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in regime stazionario
Introduzione
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 23-9-2012)
Equazioni fondamentali
E 0
E t dl 0
J n dS 0
J 0
J ( E E i )
Potenziale elettrico
Il campo elettrico E irrotazionale
E V
La differenza di potenziale vAB tra due punti A e B rappresenta il
lavoro compiuto dal campo elettrico quando una carica unitaria si
sposta lungo una linea arbitraria da A a B
B
E t dl V t dl V(A) V(B) v
AB
Potenziale elettrico
Il potenziale definito a meno di una costante additiva
Per eliminare lindeterminazione si pone uguale a zero il
potenziale di un punto di riferimento O scelto arbitrariamente
V(O) 0
Quindi il potenziale in un punto P
P
V(P) V t dl E t dl
TAB,
E tdl
AB
Tubi di flusso di J
Il vettore J solenoidale
I tubi di flusso di J sono chiusi (eventualmente allinfinito)
Un tubo di flusso chiuso di J costituisce un circuito elettrico
elementare
Pi in generale i circuiti elettrici possono avere strutture pi
complesse (ramificate)
Il flusso di J attraverso qualunque sezione trasversale del tubo di
flusso assume lo stesso valore
Questo valore rappresenta la corrente associata al tubo di flusso
i J n dS
S
Corrente
Si considera un tronco di tubo di flusso di J delimitato da due superfici
trasversali SA e SB
J n dS J (n
ST
SA
) dS J n B dS J n L dS 0
SB
SL
J n
SA
dS J n B dS i
SB
Tensione
Si considera un tronco di tubo di flusso di J delimitato da due superfici
trasversali SA e SB ortogonali alle linee di flusso
Si assume che allinterno del tronco di tubo di flusso il mezzo sia lineare
isotropo e che non agiscano campi impressi
J E
SA e SB sono ortogonali anche alle linee di campo di E
sono due superfici equipotenziali
La tensione tra le due superfici data da
E t dl
AB
Resistenza
Si definisce resistenza (unit di misura ohm, ) del tronco di tubo di
flusso compreso tra le superfici equipotenziali SA e SB il rapporto tra la
tensione vAB e la corrente i
RAB
E t dl
vAB AB
i
J n dS
S
GAB
i
1
RAB vAB
J n dS
S
E t dl
AB
vAB RABi
e quindi
i GABvAB
GAB 1 / RAB
10
E e J sono paralleli a t
Quindi, tenendo conto del fatto che
il flusso di J ha lo stesso valore su
tutte le sezioni trasversali, si ottiene
l
RAB
v
AB
i
E ( x) dx
0
J dS
E ( x)
J dS
dx
l lunghezza di
x ascissa curvilinea lungo
S ( x)
11
RAB
0
E ( x)dx
J ( x)dS
S ( x)
E ( x)dx
( x) E ( x) dS
dx
( x) A( x)
0
S ( x)
RAB
l
l
A
A
12
Lespressione
l
dx
( x) A( x)
0
RAB
13
re
ri
S(x)
1 e dx
1 e dx
R
ri S ( x) ri 2xh
0
h
SB
r
1
ln e
2h ri
SA
14
S(x)
re
re
1 dx
1 dx
ri S ( x) ri 4 x 2
1 1 1
4 ri re
SB
SA
ri
re
15
Rk
vAB
ik
16
i ik
k
vAB
Rk
RAB
vAB
v
AB
v
i
k RAB
k
1
1
R
k
Ei 0
(normalmente verificata nei casi di interesse pratico)
Si scelgono arbitrariamente due punti A e B sulle superfici terminali del
tubo di flusso e una linea che collega i due punti
Si definisce forza elettromotrice (f.e.m.) agente nel tubo di flusso tra le
superfici SA e SB la quantit
E t dl
i
AB
RAB
v e
AB
(E E ) t dl
i
AB
J t dS
S
vAB RABi e
19
e Ei t dl 0
20
(E E ) t dl
i
J t dS
e
i
Ri e
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Generatori
Normalmente Il campo impresso diverso da zero solo in alcune
regioni del circuito
Nellesempio Ei 0 solo nel tratto compreso fra le sezioni S1 e S2 quindi
e Ei t dl Ei t dl
12
generatori elettrici
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Ri 0
In presenza del solo campo elettrico E conservativo non si pu
avere corrente nel circuito
se le cariche percorrono traiettorie chiuse il lavoro del campo
elettrico nullo
nel circuito non pu circolare corrente, dato che questo
comporterebbe una dissipazione di energia per effetto Joule
Affinch si possa avere una corrente nel circuito indispensabile
la presenza si un campo impresso non conservativo
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Nota
Le considerazioni precedenti si basano sullipotesi che
landamento dei tubi di flusso di J sia noto
Generalmente i circuiti elettrici sono realizzati mediante
conduttori circondati da un mezzo isolante (nel quale 0 e
quindi J 0)
In condizioni stazionarie le componenti di J ortogonali alle
superfici di separazione tra regioni occupate da materiali diversi
devono essere continue
Dato che nel mezzo isolante J praticamente uguale a zero,
sulle superfici che delimitano i conduttori si deve annullare la
componente ortogonale di J
J deve essere tangente alle superfici che delimitano i
conduttori
E possibile identificare i tubi di flusso di J con i conduttori
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Modello circuitale
Un sistema elettromagnetico sede di un campo di corrente
stazionaria pu essere convenientemente descritto in forma
sintetica mediante un modello circuitale
Il sistema viene rappresentato come risultato del collegamento
di sottosistemi detti componenti circuitali
Un componente un sottosistema delimitato idealmente da una
superficie chiusa (superficie limite) attraversata da correnti
elettriche solo in corrispondenza di un certo numero di regioni,
ciascuna equipotenziale, dette poli o terminali
un terminale una regione della superficie limite che coincide
con la sezione normale di un tubo di flusso di J
ad ogni terminale pu essere associata una corrente e un
potenziale
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Modello circuitale
Il comportamento del circuito (e in particolare lo scambio di
energia tra i componenti) descritto mediante grandezze
integrali, indipendenti dalle coordinate spaziali
correnti attraverso i terminali
tensioni (differenze di potenziale) tra i terminali
Il modello circuitale fa riferimento solo alle relazioni tra le tensioni
e le correnti ai terminali dei componenti
Non viene messa in evidenza
la configurazione geometrica dei tubi di flusso di J
la distribuzione di campo al loro interno
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Collegamenti
I collegamenti tra i componenti sono realizzati ponendo a contatto i loro
terminali o unendoli mediante conduttori trattabili come ideali
(connessione ideale)
Un conduttore si dice ideale se ha conducibilit
In queste condizioni
la resistenza nulla e quindi anche la tensione tra gli estremi del
conduttore nulla, indipendentemente dal valore della corrente
che scorre nel conduttore stesso
la forma del conduttore non ha effetto sul comportamento del
circuito
In seguito si supporr che i collegamenti tra i terminali dei componenti
siano sempre realizzati mediante connessioni ideali (eventualmente di
lunghezza infinitesima)
Il collegamento tra due o pi terminali comporta che tali terminali siano
allo stesso potenziale
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Circuito elettrico
Superficie limite
Componenti
Terminali
Connessioni
ideali
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Equazioni di un circuito
Le tensioni e le correnti di un circuito elettrico sono soggette a due tipi
di vincoli, espressi da due gruppi di equazioni
Equazioni caratteristiche dei componenti
(relazioni costitutive)
Le tensioni e le correnti ai terminali di ciascun componente sono
sottoposte a vincoli dipendenti dalle propriet fisiche
del componente stesso
Equazioni dei collegamenti (equazioni topologiche)
I collegamenti tra i componenti impongono ulteriori vincoli alle loro
tensioni e correnti
Tali vincoli non dipendono da come sono realizzate le connessioni
(che si suppongono sempre ideali), ma solo da quali terminali sono
collegati tra loro
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Definizioni
30
31
33
Bipoli
Un componente dotato di due terminali detto bipolo
Un bipolo si identifica con un tronco di tubo di flusso di J
J = 0 la corrente entrante in uno dei terminali uguale a quella
uscente dallaltro terminale
E = 0 la tensione fra i terminali univocamente determinata
A un bipolo sono associate una corrente i e una tensione v
S superficie limite
SA, SB terminali
i J n A dS J n B dS
SA
SB
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Versi di riferimento
Per definire la corrente e la tensione occorre anche specificarne i versi
di riferimento
Il verso di riferimento della corrente viene indicato sugli schemi
mediante frecce poste sui terminali dei componenti
Il verso di riferimento della tensione indicato sugli schemi ponendo i
simboli e vicino ai terminali oppure mediante una freccia diretta dal
terminale negativo al terminale positivo
Simbolo di un
bipolo generico
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Esempio
Si considera un circuito formato da due bipoli A e B
per il bipolo A, v e i sono orientate secondo la convenzione del
generatore
per il bipolo B, v e i sono orientate secondo la convenzione
dellutilizzatore
Il prodotto p = vi rappresenta
la potenza erogata da A
la potenza assorbita da B
Il segno di p, in relazione ai versi di riferimento,
consente di determinare in quale verso avviene
il trasferimento di potenza
p > 0 indica che effettivamente A cede potenza a B
p < 0 indica che B cede potenza ad A
40
pa E H n dS
S
pa V H n dS
S
Utilizzando lidentit
( ab ) a b a b
si ottiene
pa (V H ) n dS V H n dS
S
S
0
41
H J
quindi
pa V J n dS
S
Dato che
la densit di corrente su S
diversa da zero solo in corrispondenza dei terminali
su ciascun terminale il potenziale costante
si ottiene
pa VA J n A dS VB J n B dS (VA VB )i vi
SA
SB
i
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Equazione caratteristica
La tensione e la corrente di un bipolo sono legate da una
relazione (equazione caratteristica o relazione costitutiva del
componente) che dipende dalla struttura interna del bipolo stesso
Esempi: si visto che
per un bipolo costituito da un mezzo lineare isotropo la
relazione costitutiva
v Ri
se il bipolo anche sede di un campo impresso si ha
v Ri e
Pi in generale, in presenza di un mezzo non lineare, la relazione
costitutiva pu essere unequazione del tipo
f(v, i ) 0
dove f una funzione non lineare
43
N-poli
Se i tubi di flusso di J hanno struttura ramificata, la suddivisione
del circuito pu mettere in evidenza componenti con pi di due
terminali
Un componente dotato di N terminali detto N-polo
Simbolo di un
N-polo generico
44
N-poli
La corrente che complessivamente entra nellN-polo deve essere nulla
nulla la somma algebrica delle correnti ai terminali, prese con
segno o segno a seconda che il loro verso di riferimento sia
entrante o uscente
note N1 correnti univocamente determinata anche lN-esima
i0 i1 i2 i3
45
N-poli
A un N-polo si possono associare N(N1)2 tensioni
Tutte le tensioni possono essere determinate a partire dai potenziali di
N1 terminali valutati rispetto allN-esimo terminale, fissato come
riferimento
v12 v1 v2
v23 v2 v3
v31 v3 v1
Per caratterizzare un N-polo sono sufficienti N1 correnti e N1 tensioni
Queste tensioni e correnti risultano legate da N1 equazioni dipendenti
dalla struttura interna dell N-polo (equazioni caratteristiche)
46
N-poli
Convenzione normale
Si fissa un terminale di riferimento (0)
Si utilizzano per descrivere il comportamento del componente
le N1 tensioni degli altri terminali rispetto al riferimento
(che quindi ha sempre il ruolo di terminale negativo)
pa vk ik
k 1
47
N-porte
Porta: coppia di terminali di un componente tale che la corrente
entrante in uno dei terminali sempre uguale a quella uscente
dallaltro
I terminali di un bipolo costituiscono una porta
N-porte (o N-plo bipolo): componente con 2N terminali che
costituiscono N porte
i1 i1'
i2 i2'
i3 i3'
48
N-porte
Se luguaglianza delle correnti ai terminali delle porte dipende dalla
struttura interna del componente l N-porte detto intrinseco
E possibile che un componente con 2N terminali si comporti come un
N-porte solo a conseguenza del collegamento ad altri componenti
(N-porte non intrinseco)
Esempio
49
N-porte
Il comportamento di un N-porte caratterizzato mediante
le N correnti (i1, ..., iN) associate alle porte
le N tensioni (v1, ..., vN) tra le coppie di terminali di ciascuna porta
Le N correnti e N tensioni alle porte sono vincolate da N equazioni
caratteristiche
Convenzione dellutilizzatore: per ciascuna porta il verso della
corrente entrante nel terminale positivo
Con questa convenzione, la potenza
assorbita da un N-porte
N
pa vk ik
k 1
50
N-poli e N-porte
Un generico N-polo pu essere considerato come un
componente a 1 porte avente tutti i terminali negativi delle
porte collegati tra loro
Superficie S1: i1 i2 i3 i4 0
Superficie S2: i5 i6 i7 0
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J n d S J n d S i
k Sk
E t dl 0
E t dl E t dl V
k k
Componenti equivalenti
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Sottocircuiti
Un blocco formato da componenti
collegati tra loro (sottocircuito) che
interagisce con la parte restante del
circuito mediante un certo numero
di terminali (terminali esterni) pu
essere considerato a sua volta un
componente
Le relazioni costitutive di questo
componente possono essere
ottenute a partire dalle leggi di Kirchhoff e dalle relazioni costitutive dei
componenti da cui formato, eliminando le tensioni e le correnti relative
ai terminali interni
Il concetto di equivalenza pu essere esteso anche ai sottocircuiti
Se un sottocircuito viene sostituito con un sottocircuito equivalente,
le tensioni e le correnti allesterno del sottocircuito non cambiano
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