Sunteți pe pagina 1din 4

http://www.tox.it/index.php?

option=com_content&task=view&id=546&Itemid=304

Gas emessi dai rifiuti

%
Metano 40-60 Gas naturale incolore e inodore
Anidride carbonica 40-60 Gas naturale presente in piccole concentrazioni nell’atmosfera (0.03 %). Incolore,
inodore, debolmente acido
Azoto 2-5 Costituisce circa il 79 % dell’atmosfera, incolore, inodore, insapore
Ossigeno 0.1-1 Costituisce circa il 21 % dell’atmosfera, incolore, inodore, insapore
Ammoniaca 0.1-1 Gas incolore con odore pungente
idrocarburi non 0.01-0.6 con la dizione "idrocarburi non metanici" si intende indicare tutti quegli idrocarburi
metanici presenti nell'aria ad esclusione del metano. Quelli più comunemente ritrovati nelle
discariche sono: acrilonitrile, benzene, 1,1-dicloroetano, 1,2-cis dicloroetilene,
diclorometano, solfuro di carbonile, etil-benzene, esano, metil etil chetone,
tetracloroetilene, toluene, tricloroetilene, cloruro di vinile, xilene.
Composti solforati 0-1 Idrogeno solforato, solfuro dimetilico, mercaptani
Idrogeno 0-0.2 Gas naturale incolore e inodore

Come si formano i gas dai rifiuti ?


---------
I meccanismi che determinano la formazione di gas dai rifiuti sono di tre tipi:
1-Decomposizione batterica
La maggior parte degli gas emessi dai rifiuti si origina dalla decomposizione batterica, che si verifica quando rifiuti organici
vengono attaccati dai batteri naturalmente presenti all'interno dei rifiuti e nel suolo utilizzato per coprire le discariche. I
rifiuti organici sono in genere costituiti da cibo, piante, materiale proveniente dalla pulizia delle strade, tessuti, legno e
carta. La decomposizione batterica organica avviene in quattro fasi ciascuna producente gas diversi. Poiché le discariche
accettano i rifiuti in archi temporali compresi tra i 20 e i 30 anni, nella stessa discarica possono essere presenti allo stesso
momento fasi di decomposizione diversa. Allo stesso modo ciò significa che discariche più vecchie possono trovarsi in
fase di decomposizione diversa di discariche più recenti.
-----------
2-volatilizzazione
E’ il passaggio dallo stato liquido o solido a quello di vapore di sostanze organiche. È questo il meccanismo con cui, ad
esempio, si formano i composti organici non metanici
----------
3-reazioni chimiche
I gas di discarica possono crearsi dalla reazione di certe sostanze chimiche presenti nei rifiuti. Per esempio se varechina e
ammoniaca vengono in contatto si possono creare vapori di cloro altamente tossici
--------------------
Fasi della formazione di gas
Fase 1
I batteri aerobici, cioè che vivono soltanto in presenza di ossigeno, consumano ossigeno durante il processo di
demolizione delle lunghe catene molecolari di composti chimici complessi come i carboidrati, le proteine, i lipidi. Il primo
prodotto intermedio di questo processo è l'anidride carbonica. In questa fase il contenuto in azoto è alto ma tenderà a
diminuire nelle fasi successive. Questa prima fase continua fino a che è disponibile ossigeno e può durare per giorni o
mesi in relazione alla quantità di ossigeno che a sua volta dipende da vari fattori come ad esempio l'entità di compressione
dei rifiuti.
Fase 2
La fase 2 inizia quando termina la disponibilità di ossigeno e si manifesta attraverso processi cosiddetti anaerobici: altri
batteri convertono i composti che erano stati creati dai batteri aerobici in acido acetico, lattico, formico, alcoli come
metanolo e etanolo. I rifiuti in questa fase diventano fortemente acidi. Grazie all'umidità presente nella discarica questi
acidi consentono la dissoluzione di alcuni nutrienti rendendo disponibile azoto e fosforo per un numero sempre crescente
di specie batteriche presenti nella discarica. I prodotti gassosi di questo processo sono anidride carbonica e idrogeno. Se
la discarica viene manipolata o se viene introdotto in qualche modo ossigeno il processo batterico ritorna in fase uno.
Fase 3
La fase 3 inizia quando alcuni tipi di batteri anaerobici consumano gli acidi organici prodotti della fase 2 e formano un
acido organico: l'acetato. Questo processo fa sì che la discarica perda parte della sua acidità che consente l'attività di
batteri che producono metano. I batteri che producono metano e acidi hanno una relazione simbiotica e di aiuto reciproco.
Ad esempio i batteri che producono acidi creano dei composti che sono necessari ai batteri che producono metano. I
batteri che producono metano consumano l'anidride carbonica e l'acetato e ciò favorisce i batteri che producono acido in
quanto troppa anidride carbonica e troppo acetato risulterebbero tossici per i batteri che producono acidi.
Fase 4
La fase quattro della decomposizione inizia quando sia la composizione che la produzione di gas di discarica si mantiene
costante. I gas della fase 4 normalmente contengono circa il 45-60% di metano in volume, circa il 40-60% di anidride
carbonica e dal 2 al 9% di altri gas ad esempio quelli solforati. I gas vengono prodotti in modo stabile dalla fase quattro
tipicamente per circa vent'anni.La produzione di gas può durare ancora di più, ad esempio, se grandi quantità di rifiuti
organici sono presenti.

Quali fattori influenzano la produzione di gas dai rifiuti ?


------------
La velocità e il volume di produzione di gas dai rifiuti in uno specifico sito dipendono dalle caratteristiche dei rifiuti e dai
fattori ambientali presenti
Composizione dei rifiuti
Maggiore è la quota organica di rifiuti, maggiore è la produzione di gas (anidride carbonica, metano, azoto, idrogeno
solforato) prodotti dai batteri durante la decomposizione. La quantità di idrocarburi non metanici e di altri gas aumenta
invece con l’aumentare delle sostanze chimiche presenti nei rifiuti.
Età della discarica
Generalmente le discariche più recenti producono maggiori quantità di gas derivanti dalla decomposizione batterica, dalla
volatilità e dalle reazioni chimiche rispetto a discariche più vecchie (maggiori di 10 anni). Il picco di produzione di gas
generalmente si verifica tra il quinto e il settimo anno dalla attivazione della discarica.
Disponibilità di ossigeno
il metano, ad esempio, viene prodotto soltanto quando l'ossigeno non c'è più.
Umidità
La presenza di umidità e quindi di condizioni di non saturazione aumenta la produzione di gas in quanto incoraggia la
decomposizione batterica. L'umidità inoltre promuove le reazioni chimiche.
Temperatura
Con l'aumento della temperatura della discarica l'attività batterica aumenta e ciò risulta in un aumento della produzione di
gas. Inoltre all'aumentare della temperatura aumenta anche la velocità di volatilizzazione e di reazioni chimiche

Dove finiscono i gas emessi dai rifiuti?


-------------
Una volta prodotti, i gas emessi dai rifiuti tendono ad allontanarsi e ad espandersi nello spazio disponibile. Tendono cioè a
spostarsi, a migrare, attraverso gli spazi e le porosità comprese tra il suolo e i rifiuti. Generalmente questi gas sono più
leggeri dell'aria, il metano ad esempio, e quindi tendono a muovere verso l'alto. Questo movimento verso l'alto può essere
inibito dalla compattezza dei rifiuti o dalla copertura degli stessi. Se la migrazione verso l'alto è ostacolata i gas tendono ad
espandendersi lateralmente e comunque secondo il principio di minore resistenza. Alcuni gas come l'anidride carbonica
sono più densi dell'aria e quindi tendono a raccogliersi in aree più basse. I principali fattori che influenzano la migrazione
degli gas dai rifiuti sono la diffusione, la pressione e la permeabilità.
La diffusione esprime il concetto che un gas ha la naturale tendenza di raggiungere una uniforme concentrazione in un
certo spazio quindi nei rifiuti i gas si spostano da zone a maggiori concentrazioni a zone a minori concentrazioni. Poiché
generalmente la concentrazione dei gas è maggiore nella discarica che nelle aree adiacenti la migrazione sarà nella
direzione delle aree adiacenti.
Le variazioni di pressione nell'ambito della discarica provocano un movimento dei gas da zone a maggiore pressione a
zone a minore pressione; questo fenomeno è noto con il termine di convezione.
La permeabilità esprime la facilità con cui un gas o liquido può attraversare degli spazi porosi nell'ambito dei rifiuti o del
suolo. Terreni asciutti e sabbiosi sono altamente permeabili mentre terreni umidi tendono ad esserlo meno. Il materiale di
copertura dei rifiuti deve quindi essere a bassa permeabilità ed è per questo motivo che viene in genere utilizzata l'argilla.
Nelle discariche coperte quindi i gas tendono a muoversi maggiormente in direzione orizzontale

Tossicità e pericoli legati ai gas prodotti dai rifiuti


------------------
Com'è possibile essere esposti ai gas prodotti dai rifiuti ?
Le persone possono essere esposte ai gas prodotti dai rifiuti sia nelle discariche che nelle comunità. È noto che i gas
possono migrare dalle discariche sia al di sopra che al di sotto del livello terrestre. I gas emessi dalla superficie della
discarica ovviamente diffondono nell'aria aperta e quindi vengono trasportati sulla base della direzione del vento. I gas
invece che diffondono attraverso il suolo possono interessare abitazioni adiacenti alla discarica attraverso comunicazioni
nel sottosuolo.
Nelle discariche esistono sistemi di controllo e di monitoraggio dei gas che, se operanti normalmente, rendono minimo il
rischio di esposizione della popolazione.
------------
Rischio esplosivo
I gas prodotti dei rifiuti possono formare una miscela esplosiva quando si combinano con l'aria in determinate proporzioni.
Il rischio di esplosione sussiste a patto che siano presenti alcune condizioni:
1-devono essere presenti sostanze chimiche a rischio di esplosione
2-il gas deve poter migrare dalla discarica; i sistemi di contenimento e di monitoraggio dei gas normalmente impediscono
che ciò accada.
3-il gas deve raccogliersi in uno spazio chiuso e confinato ad una concentrazione tale da poter esplodere. Le
concentrazioni alle quali un gas può esplodere sono determinate dai concetti di minimo e massimo limite esplosivo.
------
Quali gas sono a rischio di esplosione?
Il metano è il costituente dei gas da discarica che ha il maggiore rischio esplosivo. I limiti di esplosione sono compresi tra
il 5 e il 15% di percentuale di volume; poiché la concentrazione di metano nelle discariche sono tipicamente intorno al 50
%, le possibilità di un'esplosione all'interno della discarica sono minime; tuttavia se il metano diffonde e quindi si diluisce
possono raggiungersi dei livelli di concentrazione pericolosi per esplosione. Un altro fattore importante per il rischio
esplosivo è l'ossigeno ma poiché i processi biologici che producono metano richiedono un ambiente senza ossigeno tale
fattore non è da considerare significativo. Sulla superficie della discarica pur essendoci sufficiente ossigeno per generare
un'esplosione generalmente le concentrazioni di metano che diffondono nell'ambiente sono sotto al 5% e quindi sotto alla
soglia di esplosione.
Altri gas di discarica infiammabili sono: l’ammoniaca, l’idrogeno solforato e gli idrocarburi non metanici. Fortunatamente le
loro concentrazioni sono generalmente inferiori a quelle dei livelli di esplosività e quindi generalmente il rischio esplosivo
legato ai singoli gas è basso. Ad esempio il benzene, che può essere ritrovato fra gli idrocarburi non metanici, è esplosivo
in un range di concentrazioni comprese tra l'1,2 e il 7,8 %. Nelle discariche tali concentrazione di benzene sono
assolutamente improbabili: infatti le sue concentrazioni generalmente sono intorno a 2 ppm e cioè allo 0.0000002 % di
percentuale rispetto al volume di aria. Quindi il benzene per poter esplodere dovrebbe essere raccolto in uno spazio
chiuso a concentrazioni 6 milioni di volte superiore a quelle in cui generalmente viene ritrovato.
Rischio asfittico
-------
Il rischio di asfissia sussiste soltanto nel caso in cui un gas si raccolga in uno spazio chiuso a concentrazioni tali da ridurre
la percentuale di ossigeno al di sotto del 21%, cioè quella normalmente presente nell'aria. Il rischio asfittico quindi è
assolutamente inesistente in ambiente aperto.
L'anidride carbonica, che costituisce dal 40 al 60 % dei gas prodotti dei rifiuti, può causare degli specifici problemi di
asfissia legati alla sua densità, maggiore dell'aria, in grado di determinare con maggiore facilità delle situazioni di carenza
di ossigeno. Poiché l'anidride carbonica è incolore e inodore non esiste nessun segno di allarme in grado di farne
sospettare la presenza. Concentrazioni di anidride carbonica superiori al 10% causano perdita di coscienza e morte.
Concentrazioni inferiori possono causare cefalea, sudorazione, aumento della frequenza respiratoria, aumento della
frequenza cardiaca, difficoltà respiratorie, vertigini, disturbi visivi, tremori. La severità di questi sintomi ovviamente dipende
dalla concentrazione e dalla durata di esposizione. Inoltre la gravità del quadro è in relazione ad eventuali condizioni
patologiche preesistenti.

Odori emessi dai gas di discarica


-----------
Gli odori emessi dai gas di discarica sono generalmente fonte di lamentela da parte della comunità; allo stesso tempo si
temono i possibili effetti sulla salute legati all'emissione di tali odori.
Le persone comuni in genere affermano che gli odori provenienti dai rifiuti sono fonte di effetti indesiderati sulla salute
come cefalea e nausea. Alle concentrazioni tipicamente presenti nelle discariche non è affatto chiaro se ciò sia un effetto
del gas o se invece sia l'odore che innesca dei sintomi tra l'altro di tipo aspecifico. Tipicamente questi sintomi scompaiono
allo scomparire dell'odore che, a causa di un fenomeno chiamato fatica olfattoria, finisce di essere percepito pur
persistendo la fonte.
Gli odori che provengono dai rifiuti sono prodotti sia dai batteri che dai processi chimici. Fonti possibili sono i composti
solforati, l'ammoniaca e alcuni idrocarburi non metanici se presenti in concentrazioni sufficienti.
I composti solforati come l'idrogeno solforato, il solfuro dimetilico e i mercaptani sono tra i principali responsabili degli odori
provenienti dai rifiuti. Questi gas producono un forte odore di uova marce anche a basse concentrazioni. Di questi
composti solforati, l'idrogeno solforato è quello emesso in maggiori concentrazioni nelle discariche. Gli esseri umani sono
estremamente sensibili all’odore di idrogeno solforato e possono avvertirlo a concentrazioni anche molto basse (0,5-1 parti
per milione). A livelli intorno alle 50 parti per milione le persone possono avvertire l'odore come aggressivo. Le
concentrazioni medie nell'ambiente oscillano tra 0.11 e 0.33 parti del milione. Generalmente le concentrazioni di idrogeno
solforato negli ambienti intorno alle discariche generalmente sono intorno alle 15 parti per milione.
L'ammoniaca è un altro gas con odore caratteristico che è prodotto dalla decomposizione di materia organica nelle
discariche. L'esposizione naturale a bassi livelli di ammoniaca nell'ambiente è causata dalla degradazione di piante e
animali morti e del letame. Poiché l’ammoniaca è utilizzata comunemente come pulitore domestico, l'odore è ben
conosciuto dalla popolazione. La sensibilità umana rispetto all’ odore di ammoniaca è assai inferiore a quella per i
composti solforati. La soglia che determina la capacità olfattoria è compresa tra 28.000 e 50.000 parti per milione; il gas di
discarica contieneo tra 1 milione e i 10 milioni di parti per milione di ammoniaca corrispondente allo 0.1-1% di volume. Gli
idrocarburi non metanici possono a loro volta causare odori ma a causa delle loro basse concentrazioni è improbabile che
questi vengono avvertiti.
Molte persone ritengono gli odori emessi dai rifiuti come aggressivi e spiacevoli. La reazione a un odore sgradevole può
essere espressa con sintomi quali nausea e cefalea. Tuttavia, nonostante queste reazioni non siano piacevoli,
generalmente non richiedono alcuna attenzione medica e inoltre il sintomo scompare quando l'odore non è più avvertito.
Allo stesso tempo gli effetti di odori che perdurano durante tutto l'arco della giornata possono essere molto più significativi.
L'esperienza di comunità insediate nei pressi di discariche ha insegnato come l'esposizione continuativa a odori sgradevoli
produca degli effetti negativi difficilmente gestibili. La mancanza di sonno e la frustrazione legata alla persistenza di cattivi
odori contribuisce allo stress derivante dalle attività quotidiane che provoca comunque un impatto negativo sulla qualità
della vita.

Effetti sulla salute dei gas prodotti dai rifiuti


-----------
Normalmente i gas prodotti dai rifiuti sono in concentrazioni tali da non costituire un pericolo per la salute. Tuttavia in
condizioni particolari legate a concentrazioni elevate di sostanze chimiche o a lunghi periodi di esposizione, possono
teoricamente verificarsi effetti negativi sulla salute.
Come abbiamo già visto, gli odori sgradevoli possono determinare effetti acuti come nausea e cefalea.
Idrogeno solforato - Al momento non sono noti effetti a lungo termine sulla salute associati all'esposizione a bassi livelli
di idrogeno solforato, quelli cioè normalmente presenti nelle comunità nelle vicinanze delle discariche.
Ammoniaca - Una persona che inala 50.000 parti per milione di ammoniaca in aria per meno di un giorno subisce degli
effetti irritativi temporanei e di modesta entità. L'esposizione a 500.000 parti per milioni per 30 minuti determina un
aumento della frequenza respiratoria e causa dolore alle mucose nasali e buccali. L'ammoniaca può essere fatale quando
si è esposti a 5 milioni di parti per milione per almeno 30 minuti. Questa concentrazione è equivalente ad una percentuale
in volume dello 0,5%. Studi sulla tossicità cronica da ammoniaca hanno messo in evidenza che persone esposte a
concentrazioni di 100.000 parti per milione per più di sei settimane riferiscono irritazione oculare nasale e della gola. Come
abbiamo visto le concentrazioni di ammoniaca nell'aria ambiente le vicinanze di una discarica sono ben al di sotto dei livelli
a cui questi sintomi si manifestano.
Idrocarburi non metanici - Gli effetti sulla salute di queste sostanze devono essere considerati composto per composto;
inoltre devono essere tenuti presenti eventuali effetti cumulativi. In generale le concentrazioni di questi prodotti presenti nei
gas di discarica sono tali da non causare alcun effetto acuto sulla salute. Per quanto riguarda invece l'esposizione cronica
e quindi gli effetti a lungo termine è molto difficile tracciare un quadro attendibile e ciò è principalmente causato dalla
mancanza di dati quantitativi e qualitativi relativi all'esposizione.
Infine l'esposizione ai gas di discarica necessita la considerazione di sostanze chimiche a bassissima concentrazione o
presenti in tracce, oppure la considerazione di miscele di sostanze chimiche. La maggior parte degli studi disponibili sugli
effetti sulla salute di tali sostanze chimiche sono stati effettuati considerando concentrazioni estremamente superiori a
quelle presenti nei gas di discarica. Soltanto pochi studi hanno preso in considerazione l'esposizione a sostanze chimiche
a bassa concentrazione. Tali studi sono stati per la maggior parte totalmente non conclusivi. Sebbene ciascuno studio
abbia riscontrato un aumento di effetti sulla riproduzione o di incidenza di neoplasie, nel loro complesso i dati non sono
conclusivi. In ciascuno studio i ricercatori hanno notato la mancanza di dati sia riguardo specifiche emissioni di gas di
discarica sia riguardo gli effetti di possibili fattori confondenti come gli stili di vita, ad esempio, che possono influire sugli
individui esposti ai gas di discarica. Inoltre gli investigatori hanno sottolineato che uno studio su una singola discarica e
sulla comunità adiacente è improbabile che possa fornire risposte sui possibili danni in altre comunità e in altre discariche.
Tutti gli studi hanno messo in evidenza la necessità di ulteriori analisi.

L'incendio dei rifiuti


------------
Purtroppo al momento non sono disponibili pubblicazioni scientifiche relative agli effetti sulla salute derivanti dall'inalazione
di fumi provenienti da incendio di rifiuti. Per valutare questi parametri occorre tener presente gli effetti sulla salute sia del
particolato che di ciascuna singola sostanza chimica emessa durante l'incendio.
Il monitoraggio dei campioni di aria nei luoghi adiacenti da incendi di rifiuti è l'unico strumento in grado di identificare
possibili sostanze chimiche nocive rilasciate nell'aria.

S-ar putea să vă placă și