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Lezione 4: Il prodotto vettoriale e

applicazioni
Questa lezione sar`a dedicata a introdurre unulteriore, importante, operazione tra
vettori che ora abbiamo gli strumenti per calcolare.
Vi ho gi`a fatto notare che mentre nel piano, dato un vettore c`e ununica direzione
a questo ortogonale (ed `e anche molto facile determinarla fruttando il fatto che due
vettori ortogonali devono avere il prodotto scalare nullo), questo non `e vero se stiamo
considerando un vettore nello spazio. Dato un vettore nello spazio, ci sono infatti innite
direzioni ad esso ortogonali (sono tutte parallele a uno stesso piano, il piano che ha il
vettore che stiamo considerando come vettore ortogonale).
O
P
1
P
2
Figura 32: Il piano ortogonale al vettore
Se ora sso due vettori dello spazio, secondo voi, `e ben determinata la direzione
ortogonale a entrambi i vettori?...proviamo a visualizzare la situazione: beh, se i due
vettori sono paralleli abbiamo gi`a notato che la risposta `e NO (perch`e abbiamo sono
una direzione nello spazio). Ma se i due vettori non sono paralleli, ossia i due punti che
li determinano non sono allineati con lorigine, allora la risposta `e ovviamente SI!. Per
lorigine e questi due punti passa un solo piano e quindi la direzione ortogonale ai due
vettori sar`a quella della retta ortogonale a questo piano.
35
Lezione 4 36
Esempio 32 Vogliamo determinare la direzione ortogonale al piano passante per i
punti P
0
= (1, 0, 1), P
1
= (1, 3, 2) e P
2
= (2, 2, 4).
`
E chiaro che se P
0
, P
1
e P
2
appartengono a questo piano, allora i vettori
u = P
0
P
1
=
_
_
_
0
3
1
_
_
_ e v = P
0
P
2
=
_
_
_
1
2
3
_
_
_
saranno vettori paralleli al piano. Quindi rispondere al problema proposto coincide con
dare una risposta alla seguente richiesta:
determinare un vettore w che sia ortogonale ai vettori u e v.
Facciamolo esplicitamente: scegliamo un nome per le coordinate del vettore che
stiamo cercando, per esempio
w =
_
_
_
a
b
c
_
_
_ ,
e determiniamo a, b, c R che risolvono il problema.
`
E chiaro che basta imporre che il
prodotto scalare tra w e u sia nullo e cos` anche il prodotto scalare tra w e v. Questo
quindi si traduce nel seguente sistema di due equazioni nelle incognite (a, b, c)
_

_
w, u = 3b + c = 0
w, v = a + 2b + 3c = 0 .
Questo sistema si pu`o risolvere facilmente esplicitamente per esempio scrivendo c in
funzione di b nella prima equazione e sostituendola nella seconda, fatelo! Allora vedrete
che le soluzioni dipendono da b e sono tutte le terne del tipo (11b, b, 3b) (per ogni scelta
del valore che diamo a b otteniamo una terna soluzione, cio`e un vettore che soddisfa le
condizioni richieste), ossia ci sono innite solozioni. Questo `e giusto, sono tutti vettori
proporzionali e quindi hanno tutti la stessa direzione. Per esempio potremmo scegliere
il vettore
_
_
_
11
1
3
_
_
_ .
Se ora volessimo risolvere in generale il problema di determinare un vettore orto-
gonale a due vettori dati
u =
_
_
_
u
1
u
2
u
3
_
_
_ v =
_
_
_
v
1
v
2
v
3
_
_
_
basterebbe imporre le condizioni di ortogonalit`a tra il vettore
_
_
_
a
b
c
_
_
_ e i due vettori:
_
au
1
+ bu
2
+ cu
3
= 0
av
1
+ bv
2
+ cv
3
= 0
e tutte le soluzioni di questo sistema darebbero un vettore ortogonale a u e a v. Potete
vericare senza dicolt`a che una possibile soluzione di questo sistema `e il vettore
_
_
_
u
2
v
3
u
3
v
2
u
3
v
1
u
1
v
3
u
1
v
2
u
2
v
1
_
_
_
Lezione 4 37
(fate la prova! mettete le tre componenti di questo vettore al posto di a, b e c nel sistema
e vedrete che `e soddisfatto!). Diamo un nome a questa operazione che ai vettori u e v
associa un terzo vettore ortogonale a entrambi, che determiniamo a partire da u e v
come questo che abbiamo appena scritto:
Denizione 33 Dati due vettori di E
3
, u =
_
_
_
u
1
u
2
u
3
_
_
_ e v =
_
_
_
v
1
v
2
v
3
_
_
_, si chiama prodotto
vettoriale loperazione che a u e v associa un terzo vettore che indichiamo con uv
ed `e ottenuto come segue
u v =
_
_
_
u
2
v
3
u
3
v
2
u
3
v
1
u
1
v
3
u
1
v
2
u
2
v
1
_
_
_
Detta cos` sembra non facile da ricordate. Per ora impariamola, pi` u in l`a vedremo
che ci sono vari modi per ricordarsi lordine dei vari termini.
Notazione: Il vari testi troverete anche unaltra indicazione per il prodotto vettoriale:
u v.
Se applichiamo questa denizione ai due vettori dellesempio appena visto otteniamo
_
_
_
0
3
1
_
_
_
_
_
_
1
2
3
_
_
_ =
_
_
_
9 2
1 0
0 + 3
_
_
_ =
_
_
_
11
1
3
_
_
_ ,
esattamente uno dei vettori che avevamo gi`a ottenuto facendo i conti esplicitamente.
Attenzione: Loperazione prodotto vettoriale a due vettori associa un terzo vettore
(per questo si chiama vettoriale), mentre loperazione prodotto scalare a due vettori
associa uno scalare (cio`e un numero!) che, come ricorderete, ha una sua interpretazione
geometrica che abbiamo visto e pi` u volte usato.
Ancora pi` u attenzione: Il prodotto vettoriale `e unoperazione denita SOLO tra
vettori di E
3
(ossia dello spazio).
Denito in questo modo, il prodotto vettoriale verica alcune propriet`a molto facili
da vericare.
Propriet`a del prodotto vettoriale
Siano u, v e w tre vettori di E
3
e sia un numero reale:
1. u v = v u (antisimetrica)
2. u u = 0
3. u v = (u v)=u v
4. u (v +w) = u v +u w (distributiva rispetto alla somma)
5. u v, u = 0 e u v, v = 0 (!!!!)
6. se `e langolo compreso tra u e v
u v = u v sin (!!!!)
Lezione 4 38
Non voglio soermarmi pi` u di tanto su queste propriet`a. Fate mente locale e vedrete
che almeno le prime cinque sono tutte piuttosto chiare (si vericano immediatamente).
Anche lultima propriet`a si pu`o vericare a partire dalla denizione, ma richiede un
po pi` u di lavoro.
Solo qualche osservazione: la propriet`a 1. ci dice che questa operazione non `e commu-
tativa. Se cambiamo lordine delloperazione il risultato a verso opposto. La propriet`a 2.
insieme con la propriet`a 3. ci dice che se prendiamo due vettori u e v paralleli, allora il
loro prodotto vettoriale `e il vettore nullo (ossia con tutte le componenti nulle). Infatti il
parallelismo ci dice che sono proporzionali, ossia v = u e quindi vu = (uu) = 0.
Vi capiter`a di usare questa operazione tra vettori in varie applicazioni e vedrete
che ha delle interpretazioni siche molto importanti, come il momento angolare o il
momento di una forza che saranno molto usati nei corsi che dovrete seguire e capire
pi` u avanti.
Per il momento mi limito a sottolinearvi le applicazioni geometriche del prodot-
to vettoriale. A questo scopo le ultime due propriet`a (che ho evidenziato con punti
escalmativi) ci danno due informazioni importanti: la propriet`a 5. risponde proprio
al problema da cui eravamo partiti, cio`e ci dice che il prodotto vettoriale fornisce un
vettore ortogonale a entrambi i vettori di cui sto facendo il prodotto.
Esempio 34 Prendiamo due vettori dello spazio a caso
u =
_
_
_
0
2
6
_
_
_ v =
_
_
_

1
2
_
_
_
e applichiamo la regola che abbiamo descritto sopra per calcolarne il prodotto vettoriale
_
_
_
0
2
6
_
_
_
_
_
_

1
2
_
_
_ =
_
_
_
10
6
2
_
_
_ .
Ora verichiamo che vale la propriet`a 5., cio`e che il risultato `e ortogonale sia a v che
a u. Infatti

_
_
_
0
2
6
_
_
_,
_
_
_
10
6
2
_
_
_ = 12 + 12 = 0 sono ortogonali!
e

_
_
_

1
2
_
_
_,
_
_
_
10
6
2
_
_
_ = 10 + 6 + 4 = 0 ,
funziona! Questa verica ci rassicura sul fatto che non abbiamo fatto errori nel calco-
larlo.
Per concludere, vediamo cosa ci dice la propriet`a 6. Ci dice che il prodotto vettoriale
`e un vettore la cui lunghezza `e uguale allarea del parallelogramma di lati u e v.
Guardate la gura
Lezione 4 39
-

O
u
H
Hj
base del parallelogramma = v
A
AK
altezza del parallelogramma = u sin

Vi convince? Una volta che sappiamo che larea del parallelogramma `e data da
base per altezza, questa `e una semplice applicazione di trigonometria.
Domanda: Le propriet`a 5 e 6 bastano a determinare il prodotto vettoriale? Cio`e ci
danno tutte le informazione per individuare univocamente il risultato del prodotto
vettoriale? ..... NO, manca qualcosa.
Infatti le propriet`a 5 e 6 ci dicono quale deve essere la direzione del prodotto vetto-
riale tra u e v (quella ortogonale ai due vettori) e ci dicono quanto deve essere lungo
questo vettore (uguale allarea del parallelogramma formato da u e v). Ma noi sappia-
mo che questo non basta! Sappiamo che per individuare un vettore ci serve conoscerne
anche il verso. Il verso del prodotto vettoriale `e dato dalla seguente regola:

H
H
H
H
Hj
6
u
v
u v
se voi siete il prodotto vettoriale(cio`e state in piedi in modo che i vostri piedi siano
nel punto O e la testa sulla freccia del vettore u v) dovete vedere i vettori u e v in
modo che se fate ruotare u per sovrapporlo a v, lo vedete ruotare in senso antiorario.
Troverete che nei libri questa regola `e detta regola della mano destra (dipende
dal fatto che lordine con cui sono messi u, v e u v si ricorda identicandoli rispet-
tivamente con il medio, il pollice e lindice della mano destra una volta che cerchiamo
di tenerli tra di loro ortogonali....ma senza una gura non si capisce).
Notate che unaltro modo per ricordarsi questa regola `e di controllare che
_
_
_
1
0
0
_
_
_
_
_
_
0
1
0
_
_
_ =
_
_
_
0
0
1
_
_
_ .
Ossia, se u e v sono i vettori della base canonica che giacciono sullasse x e sullasse y,
il risultato del prodotto vettoriale `e il terzo vettore della base canonica e quindi giace
sullasse z e punta verso lalto.
Lezione 4 40
Concludiamo questa lezione con lo svolgimento di un esercizio in cui vediamo un
altro semplice problema geometrico in cui possiamo usare il prodotto vettoriale.
Esercizio 35 Determinare larea del triangolo di vertici P
0
= (2, 1), P
1
= (3, 4) e
P
2
= (5, 2)
Ve lo svolgo con tutti dettagli, perch`e nello svolgimento ci sono vari passaggi istrut-
tivi e per sottolineare che questo problema con un po di ragionamento e luso del
prodotto vettoriale si riduce a unoperazione molto semplice.
`
E infatti chiaro che larea
del triangolo non `e altro che la met`a dellarea del parallelogramma che ha i lati paralleli
ai vettori P
0
P
1
e P
0
P
2
. Ma questo lo sappiamo calcolare con una sola operazione: il
prodotto vettoriale. Ma questo richiede qualche accortezza. Prima calcoliamo i vettori
P
0
P
1
e P
0
P
2
e questo lo sappiamo fare:
P
0
P
1
=
_
3 2
4 1
_
=
_
1
3
_
e P
0
P
2
=
_
5 3
2 4
_
=
_
2
2
_
.
Poi, visto che questi due vettori sono nel piano (cio`e scritto cos` sono elementi di E
2
),
per poter fare il prodotto vettoriale (che si pu`o fare solo tra vettori dello spazio) devo
scriverli come vettori di E
3
che giacciono sul piano xy, ossia devo aggiungere uno zero
come terza componente. Quindi considero
_
_
_
1
3
0
_
_
_ e
_
_
_
2
2
0
_
_
_ .
Allora per calcolare larea del parallelogramma basta calcolare il prodotto vettoriale e
poi calcolarne la norma.. Facciamolo
_
_
_
1
3
0
_
_
_
_
_
_
2
2
0
_
_
_ =
_
_
_
0
0
8
_
_
_, .
Vedete? Come prevedibile il prodotto vettoriale giace sullasse z. Ma allora la norma `e
facile, `e semplicemente 8 (ossia il modulo della terza componente).
In conclusione larea del triangolo `e 4 (cio`e la met`a di 8!).
`
E chiaro che quello che abbiamo fatto in questo caso `e veroin generale: larea del
triangolo di vertici P
0
= (x
0
, y
0
), P
1
= (x
1
, y
1
) e P
2
= (x
2
, y
2
) non `e altro che

(x
1
x
0
)(y
2
y
0
) (x
2
x
0
)(y
1
y
0
)
2

,
senza doversi calcolare base e altezza (che richiede un po di lavoro se il triangolo non
`e rettangolo).
Lezione 4 41
Esercizio 36 Fate la verica di questa formula quando i vettori sono messi bene
rispetto agli assi, ossia P
0
coincide con lorigine, e P
1
sta sullasse x

Con questa formula `e facile calcolare larea di un qualsiasi poligono piano. Provate
a fare questo esercizio.
Esercizio 37 Calcolare larea del poligono di vertici P
1
= (0, 2), P
2
= (2, 1), P
3
=
(3, 4), P
4
= (2, 5) e P
5
= (1, 5).
Suggerimento: Disegnatelo e dividetelo in triangoli.

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