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Rapporto uomo/clima

Sin da quando luomo apparso sulla terra ha dovuto combattere contro vari tipi di stress tra cui uno
dei pi comuni quello di tipo climatico.L'uomo unomeoterma e in quanto tale deve termoregolare
la temperatura interna in modo che essa vari in un piccolo range.L'omeotermia,un insieme di
disposizioni funzionali ,riguarda solo la parte pi profonda del corpo e viene mantenuta grazie a 4
modalit: CONDUZIONE,CONVEZIONE,IRRAGGIAMENTO ed EVAPORAZIONE. Affinch la
temperatura interna dell'uomo non vari di molto la termogenesi e la perdita di calore devono
equilibrarsi e quindi essere pressocch identici.La termogenesi si verifica in vari tessuti ed organi ed
tanto maggiore quanto piu' attivo il metabolismo del tessuto o organo:basti pensare che i muscoli
scheletrici sottosforzo producono circa il 50% di tutto il calore del corpo umano.Nell'uomo poi il
calore prodotto dal core passa alla superficie attraverso conduzione fisica e convezione
circolatoria.La conduzione assai bassa in quanto spesso i tessuti sono buoni isolanti.Davvero
importante la convezione circolatoria:il sangue parte caldo dal cuore verso le arterie,rilascia calore
nei distretti periferici e ritorna piu' freddo al cuore tramite le vene.All'ipotalamo spetta il controllo
della risposta termoregolatrice agendo sui centri che sono situati nella parte anteriore che controllano
la VASODILATAZIONE e la SUDORAZIONE e i centri della parte posteriore che controllano la
VASOCOSTRIZIONE e il BRIVIDO. ovvio che le risposte sono variegate e multiformi a seconda
dell'ambiente climatico in cui l'uomo vive.In ambienti caldi i principali obiettivi di un corpo sono
quello di produrre meno calore (diminuendo metabolismo basale e attivit fisica)e di diperderne il piu
possibile(aumentando la conduzione fisica e la convezione circolatoria,diminuendo l'attivit
muscolare,sudando ).Una delle prime risposte certamente la vasodilatazione, efficace per piccole
variazioni di temperatura, a cui segue la sudorazione per ovviare ad aumenti di temperatura piu'
ingenti.La vasodilatazione e la sudorazione sono in correlazione con la regolazione dell'equilibrio idro-
salino dell'organismo attuato mediante meccanismo ormonale(ADH e aldosterone) e senso della
sete.Per i climi freddi invece gli obiettivi principali sono diminuire la perdita del calore e aumentarne
la produzione con aumento attivit fisica e metabolismo basale e termogenesi da brivo.La termogenesi
senza brivido mediata da epinefrina e norepinefrina che tra le altre cose inducono la vasocostrizione
tenendo il cuore piu' al caldo possibile. Per quanto concerne l' adattamento ai climi dell'alta montagna
opportuno tenere a mente come ad altitudini elevate la pressione parziale dell' ossigeno diminuisca e
come diventi di conseguenza difficile la respirazione e la diffusione di ossigeno verso i tessuti.Le
migliori strategie per rispondere a questo stress sono :aumentare la quantit di emoglobina circolante
per compensare la minore quantit di ossigeno che vi si lega e aumentare la capacit di diffusione
dell'ossigeno ai tessuti.Quest'ultima fortemente influenzata da ph del sangue e dalla quantit di 2,3
fosfogliceraldeide presente negli eritrociti.Altri meccanismi adattativi sono iperventilazione,aumento
capacit polmonare e aumento di tutti i componenti inerenti l'emopoiesi.

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