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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola,
luce sul mio cammino
Salmo 118
4/5/2014 10/5/2014
III Domenica di Pasqua
Anno A
Vanelo del iorno, commento e pre!iera
Domenica 4 maggio 2014
" #al Vanelo secondo Luca 24,13-35
Lo riconobbero nello spezzare il pane.
$d ecco, in %uello stesso iorno &il primo della settimana' due dei &discepoli' erano in
cammino per un (illaio di nome )mmaus, distante circa undici c!ilometri da
*erusalemme, e con(ersa(ano tra loro di tutto %uello c!e era accaduto+ ,entre
con(ersa(ano e discute(ano insieme, *es- in persona si a((icin. e cammina(a con
loro+ ,a i loro occ!i erano impediti a riconoscerlo+
$d eli disse loro/ 0!e cosa sono %uesti discorsi c!e state 1acendo tra (oi luno il
cammino2+ Si 1ermarono, col (olto triste3 uno di loro, di nome 0lopa, li rispose/
Solo tu sei 1orestiero a *erusalemme4 5on sai ci. c!e (i accaduto in %uesti
iorni2+ #omand. loro/ 0!e cosa2+ *li risposero/ 0i. c!e riuarda *es-, il
5a6areno, c!e 1u pro1eta potente in opere e in parole, da(anti a #io e a tutto il
popolo3 come i capi dei sacerdoti e le nostre autorit7 lo !anno consenato per 1arlo
condannare a morte e lo !anno croci1isso+ 5oi spera(amo c!e eli 1osse colui c!e
a(re88e li8erato 9sraele3 con tutto ci., sono passati tre iorni da %uando %ueste
cose sono accadute+ ,a alcune donne, delle nostre, ci !anno scon(olti3 si sono recate
al mattino alla tom8a e, non a(endo tro(ato il suo corpo, sono (enute a dirci di a(er
a(uto anc!e una (isione di aneli, i %uali a11ermano c!e eli (i(o+ Alcuni dei nostri
sono andati alla tom8a e !anno tro(ato come a(e(ano detto le donne, ma lui non
l:!anno (isto+ #isse loro/ Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ci. c!e !anno
detto i pro1eti4 5on 8isona(a c!e il 0risto patisse %ueste so11eren6e per entrare
nella sua loria2+ $, cominciando da ,os e da tutti i pro1eti, spie. loro in tutte le
Scritture ci. c!e si ri1eri(a a lui+ ;uando 1urono (icini al (illaio do(e erano
diretti, eli 1ece come se do(esse andare pi- lontano+ ,a essi insistettero/ <esta
con noi, perc!= si 1a sera e il iorno ormai al tramonto+ $li entr. per rimanere
con loro+ ;uando 1u a ta(ola con loro, prese il pane, recit. la 8enedi6ione, lo spe66.
e lo diede loro+ Allora si aprirono loro li occ!i e lo ricono88ero+ ,a eli spar> dalla
loro (ista+ $d essi dissero l:un l:altro/ 5on arde(a 1orse in noi il nostro cuore
mentre eli con(ersa(a con noi luno la (ia, %uando ci spiea(a le Scritture2+
?artirono sen6a induio e 1ecero ritorno a *erusalemme, do(e tro(arono riuniti li
@ndici e li altri c!e erano con loro, i %uali dice(ano/ #a((ero il Sinore risorto
ed apparso a Simone4+ $d essi narra(ano ci. c!e era accaduto luno la (ia e come
l:a(e(ano riconosciuto nello spe66are il pane+
2
SPUNTI DI RIFLESSIONE Adon #aniele
,uraroB
"Si dice che la vita un cammino, ma
qualche volta occorre tornare sui
propri passi", questo devono aver
pensato i due discepoli intraprendere
il viaggio di ritorno sulla via per
Emmaus. Non sapevano che per chi
ha gi incontrato Ges, la salvea o
come la chiamano loro la li!eraione,
un dono che ci si assicura
mantenendo la posiione raggiunta e
appro"ondendo le relaioni
consolidate. Era svanita
un#aspettativa su cui aveva investito
tempo ed energie e ora si trovavano
stanchi e vuoti. Si era ristretto per loro
il campo della loro occasioni
"avorevoli. $n realt erano non erano
ancora entrati appieno nel pensiero di
%io e giudicavano gli avvenimenti di
cui negli ultimi giorni erano stati
spettatori da un punto di vista solo
umano. &a loro distana dal disegno
di %io li rende incapaci di riconoscere
il misterioso personaggio che si
accosta loro per strada, e che da
estraneo riesce in !reve tempo a
guadagnare la loro simpatia. Nel
!reve tragitto "ino ad Emmaus quel
pellegrino li aiuta a ripercorrere
all#indietro le vicende degli ultimi
giorni, alla luce della scrittura !i!lica,
mostrando che quello che a loro
sem!rava incomprensi!ile negli
avvenimenti recenti in verit era stato
preannunciato gi in antico. Solo
quando ci si appresta al riposo dalla
"atica nel momento del ristoro presso
la mensa, costui si rivela "inalmente
come quel Ges di cui si era
incominciato a parlare tristemente e
che in maniera inaspettata da
pro!lema era diventato spiegaione. $
due discepoli pensavano che
l#esperiena esaltante ma !reve della
sequela "osse terminata e invece
sono ammessi di nuovo e pi
con"idenialmente alla compagnia del
Signore. Essa continua nella 'hiesa,
ossia nella comunit riunita attorno a
Simone che ha gi ricevuto il primo
annuncio e da cui il Salvatore non si
pu( n) staccare n) isolare. $l viaggio
verso Gerusalemme, solo
apparentemente consiste in un
ulteriore ritorno sui propri passi, in
realt diventa un progresso nella "ede
che da privata passa a testimoniata. $l
calore che le parole del Signore
avevano acceso nel cuore non poteva
spegnersi in una compiacimento
individuale, ma richiedeva di entrare
in circolo nel corpo della 'hiesa e
trovare con"erma nella certi"icaione
degli *postoli. Si crede per l#autorit
di %io che rivela e per la convalida
autorevole dei suoi ministri incaricati
di tale "unione. +erci( importante
che la comunicaione dei due
discepoli sia anticipata dalla
pro"essione di "ede ecclesiale che
trova in +ietro il suo "ondamento,
"%avvero il Signore risorto ed
apparso a Simone-". Non possediamo
il racconto per esteso dell#appariione
del .isorto riservata a san +ietro, ma
in ogni caso dalla parola del primo
degli *postoli che viene accreditata la
pro"essione di "ede comune. 'i( non
toglie che ognuno dei credenti pu(
narrare la sua esperiena, originale in
alcuni tratti, ma nella sostana
coincidente con l#esposiione u""iciale
/
della 'hiesa. +er sentirsi coinvolti in
una grande novit i due discepoli non
avevano !isogno di dire cose nuove,
piuttosto si accorgono di dire le
stesse cose degli altri, ma in modo
nuovo, partecipe e generoso. $noltre
l#episodio dei due discepoli di
Emmaus ci "a ri"lettere che se il
messaggio divino si adattasse
completamente alle aspettative
umane, non apportere!!e alcuna
!ene"icio ai destinatari, lasciandoli
nella loro ignorana intellettuale e
povert spirituale. +ertanto esso
richiede a chi lo riceve di compiere il
salto di livello in cui propriamente
consiste la "ede. 'redere richiede di
modi di capire ra""inati dopo le prime
grossolane impressioni e giudii di
valore distinti staccati dal comune
sentire. &a testimoniana di 'leopa e
del suo compagno ancora sottolinea
che come un atto proprio della "ede
il concepire interiormente le verit da
credere, cos0 lo pure il con"essarle
esternamente. &o dice san +aolo,
"'on il cuore in"atti si crede per
ottenere la giustiia, e con la !occa si
"a la pro"essione di "ede per avere la
salvea". Non necessario
con"essare la "ede sempre e in
qualsiasi luogo, ma quando
l#omissione di tale gesto
compromettere!!e l#onore dovuto a
%io, o anche l#utilit del prossimo
allora diventa indispensa!ile. 1uando
uno, interrogato sulla sua "ede,
tacesse, e con ci( "acesse credere di
non averla, o che essa non sia vera,
col suo silenio oppure distogliesse
altri dalla "ede, allora la mancana di
una pro"essione esplicita sare!!e
colpevole. $n casi simili il "edele non
deve accontentarsi di aderire
interiormente alla verit divina, ma
deve con"essarla esternamente. Nel
corso dei nostri colloqui diretti con il
Signore esponiamo pure i nostri du!!i
e le nostre querele, 2pronti
eventualmente a ricevere i rimproveri
che Egli non risparmia nemmeno agli
a""ranti pellegrini di Emmaus3, ma
pu!!licamente non esitiamo a portare
una testimoniana positiva e
costruttiva della nostra adesione al
Signore. 4n esempio di solenne
dichiaraione di "ede l#a!!iamo sentito
nella prima lettura con le parole di san
+ietro alla "olla nel giorno di
+entecoste, "%io ha resuscitato Ges
e noi tutti ne siamo testimoni". *
questa categoria di privilegiati
testimoni apparteniamo anche noi5
non teniamo per noi il tesoro preioso
dono della "ede, ma "acciamone dono
al prossimo con generosit-
PER LA PREGHIERA ACDdor #ostoe(sEiFB
Sinore, c!e io non a88ia paura dei peccati deli uomini, ma c!e ami lGuomo
anc!e con il suo peccato+
0!e nessuno dica/ H9l male rande e noi siamo de8oli e soli+ 9l mondo
catti(o e ci impedir7 oni opera di 8eneH, perc!= tu ci inseni ad amare non
casualmente e per 8re(i istanti, ma per sempre e 1ino alla 1ine la tua
crea6ione, nel suo insieme, e in oni ranello di sa88ia+
6
5on permetterci di scaricare addosso ali altri la nostra de8ole66a e la
nostra piri6ia+
Luned 5 maggio 2014
" #al Vanelo secondo *io(anni 6,22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita
eterna.

9l iorno dopo, la 1olla, rimasta dall:altra parte del mare, (ide c!e c:era soltanto una
8arca e c!e *es- non era salito con i suoi discepoli sulla 8arca, ma i suoi discepoli
erano partiti da soli+ Altre 8arc!e erano iunte da Ii8er>ade, (icino al luoo do(e
a(e(ano maniato il pane, dopo c!e il Sinore a(e(a reso ra6ie+
;uando dun%ue la 1olla (ide c!e *es- non era pi- l7 e nemmeno i suoi discepoli, sal>
sulle 8arc!e e si diresse alla (olta di 0a17rnao alla ricerca di *es-+ Lo tro(arono di
l7 dal mare e li dissero/ <a88>, %uando sei (enuto %ua2+
*es- rispose loro/ 9n (erit7, in (erit7 io (i dico/ (oi mi cercate non perc!= a(ete
(isto dei seni, ma perc!= a(ete maniato di %uei pani e (i siete sa6iati+ #ate(i da
1are non per il ci8o c!e non dura, ma per il ci8o c!e rimane per la (ita eterna e c!e
il Cilio dell:uomo (i dar7+ ?erc!= su di lui il ?adre, #io, !a messo il suo siillo+ *li
dissero allora/ 0!e cosa do88iamo compiere per 1are le opere di #io2+ *es-
rispose loro/ ;uesta l:opera di #io/ c!e crediate in colui c!e eli !a mandato+
SPUNTI DI RIFLESSIONE A?aolo 0urta6B
7 un dialogo "ra sordi quello di Ges
con la "olla, piuttosto o""esa, che lo ha
cercato. 8a come, hanno appena
cercato di "arlo re e questi "uggito9
'he strano personaggio- Ges, in
e""etti, appare pro"ondamente tur!ato
da ci( che accaduto. Non si
aspettava una reaione del genere,
sperava che quel gesto inaugurasse il
tempo messianico, che la "olla
capisse il vero volto di %io che non
risolve i pro!lemi ma che chiede a noi
di condividere le soluioni... E invece.
*ncora una volta l#uomo si dimostra
impreparato, ancorato alle proprie
ristrette visioni, a!itato da
un#insupera!ile grettea d#animo.
Sono o""esi i suoi partigiani e Ges
tenta un ultimo, disperato tentativo,
chiede loro di ri"lettere sull#accaduto5
la "ame del corpo solo una
dimensione dell#esistena, la "ame del
cuore pi importante, ed egli
venuto a donare un pane che pu(
saiare per l#eternit. &a "olla
incuriosita e chiede cosa deve "are
:
per avere questo pane. &a logica
sempre la stessa, cosa !isogna ""are"
per aggiudicarsi %io9 No, risponde
Ges, non !isogna ""are" ma
"credere". &a religiosit, ri!adisce,
non consiste nel mettere in opera dei
"atti, ma nel vivere una pro"onda
dimensione della "ede.
PER LA PREGHIERA AIonino LasconiB
Iu ci perdoni sempre+
Iu ci dai sempre
la possi8ilit7 di essere nuo(i
e di ricominciare da capo+
Allora anc!e noi
do88iamo perdonare
li amici c!e ci lasciano,
a %uelli c!e parlano male di noi,
a %uelli c!e non mantenono
li impeni presi insieme+
Iu ci perdoni sempre+
Allora nessuno de(e mai
c!iudere con un 1ratello+
,ai disperare c!e il 8ene
la spunti sui di1etti+
Allora mai do88iamo aspettare
c!e incomincino li altri+
Iu ci perdoni sempre+
Allora nessuno di noi
de(e mai stancarsi
di ricominciare,
di ridare 1iducia,
di risalire la c!ina
delle delusioni+
Iu ci perdoni sempre
e non ti stanc!i mai di noi+
;
Marted 6 maggio 2014
" #al Vanelo secondo *io(anni 6,30-35
Non Mos, ma il Padre mio vi d il pane dal cielo.

9n %uel tempo, la 1olla disse a *es-/ ;uale seno tu compi perc!= (ediamo e ti
crediamo2 ;uale opera 1ai2 9 nostri padri !anno maniato la manna nel deserto,
come sta scritto/ J#iede loro da maniare un pane dal cieloK+ <ispose loro *es-/ 9n
(erit7, in (erit7 io (i dico/ non ,os c!e (i !a dato il pane dal cielo, ma il ?adre
mio c!e (i d7 il pane dal cielo, %uello (ero+ 9n1atti il pane di #io colui c!e discende
dal cielo e d7 la (ita al mondo+Allora li dissero/ Sinore, dacci sempre %uesto
pane+ *es- rispose loro/ 9o sono il pane della (ita3 c!i (iene a me non a(r7 1ame e
c!i crede in me non a(r7 sete, mai4+
SPUNTI DI RIFLESSIONE A$remo san LiaioB
&#opera da "are, la "olla, la chiede a
Ges. " Che opera fai, perch noi
crediamo?". <anno !isogno di segni
per sostenere la "ede, hanno !isogno
di stupirsi, di vedere avverarsi
l#incredi!ile per esprimere "iducia.
Sena comprendere che l#opera la
devono "are loro, accogliendo
quell#aione interiore di %io che
spinge la persona a staccarsi da s) e
ad accogliere l'altro, nella sua
originale condiione. 4n altro da s)
che si moltiplica nei milioni di esseri
umani presenti sulla terra, nell#altro da
s) che si incontra per"orando lo
spaio e il tempo e che %io stesso.
Ges ha appena "atto un miracolo
strepitoso e interessante, ha
moltiplicato il pane per migliaia di
persone, lo ha regalato a tutti.
Sem!ra che non !asti questi segno.
&#opera educativa di Ges cerca di
aiutare la "olla a passare dal segno al
suo signi"icato vero, con la meta"ora "
Io sono il pane della vita" chiede alla
"olla un salto di qualit. Sem!ra dire
loro, questa la mia opera, mi "accio
pane io, perch) ognuno di voi non
solo mi possa guardare, ma mi possa
mangiare, mi possa condividere, mi
possa sperimentare come energia,
come "ora vitale per andare avanti.
'on me "dentro" non ci sar pi "ame
n) sete... in altre parole, ci sar
equili!rio, ci saranno giustiia e
misericordia, ci saranno verit e pace,
ci sar amore e "iducia.
Oggi, Signore non farmi rimpiangere
una manna del passato, fammi
riconoscere la smisurata grandezza
del dono che ci hai fatto nel Figlio!
PER LA PREGHIERA Lruno ,aioniB
9 torti e le raioni costituiscono un intreccio complesso e inestrica8ile, c!e
solo il perdono pu. risol(ere+
=
Mercoled 7 maggio 2014
" #al Vanelo secondo *io(anni 6, 35-40
Questa la volont del Padre: che chiunue vede il !i"lio e crede in lui abbia la vita
eterna.

9n %uel tempo, disse *es- alla 1olla/ 9o sono il pane della (ita3 c!i (iene a me non
a(r7 1ame e c!i crede in me non a(r7 sete, mai4 Vi !o detto per. c!e (oi mi a(ete
(isto, eppure non credete+ Iutto ci. c!e il ?adre mi d7, (err7 a me/ colui c!e (iene a
me, io non lo caccer. 1uori, perc!= sono disceso dal cielo non per 1are la mia (olont7,
ma la (olont7 di colui c!e mi !a mandato+ $ %uesta la (olont7 di colui c!e mi !a
mandato/ c!e io non perda nulla di %uanto eli mi !a dato, ma c!e lo risusciti
nell:ultimo iorno+ ;uesta in1atti la (olont7 del ?adre mio/ c!e c!iun%ue (ede il
Cilio e crede in lui a88ia la (ita eterna3 e io lo risusciter. nell:ultimo iorno+
SPUNTI DI RIFLESSIONE A,onaci Lenedettini Sil(estriniB
">utto ci( che il +adre mi d, verr a
me5 colui che viene a me, non lo
respinger(...". $l Signore, !uon
pastore, non pu( respingere le sue
pecore che, disperse per i pascoli,
sono richiamate ad entrare nell#unico
ovile che protegge e rassicura... $l
Signore, pane di vita, non pu(
sottrarsi alla mensa alla quale
accorriamo a""amati... se anche siamo
scomposti e maldestri, a!!iamo in noi
la graia della "ede, dono che
sostiene la nostra preghiera, che ci "a
comprendere che il Signore seduto
accanto a noi, per volont del +adre e
per suo desiderio ardente. &o Spirito
ci comunica queste verit, ci conduce
come 'hiesa attraverso situaioni che
non possono trovarci silenti e privi di
!ene, come vera "amiglia radicata in
'risto siamo chiamati ad andare di
paese in paese per di""ondere la sua
parola, a prostrarci cantando inni al
Signore, ad esortare per vedere e
lodare insieme il suo mira!ile agire
sugli uomini. Siamo eredi di una "ora
di amore e di donaione che ci rende
vivi5 "%io ci ha salvati mediante un
lavacro di rigeneraione e di
rinnovamento nello Spirito santo,
e""uso da lui su di noi
a!!ondantemente per meo di Ges
'risto, salvatore nostro, perch)
giusti"icati dalla sua graia
diventassimo eredi, secondo la
sperana, della vita eterna". >utto
divenuto preioso per il dono che
'risto ha "atto di s), e tutto possiamo
rendere preioso se anche noi ci
doniamo come carne che si consuma
per nutrire la 'hiesa. ?i "u grande
gioia nell#ascoltare la voce dello
Spirito e ancora oggi pu( esserci se
rispondiamo ai richiami che ci invitano
a superare il nostro limite, se, come i
discepoli di un tempo, vediamo il
@
Signore che colma il cuore di gioia.
%io +adre ci ha consegnato a 'risto
che con il suo !raccio legato al
nostro, ci strattona nella corsa sulla
pista della croce5 ... "questa la
volont di colui che mi ha mandato,
che io non perda nulla di quanto egli
mi ha dato, ma lo risusciti nell#ultimo
giorno".
PER LA PREGHIERA A0ardinale Van I!uanB
*es- non !a 8uona memoria+
Sulla 0roce durante la sua aonia il ladrone li c!iede di ricordarsi di lui
%uando sare88e entrato nel suo reno+ Se 1ossi stato io li a(rei risposto,
Hnon ti dimentic!er., ma i tuoi crimini de(ono essere espiati, con almeno 20
annidi puratorioH, in(ece *es- li rispose HMi sarai con me in ?aradisoH+
A(e(a dimenticato i peccati di %uellGuomo+ Lo stesso a((iene con ,addalena
e con il 1iliol prodio+ *es- non !a memoria, perdona oni persona, il suo
amore misericordioso+
*es- non conosce la matematica , lo dimostra la para8ola del Luon ?astore+
A(e(a cento pecore, una di loro si smarr> e sen6a indui and. a cercarla
lasciando le altre NN nellGo(ile+ ?er *es- uno e%ui(ale a NN e 1orse anc!e di
pi-+
*es- poi non 8uon 1iloso1o+ @na donna !a dieci dracme ne perde una %uindi
accende la lucerna per cercarla, %uando la tro(a c!iama le sue (icine e dice
loro H<allerate(i con me perc!= !o ritro(ato la dracma c!e a(e(o perdutoH+
$G da((ero illoico distur8are le amic!e solo per una dracma, e poi 1ar 1esta
per il ritro(amento+ ?er di pi- in(itando le sue amic!e per 1ar 1esta,
spendendo 8en di pi- di una dracma+ 9n %uesto modo *es- spiea c!e cG
ioia da(anti ali aneli di #io per un solo peccatore c!e si con(erte+
*es- un a((enturiero +
0!iun%ue (olia raccoliere il consenso della ente si presenta con molte
promesse, mentre *es- promette a c!i lo seue processi e persecu6ioni,
eppure da 2000 anni constatiamo c!e non si esaurita la sc!iera di
a((enturieri c!e !anno seuito *es-+
*es- non conosce n= 1inan6ia n= economia +
5ella para8ola deli operai della (ina, il padrone paa lo stesso stipendio a
A
c!i la(ora al mattino e a c!i ini6ia a la(orare il pomeriio+ Oa 1atto male i
conti2 Oa commesso un errore2 5o, lo 1a di proposito, perc!= *es- non ci
ama rispetto ai nostri meriti o per i nostri meriti, il suo amore ratuito e
supera in1initamente i nostri meriti+ *es- !a i Hdi1ettiH perc!= ama+
LGamore autentico non raiona, non calcola, non misura, non innal6a 8arriere,
non pone condi6ioni, non costruisce 1rontiere e non ricorda o11ese+
Gioved maggio 2014
" #al Vanelo secondo *io(anni 6, 44-51
#o sono il pane vivo, disceso dal cielo.
9n %uel tempo, disse *es- alla 1olla/ 5essuno pu. (enire a me, se non lo attira il
?adre c!e mi !a mandato3 e io lo risusciter. nell:ultimo iorno+ Sta scritto nei
pro1eti/ J$ tutti saranno istruiti da #ioK+ 0!iun%ue !a ascoltato il ?adre e !a
imparato da lui, (iene a me+ 5on perc!= %ualcuno a88ia (isto il ?adre3 solo colui c!e
(iene da #io !a (isto il ?adre+ 9n (erit7, in (erit7 io (i dico/ c!i crede !a la (ita
eterna+ 9o sono il pane della (ita+ 9 (ostri padri !anno maniato la manna nel deserto
e sono morti3 %uesto il pane c!e discende dal cielo, perc!= c!i ne mania non
muoia+ 9o sono il pane (i(o, disceso dal cielo+ Se uno mania di %uesto pane (i(r7 in
eterno e il pane c!e io dar. la mia carne per la (ita del mondo+
SPUNTI DI RIFLESSIONE Apadre Lino ?edronB
&a ragione ultima della "ede si trova
nell#attraione del +adre perch) gli
uomini aderiscano al Biglio suo. &a
citaione dei pro"eti, "E tutti saranno
ammaestrati da %io" potre!!e
ispirarsi a Ger /C,//D/6 e a E /;,2/D
2=, ma il testo pi vicino a quello
citato da Giovanni $s :6,C/, "E porr(
... tutti i tuoi "igli ammaestrati da %io".
*nche qui, come in Gv ;,/C, la
citaione non sem!ra trovarsi alla
lettera nell#*ntico >estamento.
Giovanni adatta il testo alle sue
prospettive teologiche, tra le quali
spicca l#universalismo della salvea.
Egli in"atti non parla solo di "tutti i "igli
di Gerusalemme", ma di " tutti"
semplicemente, interpretando la
nuova alleana in prospettiva
universalistica. &a "ede dono di %io
CE
e a""onda le sua radici nell#aione
divina del +adre. 1uindi crede in
Ges solo chi " ha ascoltato e
imparato dal +adre" 2v. 6:3. Ges,
dopo aver detto che il motivo ultimo
della "ede sta nell#attraione del
+adre, soggiunge, "'hi crede ha la
vita eterna" 2v. 6=3. &a vita eterna
dipende dalla "ede. E la "ede consiste
nell#ascoltare e mangiare Ges, che
il pane celeste che "a vivere
eternamente. %opo la solenne
proclamaione di essere il pane della
vita, Ges "a il con"ronto tra la manna
mangiata dai padri nel deserto e il
pane che la sua persona. &a manna
non procur( l#immortalit perch) tutti
nel deserto morirono, compreso
8os, ma chi mangia Ges non
morir mai. &#aione del mangiare
indica l#interioriaione della parola
del Biglio di %io e l#assimilaione della
sua persona con una vita di "ede
pro"ondissima. $l mangiare il pane
vivente che Ges, signi"ica "ar
propria la verit del 'risto, ani la
persona del 'risto che la verit,
ossia la rivelaione piena e per"etta
del +adre. Nel v. :C Ges aggiunge
un nuovo elemento che preannuncia
la tematica centrale dell#ultima
seione del discorso 2vv. :/D:@3, il
pane della vita la carne di Ges per
la vita del mondo. $l pane del cielo
la carne di Ges, ossia la sua
persona sacri"icata per la salvea
dell#umanit con la passione e morte
gloriosa. &#amore di %io per gli uomini
raggiunge la sua massima
espressione nella morte di Ges in
croce, sulla croce egli dona tutto se
stesso per il mondo..
PER LA PREGHIERA Adon ?rimo ,a66olariB
Le orecc!ie del mio cuore,
Sinore, sono da(anti a te+
Aprile e d> allGanima mia/
io sono la tua sal(e66a+
<incorrer7 %uesta (oce
e cos> ti raiuner73
tu non nascondermi il tuo (olto/
c!e io muoia,
per non morire e contemplarlo+
#illo, c!e io lo senta+
Sinore, sono io c!e ti 1accio morire,
eppure oso uardarti+
?ietro ti uarda e si sal(a
il 8uon ladrone ti uarda e si sal(a
il centurione ti uarda e si sal(a+
9 1arisei non !anno uardato *es-,
CC
*iuda !a 8aciato *es- sen6a uardarlo
9o ti 1accio morire, ma ti uardo+
Volio c!e tu mi apra la piaa del tuo cuore,
perc!= mi ci nasconda dentro,
c!e i tuoi aneli disc!iodano le tue 8raccia,
perc!= esse mi solle(ino sopra la mia pol(ere di peccato,
c!e essi distacc!ino i tuoi piedi 8enedetti,
perc!= mi conducano lontano
AdaB in %uesto mondo c!e non (uol credere al tuo amore+
!enerd 9 maggio 2014
" #al Vanelo secondo *io(anni 6,52-59
La mia carne vero cibo e il mio san"ue vera bevanda.

9n %uel tempo, i *iudei si misero a discutere aspramente 1ra loro/ 0ome pu. costui
darci la sua carne da maniare2+ *es- disse loro/ 9n (erit7, in (erit7 io (i dico/ se
non maniate la carne del Cilio dell:uomo e non 8e(ete il suo sanue, non a(ete in (oi
la (ita+ 0!i mania la mia carne e 8e(e il mio sanue !a la (ita eterna e io lo
risusciter. nell:ultimo iorno+ ?erc!= la mia carne (ero ci8o e il mio sanue (era
8e(anda+ 0!i mania la mia carne e 8e(e il mio sanue rimane in me e io in lui+ 0ome il
?adre, c!e !a la (ita, !a mandato me e io (i(o per il ?adre, cos> anc!e colui c!e
mania me (i(r7 per me+ ;uesto il pane disceso dal cielo3 non come %uello c!e
maniarono i padri e morirono+ 0!i mania %uesto pane (i(r7 in eterno+ *es- disse
%ueste cose, insenando nella sinaoa a 0a17rnao+
SPUNTI DI RIFLESSIONE A,essa ,edita6ioneB
+er i Giudei era stata una cosa
straordinaria e anche scandalosa
sentir dire che avre!!ero dovuto
mangiare la carne di un uomo. *nche
noi avremmo avuto la stessa
reaione. Ges avre!!e potuto
rispondere attenuando la durea
delle sue parole. *vre!!e, per
esempio, potuto spiegare che non si
trattava di mangiare la sua carne, ma
di aderire nella "ede alla sua persona.
<a scelto, invece, di insistere sul
realismo, FSe non mangiate la carne
del Biglio dell#uomo e non !evete il
C2
suo sangue, non avrete in voi la vitaG
2v. :/3. Si tratta di una parola di""icile
da accettare e, proprio per questo
motivo, capiamo l#importana del
sacramento dell#eucaristia, nel quale
'risto presente, a motivo della
tras"ormaione del pane e del vino nel
suo corpo e nel suo sangue.
*ll#eucaristia, presena del corpo e
del sangue di Ges "ra noi, do!!iamo
"are un grande spaio nella nostra
vita. ?ivremo, cos0, un#esistena
nuova, F'hi mangia la mia carne e
!eve il mio sangue dimora in me e io
in lui H...I vivr per meG 2vv. :;D:=3. $l
"rutto del mangiare e del !ere, quindi,
anitutto il dimorare nostro in lui e
suo in noi, l#amore porta ad accogliere
l#altro in se stesso, a "arsi sua casa. $n
questo senso, pensiamo a quanto
importante partecipare all#eucaristia,
"are la comunione con
consapevolea e con amore- 'on il
mangiare e il !ere, inoltre, il Biglio
amato e inviato ai "ratelli, che vive
graie al +adre, ci comunica, come
nostra vita, la sua vita, ci coinvolge
nella vita che promana da %io.
8angiando di lui, siamo assimilati da
lui, l#amato diventa la vita di noi che lo
amiamo, dando "orma al nostro
essere, al nostro pensare, al nostro
volere, al nostro agire. *""erma +aolo,
Fnon sono pi io che vivo, ma 'risto
vive in me. 1uesta vita che vivo nella
carne, io la vivo nella "ede del Biglio di
%io, che mi ha amato e ha dato se
stesso per meG 2Gal 2,2E3.
PER LA PREGHIERA A,ons+ Ionino LelloB
9nnamorarsi di *es- 0risto, come 1aG c!i ama perdutamente una persona e
imposta tutto il suo impeno umano e pro1essionale su di lei, attorno a lei
raccorda le scelte della sua (ita, retti1ica i proetti, colti(a li interessi,
adatta i usti, corree i di1etti, modi1ica il suo carattere, sempre in
1un6ione della sintonia con lei+ 0osa non 1a ad esempio un uomo per la sua
donna, perc!= !a impostato la sua (ita su di lei2 Msser(ando la (ita di tanti
nostri amici, dei nostri compani di studi, ci accoriamo come lGamore
totali66ante in(este non soltanto lGaspetto della loro a11etti(it7, ma
trascina nel suo (ortice i iorni, le notti, il riposo, il la(oro, la ioia, il dolore,
le delusioni, le speran6e+ $G un in(estimento totale+
;uando parlo di innamoramento di *es- 0risto (olio dire %uesto/ un
in(estimento totale della nostra (ita+ ?er noi il Sinore non una 1ascia, una
1rania, un merletto, sia pure note(ole, c!e si aiune al panneio della
nostra esisten6a+
LGamore per 0risto, se non !a il marc!io della totalit7, am8iuo+ 9l ?artP
time, il ser(i6io a ore, maari col compenso maiorato per lo straordinario,
con 0risto non ammissi8ile3 un ser(i6io a ore sapre88e di merci1ica6ione+++
9nnamorarsi di *es- 0risto (uol dire/ conoscen6a pro1onda di lui,
C/
dimestic!e66a con lui, 1re%uen6a diuturna nella sua casa, assimila6ione del
suo pensiero, accolimento sen6a sconti delle esien6e pi- radicali del
Vanelo+ Vuol dire ricentrare da((ero la (ita intorno al Sinore *es-,
perc!= la nostra esisten6a, come dice(a #ietric! Lon!oe11er, di(enti Huna
esisten6a teoloicaH+
"a#ato 10 maggio 2014
" #al Vanelo secondo *io(anni 6,60-69
Da chi andremo$ %u hai parole di vita eterna.
9n %uel tempo, molti dei discepoli di *es-, dopo a(er ascoltato, dissero/ ;uesta
parola dura4 0!i pu. ascoltarla2+ *es-, sapendo dentro di s= c!e i suoi discepoli
mormora(ano riuardo a %uesto, disse loro/ ;uesto (i scandali66a2 $ se (edeste il
Cilio dell:uomo salire l7 do(:era prima2 ) lo Spirito c!e d7 la (ita, la carne non io(a
a nulla3 le parole c!e io (i !o detto sono spirito e sono (ita+ ,a tra (oi (i sono alcuni
c!e non credono+ *es- in1atti sape(a 1in da principio c!i erano %uelli c!e non
crede(ano e c!i era colui c!e lo a(re88e tradito+ $ dice(a/ ?er %uesto (i !o detto
c!e nessuno pu. (enire a me, se non li concesso dal ?adre+ #a %uel momento
molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non anda(ano pi- con lui+ #isse allora
*es- ai #odici/ Volete andar(ene anc!e (oi2+ *li rispose Simon ?ietro/ Sinore,
da c!i andremo2 Iu !ai parole di (ita eterna e noi a88iamo creduto e conosciuto c!e
tu sei il Santo di #io+
SPUNTI DI RIFLESSIONE Aa cura dei 0armelitaniB
$l vangelo di oggi presenta la parte
"inale del Discorso del ane di !ita" Si
tratta %ella discussione dei discepoli
tra di loro e con Ges 2Gv ;,;ED;;3 e
della conversaione di Ges con
Simon +ietro 2Gv ;,;=D;A3. &#o!iettivo
quello di mostrare le esigene della
"ede e la necessit di un impegno
serio con Ges e con la sua proposta.
Bino a qui tutto succedeva nella
sinagoga di 'a"arnao. Non si indica il
luogo di questa parte "inale. Sena la
luce dello Spirito queste parole non si
capiscono. 8olti discepoli pensavano
che Ges stesse andando troppo
oltre- Stava terminando la
cele!raione della +asqua e si stava
lui stesso ponendo nel posto pi
C6
centrale della +asqua. +er questo,
molta gente si separ( dalla comunit
e non andava pi con Ges. Ges
reagisce dicendo, #$' lo spirito che d%
vita, la carne non giova a nulla#" Non
devono prendersi letteralmente
queste cose che lui dice. Solo con la
luce dello Spirito Santo possi!ile
cogliere il senso pieno di tutto ci( che
Ges disse 2Gv C6,2:D2;5 C;,C2DC/3.
+aolo nella lettera ai 'orini dir, "&a
lettera uccide, lo Spirito d vita-"
22'or /,;3. *lcuni di voi non credono.
Nel suo discorso Ges si era
presentato come il ci!o che saia la
"ame e la sete di tutti coloro che
cercano %io. Nel primo Esodo,
avvenne la prova di 8eri!a. %inani
alla "ame ed alla sete nel deserto,
molti du!itarono della presena di %io
in meo a loro, "$l Signore in
meo a noi, s0 o no9" 2Es C=,=3 e
mormoravano contro 8os 2c" Es
C=,2D/5 C;,=D@3. ?olevano rompere
con lui e ritornare in Egitto. $n questa
stessa tentaione cadono i discepoli,
du!itando della presena di Ges
nello speare il pane. %inani alle
parole di Ges su "mangiare la mia
carne e !ere il mio sangue", molti
mormoravano come la moltitudine nel
deserto 2Gv ;,;E3 e prendono la
decisione di rompere con Ges e con
la comunit, "si tirarono indietro e non
andavano pi con lui" 2Gv ;,;;3.
'on"essione di +ietro. *lla "ine
rimangono solo i dodici. %inani alla
crisi prodotta dalle sue parole e dai
suoi gesti, Ges si gira verso i suoi
amici pi intimi, qui rappresentati dai
%odici e dice, "Borse anche voi volete
andarvene9" +er Ges non
questione di avere tanta gente dietro
a lui. N) cam!ia il discorso quando il
messaggio non piace. +arla per
rivelare il +adre e non per "ar piacere
a chi che sia. +re"erisce rimanere da
solo, e non essere accompagnato da
persone che non si impegnano con il
progetto del +adre. &a risposta di
+ietro !ella, "%a chi andremo- >u
hai parole di vita eterna5 noi a!!iamo
creduto e conosciuto che tu sei il
Santo di %io-" +ur sena capire tutto,
+ietro accetta Ges 8essia e crede in
lui. Nel nome del gruppo pro"essa la
sua "ede nel pane speato e nella
parola. Ges la parola ed il pane
che saiano il nuovo popolo di %io.
8algrado tutti i suoi limiti, +ietro non
come Nicodemo che voleva vedere
tutto !en chiaro secondo le proprie
idee. 8a tra i dodici c#era qualcuno
che non accettava la proposta di
Ges. $n questo circolo pi intimo
c#era un avversario 2Gv ;,=ED=C3
"colui che mangia il pane con me, ha
levato contro di me il suo calcagno"
2Sal 6C,CE5 Gv C/,C@3.
PER LA PREGHIERA A0arlo ,aria ,artiniB
Verine dellGAnnuncia6ione,
rendici, ti pre!iamo, 8eati nella speran6a,
insenaci la (iilan6a del cuore,
donaci lGamore premuroso della sposa,
la perse(eran6a dellGattesa,
C:
la 1orte66a della croce+
#ilata il nostro spirito
perc!= nella trepida6ione
dellGincontro de1initi(o
tro(iamo il coraio di rinunciare
ai nostri piccoli ori66onti
per anticipare, in noi e neli altri,
la tenera e intima 1amiliarit7 di #io+
Mttienici, ,adre, la ioia di ridare
con tutta la nostra (ita/
HVieni, Sinore *es-, (ieni, Sinore
c!e sei risorto,
(ieni nel tuo iorno sen6a tramonto
per mostrarci 1inalmente e per sempre il tuo (oltoH+
C;

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