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Circuiti elettrici

in regime stazionario
Introduzione
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 23-9-2012)

Equazioni fondamentali

In condizioni stazionarie, dalle equazioni fondamentali si ottiene

E 0

E t dl 0
J n dS 0

J 0

In un mezzo lineare isotropo, J ed E sono legati dalla relazione

J ( E E i )

Potenziale elettrico
Il campo elettrico E irrotazionale

E pu essere espresso come gradiente di un potenziale V


(unit di misura volt, V)

E V
La differenza di potenziale vAB tra due punti A e B rappresenta il
lavoro compiuto dal campo elettrico quando una carica unitaria si
sposta lungo una linea arbitraria da A a B
B

E t dl V t dl V(A) V(B) v

AB

vAB non dipende dalla curva ,


ma solo dai punti A e B
3

Potenziale elettrico
Il potenziale definito a meno di una costante additiva
Per eliminare lindeterminazione si pone uguale a zero il
potenziale di un punto di riferimento O scelto arbitrariamente

V(O) 0
Quindi il potenziale in un punto P
P

V(P) V t dl E t dl

V(P) rappresenta il lavoro compiuto dal campo elettrico per


spostare una carica unitaria dal punto P al punto O
(o che si deve compiere, contrastando il campo elettrico, per
spostare la carica dal punto O al punto P)
4

Tensione e differenza di potenziale


In generale, lintegrale di linea del campo elettrico tra due punti A
e B lungo una linea viene indicato con il termine tensione

TAB,

E tdl

AB

Se E la tensione dipende anche dalla linea


Se E (come nel caso stazionario) la tensione dipende solo
dai punti estremi

TAB, V(A) V(B) vAB


Solo in questo caso i termini tensione e differenza di potenziale
possono essere usati come sinonimi
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Tubi di flusso di J
Il vettore J solenoidale
I tubi di flusso di J sono chiusi (eventualmente allinfinito)
Un tubo di flusso chiuso di J costituisce un circuito elettrico
elementare
Pi in generale i circuiti elettrici possono avere strutture pi
complesse (ramificate)
Il flusso di J attraverso qualunque sezione trasversale del tubo di
flusso assume lo stesso valore
Questo valore rappresenta la corrente associata al tubo di flusso

i J n dS
S

Corrente
Si considera un tronco di tubo di flusso di J delimitato da due superfici
trasversali SA e SB

J solenoidale nullo il suo flusso attraverso la superficie chiusa ST


formata da SA, SB e dalla superficie laterale SL

J n dS J (n

ST

SA

) dS J n B dS J n L dS 0
SB

SL

Le linee di flusso di J sono tangenti a SL


Il flusso di J attraverso SL nullo
I flussi attraverso SA e SB sono uguali

J n

SA

dS J n B dS i
SB

Data larbitrariet della scelta delle superfici SA e SB si pu affermare


che il flusso ha lo stesso valore su tutte le superfici trasversali
7

Tensione
Si considera un tronco di tubo di flusso di J delimitato da due superfici
trasversali SA e SB ortogonali alle linee di flusso
Si assume che allinterno del tronco di tubo di flusso il mezzo sia lineare
isotropo e che non agiscano campi impressi

J E
SA e SB sono ortogonali anche alle linee di campo di E
sono due superfici equipotenziali
La tensione tra le due superfici data da

vAB V(A) V(B)

E t dl

AB

dove A e B sono due generici punti


rispettivamente di SA e SB e lintegrale
valutato su una qualunque linea
che collega A e B
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Resistenza
Si definisce resistenza (unit di misura ohm, ) del tronco di tubo di
flusso compreso tra le superfici equipotenziali SA e SB il rapporto tra la
tensione vAB e la corrente i

RAB

E t dl

vAB AB

i
J n dS
S

Il reciproco della resistenza detto conduttanza


(unit di misura siemens, S)

GAB

i
1

RAB vAB

J n dS
S

E t dl

AB

La resistenza e la conduttanza non dipendono da E e da J, ma solo


dalla geometria del tubo di flusso e dalla conducibilit del materiale
9

Legge di Ohm in forma integrale

La differenza di potenziale (tensione) tra le sezioni terminali del


tubo di flusso e la corrente attraverso il tubo di flusso sono legate
dalla relazione

vAB RABi

Legge di Ohm in forma integrale

e quindi

i GABvAB

GAB 1 / RAB

10

Determinazione della resistenza


Per calcolare RAB conveniente fare coincidere

con una linea di campo


S con una superficie equipotenziale (sezione normale)
In questo modo
t n

E e J sono paralleli a t
Quindi, tenendo conto del fatto che
il flusso di J ha lo stesso valore su
tutte le sezioni trasversali, si ottiene
l

RAB

v
AB
i

E ( x) dx
0

J dS

E ( x)

J dS

dx

l lunghezza di
x ascissa curvilinea lungo

S ( x)

11

Resistenza di un tubo di flusso filiforme


Se larea della sezione trasversale molto piccola ( tubo filiforme) si
pu assumere che la densit di corrente J e la conducibilit siano
uniformi sulla superficie S
sia J che dipendono solo da x
Lespressione della resistenza
l

RAB
0

E ( x)dx

J ( x)dS

S ( x)

E ( x)dx
( x) E ( x) dS

dx
( x) A( x)
0

S ( x)

( A(x) area sella sezione S(x) )

Se la conducibilit e larea della sezione hanno valore costante in tutto il


tronco di tubo di flusso, si ottiene

RAB

l
l

A
A
12

Tubo di flusso con simmetrie particolari

Lespressione
l

dx
( x) A( x)
0

RAB

non vale solo nel caso di tubi di flusso filiformi, ma pu essere


utilizzata in tutti i casi in cui la conducibilit e la densit di
corrente sono uniformi sulla sezione normale del conduttore
In alcuni casi particolari si pu riconoscere che J deve essere
uniforme a conseguenza della configurazione simmetrica del
tubo di flusso

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Esempio: conduttore a simmetria cilindrica


Si considera un conduttore omogeneo
compreso tra due superfici cilindriche
concentriche SA e SB

re
ri

S(x)

J ha andamento radiale ed uni-

forme su ogni superficie cilindrica


S concentrica con SA e SB
r

1 e dx
1 e dx

R
ri S ( x) ri 2xh

0
h
SB

r
1
ln e
2h ri

SA
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Esempio: conduttore a simmetria sferica


Si considera un conduttore omogeneo compreso tra due superfici
sferiche concentriche SA e SB

S(x)

J ha andamento radiale ed uniforme su ogni superficie sferica S


concentrica con SA e SB
R

re

re

1 dx
1 dx

ri S ( x) ri 4 x 2
1 1 1

4 ri re

SB

SA

ri
re
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Resistenza di un tubo di flusso generico


Un tubo di flusso non filiforme pu essere suddiviso in un insieme di
tubi di flusso filiformi elementari, le cui sezioni terminali sono contenute
nelle superfici SA e SB
Al k-esimo tubo di flusso elementare associata la corrente ik
Per tutti i tubi di flusso la tensione pari alla differenza di potenziale
vAB tra le superfici SA e SB
Per ciascun tubo elementare, applicando
il procedimento precedente, si pu
definire la resistenza Rk, data da

Rk

vAB
ik
16

Resistenza di un tubo di flusso generico


La corrente totale del tubo di flusso data dalla somma delle correnti
dei tubi elementari

i ik
k

vAB
Rk

Quindi la resistenza totale

RAB

vAB
v
AB
v
i
k RAB
k

1
1

R
k

Dato che le Rk dipendono solo dalla configurazione geometrica e dalla


conducibilit, lo stesso vale anche per RAB
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Tubo di flusso sede di f.e.m.


Si considera il caso in cui nel tubo di flusso agisce anche un campo
impresso Ei
Si assume che allinterno del tubo di flusso, valga la condizione

Ei 0
(normalmente verificata nei casi di interesse pratico)
Si scelgono arbitrariamente due punti A e B sulle superfici terminali del
tubo di flusso e una linea che collega i due punti
Si definisce forza elettromotrice (f.e.m.) agente nel tubo di flusso tra le
superfici SA e SB la quantit

E t dl
i

AB

(unit di misura volt)


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Legge di Ohm per un tubo di flusso sede di f.e.m.

In queste condizioni la resistenza del tubo di flusso data dal rapporto

RAB

v e
AB

(E E ) t dl
i

AB

J t dS
S

che risulta indipendente da E, Ei e J


La legge di Ohm assume la forma

vAB RABi e

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Legge di Ohm per un circuito elementare


Si considera un tubo di flusso chiuso (circuito elettrico elementare)
Le sezioni SA e SB coincidono
vAB ed e coincidono, rispettivamente, con lintegrale del campo
elettrico e del campo impresso lungo una linea chiusa

E ovunque irrotazionale, quindi conservativo


E t dl 0

La condizione Ei 0 allinterno del


tubo di flusso non implica che il campo
impresso sia conservativo, dato che la
regione interna al tubo di flusso non
semplicemente connessa
In generale si ha

e Ei t dl 0

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Legge di Ohm per un circuito elementare

Lespressione della resistenza del tubo di flusso chiuso quindi

(E E ) t dl
i

J t dS

e
i

Per un tubo di flusso chiuso la


legge di Ohm diviene

Ri e

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Generatori
Normalmente Il campo impresso diverso da zero solo in alcune
regioni del circuito
Nellesempio Ei 0 solo nel tratto compreso fra le sezioni S1 e S2 quindi

e Ei t dl Ei t dl

12

dove 12 il tratto di compreso tra le due sezioni


Le regioni in cui agiscono i campi
impressi corrispondono a dispositivi nei quali avviene conversione
in energia elettrica di energia di
altro tipo (es. meccanica, termica,
chimica)

generatori elettrici
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Necessit dei campi impressi


In assenza di campi impressi la legge di Ohm per un tubo di
flusso chiuso fornisce

Ri 0
In presenza del solo campo elettrico E conservativo non si pu
avere corrente nel circuito
se le cariche percorrono traiettorie chiuse il lavoro del campo
elettrico nullo
nel circuito non pu circolare corrente, dato che questo
comporterebbe una dissipazione di energia per effetto Joule
Affinch si possa avere una corrente nel circuito indispensabile
la presenza si un campo impresso non conservativo
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Nota
Le considerazioni precedenti si basano sullipotesi che
landamento dei tubi di flusso di J sia noto
Generalmente i circuiti elettrici sono realizzati mediante
conduttori circondati da un mezzo isolante (nel quale 0 e
quindi J 0)
In condizioni stazionarie le componenti di J ortogonali alle
superfici di separazione tra regioni occupate da materiali diversi
devono essere continue
Dato che nel mezzo isolante J praticamente uguale a zero,
sulle superfici che delimitano i conduttori si deve annullare la
componente ortogonale di J
J deve essere tangente alle superfici che delimitano i
conduttori
E possibile identificare i tubi di flusso di J con i conduttori
24

Modello circuitale
Un sistema elettromagnetico sede di un campo di corrente
stazionaria pu essere convenientemente descritto in forma
sintetica mediante un modello circuitale
Il sistema viene rappresentato come risultato del collegamento
di sottosistemi detti componenti circuitali
Un componente un sottosistema delimitato idealmente da una
superficie chiusa (superficie limite) attraversata da correnti
elettriche solo in corrispondenza di un certo numero di regioni,
ciascuna equipotenziale, dette poli o terminali
un terminale una regione della superficie limite che coincide
con la sezione normale di un tubo di flusso di J
ad ogni terminale pu essere associata una corrente e un
potenziale
25

Modello circuitale
Il comportamento del circuito (e in particolare lo scambio di
energia tra i componenti) descritto mediante grandezze
integrali, indipendenti dalle coordinate spaziali
correnti attraverso i terminali
tensioni (differenze di potenziale) tra i terminali
Il modello circuitale fa riferimento solo alle relazioni tra le tensioni
e le correnti ai terminali dei componenti
Non viene messa in evidenza
la configurazione geometrica dei tubi di flusso di J
la distribuzione di campo al loro interno

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Collegamenti
I collegamenti tra i componenti sono realizzati ponendo a contatto i loro
terminali o unendoli mediante conduttori trattabili come ideali
(connessione ideale)
Un conduttore si dice ideale se ha conducibilit
In queste condizioni
la resistenza nulla e quindi anche la tensione tra gli estremi del
conduttore nulla, indipendentemente dal valore della corrente
che scorre nel conduttore stesso
la forma del conduttore non ha effetto sul comportamento del
circuito
In seguito si supporr che i collegamenti tra i terminali dei componenti
siano sempre realizzati mediante connessioni ideali (eventualmente di
lunghezza infinitesima)
Il collegamento tra due o pi terminali comporta che tali terminali siano
allo stesso potenziale
27

Circuito elettrico
Superficie limite

Componenti

Terminali

Connessioni
ideali
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Equazioni di un circuito
Le tensioni e le correnti di un circuito elettrico sono soggette a due tipi
di vincoli, espressi da due gruppi di equazioni
Equazioni caratteristiche dei componenti
(relazioni costitutive)
Le tensioni e le correnti ai terminali di ciascun componente sono
sottoposte a vincoli dipendenti dalle propriet fisiche
del componente stesso
Equazioni dei collegamenti (equazioni topologiche)
I collegamenti tra i componenti impongono ulteriori vincoli alle loro
tensioni e correnti
Tali vincoli non dipendono da come sono realizzate le connessioni
(che si suppongono sempre ideali), ma solo da quali terminali sono
collegati tra loro
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Definizioni

Un insieme di terminali uniti tra loro mediante connessioni ideali


costituisce un nodo del circuito (come caso degenere, un nodo
pu essere costituito da un terminale isolato)
Per ramo o lato si intende un tratto del circuito che unisce due
nodi
Si definisce maglia un percorso chiuso formato da rami del
circuito che attraversa una sequenza di nodi senza passare pi
di una volta per lo stesso nodo (e per lo stesso ramo)

30

Simboli dei componenti


Un componente generico viene indicato con un simbolo costituito da
un cerchio o un rettangolo che rappresenta la superficie limite
dei segmenti che rappresentano i terminali
In seguito si introdurranno anche simboli utilizzati per rappresentare
tipi particolari di componenti

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Rappresentazione dei collegamenti


I collegamenti sono indicati negli schemi dei circuiti unendo i
terminali dei componenti mediante segmenti o archi che
rappresentano i conduttori ideali
Lo scopo dello schema solo mostrare quali terminali sono
collegati tra loro
Lo schema non riproduce necessariamente
le posizioni relative dei componenti
la forma dei conduttori con cui sono realizzate le
connessioni
dalle quali non dipende il comportamento del circuito
Generalmente lo schema di un circuito pu essere
rappresentato in vari modi
32

Rappresentazione dei collegamenti


Esempio:
3 rappresentazioni equivalenti dello stesso collegamento
I terminali 1 3 5 7, collegati tra loro, costituiscono un nodo (A)
I terminali 2 4 6 8, collegati tra loro, costituiscono un nodo (B)

33

Bipoli
Un componente dotato di due terminali detto bipolo
Un bipolo si identifica con un tronco di tubo di flusso di J
J = 0 la corrente entrante in uno dei terminali uguale a quella
uscente dallaltro terminale
E = 0 la tensione fra i terminali univocamente determinata
A un bipolo sono associate una corrente i e una tensione v

S superficie limite
SA, SB terminali

i J n A dS J n B dS
SA

SB

34

Versi di riferimento
Per definire la corrente e la tensione occorre anche specificarne i versi
di riferimento
Il verso di riferimento della corrente viene indicato sugli schemi
mediante frecce poste sui terminali dei componenti
Il verso di riferimento della tensione indicato sugli schemi ponendo i
simboli e vicino ai terminali oppure mediante una freccia diretta dal
terminale negativo al terminale positivo
Simbolo di un
bipolo generico

35

Verso di riferimento della corrente


La scelta del verso di riferimento della corrente corrisponde alla
scelta del verso della normale alla superficie attraverso la quale
valutata la corrente stessa
il verso di riferimento pu essere scelto in modo arbitrario
il verso di riferimento non ha nulla a che vedere con il verso
della velocit delle cariche
La corrente pu assumere sia valori positivi sia valori negativi

i 0 trasferimento di una quantit positiva di carica in


senso concorde con il verso di riferimento

i 0 trasferimento di una quantit positiva di carica in


senso opposto al il verso di riferimento
Il segno della corrente in relazione al verso di riferimento
consente di determinare il verso del moto delle cariche
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Verso di riferimento della tensione


Le denominazioni terminale positivo e terminale negativo
indicano solo quali segni sono attribuiti ai potenziali dei terminali
nella valutazione della differenza di potenziale, non quale dei
terminali si trova effettivamente a potenziale maggiore
Come avviene per la corrente, anche il verso della tensione pu
essere scelto in modo del tutto arbitrario
La tensione pu assumere sia valori positivi sia valori negativi

v 0 il terminale positivo ha potenziale maggiore del


terminale negativo

v 0 il terminale positivo ha potenziale minore del


terminale negativo
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Potenza scambiata da un bipolo


Si pu dimostrare che il prodotto vi rappresenta la potenza scambiata
tra il bipolo e il resto del circuito (unit di misura watt, W)
Si hanno 4 possibilit per la scelta dei versi di riferimento

Casi a) e b): Convenzione dellutilizzatore (convenzione normale)


vi 0 quando il bipolo assorbe energia
Potenza assorbita: pa vi
Casi c) e d): Convenzione del generatore
vi 0 quando il bipolo cede energia
Potenza erogata: pe vi pa
38

Convenzione del generatore e dellutilizzatore


La scelta della convenzione arbitraria e non deve necessariamente
corrispondere alleffettivo comportamento del bipolo
In seguito si adotter prevalentemente la convenzione dellutilizzatore
Le equazioni caratteristiche dei bipoli saranno formulate assumendo
che la tensione e la corrente siano orientate secondo la convenzione
dellutilizzatore
Nei casi in cui sar necessario adottare la convenzione del
generatore le equazioni dei componenti dovranno essere modificate
cambiando il segno della tensione o della corrente
Se sugli schemi viene indicato solo il verso della corrente o solo quello
della tensione, si sottintende che laltro verso di riferimento correlato a
quello indicato secondo la convenzione dellutilizzatore
Nei casi in cui si adotter la convenzione del generatore entrambi i
versi di riferimento saranno indicati esplicitamente
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Esempio
Si considera un circuito formato da due bipoli A e B
per il bipolo A, v e i sono orientate secondo la convenzione del
generatore
per il bipolo B, v e i sono orientate secondo la convenzione
dellutilizzatore
Il prodotto p = vi rappresenta
la potenza erogata da A
la potenza assorbita da B
Il segno di p, in relazione ai versi di riferimento,
consente di determinare in quale verso avviene
il trasferimento di potenza
p > 0 indica che effettivamente A cede potenza a B
p < 0 indica che B cede potenza ad A
40

Potenza assorbita da un bipolo


Per il teorema di Poynting, la potenza assorbita dal bipolo

pa E H n dS
S

cio (in condizioni stazionarie)

pa V H n dS
S

Utilizzando lidentit

( ab ) a b a b
si ottiene

pa (V H ) n dS V H n dS
S

S
0
41

Potenza assorbita da un bipolo


Dalla legge di Ampere-Maxwell, in condizioni stazionarie si ha

H J

quindi

pa V J n dS
S

Dato che
la densit di corrente su S
diversa da zero solo in corrispondenza dei terminali
su ciascun terminale il potenziale costante
si ottiene

pa VA J n A dS VB J n B dS (VA VB )i vi
SA

SB

i
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Equazione caratteristica
La tensione e la corrente di un bipolo sono legate da una
relazione (equazione caratteristica o relazione costitutiva del
componente) che dipende dalla struttura interna del bipolo stesso
Esempi: si visto che
per un bipolo costituito da un mezzo lineare isotropo la
relazione costitutiva

v Ri
se il bipolo anche sede di un campo impresso si ha

v Ri e
Pi in generale, in presenza di un mezzo non lineare, la relazione
costitutiva pu essere unequazione del tipo

f(v, i ) 0
dove f una funzione non lineare
43

N-poli
Se i tubi di flusso di J hanno struttura ramificata, la suddivisione
del circuito pu mettere in evidenza componenti con pi di due
terminali
Un componente dotato di N terminali detto N-polo

Simbolo di un
N-polo generico
44

N-poli
La corrente che complessivamente entra nellN-polo deve essere nulla
nulla la somma algebrica delle correnti ai terminali, prese con
segno o segno a seconda che il loro verso di riferimento sia
entrante o uscente
note N1 correnti univocamente determinata anche lN-esima

i0 i1 i2 i3
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N-poli
A un N-polo si possono associare N(N1)2 tensioni
Tutte le tensioni possono essere determinate a partire dai potenziali di
N1 terminali valutati rispetto allN-esimo terminale, fissato come
riferimento

v12 v1 v2
v23 v2 v3
v31 v3 v1
Per caratterizzare un N-polo sono sufficienti N1 correnti e N1 tensioni
Queste tensioni e correnti risultano legate da N1 equazioni dipendenti
dalla struttura interna dell N-polo (equazioni caratteristiche)
46

N-poli
Convenzione normale
Si fissa un terminale di riferimento (0)
Si utilizzano per descrivere il comportamento del componente
le N1 tensioni degli altri terminali rispetto al riferimento
(che quindi ha sempre il ruolo di terminale negativo)

v1, ..., vN1


Le N1 correnti degli altri terminali prese con verso entrante
i1, ..., iN1
Mediante il teorema di Poynting si pu
dimostrare che, con questa convenzione,
la potenza assorbita dallN-polo
N 1

pa vk ik
k 1

47

N-porte
Porta: coppia di terminali di un componente tale che la corrente
entrante in uno dei terminali sempre uguale a quella uscente
dallaltro
I terminali di un bipolo costituiscono una porta
N-porte (o N-plo bipolo): componente con 2N terminali che
costituiscono N porte

i1 i1'
i2 i2'
i3 i3'

48

N-porte
Se luguaglianza delle correnti ai terminali delle porte dipende dalla
struttura interna del componente l N-porte detto intrinseco
E possibile che un componente con 2N terminali si comporti come un
N-porte solo a conseguenza del collegamento ad altri componenti
(N-porte non intrinseco)

Esempio

49

N-porte
Il comportamento di un N-porte caratterizzato mediante
le N correnti (i1, ..., iN) associate alle porte
le N tensioni (v1, ..., vN) tra le coppie di terminali di ciascuna porta
Le N correnti e N tensioni alle porte sono vincolate da N equazioni
caratteristiche
Convenzione dellutilizzatore: per ciascuna porta il verso della
corrente entrante nel terminale positivo
Con questa convenzione, la potenza
assorbita da un N-porte
N

pa vk ik
k 1

50

N-poli e N-porte
Un generico N-polo pu essere considerato come un
componente a 1 porte avente tutti i terminali negativi delle
porte collegati tra loro

Questo consente di trattare in modo unificato i componenti


multipolari e multiporta
51

Legge di Kirchhoff per le correnti (LKI)


La somma algebrica delle correnti che attraversano una
superficie chiusa orientata esterna alle superfici limite dei
componenti nulla
Alle correnti va attribuito segno o segno a seconda che i loro
versi di riferimento siano concordi o discordi con il verso della
normale alla superficie considerata
E arbitrario scegliere di attribuire il segno alle correnti
uscenti o a quelle entranti
In seguito si utilizzer prevalentemente la prima convenzione
Come caso particolare si pu considerare una superficie chiusa
che racchiude un solo nodo
La somma algebrica delle correnti afferenti a un nodo nulla
52

Legge di Kirchhoff per le correnti (LKI)


Esempio

Superficie S1: i1 i2 i3 i4 0
Superficie S2: i5 i6 i7 0
53

Legge di Kirchhoff per le correnti (LKI)


La legge di Kirchhoff per le correnti diretta conseguenza del
fatto che la densit di corrente in condizioni stazionarie
solenoidale
Dato che la densit di corrente
diversa da zero solo nelle aree
Sk che rappresentano le intersezioni tra la superficie e il circuito, si ha

J n d S J n d S i

k Sk

Lintegrale di J sulla superficie Sk coincide con la corrente di un


terminale o con il suo opposto a seconda che il verso della
normale a S e il verso della corrente siano concordi o discordi
54

Legge di Kirchhoff per le tensioni (LKV)


La somma algebrica delle tensioni lungo una linea chiusa
orientata passante per i nodi di un circuito ed esterna alle
superfici limite dei componenti nulla
Alle tensioni va attribuito segno o segno a seconda di quale
terminale (positivo o negativo) si incontra per primo
In seguito si seguir prevalentemente la convenzione di
attribuire segno quando il primo terminale quello positivo
e segno quando il primo terminale quello negativo
Le equazioni non dipendono dalla forma delle linee considerate,
ma solo dalla sequenza dei nodi toccati dalle linee stesse
55

Legge di Kirchhoff per le tensioni (LKV)


Esempio

Linea a: vBA vBC vCD vAD 0


Linea b : vED vCD vEC 0
56

Legge di Kirchhoff per le tensioni (LKV)


La legge di Kirchhoff per le tensioni diretta conseguenza del fatto che
il campo elettrico in condizioni stazionarie irrotazionale e quindi su
una generica linea chiusa si ha

E t dl 0

Si suddivide la curva in una successione di curve k, ciascuna delle quali


collega un nodo al successivo

E t dl E t dl V

k k

Lintegrale di E lungo la linea k rappresenta la tensione Vk tra i nodi


collegati dalla linea k o il suo opposto (Vk) a seconda che il verso
della tensione e il verso di siano concordi o discordi
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Analisi di un circuito in regime stazionario


Dati:
caratteristiche dei componenti
struttura dei collegamenti
Incognite:
correnti e tensioni dei componenti
Equazioni:
equazioni dei collegamenti (lineari algebriche omogenee)
legge di Kirchhoff per le correnti
legge di Kirchhoff per le tensioni
equazioni dei componenti
componenti lineari equazioni lineari algebriche
componenti non lineari equazioni non lineari
58

Componenti equivalenti

Due componenti si dicono equivalenti se impongono gli stessi


vincoli alle tensioni e alle correnti ai loro terminali, cio se hanno
le stesse equazioni caratteristiche
Se un componente viene sostituito con un componente
equivalente, le equazioni dei circuito non cambiano
anche le tensioni e le correnti non cambiano
Lequivalenza riguarda esclusivamente il comportamento ai
terminali, i fenomeni che avvengono allinterno di componenti
equivalenti possono essere diversi

59

Sottocircuiti
Un blocco formato da componenti
collegati tra loro (sottocircuito) che
interagisce con la parte restante del
circuito mediante un certo numero
di terminali (terminali esterni) pu
essere considerato a sua volta un
componente
Le relazioni costitutive di questo
componente possono essere
ottenute a partire dalle leggi di Kirchhoff e dalle relazioni costitutive dei
componenti da cui formato, eliminando le tensioni e le correnti relative
ai terminali interni
Il concetto di equivalenza pu essere esteso anche ai sottocircuiti
Se un sottocircuito viene sostituito con un sottocircuito equivalente,
le tensioni e le correnti allesterno del sottocircuito non cambiano
60

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