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Esplosimetria

Tutti i gas o i vapori infiammabili possono essere fonte di esplosione se coesistono tre condizioni
essenziali:

Presenza di aria
Presenza di miscela aria-gas in particolare concentrazione

Presenza di una sorgente che possa infiammare la miscela

Leliminazione di una delle tre condizioni preclude la possibilit di una esplosione.


Lunica situazione controllabile dalluomo, la seconda: si pu infatti evitare che un gas che si
liberi nellaria raggiunga concentrazioni tali da diventare un pericolo.
Una miscela diventa esplosiva quando la concentrazione in volume del gas in rapporto a quella
dellaria risulta compresa fra i limiti rigorosi.
Il limite inferiore di esplosivit (L.I.E.) rappresenta la concentrazione minima di gas oltre la
quale una miscela aria-gas diventa esplosiva.
Il limite superiore di esplosivit (L.S.E.) rappresenta la concentrazione massima di un gas al di
sotto della quale una miscela aria-gas diventa esplosiva.
Il comportamento fisico di una miscela aria-gas rappresentato nel seguente diagramma

Al di sotto del livello L.I.E. (zona 1 del diagramma) non pu verificarsi lesplosione per
mancanza di combustibile, la percentuale in volume di gas insufficiente a provocare
unesplosione.
Al di sopra del livello L.S.E. (zona 3 del diagramma) non pu verificarsi lesplosione per
mancanza di comburente, la percentuale in volume di aria insufficiente ad alimentare il
processo.
Risulta chiaro che la situazione pu evolvere in maniera indesiderata solo se la percentuale in

volume di GAS-ARIA risulta compresa tra i due livelli L.I.E. e L.S.E. (zona 2 del diagramma)
Il ruolo del rivelatore di gas esplosivo (esplosimetro) quello di rilevare una concentrazione di
gas in modo precoce, molto prima che il gas raggiunga tale concentrazione (ovvero prima che
raggiunga il livello L.I.E.), quindi prima che la miscela diventi pericolosa.
Il L.I.E. e il L.S.E sono dei dati strutturati e quindi specifici per ogni singolo gas.
Di seguito viene fornita una tabella con un elenco dei principali gas o vapori esplosivi con i
relativi livelli L.I.E. e L.S.E. per ogni gas.
Insieme a questi valori viene fornita anche la densit relativa in riferimento allaria, elemento
estremamente importante per poter valutare lesatto posizionamento del rivelatore.

Lo stato Gassoso
La materia che ci circonda si presenta in tre diversi stati di aggregazione: uno stato gassoso, uno
stato liquido ed uno stato solido.
Un gas si distribuisce uniformemente lungo tutto il volume di cui ha a disposizione; un liquido
ha volume proprio, ma prende la forma del recipiente che lo contiene, un solido ha sia forma che
volume propri.
Al variare della pressione e della temperatura si verificano dei cambiamenti di aggregazione e,
conseguentemente, dei passaggi di stato; queste due variabili sono importanti per lo studio
macroscopico della materia, ma altri fattori possono influenzarlo in modo rilevante.
Si definisce temperatura critica la temperatura oltre la quale possibile liquefare un gas per
compressione.
Si inizia quindi a distinguere un gas da un vapore: il gas sta al di sopra della temperatura critica
(non liquefabile per compressione), mentre un vapore sta al di sotto della temperatura critica.
Un altro fattore importante da conoscere la densit relativa di un gas: se in un recipiente
contenente aria immettiamo un secondo gas, conoscendo la densit relativa di questo ultimo
rispetto allaria, riusciremo a valutare se il gas occuper la parte alta (gas meno denso dellaria),
oppure la parte bassa (gas pi denso dellaria).
Importante introdurre unaltra definizione, quella di miscela gassosa: si definisce miscela
gassosa la combinazione di due o pi gas che coesistono in un unico volume.
In una miscela gassosa importante conoscerne la concentrazione dei vari elementi che
compongono la miscela stessa; variazioni di concentrazione dei costituenti possono trasformare
miscele del tutto innocue in pericolose.
Tra le miscele pericolose distinguiamo quelle tossiche e quelle esplosive.
Nei vari settori industriali, oggigiorno, vengono utilizzate pi sostanze infiammabili che, in
combinazione con lossigeno, possono originare miscele esplosive.
A particolari concentrazioni una sostanza infiammabile, con sufficiente apporto di energia, pu
dare luogo ad una reazione esplosiva. La scienza che studia questo fenomeno prende il nome di
esplosimetria.
Se da un lato vengono impiegate sostanze infiammabili, le industrie sfruttano molto anche
sostanze la cui tossicit rappresenta un serio pericolo per la salute.
Si comprende allora la necessit di sviluppare dei metodi e apparecchiature di rilevamento di gas
tossici.
Parallelamente allesplosimetria sorta allora, unaltra scienza che prende il nome di
tossimetria.

Tossimetria
I gas o vapori aggressivi provocano sul corpo umano importanti lesioni a carico dei diversi
organi e apparati. A differenza dei gas o dei vapori esplosivi, per i gas tossici non possibile
individuare un valore di soglia al quale la miscela si rivela pericolosa, poich in funzione dei
tempi di inalazione compaiono manifestazioni di diversa gravit, queste le pi frequenti: tosse,
dispnea, edema polmonare, nausea, vomito, compromissione dello stato di coscienza, coma.
Il monossido di carbonio si combina con lemoglobina occupando il posto riservato allossigeno;
lemoglobina diventa cos incapace di portare e di cedere ossigeno alle cellule.
La tossicit si esplica come effetto di un ridotto apporto di ossigeno alle cellule (ipossia).
importante dire che il monossido di carbonio (CO) si lega pi facilmente allemoglobina
dellossigeno, questo significa che anche respirando basse quantit di CO si riduce la possibilit
dellossigeno di legarsi con lemoglobina, giungendo ad una sofferenza tessutale.
Importante anche il tempo di esposizione: con una percentuale dello 0,01% non compare alcun
disturbo, appena sale allo 0,05% con un tempo di esposizione di unora insorge cefalea anche
intensa; un tempo di esposizione pi lungo di unora porta alla comparsa di irritabilit e
confusione mentale, vertigini ecc.
Dopo unora di esposizione allo 0,1% di CO nellaria inspirata compaiono coma, convulsioni,
insufficienza respiratoria e morte.
Forniamo di seguito una tabella con le concentrazioni critiche dei principali gas tossici.

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