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NICCOL COPERNICO - TYCHO BRAHE - JOHANNES KEPLER NICCOL COPERNICO (1473 -1543)

Il signi i!"#$ il$s$ i!$ %&ll" 'i($l)*i$n& !$+&'ni!"n" Fino a che la terra stette ferma, anche l'astronomia stette ferma. Cos ha detto, a proposito di Copernico, Georg Lichtenberg. In realt, avendo situato al centro del mondo il Sole al posto della Terra, e avendo affermato che la Terra che gira intorno al Sole e non viceversa, Copernico rimise in moto la ricerca astronomica e uesta ac uist! un tale ritmo di velocit che allorch" #e$ton, centocin uanta anni dopo l%opera di Copernico, dette alla fisica uella forma che noi conosciamo come &fisica classica', uasi niente ( a ecce)ione dell%idea che il Sole al centro dell%universo ( era rimasto delle conce)ioni di Copernico.

Sistema copernicano Dopo secoli in cui si era creduto che la Terra fosse il centro dell'universo intorno a cui ruotano tutti i corpi celesti, Niccol Copernico propose nel XVI secolo il suo modello eliocentrico, con il Sole fisso al centro del sistema solare e tutti li altri pianeti in rota!ione intorno a esso. "a teoria copernicana, proclamata un'eresia dalla Chiesa e da li scien!iati del tempo, trov conferma in se uito ra!ie al enio di #eplero e di $alileo. In %uesta incisione del &''&, attri(uita ad )ndrea Cellarius, la Terra * rappresentata in %uattro posi!ioni diverse occupate nel corso dell'anno, e i pianeti appaiono correttamente posi!ionati su or(ite centrate nel Sole. Il cerchio pi+ esterno rappresenta la fascia dello !odiaco, la por!ione di cielo che il Sole sem(ra attraversare nel suo moto apparente osservato dalla Terra. *ifatti +eplero, che pur si proclama copernicano, pubblica nel ,-./ l%0stronomia nova, e, a uei giorni, non erano ancora passati sessant%anni dalla comparsa del *e 1evolutionibus di Copernico, &eppure il cammino dell%astronomia ha gi lasciato nell%oscurit del passato le orbite circolari di cui tratta l%opera di tutta la vita di Copernico per sostituirle con le orbite planetarie ellittiche. 2 le novit si succedono rapidamente l%una all%altra3 il dischiudersi del mondo chiuso, sia pur vastissimo, di Copernico in un universo infinito4 la individua)ione di un elemento dinamico nel moto dei corpi celesti, non pi5 ritenuti mobili, copernicanamente, in virt5 della loro stessa forma sferica. #el volgere di un secolo e me))o, il sistema di #e$ton, che conclude una tappa di uel cammino fatto riprendere da Copernico all%astronomia, ha contenutivamente ben poco ancora del sistema copernicano4 forse soltanto l%eliocentrismo' 67rancesco 8arone9. Certo, &il primo significato della rivolu)ione copernicana :...; uello di una riforma delle conce)ioni fondamentali dell%astronomia' 6Thomas S. +uhn9, ma la portata del *e 1evolutionibus di Copernico va molto al di l di una riforma tecnica dell%astronomia. Spostando la Terra dal centro dell%universo, Copernico mut!

anche il posto dell%uomo nel cosmo. La rivolu)ione astronomica comport! anche una rivolu)ione filosofica3 &<omini che credevano che la loro dimora terrestre fosse soltanto un pianeta, ruotante ciecamente attorno a una fra miliardi di stelle, valutavano la loro posi)ione nello schema cosmico ben diversamente dai loro predecessori che vedevano la Terra come l%unico centro focale della crea)ione divina' 6Th. S. +uhn9. Spostando la posi)ione della Terra, Copernico butt! fuori l%uomo dal centro dell%universo. &La sua dottrina planetaria = scrive ancora +uhn = e la conce)ione a essa legata di un universo incentrato nel Sole furono strumenti del passaggio dalla societ medioevale alla moderna societ occidentale, in uanto investivano :...; il rapporto dell%uomo con l%universo e con *io. Intrapresa con %una revisione strettamente tecnica, ad alto livello matematico, dell%astronomia classica, la teoria copernicana divent! un centro focale delle terribili controversie in campo religioso, filosofico e nelle dottrine sociali che, nei due secoli successivi alla scoperta dell%0merica, fissarono l%orientamento del pensiero europeo. ' In breve, la rivolu)ione copernicana fu una rivolu)ione nel mondo delle idee, la trasforma)ione di idee inveterate e venerabili che l%uomo aveva dell%universo, del suo rapporto con esso e del suo posto in esso. 0l giorno d%oggi, &nulla ci sembra pi5 lontano dalla nostra scien)a che la visione del mondo di #iccol! Copernico', eppure sen)a la conce)ione di Copernico &la nostra scien)a non sarebbe mai esistita' 60le>andre +o?r"9. Come non sarebbe esistito, per dirla con 0ntonio 8anfi, &l%uomo Copernicano', l%uomo cio &che si liberato dall%illusione d%essere al centro dell%universo e, con essa, anche di molti altri miti di cui aveva intessuto il suo sapere' 67. 8arone9. @ uesto il senso per cui Copernico rappresenta ancora oggi l%innova)ione radicale e rivolu)ionaria. Aer ogni grosso e significativo cambiamento, si infatti soliti, pure ai nostri giorni, usare l%espressione &rivolu)ione copernicana'. 2 non dobbiamo dimenticare che +ant, uando guarder alla profonda trasforma)ione da lui stesso prodotta nell%ambito della teoria della conoscen)a, parler di essa come di una &rivolu)ione copernicana'. #iccol! Copernico

TYCHO BRAHE (154, - 1,-1)


N. T$l$/&$ n. C$+&'ni!$ Lungo tutta la sua vita, T?cho 8rahe fu un avversario del copernicanesimo, e &il suo immenso prestigio contribu a ritardare la conversione degli astronomi alla nuova dottrina' 6Th. S. +uhn9. Certo, 8rahe era ben consapevole del fatto che ( com%egli scrive ( &la moderna innova)ione introdotta dal grande Copernico' fosse in grado di &evitare sapientemente tutto ci! che nella disposi)ione tolemaica risulta superfluo e incoerente, sen)a contravvenire ai principi della Batematica'. 2 tuttavia, appunto, egli fu un anticopernicano3 &era ancora troppo invischiato nel modo di pensare aristotelico per sfuggire all%influen)a delle argomenta)ioni contro la possibilit di un moto della Terra che erano state addotte da Tolomeo e confutate da Cresme e da Copernico' 62duard D. *iEFsterhuis9. 2d ecco alcune delle sue argomenta)ioni anticopernicane3 Dal momento che ,l'innova!ione di Copernico- sta(ilisce che il corpo della Terra rosso, pi ro, e ina(ile a muoversi viene mosso da un moto non pi+ frammentario .an!i, un triplice moto/, di %uello de li altri astri eterei, ,essa- urtava non solo con i principi della fisica, ma anche contro l'autorit0 delle Sacre Scritture che confermano in vari passi la sta(ilit0 della Terra, per non parlare poi del vastissimo spa!io interposto tra l'or(e di Saturno e l'1ttava sfera che %uesta dottrina rende vuoto fino alle stelle, e di altri inconvenienti che accompa nano %uesta specula!ione. 2 dall%epistolario molto fitto che T?cho 8rahe scambi! con l%astronomo copernicano tedesco Christopher 1othmann 6che era l%astronomo del Langravio Guglielmo IG dell%0ssia9, egli specific! una argomenta)ione anticopernicana destinata a diventare successivamente una obie)ione standard3 se fosse vero che la Terra ruota da occidente verso oriente, allora ( uesta l%obie)ione di 8rahe ( il tragitto di una palla sparata verso ponente da un cannone dovrebbe essere pi5 lungo di uello di una palla sparata dallo stesso cannone verso levante. 2 ci! perch", mentre nel primo caso la Terra si muoverebbe in dire)ione opposta alla palla, nel secondo la Terra si muoverebbe nella dire)ione della palla, s che il tragitto di uesto dovrebbe essere pi5 corto di uello della palla sparata appunto verso occidente. Ba, poich" uesti previsti differenti tragitti non risultano nella pratica, la Terra ( concludeva 8rahe ( sta ferma.

Il sistema copernicano non valido3 uesta l%idea di T?cho 8rahe. Ba, a suo avviso, non valido nemmeno il sistema tolemaico, giacch" 8rahe, sebbene sia da lui assente il pathos neoplatonico che anima gli scritti di Copernico e che guider in seguito l%opera di +eplero, non era cos ingenuo da non rendersi conto che la vecchia distri(u!ione tolemaica de li or(i celesti non era a((astan!a coerente e ,...- era superfluo il ricorso a tanto numerosi e s2 randi epicicli per me!!o dei %uali si iustificano i comportamenti dei pianeti rispetto al Sole, le loro retro rada!ioni e le loro soste con %ualche parte della loro apparente ine ua lian!a. Il sis#&/" #0!1$ni!$2 )n" '&s#")'"*i$n& !$n %&n#'$ i g&'/i %&ll" 'i($l)*i$n& *un ue3 n" Tolomeo n" Copernico. 2 allora, scrive sempre 8rahe3 )vendo (en compreso come am(edue %ueste ipotesi ammettessero non piccole assurdit0, presi a meditare tra me stesso profondamente se mai si potesse trovare una %ualche ipotesi che non fosse in contrasto n3 con la matematica n3 con la fisica, e che non dovesse sfu ire di nascosto alle censure teolo iche e che, nello stesso tempo, soddisfacesse in modo completo alle apparen!e celesti. Infine, %uasi insperatamente, mi venne in mente in %uale maniera de((a essere disposto opportunamente l'ordine delle rivolu!ioni celesti cos2 che fosse preclusa o ni occasione per tutte %ueste incon ruen!e. 2 siamo cos al sistema t?chonico. In uesto sistema del mondo, la Terra al centro dell%universo. 2ssa per! al centro delle orbite del Sole, della Luna e delle stelle fisse4 mentre il Sole al centro delle orbite dei cin ue pianeti. )sserisco inoltre che i cin%ue pianeti restanti .4ercurio, Venere, 4arte, $iove, Saturno- vol ono i propri iri intorno al Sole come propria uida e re, e che sempre lo osservano %uando si situa nello spa!io intermedio delle loro rivolu!ioni. Il sistema t?chonico non convinse n" +eplero n" Galilei. Sul letto di morte, 8rahe affid! il suo sistema al suo giovane assistente +eplero, ma costui era troppo attratto dalla grande simmetria di Copernico e il sistema di 8rahe non era simmetricamente strutturato 6cos, p.es., il centro geometrico dell%universo non pi5 il centro della gran parte dei moti celesti9. Galileo, da parte sua, nel *ialogo sopra i due massimi sistemi, metter a confronto il sistema aristotelicoH tolemaico con uello copernicano e non prender affatto in considera)ione &il ter)o sistema del mondo', uello di T?cho 8rahe. 2 tuttavia uesto ebbe un successo non indifferente3 fu abbracciato dalla maggior parte degli astronomi non copernicani che erano insoddisfatti del sistema tolemaico. In realt, il sistema di 8rahe era ingegnosamente articolato3 manteneva i vantaggi matematici di uello di Copernico e per di pi5 evitava le critiche di tipo fisico e le accuse di ordine teologico. La fortuna del sistema t?chonico la fortuna di un compromesso. 2 se uesto compromesso aveva l%aspetto della &restaura)ione', esso per! non pot" ignorare l%avvenuta rivolu)ione3 e anche T?cho 8rahe neg! il sistema tolemaico e pure lui asserir che la Terra non era il centro delle rivolu)ioni di tutti i pianeti. 2 ancora due ultime annota)ioni. 0 <raniborg, nell%isola di Iven, 8rahe, oltre all%osservatorio, aveva un laboratorio chimico. 2, bench" fosse critico delle pratiche astrologiche, &egli era convinto che esistesse un%affinit essen)iale tra i fenomeni celesti e gli eventi terrestri' 62. D. *iEFsterhuis9. Juesta creden)a, di origine stoica, nell%esisten)a di una rela)ione tra tutte le cose, stata una creden)a, dice ancora *iEFsterhuis, che costitu una fonte di ispira)ione per molti grandi scien)iati. T?cho 8rahe

JOHANNES KEPLER (1571 - 1,3-)


Il 30s#&'i)/ !$s/$4'"+1i!)/2 "ll" !"!!i" %&l %i(in$ $'%in& /"#&/"#i!$ %&i !i&li

Se T?cho 8rahe fu sempre un anticopernicano, +eplero fu sempre copernicano3 &*urante tutta la sua vita egli si rifer alla pertinen)a del ruolo che Copernico aveva attribuito al Sole con i toni entusiastici del neoplatonismo rinascimentale' 6Thomas S. +uhn9. +eplero fu un neoplatonico matematico o neopitagorico che credeva nell%armonia del mondo, e per uesto non pot" appre))are il poco armonico sistema di 8rahe. +eplero credeva, insomma, nel fatto che la natura fosse ordinata da regole matematiche che lo scien)iato ha il compito di scoprire. Compito che +eplero credette di avere assolto, almeno in parte, uando nel ,K/pubblic! il B?sterium cosmographicum. Jui, appunto, la fede nel sistema copernicano congiunta con la fede neoplatonica che una 1agione matematica divina ha presieduto alla crea)ione del mondo. 2 dopo aver sviluppato per esteso ( usando anche disegni dettagliati ( le argomenta)ioni a favore del sistema copernicano, egli afferma che il numero dei pianeti e la dimensione delle loro orbite potevano venir compresi ualora si fosse compresa la rela)ione tra le sfere planetarie e i cin ue solidi regolari o &platonici' o &cosmici'. Juesti solidi sono3 il cubo, il tetraedro, il dodecaedro, l%icosaedro e l%ottaedro. La loro caratteristica, facilmente intuibile ispe)ionando la figura ,, che le facce di ciascun solido sono tutte identiche e sono costituite soltanto da figure e uilatere.

Si sapeva dall%antichit che solo cin ue solidi avevano tali caratteristiche, i cin ue indicati. 2bbene, nel suo lavoro +eplero sostenne che, se la sfera di Saturno fosse circoscritta al cubo con dentro inscritta la sfera di Giove, e se il tetraedro fosse inscritto nella sfera di Giove con dentro inscritta la sfera di Barte, e cos via per gli altri tre solidi e le altre tre sfere 6si veda la fig. L9, allora si sarebbe potuto non solo dimostrare le dimensioni relative di tutte le sfere, ma anche comprendere la ragione dell%esisten)a di solo sei pianeti.

2cco cosa dice +eplero3 "'or(e della Terra * la misura di tutti li altri or(i. Circoscrivi a essa un dodecaedro, la sfera che a sua volta lo circoscrive * %uella di 4arte. )lla sfera di 4arte circoscrivi un tetraedro, la sfera che lo contiene * la sfera di $iove. )lla sfera di $iove circoscrivi un cu(o, la sfera che lo racchiude sar0 %uella di Saturno. Nell'or(e della Terra inscrivi un icosaedro, la sfera inscritta in esso * %uella di Venere. ) Venere inscrivi un ottaedro, in esso sar0 inscritta la sfera di 4ercurio. 5ui trovi la ra ione del numero dei pianeti. *io matematico. Il lavoro di +eplero consistette proprio nella caccia delle armonie matematiche e geometriche del mondo, ed egli credette di averne trovate tante, anche se uelle destinate ad avere un futuro saranno soprattutto le sue famose tre leggi per i pianeti. In ogni caso, &la convin)ione di una struttura del mondo matematicamente definibile, che trovava la sua formula)ione teologica nella creden)a che nella crea)ione del mondo *io fosse guidato da considera)ioni matematiche, l%irremovibile certe))a che la semplicit sia anche un segno di verit e che la semplicit matematica si identifichi con l%armonia e con la belle))a, e infine l%utili))a)ione della sorprendente circostan)a che esistono esattamente cin ue poliedri che soddisfano le pi5 alte esigen)e di regolarit e che devono pertanto avere necessariamente ualcosa a che fare con la struttura dell%universo3 uesti sono tutti sintomi ine uivocabili della conce)ione del mondo pitagoricoHplatonica, che appare ui pi5 viva che mai. 2ra ui lo stile di pensiero del Timeo, che, dopo aver sfidato il dominio dell%0ristotelismo attraverso tutto il Bedioevo in una tradi)ione continua, sebbene talvolta invisibile, prendeva nuovamente piede' 62duard D. *iEFsterhuis9. 5"l !&'!1i$ "ll6&lliss& & l& #'& l&ggi %i K&+l&'$ La scien)a ha bisogno di menti creative 6di ipotesi, di teorie9, ha bisogno cio di immagina)ione e simultaneamente di rigore nel controllo di ueste ipotesi. 2bbene, nella storia del pensiero scientifico non ci fu forse un altro scien)iato che ebbe tanta for)a immaginativa come +eplero e che al tempo stesso assumesse, come lui, un atteggiamento tanto critico nei confronti delle proprie ipotesi. L%idea della rela)ione tra i pianeti e i solidi si mostr! in seguito insostenibile. Ba ci! che essa esprimeva era il sintomo di un programma di ricerca che doveva mostrare ancora tutta la sua fecondit. Tolomeo non era stato capace di spiegare l%&irregolare' moto di Barte, e nemmeno Copernico c%era riuscito. T?cho 8rahe aveva compiuto su di esso innumerevoli osserva)ioni, ma poi anch%egli aveva ceduto alle difficolt. *opo la morte di 8rahe, fu +eplero ad affrontare il problema. Ci lavor! sopra per circa dieci anni. @ +eplero stesso a informarci su uesto suo estenuante lavoro, del uale ci ha lasciato una appassionante descri)ione dettagliata. I tentativi si susseguono l%uno all%altro, e tutti vanno a vuoto. Ba da uesta lunga serie di tentativi falliti, +eplero giunge alla conclusione che era impossibile risolvere il problema con ualsiasi combina)ione di circoli3 tutte ueste combina)ioni non rispondevano ai dati osservabili e le orbite proposte dovevano uindi venir eliminate. Arov!, oltre che con i cerchi, anche con figure ovali. Ba, di nuovo, le osserva)ioni smentirono le proposte teoriche. 2 alla fine si accorse che teoria e osserva)ioni combaciavano se si facevano muovere i pianeti in orbite ellittiche, con velocit variabili determinabili secondo una semplice legge. 7u una scoperta sensa)ionale3 veniva spe))ato definitivamente il dogma antico e ormai venerabile della naturalit e perfe)ione del moto circolare. 2 un procedimento matematico semplicissimo era in grado di dominare, in un universo copernicano, una uantit sterminata di osserva)ioni, permettendo di fare previsioni 6e postHvisioni9 sicure e accurate. In tal modo, &con l%introdurre la propria ipotesi ellittica al posto del plurisecolare dogma della circolarit e uniformit dei moti planetari, :+eplero; ha operato una profonda svolta rivolu)ionaria all%interno della stessa rivolu)ione copernicana' 60lberto Aas uinelli9. 2d ecco le due leggi che contengono la solu)ione finale del problema, valida anche per noi oggi3 Arima legge3 Le orbite dei pianeti 6Barte9 sono ellissi delle uali il Sole occupa uno dei fuochi. 6Si veda la fig. M.9 Seconda legge3 La velocit orbitale di ciascun pianeta varia in modo tale che la linea che congiunge il Sole e il pianeta copre, in eguali intervalli di tempo, uguali por)ioni di superficie dell%ellisse. 6Si veda la fig. N4 le due figure sono riprese da +uhn9.

La sostitu)ione delle orbite circolari di Tolomeo, di Copernico e anche di Galileo, con le ellissi 6la ,a legge9, e la sostitu)ione del moto uniforme attorno a un centro con la legge delle superfici uguali 6La legge9, sono sufficienti a eliminare tutta la caterva degli eccentrici e degli epicicli. &Aer la prima volta una singola curva geometrica, non combinata con altre curve, ed una singola legge di moto sono sufficienti per poter prevedere la posi)ione dei pianeti e per la prima volta ueste previsioni risultano precise uanto le osserva)ioni. Il sistema astronomico copernicano ereditato dalla scien)a moderna uindi il prodotto congiunto dell%opera di +epler e di Copernico' 6Th. S.+uhn9. #el ,-,O, nell%2pitome astronomiae copernicanae, +eplero estende ueste due leggi ad altri pianeti, alla Luna e ai uattro satelliti di Giove che erano stati scoperti da non molti anni. #el ,-,/, nelle 0rmonie del mondo, +eplero annuncia la sua Ter)a legge3 I uadrati dei periodi di rivolu)ione dei pianeti sono nello stesso rapporto dei cubi delle rispettive distan)e dal Sole. Cvvero3 se T, e TL sono i periodi necessari a due pianeti perch" essi completino un giro nelle loro orbite, e se 1, e 1L sono le rispettive distan)e medie tra i pianeti e il Sole, allora vale che il rapporto tra i uadrati dei periodi orbitali uguale al rapporto esistente tra i cubi delle distan)e medie dal Sole. 2 cio3 6TiPTL9L Q 61iP1L9M. Si tratta di &una legge piena di fascino, perch" stabilisce una regola mai prima di allora osservata nel sistema planetario' 6Th. S. +uhn9. Ba la cosa fondamentale era che i principi della cosmologia aristotelica risultavano ormai scardinati3 &al posto di uelli erano stati collocati rapporti matematici ra)ionali' 6Charles Singer9. In effetti, a uesto punto, il sistema solare era pienamente svelato in una rete di limpidi e semplici rapporti matematici, e &i suoi componenti erano stati per la prima volta connessi insieme dalla legge che stabiliva una rela)ione tra le distan)e dal Sole e i periodi di rivolu)ione' 6D. L. 2. *re?er9. Il S$l& !$/& !")s" %&i /$(i/&n#i +l"n&#"'i Bisticismo, matematica, astronomia e fisica ( scrive *iEFsterhuis (sono strettamente, an)i inestricabilmente associati nella mente di +eplero. #elle 0rmonie del mondo, egli parla di una frenesia divina e di un rapimento ineffabile nella contempla)ione delle celesti armonie. 2 proprio nelle 0rmonie del mondo +eplero mostra pi5 che altrove la sua fede nelle armonie, nell%ordine matematico della natura3 e in uesto complesso armonico il Sole svolge un ruolo fondamentale. Certo, il modo in cui +eplero descrive il raggiungimento della sua prima legge viene oggi esaltato come un esempio perfetto di procedimento scientifico3 ,9 c% un problema 6le irregolarit del moto di Barte94 L9 si inventano una serie di congetture uali tentativi di solu)ione del problema4 M9 su uesto sciame di congetture si fa scattare il meccanismo della prova selettiva3 si scartano le ipotesi che non reggono all%urto delle osserva)ioni, fino ad arrivare alla teoria giusta. 2 non solo il procedimento viene considerato un modello di ricerca scientifica, ma viene esaltato anche il racconto col uale +eplero narra il modo in cui pervenuto alla legge3 vediamo la passione per un problema che perseguit! +eplero per dieci anni4 e con lui ripercorriamo le attese gioiose e le amare delusioni, gli assalti reiterati e i successivi fallimenti, i vicoli ciechi in cui va a sbattere, la tenacia con la uale intraprende lo sviluppo dei calcoli difficili, la sua costan)a e perseveran)a nella ricerca di un ordine che deve esserci perch" *io ce l%ha posto3 una vera lotta con l%0ngelo, che alla fine non nega la propria benedi)ione. Ci troviamo davanti alla descri)ione di una ricerca dove alla retorica delle conclusioni si,sostituisce il pathos dell%avventura pi5 nobile3 il pathos della ricerca della verit. #on meno interessante istruttiva per! anche la maniera in cui +eplero arriva alla sua seconda legge, dalla uale legge dipende poi la prima. #el uarto capitolo dell%0stronomia nova +eplero descrive il Sole come il corpo &che appare il solo adatto in virt5 della sua dignit e poten)a :a muovere i pianeti nelle loro orbite;, e degno di diventare la dimora di *io stesso, per

non dire il primo motore'. 2 nell%2pitome astronomiae copernicanae leggiamo ancora3 Il Sole * il corpo pi+, (ello6 *, in %ualche modo, l'occhio del mondo. In %uanto fonte della luce o lanterna risplendente, adorna, dipin e e a((ellisce li altri corpi del mondo ,...-. 7er %uanto ri uarda il calore, il Sole * il focolare del mondo al %uale si riscaldano i lo(i nello spa!io intermedio ,...-. 7er %uanto ri uarda il moto il Sole * la causa prima del moto dei pianeti, il primo motore dell'universo, a causa del suo stesso corpo. C% in +eplero una metafisica del Sole. I pianeti non si muovono pi5 di moto naturale circolare4 essi percorrono ellissi4 e, dun ue, da che cosa sono mossiR 2bbene, sono mossi da una for)a motrice come uella magnetica, for)a che emana dal Sole. Siamo di fronte a un%intui)ione metafisica riguardante il mondo fisico, stando alla uale i pianeti percorrono le loro orbite spinti dai raggi di un%anima motri> che scaturiscono dal Sole. Juesti raggi, pensava +eplero, agiscono sul pianeta4 ma l%orbita del pianeta ellittica4 per uesto i raggi dell%anima motri> che cadono su un pianeta a distan)a doppia dal sole saranno la met, e di conseguen)a la velocit del pianeta risulter dime))ata nei confronti della velocit orbitale da esso posseduta uando pi5 vicino al Sole. +eplero, insomma, suppose che nel Sole ,ci sia- un intelletto motore capace d8 muovere tutte le cose intorno a s3, ma soprattutto le pi+ vicine, inde(olendosi invece per le pi+ distanti a motivo dell'attenuarsi della sua influen!a, dato che aumentano le distan!e. La figura K 6ripresa anch%essa da +uhn9 chiarisce graficamente l%idea di +eplero. @ dun ue la &fede' neoplatonica a condurre +eplero alla sua seconda legge3 &egli credeva che le leggi matematicamente semplici fossero alla base di tutti i fenomeni naturali e che il Sole fosse la causa di tutti i fenomeni fisici' 6Th. S. +uhn9.

2 su uest%ultima convin)ione, influen)ata anche dalla lettura del *e Bagnete che il medico inglese Silliam Gilbert 6,KN.H,-.M9 aveva pubblicato nel ,-.., +eplero abbo))a appunto una teoria magnetica del sistema planetario. 2gli parla della for)a con cui la Terra attrae un corpo, e nell%Introdu)ione all%0stronomia nova parla anche di una reciproca attra)ione. 2 nelle note al suo Somnium 6steso tra il ,-L. e il ,-M.9, egli attribuisce le maree &ai corpi del Sole e della Luna che attraggono le ac ue del mare con una certa for)a simile a uella magnetica'. Jualcuno ha voluto vedere in ueste idee l%anticipa)ione della teoria gravita)ionale di #e$ton. Con ogni verosimiglian)a, le cose non stanno cos. Certo per! che la sistema)ione matematica del sistema copernicano e il passaggio dal moto circolare 6&naturale' e &perfetto'9 a uello ellittico ponevano problemi che +eplero ha avvertito, enucleato, e tentato di risolvere. Si tratta di problemi che, insieme ai risultati ac uisiti, +eplero lasciava in eredit alla genera)ione che seguiva. +eplero scompare nel ,-M., Galileo muore agli ini)i del ,-NL. 2 in uesto stesso anno nasce a Soolsthorpe, nella contea di Lincoln, in Inghilterra, Isaac #e$ton, l%uomo che, raccogliendo i risultati ottenuti da +eplero e Galilei, destinato a risolvere i problemi da loro lasciati aperti e a dare cos alla fisica uell%assetto che noi conosciamo col nome di &fisica classica'. In realt, come scrisse Silliam She$ell, &se i Greci non avessero studiato le se)ioni coniche, +eplero non avrebbe soppiantato Tolomeo4 se i Greci avessero sviluppato la dinamica, +eplero avrebbe potuto anticipare le scoperte di #e$ton'.

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