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Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 3 ottobre - 6 novembre 2013, n.

25019
Presidente Triola Relatore Carrato
Svolgimento del processo
Con atto di citazione, notificato il 24 aprile 1999, la sig.ra B.O. , condomina del
Condominio di (omissis) , conveniva, dinanzi al Gidice di !ace di "ncona, lo stesso
Condominio, in persona dell#amministratore pro tempore, perc$% fossero dic$iarate
illegittime le immissioni acstic$e provenienti dall#ascensore condominiale e perc$%,
consegentemente, ne fosse ordinata la cessazione con condanna del medesimo
Condominio alla realizzazione di ttte le consegenti opere necessarie.
Si costitiva in gidizio il convento contestando, nel merito, le dedzioni attoree ed
eccependo, inoltre, l#incompetenza e&o inammissi'ilit( della domanda diretta ad ottenere la
condanna del Condominio ad n )facere), eslando essa dalla competenza del Gidice. *l
Gidice di !ace di "ncona, in parziale accoglimento della domanda attrice, dic$iarava c$e
le immissioni acstic$e provenienti dall#ascensore erano illegittime, ordinandone la
cessazione (demandando all#assem'lea, slla scorta della relazione del c.t.., di
provvedere all#attazione dei rimedi indispensa'ili allo scopo), ponendo integralmente a
carico del convento le spese di lite. *nterposto appello da parte del predetto Condominio,
nella costitzione dell#appellata, il +ri'nale di "ncona, con sentenza n. 1144&,-,
depositata il 12 settem're 2,,- e notificata l#11 otto're 2,,-, rigettava l#appello,
condannando il Condominio appellante al pagamento delle spese di lite.
*l +ri'nale adito, a sostegno della sa decisione, riteneva di accogliere pienamente le
valtazioni operate dal c.t.., il .ale aveva rilevato c$e l#ascensore prodceva emissioni
rmorose speriori ai limiti imposti dalla specifica normativa, apparendo esse immni da
vizi logici e giridici, oltre ad essere frtto di rigorose indagini. !ertanto, lo stesso gidice
di appello confermava la valtazione di intollera'ilit(, in danno dell#appellata, dei rmori
prodotti dalla movimentazione dell#ascensore, non potendosi applicare al caso di specie il
criterio della normale tollera'ilit( e .ello del limite differenziale.
"vverso detta sentenza il Condominio (omissis) , $a proposto ricorso per cassazione,
articolato in .attro motivi.
B.O. $a resistito con controricorso.
*l difensore del ricorrente Condominio $a, altres/, depositato memoria illstrativa ai sensi
dell#art. 0-1 c.p.c..
2otivi della decisione
1. Con il primo motivo il Condominio ricorrente $a dennciato la violazione e falsa
applicazione degli artt. 102, co. 1, n. 4 c.p.c. e 111, co. 1, disp. att. c.p.c., ai sensi dell#art.
03, n. 4 c.p.c., formlando, e4 art. 033 'is c.p.c. (ratione temporis applica'ile alla
fattispecie, risltando la sentenza impgnata p''licata il 12 settem're 2,,-), i segenti
.esiti di diritto5 )dica la Sprema Corte se il gidice sia tento a dare n#esposizione
concisa ma non sommaria degli elementi in fatto e in diritto posti a fondamento della
decisione ed offrire na motivazione logica ed adegata al dispositivo, evidenziando le
norme di diritto e le prove ritente idonee a confortarla6 se la mera ed acritica
trasposizione nella parte motiva della sentenza del contento di atti difensivi di parte,
renda la motivazione inidonea a consentire .ell#indispensa'ile controllo delle ragione c$e
stanno a 'ase della decisione in esito ad n atonomo percorso argomentativo con
consegente nllit( della sentenza per violazione degli artt. 102 n. 4 c.p.c. e 111, co. 2,
disp. att. c.p.c.).
2. Con il secondo motivo il Condominio ricorrente $a prospettato la violazione e falsa
applicazione dell#art. 4 7!C2 14&11&9-, nonc$% l#insfficiente motivazione s n pnto
controverso e decisivo per il gidizio, ponendo 8 con riferimento alla spposta violazione di
legge 8 il segente .esito di diritto5 )dica la Sprema Corte se la norma di ci all#art. 4, co.
0, 7!C2 14&11&199- a''ia portata privatistica e sia diretta a disciplinare i rapporti tra
condomini, relativamente alle immissioni prodotte da impianti o servizi di so comne
interni al condominio, introdcendo na presnzione di tollera'ilit( delle immissioni c$e
sperino il limite differenziale di 9 d' (dirno) e 0 d' (nottrno)). :anto al dennciato
vizio motivazionale il ricorrente $a inteso censrare la sentenza impgnata nella parte in
ci non aveva congramente spiegato in c$e cosa consistesse il criterio di normale
tollera'ilit( alla lce del relativo .adro normativo c$e escldeva l#applicazione di
.alsivoglia limite differenziale.
0. Con il terzo motivo il ricorrente $a dedotto la violazione e falsa applicazione degli artt.
14482-218239- c.c., nonc$% il vizio di omessa ed insfficiente motivazione circa n fatto
controverso e decisivo ai fini del gidizio, il ttto in relazione all#art. 03, nn. 0 e 9 c.p.c.,
formlando i segenti .esiti di diritto, .anto alla violazione di legge5 )dica la Sprema
Corte se, nel caso di immissioni sonore contente nei limiti della specifica normativa
sll#in.inamento acstico, sssista na presnzione di liceit( delle stesse6 se sia onere
del preteso danneggiato vincere tale presnzione, fornendo specifica prova dell#oggettiva
intollera'ilit( delle immissioni nel caso concreto6 se il gidice nell#individazione del limite
di normale tollera'ilit( de''a valtare la specificit( del caso considerando anc$e la drata
dell#effettiva esposizione al rmore, la fre.enza e gli orari in ci concretamente detta
esposizione si manifesta, tenendo anc$e conto del preesistente e protratto (per oltre 2,
anni) tilizzo del medesimo impianto, valtando il ttto sllo sfondo del particolare
contesto am'ientale e sociale). *n ordine al dedotto vizio motivazionale il ricorrente $a
prospettato c$e, nella sentenza impgnata, non si ravvisava n idoneo percorso
argomentativo in relazione al concreto accertamento slla effettiva intollera'ilit( delle
immissioni e slla loro oggettiva idoneit( a dar logo a fenomeni di distr'o (fisici e
psic$ici).
4. Con il .arto ed ltimo motivo il ricorrente $a dennciato la violazione dell#art. 112
c.p.c., nonc$% l#omessa motivazione circa n fatto controverso e decisivo ai fini del
gidizio, il ttto in relazione all#art. 03, nn. 0 e 9 c.p.c., formlando il segente .esito di
diritto5 )dica la Sprema Corte se il gidice sia tento a pronnciarsi s ttti i capi della
domanda e, in caso di appello, s ttti i motivi di impgnazione atonomamente
apprezza'ili).
9. ;ileva il collegio c$e la prima riportata censra < manifestamente infondata e deve,
perci=, essere respinta.
Si osserva c$e 8 secondo la consolidata girisprdenza di .esta Corte (cfr., ad es., Cass.
n. 1-149 del 2,,3 e Cass. n. 1294 del 2,11, ord.) 8 la conformit( della sentenza al modello
di ci all#art. 102, comma secondo, n. 4, c.p.c. (nella sa versione )ratione temporis)
applica'ile nella fattispecie) non ric$iede l#esplicita conftazione delle tesi non accolte o la
particolareggiata disamina degli elementi di gidizio posti a 'ase della decisione o di .elli
non ritenti significativi, essendo sfficiente, al fine di soddisfare l#esigenza di n#adegata
motivazione, c$e il ragginto convincimento rislti da n riferimento logico e coerente a
.elle, tra le prospettazioni delle parti e le emergenze istrttorie vagliate nel loro
complesso, c$e siano state ritente di per s% sole idonee e sfficienti a gistificarlo, in
modo da evidenziare l>?iter) segito per pervenire alle assnte conclsioni, disattendendo
anc$e per implicito .elle logicamente incompati'ili con la decisione adottata.
"lla strega di tale principio, la doglianza in esame < da ritenersi priva di pregio perc$% il
+ri'nale di "ncona, con la sentenza .i impgnata e slla scorta delle complessive
risltanze della c.t.. rinnovata nel gidizio di appello, $a dato sfficientemente conto del
ragionamento logico c$e lo $a condotto al rigetto dell#impgnazione, fondando il so
percorso argomentativo sopratttto 8 come era lecito attendersi, in relazione alla natra ed
all#oggetto della instarata controversia 8 slle conclsioni emergenti dal dplice
accertamento tecnico peritale espletato, dai .ali, in considerazione delle caratteristic$e
delle emissioni analizzate e degli altri elementi in proposito rilevanti (.ali la
conformazione dell#ascensore e le modalit( del so fnzionamento, anc$e in relazione alle
connotazioni della zona, dell#edificio condominiale e dell#'icazione dell#appartamento di
propriet( della B. ), era scatrito c$e i rmori prodotti dall#elevatore condominiale
speravano, di gran lnga, la soglia di normale tollera'ilit(, in tal modo respingendo 8 per
incompati'ilit( con tali conclsioni decisivamente valorizzate 8 le avverse difese dedotte
nell#interesse del Condominio appellante. *n particolare, con la sentenza impgnata, il
+ri'nale anconetano, proprio slla scorta degli esiti istrttori, $a conclso per
l#intollera'ilit( dei predetti rmori provocati dalla movimentazione dell#ascensore relativi al
trascinamento dello stesso lngo le proprie gide, al motore elettrico posizionato nel vano
sottotetto ed alle porte a soffietto della ca'ina oltre a .elle ad anta esistenti al livello dei
piani, sprovviste di sfficienti garnizioni.
*n sostanza, dn.e, il dennciato vizio di motivazione ricondotto alla spposta violazione
dell#art. 102, n. 4, c.p.c. < del ttto insssistente, avendo il gidice di appello indicato
adegatamente le ragioni poste a 'ase del proprio convincimento, non essendosi limitato,
genericamente e )per relationem), a fare rinvio al .adro pro'atorio ac.isito, senza
alcna esplicitazione al rigardo, ma avendo provvedto al na disamina logico8giridica
delle risltanze processali tale da far trasparire il percorso argomentativo segito.
3. "nc$e il secondo e terzo motivo 8 esamina'ili congintamente siccome strettamente
connessi ed inerenti alla medesima .estione giridica 8 sono destititi di fondamento e
devono, .indi, essere respinti.
"lla strega della girisprdenza di .esta Corte (cfr., per ttte, Cass. n. 93-9 del 2,,1),
si < ritento, con riferimento al 7.!.C.2. 1 marzo 1991, c$e i criteri dallo stesso previsti per
la determinazione dei limiti massimi di esposizione al rmore, ancorc$% dettati per la ttela
generale del territorio, possono essere tilizzati come parametro di riferimento per sta'ilite
l#intensit( e 8 di riflesso 8 la soglia di tollera'ilit( delle immissioni rmorose nei rapporti tra
privati prc$%, per=, considerati come n limite minimo e non massimo, dato c$e i sddetti
parametri sono meno rigorosi di .elli applica'ili nei singoli casi ai sensi dell#art. 144 c.c.,
con la consegenza c$e, in difetto di altri eventali elementi, il loro speramento < idoneo
a determinare la violazione di tale norma.
Or'ene, nella specie, il gidice di appello 8 valorizzando le risltanze delle effettate c.t..
8 $a accertato il speramento della normale tollera'ilit( delle emissioni provenienti
dall#ascensore condominiale, apprezza'ile in relazione all#art. 144 c.c., prendendo come
parametro di riferimento il criterio comparativo tra il rmore con e senza la sorgente
distr'ante nella differenza massima di 0 d', evidenziandosi, inoltre, come lo stesso
gidicante non si sia limitato, ai fini della valtazione di intollera'ilit( delle emissioni, a
considerare solo .esto criterio, ma ne $a rafforzato la sa rilevanza alla strega della
constatata emergenza di altri nivoci criteri oggettivamente riscontrati, ricondci'ili al
livello medio dei rmori della zona (a carattere residenziale e con scarsa presenza di
attivit( commerciali e di servizi), alle rilevazioni ed agli accertamenti effettati dall#"S@
(oltre c$e, natralmente, dagli asiliari tecnici), nonc$% al riconoscimento della loro
rmorosit( (non fisiologica) da parte della medesima assem'lea condominiale.
!eraltro, < stato c$iarito nella girisprdenza di .esta stessa Corte (cfr., ad es., Cass. n.
1191 del 2,,0 e Cass. n. 1-211 del 2,,9), c$e i parametri fissati dalle norme speciali a
ttela dell#am'iente (dirette alla protezione di esigenze della collettivit(, di rilevanza
p''licistica), pr potendo essere considerati come criteri minimali di partenza, al fine di
sta'ilire l#intollera'ilit( delle emissioni c$e li eccedano, non sono necessariamente
vincolanti per il gidice civile c$e, nello sta'ilire la tollera'ilit( o meno dei relativi effetti
nell#am'ito privatistico, p= anc$e discostarsene, pervenendo al gidizio di intollera'ilit(,
e4 art. 144 c.c., delle emissioni, ancorc$% (in ipotesi) contente in .ei limiti, slla scorta di
n prdente apprezzamento c$e consideri la particolarit( della sitazione concreta e dei
criteri fissati dalla norma civilistica (invero posta preminentemente a ttela di sitazioni
soggettive privatistic$e, segnatamente della propriet(), la ci valtazione, ove
adegatamente motivata (come verificatosi nella specie), costitisce accertamento di
merito insindaca'ile in sede di legittimit(.
-. *l .arto ed ltimo motivo si prospetta inammissi'ile perc$% 8 al di l( della genericit( del
formlato .esito di diritto 8 con esso si riprodcono, in effetti, le analog$e doglianze gi(
dedotte con la prima censra (gi( ritenta infondata), riferite alla spposta inadegatezza
ed incompletezza della motivazione della sentenza impgnata, c$e, peraltro, non
avre''ero potto essere sssnte sotto la violazione dell#art. 112 c.p.c. (come, invece,
avvento nel caso di specie, anc$e in relazione al tenore del .esito di diritto indicato),
'ens/ come vizio ricondci'ile all#art. 03, n. 9 c.p.c..
Oltrettto, recentemente, le Sezioni nite di .esta Corte (con la sentenza n. 1-901 del
2,10) $anno c$iarito c$e il ricorso per cassazione, avendo ad oggetto censre
espressamente e tassativamente previste dall#art. 03,, primo comma, c.p.c., deve essere
articolato in specifici motivi ricondci'ili in maniera immediata ed ine.ivoca'ile ad na
delle cin.e ragioni di impgnazione sta'ilite dalla citata disposizione, pr senza la
necessaria adozione di formle sacramentali o l#esatta indicazione nmerica di na delle
predette ipotesi. !ertanto, nel caso in ci il ricorrente lamenti l#omessa pronncia, da parte
dell#impgnata sentenza, in ordine ad na delle domande o eccezioni proposte, pr non
essendo indispensa'ile c$e faccia esplicita menzione della ravvisa'ilit( della fattispecie di
ci al n. 4 del primo comma dell#art. 03, c.p.c., con rigardo all#art. 112 c.p.c., <, tttavia,
necessario c$e il motivo rec$i nivoco riferimento alla nllit( della decisione derivante
dalla relativa omissione, dovendosi, invece, dic$iarare inammissi'ile l#impgnazione
allorc$% sostenga c$e la motivazione sia mancante o insfficiente o si limiti ad
argomentare slla violazione di legge (proprio come accadto nel caso in .estione).
:anto alla censra sll#assnta immotivata condanna alle spese, deve sottolinearsi c$e il
gidice di appello $a legittimamente applicato il criterio della soccom'enza previsto
dall#art. 91 c.p.c., offrendone nivoca esplicitazione in dipendenza dell#integrale rigetto del
gravame.
1. *n definitiva, alla strega delle complessive ragioni esposte, il ricorso deve essere
totalmente respinto, con la consegente condanna del soccom'ente ricorrente
Condominio anc$e al pagamento delle spese della presente fase di legittimit(, c$e si
li.idano nei sensi di ci in dispositivo slla scorta dei novi parametri previsti per il
gidizio di legittimit( dal 7.2. Gistizia 2, lglio 2,12, n. 14, (applica'ile nel caso di
specie in virtA dell#art. 41 dello stesso 7.2.5 cfr. Cass., S.B., n. 1-4,9 del 2,12).
P..!.
@a Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del presente
gidizio, li.idate in complessivi Cro 2.2,,,,,, di ci Cro 2,,,,, per es'orsi, oltre
accessori nella misra e slle voci come per legge.

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