1 CAP.2 LA RICERCA DELLAGGREGAZIONE; 2 CAP.3 MORTE E RINASCITA DEI PARTITI POLITICI; 5 CAP.4 LUNIT ANTIFASCISTA; 7 CAP.5 IL CENTRISMO; 9 CAP.6 DAL VARO DEL CENTRO-SINISTRA AL FALLIMENTO DELLA SOLIDARIET NAZIONALE; 10
CAP.7 DALLA STASI AL COLLASSO DEL
SISTEMA DEI PARTITI;12 CAP.I UNA STORIOGRAFIA DEI PARTITI?; 13 CAP.II LAMPLIAMENTO DEL QUADRO DI RICERCA; 13 CAP.III LINCONTRO CON LE SCIENZE SOCIALI; 14 CAP. IV LA STORIOGRAFIA SUI PARTITI NELLULTIMO QUINDICENNIO; 14 LE FONTI DELLA STORIA DEI PARTITI; 15 I DIVERSI APPROCCI METODOLOGICI; 16
CAP. 1 LA RAPPRESENTANZA INDIVIDUALE
Quando il 17 marzo 1861 veniva proclamata la nascita del Regno dItalia, il nuovo Stato poteva gi contare, nonostante i recenti avvenimenti bellici, su di un parlamento nazionale eletto nella consultazione del 23 gennaio-3 febbraio 1861. Nella nuova Camera sedevano di deputati di Destra (cavouriani, che avevano guidato il moto risorgimentale) contro di Sinistra. Questa situazione era il risultato della strategia della continuit perseguita da Cavour; nonostante ladozione di questa strategia, tuttavia, entravano in parlamento nuovi uomini e, con loro, nuove istanze provenienti da diverse zone della penisola. Si avvi unopera di assimilazione, dando voce alle nuove componenti del paese, e la questione pi complessa fu quella riguardante gli schieramenti parlamentari: non esistevano, infatti, forme politiche realmente realizzate, bens ciascun deputato conservava una certa autonomia allinterno della Camera. Com noto, nel Piemonte sabaudo, grazie allopera di Cavour, i partiti parlamentari si erano venuti raggruppando attorno ad una Destra che aveva progressivamente perduto ogni caratteristica ultraconservatrice, e ad una Sinistra: se questi due schieramenti avevano potuto convivere grazie al cosiddetto connubio del 1852, fu anche grazie ad una compatibilit socio-economica. Con linaugurazione del primo parlamento nazionale mut la situazione: se limpeto risorgimentale non poteva dirsi esaurito a causa delle questioni di Venezia e Roma, nuove posizioni politiche prendevano posto alla Camera ed i partiti parlamentari iniziarono cos a definirsi come schieramenti regionali. Questi trovavano la propria ragion dessere nella difesa delle rispettive zone di provenienza dallincontro con il nuovo Stato, e questo processo di localizzazione politica si operava maggiormente nei deputati provenienti dal Mezzogiorno, per i quali limpatti con la nuova realt unitaria era stato particolarmente traumatico a causa dei problemi legati al brigantaggio. Risolta, con la terza guerra dindipendenza, la questione di Venezia e di Roma (breccia di Porta Pia 20 settembre 1870) si apriva una nuova fase di ordinaria amministrazione. La Destra defin un programma volta alla sistemazione dei rapporti con la S. Sede (da cui la legge delle guarentigie) e ad una severa politica finanziaria. Di contro, la Sinistra accusava la Destra di eccessivo accentramento nella gestione del potere e, essendo espressione della piccola e media borghesia imprenditoriale, propugnava una maggiore libert diniziativa per i privati ed un avanzamento democratico della politica del paese. Domandava inoltre un allargamento del suffragio elettorale, un ampliamento della scuola dellobbligo ed un abbassamento dellimposizione fiscale. Allindomani del 1870 iniziavano a prendere forma anche nuove formazioni politiche: a sinistra, i vecchi gruppi garibaldini e mazziniani cominciavano a strutturarsi come
schieramento democratico avanzato. Un altro movimento, non propriamente politico,
cominciava a prendere forma: il movimento cattolico. Con il non expedit da parte del pontefice si assiste alla scissione del movimento in due schieramenti: da un lato troviamo il gruppo degli intransigenti, caratterizzato per il proprio attivismo in campo amministrativo e sociale che sarebbe culminato nella fondazione dellOpera dei Congressi; dallaltro il gruppo dei transigenti che avrebbe imboccato la strada dellimpegno politico attestandosi in posizione conservatrice. Lesperienza della Comune parigina, che aveva dimostrato come lordine sociale potesse essere totalmente sovvertito dallirrompere di forze popolari (1871), port la Destra liberalemoderata alla fondazione, per opera di Sbarbaro, di un partito conservatore con forte connotazione cattolica. Inizialmente il partito cattolico rifiut una possibile collaborazione con la Destra, responsabile della Breccia di Porta Pia, negando la possibilit di creare un partito conservatore. Nel decennio del 1870, la Destra si rifiuta di creare unorganizzazione di partito lasciando grande autonomia alle regioni, credendo che la maggioranza su cui si reggeva lavrebbe fatta governare per molto tempo; tuttavia, nel 1876, quando il governo Minghetti present il progetto di completa nazionalizzazione delle ferrovie, fu proprio una regione, la Toscana, a votare a favore della Sinistra, provocando la caduta del governo. Senza lincontro con altre discipline, la storiografia moderna non avrebbe mai potuto esaminare.