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Appunti corso

conduttori generatori di vapore

Bressanone, 24 settembre 2010

Autore
Bolognini Barbara

I gradi della patente per la conduzione dei generatori di vapore sono:


1 grado

oltre 20 t/h

superficie oltre 500 m2

2 grado

fino a 20 t/h

superficie fino a 500 m2

3 grado

fino a 3 t/h

superficie fino a 100 m2

4 grado

massimo 1 t/h

superficie fino a 30 m2

t/h indica la producibilit (la potenzialit )


La producibilit la quantit di vapore prodotto in un ora.
Si misura in kg/h o t/h
La superficie di riscaldamento l'area in m2 della superficie lambita da una parte dai
fumi e dall'altra dall'acqua pi il tubo del focolare. Si misura lato fumi.
La producibilit specifica il rapporto tra i kg di vapore prodotti in un'ora e la superficie
di riscaldamento.
Si misura in kgvap/m2h
Formula Ws= W/S
Dobbiamo anche sapere come vengono classificati i generatori di vapore che possono
essere a tubi da fumo e a tubi d'acqua:

Bassa pressione

fino ad 1 bar

Media pressione

fino a 15 bar

Alta pressione
Altissima pressione

fino a 100 bar


oltre i 100 bar
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Grande volume d'acqua

130-250 l/m2 per superficie riscaldata

Medio volume d'acqua

70-130 l/m2 per superficie riscaldata

Piccolo volume d'acqua

meno di 70 l/m2 per superficie riscaldata

Durata del tirocinio:


normale

ridotto (con corso)

1 grado 180 giornate lavorative

120 giornate lavorative

2 grado 240 giornate lavorative

160 giornate lavorative

3 grado 180 giornate lavorative

120 giornate lavorative

4 grado 150 giornate lavorative

100 giornate lavorative

Il tirocinio per il 1 grado pari a quello di 3 grado perch chi pu accedere a questo
esame o un ingegnere o ha gi la patente di 2 grado.
Il tirocinio ridotto lo pu fare solo chi frequenta un corso.

Perch si usa il vapore?


Perch con l'acqua calda non si riuscirebbe a superare i 90 gradi in entrata e perch in
uscita perde una kcal ogni grado di temperatura perso, quindi non ha una resa
sufficiente.
Invece con il vapore ho il calore costante e quindi energia costante.
Molto importanti per un buon funzionamento della caldaia sono:
3

1.la progettazione
2. la manutenzione
3. la conduzione
La salita della pressione (che una forza su una superficie), formula
p= F/S si
2
misura nel SI (sistema internazionale) N/m che detto anche Pa. Nella pratica per
viene usato il bar. La pressione e l'abbassamento del livello dell'acqua, devono essere
costantemente tenuti sotto controllo, perch possono anche provocare l'esplosione della
caldaia.
La pressione una forza distribuita su una superficie.
P=

Pressione =

1kgf = 9,81 N
1N = 0,102 kgf
La pressione agisce sempre perpendicolarmente alla superficie su cui applicata. La
pressione agisce sia sulle superfici che allinterno del fluido stesso, cio il valore di
pressione esistente uguale in tutta la superficie del metallo e in tutto il fluido
contenuto. ( principio di Pascal)
760 mm Hg(mm di mercurio) = 10,33 m.c.a
10 m.c.a. = 1 kg/cm2
1 kg = 9,81 N
1 Pa =
100.000 Pa = 1 bar
1 bar = 1,02 kg/cm2
1 kg/cm2 = 0,98 bar
10 bar = 1 MPa
La pressione relativa la pressione della caldaia.
La pressione assoluta la pressione relativa (cio la pressione di bollo) + la pressione
atmosferica, es: 15 bar + 1 = 16 bar
Pressione di bollo: la pressione massima alla quale pu lavorare regolarmente un
generatore.
Pressione di esercizio: la pressione alla quale si fa lavorare il generatore (pi bassa di
quella di bollo).
La caldaia deve sempre funzionare in presenza del caldaista ( la nostra caldaia che una
caldaia PED ha un'esenzione dalla presenza del caldaista in sala caldaie di 24 ore, basta
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la presenza all'interno della ditta) il quale deve sorvegliarla con costanza, questo
previsto da un Regio Decreto del 1927.
Chi accende la caldaia deve seguirla e nel momento in cui se ne va deve spegnerla.
Chi il caldaista?
Il caldaista deve avere coscienza di quello che ha davanti, senza mai sottovalutarlo.
Le analisi delle acque sono importantissime, esse vanno effettuate due volte al giorno. Il
non effettuarle pu rovinare la caldaia in poco tempo.
La presenza di sali nell'acqua pu causare l'ebollizione tumultuosa che dovuta
all'addensarsi del liquido in presenza di alta concentrazione di sali, essa si nota in caldaia
controllando il livello visivo, il quale ha movimenti sali e scendi repentini e lo
schiumamento che una conseguenza dell'ebollizione tumultuosa, alza il livello in
caldaia causando il trascinamento del vapore: trascinamenti di acqua nel vapore;
corrosione e fragilit caustica (uno dei punti deboli delle caldaie sono le piastre tubiere,
la foratura delle piastre crea delle micro cricche; se lacqua non buona si crea
della soda caustica NaOH idrossido di sodio questa si deposita come fanghi in
prossimit dellattacco tubo/piastra (zona delle mandrinature), la presenza della soda
crea la fragilit caustica che indurisce il ferro (+ duro elastico) le cricche che possono
formarsi vanno da tubo a tubo.) La schiuma molto pericolosa perch inganna alcuni
strumenti sul livello dell'acqua che pu sembrare normale, invece troppo basso e
quindi causare danni gravi alla caldaia fino anche all'esplosione.
Il livello dell'acqua molto importante, perch fino a che, da una parte abbiamo il
fuoco e dall'altra abbiamo l'acqua tutto va bene, ma se da una parte c' fuoco e dall'altra
vapore l'acciaio si surriscalda e si ammorbidisce potendo provocare l'esplosione.
I sali nell'acqua possono anche togliere elasticit alla lastre tubiere e quindi causare la
loro fragilit procurando crepe dette anche cricche.
Cosa importante controllare dei fumi di uscita di una caldaia?
Si deve controllare la temperatura e l'anidride carbonica Co2. Se la temperatura dei fumi
troppo alta come buttare via soldi, perch consumiamo pi carburante e inquiniamo
molto pi del necessario.
Una buona combustione d:
+ funzionalit
+ producibilit
- costi
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- inquinamento
1 litro di acqua occupa un dm3 il quale diventando vapore aumenta di 1.725 volte il suo
volume

CLASSIFICAZIONE DEI GENERATORI A VAPORE


Il termine caldaia significa parte metallica che contiene acqua e vapore. Il termine
generatore significa: insieme di macchina funzionante, cio caldaia + bruciatore ecc.
La caldaia formata da molti fogli di lamiera calandrati uniti con una saldatura, i fogli
sono fatti di acciaio al carbonio cio comune ferro.

Esistono tre tipi di passaggi o aperture di ispezione:


Passo duomo quasi sempre ovale e misura 30 cm x 40 cm
Passa testa che misura 20 cm x 25 cm
Passa mano che misura 10 cm x 15 cm
La chiusura dei passi simile a quella della pentola a pressione, si chiude molto bene
perch oltre ad avere i suoi bulloni che la tengono alla struttura della caldaia sfrutta la
pressione interna.
Il girofumi il percorso che fanno i fumi nella caldaia (la nostra ha tre giri di fumo).
Le membrature sono tutte le parti di acciaio che costituiscono la caldaia.
I due fondi della caldaia si chiamano fondo anteriore e fondo posteriore e sono bombati
o convessi.
Per effettuare la saldatura tra due pezzi di lamiera si procede fondendo sia da una parte
che dallaltra, poi si aggiunge qualche goccia di acciaio liquido ed infine si effettua la
saldatura di fusione. La zona a fianco delle saldature a destra e sinistra si chiama
termicamente alterata. Lo spessore sulla saldatura maggiore e deve rimanere tale.
Esistono vari tipi di controllo delle saldature:
Liquidi penetranti, ci mostrano se c la cricca (cricca affiorante), ma non quanto
profonda.
Ultrasuoni, il quale composto da un trasmettitore e un ricevitore, ci pu indicare che ci
sono delle anomalie, ma non la loro entit.
Magnetoscopia, anche in questo caso la limatura verr attirata nella prossimit della
cricca, senza per evidenziarci la profondit.
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Radiografia, i raggi x attraversano lo spessore della piastra metallica e rilevano ogni


minimo difetto. Al momento del collaudo, ancora presso il costruttore, lISPELS
controlla il 15% delle saldature. Se da tale controllo dovesse risultare anche solo un
difetto si proceder a radiografare un ulteriore 15%, se si dovesse trovare un altro difetto
si controller il 100% delle saldature. Oltre alliniziale 15% viene radiografato ogni
incrocio di saldatura.
Le caldaie dispongono di un reintegro di acqua tramite una pompa che si attiva
automaticamente. La quantit di acqua reintegrata nellunit di tempo uguale alla
quantit di vapore prodotto, cio 1 m3 di acqua = 1 t di vapore
Il degasatore un contenitore cilindrico in cui lacqua perde tutti i gas in essa contenuti
ed in pi viene riscaldata fino a raggiungere i 100 gradi circa.
Si definisce generatore di vapore un assieme di organi che servono a produrre calore e a
trasferirlo al fluido che deve essere riscaldato e vaporizzato.
La caldaia la parte del generatore di vapore in cui avviene la trasformazione del fluido
(passaggio di stato) da liquido a vapore.
Passaggi di stato
Fusione: da solido a liquido
Sublimazione: da solido ad aeriforme
Vaporizzazione: da liquido ad aeriforme
Liquefazione: da aeriforme a liquido
Solidificazione: da liquido a solido
Desublimazione: da aeriforme a solido
Quali verifiche periodiche e ogni quanti anni si devono effettuare?
Ogni 10 anni la prova idraulica consiste nel sottoporre lapparecchio a pressione
idraulica. A tale scopo, il generatore, collegato ad una pompa, viene portato ad una
pressione non inferiore a quella di bollo, dopo averlo riempito dacqua fredda e vuotato
dalle sacche daria. Per i generatori nuovi uguale al 112,5% la pressione di bollo. La
pressione di prova viene mantenuta per tutto il tempo necessario allispezione del
generatore in tutte le sue parti visibili ed accessibili. Durante la prova non devono
verificarsi deformazioni o altre anomalie.
Ogni 2 anni la prova a caldo che consiste nellesame accurato del funzionamento del
generatore e dei suoi accessori. La prima prova a caldo segue la prova idraulica e
rappresenta, se positiva, latto conclusivo dei collaudi di legge.
Ogni 2 anni la visita interna che consiste nellesame di tutte le parti del generatore, sia
esterne che interne e dei suoi accessori. A tale scopo vanno rimossi il coperchio del
passo duomo, quelli di eventuali portine di ispezione, nonch i portelloni delle camere a
fumo. Il generatore va presentato allispezione pulito, senza incrostazioni e depositi sia
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sul lato acqua- vapore che sul lato fumi. In occasione della prima visita interna si esegue
il rilievo dei dati riguardanti gli accessori di sicurezza, di controllo e dei mezzi di
alimentazione. La prima visita interna sul luogo dellimpianto deve accompagnare la
prima prova idraulica; la seconda deve avere luogo entro un anno dalla prima prova a
caldo. La prova a caldo e la visita interna verranno eseguite poi ad anni alterni.

Prototipo di caldaia
Corpo cilindrico: costituisce la caldaia ed un recipiente metallico costruito in modo da
resistere alla pressione che si svilupper al suo interno, riempito di acqua fino ad un
certo livello (camera dacqua); nella sua parte pi alta si raccoglie il vapore (camera del
vapore). La superficie che separa lacqua dal vapore si chiama specchio evaporante.
Sulla parte pi alta del corpo cilindrico si nota unappendice verticale cilindrica, detta
duomo, alla quale collegata la tubazione della presa del vapore. Il prelievo del vapore
viene fatto in quel punto, per averlo il pi possibile secco, se si effettuasse pi in basso il
vapore prelevato trascinerebbe con s delle particelle dacqua (vapore umido).
Il focolare la parte del generatore dove viene caricato il combustibile (in questo caso il
carbone) e dove avviene la combustione.
La griglia la parte del focolare destinata a sostenere il combustibile solido (carbone,
legna) e a distribuire laria.
Laltare il muretto di refrattario posto alla fine della griglia per contenere il carbone.
Il cinerario la parte in cui si raccoglie la cenere.
La camera di combustione tutto lo spazio del focolare che viene occupato dai fumi che
si sviluppano nella combustione. La trasmissione del calore avveniva per irraggiamento
per la sola parte di caldaia affacciata sulla camera di combustione e per convezione nella
parte lambita dai fumi.
Pressione di bollo la pressione effettiva massima alla quale un generatore pu
funzionare. Lunit di misura il bar o il kgf/m2. Il valore della pressione di bollo
rilevabile dal libretto matricolare dellapparecchio e dallapposito bollo esistente al
centro della targhetta posta direttamente sul generatore.
Pressione di esercizio la pressione pi bassa di quella di bollo di 1 o 2 bar alla quale si
fa lavorare il generatore.
Carico termico volumetrico della camera di combustione il rapporto fra la quantit di
calore sviluppata nella camera di combustione nellunit di tempo e la superficie di
riscaldamento della camera di combustione, si misura in W/m3 o kcal/m3h.
Carico termico superficiale della camera di combustione il rapporto fra la quantit di
calore sviluppata nella camera di combustione nellunit di tempo e la superficie di
riscaldamento della camera di combustione, si misura in W/m2 o kcal/m2h.
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Rendimento del generatore il rapporto tra il calore trasmesso al fluido e il calore


sviluppato nella combustione.
Indice di vaporizzazione il rapporto tra la massa di vapore prodotto e la massa di
combustibile bruciato nello stesso tempo. Rappresenta i kg di vapore che si ottengono
dalla combustione di un kg di combustibile. Si misura in kgvap/kgcomb.

CLASSIFICAZIONE DEI GENERATORI DI VAPORE


Con riferimento al modo di installazione classificazione ormai non pi usata:
Generatori fissi sono quelli che, essendo di grandi dimensioni e con una struttura
complessa (un tempo erano rivestiti completamente in muratura), non possono essere
trasferiti senza demolire, sia pure parzialmente, limpianto.
Generatori semifissi sono quelli interamente trasportabili, sono di potenza limitata.
Generatori mobili sono montati su un basamento mobile e solitamente forniscono essi
stessi la potenza necessaria per il movimento, come nel caso delle locomotive delle
ferrovie o dei generatori usati sulle navi.
Alla pressione:
a bassa pressione
fino ad 1 bar
a media pressione
da 1 bar a 15 bar
ad alta pressione
da 15 bar a 100 bar
ad altissima pressione
oltre i 100 bar

Dal tipo di combustibile bruciato:


generatori a combustibile solido
generatori a combustibile liquido
generatori a combustibile gassoso
Dalla disposizione del focolare:
generatori a focolare interno nei quali il focolare entra tutto a far parte della superficie di
riscaldamento (caldaie Cornovaglia, semifisse orizzontali e verticali con o senza tubi da
fumo);
generatori a focolare esterno nei quali non tutte le parti del focolare entrano a far parte
della superficie di riscaldamento (caldaie multitubolari a focolare non o solo
parzialmente schermato, ecc).
Rispetto al volume dacqua:
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generatori a grande volume dacqua da 130 a 250 litri dacqua per m2 di superficie
riscaldata;
generatori a medio volume dacqua da 70 a 130 litri dacqua per m2 di superficie
riscaldata;
generatori a piccolo volume dacqua meno di 70 litri dacqua per m2 di superficie
riscaldata.

Percorso dei fumi:


generatori a tubi da fumo se lacqua bagna la parete esterna dei tubi al cui interno
circolano i fumi caldi;
generatori a tubi dacqua se lacqua a passare allinterno dei tubi ed i fumi invece
passano dalla parte esterna.
Rispetto alla circolazione dellacqua:
generatori a circolazione naturale, quando il moto dellacqua avviene spontaneamente
per effetto della variazione di densit del liquido alle diverse temperature o alla
differenza di densit fra acqua e miscela di acqua e vapore (tubi vaporizzatori);
generatori a circolazione accelerata, ovvero a circolazione controllata o assistita, cio
aiutata per mezzo di pompe;
generatori a circolazione forzata quando lacqua pompata nel generatore viene
riscaldata, evaporata e surriscaldata, percorrendo un unico circuito. I generatori di tale
tipo, vengono detti monotubolari perch come se il circuito fosse costituito da un unico
tubo;
Generatori a circolazione combinata, derivata dallunione dei due sistemi di circolazione
forzata e controllata.

LA CALDAIA CORNOVAGLIA
Prende il nome dalla regione dellInghilterra dove stata costruita per la prima volta. Il
suo principale requisito quello di poter far fronte, data la grande massa dacqua
contenuta alla temperatura di ebollizione, a rapidi aumenti della richiesta di vapore,
senza per questo subire forti cadute di pressione. E di costruzione semplice e pu essere
agevolmente ispezionato sia il lato fumi sia il lato acqua, consentendo luso di acqua
poco depurata. Essa adatta per pressioni limitate, solitamente fino a 10 15 bar;
raramente supera i 20 bar. Ha una producibilit specifica massima di 18 25 kg/m2h. La
superficie di riscaldamento pu superare anche i 150 m2. Ha notevole ingombro e peso e
richiede un tempo relativamente lungo per lavviamento. Se ben installata e condotta d
rendimenti accettabili (intorno all85%). Essa composta da un fasciame cilindrico
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chiuso da due fondi e attraversato da uno o due tubi detti focolari. La caldaia
completata dal duomo di vapore e dalla colonnina di alimentazione. La parte cilindrica
detta fasciame o mantello di solito costituita da diversi anelli virole ricavati da lamiere
in acciaio dolce. Lunione delle virole veniva realizzata un tempo mediante chiodatura e
successivamente mediante saldatura elettrica.
I tubi
focolari, in numero di uno o due, sono in lamiera e possono essere lisci oppure ondulati.
Allinterno del focolare trovava posto la griglia per sostenere il carbone, poi adattata
anche per combustibili liquidi o gassosi. I focolari devono poter resistere alla pressione
che tende a schiacciarli e devono inoltre potersi dilatare senza forzare eccessivamente
sui fondi.
Nei focolari lisci le dilatazioni sono consentite da
particolari tipi di giunzione tra anello ed anello che costituiscono un rinforzo del
focolare stesso per resistere alla pressione, lato acqua e vapore, che tende a schiacciarli.
Nei focolari ondulati le dilatazioni sono ancor meglio consentite. La resistenza allo
schiacciamento maggiore. Esso ha una superficie di scambio maggiore di circa il 10%
I fondi piani venivano ancorati
rispetto al focolare liscio.
al fasciame mediante squadrette di rinforzo.
I fondi convessi favoriscono la
dilatazione del focolare e strutturalmente hanno maggior resistenza. Il fondo anteriore
porta gli attacchi per gli indicatori di livello, che devono essere sistemati in modo che
lindice di livello (livello minimo) deve essere 8 cm sopra il punto pi alto della
superficie di riscaldamento, cio sopra lultima lamiera lambita dai fumi.
Il duomo di vapore la parte cilindrica verticale sistemata in alto sul fasciame, in esso si
raccoglie il vapore meno umido, perch le goccioline dacqua, che nellebollizione
vengono trascinate dal vapore, cadono in basso. Sul duomo sono sistemate le prese del
vapore, delle valvole di sicurezza, del manometro, e quelle per il prelievo del vapore
necessario per il funzionamento dei mezzi di alimentazione (cavallini, iniettori). Il
duomo termina in alto con un fondo sul quale praticato il passo duomo.
Posteriore al duomo, sul fasciame, sistemata colonnina di alimentazione nella quale
messo il tubo di alimentazione che si prolunga allinterno della caldaia fino a poco sotto
il livello minimo dellacqua.
Nelle caldaie ad un solo
focolare esso spostato di lato e non al centro del corpo cilindrico. Esso oltre a favorire
la circolazione (e quindi ad aumentare la trasmissione del calore dai fumi allacqua),
permette anche una migliore pulizia interna della caldaia nel cui fasciame possibile
stare in piedi e camminare su un ferro ad L fissato in basso per il lungo.
La Cornovaglia una caldaia di tipo fisso perch, eccetto la facciata e la parte superiore
del duomo, completamente rivestita di muratura. Nello spazio tra la caldaia e la
muratura circolano i fumi, i quali percorrono tre giri: nel primo percorrono tutto il tubo
focolare; nel secondo percorrono un cammino inverso al primo, investendo tutta la parte
del fasciame bagnata dallacqua (e tornano cos verso il davanti della caldaia); nel terzo
giro si portano in alto e percorrono , nella stessa direzione del primo, le parti del
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fasciame occupate interamente dal vapore da dove poi si dirigono al camino.


Altro tipo di percorso dei fumi: i fumi non percorrono la parte superiore della caldaia,
ma dal focolare, tornando in avanti, lambiscono tutta la parte sinistra o destra della
caldaia bagnata dallacqua, quindi ritornano nella parte posteriore lambendo tutta la
parte destra o sinistra della caldaia bagnata dallacqua; infine si dirigono al camino. Il
secondo giro a destra o sinistra secondo la posizione del focolare.
Il voltino posteriore, che obbliga i fumi, dopo aver attraversato il focolare, a tornare
verso il davanti della caldaia, costituito da mattoni refrattari in modo da resistere alla
temperatura circa 700 800 C. Il voltino non aderente al fondo della caldaia, ma ne
dista qualche cm per permettere le dilatazioni; il vano chiuso mediante una piastra in
ferro.
Per la stessa ragione le selle su cui la caldaia
appoggiata, eccetto il primo che fisso, sono montati su rulli.
La caldaia montata con una leggera inclinazione (0,5 cm ogni m) verso il davanti, per
garantire che lacqua, quando la si deve vuotare, si scarichi completamente.
Lattacco dello scarico al fasciame ed il relativo tubo non vengono mai incorporati nella
muratura della caldaia in modo da poterli sorvegliare anche durante il funzionamento del
generatore.

IL MODERNO GENERATORE SEMIFISSO A TUBI DA FUMO


Il generatore moderno il risultato delle modifiche subite nel tempo dalla vecchia
Cornovaglia.
Il bruciatore posto sul davanti della caldaia; i gas caldi della combustione (fumi) dopo
aver percorso il focolare, invertono il loro moto in una camera (camera di inversione
posteriore) esterna alle membrature della caldaia e si immettono nel gruppo dei tubi (2
giro dei fumi) posto nella parte bassa del generatore; giunti nella parte anteriore del
generatore, i fumi subiscono una seconda inversione (camera di inversione anteriore) ed
imboccano i tubi posti nella parte alta della caldaia (3giro di fumi), ritornando in una
zona della camera posteriore (separata da un diaframma dalla prima camera), per
dirigersi quindi al camino. Le camere di inversione sono costituite da una parte
cilindrica, di solito in prolungamento del fasciame esterno, chiusa da una parete piana.
Su tale parete vi sono in genere due portelloni che , a caldaia ferma, permettono
lispezione, la pulizia e la manutenzione.
I tubi da fumo hanno diametro di 48 49 mm. Allinterno dei tubi, allo scopo di
migliorare la trasmissione del calore, possono essere sistemati elementi di varia forma
(lamine metalliche ad andamento elicoidale, detti turbolatori) per imprimere al fumo un
modo turbolento e aumentare la trasmissione del calore.
Caratteristica dei moderni generatori a tubi da fumo il fatto che essi vengono costruiti
interamente presso lofficina del costruttore in unit monoblocco trasportabili e corredati
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di tutti gli accessori necessari per il funzionamento, per la sicurezza e per la regolazione.
Per linstallazione occorre soltanto procedere agli allacciamenti dellacqua, rete di
vapore, combustibile ed energia elettrica. Sono in genere a funzionamento automatico
con combustione pressurizzata, presentano unestrema rapidit di avviamento ed una
notevole affidabilit.
Il carico termico volumetrico nel focolare pu variare, in funzione della potenza, da
900.000 kcal/m3h a 1.500.000 kcal/m3h. La temperatura dei prodotti della combustione
alla fine del percorso nel focolare solitamente sui 900- 950C; la temperatura dei fumi
alluscita della caldaia solitamente superiore di circa 50-70C rispetto alla temperatura
del vapore saturo corrispondente. Questo tipo di generatore non dotato di altre
apparecchiature di recupero del calore (economizzatori, preriscaldatori); pu invece
essere dotato, ove occorra di surriscaldatore. Come per tutti i generatori di tipo moderno
occorre una particolare attenzione al trattamento dellacqua. Per quanto riguarda la
pulizia del generatore, lato fumi, si fa rilevare che allinterno dei tubi si deposita con una
certa facilit la fuliggine, per cui necessario procedere frequentemente alla loro pulizia
per non ridurre lo scambio termico e quindi il rendimento.

Accessori di osservazione
Manometri: sono apparecchi che servono a misurare ed indicare la pressione relativa
esistente allinterno del generatore. Ne esistono di due tipi: Bourdon e Schaeffer.
Il regolamento vigente prescrive che ogni generatore deve essere provvisto di un
manometro posto in modo tale da essere facilmente letto. Il manometro deve essere
provvisto di una scala graduata in kg/cm2 o bar ed il fondo scala deve spingersi fino ad
un valore di pressione non inferiore ad 1,25 e non superiore a 2 volte la pressione di
bollo. Sul manometro deve essere indicata con segno facilmente visibile (in rosso) la
pressione di bollo. Tra manometro e generatore non deve esserci nessuna intercettazione
(nessun rubinetto o valvola), ma un rubinetto a tre vie con flangia 40mm di diametro e 4
mm di spessore) per attacco del manometro campione.
Tolleranze: accettato un manometro che rispetto al manometro campione (quello
dellispettore) segni massimo 1 bar in pi o massimo 0,5 bar in meno ( il Kl indicato
sul manometro in fondo e indica la % di errore che pu avere il manometro rispetto al
manometro campione).
Il rubinetto a tre vie permette di
eseguire le seguenti manovre:
-comunicazione fra generatore, il manometro e il manometro campione (posizione
necessaria per il controllo del manometro);
- comunicazione fra
generatore e lesterno (posizione necessaria per procedere allo spurgo del sifone);
- comunicazione fra manometro e lesterno (posizione necessaria per procedere allo
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spurgo del manometro);


- comunicazione tra generatore e
manometro (posizione normale di funzionamento).
Come fai a sapere che pressione hai in caldaia, se il tuo manometro si rotto ed era
quello di riserva, quindi non ne hai altri?
Prendendo la temperatura del vapore dallo spurgo del livello visivo e confrontando la
temperatura misurata con la tabella del vapore saturo (pag83).
Indicatori di livello: servono ad indicare visivamente il livello dellacqua nel generatore.
Un generatore deve avere 2 indicatori di livello di cui uno a vetro, laltro pu essere
sostituito da due rubinetti prova (noi ne abbiamo due di vetro); devono essere distanziati
al massimo di 10 cm ed il rubinetto lato acqua deve essere a livello minimo H2O. Un
indicatore di livello una specie di tubo di vetro avente le due estremit in
comunicazione con il corpo cilindrico del generatore; lestremit superiore in
comunicazione con la zona vapore, lestremit inferiore con la zona acqua. Ogni
indicatore di livello sempre costituito da:
- una
parte visiva (corpo dellindicatore);
-almeno due valvole
dintercettazione (una sulla connessione superiore ed una sulla connessione inferiore);
- una valvola di spurgo.
Se si dovesse rompere il livello di
vetro bisogna immediatamente fermare la caldaia.
Operazioni da effettuare per eseguire la prova completa degli indicatori di livello
- chiudo valvola lato vapore
- lindicatore si riempie
dacqua
- apro lo scarico e poi lo richiudo cos si pulisce il
tubo lato acqua
- apro lato vapore
chiudo lato acqua
-apro lo spurgo cos si pulisce bene il
vetro
-chiudo lo spurgo
- riapro
lato acqua stando attento che il livello torni velocemente a posto
Prova rapida:
apro e richiudo lo scarico
Accessori di sicurezza valvole di sicurezza
Le valvole di sicurezza devono essere almeno due e devono essere in grado di scaricare
tutto il vapore prodotto dal generatore al carico massimo continuo ( bruciatore al
massimo). Lo scarico ammesso libero solo per basse pressioni altrimenti deve essere
convogliato. Qsc (portata scarico valvola) 2t/h
Il
caldaista non pu in nessun caso e per nessun motivo smontare le valvole di sicurezza.
La sede di una valvola deve avere lo spessore di 2mm in modo da non incollarsi (per il
troppo spessore e quindi una maggiore aderenza) e poter cos sfiatare al momento
opportuno. La sede pu essere sia piatta che conica.
Le valvole di
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sicurezza si distinguono in:


-valvole di sicurezza a peso diretto, in
questo tipo di valvola il carico sullotturatore costituito da un peso gravante
direttamente su di esso. La valvola si apre e scarica vapore quando la forza esercitata dal
vapore sullotturatore supera la forza esercitata dal peso;
-valvola di
sicurezza a peso e leva, in questa valvola il carico sullotturatore costituito da un peso
gravante, mediante una leva, sullotturatore. Usata per basse pressioni;
-valvola a molla diretta, in questo tipo di valvola il carico sullotturatore costituito
dalla forza esercitata da una molla compresa tra una superficie fissa e lotturatore. Sono
le valvole pi usate e quelle pi affidabili. (Le nostre caldaie hanno ognuna due valvole
di sicurezza a molla diretta).
La pressione di taratura la
pressione alla quale la valvola scarica in modo continuo il fluido.
La sovrappressione di apertura totale un aumento di pressione rispetto alla pressione di
taratura (massimo il 10%) per ottenere la massima alzata dellotturatore, cio la massima
portata di scarico della valvola.
Lalzata di una valvola la corsa
che riesce a compiere lotturatore e si misura in mm.
Lo scarto di chiusura la diminuzione della pressione rispetto alla pressione di taratura
per ottenere la richiusura della valvola.
Dimensionamento delle valvole di sicurezza
Il dimensionamento
delle valvole di sicurezza secondo il Vecchio Regolamento viene eseguito tenendo conto
soltanto della superficie di riscaldamento del generatore e della sua pressione di bollo,
non prendendo assolutamente in considerazione la potenzialit del generatore.

Formule di calcolo:
Atot =

*0,4

Area totale = superficie x 11 fratto pressione di bollo + 0,6


0,4 per le valvole a grande alzata

A1,2 =
Fv= pb* A1,2

Forza vapore = pressione di bollo x Area 1 o 2

La Fv (forza vapore), cio la spinta totale del vapore sulla superficie della valvola non
pu superare gli 800 kgf
Fv 800 kg/cm2
15

Ognuna delle valvole non pu avere un diametro inferiore a 25mm


d 25 mm
Il dimensionamento delle valvole di sicurezza secondo il nuovo regolamento viene
eseguito tenendo conto della potenzialit del generatore. Questultima rappresenta la
massima quantit di vapore che il generatore in grado di produrre nellunit di tempo e
quindi rappresenta anche la quantit che le valvole devono poter scaricare, quando
necessario il loro intervento.
Alle valvole di sicurezza il conduttore deve prestare molta attenzione e una diligente ed
accurata manutenzione (Noi ne abbiamo fatta revisionare una da poco presso una ditta
specializzata). La valvola di sicurezza laccessorio pi importante e pi delicato del
generatore e rappresenta la pi valida garanzia che la pressione allinterno del generatore
non superi la pressione di bollo.
Poich durante il normale funzionamento di un generatore le valvole di sicurezza non
intervengono mai, buona norma che il conduttore, con una certa frequenza, controlli
che le stesse siano libere, cio che lotturatore non sia incollato alla sede, operando come
segue:
- per le valvole a peso e leva, sollevando la leva fino a quando la valvola
incomincia a scaricare vapore;
- per le valvole a molla diretta, agendo sulla leva di sollevamento fino a
quando la
valvola incomincia a scaricare vapore.

Una volta al mese si deve eseguire il controllo del funzionamento delle


valvole di sicurezza, tirando la leva in modo da far uscire il vapore.
Si deve sempre indossare i guanti e le cuffie antirumore dato che tale
controllo va eseguito con il generatore di vapore in funzione. Le valvole del
nostro generatore sono a molla diretta.

Formule di calcolo:
q
Atot = -------------------------0,9* K*113,8*C
q = portata di scarico della somma delle valvole in kg/h (W)
16

0,9 = coefficiente di sicurezza e fisso (peggiora il K)


K = coefficiente di efflusso ( il risultato di prove effettuate dallISPELS); se la valvola
qualificata K viene determinato dalla prova; se la valvola non qualificata K = 0,05
113,8 = costante per i bar (112,7 se kg/cm2)
C = coefficiente di espansione a p1 (da tabella libro giallo pag. 16)
v1 = volume specifico in m3/kg a p1 ( volume occupato da 1 kg di vapore in determinate
condizioni di pressione)
p1 = pressione assoluta di scarico p1 = ptaratura+% di sovrappressione + 1 (pressione
atmosferica).
Fv8000 N
d = 15 mm
In caso di declassamento le valvole devono essere ritarate e deve essere ricalcolata larea
delle stesse. Potrebbe anche succedere che il tronchetto (che la parte fissata
direttamente sul fasciame) sia troppo piccolo dato che le valvole sicuramente avranno un
diametro pi grande.
Esempio di calcolo delle valvole con i dati delle nostre caldaie
Vecchio regolamento
S = 55,6 m2
Pb = 16 bar = 16 kg/cm2
A=

*0,4 =

*0,4 =

A 1,2 =

= 7,37 cm2

*0,4 = 14,74 cm2

Fv = Pb * A1,2 = 16 kg/cm2 * 7,37 cm2 = 117,92 kg


Ok 117,92kg
d=

OK 36,4 mm

800 kg
=

=3,64 cm = 36,4 mm

25 mm

Pb = 16 bar
17

Sovrappressione = 10%
K = 0,69
W = 3,8 t/h
p1 = p tar + %sovrapp.+ 1 = 16+1,6+1 =18,6 bar
v 1 a p1 =
interpolazione = 18 bar = 0,110
19 bar = 0,105
0,110-0,105=0,005:10*6 = 0,003
0,110-0,003 = 0,107 m3/kg
C = 0,635
q
Atot =------------------------0,9* K*113,8*C

=
A1,2 =

* 0,076 = 84,67*0,076 = 6,43 cm2

= 3,22 cm2

Esprimo la pressione di bollo in N/cm2


16 bar = 160 N/cm2
Fv = Pb* A = 160 N/cm2 * 3,22 cm2 = 515,2 N
Ok 515,2 N 8.000 N
d=
=
Ok 20,25 mm

=
15 mm

=2,0248 cm = 20,25 mm

Accessori di protezione
Pressostato di regolazione
Esso provvede a spegnere il bruciatore quando il generatore raggiunge la massima
pressione di esercizio ed a riaccenderlo quando la pressione scende alla minima
pressione di esercizio.
Pressostato di sicurezza o di blocco
Esso interviene in caso di avaria del pressostato di regolazione, il bruciatore viene
spento e mandato in blocco. La riaccensione del bruciatore avviene soltanto dopo che
18

stata eliminata la causa del blocco e con successivo riarmo manuale del dispositivo di
blocco.

Termostati
Sono dispositivi che servono a controllare la temperatura di un fluido o meglio a
mantenere la temperatura del fluido ad un valore costante prefissato fra due valori
(massimo e minimo) pi o meno vicini.
Regolatori di livello - Livellostati
Continui: man mano che procede levaporazione dellacqua nel generatore, ne fanno
entrare di nuova in modo da mantenere quasi costante il livello dellacqua del
generatore. In un generatore provvisto di tale tipo di regolazione, le pompe di
alimentazione sono sempre in funzione e il regolatore di livello comanda una valvola,
posta sulla tubazione di mandata delle pompe, chiudendola o aprendola pi o meno
secondo la richiesta di vapore (copes). Noi abbiamo i livellostati continui, infatti, sulla
tubazione di mandata della pompa abbiamo una valvola modulante.
Discontinui: comandano lavviamento delle pompe di alimentazione, quando il livello
nel generatore raggiunge un minimo prefissato, e larresto quando il livello raggiunge il
livello massimo prefissato (magnetrol-sonde-galleggiante).
Sonda di minimo livello
Si intende con questo nome il livellostato che ha la funzione di interrompere
lalimentazione del combustibile al bruciatore, al raggiungimento del livello minimo. Il
ripristino manuale possibile, solo dopo leliminazione delle cause del blocco.
Ci sono due sonde di minimo livello nelle caldaie PED.
Accessori di alimentazione
Pompe alternative
Sono caratterizzate da una portata fluttuante, poich spingono il liquido nella tubazione
di mandata soltanto durante la fase di compressione; sono anche caratterizzate dal fatto
di poter conferire al liquido prevalenze altissime, non raggiungibili con altri tipi di
pompe. Il loro accoppiamento con motori elettrici viene realizzato con linterposizione
di ingranaggi o pulegge.
Pompe centrifughe
Sono le pi diffuse per lalimentazione dei generatori di vapore, sia per la loro
semplicit di costruzione e di funzionamento, sia per la possibilit di accoppiamento
diretto a motori elettrici e turbine a vapore. La pompa centrifuga costituita da una
girante palettata che ruota attorno ad un asse dentro una carcassa a forma di chiocciola.
La girante, con la sua elevata velocit di rotazione, spinge il liquido verso la periferia,
per effetto della forza centrifuga che si sviluppa nella rotazione. Tale spostamento di
liquido provoca al centro della pompa una depressione che richiama altro liquido dalla
19

tubazione di aspirazione qui collegata. La carcassa a forma di chiocciola che circonda la


girante, convoglia il liquido alla tubazione di mandata, trasformando lenergia di
velocit in energia di pressione.
I mezzi di alimento devono avere una portata che sia il doppio della potenzialit della
caldaia con il VR e 1,30 volte con il NR ( con W da 1 t/h a 5 t/h come ha la nostra
caldaia. Una caldaia deve avere due mezzi di alimento con diversa alimentazione, questo
per poter avere acqua in qualsiasi momento (noi abbiamo una pompa di alimento per
ogni caldaia e una di riserva).
La portata di una pompa la quantit di fluido che attraversa la pompa nellunit di
tempo. Se parliamo di portata volumetrica le unit di misura sono m3/h o l/h, se parliamo
di portata ponderale sono kg/h.

Formule:
Con il VR la portata pari a due volte la producibilit
Q = 2*W
Con il NR la portata richiesta pari alla producibilit del generatore
Qrichiesta = Q =W
La portata prescritta quella dettata da una normativa (vedi tabella pag.542 portata
mezzo di alimento principale e automatico)
Qprescritta = Qwx%= W * 1,30
La prevalenza lenergia di pressione fornita ad un fluido a pressione atmosferica.
Con il VR si calcola cos:
H = Hpb+Hg+Hy
Con il NR invece cos:
Prevalenza alla portata richiesta Hw = Hpb+5%pb+Hg+Hy
Prevalenza alla portata prescritta Hw+% = Hpb+Hg+Hy
Hg = altezza o prevalenza geodetica ( differenza di quota tra i due bacini Hm+Ha)
Hm = altezza o prevalenza manometrica o di mandata
Ha = prevalenza di aspirazione
H = prevalenza della pompa
Hpb = prevalenza pressione di bollo
Hy = perdite di carico idraulico
Lunit di misura m.c.a. metri di colonna dacqua
1 bar = 10,2 m.c.a.
Se guardiamo la curva caratteristica della pompa ci rendiamo conto che c un legame
molto stretto fra portata e prevalenza, al salire della portata scende la prevalenza e
20

viceversa. Con questa curva si trova la zona di massimo rendimento della pompa, che
fra la portata richiesta e la portata prescritta.
Esempio di calcolo della portata e della prevalenza delle nostre pompe:
Vecchio regolamento
W = 3,8 t/h
Hg = 0,5 m.c.a
Hy = 10 m.c.a
Portata:
Q = 2 * W = 2 * 3,8 t/h = 7,6 t/h = 7,6 m3/h
Prevalenza:
Pb 16 bar * 10,2 = 163,2 m.c.a.
H = Hpb + Hg +Hy = 163,2 + 0,5 + 10 = 173,7 m.c.a.
Nuovo regolamento:
Portata richiesta:
Qrich = W = 3,8 t/h = 3,8 m3/h
Portata prescritta :
Qwx% = W * 1,30 = 3,8 m3/h * 1,30 = 4,94 m3/h
Prevalenza alla portata richiesta:
Hw = Hpb + 5%Pb + Hg + Hy = 163,2 + 8,16 + 0,5 + 10 = 181,86 m.c.a.
Prevalenza alla portata prescritta:
Hw% = Hpb + Hg + Hy = 163,2 + 0,5 + 10 = 173,7 m.c.a.
Cavallino: costituito da una motrice alternativa a doppio effetto il cui stantuffo
stabilmente collegato mediante uno stelo con il pistone di una pompa alternativa a
doppio effetto. Lo stelo mediante una serie di bielle comanda il cassetto di distribuzione
della motrice. Il pistone della motrice (lato vapore) ha sempre un diametro pi grande di
quello del pistone della pompa (lato acqua) in modo da imprimere al liquido una
pressione superiore a quella del vapore e permettergli quindi di entrare nel generatore.
Iniettore: usa come fonte di energia lo stesso vapore prodotto dal generatore; esso
trasforma lenergia cinetica (dovuta alla velocit), posseduta dal vapore fluente, in
energia di pressione capace di immettere acqua nel generatore. Liniettore costituito da
un corpo in ghisa o in bronzo portante sullasse tre coni: - cono convergente del vapore,
avente lo scopo di realizzare la completa espansione del vapore;
21

- cono convergente di condensazione, collegato alla presa dellacqua di alimento;


- cono divergente, in comunicazione con il generatore.
Formule:
La portata delliniettore si calcola Qwx% = W*1,25 (vedi tabella) in l/h

Il diametro delliniettore si calcola d =


Qiniettore = d*d*100
Come si usa un iniettore?
- Si spegne la pompa e si chiude la valvola
- Si apre la valvola dellacqua di alimento iniettore
- Si apre leggermente il tappo di regolazione delliniettore
- Si apre completamente la presa vapore delliniettore
- Si apre la valvola di mandata delliniettore (acqua alla caldaia)
- Si regola la quantit di vapore con il tappo fino allinnesco.
Il nostro generatore non ha n iniettore n cavallino.

GENERATORI A TUBI DA FUMO A DUE GIRI CON CAMERA DI INVERSIONE


SCHERMATA
Il generatore del tipo a focolare cilindrico fortemente allungato, a due giri di fumo, con
camera di inversione posteriore completamente schermata a tubi dacqua che realizza
una superficie di scambio aggiuntiva alla fine del focolare con assorbimento di calore
nella zona di inversione e riduzione della temperatura dei gas allingresso dei tubi da
fumo. Nella camera di inversione pu essere sistemato anche un surriscaldatore di
vapore generalmente di tipo drenabile a serpentine orizzontali con collettori verticali
esterni. La potenza massima a un solo focolare pu raggiungere 20 t/h con pressione
fino a 15 bar: tale limitazione determinata dal focolare il cui spessore non pu superare
i valori ammessi dalla normativa.

GENERATORI A TUBI DA FUMO A FONDO BAGNATO

22

I fumi dopo aver percorso il focolare, invertono il loro moto in una camera di inversione
interna alla caldaia e quindi raffreddata dallacqua. Le caratteristiche e le applicazioni
sono del tutto simili a quelle dei generatori con camera di inversione schermata.
CALDAIA A RITORNO DI FIAMMA
Internamente, il focolare termina con un fondo raffreddato dallacqua esistente
allinterno della caldaia. I prodotti della combustione, dopo aver percorso il focolare,
sono costretti ad invertire il senso del loro movimento, ritornando sul davanti. I fumi
imboccano quindi i tubi fino a raggiungere la camera a fumo posteriore passando poi al
camino. E un generatore di vapore con potenze non elevate e viene usato per la
produzione di acqua calda e surriscaldata.

SCARICATORI DI CONDENSA
Gli scaricatori di condensa sono delle valvole automatiche in grado di distinguere la
condensa dal vapore. Si aprono in presenza di condensa e si chiudono in presenza di
vapore.
Ne esistono di vari tipi:
- Meccanici: a galleggiante a secchiello rovesciato
- Termostatici: scaricatore bimetallico
- Termodinamici: scaricatori a disco.

SURRISCALDATORI
I surriscaldatori servono a surriscaldare il vapore, cio a trasformarlo da vapore saturo
secco in vapore surriscaldato. Il surriscaldamento avviene somministrando ulteriore
calore al vapore.
Ne esistono di due tipi:
Ad irraggiamento: si chiamano anche ad alta temperatura e sono posti in camera di
combustione in vista della fiamma.
A convezione: si chiamano anche a bassa temperatura e sono posti nel giro fumi.
DESURRISCALDATORE O ATTEMPRATORE
E un dispositivo per iniezione di acqua a sottrazione di calore, che consente di
controllare la temperatura di surriscaldamento, evitando di superare la temperatura
vapore limite prevista.
ECONOMIZZATORE

23

E un apparecchio montato tra caldaia e camino che serve ad utilizzare parte del calore
posseduto dal fumo. Tale calore viene ceduto allacqua di alimentazione della caldaia
migliorando cos il rendimento dellimpianto. Noi abbiamo leconomizzatore.

VAPORE
Si dice vapore saturo umido il vapore che in presenza del proprio liquido. La
temperatura varia in base alla pressione.
Il vapore surriscaldato mantiene la stessa pressione del vapore saturo, ma con
temperatura pi alta.
Si definisce titolo del vapore la quantit in peso in % di vapore saturo secco che si trova
in 1 kg di vapore saturo umido.
Il calore di riscaldamento sono le kcal necessarie per portare lacqua alla temperatura di
ebollizione.
Il calore latente di vaporizzazione sono le kcal necessarie per portare lacqua dalla
temperatura di ebollizione allo stato di vapore.
Il calore totale del vapore la quantit di kcal contenuta in 1kg di vapore.
h = entalpia o contenuto di calore (entalpia = energia) contenuta nellunit di massa della
sostanza
Formule per il calcoli dellentalpia e del calore
ha = entalpia dellacqua
ha = Cs*TH2O*m formula valida con temperatura di alimento fino a 120 C
sopra i 120C si prende la tabella di pag 83 hl kcal e lo si trasforma in kJ/kg
moltiplicando per 4,186
hl = entalpia del liquido saturo ( livello energetico al quale lacqua inizia a vaporizzare)
hl = vedi tabella del vapore saturo secco pag 83
hv = entalpia del vapore saturo secco
hv = vedi tabella vapore saturo secco pag 83
hs = entalpia del vapore surriscaldato
hs = vedi tabella del vapore surriscaldato pag 88-89
x = titolo del vapore (il vapore surriscaldato non ha titolo)
Il titolo indica la quantit di vapore saturo secco contenuta in un kg di vapore saturo
umido e la differenza a 1 (1-x) ci indica la quantit di liquido saturo presente.
24

Il titolo del vapore migliore nelle caldaie a tubi dacqua perch solitamente lavorano a
pressioni superiori.
hu = entalpia del vapore saturo umido (cio ancora in presenza di parte del suo liquido)
hu = hl(1-x)+hv*x
qr = calore sensibile di riscaldamento
q r = hl ha
r = calore latente di vaporizzazione
r = hv - hl
qs = calore sensibile di surriscaldamento
q s = hs - hv
calore fornito in caldaia = hu- ha
calore fornito nel surriscaldatore = hs - hu
calore fornito per completare la vaporizzazione = hv -hu
calore scambiato (tramite scambiatore) da ogni kg di vapore e poi tornato gi come
condensa = hu hl
potenza che il bruciatore ha ceduto allacqua o potenza assorbita dallacqua =
W * ( hu - ha ) trasformando la producibilit in kg/h
Per trasformare i kJ/h in kJ/s basta dividere per 3.600
kJ/s = kW per trasformarli in MW basta dividere per 1.000

Esempio di calcolo dellentalpia della nostra caldaia:


W = 3,8 t/h
S = 55,6 m2
Pes = 13 bar
Pb = 16 bar
TH2o alim = 90C
X = 0,9
VH2o = 7.300 l
25

Grado di patente richiesto : 2 grado


Ws =

= 68,35 kg/m2h

Fondoscala manometro
Minimo 16 bar *1,25 = 20 bar
Massimo 16 bar * 2 = 32 bar
ha = Cs * tH2o * m = 4,186kJ/kgC *90C * 1 = 376,74 kJ/kg
Incremento di entalpia ( calore da fornire come calore di riscaldamento) necessario per
portare lacqua di alimento alla temperatura di ebollizione corrispondente alla pressione
esistente (Pes) in caldaia = qr = hl ha =
= 871,8 kJ/kg 376,74 kJ/kg = 495,06
kJ/kg
Entalpia (o contenuto termico) posseduto dal vapore umido in uscita dalla presa vapore
= hu = x * hv + ( 1-x ) * hl = 0,9 *2.793,4 kJ/kg + ( 1- 0,9)* 871,8 kJ/kg =
= 2.514,06 kJ/kg + 0,1 * 871,8 kJ/kg = 2.514,06 kJ/kg + 87,18 kJ/kg =
= 2.601,24 kJ/kg
Calore fornito hu ha = 2.601,24 kJ/kg 376,74 kJ/kg = 2.224,5 kJ/kg
Potenza termica fornita dalla caldaia = W * (hu ha ) =
=3.800 kg/h *
2.224,5 kJ/kg = 8.453.100 kJ/h : 3.600 =
= 2.348,08 kJ/s o kW : 1.000 =
2,348 MW
Potenza termica disponibile per le utenze W * hu =
2.601,24 kJ/kg = 9.884.712 kJ/h : 3.600 =
2,746 MW

= 3.800kg/h *
= 2.745,753 kJ/s o kW : 1.000 =

Noi non abbiamo un surriscaldatore, ma per lesame si devono studiare ugualmente bene
le formule e nelle prossime visite fatevi indicare dove posto di solito.
CICLO ACQUA VAPORE ACQUA IN UN CIRCUITO ISOLATO A PRESSIONE
COSTANTE
Fase 1: riscaldamento dellacqua fino al punto debollizione
Calore qr ----------aumento di temperatura-------hl

26

Fase 2: passaggio di stato fisico da liquido a vapore. Durante questa fase non si ha
variazione di temperatura ed il calore, come forma di energia, serve solo per il passaggio
di stato.
Calore quasi r--------- produzione vapore---------temperatura costante-----hu
Fase 3: utilizzazione (es. per scambiatore di calore) e, condensazione del vapore (acqua).
Durante questa fase dove c il passaggio di stato da vapore a liquido, la temperatura
rimane costante (temperatura di ebollizione), viene recuperato il calore di
vaporizzazione.
Vapore -------------condensazione------------acqua----------------- r
Fase 4: lacqua ritorna al generatore ed inizia nuovamente il ciclo della fase 2
Il vapore nascente la ritrasformazione delle condense in vapore dovuta alla riduzione
della pressione.
La formula per il volume di scoppio a pressione di bollo e anche per i cali di pressione
sulle condense (avendo un riduttore)
hl1 hl2
---------- kgvap/kgacqua cio quanti kg di vapore per ogni kg acqua, detto
r1 +r2 vapore istantaneo
------2

Esempio di calcolo dello scoppio della nostra caldaia


Condizioni normali
13 bar
hl =830,1 kJ/kg
tH2O = 195 C
r=hv hl = 1.957,7 kJ/kg
Volume a livello= 12.000 l

condizioni di esplosione
1 bar ( pressione atmosferica)
hl = 417,5 kJ/kg
tH2O = 99,6 C
r=hv hl = 2.257,9 kJ/kg
12.000 kg

hl1 hl2
830,1 kJ/kg 417,5 1 kJ/kg
412,6 kJ/kg
---------- = ---------------------------------------- = ------------------------- =
r1 +r2
1.957,7 kJ/kg + 2.257,9 kJ/kg
4.215,6 kJ/kg 2.107,8
------------------------------------------------- ------------------2
2
2
27

412,6 kJ/kg
= --------------------- = 0,196
2.107,8 kJ/kg
196*12.000*1.725 =4.057.200 litri = 4.057,2 m3 di vapore
Tutto questo pensando allo scoppio, se invece consideriamo il calo per un riduttore,
, significa che per ogni kg di acqua che passa dal riduttore cede
0,196
196 g che diventano vapore.
Se la differenza di pressione fra produzione e utenze maggiore di 2 bar siamo obbligati
a montare un riduttore.
Esempio di calcolo del volume di scoppio a Pb :
condizioni normali
16 bar

condizioni di esplosione
1 bar (pressione atmosferica)

hl = 871,8 kJ/kg

hl = 417,5 kJ/kg

tH2o = 204,3 C

tH2o = 99,6 C

r1 = hv hl = 1.921,6 kJ/kg
hl1 hl2

r2 = 2.257,9 kJ/kg

871,8 kJ/kg 417,5 kJ/kg

454,3 kJ/kg

---------- = -------------------------------------------- = --------------------- =


r1 + r2

1.921,6 kJ/kg + 2.257,9 kJ/kg

---------

--------------------------------------------- -----------------------

4.179,5 kJ/kg

454,3 kJ/kg
28

= ----------------------- = 0,2174
2.089,75 kJ/kg

0,2174

* 7.300 kg/acqua * 1.725 l/vapore = 2.737.609,5 l = 2.737,61

7.300 l sono i l di acqua in caldaia


1.725 l/kg volume specifico (occupato) di vapore a pressione atmosferica

LE LINEE DI DISTRIBUZIONE
Le linee di distribuzione del vapore servono a trasportare vapore alle macchine
utilizzatrici e sono ben coibentate per ridurre le perdite di calore.
Le tubazioni partono da un collettore alimentato dalla caldaia, esse si diramano alle
macchine utilizzatrici e hanno uninclinazione dell1 per favorire il deflusso delle
condense, in fondo sono fornite di scaricatori di condensa.
Prima delle macchine utilizzatrici, sulle linee del vapore vengono montati dei riduttori di
pressione, i quali possono essere auto azionanti (lapparecchio si autoregola). La loro
caratteristica di ridurre la pressione e, come effetto positivo, ad avere un aumento del
titolo del vapore stesso.

PRERISCALDATORI DARIA
I preriscaldatori servono a riscaldare laria comburente, sfruttando, assieme alleventuale
economizzatore, il calore ancora posseduto dai fumi, alluscita della caldaia. Viene cos
migliorata la combustione, elevando la temperatura della fiamma e diminuendo quindi la
possibilit di formazione di incombusti.
29

CAMINI
Il tiraggio lattivazione della circolazione dellaria in un camino e nel focolare di una
caldaia allo scopo di fornire la quantit di ossigeno necessaria alla combustione, ottenuta
sfruttando, o provocando artificialmente, unopportuna differenza di pressione atta ad
imprimere alla massa gassosa (fumi) una certa velocit e a vincere nello stesso tempo
tutte le resistenze di attrito dovute allattraversamento della griglia, dello strato di
combustibile, dei condotti del fumo e ancora dovute alla presenza di gomiti,
cambiamenti di sezione ecc.
Il tiraggio si misura in mm.c.a o mbar.
Esistono vari tipi di tiraggio:
- Il tiraggio naturale dovuto al movimento naturale di un gas tra due punti a
differente pressione e precisamente dal punto a pressione maggiore a quello a
pressione minore, ottenuto, disponendo un camino al termine del percorso dei
fumi, attraversato da questi ad una temperatura notevolmente superiore a quella
esterna e con una velocit dai 3 agli 8 m/s. Il tiraggio tanto pi grande, quanto
pi alto il camino e quanto maggiore la differenza di temperatura tra i fumi e
laria. Mediamente pu valutarsi in circa 0,05 mbar o 0,5mm.c.a. di depressione
per ogni metro daltezza del camino; non possibile ottenere depressioni superiori
a 5-10 mbar anche con camini altri oltre 200m.
- Il tiraggio artificiale o forzato quello realizzato con lausilio di un ventilatore
quando non sia possibile sistemare un camino adeguato o convenga limitare le
perdite di calore allo scarico. Esso pu essere di quattro tipi:
a) Tiraggio aspirato, si realizza mediante un ventilatore, posto alla base del camino,
che aspira i fumi della caldaia e li spinge quindi nel camino. La regolazione si
esegue mediante la saracinesca posta alla base del camino come nel tiraggio
naturale e regolando la velocit del motore.
b) Tiraggio indotto, si ha installando tra la caldaia e il camino un ventilatore che
aspira una parte del fumo che esce dalla caldaia e lo spinge nel camino stesso
mediante una specie di iniettore. Il fumo soffiato nel camino spinge la colonna dei
gas caldi e contemporaneamente provoca unaspirazione in camera di
30

combustione.
c) Tiraggio equilibrato o compensato, si hanno due ventilatori, uno dei quali aspira
(ventilatore premente) laria dallesterno e le conferisce la prevalenza necessaria
per arrivare fino alla camera di combustione, mentre il secondo (ventilatore
aspirante), posto alluscita della caldaia, aspira i gas della camera di combustione
e li scarica nellatmosfera. La loro prevalenza regolata in maniera da mantenere
la camera di combustione ad una pressione leggermente inferiore a quella
atmosferica (0,5-1mbar).
d) Tiraggio soffiato o con caldaia pressurizzata, il ventilatore premente conferisce
allaria comburente, aspirata dallesterno, la prevalenza necessaria per vincere
tutte le perdite di carico del circuito aria-fumi.

I fumi devono uscire a minimo 90C se guardiamo la norma, ma evitare la formazione di


condense acide minimo a 140C.

FORMULA PER IL CALCOLO DELLA SEZIONE DI UN CAMINO


S=K*
S = sezione del camino
K = combustibile: - solido 0,03
- liquido o gas 0,024
- a combustione pressurizzata 0,011
H = altezza in m del camino
Q = portata termica del bruciatore kcal/h

RAPPORTO STECHIOMETRICO
Il rapporto stechiometrico lindicazione di una reazione chimica con il conteggio esatto
31

degli atomi.
Con il calcolo stechiometrico si contano gli atomi che entrano con i reagenti chimici e si
ricontano diversamente combinati tra i prodotti della reazione.
La reazione chimica la trasformazione di una o pi sostanze in altre ovvero la
modificazione della loro composizione molecolare. Es: C+O2 = CO2
Latomo la pi piccola particella che conserva le caratteristiche di un elemento
chimico. Esso composto da particelle piccolissime chiamate protoni, neutroni ed
elettroni.
La molecola la pi piccola particella che pu vivere libera, conservando per tutte le
propriet di una sostanza.
Uno ione un atomo o una molecola che ha ceduto o acquisito un elettrone.

LA COMBUSTIONE
La combustione una reazione chimica di ossidazione con forte sviluppo di calore, i
reagenti sono :
Combustibile + comburente = prodotti della combustione (fumi)
+ calore (energia)
Parte utile del combustibile = carbonio C + idrogeno H
Parte inerte = impurit
Parte dannosa = zolfo S
Il comburente (facilitatore di combustione) una miscela di gas (aria) composta da
ossigeno O2 , azoto N2 e gas rari.
Composizione dellaria:
32

in volume

in peso

20,8% O2

23% O2

79,2% N2

77% N2

aria pesa 1,293 kg


Lazoto non si combina nella combustione, ma si riscalda, prendendo il calore in camera
di combustione.
Il combustibile una miscela di sostanze: carbonio ( C almeno l80%,per un buon
combustibile), idrogeno ( H ) e zolfo ( S ), la parte utile di questa miscela sono il
carbonio e lidrogeno, mentre lo zolfo fornisce un apporto calorico molto basso, e nello
stesso tempo anche molto dannoso.
Parte inerte definita la parte di sostanze che non partecipano alla combustione, ma
sono comunque presenti nella combustione come calcare, azoto e umidit.
Si chiama generalmente combustibile ogni sostanza che, attraverso una reazione,
sviluppa calore.

POTERE CALORIFICO
Si intende per potere calorifico, la quantit di calore fornito da 1 kg o 1Nm3 di
combustibile , bruciato in modo completo.
Sapendo il potere calorifico del combustibile che ho a disposizione posso risalire alla
quantit di calore utilizzabile.
Il P.C.S. (potere calorifico superiore) di un combustibile la quantit di calore prodotto
dalla combustione, misurato dopo aver riportato i prodotti della combustione alla
temperatura iniziale.
P.C.S. = C% * 8.130 + H% * 34.500 + S% * 2.600 = kcal/kg

8.130 kcal/kg = P.C.S del carbonio


33

34.500 kcal/kg = P.C.S. dellidrogeno


2.600 kcal/kg = P.C.S. dello zolfo
Esempio di calcolo del P.C.S.
Analisi chimica:
C = 83% (carbonio)
H = 12%

(idrogeno)

S = 2,5%

(zolfo)

U = 1,5%

(umidit)

I = 1%

(incombusti)

P.C.S. = 0,83 * 8.130 + 0,12 * 34.500 + 0,025 * 2.600 =


= 6.747,9 + 4.140 + 65 = 10.953 kcal/kg

Il P.C.I. ( potere calorifico inferiore) di un combustibile il potere calorifico superiore


diminuito delle kcal che ci sono nella condensazione del vapore dacqua e che se ne
vanno in fumo.

P.C.I. = P.C.S.
9kg = valore fisso per H2O vapore dacqua
600 kcal/kg = valore fisso
Analisi chimica:
C = 83% (carbonio)
H = 12%

(idrogeno)

S = 2,5%

(zolfo)
34

U = 1,5%
I = 1%

(umidit)
(incombusti)

P.C.I. = 10.953

= 10.953 657 = 10.296 kcal/kg

Il P.C.I. :
- Del gasolio 10.200 kcal/kg + 1% di S
- Olio combustibile ATZ 9.600 kcal/kg + 4% di S
BTZ 9.800 Kcal/kg + 2% di S
- Metano CH4 8.500 kcal/Nm3
I Nm3 (normalmetricubi) sono i m3 riferiti a pressione atmosferica e a temperatura di
20C.
Punto dinfiammabilit: la temperatura, alla quale la quantit di vapori prodotti (vapori
di combustibile ) sufficiente a formare con laria una miscela infiammabile
(fiammata).
Punto daccensione: la temperatura, alla quale la quantit di vapori prodotti
sufficiente a mantenere una combustione continua.
Temperatura dinnesco: la temperatura, alla quale deve essere portata una parte della
miscela aria - combustibile per iniziare la combustione.
Linnesco della combustione uno strumento che favorisce linizio della reazione
chimica di ossidazione:
- Scarica elettrica da 8.000 a 15.000 volt
- Fiamma pilota.
Zona desplosione: il limite inferiore e superiore della miscela aria vapori (o gas) di
combustione entro il quale si ha lesplosione.
35

Autoaccensione: la temperatura dove la miscela aria combustibile si auto innesca.

I combustibili esistono di tre tipologie:


- Solidi
a) Carboni
-antracite e litantrace
P.C.I. 7.500 8.000 kcal/kg
Carbonio 87 93%
Umidit 2 5%
Contenuto ceneri 2 4% fino al 10%
Le parti gassose liberate dal processo di trasformazione da antracite lintracite
b) Ligniti torba
P.C.I. 4.000 7.000 kcal/kg
Carbonio 55 75%
Umidit 50 60%
Contenuto ceneri 10 - 20%

c) Legno
P.C.I. 3.000 4.000 kcal/kg
- Liquidi
a) Gasolio
36

Peso specifico 0,8 0,9 kg/dm3


P.C.I. 10.200 kcal/kg
Tenore di zolfo 1 3%
% di ceneri 0,02 0,05%
Viscosit 1,1 E
b) Olio combustibile
P.C.I. 9.600 9.800 kcal/kg
Tenore di zolfo (ambito industriale) 1 3%
Tenore di zolfo (ambito civile) fino a 0,3%
% di ceneri 0,02 0,05%
Viscosit da 3 - 5 E in su
Viscosit la fatica che un fluido fa a scorrere su se stesso e a percorrere una tubazione.
Si misura con il viscosimetro Engler, quindi viene misurata in E (gradi Engler).

- Gassosi
a) metano
Gas naturale inodore, pi leggero dellaria, viene odorizzato con un prodotto speciale
per essere riconoscibile.
Il suo P.C.I. 8.500 kcal/Nm3 a 0C
c) GPL
Gas provenienti da processo di raffinazione del petrolio, pi pesanti dellaria.
Si chiama generalmente combustibile ogni sostanza che, attraverso una reazione,
sviluppa calore.
37

La differenza fra temperatura e calore che la temperatura si misura in C mentre il


calore, che unenergia, si misura in kcal. La temperatura una conseguenza del calore.
Il calore si trasmette tramite:
- Conduzione (solido)
- Convezione (fluido)
- Irraggiamento (fiamma)
Il calore speso il calore dato con il combustibile.
Il calore utilizzato il calore assorbito dallacqua per trasformarsi in calore.
Il calore perduto la parte di calore che non si riesce ad utilizzare.
Le perdite di calore sono:
-

Perdite di calore latente: fuliggine, ossido di carbonio (in % sono insignificanti)


Perdite di calore sensibile: lato fumi, temperatura alta
Perdite di calore per irraggiamento: pareti, pavimenti, refrattario
Perdite varie: spurgo dei fanghi

Il combustibile deve essere miscelato con laria, per fare ci necessario renderlo il pi
simile possibile al vapore, quindi viene mandato in pressione attraverso una testina
polverizzatrice che presenta un foro adeguato al tipo di combustibile, detto ugello,
riducendolo in particelle molto piccole (polverizzato, nebulizzato o vaporizzato).

Per ottenere la combustione serve:


- Combustibile
- Aria (comburente)
- Innesco combustione

Il triangolo di Ostwald un diagramma diverso per ogni combustibile che permette di


38

determinare, se la combustione completa e quanto deve essere leccesso daria. Fuori


dal triangolo di Ostwald non esiste combustione.

Se la fiamma, a causa di sporco nel combustibile o per lallineamento errato del


bruciatore, sbatte contro le pareti del focolare, il combustibile si carbonizza su di esse
(perch trovandole fredde arresta la combustione) formando una patina nera, che non
altro che carbonio puro.
Laria teorica definisce la quantit daria contenente esattamente tanto ossigeno quanto
necessario per bruciare in maniera completa una quantit stabilita di combustibile.
At = C% * 8,94 m3aria/kg + H% * 26,9 m3aria/kg + S% * 3,36 m3aria/kg
C = 8,94 m3aria/kg
H = 26,9 m3aria/kg
S = 3,36 m3aria/kg
L eccesso daria, quella percentuale di aria in pi allaria teorica che ci d la sicurezza
di avere una buona combustione.
Leccesso daria si calcola sottraendo dallaria effettiva laria teorica:
E = Ae At
E% =

* 100

e = coefficiente di eccesso daria


e = CO2max/CO2%
E = eccesso daria in percentuale
E = (e-1)*100

Valori indicativi di E% per i vari combustibili e per tipologia di generatore:


39

tubi dacqua

tubi da fumo

per caldaie pi vecchie


gasolio

da 5%

olio combustibile
metano

da 15%

da 5%

20% (25%)
a

30%

15%

per caldaie nuove


gasolio

da 10%

olio combustibile
metano

da 15%

da 5%

15%
a

30%

10%

Conoscendo la percentuale di CO2 presente nei prodotti di combustione, e conoscendo la


quantit massima di CO2 che un dato combustibile pu produrre, si pu risalire alla %
daria in eccesso da fornire, calcolando prima il coefficiente di eccesso daria.
La CO2 max un valore fisso caratteristico per ogni combustibile: (pag.194)
CH4 metano
Gasolio

11,65%
15,1%

Olio combustibile 15,8%

EQUAZIONE DI COMBUSTIONE: (con CO% =0)


CO2%

O2%

--------- + -----------------CO2 max

=1

O2 max (20,9)
40

Formule uscita fumi dal camino:


combustibile + comburente ------------- prodotti della combustione
CO2 ---------------------------------------CO2 + CO tracce
H2O -------------------------H2O
SO2 -------------------------SO2 + SO3 tracce
O2 ----------------------------------------O2 (circa 3% o meno)
N2 -------------------------- N2 + Nox

Le analisi dei fumi devono corrispondere:


CO2% pi vicina possibile al suo valore massimo
O2% il pi basso possibile, mai a 0 altrimenti produrrei incombusti e rischierei
detonazioni
CO ppm (con il metano limite normativo 1.000 ppm), con lolio combustibile il limite
con la scala di opacit Bacharat 1.

La norma indicata i 90C come valore minimo per luscita dei fumi al camino, ma una
buona conduzione ne indica almeno 140C.
Quando la temperatura fumi scende sotto i 150C, lanidride solforica SO3 si combina
con la e con i vapori dacqua presente nei fumi e diventa acido solforico H2SO4 che
corrosivo.
Il tiraggio di un camino si misura in mm.c.a. o mbar o hPa.
- 10 mm.c.a. = 1 hPa (etto pascal)

41

BRUCIATORI
Il bruciatore quellapparecchio che, mediante il processo di combustione, ha il compito
di realizzare la trasformazione dellenergia chimica di un combustibile in calore.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI BRUCIATORI


1. Campo di regolazione: il rapporto fra la massima e la minima portata di
combustibile bruciabile correttamente.
-portata massima: la massima pressione del combustibile e la massima portata di
aria;
-portata minima: minima pressione del combustibile per una buona
polverizzazione e velocit della miscela non inferiore alla velocit del ritorno di
fiamma.
2. Stabilit della fiamma: essa consiste nella capacit di un bruciatore di mantenere la
fiamma accesa, nel campo di regolazione previsto, anche in condizioni anomale, come
un focolare freddo, pressione dellaria e del combustibile diverse dai valori ottimali.
Gli elementi che agiscono in favore della stabilit della fiamma sono:
- preriscaldo dellaria comburente;
- ricircolazione sia interna che esterna dei gas della fiamma che, in tal modo,
preriscaldano la miscela aria-combustibile;
- turbolenza della miscela.
3. regolazione del volume della fiamma: deve essere proporzionato alle dimensioni della
camera di combustione.
- tutto o niente (monostadio)
- alto-basso-niente (bistadio)
- modulante (da minimo a massimo in modo continuo)
42

4. sicurezza e facilit di conduzione

Accendo il bruciatore, cosa succede?


- Preriscaldo: solo olio combustibile 2 max 3 E;
- Lavaggio: per la sicurezza, elimina eventuali miscele esplosive in camera di
combustione;
- Polverizzazione: per forza centrifuga nei bruciatori a coppa rotante; per spinta
meccanica (camera a vortice) pressione pompa gasolio 7-12 bar, per BTZ da 1825 max 50 bar; a fluido ausiliario ad aria compressa o vapore;
- Miscelazione: creazione, tramite turbolenze e vortici, della massima possibilit di
incontro tra combustibile e comburente;
- Accensione;
- Regolazione rapporto aria combustibile;
- Controllo fiamma: fotocellula-fotoresistenza e sonda ionizzazione.

Formula delle perdite latenti da incombusti:


CO%
Pc = kc * -----------------------CO% + CO2%
Pc = perdite incombuste
kc = una costante diversa per ogni combustibile
combustibili solidi

59

olio combustibile

50,5

metano

37,9
43

FORMULA DI HASSENSTEIN
La formula di Hassenstein serve per calcolare le perdite di calore al camino.

Tf Ta
Ps = ks * --------------------CO2%
Ps = perdite per calore sensibile nei fumi
ks = costante di Hassenstein (vedi tabella pag. 408 valori della costante di Hassenstein in
ks), in funzione del contenuto % in volume di CO2 nei fumi per alcuni tipi di
combustibile.
Esame visivo della fiamma
La fiamma deve essere adattata alla forma del focolare, deve occupare tutta la camera
senza toccare le pareti; deve essere in asse con il focolare e in ambiente limpido.
Il colore della fiamma:
1. Con olio combustibile :
- con eccesso daria elevato: color giallo rosso e bassa temperatura di fiamma;
- con eccesso daria ottimale: color giallo bianco abbagliante, temperatura elevata;
- in difetto daria: (eccesso al di sotto dei valori normali) color rossastro,
temperatura bassa e formazione di incombusti.
2. Con metano con bruciatori industriali a diffusione: la fiamma ha un colore
azzurro blu con sfumature rossastre periferiche.
3. Con metano con bruciatori a premiscelazione: la fiamma ha un colore azzurro
trasparente.

Correlazione tra eccesso daria e formazione di incombusti (formazione di fuliggine)


Difetto daria, goccioline di combustibile in zone fredde (infiltrazione daria fredda,
44

detta aria falsa), goccioline contro le pareti (fiamma troppo lunga, troppo larga, fuori
asse), goccioline troppo grosse (polverizzazione insufficiente, preriscaldo insufficiente,
ugello da sostituire).

Leccesso daria elevato provocato dalla riduzione della forma della fiamma, riduzione
temperatura fiamma, aumento temperatura fumi, aumento delle perdite al camino.
Il difetto daria provocato dallallungamento della fiamma e dalla formazione di
incombusti solidi o gassosi.
IL RENDIMENTO DI UN GENERATORE E IL RAPPORTO TRA LENERGIA
OTTENUTA E QUELLA FORNITA.

DEFINIZIONE DI BILANCIO TERMICO


E il confronto tra la quantit di calore fornito e la somma della quantit di calore
realmente utilizzato e di quello perduto per varie cause.
Quindi in un generatore abbiamo in entrata:
- Acqua di alimento = Qa calore dellacqua di alimento;
- Combustibile = Qc calore dal combustibile;
e in uscita:
- Vapore umido o surriscaldato = Qv calore del vapore;
- Fumi = Qf calore dei fumi;
- Dispersioni = Qd calore disperso per irraggiamento o spurghi.
Formule:
Qa = ha * W calore dellacqua di alimento
Qv = hu * W o per surriscaldato hs * W calore del vapore
Qc =( P.C.I. + Cs * Tcomb ) * portata combustibile (Cs= calore specifico del combustibile )
45

Qf = lo ricavo da Ps% (si suppone senza incombusti ) calore dei fumi


Qd = lo ricavo dai diagrammi delle dispersioni + gli spurghi
calore disperso
- Irraggiamento
- Spurghi
Qu = Qv Qa = (hu ha) * W con surriscaldatore (hs ha) * W
Q = in generale una portata termica o quantit di calore
Qc + Qa = energia introdotta nel generatore
Qv + Qf + Qd = energia in uscita dal generatore

BILANCIO TERMICO DIRETTO

E la misurazione di tutto ci che entra e che esce da un generatore a livello


di energia.

* 100 = kg/h o Nm3/h per il metano

BILANCIO TERMICO INDIRETTO


= rendimento ( sempre un numero compreso tra 0 e 1, se espresso in % un numero
tra 0 e 100)
46

100 = combustibile immesso


3 = perdite varie
Ps = perdite per calore sensibile nei fumi

Quanto combustibile consuma il generatore per unora di funzionamento?


Si parte dalla formula per il bilancio termico diretto e si inverte:

= kg/h o Nm3/h per il metano

Quanto deve essere alto il muretto di contenimento in sala caldaie?


Deve essere alto almeno 20 cm.

ESERCIZIO COMPLETO
DATI:
W = 10t/h
S = 200 m2
Pes = 13 bar
Pb = 15 bar
47

TH2O alim = 100 C


X = 0,90
Tsurr = 300C
VH2O = 10.000 l
Hg = 5 m.c.a.
Hy = 15 m.c.a.
Valvola di sicurezza qualificata: k 0,80
Sovrappressione di apertura totale : 10%

TROVARE:
1. Grado di patente richiesto?

Secondo grado

2. Producibilit specifica?
Ws = =
= 50kg/m2h
3. Fondoscala manometro minimo e massimo?
Fondo scala minimo Pb
15 bar * 1,25 = 18,75 bar
Fondo scala massimo Pb 15 bar * 2 = 30 bar
4. Dimensioni unificate della flangia per manometro campione?
40 mm per i
diametro e 4 mm per lo spessore
5. Incremento di entalpia ( calore da fornire come calore di riscaldamento)
necessario per portare lacqua di alimento alla temperatura di ebollizione
corrispondente alla pressione esistente in caldaia
qr
= hl ha = 830,1 kJ/kg 418,6 kJ/kg = 411,5 kJ/kg
6. Entalpia posseduta dal vapore umido in uscita dalla presa vapore
hu = hl * ( 1
x ) + hv * x = 830,1 kJ/kg * (1 0,9) + 2.787,8 kJ/kg *0,9 = =830,1 kJ/kg * 0,10 +
2509,02 kJ/kg = 83,01 kJ/kg +2509,02 kJ/kg = =2.592,03 kJ/kg
7. Potenza termica disponibile con il vapore umido in uscita dalla presa vapore
W * hu = 10.000 kg/h * 2.592,03 kJ/kg = 25.920.300 kJ/h =
=
= 7.200,0833 kJ/s = kW =
MW
48

= 7,2

8. Incremento di entalpia operato (calore fornito) dalla caldaia


hu ha =
2.592,03 kJ/kg 418,6 kJ/kg = 2.173,43 kJ/kg
9. Potenza termica fornita dalla caldaia
W * (hu ha) = 10.000
kg/h * (2.522,03 kJ/kg 418,6 kJ/kg) =
= 10.000 kg/h * 2.173,43 kJ/kg =
21.734.300 kJ/h =

= 6.027,3055 kJ/s = kW =

= 6,04 MW
10. Incremento di entalpia con il surriscaldatore per ottenere la vaporizzazione
completa del vapore umido arrivando alla condizione di vapore secco
hv hu = 2.787,8 kJ/kg 2.592,03 kJ/kg = 195,77 kJ/kg
11. Incremento di entalpia con il surriscaldatore per ottenere il surriscaldamento del
vapore fino alla condizione di uscita dal surriscaldatore stesso hs. Calore di
surriscaldamento
qs = hs hv = 3.041,6 kJ/kg 2.787,8 kJ/kg = 253,8
kJ/kg
12. Incremento di entalpia con il surriscaldatore per ottenere la vaporizzazione
completa del vapore umido ed il suo successivo surriscaldamento
hs - hu = 3.04g1,6 kJ/k 2.592,03 kJ/kg = 449,57 kJ/kg
13. Potenza termica fornita dal surriscaldatore
W * (hs hu) =
10.000kg/h * (3.041,6 kJ/kg 2592,03 kJ/kg) =
= 10.000 kg/h * 449,57
kJ/kg = 4.495.700 kJ/h =

=1.248,81 kJ/s = kW =

= 1,2488 MW
14. Incremento di entalpia per portare 1kg di acqua di alimento alla condizione di
vapore surriscaldato
hs ha = 3.041,6 kJ/kg 418,6 kJ/kg =
2.623 kJ/kg
15. Potenza totale fornita dalla somma di caldaia e surriscaldatore W * (hs ha ) =
10.000 kg/h * ( 3.041,6 kJ/kg 418,6 kJ/kg ) =
= 10.000 kg/h * 2.623
kJ/kg = 26.230.000 kJ/h =

kW =
= 7,286 MW
16. Potenza totale disponibile per le utenze
49

= 7.286,1111 kJ/s =

W * hs = 10.000 kg/h *

3.041,6kJ/kg = 30.416.000 kJ/h =

= 8.448,89 kJ/s =

kW =
= 8,449 MW
17. Valvole di sicurezza
-Valvole grande alzata Vecchio regolamento
=
cm2
800 kg OK
= 59,4 mm

A=

* 0,4 =

= 55,35 cm2 : 2 = 27,67

* 0,4 = 138,365 * 0,4 =

Fv = Pb * A1,2 = 15,3kg/cm2 * 27,67cm2 = 423,4 kg


d=

= 5,94 cm =

25mm OK

- Valvole qualificate Nuovo regolamento

A=

=
*
=
=
*
= 192,2 *
2
2
0,0805 = 15,47 cm
A1,2 = 15,47 : 2 = 7,735 cm
p1 = ptar + % sovrappressione + 1 = 15 + 1,5 + 1 = 17,5
v1 = 0,117 17
bar - 0,110 18 bar = 0,007:10*5 = 0,0035 0,1170 0,0035 = 0,1135
Fv = Pb * A1,2 = 150 N/cm2 * 7,735 cm2 = 1.160,25 N

8.000 N OK

=
=
=
= 3,139 cm = 31,39 mm 15mm OK
18. Volume di scoppio a Pb
Pb 15 bar hl1 = 858,6 kJ/kg
TH2O = 201,4 C
Pat 0 bar hl2 417,5 kJ/kg
TH2O = 100C
r1 = hv hl1 = 2.791,7 kJ/kg 858,6 = 1.933,1 kJ/kg
r2 = hv hl2 =
2.675,4 kJ/kg 417,5 kJ/kg = 2.257,9 kJ/kg

50

= 0,21 kgvap/kgH2O

0,21 kgvap/kgH2O * 10.000 l/h * 1.725 =

3.622.500 l
19. Mezzi di alimento : calcolare portate e prevalenze, numero delliniettore con il
vecchio e nuovo regolamento
Vecchio regolamento
H = Hpb + Hy + Hg
15 bar * 10,2 = 153 m.c.a.
H = 153 m.c.a. + 15 m.c.a. + 5 m.c.a = 173 m.c.a.
Q = 2 * W = 2 * 10 m3/h = 20 m3/h
Iniet
tore = 2 * W = 10.000 l/h * 2 = 20.000 l/h

d=

= 14,142 = 15mm = n. 15

Nuovo regolamento
Portata richiesta = Q = W = 10 m3/h
Portata prescritta = Qwx% = 10 m3/h * 1,15 = 11,5 m3/h
Prevalenza alla portata richiesta = Hw = Hpb + 5%pb + Hy + Hg =
= 153 m.c.a. + 15 m.c.a. + 5 m.c.a. = 180,65 m.c.a.
Prevalenza alla portata prescritta = Hw+% = Hpb + Hy + Hg = 173 m.c.a
Iniettore = Wx% = 10.000 * 1,25 = 12.500 l/h

d=

= 11,18 = 12mm = n.12

Nuovi dati:
CO2 = 9,8%
51

Tfumi = 230 C
Taria = 30 C
Combustibile metano
20. Trovare le perdite di calore sensibili
P s = ks *

= 0,474 *

= 0,474 *

= 0,474 * 20,40 = 9,67%

21. Trovare il coefficiente di eccesso daria


e=

= 1,2%

i valori di CO2 max sono scritti a pag. 194


22. Trovare leccesso daria percentuale
E = (e -1 ) * 100 = ( 1,2 1 ) = 20%

23. Calcolare il bilancio termico


= 100 Ps 3% = 100 9,67 3 = 87,33:% = 0,8733
Ci vuol dire che di un m3 di metano 87,33% viene utilizzato e il 12,67% va al camino.
24. Quanto combustibile consuma questo generatore in unora?

= 699,46 Nm3/h
P.C.I del metano = 8.500 kcal/Nm3 = 8.500 * 4,186 = 35.581 kJ/Nm3
25. Elencare tutti i dispositivi necessari e presenti a bordo della caldaia
Valvole di sicurezza
52

Manometro
2 Indicatori di livello visivi
Sonda di minimo livello (sopra la caldaia)
Livello stato o levelstop
Pompa con linea di alimentazione (valvola di non ritorno)
Iniettore o cavallino (la nostra caldaia ha una pompa di riserva)
Preriscaldatore nafta
Pressostati di funzionamento - blocco
Scarico di fondo (spurgo)
26. Elencare i controlli da effettuarsi da parte del caldaista e la loro frequenza
Indicatori di livello 2-3 volte al giorno veloce e 1 volta al giorno completo
Iniettore

1 volta al mese

Valvole di sicurezza 1 volta al mese


Pressostati

1 volta al mese

Livello stati

1 volta al giorno con partenza pompa

Bruciatore lancia
Acque

1 volta al mese

tutti i giorni ad ogni turno

27. Elencare le operazioni da effettuare per eseguire la prova completa degli


indicatori di livello
- Chiudo la valvola del vapore
- Lindicatore si riempie di acqua
- Apro e chiudo velocemente, cos lindicatore si pulisce
- Chiudo lato vapore
- Apro lato acqua
- Apro lo spurgo, cos si pulisce bene il vetro
53

- Chiudo lo spurgo
- Torno alla normalit, stando attenta che il livello torni immediatamente visivo

Parte dellacqua:
28. Indicare le formule dei sali incrostanti
Ca(HCO3)2

bicarbonato di calcio

CaSO4

solfato di calcio

CaCl2

cloruro di calcio

Mg(HCO3)2

bicarbonato di magnesio

MgSO4

solfato di magnesio

MgCl2

cloruro di magnesio

29. Indicare le formule dei sali non incrostanti


Na4SiO4

silicato di sodio fino a 300 C

Na2Cl3

carbonato di sodio

Na2SO4

solfato di sodio

Na2HCO3
NaCl

bicarbonato di sodio
cloruro di sodio

30. Indicare che valore di pH si troverebbe misurando lacqua greggia in entrata nella
prima torre
pH intorno al 7
31. Indicare le sostituzioni che i Sali dellacqua greggia subiscono
nellattraversamento della prima torre (de carbonatazione)
Ca(HCO3)2 ---------- R-Ca + H2CO3

acido
54

Mg(HCO3)2 ----------

R-Ca + H2CO3

carbonico

32. Indicare le formule chimiche delle sostanze introdotte nella prima torre (nome) di
un impianto demi durante la rigenerazione delle resine
Cationica forte in ciclo acido
Rigenerazione con acido cloridrico

HCL

Rigenerazione con acido solforico

H2SO4

33. Indicare le sostituzioni di ioni che avvengono in fase di rigenerazione nella prima
torre rigenerazione cationica
R-Ca + HCL = R-H + CaCl2

cloruro di calcio

R-Ca + HCL = R-H + MgCl2

cloruro di magnesio

34. Indicare le formule chimiche delle sostanze che escono dalla prima torre durante
la rigenerazione delle resine
CaCl2

cloruro di calcio

MgCl2

cloruro di magnesio

NaCl

cloruro di sodio

35. Indicare le formule chimiche delle sostanze contenute nellacqua in uscita dalla
prima torre
H2CO3

acido carbonico

H2SO4

acido solforico

HCl

acido cloridrico

H4SiO4

silicato di sodio
55

36. Indicare che valore di pH si troverebbe misurando lacqua in uscita dalla prima
torre
pH intorno a 2
37. Descrivere cosa avviene nella torre di de carbonatazione
Viene trasformato H2CO3 in H2O+CO2, il CO2 viene eliminato per strippaggio (cio il
CO2 che un gas disciolto in questo caso in un liquido, con lo strippaggio lo si trasforma
di nuovo in un gas e lo si elimina).
38. Indicare le formule chimiche delle sostanze contenute nellacqua in uscita dalla
torre di de carbonatazione
C2SO4

solfato di calcio

MgSO4

solfato di magnesio

CaCl2

cloruro di calcio

MgCl2

cloruro di magnesio

39. Indicare che valore di pH si troverebbe misurando lacqua in entrata nelle


seconda torre
pH intorno a 2 per limpianto demi
pH intorno a 7 per limpianto decarbonatatore
40. Indicare le sostituzioni che le sostanze contenute nellacqua subiscono
nellattraversamento della seconda torre
CaSO4
--------------------------

NaSO4

MgSO4

56

CaCl2
------------------------------------

Nacl

MgCl2
41. Indicare le formule chimiche delle sostanze introdotte nella seconda torre (nome)
di un impianto Demi durante la rigenerazione delle resine
Anionica debole in ciclo caustico
N2OH

soda caustica

42. Indicare le sostituzioni di ioni che avvengono in fase di rigenerazione nella


seconda torre
R-SO4 + NaOH
R-Cl + NaOH

--------------------------------------------------------------

R-SiO4 + NaOH

-------------------------------

R-OH + Na2SO4
R-OH + NaCl
R-OH + NaSiO4

43. Indicare le formule chimiche delle sostanze che escono dalla seconda torre
durante la rigenerazione delle resine
SO4

acido solforico

Cl

cloro

SiO4

silicati

44. Indicare le formule chimiche di ci che esce dalla seconda torre di de


carbonatazione
Na2SO4
NaCl
NaSiO4

solfato di sodio
cloruro di sodio
silicato di sodio

45. Indicare che valore di pH si troverebbe misurando lacqua in uscita dalla seconda
57

torre
pH 7 cio neutro tendente allacido
46. Elencare le operazioni da effettuare per determinare il valore dellalcalinit
parziale e totale nellacqua di caldaia
Raffreddare lacqua fino a 20 C
A 10 cc dacqua aggiungere 2 gocce di fenolftaleina, titolare con acido agitando
lievemente, fino a decolorazione completa. La quantit di gocce di acido usate indicano
il valore di tutti gli idrati e met dei carbonati.
Aggiungere 2 gocce di metilarancio, titolare fino a raggiungere un rosa cipolla. La
quantit di gocce di acido usato ora + quelle di prima, rappresentano il valore di
alcalinit totale.

47. Indicare a quale pH avviene il viraggio del metilarancio


A pH 5
48. Indicare a quale pH si ha la neutralit chimica
A pH 7
49. Indicare a quale pH deve trovarsi lacqua in caldaia per avere minore aggressivit
possibile nei confronti del ferro
A pH 11
50. Indicare il compito dei condizionanti normalmente utilizzati allinterno di una
caldaia
La correzione del pH (con poca alcalinit abbiamo il pH tendente allacido in caldaia)
La deossigenazione
Stabilizzazione della durezza del ferro e della silice
Per la formazione di film protettivi specifici
58

51. 1t/h di vapore a quante t/h di acqua surriscaldata corrispondono?


6t/h di acqua surriscaldata corrispondono a 1t/h di vapore

ACQUA
Formule dei sali incrostanti
Ca(HCO3)2

bicarbonato di calcio

CaSO4

solfato di calcio

CaCl2

cloruro di calcio

Mg(HCO3)2

bicarbonato di magnesio

MgSO4

solfato di magnesio

MgCl2

cloruro di magnesio

Formule dei sali non incrostanti


Na4SiO4

silicato di sodio fino a 300 C

Na2Cl3

carbonato di sodio

Na2SO4

solfato di sodio

Na2HCO3
NaCl

bicarbonato di sodio
cloruro di sodio

Cosa provocano i vari Sali incrostanti in caldaia, se non trattati?


Premessa:
59

un atomo elettricamente neutro poich contiene un numero uguale di


protoni ed elettroni. Quando per, un atomo acquista o perde 1 o pi
elettroni, il numero dei suoi protoni non risulta pi uguale al numero degli
elettroni, quindi latomo non pi neutro, ma diventa uno ione. Lo ione sar
carico positivamente quando il numero degli elettroni minore al numero
dei protoni. Lo ione sar carico negativamente quando il numero degli
elettroni maggiore al numero dei protoni.
- Ca(HCO3)2 + T + H2O ---si decompone e diventa:
CaCO3 (carbonato di calcio) che precipita e va ad incrostare i nostri tubi (calcare)
+ H2O + CO2 diventano H2CO3 (acido carbonico) il quale provoca un
abbassamento di pH e inizia una corrosione acida. Parte del CO2 segue il vapore
provocando una corrosione ai tubi della condensa (ruggine).
- Mg(HCO3)2 + T + H2O ---- si decompone e diventa:
Mg(OH)2 (idrato di magnesio) che precipita e va ad incrostare i nostri tubi
+ H2O + CO2 diventano H2CO3 (acido carbonico) il quale provoca un
abbassamento di pH e inizia una corrosione acida.
Sia Ca(HCO3)2 che Mg(HCO3)2 precipitano entro i 100C provocando incrostazioni.

- CaSO4 + T + H2O ---- si decompone e diventa:


Ca(OH)2 (idrato di calcio) il quale provoca incrostazioni + H2SO4 (acido
solforico) il quale provoca corrosione acida

- MgSO4 + T + H2O ---- si decompone e diventa:


Mg(OH)2 (idrato di magnesio) il quale provoca incrostazioni + H2SO4
60

(acido solforico) il quale provoca corrosione acida

- CaCl2 + T + H2O ---- si decompone e diventa:


Ca(OH)2 (idrato di calcio) il quale provoca incrostazioni + HCl (acido
cloridrico) il quale provoca corrosione acida

- MgCl2 + T + H2O ---- si decompone e diventa:


Mg(OH)2 (idrato di magnesio) il quale provoca incrostazioni + HCl
(acido cloridrico) il quale provoca corrosione acida
Tra i 160C e i 180C avviene la trasformazione in idrati e acidi.

I trattamenti preliminari dellacqua sono:


- Decantazione, filtrazione per le sospensioni
- Flocculazione per le sospensioni colloidali (detersivi, gelatine ecc); le
sostanze flocculanti attirano le sostanze colloidali e formano dei
flocculi che si depositano sul fondo
- Clorazione (sostanze oraniche)

Come possiamo togliere i gas disciolti nellacqua?


1. Con il degasatore togliamo i gas dallacqua gi trattata per la caldaia. Il
degasatore non deve essere mai fermato, se non per brevi periodi e si
pu riempire al massimo fino all80% del volume del suo serbatoio.
La pompa di alimento dellacqua lavora sotto battente per due motivi:
61

- Per la temperatura dellacqua


- Per lavorare in pressione, per evitare che eventuali perdite
permettano lentrata daria nel condotto, vanificando la degasazione.
Il degasatore termo-fisico obbligatorio per impianti ad uso alimentare.

2. La degasazione chimica pu essere fatta con solfito sodico Na2SO3 o


con idrazina N2H4.
Il solfito sodico reagisce con
lossigeno disciolto nellacqua dando solfato di sodio Na2SO4 che un
sale.
Le caratteristiche del solfito di sodio sono:
- Reagisce solo in caldaia, non segue le linee vapore e quindi non le
protegge;
- Aumenta la concentrazione dei sali in caldaia (aumento degli spurghi);
- Va bene in generatori con pressioni non superiori ai 20 bar, infatti,
oltre tale pressione, questi sali sono soggetti a decomposizione, la
quale provoca acidit nel vapore e nelle condense.
Lidrazina reagisce con lossigeno diventando in parte acqua e in parte azoto
sotto forma di gas che si libera.
Le caratteristiche dellidrazina sono:
- Agisce molto rapidamente ed volatile, per cui protegge, oltre alla
caldaia tutta la linea vapore e condense;
- Non aumenta la salinit in caldaia e mantiene un pH tra 9 e 10;
- Non corrode;
- Favorisce la formazione della magnetite Fe3O4 di protezione delle
62

tubature;
- Non adatta alle industrie alimentari perch tossica.

Cosa provoca lossigeno in caldaia?


Lossigeno in caldaia crea ossidazione provocando le vaiolature.

Cos il pH?
Il pH indica la concentrazione di H+ (idrogeno acido) e la concentrazione di
OH- (ossidrile basico).
Il pH acido quando

di 7.

Il pH basico quando tra il 7 e il 14.


Il pH a 7 si dice neutro (neutralit chimica).
I due estremi sono entrambi corrosivi, ma mentre una corrosione acida
provoca dei buchi sparsi sulle tubature, quella basica corrode su tutta la
superficie delle tubature ed molto pi difficile da individuare. La possiamo
notare sui cordoni di saldatura poich sono pi resistenti.
In caldaia necessario avere un pH tra il 9 e l11, quindi basico.

Cos la durezza?
La durezza sono la quantit si sali incrostanti di calcio e di magnesio presenti
nellacqua.
63

La durezza si misura:
- Grado francese, Fr indica una concentrazione di sali pari a 10mg/l di
CaCO3 (carbonato di calcio), anche se vi sono altri sali disciolti;
- Grado tedesco, D che equivale ad una concentrazione di 10mg/l di
ossido di calcio CaO.
Il rapporto di comparazione :
1Fr = 0,56D
Esistono diversi tipi di durezza:
- Durezza temporanea, proveniente dai bicarbonati di calcio e magnesio,
eliminabili dallacqua entro i 100C (durezza carbonatica);
- Durezza permanente, derivata dai solfati e cloruri di calcio e magnesio
(durezza non carbonatica);
- Durezza totale, la somma di quella temporanea e permanente.
Come si misura la durezza totale:
prendo 5cc di H2O, aggiungo 1 goccia di reagente A e 1 goccia di indicatore
B, poi agito bene per miscelare il tutto. Se lacqua diventa blu ho durezza 0;
se invece diventa rosa ho una durezza pari ad 1Fr ogni goccia di Tritan
(titolante) che aggiungo.

Cosa sono e come si comportano i silicati


I silicati li troviamo come Si silice o SiO4 silicati. La loro deposizione
governata da meccanismi pi complessi che dipendono dalla
concentrazione, dal pH e dalla forma chimica in cui essi sono presenti. La
64

loro solubilit notevole ed aumenta con laumentare del pH. Nei circuiti
acqua-vapore pu provocare incrostazioni vetrose difficilmente asportabili
se non attraverso un lavaggio chimico, che solitamente si fa con acido
fluoridrico. Queste incrostazioni sono molto temibili, data la conducibilit
dei depositi silicei estremamente ridotta.
La silice insieme al magnesio diventa cementante.
Le incrostazioni provocano:
- Una diminuzione del rendimento termico (diminuzione scambio
termico);
- Un aumento della temperatura dei tubi;
- Diminuzione della resistenza meccanica del ferro;
- Con laumento della temperatura la pellicola di magnetite si trasforma
in ossido di ferro FeO, il quale non assicura pi la protezione, perch
incoerente, e favorisce pertanto la corrosione.
Queste cause possono produrre il rigonfiamento e lo scoppio del tubo, si
dice che il tubo si cotto.

Cos lalcalinit
In un generatore lalcalinit la quantit di:
bicarbonato di sodio NaHCO3
carbonati di sodio Na2CO3
idrati di sodio NaOH (soda caustica)
e si misura in p.p.m CaCO3
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Lalcalinit eccessiva provoca:


- lebollizione tumultuosa, che dovuta alladdensarsi del liquido in
presenza di alta concentrazione di sali, essa si nota in caldaia
controllando il livello visivo, il quale ha movimenti sali e scendi
repentini;
- formazione di schiuma, una conseguenza dellebollizione
tumultuosa, essa alza il livello in caldaia, causando i trascinamenti nel
vapore;
- trascinamenti di acqua nel vapore;
- corrosione e fragilit caustica.

Lo scarico dei fanghi (spurghi) sere a contenere lalcalinit e la salinit nei


limiti.

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