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NATALI
SOCRATE
NEL GIUDIZIO
Paganesimo
Cristianesimo nascente.
a8colt piceno
Giuseppe Cesari
1912
Editore
PROPRIET LETTERARIA
Ascoli Piceno
Stah.
9k\
Introduzione
Le Apologie
Socrate e gli
la filosofia
pagana.
Apologisti.
mentre
la
aspre,
di
sua propagazione
le
si
il
Cristianesimo
attra-
persecuzioni e di
jjole-
fa pi vasta ed intensa,
difficolt e le oi)posizioni,
sorgono
il
germoglio entro
dai
il
versano
primo
tlosotche,
nel suo
confuso
(contro
letterarie,
vertono ad un giudizio
di
esaltano
loro
1'
tutte
opinione
sfavorevole intorno
le
armi
morali,
pubblica, la conalla
nuova dot-
4
dalla
spingo
trina; lo stato,
ad
procedo a togliere
ostacoli,
devono
riflesso
Orbene,
le
Apologie sono
contro
la critica
offesa,
1'
si
cimentano con
Apologisti
mentre fanno
filosofia
antica sono
in.
una
a
Per questo
fortificarsi dietro
di
sintesi
fede
di
trattare la
e di dot-
pagano
critica al pensiero
costretti
sussidio delle
e alla
come
fede
loro
l)olemica, esaltano
paganda
la
Paganesimo,
il
il
rivelate.
si
trina, e
filosofia,
immune
che essa
stato,
essa
un
una
dalle acche.
guarda
e rispecchia la verit.
le
solida di
gli
e superare gli
una base
a dimostrare
addestrarsi
lo
violenti
purificarla
filosofcbe,
mezzi
colpi
loro fede
alla
argomentazioni giuridiche e
cuse infamanti,
con
vigore e vitalit.
quindi parare
devono costruire
conservazione
sua
della
Cristianesimo
al
devono
(cristiani
forza
politeismo,
al
il
cuore alla
e di istruzione dialettica.
mentre
(3os,
il
e nella
pro-
di
pi delle
composizione e
dotto sopra un
pienza
di
esplicazione
sapienza
parallelo tra la
cristiana.
Per
acquetare
filosofica dei
le
la loro dottrina
essi;
ci,
con la
ben
filosofia
inteso,
dogmi, con-
pagana
violenti
ostilit
la
sa-
dello
anch'
civili
pagana
non infirmava
porre a confronta
e dichiararsi
il
concetto
filosofi
che la
die una
sapienza
divina rivelata
Studiando
quindi
la filosofia cristiana
rono,
dove era
fin
tra la
pagana
filosofia
da esse architettata,
possibile,
filosofia,
rapporti
sola
la
flosota,
dalla
una fusione
Apologie tenta-
le
delle dottrine
tro-
rono
la via alla
Per
nel Paganesimo,
gli
il
loro
raccostamento
il
e spiana-
maggior parte
la
modo aprirono
Questo fatto
spirito.
ci
non sapessero
pienamente
poteva
spiega come
primi
fede cri-
la
loro precedente
pi vitale della
vano infornuito
che
formavano
il
abito
loro
il
Non
ebbero,
invero, la
coscienza.
filosofia
antiche.
La
filosofia
di
anteriore
necessit as-
vecchie con-
le
riannodare
nell'af-
le
fede,
nuove
ma
tendenza a concepire
razionale, ad adattarla
po della cultura
tumulto
delhi rinnovellata
Cristianesimo,
ave-
filosofico
succo
il
loro carattere e
il
dottrinali
il
all'
e della
Cristianesimo
antica
filosofia,
come
la
ne
alle
di-
e viva
religione
scienza e assicurarle
pi
generale
6
Gli Apolo^isti furono
trionfo.
dottrine pagane
si
cbiama
meno
tutti pi o
colti nelle
satori greci,
stino,
si
era acquistata
denza ad armonizzare
Taziano e Teofilo
d'
di
sofo.
diede
si
specialmente
scrittore e
le
i)resvSo
alla
filosofa
i)agana,
senza
en-
fioriti
filo-
la ten-
istin-
che
tuttavia
formulare
ci
loro principi
avanziamo verso
pagana
schema o sistema
quel
il
di
ispirazione diabolica,
col
come
compromettendo
lina
filosofi
per
il
quella alle-
che
sembrava
favore e
1'
indul-
e perfino a
manifestazione
la
sapienza e intuizione
considerare la
x>^^i'^^llela
alla
filosofia
legge
si
come
ad ammettere la profonda
pi celebri
denuncia
la
Cristianesimo
compiersi felicemente
aveva
che
rispetto
sentimento cristiano
opera
pi
pagana viene
for-
Ma
difi-
dei
greca
giudaica,
ci
sintomo, anche
Quale
il
fu la
rendere pi pura
Evangelo
meno
ed esclusiva
spregevole, di politeismo.
causa di tale
mutamento ed
avvers^ione
"
Fu
una eresia
diffusione di
e la
coiiipai'vsa
111
Gnosticismo,
e eruditi letterati
meta
sulla
Gnosticismo,
dei
Saturnino, Marciano
lentino, Carpocrate,,
dottrinale,
del II
Va-
Basilide,
erano
pi
dotti
da concetti teologici
il
Cristianesimo e
muovendo
denti, giungere,
La
dalla fede,
loro cultura
dalla malefica
fossero iruscitate
attribuirono
Tertulliano in poi
flusso perverso
diffidenza e
il
facile
brama
la loro
mentre
aveva
li
istigazione
il
di
tratti
Apologisti
gli
le eresie
demoni, da
dei
all'in-
questa
la
difficili
numero
dei proseliti
dotti,
le
opere vo-
dei
seguaci, e
di
il
Gnosticismo,
Cristianesimo, esso
rore e
di Giustino.
stinguersi
il
essi,
che
nel dar
forma
Tra
gii
gii
generale e
ai
ter-
ai
temi)i
donde
Gnosticismo.
il
giudizio
alla filosofia in
si
un
ispirasse
sospettava neppure
si
Terrore e sdegno
credevasi provenuto
che
YvwaL?
della
prece-
sec, aumentando
luminose
religioni
sec.
uno
perfetta
indagante
del Cristianesimo, e
fuori
in errore,
della
le
alla
adunque,
e
il
Ma
Apologisti
filosofi
in
esprimono
particolare,
intorno
da
ci
desumono
antiche.
filosofiche
8
1'
abito e
la
ousto
il
zialit e
uomo
di
razione e
1'
Tertulliano era
pensiero pagano
della impar-
di salda
attinse
1'
asi>i-
\)m largamente
(die
il
cul-
sod
Cristiane-
atteggiamento favorevole
sottraesse
alla
Mentre Minucio
influsso di essa.
all'
quantunque
filosofia,
fra
nuove dottrine
fiamme
ritrovarvi
contro
inveisce
il
infernali,
filosofi,
li
si
il
germe
filosofia
questa,
di
da
di
('om[)iace
si
Felice s'era
Cristianesimo e la
il
non
Tertulliano
esse,
tra le
figurarseli
di
il
Cristianesimo dalla
Tertulliano
fu pi
filosofia.
rigido
pii
si
occupa
fisiche; spirito
gli umili
fede
dei
filosofi
attra-
indulgenza, ])OCo
di
e delle disquisizioni
si
preoccupa
di
meta
tutelare
nuovi
i)roseliti.
gii
fronte
critico e di demolitore,
lui
influssi di
al
varie dottrine da
una
pensiero antico
lui
stu-
})osizione
di
e natura dei
dogmi
dalla scuola di
Finalmente
cristiani.
Arnobio,
letterato e
il
Lattanzio,
filosofo
disegno
di
uscito
per natura
Minucio Felice
j>i()vaii(losi
meno
])i
tutto
di
come
morale e
dottrina
nesimo
della eccellenza
<1all'
opera
])ensiero
sembrasse avere
omaggio
rendere
le
si
segni i)recur-
un
accordo
si
giunge
quella
mantenne
un carattere prevalentemente
ne furono
radioso
di
antichi.
e teologico,
che verso
180
il
a})-
esegetica
rinno-
spirito ajologetico,
pii
cultura
dall' et
alessandrina
un materiale prezioso
in poi,
Clemente
libro degli
trov
il
assorb la greca
scrittori greci
])i
])er
ai
filo
grande
stesso
egli
l'Oriente, la Grecia,
nazionalit, :na
i)rofani,
di studi
come avverte
Alessandrino,
Stromati, viaggi
maestro
centro
forn
sandria
anche
quivi,
ai)ologetico a cui
1'
del-
la
I.
mas
morali
i)olitiche e
nel
che
cristiani.
particolari condizioni
sofici
opera
all'
afterinato ])rincip in
cre
il
filo-
filosofia
la
tra
alla
tramuta in un confronto
a
Paga-
il
(histianesimo e a colpire
il
Oistianesiuio
aveva concesso
[)ieno
preannunciato
pro[)ostosi
eccessiva e normativa,
illuminato, atto a
dispregio
nuova
cristiano,
di Lattanzio
ol
che
e quidlo
il
prove e
le
Ai)()l()j^isf
j^li
combattesse
che
assoluta della
Giustino,
di
pagano
una parte
sofia
volle ])resentare
filosofica
ad un tempo ne traesse
sori
die
ci
(Panteno
famigliarit
massimamente Platone,
in
Ales-
quivi
con
gli
oltre a cono-
10
opere
8C'eie le
nativo di Alessandria, ud
di
Ammonio Sacca
tempo
del
ecclesiasticlie
della
da
nutr^
la
sforzarsi
gente colta pi
mazioni
le miti
clie
tendenze
di
da credere che
Naturalmente
piti
invano
filosofa,
Giustino,
Lattanzio, di
di
da
cercherebbe
Apologisti
negli
filosofiche antiche e
delle dottrine
essi formulati
intorno alle
per
giudizi;
fram-
scuola
cosa
sa-
della
notizie
di
della
qual
la
giudizi
affermazioni
damento
pa-
il
difa-
le
filosofa a
si
congiungere
segno
tal
di
invettive di Taziano e
le
Tertulliano contro la
di
e concilianti
Ed
Cristianesimo.
sulla
dogmatica
nella sua
i)oi
])oi,
Clemente, fu scolaro
lezioni di
le
fondatore
Origene
suo.
il
fon-
Apologisti
gli
nella
tempo,
pagana
glia
anche
stiana.
le
menti
Platone,
caratteristico del
delle sue opere,
avvivate e rischiarate
per
fiorire
il
II e III
per
Stoicismo
anch' esso
dei primi
scrittori
le
sec,
della
relazioni
rinascente
cristiani
(cfr.
della
allora e di
sibile
le
le
copia
la
con
filosofia
facile
Tertulliano),
cristiane.
La
filosofia
greca
lo
dominio
il
filosofo
Apo-
dagli
}iii
acces-
massime
cri-
neo-platonica
natura
sua
abba-
fede
dalla
filosofia
per la
o sotto
con
anteriore a Socrate
11
meno
dagli Apologisti
conosciuta,
e pi distrattamente giudicata,
una
imperfetta
sa])ienza piii
vagamente riassunta
])i
quella ])latonica,
di
e fallace
gi panteistica
che
politeistica,
Di Socrate,
sfatare e distruggere.
tuttavia,
per
Apologisti
hanno
una
piuttosto
sua
la
ciceroniani,
abbastanza
cognizione
approfondiscano
sua
la
tramite
il
voleva
Cristianesimo
il
lucida e
dottrina
generale
figura e la
efficacia
Certamente
Socrate
solo
il
apparve
mondo
agli
che
di lui
sua
filosofia,
si
ebraico.
di
con la loro
quali
presentirono e preannunciarono
fede
del Cristianesimo,
Profeti del
prima
che
filosofo
uomini
vissero
V avvento
gli
non
meno che
poich
il
Apologisti
luminosamente
formarono,
sapienti e
ricordo
Socrate
di
glorioso,
il
concetto
valore e una
germi della
mente
filosofia
pensiero
di rilevare
Fimportanza
giudizi
simo prendeva
filosofia
le
filosofia,
forma
di
di
le
si
maggior-
quali
filosorta
Apologisti
momento
sistema
considera
si
idee degli
nel
se
platonica e stoica,
apparisce chiara
in cui
il
cristiana,
si
propone
intorno
Cristiane-
contrai)poneva
alla
pagana.
Cos,
di
il
seguendo
della
le
traccie
personalit e
12
della dottrina socratica, e inquadrando tale
si
zioni pi
a
i)otr
giungere
ren)ote tra
il
stabilire le origini di
conoscenza
filosofia e dei
anclie a rischiarare
nel
filosofi
alcune
rehi-
pur
lontano
posteriore Patri-
da Cristo
nel
con-
Capitolo
Socrate
I.
fra
il
160
167)
il
e cultura t-losotca
di
varia,
davanti
al
temperamento
rivela
(1)
nuova
fede,
quale
la
dischiude
venerare
le
discordanti dottrine
grandi maesti
accordo fra
onde
dell'
antichit e di
filosofia
che
filosofi(die
del Cristianesimo e
del
spirito
II
sec.
rispettarne
pagana.
Cristiano
pi
contrastano
che
dal
forte-
pensiero
erano
considerate per-
Sardanapalo
verse ed errate.
al ])ieno
impedisce
il
mente con
lo
gli
la
Cristianesimo e la
il
non
e,
di
tlosof(M)
permette
filosofo
di
suoi
(1)
Freppel
Barth-Aub
-
insegnamenti
licenziosi
fede, sono
ogni
(3);
(2),
il
prototipo
Antistene,
Diogene
da Giustino
(2)
Giustino.
II 'Ati.
7.
(3)
Giustino.
II
12.
'Ati.
sicle.
Saint lustin.
la
disprezzati.
Paris 1875.
Paris, 1885..
14
rileva V abito e
in essi egli
l)oicli
dei filosofi
Ma
il
nome, non
dignit
la
(1).
quanto energica
la
patibili
stima
Cristianesimo e
il
Platone
la fede.
Giustino, che
di
mostra
egli
Stoici meritano la
e gli
riconosce
connesse
platoniche e stoiche
Socrate, mentre
lilosofici,
pi
ammira
come
Ma
cristiano.
crate.
Ei'aclito,
fossero
che
filosofo
il
d'
i)i
dogma
cri-
anteriore a
sistemi
dei
dottrine
forjiie
fisi-
indiscusse
santi e
della filosofia
le cui
sembrano adombrare
monoteismo. Pitagora,
pensiero greco
che
Pi Giustino
(2).
gli
che e cosmogoniche
di
col
non
Cristo,
di
piena
loro insegnamenti, se
tanto
che sembrano
])er quelli
le cui
filosofi
si
fulgidi
campioni
impone anche
al
[)articolare
certamente studiato
sopratutto
avere
non
di
degli
il
cui
di
il
Fedone,
filosofi
Giustino
(2)
E.
'Atz.
De Faye. De
1'
TI
E.
De Fave
distinta che
di
3.
'Atz.
infliience
du Tini
de Platon sur
la
Pepubblica, e
(,'>).
(i;
la
si
cognizione pi ampia
una
Socrate
altri
Critone,
il
Timeo,
Op.
cit.
p.
177.
tholo-
Sfction
15
iiinia
tati,
Socrate
<li
Quanto
le
ma sempre
processati, martirizzati,
parevano
la loro fede,
processato e condannato
sua propaganda
ma sempre
a morte,
sua difesa
e forte nella
tato di sottrarre
demoni
ateismo e di empiet, e
di
modo contro
sempre
stiani, poicli
essi
morte
la
saggezza di
la
combatteranno forse
Il
uomini
la verit. Essi
corruppero
mente
di Epicuro,
Socrate
Erac^lito,
Cristiani
rivela fin
prime
dalle
pagine
da questa
I.
Platone
(2).
nella
li
non
combatt,
Apologia,
le
mette
bocca
li
in
si
quali
sua difesa
ispirazione i)er la
1'
viventi
della
che
])arole
alle
Cri-
(1)
fanno pensare
de-
della
Tale
fede.
somiglianza
l'
1'
o])era di
aveva voluto
Cristiani: Socrate
Socrate
liberare
mazione
trodotte
di
societ
dottrine
Dio
delle cose
suoi
giacevano sotto
civili
il
1'
])erniciose
e religiose e di
divinit.
(1)
Giustino
(2)
Bahth
'Ati.
AuB
5.
Op.
II 'Atc.
cit.,
10.
pag. 41.
di
il
affer-
avere
Dei;
la fede in
sovvertire
seminare
dei
concittadini
e nuovi
nuovo Verbo,
accusa di
opera
una sicura
nella
ini
un
V ordine
culto a nuove
16
La
con
a
i)re()ccnpazioiie di
flosolia
la
conciliare la fede e la
tradizione
serbato un profondo
socratica.
1'
ma aveva
la
stianesimo. Riconoscendo
^;oncetto e
pagana,
tanto
tra essa e
universalit
spirituale
gli
Cri-
il
della
uomini passati,
grandi pensatori
verit e
mise che
delle
{iftermazioni
jjgani,
di
carattere
cristiano,
anime
giuste
Cristo non
di
che
includeva
seno
nel
del
condanna
la
Paganesimo
erano
che di eccelso
ci
Pagani avevano
i)ens;to e
tramandato. Se-
nonch, com])reso della divinit del Verbo e della soprannaturale origine del Cristianesimo, non pot considerare questo
apparve a
tlosofiche
lui
tempi e veduti
le
anime
ulteriore e
sa])ienza,
come
di luce
nella
comunione
ci'istiana.
di questo riferimento
riori
un' anticipazione
proiettati
prima del
dall' intelletto
pii
Come avevano
che con
la
sua
apparizione
rivela le verit
divine;
verit, per
il
cui
il
virti
nel
X'(oq
potuto
nella
Cristo
assunte
perch
il
flosoO
sua
ante-
pienezza,
mortali e
perfezione
Cristianesimo semplicemente e
sem-
mondo redime
in
gli
di essere
dei
del sole,
brillare
degne
di Cristo,
del Cristia-
oscurit
nella
vissuti nella
dottrine
solamente cristiana.
di
compiu-
Ma
prima
17
venuta
(Iella
bandonato
semenza
di CrivSto,
inoido
il
sue
alle eieclie
s,
forze;
Xyo?,
il
Dio
ab-
a gnisa di
forniti di
il
germe
Non
tutti
parteci-
come non
tutte le
ma
XYOj;
il
aTTsptxarLzc;,
pupille,,
germin in quale
a7Up[j.a'ci^?
in quale no, in
s,
come segno
visibile della
nesimo
allarga
si
confondendo
umanit
gini r
bello Ila
mirabilmeate
abbracciando
Quindi
intera.
prodotto
il
santi,
ma non avendo
luce,
Cristianesimo
alla
merc
il
(1).
XYO(;-Cristo,
ridona
volont.
Il
al
martiri del
umana,
fragile
gli
niente
natura,
creatura la
errori e le colpe,
ma
Cristianesimo rivelazione,
discor-
Pertanto, niente di
sua intima
alla
e di
riferire
potuto nessuna
ragione
buono
sono riuscite
della verit,
estraneo reca
spazio,
propag-
deve
si
sapienti,
e nello
remote
che di
pagana
Cristia-
il
le
sue pi
tutto ci
la filosofia
tempo
nel
nelle
])ii
presenza sua.
Giustino,
di
la
ad un
libert e
tempo
la filosofia vera.
Dominato da
giunge, per
1'
concetti
questi
influenza del
X^(o^
sentimenti,
GTUcpij.axLz?,
(1)
Bakth
Aiiiio
Op.
cit.,
pag. 98 e
ss.
il
Giustino
a riconoscere
Cristianesimo;
18
coloro die vissero col Xyo? furono Cristiani anche se passa-
rono
i)or
tutti
atei,
loro simili,
Misael, Elia
in
non poterono
parte,
perch
zione di Cristo,
XYoc, altro
X^o?
il
turale di grazia
Tra
degno
nomini
ed
ufficiale
si
rivelato
all'
alla
bocca
aveva ])redicata
si
non
I.
p.
(1)
Giustino
II
(2)
Giustino
(3)
Giustino
(4)
E.
172 e
Havet
ss.
condanna a
e raffigurato
il
loro in-
e tutta
Ecco V omaggio
(3).
greca,
filosofia
conobbe certamente
ha dubbio che
le
i)arole
tri-
Apo-
1'
che
nn nuovo
(4).
la
di dischiudersi
la verit
inoltre,
vi
V opi)Osizione dei
hanno svelato
logia di Platone,
pi
Cristo,
costni
il
esita a
hanno combat-
di
non
incontrato
manifestarsi in
di riverenza che
Socrate
Giustino
hanno patito
la rivela-
comunione sopranna-
perch entrambi
gli
hanno
])ropaganda
nella loro
il
quella
semenza del
la
Cristianesimo,
del
Dei, educato
falsi
una
i)er
avvicinato a Cristo.
di essere
tuto
dopo
dei Cristiani
])ossedere
altro
stesso,
possedere
(2).
x)recursori
(1).
cbe
YO? altro
e,
'Atz.
Lo
46.
5.
Paris 1873
Tom.
10
Pi volte Giustino
e ribadisce
<Jristo,
e la violenza, fra la
visse
Jobbe soltanto in
meno
verit e
comunione
in
parte
1'
col
il
ma
ma
Xyo?,
anch' egli
lo
co-
(1),
efficace di
Cristia-
nell'
tro,
semenza del
concetto che la
il
nesimo introdotta
Nessuno
infatti
tare
sofi
martirio
il
e filologi
Cristo aveva,
l)agana
si
paure
(2).
artigiani
intenderlo e di disprezzare
di
una relazione
de altres a stabilire
i
Profeti e
e svilupy)ando
la tesi
tra
che
anima, alla
dai Profeti
col Cristia-
encomiabile, ten-
grandi
i)ensatori
1'
filosofi greci.
la
all'
inunortalit del-
In
(o).
lui
per
quella vi di giusto ed
in
filo-
i)ersone
nesimo quanto
j)agani e
ma anche
Der discepoli,
ad affron-
Platone
anzi
si
oper come
])rovenne
una prima
])er
(1)
Giustino
II
'Ak. 10.
(2)
Giustino
II
'An. 10:
ix iipouc,
(3)
Giustino
Bardenhewer. Op.
cit.
lo
XpiaTw Se
xai
YjV
xal
p. 71.
cit.
voi.
-foc;
Scov-paioug
biz
iaxiv v Tcavxl tv
Voi.
xco
stesso
.)
V. p. 728.
20
a-soaaT'.v.c
Mose
cui legge
la
tutto
1'
antico
crate e di Platone,
con
rit
si
di
che insegn
la
ve
morte,
mo
santo ,
il
della
dello
il
virti
la
quello
che allarg
saggio ,
So-
soluzione
era affaticata
si
suo
nel
alcuni dogmi
cristiani.
prepar come
sistema
Come
Socrate
pivi
i)ii\
ne
la dialettica
intu la
schemi
gli
di
d'
Phtone
la filosofia di
accorse Giustino
del
particolare di
cetto generale
veniva a
Cristiano
di
Uomo
confondersi
Pi tardi
).^(oq
concetto
il
col
con
Clemente Alessan-
(1).
II.
sec invano
Giustino
si
verso
fiorito nella
cercherebbe P indulgenza e
i
dominato da uno
vuole oppugnare
filosofi
pagani
aspramente deride
polemico,
(1)
A.
il
quale
gli
tuttavia
si
Harxach. La missione
Traci,
it.
di
amara
ironia, egli
venerazione
Taziano
spirito di passione e di
i
la
loro sistemi.
Mos
pagana e
e di Pro-
contiene entro
e la
propagazione
Booca, 1906
p. 194.
questi
limiti
del Cristianesimo
21
scagliare accuse e sarcasmi senza
a r go ni e n t i
Eraclito accusato
sono tacciati
e in tutta
sommariamente
Taziano
frase di
sola
espone
la dottrina dell'
co
Se
si
istorie,
senza mostrare
le loro dottrine.
ricorda
Socrate,
colpirlo con
dove
dileggio e ironia, e
si
si
j)u
la
filosofi,
concorda questo
stoi-
mancata
(li),
pone in evidenza
pensi
])ossibilit di
di
filosofi
Una
Democrito
condannare
di conoscere ne])pnre
(3).
la
Platone
furfanteria, Pitagora e
di
di ridicolez:sa (l).
un temperamento
d'
cristiano lieto
scrittore
a quelli
gli
filosofi
Empedocle
sn[)erstizione,
10
e ribattere
coiifiitare
co n t r o v ersi
silen-
dedurre
Ag^oc; npoQ
ri)
Taziano
(2)
Taziano
id.
(8)
Taziano
id.
xXsou^
xa'l
(4)
de
la
A.
scritti
aj)partiene, secondo
Taziano
di
di
1'
il
(4).
sXXrivaQ
n)ina la polemica e
che
dogmi
gli
3,
17.
oat-.g
xwv Sxaiwv
xw xax
stor^ysrxat.,
xr^v
xTipooatv
Xyw
Puech - Recherches
sur
le
Apologisti
quello dei
assumono
in
nn atteggiamento analogo a
essi
flosoti
filosofia
quale tono
il
fiero e
poich molto
probabilmente
V apertura
una scuola
nit e
di
analogia tra
1'
(1).
loro
scritti
come un segno
pagani, e ne
1'
dialogo
e le
1'
polemiche dei
filosofi
adattamento cristiano
platonico apocrifo,
affi-
di
un
cui
in
tore, e
scritti
gli
amarono
le
Cinici
della
del Clitofone , e
certa
morale
imitazione
Atenagora,
il
Greci
fiorito
verso
il
190,
dogmi
ai
cristiani.
Della
rado
si
tempo
ricongiunge a Giustina
le
filosofia
egli
guarda con
le loro
(2)
oc-
e gli
dottrine
cristiani.
Atenagora di
(1)
suo.
si
fine
dei
Taziana
quanto
filosofico del
Preoccupato del
studiarono
Socrate
ideale
con parole
si
del
ecco
stoico-cinica,
per
Socrate
il
Una
(2).
raffigurarsi
di
di uguagliarlo
in tutti
apologetici,
Apologisti
gli
cristiano,
Rauschen
PuECH
A.
Patrologia
op.
cit.
pag. 68.
pp. 41,
101.
dagli
Ateniesi condannato in
Antiochia,
d'
suoi libri ad
di
lui
fiorito
(1).
i)ur
esso verso
il
180, ne^
sopratutto di mostrare
Autolieo, intende
1'
ec-
provare che
le
antichit
una specie
greci
sofi
mette
di
scrittori
seme
cogliere alcun
Epicuro e che
di
pii
come
demoni. Gli
non
di
ammirare Platone
di verit
campo
nel
un
fascio.
gli
filo-
per-
gii fa con-
malvagit dei
ispirata dalla
non poterono,
pagani
inizi
gli
suo
avviso,
Paganesimo,
del
ed invocare
mi futuri
insomma,
al
demoni. Incomi)rensibile e
egli
nell' affrontare
e strane fantasie
Epicuro, siano
le
siano
le
prestar
filosofi
nemmeno
noscere la verit
platano,
coraggio di Socrate
il
la morte,
un
illusioni
aftermazioni
teistiche
di
Socrate,
Non
si
tardi Tertulliano
che
segu
il
sapevolmente
alle
(1)
Atenagora
(2)
Tkofilo
del
sistema,
filosofia.
fossero
HI,
2.
soltanto
attingendo incon-
pensiero pagano,
Upc, Axixov.
(1).
Taziano e Teofilo, e pi
fonti
esse
si
ribellavano
24
a
tutto
che
(^i
mostrasse
presso
tutta la filosofia
ad Escula])io
demoni
venerati
Non
doveva turbare
per Socrate
logisti
T)v
'^iXoGfcov attribuito
1^(0
11 o al
scritto
])rincipio
del III
degli
mentre
secolo,
teorie e
1'
autore
col
aggiunto
torto
allo
argomenti
desunti
suo disprezzo
sa})ienti,
di
terrene,
])er
fine di
lui,
ridicolo,
Harnak
Fkeppel
L-:con 4.
il
si
i)er
iXXyjvag
Giustino
Per
Socrate
illusero di
solenne
tlcl
Les Apologistes
vale
si
si
sol-
del
credono
penetrare
il
dichiarazione
Ciist.
da
un posto
Socrate
1'
politeismo mediante
pagani.
anzi di
ignoranza
Miss, e piop.
di
svelare la malafede di
Socrate
(2)
confutare
filosofi
lodi,
di
1'
apologeti(die
li
(2).
ti^jq
incapaci di conoscere
(1)
1887
dai
superbamente
cose divine.
ris,
al
L'autore tende a
notevole.
dopo
oiiere
probabilmente
riferirsi
TuapsiveiL/tc
fine
tale
di
contraddizioni
delle
colpisce
li
A^o?
nel
Ai)o-
AtaGopjic;
Per contrario
in lui
(1).
rls[)etto
si
i)roi)en-
che
il
del
immune
sua
anche quelli
ritenersi
aveva
un gallo
andare
e tale
filosofi,
ai
Pu
cos
filosofi,
sacrificio di
il
idolatria
all'
e,
sione
politeismo
di
disprezzo.
morente
ordinato
Xon credeva
Nepi)ure
'?
grandi e
i)iii
Socrate
10 stesso
segni evidenti
di
p.
chrrtieiis
senso delle
dell'
oracolo
221.
an
II sicle
II serie.
Pa-
25
ra
sii])icnte
i!
eccelleiizn,
i)ei'
dichiara va di nulla
come
ironia,
tile
una
in
faceva ci
sot-
])er
attribuiva sol-
sa])ienza
quando
Minucio Felice
teneva accese
presentava
si
storia di
eloquenza
di
avvocato
(2),
mezzo
cui
menti
le
il
agi-
accinse a scrivere
si
190), cio la
dall'
di
societ dotta in
operata
di iiisuperbiriie,
(1).
tate le coscienze,
il
imece
non
nulla,
c',uli
(]uest()
insigne, notissimo
gevole,
nui
])er
non saper
e se at'eruiava di
tanto a Dio
sapere
1'
Octavius (fra
una conversione
Ottavio sopra
al
])a>ano
il
180
il
Cristianesimo
Cecilio,
conversione che adombrava e rii)eteva quella operata da Minucio sullo stesso Ottavio. Ecco
il
zialit di
il
nesimo,
filosofo ])orre di
rimuovere
larghe linee
filosofia
con
filosofia
obbiezioni
le
tradizionali,
con im])ar-
ii
Cristia-
riassumere a
la religione
1'
suo cn)]>ito
Paganesimo
le
strare la veridicit
questi con
fi'onte
quale
la
per
dimo-
spiegazione
nel
cam])o
di
della
idea di conciliare
pjir
(l
[Giustino
(2)
BOTTKKO
Anno V.
?]
Voi. VI.
Fnsc.
venient philosopbicine
1901. pp. 84-40
sicle
1865.
Octavius
Ili)
Ldcon
sous
S.Cyprien
r.pc,
"EXXyjvag
Minucio
di
Pichon
et religieux
Fkeppel
III.''
intima
Ayog uapsivetixc;
L'
1'
Cristianesimo rivelato,
col
la filosofica
Lactance.
le
et
lgne
Felice
(Eiv.
f]tnde sur
di'
(Vlise
le
flos.
niou-
Coustantin. Paris.
d'
Afrique
au
III
26
e
non
l'
lo
il
suo
conseguire
altro
libi'etto
egli
conii)reso, per la
qual
cosa, di
antichi
gli
la resurrezione
filosofia
cristiano,
prove
di
Minucio
nofonte e Platone
rifulgono
dell'
per avere
corso nel
campo
cristiani. Infervorato
dell'
chiamati
lui
nobilmente
vuole lasciare
parlato
nome
il
di
nella difesa
della
ragione
Minucio
Socrate, u
coi
metafisica,
un naturale
ado-
si
alla
speculazione.
della
da
monoteismo; Se-
togliere dalle di
da poeti e
raccoglie
libero
per
umana
egli
greca e romana,
dei corpi.
l)ensatori antichi le
della maest e
stessa
avevano
filosofi
flogma
ogni
Quindi
monoteistico cbe la
insegna e che
religione naturale
se
del-
dogmi
nemico
avversario,
cupato
dimostrare che
di
necessario, e falso
e
che
le
alte verit
il
quello di una
provvidenza
filosofi
dall'
argomentare intorno
mostra di
ad nos
, e
responso
per
dell'
1'
che
lo
proclamava
il
lui
data
])iii
al
il
alle
a So-
aderire
interpretazione scettica da
oracolo
rivelatrice^
nihil
famoso
sapiente di
27
tutti
uomini
gii
pagano
Ma
(1).
umana
metafisiche, di chiarire
al
il
filosofo
mondo
il
per confutale
del
verit
le
mondo soprannaturale
con
tinte
(H).
esagerate,
dei fenomeni
dalla terra
tesi
misteri di
la
potere di raggiun^^ere
Socrate,
come
Ottavio,
risollevi
Neo-accademici e
forte,
al cielo.
Socrate
Pirronisti,
coi
quantunque assertore
terialista,
agli scettici,
non tenere
una
di-
non
di
fautori del
elogi elargiti
chiama costui
monoteismo
da
Oecilio
scurra atticus
(3).
Anzi Ot-
Socrate e
e dichiara di
in pregio
un
consigli di
demone maligno
va
uide e tutti
gii altri
Lo scetticismo
sono
le
cui errori
Socrate
di
cui
P assistenza
assertori del
sostenere
(1)
MiNUCio Felice
Mix. Fel.
Oct.
17.
(3)
Mix. Fel.
Oct.
19.
(4)
Min. Fel.
Octavius
Oct. 38.
5,
6,
Socrate
13.
(4).
demone
;
la
Mile-
pagani. Si
filosofi
monoteismo ed
(2)
del
demoni
enumera come
cristiano
ravio
al
che Ot-
esperti di
non compare,
28
e^li
iioii
compare
Deoviiii
(li
copiosa a Minucio
Felice. Ep])ure
Ma
non
si
Deorum
forinam
suoi
filosofi
natura
dato a Seno-
costui
di
Dei sui
De
iiatiira
1'
De
modello e di fonte
di
epiteto di socraticus
1'
agli
1'
in persona
se Socrate
conobbe
fin
del
i)asso
xVpoloiia
nel!'
solo Dio.
quel
in
iiepi)nie
discepoli,
Socrate
quale
la
intorno
o|)inione
tanto che
ino,
tempo, e
afferm
filosofi
fine })olemico e
X^er
giuri Socrate,
Cecilio
il
(1)
(2/
come inezzo
Contuttoci
teiii)i
antichi
la
fonte
uuiana
che
intese
Min. Tel.
Oct.
Oct.
in-
prima del
indagine
sono
gli
li
Min. Fkl.
(2),
ribattere
nell'
filosofi
ed
giovi
a lui
vero
resta
del suo
filosofi
in-
col Cristiane
dialettico disi)regi
ragione
della
limiti
Minucio Felice; se
non ])erch
derli
essere
cristiani dei
metafisica.
di
Cristiani
alleati
essere stati
nel
(1),
19
20.
Cicor.
De
nat. Deor.
I,
12,
31.
Capitolo
li.
campo
il
ecclesiastica
teologia,
si
Alessandria, con
la scienza
co-
jre-
Oriente
in
onde
vera e propiia
nobio e Lattanzio,
tranquilla e
1'
Tertulliano, Ar-
mezzo della
[)er
scuola
di
Perci
fe<]e
filosofia e
Cristianesimo stringono
pi
legami e la
loro
coordinata
pii
alla fine di
fase,
entra
nel suo
scritti
Freppel
(1)
di
Tertulliano
Tertnlliii
Arabe.
I.
fil.
-
1905)
La
La
psic.
di T.
di
les
Piohon
rigoglio e
Monckax
del II
Histoire
origincs jusqu'
Lactauce. Cbap.
Bonfigliuoli. Tertnll.
l'
litt-
iuvasion
I.*^^"
e la filos. pag.
L'Apo-
(Riv.
Diorale
(1)
massimo
dogjui.
Paris, 1887.
raire de
ai
rapporti
con
filos.
la
fIos.
stoica, (id.
1907;.
La
30
e
e teologici.
rali
le
si
i)iincipio del
il
neofita e
lambiccature e
sottigliezze
le
ma
premesso,
In
ricercano
guendo
il
Paganesimo
se talora
con
di
suo
quali,
di
dei
revspinge
e
essi
l'
medesimi,
dottrine
nelle
I filosofi,
sono
degli eretici,
figurarseli
nessun
cor.to
idea di un raffronto e
Cristiani.
alcuni,
di
di
dei
un
di
in-
insegnamenti,
loro
dei
cos egli
precursori
ma
talora, se-
pagani
filosofi
di scorgere
fa
avviso,
essa,
Se
(1).
quaP
si
V aiuto
compiace
si
filosofi,
procedimento
il
ai
non
comprendere
facile
verit
la
untore sdegna
1'
ragionamento,
del
avvicinamento
crede,
sono
Gnostici,
ed
fra
maestri
ama
egli
Tertulliano non pu
ed Alessandrini che
la
antichi
semenza
del XYOt;,
astuzia
diabolica.
Per questo,
1'
fosse insita
l'
ispirazione
Tertulliano tende
Minucio Felice
disgregare quant'
promessi e
le
un abisso che
ad un
com-
ragione
non arrischi a
])erda e la fede
si
varcarlo.
sano
le
contumelie
di
Tertulliano
De
espiatorio su cui
ca])ro
Tertulliano
(1)
il
ma
juiiuia.
non solo
egli
oggetto delie
1.
Apologet-ens
river-
non va esente
i>ii
si
acri offese.
46, 47.
31
Tertulliano,
prima
di
cristiana intorno
svolgere la teoria
espone
sistemi dei
antichi
filosofi
e incomincia
gli
talit dell'anima,
non entra
liai]0
una
causticit
chiama
in
veemente
linguaggio
di
era quella
senza piet,
egli
tuosa vanagloria
sapienza eh'
dell'
contro
Non
ma
di Socrate morente.
la
esistenza e
all'
adopera per
si
Pagani cinsero
il
oft'u
ca])0
ora^
1'
con
Socrate, (die
il
per distruggere
egli
1'
ma
della verit,
(iella
s])irito.
anima,
all'
Deus
cogiii-
sacramento
tidei
Sane
agebatur. Si
quidem aiunt
revera paeda-
daemonium
ibi
gogum,
etsi
poetas et
i)hil()so})lios.
ma
e,
soi)rattutto,
della rivelazione.
jiorre in
tal
la
1'
opera
doveva essere
viva luce
oracolo
ben
])i
se
di
tutte le
grazia
Socrate era
perch
si
consigliava
grande
ammirevole
vuole
egli
distruggere
politeismo, vuol
in
fuga
di
fermava debellando
alla
da rogbi
non
Deum
Praestat per
hominem
insomma, vuole
ragione umana,
suntuosa
sul
filosofo clic
cora
punto
sua ragione
la
fici
pagana con
nn
Quanto
che
egli
darne e sminuirne
di
et
hircum
1'
tanto
un
agli
Tertl'll.
(2)
Tertull.
(3)
Tertull.
si
pii^i
Dei
canem
et
oracolo
incongruenza di
(1)
particolari della
compiace
socratico, at-
imi)ro diabolico
all'
rileva dai
quercum
suoi sacri-
che
(2).
vita di
demone
del
vuole coli
automa obbediente
Tertulliano
pii
Socrate
suoi Dei e
esistenza del
un pieno dominio
tribuisce a lui
riduce
sa
tormenta an-
vita,
la
'pre-
non
maest
fredda e solenne
la
indagine metafisica.
nell'
(1)
ardente
fede
abbandonare
di
quam
revelaverit,
colpire in Socrate la
sua
nella
comprendere
compatire n
il
ma
snoi misteri.
sci re,
Tertulliano,
non
quia
uescire,
per tutto
per
af-
vii
giovani
una tazza,
dall' orlo di
crudelissimi,
e patiboli
gioriosaniente
il
morte
la
introdurre nuovi
informando
veceliie divinit,
le
sostenendo
])ndicizia,
mondo, ricevendo
ma
giovent,
la
nel)'
De anima.
De anima.
nota
l'
proclamava
negava
il
1'
inconsapevolezza
il
Apolog. 14.
29
pi
sapiente
1.
1,
degra-
(3),
Socrate,
di
ad esempio,
1'
e-
33
sisteiiza (le^ii Dei,
nn
Non sempre
Socrate
clie
si
(1).
offese e di contumelie,
bersaglio di
nosce
poi che
coiiiaiidava
elev sopra
si
il
gli
Pagani, tent
altri
libe-
oracolo apollineo
suggerimento di Apollo,
dal divino
a Socrate
rono
alta, la
sforzi
di
morte
una
errore;
all'
bilitarono la sua
gii stessi
si
memoria.
ora
pensi
(4)
pii
(3),
di
lodi
non
ci
esaltato,
Ad
Ad
Ad
Ad
iiationes.
uatioiies
parve
odio e
lo fecero
morire
onorevolmente
ria-
II,
I,
e di biasimi, Socrate
deve
I,
far
scrittore
abbracciato
De, corona.
4.
nationes. II, 2.
nationes.
se
])er
(4).
Tertull
Tertull
Tertull
Tertull
che
Ateniesi
una alternativa
poi, in
ora avvilito,
(3)
verit
(2)
tutto
(1)
Da
gii
quando
cre-
sapiente e
(2).
Se
cos mossi
potevano
piti
il
battere
di
il
l'
Pagani
sapienza
stessa
Dei.
gli
Dei fosse
gii
chiaramente
V incoerenza e
nobili
negava
pari temjjo
ci trasparisce
sax)ienza di Socrate,
10 Apolog. 14.
il
10.
meraviglia,
impulsivo,
IMontanismo
Cos mentre
ama
Pagani l'accusa
compiace
si
empiet e
di
eh' essi
stati
che
egli stabilisce
Dei
di
pagana per
accen-
degni
pii
dottrine
della cultura
ricordi
beu
alieno
antesignani delle
gli
gli
(3).
Cristiani
si
mentre sarebbero
tende a sofibcare
Socrate fu accusato
ritorcendo contro
(2),
umana,
stati divinizzati,
(1),
corruzione
di
donne
delle
di
filosofi.
riferire a
di
comunanza
jdatonico della
biasimo
di
se
il
paragone
intercede
se
])aragoiie
il
pienza pagana.
La
fini
del
vana
tigi)ra di
(1)
il
ma
si
entro
Tp]RTULL
dilegua
quali
con-
come
si
(4)
possa
scrisse
Apolog. 39.
Serie. A. X, 3, 4. A. XI,
Paris. 1893.
ombra.
e i^iccola
dedurre
grandeggia maestosa
Socrate
Paganesimo,
46.
11.
-
(Chap.
stato
2,)
1.
un Epicureo,
Freppel
(iu
Nuova
35
il
suo
Ad versus
gentes
fra
303 e
il
305, quando da
il
ni festa della
in questa opera di
ma
determinasse in
si
condusse a negnre
gli
conforto
Pagani,
libri
il
ma
il
desiderio della
Cristianesimo
conversione, lo
suo
il
prestabilito
Xon mostra
filosoftca_,
ma
ad una scuola
sfera
liber dalla
due
ordine,
appar-
di
subire
di
della
neo-pla-
Paganesimo
del
di
dei
non
fine
infondate
romana.
tonica; egli
una
di
anche prima
accuse
saltuariamente,
tenere decisamente
che
dice
da alcune
perduto di vista
poi
cri-
Dei pagani.
delT opera
Sul principio
difendere
lui
studio
tale
per pla-
compiere uno
di
tico, nel
Quindi
comporre
limit a
si
prova ina-
Cristitnu.
e la
il
culto i)agano.
libri,
gno
di
njetodo ed
coli'
argomenti.
attingere
Favorendo
dagli altri
e palesa
la
sua ammirazione
scrittori
per
antichit; e si)esso
Come
sente
considera come
il
Timeo,
il
Fedro,
la
per Pla-
pi grande
Apo-
concilia-
dottrina plato-
Platone.
tale
egli
dise-
il
per
il
autore,
Teeteto,
36
il
Fedone,
Ma
Memiione.
il
rum
et
che
il
stante
tono
scolaro
pessimismo
vede
egli
Socrate
di
caratteristico della
i
sublimis
apex pliilosopLoArnobio
co-
di
Giova notare
(1).
filosofia di
scetticismo
lo
la ragione
umana
a cre-
gevano
ponevano
filosofi,
per quanto
ed
dell'
e,
a questo
discordi
si
nei i)rincip
incerti.
Eibadisce
confini
non pu i)resumere
dei loro
i
egli
proi)o-
di chiarire
ci
gno-
le
cose
mistero e che
che Socrate
stesso
uomo, donde
sue qualit
somma
sia
{'2).
venuto,
Socrate,
il
adunque,
il
Arnobio
per
sia
essere e delle
autorit
scienza umana.
L' alta stima di
provano
la
mante non
risce che
la
parlando
di
si
ricava
alla
sua gloria.
prova
morte
di
(2)
Arnobio
Arnobio
Adversus gentes.
Adv. gent.
I.
7.
II,
9,
ma
10.
1'
ci rife-
violenta,
(1)
anche
ma
fu condan-
37
stameiite fatto
non lev
iiorire
importanza e alla
nulla, alla
Nemo unquam
Ed
esempio
1'
di
eccoci a Lattanzio
pagana
offre
altri
de III sec,
filo-
e diede
Lattanzio riprende
la critica della
met
della prima
(2)
Socrate
(1).
piano di Minucio
il
filosofa
nonostante
pagana,
giudizi
alcuni
mostra
mente
considerarla una
di
al
dei
dogmi
rivelazione
e della
ogni altra
Le
sofia
In
le
genti
sette
<lottrine morali
la
(1)
seguaci
Dei con
Cristo
espone la
1'
aiuto
le
dottrina,
comprovate
persone
piii
della
riri-
filo-
Cristianesimo.
il
sua
per
volevano
che
che
emana
dall'
da soddisfare
Arnorio
FuEPPEL
Lactance.
composte
pagani
ortodossia cristiana,
Libri Santi
di
(2)
scrittori
ridicolo
vera
dei
insegnamento
cosi eletta
in
Lattanzio
libri
non rapi)resenta
dall'
il
una mo-
offrire
capace di attirare
culto degli
al
mettevano
giacche
cristiana,
scopo di
Institutiones furono
condurre
lo
filosofia.
Divinae
general-
filosofo.
lume
di
qualche
essa,
di
in
colte,
se
dalle
esempio e
una forma
anche se av-
stilistica ciceroniana.
Adv. gent.
Commodieu, Arnobe,Lactance.
I,
40.
Paria,
1893.
Pichox
38
come
Socrate,
nitri
gli
trova
filosofi,
un
Lattanzio
in
critico imparziale.
Lattanzio facilmente
si
uomo
vero
il
ironiche lodi
simile
egli
sono meritevoli
lui
sua eccellenza in
le
a raggiiingere
agli
altri
non
(1),
a riconoscere
rimprovero, che in
di
nonostante
filosofi,
argomenti
particolari,
sapere
(2).
(3),
Biasimandolo poi
esclama
in
scurram
dementem
haberet
Ma
hoc serio
si
docle
Socrate non
(5),
fondo
Deo
Onde
(6).
si
si
attiri
rimpro-
si
Anassagora ed Emi)e-
Democrito per
come sommersa
un pozzo
in
che
arguisce
filosofia,
la
di cui
non
Lattanzio, senza
vuole trionfare
su
si
vede
essere
di essa
confini della
.(1)
il
e molto assai
quando essa
i
tre
Lattanzio
Zeno Epicureus)
ut animai turpissimum pr
la verit
il
si
ait
(4)
veri di Lattanzio
umana
fecit,
(ut
sa-
politeistico.
giuramenti,
O hominem
la
sua
a rilevare la
Lattanzio
mente umana,
Divinae lustitutiones.
(2)
Latt.
Div. Inst.
(3)
Lait.
Div. lust
(4)
Latt.
Div. Inst.
(5)
Latt.
(6)
Latt.
Ili,
III.
III.
20, 2.
20, 9.
20,
ol-
15.
28, 13-16.
Ili,
30.
6.
39
quindi
iieniiieiio
tlosot,
Democrito
(1), di
un
accanto
animo
ai
grandi
taccia
li
ha
colpiti
De
falsa
filoso-
filosofi
ben
senso,
Socrate
li
diverso
esamina
giustamente
1'
ojera
tributa
divengono
Platone
compenso
Divinae
sapientia una
Institutiones intitolato
lunga
Ponendosi
e le loro dottrine.
filosofi
e at-
(4),
scuole
le
di
(5).
(2),
loro.
Allora
filosofia.
filosofi,
cui
di proposito
altrove
lan-
stoltezza a
di
ignoranza
di
comune buon
quando
suo,
omaggio
accusa
assurdit a Senofane
pedantescamente fra
all'
metodo con
Se Lattanzio talora
in realt
di
(3),
artificio di
fiche lottavano
scurram
lioniinein
pazzia ad Anassagora
tribuita a
requisitoria
la risoluzione
stabilire a qual
grado
di
contro
del pro-
certezza
compresa
scienza,
l'
si
come osare
a
tali
molti
uomo
incapacit
dell'
limitano a
formulare
di i)enetrare
ipotesi
filosofi,
i)ari
di
Socrate,
una perfetta
delle
probabili.
ipotesi
un valore positivo
(1)
Latt.
(2)
Latt.
Div.
Iiist.
Ili,
18,
(3)
Latt.
Div.
Iiist.
Ili,
23, 11.
(4)
Latt.
(5)
Latt.
Div. Inst.
Ili,
al
a conseguire
17,
15-16.
29.
ed
assoluto
limiti:
L'
uomo
si
40
certezza, nulla
bil
senza
vSiii)i)orre
distrutta
sofia
scienza vera
Accademici ripudiarono
Stoici,
gli
limitarsi a delle
buon
la scienza,
semplici
1'
ipotesi
mezzo
credenza
loro
la
scrittore cristiano
tone,
per
la
due
re della
degli
nell'
pjpicurei
immortalit
filosofia.
Prodiga
ignorare
tutto igno-
condannata
e ap-
Stoici,
dell'
anima,
lo
Socrate
sue lodi a
dei
fondo
i)oter
dare
che
metafisici
vanagloria d questi
che pensarono
(3).
1'
la
di
le
indagini
le
Ma
soggiunge
verit,
sapere
il
non dovesse
volevano spingere
pere
filosofia
La
(2).
fra
meno rettamente
non
provata
la
non
tutta com-
sai)ere
percli
giudicando che la
filo-
filosofia naturale)
spirito
sapere divino.
])ensarono
piace a Lattanzio,
cos
ille
(intendendo sopratutto la
pu nascere dallo
])resa nel
Ma
sabbietti va.
(1).
a])pnnto sta-
la
Socrate
sa])ere.
divine
filosoft
all'
sa-
])erch.
tsica
e la
come
teri'a,
nihil ad nos
;>
significa
(4).
la
sentenza
Lattanzio
tenta
(Ij
Latt.
4,
2.
(2)
Latt.
Div. In st.
Ili,
3,
7.
(3)
Latt.
Div.
Ili,
20, 1-8.
(4)
Latt.
Iiist.
1'
Quod supra
tuttavia
di
uomo
nos,
dare una
41
piegazione originale
dell'
che
teneva
egli
ma anche
incomprensibili,
mentre
elargisce nuove
])oi
la
lodi
le
intieramente
punto
di
Esculapio
vista distiano,
crate di fionte
avverso
sua
dato
autorit
quello, ad esemi)io
posizione
la
So-
di
religioso,
alle presunzioni
consuetndijii e
mette in luce
al i)()]iteisino
ad un elevato concetto
la
come
[2]
(1).
si
ripudiare le
tempo
poco pre-
in
dei metafsici
troj)po
ferNore,
non abbastanza
di-
Considerando poi
le
virt e
il
insegnamento
di
nella eguaglianza
filosofiche diverse,
neve nera
le
filosofia fisica,
dovere e istru
(3),
jer cui
(4).
dopo
(5), di
si
diede a
suoi
disce[)oli
nel
Platone
i)ot
ammettere,
i)er
giustizia rii)osa
Senofane,
\)ov gli
tute
la
antipodi
lunatici
dopo avere
(G)
ribat-
(1)
Latt.
(2)
Latt.
Div. Just.
(3)
Latt.
(4)
Latt.
Div. lust.
(5)
Latt.
(6)
Latt.
(7)
Latt.
Ili,
20,
16.
1.
21, 2-4.
H.
1.
42
umana
coiicliule
(1),
lumen ostendens
non
comprendere
le
filosofia cri-
pu spingersi a
il
della rivelazione.
samente
La
anticlie dottrine,
le
pi alte verit,
immenso
beneficio
veritateiii doceiis;
filosofia si
trovano spar-
in tutta
ardore di Platone
ma non
non
(2),
del suo
culto,
intravide
avrebbe
dovuto
politeistico,
la difesa
distruggere
tent di far
ma
Dio.
lo
il
culto
ma
ci,
fu
sarebbe in seguito
inco
tutte
Lattanzio
il
poteva saper ci
ranza
erano state
autorit
alla
morire,
il
Questa costante
ma
che
nessun uomo
x^i'ofessione
il
di
Dio
(5);
di
gli
vivere o
(4).
subordinando costui in
noscenza
affida
si
che
verit, poi-
presso a
quale,
il
dimostrare
fondamento divino ed
Socrate,
(3).
tal
di
igno-
in Socrate,
umano
alla co-
(1)
Latt.
Dir.
(2)
Latt.
Dir, Inst.
(3)
Latt.
(4)
Latt.
(5)
Latt.
De
Iiist.
Ili,
II,
ira Dei.
I,
30,
6.
49
fi,
2,
10.
2,
10.
6.
De
ira Bei.
IX,
3.
43
parte
cui
di
la
si
verit,
gloriavano
filosofi
(1),
sfatto e
non
trova confacente
'o
Fonte principale
Cicerone
ma
(4),
di
ai
per
specie
suo
Octavius
intorno
giudizi
Minucio nel
omaggio
Socrate
il
quale nel
completo ad acuto
non
di vista cristiano
rivelazione,
umana riconoscendo
(3).
i)in
Dal punto
vi
limit la scienza
Felice,
aveva gi cominciata
di
soddi-
senoncli Lattanzio
suo giudizio.
dichiara
si
suoi ragionamenti
Lattanzio per
ticismo socratico,
(2).
Lattanzio non
auto-
]>i
Socrate
e se
V imperscrutabilit delle
a quella divinit
a cui
credeva.
(il
Xo^o?
il
airspjj.aTiywc;
come
il
dell'
esistenza di un
umana
ignoranza
dell'
se
solo
filosofia
non
se])pe
Dio e
trasse
la
sottrarsi
gli
sembrava insen-
sato e ridicolo.
in questo giudizio
(1)
Latt.
(2)
Latt.
(3)
Latt.
(4)
PiCHON
De
De
quanto basta
non abbastanza
ira Dei.
I,
ira Dei.
X, 47-49.
7-8.
Lactance
4.
pp. 253-255.
])er
caratterizzare
filosofo per
non
44
dovere
voli>ersi
alla fede,
dovere
vol^^ersi
alla
niento, di adattamento,
il
filosofia
V opera
fusione tra
di
tanzio, che
non
Ma
avventati.
depressa e umiliata
Non
combatsono un'
teismo e V idolatria e
qualche modo
tica
si
macchiarono
tempo,
re dei
sua
la
ragione
che
contro
non
])Ossono
Il
colpire in
mente errabonda
povera
filosofi
ispirazione diabolica,
se
Clemente
con
Alessandria,
di
in
al
le
plausibile ed accettabile
all'
Per Clemente
(Ij
Ch'ment
Freppel
(V
(1),
Ck-meut
Alrxandrie
Origene,
ed
quali,
Paris,
scuola
esperti
non ])ensano
Cristianesimo un organismo di
)asi
appaia
di fede.
AKxaudrie
18P8.
si ad()])e-
uomo
la filosofia
d'
quanto
sai)ere tutto
rico-
contrasto con
i)latoniche e stoiche,
si
vittima della
specialmente con la
trionfa
un
ad
umana.
la fede e
dei
poli-
il
nobbe V
la
gli
fermezza
(e in
Lat-
di
di
die attende
asi)ra lotta
non
quindi
filosofi,
rappresenta
maggiore
con
del Paga-
poi dimenticare
devesi
primi Apologisti,
Socrate
campo
pagano
e l dubbi, con-
questo
non
])er
avvieina-
di
pensiero
qua
(V
il
traddizioni e oindizi
di
sna fu
ha
-
])reparato
Paris,
1866.
Pagani a
De Fave
45
hanno spianata
Profeti
che
filosofia presenta
la
Gindci
ai
non
diretta
cono-
di
verit
nelF opera
raggio
il
della i)rov-
Dio,
alla
fede,
la
quindi anche
filosofi
pensiero alla
il
vissuti
avanti
conobbero
mente
la
ognuno
d'
verit
grazia di
Poterono
Cristianesimo, cono
il
tiq
luce divina
di
come gi
6r/.fj),
concetto
spirito in questa
1'
uni-
Placato
lo
fiducia,
della filosofia
alle fonti
come
la
Cristo. Si ritrova,
a,
yvwcj^c.
quel tanto
(aTroppoia
Profeti
i)er
per
contenuto
il
che un
Giudaica e
la leg'^e
la via
per, che
ainuiette
scere Cristo. Si
come
Cristo,
o'odere la rivelazione di
greca e con
1'
aiuto di essa
proce-
modo
si
tema
di avvicinare
Attraverso
la
stro di cui
poli
si
accostai visi
Clemente
Platone,
di
scritti
che pn
(1).
ambirono
filosofi
Egli abbandon la
diede alla
senza
errore.
1'
gii
Cristiano,
e stoica, ai)erta al
morale^
])Osteriori
Clem. Aless.
2Tpt|jiaTa
(2)
Clkm. Aless.
Sxpcbii II,
si
il
staccarono
grande mae-
conculcando
(1)
conosce
VI,
20.
la
2.
temperanza
(2),
inse-
46
gnando
cando
foiidaiiieiito
il
la bellezza
verit
clie la
a colmare
fico-teologico attende
da Platone e
molto deriva
greci,
Socrate
e del
(4).
famoso
se
un
di
crede
mettere in luce
di
a Diana
di lui
per
(5),
compiace
idolatriti, si
pericoli
molti
in
dottrina
la
gallo ad Esculapio
filoso-
egli
mosti'a
vita
si
sacrificio
(2).
sistema
lacune, die
le
e ricer-
(1),
il
(3),
anima
sommo bene
termini del
Parimenti Origene
dell'
mali
patiti
considerarlo
e di
filosofia
morale in
Teologi, vinta la
non
particolare estimazione,
fu
pivi
questione
si
ebbe
di
di-
vagliare
('ristiancvsimo
meriti
;
demeriti dei
filosofi
alla
era comjuta, e
l'opera critica
luce
del
ripudiate le
s'
sussidio d'
tori
gue
apriva
cami)o
il
all'
(1)
Clem. Aless.
Sipc;!.
(2)
Clem. Alkss.
(3)
FuEPPEL
(4)
Origne
col
gli scrit
rispetto e nella
cristiani nel
V. 14.
Paris 1875.
Denis
De
la philosophie cVOri-
Paris, 1894.
Origene
V, 19, 20 e 21
Kax Kaou.
VII,
I,
64
6.
(5j
Orig.
Kax Koou
(5)
Orig.
Kax
Ksaou.
VI,
I,
5.
4.
II,
17
III,
25 e 67
IV, 67
Capitolo
Gli Apologisti e
Lo studio che
fosse
il
demone
gli
il
Dimoile socratico.
Socrate
di
III.
interpretazioni cbe ne
e le
(1)
importanza
formazione della
nella
Nel
me
di
I.
forze
molto diffusa
fu
sec.
metafsiche
capaci
pervertire le menti;
I)ropaganda
loro influsso,
questa
della
Ma
formule
Cristiani
anime
(contro
lotta
accanto
alle
armi
diressero
(1)
Stanlei
III, cap.
Oleahius
demoni
con esorcismi
societ dal
la
demoni
rapida
fu
non lieve
diffusione della
pratiche, ai
contro
intorno ad
n'istoria philosophiae
VI, (contiene:
e purificare
popolarit e della
fede cristiana.
che
Cristiani tn
le
dei cor])i
4iipossessarsi
diedero a combattere
si
coefficiente
la
di
e alle
riti
demoni, vennero
essi,
Venezia, 1731
per coinvol-
Tomo
I,
-
parte
p.
131
48
gere nella loro sfera auclie
lo
pagane
le divinit
con
e colpirle
Nella
idolatria.
teologica
critica
seguono generalmente
alla
mente degli
politeismo
del
Apologisti
gli
Dei pagani
scrittori
intermedi
vano
Pagani,
tutta
credenza
la
Dio e
fra
gli
offri-
demoni
nei
credet-
gli Ai)ologisti
tero aver trovato nei demoni ]agani gli autori di tntti quei
di carattere soprannaturale di cui
fatti
il
Paganesimo aveva
lasciato ricordo: apparizioni miracolose, statue parlanti, prooracoli, spiriti, geni custodi degli nomini,
fezie,
Anche
intermediari
Apologisti,
in voga,
fra
Dio
Neo
i)latonici,
derivandone
gli
1'
uomini;
le cui
gli
a far
che
essi
degli
erano
1'
esi-
dopo
accostassero
le
a Dio,
fedeli
la
tempo
filosofiche
nni restarono
grande influenza
s])iiiti
al
di
rono
infatti,
tendenze
male
ecc.
ammise V esistenza
Cristianesimo
il
al
male.
esercitarono
quali
la dottrina
quindi
contribuirono
a quella
biblica
tenza
degli
Dei pagani,
per avvilirli
e ridurli
demoni
primi
letteratura
si
due
secoli
svolse
dell'
intorno
E.
alla
V.
tutta
natura
una copiosa
dei
demoni
49
ed
che
iiiuiibitiito
Massimo
tarco,
molto
Apologisti
^^li
Tirio,
pi
autori di
noti
Genio
e Apuleio
Socratis
presero
le
delle
De
Socratis
vecchie
pensiero alla
tendenza del
rivelavano la naturale
idee
politeistiche
con
profondamente
sempre pi
monoteistica che
De Deo
mosse dal
dottrine teologiche, le
zione
nel suo
Plu-
attinsero.
vi
la
concilia-
nuova
idea
addentrava
si
nelle coscienze.
Taziano
1'
nunzi
di
Demoni
intermediari fra
gli
Assiro e Tertulliano,
indicati
chiamati Angeli,
da Platone,
ma
al-
a tale
capaci di invadere
Non
Paganesimo
fa meraviglia
dunque
Non
ma
psicologico,
quali
abbandonata
che
con
del
confortata dal
esempi
tali
fenomeni
di
era
la
furono
credenze
demone
concordi
spiegazione
il
Apo-
gli
socratico
per
mondo
si
fatto
socratico,
perverse,
offriva
se
indotti a valersi
reprobi e di tormen-
dei
di carattere malefico.
furono
logisti
anime
sorta di istigazioni
demoniaci
le
demone come un
coi
Neo-platonici,
tradizionale del
demone
lo
di divina-
un che
di reale,
percepire
coi
propri sensi,
udire,
50
inclil)en(lciite
Platone
die
natura,
la
da
accettata
per
demoni
V ipotesi,
una parte
clie
essi,
di
Anche
e
un sostegno
trovarono
universalmente
conoscessero
antichi
gii
definirne
(cercasse
Oristianesimo
poteva
interpretazione
gli
opinione
tale
in
Nessun' altra
(l).
soddisfare
])i
quasi
verit
di
detronizzarle e considerarle
flusso
tutti nel
senso
segni demoniaci o di
cattivo, e nei
demoni,
osseswsi,
Per
luir
il
che
doveva disperdere
leio,
dall'in*
geni inter|)retarono
reali
negli
disegno di
le traccie di
in
convennero
la
luce
e annientare.
demone
Socrate
di
in particolare gli
Apologisfei,
uno degli
fede
della
medi tVa
s[)iriti
1'
uomo
Dio,
Ai>u-
insistono nel
Per Minucio
Felice
poeti
maggiore
grado
dei
demoni
di
in
persona
tutta la vita
sto
si
angeli decaduti.
li
Felice posto
(1)
LLUT - Op.
cit.
(2)
Min. Fel.
Oct.
pp. 185-186.
XXVI,
9.
llosot
Magi attribuirono
conobbe,
un demone consigliere
da Minucio
tra
e ispiratore
quegli
<
(2).
spi ri tu s
])er
quevagi,
51
Rmnceii
pura
8) >i
con la caduta
quali, corrotta
ritualit, si diedero
dizione, a infoid^re
nel
Parimenti
ad istigare
animo
loro
demoni
gli
lo
Socrate
puerizia
CHS
Spiritus
gum
non
Tertulliano
(3),
Sanctus
vittima di un
fu
natura per-
riconosceva nei
dmone che
il
esita a
un demone cbe
della
egli
pii
M arcioni ti,
dei
filosofi.
di
riferisce
(1).
convinto
quanto
socratico,
ispiratori
gli
eretici
maligni
era
'Tertulliano
pili
demone
a distoglierli
Minucio Felice^
Tanto
^4li
errore,
1'
Dio.
segueudo
Cipriano,
versa del
la loro ori^^inaria
(2),
chiamare
pessimum
paedago-
(4).
Lattanzio
ma
socratico
uno
aggiunge:
da credere che
Platone,
ritenga
egli
mandati da Dio
degli Angeli
ed Asclepio;
Socrate
cita
custodia
degli
assiduuni
il
Hermes
demone
dove tratta
uomini,
ed
daemonem
(5)
demone
del
reale esistenza
Socrfite
di
(6),
(1)
(2)
(8)
(4)
CiPEiANO
Tertull
Tertull
Tertull
De
spirito benigno,
vjiu. 6.
Apolog. 22.46.
De anima.
De anima.
(5)
Latt.
(6)
Clkm. Aless.
idol.
di
ed Origene am-
Div. Inst.
-
39.
1.
II,
S-cptbix.
15, 9.
-
I,
17
I,
21
V,
8,
52
custode
anima, e disprezza
dell'
opinione di
1'
elle lo
Pi tardi
quei malevoli
(1).
S.
secondo
realt lo stimasse,
Dei e
La questione
del
demone
di
tempo
spiriti
Eestaudo
essi
non
ai
Medio Evo,
adombrato
F esistenza reale e
crate non
Apologisti,
demone
individua. La
loro
rafforzare
la
(3).
fenomeno
del
x)si-
ma ne ammisero
So-
come malefico
de-
intorno
dottrina
loro
il
prototipo
vaganti
sone e
la terra
Agostino
(3)
Stanlei
(Psaltae
X.
4),
avevano
cielo,
i
demone
di Socrate fosse
pur
nei templi
per-
Vili, li, 2.
peren.
che,
il
Historia philosophiae
Eugubino (De
sede
simulacri, invadevano le
il
Orig.
(2)
il
cose e seminavano
(1)
di quegli spiriti
classico
e
annidavano entro
si
le
esempio
1'
fra
pagani,
che
identifi-
ammirazione per
li
da
e,
so-
pu concludere che
si
famoso,
nel
reale e fosse
si
cologico
demone
il
Padri
(2).
opinione che
1'
una esistenza
quali
ai
che in
per uno di
uomini,
gli
filosofi
ma
la teoria platonica,
gli
chiamasse
lo
tutti
De Deo
al
demone, ])erch
una
della fantasia,
Pag.
phil.
i
133'
I.
quali
un angelo custode.
Eusebio
Cita:
XIII, 25),
professauo
Marsilio
1'
opinione
53
dosi quindi presso
logica,
acquist
importanza
la
questione
se
demone
il
di
Inoltre
il
valore che
di
lato la
ingenuit
mento
stima per
la loro
il
demoniaco
Socrate allo
di
grande
Paganesimo stesso
stiani,
la
il
filosofo,
che anzi
il
filosofo e
*
il
riconosci
Finalmente
si
non
danno
sapere di
lui
impor-
soverchia
una specie
Socrate
di
comu-
Pagani.
os-
quale contrappone
come
da un
quegli scrittori,
critica di
lo spirito
alla testimo-
nianza
da un
la loro
danno
Apologisti
gli
gli
Conclusione
Einssmnendo ora
jiiiiiento
la
della Apologetica,
Tutti
1. ')
pensiero
del
il
cristiano, tra
il
del
ec-
le
con
in cui
1'
ebraico,
Xyoc;
vagheg-
pagana,
la filosofia
e relazione tia
pagano
nn
mnestro
Ini,
l>ogniati(!.
Orrstiariesimo
del
svol-
se.i>ne;
Socrate
in
giata la fusione
cpuiiito
greco, e in
nnisce
(tlie
stabilire
Apologisti ]-i(;oiioscono
gli
celso rap])resentante
di
pu
si
sapere i)agano
il
Socrate venerato
come
gtzb(j\lc/,iiv.q,
])rofeta,
Scoppiato
il
conflitto tra
il
Oristianesinio e le
sigliera
eretici,
abbassa, cessano
possibili dalla
sconosKjiuta
agli
anticlii
Presso
gii
del
filosofi.
egli
dal
di.
nuovo,
ma
giudicato e
modo
veduto
monoteistica
si
Socrate
resta
aff'atto
ammirevol^
Paganesimo.
la verit
coni-
Socrate
in
mala
la
di
la rivelazione fosse
come
concetto
rapporti col
suoi
elevato.
tale
eresii-e
piii
di
lo
av
razionale, al Cristianesimo;
come' un Pagano
e
speciale
III sec:,
Socrate die
come
scienza,
e rappresenta
la
clie
che
prima
si
stacca
intravede
aspirazione
56
istintiva e confusa del
che
solamente
Cristiani
possedettero
poi
in grazia della
rivelazione.
disegno
Il
lungo sospeso
suntuosa
conciliativo
e incompiuto;
assolutezza
Giustino
di
rimase
adunque a
le rivoluzioni eretiche,
dei Gnostici,
fervide
le
la pre-
correnti del
placida
col trascinare e
pungere
dimenticanza della
noso e
pernicioso
aniuie con
le
mente
brama tormentosa
la
peccami-
il
scienza, quelle
fusione
del pen-
e cristiano
pagano
siero
Ma
e senza
rest tuttavia
Apologisti,
senza svolgimento
anche
Socrate che da
piii
il
elevato alla
condi-
sereno giudizio.
Cio
la
filo-
pensava aver
conseguita
come
la verit rivelata,
sussidio,
sdegno
fin
per
sostegno
alimento,
dinnanzi e
tali
le
faceva intuire.
concetti
si
informarono poi
Dottori e
Teologi
Le
Introduzione
la filosofia
Capitolo
Capitolo
del
I.
II.
III
I C!
Apologie
pagana
Socrate
Socrate
e gli
e gli
Apologisti
Pa^.
.......
........
Socrate
e gli
Apologisti
Gli Apologisti e
il
Demone
3
13
Teologi
secolo.
Capitolo III.
Conclusione
N D
socratico
2J)
47