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Conversioni
1 Pa = 1 N/m
N= (Kg m)/s
1Mpa= 1N/mm
1kg=9,81 N
Catene Cinematiche
Se siamo in presenza di una struttura a un grado di libert per determinare il centro di rotazione mancante basta applicare il 1 Teorema
delle Catene Cinematiche. Per strutture a 3 o pi corpi rigidi per individuare i centri di rotazione mancanti possiamo considerare 2 dei corpi
rigidi collegati tra loro di cui conosciamo almeno 2 CIR e trovare il terzo applicando il 1 Teorema delle Catene Cinematiche. Nellevenienza
andremo ad applicare il 2 Teorema delle Catene Cinematiche.
Note la massa totale del sistema, e le coordinate del baricentro i momenti statici saranno rispettivamente:
dove con
e
si intende la distanza del baricentro del sistema di masse dallasse considerato.
q
0
costante
Lineare
Concentrato
Momento concentrato
T
-0
- costante
lineare
Parabolico
Discontinuit pari al carico
Non Varia
M
-cost
- lineare
Parabolico con massimo in T=0
Cubico
Cuspide
Discontinuit
Strutture iperstatiche
Metodo delle forze
1) Svincoliamo opportunamente la struttura facendo attenzione che essa sia isostatica. Nei punti in cui vi erano i vincoli
soppressi inseriamo le reazioni vincolari che essi esplicavano sotto forma di forze esterne.
2) Scriviamo le equazioni di congruenza caratteristiche dei vincoli soppressi:
- carrello: nessuno spostamento perpendicolarmente al piano su cui applicato
- cerniera: nessuno spostamento orizzontale ne verticale
- doppio pendolo: nessuna rotazione e nessun movimento perpendicolarmente al piano su cui esso applicato
- incastro: nessun movimento.
Dalle equazioni di congruenza ricaviamo le incognite iperstatiche.
Plv
1) Svincoliamo opportunamente la struttura facendo attenzione che essa sia isostatica. Nei punti in cui vi erano i
vincoli soppressi inseriamo le reazioni vincolari che essi esplicavano sotto forma di forze esterne.
2) Analizziamo la struttura isostatica composta dai carichi esterni e dalle rispettive reazioni vincolari disegnandone i
diagrammi del momento, tale struttura verr detta reale.
3) Analizziamo la struttura composta dalla reazione vincolari create (prese singolarmente una alla volta)
disegnandone i diagrammi.
4) Applichiamo il PLV
dove con
e con
Deformate
Linea Elastica
Applicabile a travi rettilinee, la dove vi sono discontinuit occorre dividere il dominio. Si effettuano due integrazioni della
seguente equazione differenziale e con le condizioni al contorno si ricavano le costanti.
Plv
1) Calcoliamo i diagrammi della struttura, se tale struttura soggetta a momenti flettenti si andranno a trascurare le
componenti deformative dovute a taglio e sforzo normale.
2) Consideriamo una struttura fittizia; tale struttura sar lisostatica in questione caricata con un carico unitario:
- Se si cerca lo spostamento in P con direzione a la forza unitaria diretta in direzione a;
- Se si cerca una rotazione assoluta in una sezione S una coppia unitaria in S
Se si vuole trovare uno spostamento relativo si assume un sistema fittizio con due forze unitarie opposte in P e Q e dirette
secondo P e Q;
- Se occorre determinare una rotazione relativa tra sue sezioni S1 e S2 il sistema deve essere costituito da due coppie
unitarie in S1 e S2 di segno opposto.
5) Applichiamo il PLV
Saint Venant
Sforzo normale centrato
Nascer solo sforzo normale costante su tutta la sezione e sar pari a:
Flessione retta
La flessione retta pu essere generata da un momento flettente intorno ad x o y, sulla sezione nasceranno sforzi normali sia a
trazione che a compressione e lasse neutro sar coincidente con lasse su cui applicato il momento:
Torsione
-
Nelle sezioni polarsimmetriche piene la torsione generer delle tensioni tangenziali che aumenteranno con lallontanarsi dal
centro e raggiungeranno il valore massimo allesterno. Il fattore di rigidezza torsionale sar il momento di inerzia polare. A
-| |
-|
|
3
1
4,8
0,141
2
4,6
0,229
10
3,2
0,312
3
1/3
Se la sezione non a spessore costante il momento deve essere ripartito tra i singoli tratti, si calcola
la tensione per ogni singolo tratto sar
Taglio retto
Nel taglio retto si utilizza la formula di Jourowsky per calcolare un valore approssimato del taglio. Il taglio sar in funzione sia di
b, lunghezza della corda, sia del momento statico dellarea sottesa dalla corda rispetto allasse x. Generalmente per il calcolo
del momento statico si individua il centro di massa del sistema sotteso dalla corda e si calcola il momento statico con la
formula
dove
la distanza del centro di massa del sistema sotteso dalla corda dallasse x.
Flessione Deviata
Nella flessione deviata il momento flettente applicato ad un asse diverso rispetto a quelli centrali di inerzia. Nasceranno delle
tensioni normali, lasse neutro passera per il baricentro.
Verifiche di resistenza
Criterio di Huber-Mises
Criterio di tresca
Teoria
Equazioni indefinite di Equilibrio (servono per ricavare le C.D.S. attraverso delle equazioni che descrivono il loro andamento)
- Concio con coppie e carici distribuiti
- Equilibrio alla rotazione e traslazione
- Eliminiamo infinitesimi di ordine superiore al primo nellequazione del momento
Metodo dei nodi per travature reticolari (Ricaviamo gli sforzi nelle singole aste della trave)
- Calcolo delle reazioni vincolari
- Nodo semplice con al massimo 2 reazioni incognite
- Imponiamo lequilibrio alla traslazione verticale e orizzontale
- Proseguiamo da nodo semplice a nodo semplice fino ad esaurimento della struttura
Metodo delle sezioni di Ritter per travature reticolari (Ricaviamo gli sforzi nelle singole aste della trave)
- Una sezione di Ritter taglia la struttura a met spezzando un certo numero di aste tutte confluenti in un polo tranne una
(che non confluisce nel polo)
- Se il polo un punto proprio si impone lequilibrio alla rotazione, dellasta coniugata, intorno al polo
- Se il polo un punto improprio si impone lequilibrio alla traslazione dellasta nella direzione ortogonale al punto
improprio
Analisi della deformazione
Funzione Spostamento (scrittura della funzione spostamento come composizione di una rototraslazione e deformazione)
-
La differenza
con
Esplicitando
inseriamo il tutto nella matrice Jacobiana
Scomponiamo la matrice Jacobiana come una matrice antisimmetrica
e simmetrica
ossia
Significato geometrico
- Punti P, Q, R
,
e
-
Cerchi di Mohr (note le tensioni principali possiamo sapere come varia il vettore tensione al variare della giacitura)
- Tensore nel riferimento principale
- Le equazioni a me utili sono:
; | |
;
individuiamo i segni di
Piano di Mohr
- Individuo lo stato tensionale sulla faccia di normale x positiva
, Individuo lo stato tensionale sulla faccia di
normale x positiva
- Congiungendo e lintersezione del segmento con lasse troviamo C
- Circonferenza in C con C le intersezioni con lasse x sono le tensioni principali
- Mandiamo la parallela a x da e a y da lintersezione delle due rette
polo di Mohr
- Per qualunque direzione uscente dal polo lo stato tensionale sulla faccia di normale uguale allasse uscente dal
polo
Equazioni indefinite di equilibrio (impongono lequilibrio in ogni sezione infinitesima del corpo
- Cubo dx dy dz con rispettive tensioni
- Equilibrio alla traslazione lungo x
- Consideriamo le forze di massa e di volume solo in direzione x
- Equazione indefinite di equilibrio
Condizioni al Contorno
- Francobollino di superficie
-
Forza
Per equivalenza il vettore tensione sulla faccia inclinata deve coincidere con la forza di superficie applicate
Plv per i corpi deformabili (afferma luguaglianza tra il lavoro virtuale esterno, forze per relativi spostamenti, e lavoro virtuale
interno, tensioni per relative deformazioni)
{ } { } { } staticamente ammissibile ossia rispetta le equazioni indefinite di
- consideriamo un sistema
equilibrio e le condizioni di equilibrio al contorno
{ } { } cinematicamente ammissibile ossia rispetta le equazioni cinematiche
- consideriamo un sistema
-
v+ w]ds= {
{ } { }
Considerando il lavoro virtuale infinitesimo
{ } { } poich { } { } funzione di stato e
Possiamo affermare che
anche
funzione di stato detta potenziale elastico complementare
{ } { } con
Dalluguaglianza di
otteniamo che
Elasticit lineare
Partendo dallo sviluppo in serie di Mac-Laurin di
funzione di stato
[ ]{ }
Dato che nello stato indeformato la matrice Hessiana deve rappresentare un minimo assoluto essa deve essere
definita positiva, quindi essa anche invertibile e otteniamo che { } [ ] { }
Principio sovrapposizione degli effetti
Consideriamo un sistema { }, { }, { } che generano { } e quindi { } , { }; e { }, { }, { } che generano
{ } e quindi { } , { }
Si ha che { } { } generer { } { } quindi { } { } e { } { }
Teorema di Kirkhhoff
- Se { } esiste unica consideriamo un sistema di forze di volume { } e di superficie { } e { } e supponiamo per
assurdo che si generi { },{ }, { } e { },{ }, { }.
- Supponendo che { } { } { } , { } { } { } e { } { } { }
{ } { }
- Applico il PLV { } { }
dato che
ci implica { } { }
Teorema di Clapeyron
- Corpo linearmente elastico soggetto a { } e { } di cui { }
- Applico il PLV sistema cinematicamente ammissibile campi finali e staticamente ammissibile campi forze finali
{ } { }
- Lavoro totale fatto per deformare un corpo pari alla met del prodotto della forza finale per lo spostamento finale
Teorema di Betti
{ } sia il lavoro delle forze del
- Corpo elastico lineare sottoposto a processo di carico quasi stabile { }, { }
{ } sia il lavoro delle forze del sistema (b) per gli
sistema (a) per gli spostamenti del sistema (a) , { }, { }
spostamenti del sistema (b) .
{ } sia il lavoro mutuo
- { }, { }
{ } sia il lavoro mutuo
- { }, { }
- generalmente
poich e il lavoro non dipende dal percorso di carico
- se
i due sistemi sono energeticamente ortogonali
Isotropia (caratteristiche in un punto non cambiano base alla giacitura)
(
)
(
)
-
con
] otteniamo che [ ]
ma fisicamente 0<
coefficiente di Poisson e G
Saint Venant
Sforzo Normale
;
applichiamo in G:
da cui
Flessione Retta
-
;
;
; (
:
con
)
;
con
con
;
quindi unidentit
Torsione
Sezioni circolari
-
u=
; w=0
;
dalle equazioni costitutive elastiche si ottiene