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xy
yx
P
P
si determinano i tensori applicati al punto materiale P
questi sono valutati in termini di forze / unit area = Pressioni (Pa)
Le sono le tensioni ortogonali alla faccia, positive se ingenerano tensione (e non
compressione)
Le sono parallele alla faccia, dirette come laltro asse di riferimento se lasse della
normale uscente diretta come lasse coordinato corrispondente
secondo di esso i vettori di
forze per ogni faccia
x
x
xy
yx
O
P
P
Considerazioni sullequilibrio dei momenti al
I ordine inducono a ritenere che risulti
xy yx
=
Pertanto i valori indipendenti sono solo 3 (nel piano)
In genere i valori sono ordinati mediante le matrici
(
(
(
yz y yx
xz xy x
x xy
yx y
(
(
Caso 2 D (3 valori indipendenti)
Caso 3 D (6 valori indipendenti)
x
y
x
xy
xy
yx
yx
P
O
(
z zy zx
Se tagliamo il cubetto mediante un piano
orientato dalla sua normale
( )
x y x
i j k + +
x
y
z
xy
yx
xz
zx
yz
zy
P
O
x
x x yx y zx z
y
yx x y y yz z
T
T
= + +
= + +
Ricordando che:
x x
dS dS =
...
e che h = OP = infinitesimo
( idem per y e per z ... )
Con la notazione
compatta e indice
i T =
Relazioni di Cauchy
con i = 1 3
yx x y y yz z
z
zx x zy y z z
T
T
= + +
= + +
compatta e indice
ripetuto:
j i j
i T =
con i = 1 3
1
Si calcolano i 3 invarianti:
1
12 55 90 133
x y z
= + + = + + =
2
3030 4890 685 2545
y yz x xy x xz
zy z yx y
zx z
= + + = =
3
-266562 Det = =
( ) ( )
cos 25 sin 25 0 (
Si vuole ora calcolare il nuovo tensore di tensione se si ha
una rotazione nel piano x-y, con un angolo = 25.
( ) ( )
( )
cos 25 sin 25 0
sin 25 cos(25) 0
0 0 1
(
(
=
(
(
T
( ) ( )
( )
( ) ( )
( )
cos 25 sin 25 0 12 5 60 cos 25 sin 25 0 3.7968 - 28.8764 40.8547
sin 25 cos(25) 0 5 55 32 sin 25 cos(25) 0 - 28.8764 39.2032 54.3589
0 0 1 60 32 90 0 0 1 40.8547 54.3589 90.0000
( (
(
( (
(
=
( (
(
( (
(
(
(
(
(
xy
xy
yx
yx
x xy xz
yx y yz
zx zy z
(
(
(
(
Tensore di Cauchy
x
y
z
xy
yx
xz
zx
yz
zy
x
y
u
u
u
x
y
v
y
x
y
v
v
v
y
dx
dy
1
2
xy esimi
u v
inf sup
y x
| |
= + +
|
\
1
2
xz esimi
u w
inf sup
z x
| |
= + +
|
\
1
2
yz esimi
v w
inf sup
z y
| |
= + +
|
\
y
u
dy
u dy
y
u
u
tan
+
=
x
v
dx
v dx
x
v
v
tan
+
=
xy xy
2
x
v
y
u
= =
= +
In pratica il termine misto misura la distorsione dellangolo RPS
Analogamente per gli altri termini yz e xz
Il tensore ammette deformazioni principali e invarianti come il precedente
Legame tensione deformazione
Questo legame si esprime in modo semplice nel caso di:
1. comportamento lineare del materiale
2. Ambito di piccoli spostamenti
3. Ambito di piccole deformazioni
4. Corpo omogeneo (propriet indipendenti dal punto)
5. Isotropia (propriet indipendenti dallorientazione del Sistema Riferimento )
In tali ipotesi valgono le equazioni di Navier, per quanto concerne i valori sulla diagonale
principale e al di fuori da essa
( ) | |
1
xy
=
( ) | |
( ) | |
( ) | |
y x z zz
z x y yy
z y x xx
E
1
E
1
E
1
+ =
+ =
+ =
( )
2 1
E
G =
+
xy
xy
xz
xz
yz
yz
G
G
G
=
2
i j
i j
=
Come si vede il legame definito in base a 3 costanti (del materiale) che si riducono a 2
indipendenti considerando la relazione
E = modulo di Young / (Pressione) = Pa = N/m
2
MPa = N/mm
2
G = modulo elasticit trasversale / (Pressione) = Pa = N/m2 MPa = N/mm2
= coefficiente di contrazione laterale (Adimensionale)
Ad esempio se si tratta III riga (z):
0
yz xz z
= = =
0
zz
Si hanno stati di tensione piano quando tutti i termini del tensore delle tensioni su una
riga (e la corrispondente colonna) sono nulli.
Questo caso si realizza ad esempio nelle sollecitazioni di lastre (sollecitate membranalmente)
o piastre (sollecitate flessionalmente) sottili
Notare che tensioni piane corrispondono a deformazioni tridimensionali
0
yz xz zz
= = =
0
z
Notare che tensioni piane corrispondono a deformazioni tridimensionali
Si hanno stati di deformazione piana quando tutti i termini del tensore delle deformazioni
su una riga (e la corrispondente colonna) sono nulli.
Ad esempio se si tratta III riga (z):
Questo caso si realizza ad esempio nelle sollecitazioni di lastre (sollecitate membranalmente)
o piastre (sollecitate flessionalmente) spesse e intagliate (concentrazione tensione)
Notare che deformazioni piane corrispondono a tensioni tridimensionali
Per una lastra in pratica una deformazione piana indica che non si ha sotto carico una
variazione di spessore
Esempio:
Riprendendo il caso precedente, si calcolano le deformazioni per un acciaio
E = 2.06 10
11
Pa = 0.3 G= 7.92 10
10
( )
( )
( )
6 6 6 4
11
6 6 6 4
11
6 6 6 4
11
1
12 10 0.3 55 10 90 10 2.69 10
2.06 10
1
55 10 0.3 12 10 90 10 1.53 10
2.06 10
1
90 10 0.3 12 10 55 10 3.74 10
2.06 10
xx
yy
zz
(
= + =
(
= + =
(
= + =
6
5
10
6
4
10
6
4
10
5 10
6.31 10
7.92 10
60 10
7.57 10
7.92 10
32 10
4.04 10
7.92 10
xy
xz
yz
= =
= =
= =
Appare evidente che se il sistema di riferimento prevede principali ( = 0) - termini fuori Appare evidente che se il sistema di riferimento prevede principali ( = 0) - termini fuori
diagonale nulli - esso rende anche il tensore principale ( = 0)
Ma come si determinano i valori delle tensioni/deformazione principali e le loro direzioni?
Prima vediamo il caso 2D e poi quello 3D
CIRCONFERENZE DI MOHR (2D)
La circonferenza di Mohr descrive lo stato di tensione rispetto ad un fascio
di piani avente per sostegno un asse che coincide con una direzione
principale (se 2D una direzione principale ortogonale al piano )
Nella figura risulta
xz
=
yz
=0
Tale rappresentazione non utile se non nota almeno una delle direzioni principali
x
y
x
xy
xy
yx
yx
P
Si assume che > 0 se la rotazione antioraria
In tal modo rotazioni nel riferimento geometrico e nel piano
di Mohr (piano -) con verso basso hanno lo stesso verso
y
S
P
x
R
xy
yx
= cos RS PS
= sen RS PR
( ) = + + = cos sen 2 sen cos
xy
2
y
2
x
+ + + + + = sen
2
1
cos
2
1
sen
2
1
cos
2
1
2 sen
2
y
2
x
2
y
2
x xy
|
\
|
+
|
\
|
+ cos
2
1
cos
2
1
sen
2
1
sen
2
1
2
y
2
y
2
x
2
x
Si impone lequilibrio delle risultanti
nella direzione di :
( ) ( ) ( ) + + + = 2 sen 2 cos
2
1
2
1
xy y x y x
Ora si impone lequilibrio in direzione ortogonale rispetto ad :
P
x
y
S
R
xy
yx
( )
2 2
- sen cos + sen cos sen + cos
x y yx xy
=
( )
( )
1
os 2 en 2
2
xy x y
c s =
Se riferimento x-y principale (
xy
= 0) risultano le equazioni parametriche di una circonferenza
( ) ( ) + + = 2 cos
2
1
2
1
2 1 2 1
( )
1 2
1
- en2
2
s =
Infatti posto
( )
( )
2 1
2 1
2
1
2
1
=
+ =
(raggio)
(shift origine)
- cos 2
- sen2
=
=
( )
2 2
2
- = +
Quadrando e sommando
max
- cos 2
- sen2
=
=
( )
2 2
2
- = +
Le rotazioni mantengono lo stesso verso
xy
yx
Dir. Princ. 1
Dir. Princ. 1
1
xy
2
yx
max
Note le due tensioni principali e le loro direzioni (ortogonali nel piano fisico su un diametro nel piano
di Mohr) si possono determinare geometricamente le e per ogni rotazione del sistema di riferimento
Ad esempio se
1
2
=150
=-100
(
(
\
|
+
=
Mentre la direzione nel piano fisico su cui si appoggia la tensione principale
1
si ricava annullando la
y x
xy
2
2 tan
=
|
|
\
|
=
y x
xy
2
tan ar
2
1
La costruzione di Mohr si pu rifare appoggiandosi alle
tre direzioni principali, si ottengono cos 3 circonferenze
1
1
2
3
Solo trazione
Solo compressione
Mista
Se invece una delle tensioni principali nulla stato di tensione piano possiamo
distinguere 3 casi
3 2
Monodimensionale - trazione
2 1
Monodimensionale - compressione
Si pu dimostrare che appoggiandosi ad una direzione non
principale, i punti nel piano di Mohr che corrispondono a
valori di - si posizionano nellarea tratteggiata
1
2
3
Tensione idrostatica - Le circonferenze degenerano in un unico punto
I cerchi di Mohr si possono costruire anche per il tensore deformazione
Ricerca delle tensioni principali 3D (valori e direzioni appoggio)
i
j i j
T
=
con i = 1 3
Ripartendo dalle relazioni di Cauchy, in termini matematici, ricercare le direzioni
principali equivale a dire cercare quelle direzioni nellellissoide di Lam per le
quali la normale alla superficie coincide con la direzione stessa.
T
La condizione di parallelismo equivale ad un rapporto costante tra le componenti dei vettori La condizione di parallelismo equivale ad un rapporto costante tra le componenti dei vettori
0 1, 2, 3
j i j i
i = =
i
i
T
=
( )
0 1, 2, 3
j i j i j
i = = Che pu scriversi nella forma:
Ne risulta un classico problema agli autovalori
Il problema della ricerca degli autovalori riguarda la ricerca di soluzioni non banali di un
sistema di equazioni algebrico omogeneo in pratica si cercano quei che annullano il
determinante della matrice dei coefficienti
0
x xy xz
yx y yz
zx zy z
Det
=
In alternativa, si pu ricorrere agli invarianti del tensore:
z y x 1
+ + =
2
y yz x xy x xz
zy z yx y
zx z
= + +
Minori complementari
diagonale principale
= Det
3
0
3 2
2
1
3
= +
Trovati i tre
i
si ottengono i 3 e con Cauchy le 3 principali
+ + =
+ + =