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COSTIPAMENTO
CAPITOLO 2
COSTIPAMENTO
In alcune applicazioni ingegneristiche, pu manifestarsi talvolta la necessit di migliorare
le caratteristiche del terreno, sia nelle sue condizioni naturali in sito, sia quando esso
impiegato come materiale da costruzione (p. esempio per dighe, rilevati, terrapieni, ecc..).
Le tecniche di miglioramento del terreno possono essere di vario tipo, in particolare esistono:
- tecniche di tipo meccanico;
- tecniche di tipo chimico;
- tecniche basate sullinduzione di fenomeni di natura termica o elettrica (che vengono
utilizzate soprattutto in maniera provvisoria).
Altri metodi consistono nelleliminare o ridurre la presenza dellacqua (drenaggi); altri
ancora nel sovraccaricare temporaneamente il terreno prima della realizzazione dellopera
in modo da esaurire preliminarmente unaliquota dei cedimenti (precarico).
Tra i metodi di tipo meccanico riveste particolare importanza il costipamento che consiste
nellaumentare artificialmente la densit del terreno, impiegato come materiale per la costruzione di rilevati stradali e ferroviari, argini, dighe in terra, ecc.., attraverso
lapplicazione di energia meccanica.
Lobiettivo del costipamento il miglioramento delle caratteristiche meccaniche del terreno, che comporta, in generale, i seguenti vantaggi:
1. riduzione della compressibilit (e quindi dei cedimenti)
2. incremento della resistenza (e quindi della stabilit e della capacit portante)
3. riduzione degli effetti che possono essere prodotti dal gelo, da fenomeni di imbibizione o di ritiro (legati alla quantit di vuoti presenti).
Il primo ad occuparsi di questo fenomeno stato lingegnere americano Proctor (1930), il
quale ha evidenziato che il valore della densit secca alla fine del costipamento, d = d/g,
funzione di tre variabili:
il contenuto dacqua, w
lenergia di costipamento
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4. prove dinamiche o di urto, nelle quali il terreno compattato con un pestello meccanico a caduta libera;
Le prime due tecniche vengono impiegate per terreni prevalentemente fini, le altre due
per terreni prevalentemente a grana grossa. Tra le quattro sopra menzionate, le pi usate
sono quelle dellultimo tipo, di cui fanno parte le prove Proctor.
Guida
Pestello
Collare rimovibile
Cilindro metallico
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Loperazione viene ripetuta per un certo numero di strati (3 per la standard e 5 per la modificata) fino a riempire il cilindro poco al di sopra dellattaccatura col collare (Figura
2.1). Successivamente viene rimosso il collare, livellato il terreno in sommit, pesato il
tutto e determinato il contenuto dacqua, prelevando una porzione di terreno dal cilindro.
Mediante il peso, P, e il volume, V, (noti) si ricava il peso di volume, , e, avendo determinato w, si pu ricavare il peso di volume del secco, d, ovvero la densit secca (d =
d/g, essendo g laccelerazione di gravit) Si ha infatti:
P P + PW PS PW PS
= = S
=
+
= d + w d = d (1 + w)
(Eq. 2.1)
V
V
V
V PS
Quindi:
d =
(Eq. 2.2)
1+ w
Altezza
Energia di
caduta
costipamento
pestello
[kg cm/cm3]
[cm]
Dimensioni
del pestello
[cm]
H
[cm]
V
[cm3]
[mm]
10.16
11.7
945
50.8
2.5
25
30.5
6.05
10.16
11.7
945
50.8
4.54
25
45.7
27.5
Numero
Peso degli strati
[kg]
Numero
colpi per
strato
%
00
e1
ion
az
tur
Sa
%
90
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%
00
e1
ion
az
tur
Sa %
90
d =
PS PS / VS
S
=
=
= S
V V / VS VS + VV 1 + e
VS VS
(Eq. 2.3)
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se il terreno saturo:
e=
VV VW PS PW
1
=
= w S
VS VS PS PW
W
quindi:
d =
1+ w
(Eq. 2.4)
S
W
(Eq. 2.5)
e=
VV
V
P P
1
1
= W S W = w S
VS S rVS PS PW S r
W
(Eq. 2.6)
quindi:
S Sr
Sr + w S
W
d =
2.2
(Eq. 2.7)
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poco efficaci in superficie, per cui nella fase finale vengono utilizzati senza vibrazione
per costipare lo strato pi superficiale di terreno. Le piastre vibranti sono formate da una
piastra di acciaio sulla quale posto un motore e una serie di masse eccentriche che generano un moto sinusoidale verticale in grado di sollevare, spostare e far ricadere la piastra.
Le piastre battenti consistono in una massa che viene ritmicamente sollevata e lasciata ricadere sul terreno; vengono usate soprattutto per costipare aree di dimensioni ridotte
quando non possono essere utilizzati altre tecniche di costipamento.
In sito il costipamento viene eseguito disponendo il terreno a strati successivi di qualche
decina di centimetri; la scelta dello spessore e della quantit di energia (numero di passaggi con i rulli o di battute con le piastre) dipende dalle caratteristiche del materiale da
compattare. Per i materiali a grana fine (A-4, A-5, A-6, A-7 della classificazione HRB) e
per i materiali a grana grossa con percentuale elevata di fine (A-2) tale scelta molto legata al valore del contenuto dacqua; per i materiali a grana grossa (A-1, A-3) la compattazione generalmente poco condizionata dal contenuto dacqua.
In genere i risultati ottenuti dal costipamento in sito vengono controllati e confrontati con
quelli delle prove Proctor (standard o modificata) eseguite in laboratorio. La densit secca
(o il peso di volume del secco) ottenuta dal costipamento in sito deve essere generalmente
una percentuale prefissata (almeno l85% 90%) di quella ottenuta in laboratorio. Per determinare la densit secca (o il peso di volume del secco) in sito, il procedimento articolato nelle seguenti fasi:
a)
1. viene scavata una porzione di
terreno e determinato il peso
P e il contenuto dacqua w;
sabbia di carat teristich e note
2. viene misurato il volume di
terreno scavato, V;
valvola
piastra con fo ro
3. viene determinato il peso di
cono
volume totale ( = P/V). Il peso di volume del secco pu
essere ricavato mediante la relazione (2.2) e confrontato
con il valore di dmax ottenuto b)
con la prova Proctor.
Il punto 2 quello che presenta le
maggiori difficolt. A questo scopo i metodi pi usati (Figura 2.7)
sono:
- il metodo della sabbia tarata
(figura 2.7a), in cui lo scavo
viene riempito con una sabbia
di caratteristiche note, il cui
volume viene determinato per
lettura sul recipiente che contiene la sabbia e per pesata;
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il metodo dellolio o dellacqua (figura 2.7b) in cui il foro viene accuratamente rivestito con una membrana di polietilene e successivamente riempito con acqua o olio.
In alternativa a questi metodi pu essere utilizzato anche quello del nucleodensimetro, che
consente una misura della densit e del contenuto dacqua con procedimento non distruttivo ed basato sulla misura dellassorbimento di radiazioni nucleari.
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