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Componenti elettropneumatici

Un'armatura, che si muove in un tubo di materiale non magnetico, viene premuta contro la sede
dell'alimentazione dalla forza di una molla. Una guarnizione di gomma. inserita nella parte bassa chiude
l'alimentazione. Eccitando la bobina, l'armatura viene alzata dalla forza magnetica contro la molla e l'aria
d'alimentazione pu fluire dalla bocca d'uscita.
Inserendo una guarnizione di gomma su entrambe le estremit e creando uno scarico i n alto. come
mostrato nella Fig. 3.5b, la stessa struttura pu avere una funzione 3/2.
Per una migliore comprensione dei vantaggi e svantaggi di questo principio, osserviamo pi attenta-
mente alcuni dettagli.
Le forze sull'armatura sono rappresentate nella posizione normale:
in gi la forza della molla
il peso dell'armatura
in su la forza della pressione d'alimentazione sulla sezione d'entrata.
Queste due forze iniziali devono essere superate dalla forza magnetica. Il campo magnetico, della
bobina, che bloccata sopra il tubo, non solo deve superare questa forza iniziale, ma deve far fronte ad
una forza ancora pi grande quale quella della molla, la cui forza aumenta con lo spostarsi dell'armatura.
Con una data bobina, viene specificata la forza della molla e con questa anche il prodotto massimo della
pressione d'alimentazione per la sezione di flusso. La stessa bobina pu essere usata anche per una
pressione alta ed un flusso piccolo o un flusso maggiore ed una pressione bassa.
Una delle lamentele pi frequenti riguardo al vecchio principio di Sknner era la vita relativamente breve
delle guarnizioni dell'annatura che venivano danneggiate dal forte impatto contro la sede dell'alimenta-
zione.
Un grande miglioramento fu apportato con una guarnizione a molla, come most rata nella Fig. 3.6 ed
ora di uso comune.
a b c
Fig. 3.6 Elettrovalvola 3/2 con guarnizioni a molla
0SMC ltana 3. 5
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Invece della stessa armatura, la guarnizione posizionata su un disco che si muove nella camera. Per
il resto, l'armatura sospesa tra la molla dell'armatura e la molla a fungo (fig. 3.6b). Questo ovviamente
produce un effetto ammortizzante, che allunga notevolmente la resistenza e la durata della guarnizione.
Quando la bobina viene eccitata, la guarnizione a fungo si ferma contro il bordo interno della camera
Fig. 3.6c.
Inoltre la molla della guarnizione offre un aiuto iniziale, che viene spiegato nella Fig. 3.7. Durante la
corsa "x", che poi lo spazio libero tra la valvola a fungo e il bordo interno (fig. 3.6b}, la molla della
guarnizione pu espandersi e produrre un'ulteriore forza contro la molla principale.
-
a
Forza magnetica
disponibile
Forza totale della molla
b
--
---
~ e
Fig. 3.7 Caratteristica di forza di una tipica valvola a solenoide 212.
Quando la guarnizione a fungo raggiunge lo stop, si perde questo aiuto iniziale e la forza totale della
molla s alza notevolmente. Questo il punto critico: se il margine tra la forza della molla e il campo
magnetico disponibile troppo piccolo, l'armatura rischia di non salire. Nel caso di corrente alternata, la
bobina si pu bruciare. Questo accade quando la tensione momentaneament e troppo bassa, o quando
la bobina ha perso efficacia per il calore troppo alto. Ritardare la salita a causa di un margine di sicurezza
troppo piCCQio, aumenta rapidamente il calore della bobina in corrente alternata, dato che la corrente di
spunto rimane per troppo tempo. E questo porta al cosiddetto effetto a palla di neve, che ben conosciamo.
3.6
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Componenti elettropneumatici
Valvole di potenza
L'unico tipo di valvola di potenza che pu essere azionata direttamente da una forza magnetica.
quella metallo su metallo. Le valvole a sede sono fuori questione, per le ragioni che abbiamo sopra
descritto. Le valvole a spola con guarnizioni di elastomero producono troppo attrito e qualche volta anche
corse lunghe per permettere al solenoide lo spostamento.
La Fig. 3.8 illustra il tipo classico di una elettrovalvola di potenza azionata direttamente, cosi come
stata descritta nel secondo paragrafo del primo capitolo.
0 0 0
Fig. 3.8 Tipica elettrovalvola con azionamento diretto
Il tipo bistabile richiede un fermo per mantenere la spola nelle posizioni finali, dove non c' attrito o forza
pneumatica. Anche alla massima pressione d'alimentazione e in posizione orizzontale. la spola potrebbe
spostarsi a causa di vibrazioni o colpi.
AZIONAMENTO PILOTA
Principio
La produzione di un tipo di valvola come quello mostrato nella Fig. 3.8 richiede una sofisticata
tecnologia ed un proesso di produzione piuttosto lungo. Questo porta ovviamente ad un costo elevato.
Per altri tipi di valvole, come la valvola a sede e valvola a spola con guarnizione in elastomero,
l'azionamento avviene pneumaticamente ed una elettrovalvota integrata fornisce la pressione di pilotag-
gio.
~ S M Italia
3.7
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Questo principio-viene illustrato dettagliatamente nella Fig. 3.9.
a
A
p
Affidabilit
A 8
EA
p
b
Fig. 3.9 Principio dell'azionamento pilota a solenoide
EB
Come gi illustrato nel paragrafo dedicato alla storia, la poca affidabilit delle interfacce a solenoidi,
stata una delle ragioni per le quali in Europa si iniziato a sviluppare i controlli pneumatici ad alto livello.
l'apparizione di controllori programmabili, che pe rrnetteva no di controllare dei sistemi molto grandi con
un'unit standard soltanto, rese obbligatoria la disponibilit di piloti a solenoidi altamente affidabili. Il pilota
tradizionale, con bobine universali fissate sopra un tubo, continuavano a non essere particolarmente
efficienti, e ad avere grossi difetti come perdite magnetiche che venivano trasformate in calore, o bobine
danneggiate. Tutto ci metteva in discussione ogni operazione di manutenzione a lungo termine.
La Fig. 3.10 illustra le cause delle perdite magnetiche sopra menzionate.
-t Alta resistenza magnetica
Fig. 3.1 O Perdite magnetiche in un solenoide di tipo Skinner
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Componenti etettropneumatici
Attraverso i del circuito di ferro, attorno al tubo, vi una perdita di una parte della forza
magnetica, che viene trasformata !n calore. Inoltre, il traferro illustrato nel particolare pi basso della
Fig. 3.10, crea sull'armatura una forza d'attrazione radiale che, invece di sollevarla, la sposta contro la
parete interna del tubo, creando attrito.
La conclusione che per conseguire il massimo dell'efficienza e quindi di affidabilit, il tubo di materiale
non magnetico deve essere eliminato ed il principio della bobina universale abbandonato, mentre occorre
costruire dei solenoidi appositi per ogni valvola.
La soluzione a questo problema viene raffigurata nella Fig. 3. 11.

plastico ad alta
conduttivit termica
i<:>: J Bobina
Collare semimagnetico
Fig. 3.11 Pilota a solenoide sezionato
Il tubo dell'armatura stato sostituito da un collare semimagnetico.
Nel circuito di ferro non vi sono traferri, ed il collare sprigiona le linee magnetiche su tutta la superficie
interna per la trasmissione all'armatura.
Questo ne raddoppia l'efficienza.
Questo tipo di pilota a solenoide pu effettuare centinaia di milioni di cicli di commutazione senza guasti
e il suo consumo di potenza abbastanza basso da poter essere controllato direttamente da controllori
elettronici con il solito 24V in corrente continua ed una corrente di 1 OOmA.
lt21ia
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COMPONENTI DI CONTROLLO
REL
Principio
Dal punto di vista funzionale, un rel un interruttore azionato elettricamente. Consiste in una bobina
con un nucleo di ferro ed uno o pi contatti, attivati dal campo magnetico dei componenti della bobina. La
Fig. 3.12 ne illustra il principio.
c c
a NC NO b
Fig. 3.12 Principio di un rel; a) in posizione di riposo; b) con bobina eccitata
Nella posizione di riposo, Fig. 3.12 a. una molla spinge la parte finale dell'armatura, cio una piastra
di ferro girevole, verso destra. Un blocco di materiale fissato su questa armatura, regge
una lamina con un contatto a forma di lente alla sua estremit in basso. L'estremit di questa lamina agisce
come una "comune" connessione (C) dell'interruttore. Opposti all'alloggiamento vi sono montati due
contatti. Il contatto della lamina viene spinto contro uno di questi due contatti; normalmente questo un
contatto chiuso (NC).
Quando la bobina viene eccitata, il secondo contatto verr toccato dalla connessione comune
(Fig. 3.12 b), aprendo in questo modo il contatto (NO).
Caratteristiche del contatto
Normalmente i rel hanno almeno due contatti, come mostrato nella Fig. 3.12. Anche 3 o 4 di questi
contatti sono materiale di uso comune.
Per alcune applic-azioni importante conoscere se un contatto fa l'operazione di apertura prima della
chiusura o viceversa. Un contatto si apre prima di chiudersi, quando durante l'eccitazione della bobina,
la connessione tra "C" e "NO" viene effettuata prima che la connessione tra "C" e "NC" sia chiusa. Per un
brevissimo momento tutte e tre le connessioni sono collegate. Per altre applicazioni, questo funzionamen-
to non ammesso ed occorre quindi scegliere il rel con contatti che effettuano la "chiusura prima
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Componenti elettropneumatici
dell'apertura". Al contrario dell'operazione precedente, qui vi un brevissimo momento in cui non vi
alcuna connessione.
1 rel fatti su misura, possono avere qualsiasi combinazione e numero di contatti, con diverse
caratteristiche ed anche con contatti d'apertura e chiusura singoli. Questo, comunque, non di alcun
interesse per l'elettropneumatica dove i tipi standard possono soddisfare qualsiasi richiesta.
Funzioni del re/
Le principali funzioni del rel sono:
-cambiare da un contatto normalmente chiuso ad un contatto normalmente aperto (inversione)
-moltiplicare i contatti da uno (per eccitare la bobina) ad un numero ragionevole di contatti
- amplificazione della potenza
- cambiamento di tensione
-funzione di memoria
L'ultima funzione viene realizzata con il pi importante circuito a rel di base; viene chiamato "circuito
di mantenimento" e verr dettagliatamente descritto nel capitolo 4.
Rel intercambiabili
Ci sono diversi tipi di rel. Possiamo fare una distinzione a seconda del metodi di montaggio: il tipo
intercambiabile e quello stampato. La Fig. 3.13 illustra due modelli di rel intercambiabili: a) con perni
rotondi per uno zoccolo ottale e b) con perni rettangolari per uno zoccolo speciale.
a
b
Fig. 3.13 Due tipi di rel intercambiabili
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3.11
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Rel stampati
l rel stampati sono progettati per essere saldati sulle tavole dei circuiti stampati e hanno dei terminali
sotto forma di piccole strisce (perni) che dovranno essere inseriti nei l ori del circuito stampato e saldati nello
stesso processo con i componenti elettronici.
Le loro dimensioni sono di 1 x1 x1,5 o 2cm, ma ci sono modelli con una capacit di commutazione d
diversi Amperes.
La Fig. 3.14 ne mostra un esempio. In alcune applicazioni molto particolari, necessario saldare un
certo numero di questi rel sul circuito stampato, che spesso collegato ad un circuito elettronico
attraverso un connettore.
Questa tecnica viene applicata per le uscite dei sequenziatori elettronici e di altri controllori program-
mabili.
Fig. 3.14 Tipico rel stampato
FUNZIONI SPECIALI
Rel ad aggancio
Un'altra distinzione pu essere fatta a seconda della funzione. La Fig. 3.15 mostra il rel ad aggancio,
un meccanismo bistabile, formato da due rel uguali a quelli illustrati nella Fig. 3.13b, con aggancio
A
sull'armatura mobile. Quando uno dei rel viene eccitato, sblocca l'altro che a sua volta impedisce al rel
eccitato di ritornare nella posizione di riposo una volta che la bobina si sia scaricata.
Questo tipo di rel intercambiabile, viene usato in tutti quei circuiti che non devono fermarsi durante
la mancanza di energia. Essi hanno lo stesso comportamento e criteri di selezione delle valvole
pneumatiche bistabili.
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Componenti elenropneumatici
Fig. 3.15 Esempio di rel ad aggancio
Rel a tempo
Nel timer della Fig. 3.16, il rel inserito in un basamento con un circuito elettronico a tempo. li re!
rilascia un'amplificazione di potenza attraverso due commutatori liberi da potenziale. Il ritardo regolabile
con una manopola sulla parte anteriore di questo.
Fig. 3.16 Timer con rel intercambiabile come potenza d'uscita
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4. PROGETTAZIONE DI UN
CIRCUITO
STANDARD
Layout del diagramma
CIRCUITI ELETTROPNEUMATICI
Controllo di base del cilindro
Circuiti a rel di base
Circuiti a tempo
Sequenze
Sistema in cascata
Principio passo-passo
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