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La Divina Commedia non e’ una nuova idea,neanche originale,neanche straordinaria che era
apparsa d’improvviso nella mente di Dante,anzi e’ l’idea di tutti,il pensiero che si trova alla
base delle forme letterarie: rappresentazioni,legende,tratati,soneti e canzoni: “L’allegoria e la
Commedia dell’anima sono gli schemi,le categorie,i contorni generali di quest’idea.”(10)
Per esempio,la fonte di ispirazione maggiore per “La Divina Commedia”,specialmente per
l’inferno,fu l’opera di Virgilio – l’Eneide.Le similitudini sono: il bosco romito (Virgilio) e la
selva oscura(Dante),i fiumi infernali Acheronte,Stige e Cocito (Dante) e
Stige,Acheronte,Cocito,Flegheton e Lete(Virgilio),i protagonisti Dante ed Enea hanno dei
custodi : Virgilio,Beatrice e San Bernardo(Dante) e la profetessa Sybilla(Virgilio).Dal punto
di vista allegorico,Dante rappresenta l’anima,Virgilio la ragione umana e Beatrice la grazia
divina.Ma Dante non rappresenta l’anima non solo come individuo,anzi come essere
collettivo o come societa’ umana.Come l’individuo,cosi’ e’ anche la societa’ corrotta e divisa
e non puo’ trovare la pace che istaurando il regno della legge sotto la volonta’ di un solo
capo,allusione alla monarchia stabilita da Dio e fondata da Augusto,discendente da Enea e
Roma,la capitale del mondo tramite diritto divino.
Per la salvezza dalla selva del vizio e dell’ignoranza,Dante si butta nella vita
contemplativa,vede nel spirito il mondo di al di la’ e racconta cio’ che vede.
Ma la visione e’ allegoria.”L’altro mondo e’ allegoria e immagine di questo mondo,e’ in
realta’ la storia e il mistero dell’anima nelle 3 stati nominati nell’Allegoria dell’anima :
l’Umanita’,il Nudato e il Rinnovo che corrispondono ai 3 mondi : Inferno,Purgatorio e
Paradiso”(11).E’ l’anima scura degli sensi,nel stato umano che spogliandosi e purificandosi
dal corpo,si rinnova e ridiventa puro e divino.”Il bosco e’ l’immagine,l’apparenza figurata
della vita terrena”(12)
Un altro segno dell’allegoria e’ che proprio nel giorno del Giubileo,quando il Papa Bonifacio
era fiero della sua potere,Dante si trovava smarrito in una selva oscura,Dante e’ al punto di
essere abbattuto dell’attacco delle passioni,figurati in una lonza,un leone e una lupa.
“L’Inferno e’ il regno del male,la morte dell’anima dove il trupo e il caos sono sovrani,dal
punto di vista estetico sovrano e’ anche il brutto”(13).Il punto di partenza del regno del male
e’ sempre l’uomo indifferente,l’anima mancata di personalita’ e volonta’.
L’Inferno ha dei confini bene delimitati,quindi gli indifferenti non si trovano nell’Inferno
perche’ a loro e’ mancata la forza di scegliere tra il bene e il male,i bimbi e gli uomini virtuosi
sbattezzati non sono in Paradiso perche’ a loro e’ mancata la fede,loro si trovano nel Limbo.
BIBLIOGRAFIA PRIMARIA :
- Bunget Ileana e Locusteanu Rodica – “Storia della letteratura italiana:Il
Duecento”,Bucarest,Uranus,1999
- Boeriu Eta – “Dante –Divina Commedia:Inferno”,Bucarest,Biblioteca pentru toti –
Minerva,1982
BIBLIOGRAFIA SECONDARIA:
- Cizek Eugen – “Storia della letteratura latina”-volume I,Bucarest,Societa’ “Adevarul
SA”,1994
- De Sanctis Francesco – “Storia della letteratura italiana”,Bucarest,Editura pentru Literatura
Universala,1965 – traduzione da Facon Nina
CITATI :
(1) – Bunget Ileana e Locusteanu Rodica - “Storia della letteratura italiana:Il
Duecento”,Bucarest,Uranus,1999,p. 136
(2) – Ibidem,p.138
(3) – Ibidem,p. 140
(4) – Ibidem,p.140
(5) – Ibidem,p. 140
(6) – Ibidem,p. 141
(7) – Ibidem,p. 141
(8) – Ibidem,p. 141
(9) – Ibidem,p. 143
(10) – De Sanctis Francesco - “Storia della letteratura italiana”,Bucarest,Editura pentru
Literatura Universala,1965,p. 200
(11) – Ibidem,p. 201
(12) – Ibidem,p. 210
(13) – Ibidem,p. 222