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UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLT DI ARCHITETTURA

CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A CICLO UNICO LM/4 UE


LABORATORIO DI RESTAURO DEI MONUMENTI
TEORIE, STORIA E TECNICHE PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO
DOCENTE: PROF. ARCH. ALBERTO SPOSITO

1. TEORIA E STORIA DEL RESTAURO


Arch. Antonella Chiazza

VENERDI 26 OTTOBRE 2012


ore 9,30-11,30
Anno Acc. 2012-2013

LA NASCITA DEL RESTAURO MODERNO


Solo nel corso del XIX secolo si sviluppa una
coscienza storica legata allarchitettura, e ai suoi
valori di arte e civilt.
In questo periodo si vengono a definire anche le
prime idee teoriche legate al restauro, dovute in
particolare a Eugene Viollet-le-Duc e a John
Ruskin.

IL RESTAURO STILISTICO
Le due operazioni fondamentali nel periodo
compreso fra il 1820 e il 1880 sono:
Il ripristino delle fabbriche alterate
Il completamento di quelle incompiute

Si afferma il principio della FEDELT STORICA nei


confronti degli edifici antichi

Restauro stilistico
la reintegrazione dello stato originario di un
monumento

Costituir la modalit prevalente per tutto


lOttocento e oltre.
Ogni monumento costituisce ununit stilistica
dalla quale discende il pregio dellopera; quando
tale unit viene lesa occorre restituirla attraverso il
restauro che deve impiegare i modi generali dello
stile dellopera stessa.

Eugene Viollet-le-Duc e la codificazione del


Restauro stilistico
Viollet-le-Duc (1814-1879), architetto francese, ha
teorizzato il cosiddetto restauro stilistico, che
consiste nel riportare un edificio nella sua unitariet
Stilistica (restaurare un edificio significa ristabilirlo in
uno stato di integrit che pu non essere mai
esistito).
Si tende pertanto a cancellare la storia successiva di
un edificio, demolendo le parti che non sono coerenti
con il suo stile originario e rifacendo le parti mancanti
o demolite nello stile originario delledificio.

OPERAZIONI DI RESTAURO
11 Marzo 1844

Notre- Dame a Parigi

Dalla relazione che accompagna il


progetto (1843): lartista deve eclissarsi
completamente, dimenticare le proprie
tendenze e i propri istinti per ritrovare e
seguire il pensiero che ha informato
lesecuzione dellopera che egli intende
restaurare.
Occorre decifrare i testi, consultare i
documenti esistenti sulla costruzione di
questo edificio, sia descrittivi che
pratici, studiare le caratteristiche
archeologiche e, infine, raccogliere le
tradizioni scritte e orali spesso tanto
preziose.

Proponiamo il ripristino di tutte le sculture, perch ogni


elemento importante in questo insieme unitario di statue e
bassorilievi. Non si pu lasciare incompleta un pagina tanto
mirabile, senza rischiare di renderla intellegibile.

La cattedrale aveva subito gravi danni durante la Rivoluzione


Francese nel 1789; il restauro delle navate e della facciata
principale, negli anni tra il 1845 sino al 1857, ha previsto la
sistemazione delle statue dei santi che erano state asportate
durante la rivoluzione e si realizzarono altre statue e la guglia
centrale posta allincrocio delle coperture e del transetto.

Questo intervento dimostra che con una approfondita


conoscenza dellarte, della storia dellarchitettura e delle
tecniche si poteva restaurare, completando anche gli
organismi architettonici degradati.
Solo quindi attraverso una conoscenza profonda si poteva
restaurare il monumento secondo il suo stile e addirittura
completare qualcosa che non fosse mai esistito.

IL RESTAURO
LA CITTADELLA DI CARCASSONNE
LAVORI: 1852-1879

Completamento delle mura e delle porte

Carcassonne prima del restauro di Viollet le Duc, intorno al


1830

Le Duc partendo dai segni archeologici ricostruisce nei minimi


particolari le strutture delle mura

IL CASTELLO DI PIERREFONDS
COSTRUITO PER LUIGI DORLANS A PARTIRE DAL 1390
FU DEMOLITO NEL 1617 PER ORDINE DI LUIGI XIII
1848 IL CASTELLO VIENE DICHIARATO MONUMENTO
STORICO
1857 NAPOLEONE III NE DECIDE IL RESTAURO

ALLINIZIO SI TRATTAVA DI ADATTARE AD ABITAZIONE IL MASTIO


LASCIANDO TUTTE LE ALTRE PARTI NELLE CONDIZIONI DI ROVINA IN
CUI SI TROVAVANO, TRANNE DUE TORRI CHE, DOPO IL RESTAURO,
POTEVANO ESSERE UTILIZZATE COME DPENDANCES, REALIZZANDO
UNA DIMORA MOLTO PIACEVOLE IN MEZZO A PITTORESCHE ROVINE.
DOPO IL 1861 SI PENSA INVECE DI RESTAURARE TOTALMENTE IL
CASTELLO

Lintervento innovativo in stile


ricostituisce nel suo insieme la
fortezza medioevale,
consolidandola con tecniche e
materiali moderni, facendola
diventare un modello di
architettura militare.

Riepilogando:
La conoscenza un aspetto essenziale
dellintervento
Distinguibilit delle parti e rispetto scrupoloso delle
tracce che evidenziano possibili modificazioni
Destinazione duso soddisfacente della fabbrica
Accetta il completamento per analogia
Fa derivare lo stile dalla tecnica
Propone il Medioevo gotico per i suoi principi
tecnico-strutturali commisurati alla dimensione
umana, da riproporsi in architettura.

Ruskin considera il rudere come manifestazione di un atto


congiunto tra tempo culturale e tempo naturale e di
conseguenza esso intoccabile nella sua testimonianza
esemplare di quellazione.
Larchitettura assume la propria autonomia in funzione anche
del trascorrere del tempo. Il tempo segna ledificio e diviene
un elemento fondamentale della stessa architettura.
Questultima afferma il proprio diritto naturale di morire.

John Ruskin stato un intellettuale inglese che si


oppose radicalmente al restauro stilistico fatto dai
francesi. Secondo lui restauro equivale a distruzione;
operazione consentita : curare, proteggere, vigilare
sugli edifici, ma non far nulla se questi vanno in
rovina.
Auspica fortemente la manutenzione come cura dei
monumenti: solo attraverso questa non vi sar alcun
bisogno di restaurare! Restaurare unopera quale ci
stata consegnata dal tempo significa farne una
copia, distruggendo cos, in modo definitivo e
irreparabile, ledificio che si restaura.

I maestri del Restauro Filologico :


Camillo Boito, Luca Beltrami
Camillo Boito (1836-1914), nel Congresso degli ingegneri e
architetti italiani tenutosi a Roma nel 1883, defin i primi
criteri di un restauro inteso in senso pi moderno. Egli si pu
considerare uno dei fondatori della teoria scientifica del
restauro.
A Boito si pu conferire un posto donore nel cosiddetto
restauro filologico e defin la via italiana al restauro, a
met tra la posizione inglese di Ruskin e quella francese di
Viollet-le-Duc.
Il suo pensiero sul restauro legato al concetto di
monumento come DOCUMENTO STORICO.

Secondo Camillo Boito:


I monumenti devono essere piuttosto consolidati
che riparati, piuttosto riparati che restaurati.
Bisogna rispettare tutte le parti di un edificio, anche
quelle aggiunte nel corso della sua storia
Se si deve aggiungere alledificio una parte nuova,
questa si deve differenziare per materiali e caratteri,
ma senza alterare laspetto complessivo del
monumento.

Bisogna conservare al monumento il suo vecchio


aspetto artistico e pittoresco
Bisogna che i compimenti se sono indispensabili e le
aggiunte mostrino non di essere opere antiche ma di
essere opere doggi.
Nei monumenti prevalgono le seguenti qualit:
1. Limportanza archeologica
Rest. Archeologico
(Monumenti dellantichit)

2. Lapparenza pittoresca

Restauro Pittorico
(Monumenti del Medioevo)

3. La Bellezza architettonica

Rest. Architettonico

(Monumenti dal Rinascimento in poi)

INTERVENTI DI
RICOMPOSIZIONE
E MINIME
INTEGRAZIONI
SEMPLIFICATE E
DISTINGUIBILI

Restauro Pittorico
Conservazione
Reintegrazione solo in casi
eccezionali
Restauro invisibile, ovvero
limitando le aggiunte e senza
cancellare il segno dellantichit

Restauro Architettonico
Maggiore libert di restauro:
Possibilit di reintegrazione
e sostituzione di parti
Come fare nei casi in cui sono presenti
diverse stratificazioni?
Il misurare la bellezza rispetto alla
vecchiaia affare delicato
ci vogliono buoni occhi, buona
esperienza, buon criterio
Le tesi formulate da Boito si articolano
sulla dialettica antichit-bellezza,
estetismo-storicismo.

Proposte di Boito al III Congresso degli Ingegneri e Architetti del 1883


Differenza di stile fra il nuovo e il vecchio
Differenza di materiali da fabbrica
Soppressione di sagome e ornati
Mostra dei vecchi pezzi rimossi, aperta accanto al monumento
Incisione in ciascun pezzo rinnovato della data del restauro o segno
convenzionale
Epigrafe descrittiva incisa sul monumento
Descrizione e fotografie dei diversi periodi del lavoro, deposte nelledificio o in
un luogo prossimo ad esso, oppure descrizione pubblicate per la stampa
Notoriet

LUCA BELTRAMI E IL RESTAURO STORICO


Luca Beltrami (1854-1933), alla fine dellOttocento, sar
considerato il capofila del cosiddetto restauro storico.
Questo restauro non si differenziava molto da quello stilistico di
Viollet-le-Duc, ma ammetteva che eventuali integrazioni ed
aggiunte dovevano essere fatte non per un astratto criterio di
coerenza stilistica, ma in base a documentate fonti archivistiche e
storiche.
Allinterpretazione soggettiva egli sostituisce il metodo della
documentazione storica.
Il restauratore storico-archivista prende il posto del restauratore
artista-creatore
Propone un restauro storico-archivistico, filologico e
archeologico
Riconoscimento dei valori dellopera in base a valutazioni
oggettive.

Restauro e ricostruzione del Castello Sforzesco di Milano 1884-1905


Beltrami si bas su documenti rintracciati in archivi. La ricostruzione
riguarda in particolar modo la torre rinascimentale detta del Filarete,
costruita nel 1480 e distrutta nel 1521.
Nellintento di ridare lunit
stilistica allopera, egli
procede alla sua riedificazione
sulla base di alcuni disegni.

Vengono demolite le residue fortificazioni esterne, si scavano


nuovamente i fossati, si restaurano la Rocchetta e la Torre di Bona,
si ricostruisce la parte superiore dei torrioni rotondi.
Nel 1905 viene inaugurata la Torre del Filarete completamente
riedificata.

Il Campanile di S. Marco
14 Luglio 1902 Crollo del campanile a
causa del cedimento della struttura
Delibera del 14 Luglio 1902:
il campanile verr ricostruito dovera e
comera. Il progetto viene affidato a Luca
Beltrami e Giacomo Boni.
25 Aprile 1912: inaugurazione del
nuovo campanile

In realt il campanile non viene ricostruito comera: il progetto presenta tre


importanti modifiche:
MATERIA: i mattoni usati sono nuovi
FORMA: il campanile viene rastremato per renderlo pi snello
STRUTTURA: la cella campanaria realizzata in cemento armato.

RESTAURO STILISTICO

RESTAURO STORICO

Criteri di analogia e
trasposizione
Restauratore = Artista
Restituire unit stilistica
Ripristino, integrazione,
completamento, correzione,
invenzione.

Criteri storici e documentari


Restauratore = Storico
Valorizzare il carattere storicoartistico dellopera nel tempo
Solo il ripristino fondato
scientificamente leggittimo

ALOIS RIEGL (1858-1905) E LA QUESTIONE DEI VALORI


Ognuno di questi valori secondo lo studioso austriaco
investe il monumento di qualit diverse che influenzano il
restauratore e lo fanno agire in modi differenti.

VALORI IN QUANTO MEMORIA

VALORE STORICO: espressione e manifestazione del grado di

civilt e di cultura che ha prodotto unopera. Sar esaltato


se il monumento si presenta il pi vicino possibile alla sua
forma originaria
VALORE DELLANTICO: evidenzia una esigenza opposta al

valore storico: esso si esplica nella manifestazione della


storia e del passaggio del tempo sul monumento.
Tanto pi questo passaggio evidente (segni di degrado
e trasformazioni) tanto pi il valore dellantico alto.

VALORE STORICO: indipendente dalla consistenza materiale

del monumento. Il fruitore deve cogliere i valori sociali e


culturali che hanno generato larchitettura.
Occorre trarre insegnamento dal passato (storicismo)
Si ha la possibilit di imparare da un monumento solo se
esso riesce a trasmettere il proprio messaggio storico
completamente.
La rovina pertanto oblio del messaggio,
non ha alcuna portata didattica.

VALORE DELLANTICO: tiene conto del tempo che passato e delle


trasformazioni che il monumento ha subito.
Il restauratore deve conservare i segni e le informazioni che il
monumento oggi trasmette (informazioni materiali, estetiche,
storiche, archeologiche, formali, ecc.).
Il messaggio che il tempo ci ha consegnato deve essere autentico in
ogni sua parte.
Si impara da un monumento solo se questo
riesce a trasmettere il proprio messaggio storico
senza alcuna interferenza da parte nostra
Da questo punto di vista la rovina apprezzata
in quanto massimo esempio di monumento
segnato dal tempo e dalla natura.
il valore dellantico di un monumento si fonda sulla chiara possibilit
di percepire le tracce dellattivit distruttiva della natura;
la trasformazione dellopera viene accettata solo se lenta ed la
natura ad imporla.

VALORE INTENZIONALE IN QUANTO MEMORIA: ha, dal momento in cui


si costruisce un monumento, la funzione precisa di non permettere mai
che il monumento diventi passato, di conservarlo sempre presente e vivo
nella coscienza dei posteri.
VALORI CONTEMPORANEI
VALORE DUSO: un edificio antico che oggi viene utilizzato, deve essere
conservato in una condizione tale che possa garantire ai fruitori la
massima sicurezza.
Il valore duso sicuramente in contrasto con il valore dellantico, ma
destinato a prevalere quando il degrado di un edificio comporti
leliminazione di un monumento in ragione dei bisogni materiali umani.

VALORE ARTISTICO: qualit di concezione, di forme, di colore.


Apprezzato indipendentemente dallantichit, per un giudizio
soggettivo dellosservatore moderno, mutevole. Viene
riconosciuto a quelle opere che, pur essendo antiche, hanno
sui contemporanei la stessa efficacia di unopera darte
moderna. Non esiste quindi un valore artistico assoluto, ma
solo un valore relativo, moderno.
Lopera darte non tale in s, oggettivamente, ma per un
riconoscimento di natura soggettiva.
Qualunque monumento darte senza eccezioni
contemporaneamente un monumento storico, perch
rappresenta un certo stadio dello sviluppo dellarte figurativa
[] viceversa, ciascun monumento storico indubbiamente
anche un monumento darte, perch [] contiene [] tutta
una serie di elementi artistici: meglio allora parlare di
monumento storico-artistico in maniera indifferenziata.

VALORE DI NOVITA: esigenza di compiutezza, di integrit


formale e cromatica del monumento, perci per
qualunque monumento antico risulta irraggiungibile. Il
valore di novit risulta inconciliabile con il valore antico
del monumento, laddove si richiede che si manifestino i
segni del trascorrere del tempo; il valore di novit esige
che il monumento si mantenga il pi possibile nel tempo.
Il valore di novit si concorda per alcuni versi con il
valore storico, laddove tale valore si basa sul
riconoscimento inequivocabile dello stato originale, che
quello concluso del nuovo.

Teoria di Kunstwollen di Alois Riegl : la tutela


Riegl introduce il concetto di Kunstwollen che si pu tradurre
letteralmente come volont darte, affermazione della piena validit di
tutti gli stili.
E con il Kunstwollen che il valore artistico di un monumento diviene
sempre e comunque relativo; si dovr parlare di monumenti storici e
valore storico e non pi di monumenti storico-artistici (..); per questo
nuovo modo di considerare il patrimonio architettonico che scaturisce la
necessit di conservare il monumento semplicemente in quanto
documento, riconoscendo a qualsiasi opera un valore documentario.

Riegl fa una distinzione fra:


monumenti intenzionali

(nati come monumenti)

monumenti non intenzionali (diventati tali per le


vicende della storia e per la qualit artistica)
Con Riegl si ha il superamento della tradizionale distinzione
tra arti maggiori e arti minori

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