdizione. *ulla $i come $rima. 'cco come il $ro&eta (saia $arla di questa $arola creatrice del 3i!nore, 8B
=$o(imento apostolico?
"Cercate il 3i!nore# mentre si &a trovare# invocatelo# mentre vicino. )'em$io abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi $ensieriC ritorni al 3i!nore che avr misericordia di lui e al nostro "io che lar!amente $erdona. %erch- i miei $ensieri non sono i vostri $ensieri# le vostre vie non sono le mie vie. Hracolo del
3i!nore. @uanto il cielo sovrasta la terra# tanto le mie vie sovrastano le vostre vie# i miei $ensieri sovrastano i vostri $ensieri. Come in&atti la $io!!ia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irri!ato la terra# senza averla &econdata e &atta !ermo!liare# $erch- dia il seme a chi semina e il $ane a chi man!ia# cos. sar della mia $arola uscita dalla mia bocca, non ritorner a me senza e&&etto# senza aver o$erato ci che desidero e senza aver com$iuto ci $er cui l'ho mandata. <oi dunque $artirete con !ioia# sarete ricondotti in $ace. ( monti e i colli davanti a voi erom$eranno in !rida di !ioia e tutti !li alberi dei cam$i batteranno le mani. (nvece di s$ini cresceranno ci$ressi# invece di ortiche cresceranno mirtiC ci sar a !loria del 3i!nore# un se!no eterno che non sar distrutto" 5(s DD#6I8B9. 3e la %arola di "io creatrice# $erch$arteci$a della stessa onni$otenza del suo 4utore# $erch- noi non la diciamo# non la inse!niamo# non la $redichiamo# non &ormiamo a $artire da essa cuori e menti? *on &acciamo tutto questo $erch- "io e la sua %arola non $ossono essere divisi. *on $ossibile $renderci la %arola del 3i!nore e lasciare "io nel suo Cielo. )a %arola di "io deve essere sem$re $ro&erita da "io# da )ui detta ed inse!nata. %erchquesto avven!a# "io deve essere nel nostro cuore# nella nostra mente# nella nostra anima# in o!ni nostro $ensiero e desiderio# deve essere anche nel nostro cor$o. @uesto deve ri&lettere tutta la divina santit. 3e "io non in noi# neanche la sua %arola sar mai sulla nostra bocca ed allora diciamo $arole della terra# di uomini# $arole di 8:
qua!!i che sono senza alcuna &orza di redenzione. "iceva, /Cos. il re!no di "io, come un uomo che !etta il seme sul terrenoC dorma o ve!li# di notte o di !iorno# il seme !ermo!lia e cresce. Come# e!li stesso non lo sa. (l terreno $roduce s$ontaneamente $rima lo stelo# $oi la s$i!a# $oi il chicco $ieno nella s$i!aC e quando il &rutto maturo# subito e!li manda la &alce# $erch- arrivata la mietituraJ. "iceva, /4 che cosa $ossiamo $ara!onare il re!no di "io o con quale $arabola $ossiamo descriverlo? F come un !ranello di sena$e che# quando viene seminato sul terreno# il $i $iccolo di tutti i semi che sono sul terrenoC ma# quando viene seminato# cresce e diventa $i !rande di tutte le $iante dell'orto e &a rami cos. !randi che !li uccelli del cielo $ossono &are il nido alla sua ombraJ. Con molte $arabole dello stesso !enere annunciava loro la %arola# come $otevano intendere. 3enza $arabole non $arlava loro ma# in $rivato# ai suoi disce$oli s$ie!ava o!ni cosa. )a %arola del 3i!nore in tutto $ara!onata da Ges ad un seme che viene !ettato nella terra. Che l'a!ricoltore dorma o ve!li# di notte o di !iorno# il seme ha una sua $articolare vita che viene &uori da se stessa. 4l seminatore s$etta solo controllarne la crescita in modo che $ossa mieterlo a suo tem$o e mettere nei suoi !ranai il $rezioso &rutto. 4ltra verit della %arola di "io questa, essa non crea in un solo !iorno un universo nuovo# santo# $er&etto. 4!isce invece con molta lentezza. 4ll'inizio la sua azione quasi invisibile# tanto $iccola. >a $oi con il $assare del tem$o# tutto $rende &orma e consistenza. >a anche in
questo secondo caso# all'uomo che semina la %arola chiesto di sa$er attendere. "io mai o$era senza il tem$o. >ille anni $er il 3i!nore sono come un turno di notte. 3e non im$ariamo a lavorare con il tem$o di "io# la nostra &retta $u $rodurre
disastri nel suo re!no. (nvece con la $azienza $ro$ria del contadino attendiamo la crescita del seme e i &rutti verranno in abbondanza. <er!ine >aria# >adre della Aedenzione# 4n!eli# 3anti# inse!nateci la $azienza.
=San &io(anni Aosco?
PER LA PREGHIERA
18 .ercate anime non denari: 28 Isate carit+ e somma cortesia con tutti: N8 9rendete cura de li ammalati, dei /anciulli, dei (ecc!i e dei po(eri e uada nerete la -enedi,ione di #io e la -ene(olen,a de li uomini: 48 >ate c!e il mondo conosca c!e siete po(eri ne li a-iti, nel (itto, nelle a-ita,ioni e (oi sarete ricc!i in /accia a #io e di(errete padroni del cuore de li uomini: O8 >ra di (oi amate(i, consi liate(i, corre ete(i ma non portate(i mai n1 in(idia, n1 rancore, an,i il -ene di uno sia il -ene di tutti, le pene e le so//eren,e di uno considerate come pene e so//eren,e di tutti e ciascuno studi di allontanarle o almeno miti arle: 68 J ni mattino raccomandate a #io le occupa,ioni della iornata8
8D
cuscino, e dormi(a8 Allora lo s(e liarono e li dissero4 $aestro, non tDimporta c!e siamo perdutiB8 Si dest), minacci) il (ento e disse al mare4 5aci, c+lmati68 2l (ento cess) e ci /u rande -onaccia8 9oi disse loro4 9erc!1 a(ete pauraB *on a(ete ancora /edeB8 ; /urono presi da rande timore e si dice(ano lDun lDaltro4 .!i dun7ue costui, c!e anc!e il (ento e il mare li o--edisconoB8
SPUNTI DI RIFLESSIONE
@uando# lasciata la &olla# Ges decise di "$assare all'altra riva" del la!o di 0iberiade# i disce$oli "lo $resero con s- nella barca". >a ecco che si sollev una !ran tem$esta. )ui# il 3i!nore# se ne stava a $o$$a addormentato. %lastica la scena# con quel $articolare del "cuscino" messo l. dall'evan!elista a sottolineare il contrasto, lui# il 3i!nore# abbandonato alla sovrana calma del sonno# mentre i suoi sono talmente a!itati da !ridar!liC "*on t'im$orta che $eriamo?". (l racconto $rocede incisivo. ""estatosi# Ges s!rid il vento e disse al mare, "0aci# calmati2 ' si &ece !ran bonaccia". >a Ges non ris$armia ai suoi la ri$rensione, "%erch- siete cos. $aurosi? *on avete ancora &ede? 'd subito do$o
l'interro!ativo che si a$re il varco nei cuori, "Chi dunque Costui che &a tali cose?".C' una correlazione stretta tra $aura K $oca &ede e necessit che es$loda l'interro!ativo circa Ges. Cos. stato allora. >a cos. biso!na che avven!a anche dentro la nostra vita. %ro$rio al centro del cuore# l dove avvertiamo turbamento e $aura $er certe vicissitudini del nostro vivere# l dove lealmente &acciamo chiarezza su una &ede sonnolenta# abitudinaria# che $oco incide sulla qualit della vita# biso!na che insor!a in noi l'interro!ativo, "Chi per me Ges?". <en!o sem$re $i sco$rendo la $otenza umanoIdivina della sua %ersona# con tutte le conse!uenze del caso?
PER LA PREGHIERA
>a@ #io c!@io riesca /inalmente a in inocc!iarmi sull@umile pietra del mondo da(anti al tuo $istero8 .on tutta la mia mente i nuda come una po(era pa ina -ianca: /a@ c!@io possa dire stupito col cuore on/io di 5e4 MSono proprio io colui c!e tanto a lun o !ai cercatoBM
=9re !iera?
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