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Triangolazione dellIGM
La determinazione dei vertici trigonometrici relativi al territorio italiano stato eseguita dallIstituto
$eografico militare.
La rete di inquadramento utilizzata per il rilievo topografico ccollegato alla creazione della &arta
dItalia venne realizzata con una triangolazione a rete di tipo geodetico.
In base al criterio di eseguire il rilevamento passando dal generale al particolare, la triangolazione
dellI$; suddivisa in quattro ordini. 4uesto nasce dallesigenza di conciliare due esigenze
contrapposte2 limitare la propagazione degli errori ed quindi necessario avere pochi punti a grande
distanza reciproca, avere nel territorio una densit di punti sufficiente per il rilievo di dettaglio.
6
La triangolazione del ,
o
ordine costituita da lati della lunghezza di 5->- .m.
La basi misurate con grande precisione mediante lapparato di Caderin sono in numero di A.
I vertici sono convenzionalmente indicati sulla carta con un triangolino rosso.
Successivamente si pass( al rilievo dei vertici del 30 ordine .
Della figura viene riproposto lo schema geometrico col quale i vertici del ,0 ordine sono intervalati
da quelli di ordine inferiore. Si noter come questi ultimi siano rigidamente collegati con quelli
della rete di ordine superiore e come su tutta la rete sia possibile individuare dei triangoli nei quali
un triangolo sia costituito da vertici di ordine superiore e quindi di lunghezza nota.
I triangoli sono collegati tutti
in modo continuo *nelle
maglie della rete non vi sono
lati mancanti+e hanno la forma
equilatera o isoscele secondo
che siano ottenuti
congiungendo due vertici di 30
ordine con uno del ,0 o un
vertice di 30 ordine con due
del ,0.
I vertici sono identificati da un
cerchietto rosso.
# causa dei problemi di
visibillit nelle zone montuose
la densit dei punti in queste
zone era maggiore rispetto alle
zone pianeggianti. per raffittire
queste le maglie della rete pi) larghe si collegarono nuovi punti posti inposizione baricentrica dei
triangoli!questi punti andarono a costituire la rete del 50 ordine.
I vertici sono identificati da un qudratino rosso.
%er eseguire il rilievo dei particolari sono stati determinati ulteriori vertici *=0 ordine+ utilizzando
tecniche di rilievo per intersezione. 4uesti vertici non sono collegati fra loro.e quindi non formano
una rete di triangoli.
LI$; mette a disposizione le schede dei vertici trigonometrici di cui un esempio riportato in
figura.
?
a rete IGM!"
&on laffermarsi delle tecniche di rilievo satellitare ,lEI$; realizz( una nuova rete geodetica
costituita da ,3-- punti uniformemente distribuiti *mediamente , punto ogni 3- .m+ colegata al
sistema europeo *"'FGA@+.
#lcuni di questi vertici sono quelli del ,0 ordine ,altri sono nuovi. %er essi sono state determinate le
coordinate sia nel sistema di riferimento utilizzato per la vecchia rete trigonometrica *datum Foma
=-+ sia nel sistema europeo.
Triangolazione catastale
%er la triangolazione il catasto ha utilizzato i vertici I$; dei primi tre ordini, escludendo quelli del
=0 ordine scarsamente precisi, ma eseguendo una propria triangolazione. Infatti il catasto ha avuto
bisogno di una rete di appoggio molto pi) fitta di quella dei vertici del =0 ordine dellI$; con i
vertici disposti in modo pi) regolare e rilevati con maggior precisione.
La rete catastale formata da una rete di triangoli quasi equilatera, con i lati lunghi circa A:,- .m
collegati fra loro e con i vertici dei primi tre ordini dellI$;, mediante rose di > triangoli aventi
per vertice il punto da determinare! talvolta si sono adoperate le catene costituite da triangoli
appoggiati agli estremi a due coppie di vertici I$;. Si usato un teodolite con lapprossimazione
di ,- con il quale si sono misurati gli angoli della rete, compensandoli con i metodi rigorosi.
/ltre la rete il catasto ha rilevato una sottorete i cui vertici determinati mediante rose di 5 triangoli
di forma equilatera sono appoggiati ai vertici dellI$; o della rete catastale. I lati della sottorete
hanno lunghezza di >? .m.
Il &atasto ha infine rilevato molti vertici di dettaglio in modo da avere punti fondamentali a distanza
,:3 .m.
A
Triangolazioni tecnic#e
$li ingegneri e i geometri devono fare piccole triangolazioni con lati della lunghezza di , .m per
redigere carte a grande scala necessarie allo studio di progetti! il rilievo per triangolazione trova
anche impiego per la determinazione della distanza degli estremi di una galleria e le direzioni degli
imbocchi.
%er la misura della base si ricorre a metodi diretti o tramite distanziometro elettronico. %er la
misura degli angoli si usano generalmente teodoliti con la precisione del secondo facendo 5 o =
reiterazioni per ogni angolo da misurare. La precisione di ogni vertice pu( essere contenuta entro il
centimetro.
Compensazione di una triangolazione
In genere in una triangolazione si fanno misure esuberanti e quindi il calcolo delle coordinate dei
vertici preceduto da compensazioni rigorose o approssimate, in modo che siano soddisfatte le
condizioni geometriche della triangolazione stessa.
La compensazione si esegue ritenendo gli angoli affetti dagli errori di osservazione e le basi esatte
Si noti che la compensazione aumenta la precisione solo se le misure sono precise ed preferibile
avere pochi elementi esuberanti ma misure accurate piuttosto che tante misure in pi) ma di scarsa
precisione.
Trilaterazioni
La trilaterazione un metodo di rilevamento che consiste nel collegare i punti fondamentali da
rilevare in modo da formare triangoli, di ciascuno dei quali si misurano i tre lati.
&on lavvento dei distanziometri elettronici ci si potuto avvalere di questo metodo anche per
rilievi di grande estensione.
Dello schema delle triangolazioni pure vengono effettuate le misure dei lati dei triangoli.In questo
caso non sono possibili controlli di precisione e leeventuali successive compensazioni.
La trilaterazione pu( essere sostitutiva della triangolazione, ma pi) comunemente la completa in
quanto permette di risolvere quei problemi non risolvibili con la triangolazione.
@
/sservando lo schema geometrico ci si rende conto come , a differenza delle triangolazioni, ciascun
triangolo sia risolubile in modo del tutto indipendente dagli altri e le ampiezze degli angoli interni
possono essere calcolate in funzione dei soli lati di ciascun triangolo! esse perci( saranno
influenzate solo dagli errori di misura presenti nei lati di quel triangolo ma non dagli errori di
misura nei lati di altri triangoli.
#nche per le triangolazioni si possono fare misure sovrabbondanti allo scopo di eseguire le
compensazioni! ad es. nel caso di un quadrilatero in cui si misurano i quattro lati e le due diagonali
si ha una misura sovrabbondante.
La determinazione quindi di un numero di misure esuberanti pu( avvenire con due diversi
procedimenti2
,. sostituendo all maglia di triangoli la
maglia di quadrilateri di ognuno dei
quali si misurano i quattro lati e le
due diagonali.
In questo modo si sostituisce al
triangolo come elemento
compositivo della rete ,il
quadrilatero con le sue diagonali.
3. ricorrendo ad un sistema misto,
ossia misurando tutti i lati e in
esubero un certo numero di angoli.
4uesto metodo giudicato
preferibile in quanto il controllo
risulta evidente 2 ciascun angolo
misurato pu( essere anche calcolato
in funzione dei tre lati misurati dello
stesso triangolo.
Calcolo delle triangolazioni topografic#e a catena con una base misurata
Si procede in questo modo2
,+ se la triangolazione orientata * si conoscono le coordinate di almeno un vertice e
lorientamento di almeno un lato della triangolazione+ si assume lo stesso riferimento cartesiano
rispetto al quale sono date le coordinate e lazimut. Del caso invece la triangolazione non fosse
orientata la si riferisce a un sistema di assi cartesiani che ha origine coincidente con un vertice e
un asse coincidente con un lato.
3+ Si verificano gli angoli di ciascun triangolo effettuando eventualmente la compensazione
angolare
5+ Si calcolano i lati indispensabili per collegare ciascun vertice a un altro di posizione nota! si
individua cio una poligonale aperta che abbia per vertici tutti quelli della triangolazione.
=+ Si determinano quindi gli angoli al vertice e gli azimut
>+ Si calcolano quindi le coordinate totali dei vertici
Calcolo delle triangolazioni topografic#e a catena inserite tra due vertici trigonometrici noti
Il problema viene risolto tenendo presente che 3 triangolazioni che hanno le rispettive basi diverse,
ma gli angoli ordinatamente tutti uguali, sono simili fra loro. In base a questa propriet possibile il
calcolo di una triangolazione senza misurare alcuna base.
Le operazioni da seguire sono le seguenti2
,-
,+ Scelta del riferimento fittizio che ha origine coincidente con uno dei vertici dati e asse
coincidente con uno dei lati della triangolazione che escono da tale punto.
3+ &alcolo dei lati fittizi indispensabili con un valore arbitrario di un lato *generalmente ,-- o
,---+
5+ &alcolo della triangolazione fittizia
=+ 1eterminazione dei fattori correttivi! calcolati gli azimut della congiungente i due vertici
trigonometrici dati rispetto al sistema di riferimento reale e a quello fittizio se ne fa la differenza
e si ottiene il fattore correttivo azimutale! calcolata la distanza tra i due vertici trigonometrici
dati con le coordinate reali e con quelle fittizie se ne fa il rapporto e si ottiene il fattore
correttivo lineare
>+ &alcolo dei lati reali indispensabili mediante il prodotto dei lati fittizi calcolati, col fattore
correttivo lineare
6+ &orrezione degli azimut mediante la somma algebrica degli azimut fittizi calcolati con il fattore
correttivo azimutale
?+ &alcolo delle coordinate totali reali
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