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Figura 7: Ruota della Fortuna. Quanti sono i casi possibili?

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Casi Possibili
B=La lancetta indica il Blu
V=La lancetta indica il Verde
R=La lancetta indica il Rosso
Figura 8:

B, V, R sono ugualmente possibili? Ritieni che P (B) = P (V ) = P (R) =

1
3

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Ei=La lancetta indica il settore circolare i


i = 1, 2, . . . , 10
Figura 9: Casi possibili giudicati ugualmente possibili?

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Consideriamo un dado come in figura. Si lancia una volta il dado. Supposto che sia uscito
un quadrato qual `e la probabilit`a che la figura sia scura?

Figura 10:

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Proposizioni logiche, eventi


Lanalisi di situazioni e problemi reali spesso comporta lesame di fatti e aspetti incerti,
che potranno successivamente risultare veri o falsi.
Nellesame di un problema aleatorio si possono distinguere sostanzialmente due aspetti:
uno in cui si applica la logica del certo ed unaltro, successivo, in cui si applica la logica
del probabile.
I fatti incerti sono formalizzati (in modo non ambiguo) mediante proposizioni logiche
che possono assumere il valore Vero oppure Falso.
Una proposizione o aermazione logica si indica con il termine di evento, che si pu`o
definire come unentit`a logica a due valori: vero (V ) o falso (F ).
In una prima fase, avendo uninformazione incompleta in relazione al
fissato esperimento aleatorio,
si analizzano i fatti incerti individuando linsieme delle eventualit`a possibili (detto anche insieme dei casi
elementari, o insieme dei casi possibili, o insieme dei costituenti). Di tali casi
uno e uno solo risulter`a vero.

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Eventi
In astratto, linsieme dei casi possibili potr`a essere rappresentato con uno spazio e ogni
caso elementare sar`a rappresentato con un punto di .
Allora, ogni fissato sottoinsieme E di rappresenta un evento, indicato con lo stesso
simbolo, che sar`a vero oppure falso a seconda che il risultato dellesperimento, ovvero il
caso elementare che si verifica, corrisponde ad un punto che appartiene oppure no ad E .
Due eventi particolari sono:

levento certo, rappresentato dallinsieme , che risulta sicuramente vero;


levento impossibile, rappresentato dallinsieme vuoto ;, che risulta sicuramente falso.
Gli eventi si indicano di solito con le lettere maiuscole:
A , B , ... , E , H , ...
Dato un evento E , si definisce Indicatore di E la seguente quantit`a
(
1 se E `e vero,
|E| =
0 se E `e falso.
Notare che si ha: || = 1,

|;|=0.
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Negazione.
Levento contrario o negazione di un evento E `e levento che `e vero quando E `e falso ed
`e falso quando E `e vero. Levento contrario di E si indica con il simbolo E c. Utilizzando
gli indicatori si ha che |E c| = 1 |E|.
c

E =

vero

se E falso,

falso se E vero.

Figura 11: Negazione


Esempio 4 Supponiamo di fare 4 lanci di un dado.
E = Esce almeno 2 volte il numero 6.
E c = Esce al pi`
u una volta il numero 6,

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Operazioni e relazioni logiche


Implicazione. Un evento A implica un altro evento B se quando `e vero A segue che `e
vero anche B . In simboli si scrive A B .

A B equivale alla disuguaglianza |A| |B|.

Figura 12: AB
Esempio 5 Supponiamo di fare 4 lanci di un dado.
A = Esce almeno una volta il numero 2.
B = Esce almeno una volta un numero pari.
Si ha A B .
Uguaglianza. Due eventi A e B si dicono uguali se ognuno dei due implica laltro, cio`e
se A B e B A.
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Unione. Lunione o somma (logica) di due eventi A, B `e levento che `e vero quando
almeno uno dei due eventi `e vero ed `e falso quando sia A che B sono falsi.
Si indica con A _ B oppure A [ B .
Esempio 6 Lancio di un dado.
A = Esce il numero 1 o il numero 2,
B = Esce il numero 2 o il numero 3 ,
A _ B = Esce uno dei seguenti numeri 1, 2, 3.
Propriet`a Unione:

associativa : (A _ B) _ C = A _ (B _ C) = A _ B _ C ;
commutativa : A _ B = B _ A.
Osservazioni:

A_=;

A_;=A;

A_A=A;

A_A =.

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Intersezione
Lintersezione (logica) o prodotto (logico) di due eventi A, B `e levento che `e vero quando
entrambi gli eventi sono veri ed `e falso quando almeno uno dei due eventi A, B `e falso.
Levento intersezione di A, B si indica con A^B , oppure A\B , o pi`
u semplicemente AB .
Esempio 7 Lancio di un dado.
A = Esce il numero 1 o il numero 2,
B = Esce il numero 2 o il numero 3 ,
AB = Esce il numero 2.
Propriet`a Intersezione:

associativa : (A ^ B) ^ C = A ^ (B ^ C) = A ^ B ^ C .
commutativa : A ^ B = B ^ A.
Osservazioni:

A^=A;

A^;=;;

A^A=A;

A^A =;.

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Incompatibilit`
a
Due eventi A, B si dicono incompatibili se non possono essere entrambi veri, cio`e se
AB = ;.
Esempio 8 Lancio di un dado. Sia
A = Esce il numero 2 e
B = Esce un numero dispari si ha
AB = ;.

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Propriet`a degli indicatori:

|AB| = |A| |B| ;

|A _ B| = |A| + |B|

|AB| ,

con |A _ B| = |A| + |B| nel caso in cui AB = ;.


Altre propriet`a:

AB A A _ B ,

(|AB| |A| |A _ B|)

AB B A _ B ,

(|AB| |B| |A _ B|)

Propriet`a distributive :

(A _ B) ^ C = AC _ BC ,

(A ^ B) _ C = (A _ C) ^ (B _ C) .

Formule di De Morgan :
c

(A _ B) = A ^ B

(A ^ B) = A _ B .

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La corrispondenza tra i valori logici di due eventi A, B e quelli di AB e A _ B `e riportata


nella Tabella 2.

A
V
V
F
F

B
V
F
V
F

AB
V
F
F
F

A_B
V
V
V
F

Tabella 2: Tavola di Verit`a (Intersezione e Unione di due eventi)


Utilizzando gli indicatori:

|A|
1
1
0
0

|B|
1
0
1
0

|AB|
1
0
0
0

|A _ B|
1
1
1
0

Tabella 3: Tavola di Verit`a degli indicatori Intersezione e Unione

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De Morgan
A
V
V
F
F

B
V
F
V
F

(A _ B)c
F
F
F
V

Ac ^ B c
F
F
F
V

(A ^ B)c
F
V
V
V

Ac _ B c
F
V
V
V

Tabella 4: Tavola di Verit`a delle leggi di De Morgan


Calcolare la tavola di verit`a per levento Ac _ B nel caso in cui A B .

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Diagrammi di Venn.
Consentono una rappresentazione geometrica degli eventi, utile per esaminare le relazioni
e operazioni logiche.
'$

AB

&%
'$
'$

C D

&%
&%

Eventi
certo
impossibile
contrario
implicazione
incompatibili
unione
intersezione

Insiemi
universo
vuoto
complementare
inclusione
disgiunti
unione
intersezione

Tabella 5: Corrispondenza tra insiemi ed eventi.


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Richiami di calcolo combinatorio


Esempio 9 Tre localit`
a A, B, C sono collegate nel seguente modo : per andare da A
a B vi sono 3 percorsi distinti : p1, p2, p3; da B a C vi sono 2 percorsi distinti : s1, s2.
'$

&%

p1
p2
p3

'$

&%

s1
s2

'$

&%

I percorsi distinti (per almeno un tratto) che vanno da A a C passando per B non
sono 3 + 2, ma 3 2 = 6, cio`e i seguenti :

(p1, s1) , (p1, s2) , (p2, s1) , (p2, s2) , (p3, s1) , (p3, s2) .
Il principio della moltiplicazione interviene spesso nel calcolo combinatorio.

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30

NellEsempio 9 la scelta di un percorso richiede lesecuzione di una procedura in due passi,


con un certo numero di alternative in ogni passo:
1. si sceglie il tratto da A a B (3 alternative);
2. si sceglie il tratto da B a C (2 alternative);
il numero di modi in cui si pu`
o svolgere lintera procedura `e pari al prodotto delle alternative
in ogni passo (3 2 = 6).
Ogni percorso corrisponde ad una coppia ordinata (pi, sj ) , i = 1, 2, 3; j = 1, 2.

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Disposizioni
In generale, dato un insieme S formato da n oggetti a1, a2, . . . , an, pu`
o essere utile
contare, per un intero r , il numero di disposizioni o gruppi ordinati distinti (1, . . . , r ),
con i 2 S, i = 1, . . . , r, che si possono formare utilizzando gli elementi di S .
Due gruppi ordinati dieriscono se contengono almeno un elemento diverso oppure se
contengono gli stessi elementi ma in ordine diverso. Per scegliere un gruppo ordinato si
esegue una procedura di r passi.

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32

Disposizioni
Disposizioni con ripetizione. Le componenti 1, . . . , r possono essere (in parte o
anche tutte) coincidenti. In questo caso si parla di disposizioni con ripetizione di classe r
di n oggetti. Le alternative in ogni passo sono sempre n; pertanto, in base al principio
0
della moltiplicazione visto nellEsempio (9), indicando con Dn,r
il numero di disposizioni
con ripetizione si ha
0
r
Dn,r = n n = n .
(1)
Disposizioni semplici o senza ripetizione. Se i 6= j , per i 6= j . In questo caso si
parla di disposizioni semplici o senza ripetizione (di classe r di n oggetti) e devessere
ovviamente r n. Indicando con Dn,r il numero di disposizioni senza ripetizione si ha

Dn,r = n(n
In particolare, per r = n si ha n

1) (n

r + 1) .

(2)

r + 1 = 1, da cui segue :

Dn,n = n (n

1) 2 1 = n! .

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(3)

33

Permutazioni
Il numero di disposizioni di n oggetti di classe n, cio`e Dn,n, si indica con Pn, e rappresenta
il numero di permutazioni o ordinamenti di n oggetti.

Pn = n!
l simbolo n! si legge n fattoriale e rappresenta il prodotto di tutti i numeri da 1 sino a n.
Ad esempio : 3! = 3 2 1 = 6 ; 5! = = 120.
Per convenzione si pone 0! = 1. La definizione di n! pu`
o esser data in forma ricorsiva:
(
n (n 1)! se n 2 N
n! =
(4)
1
se n = 0.
Inoltre :

1) (n

Dn,r = n(n
Ad esempio : D5,2 = 5 4 =

5!
3!

D10,4

r + 1) =

n!

.
(n r)!
= 10 9 8 7 = 10!
6! .

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(5)

34

Combinazioni
Consideriamo per linsieme S = {a1, a2, . . . , an} il calcolo del numero di gruppi non
ordinati distinti [1, . . . , r ], dove i 2 S, i = 1, . . . , r, che si possono formare
utilizzando gli elementi di S .
Due gruppi non ordinati si dicono distinti se dieriscono per almeno un elemento.
Distinguiamo due casi:

i 6= j , se i 6= j . In questo caso si parla di combinazioni semplici (di classe r di n


oggetti) e devessere ovviamente r n. Ogni combinazione semplice rappresenta un
sottoinsieme di r oggetti di S e si indica con il simbolo {1, . . . , r }.
le componenti 1, . . . , r possono essere (in parte o anche tutte) coincidenti. In
questo caso si parla di combinazioni con ripetizione (di classe r di n oggetti).

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35

Combinazioni Semplici. Il numero di combinazioni semplici si indica con il simbolo Cn,r


e rappresenta il numero di sottoinsiemi distinti di r oggetti che si possono formare con gli
elementi di S .
Osservando che ogni combinazione semplice d`a luogo ad r! disposizioni semplici (distinte
per lordine), segue:
Dn,r = r! Cn,r ,
e quindi :

Cn,r
Il simbolo

n
r

Dn,r
n!
=
=
=
r!
r!(n r)!

n
r

(6)

si legge coefficiente binomiale n su r . Ovviamente essendo:

n
r

segue che Cn,r = Cn,n

r.

n
n

n!
,
r!(n r)!

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36

Esempio
Si ha

2
0
n
0
n
n
90
6

2!
= 2!0!
=1
n!
= n!0!
=1
n!
= 0!n!
=1
90!
= 6!84!
= 90898887868584!
6!84!
Unaltra formula utile `e la seguente :

ovvero: Cn,r = Cn

n
r

1,r 1

+ Cn

1,r .

n
r

1
1

1
r

Infatti si ha

n!
(n r + r) (n 1)!
=
=
=
r
r!(n r)!
r!(n r)!
r(n 1)!
(n r)(n 1)!
=
+
(r 1)!r(n r)!
r!(n r)(n r 1)!

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37

Esempio 10 (Ambo nel Gioco del Lotto) Si vuole valutare la probabilit`


a delluscita
di un fissato ambo
(ad es. 1,10).Poich`e non interessa lordine con il quale compaiono gli elementi della
cinquina linsieme dei casi possibili che possono essere giudicati ugualmente possibili `e
costituito dalle cinquine che si possono formare con 90 numeri. il loro numero `e 90
5 .
1
Pertanto la probabilit`
a di ogni cinquina `e 90
. I casi favorevoli allevento uscita
(5)
dellambo sono le cinquine che assieme ai numeri 1 e 10 contengono altri tre interi
compresi tra 1 e 90. Il loro numero `e pari a 88
a cercata `e data da
3 . La probabilit`

p=

88
3
90
5

= 0.00249.

Si sarebbe pervenuto allo stesso risultato se avessimo considerato come casi possibili le
disposizioni di 90 numeri in 5 posti (in numero pari a 90
5 5!) e come casi favorevoli
le cinquine ordinate in cui compaiono i numeri 1 e 10 (in numero pari a 88
3 5! ).

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