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(f )(s) = f (s)
per ogni f , g VS , s S e k.
Lasciamo al lettore la facile verifica che VS con la somma e il prodotto
per uno scalare definiti qui di sopra e uno spazio vettoriale, cioe soddisfa le
8 proprieta della definizione vista in precedenza.
Consideriamo ora i vettori si : S k in VS definiti come si (sj ) = ij
ove ij e la delta di Kronecker, cioe ij = 1 se i = j e ij = 0 altrimenti.
Proposizione 1.2. VS ha per base s1 , . . . sn , dunque ha dimensione n.
Proof. Dobbiamo dimostrare che i vettori dati sono linearmente indipendenti
e che generano VS . Vediamo dapprima che generano. Sia VS e sia
(si ) = i . Vogliamo dimostrare che = 1 s1 + + n sn . Possiamo
verificare immediatamente che
(1 s1 + + n sn )(si ) = i = (si )
(1)
Eij denota la matrice elementare (i, j), cioe la matrice avente 1 in posizione
(i, j) e zero altrove.
Siano v P
V e w W . Poiche
abbiamo fissato le basi canoniche possiamo
P
scrivere v = i ai ei e w = j bj ej .
Definiamo il tensore v w come
X
vw=
vi wj ei ej V W
ij
r
aij11...i
...js V V V V
E molto importante ricordare la notazione per i tensori covarianti e controvarianti: gli indici covarianti, cioe gli indici relativi alle coordinate in V si
mettono in basso, mentre gli indici controvarianti, cioe quegli indici relativi
alle coordinate in V si mettono in alto.
Nota 2.4. Osserviamo che se in V abbiamo definito un prodotto scalare
o equivalentemente una forma quadratica (spesso in fisica si parla con un
abuso di linguaggio di una metrica), allora abbiamo una identificazione tra
V e V (vedi dispensa sul prodotto scalare). Tale identificazione ci permette di abbassare o alzare gli indici, cioe possiamo considerare alcuni
indici controvarianti come covarianti o viceversa, a seconda della necessita.
4
Questo fatto, insieme alla notazione, e molto importante nella teoria della
relativita, ove si assume sempre di sommare una coppia di indici uguali
purche si trovino uno in alto e laltro in basso. Nella teoria della relativita,
ovviamente, la forma quadratica utilizzata per tale identificazione e la forma
di Minkowski, cioe q(x, y, z, t) = x2 + y 2 + z 2 t2 .
Prodotto Tensoriale
In questa sezione vogliamo dare una definizione rigorosa di prodotto tensoriale di due spazi vettoriali su di un campo k. Prima di affrontare questa
definizione molto astratta e necessario dare la definizione di applicazione
bilineare.
Definizione 3.1. Siano V , W , U spazi vettoriali sul campo k. Diciamo che
la funzione f : V W U e una applicazione bilineare se e lineare in
ciascun argomento, cioe fissato v V , w f (v, w) e unapplicazione
lineare, e fissato w W , v f (v, w) e unapplicazione lineare.
Il seguente teorema stabilisce lesistenza di uno spazio vettoriale che soddisfa unimportante proprieta detta proprieta universale e tale spazio vettoriale e detto il prodotto tensoriale di V e W .
Teorema 3.2. Siano V e W spazi vettoriali di dimensione finita sul campo
k. Allora esiste uno spazio vettoriale detto il prodotto tensoriale di V e W ,
denotato con V W , ed una applicazione bilineare : V W V W ,
che soddisfano la seguente proprieta.
Proprieta universale. Per ogni applicazione bilineare g : V W U
esiste una applicazione lineare g : V W U tale che g = g . Tale
proprieta si esprime piu sinteticamente dicendo che g fattorizza attraverso
g o rappresentando il diagramma:
V W
V W
g
U
Lasciamo per esercizio la facile (ma tediosa) verifica che la cosi definita e
bilineare. Denotiamo poi con v w lelemento (v, w) V W . In altre
parole:
X
vi wj vi wj
vw=
ij
( v)(w) = (w)v