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i
d
r
a
u
l
i
c
a
-
K
{
m
J
s
)
PZ2 8.00
+.68 3.32 0,00 0.03175 0.0635 2.92 3.32 0,681 1.+*10
-5
PZ3 7.50
+.61 2.89 0,00
0.03175
0.0635 2.19 2.89 0,681 6.3*10
-5
PZ+ 8.00
+.81 3.19 0,00
0.03175
0.0635 3.69 3.19 0,681 6.0*10
-5
PZ5 8.30
+.90 3.+0 0,00
0.03175
0.0635 3.60 3.+0 0,681 6.1*10
-5
La tabella 5.2 riassume i risultati del rilievo del livello statico nei cinque piezometri installati nelle
due campagne del 01f02f2011 e del 21f02f2011.
|
|
.
|
\
|
=
t e
e
H
H
t L
R R r
K
0
2
ln
1
2
) / ln(
( )
1
/ / ln
1 , 1
ln
+ =
R L
C
R L R
R
e e
e
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Tabella 5.2 - Livello statico della falda superficiale rilevato nei piezometri installati (campagne di monitoraggio
del 01f02f2011 e 21f02f2011)
Piezometro Coordinata UTM
{X)
Coordinata UTM
{Y)
Quota piano
campagna
{m slm)
Livello statico
01J02J2011
{m slm)
Livello statico
21J02J2011
{m slm)
PZ1 68122+.03 923037.77 72.26 68.29 67.27
PZ2 681236.08 923151.88 72.3+ 67.66 67.67
PZ3 68121+.10 923175.11 72.27 67.66 67.67
PZ+ 681251.+6 923176.31 72.30 67.+9 67.50
PZ5 681227.33 923253.+3 72.26 67.36 67.38
! livelli di falda misurati sono risultati essere praticamente equivalenti nelle due campagne di
monitoraggio.
stato cos possibile definire la direzione di flusso della falda in SSW-NNE, il suo gradiente
idraulico in 0.5 e la conducibilita media in 6*10
-5
mfs.
La Fig. 6 riporta la ricostruzione isopiezometrica del rilievo effettuato il 21f02f2011 e l'ubicazione
delle indagini utilizzate per il presente studio.
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5.2 Studi ed indagini in sito precedenti
Per la caratterizzazione sismica e l'analisi di risposta sismica locale si fatto riferimento alle
indagini eseguite nel 2008 riportate nella Relazione geologica per gli ambiti del primo POC" a cura
dello Studio viel 8 Sangiorgi - Geologia Applicata dell'ottobre 2008, allegati al 1 POC (Piano Operativo
Comunale) del Comune di Sasso Narconi approvato con Delibera C.C. n.38 del 06f0+f2009.
Tale studio si avvalso di indagini geognostiche e sismiche in sito e di repertorio; in particolare
nell'area del sub-ambito produttivo - artigianale di Pontecchio - Borgonuovo (denominato nello studio
Z!1) stata eseguita una indagine tipo NASW (Nultichannel Analisys of Surface Waves) ed una con
tromografo digitale.
Le Figg. 7 ed 8, tratte dalla relazione citata, localizzano i punti di controllo in relazione all'assetto
geomorfologico (terrazzi, conoidi e scarpate) ed alle unita geologiche direttamente interessate.
L'indagine NASW un metodo sismico mediante il quale possibile costruire un profilo di velocita
delle onde di taglio (v
S
) in relazione alla profondita, attraverso l'analisi delle onde superficiali tipo
Rayleigh (onde R).
!l tromografo digitale uno strumento in grado di misurare i microtremori; il tremore sismico,
comunemente definito rumore sismico", esiste ovunque sulla superficie della terra. Esso
principalmente costituito da onde superficiali, ovvero da onde elastiche prodotte dall'interferenza
costruttiva di onde P ed S che si propagano negli strati superficiali ed prodotto essenzialmente dal
vento o dalle onde marine. A questo rumore di fondo, che sempre presente, si sovrappongono le
sorgenti locali, antropiche (traffico, industrie ecc.) e naturali. ! microtremori sono solo in parte costituiti
da onde di volume, P o S; in essi giocano un ruolo fondamentale le onde superficiali, che hanno
velocita prossima a quella delle onde S, il che spiega la dipendenza di tutta la formulazione della
velocita di queste ultime.
Tali tecniche permettono quindi di ottemperare a quanto previsto nel decreto del Ninistero delle
!nfrastrutture del 1+ gennaio 2008, secondo il quale i terreni, su cui devono essere eseguite opere edili
devono essere classificati sulla base del parametro v
s
30.
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5.2.1 Indagine geofisica
La classificazione prevista dal D.N. del 1+ gennaio 2008 per i terreni comprende cinque categorie
definite da una simbologia alfanumerica da A ad E e successive integrazioni S1 e S2. A ciascuna di
queste categorie corrisponde una valutazione quantitativa della risposta sismica dei terreni sottoposti
ad una accelerazione sismica attesa, predefinita per ciascuna classe. !l parametro v
S30
rappresenta la
media ponderata dei valori di velocita delle onde di taglio S nei primi 30 metri di sottosuolo indagato e
viene espressa matematicamente dalla seguente equazione:
=
=
1
30
30
i i
i
S
v
h
V
dove v
S30
: velocita media ponderata delle onde di taglio S";
h
i
: spessore dello strato esimo;
v
i
: velocita delle onde di taglio S" nello strato esimo.
Esistono diversi tipi di onde superficiali, oltre alle gia citate onde di Rayleigh (P+Sv), si conoscono
le onde di Love (Sh) e le onde di Lamb. Le onde di Rayleigh rappresentano la componente principale
delle onde superficiali e sono generate dall'interazione tra onde di compressione (o di volume) P e
onde di taglio verticali Sv ogniqualvolta si in presenza di una superficie libera in un mezzo omogeneo
ed isotropo. Le onde R si propagano alla superficie libera (Fig. 9) con un moto ellittico retrogrado
(moto antiorario) che si inverte alla profondita di lf2p (dove l la lunghezza d'onda). L'ampiezza di tale
spostamento decresce secondo una legge esponenziale, pertanto diviene rapidamente trascurabile con
la profondita.
Fig. 9 - Nodalita di propagazione delle onde R.
L'utilizzo delle onde superficiali di tipo Rayleigh per la costruzione di un profilo di velocita delle
onde di taglio v
S
giustificato da una serie di fattori:
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la percentuale di energia convertita in onde R nettamente predominante (67) rispetto a
quella coinvolta nella generazione di onde P (7) e onde S (26);
il metodo d'analisi basato sulle onde R non limitato, al contrario del metodo basato sulla
rifrazione, dalla presenza di inversioni di velocita in profondita;
buona risoluzione, a differenza della tecnica a riflessione;
la propagazione delle onde di Rayleigh, anche se influenzata dalla v
P
(velocita delle onde di
compressione P) e dalla densita del mezzo, funzione innanzitutto della v
S
che rappresenta
appunto il parametro fondamentale per la caratterizzazione geotecnica di un sito;
la tecnica in questione inoltre particolarmente indicata per suoli altamente attenuanti ed
ambienti rumorosi.
Tenuto conto dei fattori sopraelencati, l'elemento fondamentale che permette l'impiego di tecniche
basate sulle onde superficiali, in questo caso la tecnica NASW e le onde Rayleigh, una caratteristica
chiamata dispersione. La dispersione una proprieta delle onde superficiali che consiste nella
deformazione di un treno d'onde dovuta alla variazione di velocita di propagazione al variare della
frequenza. Per le onde R questa variazione si manifesta solo all'interno di un mezzo stratificato. !n
altre parole, ipotizzando una variazione di densita del terreno in senso verticale, ciascuna componente
di frequenza dell'onda superficiale si propaga con una differente velocita (velocita di fase), e quindi con
una diversa lunghezza d'onda; questa proprieta si chiama appunto dispersione.
La velocita di propagazione per una certa lunghezza d'onda (e quindi per una certa frequenza )
influenzata dalle proprieta che il mezzo possiede fino ad una profondita di f2 (anche se recenti studi
hanno posto questo limite a f2.5) . !noltre, la velocita delle onde R (v
R
) pari a circa il 90 della
velocita delle onde di taglio (v
S
).
Secondo quanto detto appare chiaro come la costruzione di un profilo verticale di velocita delle
onde di taglio v
S
, ottenuto dall'analisi delle onde piane della modalita fondamentale delle onde di
Rayleigh, sia una delle pratiche piu comuni per utilizzare le proprieta dispersive delle onde superficiali.
Indagine MASW
La procedura NASW si puo sintetizzare in tre stadi successivi e distinti:
acquisizione delle onde superficiali (ground roll);
costruzione della curva di dispersione: grafico velocita di fase vr - frequenza ;
inversione della curva di dispersione per ottenere il profilo verticale della v
S
.
La prima fase viene effettuata direttamente in campagna generando un treno di onde superficiali
mediante l'utilizzo di una sorgente sismica attiva, quale generalmente una mazza battente, ed uno
stendimento lineare di geofoni ricevitori (Fig. 10).
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Fig. 10 - NASW ATT!vA: Stendimento lineare e sorgente attiva.
!n particolare mediante software si procede alla lettura dei dati acquisiti (common-shot gather) e
al calcolo dello spettro nel dominio frequenza - numero d'onda (spettro f-k). Quindi, dallo spettro fk
possibile estrarre la curva di dispersione apparente sperimentale mediante una doppia trasformata di
Fourier applicata al campo di moto misurato nel dominio spazio - tempo.
Sulla curva di dispersione sperimentale viene effettuato il cosiddetto Picking, cio la selezione dei
punti che, nell'interpretazione dell'utente, appartengono ad un certo modo di propagazione dell'onda
superficiale di Rayleigh. L'identificazione ed il Picking della curva di dispersione sono un'operazione di
importanza cruciale. ! punti sperimentali ottenuti mediante l'operazione di Picking effettuata a partire
dalla curva di dispersione apparente sperimentale, devono coincidere il piu possibile con le curve
teoriche numeriche descritte di seguito.
La curva di dispersione apparente numerica si ottiene in maniera identica alla procedura usata per
ottenere la curva di dispersione sperimentale, con l'unica diversita che riguarda la maniera in cui si
calcola lo spettro del campo di moto. Nentre nella procedura sperimentale si applica una doppia
trasformata di Fourier nella procedura numerica si applica una sola trasformata di Fourier. La curva di
dispersione effettiva si ottiene con un metodo alternativo proposto da Lai e Rix (Lai, 1998).
L'ultimo passo da affrontare l'inversione della curva di dispersione precedentemente costruita.
Questa operazione viene effettuata grazie all'utilizzo di una potente tecnica di ottimizzazione
basata su algoritmi genetici. !l risultato finale quello di ottenere il profilo verticale della velocita delle
onde di taglio v
S
.
!l grado di incertezza del profilo di v
S
finale dipende dai seguenti fattori:
incertezza associata alle misure sperimentali: rappresentata dall'intervallo di variazione della
velocita di fase apparente sperimentale ad una determinata frequenza. Tale range di variazione
viene assegnato a ciascun punto sperimentale nella fase di Picking;
propagazione dell'incertezza nel modello di simulazione numerica;
errore relativo o distanza tra curve di dispersione sperimentale e numeriche teoriche
(apparentefeffettiva). L'errore relativo un indicatore oggettivo della sovrapposizione tra curva
di dispersione sperimentale e teorica numerica.
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Generalmente un errore relativo tra curva sperimentale e teorica inferiore al 10 indica il
raggiungimento di un buon risultato con un profilo di v
S
valido da un punto di vista progettuale. A
parita di errore relativo l'utente puo scegliere il profilo di v
S
sulla base della migliore sovrapposizione
visiva tra le curve sperimentale e teorica.
Indagine con tomografo digitale
Dai primi studi di Kanai (1957) in poi, diversi metodi sono stati proposti per estrarre l'informazione
relativa al sottosuolo da rumore sismico registrato in un sito.
Tra questi, la tecnica che si maggiormente consolidata nell'uso quella dei rapporti spettrali tra
le componenti del moto orizzontale e quella verticale (Horizontal to vertical Spectral Ratio, HvSR o
Hfv), proposta da Nogoschi e !garaschi (1970).
La tecnica universalmente riconosciuta come efficace nel fornire stime affidabili della frequenza
fondamentale di risonanza del sottosuolo.
Le basi teoriche dell'Hfv sono relativamente facili da comprendere in un mezzo del tipo strato +
bedrock (o strato assimilabile al bedrock) in cui i parametri sono costanti in ciascuno strato,
considerando lo schema della figura sottostante in cui gli strati 1 e 2 si distinguono per le diverse
densita (1 e 2, Figura 11) velocita delle onde sismiche (v1 e v2).
Un'onda cos riflessa interferisce con quelle incidenti, sommandosi e raggiungendo le ampiezze
massime (condizioni di risonanza) quando la lunghezza dell'onda incidente () + volte (o suoi multipli
dispari) lo spessore H del primo strato.
La frequenza fondamentale di risonanza (fr) dello strato 1 relativa alle onde S pari a
H
V
fr
s
* 4
1
=
Questo effetto sommabile, anche se non in modo lineare e senza corrispondenza 1:1; cio
significa che la curva Hfv relativa ad un sistema a piu strati contiene l'informazione relativa alle
frequenze di risonanza fr (e quindi dello spessore H) di ciascuno di essi, ma non interpretabile
semplicemente applicando la sopra riportata equazione.
Figura 11 - Schema stratigrafico semplificato strato (v1, 1) piu bed-rock (colore grigio, v2, 2).
L'inversione richiede infatti l'analisi delle singole componenti e del rapporto Hfv, che fornisce un
importante normalizzazione del segnale per:
V
1
1
V
2
2
H
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il contenuto di frequenza;
la risposta strumentale;
l'ampiezza del segnale quando le registrazioni vengono effettuate in momenti con rumore di
fondo piu o meno alto.
!l rumore sismico agisce come sorgente di eccitazione per la risonanza del sottosuolo e degli edifici
piu o meno come una luce bianca diffusa che illumini gli oggetti eccitando le lunghezze d'onda tipiche
di ciascun oggetto e dandogli il suo tipico colore.
Questo risulta molto importante a livello ingegneristico perch se un edificio ha frequenze proprie
di vibrazione uguali a quelle del substrato su cui fondato, durante un sisma, si assiste al fenomeno
dell'accoppiamento delle vibrazioni. Questo effetto di amplificazione sismica produrra un grande
aumento della sollecitazione sugli edifici e sulle loro fondazioni.
5.3 Indagini di laboratorio
5.3.1 Prove di laboratorio geotecnico
Nel sondaggio PZ2 sono stati prelevati due campioni di terreno, uno entro 1,5m di profondita
(livello meccanicamente meno resistente) per la determinazione delle caratteristiche fisico-meccaniche
ed uno nel livello litologico sottostante (tra 2.0 e 3.0m di profondita) per la determinazione delle
caratteristiche granulometriche.
! campioni sono stati consegnati al Laboratorio Geotecnico Geotea di S. Lazzaro di Savena (BO)
(accreditato presso il Ninistero dei Lavori Pubblici, decreto n.159) per l'esecuzione delle prove. La
seguente tabella 5.3 riporta le prove effettuate con la rispettiva norma di riferimento.
Tabella 5.3 - Prove di Laboratorio Geotecnico e normativa diriferimento.
PROVA NORMA DI RIFERIMENTO
Determinazione del peso di volume UN! EN !SOfTS 17892-2
Determinazione del limite liquido BS 1377
Determinazione del limite plastico CNR-UN! 1001+
Analisi granulometrica mediante setacciatura CNR-UN! A. n23 - UN! EN !SOfTS 17892-+
Analisi granulometrica mediante sedimentazione CNR-UN! A. n23 - UN! EN !SOfTS 17892-+
Tagli diretto CD in scatola di Casagrande UN! EN !SOfTS 17892-10
5.4 Risultati ottenuti
5.4.1 Indagine geofisica
Come anticipato nelle paragrafo 5.2, per la caratterizzazione sismica stata presa in
considerazione l'indagine eseguita nel 2008 inclusa nel 1 POC del Comune di Sasso Narconi.
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L'indagine geofisica condotta nel citato lavoro ha visto l'esecuzione di n1 stendimento sismico, in
direzione circa N-S, con 2+ geofoni da +.5hz e passo tra i geofoni di 1m; sono state eseguite tre
battute, con massa battente da 10kg, in linea con lo stendimento a distanza rispettivamente di 3m, 6m
e 9m dal primo geofono di n1 indagine con tomografo digitale ad alta risoluzione per la verifica
puntuale del microtremore sismico. La seguente Fig. 12, ripresa dalla relazione citata, riporta la
variazione della velocita delle onde v
s
con la profondita per il sito in esame.
Fig. 12 - Profilo verticale delle v
S
riferito al punto mediano dell'allineamento sismico.
Le nuove indagini eseguite confermano la validita per l'area d'indagine della modellizzazione simica
eseguita nel 2008 per il 1 POC.
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La tabella 5.+ riassume i sismostrati individuati, la relazione citata individua il bedrock sismico a
26m di profondita dal p.c., per cui la velocita media delle v
S
stato calcolato nell'intervallo da 0m a
26m da p.c.
Tabella 5.4 - Profilo verticale delle onde di taglio S relativo al profilo sismico eseguito.
Sismostrato Profondit {m) Vs {mJs)
! 0.00-3.00 192.7
!! 3.00-7.90 37+.5
!!! 7.90-15.70 265.6
!v 15.70-22.70 298.8
v 22.70-26.00 +39.0
v! >26.00 ~680
Sulla base di quanto calcolato, la velocita media equivalente delle onde di taglio S nei primi 26m di
profondita (v
S30
), risultata essere pari a 293mfs.
Pertanto, in riferimento ai valori riportati in tabella e al valore di V
S30
ottenuto,
possibile collocare il sottosuolo dell'area investigata nella categoria di suolo "Tipo C"
(Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni fini mediamente consistenti con
spessori superiori a 30m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprieta meccaniche con
la profondita e da valori di v
s,30
compresi tra 180mfs e 360mfs). [Paragrafo 3.2.2-Tabella 3.2.!! del
D.N. 1+f01f2008|.
Considerando i primi 30m, anzich 26m, la velocita media delle onde di taglio risulta essere
316mfs, non modificando quindi la categoria di sottosuolo.
Essendo il sito pianeggiante e non in prossimita di scarpate si assegna una Categoria
Topografica T
1
. [Paragrafo 3.2.2-Tabella 3.2.!v del D.N. 1+f01f2008|.
La liquefazione dei terreni di fondazione, che si genera nei terreni sabbiosi granulari piu superficiali
saturi, per effetto di una sollecitazione tangenziale ciclica generata da un sisma puo essere esclusa
(come gia riportato nella relazione allegata al 1 POC) in quanto gli intervalli granulari saturi, compresi
tra circa +,50m e 8,50m di profondita da piano campagna, risultano avere una considerevole
percentuale di fine (argilla e limo). Gli scarsi intervalli di sabbia e ghiaia relativamente puliti (scarsa
matrice di fini) saturi hanno presentato spessori inferiori al metro.
La seguente Fig. 13 riprende uno stralcio della Tavola di Nicrozonizzazione Sismica allegata alla
citata Relazione dove sono riassunte le informazioni di microzonizzazione per l'area di interesse
(indicata con Z!1).
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5.4.2 Indagine geologico - geotecnica
Per la ricostruzione della stratigrafia dei terreni di fondazione, oltre alle informazioni ottenute dalle
indagini in sito e di laboratorio (allegate in appendice), si tenuto conto della documentazione di
carattere geologico presente nel PSC e nei POC del Comune di Sasso Narconi.
! cinque sondaggi eseguiti all'interno dell'area del Sub-ambito hanno raggiunto la zona alterata del
substrato marino posto ad una profondita variabile tra i 6,8m e 8,5m da p.c.
Le prove eseguite hanno permesso di caratterizzare dal punto di vista geomeccanico l'intervallo
compreso tra queste profondita e la superficie, ossia il terrazzo deposizionale del Fiume Reno che
rappresenta il terreno di sedime dell'area in oggetto.
La ricostruzione stratigrafica, per l'area destinata alla ditta Bortolotti s.n.c., riportata in tabella
5.5 dove viene indicato anche l'intervallo dei valori medi di resistenza all'infissione q
c
della punta delle
prove CPT e del valore di N
spt
per le prove DPSH e la velocita di propagazione delle onde v
S
ricavata
nell'indagine geofisica.
Tabella 5.5- Schema stratigrafico - litologico.
N
Profondit
{m da p.c.)
Litologia Resistenza all'infissione
della punta
Velocit onde
V
S
{mJs)
0 0.00
0.30
Terreno vegetale, argilla limosa grigio
chiara e marrone con radici e resti vegetali - -
! 0.30
2.00
Limo argilloso sabbioso
1<q
c
(Npa)<2 192.7
!! 2.00
7.60
Sabbia ghiaiosa limosa
18<N
spt
<30 37+.5
!!! 7.60
26.00
Substrato marino; Argille limose molto
compatte - 265.6-+39.0
Sui campioni prelevati, durante l'esecuzione del sondaggio PZ2, stata eseguita l'analisi
granulometrica, la determinazione delle caratteristiche fisiche; stato eseguito il taglio diretto in
scatola di Casagrande per la sua caratterizzazione meccanica. Tali prove hanno permesso di
classificare lo strato ! dal punto di vista granulometrico e meccanico e lo strato !! dal punto di vista
granulometrico (tabelle 5.6a-b).
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Tabella 5.6a- Risultati delle prove di laboratorio geotecnico sul campione PZ2-G1 (1.00m-1.+0m da p.c.).
CARATTERISTICHE FISICHE
UMIDITA' NATURALE w {%) 30.835 LIMITE LIQUIDO LL {%) 32
MASSA VOLUMICA UMIDA {kgJm
3
) 18+1.575 LIMITE PLASTICO LP {%) 18
MASSA VOLUMICA SECCA
d
{kgJm
3
) 1+07.552 INDICE PLASTICO {IP) 1+
ANALISI GRANULOMETRICA
GHIAIA {%) SABBIA {%) LIMO {%) ARGILLA {%) DESCRIZIONE A.G.I.
0.0+ 11.81 63.18 2+.97 Limo argilloso sabbioso
PROVA DI TAGLIO DIRETTO
C' {KPa) ' {)
7.53 28.09
Tabella 5.6b- Risultati delle prove di laboratorio geotecnico sul campione PZ2-G2 (2.30m-2.60m da p.c.).
ANALISI GRANULOMETRICA
GHIAIA {%) SABBIA {%) LIMO {%) ARGILLA {%) DESCRIZIONE A.G.I.
21.25 61.55 12.25 +.95 Sabbia ghiaiosa limosa
!n appendice sono raccolti i rapporti di prova delle indagini in sito e di laboratorio.
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6. MODELLO GEOLOGICO E SCHEMA LITOTECNICO DEL SITO
Per la ricostruzione del modello geologico del sito ci si avvalsi delle indagini dirette ed indirette
eseguite e di risultati di indagini e studi precedenti.
!n base a quanto rilevato possibile ricostruire uno schema litotecnico delle principali litologie
presenti; per esse vengono riportati in Tabella 6.1 i principali parametri fisico-meccanici caratteristici e
gli intervalli di profondita.
Tali parametri, che si riferiscono alle indagini eseguite nell'area ed a dati di letteratura, vengono
riportati come valori disaggregati e mediati ricavati dalle prove (Capitolo 5).
Tabella 6.1 - Nodello geologico e Schema litotecnico dei terreni di fondazione della nuova costruzione.
N
PROFONDITA'
{m da p.c.)
LITOLOGIA
C'
{kNJm
2
)
O'
{)
'
{kNJm
3
)
Modulo
Edometrico
M {kNJm
2
)
Modulo di
Deformazione
Drenato
E' {kNJm
2
)
0
0.00
0.30
Terreno vegetale,
argilla limosa
grigio chiara e
marrone con
radici e resti
vegetali
- - - - -
! 0.30
2.00
Limo argilloso
sabbioso 7.53 28.09 18.+2
+000
+700
-
!! 2.00
7.60
Sabbia ghiaiosa
limosa - 3+ 20 -
20000
+0000
!!!
7.60
26.00
Substrato
marino; Argille
limose molto
compatte e
marne
- - - - -
La Sezione di Fig. 1+ (traccia in Fig. 6), riassume lo schema geologico, idrogeologico e litotecnico
dell'area in esame.
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7. RISPOSTA SISMICA LOCALE
7.1 Individuazione della pericolosit sismica del sito
La pericolosita sismica definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa a
g
in
condizioni di campo libero su sito rigido di riferimento con superficie topografica orizzontale (Categoria
di sottosuolo A) nonch di ordinate di spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa
corrispondente S
e
(T) con riferimento a prefissate probabilita di eccedenza P
vR
nel periodo di riferimento
v
R
Per ciascuna probabilita di superamento nel periodo di riferimento P
vR
le forme spettrali sono
definite a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido orizzontale:
a
g
accelerazione orizzontale massima del sito;
F
0
valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;
T
C
*
periodo di inizio del tratto di velocita costante dello spettro di accelerazione orizzontale.
Tutte le elaborazioni grafiche e numeriche per la determinazione delle azioni di progetto e dei
relativi spettri di risposta elastica sono stati eseguiti mediante il software Spettri N.T.C. ver 1.0.3"
fornito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e confrontato con il software GEOSTRU
per la
determinazione dei parametri e dei coefficienti sismici.
Per poter valutare l'azione sismica del terreno appartenente all'area di indagine necessario
individuare la zona secondo le coordinate longitudine e latitudine allo scopo di poter definire i
parametri sismici fondamentali per lo studio e la valutazione delle azioni sismiche di progetto.
!l sito d'indagine individuato dalle seguenti coordinate ED50 (preso al centro dell'area di studio):
Longitudine (decimali): 11.277235;
Latitudine (decimali): ++.+3816+.
Tale punto ricade all'interno dei quattro nodi del reticolo in cui suddiviso il territorio italiano
riportati in Tabella 7.1.
Tabella 7.1 - Codici identificativi e coordinate del reticolo di riferimento comprendenti l'area di indagine.
N ID
LONGITUDINE
{ decimali)
LATIDUDINE
{ decimali)
DISTANZA DAL PUNTO D'INTERESSE
{m)
1 17173 11.251180 ++.+13720 3+16.0
2 1717+ 11.321060 ++.+15020 +328.3
3 16952 11.319290 ++.+65000 ++77.+
+ 16951 11.2+9300 ++.+63710 3603.6
Rispetto al sito preso in considerazione i valori dei tre parametri su sito di riferimento rigido in
funzione dei loro tempi di ritorno del sisma risultano essere quelli riassunti in Tabella 7.2.
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Tabella 7.2 - valori di a
g
, F
0
e T
C
* per il sito in esame rispetto ad un sito di riferimento rigido orizzontale in
funzione dei tempi di ritorno T
R
del sisma.
T
R
{anni)
a
g
{g)
F
0
{-)
T
C
*
{sec)
30 0.055 2.+85 0.258
50 0.069 2.+79 0.270
72 0.079 2.+90 0.276
101 0.091 2.+76 0.283
1+0 0.10+ 2.+79 0.285
201 0.120 2.+55 0.288
475 0.165 2.421 0.301
975 0.208 2.+38 0.312
2+75 0.270 2.+92 0.32+
Come si evince dalla Tabella 7.2, se si considera un tempo di ritorno del sisma T
R
=+75anni per il
sito di progetto, si ottengono valori (rispetto ad un sito riferimento rigido orizzontale) pari a:
a
g
{g)=0.165: Accelerazione di riferimento per il sito;
F
0
=2.421: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro;
T
*
C
= 0.301: Periodo di inizio del tratto a velocita costante dello spettro.
7.2 Indicazioni sulla strategia di progettazione
Le azioni sismiche su una costruzione vengono valutate in relazione ad un periodo di riferimento
v
R
funzione del tipo di costruzione e dipendente dai coefficienti vita nominale v
N
e classe d'uso C
u
secondo la seguente relazione:
v
R
= v
N
C
u
Trattandosi di una zona a destinazione industriale - artigianale, i valori dei coefficienti e del
periodo di riferimento risultano essere quelli riassunti in Tabella 7.3.
Tabella 7.3 - Periodo di riferimento per l'azione sismica nell'area di indagine.
COEFFICIENTE DESCRIZIONE VALORE
vita nominale (v
N
)
Opere Ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni
contenute o di importanza normale
50
Coefficiente d'uso (C
u
) CLASSE !! - Affollamento normale, assenza di funzioni pubbliche 1
Periodo di riferimento dell'azione sismica V
R
= V
N
C
u
= 50 anni
!n generale le opere e loro componenti strutturali devono essere progettate, eseguite e collaudate
in maniera tale da garantire i livelli di sicurezza nei confronti delle azioni sismiche.
La sicurezza e le prestazioni di un'opera o parte di essa devono essere valutati in relazione agli
Stati Limite intesi come quella condizione superata la quale l'opera non soddisfa piu le esigenze per le
quali stata progettata.
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Le opere devono pertanto essere progettate possedendo i requisiti di sicurezza nei confronti di tali
Stati Limite siano SLU o SLE; il superamento di uno Stato Limite Ultimo (SLU) ha carattere irreversibile,
mentre il superamento di una Stato Limite di Esercizio (SLE) puo avere carattere reversibile o
irreversibile.
Le due famiglie principali di Stati Limite (SL) sono cos definite:
Stato Limite di Esercizio {SLE):
1) Stato Limite di Operativita (SLO);
2) S Stato Limite di Danno (SLD).
Stato limite Ultimo {SLU):
3) Stato Limite di salvaguardia della vita (SLv);
+) Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC).
Per un tempo di riferimento della costruzione pari a v
R
=50anni, i periodi di ritorno T
R
per la
determinazione dell'azione sismica e le relative probabilita di superamento per ciascun Stato Limite
indagato sono riassunte in Tabella 7.+.
Tabella 7.4 - Periodi di ritorno T
R
per la definizione dell'azione sismica e relative probabilita di superamento di
ciascun stato limite indagato.
STATI LIMITE P
VR
{%) T
R
{anni)
Stato Limite di Operativita (SLO) 81 30 Stati Limite di Esercizio
(SLE) Stato Limite di Danno (SLD) 63 50
Stato Limite di Salvaguardia della vita (SLv) 10 +75 Stati Limite di Ultimi
(SLU) Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC) 5 975
La variazione dei parametri a
g
, F
0
e T
C
* in funzione ai Periodi di Riferimento individuati T
R
associati
a ciascun Stato Limite per la determinazione degli Spettri di Risposta elastica sono riassunti in Tabella
7.5.
Tabella 7.5 - Parametri a
g
, F
0
e T
C
* relativi Periodi di ritorno T
R
per la definizione dell'azione sismica e relative
probabilita di superamento di ciascun stato limite indagato.
STATI LIMITE P
VR
{%) T
R
{anni) a
g
{g) F
0
{-) T
C
* {sec)
Stato Limite di Operativita (SLO) 81 30 0.055 2.+85 0.258
Stato Limite di Danno (SLD) 63 50 0.069 2.+79 0.270
Stato Limite di Salvaguardia della vita (SLv) 10 +75 0.165 2.+21 0.301
Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC) 5 975 0.208 2.+38 0.312
Gli Spettri di Risposta Elastica per gli Stati Limite individuati in Tabella 7.5 sono riportati in Fig. 15.
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Fig. 15 - Spettri di risposta elastica per i diversi Stati Limite di progetto.
7.3 Indicazione sulla determinazione dell'azione di progetto
!n funzione della categorie di sottosuolo e topografica del sito individuate nel Capitolo 5 si
ricavano di seguito i parametri ed i coefficienti sismici di riferimento per ciascun Stato Limite
considerato.
L'utilizzo di suddetti parametri nelle formule indicate in Normativa permette la ricostruzione degli
spettri di risposta elastica per le componenti orizzontale e verticale; come risulta dalle prove geofisiche
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eseguite la tipologia del primo sottosuolo del sito in esame risulta essere appartenente alla Categoria
di sottosuolo C e Categoria Topografica T1.
Per tali categorie i parametri determinanti le azioni di progetto per ciascun Stato Limite sono
riassunti nelle Tabelle 7.6a-b, 7.7a-b, 7.8a-b 7.9a-b; in particolare vengono riportati i parametri sismici
indipendenti e dipendenti, per la componente orizzontale e per la componente verticale.
Tabella 7.6a - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE ORIZZONTALE per lo
STATO LIMITE DI OPERATIVITA' {SLO).
STATO LIMITE DI OPERTIVITA' {SLO) - COMPONENTE ORIZZONTALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
g
0.055g S 1.500
F
0
2.+85 1.000
T
C
* 0.258s T
B
0.1+1s
s
s
1.500 T
C
0.+23s
C
c
1.6+3 T
D
1.822s
S
T
1.000
q 1.000
Tabella 7.6b - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE VERTICALE per lo
STATO LIMITE DI OPERATIVITA' {SLO).
STATO LIMITE DI OPERTIVITA' {SLO) - COMPONENTE VERTICALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
gv
0.018g F
v
0.790
S
s
1.000 S 1.000
S
T
1.000 1.000
q 1.000
T
B
0.050s
T
C
0.150s
T
D
1.000s
Tabella 7.7a - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE ORIZZONTALE per lo
STATO LIMITE DI DANNO {SLD).
STATO LIMITE DI DANNO {SLD) - COMPONENTE ORIZZONTALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
g
0.069g S 1.500
F
0
2.+79 1.000
T
C
* 0.270s T
B
0.1+6s
s
s
1.500 T
C
0.+37s
C
c
1.617 T
D
1.876s
S
T
1.000
q 1.000
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Tabella 7.7b - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE VERTICALE per lo
STATO LIMITE DI DANNO {SLD).
STATO LIMITE DI OPERTIVITA' {SLD) - COMPONENTE VERTICALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
gv
0.02+g F
v
0.879
S
s
1.000 S 1.000
S
T
1.000 1.000
q 1.000
T
B
0.050s
T
C
0.150s
T
D
1.000s
Tabella 7.Sa - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE ORIZZONTALE per lo
STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA {SLV).
STATO LIMITE DI DANNO {SLD) - COMPONENTE ORIZZONTALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
g
0.165g S 1.+60
F
0
2.+21 1.000
T
C
* 0.301s T
B
0.157s
s
s
1.+60 T
C
0.+70s
C
c
1.560 T
D
2.260s
S
T
1.000
q 1.000
Tabella 7.Sb - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE VERTICALE per lo
STATO LIMITE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA {SLV).
STATO LIMITE DI OPERTIVITA' {SLD) - COMPONENTE VERTICALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
gv
0.090g F
v
1.328
S
s
1.000 S 1.000
S
T
1.000 0.667
q 1.500
T
B
0.050s
T
C
0.150s
T
D
1.000s
Tabella 7.9a - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE ORIZZONTALE per lo
STATO LIMITE DI COLLASSO {SLC).
STATO LIMITE DI DANNO {SLC) - COMPONENTE ORIZZONTALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
g
0.208g S 1.396
F
0
2.+38 1.000
T
C
* 0.312s T
B
0.160s
s
s
1.396 T
C
0.+81s
C
c
1.5+2 T
D
2.+30s
S
T
1.000
q 1.000
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Tabella 7.9b - Parametri e punti dello spettro di Risposta elastica per la COMPONENTE VERTICALE per lo
STATO LIMITE DI COLLASSO {SLC).
STATO LIMITE DI COLLASSO {SLC) - COMPONENTE VERTICALE
PARAMETRI SISMICI INDIPENDENTI PARAMETRI SISMICI DIPENDENTI
a
gv
0.128g F
v
1.500
S
s
1.000 S 1.000
S
T
1.000 0.667
q 1.500
T
B
0.050s
T
C
0.150s
T
D
1.000s
Dove:
a
g
: accelerazione orizzontale massima su sito di riferimento rigido orizzontale;
S
s
: Coefficiente di amplificazione stratigrafica;
S
T
: Coefficiente di amplificazione Topografica;
S: coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni stratigrafiche;
F
0
: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;
T
C
*
: periodo di inizio del tratto di velocita costante dello spettro di accelerazione orizzontale;
: fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzamento viscosi;
q: fattore di struttura;
T
B
: Tratto spettro di risposta elastico ad accelerazione costante;
T
C
: tratto spettro di risposta elastico a velocita costante;
T
D
: tratto dello spettro di risposta elastico a spostamento costante;
F
v
: fattore che quantifica l'amplificazione spettrale massima in termini di accelerazione orizzontale
massima a
a
su sito di riferimento rigido per lo spettro di risposta elastico della componente verticale.
Per ricavare i parametri indipendenti dello Spettro di Risposta elastica per la componente
orizzontale di tutti gli Stati Limite sono state utilizzate le seguenti formule come richiesto dalle N.T.C.:
S=S
s
S
T
;
=1fq;
T
B
= T
C
f3;
T
C
= C
C
T
*
C
;
T
D
=+.0 a
g
fg +1.6.
Allo stesso modo per i parametri dipendenti calcolati dello Spettro di risposta elastica per la
componente verticale di tutti gli Stati Limite sono state utilizzate le seguenti formule come richiesto
dalle N.T.C.:
F
v
=1.35F
0
(a
g
fg)
0.5
.
Nelle Figg. 16, 17, 18 e 19 vengono riportati i grafici di ciascun Stato Limite indagato sia per la
componente verticale sia per la componente orizzontale.
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Fig. 16 - Spettri di risposta elastica per lo Stato Limite di Operativita (SLO) per la componente orizzontale e
verticale.
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Fig. 17 - Spettri di risposta elastica per lo Stato Limite di Danno (SLD) per la componente orizzontale e verticale.
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Fig. 1S - Spettri di risposta elastica per lo Stato Limite salvaguardia della vita (SLv) per la componente
orizzontale e verticale.
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Fig. 19 - Spettri di risposta elastica per lo Stato Limite di Collasso (SLC) per la componente orizzontale e
verticale.
! coefficienti sismici derivati S
S
, C
C
, S
T
, a
max
, k
h
, k
v
e
s
per ciascun Stato Limite risultano essere
quelli riportati in Tabella 7.10.
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Tabella 7.10 - Parametri sismici derivati S
S
, C
C
, S
T
, a
max
, k
h
, k
v
, e
s
per la verifica delle azioni sismiche.
STATI LIMITE - VALORE
PARAMETRO SIGLA
SLO SLD SLV SLC
Coefficiente di amplificazione stratigrafica S
S
1.50 1.50 1.+6 1.39
Coefficiente funzione della categoria del sottosuolo C
C
1.6+ 1.62 1.56 1.5+
Coefficiente di amplificazione topografica S
T
1.00 1.00 1.00 1.00
Accelerazione massima a
max
(mfs
s
)
0.830 1.032 2.+10 2.886
Coefficiente sismico orizzontale k
h
0.017 0.021 0.059 0.082
Coefficiente sismico verticale k
v
0.008 0.011 0.029 0.0+1
Coefficiente di riduzione dell'accelerazione massima
attesa al sito
s
0.200 0.200 0.2+0 0.280
! parametri indicati in Tabella 7.10 sono stati ricavati dalle seguenti formule:
a
max
=Sa
g
;
k
v
=0.5 k
h
;
k
h
=
s
(a
max
fg).
!l coefficiente di riduzione dell'accelerazione massima attesa al sito nelle verifiche allo Stato Limite
Ultimo per fondazioni e stabilita dei pendii
s
stato ricavato dal confronto tra la Categoria di
Sottosuolo in cui il sito stato classificato (Categoria C) e l'intervallo entro cui ricade il valore di
accelerazione di riferimento per il sito per un periodo di ritorno pari a Tr=+75anni a
g
(g)=0.165 come
indicato in Tabella 7.11.
Tabella 7.11 - Coefficienti di riduzione dell'accelerazione massima attesa al sito (Tab. 7.11.! del D.N.
1+f01f08).
CATEGORIA DI SOTTOSUOLO
A B,C,D,E
VALORE DI ACCELERAZIONE MAX
ORIZZONTALE DI PICCO AL SUOLO PER T=0
a
g
(g)
s
s
0.2<a
g
(g)<0.+ 0.30 0.28
0.1<a
g
(g)<0.2 0.27 0.2+
a
g
(g)<0.1 0.20 0.20
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S. TERRE E ROCCE DA SCAVO
S.1 Indicazioni sulla gestione delle terre e rocce da scavo
L'esecuzione dei lavori oggetto del presente elaborato potra comportare il movimento di terreno
naturale.
premesso che il suolo non contaminato e altro materiale non contaminato allo stato naturale,
escavato nel corso di attivita di costruzione, ove sia certo che verra riutilizzato ai fini di costruzione allo
stato naturale e nello stesso sito in cui stato escavato non rientra nel campo di applicazione della
gestione dei rifiuti (Art. 185 del D.lgs. 152f06 e s.m.i.).
Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 185 del D.lgs. 152f06, le terre e rocce da scavo, anche di
gallerie, ottenute quali sottoprodotti, possono essere utilizzate per reinterri, riempimenti, rimodellazioni
e rilevati, all'esterno del sito di produzione, purch:
siano impiegate direttamente nell'ambito di opere o interventi preventivamente individuati e
definiti;
sin dalla fase della produzione vi sia certezza dell'integrale utilizzo;
l'utilizzo integrale della parte destinata a riutilizzo sia tecnicamente possibile senza necessita di
preventivo trattamento o di trasformazioni preliminari per soddisfare i requisiti merceologici e di
qualita ambientale idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emissioni e, piu in
generale, ad impatti ambientali qualitativamente e quantitativamente diversi da quelli
ordinariamente consentiti ed autorizzati per il sito dove sono destinate ad essere utilizzate;
sia garantito un elevato livello di tutela ambientale;
sia accertato che non provengono da siti contaminati o sottoposti ad interventi di bonifica ai
sensi del titolo v della parte quarta del D.lgs. 152f06;
le loro caratteristiche chimiche e chimico-fisiche siano tali che il loro impiego nel sito prescelto
non determini rischi per la salute e per la qualita delle matrici ambientali interessate ed
avvenga nel rispetto delle norme di tutela delle acque superficiali e sotterranee, della flora,
della fauna, degli habitat e delle aree naturali protette. !n particolare deve essere dimostrato
che il materiale da utilizzare non contaminato con riferimento alla destinazione d'uso del
medesimo, nonch la compatibilita di detto materiale con il sito di destinazione;
la certezza del loro integrale utilizzo sia dimostrata.
Le terre e rocce da scavo, qualora non utilizzate nel rispetto delle condizioni di cui al presente
articolo, sono sottoposte alle disposizioni in materia di rifiuti di cui alla Parte Quarta del D.lgs. 152f06.
La caratterizzazione dei siti contaminati e di quelli sottoposti ad interventi di bonifica viene
effettuata secondo le modalita previste dal Titolo v, Parte quarta del D.lgs. 152f06. L'accertamento
che le terre e rocce da scavo di cui al presente decreto non provengano da tali siti svolto a cura e
spese del produttore e accertato dalle autorita competenti.
Anal i si e Progettazi one Geotecni ca, Ambi ental e e per l ' Energi a da Fonti Ri nnovabi l i
5+ f 57
via A. Tiarini 31 - +0129 Bologna { Tel.: 051f3777+8 { Fax: 051f7099610
Le terre e le rocce da scavo, qualora ne siano accertate le caratteristiche ambientali, possono
essere utilizzate per interventi di miglioramento ambientale di siti anche non degradati. Tali interventi
devono garantire, nella loro realizzazione finale, una delle seguenti condizioni:
un miglioramento della qualita della copertura arborea o della funzionalita per attivita agro-
silvo-pastorali;
un miglioramento delle condizioni idrologiche rispetto alla tenuta dei versanti e alla raccolta e
regimentazione delle acque piovane;
un miglioramento della percezione paesaggistica.
Le terre e rocce da scavo per essere considerate sottoprodotto e poterle esportare fuori sito
devono rispettare i seguenti requisiti (Art. 18+bis del D.lgs. 152f06):
la sostanza o l'oggetto originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte
integrante, e il cui scopo primario non la produzione di tale sostanza od oggetto;
certo che la sostanza o l'oggetto sara utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo
processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi;
la sostanza o l'oggetto puo essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento
diverso dalla normale pratica industriale;
l'ulteriore utilizzo legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i
requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non
portera a impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana.
Qualora invece si intenda disfarsi di tali materiali o non si dimostri il rispetto dei requisiti previsti
dagli artt. 183 e segg. del D.lgs. 152f2006 e s.m.i. i materiali derivanti dagli interventi di scavo
dovranno essere sottoposti alle disposizioni in materia di gestione dei rifiuti come indicato nella Parte
Quarta del suddetto Decreto Legislativo.
S.2 Gestione dei materiali uscenti dal cantiere identificati come rifiuto
Nei casi in cui i materiali generati dal cantiere quali terre e rocce da scavo o inerti provenienti dalla
attivita di demolizione e scavo non risultino idonei al loro riutilizzo o il Progettista decida di non
riutilizzarli all'interno del sito di produzione, si devono seguire le disposizioni in materia di gestione dei
rifiuti di cui alla Parte Quarta del D.lgs. 152f2006 e s.m.i.
La procedura da seguire per una corretta gestione del materiale la seguente:
caratterizzazione chimico-analitica e catalogazione del materiale con il relativo codice CER;
individuazione dell'eventuale pericolosita del rifiuto;
invio presso impianto di recupero o smaltimento autorizzati.
Per evitare incidenti e fenomeni di percolamento, anche accidentali, i materiali che presentano
parametri superiori ai limiti indicati dalle CSC di Colonna B della Tabella 1 dell'Allegato 5, Titolo v,
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Parte Quarta del D.lgs. 152f06 dovranno essere allontanati dal cantiere al piu presto e nel frattempo
adeguatamente isolati dal contatto con il suolo e con gli agenti atmosferici.
A tal proposito si rammenta che la gestione di materiali qualificati come rifiuti dovra avvenire come
espressamente richiesto dal Decreto del Ninistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Nare
del 17 dicembre 2009 !stituzione sistema di controllo della tracciabilita dei rifiuti (S.!.S.T.R.!.)", in
materia di gestione telematica dei rifiuti ed iscrizione all'albo dei gestori ambientali, oppure ai sensi
degli Art. 190 e 193 del D.lgs. 152f06 nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico
e scarico nonch del formulario di identificazione.
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9. CONCLUSIONI
Nei mesi di gennaio e febbraio 2011 stata eseguita un'indagine geologica e sismica, nell'ambito
del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) nella nuova area destinata ad ospitare le attivita della Ditta
Bortolotti s.n.c. all'interno del Subcomparto D2a di intervento pubblico del Sub-Ambito produttivo
artigianale industriale di rilievo sovracomunale in ampliamento Borgonuovo-Pontecchio nel Comune di
Sasso Narconi.
La caratterizzazione geologico-geotecnica ha permesso di ricavare i principali parametri fisico
meccanici dei litotipi presenti nel sottosuolo e di poter ricostruire uno modello geologico ed uno
schema litotecnico locale del sito come richiesto dalla Normativa vigente in materia (D.N. 1+f01f08 -
Norme Tecniche per le Costruzioni"). ! dati sismici (derivati dai lavori precedenti) della velocita delle
onde S sono stati confrontati con i risultati delle indagini geologiche eseguite; le elaborazioni hanno
permesso di individuare le frequenze fondamentali dei depositi ed i rispettivi periodi, riassunti in tabella
9.1.
Tabella 9.1 - Riassunto parametri dei terreni fondazione nell'area indagata.
N
PROF
{m
da
p.c.)
SPESS
ORE
{m)
LITOLOGIA
C'
{kNJm
2
)
O'
{)
'
{kNJm
3
)
Modulo
Edom.
M
{kNJm
2
)
Modulo
di Def.
Dren.
E'
{kNJm
2
)
VEL.
ONDE
V
s
{mJs)
0
0.00
0.30
~0.30
Terreno vegetale,
argilla limosa grigio
chiara e marrone con
radici e resti vegetali
- - - - - -
! 0.30
2.00
~1.70
Limo argilloso
sabbioso 7.53 28.09 18.+2
+000
+700
- 192.7
!! 2.00
7.60
~5.60
Sabbia ghiaiosa
limosa - 3+ 20 -
20000
+0000
37+.5
!!! 7.60
26.00
~18.+0
Substrato marino;
Argille limose molto
compatte e marne
- - - - -
265.6-
+39.0
L'indagine geofisica allegata al 1POC Comunale ha restituito il valore medio delle v
S
del
sottosuolo sovrastante il bedrock sismico, individuato a 26m; l'interpolazione dei dati sismici ha
permesso di ricavare un intervallo di velocita media delle onde S pari a V
S30
=293mJs.
Secondo la Tabella 3.2.!! del Paragrafo 3.2.2. D.N. 1+f01f08 per tali valori i terreni caratterizzati
dai valori di onde v
S
nei primi 30m rientrano nella Categoria di Sottosuolo C.
Per quanto riguarda la risposta sismica locale , sono state analizzate le azioni sismiche per gli Stati
Limite di Esercizio (SLE) e gli Stati Limite Ultimo (SLU); cio ha permesso di costruire i relativi grafici di
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Spettro di risposta elastica per gli Stati Limite di Progetto, utili come indicazione al Progettista
Strutturale del futuro intervento edilizio.
!n Tabella 9.2 vengono riassunti i parametri sismici derivati dallo studio di ciascun Stato Limite per
la componente orizzontale.
Tabella 9.2 - Riassunto dei principali parametri sismici di progetto del sito in esame.
PARAMETRO SIGLA VALORE
Categoria di Sottosuolo - C
Categoria Topografica - T1
vita nominale dell'opera v
N
50
Coefficiente d'uso c
u
1
Periodo di riferimento v
R
, anni 50
STATI LIMITE - VALORI PER LA
COMPONENTE ORIZZONTALE
SLO SLD SLV SLC
Probabilita di superamento P
vR
, 81 63 10 5
Periodo di ritorno T
R
, anni 30 50 +75 975
Accelerazione orizzontale massima attesa in condizioni
di campo libero su sito rigido di riferimento con
superficie topografica orizzontale
a
g
, (g) 0.055 0.069 0.165 0.208
valore massimo del Fattore di amplificazione dello
spettro in accelerazione orizzontale
F
0
2.+85 2.+79 2.+21 2.+38
Periodi di inizio del tratto a velocita costante dello
spettro in accelerazione orizzontale
T
C
* (s) 0.258 0.270 0.301 0.312
Coefficiente di amplificazione stratigrafica S
S
1.50 1.50 1.+6 1.39
Coefficiente funzione della categoria del sottosuolo C
C
1.6+ 1.62 1.56 1.5+
Coefficiente di amplificazione topografica S
T
1.00 1.00 1.00 1.00
Accelerazione massima a
max
(mfs
s
)
0.830 1.032 2.+10 2.886
Coefficiente sismico orizzontale k
h
0.017 0.021 0.059 0.082
Coefficiente sismico verticale k
v
0.008 0.011 0.029 0.0+1
Coefficiente di riduzione dell'accelerazione massima
attesa al sito
s
0.200 0.200 0.2+0 0.280
Bologna, Ottobre 2011
Dott. Geol. Naurizio Bergozzi
AUTODEMOLIZIONE BORTOLOTTI s.n.c.
Via del Chi, 19 - 40037 Sasso Marconi {BO)
SUB-AMBITO PRODUTTIVO ARTIGIANALE - INDUSTRIALE
DI RILIEVO SOVRACOMUNALE IN AMPLIAMENTO
BORGONUOVO - PONTECCHIO
{COMUNE DI SASSO MARCONI)
PIANO URBANISTICO ATTUATIVO
SUBCOMPARTO D2a - lotto di Bortolotti s.n.c.
APPENDICE
ALBUN FOTOGRAF!CO DELLE !NDAG!N! !N S!TO;
RAPPORT! D! PROvA SONDAGG! ATTREZZAT! A P!EZONETRO A TUBO APERTO;
RAPPORT! D! PROvA PENETRONETR!E STAT!CHE (CPT) E D!NAN!CHE SUPER
PESANT! (DPSH);
RAPPORT! D! PROvA DELLE vER!F!CHE D! CONDUC!B!L!TA' !DRAUL!CA
DELL'ACQU!FERO;
RAPPORT! D! PROvA DEL LABORATOR!O GEOTECN!CO.
Bologna, Ottobre 2011
Dott. Geol. Maurizio Bergozzi
SICEP di Baldi Simone e Polenta Ruggero snc
Viale della Repubblica, 40
Santa Maria Nuova (AN) Rifer. 4-1-11
PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2
LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs
m punta laterale kg/cm m punta laterale kg/cm
0,20 ---- ---- -- ------ ---- 1,60 34,0 47,0 34,0 1,27 27,0
0,40 ---- ---- -- 0,33 ---- 1,80 33,0 52,0 33,0 1,60 21,0
0,60 11,0 16,0 11,0 0,73 15,0 2,00 48,0 72,0 48,0 1,60 30,0
0,80 11,0 22,0 11,0 1,33 8,0 2,20 43,0 67,0 43,0 11,00 4,0
1,00 9,0 29,0 9,0 1,20 7,0 2,40 89,0 254,0 89,0 1,33 67,0
1,20 11,0 29,0 11,0 1,13 10,0 2,60 301,0 321,0 301,0 ----- ----
1,40 22,0 39,0 22,0 0,87 25,0
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t
- COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocit Avanzamento punta 2 cm/s
- punta meccanica tipo Begemann = 35.7 mm (area punta 10 cm - apertura 60)
- manicotto laterale (superficie 150 cm)
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2
DIAGRAMMA DI RESISTENZA
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- scala vert.: 1 : 100
m. m.
0,0 0,0
1,0 1,0
2,0 2,0
3,0 3,0
4,0 4,0
5,0 5,0
6,0 6,0
7,0 7,0
8,0 8,0
9,0 9,0
10,0 10,0
11,0 11,0
12,0 12,0
13,0 13,0
14,0 14,0
15,0 15,0
16,0 16,0
17,0 17,0
18,0 18,0
19,0 19,0
20,0 20,0
qc fs (kg/cm) (kg/cm)
0
0
20
20
40
40
60
60
80
80
100
100
120
120
140
140
160
160
180
180
200
200
0,0
0,0
2,0
2,0
4,0
4,0
6,0
6,0
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2
VALUTAZIONI LITOLOGICHE
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - scala vert.: 1 : 100
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978)
Torbe ed
Argille organiche
Limi ed
Argille
Limi sabb.
Sabbie lim.
Sabbie e
Sabbie e Ghiaie
m
0,0 0,0 0,0
1,0 1,0 1,0
2,0 2,0 2,0
3,0 3,0 3,0
4,0 4,0 4,0
5,0 5,0 5,0
6,0 6,0 6,0
7,0 7,0 7,0
8,0 8,0 8,0
9,0 9,0 9,0
10,0 10,0 10,0
11,0 11,0 11,0
12,0 12,0 12,0
13,0 13,0 13,0
14,0 14,0 14,0
15,0 15,0 15,0
16,0 16,0 16,0
17,0 17,0 17,0
18,0 18,0 18,0
19,0 19,0 19,0
20,0 20,0 20,0
5 15 30 60 120 200
A
O
A
t
t
A
t
A
m
A
c
A
c
c
A
S
L
S
A
L
S
s
S
m
S
d
S
C
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 2
TABELLA PARAMETRI GEOTECNICI
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - pagina : 1
NATURA COESIVA NATURA GRANULARE
Prof. qc qc/fs Natura Y' d'vo Cu OCR Eu50 Eu25 Mo Dr 1s 2s 3s 4s dm my Amax/g E'50 E'25 Mo
m kg/cm (-) Litol. t/m kg/cm kg/cm (-) kg/cm kg/cm % () () () () () () (-) kg/cm kg/cm
0,20 -- -- ??? 1,85 0,04 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
0,40 -- -- ??? 1,85 0,07 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
0,60 11 15 2//// 1,85 0,11 0,54 45,0 91 137 42 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
0,80 11 8 2//// 1,85 0,15 0,54 31,4 91 137 42 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,00 9 7 2//// 1,85 0,19 0,45 19,1 77 115 38 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,20 11 10 2//// 1,85 0,22 0,54 18,9 91 137 42 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,40 22 25 4/:/: 1,85 0,26 0,85 27,6 144 216 66 53 35 38 40 42 36 28 0,111 37 55 66
1,60 34 27 4/:/: 1,85 0,30 1,13 33,6 193 289 102 65 37 39 41 43 38 29 0,143 57 85 102
1,80 33 21 4/:/: 1,85 0,33 1,10 28,0 187 281 99 61 37 39 41 43 37 29 0,132 55 83 99
2,00 48 30 4/:/: 1,85 0,37 1,60 39,2 272 408 144 71 38 40 42 44 38 31 0,162 80 120 144
2,20 43 4 4/:/: 1,85 0,41 1,43 30,3 244 366 129 65 37 39 41 43 37 30 0,144 72 108 129
2,40 89 67 3:::: 1,85 0,44 -- -- -- -- -- 88 40 42 43 45 40 33 0,216 148 223 267
2,60 301 -- 3:::: 1,85 0,48 -- -- -- -- -- 100 42 43 45 46 45 40 0,258 502 753 903
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Sicep di Baldi Simone e Polenta Ruggiero snc
Viale della Repubblica, 40
60030 Santa Maria Nuova (AN) Riferimento: 4-1-11
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA n 2
TABELLE VALORI DI RESISTENZA
- indagine : Sudio BL - data : 04/01/2011
- cantiere : - quota inizio : - 2.60 mt. dal p.c.
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - pagina : 1
Prof.(m) N(colpi p) Rpd(kg/cm) N(colpi r) asta Prof.(m) N(colpi p) Rpd(kg/cm) N(colpi r) asta
0,00 - 0,20 ---- ---- ---- 1 3,60 - 3,80 10 77,4 ---- 5
0,20 - 0,40 ---- ---- ---- 1 3,80 - 4,00 8 61,9 ---- 5
0,40 - 0,60 ---- ---- ---- 2 4,00 - 4,20 24 185,7 ---- 5
0,60 - 0,80 ---- ---- ---- 2 4,20 - 4,40 24 185,7 ---- 5
0,80 - 1,00 ---- ---- ---- 2 4,40 - 4,60 23 166,9 ---- 6
1,00 - 1,20 ---- ---- ---- 2 4,60 - 4,80 23 166,9 ---- 6
1,20 - 1,40 ---- ---- ---- 2 4,80 - 5,00 22 159,7 ---- 6
1,40 - 1,60 ---- ---- ---- 3 5,00 - 5,20 22 159,7 ---- 6
1,60 - 1,80 ---- ---- ---- 3 5,20 - 5,40 21 152,4 ---- 6
1,80 - 2,00 ---- ---- ---- 3 5,40 - 5,60 17 116,2 ---- 7
2,00 - 2,20 ---- ---- ---- 3 5,60 - 5,80 18 123,0 ---- 7
2,20 - 2,40 ---- ---- ---- 3 5,80 - 6,00 19 129,8 ---- 7
2,40 - 2,60 37 306,4 ---- 4 6,00 - 6,20 14 95,7 ---- 7
2,60 - 2,80 74 612,8 ---- 4 6,20 - 6,40 20 136,7 ---- 7
2,80 - 3,00 65 538,3 ---- 4 6,40 - 6,60 22 142,1 ---- 8
3,00 - 3,20 49 405,8 ---- 4 6,60 - 6,80 15 96,9 ---- 8
3,20 - 3,40 31 256,7 ---- 4 6,80 - 7,00 45 290,6 ---- 8
3,40 - 3,60 17 131,5 ---- 5
- PENETROMETRO DINAMICO tipo : TG 63-100 ISM.C
- M (massa battente)= 63,50 kg - H (altezza caduta)= 0,75 m - A (area punta)= 20,43 cm - D(diam. punta)= 51,00 mm
- Numero Colpi Punta N = N(20) [
Nspt
M min Max (M+min) s M-s M+s
1 0,00 2,40 N 0,0 0 0 0,0 ---- ---- ---- 0 1,49 0
Rpd 0,0 0 0 0,0 ---- ---- ---- 0
2 2,40 3,40 N 51,2 31 74 41,1 ---- ---- ---- 51 1,49 76
Rpd 424,0 257 613 340,4 ---- ---- ---- 422
3 3,40 4,00 N 11,7 8 17 9,8 ---- ---- ---- 12 1,49 18
Rpd 90,2 62 132 76,1 ---- ---- ---- 93
4 4,00 6,80 N 20,3 14 24 17,1 3,2 17,0 23,5 20 1,49 30
Rpd 144,1 96 186 119,9 29,2 114,9 173,3 142
5 6,80 7,00 N 45,0 45 45 45,0 ---- ---- ---- 45 1,49 67
Rpd 290,6 291 291 290,6 ---- ---- ---- 291
M: valore medio min: valore minimo Max: valore massimo s: scarto quadratico medio
N: numero Colpi Punta prova penetrometrica dinamica (avanzamento
= 20 cm )
Nspt - PARAMETRI GEOTECNICI
n Prof.(m) LITOLOGIA Nspt NATURA GRANULARE NATURA COESI VA
DR ' E' Ysat Yd Cu Ysat W e
1 0.00 2.40 ---- ---- 26.0 191 1.83 1.33 ---- 1.60 68 1.833
2 2.40 3.40 76 94.8 44.3 777 2.21 1.94 4.75 2.70 ---- 0.001
3 3.40 4.00 18 47.0 32.4 330 1.98 1.57 1.13 2.00 26 0.708
4 4.00 6.80 30 65.0 36.0 423 2.05 1.69 1.88 2.14 18 0.490
5 6.80 7.00 67 91.4 43.6 708 2.19 1.91 4.19 2.59 03 0.070
Nspt: numero di colpi prova SPT (avanzamento
= 30 cm )
DR % = densit relativa ' () = angolo di attrit o efficace E' (kg/cm) = modulo di deformazione drenato W% = contenuto d'acqua
e (-) = indice dei vuoti Cu (kg/cm) = coesione non drenata Ysat, Yd (t/m) = peso di volume saturo e secco (rispettivamente) del terreno
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3
LETTURE DI CAMPAGNA / VALORI DI RESISTENZA
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - pagina : 1
Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs Prof. Letture di campagna qc fs qc/fs
m punta laterale kg/cm m punta laterale kg/cm
0,20 ---- ---- -- ------ ---- 1,40 9,0 24,0 9,0 0,93 10,0
0,40 ---- ---- -- 0,67 ---- 1,60 11,0 25,0 11,0 0,60 18,0
0,60 16,0 26,0 16,0 0,93 17,0 1,80 22,0 31,0 22,0 1,27 17,0
0,80 14,0 28,0 14,0 1,20 12,0 2,00 35,0 54,0 35,0 1,27 28,0
1,00 13,0 31,0 13,0 1,00 13,0 2,20 348,0 367,0 348,0 ----- ----
1,20 13,0 28,0 13,0 1,00 13,0
- PENETROMETRO STATICO tipo PAGANI da 10/20t
- COSTANTE DI TRASFORMAZIONE Ct = 10 - Velocit Avanzamento punta 2 cm/s
- punta meccanica tipo Begemann = 35.7 mm (area punta 10 cm - apertura 60)
- manicotto laterale (superficie 150 cm)
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3
DIAGRAMMA DI RESISTENZA
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- scala vert.: 1 : 100
m. m.
0,0 0,0
1,0 1,0
2,0 2,0
3,0 3,0
4,0 4,0
5,0 5,0
6,0 6,0
7,0 7,0
8,0 8,0
9,0 9,0
10,0 10,0
11,0 11,0
12,0 12,0
13,0 13,0
14,0 14,0
15,0 15,0
16,0 16,0
17,0 17,0
18,0 18,0
19,0 19,0
20,0 20,0
qc fs (kg/cm) (kg/cm)
0
0
20
20
40
40
60
60
80
80
100
100
120
120
140
140
160
160
180
180
200
200
0,0
0,0
2,0
2,0
4,0
4,0
6,0
6,0
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3
VALUTAZIONI LITOLOGICHE
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - scala vert.: 1 : 100
Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978)
Torbe ed
Argille organiche
Limi ed
Argille
Limi sabb.
Sabbie lim.
Sabbie e
Sabbie e Ghiaie
m
0,0 0,0 0,0
1,0 1,0 1,0
2,0 2,0 2,0
3,0 3,0 3,0
4,0 4,0 4,0
5,0 5,0 5,0
6,0 6,0 6,0
7,0 7,0 7,0
8,0 8,0 8,0
9,0 9,0 9,0
10,0 10,0 10,0
11,0 11,0 11,0
12,0 12,0 12,0
13,0 13,0 13,0
14,0 14,0 14,0
15,0 15,0 15,0
16,0 16,0 16,0
17,0 17,0 17,0
18,0 18,0 18,0
19,0 19,0 19,0
20,0 20,0 20,0
5 15 30 60 120 200
A
O
A
t
t
A
t
A
m
A
c
A
c
c
A
S
L
S
A
L
S
s
S
m
S
d
S
C
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PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3
TABELLA PARAMETRI GEOTECNICI
2.01PG05-062
- committente : Studio BL - data : 04/01/2011
- lavoro : - quota inizio : Piano Campagna
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - pagina : 1
NATURA COESIVA NATURA GRANULARE
Prof. qc qc/fs Natura Y' d'vo Cu OCR Eu50 Eu25 Mo Dr 1s 2s 3s 4s dm my Amax/g E'50 E'25 Mo
m kg/cm (-) Litol. t/m kg/cm kg/cm (-) kg/cm kg/cm % () () () () () () (-) kg/cm kg/cm
0,20 -- -- ??? 1,85 0,04 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
0,40 -- -- ??? 1,85 0,07 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
0,60 16 17 2//// 1,85 0,11 0,70 62,3 118 177 52 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
0,80 14 12 2//// 1,85 0,15 0,64 38,9 108 162 48 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,00 13 13 2//// 1,85 0,19 0,60 27,6 103 154 47 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,20 13 13 2//// 1,85 0,22 0,60 22,0 103 154 47 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,40 9 10 2//// 1,85 0,26 0,45 12,5 77 115 38 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,60 11 18 2//// 1,85 0,30 0,54 13,2 91 137 42 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
1,80 22 17 4/:/: 1,85 0,33 0,85 20,1 144 216 66 47 35 37 39 42 35 28 0,096 37 55 66
2,00 35 28 4/:/: 1,85 0,37 1,17 26,4 198 298 105 60 36 38 41 43 37 29 0,131 58 88 105
2,20 348 -- 3:::: 1,85 0,41 -- -- -- -- -- 100 42 43 45 46 45 40 0,258 580 870 1044
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60030 Santa Maria Nuova (AN) Riferimento: 4-1-11
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA n 3
TABELLE VALORI DI RESISTENZA
- indagine : Sudio BL - data : 04/01/2011
- cantiere : - quota inizio : - 2.20 mt. dal p.c.
- localit : Pontecchio Marconi - prof. falda : Falda non rilevata
- note : - pagina : 1
Prof.(m) N(colpi p) Rpd(kg/cm) N(colpi r) asta Prof.(m) N(colpi p) Rpd(kg/cm) N(colpi r) asta
0,00 - 0,20 ---- ---- ---- 1 1,40 - 1,60 ---- ---- ---- 3
0,20 - 0,40 ---- ---- ---- 1 1,60 - 1,80 ---- ---- ---- 3
0,40 - 0,60 ---- ---- ---- 2 1,80 - 2,00 ---- ---- ---- 3
0,60 - 0,80 ---- ---- ---- 2 2,00 - 2,20 25 222,8 ---- 3
0,80 - 1,00 ---- ---- ---- 2 2,20 - 2,40 41 365,3 ---- 3
1,00 - 1,20 ---- ---- ---- 2 2,40 - 2,60 35 289,9 ---- 4
1,20 - 1,40 ---- ---- ---- 2 2,60 - 2,80 100 828,2 ---- 4
- PENETROMETRO DINAMICO tipo : TG 63-100 ISM.C
- M (massa battente)= 63,50 kg - H (altezza caduta)= 0,75 m - A (area punta)= 20,43 cm - D(diam. punta)= 51,00 mm
- Numero Colpi Punta N = N(20) [
Nspt
M min Max (M+min) s M-s M+s
1 0,00 2,00 N 0,0 0 0 0,0 ---- ---- ---- 0 1,49 0
Rpd 0,0 0 0 0,0 ---- ---- ---- 0
2 2,00 2,80 N 50,3 25 100 37,6 ---- ---- ---- 50 1,49 74
Rpd 426,5 223 828 324,7 ---- ---- ---- 424
M: valore medio min: valore minimo Max: valore massimo s: scarto quadratico medio
N: numero Colpi Punta prova penetrometrica dinamica (avanzamento
= 20 cm )
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60030 Santa Maria Nuova (AN) Riferimento: 4-1-11
PENETROMETRO DINAMICO IN USO : TG 63-100 ISM.C
Classificazione ISSMFE (1988) dei penetrometri dinamici
TIPO Sigla riferimento Peso Massa Battente
M (kg)
Leggero DPL (Light) M
10
Medio DPM (Medium) 10 < M < 40
Pesante DPH (Heavy) 40
M < 60
Super pesante DPSH (Super Heavy) M
60
CARATTERISTICHE TECNICHE : TG 63-100 ISM.C
PESO MASSA BATTENTE M = 63,50 kg
ALTEZZA CADUTA LIBERA H = 0,75 m
PESO SISTEMA BATTUTA Ms = 0,63 kg
DIAMETRO PUNTA CONICA D = 51,00 mm
AREA BASE PUNTA CONICA A = 20,43 cm
ANGOLO APERTURA PUNTA
= 90
LUNGHEZZA DELLE ASTE La = 1,00 m
PESO ASTE PER METRO Ma = 6,31 kg
PROF. GIUNZIONE 1 ASTA P1 = 0,40 m
AVANZAMENTO PUNTA
= 0,20 m
NUMERO DI COLPI PUNTA N = N(20)
Relativo ad un avanzamento di 20 cm
RIVESTIMENTO / FANGHI NO
ENERGIA SPECIFICA x COLPO Q = (MH)/(A
t N)
Valutazione resistenza dinamica alla punta Rpd [funzione del numero di colpi N] (FORMULA OLANDESE) :
Rpd = M H / [A e (M+P)] = M H N / [A
(M+P)]
Rpd = resistenza dinamica punta [ area A] M = peso massa battente (altezza caduta H)
e = infissione per colpo =