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Autori:
19 marzo 2011
I diodi sono elementi passivi (nel senso che non generano potenza) a due terminali e non lineari. Sono costituiti da giunzioni p-n realizzate tramite semiconduttori o tramite semiconduttori e metalli; il funzionamento di una giunzione p-n e`
presentato in fig. 1.
(1)
Figura 4: Curva corrente-tensione di un diodo; la scala verticale positiva e` diversa da quella negativa; nel plot inoltre non appare il breakdown per tensioni
sufficientemente negative.
1 Curve IV
Le curve caratteristiche sono state misurate utilizzando il circuito in fig. 5. Il segnale in ingresso e` stato generato tramite un trasformatore. Il problema delle curve
ottenute in questo modo e` che, essendo la corrente inversa molto piccola, non si
ottengono delle misure adeguate per effettuare un fit con la funzione 1. Per il fit
e per un diodo solo, i dati sono stati acquisiti sostituendo il generatore AC con un
generatore di tensione che veniva alternato positivo e negativo a seconda della parte
di curva da acquisire e misurando la caduta di tensione ai capi del diodo e quella ai
capi della resistenza R=1M per calcolare la corrente.
2 Circuiti rettificatori
I diodi lasciano passare corrente solo se polarizzati direttamente per cui sono la base
della trasformazione di un segnale da AC a DC.
I circuiti rettificatori eliminano la parte negativa di un segnale (rettificatore a semionda) o la ribaltano (rettificatore a onda completa). Nel primo caso, il circuito e` rappresentato in fig. 6, mentre nel secondo e` stato usato un ponte di diodi come mostrato
in fig. 7.
3 Il ripple
Il ripple e` definito come la variazione di tensione residua dopo la rettificazione. Per
ridurre il ripple, come primo step per ottenere un generatore di tensione continua da
un ingresso a tensione alternata, si pu`o costruire un circuito come quello in fig. 8.
Durante la fase di salita dellonda, il condensatore si carica, mentre durante la fase
di discesa si scarica con una costante temporale che dipende dal carico.
Figura 8: Circuito per la misura del ripple; la resistenza Rs non e` stata usata nella
misura.
hc
kT
e
V
T
Vg
I0 = Ke
(2)
(3)
(4)
(5)
La fig. 9 mostra il setup sperimentale; i LED sono collegati in serie e quindi sono
attraversati dalla stessa corrente, il cui valore va scelto in modo che il -1 nelleq. 3
possa essere trascurato; in questo modo, V Vg e` costante.
La tensione ai capi di ogni giunzione non coincide con quella ai capi del diodo
a causa della resistenza del package del LED; le due tensioni sono legate dalla
relazione:
V = Vm IR
(7)
con R resistenza interna del diodo. Se la corrente e` sufficientemente bassa, la caduta
su R pu`o essere trascurata. In queste condizioni,
V Vg = V
da cui
hc
= cost
e
hc
e
fornisce il valore della costante di Planck.
V = cost +
Il fit lineare di V vs
c
e
(8)
(9)