Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
DISFAGIA
Metodi, obiettivi e primi interventi
Definizione di disfagia:
La disfagia viene definita come un alterazione della
deglutizione.
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
Fase orale,
volontaria, il cibo viene modificato, con la
salivazione e masticazione, fino ad essere
trasformato in bolo. ( chiusura dello sfintere
labiale, movimenti laterali e rotatori della
lingua e mandibola ), trasferimento
posteriore del bolo con azione di
schiacciamento della lingua contro il palato(
a tubo di dentifricio)
innesco del
riflesso deglutitorio.
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA
Fase faringea:
il canale faringeo passa da una configurazione
respiratoria ad una deglutitoria),involontaria
molto complessa, si attua una serie di
meccanismi coordinati, precisi e sequenziali,
affinch il bolo si diriga nella giusta
direzione e la deglutizione avvenga
correttamente.
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA
CAUSE
LOCALI;
PATOLOGIE DEI DISTRETTI COINVOLTI;
NEUROLOGICHE CENTRALI;
la disfagia pu essere suddivisa principalmente in tre gruppi:
difetto della deglutizione;
unione di alterazioni funzionali e difetti cognitivi;
con riguardo alle sole alterazioni funzionali, a cui
seguono valutazioni complete relativamente anche a
coscienza, attenzione, comunicazione e collaborazione.
2012/2013
Lucia Doro
Disfagia neurologica
Nervi cranici:
Trigemino v, facciale vII, glosso-faringeo IX, vago X,
accessorio XI, ipoglosso XII
Muscolatura della deglutizione
Recettori periferici del tratto orofaringeo
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA
Organizzazione funzionale di controllo
2012/2013
Lucia Doro
FATTORI CORRELATI
Fattori fisiopatologici
Ictus cerebrale/danno cerebrale (30-35%)
Danno dei nervi ( paralisi cerebrale, distrofia,
2012/2013
Lucia Doro
FATTORI CORRELATI
Fattori fisiopatologici
Correlata a tumore o edema tracheoesofago
Correlata a irritazione della cavit orofaringea
Correlata a diminuzione della saliva
2012/2013
Lucia Doro
FATTORI CORRELATI
TRATTAMENTI
Correlato a ricostruzione chirurgica della bocca,
faringe, mandibola.
Correlata a ostruzione meccanica secondaria a
cannula tracheostomica
Correlata a esofagite secondaria a radioterapia
Correlata a riduzione della coscienza secondaria ad
anestesia
Correlata ad aumento della viscosit e diminuzione
della quantit della saliva (per esempio secondari a
farmaci o radiazioni)
2012/2013
Lucia Doro
FATTORI CORRELATI
SITUAZIONALI
Correlata a fatigue
Correlata a limitata consapevolezza o a tendenza a
distrarsi
2012/2013
Lucia Doro
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
(LIVELLO IV)
2012/2013
Lucia Doro
La bocca pulita?
no
si
Far sedere il paziente e
somm.re 1 cucchiaino di acqua
per 3 volte.(10ml)
si
si
2012/2013
no
no
iniziare lalimentazione
con cibi morbidi
Continuando losservazione
Della postura e dimensione
del bolo
segni/sintomi
NRS_italian.pdf
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
liquidi
solidi
entrambi le consistenze
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA:
ASSENTE
LIEVE
LIEVE-MODERATA
MODERATA
MODERATA-SEVERA
SEVERA
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA:
Lieve: supervisione a distanza, necessit di restrizioni nella
consistenza ( aspirazione di liquidi sottili ma presenza di
tosse, o ristagno faringeo pulito spontaneamente)
Lieve-moderata: supervisione/indicazioni/uso di strategie
compensatori e, necessit di evitare una o due tipi di
consistenze ( ristagno faringeo pulito su indicazione,
aspirazione con una consistenza con tosse debole o non
riflessa, )
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA
moderata: assistenza totale, supervisione, o
uso di strategie compensatori e, evitare uno o
due tipi di consistenze ( moderato ristagno
faringeo pulito su indicazione, penetrazione
a livello corde vocali di due tipi di
consistenze con tosse , penetrazione a livello
corde vocali di una consistenza ma senza
tosse)
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA:
severa: vietata ogni somministrazione per via
orale ( severo ristagno faringeo, aspirazione
silente con due o pi consistenze, tosse
volontaria non funzionale, impossibile
deglutire
2012/2013
Lucia Doro
DISFAGIA:
deglutizione se non
fisiologica, almeno
funzionale
PROGRAMMA
ASS.LE/TERAPEUTICO
Lucia Doro
Competenze infermieristiche
gestione infermieristica
OBIETTIVI
Lucia Doro
Tecniche di compenso
2012/2013
Lucia Doro
Tecniche di compenso
Modifica delle caratteristiche degli
alimenti
Lucia Doro
Tecniche di compenso
La viscosit, cio la capacit di scivolamento di un
alimento, (..attenzione! alcuni alimenti hanno la
tendenza ad incollarsi e utilizzati de soli non
favoriscono il transito(stracchino))
Lomogeneit: uniformit di un alimento( la
disomogeneit rende complessa la deglutizione: riso,
carne trita,)
La consistenza si pu modificare con aggiunta di addensanti,
o di sostanze liquide
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
ALIMENTI DA EVITARE:
Cibi e bevande a temperature estreme, ma
2012/2013
Lucia Doro
ALIMENTI DA EVITARE:
Alimenti con consistenza mista (parte solida e
liquida insieme: minestre)
Alimenti secchi e friabili, filamentosi
Alimenti che impastano la bocca (banane, pane
bianco morbido)
Alimenti che si suddividono in tante piccole
unit(riso, pane secco)
2012/2013
Lucia Doro
Lucia Doro
Tecniche di compenso
posture
Posizione del tronco rispetto al tavolo ( tronco eretto,
con spalle, gomiti e avambracci bene appoggiati, nel
posizionamento a letto far flettere leggermente le
ginocchia con laiuto di un cuscino, per richiamare la
posizione seduta )
Posizione della testa (flessione della testa che permette
una maggiore protezione delle vie aeree),
Sorreggere, se necessario, la testa e il tronco
Sostenere la fronte con la mano se la testa instabile
2012/2013
Lucia Doro
Maugeri
2012/2013
Tecniche di compenso
posture
NELLE PARALISI UNILATERALI
Inclinare leggermente la testa dalla parte non colpita
Ruotare la testa verso la parte colpita
CAPO IPERESTESO (indicata per i pazienti con
asimmetria della rima orale e con difficolt della fase
preparatoria, perch facilita la progressione di liquidi
e semiliquidi per gravit, PERICOLOSA!
Disposizione del logopedista e/o medico
2012/2013
Lucia Doro
A letto:
Busto eretto sollevando la spalliera del letto, capo in
asse, gambe distese con le ginocchia leggermente
flesse, appoggio comodo degli avambracci e delle mani
2012/2013
Lucia Doro
TECNICHE DI ALIMENTAZIONE
La persona che d da mangiare dovrebbe sedersi tenendo
2012/2013
Lucia Doro
TECNICHE DI ALIMENTAZIONE
Il medico e il logopedista possono raccomandare alcune
Lucia Doro
Lucia Doro
I CONTROLLI
Controllare la quantit di liquidi e cibo introdotti
Controllare i rumori della respirazione per
riconoscere i segni di aspirazione
Controllare la temperatura
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
2012/2013
Lucia Doro
Lucia Doro
PERCHE
Evita il ,restringimento delle gengive;
Favorisce il recupero delle capacit di masticazione
2012/2013
Lucia Doro
Tecniche di alimentazione;
Misure di emergenza antisoffocamento;
Dieta;
Postura:
Disfagia;
Deglutizione in sicurezza;
Segni di nutrizione e idratazione adeguata.
2012/2013
Lucia Doro
RACCOMANDAZIONI
2012/2013
Lucia Doro
RACCOMANDAZIONI
3 I protocolli infermieristici o strumenti per lo
screening possono aiutare nella diagnosi
(livello IV)
4 Un soggetto indicato come a rischio non deve
ingerire niente finch non viene valutato da un
esperto (livelloIV)
5 Gli infermieri devono controllare che la
consistenza e il tipo di alimenti siano adeguati
a quanto prescritto (livello IV)
2012/2013
Lucia Doro
RACCOMANDAZIONI
6
7
8
9
2012/2013
Lucia Doro
CONCLUDENDO
La somministrazione del pasto non deve essere mai
considerata come lesecuzione automatica di un compito, ma
un impegno che necessita di competenza specifica.
Linfermiere pu, in base alla sua competenza professionale,
decidere di attribuire il compito al personale di supporto,
verificandone landamento
2012/2013
Lucia Doro
Bibliografia
Nursing in neurologia, lassistenza infermieristica al
2012/2013
Lucia Doro