Sunteți pe pagina 1din 5

Conobbi Virgilio subito dopo essermi lasciato con la mia prima ragazza seria...

in quel periodo ero


particolarmente triste e ricordo di aver passato momenti di solitudine davvero terribili di cui non mi
va di parlare. Vivevo in un paesino vicino Brescia, avevo appena finito il liceo e decisi di non
andare all'universit (anche questo ha a che fare con quel particolare periodo) praticamente mi
trovavo senza lavoro, era appena iniziata la crisi e le cose stavano iniziando ad andare male
anche se non cos! tanto come poi andarono qualche anno pi" tardi, non potevo far altro che
chiedere in giro se qualcuno prendeva anche per cose di poco conto perch# aldil di tutto in
qualche modo volevo essere indipendente dai miei genitori. $u quindi verso agosto del %&&' che
grazie a (udovico, che era un mio vecchio amico dai tempi delle medie e con il quale avevo
passato i momenti pi" divertenti della mia vita, arrivai a Virgilio. )n realt lo conoscevo di fama,
sembrava essere un tipo interessante e anche piuttosto fuori di testa almeno secondo le voci che
avevo potuto raccogliere tra i miei conoscenti Virgilio era nato a Bergamo e aveva frequentato le
scuole l! fino alla quinta ginnasio credo e poi era semplicemente uscito e aveva iniziato a lavorare
in una piccola libreria vicino a *orta +uova e scrivendo testi per una radio locale riusciva a
mantenersi, ma la sua fama era dovuta a ben'altro, attorno a lui infatti c'erano sempre persone
interessanti che, secondo molti, in futuro sarebbero diventati scrittori o grandi intellettuali.
,embrava che lui fosse una calamita per quel genere di persone, non so se mi spiego. -urante
uno dei suoi numerosi viaggi aveva fatto una tappa di tre giorni a Brescia e (udo aveva
organizzato un incontro tra noi tre .. lui Virgilio gi lo conosceva, anche se non mi ha mai voluto
spiegare come era successo. )l primo impatto con Virgilio fu emblematico, era come se non
fossimo sulla stessa lunghezza d'onda, non so come dire, non capivo bene ci/ che diceva, o
meglio capivo perfettamente ma era difficile intuire dove volesse arrivare con i suoi discorsi,
qualche volta si interrompevano a met senza motivo 01h s! mi ricordo quella volta che stavo
andando in pullman da qualche parte e leggevo 2o3ce e (pausa) amico, secondo me quello che
rende tanti poeti mediocri 4 la loro libert, pi" capiscono che possono essere liberi pi" (pausa) ci
facciamo una stizza50 e via discorrendo, credo mi ci sia voluto un po' di tempo per abituarmi ma
alla fine siamo diventati amici. 6uella sera uscimmo per locali e lo conobbi meglio, il suo modo di
parlare iniziava a piacermi credo che semplicemente avesse tante di quelle cose bellissime da
raccontare che doveva per forza lasciarne a met qualcuna per poterle dire tutte, e in effetti i suoi
aneddoti erano moltissimi e a dir la verit molto divertenti. -opo che ci ubriacammo, ogni volta
che apriva bocca io e (udo ridevamo come matti, e rideva anche lui, e la gente ci guardava male
.. era diverso tempo che non mi sentivo cos! leggero, sicuramente da prima di tutte quelle storie
con 7nna che poi era la ragazza seria di cui parlavo prima. 8scimmo dal bar e iniziammo a
camminare per le strade di Brescia che erano affollatissime. 7ttorno a noi c'era gente di ogni tipo,
mi piaceva quel clima, credo che anche a (udovico non dispiacesse ma Virgilio .. ah, non l'ho
detto, il suo nome ha dietro tutta una sua storia particolarissima e una scommessa dei suoi
genitori, sua madre si chiamava $edra tanto per dire, dicevo, non mi sembrava che Virgilio fosse
tanto a suo agio tra quella massa di persone, per cui decidemmo di comune accordo di andare
da (udo che viveva in un monolocale abbastanza lontano dal centro e che saremmo stati l! finch#
non ci sarebbe passata la sbronza finimmo in realt per stare svegli tutta la notte a parlare di
argomenti filosofici usando paroloni che non capivamo bene almeno in quella situazione ma che
non mancavano di suscitare ilarit9 01hi sai cosa50 0Cosa50 gli risposi, 0,econdo me la razza
umana sta lentamente raggiungendo la singolarit che sar la morte dell'anto... ent.. ontologia,
checcazzo, non 4 vero :at50 e io mi misi a ridere perch# non capivo proprio di cosa stava
parlando. 7nd/ avanti cos! davvero per tutta la notte e ci mettemmo a dormire appena le prime
luci del sole entrarono dalle finestre e noi tutti eravamo troppo stanchi per non doverci buttar gi"
per qualche ora. Virgilio e (udo dormirono fino a tardi presumo, io dopo due ore ero gi sveglio e
contemplavo la strada deserta fuori dalla casa di (udo, mentre chiaramente cercavo di gestire il
solito mal di testa da risveglio. (a Brescia semicentrale ad agosto, lo giuro, era davvero deserta,
non passava nessuno in macchina e forse qualche pedone di tanto in tanto ma a parte questo
davvero nulla, il vuoto provinciale, erano andati tutti al mare in 1milia o gi" al sud. ,iccome avevo
degli impegni quella mattina alle dieci me n'ero gi andato, con la promessa che mi sarei sentito
con (udo e ci saremmo incontrati di nuovo tutti e tre ma alla fine le cose andarono diversamente,
Virgilio se n'era andato due giorni dopo e non si sapeva quando sarebbe tornato, (udo spar! dalla
circolazione per un po' e non riuscii pi" a contattarlo, una faccenda strana ma qualche volta
succedeva, spariva per qualche giorno e poi ricompariva sotto casa tua chiedendoti se avevi
voglia di andare da qualche parte. Credevo che non avrei pi" rivisto Virgilio e per due mesi in
realt fu cos! nel senso che non avevo pi" sue notizie, e neanche (udo ne aveva. )n quel periodo
avevo compiuto il grosso errore di ricominciare ad uscire col mio vecchio giro di amicizie del
liceo, quattro cinque miei e; compagni di classe tra cui c'era anche 7nna che sembrava essere di
nuovo interessata a me io da lei non volevo nulla per/ e anzi avrei preferito non vederla mai pi"
da quando erano successe quelle cose ma le nostre amicizie comuni mi costringevano a
frequentarla. 7lla prima uscita ,amuele, che era stato il mio migliore amico per quei cinque anni e
che aveva sempre un consiglio giusto per me, mi ripeteva che avevo fatto un errore a lasciarla e
che visto il suo interesse avrei fatto una buona cosa uscendo di nuovo con lei, ma io cazzo non
volevo pi" averne a che fare e mi meravigliava che ,amu dicesse queste cose, come se due
mesi passati senza vedersi gli avessero fatto dimenticare tutte le discussioni, gli scherzi, le
stronzate, tutte le cose che si fanno quando si hanno <=.<> anni insomma capivo che era l'inizio
della separazione, e non solo con lui, con tutti quei miei vecchi compagni sentivo gi che il feeling
che ci aveva caratterizzato tempo prima stava scomparendo e che in pratica non c'era niente da
fare. 8scimmo tre volte, alla terza manc/ poco che mi mettessi a piangere per quanto io mi
sentissi distante da loro e ognuno di loro si sentisse distante dagli altri, era la fine solo 7nna
cercava disperatamente di avere un contatto di qualsiasi tipo con me e io tentavo per quanto
possibile di starle lontano e di disinteressarmi ma pi" mi comportavo cos! pi" stavo male con me
stesso, perch# comunque 7nna 4 stata importantissima nella mia adolescenza e tutti sanno che
certe cose non si dimenticano. 1ra arrivato settembre, dopo le prime piogge l'aria aveva
ricominciato a raffreddarsi e si sentiva che l'autunno era alle porte non uscii pi" con i miei amici
del liceo e mai pi" li rividi avevo trovato lavoro come barista in un bar in centro a Brescia, e ci/
mi permetteva di essere indipendente e di poter pagare l'affitto con regolarit e insomma potevo
sentirmi pi" tranquillo sotto questo aspetto della vita, ma dentro di me avevo una voglia matta di
incontrare di nuovo Virgilio .. tra l'altro (udo non lo sentivo da settimane e incominciai a pensare
che fosse morto o si fosse trasferito. )n realt non era solo Virgilio... 7vevo moltissima voglia di
conoscere gente nuova era come se una scarica incredibile di elettricit attraversasse
costantemente i miei nervi, volevo andare per le strade e salutare persone sconosciute o andare
a ballare la sera e magari portarmi a casa qualche bella ragazza volevo farmi nuovi amici e uscire
dalla bolla limitante delle conoscenze da liceo, non so se mi spiego. Credo fu anche per questo,
oltre ai motivi che avevo detto prima, che non volevo pi" uscire con ,amu, 7nna, ?eo e gli altri,
non mi bastavano pi", ora cercavo qualcosa di diverso, volevo smetterla di sentirmi solo e cose di
questo tipo, solo che mi rendevo conto che il periodo delle grande amicizie era finito l'amicizia 4
una cosa da adolescenti, se si conserva anche dopo bene altrimenti sei fregato . questo era ci/
che pensavo all'epoca. :i trovavo quindi in questa posizione di stallo da cui non sapevo come
uscire credo di aver passato diversi pomeriggi non lavorativi di quelle settimane ubriacandomi da
solo a casa, ascoltando bebop come faceva @erouac quando scriveva An the road e guardando
film tedeschi degli anni '%& che mi hanno sempre appassionato nonsobeneperqualemotivo. *oi
un giorno mi telefon/ (udo .. era la fine di settembre e mi disse se avevo voglia di fare un giro a
Bergamo e dintorni e io dissi cazzo certo che ho voglia e sapevo che andare a Bergamo
significava incontrare Virgilio e spassarsela con lui. 6ualche giorno prima di partire incontrai
casualmente (udo in centro citt e mi disse che sarebbe stato meglio se mi fossi preparato per
una trasferta di due tre giorni, cos! diceva proprio, 0trasferta0, e che ci sarebbe stata una festa a
cui mi sarei sicuramente divertito. 7ndai prevedibilmente su di giri, tanto che preparai una piccola
valigia con dentro anche una giacca quasi elegante (ne indossava una simile Bood3 7llen in )o
ed 7nnie) aspettai con ansia il tre ottobre, giorno della partenza o della 0trasferta0 come diceva
(udo alle quattro del pomeriggio partimmo da casa di (udo alla volta di Bergamo. -urante il
viaggio mi annoiai a morte ed entrai in paranoia, non sapevo dove stavo andando, o meglio non
sapevo a cosa stavo andando incontro e in pi" (udo da quando era scomparso era, come dire,
impenetrabilmente chiuso in s# stesso, come se gli fosse successo qualcosa e allora gli chiesi
01hi (udo t'apposto50 e lui mi rispose di s! e non ne parlammo pi", nonostante che la mia
paranoia non fosse scomparsa. Comunque dopo un'oretta arrivammo alla stazione dei treni di
Bergamo, erano le cinque, ed aspettammo Virgilio che arriv/ poco dopo. ('effetto non fu come la
prima volta, prevedibilmente forse, non avevo pi" tanta voglia di vederlo. Ci disse che saremmo
stati da lui in quei due giorni e per noi chiaramente era oC. 7bitava in via ,cotti, non molto lontano
dalla stazione e vicinissimo al conservatorio. 1rano poco pi" di cinque minuti a piedi. 8n vecchio
palazzetto uscito dagli anni settanta, ecco cosa sembrava all'esterno casa sua, entrammo, tre
rampe di scale e eccoci dentro la casa di Virgilio, un quadro di Dendri; con quei colori sgargianti
tipicamente si;ties, uno specchio, era particolarmente buia dato che le finestre avevano le
tapparelle abbassate, e c'era un gran freddo nonostante non fosse ancora sera. Ci chiudemmo
nella sua stanza, letto comodino scrivania e poco pi", e discutemmo di com'erano andate le cose
in quei due mesi sembrava quasi che lui e (udo volessero emarginarmi dalla discussione .. in
effetti non 4 che mi sforzassi molto per intervenire, ho gi detto come mi sentivo riguardo tutto ci/
e la paranoia sembrava essere stata rimpiazzata dalla noia e basta. 7 un certo punto per/ Virgilio
disse che c'era una festa a cui voleva ardentemente che partecipassimo anche noi, che c'erano
diversi scrittori emergenti e poeti e musicisti e filosofi e insomma gente che avremmo potuto
scommettere in futuro sarebbe diventata qualcuno. +on capivo perch# volesse che noi
partecipassimo, e glielo chiesi, lui rispose semplicemente 0*erch# no50 e in effetti non c'era alcun
motivo per non partecipare, anche se quella non era una risposta e che ci doveva essere
qualcos'altro, non necessariamente di negativo. +on indagai oltre, per/. ?ir/ fuori un po' di erba e
la fumammo ma non ebbe almeno su di me un buon effetto, mi sentivo sul punto di un crollo
nervoso e forse avevo sbagliato a fumare in quel momento. (a sera uscimmo e andammo in citt
alta, che a quanto pare 4 il centro della movida bergamasca ma, come prevedibile, per le strade
giravano solo gruppi di ragazzini liceali .. pensavo a quanto sarebbe stato brutto che fra qualche
anno anche loro si sarebbero divisi e dimenticati per il resto della loro vita .. e qualche vecchia
coppia che camminava lenta sul ciotolato andammo in un posto da dove si vedeva la 0citt
bassa0 illuminata nella notte e in realt non solo quella ma anche i paesini vicini (credo) e rimasi
senza fiato perch# era una vista davvero stupenda. 7ll'improvviso mi ricordai di quando con 7nna
andavo al castello di Brescia e passavamo le notti dei nostri giorni insieme l!, abbracciati, a
parlare, a baciarci, a guardare le stelle. 1ravamo stati insieme due anni, e mentre guardavo i
lampioni sul viale principale di Bergamo e le luci delle case accendersi e le luci delle macchine
correre veloci sulle strade non potevo far altro che ricordare quei dolcissimi momenti in cui tutto
andava bene. :i sentivo cos! solo in quel momento.. 7 quel punto mi chiedevo se ,amu, per
un'ultima volta, avesse avuto ragione. :i dissi che al ritorno da Bergamo l'avrei incontrata e poi
se fosse cambiato qualcosa tra me e lei... )nsomma, sarebbe successo quello che sarebbe
successo, ancora non potevo sapere. Cercando di non pensarci pi" mi diressi verso (udo e
Virgilio che nel frattempo si erano seduti su un vecchio muretto di pietra e guardavano la citt
dall'alto fumando una sigaretta parlai il meno possibile fino a che non tornammo a casa verso
l'una e dormimmo fino al mattino seguente quando di buon ora decisi di andare a fare un giro da
qualche parte. Camminai per il centro della citt, senza una meta precisa entrai in un paio di
negozi e vi uscii subito ero ancora con la testa ad 7nna e a quel discorso di ,amuele e
probabilmente sono stato per un po' troppo sovrappensiero tanto che mi persi in qualche via
secondaria9 una piccola strada a senso unico costeggiata da macchine e motorini, e tutt'attorno
graziose casette in stile libert3 e alberi piantati qua e l sul marciapiede. :i resi conto solo in quel
momento che era davvero una bella giornata, il sole splendeva e anche se non faceva troppo
caldo in generale non si stava male con addosso una felpa. :entre tentavo di risalire la strada da
cui (credevo) di essere arrivato ebbi un incontro inatteso mi ferm/ una ragazza che riconobbi
immediatamente essere :aria, un'altra mia compagna del liceo, sapete, la tipica ragazza con la
testa fra le nuvole e pazza di vivere che aveva sempre delle teorie illuminanti sul tutto, la vita,
l'universo, tutto davvero. *arlavamo moltissimo quando eravamo al liceo e amavo le sue idee
secondo lei la vita era come una festa, se viviamo una volta sola allora bisogna fare tutto ci/ che
ci 4 possibile fare e via dicendo, cose che per molti possono sembrare delle cazzate
adolescenziali ma contengono verit molto pi" di certi libri inutili di filosofia ... non che io disdegni
la filosofia, ma 4 fin troppo evidente che certa gente perda tempo su certi argomenti inutili, e il
tempo 4 prezioso perch# il tempo 4 vita e la vita 4 una sola ecc... Comunque sia :aria mi ferm/
ed eravamo tipo quanto mi sei mancato quanto tempo e sebbene fosse una di quelle persone
con le quali pensavo di aver chiuso non uscendo pi" con quei miei altri compagni mi accorsi che
ero davvero felice di rivederla e che volevo sapere tutto di ci/ che aveva fatto in quei (in realt
pochi) mesi. 7ndammo in un bar e facendo colazione ne parlammo, non era cambiata affatto era
rimasta la distrattona di un tempo, quella ragazza bellissima ma davvero con la testa molto molto
lontano da questo mondo. ,iccome in certe situazioni, come questa ad esempio, la gente si
sente particolarmente incline a confessarsi sperando di ottenere consigli utili, dopo averle
raccontato perch# mi trovavo a Bergamo le dissi di 7nna e di tutto ci/ che le girava intorno e lei
mi rispose che secondo lei era una cosa troppo artefatta per poter funzionare di nuovo, troppo da
telefilm, mi disse che forse sulla faccia della terra non esistono alcun Eoss e Eachel che ancora,
dopo <& anni, hanno voglia di amarsi, per/ . ed era esattamente questo che mi aspettavo da
:aria . mi disse che aldil di tutto ci/ dovevo scegliere la strada che mi avrebbe reso felice. +ella
mia mente cancellai tutta la prima parte, e tenni solo quest'ultima, 0scegli la strada che ti render
pi" felice0. 6uanto amavo :aria. -opo quel giorno non la rividi pi" e tutt'ora credo, ovunque sia,
che in futuro ci reincontreremo, fosse anche al capo opposto della ?erra e solo per un attimo,
magari un incrocio di sguardi mentre si attraversa la strada a +eF GorC, magari in una vacanza in
)rlanda, magari per qualche viaggio di lavoro in )ndia... ?ornando a quell'autunno del %&&', :aria
mi diede indicazioni per tornare fino a *orta +uova e cos! tornai in centro e riuscii ad orientarmi e
a tornare nei pressi della casa di Virgilio. 1ntrai in sala c'erano lui e (udovico e un'altra persona
che ancora non conoscevo che stavano rollando, Virgilio si alz/ e ci present/ tipo 0:arian ti
presento :att e :att ti presento :arian0 e :arian mi disse ciao con un accento marcatamente
russo e io salutai e Virgilio mi diede da tirare ma io non avevo voglia dopo quello che era
successo il giorno prima ma decisi comunque di restare con loro scopr! che :arian in realt
veniva dalla Eomania e che era dovuto scappare per delle questioni di soldi, se ho capito bene ...
mi sono sempre domandato perch# la gente decida di trasferirsi in )talia, non 4 un paese n# cos!
ospitale n# cos! ricco. )n qualche modo :arian e Virgilio si erano conosciuti e siccome :arian era
un calciatore tutt'altro che scarso (al contrario di Virgilio) era strano sapere che esistesse
qualcosa in cui Virgilio non eccelleva, ecco allora dev'essere scoccata la scintilla, sapete,
dev'essere scattato qualcosa tra i due. 1ra una bella storia. (udovico mi disse che ci sarebe stato
anche lui, :arian, l'indomani alla festa. -opo mangiato ci dirigemmo a un piccolo campetto da
calcio e facemmo due tiri :arian era impressionante col pallone tra i piedi, era talmente bravo
che dopo aver scartato me e Virgilio e il portiere (udovico per non annoiarsi non tirava in porta
ma tornava indietro e ci dribblava tutti un'altra volta ma era una persona notevolissima anche
fuori dal campo e nel resto del pomeriggio si dimostr/ di una gentilezza incredibile, 4 difficile da
spiegare, era per dirla tutta l'esatto opposto di Virgilio. 6uella sera uscimmo e ci ubriacammo,
come due mesi prima a Brescia ma stavolta Virgilio sembrava divertirsi sul serio, tanto che trov/
una ragazza con la quale poi torn/ a casa, lasciando me e (udo a secco anche se ludo era
troppo alterato per poter capire. 7 un certo punto lo persi di vista e fu il panico, per la seconda
volta quel giorno mi ero perso e non sapevo dove andare e inoltre ero ubriaco e non camminavo
nemmeno troppo stabilmente e insomma mi sembrava una situazione proprio del cazzo, da cui
non sapevo come uscire sperai che di nuovo comparisse :aria davanti a me e mi mostrasse la
strada ma lei non c'era, era da qualche altra parte e questo lo sapevo. ,consolato, mi appoggiai
ad un muro e chiusi gli occhi non successe proprio nulla, come era prevedibile. :i misi a
chiedere alla gente dov'ero, ma le famiglie con bambini (ci eravamo ubriacati presto, saranno
state s! e no le <&) mi evitavano, dei ragazzini ridevano e mi indicavano, e poi le coppiette che
vedendomi cercavano di starmi lontano. 7lla fine trovai un vecchietto che camminava proteso in
avanti, molto lentamente e appoggiandosi ad un bastone, che mi disse dove mi trovavo e mi
diede delle vaghe istruzioni per tornare in centro aveva un sorriso che ispirava fiducia e simpatia
immediata, ti saresti subito fidato di uno come lui avrei voluto fermarmi e offrirgli da bere e
ascoltare tutte le sue bellissime storie sulla guerra e su come aveva conosciuto sua moglie che
era la ragazza pi" bella del paese e tutte queste cose stupende che solo gli anziani sanno
raccontare adeguatamente ma volevo tornare a casa, quell'ambiente mi era ostile, non mi sentivo
affatto a mio agio l!, volevo andarmene. Eingraziai il vecchietto che contraccambi/ con
inaspettata vivacit e mi avviai verso via Camozzi. 0Che serata inutile che ho appena vissuto0
pensai. 6uando infatti arrivai a casa ... era passata almeno un'ora e ebbi non poche difficolt ad
attraversare la strada, per le condizioni in cui ero . Virgilio era gi rientrato, probabilmente con la
ragazza con cui l'avevo visto scappare prima, ma (udo non c'era ancora. :i buttai sul divano
della sala e cercai di addormentarmi tra i rumori e i gemiti che venivano dalla stanza di Virgilio
continuavo a chiedermi cosa diavolo ci facessi l! e perch# non ero rimasto a casa, se era valsa la
pena di fare questo viaggio e insomma tutte queste questioni esistenziali che ci si chiede dopo
una brutta serata. )n realt, sapevo che per quanto male potesse andare erano successe delle
cose notevolissime in quei giorni9 aver incontrato :aria, per esempio, o aver preso, di nuovo, una
decisione circa 7nna, o... Beh, nient'altro in realt, ma solo perch# mancava ancora l'ultimo
giorno, il gran finale, la festa che avevo tanto atteso ma che per quei due, lunghissimi giorni in
realt avevo dimenticato come diavolo era successo5 :i tornarono in mente certe parole che
:aria mi aveva detto quando ancora eravamo alle superiori, entrambi irrimediabilmente persi per
la vita, che bisogna vivere come se la vita fosse una grandissima festa che non ha n# inizio n#
fine e a cui tutti sono invitati e tutti possono combinarci qualcosa, ma la cosa veramente
importante 4 che tutti si possono divertire ed 4 questo probabilmente il senso della nostra
altrimentinsensata vita, dobbiamo tutti divertirci come se non ci fosse un domani, perch# per
qualcuno un domani non ci sar davvero.

S-ar putea să vă placă și